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Il Sussidio Unico
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COMPAGNIA
A cura dell'Equipe Diocesana dell'Azione Cattolica dei Ragazzi
Sussidio ACR
COMPAGNIA
Sussidio Permanente: Compagnia
Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Roma
INDICE
Introduzione .....................................................................pag. 3
Le guide ACR e i CIC.........................................................pag. 4
Anno della Compagnia-Fascia 4-5 Piccolissimi.........................pag. 6
Anno della Compagnia-Prima Parte Fascia 4-5.........................pag. 7
Anno della Compagnia-Seconda Parte Fascia 4-5.....................pag. 8
Anno della Compagnia-Fascia 6-8 Prima Fase..........................pag. 9
Anno della Compagnia-Fascia 9-11 Prima Fase........................pag. 1 7
Anno della Compagnia-Fascia 12-14 Prima Fase......................pag. 22
Anno della Compagnia-Fascia 6-8 Seconda Fase......................pag. 27
Anno della Compagnia-Fascia 9-11 Seconda Fase....................pag. 34
Anno della Compagnia-Fascia 12-14 Seconda Fase..................pag. 39
Anno della Compagnia-Fascia 6-8 Terza Fase..........................pag. 45
Anno della Compagnia-Fascia 9-11 Terza Fase.........................pag. 51
Anno della Compagnia-Fascia 12-14 Terza Fase.......................pag. 56
INTRODUZIONE
Cari educatori,
nel presente sussidio l’Equipe Diocesana ACR ha voluto raccogliere i
contributi dell’ultimo triennio di lavoro della Commissione Sussidi. Data
la ciclicità triennale con cui le unità catechistiche si ripresentano,
legandosi ad alcuni temi cari all’ACR, questa raccolta può fornire alcuni
spunti per la mediazione della Guide nazionali con i Catechismi della
Chiesa Cattolica (CIC). Per ogni fascia di età, oltre a sottolineare quali
siano le tematiche in comune tra Guide e CIC e a conciliarle in un unico
obiettivo (il Cosa C’entra), verrà suggerita un’attività per i ragazzi e un
approfondimento per gli educatori.
Certamente questo sussidio non può essere esaustivo e sostituire il
lavoro di mediazione che ogni educatore è chiamato a svolgere per il
proprio gruppo ACR, ma utilizzato insieme ad altri strumenti (Agenda
Educatori, Scuola della Parola, sussidi nazionali sulla spiritualità…) potrà
facilitare la programmazione degli incontri settimanali.
Per completezza vi riproponiamo alcune attenzioni da utilizzare con i
bambini diversamente abili durante le attività e le celebrazioni
programmate.
Ringraziamo tutti gli educatori che in questi anni hanno fatto parte della
Commissione Sussidi e che con grande generosità e impegno si sono
messi a servizio della Diocesi di Roma. Il prezioso lavoro svolto negli
anni passati al fine di sostenere le parrocchie nel loro compito
educativo, sarà certamente utile a tanti altri futuri educatori.
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ANNO DELLA COMPAGNIA FASCIA 4-5 Piccolissimi
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PRIMA PARTE FASCIA 4-5
I BAMBINI ALLA LUCE DELLA FEDE CRISTIANA
In questa prima parte del catechismo i bambini imparano che:
•La vita è un dono meraviglioso da mettere al servizio degli altri maturando
atteggiamenti di generosità e gratuità.
•Attraverso la collaborazione in casa, a scuola, in parrocchia e soprattutto
attraverso il linguaggio-gioco per loro molto divertente e spontaneo,
sperimentano il significato di Solidarietà.
•Esistono luoghi come la scuola, la parrocchia, il parco in cui l’incontro con i
propri coetanei, le persone, gli educatori, permette di compiere i primi passi
nella conoscenza dell’altro.
Nella guida infatti i bambini scoprono:
•Che lavorando insieme, gli impegni di ogni giorno sono più leggeri così come
ci insegna Gesù.
•Come mettersi al servizio degli altri attraverso la conoscenza di persone che
per prime svolgono un servizio, stimolando la loro curiosità.
•Che è importante sapersi relazionare con tante persone diverse le cui
differenti mansioni sono utili alla loro crescita.
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SECONDA PARTE FASCIA 4-5
CAMMINARE INSIEME CON IL SIGNORE
In questa seconda parte del catechismo i bambini scoprono:
•Fin dal Battesimo, Gesù è vicino a loro e attraverso i genitori, i parenti, gli
educatori e tutte le persone care, li guida nel loro percorso educativo.
•A volte basta un piccolo gesto verso un’altra persona per entrare in
comunione con lei.
•Che la loro storia è inserita nella Creazione accorgendosi di essere frutto
dell’amore di Dio insieme alle meraviglie del Creato che li circondano.
Nella guida infatti i bambini comprendono:
•Che la loro famiglia non è solo quella che vivono tutti i giorni, ma una più
grande in cui sono entrati a far parte con il Battesimo.
•L’importanza di viaggiare insieme, imparando ad apprezzare ogni compagno
che è in cammino con loro.
•Che le meraviglie che Dio ha creato sono doni preziosi da accogliere e
custodire nella loro vita.
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ANNO DELLA COMPAGNIA
Cammino ACR:
CATEGORIA
DOMANDE DI VITA ATTEGGIAMENTI
Sequela
Vangelo di MATTEO
Prossimità - Accoglienza gratuità, accoglienza,
gratitudine, condivisione
PRIMA FASE FASCIA 6-8
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 6: “Lo Spirito Santo
riunisce la famiglia di Dio”
Lo Spirito Santo è una realtà viva e dinamica della Chiesa e, questo è possibile
grazie all’esperienza di fede della prima comunità cristiana.
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Parole Chiave Cic: Spirito Santo, realtà viva e dinamica, esperienza di fede,
comunità cristiana.
Parole Chiave Guida: amore del Signore, dono dello Spirito Santo, Chiesa.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Spirito Santo
Esperienza di Fede
Comunità cristiana
GUIDA ACR
Dono Spirito Santo
Amore del Signore
Chiesa
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i bambini si impegnano a conoscere e a vivere la
Chiesa come famiglia.
Nella guida, infatti, i bambini iniziano a scoprire che il Signore ci ama fin
da prima della nascita e ci invita a far parte della sua famiglia, la Chiesa.
MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 9: “Rimanete in me e io in
voi”
Il disegno di Dio sugli uomini è che tutti vivano nell’unità e nella pace. La
Chiesa è il luogo dove questo disegno si realizza e il Battesimo è il primo passo
di ogni credente nella comunità cristiana.
Parole Chiave Cic: Disegno di Dio, unità e pace, Chiesa, Battesimo, credente,
comunità cristiana.
Parole Chiave Guida: importanza del dono, disponibilità, esperienza di
Chiesa.
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ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Battesimo
Unità e Pace
Comunità cristiana
GUIDA ACR
Importanza del dono
Disponibilità
Esperienza di Chiesa
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i bambini scoprono di aver ricevuto il dono del
Battesimo come un dono da custodire e far crescere ogni giorno.
Nella guida, infatti, i bambini iniziano a capire l’importanza di questo dono
e si rendono disponibili verso gli altri e verso Gesù.
MESSAGGIO CIC
Avvento / Natale
CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 3: “Viene Gesù”
L’amore di Dio Padre si manifesta a noi soprattutto nel dono del Suo Figlio
Gesù.
Parole Chiave Cic: amore di Dio Padre, manifestazione, dono, Figlio Gesù.
Parole Chiave Guida: Chiesa riunita, ringraziare il Signore, dono Suo Figlio.
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ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Amore di Dio Padre
Manifestazione
Figlio Gesù
GUIDA ACR
Chiesa riunita
Ringraziare il Signore
Dono di suo Figlio
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i bambini si riuniscono per vivere l’attesa di Gesù e
insieme si preparano ad accoglierLo.
Nella guida, infatti, i bambini ringraziano il Signore per averci donato Suo
Figlio.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
Si organizza una piccola caccia al tesoro: vengono nascosti dei pezzi di
costruzioni in legno (quelle che non sono a incastro per intenderci) con scritto
sopra il nome di un bambino del gruppo, o di un gruppo della parrocchia
(scout, catechismo, coro…), o di personaggi della parrocchia rilevanti (tipo il
parroco), uno per ogni blocco di costruzione. Una volta trovati tutti, i ragazzi si
dispongono in cerchio e ognuno di loro, a turno, dice il/i nome/i che sono
scritti sui pezzi che ha trovato e vengono riportati sulla lavagna o su un foglio di
carta da pacchi. A quel punto si chiede ai ragazzi: cosa accomuna tutte quelle
persone, quei gruppi? Quale luogo? La risposta ovviamente è “la Chiesa”, una
volta indovinato lo si scrive sulla lavagna/carta da pacchi e si passa alla fase
successiva.
Ogni ragazzo dovrà collaborare con gli altri mettendo in comune il/i pezzo/i
trovati e, aiutati dall’educatore se necessario, costruire così una chiesa. A
questo punto i ragazzi si dispongono attorno alla costruzione e uno di loro
proverà a togliere un pezzo o due e la chiesa dovrebbe crollare. Cosa vuol dire
questo? Viene letto il brano 1 Cor 12, 12-14 . Quindi gli si chiede cosa
c’entri ciò che gli è stato appena letto con quello che hanno fatto prima e così
gli si spiegano pian piano le varie analogie: ognuno di noi, singola persona,
gruppo parrocchiale, è una parte della chiesa intesa come fatta di persone e
non come mura come sono abituati a vederla; ogni “parte” è fondamentale,
hanno visto che togliendo un pezzo crolla tutto, e allo stesso tempo unica e
diversa dalle altre, ma comunque importante; quindi Dio col dono dello Spirito
Santo nel Battesimo, ci ha reso a tutti gli effetti Suoi figli e ci ha fatto entrare a
far parte della Chiesa, corpo di Gesù, che ha bisogno di tutti noi, ognuno con
le proprie caratteristiche particolari che lo rendono unico.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Parola di vita - gennaio 2009
"Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo"
(1 Cor 12,20)
Si propone agli educatori di leggere il brano 1 Cor 12,20 e di seguito si riporta
una riflessione di Chiara Lubich.
