• • • • • • Riscaldamento Impianti fornitura bagni e relativa posa Arredobagno Metano Manutenzioni Impianti tecnologici alternativi solari a bassa temperatura Sommario Calendario parrocchiale mese di Ago.-Sett. 2007 1 Mer 2 Gio 4 Sab 6 Lun 7 Mar 8 Mer 9 Gio 11 Sab 13 Lun 14 Mar 16 Gio 18 Sab 20 Lun 21 Mar 23 Gio 25 Sab 26 Dom 27 Lun 28 Mar 30 Gio 31 Sab 5 Mer 12 Mar 12 Mar 14 Ven 16 Dom 17 Lun 18 Mar 20 Gio 22 Sab 23 Dom 25 Mar 26 Mer 27 Gio 29 Sab 30 Dom ore 12.00- ore 2.00 del 2 Indulgenza Porziuncola ore 20.00 Messa a Castione ore 18.00 Messa a Stella Maris ore 20.00 Messa al Camposanto ore 20.00 Messa a Fosio ore 18.00 Messa a Stella Maris x Anziani ore 20.00 Messa a Castione ore 18.00 Messa a Stella Maris ore 19.00 Messa S. FermoAlpini ore 20.00 Messa al Camposanto Inizio CRE ore 20.00 Messa a Fosio Festa a Castione ore 19.00 Messa a Castione ore 18.00 Messa a Stella Maris ore 20.00 Messa al Camposanto ore 20.00 Messa a Fosio ore 20.00 Messa a Castione ore 18.00 Messa a Stella Maris ore 16.00 Ass. Santo Rosario ore 20.00 Messa al camposanto ore 20.00 Messa a Fosio ore 20.00 Festa finale CRE Gita finale CRE Fatima-Santiago ore 9.30 Assemblea del Clero ore 21.00 Consiglio dell’Oratorio Assemblea Diocesana Festa dell’Ammalato - Unzione ore 21.00 Consiglio past. parrocchiale ore 21.00 C.P.A.E. ore 20.30 Commissione famiglia ore 19.00 Messa S. Maurizio Alpini ore 16.00 Ass. Santo Rosario ore 21.00 Lettori e Gruppo Liturgico ore 20.30 Catechisti ore 21.00 Gruppo Missionario ore 18.00Messa solenne a Fosio ore 14.30 Sinodo Festa a Fosio-Processione-Messa-Giochi Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 29 settembre. La Redazione raccomanda la consegna degli articoli in formato word e delle immagini in formato Jpeg, entro e non oltre sabato 15 settembre 2007. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà essere pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la collaborazione. 2 3 4 6 8 10 12 13 14 14 16 17 18 20 24 26 28 29 30 31 32 34 36 39 Calendario parrocchiale Editoriale: Estate in famiglia Chiesa universale Chiesa diocesana Suor Giovanna Festa bergamasca in Brasile Un gruppo elettrogeno per un villaggio in Etiopia www.parrocchiasarnico.it 7° Festival internazionale dei cori Singin’ in the rain Don Volpi: la preghiera Meditate, meditate, gente! 25 anni fa un ponte militare di barche Pro Loco: l’estate a Sarnico Nemici per la pelle Sarnico: 5 anni di cultura Crazy: in cantiere la nuova commedia A spasso nei cieli del Sebino Musica all’Asilo La festa degli allievi della Banda - Corso di pitura Associazione Anziani e Pensionati Scout- I Campioni Dal Comune Anagrafe parrocchiale Orario Sante Messe Festivo 8.00-9.30-11.00-18.00-20.00 Feriale 8.00-16.00-20.00 Vigilia di Festa 16 (Casa di Riposo) - 18 (Stella Maris) - 20 (Parrocchia) Numeri utili NUMERI DI TELEFONO Parrocchia 035 910056 don Luciano 348 9049113 Oratorio 035 912078 don Loris 328 3932361 Bellini don Gianni 035 913672 Centro Pr. Ascolto 035 910916 Sacristia 035 914041 Sala Giochi-Meulì 035 912107 Sala Junior 035 910916 Sala Junior(Picco) 380 7240316 Centro Quader 035 912420 Centro Famiglia 035 911252 Casa di Riposo 035 911385 Il Battello 035 914421 Carabinieri Sarnico 035 910031 Emergenza sanitaria118 Guardia Medica 035 914553 Ospedale Sarnico 035 306 2111 Sito Parrocchiale: www.parrocchiasarnico.it E-mail Redazione IL PORTO: [email protected] E-mail Parroco: [email protected] E-mail don Loris: [email protected] Conto Corrente Postale Parrocchia: N. 49089303 Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIO Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971 Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Loris Fumagalli, don G. Bellini, L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 Inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292 - Foto di copertina: Silvano Marini Comunità Editoriale a cura di don LUCIANO RAVASIO 3 Estate in famiglia Tra le riviste che mi aiutano nell’aggiornamento pastorale e nell’offrire piste di approfondimento per alcune tematiche emergenti nella società e nella Chiesa, ce n’è una intitolata “Settimana”. Il n°27 di quest’anno, tra gli approfondimenti, propone l’attenzione alla settimana estiva di formazione per la pastorale della famiglia, organizzata dall’ufficio CEI in collaborazione con l’Azione Cattolica Italiana, dal titolo-programma: “Educare da cristiani in famiglia”. Questo titolo ha sollecitato la mia fantasia e sono riandato ai tempi in cui vivevo con la mia famiglia che considerava l’educazione alla fede, non come un’emergenza, ma come la normalità del modo di concepire la vita, la società e i rapporti tra le persone. Oggi, invece, c’è bisogno di convegni, di sollecitare una particolare attenzione con esperti e con rappresentanti data la complessità delle dinamiche educative. Penso a mia madre col Rosario in mano che mi esortava a rispondere ad alta voce e a mio padre che, mi accompagnava, ancora bambino, alla S. Messa. Ogni domenica partecipavamo a due celebrazioni perché “la prima - diceva - è per il precetto festivo, la seconda è solo per l’Amore”. Che grande teologo ed esperto nell’educazione alla fede che era mia padre! Mi pare che oggi ci sia il pericolo di essere un po’ tutti generati alla fede “in provetta”; abbiamo fatto tanti “centri” e consultori, ma abbiamo tolto alla famiglia la solidità di una educazione che passa attraverso gli atteggiamenti concreti della vita di ogni giorno; abbiamo tolto il fuoco al focolare e l’ab- biamo dipinto sui muri perché più ecologico, ma abbiamo perso il calore e il sapore della minestra che bolle e bolle per ore diffondendo nella casa e nel cortile il profumo aromatico che nessuna casa produttrice riesce a elaborare. Vorrei che fosse quel senso vivace della pietà popolare che si emoziona ancora per la preghiera alla Vergine quando si raccomanda il figlio che non fa troppo giudizio o la fragilità del proprio amore che si vorrebbe più bello ed espressivo. Nella coppia, un atteggiamento affettuoso, un complimento, un grazie, lo sfiorare delicato di una carezza, dovrebbero valere molto più di tutte le tecniche amorose dell’antico oriente alla ricerca di emozioni strane. Sono le cose semplici che rendono bello l’amore puro e fremente di emozioni e che uniscono i cuori, non la ricerca di soddisfazioni improbabili che creano soltanto aspettative che poi si traducono in lacerazioni perché “ho incontrato finalmente una persona che mi capisce e mi ha fatto sentire ancora giovane…”. La famiglia è il realizzarsi di un mistero in cui si cerca di armonizzare ciò che è vero, bello e buono; il miglior modo di educare è ancora quello di stare coi propri figli, di sviluppare un senso positivo delle cose e della vita, di riuscire ogni mattina a stupire di qualcosa i propri figli quando con semplicità si fa fare loro il segno della croce. Ben vengano tutti i convegni, ma questo periodo estivo aiuti ogni famiglia a ritrovare la gioia del Signore rendendo nuovo il proprio amore, prendendosi il tempo di far circolare nella coppia, tra genitori e figli, la gioia di essere famiglia senza la paura di esagerare nell’amore perché un amore che diventa formale e convenzionale è destinato a sparire. Dio che è il grande architetto dell’Amore (l’ha inventata Lui tutta la storia a partire da questo) ci aiuti a trovare l’ebbrezza per essere sempre innamorati e trasmettere anche alle nuove generazioni la gioia e l’emozione con la voce tremante del “Ti amo” di ogni giorno, ci inviti a dire “grazie” ogni giorno a Lui che trova la sua gioia ogni volta quando nel mondo qualcuno rende visibile il suo Amore. Innalzo anche il grazie ai miei genitori perché mi hanno trasmesso i veri valori della vita e della famiglia con il loro delicato e raffinato amarsi di ogni giorno. Comunità laCHIESA 4 Chiesa universale Da “L’Avvenire” Quotidiano di ispirazione cattolica 1 3 2 5 1 Agorà di Loreto: Papa Benedetto aspetta anche te 4 creta, che non riguarda solo il momento di aiuto del povero, ma ogni ambito dell'esistenza. Capace di gratuità, rispetto, dia logo, di dare senso a quanto si fa, di comprensione della soffe renza. Capace di testimonianza autentica. Questo è il punto, ogni credente deve diventare testimo ne autentico di carità». «...L'aiuto a chi soffre non è un'attività una tantum, ma lo stile di vita di un credente...». «...Dobbiamo dialo gare con i diversi mondi giovani li sostenendo proposte varie che li coinvolgano in esperienze che 2 Nozza: cultura e giovani per battere l'indifferenza possono cambiare la loro vita...». Dal Sud agli immigrati alla famiglie che non ce la fanno il direttore Caritas «...Bisogna lavorare tanto nelle comunità parrocchiali perché le sulle nuove emergenze sociali Aprire alla cultura e ai giovani, rafforzare le reti territoriali, investire sul sud sempre più abbando sfide si vincono solo con la rete, nato per sconfiggere l'indifferenza alla povertà e alle solitudini. Il direttore della Caritas Italiana con il gioco di squadra.....». monsignor Vittorio Nozza indica i nuovi orizzonti della Caritas dopo il convegno concluso a Montecatini. «La nota pastorale dopo Verona»di cui a Montecatini ha parlato il presidente della 3 Benedetto XVI Cei monsignor Angelo Bagnasco - spiega Nozza - «ci colloca in una dimensione di spiritualità che ai cattolici cinesi ci è cara, ma che si fatica a far risaltare nella vita dei singoli e dei gruppi. Una spiritualità con Venerati confratelli vescovi, caris Nel recentissimo incontro con i giovani di Assisi e dell'Umbria, Benedetto XVI ha dato loro appuntamento a Loreto. «Siate, cari giovani, la mia gioia, come lo siete stati di Giovanni Paolo II. Da questa Basilica dedicata a Santa Maria degli Angeli vi do appuntamento alla santa Casa di Loreto, ai primi di settembre per l'Agorà del giovani italiani» . La macchina organizzativa di Loreto, a meno di due mesi dell'evento, sta mettendo a punto i motori, in vista dell'arrivo di 300,000 pel legrini (per la maggior parte italiani, con delegazioni da Europa e Mediterraneo) che si troveran no a Montorso, rispondendo all'invito del Papa. Non ci sono solo motivazioni tecniche, c'è soprat tutto la convinzione che non si possa vivere nell'anonimato un appuntamento ecclesiale. Se infat ti il grande evento parla giocoforza il linguaggio della massa, ci sono un "prima" e un "dopo" nei quali è importante coltivare relazioni con gli altri. La Chiesa non è la somma di tanti individui, ma la famiglia dei figli di Dio, in cui ci si chiama per nome e si cammina insieme. Le grandi convo cazioni ecclesiali, che si fondano su questo tessuto di relazioni, intendono anche alimentarlo, cre ando nuovi contatti (magari avvicinando giovani da tempo lontani). simi presbiteri, persone consa crate e fedeli tutti della Chiesa cattolica in Cina, «noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, per le notizie ricevute circa la vostra fede in Cristo Gesù, e la carità che avete verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei cieli....Voi sapete bene quanto siete presenti nel mio cuore e nella mia preghiera quotidiana...». Desidero pertanto, far giungere a voi le espressioni della mia fraterna vicinanza. Intensa è la gioia per la vostra fedeltà a Cristo Signore e alla Chiesa, fedeltà che avete manife stato «a volte anche a prezzo di gravi sofferenze», poiché «per Cristo vi è stato dato il dono non solo di credere in lui, ma anche di patire per lui....Tuttavia non manca la preoccupazione per alcuni importanti aspetti della vita ecclesiale nel vostro Paese... «La storia della Chiesa ci insegna che non si esprime un'autentica comunione senza un travagliato sforzo di riconciliazione. Il perdo no di chi ha fatto del male, la dimenticanza dei torti subiti e la rappacificazione dei cuori nell'amore, da realizzare nel nome di Gesù crocifisso e risorto, possono esigere il superamento di posizio ni personali, ma sono passi urgenti da compiere per accre scere i legami di comunione tra i fedeli e i Pastori della Chiesa in Cina...». «... Molti membri dell'Episcopato Cinese, che in questi ultimi decenni hanno gui dato la Chiesa, hanno offerto, e offrono, alle proprie comunità e alla Chiesa universale una lumi nosa testimonianza. Ancora