REGOLAMENTO D’ISTITUTO A.S. 2013/2014 Il Dirigente Scolastico Prof. Maria Carmela Taronna 1 Per: “Una scuola di tutti e di ciascuno”. Pr.programmi II° comma PREMESSA Visto l’articolo 10, comma 3, lettera a, del Decreto Legislativo 16/4/1994, n.297; Considerati gli articoli 8 e 9 del DPR 8/3/1999, n. 275; Visto il Decreto Interministeriale del 1/2/2001, n. 44; Valutata l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’Istituto conforme ai principi che connotano l’autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dal 01/09/2000; il Consiglio d’Istituto stabilisce il seguente regolamento al fine di realizzare, nel rispetto degli ordinamenti della scuola, delle competenze e delle responsabilità proprie del Dirigente, del personale docente ed amministrativo, la partecipazione nella gestione dell’Istituto dando ad esso il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità civile e sociale. Il presente regolamento è stato aggiornato e discusso nella seduta del Consiglio d’Istituto in data 11 ottobre c.a., con delibera n. . Ha, inoltre, carattere di precarietà, potrà, infatti, subire modifiche, eventuali aggiunte ed integrazioni dopo delibera del Consiglio d’Istituto o per aggiunte disposizioni legislative. CAPO I NORME SUGLI ORGANI COLLEGIALI E SULLE ASSEMBLEE DEI GENITORI SEZIONE I COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 1 COMPOSIZIONE E NORME DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI 2 Il Collegio Docenti composto da tutti i docenti in servizio nell’Istituto, si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di segmenti di lavoro e/o di studio, ne fanno parte i membri del Collegio stesso. Il Dirigente Scolastico nomina i coordinatori dei segmenti. ART. 2 NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti di cui all‘art. 11 del D. L. vo n. 297/94 è convocato dal Dirigente Scolastico: • alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell‘art. 440 del D. L. vo n. 297/94; • ogni qualvolta se ne presenti la necessità o se ne faccia richiesta. ART. 3 COMPOSIZIONE E COMPETENZE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio d’Istituto è costituito da otto rappresentanti degli insegnanti, altrettanti genitori degli alunni, due delegati del personale A.T.A., e dal Dirigente Scolastico. Il Consiglio d’Istituto delibera il programma annuale e il conto consuntivo; delibera in ordine all‘attività negoziale prevista dal Regolamento della gestione amministrativo contabile della scuola (D.I. 44 del 2001). Fatte salve le competenze del Collegio Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto riguarda l‘organizzazione e la programmazione della vita e dell‘attività della scuola, nei limiti delle disponibilità finanziarie, nelle seguenti materie: • adozione del regolamento che dovrà tra l‘altro stabilire le modalità per la vigilanza degli alunni durante l‘ingresso, la permanenza e l‘uscita dalla scuola; per l‘uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per il funzionamento della biblioteca, per la concessione dei locali scolastici; • adozione del Piano dell‘Offerta Formativa; • adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; • criteri per la programmazione e l‘attuazione di attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, per le visite guidate e per i viaggi d‘istruzione; • promozione di contatti, convenzioni, con altre scuole o enti, al fine di realizzare scambi di informazioni di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; 3 • partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive, e ricreative di particolare interesse educativo; Le funzioni di Segretario sono affidate dal Presidente a un membro del Consiglio stesso. ART. 4 NORME DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO La prima convocazione del Consiglio è disposta dal Dirigente Scolastico, immediatamente dopo la nomina dei relativi membri risultati eletti. Nella prima seduta, presieduta dal Dirigente Scolastico, elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione avviene a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti presenti del Consiglio d’Istituto. Nel caso non si raggiunga detto quorum nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti l’organo stesso con le medesime modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano d‘età. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente su richiesta del Dirigente o della Giunta Esecutiva. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente. Le sedute del Consiglio d’Istituto, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. Ove il comportamento del pubblico, che, in ogni caso, non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma privata. La pubblicità degli atti del Consiglio avviene mediante affissione in apposita bacheca all’ albo dell'Istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di dieci giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'Istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro tre giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, deve essere scritta e motivata. 4 Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. Il consigliere assente per cinque volte consecutive sarà dichiarato decaduto dal Consiglio d’Istituto con votazione a maggioranza relativa. ART. 5 COMPOSIZIONE E COMPETENZE DELLA GIUNTA ESECUTIVA La Giunta Esecutiva è composta da: un insegnante, due rappresentanti dei genitori degli alunni, un rappresentante del personale ATA. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico ed il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi che svolge anche le funzioni di Segretario della Giunta stessa. Propone il Programma Annuale con relazione dettagliata, predisposta dal Dirigente Scolastico ed approvata dal collegio dei revisori dei conti, per il parere di regolarità contabile e per la successiva delibera del Consiglio d’Istituto, presenta il conto consuntivo e cura l‘esecuzione delle delibere del Consiglio. La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri. È convocata dal Dirigente Scolastico di norma almeno cinque giorni prima della seduta; in casi di urgenza almeno due giorni prima. ART. 6 COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA Il Consiglio d’Istituto nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente del personale ATA (assistente tecnico amministrativo), due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. ART. 7 COMPOSIZIONE E COMPETENZE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe è composto dai docenti dello stesso corso e dai rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti. È presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro del Consiglio, suo delegato e si riunisce in ore non coincidenti con l‘orario delle lezioni, col compito di: 1. adottare annualmente il Regolamento; 2. formulare al Collegio dei Docenti proposte relative all‘azione educativa e didattica, ad iniziative di sperimentazione; 3. esprimere un parere sui libri di testo da adottare e sui viaggi d‘istruzione; 4. agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori. Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico al docente coordinatore. 5 ART. 8 - FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente, suo delegato, ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve esprimersi, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti. Il Consiglio si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce bimestralmente. SEZIONE II SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 9 CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI L'iniziativa della convocazione è esercitata dal Presidente dell'Organo stesso o da un terzo dei suoi componenti. L'invito, firmato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con almeno due giorni nel caso di riunioni d‘urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo della scuola. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. ART. 10 VALIDITÁ DELLE SEDUTE La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche per tutta la seduta. ART. 11 DISCUSSIONE ORDINE DEL GIORNO È compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'ordine del giorno nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell‘ordine del giorno sono tassativi. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l‘Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta, dovrà essere mantenuto lo stesso ordine del giorno. ART. 12 DIRITTO D‘INTERVENTO Tutti i membri dell‘Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. 6 ART. 13 DICHIARAZIONE DI VOTO Dichiarata chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto con le quali i componenti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore oppure contro o le ragioni per le quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola. ART. 14 VOTAZIONI Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente avere luogo, se i componenti non si trovano in numero legale. I membri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l‘adunanza, ma non nel numero dei votanti (voti validamente espressi). Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. ART. 15 VERBALE Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, l'ordine del giorno). Per ogni punto posto all’ordine del giorno si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si comunica l'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale è annotata anche il tipo di votazione seguita. Un membro dell‘Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I componenti dell'Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono: • essere redatti direttamente sul registro; 7 • se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi contrassegnate con il timbro dell’Istituto per la vidimazione in ogni pagina; Il verbale viene letto ed approvato da tutti i presenti al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo, si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva. ART. 16 SURROGA DEI MEMBRI CESSATI Per la sostituzione dei membri eletti, venuti a cessare per qualsiasi causa, si procede secondo il disposto degli articoli 51-53 D.M. 215/91. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. ART. 17 DECADENZA I componenti eletti dell‘Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per cinque sedute successive. ART. 18 DIMISSIONI I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. È ammessa la forma orale solo quando vengono date dinanzi all’Organo Collegiale che ne prende atto. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l‘Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d‘atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell‘Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti del medesimo. ART. 19 ASSEMBLEA DI CLASSE DEI GENITORI I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe, oppure un terzo dei genitori degli alunni della classe, possono convocare assemblee di classe. Gli interessati dovranno presentare domanda scritta per l'utilizzo dei locali scolastici, specificando altresì l'ordine del giorno al Dirigente Scolastico, il quale, valutata la richiesta, concederà o meno l'autorizzazione. La scuola, definita come comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civile”, esplica la sua funzione educativa avendo come fine la promozione e la formazione umana e critica della personalità degli alunni, nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle Leggi dello Stato. 