Anche Paolo, e lui in modo particolare, si è trovato di fronte a comunità
cristiane vivissime, suscitate proprio dalla sua straordinaria parola.
Una di queste era quella, giovane, di Corinto, nella quale lo Spirito Santo non
era stato parco nel diffondere i suoi doni o carismi, come si chiamano. Anzi, in
quel tempo se ne manifestavano di straordinari, per la speciale vocazione che
aveva la Chiesa nascente.
Senonché, questa comunità, fatta l’esperienza esaltante dei vari doni elargiti
dallo Spirito Santo, aveva conosciuto anche rivalità o disordini, proprio fra
coloro che ne erano stati beneficiati.
Fu necessario allora rivolgersi a Paolo, che era ad Efeso, per avere dei
chiarimenti.
Paolo non esita e risponde in una delle sue straordinarie lettere, spiegando
come vadano usate queste grazie particolari.
Egli spiega che esiste diversità di carismi, diversità di ministeri, come quello
degli apostoli o dei profeti o dei maestri, ma che uno solo è il Signore da cui
provengono. Dice che nella comunità esistono operatori di miracoli, di
guarigioni, persone portate in modo eccezionale all’assistenza, altre al governo,
come esiste chi sa parlar lingue, chi le sa interpretare, ma aggiunge che uno
solo è Dio da cui hanno origine.
E allora, siccome i vari doni sono espressioni dello stesso Spirito Santo, che li
infonde liberamente, non possono non essere in armonia fra di loro, non
possono non essere complementari. Essi non servono al godimento personale,
non possono essere motivo di vanto, o di affermazione di sé, ma sono dati per
una finalità comune: costruire la comunità; la loro finalità è il servizio. Non
possono quindi generare rivalità o confusione.
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Paolo, pur pensando a doni particolari che riguardavano proprio la vita della
comunità, è dell’avviso che ogni membro di essa ha la sua capacità, il suo
talento da far trafficare per il bene di tutti, e ognuno deve essere contento del
proprio.
Egli presenta la comunità come un corpo e si domanda: "Se il corpo fosse tutto
occhio dove sarebbe l’udito? E se fosse tutto udito dove l’odorato? Ora,
invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo come Egli ha
voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo?".
Invece:
"Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo".
Se ognuno è diverso, ognuno può essere dono per gli altri, e con ciò essere se
stesso e realizzare il proprio disegno di Dio nei confronti degli altri.
E Paolo vede nella comunità, in cui i diversi doni funzionano, una realtà cui dà
uno splendido nome: Cristo. Il fatto è che quell’originale corpo che
compongono i membri della comunità è veramente il Corpo di Cristo. Cristo
infatti continua a vivere nella sua Chiesa e la Chiesa è il suo corpo. Nel
battesimo, infatti, lo Spirito Santo incorpora in Cristo il credente, che viene
inserito nella comunità. E lì tutti sono Cristo, ogni divisione è cancellata, ogni
discriminazione è superata.
"Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo".
Se il corpo è uno, i membri della comunità cristiana attuano bene il loro nuovo
modo di vivere se realizzano fra loro l’unità, quell’unità che suppone la
diversità, il pluralismo. La comunità non assomiglia ad un blocco di materia
inerte ma ad un organismo vivente con diverse membra.
Il provocare le divisioni è, per i cristiani, fare il contrario di quanto devono.
"Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo".
Come allora vivrai questa nuova Parola che la Scrittura ti propone?
Occorre che tu abbia un grande rispetto per le varie funzioni, per i doni e i
talenti della comunità cristiana.
Bisognerà che tu dilati il cuore su tutta la varia ricchezza della Chiesa e non solo
della piccola Chiesa che frequenti e ti è nota, come la comunità
parrocchiale o l’associazione cristiana cui tu sei legato, oppure il Movimento
ecclesiale di cui sei membro, ma della Chiesa universale, nelle sue molteplici
forme ed espressioni.
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Tutto devi sentir tuo, perché sei parte di questo unico corpo.
E allora, come tieni in considerazione e proteggi ogni membro del tuo corpo
fisico, così devi fare per ogni membro del corpo spirituale. (…)
Per tutti devi avere stima, far la tua parte perché possano rendersi utili alla
Chiesa nel migliore dei modi. (…)
Non disprezzare intanto ciò che Dio ti domanda là dove sei, per quanto il
lavoro quotidiano ti possa sembrare monotono e senza grandi significati:
apparteniamo tutti ad un medesimo corpo e, come membro, ognuno partecipa
all’attività dell’intero corpo, rimanendo al posto che Dio ha scelto per lui.
L’essenziale poi è che tu possegga quel carisma che, come annunzia Paolo,
supera tutti gli altri ed è l’amore: l’amore per ciascun uomo che incontri,
l’amore per tutti gli uomini della terra.
E’ con l’amore, con l’amore reciproco, che le molte membra possono essere un
sol corpo.
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PRIMA FASE FASCIA 9-11
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 9: “Rimanete in me e io in
voi”
Il disegno di Dio sugli uomini è che tutti vivano nell’unità e nella pace. La
Chiesa è il luogo dove questo disegno si realizza e il Battesimo è il primo passo
di ogni credente nella comunità cristiana.
Parole Chiave Cic: Disegno di Dio,unità, pace, Chiesa, Battesimo.
Parole Chiave Guida: Gesù, legame indissolubile, discepoli, differenze, corpo
del popolo di Gesù.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Battesimo
Chiesa
Unità-Pace
GUIDA ACR
Legame indissolubile
Corpo del Popolo di Gesù
Discepoli
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo prende coscienza che, con il Battesimo, ha
iniziato a far parte della comunità cristiana.
Nella guida, infatti, il ragazzo scopre che, come Gesù crea il suo legame
indissolubile con i discepoli, anche lui è chiamato a stringere nuovi legami
all’interno della Chiesa.
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MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 3: “Con la forza dello Spirito
Santo”
A Pentecoste Gesù dona il suo Spirito ai discepoli. Nasce la Chiesa. Essa
continua l’opera di Gesù a
servizio del regno di Dio.
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 4: “Il volto della Chiesa”
La Chiesa, sotto l’azione dello Spirito Santo è una, cattolica e apostolica. Essa
vive in atteggiamento di conversione e manifesta al mondo il progetto di Dio.
Parole Chiave Cic: Pentecoste, Spirito Santo, discepoli, Chiesa, opera di
Gesù, servizio, conversione, progetto di Dio.
Parole Chiave Guida: Spirito Santo,unione, ricchezza, comunità, realtà
parrocchiale.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Pentecoste
Chiesa
Servizio
GUIDA ACR
Spirito Santo
Unione di persone
Realtà parrocchiale
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo capisce che è importante conoscere la
propria comunità cristiana in tutte le sue caratteristiche.
Nella guida, infatti, il ragazzo apprende che con il dono dello Spirito Santo
possiamo creare un’unione formata da tante persone, ognuna con le sue
particolarità.
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MESSAGGIO CIC
Avvento / Natale
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica si invita il ragazzo a conoscere il Natale nel suo
contesto storico.
Nella guida, infatti, si fa presente al ragazzo che Gesù si è fatto uomo
come noi e ci chiama ad accogliere e coinvolgere la persone durante le
celebrazioni del Natale.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
La raccolta dell’uva
I ragazzi vengono divisi in due squadre. Ogni squadra sceglie 3 vignaioli
(difensore) e 2 ladri (attaccante), possono anche essere di più dipende dal
numero di componenti di ogni squadra. Gli altri giocatori della squadra
formano un cerchio e dovranno tenersi sempre per mano, rappresentano una
vite. A ciascun giocatore-tralcio verranno pinzate tre mollette (rappresentanti
l'uva) sulla schiena. L'educatore dovrà scrivere su ciascuna molletta il nome dei
ragazzi dell'ACR, le mollette sono il simbolo di ogni individuo che compone il
gruppoACR che fa parte della parrocchia. Il cerchio- vite si allarga sul campo
da gioco, ai lati del cerchio-vite si schierano rispettivamente i vignaioli e i ladri.
Al via i ladri vanno a prendere una molletta-uva su uno degli avversari e
corrono a pinzarla su uno dei giocatori-tralci della propria squadra. I vignaioli
cercano di impedirglielo toccandoli. I ladri toccati devono restare fermi per 10
secondi, contando ad alta voce. Se hanno in mano una molletta-uva devono
consegnarla al vignaiolo che li ha acchiappati, che andrà a pinzarla su un
giocatore-tralcio della sua squadra. Il cerchio-vite deve spostarsi di qua e di là, i
giocatori-tralci che li compongono devono sempre tenersi per mano senza mai
staccarsi l'uno dall’altro. Le mollette-uva che cadono a terra possono essere
raccolte sia dai ladri che dai vignaioli, purchè non abbiano già in mano un'altra
molletta-uva. Ogni 5-10 minuti si ruotano i ruoli. Coloro che sono stati
vignaioli e ladri diventano tralci e viceversa, fino a quando tutti i ragazzi della
squadra non abbiano ricoperto tutti i ruoli. Il gioco è a tempo, può durare da
un massimo di 20 minuti a quanto gli educatori vogliono. Alla fine del gioco si
conteranno e si leggeranno i nomi delle mollette-uva attaccate sui giocatoritralci, vince chi è riuscito a far germogliare più frutta e quindi a chi è riuscito
ad accogliere/aggiungere più persone nuove al proprio gruppo, creando così
nuovi legami.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Consigliamo agli educatori una riflessione sul brano del Vangelo di Giovanni
15,1 -8, per far comprendere ai ragazzi che Dio da sempre ha un progetto per
l’umanità intera e nonostante le diversità di cultura, di razza, tutti siamo una
cosa sola in Lui; un’unica pianta che porta molto frutto.