una volta, sgorgo dal cuore un inno di lode e di ringraziamento al "Pastore Supremo" del gregge: non si può infatti dimenticare che molti di loro hanno subito persecuzione e sono stati impediti nell'esercizio del loro ministero, e alcuni di loro hanno reso feconda la Chiesa con l'effusione del pro prio sangue....». «Maria Santissima, Madre della Chiesa e Regina della Cina, che nell'ora della Croce ha saputo, nel silenzio della speranza, attendere il mattino della Risurrezione, vi accompa gni.....». «Vi assicuro delle mie costanti preghiere e, con un pensiero affettuoso agli anziani, agli ammalati, ai bambini e ai giovani della vostra nobile Nazione, vi benedico di cuore » 4 «Rigenerati per una speranza viva» «Testimoni del grande "SI" di Dio all'uomo» Nota dell'Episcopato Italiano dopo il 4° Convegno Ecclesiale Nazionale «...Attraverso i suoi diversi momenti, il Convegno ha messo in luce un'immagine significativa ed esemplare della Chiesa del Risorto: un popolo in cammino nella storia, posto a servizio della spe ranza dell'umanità intera, con la multiforme vivacità di una comunità ecclesiale animata da una sempre più robusta coscienza missionaria...». «...L'incontro con il Risorto e la fede in lui ci rendo no persone nuove, risorti con lui e rigenerati secondo il progetto di Dio sul mondo e su ogni per sona. È questo il cuore della nostra vita e il centro delle nostre comunità. Non sono le nostre opere a sostenerci, ma l'amore con cui Dio ci ha rigenerati in Cristo e con cui, attraverso lo Spirito, con tinua a darci vita...». «... Da tempo assistiamo a tentativi volti a ridurre l'uomo a semplice prodot to della natura, mortificandone la dignità e la costitutiva vocazione alla trascendenza. Siamo pro vocati a recuperare e riproporre l'autentica unità e grandezza della persona umana, segnata dal peccato ma non irrimediabilmente compromessa nel suo tendere a orizzonti definitivi di vita, di libertà, di amore e di gioia. Deve continuare l'impegno profuso per contrastare con efficacia le mol teplici applicazioni di tale riduzionismo nel campo della cultura, delle scienze e della tecnologia, dell'etica e del diritto....». «...Appartiene alla nostra tradizione il patrimonio di una fede e di una santità di popolo: un cristianesimo vissuto insieme, significativo in tutte le stagioni dell'esistenza, in comunità radicate nel territorio, capace di plasmare la vita quotidiana delle persone, m anche gli orientamenti sociali e culturali del Paese. Il carattere popolare del cattolicesimo italiano, o da una "religione civile", è una ricchezza e una responsabilità che dobbiamo conservare e alimenta re...». «...Ci sostiene l'intercessione di innumerevoli santi e beati, testimoni dell'amore di Dio semi nato nella nostra terra, autentiche luci per il futuro dell'Italia, e ci accompagna la presenza amo revole di Maria, Madre della Chiesa, vera testimone del Risorto e modello autentico per il nostro cammino di speranza...». 5 «Scelta che non intacca l"autorità del Vaticano II» Le disposizioni di Benedetto XVI riguardo alla liturgia romana precedente alla riforma del 1970 «È lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l'edizione del 1962 del Messale Romano, mai abrogata» Le norme entreranno in vigore il 14 settembre festa dell'Esaltazione della Santa Croce. A seguito delle insistenti preghiere di fedeli a lungo soppesate già dal nostra predecessore Giovanni Paolo II, e dopo aver ascoltato noi stessi i padri cardinali nel Concistoro tenuto il 22 marzo 2006, avendo riflettuto approfonditamente su ogni aspetto della questione, dopo aver invocato lo Spirito Santo e contando sull'aiuto di Dio, con la presente Lettera apostolica stabiliamo quanto segue: Il Messale Romano promulgato da Paolo VI è la espressione ordinaria della «lex orandi» («legge della preghiera») della Chiesa Cattolica di rito latino. Tuttavia il Messale Romano promul gato da san Pio V e nuovamente edito dal beato Giovanni XXIII deve venir considerato come espres sione straordinaria della stessa «lex orandi» e deve essere tenuto nel debito onore per il suo uso venerabile e antico. Queste due espressioni della «lex orandi» della Chiesa non porteranno in alcun modo ad una divisione nella «lex credenti» («legge della fede») della Chiesa; sono infatti due usi dell'unico rito Romano. Perciò è lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l'edizione tipica del Messale Romano promulgato dal beato Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato, come forma straordinaria della liturgia della Chiesa. 5 Comunità laCHIESA 6 7 dalla DIOCESI Da “L’Eco di Bergamo” 1 Lucia Dos Santos. Questo luogo vedrà pellegrina, il prossimo ottobre, la Chiesa di Bergamo con il Vescovo Amadei a conclusione del 37° Sinodo diocesano. Infatti, la traccia che scandirà il cam mino spirituale sarà «Chiesa in Sinodo, Chiesa in Pellegrinaggio». Le apparizioni mariane del 1917 erano state precedute l'anno prima da quelle di un Angelo, che si qualificò come «Angelo della Pace». Il pellegrinaggio viene proposto con due itinerari in aereo. Il primo dal 15 al 19 otto bre Il secondo dal 15 al 21 ottobre. Fra gli itinerari forti del pellegrinaggi sono previste Messe alla tomba di S. Giacomo, la vista ai vari monumenti e la Messa del Pellegrino. Per informazioni e iscrizioni contattare il Centro Diocesano pellegrinaggi (tel. 035-210128) oppu re la Ovet Viaggi (tel. 035-243723). 3 4 Il Vescovo incontra i missionari Il Vescovo incontra i missionari in vacanza presso la casa delle Suore Comboniane. Incontro che si ripete ogni anno, con missionari e le missionarie bergamasche a casa per un periodo di vacanza. Introdurrà l'incontro il dott. Cario Vicoli, sociologo, incaricato dalla Conferenza Episcopale Italiana per lo studio sulla situazione della missionarietà della chiesa italiana in riferi mento al 50° della pubblicazione dell'Enciclica Fidei donum. Il tema dell'incontro sarà: "La mis sione.... ancora?" La Preghiera presieduta dal Vescovo e un piccolo rinfresco concluderà l'incon tro. Sono invitati tutti i sacerdoti, religioi, religiose e laici missionari della Diocesi. 4 5 2 1 «GUARITO DAL TERZO TUMORE PER I CANTI DEI MIEI 54 FIGLI» Sono un papà felice i canti dei miei bambini hanno battuto il cancro Padre Fulgenzio è di nuovo in Africa dal suoi bambini del "Villaggio della Gioia", nell'immensa bidonville di Dar es Salaam, l'ex capitale della Tanzania. Padre Cortesi, missionario passionista originario di Castel Rozzone, questa volta anche lui, il prete più malandato del mondo, aveva creduto di non farcela: dopo un primo tumore alla prostata e il secondo ai linfonodi, i medici di Treviglio gliene avevano diagnosticato un terzo al fegato. «Ero contrariato» dice adesso ricordando quella sentenza di morte. «Chi avrebbe pensato ai miei bambini?». Poi l'intervento, riuscito perfettamente: gli hanno tolto quasi metà del fegato. «Mi hanno salvato le preghiere dei miei bambini, i canti dei miei 54 figli: li ho sentiti nel mio letto dell'Ospedale. Sono sorpreso anch'io. Ma i miracoli ci sono ancora. Sembra una storia incredibile: «Anche per me è stata una grossa sorpresa: mi sono stupito di quel che è avvenuto e pure della mia ripresa. Ma ho avvertito che attorno c'era tanta gente che ha pregato: ho rice vuto centinaia di telefonate, di messaggi. i miei stessi confratelli della Basella sono rimasti sbalorditi: qual che giorno fa sono comparso in refettorio ed erano stupefatti. "Vedete - ho detto -cosa succede quando ci sono tante persone che pregano e ci si butta il Lui?" Numeri utili UFFICI COMUNALI tel. 035 924111 - Fax 035 924165 Uffici amministrativi (anagrafe, stato civile, leva, elettorale) 035 924126 da lunedì a venerdì 9.00 - 12.30 lunedì martedì giovedì 17.30 - 18.30 Ufficio tecnico - tel. 035 924145 mercoledì venerdì 9.00 - 12.30 Ufficio polizia municipale tel. 035 924 114 - 335 44846 da lunedì a venerdì 9.00 - 12.30 15.00 - 18.00 Ufficio assistente sociale- tel.035 924 152 lunedì 17.30 - 18.30 mercoledì e giovedì 9.00 - 12.30 Ufficio tributi - tel.035 924 112 lunedi mercoledi venerdì 9.00 - 12.30 giovedì 17.30 - 18.30 2 A Fatima il pellegrinaggio diocesano con il vescovo Amadei Il viaggio della chiesa di Bergamo a conclusione del Sinodo. Due gli itinerari previ sti: dal 15 al 19 oppure dal 15 al 21 ottobre Il santuario della Madonna di Fatima in Portogallo celebra que st'anno il 90° anniversario delle Apparizioni, avvenute nel 1917 a tre pastorelli: i fratelli Giacinta e Francesco Marto e la cugina Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134 Lun chiuso Mar 14.30 - 19.00 Mer 15.00 - 19.00 Gio 9.00 - 12.30 15.00 - 19.00 Ven 15.00 - 19.00 Sab 9.00 - 12.30 15.00 - 17.00 Centro missionario diocesano Agorà dei Giovani LORETO07 In occasione dell'incontro nazionale dei giovani con il Papa che si terrà a Loreto l'1 e il 2 settem bre 2007, la diocesi di Bergamo ha elaborato tre proposte rivolte ai giovani da 16 anni in su. Proposta 1 Pellegrinaggio diocesano Assisi e Loreto dal 29 Agosto al 2 settembre L'incontro nazionale viene preceduto da un pellegrinaggio con la Diocesi di Assisi che ci ospite rà e nei suoi luoghi sacri faremo un pellegrinaggio di giovani bergamaschi con il nostro Vescovo Roberto Proposta 2 Per coloro che non hanno l'opportunità di partecipare al pellegrinaggio diocesano, si propone la partecipazione al solo incontro nazionale a Loreto. Proposta 3 Una proposta elaborata su misura per coloro che hanno problemi di lavoro e che non vogliono perdere l'appuntamento diocesano culminante con la S. Messa celebrata dal Vescovo Roberto nella Basilica di San Francesco. Per informazione interpellare l'Ufficio Upee. 5 Sacra Famiglia Eletto religioso di Martinengo Michelangelo Moioli superiore generale della Congregazione. Un compaesano lo aveva preceduto nell'incarico un secolo fa È padre Michelangelo Moioli il nuovo superiore generale della Congregazione della Sacra Famiglia: questo l'esito della prima fase del Capitolo generale ordinario elettivo, l'assemblea dei religiosi della Congregazione che ogni sei anni riunisce nella casa generalizia di Martinengo 25 delegati, provenienti dalle sedi italiane e dalle sedi del Brasile, Mozambico e Svizzera. Padre Michelangelo è il secondo superiore generale di origini Martinenghesi, preceduto da Padre Angelo Orisio, superiore generale dal 1901 al 1941. Nato a Martinengo il 28 ottobre 1965, padre Michelangelo dal 1985 è un religioso della Sacra Famiglia. Nel 1991 venne ordinato sacerdote e inviato a Orzinuovi, dapprima come educatore, successivamente come superiore della comunità. Dal 2001 è entrato a far parte del Consiglio Generale ed è divenuto superiore locale della Comunità di Martinengo. L'assemblea dovrà affrontare il tema del Capitolo «Il servizio dell'auto rità per la missionarietà e l'internazionalità interculturale»: un momento di riflessione spirituale sulla qualità della vita dei reli giosi, delle comunità e della testimonianza apostolica, sinte tizzata nell'espressione «Evan gelizzare educando». Al termi ne l'Assemblea capitolare verrà prodotto un documento finale che indicherà per i prossimi anni il cammino della Congre gazione, secondo il carisma della fondatrice dell'Istituto, Paola Elisabetta Cerioli (1816 1865), proclamata Santa da Papa Giovanni Paolo II a Roma il 16 maggio 2004. 6 Il vescovo ricorda don Buffoni Sono trascorsi 31 anni dalla morte dell'indimenticabile don Pietro Buffoni, fondatore dell'Opera diocesana ritiri gra tuiti, avvenuta il 16 luglio 1976. In suo ricordo e suffragio il Vescovo Amadei presiederà una Messa nella casa dei ritiri San Giuseppe a Botta di Sedrina. Don Buffoni nacque a Presezzo il 17 ottobre 1900. Destinato coadiutore parrocchiale a Botta di Sedrina, nel 1933 tenne in oratorio un corso di esercizi spi rituali per otto giovani. Era il primo di una lunga serie. L'iniziativa si diffuse progressi vamente nella nostra diocesi grazie all'appoggio dei vescovi diocesani. Don Buffoni fu sem pre convinto della validità degli esercizi spirituali sia per la for mazione personale dei laici, sia come scelta fondamentale nella pastorale parrocchiale di ogni comunità cristiana. L'Opera ritiri di don Buffoni si arricchiva della presenza e del fattivo impegno delle suore Oblate di Santa Marta e di col laboratori laici pendolari o a tempo pieno. Oggi l'Opera ritiri di don Buffoni continua la sua presenza nella nostra diocesi. 