8 Il dirigente, il personale docente ed ATA, con la collaborazione dei Genitori, secondo le rispettive competenze e responsabilità, operano per attuare la predetta formazione nel rispetto della coscienza civile e morale degli alunni. Le recenti disposizioni ministeriali prevedono: l’obbligo per la scuola di modificare i regolamenti interni per consentire l’applicazione del nuovo e più rigoroso regime sanzionatorio verso gli studenti le sanzioni di allontanamento superiore a quindici giorni, fino al termine dell’anno scolastico, con esclusione dallo scrutinio o dall’esame sono da scegliere secondo il principio di proporzionalità tra infrazione commessa e sanzione e possono essere utilizzate ogni qualvolta si verificano comportamenti riconducibili ad ipotesi di reato quali violenza privata, oltraggio a pubblico ufficiale, minaccia grave, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, incendio o allagamento chiarimenti dei sistemi di impugnazione dei provvedimenti disciplinari e degli organi di garanzia La normativa tende a sottolineare la funzione educativa della sanzione disciplinare, rafforzando la possibilità di recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. La scuola potrà, quindi, prevedere attività di volontariato, la pulizia dei locali scolastici, attività di ricerca, riordino della biblioteca, produzione di elaborati(composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente a riflettere criticamente sugli episodi verificatisi a scuola. Con la stesura e l’aggiornamento di questo regolamento, le famiglie si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli, nel caso in cui gli stessi arrechino danni a persone o a strutture scolastiche, oppure violino i doveri sanciti da tale regolamento e subiscano, di conseguenza, l’applicazione di una sanzione anche di carattere pecuniario. Il compito della scuola pertanto è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, d’appartenenza e responsabilità. Da qui la necessità di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi di crescita. Se da un lato i docenti devono cercare e sperimentare i percorsi più idonei al successo formativo degli alunni, dall’altro le famiglie devono partecipare costruttivamente e sinergicamente al percorso educativo, avendo entrambi lo stesso obiettivo: la formazione dell’alunno. PATTO CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA 9 tra scuola e famiglie segnala e sottolinea la necessità di una forte alleanza educativa tra le due istituzioni sociali a cui è affidato il delicatissimo compito di istruire e formare le giovani generazioni. Per dare concretezza alla propria missione formativa, la scuola e la famiglia devono collaborare affinché l’alunno trovi l’ambiente favorevole all’attuazione dei propri bisogni. Pertanto, la scuola dovrà perseguire l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con le famiglie. I genitori e la scuola dovranno impegnarsi a supportare quotidianamente gli interventi educativi e didattici dell’istituzione scolastica. Il “Patto Educativo di Corresponsabilità” viene congiuntamente sottoscritto dal Dirigente Scolastico e dai genitori per sottolineare, con un gesto simbolico, le responsabilità che la scuola e la famiglia consapevolmente si assumono ciascuna nel rispetto dei reciproci diversi ruoli istituzionali e sociali. Allegato N°2 DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI ART. 20 NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI L’ alunno/a conosce il regolamento di Istituto, lo osserva integralmente e ne accetta tutte le applicazioni. Al suono della campanella entra in modo ordinato, senza correre o spingere, non fa giochi pericolosi per sé e per gli altri e si sposta senza disturbare accompagnato dall’insegnante della prima ora. Al cambio di insegnante, all'ingresso e all'uscita tiene un comportamento corretto ed educato. Non esce dalla classe senza autorizzazione dell‘insegnante. Osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento. Frequenta regolarmente le lezioni e partecipa a tutte le attività scolastiche programmate, assolve assiduamente gli impegni di studio, a meno che non sia impedito/a da reali motivi di forza maggiore. Tiene un comportamento rispettoso, anche formale, consono a una convivenza civile nei confronti dei compagni e del personale docente ed ATA, in tutto l’ arco del tempo scolastico, in classe, nei corridoi, durante l’ingresso e l’uscita dalla scuola, nell’ intervallo, durante le uscite e visite di istruzione. È sempre sincero e leale con i compagni, i docenti e con quanti gli stanno vicino dentro e fuori il mondo della scuola. L’ alunno si presenta a scuola vestito comodamente e in modo adeguato alle attività che svolge, ma comunque rispettoso del luogo (non sono ammessi indumenti troppo scollati, minigonne eccessivamente corte, pantaloncini, ciabatte, infradito…). 10 Per rendere il suo lavoro sempre proficuo e non causare inutili perdite di tempo, viene munito sempre di tutto il necessario ( I Genitori sono invitati a non portare ai ragazzi il materiale che hanno dimenticato a casa, allo scopo di favorire il senso di responsabilità e l’ autonomia dei figli, a tal proposito il personale A.T.A. non è tenuto a consegnare materiale didattico, merende, panini ed acqua agli alunni in orario scolastico.); porta con sé, ogni giorno, il libretto scolastico e lo conserva con cura, senza strapparne le pagine o correggerne le note. Esibisce il libretto scolastico ogni qual volta il Dirigente o i docenti ne facciano richiesta. Non è consigliabile per l’alunno portare somme di denaro, oggetti di valore o lasciare nell’aula strumenti musicali e libri. La scuola non risponde di eventuali furti. Rispetta le norme di sicurezza che tutelano la salute, i regolamenti dei laboratori e degli spazi attrezzati e ad utilizza correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e si comporta, nella vita scolastica, in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Condivide la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e ne ha cura, come importante fattore di qualità della vita della scuola. Non esce dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni, se non è prelevato da un familiare. Alla fine delle lezioni gli alunni escono in modo ordinato e sotto la sorveglianza degli insegnanti. ART. 21 DIRITTI L’ alunno/a, ha diritto di ricevere un ‘ educazione democratica, rispettosa della sua personalità, che valorizzi al massimo le sue specifiche capacità, che dia massimo rilievo allo studio del mondo contemporaneo e ponga l’accento sulla tolleranza, il rispetto di sé e degli altri, sulla solidarietà civile e morale; Riceve una valutazione serena del proprio operato, che tiene conto di tutte le componenti della sua personalità, dell’ambiente che lo circonda, delle sue reali capacità e specifiche attitudini e del suo comportamento; Ha diritto di conoscere gli addebiti che, eventualmente, gli vengono mossi durante l’attività scolastica a causa del suo comportamento e deve poter esporre le proprie ragioni. ART.22 Da ciò si deducono le REGOLE: L’alunno/a avrà cura di arrivare a scuola sempre puntuale. Nel tempo tra l’entrata a scuola e l’inizio delle lezioni non è permesso vociare smodatamente né produrre rumori molesti, giocare nei corridoi o tenere comportamenti pericolosi. 11 Non è consentito l’uso del telefono cellulare durante l’orario scolastico. Gli alunni potranno usare, per comunicazioni urgenti, il telefono della scuola. Non sono ammessi oggetti estranei all’insegnamento (giocattoli, fumetti, figurine, coltellini, taglierini, giochi elettronici, carte da gioco, ecc.). Gli alunni/e provvederanno ad appendere gli indumenti all’interno delle aule, evitando di lasciare nelle tasche denaro o oggetti di valore. Ogni alunno/a è responsabile dei danni arrecati al proprio banco con scritte e/o incisioni e alle suppellettili scolastiche in genere. Qualsiasi danno e guasto va segnalato ed eventualmente risarcito. Al termine delle lezioni gli alunni/e lasceranno la scuola ordinatamente ed educatamente, seguendo le disposizioni riguardanti la sicurezza (apri fila - chiudi fila). Si coglie l’occasione per ricordare che un comportamento corretto e civile deve essere tenuto anche all’esterno: strada, spazio antistante l’ingresso. I genitori, informati dello scarso rendimento scolastico dei figli, si impegnano a collaborare con la scuola per coinvolgere i discenti nel progetto educativo. È compito della famiglia verificare, periodicamente, l’andamento didattico del figlio. La frequenza dei corsi di recupero, eventualmente istituiti per gli alunni in difficoltà, è obbligatoria per i ragazzi segnalati dal Consiglio di classe, pertanto la loro mancata frequenza, non giustificata da validi motivi, costituisce elemento negativo di valutazione. La mancanza di rispetto, l’atteggiamento provocatorio, la reiterata trasgressione alle regole, nonché ogni manifestazione violenta nei confronti del personale della scuola o dei compagni, sono considerate mancanze gravi. I danni volontari provocati a persone o cose all’interno della struttura scolastica o nei suoi spazi ricadono nella responsabilità personale di chi li provoca e, nel caso di soggetti minori, della famiglia. Per danni volontari si intendono danni provocati per teppismo, bullismo, vandalismo, inosservanza delle regole. Gli alunni devono garantire la massima correttezza durante le uscite didattiche, le gite, le visite guidate. NORME CHE REGOLANO L’ATTIVITA’ DIDATTICA ART. 23 INGRESSO DEGLI ALUNNI L'ingresso degli alunni nell’edificio scolastico avviene cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. Gli insegnanti della prima ora accolgono e accompagnano ordinatamente gli alunni in classe vigilando sui ragazzi per tutto il tempo della loro permanenza nell’Istituto. 12 ART. 24 ENTRATA IN RITARDO Gli alunni che si presentano a scuola in ritardo sono tenuti ad essere accompagnati da uno dei genitori. In caso di ritardo abituale l’ alunno/a sarà ammesso/a in classe solo con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico. Se il / la ritardatario/a non è ammesso/a alla lezione in corso, perché è arrivato con più di dieci minuti di ritardo, dovrà attendere disciplinatamente nell’atrio ed entrare in classe nell’ora successiva. ART. 25 GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE Gli alunni sono tenuti ad essere presenti alle lezioni e a tutte le attività che si svolgono nel contesto dei lavori didattici e previste dal POF annuale della Scuola. Tutte le assenze devono essere giustificate per iscritto sull’apposito libretto. Al rientro a scuola l’alunno/a esibirà la giustifica al docente della prima ora di lezione, per essere riammesso/a in classe. L’alunno/a che non giustifica entro tre giorni, dovrà essere accompagnato/a da un genitore, familiare o tutore. Nel caso in cui un alunno si presenti a scuola senza giustifica, gli insegnanti la prima volta domandano verbalmente la causa dell’assenza e, se la situazione si ripete, avvisano i genitori (nell’ora d’incontro settimanale, all‘uscita della scuola, durante i colloqui). In caso di assenze prevedibili, è opportuno comunicarle anticipatamente agli insegnanti. Se l'assenza prevista ha una durata superiore alla settimana, i genitori devono informare verbalmente i docenti o rilasciare una dichiarazione scritta da depositare in segreteria. Se le assenze sono ricorrenti e non motivate, gli insegnanti chiedono spiegazioni ai genitori e qualora la situazione non cambi, avvisano il Dirigente Scolastico il quale provvederà a convocare i genitori tramite comunicazione scritta. Nel caso in cui le numerose assenze, non dovute a motivi di salute, configurassero un non assolvimento dell‘obbligo scolastico, il Dirigente informerà il Sindaco del Comune e i Servizi Sociali, con una comunicazione scritta. L’assenza per malattia, protratta per più di tre giorni, dovrà essere giustificata con il certificato medico. Ai genitori resta comunque il dovere di assicurarsi della presenza dei loro figli a scuola. ART.25 bis VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO Si porta a conoscenza degli studenti e delle loro famiglie che il D.P.R. 122/2009 : “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni” stabilisce che, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente. 13 Assentarsi per più di un quarto del monte ore annuale personalizzato comporterà, dunque, la NON AMMISSIONE AGLI SCRUTINI FINALI e conseguentemente la NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA . La possibilità di deroga al suddetto tetto di assenze consentite è prevista in casi del tutto straordinari e motivati e in ogni caso per assenze documentate e continuative, a condizione comunque che tali assenze non pregiudichino a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le tipologie di assenza che possono essere derogate sono le seguenti : Tipologia a) : motivi di salute documentati da apposita certificazione medica Malattie, di almeno 3 giorni, debitamente certificate Gravi patologie che comportano assenze anche di 1 solo giorno Ricoveri in strutture ospedaliere o case di cura Day Hospital Visite mediche specialistiche Si precisa che la certificazione medica relativa ad uno dei motivi suddetti deve essere consegnata al Coordinatore di Classe il primo giorno di rientro a scuola ( in casi eccezionali e per validi motivi è consentito consegnarla al Coordinatore di Classe al massimo entro tre giorni dal rientro a scuola) e che affinché le assenze relative al periodo di malattia , debitamente documentate dal certificato medico, possano non essere computate nel totale delle assenze, è necessario che sul certificato medico sia presente la data di inizio e la data di termine della malattia o comunque la data di inizio della malattia e la prognosi ( durata della malattia espressa in numero di giorni) Tipologia b) : motivi personali e/o di famiglia (opportunamente documentati) Motivi di studio e/o formazione Partecipazione a competizioni sportive di livello agonistico Problematiche relative al lavoro di uno dei due genitori o del tutore legale dell’allievo Gravi patologie dei componenti il nucleo familiare dell’allievo entro il 2° grado Lutto di componenti il nucleo familiare dell’allievo entro il 2° grado ( si considerano solo i periodi di assenza immediatamente successivi al lutto) Problematiche relative alla separazione dei genitori Provvedimenti dell’autorità giudiziaria Rientro al paese d’origine per motivi legali Gravidanza Nota bene Nel caso in cui le suddette deroghe contribuiscano a far rientrare il numero delle ore di assenza entro il tetto massimo di assenze consentito (un quarto del monte ore annuale) sarà il Consiglio della classe cui appartiene l’allievo a decidere sulla possibilità di procedere o meno all’ammissione dello studente allo scrutinio finale. 