Giovanni 15,1 -8
«I O SONO LA VERA VITE E IL PADRE MIO È IL VIGNAIOLO. OGNI TRALCIO CHE IN ME
NON PORTA FRUTTO, LO TOGLIE E OGNI TRALCIO CHE PORTA FRUTTO, LO POTA
PERCHÉ PORTI PIÙ FRUTTO. VOI SIETE GIÀ MONDI , PER LA PAROLA CHE VI HO
ANNUNZIATO. RIMANETE IN ME E IO IN VOI . COME IL TRALCIO NON PUÒ FAR
FRUTTO DA SE STESSO SE NON RIMANE NELLA VITE, COSÌ ANCHE VOI SE NON
RIMANETE IN ME. I O SONO LA VITE, VOI I TRALCI . CHI RIMANE IN ME E IO IN LUI , FA
MOLTO FRUTTO, PERCHÉ SENZA DI ME NON POTETE FAR NULLA. CHI NON RIMANE IN
ME VIENE GETTATO VIA COME IL TRALCIO E SI SECCA, E POI LO RACCOLGONO E LO
GETTANO NEL FUOCO E LO BRUCIANO. S E RIMANETE IN ME E LE MIE PAROLE
RIMANGONO IN VOI , CHIEDETE QUEL CHE VOLETE E VI SARÀ DATO. I N QUESTO È
GLORIFICATO IL PADRE MIO: CHE PORTIATE MOLTO FRUTTO E DIVENTIATE MIEI
DISCEPOLI ».
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PRIMA FASE FASCIA 12-14
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 4: “Il volto della
Chiesa”
La Chiesa, sotto l’azione dello Spirito Santo è una, cattolica, apostolica. Essa
vive in atteggiamento di conversione e manifesta al mondo il progetto di Dio.
Parole Chiave Cic: Chiesa, azione Spirito Santo, conversione, progetto di
Dio.
Parole Chiave Guida: Attori responsabili, costruzione della Chiesa,
riflessione, atteggiamenti, comunità, confessione.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Chiesa
Azione
Conversione
GUIDA ACR
Costruzione della Chiesa
Attori responsabili
Confessione
22
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo scopre le caratteristiche fondanti delle
prime comunità cristiane.
Nella guida, infatti, il ragazzo è spinto ad essere attore responsabile nel
prendere parte alla costruzione della Chiesa.
MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\4: Vi ho chiamato amici: unità catechistica 6: “Voi siete il mio
popolo”
Lo Spirito anima la Chiesa, la arricchisce di carismi, la spinge ad annunciare a
tutti i popoli la salvezza. La Chiesa è segno e strumento di unione con Dio e di
unità e di pace tra gli uomini.
Parole Chiave Cic: Spirito, Chiesa, carismi, annunciare, salvezza, unione con
Dio, unità e pace.
Parole Chiave Guida: Vivere il Vangelo, Battesimo, riflessione, protagonismo.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Carismi
Annunciare
Unione con Dio
GUIDA ACR
Riflessione e Atteggiamenti
Vivere il Vangelo da protagonisti
Battesimo
23
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i ragazzi scoprono il vero volto della Chiesa.
Nella guida, infatti, i ragazzi riscoprono che il dono del Battesimo li chiama
ad essere protagonisti della Chiesa.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
Con il Battesimo tutti siamo chiamati a essere testimoni credibili del Vangelo.
Non sempre però i ragazzi si sentono chiamati a tale compito. Pensano che sia
una cosa da grandi, non si sentono all’altezza o pensano che non li riguardi
ancora. Allora come fargli capire che Dio chiama tutti a costruire la sua
Chiesa? Come trasmettergli la gioia di essere testimoni del Vangelo? Per aiutare
i ragazzi in questo percorso, sarebbe bello che voi educatori raccontaste la
vostra esperienza all’interno della Chiesa, del vostro servizio in parrocchia e di
come vi siete sentiti chiamati da Dio. Se nel gruppo c’è più di un educatore, i
ragazzi avranno davanti più storie diverse ma accomunate dal fatto che ognuno
con i suoi doni s’impegna a vivere il Vangelo nella semplicità della sua vita. Il
fatto che la testimonianza venga da voi può far si che i ragazzi riescano più
facilmente a esporre i loro dubbi, le loro paure e vi permetta di ampliare
l’attività.
In un secondo momento divisi per gruppetti e aiutati dai propri educatori,
potrebbero cercare di capire quali sono i doni che hanno ricevuto da Dio e
scriverli su alcuni foglietti. Una volta ricomposto il gruppo, potrebbero
prendere ogni foglietto e discutere tutti insieme su come mettere a servizio
degli altri il proprio dono. Una volta terminata la discussione, si potrebbe
raccogliere tutti i foglietti in una scatola-regalo per poi portarla durante un
offertorio domenicale, segno di voler mettere i propri doni a servizio della
comunità e della Chiesa.
ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Anche noi educatori siamo chiamati a essere testimoni credibili del Vangelo.
Per questo vi proponiamo di leggere la storia del Beato Pier Giorgio Frassati
testimonianza di un’appartenenza gioiosa alla Chiesa e d’impegno a vivere il
Vangelo nella semplicità della propria vita.
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SECONDA FASE FASCIA 6-8
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 4: “Ascoltiamo quello che
Gesù fa e dice”
Gesù, Figlio di Dio è buono, potente e misericordioso come il Padre.
CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 2: “Dio padre è sempre con
noi”
Dio Padre è sempre presente nella nostra vita. E’con noi nella vita e anche
dopo la morte; non ci lascia mai soli.
Parole Chiave Cic: Figlio di Dio, buono, potente e misericordioso, Padre, vita
e morte.
Parole Chiave Guida: Dio, ama i suoi figli, creature uniche.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Figlio di Dio
Padre
Vita e Morte
GUIDA ACR
Dio ama i suoi figli
Testimoni
Creature uniche
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Cosa c’entra
Nelle unità catechistiche i bambini conoscono Gesù come Figlio che è
obbediente alla volontà del Padre.
Nella guida, infatti, i bambini capiscono che Dio ama i suoi figli e sono per
Lui creature uniche.
MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 7: “Resta con noi, Signore”
La celebrazione dell’Eucaristia nel giorno del Signore è il culmine e la fonte
della vita cristiana.
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 8: “Credo la Chiesa”
Nell’Eucaristia la Chiesa cresce e si rinnova. La Chiesa vive nelle famiglie
cristiane, nelle attività della parrocchia, nella testimonianza del Vangelo.
Parole Chiave Cic: Eucaristia, vita cristiana, Chiesa, famiglie cristiane, attività
parrocchiali, testimonianza del Vangelo.
Parole Chiave Guida: Santa Messa, ascolto della Parola, scelte e rinunce.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Eucaristia
Testimonianza del Vangelo
Vita cristiana
GUIDA ACR
Santa Messa
Ascolto della Parola
Scelte e rinunce
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Cosa c’entra
Nelle unità catechistiche i bambini comprendono che l’Eucaristia li rende
protagonisti della Chiesa.
Nella guida, infatti, i bambini partecipano alla Santa Messa e mettendosi in
ascolto della Parola imparano ad essere testimoni del Vangelo.
MESSAGGIO CIC
Quaresima / Pasqua
CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 5: “Gesù muore e risorge
per noi”
Il racconto evangelico favorisce l’itinerario di scoperta e di incontro con Gesù.
CIC\2:Venite con me: unità catechistica 6: “Non c’è amore più
grande”
La Pasqua di Gesù è il grande dono dell’amore di Dio per gli uomini; come
buon pastore Gesù dà la vita, offre il suo corpo e il suo sangue per la salvezza
degli uomini.
Parole Chiave Cic: Itinerario di scoperta, incontro con Gesù, Pasqua, dono,
amore di Dio, offrire, salvezza.
Parole Chiave Guida: Impegnarsi, figli di Dio, costruire, bene comune, avere
cura.
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ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Incontro con Gesù
Amore di Dio
Salvezza
GUIDA ACR
Figli di Dio
Avere cura
Bene Comune
Cosa c’entra
Nelle unità catechistiche i bambini comprendono che Gesù ha donato la
sua vita per la nostra salvezza.
Nella guida, infatti, i bambini si impegnano come figli di Dio, a costruire il
bene comune.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
Suggeriamo di leggere con i bambini due brani del Vangelo: nel primo Gesù ci
svela chi è suo Padre, nel secondo Dio ci presenta suo Figlio. Proponiamo
anche un paio di attività per approfondire i due brani.
Brano del Vangelo: “Gesù tra i dottori” - Lc 2,41 -50
Prima della lettura del brano, è possibile organizzare una caccia al tesoro “a
tema” con indizi scritti su pergamene simili ai rotoli della Legge, educatori
vestiti con qualche dettaglio da dottore della legge oppure vestiti da Maria e
Giuseppe. Al termine della caccia al tesoro troveranno una pergamena con la
frase di Gesù: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?”
Brano del Vangelo: “Battesimo di Gesù” Mt 3,13-17
Una volta letto il brano del Vangelo si potrebbe far vedere ai bambini la ripresa
di un Battesimo dei nostri giorni. In un secondo momento si potrebbe
preparare un cartellone su cui mettere a confronto i due Battesimi,
sottolineando come il Battesimo di Gesù abbia preparato la strada al Battesimo
cristiano. (vedi nota Bibbia di Gerusalemme). Tutto questo è evidente anche
nei segni presenti nel Battesimo cristiano.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Suggeriamo di leggere e meditare queste parole di Papa Benedetto XVI
espresse durante l’ultima GMG che trattano proprio il tema del Battesimo.