8 Comunità Missioni a cura di CIVIS SUOR GIOVANNA 1957 – 2007: “Con la mia vita Signore, io canto la tua lode” “Non c’è amore più grande di chi dà la vita per gli amici” (Gv 15, 13). Queste sono le parole che Gesù pronunciò alla vigilia della sua Passione e, proferendole, non le riferiva solamente ai suoi Apostoli, ma a tutti gli uomini della terra, perché tutti sono amici di Cristo che si è fatto uomo proprio per offrire la propria vita agli amici, cioè a tutti noi. Anche per Sr. Giovanna Giupponi, “amici” sono tutti gli uomini e lo sono in particolare quelli che soffrono la povertà e per i quali chiede rispetto, per coloro che subiscono costantemente l’in giustizia sociale, un’offesa a Dio che si contrappone al comandamento fraterno dell’amore che Gesù stesso ha proclamato. È quindi proprio nella frase evangelica evocata che vanno ricercate le motivazioni di fondo per la sua scelta di vita, una scelta che per lei implicava appunto una rinuncia, per essere completa mente disponibile per la missione. Uno degli aspetti poco simpatici della nostra vita di cristiani è senza dubbio proprio “la rinuncia”. È reale, infatti, che siamo continuamente stimolati da una varietà, da una quantità e da una disponibilità di comodità, che ci sembra inammissibile rinunciare a qualche cosa, in modo parti colare se il sacrificio riguarda la nostra formazione, l’educazione, la cultura e soprattutto, il nostro benessere personale. La rinuncia di Suor Giovanna non deve però essere accostata, come il linguaggio corrente ci ricorda, al termine “sacrificio”, vuole indicare invece sì un atto generoso, ma lieto, volontario e compiuto con proposito di bene e di amore per portare qualcosa di nuovo in un posto dove non c'è: donare la Parola di Dio, la novità, a coloro che non la conoscono perché gli uomini hanno bisogno della parola di Dio. Agostina Giupponi nasce settant’anni fa nella nostra cittadina, vive serenamente la sua fanciul lezza. Dalla sua biografia, si legge che: “La vista del padre in divisa militare e il pianto della mamma il giorno della sua partenza per il fronte diedero inizio ad una serie di osservazioni su avveni menti per lei incomprensibili e che la resero consapevole che la guerra è un grande male che crea tanta sofferenza nel mondo. Solo lavorando onesta mente e con intensità, dimenticando se stessi per servire gli altri, si può ricostruire un paese”. Queste riflessioni, guidate e incorag giate dal Parroco mons. Pietro Bonassi, portarono in seguito, alla maturazione della sua vocazione Missionaria. Dopo sei anni, trascorsi come operaia presso la Manifattura Sebina, Agostina entrò nella “Congregazione delle Suore di Maria Bambina” per iniziare il postu landato e successivamente il noviziato. Fece la Vestizione e le venne dato il nome di Sr. Giovanna, scelto per ricordare il padre Giovanni, e la cele brazione fu presieduta dallo Zio sacer dote mons. Giovanni Mutti. Il secondo anno di noviziato lo fece a Milano presso la Casa Madre e il terzo a Londra dove si portò per gli studi in preparazione per la Missione. L’11 Febbraio 1963, Sr. Giovanna salpò da Genova per l’India, un paese vasto e antico, ma per lei così vivo e così pieno di promesse. A Bombay incontrò la Zia Missionaria (in Bengala dal 1938) Sr. Paola Mutti; e con lei trascorse una settimana prima di pro seguire il suo viaggio fino a Mangalore dove trascorse alcuni mesi di ambien tamento prima di trasferirsi a Bangalore nel sud del paese, la città più grande dello stato indiano del Karnataka, la terza città d'India in ordine di grandezza con una popolazione di circa 6.5 milioni di abitanti. Studiò per due anni al “Secred Heart College”, poi riprese l’inse gnamento nella scuola media inferiore e contemporaneamente le fu affidata la responsabilità della costruzione della gran de scuola di “Stella Maris”, che ora com prende le scuole materna, elementare, media, superiore e due anni preparatori all’Università. Furono anni di intenso lavoro anche nei bassifondi della periferia di Bangalore. Tutte queste fatiche la logoraro no al punto che all’inizio del 1969 si ammalò gravemente, venne richiamata in Italia e dopo accertamenti, fu ricoverata a Santa Corona Pietraligure per più di due anni. Mentre si riprendeva in salute poté frequentare per due anni la scuola di infer miera professionale esistente nell’ospeda le. Nel giugno del 1971 le necessità della Congregazione la chiamarono in California ad aprire una comunità religiosa nella pic cola città di Susanville verso i confini del Nevada. Dal 1971 al 1975 lavorò con la comunità Cattolica dando particolare attenzione agli emigrati Italiani e Baschi. Si può riassumere il suo servizio in una frase che con frequenza sentiva: “Noi vec chi Italiani abbiamo bisogno di te, il Signore ha ascoltato la nostra preghiera e ti ha mandato ad accogliere la nostra storia con tutti i suoi segreti e a preparaci alla morte”. E di Italiani Sr. Giovanna ne seppellì molti. Nel 1975 venne richiamata in Italia perché la salute incominciava di nuovo a crollare e fu mandata ad insegnare nell’allora Collegio S. M. Bambina di Crespano del Grappa. Furono anni vivaci accanto a stu denti abbastanza facoltosi, ma bisognosi di motivazioni e di chiarezza dei veri valori. Nel 1981 si spostò a Venezia, lavorando ancora con gruppi giovanili ma anche con l’attenzione ai drogati che trovava a alla Stazione Santa Lucia o sul ponte della Stazione. Da qui nacque la necessita di una Casa di accoglienza che Sr. Giovanna amministrò fino al 24 giugno 1984, quando i Superiori della Congregazione le chiesero di portarsi a Kafue Zambia per l’apertura del Noviziato. A Kafue trascorse il suo tempo tra i più poveri e nei vari villaggi della periferia, que sto servizio si prolungò fino al maggio del 1991 quando un’altra necessità della Congregazione la chiamò a trasferirsi nello Zimbabwe e precisamente a Chinhoyi dove attualmente si trova dopo 16 anni di servizio pastorale, nella comunità Cattolica della Cattedrale. Iniziò con l’insegnamento della Religione nelle Scuole: Sinoia Primary, Lomagondi Primary e Lomagondi College; esercita tutt’ora il suo servizio come Cappellano al CTT College prima e all’”Università di Technologia” poi. Nel campo caritativo ha contribuito alla costruzione di 14 casette per famiglie molto pove re, assiste ancora oggi 35 famiglie in difficoltà con, a carico, ammalati di AIDS e orfani. Manda a Scuola 42 bambini orfani e veramente bisognosi, anche con l’aiuto generoso delle “adozioni a distanza”, continua il laboratorio di ricamo e cucito dove vedove o donne abban donate o in pericolo lavorano per sfamarsi e sfamare la famiglia. A tutto questo si aggiunge la Casa di Esercizi che ha costruito nel 1996-97 e che da allo ra conta una presenza annua media di più di 200 persone che vengono per preghiera, ripo so e riprendersi dalle fatiche del servizio. La consapevolezza dell’atrocità della guerra e la fatica di un lavoro duro porta spesso Sr. Giovanna a dire ai giovani Zimbabweani: “So che cosa è la guerra, so che cosa e’ il lavoro duro; se volete migliorare il vostro paese dovete rimboccarvi le maniche e non aspettarvi tutto dagli altri”. Credo che non ci sia altro da aggiungere se non ringraziare il Signore per averci dato Sr. Giovanna e tutti quei missionari che, come lei, rappresentano un fulcro luminoso della Chiesa Universale in quanto ogni giorno esprimono il valore della solidarietà verso gli altri in situazioni spesso difficili quanto ostili. Ancora nella biografia di Sr. Giovanna si evince che per lei, come per altri, non c’è stato un momento specifico in cui ha imparato ad essere mis sionaria. Ha sentito questa vocazione, questa chiamata del Signore, comprendendo succes sivamente che però missionari si diventa, nel tempo, attraverso successi e sconfitte, attra verso le relazioni quotidiane personali con le popolazioni nei luoghi di missione, ma ancora più tuffandosi senza pregiudizi nella loro vita facendo propri i loro problemi, le loro storie individuali e collettive. Concludo con una frase di Sr. Giovanna che mi ha particolarmente colpito: “Ho passato com plessivamente i miei 50 anni di vita con Lui e per Lui sulle strade del mondo e di questi, 33 in situazioni di povertà, sofferenza e ingiustizia sociale, ma sono sempre stata accompa gnata dalla consapevolezza di essere parte di <quei piccoli> chiamati ad amarlo e seguir lo a servizio dei più bisognosi; 50 anni di vita Religiosa, 50 anni di grazia e misericordia, molti anni in cui ho toccato con mano e ho visto con i miei occhi che il Signore della Storia è vivo e operante ancora oggi, è il presente e provvede. Invito tutti a unirvi a me nella lode: Con la mia vita Signore, io canto la tua Lode" Auguri Sr. Giovanna, che la tua testimonianza di fede ci sia utile a ravvivare in ciascuno di noi la responsabilità nell'annuncio a tutte le genti del Vangelo. Grazie perché la tua vita ci mostra i percorsi alternativi che portano al Regno di Dio: i rettilinei del coraggio, della sem plicità e della donazione totale, nella convinzione che le differenze e le diversità diventando comunione e scambio sono una ricchezza per tutti, nessuno escluso. 9 10 Comunità Missioni Festa bergamasca in Brasile! Sapeste quante domande m’hanno fatto su Bergamo, sul cibo, sul nostro carattere, … Non voglio stancarvi e quindi vi saluto dicendovi che anch’io, essendo a mio modo un emigrante, porto nel cuore la mia Sarnico e la mia Bergamo, che, da lontano, mi sembrano anco ra piú belle. Quando dico Sarnico, peró, non dico solo case e luo ghi, ma soprattutto mi riferisco a tutti voi che continuate ad esse re una delle mie maggiori ricchezze. Per oggi basta: vi saluto e vi benedico tutti. Vostro padre Daniele... missionario con voi. Brusque, Santa Catarina, Brasile, 21 giugno 2007. Alpini Sarnico. Una grande forza. Dobbiamo programmare il futuro. 21 giugno. Qui è il primo giorno di inverno, un po’ di nostalgia per l´estate che lì da voi ormai già prepara i cuori a riposare un po’; le ferie sono infatti alle porte. Qui al contrario il freddo disturba più che in Italia; le case non sono riscaldate. La fortuna è il sole: quando c´è è tutto migliore. Comunque, caldo e freddo si alternino pure, l´importante è ch’io percepisca sempre che il Signore è con me. La parrocchia mi è stata affidata ufficialmente il 2 giugno con grande festa della gente e con un grande abbraccio del Vescovo donatomi durante una solenne celebrazione. Sono da solo in una parrocchia di circa 23 – 25 mila abitanti, con 7 chiese e relative comunitá piú o meno tutte organizzate con consiglio proprio, catechesi, gruppi, ecc. Pochi giorni dopo il mio arrivo, un’anziana signora venne in Chiesa con un bellissimo vaso di crisantemi gialli e me lo donò con un abbraccio e con un bacio. Mi augurò ogni bene possibi le. Era tutta emozionata. Naturalmente non le dissi dell´uso che noi, in Italia, facciamo di questi fiori, anche perché erano proprio belli; mentre lo guardavo poi in casa, avevo l’impressione che diventasse sempre piú bello. Evviva i crisantemi! Desidero comunque condividere con voi la più bella e curiosissi ma avventura: sono stato invitato alla concelebrazione di una messa, a cui è seguita una festa, in una cittadina poco distante. Il parroco brasiliano mi ha invitato... indovinate un po´ il perché! Penso che neanche potreste immaginarlo: semplicemente, per ché era il giorno della “FESTA BERGAMASCA”! POLENTA e carne alla griglia… ma, soprattutto, una messa cele brata in Bergamasco (da un sacerdote brasiliano, discendente bergamasco, che predica in dialetto), con tanto di libretto con rito in bergamasco. Questa poi... venire fino in Brasile per concele brare la mia prima messa in dialetto! Un bergamasco un po´ arcaico e influenzato dal portoghese, ma comprensibile per ognuno di noi Sarnicesi. Penso che anche don Luciano avrebbe La sospensione della leva non porta più il ricambio di un tempo. Sarnico parte da solide basi: ottimo gruppo, affiatato, ben coor dinato da Angelo Ravelli. Con il suo “stile” silenzioso attira il consenso della popolazione che gli dimostra stima ed affetto. Ma…per garantire continuità e consistenza al “gruppo” bisogna puntare sul reclutamento dei “non iscritti” e sui giovani! Sono sicuro che troveremo nuovi soci che condividono i nostri ideali e soprattutto la nostra disciplina associativa ed il rispetto delle regole. Forza capogruppo: zaino in spalla e…avanti… Ricordando il motto dell’adunata (splendida!) di Cuneo: tradizione, rinno vamento, continuità, tenacia …e fedeltà! Alpino Sandro gradito essere presente..., magari lo sará uno dei prossimi anni. Non vi dico quante volte ho dovuto rileggermi il Vangelo per poterlo proclamare con una certa sicurezza. C´era un sacco di gente. Incredibile! La cittadina, dove organizzano annualmente questa Festa Bergamasca, si chiama Botuverá ed è un gioiello di cittá, attra versata da un fiume e inserita in colline ricoperte da una folta foresta atlantica: Bellissima! Fu fondata nel 1876 da una comu nità di migranti Bergamaschi, per lo piú contadini e artigiani, che costruirono una realtà basata su lavoro e fede. Probabilmente erano uomini e donne di grande fede se hanno avuto il coraggio di sfidare la natura e le malattie dell´epoca: ogni bergamasco che passa di qua non può che sentirsi un pochino orgoglioso e sicu ramente toccato dalla forza con cui questi “discendenti” difendo no le proprie origini culturali pur amando e servendo il Brasile. 