14 Il mancato conseguimento del limite di frequenza comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’Esame finale di ciclo. ART. 26 INTERVALLO E SPAZIO MENSA L'intervallo è fissato, di norma, tra la seconda e la terza ora di lezione, dura 10 minuti e si svolge nell’aula. Gli alunni, in questo spazio di tempo, hanno la possibilità di consumare una breve colazione e di muoversi liberamente nell’ ambito dell’aula, mantenendo un comportamento educato e corretto. Al suono del campanello ogni attività didattica deve essere sospesa, per consentire a tutti gli alunni di usufruire per intero del tempo di pausa stabilito. La sorveglianza, durante l‘intervallo, spetta agli insegnanti in servizio nella classe nella fascia oraria. Gli spostamenti dei docenti da una classe all‘altra, o l‘uscita dall‘edificio per la conclusione del proprio servizio, avvengono al termine dell‘intervallo. La ricreazione e la mensa costituiscono momenti educativi importanti per la comunità scolastica, durante i quali gli alunni hanno la possibilità di rafforzare il senso della socializzazione e dell’ amicizia. Non è consentito agli alunni festeggiare, introducendo dolci o bevande gasate, compleanni, onomastici e ricorrenze varie durante l’intervallo e in orario scolastico. Per quanto concerne i servizi, vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e di pulizia. Gli alunni, inoltre, devono tenere l’aula pulita. Il contenitore per la raccolta dei rifiuti: va utilizzarto correttamente. Per i casi di comportamento, gravemente, scorretto saranno presi provvedimenti disciplinari. Nell’ipotesi di maleducazione collettiva, il Dirigente scolastico può ridurre la durata dell’ intervallo o abolirlo per un numero di giorni adeguato alla mancanza. ART. 27 MALESSERI E INFORTUNI In caso di malessere o di infortunio di uno studente, sono immediatamente avvertiti i Genitori, con i quali vengono decisi i provvedimenti da adottare.( Allegato n°2) A tal fine i Genitori dovranno lasciare un recapito telefonico presso il quale siano sicuramente raggiungibili. Se i Genitori sono irreperibili, in situazioni di particolare urgenza, l’alunno/a verrà trasportato/a al più vicino presidio ospedaliero, per mezzo di un’ambulanza. 15 In caso di infortunio, il docente presente all’incidente dovrà redigere prima possibile una breve relazione sull’accaduto in modo che la segreteria possa farne denuncia all’assicurazione in tempo utile. ART. 28 SICUREZZA NELLA SCUOLA Si fa riferimento al D. Legislativo 626/94 e sue integrazioni, da cui ha avuto origine Il Piano di individuazione dei rischi, la conseguente eliminazione degli stessi e l’adozione di misure comportamentali adeguate in caso di situazioni di emergenza. L’ insegnante RSPP informa gli studenti ed il personale della scuola sull’ argomento, attraverso incontri collettivi, con esempi diretti, depliant e quant’altro, al fine di sensibilizzare tutti coloro che operano nella scuola, ragazzi e adulti. L’Istituto è dotato di Piani di Evacuazione. In ogni ambiente scolastico sono esposte le planimetrie indicanti le vie di fuga e le norme da seguire nel caso si presenti la necessità di evacuazione. Tutti i docenti faranno di continuo riferimento alle norme sopra citate e prepareranno gli alunni per le prove di sgombro che si faranno periodicamente. ART. 29 USCITA Al termine delle lezioni, gli alunni, in fila per classe e in maniera ordinata, sono accompagnati all’uscita dal docente dell’ultima ora. ART. 30 USCITA ANTICIPATA Solo per gravi e giustificati motivi, illustrati per iscritto e firmati dai genitori (o da chi ne fa le veci), un alunno può uscire anticipatamente dalla scuola. La richiesta è accolta se l'alunno è prelevato da un genitore o da una persona conosciuta di famiglia, autorizzata per iscritto. I familiari, che devono prelevare un alunno prima della conclusione delle lezioni, attendono nell‘atrio della scuola: è compito dei collaboratori scolastici avvisare ed accompagnare il ragazzo dai congiunti. Prima di prendere in consegna il figlio o il nipote, i genitori o la persona autorizzata, firmano l‘apposita richiesta vale a dire una dichiarazione d’assunzione di responsabilità. Nel caso di incidenti o malori, il Dirigente scolastico o suo delegato prenderà gli opportuni provvedimenti. Gli alunni in questione potranno contattare i Genitori tramite il telefono della segreteria ed essere prelevati da uno di loro. In caso di emergenza il Dirigente scolastico può invitare gli alunni ad uscire dalla scuola e decidere se debbano rientrare più tardi nelle aule oppure raggiungere le proprie abitazioni, dopo aver avvertito le famiglie. 16 ART. 31 SANZIONI DISCIPLINARI Nel caso in cui gli alunni manifestino comportamenti inadeguati o riprovevoli gli insegnanti informano la famiglia con una nota di demerito, una comunicazione sintetica scritta sul diario, che dovrà essere controfirmata da uno dei genitori. Chiunque volutamente rompe o danneggia l'edificio, le attrezzature, gli oggetti appartenenti alla scuola o ai compagni, è tenuto a risarcire i danni provocati. L‘insegnante, al quale sono affidati gli alunni, informa la segreteria della scuola che quantificherà il contributo da versare, comunicandolo ai genitori. Non è ammesso alcun genere di violenza: non si dicono parolacce, non si offendono, non si provocano e non si picchiano i compagni. Nel caso in cui un alunno malmeni o provochi delle lesioni volontariamente ad un compagno, gli insegnanti informano i genitori convocandoli per iscritto o con una telefonata. I docenti della classe devono chiarire quanto accaduto, parlandone sia con gli allievi direttamente coinvolti, per far comprendere i comportamenti non accettabili a chi li ha messi in atto e tutelare chi ha subito tali comportamenti, sia con tutti i ragazzi della classe o del gruppo per recuperare in termini positivi le relazioni tra tutti gli alunni. A seconda della gravità del fatto accaduto, i docenti della classe applicheranno uno dei seguenti provvedimenti: Nota di demerito, ammonizione privata in classe; b. Annotazione sul registro di classe elettronico e lettera di convocazione ai genitori; Richiamo disciplinare scritto: comunicazione sul diario, formulata nel seguente modo: —In seguito a quanto accaduto in data … il comportamento dell‘alunna/o … (nome e cognome) è sanzionato con un rimprovero disciplinare. Uno dei genitori dovrà riaccompagnare l‘alunna/o in classe e contattare personalmente l‘insegnante in data…“. c. Convocazione immediata dei genitori. Le sanzioni, inoltre,contribuiranno alla valutazione del comportamento complessivo, in sede di scrutinio e prevedranno: dopo tre note l’alunno/a sarà escluso/a da visite guidate e viaggi d’istruzione; In caso di particolare gravità, su richiesta dell’ insegnante, il Coord. di Classe, sentito l’ alunno/a, il Consiglio di Classe, avvertito il Dirigente Scolastico e informati i Genitori o il tutore, potrà allontanare l’ alunno/a dalle lezioni per un periodo temporaneo e/ o definitivo commisurato alla gravità e/o alla situazione di pericolo per l’incolumità delle persone o escluderlo/a dallo scrutinio finale, così come di seguito specificato: A. Allontanamento temporaneo per un periodo non superiore ai 15 giorni. Tale sanzione è adottata dal Consiglio di classe, per gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri. Durante il suddetto periodo è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. 17 B. Allontanamento temporaneo per un periodo superiore ai 15 giorni. Tale sanzione è adottata dal Consiglio d’Istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessari: • devono essere stati commessi”reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana(violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale) oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità della persona (incendio, allagamento, ecc.) • il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite di allontanamento fino a 15 giorni; in tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. La magistratura procederà ai relativi accertamenti, mentre la scuola in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, promuove un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. C. Allontanamento dello studente fino al termine dell’anno scolastico. Tale sanzione è adottata dal Consiglio d’Istituto e contempla le seguenti condizioni: • devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; • non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. Anche in questo caso occorre evitare che la sanzione determini il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Occorre perciò verificare che il periodo di giorni non comporti automaticamente il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. D. Esclusione dello studente dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi. Tale sanzione è adottata dal Consiglio d’Istituto, dopo aver accertato le responsabilità concrete e precise dello studente, già indicate alla lettera C. In ogni caso, la sanzione deve tendere al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Il nostro Istituto ha individuato le seguenti attività, valide ed applicabili a qualsiasi sanzione disciplinare: - attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica - pulizia dei locali della scuola - attività di ricerca - riordino di archivi e biblioteca d’Istituto 18 - frequenza di specifici corsi di formazione, disponibili anche in rete, su tematiche di rilevanza sociale o culturale - produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola - partecipazione a “ progetti speciali di recupero e di convivenza civile” E’ importante sottolineare che la frequenza e il comportamento (espresso in decimi) sono per legge elementi costitutivi della valutazione e che il successo scolastico dovrà tenere necessariamente conto di questi ulteriori elementi di giudizio. All’atto dell’iscrizione tutti i genitori verranno invitati a prendere visione del Regolamento d’Istituto e del patto educativo di corresponsabilità, con la richiesta di un formale impegno a rispettare regole e contenuti, anche per la parte sanzionatoria. Le sanzioni disciplinari tengono conto della gravità dei comportamenti, sono sempre temporanee e proporzionate all’infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale, il Dirigente scolastico è tenuto a denunciare all’autorità giudiziaria penale. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente. I provvedimenti che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati dal Consiglio di classe e dal Consiglio di Istituto. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica è disposto solo in casi di gravi o reiterate infrazioni disciplinari. Le sanzioni disciplinari devono sempre specificare le motivazioni. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio e la non ammissione agli esami conclusivi occorrerà specificare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico” Le sanzioni, così come le altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e seguono lo studente negli eventuali trasferimenti in altre scuole o nei passaggi da un grado all’altro di scuola. Dopo una sanzione disciplinare, al rientro a scuola, l’alunno/a dovrà essere accompagnato/a da uno dei genitori (o tutore). Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei Genitori entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione disciplinare. Il ricorso deve essere presentato all’ apposito Organo di Garanzia interno alla scuola così costituito: Dirigente Scolastico, Collaboratore Vicario, Presidente del Consiglio di Istituto, Funzione strumentale area alunni, rappresentante più anziano 19 del Consiglio d’Istituto ( questi ultimi da sostituire nel caso siano legati da vincoli di parentela con l’alunno/i coinvolto/i dalla sanzione disciplinare). L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni, qualora non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. L’Organo di Garanzia assume quindi un ruolo importantissimo sia per l’impugnazione di una sanzione disciplinare sia per decidere sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. In caso di ricorso o di conflitto l’Organo di Garanzia convoca le parti in causa, per permettere loro di esporre il proprio punto di vista. Lo scopo è quello di arrivare ad una mediazione soddisfacente per le parti in causa; nel caso ciò non sia possibile e la risoluzione proposta non venga accettata si può ricorrere all’Organo di Garanzia Regionale. L’organo di Garanzia si riunisce tre volte l’anno (ottobre, febbraio, maggio) per monitorare il funzionamento del Regolamento e può avvalersi anche della consulenza o formazione specifica su temi attinenti la propria funzione (risoluzione dei conflitti, la negoziazione, la normativa scolastica, ecc.). ART. 31 bis QUANDO SCATTA UNA SANZIONE DISCIPLINARE Il comportamento è da ritenersi scorretto se l’alunno non osserva i propri doveri e commette una o più infrazioni di seguito allegate. La valutazione, in sede di scrutinio quadrimestrale e finale, terrà conto delle infrazioni non gravi, gravi, delle sanzioni e dei provvedimenti presi, dei risultati ottenuti. Infrazioni disciplinari NON GRAVI, FACILMENTE ACCERTABILI, INDIVIDUALI Doveri Comportamenti FREQUENZA REGOLARE - l’alunno deve partecipare e frequentare regolarmente le lezioni -elevato numero di assenze -assenze ingiustificate -assenze strategiche -ritardi -ritardi al rientro intervalli o al cambio dell’ora RISPETTO -insulti, termini volgari DEGLI ALTRI e offensivi tra studenti - l’alunno deve -interventi inopportuni 20 Quando scatta la sanzione? Chi accerta e stabilisce? Come procedere? Dopo 2 volte i docenti comunicano al coordinatore di classe le infrazioni avvenute durante le lezioni. Il coordinatore registra su apposita griglia le infrazioni e una volta raggiunto il limite stabilito, informa e convoca, tramite segreteria, la famiglia Dopo tre richiami:nota scritta sul registro. I docenti informano il coordinatore che, tramite segreteria, sempre tenere un comportamento corretto ed educato nei confronti dei compagni e del personale docente ed ATA durante le lezioni -interruzioni continue del ritmo delle lezioni -non rispetto del materiale altrui -atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare altri studenti RISPETTO -violazioni involontarie DELLE NORME dei regolamenti di di sicurezza che laboratorio o degli spazi attrezzati tutelano la salute, propria e -lanci di oggetti non altrui contundenti -comportamenti individuali che mettono a repentaglio la sicurezza e la salute altrui RISPETTO -Mancanza di DELLE mantenimento della STRUTTURE E pulizia dell’ambiente DELLE -incisione di banchi ATTREZZATURE /porte -comportamenti -danneggiamenti individuali che involontari delle danneggiano attrezzature di strutture e laboratori, ecc. -scritte su muri, porte e attrezzature didattiche banchi comunica alla famiglia l’infrazione Sanzione immediata per tutti. I docenti accertano le infrazioni e la loro veridicità, per poi definire la sanzione da applicare. I docenti convocano direttamente, tramite segreteria, la famiglia, la informano della sanzione applicata( attività didattica extra) o dell’eventuale risarcimento danni Sanzione immediata per tutti. I docenti convocano direttamente, tramite segreteria, la famiglia, la informano della sanzione applicata(attività didattica extra) o dell’eventuale risarcimento danni Infrazioni disciplinari GRAVI, INDIVIDUALI Doveri Comportamenti RISPETTO DEGLI ALTRI (compagni, docenti, personale non -ricorso alla violenza all’interno di una discussione/atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui 21 Quando scatta la sanzione? Chi accerta e stabilisce? Secondo quali procedure? Sanzione immediata per tutti. I docenti informano il Dirigente dell’accaduto. Convocazione immediata del Consiglio di classe per intero (se un rappresentante dei genitori è parte in causa deve essere docente) -utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui -propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone -furto -lancio di oggetti contundenti -introduzione nella scuola di alcolici, sigarette e carte da gioco -infrazione al divieto di fumare all’interno della scuola -utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni e negli spazi della scuola -diffusione tramite internet di video e/o immagini non autorizzati di studenti, docenti, non docenti filmati e/o ritratti negli spazi scolastici sostituito dal primo dei non eletti) e se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica (a seconda dei casi), decide l’entità della sanzione o propone una sanzione alternativa (risarcimento del danno, sanzione pecuniaria, ecc.) -danneggiamento volontario di attrezzature e strutture(vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, attrezzi e suppellettili nella palestra) -aule e spazi lasciati in condizioni tali (per eccessivo disordine e sporcizia) da RISPETTO pregiudicarne l’utilizzo DELLE per le attività STRUTTURE E immediatamente DELLE successive ATTREZZATURE -infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate Sanzione immediata per tutti. I docenti informano il Dirigente dell’accaduto. Convocazione immediata del Consiglio di classe per intero (se un rappresentante dei genitori è parte in causa deve essere sostituito dal primo dei non eletti) e ,se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l’allontanamento dalla comunità scolastica (a seconda dei casi), decide l’entità della sanzione o propone una sanzione alternativa RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA CHE TUTELANO LA SALUTE, LA SICUREZZA E LA SALUTE ALTRUI 22 ART. 32 BORSE DI STUDIO 1. Le istituzione scolastica può integrare con proprie risorse i trasferimenti degli enti locali, ovvero assegnare borse di studio annuali o infrannuali agli studenti, sulla base di preventivi criteri deliberati dal Consiglio di Istituto, su proposta, per i profili didattici, del collegio dei docenti. ART. 33 DOCENTI I docenti sono tenuti al rispetto dell‘orario di servizio e a svolgere le loro mansioni secondo quanto stabilito nel Piano Annuale delle Attività e nella —Scheda funzione: docente“, nonché in quelle relative agli organi collegiali. La presenza in servizio è accertata tramite la firma sul registro delle presenze e su quello di classe, in attesa dell’installazione di un timbratore automatico. Il docente della prima fascia oraria deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti. Quello che subentra in classe nelle fasce orarie successive controlla gli alunni presenti. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. Consente durante le ore di lezione l‘uscita dalla classe agli alunni in funzione delle effettive necessità o bisogni. Nel caso debba allontanarsi dalla propria classe per pochi minuti occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla stessa. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati siano lasciati in ordine. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila fino all’uscita della scuola. All‘inizio dell‘anno, istruiscono gli alunni sulle modalità di ingresso e di uscita dalla scuola. La richiesta/permesso di uscita, e la contestuale assunzione di responsabilità, sottoscritta dal genitore o dalla persona delegata, verrà conservata in apposita busta. Se un alunno accusa un malore improvviso o manifesta evidenti segni di malattia, avverte i genitori o le persone da loro indicate, mediante avviso telefonico; in caso di evidente gravità chiama il 118. I docenti, inoltre, devono prendere visione della valutazione dei rischi, dei piani di emergenza e di evacuazione dei locali della scuola previsti dalla Legge 626/94 e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza, attenendosi alle direttive impartite dal Dirigente Scolastico con apposite circolari. È vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche, nocive o pericolose per gli alunni. Ogni docente deve prendere visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso, tutte le circolari inserite nell'apposito registro si intendono regolarmente notificate. 23 I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro, a meno che sussistano motivi inderogabili ed urgenti. È tenuto a compilare il registro di classe e quello personale giornalmente in ogni loro parte e lasciarli custoditi a scuola in appositi armadi. ART. 34 RICEVIMENTO DEI GENITORI I Docenti ricevono i genitori degli alunni in due fasi: 1. Ricevimento individuale: una volta alla settimana. Ogni docente dedica un’ora al ricevimento dei genitori, previo appuntamento, secondo un orario compatibile con le attività didattiche. 2.Ricevimento collettivo pomeridiano: tre incontri durante l’anno scolastico. ART. 35 USO DELLA FOTOCOPIATRICE Le attrezzature dell'ufficio e dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (computer, fotocopiatrice) da parte di tutto il personale sono riservate all‘uso amministrativo e didattico. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. L’utilizzo è gratuito per il materiale didattico adottato dagli alunni e dagli insegnanti. Il Dirigente Scolastico, sentiti i responsabili di plesso ed i collaboratori, stabilisce il numero massimo di copie per alunno ad uso didattico e le modalità di registrazione del numero delle stesse effettuate. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. ART. 36 BIBLIOTECA L’utilizzo della biblioteca di Istituto, per ricerche o lavori didattici individuali o di gruppo, potrà essere aperta anche in orario extrascolastico. ART. 37 LABORATORI E USO DEL MATERIALE L’uso dei laboratori e del materiale della scuola è a disposizione di tutti i docenti, che dovranno lavorare in condizioni di massima sicurezza e riporre il materiale usato al suo posto. I docenti dovranno sempre accompagnare gli alunni nei laboratori, sia per rimanere a lavorare, che per prelevare e/o riportare il materiale. Se il docente non può andare di persona, deve rivolgersi ai collaboratori scolastici. Gli insegnanti dovranno tempestivamente segnalare la scomparsa o il guasto di apparecchi e materiale, soprattutto quando è messa in pericolo la sicurezza degli 24 alunni e dei docenti stessi. I docenti responsabili dei singoli laboratori potranno proporre al Dirigente scolastico (in base alle esigenze della scuola e sentite le richieste degli altri docenti) acquisti per il rinnovo e ampliamento del materiale esistente. ART. 38 AULE MULTIMEDIALI Il Dirigente Scolastico designa gli insegnanti responsabili delle aule multimediali in ciascun plesso. Gli insegnanti concordano con il responsabile un calendario con l‘indicazione delle fasce orarie e dei giorni di utilizzo delle aule multimediali. Il personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o bere nei laboratori. I collegamenti ad Internet sono riservati ad un uso didattico o amministrativo. SEZIONE IV EDIFICI ED ATTREZZATURE ART. 39 USO DELLA PALESTRA L’uso delle palestre della scuola è regolamentato dal consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio Docenti, in modo da assicurane la disponibilità a tutte le classi dell’Istituto ed, eventualmente, anche ad altri. Gli alunni che debbono fare educazione motoria alla prima ora di lezione saranno prelevati nelle classi dai rispettivi docenti; nelle ore successive alla prima, i ragazzi saranno prelevati dalla classe dall’ insegnante ed accompagnati in palestra. Gli alunni delle classi che hanno educazione motoria all’ultima ora escono direttamente dalla palestra. Ai docenti di educazione fisica è fatto obbligo di segnalare tempestivamente alla presidenza eventuali deterioramenti degli attrezzi o qualsiasi inconveniente possa pregiudicare la sicurezza loro e degli alunni. ART. 39 bis CONCESSIONE TEMPORANEA E PRECARIA A TERZI DELLA PALESTRA La utilizzazione temporanea dei locali dell'Istituto forniti dall'ente locale competente può essere concessa a terzi a condizione che ciò sia compatibile con la destinazione dell'Istituto stesso ai compiti educativi e formativi. Con la attribuzione in uso, l'utilizzatore assume la custodia del bene e risponde, a tutti gli effetti di legge, delle attività e delle destinazioni del bene stesso, tenendo nel contempo esente la scuola e l'ente proprietario dalle spese connesse all'utilizzo. Il concessionario si impegna a pulire i locali ogni qual volta li utilizza. 