Discorso del Santo Padre Benedetto XVI alla GMG di Sydney:
(…) QUESTA SERA DESIDERO PERTANTO RICORDARE BREVEMENTE QUALCOSA DELLA
NOSTRA COMPRENSIONE DEL BATTESIMO, PRIMA DI CONSIDERARE DOMANI LO S PIRITO
SANTO. N EL GIORNO DEL BATTESIMO DIO VI HA INTRODOTTO NELLA SUA SANTITÀ
(CFR 2 PT 1,4). SIETE STATI ADOTTATI QUALI FIGLI E FIGLIE DEL PADRE E SIETE STATI
INCORPORATI IN CRISTO. S IETE DIVENUTI ABITAZIONE DEL SUO S PIRITO (CFR 1 COR
6,19). I L BATTESIMO NON È UN COMPIMENTO NÉ UNA RICOMPENSA: È UNA GRAZIA,
È OPERA DI DIO. PERCIÒ, VERSO LA FINE DEL RITO DEL BATTESIMO, IL SACERDOTE SI È
RIVOLTO AI VOSTRI GENITORI E AI PARTECIPANTI , E CHIAMANDOVI PER NOME HA
DETTO: “S EI DIVENTATO NUOVA CREATURA” (RITO DEL BATTESIMO, 99).
CARI AMICI , A CASA, A SCUOLA, ALL’ UNIVERSITÀ, NEI LUOGHI DI LAVORO E DI
SVAGO, RICORDATEVI CHE SIETE CREATURE NUOVE. N ON STATE SOLTANTO DI FRONTE
AL CREATORE PIENI DI STUPORE, RALLEGRANDOVI PER LE SUE OPERE, MA TENETE
PRESENTE CHE IL FONDAMENTO SICURO DELL’ UMANA SOLIDARIETÀ STA NELL’ORIGINE
COMUNE DI OGNI PERSONA, IL VERTICE DEL DISEGNO CREATIVO DI DIO PER IL
MONDO. COME CRISTIANI , VOI SIETE IN QUESTO MONDO SAPENDO CHE DIO HA UN
VOLTO UMANO – G ESÙ CRISTO – LA “ VIA” CHE SODDISFA OGNI ANELITO UMANO, E
LA “ VITA” DELLA QUALE SIAMO CHIAMATI A DARE TESTIMONIANZA, CAMMINANDO
SEMPRE NELLA SUA LUCE (CFR IBID., 100). I L COMPITO DI TESTIMONE NON È FACILE.
VI SONO MOLTI , OGGI , I QUALI PRETENDONO CHE DIO DEBBA ESSERE LASCIATO “ IN
PANCHINA” E CHE LA RELIGIONE E LA FEDE, PER QUANTO ACCETTABILI SUL PIANO
INDIVIDUALE, DEBBANO ESSERE O ESCLUSE DALLA VITA PUBBLICA O UTILIZZATE SOLO
PER PERSEGUIRE LIMITATI SCOPI PRAGMATICI . QUESTA VISIONE SECOLARIZZATA TENTA
DI SPIEGARE LA VITA UMANA E DI PLASMARE LA SOCIETÀ CON POCHI RIFERIMENTI O
CON NESSUN RIFERIMENTO AL CREATORE (…) TUTTAVIA L’ ESPERIENZA MOSTRA CHE
IL DISCOSTARSI DAL DISEGNO DI DIO CREATORE PROVOCA UN DISORDINE CHE HA
INEVITABILI RIPERCUSSIONI SUL RESTO DEL CREATO (CFR M ESSAGGIO PER LA
GIORNATA M ONDIALE DELLA PACE 1990, 5).
32
QUANDO DIO VIENE ECLISSATO, LA NOSTRA CAPACITÀ DI RICONOSCERE L’ORDINE
NATURALE, LO SCOPO E IL “ BENE” COMINCIA A SVANIRE.
CIÒ CHE OSTENTATAMENTE È STATO PROMOSSO COME UMANA INGEGNOSITÀ SI È BEN
PRESTO MANIFESTATO COME FOLLIA, AVIDITÀ E SFRUTTAMENTO EGOISTICO. E COSÌ CI
SIAMO RESI SEMPRE PIÙ CONTO DEL BISOGNO DI UMILTÀ DI FRONTE ALLA DELICATA
COMPLESSITÀ DEL MONDO DI DIO.
E CHE DIRE DEL NOSTRO AMBIENTE SOCIALE? SIAMO UGUALMENTE VIGILI QUANTO AI
SEGNI DEL NOSTRO VOLGERE LE SPALLE ALLA STRUTTURA MORALE DI CUI DIO HA
DOTATO L’ UMANITÀ (CFR M ESSAGGIO PER LA G IORNATA M ONDIALE DELLA PACE
2007, 8)? SAPPIAMO RICONOSCERE CHE L’ INNATA DIGNITÀ DI OGNI INDIVIDUO
POGGIA SULLA SUA PIÙ PROFONDA IDENTITÀ, QUALE IMMAGINE DEL CREATORE, E
CHE PERCIÒ I DIRITTI UMANI SONO UNIVERSALI , BASATI SULLA LEGGE NATURALE, E
NON QUALCOSA DIPENDENTE DA NEGOZIATI O DA CONDISCENDENZA, MEN CHE
MENO DA COMPROMESSO? E COSÌ SIAMO CONDOTTI A RIFLETTERE SU QUALE POSTO
HANNO NELLE NOSTRE SOCIETÀ I POVERI , I VECCHI , GLI IMMIGRANTI , I PRIVI DI VOCE.
COME PUÒ ESSERE CHE LA VIOLENZA DOMESTICA TORMENTI TANTE MADRI E BAMBINI ?
COME PUÒ ESSERE CHE LO SPAZIO UMANO PIÙ MIRABILE E SACRO, IL GREMBO
MATERNO, SIA DIVENTATO LUOGO DI VIOLENZA INDICIBILE?
CARI AMICI , LA CREAZIONE DI DIO È UNICA ED È BUONA. LE PREOCCUPAZIONI PER
LA NON VIOLENZA, LO SVILUPPO SOSTENIBILE, LA GIUSTIZIA E LA PACE, LA CURA DEL
NOSTRO AMBIENTE SONO DI VITALE IMPORTANZA PER L’ UMANITÀ. TUTTO CIÒ NON
PUÒ PERÒ ESSERE COMPRESO A PRESCINDERE DA UNA PROFONDA RIFLESSIONE
SULL’ INNATA DIGNITÀ DI OGNI VITA UMANA DAL CONCEPIMENTO FINO ALLA MORTE
NATURALE, UNA DIGNITÀ CHE È CONFERITA DA DIO STESSO E PERCIÒ INVIOLABILE. I L
NOSTRO MONDO SI È STANCATO DELL’ AVIDITÀ, DELLO SFRUTTAMENTO E DELLA
DIVISIONE, DEL TEDIO DI FALSI IDOLI E DI RISPOSTE PARZIALI , E DELLA PENA DI FALSE
PROMESSE. I L NOSTRO CUORE E LA NOSTRA MENTE ANELANO AD UNA VISIONE DELLA
VITA DOVE REGNI L’ AMORE, DOVE I DONI SIANO CONDIVISI , DOVE SI EDIFICHI
L’ UNITÀ, DOVE LA LIBERTÀ TROVI IL PROPRIO SIGNIFICATO NELLA VERITÀ, E DOVE
L’ IDENTITÀ SIA TROVATA IN UNA COMUNIONE RISPETTOSA. QUESTA È OPERA DELLO
SPIRITO SANTO! QUESTA È LA SPERANZA OFFERTA DAL VANGELO DI GESÙ CRISTO! È
PER RENDERE TESTIMONIANZA A QUESTA REALTÀ CHE SIETE STATI RICREATI NEL
BATTESIMO E RAFFORZATI MEDIANTE I DONI DELLO SPIRITO NELLA CRESIMA. SIA
QUESTO IL MESSAGGIO CHE VOI PORTATE DA S YDNEY AL MONDO!
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SECONDA FASE FASCIA 9-11
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 7: “Resta con noi Signore”
La celebrazione dell’Eucaristia nel giorno del Signore è il culmine e la fonte
della vita cristiana.
Parole Chiave Cic: Eucaristia, giorno del Signore, culmine e fonte,vita
cristiana.
Parole Chiave Guida: Mensa di Gesù, Morte e Risurrezione di Cristo, Pasqua,
vita del ragazzo.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Eucaristia
Vita cristiana
Culmine-Fonte
GUIDA ACR
Mensa del Signore
Vita del ragazzo
Pasqua
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo capisce l’importanza dell’Eucaristia come
impegno costante nello sviluppare la carità, l’accoglienza, la condivisione e
la disponibilità al servizio.
Nella guida, infatti, il ragazzo scopre che anche lui è chiamato a far parte
della Mensa di Gesù.
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MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 4: “Il volto della
Chiesa”
La Chiesa, sotto l’azione dello Spirito Santo è una, cattolica e apostolica. Essa
vive in atteggiamento di conversione e manifesta al mondo il progetto di Dio.
Parole Chiave Cic: Chiesa, Spirito Santo, conversione, manifestazione,
progetto di Dio.
Parole Chiave Guida: Spirito Santo, testimoni del Vangelo, amore di Dio,
nostra comunità.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Spirito Santo
Manifestazione
Progetto di Dio
GUIDA ACR
Spirito Santo
Amore di Dio
Testimoni del Vangelo
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo capisce che l’azione dello Spirito Santo
avviene anche nella costante conversione e riconciliazione con Dio.
Nella guida, infatti, il ragazzo apprende che lo Spirito Santo ci aiuta ad
essere testimoni del Vangelo.
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MESSAGGIO CIC
Quaresima / Pasqua
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 6: “Non c’è amore più
grande”
La Pasqua di Gesù è il grande dono dell’amore di Dio per gli uomini; come
buon pastore Gesù dà la vita, offre il suo corpo e il suo sangue per la nostra
salvezza.