11 12 Comunità Missioni Comunità viaRETE VALENTINO SALVOLDI intervistato da LUCA RE a curo dello Webmaster www.parrocchiasarnico.it Il Mercatino di Artigianato Etiope a Sarnico Il gruppo elettrogeno che verrà inviato in Etiopia Progetto: Un gruppo elettrogeno per il Villaggio “Madonna della Vita” in Addis Abeba (Etiopia) “Centro Aiuti per l’Etiopia” - Gruppo “del Lago” e Gruppo di “Treviso/Venezia” giugno 2006 - luglio 2007 Con l’acquisto del generatore di corrente alternata della potenza di 130 Kw, si è conclusa la prima fase di questo progetto. La seconda prevede l’organizzazione del trasporto “via mare” dal porto di Genova a quello di Gibuti (circa 5000km) e successivamente “via terra” fino ad Addis Abeba (altri 600km) nel Villaggio “Madonna della Vita” costruito dal Centro Aiuti per l’Etiopia (www.centraiutietiopia.it). Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato alla realizzazione di questo progetto: a partire da coloro che sono venuti a trovarci ad uno dei numerosi “mercatini” di Artigianato Etiope che abbiamo organizzato (per citarne alcuni: Sarnico, Castro, Pisogne, Villongo, Iseo,Ciano di Montello, Giavera, Selva, Valdobbiadene…), ed anche quelle persone che ci hanno donato degli oggetti, il cui ricavato della vendita è andato direttamente a finanziare questa iniziativa. Ringraziamo inoltre il gruppo C.A.E. di Crema, le Associazioni ed i Gruppi che hanno ospitato il “Mercatino di Artigianato” e tutti quanti ci hanno aiutato ad allestirli. Per ultimo, ma non per impor tanza, diamo notizia che nella mattinata di domenica 29 luglio, sul sagrato della chiesa di Sarnico, troverete degli incaricati che illustreranno come poter aderire ad una adozione a distanza di un bimbo in Etiopia, Eritrea o Sudan. Alla conclusione delle S.Messe sarà presente anche Padre Roberto (missionario in Etiopia per più di 50 anni), che porterà la sua personale testimonianza su quanto realiz zato attraverso questo gesto di amore. Giudici Daniele e Sara (a nome dei due Gruppi facenti capo al Centro Aiuti per l’Etiopia) Quasi 4.500 gli accessi al Sito Web della Parrocchia alla fine di questo mese di Luglio. Molte le novità del sito e fra esse la possibilità di visualizzare e scaricare i filmati: la Processione delle barche illuminate, tutti i filmati dei vari tg del recital “Scior picaprede e pescadùr”, del primo goal in seria A del nostro concittadino Gian Paolo Bellini, capitano dell’Atalanta (vedi foto) ed altri ancora. Nella Home Page un link con Don Sergio missionario in Bolivia, con i suoi messaggi e le foto che lo stesso ci invia. Per informazioni, consigli, proposte di collaborazione, invio materiale e quant’altro scrivete all’indirizzo e-mail: [email protected] o contattare lo Web Master Mario Dometti. Buona navigazione 13 Eventi 14 MUSICA 15 "7° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI CORI" Una quattro giorni all'insegna del miglior canto popolare e folcloristico, che ha trascinato 73 complessi musicali e non (23 provenienti da Paesi esteri europei ed extraeuropei, 35 in rappresentanza di varie regioni italiane e 15 gruppi significativi di folclore), ospiti in bergamasca in un tour continuo di concerti ed eventi tra etnie diverse, il tutto invitato ed organizzato dal Coro "Idica" di Clusone per festeggiare il 50° Anno della sua fondazione. È stata una prestigiosa occasione la tappa a Sarnico del Festival, ospite nella chiesa parrocchiale la sera di giovedì 28 giugno con la partecipazione di tre cori: il complesso polifonico e strumentale "Legictimae Suspicionis" di Pradalunga, il "Coretto dei Pinguini" di Volterra (Pisa) e il Choir "Stamen Panchev" - Botevgrad, Bulgaria. "LEGICTIMAE SUSPICIONIS" Solo il suo nome è tutto un programma ed, infatti, è una formazione di recente istituzione, che ha dimostrato una sua notevole versatilità con un organico di una ventina di elementi tutti giovani, capace di aderire alle più svariate sperimentazioni musicali, lasciando intendere il culto della ricerca, caratterizzato da un organico abituato, con bravura e disinvoltura, a cambiare atteggiamento a secondo del genere musicale proposto. Ha dimostrato ottima preparazione ad interpretare sia musica polifo nica che moderna. Molto bene! "IL CORETTO DEI PINGUINI" Un coro misto composto, anche questo attualmente, da venti ele menti, divisi in quattro sezioni come nella polifonia classica (bassi, tenori, contralti e soprani), che eseguono brani a 4,6, fino a 8 voci miste, prediligendo sem pre lo stile "a cappella". Il repertorio proposto è stato composto da brani della cultura musicale dei negri d'America, come gospel e spiritual, riproposti nelle versioni e negli arrangiamenti di famosi e prestigiosi musicisti. In molte occasioni "Il Coretto" ha collaborato con molta capacità con importanti musicisti jazz. "CHOIR STAMEN PANCHEV" Ha chiuso la serata musicale questo coro bulgaro, che porta il nome di un suo vecchio prestigioso maestro e poeta, una for mazione molto corposa come numero di componenti, che ha offerto, con notevole capacità esecutiva, canti di vari stili e periodi, comprese composizioni religiose, che gli danno, spesso, l'opportunità di partecipare a grandi celebrazioni cristiane. Fondato nel 1912, i primi maestri direttori del coro erano tal- mente preparati dal punto di vista musicale, che riuscirono ad inserire nel complesso corale generazioni di cantanti altamente professionali, arricchendo la biografia del coro con ottime esi bizioni nazionali ed internazionali in Russia, Ungheria, Romania, Grecia. Conclusione: Il "Festival Internazionale dei Cori" è stata una straordinaria manifestazione canora unica nel suo genere in Italia, sia per l'elevato numero delle formazioni partecipanti, sia per la durata dell'evento. Comunque, il dato più evidente è stato l'universalità, lo scambio culturale, il lungo abbraccio corale fatto di canti, balli e applausi a non finire. Giacomo Schivardi Musica per sognare Come negli anni scorsi, un pomeriggio di inizio estate esattamente quello di domenica 1° Luglio, è trascorso piacevolmente all'ascolto di un graditissimo appuntamento musicale nell'ambito delle "Settimane Musicali in Valcalepio", ospitato come sempre nel suggestivo giardino all'italiana dell'Azienda Agricola "La Rocchetta" di Sarnico, gentilmente concesso con grande generosità, ospitalità e signorilità dalla Sig.ra Giovanna Buelli, che si ringrazia. Protagonista un concerto di musiche tratte da colonne sonore di film, tra i più conosciuti ed apprezzati nel circuito di tale genere di spettacolo, musiche che fanno parte del nostro vissuto, delle nostre commozioni, dei nostri sentimenti, per di più eseguito con la "gioia di suonare" da parte di due musicisti: Luigi Giachino al pianoforte e Marco Ferrari al violoncello, dotati di indubbio talen to ed indiscusse capacità professionali. "Immaginando in musica": così il titolo del programma con la sua lunga elencazione dei pezzi eseguiti e dei relativi film, che mi limito a citarne solo alcuno, unicamente per ragioni di spazio: Smile (dal film "Tempi moderni"), Over the rainbow (dal film "Il Mago di Oz"), As time goes by (dal film Casablanca), My hearth will go on ( dal film "Titanic"), Buongiorno Principessa (dal film "La vita è bella"), Il postino (dal film omonimo), C'era una volta il west (dal film omonimo), e tanti altri. Un grande applauso agli ottimi esecutori. Il massimo delle aspettative! Giacomo Schivardi Comunità 16 VITAinFAMIGLIA Eventi Teatro a cura di don GIULIANO VOLPI Meditate, meditate, gente! LA PREGHIERA Il Cristiano, mediante il battesimo, si inserisce nella vita di Cristo, SI FA CHIESA. Come membro della Chiesa, viene reso partecipe dei suoi diritti presso il Padre ed assume il dovere di renderla occasione della Presenza di Cristo là ove opera. Poiché la Chiesa è Cristo, il cristiano sarà trovato tanto più Chiesa quanto più cercherà di mettere il suo spirito in attitudine di obbe dienza a Cristo, nello stato di vita particolare in cui si trova. Tanto più riuscirà ad essere Chiesa, con la visibile presentazione del Cristo che guida la sua vita, quanto più egli cercherà di avere di Cristo le intenzioni, la volontà intraprendente, il coraggio indo mito, l'accettazione serena del sacrificio richiesto, l'attesa del l'ora opportuna per agire. Ogni cristiano deve pagare la propria fedeltà a Cristo, vivendo nella Chiesa, realizzando la Chiesa. Non c'è ora del giorno, non c'è azione della giornata, che possa essere sottratta a questa volontà di seguire Cristo, per riuscire ad essere CHIESA CHE SALVA, cioè testimonianza vivente dell'amo re di Cristo per gli uomini, offerta visibile dì Grazia. la gioia di raccogliere il seme gettato il frutto sudato. E così io mi stanco di sperare Ma serve essere quello che desidero? Prego Signore: ma perché? Prego Signore prego e non vedo Prego Signore prego e non ti sento Prego Signore prego e non ottengo II temporale delle mie preoccupazioni senza fine continua ad offuscarmi la strada: per venire da Te per accorgermi del prossimo che Tu mi dici ancora presente accanto a me. E così io non vedo perché continuo a cercarti dove non ci sei II tuono dell'effimero mi rompe i timpani, non mi fa sentire voci d'implorazione grida di disperazione. E cosi io non sento il tuo passare. Opero Signore. Ma la tempesta del mìo bisogno di successo mi rovina il terreno dove ho seminato mi impedisce O forse il mio desiderio rifiuta il Tuo spazio non vuole il Tuo tempo? Perché mi fa paura la Tua Realtà? Perché cammino fuori dalle tue strade? Perché desidero la stima che svanisce sotto l'acqua che si stagna tra il fango che si crea nella confusione della mia mente? Ma ora basta: Io vengo da Te e Tu mi spieghi allora perché la strada si disperda in tante ragnatele perché la mia, è voce che non ha risposta perché la Tua, è voce che non ha importanza tra i miei pensieri privi di speranza perché la Tua pioggia irrorante la sento su di me come tempesta sconcertante e perché credo di non vedere immagino di non sentire temo di non ottenere e mi stanco di pregare. [ dal libro “Dammi fede Signore” di Giuliano Volpi - casa editrice Velar, II ed.] Sabato 7 luglio si è avuta la gradita opportunità di poter assi stere allo spettacolo "Girogirotondo...storie di pace", un lavoro di Oreste Castagna, il noto attore-regista, che, da sempre, con ferma il suo impegno e la sua sensibilità artistica nel campo della pace e della solidarietà, impegno convinto che lo ha por tato anche a diventare un vero e proprio "testimonial" per la difesa dei diritti dei minori. Lo spettacolo è in realtà un viaggio che nasce dall'incontro, già nei primi minuti, con Azim, un bambino soldato che non parla, "perché le sue labbra sono chiuse dal filo della tristezza". Nel tentativo di far sorridere il bimbo, Castagna comincia un per corso attraverso la bellezza della