25 ART. 40 UTILIZZO DEI LOCALI SCOLASTICI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO I locali scolastici possono essere utilizzati, dopo l'orario delle lezioni, per attività che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale, civile e sportiva. Spetta al Comune, su parere del Consiglio d’Istituto, disporre la concessione temporanea dei locali. Nella richiesta dei locali dovranno essere specificati: a. il nominativo e il recapito della persona responsabile dell'organizzazione delle attività cui far riferimento per ogni eventuale comunicazione; b. l'attività che si intende svolgere; c. il periodo e l'orario di utilizzo. Il consenso del Consiglio è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni: a. il richiedente deve assumersi l'onere dell'apertura, della chiusura, della pulizia e dell'igiene dei locali; b. il richiedente deve assumere ogni responsabilità civile e patrimoniale per eventuali danni che dall'uso possono derivare a persone o a cose. Qualora le condizioni sopraelencate non siano rispettate, il Dirigente Scolastico può revocare il parere favorevole alla concessione dei locali. ART.41 .PASSAGGIO DI ALUNNI DA UNA CLASSE ALL’ ALTRA PARALLELA Nel corso dell’ anno scolastico un/a alunno/a potrà essere trasferito/a da una sezione all’altra per gravi e giustificati motivi, su richiesta scritta e motivata (indirizzata al Dirigente scolastico) da parte dei genitori o del Consiglio di Classe. Al Dirigente scolastico, sentito il parere del Consiglio di Classe, spetta la decisione di trasferire o meno l’ alunno/a ad altra classe, nell’interesse dell’ alunno/a stesso/a. ART. 42 IN CASO DI SCIOPERO In caso di sciopero del personale della scuola, la Dirigenza si impegna ad avvertire tempestivamente la famiglia (tramite comunicazione scritta sul diario) che la scuola nel rispetto della normativa vigente non potrà garantire il regolare svolgimento delle lezioni, né l’assistenza agli alunni. Nel caso di uno sciopero indetto da più sindacati, per il quale si preveda un’ ampia adesione, i docenti non scioperanti sono tenuti a presentarsi a scuola alla prima ora di servizio, in modo da poter organizzare il lavoro. Il Dirigente scolastico ed i Responsabili di sede, gli addetti alle sostituzioni (se non scioperanti) provvederanno ad affiggere alla porta 26 di ingresso l’orario della giornata entro le ore 9.00 e a definire l’orario di uscita degli alunni. Le famiglie sono tenute ad informarsi presso la scuola entro le ore 9.00 del giorno di sciopero. ART. 43 IN CASO DI ASSENZA DEI DOCENTI Nel caso di assenza breve di un docente, si adottano i seguenti provvedimenti: 1) Il docente viene sostituito da un collega a disposizione; 2) Se ciò non è possibile la classe “scoperta” viene divisa in gruppi, che saranno ospitati in altre classi; 3) Se il docente manca alla prima o all’ ultima ora e la Scuola non è in grado di predisporre le soluzioni 1 e 2, la classe potrà entrare un’ora dopo o uscire un’ora prima. In questo caso la Scuola avrà cura di avvertire per tempo le famiglie. ART. 44 CELLULARE E’ VIETATO l’ uso del telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici (I-pod, MP3 ecc) durante l’orario scolastico, eccetto in caso di vera e provata necessità previa richiesta scritta del Genitore e autorizzazione del Coordinatore della Classe, per un breve periodo. In caso contrario il telefono verrà requisito e riconsegnato soltanto ai Genitori dell’ alunno/a. Se la situazione persiste, l’alunno/a viene allontanato/a dalla classe per il periodo stabilito dal Consiglio di classe. DIDATTICA E FORMAZIONE CLASSI CAPO II - ORGANIZZA ZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA SEZIONE I CRITERI E NORME PER L‘OFFERTA FORMATIVA E FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA ART. 45 CRITERI PER IL PIANO DELL‘OFFERTA FORMATIVA L‘organico funzionale dell’ Istituto è distribuito secondo questi criteri: • garantire la continuità didattica; • distribuire gli insegnanti in modo da consentire da un lato la copertura del tempo scuola e dall‘altro di avere un numero di ore di contemporaneità il più omogeneo possibile; 27 • assicurare l‘insegnamento di tutte le discipline del curricolo. ART. 46 DIDATTICA : SCUOLA DELL’INFANZIA Orario normale con mensa 40 ore settimanali 8,30/16,30 Orario ridotto senza mensa 25 ore settimanali 8,30/13.30 Escluso il sabato SCUOLA PRIMARIA 30 settimanali in orario antimeridiano classi -terze-quartequinte 8.30-13.30 40 ore settimanali con mensa classi prime seconde 8.30-16.30 Lingua straniera Inglese SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Tempo prolungato con orario di 36 ore + 2 di strumento musicale in orario antimeridiano e pomeridiano Orario antimeridiano 8.30/13.30 Rientri Martedì-giovedì 15.00/18.00 Rientri Strumento musicale Lunedì-MercoledìVenerdì 13.30-18.30 Martedì-Giovedì 18.00-19.30 Lingua straniera Inglese - Tedesco ART. 47 FORMAZIONE CLASSI Le classi sono formate distribuendo in maniera equa le varie diversità (sesso, età, provenienza sociale, ripetenti, capacità, ecc. ...) e, ove possibile, tenendo in conto le richieste delle famiglie, espresse all’atto dell’iscrizione. Nelle classi in cui sono inseriti alunni diversamente abili il numero massimo di allievi è entro i limiti stabiliti dalla legge. Nella formazione delle classi bisogna tenere conto dei limiti stabiliti dalla legge per lo sdoppiamento delle classi. Devono in ogni modo essere attentamente valutate, desumendole dalle informazioni ricevute dal segmento frequentato in precedenza, la qualità e il tipo di relazione che i ragazzi hanno già instaurato. Nel caso di impossibilità di soddisfare tutte le richieste dei genitori, si potranno effettuare dei sorteggi per assegnare gli alunni alle classi prime. ART. 48 ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE DEGLI ALUNNI IN TRASFERIMENTO 28 Gli alunni che si iscrivono alla scuola successivamente alla formazione delle classi sono iscritti alla classe di competenza. L‘assegnazione alla sezione è decisa dal Dirigente Scolastico, tenendo conto della situazione dichiarata dagli insegnanti e degli eventuali aggiornamenti, sulla base dei criteri individuati dal Collegio Docenti. ART. 49 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI L‘assegnazione del personale alle classi avviene all’inizio di ogni anno scolastico ed è finalizzata alla piena realizzazione delle attività previste dal POF, oltre che alla valorizzazione delle risorse e delle competenze professionali. Va rispettato il criterio della continuità dell‘intervento didattico dell‘insegnante nella classe, la posizione dei Docenti nella graduatoria interna di Istituto e le preferenze espresse. Altre motivazioni potranno essere prese in considerazione, in subordine, solo se opportunamente giustificate a livello personale e professionale. Per quanto riguarda l‘assegnazione dei docenti di lingua inglese e degli insegnanti di religione nella Scuola primaria, il Dirigente tiene conto della continuità riferita alle classi in cui è stato condotto l‘intervento nel corso dell‘anno precedente. Nel caso in cui a seguito di normali avvicendamenti, i docenti specialisti di lingua inglese o di religione si trovassero tra loro in una situazione di disparità oraria di insegnamento o di numero di classi assegnate, il Dirigente Scolastico può intervenire in deroga a quanto stabilito nel comma precedente. L‘assegnazione dei docenti di sostegno tiene conto della continuità alla classe in cui risultano inseriti gli stessi alunni seguiti nell‘anno precedente. Lo spostamento di un docente da una classe all‘altra, su richiesta motivata del docente stesso, può avvenire anche in deroga al criterio della continuità didattica. Nell‘assegnazione delle classi, il Dirigente Scolastico tiene conto delle specifiche competenze professionali acquisite dai docenti e delle discipline alle quali gli stessi sono stati assegnati negli anni precedenti. ART. 50 ORARI Gli orari devono essere organizzati nel rispetto dei seguenti criteri: 1. ATTIVITÁ a. Equa distribuzione delle ore di attività didattica. b. obiettiva ripartizione delle attività nelle varie fasce orarie giornaliere. c. Attività di almeno due ore consecutive per le discipline scritte. d. Distribuzione dell'orario delle attività su base prevalentemente settimanale. 2. ALUNNI a. Rispetto dei criteri psicologici di apprendimento. b. Necessità di dosare ed alternare attività a carico cognitivo alto con uno medio e uno basso. 29 c. Diversificazione dei gruppi (per evitare etichettature di vario tipo). 3.DOCENTI a. Alternanza degli orari. b. Distribuzione su non meno di cinque giorni settimanali. c. Equa suddivisione dei tempi delle attività. d. Imparziale distribuzione delle eventuali supplenze nell'arco del mese. e. Corretta ripartizione delle attività didattiche pomeridiane. f. Rispetto dei tempi previsti dal curricolo. 4.DI SEGRETERIA PERSONALE a. Equa distribuzione dei carichi di lavoro; b. Possibilità di tenere aperto l'ufficio al pubblico due pomeriggi la settimana. ART. 51 TUTELA DELLA PRIVACY All‘atto dell‘iscrizione ad una scuola dell’Istituto, si chiede, tramite un apposito modulo, il consenso ai genitori per il trattamento dei dati personali degli alunni e delle famiglie. Ad ogni famiglia è consegnata un‘informativa sul trattamento dei dati ordinari e sensibili in possesso della scuola, come previsto dal D.L.vo 196/03. Per la realizzazione di iniziative pubbliche (ad es.: allestimento di mostre, preparazione di cd-rom, redazione di libri, pubblicazioni di fotografie sui viaggi d‘istruzione o sull‘attività didattica, inserimento immagini sul sito web della scuola ) i referenti del sito web chiedono “una tantum” il consenso scritto ai genitori. REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ART. 52 REGOLAMENTO Le uscite nell'ambito del territorio del Comune, senza l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici o privati, possono essere svolte liberamente per scelta degli insegnanti dopo aver acquisito il consenso scritto dei genitori (o di chi ne fa le veci). I viaggi di istruzione e le visite guidate, motivate da ragioni pedagogicodidattiche, si configurano come esperienza di apprendimento e di crescita della personalità, rientrano pertanto tra le attività integrative della normale vita scolastica. Le uscite per visite a musei o mostre, per manifestazioni culturali o di interesse professionale si svolgono nell'arco di una mattinata. Il Dirigente autorizza tali uscite, richieste per iscritto dall'insegnante interessato, purché siano inserite nella programmazione approvata dal Consiglio di classe sulla base di apposito 30 modulo sottoscritto dai componenti il consiglio di classe. I viaggi di istruzione, della durata di una o più giornate, sono da considerarsi parte integrante dell'attività didattica, e sono finalizzati ad una migliore conoscenza del patrimonio artistico/ambientale, delle aziende, delle unità di produzione e delle istituzioni pubbliche. Devono essere programmati dal Consiglio di classe secondo i seguenti criteri 1. Per tutte le classi dell’istituto potrà essere effettuato un unico viaggio di istruzione della durata di più giorni, comunque non superiore a tre preferibilmente sul territorio nazionale. 2. Il viaggio di istruzione della durata di più giornate, sarà così concesso : a) per le classi terze un uscita di durata non superiore a 3 giorni (due pernottamenti); b) per le classi quinte (primaria),prime e seconde (secondaria I^ grado) un uscita non superiore a due giorni (un pernottamento) In ogni caso le giornate di lezione non possono essere superiori a TRE. In particolare, per le classi terze della Secondaria I^ grado si osserveranno le seguenti indicazioni: • il viaggio di istruzione dovrà essere effettuato entro il mese di Aprile o, comunque, non oltre la I settimana di Maggio in modo da non pregiudicare l'attività scolastica in previsione dell'Esame di Stato. Per i progetti che prevedono uscite lunghe (“Coloriamo il nostro futuro”,”Comenius” ed altri..) in altenativa al viaggio lungo, non vi sono vincoli di durata sopra esposti. Il viaggio d‘istruzione della durata di un giorno solo non può prevedere un tempo di viaggio che duri più di sedici ore. ADEMPIMENTI 1. Nelle riunioni di programmazione di inizio d'anno, i Consigli di classe definiranno un piano di massima per i viaggi di istruzione e per le visite guidate. Le proposte di viaggi di istruzione e settimane linguistiche, dovranno poi essere consegnate entro e non oltre la data fissata annualmente dal Dirigente che ne valuterà la validità e la fattibilità, anche in relazione alla coerenza con le attività previste nella programmazione; nell'ipotesi di valutazione positiva, il Consiglio di Classe raccoglierà la disponibilità dei docenti ad accompagnare gli alunni. Il Consiglio di classe presterà particolare attenzione a che la spesa prevista consenta a tutti gli alunni di partecipare all'iniziativa proposta. I casi di particolare 31 difficoltà economica saranno segnalati tempestivamente in modo che la Dirigenza possa attivare eventualmente opportune iniziative di solidarietà . 1. I docenti incaricati dal Consiglio di classe, presenteranno in segreteria, entro e non oltre il termine stabilito, le apposite schede contenenti le proposte approvate. 2. Eventuali visite guidate proposte successivamente potranno essere approvate, con analoga procedura, purché siano coerenti con la programmazione didattica. 3. Il docente responsabile presenterà in segreteria, almeno una settimana prima per le visite guidate, e un mese prima, per i viaggi di istruzione: a) il programma dettagliato relativo alla visita guidata o al viaggio di istruzione; b) la distinta, classe per classe, con i nomi dei partecipanti e le rispettive autorizzazioni dei genitori; c) le ricevute di versamento di tutte le quote sul conto corrente bancario intestato all'Istituto . 