SU Il Sussidio Unico www.acroma.it/acr - [email protected] Pagina su Facebook: ACR – Diocesi di Roma COMPAGNIA A cura dell'Equipe Diocesana dell'Azione Cattolica dei Ragazzi Sussidio ACR COMPAGNIA Sussidio Permanente: Compagnia Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Roma INDICE Introduzione .....................................................................pag. 3 Le guide ACR e i CIC.........................................................pag. 4 Anno della Compagnia-Fascia 4-5 Piccolissimi.........................pag. 6 Anno della Compagnia-Prima Parte Fascia 4-5.........................pag. 7 Anno della Compagnia-Seconda Parte Fascia 4-5.....................pag. 8 Anno della Compagnia-Fascia 6-8 Prima Fase..........................pag. 9 Anno della Compagnia-Fascia 9-11 Prima Fase........................pag. 1 7 Anno della Compagnia-Fascia 12-14 Prima Fase......................pag. 22 Anno della Compagnia-Fascia 6-8 Seconda Fase......................pag. 27 Anno della Compagnia-Fascia 9-11 Seconda Fase....................pag. 34 Anno della Compagnia-Fascia 12-14 Seconda Fase..................pag. 39 Anno della Compagnia-Fascia 6-8 Terza Fase..........................pag. 45 Anno della Compagnia-Fascia 9-11 Terza Fase.........................pag. 51 Anno della Compagnia-Fascia 12-14 Terza Fase.......................pag. 56 INTRODUZIONE Cari educatori, nel presente sussidio l’Equipe Diocesana ACR ha voluto raccogliere i contributi dell’ultimo triennio di lavoro della Commissione Sussidi. Data la ciclicità triennale con cui le unità catechistiche si ripresentano, legandosi ad alcuni temi cari all’ACR, questa raccolta può fornire alcuni spunti per la mediazione della Guide nazionali con i Catechismi della Chiesa Cattolica (CIC). Per ogni fascia di età, oltre a sottolineare quali siano le tematiche in comune tra Guide e CIC e a conciliarle in un unico obiettivo (il Cosa C’entra), verrà suggerita un’attività per i ragazzi e un approfondimento per gli educatori. Certamente questo sussidio non può essere esaustivo e sostituire il lavoro di mediazione che ogni educatore è chiamato a svolgere per il proprio gruppo ACR, ma utilizzato insieme ad altri strumenti (Agenda Educatori, Scuola della Parola, sussidi nazionali sulla spiritualità…) potrà facilitare la programmazione degli incontri settimanali. Per completezza vi riproponiamo alcune attenzioni da utilizzare con i bambini diversamente abili durante le attività e le celebrazioni programmate. Ringraziamo tutti gli educatori che in questi anni hanno fatto parte della Commissione Sussidi e che con grande generosità e impegno si sono messi a servizio della Diocesi di Roma. Il prezioso lavoro svolto negli anni passati al fine di sostenere le parrocchie nel loro compito educativo, sarà certamente utile a tanti altri futuri educatori. 3 4 5 ANNO DELLA COMPAGNIA FASCIA 4-5 Piccolissimi 6 PRIMA PARTE FASCIA 4-5 I BAMBINI ALLA LUCE DELLA FEDE CRISTIANA In questa prima parte del catechismo i bambini imparano che: •La vita è un dono meraviglioso da mettere al servizio degli altri maturando atteggiamenti di generosità e gratuità. •Attraverso la collaborazione in casa, a scuola, in parrocchia e soprattutto attraverso il linguaggio-gioco per loro molto divertente e spontaneo, sperimentano il significato di Solidarietà. •Esistono luoghi come la scuola, la parrocchia, il parco in cui l’incontro con i propri coetanei, le persone, gli educatori, permette di compiere i primi passi nella conoscenza dell’altro. Nella guida infatti i bambini scoprono: •Che lavorando insieme, gli impegni di ogni giorno sono più leggeri così come ci insegna Gesù. •Come mettersi al servizio degli altri attraverso la conoscenza di persone che per prime svolgono un servizio, stimolando la loro curiosità. •Che è importante sapersi relazionare con tante persone diverse le cui differenti mansioni sono utili alla loro crescita. 7 SECONDA PARTE FASCIA 4-5 CAMMINARE INSIEME CON IL SIGNORE In questa seconda parte del catechismo i bambini scoprono: •Fin dal Battesimo, Gesù è vicino a loro e attraverso i genitori, i parenti, gli educatori e tutte le persone care, li guida nel loro percorso educativo. •A volte basta un piccolo gesto verso un’altra persona per entrare in comunione con lei. •Che la loro storia è inserita nella Creazione accorgendosi di essere frutto dell’amore di Dio insieme alle meraviglie del Creato che li circondano. Nella guida infatti i bambini comprendono: •Che la loro famiglia non è solo quella che vivono tutti i giorni, ma una più grande in cui sono entrati a far parte con il Battesimo. •L’importanza di viaggiare insieme, imparando ad apprezzare ogni compagno che è in cammino con loro. •Che le meraviglie che Dio ha creato sono doni preziosi da accogliere e custodire nella loro vita. 8 ANNO DELLA COMPAGNIA Cammino ACR: CATEGORIA DOMANDE DI VITA ATTEGGIAMENTI Sequela Vangelo di MATTEO Prossimità - Accoglienza gratuità, accoglienza, gratitudine, condivisione PRIMA FASE FASCIA 6-8 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 6: “Lo Spirito Santo riunisce la famiglia di Dio” Lo Spirito Santo è una realtà viva e dinamica della Chiesa e, questo è possibile grazie all’esperienza di fede della prima comunità cristiana. 9 Parole Chiave Cic: Spirito Santo, realtà viva e dinamica, esperienza di fede, comunità cristiana. Parole Chiave Guida: amore del Signore, dono dello Spirito Santo, Chiesa. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Spirito Santo Esperienza di Fede Comunità cristiana GUIDA ACR Dono Spirito Santo Amore del Signore Chiesa Cosa c’entra Nell’unità catechistica i bambini si impegnano a conoscere e a vivere la Chiesa come famiglia. Nella guida, infatti, i bambini iniziano a scoprire che il Signore ci ama fin da prima della nascita e ci invita a far parte della sua famiglia, la Chiesa. MESSAGGIO CIC Pista B CIC\2: Venite con me: unità catechistica 9: “Rimanete in me e io in voi” Il disegno di Dio sugli uomini è che tutti vivano nell’unità e nella pace. La Chiesa è il luogo dove questo disegno si realizza e il Battesimo è il primo passo di ogni credente nella comunità cristiana. Parole Chiave Cic: Disegno di Dio, unità e pace, Chiesa, Battesimo, credente, comunità cristiana. Parole Chiave Guida: importanza del dono, disponibilità, esperienza di Chiesa. 