Parole Chiave Cic: Pasqua di Gesù, dono, amore di Dio, dono della vita,
corpo e sangue, salvezza.
Parole Chiave Guida: vita di Gesù, esempio, vivere in Lui, sacrificio,gioia.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Pasqua di Gesù
Amore di Dio
Dono della vita
GUIDA ACR
Sacrificio
Vita di Gesù
Esempio
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica si invita il ragazzo ad approfondire i momenti della
Pasqua del Signore.
Nella guida, infatti, si fa capire al ragazzo che la vita di Gesù è per noi un
esempio.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
In scena
Gli educatori dovranno preparare due scenette che rappresentano un litigio tra
degli amici con conclusioni diverse, cioè nella prima si avrà come epilogo la
riconciliazione tra gli amici, l’altra invece vedrà i protagonisti non riconciliarsi e
andare via ognuno per la propria strada.
Al termine delle due rappresentazioni i ragazzi dovranno disegnare su un
cartoncino e spiegare un episodio che li ha visti protagonisti di una discussione
e come è andata a finire.
Gli educatori dovranno mettere a confronto sia gli episodi rappresentati sia le
diverse soluzioni, spiegando che l’Amore di Dio verso i suoi figli è immenso e
che è capace di perdonare tutti, così anche i ragazzi dovranno perdonare le
persone con cui hanno avuto un dissidio e riconciliarsi con loro.
Considerato che Dio è sempre disposto a perdonare e a donare il Suo Amore
attraverso il Sacramento della Riconciliazione, anche i ragazzi possono
perdonare e amare le persone più care, come ad esempio gli amici.
Si lascia ai singoli educatori la possibilità di inventare il canovaccio e
l’ambientazione delle scene.
ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Proponiamo, agli educatori, un momento di riflessione sull'importanza del
Sacramento della Riconciliazione, sacramento a cui molto spesso non viene
dato il suo valore reale anche per la paura di venire giudicati. Il testo riportato
di seguito ci invita a superare questa convinzione e a riconsiderare la nostra
posizione nei confronti di questo sacramento,
memori del fatto che l'amore di Dio, essendo infinito, ci permette il perenne
confronto con Lui e la certezza di un perdono per le nostre mancanze.
37
Padre Pio parla della Madonna di Padre Marcellino Iasenzaniro
"... E COSÌ QUALCHE GIORNO DOPO L' EPISODIO DELLA PROCESSIONE MARINATA, PUR
ESSENDO STRAORDINARIAMENTE FELICE DI AVER OTTENUTO L' ASSOLUZIONE DI P. PIO,
MI AVVICINAI E GLI DISSI : “PADRE QUANDO SULLE PENITENZE E SUI CONSIGLI CHE
RICEVO DA LEI , MI METTO A RIFLETTERE, ALLORA I MIEI CONTI LI SO PORTARE. ALLA
VISTA DELLA MONTAGNA DEI MIEI DIFETTI , INCROCIO LE BRACCIA E DICO: NON C' È
NIENTE DA FARE, LA MIA VOLONTÀ È PARI A ZERO. EPPURE RICONOSCO E CREDO
FERMAMENTE CHE GUADAGNERÒ QUALCOSA, SOLO SE MI APPLICHERÒ ALLO STUDIO E
ALL' AMORE DI DIO, CON I SUGGERIMENTI ED I PUNGOLI CHE RICEVO DA LEI ”.
M I ACCAREZZÒ LA GUANCIA CON UNA SPECIE DI SCHIAFFETTO-CAREZZA: EBBI PER UN
ISTANTE IL TERRORE DI ESSERE STATO VISTO DA QUALCUNO NELL' ATTO DI RICEVERE
UNO SCHIAFFO DA P. PIO.
POI MI RISPOSE: “D' ALTRONDE, PURTROPPO, IN MATERIA DI FEDE NON POSSIAMO
SODDISFARE AL DESIDERIO DI SCOPRIRE TUTTO; ANZI ABBIAMO OLTRE CHE LA
NECESSITÀ, ANCHE IL DOVERE DI ACCETTARE TUTTO VELATO, CON LA PAURA DEL
RISCHIO, COMPENSATO DALLA FERMA SPERANZA. S E ORA SCOPRISSIMO DIO
DIRETTAMENTE E INTERAMENTE, FORSE AVREMMO PIÙ PAURA.
PER FARTI COMPRENDERE LA NECESSITÀ DELL' UMILTÀ DELLA TESTIMONIANZA DI UNA
VERITÀ TEOLOGICA, MI VERREBBE LA VOGLIA DI GETTARTI DALLA FINESTRA: INFATTI ,
PER FARE PROGRESSI NELLA PRATICA DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA, DOVRESTI
LIBERARTI GENEROSAMENTE DA TUTTE LE STORTURE, MA PURTROPPO NON HAI IL
CORAGGIO DEI GRANDI GESTI .
QUANDO VIENI A CONFESSARTI , TU PENSI DI DOVER CONTARE SEMPRE E SOLAMENTE
SULLA TUA TESTA TARLATA E SUL TUO CUORE SFORACCHIATO DA FRECCE VELENOSE:
CERTO CHE, MESSE COSÌ LE COSE, HAI RAGIONE AD AVER PAURA E DI AVVILIRTI ! I O
INVECE TI DICO: PROPOSITI NUOVI E IDEE NUOVE IN MENTE RINNOVATA E CUORE
FRESCO: NIENTE ASSUEFAZIONE”.
POI TUTTO D' UN TRATTO SCRUTANDOMI FISSO PER VEDERE SE ERA ASCOLTATO O NO,
MI FECE LA SEGUENTE RACCOMANDAZIONE: “ CONSIDERA IL CONFESSORE COME UN
INVIATO DELLA VERGINE S ANTISSIMA IN SOCCORSO DEI PENITENTI ; E RINGRAZIA IL
SIGNORE PERCHÉ, ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA M ADRE, EGLI RIVOLGE IL SUO
SGUARDO A TE E ALLA TUE MISERIE”.
38
SECONDA FASE FASCIA 12-14
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 5: “La Chiesa vive nel
mondo”
La Chiesa è strumento per la realizzazione del progetto di Dio, e così manifesta
l’amore di Dio.
Parole Chiave Cic: Chiesa, strumento, progetto di Dio, amore di Dio.
Parole Chiave Guida: Testimone credibile, amore quotidiano, azioni
concrete.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Chiesa-Strumento
Progetto di Dio
Amore di Dio
GUIDA ACR
Testimoni credibili
Azioni concrete
Amore quotidiano
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo scopre che la Chiesa è presente nei suoi
mondi vitali.
Nella guida, infatti, il ragazzo si interroga su come essere testimone
credibile del Vangelo.
39
MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\4: Vi ho chiamato amici: unità catechistica 6: “Voi siete il mio
popolo”
Lo Spirito anima la Chiesa, la arricchisce di carismi, la spinge ad annunciare a
tutti i popoli la salvezza. La Chiesa è segno e strumento di unione con Dio e di
unità e di pace tra gli uomini.
Parole Chiave Cic: Spirito, Chiesa, carismi, annunciare, salvezza, strumento,
unione con Dio, unità e pace.
Parole Chiave Guida: Comunità, parte attiva della Chiesa, donarsi
gratuitamente, differenza nel mondo.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Annunciare
Salvezza
Unione con Dio
GUIDA ACR
Parte attiva della Chiesa
Fare la differenza nel mondo
Donarsi gratuitamente
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i ragazzi sono invitati a proseguire la loro missione
personale nel mondo attraverso i doni e la grazia ricevuti da Dio.
Nella guida, infatti, i ragazzi scoprono una comunità riunita in Cristo e
comprendono di poter essere parte attiva della Chiesa donandosi
gratuitamente ai fratelli.
40
ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
L’educatore potrebbe iniziare spiegando ai ragazzi l’importanza della
testimonianza. Per fare ciò può distribuire un bicchiere, con un po’ d’acqua, a
ciascun ragazzo e mettere un colore a tempera molto diluito in un bicchiere sul
tavolo. Spiegare ai ragazzi che l’acqua colorata che gli diamo, è quello che
ricevono in parrocchia, all’interno del gruppo, è la vita che all’ombra della
Chiesa e del Vangelo prende colore. I ragazzi, poi, fanno cadere una goccia di
colore nel loro bicchiere, per vedere come si espande il colore e colora la loro
acqua. Il bicchiere d’acqua rappresenta la realtà in cui vivono; versando il
colore nel bicchiere loro colorano l’acqua al suo interno e questo significa che
se portano nel loro mondo quello che ricevono dall’incontro, fanno vedere ai
loro amici e famigliari come sono e quello che imparano. L’educatore deve far
capire al ragazzo quanto sia importante ricevere ma ancor più dare, portare
all’esterno del gruppo e se possibile della parrocchia quello che ha imparato
dopo un incontro.
L’educatore prepara un cartellone o un powerpoint su dei personaggi che sono,
testimoni dei valori della Chiesa (beato Charles de Foucauld, testimone di
carità e fratellanza universale, santa Gianna Beretta Molla, che sacrifica la
propria vita per salvare quella della figlia, una testimonianza di puro amore
materno) o esempi di vita per qualcuno (Madre Teresa di Calcutta, nobel per
la pace, fondò “le missionarie della carità” che si prendono cura dei “più
poveri dei poveri” e “di tutte quelle persone che si sentono non volute e non
amate”). Far vedere ai ragazzi esempi di testimonianza e farli riflettere, su
come queste persone hanno portato agli altri quello che sono (come sono stati
luce per gli altri), cosa significa per loro testimoniare. Poi porgli delle domande
per lasciarli riflettere, ad esempio:
o Come posso essere testimone per qualcuno?
o Sono mai stato testimone per qualcuno? Se si quando? Se no perché?
o Hai mai notato nella vita quotidiana una testimonianza che ti ha colpito
particolarmente? Se si quando?