4. Al rientro i docenti accompagnatori presenteranno alla Dirigenza una breve relazione sull'andamento del viaggio, segnalando anche eventuali inconvenienti. Allegato n°1 Potranno essere realizzati solo le visite guidate e i viaggi di istruzione per i quali sia stata rispettata la procedura indicata. PARTECIPAZIONE DELLA CLASSE La partecipazione alle attività programmate e deliberate in base alle presenti disposizioni, assume carattere obbligatorio per tutti gli studenti della classe. In ogni caso, perché le visite guidate possano aver luogo è necessaria la partecipazione di almeno i 2/3 degli studenti della classe interessata ,mentre per i viaggi di istruzione è necessario raggiungere il limite minimo della metà più uno degli studenti della classe coinvolta. Gli eventuali allievi che non partecipano sono tenuti alla frequenza e l’Istituto provvederà ad organizzare attività alternative. I docenti che non partecipano al viaggio sono a disposizione nel loro orario di servizio. 32 Il Dirigente, sentito il Consiglio di Classe, sulla base di situazioni oggettive precedenti può decidere di non ammettere ai viaggi studenti che per il comportamento scorretto possano creare particolari problemi per la vigilanza. DISCIPLINA Trattandosi di attività scolastica svolta sotto la guida e la tutela della scuola, gli studenti partecipanti devono adeguarsi alle direttive dei docenti accompagnatori. ACCOMPAGNATORI • Il personale accompagnatore assume, con dichiarazione scritta, l'obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli studenti. A detto personale fanno carico le responsabilità di cui all'art. 2047 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della Legge 11 luglio 1980, n° 312 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Per quanto riguarda i viaggi di istruzione, si stabilisce che di norma gli accompagnatori siano due. Se il viaggio riguarda un'unica classe, uno ogni quindici alunni, se le classi sono in numero maggiore. Eventuali deroghe saranno valutate dal Dirigente. • Nel caso di partecipazione di studenti portatori di handicap deve essere assicurata, in caso di necessità, l'ulteriore presenza di un docente di sostegno o di altro operatore. La scelta degli accompagnatori spetta al Dirigente, sulla base delle disponibilità emerse dal Consiglio di Classe, che terrà conto anche delle necessità dell’avvicendamento dei docenti accompagnatori in modo da escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo anno scolastico". TEMPI E LOCALITÀ • Il rientro dovrà avvenire preferibilmente in giornate prefestive e non oltre le ore ventidue dell’ultimo giorno, in modo da consentire agli allievi di poter riprendere la frequenza il giorno successivo. • Il giorno successivo del viaggio di istruzione, se scolastico, non sono ammesse assenze motivate esclusivamente dal viaggio. Tali assenze potranno precludere viaggi di istruzione negli anni successivi. ORGANIZZAZIONE 33 L'organizzazione è affidata alla scuola. E’ auspicabile comunque, un coinvolgimento dei genitori degli alunni da parte dei docenti nelle varie fasi. SPESA Tutta la gestione contabile dei viaggi di istruzione avviene nell'ambito del bilancio dell'istituto. Pertanto le quote a carico dei partecipanti devono essere versate sul conto corrente intestato alla scuola. Commissione uscite didattiche e viaggi d’istruzione Funzione strumentale “ Scuola e territorio” prof. Solitro Pasquale ART. 53 CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE L’Istituto Comprensivo può concludere accordi di sponsorizzazioni con soggetti pubblici o privati. La preferenza è accordata a quei soggetti che, per le attività svolte o per altre circostanze, abbiano concretamente dimostrato attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dell’infanzia e della preadolescenza. Non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti aventi finalità contrastanti con la funzione educativa e culturale della scuola. ART. 54 PERSONALE AMMINISTRATIVO Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell‘orario di servizio e svolge le proprie mansioni secondo quanto previsto dalla —Scheda funzione: assistente amministrativo“. Porta, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro, a meno che sussistano motivi inderogabili ed urgenti. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Collabora con i docenti. È tenuto al rispetto dell‘orario di servizio. La presenza è accertata tramite la firma sul registro delle presenze. ART. 55 COLLABORATORI SCOLASTICI 34 I collaboratori scolastici sono tenuti a rispettare l‘orario di servizio e prestare la loro opera, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate in base a quanto stabilito nel Piano delle Attività ed alla Scheda funzione: collaboratore scolastico“. La presenza in servizio è accertata tramite la firma sul registro delle presenze. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. I collaboratori scolastici: a. indossano un camice bianco e, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro; b. svolgono compiti di accoglienza e sorveglianza degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all‘orario delle attività didattiche; durante l‘intervallo e negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; c. controllano che persone estranee non accedano all‘edificio scolastico, se non per motivi validi (ad es. prendere in consegna un alunno); d. sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza; e. favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; f. provvedono alla quotidiana pulizia dei locali scolastici, dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; g. non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal D.S.G.A. o dal Dirigente Scolastico; h. prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti, delle commissioni/gruppi di lavoro, degli incontri di formazione, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio; i. ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria o all‘insegnante responsabile del plesso. l. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione; m. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: n. che tutte le luci siano spente; o. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; p. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; q. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; r. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola e degli uffici. s. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi loro indirizzati; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della 35 scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati a tutto il personale. t. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo. ART. 56 AFFISSIONE ALLA BACHECA DELLA SCUOLA A cura del Responsabile di plesso, devono essere affissi alla bacheca della scuola i seguenti materiali: •calendario delle lezioni (per l‘intero anno scolastico); •elenchi dei rappresentanti delle classi ( per l‘intero anno scolastico); •orario apertura, indirizzo postale, indirizzo di posta elettronica, sito Internet, numero telefonico della Segreteria (per l‘intero anno scolastico); •menu della mensa (fino alla sua sostituzione periodica); •data e orari di inizio delle lezioni; •formazioni classi prime (fino all‘inizio delle lezioni); •convocazioni del Consiglio d‘Istituto; Previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, possono essere affissi alla bacheca della scuola, per il tempo indicato, i seguenti materiali: •avvisi informativi di iniziative per i genitori a carattere educativo/scolastico (fino a conclusione iniziativa); •comunicati riguardanti motivazioni di sciopero del personale della scuola (fino a sciopero avvenuto); •documenti di interesse generale riguardanti la scuola. ART. 57 DISTRIBUZIONE Dl MATERIALE PUBBLICITARIO Nessun tipo di materiale pubblicitario di privati potrà essere distribuito nelle classi, neppure se corredato da “buoni“ per il consumo e/o la consegna gratuita di prodotti. I materiali pubblicitari di Associazioni benefiche (Onlus, Organismi di ricerca scientifica, associazioni in difesa dei bambini) potranno essere distribuiti agli alunni solo a condizione che non prevedano la visione/la proposta di materiali (libri, diari, ... ) con seguente proposta di acquisto. ART. 58 RACCOLTE SOMME DI DENARO Sono vietate raccolte di denaro e sottoscrizioni tra insegnanti e alunni. Tuttavia un docente potrà farsi promotore di iniziative di adozione a distanza, raccolta di fondi o materiali da destinare ad associazioni nazionali ed internazionali conosciute per 36 il loro impegno a carattere umanitario e sociale. Tali raccolte avranno comunque sempre carattere volontario. ART. 59 ACCESSO ALLA SCUOLA DA PARTE DEGLI ESTRANEI Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti/consulenti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti/consulenti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. I tecnici che operano alle dipendenze dell‘Amministrazione Comunale, previa informazione alla direzione, possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. Dopo l‘ingresso degli alunni i cancelli e le porte vengono chiusi e rimangono chiusi per tutta la durata delle lezioni. I rappresentanti delle case editrici devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento ed essere in possesso di autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. ART. 60 CIRCOLAZIONE SCOLASTICA MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA È consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei due plessi scolastici ai genitori, o chi ne fa le veci, di alunni diversamente abili per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica sono autorizzati ad entrare nelle aree, procedendo a passo d'uomo e con prudenza, solo in assenza degli alunni. IL DIRETTORE D. S. G. A Dott.ssa Franca Martella IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Maria Carmela Taronna 37 ALLEGATO 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado “Giuseppe Libetta“ PESCHICI sito web www.iclibetta.it e-mail [email protected]@tiscali.it PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Visto il D. M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto educativo di Corresponsabilità Il “Patto Educativo di Corresponsabilità” tra scuola e famiglie segnala e sottolinea la necessità di una forte alleanza educativa tra le due istituzioni sociali a cui è affidato il delicatissimo compito di istruire e formare le giovani generazioni. Per 38 dare concretezza alla propria missione formativa, la scuola e la famiglia devono collaborare affinché l’alunno trovi l’ambiente favorevole all’attuazione dei propri bisogni. Pertanto, la scuola dovrà perseguire l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con le famiglie. I genitori e la scuola dovranno impegnarsi a supportare quotidianamente gli interventi educativi e didattici dell’istituzione scolastica. Il presente “Patto Educativo di Corresponsabilità” viene congiuntamente sottoscritto dal Dirigente Scolastico e dai genitori per sottolineare,con un gesto simbolico, le responsabilità che la scuola e la famiglia consapevolmente si assumono ciascuna nel rispetto dei reciproci e diversi ruoli istituzionali e sociali. I DOCENTI Al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del diritto allo studio si impegnano nei confronti degli alunni a: • • • • • • Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante. Favorire momenti di ascolto e di dialogo. Incoraggiare, con gratificazioni il processo formativo di ciascuno. Rispettare i tempi ed i ritmi dell’apprendimento. Favorire l’accettazione dell’altro e la solidarietà. Offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, per favorire il successo formativo, combattere la dispersione scolastica, promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza. • Favorire la piena integrazione degli alunni diversamente abili promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri • Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, nel pieno rispetto della privacy GLI ALUNNI Al fine di promuovere la preparazione ad assolvere ai propri compiti sociali si impegnano • • Rispettare il Regolamento d’Istituto. Prendere coscienza dei propri diritti-doveri, rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature. • Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei • Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei ausiliario. 39 • • Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni. Rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti. • docenti, dei compagni, del personale Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui. I GENITORI Per una proficua cooperazione scuola-famiglia si impegnano ad assicurare : • • • • • • • • • Rispettare il Regolamento d’Istituto. Dialogare in forma costruttiva con l’Istituzione. Rispettare le scelte educative e didattiche condivise. Favorire atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti. Rispettare l’orario d’entrata e d’uscita. Garantire e curare la frequenza assidua alle lezioni. Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia. Controllare le comunicazioni provenienti dalla scuola. Controllare il materiale scolastico necessario e l’esecuzione dei compiti assegnati. • Discutere e condividere con i propri figli il patto educativo scritto con l’Istituzione scolastica. PER “STRUMENTO MUSICALE” I DOCENTI si impegnano a: • Far acquisire una competenza tecnico pratica adeguata alla possibile prosecuzione degli studi musicali. • Coinvolgere l’alunno in quelle attività che prevedano pubbliche esecuzioni e scambi con altre realtà scolastiche ad indirizzo musicale. • Verificare l’acquisizione delle competenze, organizzando eventuali recuperi, attraverso una chiara e più semplice esposizione . • Spiegare le finalità di ogni nuova indicazione metodologica attraverso esposizioni più agevoli • Creare un clima di fiducia atto a favorire motivazioni ed interazione nell’intervento educativo. 40 • Lavorare in contesti individuali e collettivi, informare i genitori sull’insorgere di eventuali difficoltà o disagi comportamentali e di approfondimento. L’ALUNNO si impegna a: • Svolgere con regolarità ed in modo approfondito i compiti e gli esercizi che verranno indicati per perseguire gli obiettivi prefissati. • Partecipare al lavoro con ascolto motivato,porre domande, segnalare difficoltà, chiedere spiegazioni. • Utilizzare con scrupolo gli strumenti, le strutture della scuola e i materiali personali curandone la buona conservazione. LA FAMIGLIA si impegna a: • Seguire la proposta formativa della scuola, con disponibilità e senso del dovere. • Mantenere una informazione regolare sulla situazione scolastica del/della figlia/o, partecipare agli incontri previsti e cooperare alla buona riuscita della azione educativa. • Controllare l’alunno e l’uso di tutto il materiale occorrente per le attività didattiche. 41 ALLEGATO 2 REGOLAMENTO PER LA DENUNCIA DEGLI INFORTUNI ART 1 - INFORTUNI OCCORSI AGLI ALUNNI IN AMBIENTE SCOLASTICO 1.OBBLIGHI DA PARTE DEL DOCENTE •Prestare assistenza all'alunno. •Far intervenire l'autoambulanza ove necessario. •Avvisare i familiari con una comunicazione scritta o per telefono a seconda della gravità dell‘infortunio. •Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, l‘ufficio di segreteria. •Stilare e consegnare in segreteria, entro i termini stabiliti, una dettagliata relazione per descrivere come è avvenuto l‘infortunio in cui siano precisati: la data e l‘ora, il luogo, la dinamica del fatto, nominativi insegnanti o adulti presenti. Tale relazione deve essere firmata solo dall‘insegnante responsabile in quel momento della vigilanza dell‘alunno infortunato. OBBLIGHI DA PARTE DELLA FAMIGLIA •I genitori devono far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio. COMPITO DELLA SEGRETERIA •Informare il Dirigente Scolastico dell‘infortunio. •Assumere a protocollo la relazione del docente o di chi ha assistito all'infortunio. •Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare il modello interno dal quale è rilevabile l'orario di consegna, la documentazione medica prodotta, una copia conforme agli atti. •Informare l'infortunato delle condizioni assicurative e ricordargli di provvedere entro i termini previsti per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute. ART. 2 - INFORTUNI DURANTE LE VISITE GUIDATE O I VIAGGI D'ISTRUZIONE 1.OBBLIGHI DA PARTE DEL DOCENTE •Prestare assistenza all'alunno. 42 •Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi. •Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, l‘ufficio di segreteria. •Trasmettere con la massima urgenza all'ufficio della segreteria della scuola la relazione sull‘infortunio ed eventuali certificati medici con prognosi. •Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute. 2.OBBLIGHI DA PARTE DELLA FAMIGLIA •Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio; 3.COMPITO DELLA SEGRETERIA Quanto previsto all‘art. 1. ART 3 INFORTUNI OCCORSI IN SERVIZIO A TUTTO IL PERSONALE DENTRO L'ISTITUTO O NELLE IMMEDIATE VICINANZE O DURANTE LE VISITE GUIDATE O I VIAGGI D'ISTRUZIONE 1.OBBLIGHI DA PARTE DELL'INFORTUNATO Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci. Successivamente stilare, urgentemente, se ne è in grado, una relazione sull‘infortunio. Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione: • recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi; • consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute. OBBLIGHI DA PARTE DELLA SEGRETERIA Quanto previsto all‘art. 1. 43 ALLEGATO 3 Regolamento per la disciplina degli incarichi agli esperti esterni VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR n° 275 del 8/3/99 VISTO l’art. 40 del Decreto Interministeriale n° 44 del 1 /2/2001 con il quale viene attribuita alle istituzioni scolastiche la facoltà di stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti esterni per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa; VISTO in particolare l’art. 33, comma 2°, del Decreto Interministeriale n° 44 del 1/2/2001, con il quale viene affidata al Consiglio d’Istituto la determinazione dei criteri generali per la stipula dei contratti di prestazione d’opera per l’arricchimento dell’offerta formativa; VISTA la deliberazione adottata dal Collegio docenti VISTO l’art. 10 del T.U. n° 297 del 16/4/94; VISTI il Decreto Legge n. 112/2008 e la circolare n. 2/2008 del Ministero della Funzione Pubblica VISTO il Regolamento d’Istituto EMANA il seguente regolamento che va a costituire parte integrante del regolamento dell’attivita’ negoziale per la fornitura di beni e servizi Art. 1 – FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente regolamento disciplina, ai sensi della normativa vigente, le modalità ed i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e peculiari competenze professionali, 44 nell’ambito della programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF Art. 2 – REQUISITI PROFESSIONALI E COMPETENZE Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione retribuita di docenti esperti esterni, il Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, disciplina le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualità della prestazione (stabilisce quindi i requisiti minimi, in termini di titoli culturali e professionali, nonché l'eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti stessi devono possedere per accedere all'insegnamento), secondo i seguenti criteri generali che saranno esplicitati, di volta in volta in ogni singolo progetto.I candidati, ai sensi della normativa vigente, devono essere in possesso di titolo di studio con comprovata specializzazione anche universitaria. Si prescinde da questo requisito in caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che devono essere svolti da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operano nel campo dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Si valuteranno, quindi: - Titolo di studio - Curriculum del candidato con: • esperienze di lavoro nel campo di riferimento del progetto • Esperienze metodologiche – didattiche • Attività di libera professione nel settore • Corsi di aggiornamento - Pubblicazioni e altri titoli - Competenze specifiche richieste per ogni singolo progetto Per la valutazione comparativa dei candidati si farà riferimento almeno ai seguenti criteri: - Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati; 45 - Congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la selezione; - Eventuali precedenti esperienze didattiche - Esperienze pregresse di collaborazione con l’Istituto. Il requisito della particolare e comprovata specializzazione universitaria non deve essere inserita nel contratto che la scuola stipula con una società o con una associazione esterna. Infatti, il contratto è stipulato con un soggetto esterno non persona fisica. L’associazione o la ditta dovranno possedere i requisiti che la Scuola ritiene siano necessari per espletare il servizio richiesto o collaborare ad un determinato progetto. Tuttavia, la Scuola dovrà pretendere che vengano comunicati i nominativi dei soggetti che la società o l’associazione manderanno per fornire la prestazione. Art. 3 – PUBBLICAZIONE DEGLI AVVISI DI SELEZIONE All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola e sul sito web d’Istituto. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato: - l’oggetto della prestazione; - la durata del contratto: termini di inizio e di conclusione della prestazione; - il corrispettivo proposto per la prestazione. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego. 46 Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito da Dirigente Scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Art. 4 – DETERMINAZIONE DEL COMPENSO 1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento saranno annualmente determinati dal Consiglio d'istituto. 2. Nell'ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti. In casi particolari di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto, nell’ambito delle disponibilità di bilancio. 3. Il dirigente può procedere a trattativa diretta qualora, in relazione alle specifiche competenze richieste, il professionista esterno sia l'unico in possesso delle competenze necessarie. 4. Può anche essere previsto un pagamento forfetario, ove più conveniente all'Amministrazione. 5. Sono fatti salvi gli emolumenti previsti in specifici progetti finanziati con fondi comunitari e/o regolamentati dagli stessi enti erogatori. Il compenso è comprensivo di tutte le spese che il collaboratore effettua per l’espletamento dell’incarico ma è al netto degli oneri fiscali a suo carico. Il compenso viene erogato dietro presentazione di apposita fattura ,parcella o nota di credito, con assolvimento dell’imposta di bollo e corredata della relazione esplicativa a firma del collaboratore della prestazione effettuata e a seguito di accertamento, da parte del Dirigente responsabile, dell’esattezza della prestazione, secondo i termini contrattuali. E’ fatto divieto di anticipazione di somme. Ai collaboratori non compete alcun trattamento di fine rapporto, comunque denominato. Art. 5 – INDIVIDUAZIONE DEI CONTRAENTI 47 I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico e/o da un suo sostituto ufficiale referente dei progetti POF, sentito il docente referente di progetto o un’apposita commissione all’uopo nominata. La valutazione sarà effettuata sulla base dei requisiti professionali e dei criteri già esplicitati all’art.2. Sarà compilata una valutazione comparativa, sulla base dell’assegnazione di un punteggio a ciascuna delle seguenti voci. CRITERIO INDICATORI PUNTEGGIO • Possesso, della laurea richiesta (3 punti per ogni titolo, massimo punti 6) • Possesso di laurea equipollente rispetto a quella richiesta (2 punti per ogni titolo, massimo punti 4) • Esperienza di docenza universitaria nel settore di pertinenza (1punto per ogni anno di docenza, massimo 3 punti) • Esperienza di docenza nel grado d’istruzione di pertinenza (1punto per ogni anno di docenza, massimo 5 punti) • Esperienze lavorative nel settore di pertinenza (1punto per ogni progetto, massimo 5 punti) • Pubblicazioni attinenti al settore di pertinenza (0,5 punti per ogni pubblicazione, massimo 1 punto) • Precedenti esperienze in Istituto valutate positivamente (0,5 punto per ogni progetto, massimo 1 punto) • Presentazione progetto formativo originale e coerente con l’azione formativa (Massimo 5 punti) A parità di punteggio sarà data la preferenza ai candidati che: 48 - abbiano già lavorato con valutazione positiva in Istituto - richiedano un compenso inferiore Punteggio………./ max 30 Tali criteri potranno essere ampliati o ulteriormente specificati nel caso di progetti PON che richiedano competenze specifiche. Art. 6 – STIPULA DEL CONTRATTO Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto. Il contratto deve essere redatto per iscritto e sottoscritto per esteso da entrambi i contraenti in ogni parte di cui è composto il documento. Il contratto deve avere il seguente contenuto minimo: • parti contraenti; • oggetto della collaborazione (descrizione dettagliata della finalità e del contenuto delle prestazioni richieste); • durata del contratto con indicazione del termine iniziale e finale del contratto; entità, modalità e tempi di corresponsione del compenso; • luogo e modalità di espletamento dell’attività; • responsabile cui è affidato il controllo dell’esecuzione del contratto e la relativa rendicontazione; • impegno da parte del collaboratore di presentare una relazione esplicativa della prestazione effettuata a corredo della nota di debito; • acquisizione in proprietà ed utilizzazione piena ed esclusiva da parte dell’ Istituto dei risultati dell’incarico; • spese contrattuali e oneri fiscali a carico del prestatore; • la previsione della clausola risolutiva e delle eventuali penali per il ritardo; • la possibilità di recedere anticipatamente dal rapporto, senza preavviso, qualora il collaboratore non presti la propria attività conformemente agli indirizzi impartiti e/o non svolga la prestazione nelle modalità pattuite, 49 liquidando il collaboratore stesso in relazione allo stato di avanzamento della prestazione; • la previsione che il foro competente in caso di controversie è quello di Varese escludendosi il ricorso alla competenza arbitrale; • la previsione che le sospensioni della prestazione da parte del collaboratore comportano la sospensione del pagamento del corrispettivo contrattuale indipendentemente dalla motivazione; • informativa ai sensi della privacy; • sottoscrizione del dirigente responsabile e dell’incaricato. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività di verifica del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni. La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quella di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli art.2222 e seguenti del codice civile. I contratti di cui al presente regolamento costituiscono prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa e sono assoggettati al corrispondente regime fiscale e previdenziale, in dipendenza anche della posizione del contraente e non danno luogo a diritti in ordine all’accesso nei ruoli della scuola; ovvero, nei casi che lo prevedono, di prestazione d’opera occasionale. I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno scolastico e NON sono rinnovabili. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso. E’ istituito presso la segreteria della scuola un registro degli incarichi esterni in cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo dei compensi corrisposti e l’oggetto dell’incarico. Art. 7 – IMPEDIMENTI ALLA STIPULA DEL CONTRATTO I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32, comma 4, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: 50 • che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali; • che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro ; • di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna; • di cui comunque sia previsto, a livello ministeriale di linee guida, il ricorso a specifiche professionalità esterna. Art. 8 – AUTORIZZAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI E COMUNICAZIONE ALLA FUNZIONE PUBBLICA Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.L.vo n° 165 del 30/3/2001. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n° 165/2001. ART. 9 – VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE L’ Istituto prevederà una valutazione finale del progetto e dell’intervento dell’esperto esterno attraverso appositi questionari di gradimento. L’ esito negativo può essere motivo di esclusione da eventuali future collaborazioni. N.B. La circolare n. 2/2008 citata nelle premesse chiarisce che solo per le collaborazioni meramente occasionali che si esauriscono in una sola azione o prestazione, caratterizzata da un rapporto “intuito personale” che consente il raggiungimento del fine, e che comportano, per loro stessa natura, una spesa equiparabile ad un rimborso spese, quali ad esempio la partecipazione a convegni e seminari, la singola docenza, la traduzione di pubblicazioni e simili, non si debba procedere all'utilizzo delle procedure comparative per la scelta del collaboratore, né ottemperare agli obblighi di pubblicità. 51 Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 14 ottobre 2013 con delibera n. ALLEGATO 4 REGOLAMENTO CONTENENTE LE MODALITÁ E I CRITERI PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E PRECARIO DEI LOCALI SCOLASTICI. VISTO l‘art. 50 del Decreto n. 44 del 01/02/2001 che attribuisce all‘istituzione scolastica la facoltà di concedere a terzi l‘uso precario e temporaneo dei locali scolastici LETTO l‘art. 96 del T.U. 16/04/1994, n. 297; CONSIDERATO l‘art. 33, 2° comma, del Decreto n. 44 del 01/02/2001 in base al quale il Consiglio d’Istituto è chiamato ad esprimere i criteri ed i limiti entro cui il Dirigente Scolastico può svolgere l‘attività negoziale prevista dalla stessa disposizione; ESAMINATO l‘art.139, comma 1, del decreto Leg.vo 112/98 che prevede tra i compiti e le funzioni dei Comuni anche quello di dotarsi di un piano di utilizzo degli edifici e delle attrezzature d‘intesa con le istituzioni scolastiche; si adotta il seguente regolamento. ART. 1 - FINALITÁ E AMBITO D’APPLICAZIONE 1. I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati e soggetti privati, secondo termini e condizioni di seguito stabilite, nonché nel rispetto del piano di utilizzo emanato dall‘Amministrazione Comunale. ART. 2 - CRITERI D’ASSEGNAZIONE 1.Nella concessione dei locali a terzi occorre tener conto prioritariamente delle attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini, valutando i contenuti dell‘attività o iniziative proposte in relazione: •al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e contribuisca all‘arricchimento civile e culturale della comunità scolastica; 52 •alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi gratuitamente al pubblico; •alla specificità dell‘organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle associazioni che operano a favore di terzi, senza fini di lucro; •all‘ambito culturale e sociale in cui si inserisce l‘iniziativa; 2.Le attività didattiche proprie dell‘istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all‘utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovrà assolutamente interferire con le attività didattiche stesse. 3.Nell‘uso dei locali scolastici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e delle associazioni operanti nell‘ambito scolastico. ART. 3 - DOVERI DEL CONCESSIONARIO 1.In relazione all‘utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti dell‘istituzione scolastica i seguenti impegni: •indicare il nominativo del responsabile della gestione dell‘utilizzo dei locali quale referente dell‘istituzione scolastica; •osservare incondizionatamente l‘applicazione e il rispetto delle disposizioni vigenti in materia; •sospendere l‘utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte del Comune o dalla stessa istituzione scolastica; •lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizioni idonee a garantire comunque il regolare svolgimento delle attività didattiche. ART. 4 - RESPONSABILITÁ DEL CONCESSIONARIO 1.Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all‘immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell‘utilizzo di locali stessi. 2.L‘istituzione scolastica e il Comune devono in ogni caso ritenersi sollevati da ogni responsabilità civile e penale derivante dall‘uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e sono tenuti a cautelarsi al riguardo mediante stipula di apposita polizza assicurativa o adottando altra idonea misura cautelativa. ART. 5 - FASCE ORARIE DI UTILIZZO 1.L‘uso dei locali può essere richiesto soltanto nelle fasce orario di sospensione delle lezioni. ART. 6 - USI INCOMPATIBILI 1. Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell‘edificio scolastico. 2. Non sono consentiti concerti musicali a pagamento. 3. È vietato l‘uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a pagamento. 53 ART. 7 - DIVIETI PARTICOLARI 1.È vietata la vendita di cibo e bevande all‘interno dei due pless. 2.È, inoltre, vietato fumare. 3.L‘utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato all‘osservanza di quanto segue: •è vietato al concessionario l‘installazione di strutture fisse o di altro genere, se non previa autorizzazione dell‘istituzione scolastica; •è vietato lasciare in deposito, all‘interno dei locali e fuori dell‘orario di concessione attrezzi e quant‘altro; •qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all‘interno dei locali dovranno essere tempestivamente segnalati all‘istituzione scolastica; •l‘inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il concessionario l‘assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità; •i locali dovranno essere usati dal terzo concessionario con diligenza e, al termine dell‘uso, dovranno essere lasciati in ordine e puliti e comunque in condizioni tali da garantire il regolare svolgimento dell‘attività didattica della scuola. ART. 8 PROCEDURA PER LA CONCESSIONE 1. Le richieste di concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto all‘Istituzione scolastica almeno venti giorni prima della data in uso richiesta e dovranno contenere, oltre all‘indicazione del soggetto richiedente, il preciso scopo della richiesta anche le generalità della persona responsabile. 2. Il Dirigente Scolastico nel procedere alla concessione verificherà se la richiesta è compatibile con il piano di utilizzo dell‘Amministrazione e con le norme del presente regolamento. 3. Se il riscontro darà esito negativo dovrà comunicare tempestivamente il diniego della concessione; se, invece, sarà positivo comunicarlo al richiedente e all‘amministrazione di competenza per eventuali quote di utilizzo previste dal piano comunale. ART. 9 PROVVEDIMENTO CONCESSORIO 1. Il provvedimento concessorio è disposto dal Dirigente Scolastico e dovrà contenere: •le condizioni cui è subordinato l‘uso dei locali; •dovrà richiamare l‘esonero di responsabilità dell‘istituzione scolastica e dell‘ente locale proprietario per l‘uso dei locali e il rimborso e la riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza. 2. La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell‘istituzione scolastica. 54 SCHEDA DI RILEVAZIONE INFRAZIONI (ad opera degli insegnanti) Cognome………………………Nome…………………………..Classe………… ……… DOVERI FREQUENZA RISPETTO ALTRI INFRAZIONE DEGLI RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA CHE TUTELANO LA SALUTE, LA SICUREZZA E LA SALUTE ALTRUI 55 SANZIONE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE Altre osservazioni: …………………… INDICE PREMESSA ART. 1 – COMPOSIZIONE ENORME DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI ART. 2 – NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI ART. 3 – COMPOSIZIONE E COMPETENZE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO ART. 4 – NORME E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO ART. 5 COMPOSIZIONE E COMPETENZE DELLA GIUNTA ESECUTIVA ART. 6 – USCITA ANTICIPATA ART. 7 – COMPOSIZIONE E COMPETENZE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ART. 8 – FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE ART. 9 - CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 10 – VALIDITÁ DELLE SEDUTE ART. 11 – DISCUSSIONE ORDINE DEL GIORNO ART.12 – DIRITTO D’ INTERVENTO ART.13 - DICHIARAZIONE DI VOTO ART.14 – VOTAZIONI ART.15 – VERBALE ART.16 –SURROGA DEI MEMBRI CESSATI ART.17 - DECADENZA ART.18 - DIMISSIONI ART.19 – ASSEMBLEA DI CLASSE DEI GENITORI 56 2 3 3 4 4 5 5 5 6 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 ART.20 ART.21- ART. 21 -22 - NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI NORME CHE REGOLANO L’ATTIVITA’ DIDATTICAART.23-INGRESSO ALUNNI ART.24- ENTRATA IN RITARDO ART:25- GIUSTIFICAZIONI ART.25/ bis- VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO ART.26 - INTERVALLO E SPAZIO MENSA ART.27- MALESSERI ED INFORTUNI ART.28-SICUREZZA NELLA SCUOLA 57 10 12 12 13 13 13 15 15 16 ART. 29- USCITA ART. 30- USCITA ANTICIPATA ART.31- SANZIONI DISCIPLINARI ART-31/bis-QUANDO SCATTA UNA SANZIONE DISCIPLINARE ART.32- BORSE DI STUDIO ART.33- DOCENTI ART.34-RICEVIMENTO GENITORI ART. 35-USO DELLA FOTOCOPIATRICE ART.36-BIBLIOTECA ART.37 LABORATORI ED USO DEL MATERIALE ART.38 AULE MULTIMEDIALI ART.39USO DELLA PALESTRA ART.39/bis CONCESSIONE TEMPORANEA E PRECARIA A TERZI DELLA PALESTRA ART.40 UTILIZZO DEI LOCALI SCOLASTICI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO ART.41 PASSAGGIO DI ALUNNI DA UNA CLASSE ALL’ALTRA PARALLELA ART.42 IN CASO DI SCIOPERO ART.43 IN CASO DI ASSENZA DEI DOCENTI ART.44CELLULARE ART.45 CRITERI PER IL PIANO FORMATIVO ART.46 DIDATTICA ART.47 FORMAZIONI CLASSI ART.48 ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE DEGLI ALUNNI IN TRASFERIMENTO ART.49 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI ART.50 ORARI ART.51 TUTELA DELLA PRIVACY ART.52 REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ART.53 CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE ART 54 PERSONALE AMMINISTRATIVO ART 55 COLLABORATORI SCOLASTICI ART 56 AFFISSIONE ALLA BACHECA DELLA SCUOLA ART 57 DISTRIBUZIONE DI MATERIALE PUBBLICITARIO ART 58 RACCOLTE SOMME DI DENARO ART 59 ACCESSO ALLA SCUOLA DA PARTE DEGLI ESTRANEI ART 60 CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA 58 16 16 17 20 23 23 24 24 24 24 25 25 25 26 26 26 27 27 27 28 28 28 29 29 30 30 34 34 34 36 36 36 36 37 ALLEGATO n°1 ALLEGATO n°2 ALLEGATO n°3 ALLEGATO n°4 38 42 44 54 SCHEDA DI RILEVAZIONE INFRAZIONI 57 59