10 ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Battesimo Unità e Pace Comunità cristiana GUIDA ACR Importanza del dono Disponibilità Esperienza di Chiesa Cosa c’entra Nell’unità catechistica i bambini scoprono di aver ricevuto il dono del Battesimo come un dono da custodire e far crescere ogni giorno. Nella guida, infatti, i bambini iniziano a capire l’importanza di questo dono e si rendono disponibili verso gli altri e verso Gesù. MESSAGGIO CIC Avvento / Natale CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 3: “Viene Gesù” L’amore di Dio Padre si manifesta a noi soprattutto nel dono del Suo Figlio Gesù. Parole Chiave Cic: amore di Dio Padre, manifestazione, dono, Figlio Gesù. Parole Chiave Guida: Chiesa riunita, ringraziare il Signore, dono Suo Figlio. 11 ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Amore di Dio Padre Manifestazione Figlio Gesù GUIDA ACR Chiesa riunita Ringraziare il Signore Dono di suo Figlio Cosa c’entra Nell’unità catechistica i bambini si riuniscono per vivere l’attesa di Gesù e insieme si preparano ad accoglierLo. Nella guida, infatti, i bambini ringraziano il Signore per averci donato Suo Figlio. 12 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI Si organizza una piccola caccia al tesoro: vengono nascosti dei pezzi di costruzioni in legno (quelle che non sono a incastro per intenderci) con scritto sopra il nome di un bambino del gruppo, o di un gruppo della parrocchia (scout, catechismo, coro…), o di personaggi della parrocchia rilevanti (tipo il parroco), uno per ogni blocco di costruzione. Una volta trovati tutti, i ragazzi si dispongono in cerchio e ognuno di loro, a turno, dice il/i nome/i che sono scritti sui pezzi che ha trovato e vengono riportati sulla lavagna o su un foglio di carta da pacchi. A quel punto si chiede ai ragazzi: cosa accomuna tutte quelle persone, quei gruppi? Quale luogo? La risposta ovviamente è “la Chiesa”, una volta indovinato lo si scrive sulla lavagna/carta da pacchi e si passa alla fase successiva. Ogni ragazzo dovrà collaborare con gli altri mettendo in comune il/i pezzo/i trovati e, aiutati dall’educatore se necessario, costruire così una chiesa. A questo punto i ragazzi si dispongono attorno alla costruzione e uno di loro proverà a togliere un pezzo o due e la chiesa dovrebbe crollare. Cosa vuol dire questo? Viene letto il brano 1 Cor 12, 12-14 . Quindi gli si chiede cosa c’entri ciò che gli è stato appena letto con quello che hanno fatto prima e così gli si spiegano pian piano le varie analogie: ognuno di noi, singola persona, gruppo parrocchiale, è una parte della chiesa intesa come fatta di persone e non come mura come sono abituati a vederla; ogni “parte” è fondamentale, hanno visto che togliendo un pezzo crolla tutto, e allo stesso tempo unica e diversa dalle altre, ma comunque importante; quindi Dio col dono dello Spirito Santo nel Battesimo, ci ha reso a tutti gli effetti Suoi figli e ci ha fatto entrare a far parte della Chiesa, corpo di Gesù, che ha bisogno di tutti noi, ognuno con le proprie caratteristiche particolari che lo rendono unico. 13 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Parola di vita - gennaio 2009 "Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo" (1 Cor 12,20) Si propone agli educatori di leggere il brano 1 Cor 12,20 e di seguito si riporta una riflessione di Chiara Lubich. Anche Paolo, e lui in modo particolare, si è trovato di fronte a comunità cristiane vivissime, suscitate proprio dalla sua straordinaria parola. Una di queste era quella, giovane, di Corinto, nella quale lo Spirito Santo non era stato parco nel diffondere i suoi doni o carismi, come si chiamano. Anzi, in quel tempo se ne manifestavano di straordinari, per la speciale vocazione che aveva la Chiesa nascente. Senonché, questa comunità, fatta l’esperienza esaltante dei vari doni elargiti dallo Spirito Santo, aveva conosciuto anche rivalità o disordini, proprio fra coloro che ne erano stati beneficiati. Fu necessario allora rivolgersi a Paolo, che era ad Efeso, per avere dei chiarimenti. Paolo non esita e risponde in una delle sue straordinarie lettere, spiegando come vadano usate queste grazie particolari. Egli spiega che esiste diversità di carismi, diversità di ministeri, come quello degli apostoli o dei profeti o dei maestri, ma che uno solo è il Signore da cui provengono. Dice che nella comunità esistono operatori di miracoli, di guarigioni, persone portate in modo eccezionale all’assistenza, altre al governo, come esiste chi sa parlar lingue, chi le sa interpretare, ma aggiunge che uno solo è Dio da cui hanno origine. E allora, siccome i vari doni sono espressioni dello stesso Spirito Santo, che li infonde liberamente, non possono non essere in armonia fra di loro, non possono non essere complementari. Essi non servono al godimento personale, non possono essere motivo di vanto, o di affermazione di sé, ma sono dati per una finalità comune: costruire la comunità; la loro finalità è il servizio. Non possono quindi generare rivalità o confusione. 14 Paolo, pur pensando a doni particolari che riguardavano proprio la vita della comunità, è dell’avviso che ogni membro di essa ha la sua capacità, il suo talento da far trafficare per il bene di tutti, e ognuno deve essere contento del proprio. Egli presenta la comunità come un corpo e si domanda: "Se il corpo fosse tutto occhio dove sarebbe l’udito? E se fosse tutto udito dove l’odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo come Egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo?". Invece: "Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo". Se ognuno è diverso, ognuno può essere dono per gli altri, e con ciò essere se stesso e realizzare il proprio disegno di Dio nei confronti degli altri. E Paolo vede nella comunità, in cui i diversi doni funzionano, una realtà cui dà uno splendido nome: Cristo. Il fatto è che quell’originale corpo che compongono i membri della comunità è veramente il