41
Infine far prendere ai ragazzi l’impegno, che devono rispettare all’interno della
settimana, di notare tutte le volte che loro sono da esempio per qualcuno; in
modo tale da fargli capire che anche loro sono testimoni nell’ambiente in cui
vivono.
ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
In queste righe vi suggeriamo alcuni testi che speriamo possano farvi riflettere
sul vostro essere testimoni dell’amore di Dio. Perché per essere testimone non
basta credere, bisogna essere credibili e l’unico modo in cui questo è possibile è
impegnarsi a vivere il Vangelo quotidianamente, nei luoghi che abitiamo, con le
nostre azioni normali che possano, però, far vedere che si è avuto l’incontro
con il Risorto. Ed è proprio la parola di Gesù che ci viene incontro con il
Vangelo di Luca 10, 25-37, con la parabola del buon samaritano. Gesù non ci
dice chi sarà il nostro prossimo, ma concretamente ci suggerisce come
accoglierlo. Vi proponiamo, poi, di leggere un estratto di un articolo che parla
di un giovane ragazzo che ha saputo trasformare il Vangelo in vita.
«BUSSA
IL CITOFONO CHI SARÀ MAI ? UNA MIA AMICA MI VIENE A TROVARE MA
ATTRAVERSO DI LEI È UN ALTRO CHE MI VIENE A TROVARE E L’I NCONTRO SI
RINNOVA». PAOLINO SCRIVE QUESTI VERSI RIPENSANDO AD UNA VISITA SPECIALE E
INATTESA RICEVUTA NEL POMERIGGIO DEL 4 NOVEMBRE DI DUE ANNI FA. PAROLE
LEGGERE, FIGLIE MATURE DI UNA MENTE AGILE E DI UN CORPO IMPRIGIONATO DALLA
DISTROFIA MUSCOLARE PROGRESSIVA. PAROLE BATTUTE SUL PC LENTAMENTE, SILLABE
MESSE INSIEME PER NARRARE A SÉ STESSO E AL MONDO TRENTATRÉ ANNI DI LOTTA, DI
RABBIA, DI PACE, DI FEDE. LA DISTROFIA HA COMINCIATO A PRESSARE PRESTO IL
CORPO DI PAOLINO. A 8-9 ANNI I PASSI COMINCIANO AD ESSERE INCERTI . I N TERZA
MEDIA LE GAMBE CROLLANO, CI VUOLE LA SEDIA A ROTELLE. PAOLINO INSORGE.
N ON LA VUOLE, LA DETESTA. È IL SEGNO DELLA RESA. CI SI DEVE SEDERE PER FORZA,
NON PER SCELTA. CON QUELLA ELETTRICA CERCA DI VINCERE LA SFIDA DELLA
NORMALITÀ. S CENDE IN STRADA, AFFRONTA LA MALATTIA, LE PAURE, I PREGIUDIZI .
LA SUA ADOLESCENZA È SERENA, MA VORREBBE AVERE UNA FIDANZATA.
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«QUANTO AMORE DAREI ALLA MIA DONNA MA VA BENE ANCHE COSÌ È ANCORA PIÙ
PURO L’ AMORE DEGLI AMICI ». U N GIORNO, SCARROZZANDO QUA E LÀ PER N OLA, SI
IMBATTE IN CICCIO, PRESIDENTE DELL’AZIONE CATTOLICA DELLA PARROCCHIA
“STELLA”. STANNO PREPARANDO UNA RECITA, GLI OFFRE UNA PARTE. PAOLINO
RIPETE LA PARTE PER ORE E ORE. È UN SUCCESSO. A IMPRESA CONCLUSA, PAOLINO
DALLE QUINTE LANCIA UN URLO MEMORABILE.
È A QUESTO PUNTO CHE L’ ELENCO DIVENTA SEMPRE PIÙ LUNGO. OGNI NOME UNA
FRASE, UNA CONFIDENZA, UN SMS CHE HA TRASFORMATO IN VERSI . E POI GLI AMICI ,
AMICI VERI , NON PER COMPASSIONE O IPOCRITA PIETISMO. RAGAZZI CHE VANNO E
VENGONO DA CASA SUA, PER RIVELARE UN SEGRETO, PER RICEVERE UN CONSIGLIO,
PER LEGGERE L’ ULTIMA POESIA. O PER DECIDERE QUALCOSA DI IMPORTANTE PER LA
PARROCCHIA.
GIÀ, PERCHÉ PAOLINO, PUR ESSENDO ALLE PRESE PER DODICI ORE AL GIORNO CON
UN VENTILATORE POLMONARE, SI RENDE CONTO CHE TUTTO QUELL’ AFFETTO LO
RENDE FORTUNATO, E CHE DUNQUE DEVE RESTITUIRE QUELLO CHE HA AVUTO. E
ALLORA ECCO UN ALTRO ELENCO. PARTECIPA A TUTTI GLI INCONTRI DI FORMAZIONE.
I MPARA E INSEGNA A STIMARE TUTTE LE REALTÀ PRESENTI IN CHIESA: AZIONE
CATTOLICA, COMUNIONE E LIBERAZIONE, S COUT, CARITAS. PREGA DA SOLO, IN
FAMIGLIA, CON GLI AMICI . DIVENTA RESPONSABILE DELL’ACR. S EGUE GRUPPI DI
BAMBINI . FORMA GLI EDUCATORI . PARTECIPA AL CONSIGLIO PASTORALE. CURA IL
GIORNALINO PARROCCHIALE. ORGANIZZA RACCOLTE ALIMENTARI . È ATTENTO ALLA
VITA DELLA CITTÀ. S I SPENDE PER LA STORICA FESTA DEI G IGLI , DISTINTIVO DI N OLA
NEL MONDO. È SENSIBILE VERSO I POVERI . APRE LA CASA PER TUTTE LE FESTE DI
COMPLEANNO DEGLI ALTRI . RACCOGLIE IN GIRO PER LA CITTÀ I DISABILI CHE SE NE
STANNO CHIUSI IN CASA. PROGETTA GRANDI VIAGGI PER I SUOI AMICI . «PAOLINO,
MA TU COME FAI CON LA CARROZZINA?». «N ON TI PREOCCUPARE, NOI LO
FACCIAMO PER GLI ALTRI , MICA PER ME…». S E AVESSE POTUTO, IL 30 OTTOBRE
AVREBBE RAGGIUNTO ROMA CON I PICCOLI DELLA PARROCCHIA PER L’ INCONTRO
DELL’AC CON PAPA BENEDETTO XVI.
43
PAOLINO IORIO È NATO IL 3 MARZO 1977 ED È MORTO LO SCORSO
28 OTTOBRE. È IL TERZO E ULTIMO FIGLIO DI GIOVANNI E MARIA.
ANCHE IL FRATELLO MAGGIORE, FELICE, È MORTO NEL 2004 A
CAUSA DELLA DISTROFIA MUSCOLARE PROGRESSIVA. PAOLINO HA
SCRITTO UN LIBRO DI POESIE INTITOLATO “IL CANTICO DELLA
CREAZIONE.
L’articolo completo “Una vita che parla” si trova sul sito nazionale
dell’Azione Cattolica nell’archivio del fatto del giorno all’indirizzo
http://goo.gl/aMvjM
44
TERZA FASE FASCIA 6-8
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 8: “Andiamo alla cena del
Signore”
La celebrazione domenicale dell’Eucaristia è il momento centrale della vita
della comunità cristiana.
Parole Chiave Cic: Celebrazione domenicale, Eucaristia, momento centrale,
comunità cristiana
Parole Chiave Guida: condivisione, gruppo, impegno, crescita, propria
comunità.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Santa Messa
Eucaristia
Comunità cristiana
GUIDA ACR
Condivisione
Impegno
Propria comunità
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i bambini partecipando alla Santa Messa sono
coinvolti in prima persona.
Nella guida, infatti, i bambini vivendo momenti di condivisione, si
impegnano nella crescita della propria comunità.
45
MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 6: “Non c’è amore più
grande”
La Pasqua di Gesù è il grande dono dell’amore di Dio per gli uomini; come
buon pastore Gesù dà la vita, offre il suo corpo e il suo sangue per la nostra
salvezza.
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 7: “Resta con noi Signore”
Seguire Gesù è celebrare la Pasqua con lui; riconoscerlo, vicino e presente nel
segno più grande che ci ha lasciato; accoglierlo come pane di vita.
Parole Chiave Cic: Pasqua, dono, amore di Dio, il suo corpo e il suo sangue,
salvezza, seguire, riconoscerlo, accoglierlo, pane di vita.
Parole Chiave Guida: incontro con il Risorto, Spirito Santo, donarsi
gratuitamente, accogliere il prossimo.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Pasqua
Accoglierlo
Pane di Vita
GUIDA ACR
Incontro con il Risorto
Accogliere il prossimo
Donarsi gratuitamente
Cosa c’entra
Nelle unità catechistiche i bambini capiscono che l’Eucaristia anima la vita
della Chiesa e del cristiano.
Nella guida, infatti, i bambini nell’incontro con il Risorto, ricevono il dono
dello Spirito Santo che li aiuta a donarsi gratuitamente.
46
ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
Suggeriamo un’attività il cui obiettivo sarà quello di far apprendere e
comprendere ai bambini le varie parti della Messa, per far si che durante la
celebrazione quest’ultimi siano più coscienti e partecipi. Si potrebbe pensare ad
una caccia al tesoro. O meglio una caccia ai personaggi (personaggi che
abbiano a che fare preferibilmente con la Messa, oppure si potrebbe pensare a
semplici figure di santi o, se nella vostra parrocchia fosse possibile, fare una
caricatura del vostro assistente o, meglio ancora, far si che il personaggio che si
debba nascondere sia proprio l’assistente dell’ACR). Ovviamente l’attività
inizierà tramite alcuni indizi, scegliete voi il numero, anche a seconda del
tempo a disposizione, che porteranno al personaggio/i scelti da voi (una
variante per far divertire i ragazzi potrebbe essere quella di farli arrivare
all’indizio tramite un percorso o tramite il superamento di una semplice prova;
nella prova, proprio per rimanere in tema, si potrebbero usare oggetti inerenti
alla Messa: cestino delle offerte; candele, fiori etc…).
