PIEVE NOTIZIE MARZO 2008 21 Gli enormi palazzoni sono nel completo abbandono Degrado in via Delle Rose Preoccupa anche la presenza delle prostitute in zona di Ubaldo Bungaro plessivo di circa 20 mila euro. In mezzo a quei palazzoni, c’è veramente ogni tipo di rifiuto, dai frigoriferi a rifiuti edili scaricati senza troppi complimenti, da preservativi usati a siringhe abbandonate. L’aspetto dei palazzoni è lugubre, gli uffici sono deserti così come le strade. I cancelli posti a protezione degli ingressi per impedire gli ingressi all’interno degli edifici sono stati scardinati, entrare nei palazzi è possibile senza troppi problemi. Il quartiere negli ultimi anni è stato teatro di eventi poco piacevoli. A parte i furti di alluminio, che ormai si ripetono da anni, con intere facciate ormai prive degli infissi e dei serramenti, via delle Rose è salita agli onori della cronaca troppo spesso: due anni fa l’incendio appiccato da una banda di ragazzini all’archivio dell’Inps con migliaia di quintali di carta andati in fumo e poco tempo dopo la violenza ai danni di una coppietta che si era appartata tra i palazzoni. Preoccupa anche la presenza di prostitute che occupa la zona, con ombrelloni e sedie a sdraio, (un vero Sit-In) da diversi anni sino all’arrivo del nuovo sin- daco di Centro Destra- Rocco Pinto- il quale,in collaborazione con i carabinieri di Pieve e la Polizia Locale, come primo intervento, è riuscito a ripulire la zona costringendo le lucciole ad emigrare in altri lidi. Ora, però, la situazione dovrebbe presto cambiare: presto partiranno i lavori di recupero dell’area, con l’abbattimento di alcuni palazzi e la recinzione dell’intera zona per l’avvio dei lavori. La svolta del futuro risanamento sarà realizzato, grazie all’intervento della Regione Lombardia e dell’Aler di Milano la quale (diventata proprietaria dell’area) è intervenuta con un massiccio investimento economico per risanare il degradante quartiere di via delle Rose. Il Piano di Recupero Urbano prevede la realizzazione di strutture commerciali, strutture per fini sociali e la realizzazione di circa 400 nuove case residenziali a canone sociale. Ora, però, la situazione dovrebbe presto cambiare. “È questione di settimane e poi partirà il cantiere che darà nuova vita al quartiere di Pieve- queste le parole del sindaco Rocco Pinto -che ha spiegato che l quartiere di via delle Rose, dove vivono oltre 2000 persone, costruito nel 1985 in pieno sviluppo urbanistico, doveva essere uno dei motori del Sud Milano, con questi presupposti erano starti costruiti le strutture dirigenziali e commerciali di via delle Rose, collegati al polo fieristico di Lacchiarella, con la nascita dell’interporto. Una realtà, che se fosse stata realizzata, avrebbe assicurato la piena occupazione ai cittadini di Pieve e non solo. Ma gli ambientalisti e i partiti della sinistra ne fecero una bandie- ra perché ciò non venisse realizzato. Oggi, gli enormi palazzoni, che dovevano ospitare ristoranti, uffici commerciali e dirigenziali, sono in completo abbandono, dove il degrado e la sporcizia la fanno da padroni, una realtà che fa tanta gola ai ladri di alluminio. È naturale che tutti questi quintali di alluminio siano una ghiotta attrattiva per i ladri. Recentemente sono state arrestate 10 persone, colte in flagranza di reato dai carabinieri di Pieve e sono stati recuperati circa 24 quintali di infissi in allumino per valore com- La famosa vicenda della discarica, a cielo aperto nella centralissima via Roma, avrà dei risvolti penali presso la 10° sezione penale del Tribunale di Milano il prossimo 21 maggio. Vede imputato l’ex sindaco Francesco Argeri. Il Comune di Pieve ha deciso, infatti, di costituirsi parte civile nei confronti dell’ex sindaco del Partito Democratico- Francesco Argeri- per ottenere i danni subiti e il ripristino, con il relativo risanamento, dell’area che interessa la discarica. Su questa vicenda, noi de “L’Eco” siamo stati i primi, nel 2006, a informare i nostri lettori che in via Roma c’era: una vera discarica a Il Comune si costituisce in giudizio contro l’ex sindaco Francesco Argeri I ormai l’inizio dei lavori riguardanti il recupero del quartiere è prossimo. Alcuni dei palazzoni saranno abbattuti, altri ristrutturati e recuperati, nasceranno delle nuove zone residenziali, con circa 400 nuovi appartamenti con relativa urbanizzazione e si punterà su un nuovo sviluppo commerciale. Sarà un lifting molto importante, in collaborazione con la Regione Lombardia, che cambierà faccia all’intera zona. Non sarà però questione di mesi. I lavori necessari sono imponenti, ci vorrano sicuramente più di due anni”. La discarica di via Roma ricolosa per la falda acquifera. All’epoca dei fatti, avevamo cercato di saperne di più dall’ex sindaco Argeri e dall’ex assessore all’Ecologia - Paolo Festa, (attuale consigliere comunale di opposizione del PD) ma non sortì alcuna notizia circa la presenza di quella discarica comunale, proprio all’ingresso della centralissima via Roma. Noi, però, non