Corpo di Cristo. Cristo infatti continua a vivere nella sua Chiesa e la Chiesa è il suo corpo. Nel battesimo, infatti, lo Spirito Santo incorpora in Cristo il credente, che viene inserito nella comunità. E lì tutti sono Cristo, ogni divisione è cancellata, ogni discriminazione è superata. "Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo". Se il corpo è uno, i membri della comunità cristiana attuano bene il loro nuovo modo di vivere se realizzano fra loro l’unità, quell’unità che suppone la diversità, il pluralismo. La comunità non assomiglia ad un blocco di materia inerte ma ad un organismo vivente con diverse membra. Il provocare le divisioni è, per i cristiani, fare il contrario di quanto devono. "Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo". Come allora vivrai questa nuova Parola che la Scrittura ti propone? Occorre che tu abbia un grande rispetto per le varie funzioni, per i doni e i talenti della comunità cristiana. Bisognerà che tu dilati il cuore su tutta la varia ricchezza della Chiesa e non solo della piccola Chiesa che frequenti e ti è nota, come la comunità parrocchiale o l’associazione cristiana cui tu sei legato, oppure il Movimento ecclesiale di cui sei membro, ma della Chiesa universale, nelle sue molteplici forme ed espressioni. 15 Tutto devi sentir tuo, perché sei parte di questo unico corpo. E allora, come tieni in considerazione e proteggi ogni membro del tuo corpo fisico, così devi fare per ogni membro del corpo spirituale. (…) Per tutti devi avere stima, far la tua parte perché possano rendersi utili alla Chiesa nel migliore dei modi. (…) Non disprezzare intanto ciò che Dio ti domanda là dove sei, per quanto il lavoro quotidiano ti possa sembrare monotono e senza grandi significati: apparteniamo tutti ad un medesimo corpo e, come membro, ognuno partecipa all’attività dell’intero corpo, rimanendo al posto che Dio ha scelto per lui. L’essenziale poi è che tu possegga quel carisma che, come annunzia Paolo, supera tutti gli altri ed è l’amore: l’amore per ciascun uomo che incontri, l’amore per tutti gli uomini della terra. E’ con l’amore, con l’amore reciproco, che le molte membra possono essere un sol corpo. 16 PRIMA FASE FASCIA 9-11 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\2: Venite con me: unità catechistica 9: “Rimanete in me e io in voi” Il disegno di Dio sugli uomini è che tutti vivano nell’unità e nella pace. La Chiesa è il luogo dove questo disegno si realizza e il Battesimo è il primo passo di ogni credente nella comunità cristiana. Parole Chiave Cic: Disegno di Dio,unità, pace, Chiesa, Battesimo. Parole Chiave Guida: Gesù, legame indissolubile, discepoli, differenze, corpo del popolo di Gesù. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Battesimo Chiesa Unità-Pace GUIDA ACR Legame indissolubile Corpo del Popolo di Gesù Discepoli Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo prende coscienza che, con il Battesimo, ha iniziato a far parte della comunità cristiana. Nella guida, infatti, il ragazzo scopre che, come Gesù crea il suo legame indissolubile con i discepoli, anche lui è chiamato a stringere nuovi legami all’interno della Chiesa. 17 MESSAGGIO CIC Pista B CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 3: “Con la forza dello Spirito Santo” A Pentecoste Gesù dona il suo Spirito ai discepoli. Nasce la Chiesa. Essa continua l’opera di Gesù a servizio del regno di Dio. CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 4: “Il volto della Chiesa” La Chiesa, sotto l’azione dello Spirito Santo è una, cattolica e apostolica. Essa vive in atteggiamento di conversione e manifesta al mondo il progetto di Dio. Parole Chiave Cic: Pentecoste, Spirito Santo, discepoli, Chiesa, opera di Gesù, servizio, conversione, progetto di Dio. Parole Chiave Guida: Spirito Santo,unione, ricchezza, comunità, realtà parrocchiale. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Pentecoste Chiesa Servizio GUIDA ACR Spirito Santo Unione di persone Realtà parrocchiale Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo capisce che è importante conoscere la propria comunità cristiana in tutte le sue caratteristiche. Nella guida, infatti, il ragazzo apprende che con il dono dello Spirito Santo possiamo creare un’unione formata da tante persone, ognuna con le sue particolarità. 18 MESSAGGIO CIC Avvento / Natale Cosa c’entra Nell’unità catechistica si invita il ragazzo a conoscere il Natale nel suo contesto storico. Nella guida, infatti, si fa presente al ragazzo che Gesù si è fatto uomo come noi e ci chiama ad accogliere e coinvolgere la persone durante le celebrazioni del Natale. 19 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI La raccolta dell’uva I ragazzi vengono divisi in due squadre. Ogni squadra sceglie 3 vignaioli (difensore) e 2 ladri (attaccante), possono anche essere di più dipende dal numero di componenti di ogni squadra. Gli altri giocatori della squadra formano un cerchio e dovranno tenersi sempre per mano, rappresentano una vite. A ciascun giocatore-tralcio verranno pinzate tre mollette (rappresentanti l'uva) sulla schiena. L'educatore dovrà scrivere su ciascuna molletta il nome dei ragazzi dell'ACR, le mollette sono il simbolo di ogni individuo che compone il gruppoACR che fa parte della parrocchia. Il cerchio- vite si allarga sul campo da gioco, ai lati del cerchio-vite si schierano rispettivamente i vignaioli e i ladri. Al via i ladri vanno a prendere una molletta-uva su uno degli avversari e corrono a pinzarla su uno dei giocatori-tralci della propria squadra. I vignaioli cercano di impedirglielo toccandoli. I ladri toccati devono restare fermi per 10 secondi, contando ad alta voce. Se hanno in mano una molletta-uva devono consegnarla al vignaiolo che li ha acchiappati, che andrà a pinzarla su un giocatore-tralcio della sua squadra. Il cerchio-vite deve spostarsi di qua e di là, i giocatori-tralci che li compongono devono sempre tenersi per mano senza mai staccarsi l'uno dall’altro. Le mollette-uva che cadono a terra possono essere raccolte sia dai ladri che dai vignaioli, purchè non abbiano già in mano un'altra molletta-uva. Ogni 5-10 minuti si ruotano i ruoli. Coloro che sono stati vignaioli e ladri diventano tralci e viceversa, fino a quando tutti i ragazzi della squadra non abbiano ricoperto tutti i ruoli. Il gioco è a tempo, può durare da un massimo di 20 minuti a quanto gli educatori vogliono. Alla fine del gioco si conteranno e si leggeranno i nomi delle mollette-uva attaccate sui giocatoritralci, vince chi è riuscito a far germogliare più frutta e quindi a chi è riuscito ad accogliere/aggiungere più persone nuove al proprio gruppo, creando così nuovi legami. 