Prove:
- “Chi canta prega 2 volte!” : potrebbe consistere nel dare un ordine ad
alcuni canti secondo le varie parti della messa oppure dare un voto ai ragazzi su
come hanno eseguito un canto classico che ascoltano spesso in parrocchia. Al
termine della prova il personaggio coinvolto darà una spiegazione
dell’importanza del canto nella Messa.
- “Sono il Pane di Vita” : consisterà nella creazione del pane, per rendere
forte e concreto il significato dell’Eucarestia. In base al vostro gruppo e alla
presenza oppure no di un forno parrocchiale (si potrebbe anche invitare il
gruppo nella propria casa) deciderete come impostare la prova: i bambini
aiutati dall’educatore prepareranno l’impasto e si divertiranno a lavorarlo, per
poi vederlo cuocere nel forno della parrocchia o della casa dell’educatore.
Oppure l’educatore potrebbe portare a casa l’impasto per cuocerlo e poi
riportarlo la domenica successiva, in modo che i bambini lo vedano cotto e lo
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possano portare durante la processione offertoriale. Al termine della prova il
personaggio spiegherà come mai viene utilizzato il pane come segno del corpo
di Gesù.
- “Memory domenicale” : consiste nel collocare, sotto ad un telo, numerosi
oggetti riguardanti la Messa (cestino delle offerte, vestito sacerdotale, calice,
contenitore incenso, acqua santa, libretto dei canti, foglietto della Messa,
crocifisso, strumento per suonare, vestito da chierichetto, insomma tutti gli
oggetti che si potrebbero vedere durante la Messa). Come partirà il tempo,
scegliete voi quanto, verrà tolto il telo e i bambini dovranno memorizzare più
oggetti possibili e una volta ricoperti dal telo, si consulteranno su quello che
ricordano... ovviamente, data l’età, molte cose i bambini non le assoceranno
alla Messa, per questo motivo il personaggio che farà da guida spiegherà gli
oggetti e il loro uso all’interno della Messa.
ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
In questa terza fase invitiamo gli educatori ad alimentare la gioia pasquale di
Gesù Risorto attraverso una Via Lucis. Suggeriamo di inserire nel testo delle
meditazioni e una preghiera di Beato Charles de Foucauld che troverete
riportate sotto la biografia.
CHARLES DE FOUCAULD, CHIAMATO ANCHE FRATEL CARLO DI
GESÙ, È NATO A STRASBURGO IL 15 SETTEMBRE 1858 E MORTO A
TAMANRASSET (ALGERIA) IL 1 DICEMBRE 1916 PER MANO DI
ALCUNI PREDONI. SCELSE DI VIVERE CON LE POPOLAZIONI POVERE
DEL DESERTO SAHARIANO, PERCHÉ IL FINE DELLA SUA VITA
CRISTIANA FU QUELLO DI RAGGIUNGERE GESÙ “ALL’ULTIMO
POSTO” PROPRIO COME AFFERMÒ LA SUA GUIDA SPIRITUALE:
“GESÙ HA PRESO L’ULTIMO POSTO A TAL PUNTO CHE NESSUNO HA
MAI POTUTO RAPIRGLIELO”.
(LA BIOGRAFIA COMPLETA È REPERIBILE SU WWW. SANTIEBEATI. IT)
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Alcune frasi per la meditazione:
O RENDERSI ESTRANEI AI MODI DI PENSARE, DI PARLARE, DI AGIRE, DELLE PERSONE DEL
MONDO; NON OCCUPARSI DI QUEL CHE PENSANO, DICONO, FANNO; FARE CIÒ CHE È
PIÙ PERFETTO, IMITARE G ESÙ . […] S E IL MONDO CI GIUDICA MALE E CI TROVA
PAZZI , TANTO MEGLIO: SAREMO PIÙ SIMILI A G ESÙ .
O OBBEDIRE È AMARE, È L’ ATTO D’ AMORE PIÙ PURO, IL PIÙ PERFETTO, IL PIÙ SUBLIME,
IL PIÙ DISINTERESSATO, IL PIÙ ADORANTE. L’OBBEDIENZA È L’ ULTIMO, IL PIÙ ALTO E IL
PIÙ PERFETTO DEI GRADI DELL’ AMORE, QUELLO IN CUI SI CESSA DI ESISTERE IN SE
STESSI , IN CUI CI SI ANNIENTA, IN CUI SI MUORE COME G ESÙ È MORTO SULLA CROCE.
O QUANDO SIAMO TIEPIDI , ARIDI , QUANDO NON SAPPIAMO COSA DIRE A DIO,
QUANDO PREGHIAMO MALE, APRIAMO IL NOSTRO SALTERIO E DICIAMO QUALCHE
VERSETTO DI UN SALMO, SEGUENDO PIÙ O MENO IL DESIDERIO DELLA NOSTRA
ANIMA, FINO A QUANDO SENTIREMO LA PREGHIERA SALIRE DAL NOSTRO CUORE
VERSO DIO.
O LEGGIAMO SEMPRE IL VANGELO AMOROSAMENTE, COME SE FOSSIMO SEDUTI AI
PIEDI DELL’AMATO, ASCOLTANDOLO MENTRE CI PARLA DI SE STESSO. O S CRUTIAMO LE
SCRITTURE, LEGGIAMOLE, MEDITIAMOLE! CERCHIAMOCI GESÙ , CERCHIAMOCI CIÒ CHE
LUI HA PENSATO, QUELLO CHE È STATO, PER CONFORMARE TUTTA LA NOSTRA ANIMA
ALLA SUA, LA NOSTRA VITA ALLA SUA.
O ABBRACCIAMO, ACCOGLIAMO CON AMORE, FELICITÀ, RICONOSCENZA, QUALSIASI
PERSECUZIONE, QUALSIASI CATTIVO TRATTAMENTO, QUALSIASI CALUNNIA, QUALSIASI
MALEVOLENZA, QUALSIASI SOSPETTO, QUALSIASI DERISIONE, QUALSIASI DISPREZZO,
QUALSIASI PAROLA OFFENSIVA, QUALSIASI VIOLENZA, CONTENTI E RICONOSCENTI DI
RASSOMIGLIARE, IN TAL MODO, AL NOSTRO BUON M AESTRO.
O PERCHÉ TU SEI SEMPRE CON NOI NELLA SANTA EUCARESTIA, STIAMO SEMPRE CON
ESSA, TENIAMOLE COMPAGNIA AI PIEDI DEL TABERNACOLO, NON PERDIAMO PER
COLPA NOSTRA UNO SOLO DEI MOMENTI CHE PASSIAMO DINANZI AD ESSA. DIO È LÀ:
COSA ANDREMMO A CERCARE ALTROVE?
O PER PREGARTI NON È NEMMENO NECESSARIO DIRTI INTERIORMENTE PAROLE
NELL’ORAZIONE, MA BASTA STARE AI TUOI PIEDI , CONTEMPLANDOTI , AVENDO
INGINOCCHIATI DAVANTI A TE TUTTI I SENTIMENTI CHE ISPIRA L’ AMORE.
O TORNIAMO AL VANGELO: SE NON VIVIAMO IL VANGELO, G ESÙ NON VIVE IN
NOI . TORNIAMO ALLA POVERTÀ, ALLA SEMPLICITÀ CRISTIANA.
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O CHE COSA PIACE A DIO CHE IO FACCIA? CIÒ IN CUI È IL PIÙ GRANDE AMORE.
O DIO PREPARA LE COSE DA LONTANO E FA SERVIRE ALLA SALVEZZA DELLE ANIME SIA
LE COSE BUONE CHE QUELLE CATTIVE, NONCHÉ LE AZIONI CHE ABBIAMO COMPIUTO
NON PENSANDO AFFATTO A LUI .
O I O MI PROPONGO DI CUSTODIRE IN ME LA VOLONTÀ DI LAVORARE PER
TRASFORMARMI IN M ARIA, ALLO SCOPO DI DIVENTARE UN ' ALTRA M ARIA VIVENTE ED
OPERANTE.
O DIO COSTRUISCE SUL NULLA. E’ CON LA SUA MORTE CHE G ESÙ HA SALVATO IL
MONDO; È CON IL NIENTE DEGLI APOSTOLI CHE HA FONDATO LA CHIESA; È CON LA
SANTITÀ E NEL NULLA DEI MEZZI UMANI CHE SI CONQUISTA IL CIELO E CHE LA FEDE
VIENE PROPAGATA.
O QUELLO CHE FAI , DIO POTREBBE COMPIERLO SERVENDOSI DI ALTRI , O ANCHE DI
NESSUNO, IN OGNI CASO SENZA DI TE: TU SEI UN SERVO INUTILE.
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TERZA FASE FASCIA 9-11
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\2: Venite con me: unità catechistica 8: “Credo la Chiesa”
Nell’Eucaristia la Chiesa cresce e si rinnova. La Chiesa vive nelle famiglie
cristiane, nelle attività della parrocchia, in chi vive con coerenza il Vangelo.
Parole Chiave Cic: Eucaristia, Chiesa, famiglie cristiane, coerenza con il
Vangelo.
Parole Chiave Guida: Chiesa, famiglia, parrocchia, testimone dell’eredità
dell’amore di Dio, Pentecoste.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Chiesa
Famiglie cristiane
Coerenza con il Vangelo
GUIDA ACR
Essere Chiesa
Famiglie
Testimone dell'amore di Dio
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo durante la crescita comprende il senso di
appartenenza alla comunità cristiana.