vita, fatto di musica, narrazio ne, video e soprattutto della magia sorprendente dei suoi fogli di carta colorata che, si scopre, hanno tanto da raccontare. Ma sui colori del palcoscenico della vita incombe la dura real tà della storia: più di mezzo milione di bambini soldato, uno morto per guerra ogni due minuti. Senza retorica, con onestà e con non facile chiarezza e semplicità, Castagna racconta ai bambini, ma anche alle mamme e ai papà, l'orrore della violen za, ma, cosa ancora più rara, la bellezza della vita, perché solo la riscoperta della bellezza che c'è nella vita può darci la forza di guardare in faccia le cose per cambiarle. Uno spettacolo per bambini e per chi li ama, dove il nostro simpaticissimo "gnomo" Oreste indossa i panni di un vero e proprio "cercatore e porta tore di pace": tutti i bambini e le bambine sanno che gli gnomi, creature del giardino dell'infanzia e difensori della natura, sono dei veri portatori di pace. Ecco che la forza di questo spettaco lo sta, proprio, nel fatto che vuole essere ed è al loro fianco e con quella capacità "unica", pur parlando di guerra, di violenza e di cattiveria, trasmette sicurezza e serenità. Oltre all'arte del teatro ed al fascino del "cantastorie", c'è anche la musica, che crea, insieme alle parole e alle immagini, mondi nuovi in cui far vivere i sogni di pace e che ha il potere di trasformarli in real tà. Graditissima, anche se breve, la partecipazione di Povia, il cantante che con la sua canzone: "Vorrei avere il becco" ha vinto il Festival della Canzone di Sanremo 2006. Spettacolo che è riuscito ad emozionare grandi e piccini. Giacomo Schivardi 17 18 Territorio laSTORIA a cura di LUCA CUNI - Fotoservizio SILVANO 25 anni fa UN PONTE MILITARE DI BARCHE SUL LAGO NELL’ESTATE DEL MONDIALE Una pagina di storia di Sarnico durata quasi trecento giorni e sulla quale sono soffiate le 25 can deline. Era il 22 giugno del 1982, quando il ponte militare ‘alternativo’ percorribile alle auto venne aperto al traffico sulla statale 469 Sebina occidentale. La passerella galleggiante, fu la soluzione che ci consentì di risolvere i problemi di viabilità fra le due sponde, evitando di isolarci per mesi. Venne collocata fra piazza Matteotti a Sarnico e il club Lampara a Paratico. L’intervento fu reso necessario dall’urgenza di rafforzamento e ampliamento delle strutture del ponte sul fiume Oglio. I primi lavori, relativi alla realizzazione dei pali in cemento armato, decollarono nell’ aprile del 1982 e proseguirono a singhiozzo sino a maggio. Periodi nei quali venne consentito il transito sul vecchio ponte in ferro a pedoni e servizi di emergenza (vigili del fuoco, ambulanza, ecc). Poi da giugno, a lavori in corso da parte dell’impresa incaricata dall’Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade), il passaggio fu completamente impedito in quanto arrivò inaspettatamente un cedimento di una parte del vecchio ponte. A seguito dell’inatteso crollo, per eludere l’isolamento fra le due pro vince e il caos nei collegamenti stradali, le Amministrazioni comunali di Sarnico e Paratico su indi cazione dei rispettivi Prefetti, furono costretti a chiedere l’intervento dei militari del Genio Pontieri per l’allestimento di un ponte galleggiate al fine di creare una via di collegamento. Dal Friuli arriva rono gli uomini del V Battaglione del Genio Pontieri ‘Bolsena’ di Udine che velocemente appronta rono l’importante opera. Per oltre sette mesi, la viabilità fu consentita alternativamente fra le due direzioni di marcia, regolamentata da apposito impianto semaforico. Inizialmente l’opera si era segnalava per la fastidiosa rumorosità dovuta al passaggio delle quattro ruote sul ponte in legno. Successivamente un riuscito intervento tecnico da parte dei militari alla pavimentazione della strut tura consentì di rendere sopportabile il transito. Il ponte galleggiante, rimase funzionante sino a lunedì 7 febbraio 1983, conseguentemente alla ria pertura del ponte in ferro, dopodiché venne smantellato. Per la cronaca, pochi giorni dopo, il 10 feb braio, venne organizzata una solenne cerimonia battezzata ‘dell’ammainabandiera’ sul piazzale antistante il Circolo Velico Sarnico. Fu l’occasione per ringraziare la settantina di militari al lavoro per garantire la funzionalità e il servizio del prezioso intervento. L’inaugurazione della struttura mili tare di collegamento lungo 106 metri, avvenne il 22 giugno del 1982, alla presenza di moltissime autorità e alti militari. Al termine del taglio del nastro il ponte venne aperto al traffico per tutti i vei coli con una portata non superiore alle 18 tonnellate. Nel pomeriggio di lunedì 21 giugno, ci fu persino la visita lampo dell’allora ministro dei trasporti, il socialista Vincenzo Balzamo, giunto sul lago per prendere visione di un’opera realizzata a tempi di record. L’allora sindaco di Sarnico Alessandro Arcangeli a 25 anni di sistanza alza il velo sui ricor di: «L’impresa incaricata di ristrutturare il vecchio ponte domandò al Consorzio dell’Oglio di far scendere il livello lacuale di 25 centimetri per favorire l’avan zamento dei lavori di rafforza mento. L’Ente di regolazione non acconsentì. Di lì a poco il ponte fu interessato da un improvviso cedimento che ne comportò la chiusura completa. Situazione voluta? Qualche dubbio rimase. Per l’impresa fu chiaramente un vantaggio, in quanto non fu necessario garantire e regola mentare il flusso sul ponte a lavori in corso, evitando qualsiasi problematica di sicurezza. Visto l’accaduto e l’incapacità di garantire un seppur minimo col legamento fra le due province, Il sindaco di Paratico Giuseppe Cotelli ed io ci precipitammo dai Prefetti. Ci indicarono la possibi lità di rivolgerci ai Genio Pontieri del Nord-Est. Arrivò questa solu zione, costosa, ma che si rivelò utile ed efficace per fronteggiare l’inattesa emergenza». La rego lazione del traffico veicolare sul ponte fu garantita dal servizio dei vigili del comando di Sarnico. Lo ricorda l’allora agente in servizio Lorenzo Mussinelli, oggi sindaco di Adrara San Martino: «L’attraversamento alternato era disciplinato da una centralina manuale ubicata nelle vicinanze del ristorante “Il Turistico”, ma era indispensabile una costante presenza dei vigili per assicurare un flusso corretto nei due sensi», «Lavoravamo su tre turni impe gnativi. La mattina si iniziava alle 5.30. Il comando era composto da Claudio Scattini, Giovanni Amadigi, Daniele Belussi ed io, sotto il coordinamento del comandante Lino Polini. Il pas saggio del traffico pesante not turno, nonostante la presenza di un divieto di transito per veicoli con portata superiore alle 18 tonnellate, fu la causa di una rot tura di parte delle imbarcazioni di sostegno alla struttura. Quindi, dopo la riparazione, si decise di vietarne il transito mediante il posizionamento di una sbarra apposita che ne ostruiva il passag gio». Fu un’estate indimenticabile, quella del 1982: l’11 luglio a Madrid, gli azzurri di Bearzot batterono 3-1 la Germania con reti di Rossi, Tardelli e Altobelli, conquistando il terzo titolo mondiale. L’Italia impazzì di gioia. Anche nelle nostre piazze fu festa grande sino alle prime ore del mattino. UN PONTE TUTTORA DA MONITORARE «La verifica delle statistiche relative alle altezze idrometriche>, sottolinea Massimo Buizza, direttore del Consorzio dell’Oglio di Brescia, Ente di regolazione del bacino lacuale, “confermano che in quella primavera del 1982 il lago era interessato da livelli ben più bassi rispetto alle altezza di quel periodo. Infatti nella prima decade di aprile il livello misurava -20 cm sotto lo zero idrometri co di riferimento, mentre a fine mese toccava il -14 cm. Ecco perché, con ogni probabilità, non fu concesso una diminuzione di 25 cm come da richiesta dell’impresa». Ritornando all’attualità, Buizza prosegue: «Per tornare ai nostri giorni, il ponte a mio avviso avrebbe bisogno di essere verificato. Certamente sarebbe utile un intervento di dragaggio del fondo in prossimità del ponte per liberare le campate ostruite e facilitare il deflusso dell’acqua. Inoltre, ritengo che sarebbe adeguata un’opera di consolidamento dell’alveo mediante il posizionamento di una briglia sul fondale, con l’obiettivo di stabilizzarlo ed impedire le erosioni. Questo consentirebbe di contenere un eventuale aumento del livello del lago durante i fenomeni di piena. Le misurazioni effettua te sulle cinque campate della struttura confermano che, per i due sostegni estremi, vi sono occlusioni da parte di materiale depo sito in acqua, mentre l’alveo in corrispondenza della campata centrale è sceso di oltre due metri». L.C. 19 PRO LOCO 20 l’ESTATE ’07 Bocciofila Tagliabue GARA DI BOCCE Trofeo “Coop. Il Battello” dal 2 al 28 Oratorio - C.R.E. estivo Amministrazione Comunale 21 corso musicale dell’artista dagli anni ’70 ad oggi Lungolago Garibaldi - ore 22.00 Intrattenimento musicale con le band “21 Grammi” e “Bitta Band” Domenica 15 Villa Faccanoni - ore 21.15 GEGE’ TELESFORO & I Groovinators dal 17 al 23 Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA di pittura “Natura e Colore” di Bonacina Adelio Mercoledì 18 Arena di Verona “La Boheme” Pullman + biglietto grad. non numerata Sabato 21 dal 2 al 7 Circolo La Famiglia ore 20.30 - Bocciofila Tagliabue TORNEO DI BOCCE Trofeo Memorial “Galizzi Giuseppe” dal 3 al 09 Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA “L’ego di Astego” Astori Diego L’AGOSTO DI SARNICO Dopo tutte le manifestazioni del mese di luglio, nelle Ville Liberty, alla Rocchetta, sul lungolago l’agosto di Sarnico si sposta in piazza XX Settembre con concerti di grande richiamo. Domenica 1 Lungolago - ore 08.00/12.00 FONDALI PULITI Cons. Gest. Assoc. Laghi Iseo Endine E Moro Az. Agr. La Rocchetta ore 17.00 - Concerto “IMMAGINANDO IN MUSICA” Un viaggio tra i brani musicali celebri del “Grande Schermo” Rassegna “Settimane Musicali Valcalepio” Sabato 7 Lungolago Garibaldi e P.zza Umberto I° - ore 21.30 PASSEGGIANDO SOTTO LE STELLE... TRA LE NOTE MUSICALI con i gruppi musicali Tanner la musica country dei saloons Luca Maciacchini storie e canzoni dalla tradizione popolare lombarda al cabaret milanese Cyberfolk cover Van De Sfroos dal 10 al 16 Torretta Civica - Via Buelli MOSTRA di pittura di Brevi Lorenzo Sabato 14 Villa Faccanoni - ore 21.15 MAURO PAGANI in concerto uno dei fondatori del mitico gruppo P.F.M. La trasposizione dal vivo del per- un artista nato con Renzo Arbore Un live–set che spazia dal be-bop al funky con elementi jazzistici e improvvi- Lungolago Garibaldi - Parrocchia, Assoc. Marinai, Pro-Loco Ore 22.00 PROCESSIONE DI BARCHE ILLUMINATE Ore 23.00 SPETTACOLO PIROTECNICO Domenica 22 P.zza Besenzoni - ore 21.00 TEATRO ACCADEMICO STATALE DELLE MARIONETTE DI MOSCA OBRAZTSOV in tournée in Italia presenta "Concerto Straordinario" di Serguej Obraztsov, marionettista insuperato e grande alfiere del teatro di figura russo nel mondo Dal suo repertorio una divertentissima sarabanda dei suoi numeri d’alta scuola: sativi; un concerto che unisce musica e Circolo La Famiglia virtuosismo con il più puro divertimento. humour, fantasia, danza, canto, acrobazia in uno spettacolo magico e affascinante che incanterà grandi e bambini. Lunedì 23 P.zza Residenze sul Porto - ore 21.00 Amm. Com.le/YSE La COLUMBUS ORCHESTRA 24 Cultura e salute a cura di GIACOMO SCHIVARDI 25 NEMICI PER LA PELLE La comparsa di un buon numero di grossi "ponfi" pruriginosi, persistenti e molto fastidiosi, ci segnala che è cominciata l'invasione: come ogni anno, al comparire della stagione calda, zanzare, vespe, tafani, calabroni e formiche scendono in guerra e ci perseguitano per tre, quattro mesi, e non sono innocui, soprattutto per bambini e anziani. Quest'anno, poi, questo evento è stato alquanto anticipato, per il motivo che la stagione fredda tipica dell'inverno, non è quasi mai esistita ed è stato scombinato, e turbato proprio il ritmo normale della natura, in tutte le sue più svariate manifestazioni e sembra che, anche, i tanti insetti, che si mettono in circolazione in questa stagione e che ci insidiano come piccoli nostri nemici, si siano incattiviti e diventati più aggressivi e pungenti. Ricordo che tutto questo, ha avuto inizio e