20 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Consigliamo agli educatori una riflessione sul brano del Vangelo di Giovanni 15,1 -8, per far comprendere ai ragazzi che Dio da sempre ha un progetto per l’umanità intera e nonostante le diversità di cultura, di razza, tutti siamo una cosa sola in Lui; un’unica pianta che porta molto frutto. Giovanni 15,1 -8 «I O SONO LA VERA VITE E IL PADRE MIO È IL VIGNAIOLO. OGNI TRALCIO CHE IN ME NON PORTA FRUTTO, LO TOGLIE E OGNI TRALCIO CHE PORTA FRUTTO, LO POTA PERCHÉ PORTI PIÙ FRUTTO. VOI SIETE GIÀ MONDI , PER LA PAROLA CHE VI HO ANNUNZIATO. RIMANETE IN ME E IO IN VOI . COME IL TRALCIO NON PUÒ FAR FRUTTO DA SE STESSO SE NON RIMANE NELLA VITE, COSÌ ANCHE VOI SE NON RIMANETE IN ME. I O SONO LA VITE, VOI I TRALCI . CHI RIMANE IN ME E IO IN LUI , FA MOLTO FRUTTO, PERCHÉ SENZA DI ME NON POTETE FAR NULLA. CHI NON RIMANE IN ME VIENE GETTATO VIA COME IL TRALCIO E SI SECCA, E POI LO RACCOLGONO E LO GETTANO NEL FUOCO E LO BRUCIANO. S E RIMANETE IN ME E LE MIE PAROLE RIMANGONO IN VOI , CHIEDETE QUEL CHE VOLETE E VI SARÀ DATO. I N QUESTO È GLORIFICATO IL PADRE MIO: CHE PORTIATE MOLTO FRUTTO E DIVENTIATE MIEI DISCEPOLI ». 21 PRIMA FASE FASCIA 12-14 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 4: “Il volto della Chiesa” La Chiesa, sotto l’azione dello Spirito Santo è una, cattolica, apostolica. Essa vive in atteggiamento di conversione e manifesta al mondo il progetto di Dio. Parole Chiave Cic: Chiesa, azione Spirito Santo, conversione, progetto di Dio. Parole Chiave Guida: Attori responsabili, costruzione della Chiesa, riflessione, atteggiamenti, comunità, confessione. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Chiesa Azione Conversione GUIDA ACR Costruzione della Chiesa Attori responsabili Confessione 22 Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo scopre le caratteristiche fondanti delle prime comunità cristiane. Nella guida, infatti, il ragazzo è spinto ad essere attore responsabile nel prendere parte alla costruzione della Chiesa. MESSAGGIO CIC Pista B CIC\4: Vi ho chiamato amici: unità catechistica 6: “Voi siete il mio popolo” Lo Spirito anima la Chiesa, la arricchisce di carismi, la spinge ad annunciare a tutti i popoli la salvezza. La Chiesa è segno e strumento di unione con Dio e di unità e di pace tra gli uomini. Parole Chiave Cic: Spirito, Chiesa, carismi, annunciare, salvezza, unione con Dio, unità e pace. Parole Chiave Guida: Vivere il Vangelo, Battesimo, riflessione, protagonismo. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Carismi Annunciare Unione con Dio GUIDA ACR Riflessione e Atteggiamenti Vivere il Vangelo da protagonisti Battesimo 23 Cosa c’entra Nell’unità catechistica i ragazzi scoprono il vero volto della Chiesa. Nella guida, infatti, i ragazzi riscoprono che il dono del Battesimo li chiama ad essere protagonisti della Chiesa. 24 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI Con il Battesimo tutti siamo chiamati a essere testimoni credibili del Vangelo. Non sempre però i ragazzi si sentono chiamati a tale compito. Pensano che sia una cosa da grandi, non si sentono all’altezza o pensano che non li riguardi ancora. Allora come fargli capire che Dio chiama tutti a costruire la sua Chiesa? Come trasmettergli la gioia di essere testimoni del Vangelo? Per aiutare i ragazzi in questo percorso, sarebbe bello che voi educatori raccontaste la vostra esperienza all’interno della Chiesa, del vostro servizio in parrocchia e di come vi siete sentiti chiamati da Dio. Se nel gruppo c’è più di un educatore, i ragazzi avranno davanti più storie diverse ma accomunate dal fatto che ognuno con i suoi doni s’impegna a vivere il Vangelo nella semplicità della sua vita. Il fatto che la testimonianza venga da voi può far si che i ragazzi riescano più facilmente a esporre i loro dubbi, le loro paure e vi permetta di ampliare l’attività. In un secondo momento divisi per gruppetti e aiutati dai propri educatori, potrebbero cercare di capire quali sono i doni che hanno ricevuto da Dio e scriverli su alcuni foglietti. Una volta ricomposto il gruppo, potrebbero prendere ogni foglietto e discutere tutti insieme su come mettere a servizio degli altri il proprio dono. Una volta terminata la discussione, si potrebbe raccogliere tutti i foglietti in una scatola-regalo per poi portarla durante un offertorio domenicale, segno di voler mettere i propri doni a servizio della comunità e della Chiesa. ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Anche noi educatori siamo chiamati a essere testimoni credibili del Vangelo. Per questo vi proponiamo di leggere la storia del Beato Pier Giorgio Frassati testimonianza di un’appartenenza gioiosa alla Chiesa e d’impegno a vivere il Vangelo nella semplicità della propria vita. 25 26 SECONDA FASE FASCIA 6-8 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 4: “Ascoltiamo quello che Gesù fa e dice” Gesù, Figlio di Dio è buono, potente e misericordioso come il Padre. CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 2: “Dio padre è sempre con noi” Dio Padre è sempre presente nella nostra vita. E’con noi nella vita e anche dopo la morte; non ci lascia mai soli. Parole Chiave Cic: Figlio di Dio, buono, potente e misericordioso, Padre, vita e morte. Parole Chiave Guida: Dio, ama i suoi figli, creature uniche. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Figlio di Dio Padre Vita e Morte GUIDA ACR Dio ama i suoi figli Testimoni Creature uniche 27 Cosa c’entra Nelle unità catechistiche i bambini conoscono Gesù come Figlio che è obbediente alla volontà del Padre. Nella guida, infatti, i bambini capiscono che Dio ama i suoi figli e sono per Lui creature uniche. MESSAGGIO CIC Pista B CIC\2: Venite con me: unità catechistica 7: “Resta con noi, Signore” La celebrazione dell’Eucaristia nel giorno del Signore è il culmine e la fonte della vita cristiana. CIC\2: Venite con me: unità catechistica 8: “Credo la Chiesa” Nell’Eucaristia la Chiesa cresce e si rinnova. La Chiesa vive nelle famiglie cristiane, nelle attività della parrocchia, nella testimonianza del Vangelo. Parole Chiave Cic: Eucaristia, vita cristiana, Chiesa, famiglie cristiane, attività parrocchiali, testimonianza del Vangelo. Parole Chiave Guida: Santa Messa, ascolto della Parola, scelte e rinunce. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Eucaristia Testimonianza del Vangelo Vita cristiana GUIDA ACR Santa Messa Ascolto della Parola Scelte e rinunce 28 Cosa c’entra Nelle unità catechistiche i bambini comprendono che l’Eucaristia li rende protagonisti della Chiesa. Nella guida, infatti, i bambini partecipano alla Santa Messa e mettendosi in ascolto della Parola imparano ad essere testimoni del Vangelo. MESSAGGIO CIC Quaresima / Pasqua CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 5: “Gesù muore e risorge per noi” Il racconto evangelico favorisce l’itinerario di scoperta e di incontro con Gesù. CIC\2:Venite con me: unità catechistica 6: “Non c’è amore più grande” La Pasqua di Gesù è il grande dono dell’amore di Dio per gli uomini; come buon pastore Gesù dà la vita, offre il suo corpo e il suo sangue per la salvezza degli uomini. Parole Chiave Cic: Itinerario di scoperta, incontro con Gesù, Pasqua, dono, amore di Dio, offrire, salvezza. Parole Chiave Guida: Impegnarsi, figli di Dio, costruire, bene comune, avere cura. 29 ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Incontro con Gesù Amore di Dio Salvezza GUIDA ACR Figli di Dio Avere cura Bene Comune Cosa c’entra Nelle unità catechistiche i bambini comprendono che Gesù ha donato la sua vita per la nostra salvezza. Nella guida, infatti, i bambini si impegnano come figli di Dio, a costruire il bene comune. 30 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI Suggeriamo di leggere con i bambini due brani del Vangelo: nel primo Gesù ci svela chi è suo Padre, nel secondo Dio ci presenta suo Figlio. Proponiamo anche un paio di attività per approfondire i due brani. Brano del Vangelo: “Gesù tra i dottori” - Lc 2,41 -50 Prima della lettura del brano, è possibile organizzare una caccia al tesoro “a tema” con indizi scritti su pergamene simili ai rotoli della Legge, educatori vestiti con qualche dettaglio da dottore della legge oppure vestiti da Maria e Giuseppe. Al termine della caccia al tesoro troveranno una pergamena con la frase di Gesù: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” Brano del Vangelo: “Battesimo di Gesù” Mt 3,13-17 Una volta letto il brano del Vangelo si potrebbe far vedere ai bambini la ripresa di un Battesimo dei nostri giorni. In un secondo momento si potrebbe preparare un cartellone su cui mettere a confronto i due Battesimi, sottolineando come il Battesimo di Gesù abbia preparato la strada al Battesimo cristiano. (vedi nota Bibbia di Gerusalemme). Tutto questo è evidente anche nei segni presenti nel Battesimo cristiano. 31 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Suggeriamo di leggere e meditare queste parole di Papa Benedetto XVI espresse durante l’ultima GMG che trattano proprio il tema del Battesimo. Discorso del Santo Padre Benedetto XVI alla GMG di Sydney: (…) QUESTA SERA DESIDERO PERTANTO RICORDARE BREVEMENTE QUALCOSA DELLA NOSTRA COMPRENSIONE DEL BATTESIMO, PRIMA DI CONSIDERARE DOMANI LO S PIRITO SANTO. N EL GIORNO DEL BATTESIMO DIO VI HA INTRODOTTO NELLA SUA SANTITÀ (CFR 2 PT 1,4). SIETE STATI ADOTTATI QUALI FIGLI E FIGLIE DEL PADRE E SIETE STATI INCORPORATI IN CRISTO. S IETE DIVENUTI ABITAZIONE DEL SUO S PIRITO (CFR 1 COR 6,19). I L BATTESIMO NON È UN COMPIMENTO NÉ UNA RICOMPENSA: È UNA GRAZIA, È OPERA DI DIO. PERCIÒ, VERSO LA FINE DEL RITO DEL BATTESIMO, IL SACERDOTE SI È RIVOLTO AI VOSTRI GENITORI E AI PARTECIPANTI , E CHIAMANDOVI PER NOME HA DETTO: “S EI DIVENTATO NUOVA CREATURA” (RITO DEL BATTESIMO, 99). CARI AMICI , A CASA, A SCUOLA, ALL’ UNIVERSITÀ, NEI LUOGHI DI LAVORO E DI SVAGO, RICORDATEVI CHE SIETE CREATURE NUOVE. N ON STATE SOLTANTO DI FRONTE AL CREATORE PIENI DI STUPORE, RALLEGRANDOVI PER LE SUE OPERE, MA TENETE PRESENTE CHE IL FONDAMENTO SICURO DELL’ UMANA SOLIDARIETÀ STA NELL’ORIGINE COMUNE DI OGNI PERSONA, IL VERTICE DEL DISEGNO CREATIVO DI DIO PER IL MONDO. COME CRISTIANI , VOI SIETE IN QUESTO MONDO SAPENDO CHE DIO HA UN VOLTO UMANO – G ESÙ CRISTO – LA “ VIA” CHE SODDISFA OGNI ANELITO UMANO, E LA “ VITA” DELLA QUALE SIAMO CHIAMATI A DARE TESTIMONIANZA, CAMMINANDO SEMPRE NELLA SUA LUCE (CFR IBID., 100). I L COMPITO DI TESTIMONE NON È FACILE. VI SONO MOLTI , OGGI , I QUALI PRETENDONO CHE DIO DEBBA ESSERE LASCIATO “ IN PANCHINA” E CHE LA RELIGIONE E LA FEDE, PER QUANTO ACCETTABILI SUL PIANO INDIVIDUALE, DEBBANO ESSERE O ESCLUSE DALLA VITA PUBBLICA O UTILIZZATE SOLO PER PERSEGUIRE LIMITATI SCOPI PRAGMATICI . QUESTA VISIONE SECOLARIZZATA TENTA DI SPIEGARE LA VITA UMANA E DI PLASMARE LA SOCIETÀ CON POCHI RIFERIMENTI O CON NESSUN RIFERIMENTO AL CREATORE (…) TUTTAVIA L’ ESPERIENZA MOSTRA CHE IL DISCOSTARSI DAL DISEGNO DI DIO CREATORE PROVOCA UN DISORDINE CHE HA INEVITABILI RIPERCUSSIONI SUL RESTO DEL CREATO (CFR M ESSAGGIO PER LA GIORNATA M ONDIALE DELLA PACE 1990, 5). 