ci siamo fermati e avevamo fatto la nostra inchiesta. Avevamo scoperto che su l’area comunale in questio- cina sala da ballo delle stessa cooperativa attraverso la copertura della roggia che divide la stessa cooperativa”. Avevamo fatto anche un’inchiesta, chiedendo informazioni presso una società specializzata, in materia di smaltimento dei rifiuti in questione: la “Servizi Ambientali” di via Cascina Belcasule di Milano. Qui ci avevano informati che tutti i rifiuti, di ogni genere, devono essere “tassativamente” analizzati e frantumati e non si possono interrare rifiuti, prima di essere stati sottoposti al controllo e alla loro frantumazione. Il costo di tale trattamento era stato stimato in circa 70 mila euro, senza calcolare eventuali danni che potrebbe interessare la bonifica della falda acquifera. Il 23 maggio 2006 inter- vennero gli agenti della Polizia Giudiziaria della Provincia di Milano che posero il sigillo di sequestro giudiziario sulla discarica con l’invio dei relativi atti alla Procura della Repubblica di Milano. Questi i fatti. Il resto è cronaca di oggi con la chiamata dell’ex sindaco Argeri davanti al Tribunale di Milano. U.B. Francesco Argeri ex sindaco di Pieve IL SINDACO ROCCO PINTO INCONTRA I CITTADINI Presto una nuova strada a Fizzonasco cielo aperto su un’area comunale, in piena attività in via Roma, a stretto contatto con le abitazioni del centro storico della cittadina dove venivano convogliati tutti i rifiuti dei manufatti oggetto delle varie macerie provenienti da ristrutturazioni di abitazioni, rifiuti edilizi ma anche moltissimi “cimeli” catramati di provenienza dubbia. Una presenza di materiale che non poteva certo essere paragonata a dei semplici rifiuti edilizi ma che poneva l’interrogativo se tutto ciò non potesse essere una specie di materiale inquinante pe- ne veniva riversato ogni tipo di rifiuti edilizi, e non solo, come: interi pezzi di asfalto impregnati di catrame (dove sono gli ecologisti pievesi che dovrebbero controllare e difendere l’ambiente e la salute dei cittadini? E l’assessore all’Ecologia Festa? Avevamo scritto, senza avere nessuna risposta). “Quella discarica è una vera vergognaavevano dichiarano in coro alcuni avventori della vicina cooperativa rossa di via Roma- su quell’area dovranno fare dei parcheggi per collegarli poi con la vi- Il sindaco –Rocco Pinto-, ora che il bilancio di previsione è stato approvato, ha voluto incontrare i cittadini di Fizzonasco per comunicare loro che, finalmente, dopo tanti anni di abbandono, sarà realizzata la nuova strada che da Pieve conduce a Fizzonasco, ponendo fine alla famigerata strada gruviera che per anni ha tolto il sonno agli sventurati automobilisti che la percorrono “Voglio assicurarvi- ha affermato il primo cittadino di Pieve- che presteremo molta attenzione alle problematiche riguardanti le strade di Fizzonasco, con la priorità della realizzazione della nuova strada che sarà interamente illuminata. Un’altra novità- ha continuato Pinto- riguarda il pagamento dei tributi comunali. I cittadini di Fizzonasco potranno pagare i tributi comunali presso lo sportello della tesoreria della BPM di Fizzonasco, voluta dalla nuova maggioranza di Centrodestra con il nuovo contratto stipulato con BPM, senza pagare alcuna tassa aggiuntiva, e senza essere costretti a recarsi alla BPM del centro storico oppure recarsi negli uffici postali per il relativo pagamento, come avveniva negli anni passati”. Un altro elemento affrontato, riguarda la prostituzione. “Con interventi mirati e con la fattiva collaborazione della nostra Polizia Locale- ha continuato Pinto-, siamo riusciti a smantellare l’accampamento delle prostitute che insi- steva, ormai da parecchio tempo, nel quartiere di via delle Rose costringendole ad emigrare in altri lidi”. Per quanto riguarda la futura fermata ferroviaria a Pieve, il sindaco ha affermato. “Si è concluso, per la parte riguardante la fermata ferroviaria, l’iter con la firma del protocollo fra Regione Lombardia che finanzierà l’opera con 4milioni di euro, mentre RFI (Rete Ferrovie Italiane) finanzierà per un milione di euro Per tale realizzazione- ha concluso Rocco Pinto- i cittadini di Pieve dovranno pagare due milioni e 800.000 euro; alla data odierna, manca la firma della Provincia di Milano che ha promesso il finanziamento di 200.000euro” Pinto ha poi comunicato con orgoglio: “Abbiamo sottoscritto una convenzione con “Poste Italiane Spa” al fine di rilasciare ai genitori dei bambini nati nel 2008 un Libretto di Risparmio con 100 euro, intestati al bambino, donati dall’Amministrazione Comunale”. Altri interventi molto importanti- ha comunicato Pinto- riguarda una convenzione con l’Associazione Artigiani per avere presente nel Palazzo Comunale uno sportello dedicato agli imprenditori (tutto a costo zero per l’Amministrazione e l’avvio dei lavori burocratici per definire (dopo decenni) le problematiche dei confini in via Gobetti tra il Comune di Pieve Emanuele ed Opera, mai risolta dalle precedenti Amministrazioni”.