lo si è scoperto una bella sera d'inizio estate ad una cena all'aperto tra amici e, quando tutto sembrava perfetto, a guastare la festa è giunto alle orecchie il sottile ronzio delle zanzare, annuncio del loro arrivo con tutto quello che ne consegue, non ultimo quello di rovinare il sonno notturno ai malcapitati. Dice l'esperto in entomologia che sono quasi un milione le specie diverse ECCO COME: ZANZARE: Soltanto le femmine pungono sia al tramonto che all'alba; il sangue è per loro indispensabile alla maturazione delle uova. Introducono nella pelle una minuscola proboscide per succhiare il sangue ed emettono una goccia della loro saliva, che ha potere anticoagulante, ma è molto irritante e causa la fastidiosa infiammazione locale arrossata e pruriginosa. I maschi si accontentano, invece, dei succhi delle piante. API, VESPE, CALABRONI: Le femmine sono dotate di un pungiglione, una sofisticata arma di difesa collegata all'apparato velenifero. Quello delle api è dotato di piccoli uncini ed è per questo che dopo la puntura resta incastrato nella pelle e continua a secernere veleno. Vespe e calabroni ritirano, invece, il loro pungiglione. SCARAFAGGI E FORMICHE: possono diffondere con le zampe e le mandibole microrganismi nocivi, trasmettendo così varie malattie. PULCI E CIMICI : possono pungere l'uomo, dando luogo a piccole lesioni con prurito intenso. Fortunatamente per la sempre maggiore pulizia e norme igieniche sono quasi spariti. TAFANI E PAPPATACI : mordono con le loro mandibole e mascelle perforanti, per succhiare poi il sangue, causando lesioni multiple e dolorose. di insetti e molto di loro sono capaci di vivere in ambienti aridi, di volare e di moltiplicarsi rapidamente anche in condizioni sfavorevoli. In genere muoiono al termine della stagione calda, non prima, però, di avere deposto migliaia di uova, che si schiuderanno la primavera seguente. Chi conosce bene il proprio "nemico" può dispiegare un gran numero di strumenti per evitare di farsi trovare impreparato ed è utile, pure, conoscerli bene. MOSCHE: portatrici di malattie e infezioni, trasportando con le zampe decine di milioni di batteri. Esistono tantissimi altri insetti, che sono piccoli animali pericolosi, che si nutrono di sangue, che riconoscono il bersaglio dall'odore che emana e che sono attratti dall'anidride carbonica emanata con il sudore: le persone con scarsa sudorazione sono, infatti, le meno colpite. Il Italia il rischio di contrarre malattie è comunque molto limitato: non ci sono più le condizioni ambientali adatte allo sviluppo delle zanzare Anopheles, che causano la malaria e delle Aedes che causano la febbre gialla: patologie che si sviluppano nei paesi tropicali e subtropicali; come è stato accertato che le zanzare non possono trasmettere il virus dell'AIDS. QUANDO SI CORRE PERICOLO GRAVE Vespe, api e calabroni provocano, come noto, lesioni locali molto più gravi rispetto alle zanzare ed un numero elevato di punture simultanee può mettere in pericolo anche la vita e provocare una reazione allergica, il cosiddetto "shock anafilattico". In questa evenienza bisogna fare molta attenzione: verificare subito che non compaiano orticaria, nausea, dolori addominali, febbre, respiro sibilante, gonfiore al viso, sudorazione e vertigini. In presenza di questi sintomi occorre rivolgersi tempestivamente a un medico o al pronto soccorso e chiamare subito una ambulanza, se la vittima perde conoscenza; si potrebbe trattare di uno shock anafilattico, una reazione al veleno iniettato dopo la puntura, che può produrre gravissime conseguenze. Quando si viene punti, per non irritare troppo le lesioni è bene non indossare indumenti ruvidi, evitare i saponi forti e profumati e i detergenti abrasivi. Non bisogna grattarsi o togliere le crosticine che eventualmente si formano. Ai bambini piccoli è quindi opportuno tagliare le unghie o ricoprire le punture con un cerotto. Per calmare il prurito e contrastare l'infiammazione si possono applicare creme al cortisone, come quella ottima, preparata dal nostro farmacista, con l'aggiunta di lidocaina, come anestetico. In alternativa si può ricorrere ad impacchi freddi e molta attenzione a usare pomate, che non abbiano una precisa indicazione per non peggiorare la situazione. In caso di puntura di api o vespe è utile esporre tempestivamente l'area interessata a una fonte di calore per inattivare il veleno, ovviamente facendo attenzione a non procurarsi una ustione; poi il lavag- gio della lesione con acqua, sapone e disinfettanti è utile per evitare le infezioni causate da batteri. Spesso le api lasciano conficcato il pungiglione, che continua a rilasciare veleno; bisogna eliminarlo al più presto cercando di poterlo estirpare con una pinzetta e disinfettare bene la lesione procurata. COME CI SI PUO' PROTEGGERE La prevenzione, anche in questo caso, può comunque essere l'arma migliore: è, dunque, essenziale impedire le invasioni e le aggressioni degli insetti per mezzo di alcune cautele, suggerite da un decalogo antipuntura, consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: 1) Indossare abiti di colore chiaro, zanzare e tafani sono attirati dal nero; 2) Evitare attività sportive all'aperto dopo il tramonto; 3) Evitare l'uso di profumi, deodoranti e spray per capelli: i loro aromi attirano gli insetti; 4) Lavarsi e asciugarsi frequentemente: il sudore attira mosche e zanzare; 5) Soffermarsi il meno possibile in ambienti umidi; 6) Evitare movimenti violenti in presenza di vespe, api, tafani; 7) Usare insetticidi negli ambienti chiusi e repellenti all'aperto; 8) In auto viaggiare con i finestrini chiusi; 9) Evitare di camminare a piedi nudi sull'erba; 10) In campagna applicare reti antizanzare alle finestre e zanzariere sopra la culla dei neonati. Gli insetticidi contengono tutti il piretro, una sostanza chimica, che agisce sul sistema nervoso delle zanzare e, se utilizzati in modo corretto, non costituiscono alcun pericolo per l'uomo. Sono in commercio, come è noto a tutti, sotto forma di spray, fornelletti, vaporizzatori o zampironi. Le armi contro gli insetti sono tante, basterà prepararle in tempo per affrontare senza problemi la stagione calda. 26 Cultura e arte a cura di don GIANNI BELLINI SARNICO CINQUE ANNI DI CULTURA Il 9 marzo 2007 segnò il quinto anniversario della Civica Pinacoteca di Sarnico - In via S. Paolo, 8 , la meta preziosa per chi ama la pittura e l'antiquariato ad alto livello. Il Museo del Basso Sebino (cfr. all'alto sebino fa riscontro l'Accademia Tadini) dal 2002 a tutt'oggi, funge da richiamo culturale insieme alla Parrocchia di S. Martino, alla Chiesa vetusta di S. Paolo, alla millenaria chiesetta dei SS. Rocco e Nazzario in Castione, alle costruzioni Liberty delle Famiglie Faccanoni. L'afflusso alla Pinacoteca durante il quinquennio fu davvero sorprendente. Adesso un po' meno. Niente deserto poiché l'istituzione culturale venne notificata da tutte le riviste d'arte, dalle reti televisive, dai calendari artistici, dal prestito di opere ad altri espositori, dai numerosi convegni e presentazioni, da mostre eterogenee che hanno offuscato alquanto l'identità della pinacoteca ma allo stesso tempo richiamato sul posto altri visitatori interessati o no all'Arte. Sarnico vanta un MUSEO Minore è vero ma sempre MUSEO perché inclusi tra gli autori anonimi del passato, spiccano firme prestigiose quali: Francesco Zucco - Leandro Bassano - Palma il giovane, e poi, i Magnasco il Morazzone il Cairo il Lc. Giordano il Ceresa, D. Piola, A. Balestra, Cignoroli, Lo Scarsellino e tutto in armonioso accosta- mento tra sacro e profano. Tuttora (nelle intenzioni) il Catalogo atto a schedare altri maestri italiani, fiamminghi, spagnoli in cerca di nome. E da noi - caso piuttosto strano - sono distribuiti, purtroppo in spazio ristretto, mobili secenteschi, altri valori e cioè: sculture rinascimentali, croci astili - processionali, e (nascosto... perché dislocato in biblioteca) il portoncino rinascimentale: un gioiello! Questi arredi fanno da corona alla RACCOLTA GIANNI BELLINI e ne arricchiscono il contenuto, impaginato sui tre piani dell'ex monastero femminile. Ad incrementare la passione per l'arte, in Sarnico, bisogna darne atto, ci stanno pure quattro negozi di alto antiquariato, e i numero- si resti medievali da poco evidenziati ed avvalorati. Comunque centro d'attrazione sul confine Bergamasca - Francia Corta è e sarà la PINACOTECA anche se misconosciuta affatto (vergogna!) nell'ultima guida di Sarnico, edita dal Comune! * * * La nostra cittadina punto di riferimento per la navigazione, per il commercio, per le piazze mercato auspica (ennesimo invito!) una Galleria d'arte moderna, il Salone della Nautica, l'Esposizione del "Tesoro parrocchiale". 1) LA GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA La recente mostra di Maurizio Previtali (22 giungo - 22 luglio) - molti lo hanno constatato - non ha avuto il risalto che si meritava : un miscuglio (mesciotada!) Separata dalla quadreria avrebbe avuto più evidenza e avrebbe dato più soddisfazione allo scultore e ai visitatori... non c'è che dire! E l'ambiente per la mostra permanente esiste... Tutto da toccare (già qualcosa all'esterno!) da ordinare ed esporre in modo razionale sia per il Cinto Galizzi sia per pittori o scultori. La torretta non ha rinomanza! 2) IL SALONE DELLA NAUTICA La proposta dello scrivente finora non ha avuto riscontro. E' illogico farla in altri paesi che non siano marini o lacuali. E penso che il materiale non manchi! Il gruppo che tanto s'è fatto onore sul lago e sulla Stella del mare si faccia vivo! È ora! Anche qui il Contenitore esiste: basta scoperchiarlo, restaurarlo e riempirlo con barche, motoscafi, remi, motori, e ... pesce fritto. 3) IL MUSEO D'ARTE SACRA Perché Sarnico non deve averlo? Se lo hanno paesi meno importanti... E dire che possediamo materiale in abbondanza, roba da far luccicare gli occhi non solo per l'antichità (cfr. tre secoli) ma per la lavorazione, per il costo, per le testionianza cristiana dei Padri. Perché... ci si domanda... tanto "Ben di Dio e nostro" da oltre 35 (trentacinque anni) deve stare in cattività? L'ambiente sottostante il Campanile sembra fatto apposta per tale iniziativa di carattere storico, artistico, religioso... culturale insomma... Basta muoversi!... 27 28 Associazioni Aeronautica Associazioni CrazyCompany CRAZY COMPANY FOR DON JOHN In cantiere la nuova commedia “La zia Raimonda dè Parzanèga” è il titolo della nuova commedia scritta da Mario Dometti ed ispirata alla “Zia d’Honfleur” famoso cavallo di battaglia della compagnia ANSPI anni cinquanta, sessanta. Le compagnie amatoriali, nel corso degli anni, hanno sempre tentato di valorizzare la parlata dilettale, come forma culturale autonoma, recuperando e presentando testi rimasti nei cassetti per troppo tempo, esempio tipico "La Pötaègia" o commedie similari scritte ai primi del 900, o proponendo una rielaborazione teatrale di poemetti. La totale assenza di testi dialettali che unissero un sano divertimento ad un qualche bagaglio culturale ed umano, ha costretto le compagnie verso testi da rielaborare. Dopo il successo di "Metonga öna preda sura" del 2003, (scritta totalmente da Mario Dometti) la Crazy propone un lavoro che va ad attingere in parte nella più classica delle commedie con quel sottile Humor un poco all'inglese, dispensato con misura quasi omeopatica, che rende scorrevole la commedia e più gradevole la vicenda. Una storia proposta anni fa in lingua dalla filodrammatica ANSPI di Sarnico (nella quale Mario Dometti è nato artisticamente) e magistralmente interpretata dagli indimenticabili: Ninetta Manfredi, Paolo Giorgi e Franco Grena con la regia di Domenico Savoldi: "La zia d'Honfleur". Era follia pura solamente pensare di utilizzare questo testo per certi versi "autorevole" ed adattarlo quanto possibile in vernacolo, ma Mario, a quanto pare non la pensava così. Lo scorso anno è così nata "La zia Raimonda dè Parzanèga". La storia, fatta di intrighi e sotterfugi, è stata mantenuta, ma portata da metà dell'800 agli anni '50 la raffinata zia Raimond è diventata zia Raimonda, una villereccia donna di paese; Honfleur è diventato Parzanica, Parigi, Bergamo e Brivet, Santa