32 QUANDO DIO VIENE ECLISSATO, LA NOSTRA CAPACITÀ DI RICONOSCERE L’ORDINE NATURALE, LO SCOPO E IL “ BENE” COMINCIA A SVANIRE. CIÒ CHE OSTENTATAMENTE È STATO PROMOSSO COME UMANA INGEGNOSITÀ SI È BEN PRESTO MANIFESTATO COME FOLLIA, AVIDITÀ E SFRUTTAMENTO EGOISTICO. E COSÌ CI SIAMO RESI SEMPRE PIÙ CONTO DEL BISOGNO DI UMILTÀ DI FRONTE ALLA DELICATA COMPLESSITÀ DEL MONDO DI DIO. E CHE DIRE DEL NOSTRO AMBIENTE SOCIALE? SIAMO UGUALMENTE VIGILI QUANTO AI SEGNI DEL NOSTRO VOLGERE LE SPALLE ALLA STRUTTURA MORALE DI CUI DIO HA DOTATO L’ UMANITÀ (CFR M ESSAGGIO PER LA G IORNATA M ONDIALE DELLA PACE 2007, 8)? SAPPIAMO RICONOSCERE CHE L’ INNATA DIGNITÀ DI OGNI INDIVIDUO POGGIA SULLA SUA PIÙ PROFONDA IDENTITÀ, QUALE IMMAGINE DEL CREATORE, E CHE PERCIÒ I DIRITTI UMANI SONO UNIVERSALI , BASATI SULLA LEGGE NATURALE, E NON QUALCOSA DIPENDENTE DA NEGOZIATI O DA CONDISCENDENZA, MEN CHE MENO DA COMPROMESSO? E COSÌ SIAMO CONDOTTI A RIFLETTERE SU QUALE POSTO HANNO NELLE NOSTRE SOCIETÀ I POVERI , I VECCHI , GLI IMMIGRANTI , I PRIVI DI VOCE. COME PUÒ ESSERE CHE LA VIOLENZA DOMESTICA TORMENTI TANTE MADRI E BAMBINI ? COME PUÒ ESSERE CHE LO SPAZIO UMANO PIÙ MIRABILE E SACRO, IL GREMBO MATERNO, SIA DIVENTATO LUOGO DI VIOLENZA INDICIBILE? CARI AMICI , LA CREAZIONE DI DIO È UNICA ED È BUONA. LE PREOCCUPAZIONI PER LA NON VIOLENZA, LO SVILUPPO SOSTENIBILE, LA GIUSTIZIA E LA PACE, LA CURA DEL NOSTRO AMBIENTE SONO DI VITALE IMPORTANZA PER L’ UMANITÀ. TUTTO CIÒ NON PUÒ PERÒ ESSERE COMPRESO A PRESCINDERE DA UNA PROFONDA RIFLESSIONE SULL’ INNATA DIGNITÀ DI OGNI VITA UMANA DAL CONCEPIMENTO FINO ALLA MORTE NATURALE, UNA DIGNITÀ CHE È CONFERITA DA DIO STESSO E PERCIÒ INVIOLABILE. I L NOSTRO MONDO SI È STANCATO DELL’ AVIDITÀ, DELLO SFRUTTAMENTO E DELLA DIVISIONE, DEL TEDIO DI FALSI IDOLI E DI RISPOSTE PARZIALI , E DELLA PENA DI FALSE PROMESSE. I L NOSTRO CUORE E LA NOSTRA MENTE ANELANO AD UNA VISIONE DELLA VITA DOVE REGNI L’ AMORE, DOVE I DONI SIANO CONDIVISI , DOVE SI EDIFICHI L’ UNITÀ, DOVE LA LIBERTÀ TROVI IL PROPRIO SIGNIFICATO NELLA VERITÀ, E DOVE L’ IDENTITÀ SIA TROVATA IN UNA COMUNIONE RISPETTOSA. QUESTA È OPERA DELLO SPIRITO SANTO! QUESTA È LA SPERANZA OFFERTA DAL VANGELO DI GESÙ CRISTO! È PER RENDERE TESTIMONIANZA A QUESTA REALTÀ CHE SIETE STATI RICREATI NEL BATTESIMO E RAFFORZATI MEDIANTE I DONI DELLO SPIRITO NELLA CRESIMA. SIA QUESTO IL MESSAGGIO CHE VOI PORTATE DA S YDNEY AL MONDO! 33 SECONDA FASE FASCIA 9-11 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\2: Venite con me: unità catechistica 7: “Resta con noi Signore” La celebrazione dell’Eucaristia nel giorno del Signore è il culmine e la fonte della vita cristiana. Parole Chiave Cic: Eucaristia, giorno del Signore, culmine e fonte,vita cristiana. Parole Chiave Guida: Mensa di Gesù, Morte e Risurrezione di Cristo, Pasqua, vita del ragazzo. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Eucaristia Vita cristiana Culmine-Fonte GUIDA ACR Mensa del Signore Vita del ragazzo Pasqua Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo capisce l’importanza dell’Eucaristia come impegno costante nello sviluppare la carità, l’accoglienza, la condivisione e la disponibilità al servizio. Nella guida, infatti, il ragazzo scopre che anche lui è chiamato a far parte della Mensa di Gesù. 34 MESSAGGIO CIC Pista B CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 4: “Il volto della Chiesa” La Chiesa, sotto l’azione dello Spirito Santo è una, cattolica e apostolica. Essa vive in atteggiamento di conversione e manifesta al mondo il progetto di Dio. Parole Chiave Cic: Chiesa, Spirito Santo, conversione, manifestazione, progetto di Dio. Parole Chiave Guida: Spirito Santo, testimoni del Vangelo, amore di Dio, nostra comunità. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Spirito Santo Manifestazione Progetto di Dio GUIDA ACR Spirito Santo Amore di Dio Testimoni del Vangelo Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo capisce che l’azione dello Spirito Santo avviene anche nella costante conversione e riconciliazione con Dio. Nella guida, infatti, il ragazzo apprende che lo Spirito Santo ci aiuta ad essere testimoni del Vangelo. 35 MESSAGGIO CIC Quaresima / Pasqua CIC\2: Venite con me: unità catechistica 6: “Non c’è amore più grande” La Pasqua di Gesù è il grande dono dell’amore di Dio per gli uomini; come buon pastore Gesù dà la vita, offre il suo corpo e il suo sangue per la nostra salvezza. Parole Chiave Cic: Pasqua di Gesù, dono, amore di Dio, dono della vita, corpo e sangue, salvezza. Parole Chiave Guida: vita di Gesù, esempio, vivere in Lui, sacrificio,gioia. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Pasqua di Gesù Amore di Dio Dono della vita GUIDA ACR Sacrificio Vita di Gesù Esempio Cosa c’entra Nell’unità catechistica si invita il ragazzo ad approfondire i momenti della Pasqua del Signore. Nella guida, infatti, si fa capire al ragazzo che la vita di Gesù è per noi un esempio. 36 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI In scena Gli educatori dovranno preparare due scenette che rappresentano un litigio tra degli amici con conclusioni diverse, cioè nella prima si avrà come epilogo la riconciliazione tra gli amici, l’altra invece vedrà i protagonisti non riconciliarsi e andare via ognuno per la propria strada. Al termine delle due rappresentazioni i ragazzi dovranno disegnare su un cartoncino e spiegare un episodio che li ha visti protagonisti di una discussione e come è andata a finire. Gli educatori dovranno mettere a confronto sia gli episodi rappresentati sia le diverse soluzioni, spiegando che l’Amore di Dio verso i suoi figli è immenso e che è capace di perdonare tutti, così anche i ragazzi dovranno perdonare le persone con cui hanno avuto un dissidio e riconciliarsi con loro. Considerato che Dio è sempre disposto a perdonare e a donare il Suo Amore attraverso il Sacramento della Riconciliazione, anche i ragazzi possono perdonare e amare le persone più care, come ad esempio gli amici. Si lascia ai singoli educatori la possibilità di inventare il canovaccio e l’ambientazione delle scene. ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Proponiamo, agli educatori, un momento di riflessione sull'importanza del Sacramento della Riconciliazione, sacramento a cui molto spesso non viene dato il suo valore reale anche per la paura di venire giudicati. Il testo riportato di seguito ci invita a superare questa convinzione e a riconsiderare la nostra posizione nei confronti di questo sacramento, memori del fatto che l'amore di Dio, essendo infinito, ci permette il perenne confronto con Lui e la certezza di un perdono per le nostre mancanze. 