Nella guida, infatti, il ragazzo viene incoraggiato ad essere Chiesa nei suoi
ambienti di vita, diventando testimone dell’Amore di Dio Padre.
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MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 5: “La Chiesa vive nel
mondo”
La Chiesa è strumento per la realizzazione del progetto di Dio, e così manifesta
il Suo amore.
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 6: “Confermati dal
dono dello Spirito”
Nel sacramento della Confermazione, grazie al dono dello Spirito Santo, i
cristiani sono capaci di vivere intensamente il loro Battesimo e di testimoniare
nel proprio ambiente il progetto di Dio.
Parole Chiave Cic: Chiesa, progetto di Dio, amore di Dio, Confermazione,
Spirito Santo, Battesimo, testimoniare.
Parole Chiave Guida: spezzare il pane, Spirito Santo, talenti ricevuti,
condivisione.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Chiesa
Confermazione
Testimoniare
GUIDA ACR
Spezzare il pane
Spirito Santo
Condivisione dei doni
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Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo capisce che il dono dello Spirito Santo fa
crescere il suo spirito e il suo carattere e gli fa capire che ha un ruolo attivo
nel mondo.
Nella guida, infatti, il ragazzo capisce che l’Eucarestia e lo Spirito Santo
sono decisivi per coltivare i talenti e metterli a servizio degli altri.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
I ragazzi vengono divisi in squadre. Per prima cosa ogni ragazzo dovrà fare un
disegno di se stesso e ritagliarlo. Successivamente le squadre vengono poste
ognuna in fila indiana. Ogni ragazzo, con in mano il proprio disegno, dovrà
affrontare un percorso (per esempio passare sotto a delle sedie, fare 10 salti
con la corda, fare 5 palleggi consecutivi etc...) al termine del quale troverà un
cartellone. Ci sarà, quindi, un cartellone per squadra sul quale gli educatori
avranno precedentemente disegnato delle parti del corpo tranne il capo (la
prima squadra per esempio avrà il busto, la seconda le braccia, la terza le
gambe) a grandezza quasi naturale. Ogni ragazzo così, terminato il percorso,
dovrà incollare il proprio autoritratto sul cartellone, all’interno della parte del
corpo.
Quando anche l’ultimo componente della squadra avrà concluso il percorso, i
ragazzi della stessa squadra dovranno portare il proprio cartellone presso un
altro cartellone su cui sarà stato disegnato, dagli educatori, il capo con
all’interno il nome di Gesù. Ovviamente ogni gruppo dovrà porre nella corretta
posizione la parte del corpo assegnatagli. Alla fine si avrà un corpo a grandezza
naturale formato da ogni autoritratto.
Non ci sarà nessuna squadra che vincerà. Una volta che una squadra avrà finito
potrà aiutare le altre ad affrontare meglio il percorso. Con questa attività si
vuol far capire che pur avendo ognuno le proprie caratteristiche, siamo stati
generati per essere parte di una comunità (il corpo) in cui Egli è il capo; ciò
non è facile ed ecco perché i ragazzi affrontano degli ostacoli. Ogni parte del
corpo collegata dalle giunture che lo tengono bene unito, riceve da Lui quella
forza che fa crescere tutto il corpo, nell'amore. Inoltre come fanno le nostre
parti del corpo che interagiscono per mantenerci sani e vitali, dobbiamo
aiutarci e sostenerci l’un l’altro.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Consigliamo di meditare sul significato di “comunità” in modo tale da far
capire ai bambini che soltanto tutti insieme e uniti a Lui potremo arrivare alla
Verità. Proponiamo di far partire la riflessione col seguente brano:
Edificare il corpo di Cristo (Ef 4, 11 -16)
È LUI CHE HA STABILITO ALCUNI COME APOSTOLI , ALTRI COME PROFETI , ALTRI COME
EVANGELISTI , ALTRI COME PASTORI E MAESTRI , PER RENDERE IDONEI I FRATELLI A
COMPIERE IL MINISTERO, AL FINE DI EDIFICARE IL CORPO DI CRISTO, FINCHÉ
ARRIVIAMO TUTTI ALL' UNITÀ DELLA FEDE E DELLA CONOSCENZA DEL FIGLIO DI DIO,
ALLO STATO DI UOMO PERFETTO, NELLA MISURA CHE CONVIENE ALLA PIENA
MATURITÀ DI CRISTO. QUESTO AFFINCHÉ NON SIAMO PIÙ COME FANCIULLI
SBALLOTTATI DALLE ONDE E PORTATI QUA E LÀ DA QUALSIASI VENTO DI DOTTRINA,
SECONDO L' INGANNO DEGLI UOMINI , CON QUELLA LORO ASTUZIA CHE TENDE A
TRARRE NELL' ERRORE. AL CONTRARIO, VIVENDO SECONDO LA VERITÀ NELLA CARITÀ,
CERCHIAMO DI CRESCERE IN OGNI COSA VERSO DI LUI , CHE È IL CAPO, CRISTO, DAL
QUALE TUTTO IL CORPO, BEN COMPAGINATO E CONNESSO, MEDIANTE LA
COLLABORAZIONE DI OGNI GIUNTURA, SECONDO L' ENERGIA PROPRIA DI OGNI
MEMBRO, RICEVE FORZA PER CRESCERE IN MODO DA EDIFICARE SE STESSO NELLA
CARITÀ.
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TERZA FASE FASCIA 12-14
MESSAGGIO CIC
Pista A
CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 6: “Confermati dal
dono dello Spirito”
Nel sacramento della Confermazione, grazie al dono dello Spirito Santo, i
cristiani sono capaci di vivere intensamente il loro Battesimo e di testimoniare
nel proprio ambiente il progetto di Dio.
Parole Chiave Cic: Confermazione, dono dello Spirito Santo, vivere il dono
del Battesimo, testimoniare, progetto di Dio.
Parole Chiave Guida: Chiamata, accogliere, Cresima, Comunione,
missionario del vangelo.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Progetto di Dio
Confermazione
Testimoniare
GUIDA ACR
Chiamata
Sacramento della Cresima
Missionario del Vangelo
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica il ragazzo è chiamato a comprendere i doni dello
Spirito Santo.
Nella guida, infatti, il ragazzo è chiamato ad accogliere la grazia del
sacramento della Confermazione.
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MESSAGGIO CIC
Pista B
CIC\4: Vi ho chiamato amici: unità catechistica 3: “Farò nuove tutte
le cose”
La Pasqua, i sacramenti dell’iniziazione cristiana, la domenica e la testimonianza
dei Santi rivelano che lo Spirito Santo rende nuova tutta la vita del cristiano
nella Pasqua di Cristo.
Parole Chiave Cic: Pasqua,sacramenti, testimonianza, domenica, vita del
cristiano.
Parole Chiave Guida: Quotidianità, servizio, comunione, Eucaristia.
ABBINAMENTO TEMATICHE
CIC
Sacramenti
Testimonianza
Vita del cristiano
GUIDA ACR
Quotidianità
Servizio-Comunione
Eucaristia
Cosa c’entra
Nell’unità catechistica i ragazzi riscoprono che Cristo si dona a noi nella
Pasqua.
Nella guida, infatti, la quotidianità per i ragazzi diventa occasione di
servizio e comunione verso la comunità.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI
L’attività ha come obiettivo far capire al ragazzo l’importanza della comunione
e del servizio alla comunità. Molto spesso i ragazzi non sono a conoscenza di
tutte le realtà presenti nella parrocchia quindi si potrebbe cominciare l’attività
col fare un cartellone con scritto al centro il tema, ad es. attività parrocchiali, e
poi scrivere intorno tutto quello che viene in mente ai ragazzi (tipo
brainstorming), per poi riflettere su quante di queste attività, organizzate dalla
parrocchia, i ragazzi riescono a cogliere l’importanza di parteciparvi. Per far
capire concretamente ai ragazzi cosa vuol dire fare servizio per la comunità,
potremmo dividerli in 2 o più squadre e consegnare ad ogni squadra dei
cartelloni in cui sono riportate alcune frasi, discorsi celebri, foto o immagini di
un personaggio o di una realtà di servizio (ad esempio immagini di ragazzi che
danno una mano alla Caritas, la storia di Madre Teresa di Calcutta e ecc.).
In un secondo incontro l’educatore potrebbe chiedere ai ragazzi di preparare
una scenetta o un cartellone per presentare all’altra/e squadra/e il personaggio
o il servizio che gli è stato affidato. Al termine si può proporre ai ragazzi di
prendersi un impegno da portare avanti durante il mese e concludere l’incontro
in Chiesa affidando gli impegni presi al Signore. Magari si può preparare un
segnalibro da donare ai ragazzi con la preghiera di Madre Teresa di Calcutta
che li aiuta a capire che loro sono destinati a svolgere un servizio in nome del
Signore:
SONO COME UNA PICCOLA MATITA
NELLE S UE MANI , NIENT' ALTRO.
È LUI CHE PENSA.
È LUI CHE SCRIVE.
LA MATITA NON HA NULLA
A CHE FARE CON TUTTO QUESTO.
LA MATITA DEVE SOLO
POTER ESSERE USATA.
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ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI
Suggeriamo all’educatore la lettura del capitolo 13, 1 -15 di Giovanni dove
Gesù si fa servo e lava i piedi ai suoi discepoli e li chiama al servizio ai fratelli. È
un brano molto conosciuto da tutti e per approfondirlo meglio suggeriamo
anche la lettura dell’ “Inno sulla lavanda dei piedi” di Cirillona. Il testo lo
potrete trovare sul Sussidio della Scuola della Parola dedicato al Triduo
Pasquale (pag.15) pubblicato su www.acroma.it sezione “archivio doc”.
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