Brigida in Val Brembana. Ne è risultata una commedia divertente, piacevole e piena di sorprese; un puro gioco teatrale fruibile da tutti e dove tutti possano trovare motivo di divertimento e di svago. Uno spettacolo adatto a chiunque voglia passare una serata spensierata, e adatta alla "gente che vuole ridere". Della vecchia zia d’Honfleur, è rimasto ben poco, forse solo la trama. Una sola cosa il nostro auto- re e regista Mario Dometti ha voluto lasciare inalterato: il cappello con sopra l'uccello che Ninetta amava sfoggiare in questa commedia. Novità invece nei protagonisti, oltre alle vecchie glorie: Fabrizia Dorici, Rosa Plebani, Benedetta Dometti e Giorgio Belussi, ci sono le riconferme di Alessandro Dometti (nella parte che fu di Franco Grena), Lorenzo Belometti (in quella del mitico Paoletto), i graditissimi ritorni di Andrea Balducchi con la moglie Emilia e di Marilisa Barcella (nipote del Giangi dal quale ha preso la simpatia e la caparbietà), il contributo di Aldo Gianani, e, infine, la graditissima collaborazione di Romualdo Bellini (in prestito dalla compagnia di Viadanica). Un cast indubbiamente di prim’ordine che permetterà alla nostra Compagnia dell’Oratorio di ben figurare, il 3 novembre, alla grande e importante rassegna di Villa d’Almè dove siamo stati invitati anche quest’anno. Un solo rammarico l’assenza di alcuni amici che hanno dato tantissimo alla Crazy ma, che per motivi vari e comprensibilissimi, non hanno potuto aderire alla nuova esperienza teatrale. A loro va comunque un grande grazie per quello che hanno dato (ed è stato veramente tanto) e che, speriamo in futuro, possano ancora dare. Il debutto è fissato per il 27 ottobre nell’ambito della rassegna “Sarnèc ché gregna”. La Crazy Company 29 " A SPASSO NEI CIELI DEL SEBINO" Manifestazione Aeronautica ALISEO 2007 - IIa GIORNATA AZZURRA 9 SETTEMBRE 2007 - LIDO NETTUNO - SARNICO - VIA PREDORE Visto il grande successo della manifestazione dell'anno scorso, la nostra Sezione dell'Associazione Arma Aeronautica è ben lieta di riproporla quet'anno, arricchita di maggior esperienza da parte nostra e, di conseguenza meglio orgnizzata e con maggiori esibizioni e partecipazioni aeree, con maggior possibilità di soddisfare coloro che richiederanno di fare dei voli, secondo un tracciato più dettagliato e definito. Ecco il Programma: POMERIGGIO MATTINO -Sorvoli di aerei con esibizioni acrobatiche dimoOre 9,00 ALZABANDIERA strative ed esercitazioni di protezione civile; Ore 9,30 S. MESSA -Voli di idrovolanti dell'Idroscalo di Como e voli di Ore 10,30 APERTURA elicotteri (a richiesta possibilità di volo) MOSTRA AEROMODELLISTICA -Parapendii ED ESIBIZIONI DI VOLO Ore 12,30 PRANZO CON PUNTO RISTORO Ore 19,00 Premiazioni/chiusura manifestazione. Saranno presenti numerose autorità civili e militari. La manifestazione è patrocinata dalla Comunità Montana del Monte Bronzone e Basso Sebino, dai Comuni di Sarnico e Viadanica. Se tutto, come si spera, andrà per il verso giusto e, non ultimo, se le condizioni atmosferiche ci saranno favorevoli, si confida in una numerosa partecipazione di pubblico, come, entusiasticamente, ci ha voluto onorare nella passata edizione. Buone Vacanze a tutti ed un arrivederci a settembre! Il Direttivo SABRINA DE NARDI Il giorno 11 luglio 2007 ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Milano con votazione 110 lode/110, con una tesi dal titolo “L’impatto della politica energetica cinese nel rapporto con gli Stati Uniti”. Alla neodottoressa congratulazioni da famiglia e amici e auguri per il futuro. 30 Associazioni Asilo Associazioni La festa degli allievi nella grande famiglia CorpoMusicale del Corpo Musicale di Sarnico. a cura di BELUSSI ARTEMISIO Musica all’Asilo Durante l’estate scorsa, la Presidente della scuola dell’infanzia Ines Boni, mi ha contattato offrendomi la possibilità di preparare un progetto di lavoro con i bambini della scuola, con l’intento di avvicinarli alla musica. Approvato il progetto dall’amministrazione comunale, con l’inizio dell’anno scolastico è cominciato il laboratorio di musica tenutosi con scadenza settimanale per i grandi e quindicinale per piccoli e mezzani. Ora che siamo alla fine dell’anno possiamo tirare le somme: è stata una esperienza magnifica! I vostri bambini oltre ad essere bellissimi, sanno essere anche molto attenti. Certo, ve ne sono alcuni più agitati degli altri, ma questa varietà eterogenea è una ricchezza che non ha confronti. I bimbi sono terreno fertile su cui coltivare i più bei fiori e tra questi non si può certo dimenticare la musica! La musica è un mezzo di comunicazione universale e inoltre, la percezione sonora è immediata e indispensabile allo sviluppo dei bambini. Ve la immaginereste la vostra vita senza musica? Senza la prima canzone che vi ha fatto innamorare? Senza il suono dell’organo al vostro matrimonio? Senza la colonna sonora nei film? Senza la musica trasmessa alla radio mentre andate a lavorare tutte le mattine? …tutto risulterebbe estremamente piatto e amorfo. Ecco, anche per i bambini la musica è indispensabile, in quanto sviluppa la creatività, facilita la relazione con gli altri, potenzia il senso dell’udito e diverte. Nel laboratorio con i piccoli ho presentato dei giochi in cui l’azione veniva stimolata dal suono, con i mezzani e i grandi ho proposto sequenze ritmiche prodotte con parti del corpo o con strumenti a percussione (alcuni dei quali della Banda), canti e filastrocche mimate; con i grandi, inoltre, abbiamo fatto un percorso che giunge fino alle prime cinque note musicali cantate intonate e ad alcune dinamiche (pp, p, f, ff; crescendo, diminuendo, acuto, grave…). Insomma ho ottenuto dei risultati che ognuno di voi può verificare con i propri occhi (in questo caso è meglio dire con le proprie orecchie) se ascolta il proprio figlio che parla della lezione di musica o ancor più, se ascoltate cosa ha imparato. Sarà molto felice di mostrarvelo e voi sarete molto orgogliosi dei vostri piccoli musicisti in erba. Ma questa esperienza, finita la scuola materna, non deve esaurirsi! Potete dare ai vostri figli la possibilità di imparare a suonare uno strumento presso la scuola degli allievi della banda. Il laboratorio di musica è stato infatti un’esperienza proposta in collaborazione con il nostro Corpo Musicale Cittadino che ha voluto in questo modo realizzare il progetto premiato dall’Amministrazione Comunale durante la festa di San Mauro del 2005. Il progetto della Banda era quello di cercare di espandere la cultura musicale nelle scuole. Ci sono state aperte le porte della scuola dell’infanzia: quale occasione migliore per far capire, fin da piccolissimi, quanto sia bella e interessante la musica? Noi abbiamo così voluto gettare i primi semi della cultura musicale, sarà compito di ogni genitore assicurarsi che il proprio figlio cresca bene in essa. Sicuramente l’esperienza musicale è un’attività che richiede impegno e costanza, ma questo non fa altro che forgiare il carattere delle persone che fin da piccole imparano che per ottenere dei risultati bisogna faticare e poi la soddisfazione ripaga di tutte le fatiche impiegate. Permettetemi, in ultimo, di ringraziare le maestre, la direttrice, l’amministrazione e quanti operano nella scuola dell’infanzia perché hanno reso il mio lavoro molto piacevole, grazie a un ambiente accogliente ed aperto. Grazie. Paola Martinelli Martedì 12 Giugno, alle ore 20.00, si è tenuto, presso la sede del Corpo Musicale Cittadino, l’atteso SAGGIO DEGLI ALLIEVI. Lo definisco “atteso” perché provoca, ogni volta, ansia ed emozione: i nostri ragazzi si devono esibire davanti a tante persone e dimostrare quanto hanno appreso durante l’anno. Per questi motivi, l’inizio della serata è sempre un po’ in salita, ma via via che i giovani musicisti si esibiscono e vengono rincuorati dagli applausi dei genitori orgogliosi, ecco che l’atmosfera si rilassa. I più piccoli sono i più coraggiosi, anche perché non vedono l’ora di mostrare quanto sono bravi; i ragazzi grandi, invece, temono di fare magre figure a causa dell’emozione che gioca sempre brutti scherzi. La grande novità di quest’anno però, è stata l’esibizione anche di allievi adulti! Alla fine del saggio tutti sono soddisfatti: i genitori che hanno assistito ad uno spettacolo che li riempie di orgoglio, i figli che hanno dimostrato di saper suonare uno strumento, cosa che solo in pochi sanno fare, ed infine gli insegnanti che raccolgono il frutto della loro pazienza e passione. La piacevole serata sì è poi conclusa con un bel rinfresco e tanti complimenti che fanno sempre piacere. Ora, colgo l’occasione per invitarvi ad imparare a suonare uno strumento musicale. Vi ricordo che le iscrizioni alla scuola degli allievi inizieranno a settembre, e che avete tutta l’estate per pensare a questa grande occasione: non ci sono limiti di età, serve solo tanta buona volontà. Il Corpo Musicale Cittadino di Sarnico, grazie anche al premio ricevuto dall’Amministrazione Comunale a San Mauro nel 2005, vuole sensibilizzare i giovani e non alla cultura musicale, ma per fare questo abbiamo bisogno della vostra collaborazione e del vostro interesse. Vi aspettiamo numerosi a settembre! Buone vacanze a tutti! Paola Martinelli CORSO DI PITTURA. Anche quest’anno, presso l’Oratorio di Sarnico, grazie alla disponibilità e alla cortesia di don Loris, si è tenuto, come negli anni passati, il Corso di pittura per ragazzi, dedicato alla memoria della pittrice ANGELA MARINI, con relativa mostra allestita sotto il portico dell’oratorio. Mostra visitata oltre che da numerosi parenti dei ragazzi, da molte persone che li hanno elogiati per i loro disegni e dipinti esposti. Abbiamo avuto anche il piacere della visita del Parroco don Luciano che, oltre ad apprezzare i lavori dei ragazzi, ha visitato l’aula dove svolgiamo la nostra attività ed ha lodato tutti per l’impegno e l’iniziativa svolta, augurandoci un buon proseguimento. Ringraziando tutti di cuore, soprattutto i ragazzi che con la loro capacità , con il loro impegno e il buon lavoro svolto, ci incitano a proseguire. Auguriamo buone vacanze ed arrivederci a ottobre. Pier Luisa e Dionella 31 32 Associazioni Anziani & Pensionati a cura di GIANFRANCO GASPARI Piena riuscita del “II° Trofeo Castelì” di bocce Penso di fare cosa gradita ai lettori del “Porto” pubblicando le riflessioni del grande Papa Giovanni Paolo II estratte dalla lettera “Ai miei fratelli e sorelle anziani”. CUSTODI DI UNA MEMORIA COLLETTIVA Nel passato si nutriva grande rispetto per gli anziani. Scriveva in proposito il grande poeta latino Ovidio: “Grande era un tempo la riverenza per il capo canuto”. Secoli prima, il poeta greco Focilide ammoniva: “Rispetta i capelli bianchi: rendi al vecchio savio quegli omaggi stessi che tributi a tuo padre”. E oggi? Se ci soffermiamo ad analizzare la situazione attuale, constatiamo che presso alcuni popoli la vecchiaia è stimata e valorizzata; presso altri, invece, lo è molto meno a causa di una mentalità che pone al primo posto l’utilità immediata e la produttività dell’uomo. Per via di tale atteggiamento, la cosiddetta terza o quarta età è spesso deprezzata e gli anziani stessi sono indotti a domandarsi se la loro esistenza sia ancora utile. Si giunge persino a proporre con crescente insistenza l’eutanasia, come soluzione per le situazioni difficili. Il concetto di eutanasia, purtroppo, è venuto perdendo in questi anni per molte persone quella connotazione di orrore che naturalmente suscita negli animi sensibili al rispetto della vita. Certo, può accadere che nei casi di malattie gravi con sofferenze insopportabili, le persone provate siano tentate di esasperazione e i loro cari o quanti sono preposti alle loro cure possano sentirsi spinti da una malintesa compassione a ritenere ragionevole la soluzione della “morte dolce”. A tal proposito, occorre ricordare che la legge morale consente di rinunciare al cosiddetto “accanimento terapeutico” e di richiedere soltanto quelle cure che rientrano nelle normali esigenze dell’assistenza medica. Ma ben altro è l’eutanasia intesa come diretta provocazione della morte! Malgrado le intenzioni e le circostanze essa resta un atto intrinsecamente cattivo, una violazione della legge divina e un’offesa alla dignità della persona umana. Urge ricuperare la giusta prospettiva da cui considerare la vita nel suo insieme. E la prospettiva giusta è l’eternità, della quale la vita è preparazione significativa in ogni sua fase. Anche la vecchiaia ha un suo ruolo da svolgere in questo processo di progressiva maturazione dell’essere umano in cammino verso l’eterno. Da questa maturazione non potrà non trarre giovamento lo stesso gruppo sociale di cui l’anziano è parte. Gli anziani aiutano a guardare alle vicende terrene con più saggezza, perché le vicissitudini li hanno resi esperti e maturi. Essi sono custodi della memoria collettiva e perciò interpreti privilegiati di quell’insieme di ideali e di valori comuni che reggono e guidano la convivenza sociale. Escluderli è come rifiutare il passato, in cui affondano le radici del presente, in nome di una modernità senza memoria. Gli anziani, grazie alla loro matura esperienza, sono in grado di proporre ai giovani consigli e ammaestramenti preziosi. Gli aspetti di fragile umanità, connessi in maniera più visibile con la vecchiaia, diventano in questa luce un richiamo all’interdipendenza e alla necessaria solidarietà che legano tra loro le generazioni, perché ogni persona è bisognosa dell’altra e si arricchisce dei doni e dei carismi di tutti. Suonano significative, al riguardo, le considerazioni di un poeta a me caro che così scrive: “Non è eterno solo il futuro, non solo!…Sì, anche il passato è l’era dell’eternità: quanto è già successo non si ripresenterà d’un tratto così com’era…Ritornerà come idea, non ricomparirà come se stesso”. AGOSTO INSIEME 2007 – Programma di massima Mercoledì I° agosto ore 20.30 tombolata in sede (animata da M.Dometti) Lunedì 6 agosto dopo la S.Messa delle ore 16.00 animazione e merenda alla Scuola Materna Mercoledì 8 agosto serata alla Stella Maris: S.Messa ore 18.00 e poi cena all’aperto Lunedì 13 agosto dopo la S.Messa delle ore 16.00 animazione e merenda alla Scuola Materna Lunedì 20 agosto dopo la S.Messa delle ore 16.00 animazione e merenda alla Scuola Materna Mercoledì 22 agosto pomeriggio a Montisola con partenza alle ore 14.50 e ritorno ore 18.30 Venerdì 24 agosto giornata in montagna alla Presolana (pranzo libero) Lunedì 27 agosto dopo la S.Messa delle ore 16.00 animazione e merenda alla Scuola Materna Mercoledì 29 agosto chiusura con gita a San Fermo, partenza alle ore 14.30, S.Messa e rinfresco (Quota di partecipazione € 10,00) Per informazioni e iscrizioni rivolgersi in Sede. SOGGIORNO MARINO Si rende noto che dall’1 al 15 settembre avrà luogo il soggiorno marino autunnale presso l’Hotel Polo di Riccione. 33 34 Associazioni Scout Sport Campioni 35 MAURO ROLLI Campione Enduro Il nostro concittadino Mauro Rolli classe 1980 già Campione Italiano Cadetti Enduro nel 1998, dopo una buona partenza di stagione a febbraio alla gara di Le Touquet in Francia classificatosi 75° su mille partecipanti e 2° degli Italiani, si è aggiudicato la Coppa Italia, campionato per i non professionisti abbinato agli assoluti d'Italia di Enduro, con sei primi posti e due secondi nella classe 500 cc. Già a Matelica alla settima gara aveva raggiunto un punteggio tale da assicurarsi la vittoria, ma il giorno dopo ha di nuovo vinto con ampio distacco. Per chi volesse avvicinarsi all'enduro con Mauro e con il Motoclub - Valcalepio tel. 335-5710331. SERENA DANESI Ciclismo rosa Segnaliamo con piacere una serie di successi sportivi della nostra concittadina Serena Danesi nipote del nostro redattore Gian Franco Gaspari. Per la ventunenne atleta sarnicese, il 2007 è stato un anno ricco di soddisfazioni, non solo per essere approdata al ciclismo professionistico nel G.S. Top Girl Fassa Bortolo di Treviso, ma anche per le convincenti prestazioni ottenute al giro di S.Marino nel maggio scorso, al Campionato Italiano professionisti a cronometro (11° posto) e su strada (14° posto) e al giro del Friuli (6° posto assoluto). La consacrazione ufficiale di Serena nel ciclismo che conta è arrivata con il “Giro d’Italia femminile” conclusosi il 15 giugno di quest’anno che ha visto la nostra atleta fra le protagoniste piazzandosi al 10° posto tra le giovani (19841988 <Serena è del 1986>) e nelle prime 50 (su oltre 130 atlete). Questi importanti piazzamenti le permetteranno di partecipare domenica 5 agosto alla prestigiosa “Coppa del mondo femminile professionisti”. Altri importanti appuntamenti attendono Serena Danesi: a fine agosto a Dalmine parteciperà al campionato italiano su pista e a metà settembre al Giro di Toscana, categoria professionisti ovviamente. A Serena, studentessa iscritta al secondo anno di “Scienze delle comunicazioni” presso l’Università di Bergamo, vanno quindi i nostri complimenti per i successi ottenuti. Come Redazione del Porto, al termine dell’annata sportiva, le dedicheremo un servizio più ampio che servirà a far conoscere meglio questa giovane atleta che con caparbietà e dedizione si sta impegnando in uno sport difficile e duro quale il ciclismo. Auguri! CIVIS TERRITORIO 36 dal COMUNE a cura dell’Amministrazione Comunale 37 Un Eden in riva al lago Un Eden in riva al lago di 23 mila metri quadri, debitamente attrezzato per il relax e il tempo libero di famiglie, adolescenti e bambini. A questo mira il progetto di recupero del Lido Nettuno redatto da un pool di tecnici: Maurizio Panseri che in qualità di esperto forestale ne ha curato il verde, Luca Fusini l’aspetto delle strutture e Germano Mazzoli la viabilistica. Un’area di benessere attraversata da percorsi calpestabili dove sarnicesi e turisti potranno trascorrere giornate piacevoli in totale sicurezza e in completa autonomia. Diverse le funzioni degli spazi in cui è stato suddiviso questo lido arricchito di essenze arboree autoctone, provvisto di sottoservizi (luce, acqua, metano) e in grado di ospitare oltre mille persone. La zona ad ovest dell’ingresso principale è destinata al rilassamento degli adulti e ad ospitare alcuni parcheggi di servizio, compreso un bar-ristorante-pizzeria che verrà realizzato in un secondo tempo. Gli spazi ad est sono invece destinati alle attività sportive degli adolescenti: nei due campetti i ragazzi potranno infatti praticare diversi sport, dal basket alla pallavolo, alla pallacanestro, al becah volley, al calcetto Più in là, invece, a fare la felicità dei più piccoli ci saranno tanti giochi in legno che fanno parte di quello che è stato battezzato “Parco Robinson”. All’estremo lato sono previsti dei terrazzamenti da adibire a prendisole, pic nic e altri svaghi. “Abbiamo tenuto conto delle indicazioni dei giovani amministratori del Consiglio comunale dei ragazzi che ci sollecitavano in tal senso”, afferma il sindaco Franco Dometti, che preannuncia l’inizio dei lavori entro il prossimo autunno. Un intervento che rientra nel piano delle opere pubbliche 2007-2009 e interamente finanziato tramite due distinte entrate: un apposito contributo di 723 mila euro conseguente un piano di lottizzazione di un privato, integrato da uno stanziamento regionale di 200 mila euro. Anche la spiaggia di questo piccolo golfo verrà risanata e abbellita con muretti calpestabili e accessi. “Con i grossi lavori di collettamento effettuati nel nostro Comune e lungo l’intera sponda lacustre – sottolinea il primo cittadino – ben presto anche qui sci si potrà tuffare e fare bagni”. Un’altra peculiarità di questo progetto è quella di essere stato ideato nell’ambito del piano urbano delle piste ciclopedonali. Dal centro del paese, percorrendo il lungolago Garibaldi o via Vittorio Veneto, sarà infatti possibile raggiungere il nuovo Lido Nettuno attraverso il previsto percorso che scorrerà a confine dell’area fino a congiungersi al futuro grande parcheggio pubblico che verrà realizzato nelle vicinanze dei Cantieri Riva. E’ inoltre in previsione la prosecuzione della pista ciclopedonale che scorrerà lungo l’ex statale 469 in modo da consentire il collegamento con le strutture turistico-ricettive della zona Eurovil. Un’altra importante struttura destinata ad ampliare l’of- ferta turistica di Sarnico che sta puntando sempre più sulla valorizzazione del centro storico e delle zone periferiche e soprattutto sulla loro vivibilità. TERRITORIO 38 dal COMUNE Comunità Anagrafe a cura dell’Amministrazione Comunale Presentato al Consiglio Comunale il neosindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Il suo nome è ZANI RICCARDO, come già anticipato nel precedente numero del Il Porto. È avvenuta lo scorso 28 giugno, all’apertura dell’ultimo Consiglio Comunale, la proclamazione ufficiale del nuovo sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Riccardo riceve il testimone da Maria Carmela Strada, primo sindaco che ha aperto le danze a un’esperienza molto importante per i nostri giovani cittadini, che vengono, in questo modo, attivamente introdotti alla “cosa civica”. In una calda serata Roberto Zani, con viva emozione e al contempo con grande fermezza e convinzione, ha letto la sua promessa ad impegnarsi a rappresentare i ragazzi di Sarnico. Ha poi dato lettura del suo programma, descrivendo dettagliatamente un interessante progetto che ha dato il nome alla sua lista “Rollando sotto le stelle”, convincendo ancora di più non solo chi lo ha eletto, ma gli adulti presenti e il Consiglio Comunale intero. Il Sindaco Franco Dometti gli ha consegnato la fascia tricolore e stretto la mano porgendogli le sue congratulazioni e augurando a lui e al suo Consiglio, buon lavoro e piena collaborazione a 360 gradi. L’emozione che si respirava anche tra gli adulti presenti ha rafforzato la presa di coscienza di un impegno serio da parte di tutti i ragazzi che, siamo certi, saranno più bravi di noi adulti. E lo hanno dimostrato due scelte molto singolari che fanno loro onore: il pieno coinvolgimento con le opposizioni, addirittura chiamate a rivesterire la carica di un assessorato; ma ancora di più, essendosi verificato un risultato paritario tra due candidati il neosindaco ha deciso di costituire un nuovo assessorato esterno proprio per non escludere nessuno dei due. Bravi Ragazzi e grazie perché ancora una volta ci insegnate a riconoscere le priorità che stanno alla base del bene comune: il dialogo, la comprensione e l’apertura verso ciascuno. 39 Rinati alla vita della grazia 16) Bonardi Umberto di Fabio e di Mangili Silvia, nato a Brescia il 30.03.2007. Battezzato in questa Parrocchia il 24.06.2007. Madrina: Bonardi Manuela. 17) Prelashi Gabriele di Viktor e di Toma Nora, nato il 05.03.2007 a Iseo. Battezzato in questa Parrocchia il 24.06.2007. Madrina: Rinaldi Giuditta. 18) Maffi Michele Mario di Alberto e di Baldelli Michela, nato il 24.01.2007 a Calcinate. Battezzato in questa Parrocchia il 24.06.2007. Padrino: Maffi Paolo Pietro. 16 18 Sposi all’altare 3) Amichetti Valter (via Cerro, 10) con Guerrini Sueli (via Cerro, 10). Data del matrimonio: 02.06.2007. Testimoni: Amichetti Giancarlo, Masiero Izael. Sto ultimando una ricerca che comprende la guerra del 1915/1918. Se avete qualche foto dei caduti o altro materiale d’epoca i sarei grato se me lo faceste visionare. Rivolgetevi al negozio di via Buelli, 25 oppure telefonate al numero 035 912165 o 035 912861. Ringrazio anticipatamente Guseppe Bettera 17 40 Comunità Fotocronaca Nella casa a cura di SILVANO MARINI 41 del Padre 30) Citaristi Gianfranco di anni 75. Deceduto l’8.06.2007. 31) Fenaroli Silvia Maria di anni 47. Deceduta il 10.06.2007. 32) Bosio Vittorio 30 32 1 di anni 90. Deceduto il 16.06.2007. 33) Milesi Alessandrina di anni 83. Deceduta il 19.06.2007. 34) Belometti Battistina di anni 82. Deceduta il 20.06.2007. 33 34 35) Dossi Maria Rosa di anni 49. Deceduta il 27.06.2007. 1 36) Marchetti Elda di anni 82. Deceduta il 29.06.2007. 35 Il prossimo numero de Il Porto uscirà sabato 29 settembre 2007 36 La Redazione augura a tutti i lettori Buone Vacanze! 2 42 Comunità Fotocronaca a cura di SILVANO MARINI 8 3 4 Foto di pag. 41 1e4 La visita della Banda di Pennes a Sarnico 5 In questa pagina 3e4 Don Luciano e don Loris si sono riservati alcuni giorni di riflessione insieme per programmare il prossimo anno pastorale 5 La processione della Madonnina Stella Maris sul Lungolago