37 Padre Pio parla della Madonna di Padre Marcellino Iasenzaniro "... E COSÌ QUALCHE GIORNO DOPO L' EPISODIO DELLA PROCESSIONE MARINATA, PUR ESSENDO STRAORDINARIAMENTE FELICE DI AVER OTTENUTO L' ASSOLUZIONE DI P. PIO, MI AVVICINAI E GLI DISSI : “PADRE QUANDO SULLE PENITENZE E SUI CONSIGLI CHE RICEVO DA LEI , MI METTO A RIFLETTERE, ALLORA I MIEI CONTI LI SO PORTARE. ALLA VISTA DELLA MONTAGNA DEI MIEI DIFETTI , INCROCIO LE BRACCIA E DICO: NON C' È NIENTE DA FARE, LA MIA VOLONTÀ È PARI A ZERO. EPPURE RICONOSCO E CREDO FERMAMENTE CHE GUADAGNERÒ QUALCOSA, SOLO SE MI APPLICHERÒ ALLO STUDIO E ALL' AMORE DI DIO, CON I SUGGERIMENTI ED I PUNGOLI CHE RICEVO DA LEI ”. M I ACCAREZZÒ LA GUANCIA CON UNA SPECIE DI SCHIAFFETTO-CAREZZA: EBBI PER UN ISTANTE IL TERRORE DI ESSERE STATO VISTO DA QUALCUNO NELL' ATTO DI RICEVERE UNO SCHIAFFO DA P. PIO. POI MI RISPOSE: “D' ALTRONDE, PURTROPPO, IN MATERIA DI FEDE NON POSSIAMO SODDISFARE AL DESIDERIO DI SCOPRIRE TUTTO; ANZI ABBIAMO OLTRE CHE LA NECESSITÀ, ANCHE IL DOVERE DI ACCETTARE TUTTO VELATO, CON LA PAURA DEL RISCHIO, COMPENSATO DALLA FERMA SPERANZA. S E ORA SCOPRISSIMO DIO DIRETTAMENTE E INTERAMENTE, FORSE AVREMMO PIÙ PAURA. PER FARTI COMPRENDERE LA NECESSITÀ DELL' UMILTÀ DELLA TESTIMONIANZA DI UNA VERITÀ TEOLOGICA, MI VERREBBE LA VOGLIA DI GETTARTI DALLA FINESTRA: INFATTI , PER FARE PROGRESSI NELLA PRATICA DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA, DOVRESTI LIBERARTI GENEROSAMENTE DA TUTTE LE STORTURE, MA PURTROPPO NON HAI IL CORAGGIO DEI GRANDI GESTI . QUANDO VIENI A CONFESSARTI , TU PENSI DI DOVER CONTARE SEMPRE E SOLAMENTE SULLA TUA TESTA TARLATA E SUL TUO CUORE SFORACCHIATO DA FRECCE VELENOSE: CERTO CHE, MESSE COSÌ LE COSE, HAI RAGIONE AD AVER PAURA E DI AVVILIRTI ! I O INVECE TI DICO: PROPOSITI NUOVI E IDEE NUOVE IN MENTE RINNOVATA E CUORE FRESCO: NIENTE ASSUEFAZIONE”. POI TUTTO D' UN TRATTO SCRUTANDOMI FISSO PER VEDERE SE ERA ASCOLTATO O NO, MI FECE LA SEGUENTE RACCOMANDAZIONE: “ CONSIDERA IL CONFESSORE COME UN INVIATO DELLA VERGINE S ANTISSIMA IN SOCCORSO DEI PENITENTI ; E RINGRAZIA IL SIGNORE PERCHÉ, ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA M ADRE, EGLI RIVOLGE IL SUO SGUARDO A TE E ALLA TUE MISERIE”. 38 SECONDA FASE FASCIA 12-14 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 5: “La Chiesa vive nel mondo” La Chiesa è strumento per la realizzazione del progetto di Dio, e così manifesta l’amore di Dio. Parole Chiave Cic: Chiesa, strumento, progetto di Dio, amore di Dio. Parole Chiave Guida: Testimone credibile, amore quotidiano, azioni concrete. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Chiesa-Strumento Progetto di Dio Amore di Dio GUIDA ACR Testimoni credibili Azioni concrete Amore quotidiano Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo scopre che la Chiesa è presente nei suoi mondi vitali. Nella guida, infatti, il ragazzo si interroga su come essere testimone credibile del Vangelo. 39 MESSAGGIO CIC Pista B CIC\4: Vi ho chiamato amici: unità catechistica 6: “Voi siete il mio popolo” Lo Spirito anima la Chiesa, la arricchisce di carismi, la spinge ad annunciare a tutti i popoli la salvezza. La Chiesa è segno e strumento di unione con Dio e di unità e di pace tra gli uomini. Parole Chiave Cic: Spirito, Chiesa, carismi, annunciare, salvezza, strumento, unione con Dio, unità e pace. Parole Chiave Guida: Comunità, parte attiva della Chiesa, donarsi gratuitamente, differenza nel mondo. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Annunciare Salvezza Unione con Dio GUIDA ACR Parte attiva della Chiesa Fare la differenza nel mondo Donarsi gratuitamente Cosa c’entra Nell’unità catechistica i ragazzi sono invitati a proseguire la loro missione personale nel mondo attraverso i doni e la grazia ricevuti da Dio. Nella guida, infatti, i ragazzi scoprono una comunità riunita in Cristo e comprendono di poter essere parte attiva della Chiesa donandosi gratuitamente ai fratelli. 40 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI L’educatore potrebbe iniziare spiegando ai ragazzi l’importanza della testimonianza. Per fare ciò può distribuire un bicchiere, con un po’ d’acqua, a ciascun ragazzo e mettere un colore a tempera molto diluito in un bicchiere sul tavolo. Spiegare ai ragazzi che l’acqua colorata che gli diamo, è quello che ricevono in parrocchia, all’interno del gruppo, è la vita che all’ombra della Chiesa e del Vangelo prende colore. I ragazzi, poi, fanno cadere una goccia di colore nel loro bicchiere, per vedere come si espande il colore e colora la loro acqua. Il bicchiere d’acqua rappresenta la realtà in cui vivono; versando il colore nel bicchiere loro colorano l’acqua al suo interno e questo significa che se portano nel loro mondo quello che ricevono dall’incontro, fanno vedere ai loro amici e famigliari come sono e quello che imparano. L’educatore deve far capire al ragazzo quanto sia importante ricevere ma ancor più dare, portare all’esterno del gruppo e se possibile della parrocchia quello che ha imparato dopo un incontro. L’educatore prepara un cartellone o un powerpoint su dei personaggi che sono, testimoni dei valori della Chiesa (beato Charles de Foucauld, testimone di carità e fratellanza universale, santa Gianna Beretta Molla, che sacrifica la propria vita per salvare quella della figlia, una testimonianza di puro amore materno) o esempi di vita per qualcuno (Madre Teresa di Calcutta, nobel per la pace, fondò “le missionarie della carità” che si prendono cura dei “più poveri dei poveri” e “di tutte quelle persone che si sentono non volute e non amate”). Far vedere ai ragazzi esempi di testimonianza e farli riflettere, su come queste persone hanno portato agli altri quello che sono (come sono stati luce per gli altri), cosa significa per loro testimoniare. Poi porgli delle domande per lasciarli riflettere, ad esempio: o Come posso essere testimone per qualcuno? o Sono mai stato testimone per qualcuno? Se si quando? Se no perché? o Hai mai notato nella vita quotidiana una testimonianza che ti ha colpito particolarmente? Se si quando? 41 Infine far prendere ai ragazzi l’impegno, che devono rispettare all’interno della settimana, di notare tutte le volte che loro sono da esempio per qualcuno; in modo tale da fargli capire che anche loro sono testimoni nell’ambiente in cui vivono. ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI In queste righe vi suggeriamo alcuni testi che speriamo possano farvi riflettere sul vostro essere testimoni dell’amore di Dio. Perché per essere testimone non basta credere, bisogna essere credibili e l’unico modo in cui questo è possibile è impegnarsi a vivere il Vangelo quotidianamente, nei luoghi che abitiamo, con le nostre azioni normali che possano, però, far vedere che si è avuto l’incontro con il Risorto. Ed è proprio la parola di Gesù che ci viene incontro con il Vangelo di Luca 10, 25-37, con la parabola del buon samaritano. Gesù non ci dice chi sarà il nostro prossimo, ma concretamente ci suggerisce come accoglierlo. Vi proponiamo, poi, di leggere un estratto di un articolo che parla di un giovane ragazzo che ha saputo trasformare il Vangelo in vita. «BUSSA IL CITOFONO CHI SARÀ MAI ? UNA MIA AMICA MI VIENE A TROVARE MA ATTRAVERSO DI LEI È UN ALTRO CHE MI VIENE A TROVARE E L’I NCONTRO SI RINNOVA». PAOLINO SCRIVE QUESTI VERSI RIPENSANDO AD UNA VISITA SPECIALE E INATTESA RICEVUTA NEL POMERIGGIO DEL 4 NOVEMBRE DI DUE ANNI FA. PAROLE LEGGERE, FIGLIE MATURE DI UNA MENTE AGILE E DI UN CORPO IMPRIGIONATO DALLA DISTROFIA MUSCOLARE PROGRESSIVA. PAROLE BATTUTE SUL PC LENTAMENTE, SILLABE MESSE INSIEME PER NARRARE A SÉ STESSO E AL MONDO TRENTATRÉ ANNI DI LOTTA, DI RABBIA, DI PACE, DI FEDE. LA DISTROFIA HA COMINCIATO A PRESSARE PRESTO IL CORPO DI PAOLINO. A 8-9 ANNI I PASSI COMINCIANO AD ESSERE INCERTI . I N TERZA MEDIA LE GAMBE CROLLANO, CI VUOLE LA SEDIA A ROTELLE. PAOLINO INSORGE. N ON LA VUOLE, LA DETESTA. È IL SEGNO DELLA RESA. CI SI DEVE SEDERE PER FORZA, NON PER SCELTA. CON QUELLA ELETTRICA CERCA DI VINCERE LA SFIDA DELLA NORMALITÀ. S CENDE IN STRADA, AFFRONTA LA MALATTIA, LE PAURE, I PREGIUDIZI . LA SUA ADOLESCENZA È SERENA, MA VORREBBE AVERE UNA FIDANZATA. 42 «QUANTO AMORE DAREI ALLA MIA DONNA MA VA BENE ANCHE COSÌ È ANCORA PIÙ PURO L’ AMORE DEGLI AMICI ». U N GIORNO, SCARROZZANDO QUA E LÀ PER N OLA, SI IMBATTE IN CICCIO, PRESIDENTE DELL’AZIONE CATTOLICA DELLA PARROCCHIA “STELLA”. STANNO PREPARANDO UNA RECITA, GLI OFFRE UNA PARTE. PAOLINO RIPETE LA PARTE PER ORE E ORE. È UN SUCCESSO. A IMPRESA CONCLUSA, PAOLINO DALLE QUINTE LANCIA UN URLO MEMORABILE. È A QUESTO PUNTO CHE L’ ELENCO DIVENTA SEMPRE PIÙ LUNGO. OGNI NOME UNA FRASE, UNA CONFIDENZA, UN SMS CHE HA TRASFORMATO IN VERSI . E POI GLI AMICI , AMICI VERI , NON PER COMPASSIONE O IPOCRITA PIETISMO. RAGAZZI CHE VANNO E VENGONO DA CASA SUA, PER RIVELARE UN SEGRETO, PER RICEVERE UN CONSIGLIO, PER LEGGERE L’ ULTIMA POESIA. O PER DECIDERE QUALCOSA DI IMPORTANTE PER LA PARROCCHIA. GIÀ, PERCHÉ PAOLINO, PUR ESSENDO ALLE PRESE PER DODICI ORE AL GIORNO CON UN VENTILATORE POLMONARE, SI RENDE CONTO CHE TUTTO QUELL’ AFFETTO LO RENDE FORTUNATO, E CHE DUNQUE DEVE RESTITUIRE QUELLO CHE HA AVUTO. E ALLORA ECCO UN ALTRO ELENCO. PARTECIPA A TUTTI GLI INCONTRI DI FORMAZIONE. I MPARA E INSEGNA A STIMARE TUTTE LE REALTÀ PRESENTI IN CHIESA: AZIONE CATTOLICA, COMUNIONE E LIBERAZIONE, S COUT, CARITAS. PREGA DA SOLO, IN FAMIGLIA, CON GLI AMICI . DIVENTA RESPONSABILE DELL’ACR. S EGUE GRUPPI DI BAMBINI . FORMA GLI EDUCATORI . PARTECIPA AL CONSIGLIO PASTORALE. CURA IL GIORNALINO PARROCCHIALE. ORGANIZZA RACCOLTE ALIMENTARI . È ATTENTO ALLA VITA DELLA CITTÀ. S I SPENDE PER LA STORICA FESTA DEI G IGLI , DISTINTIVO DI N OLA NEL MONDO. È SENSIBILE VERSO I POVERI . APRE LA CASA PER TUTTE LE FESTE DI COMPLEANNO DEGLI ALTRI . RACCOGLIE IN GIRO PER LA CITTÀ I DISABILI CHE SE NE STANNO CHIUSI IN CASA. PROGETTA GRANDI VIAGGI PER I SUOI AMICI . «PAOLINO, MA TU COME FAI CON LA CARROZZINA?». «N ON TI PREOCCUPARE, NOI LO FACCIAMO PER GLI ALTRI , MICA PER ME…». S E AVESSE POTUTO, IL 30 OTTOBRE AVREBBE RAGGIUNTO ROMA CON I PICCOLI DELLA PARROCCHIA PER L’ INCONTRO DELL’AC CON PAPA BENEDETTO XVI. 43 PAOLINO IORIO È NATO IL 3 MARZO 1977 ED È MORTO LO SCORSO 28 OTTOBRE. È IL TERZO E ULTIMO FIGLIO DI GIOVANNI E MARIA. ANCHE IL FRATELLO MAGGIORE, FELICE, È MORTO NEL 2004 A CAUSA DELLA DISTROFIA MUSCOLARE PROGRESSIVA. PAOLINO HA SCRITTO UN LIBRO DI POESIE INTITOLATO “IL CANTICO DELLA CREAZIONE. L’articolo completo “Una vita che parla” si trova sul sito nazionale dell’Azione Cattolica nell’archivio del fatto del giorno all’indirizzo http://goo.gl/aMvjM 44 TERZA FASE FASCIA 6-8 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\1 : Io sono con voi: unità catechistica 8: “Andiamo alla cena del Signore” La celebrazione domenicale dell’Eucaristia è il momento centrale della vita della comunità cristiana. Parole Chiave Cic: Celebrazione domenicale, Eucaristia, momento centrale, comunità cristiana Parole Chiave Guida: condivisione, gruppo, impegno, crescita, propria comunità. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Santa Messa Eucaristia Comunità cristiana GUIDA ACR Condivisione Impegno Propria comunità Cosa c’entra Nell’unità catechistica i bambini partecipando alla Santa Messa sono coinvolti in prima persona. Nella guida, infatti, i bambini vivendo momenti di condivisione, si impegnano nella crescita della propria comunità. 45 MESSAGGIO CIC Pista B CIC\2: Venite con me: unità catechistica 6: “Non c’è amore più grande” La Pasqua di Gesù è il grande dono dell’amore di Dio per gli uomini; come buon pastore Gesù dà la vita, offre il suo corpo e il suo sangue per la nostra salvezza. CIC\2: Venite con me: unità catechistica 7: “Resta con noi Signore” Seguire Gesù è celebrare la Pasqua con lui; riconoscerlo, vicino e presente nel segno più grande che ci ha lasciato; accoglierlo come pane di vita. Parole Chiave Cic: Pasqua, dono, amore di Dio, il suo corpo e il suo sangue, salvezza, seguire, riconoscerlo, accoglierlo, pane di vita. Parole Chiave Guida: incontro con il Risorto, Spirito Santo, donarsi gratuitamente, accogliere il prossimo. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Pasqua Accoglierlo Pane di Vita GUIDA ACR Incontro con il Risorto Accogliere il prossimo Donarsi gratuitamente Cosa c’entra Nelle unità catechistiche i bambini capiscono che l’Eucaristia anima la vita della Chiesa e del cristiano. Nella guida, infatti, i bambini nell’incontro con il Risorto, ricevono il dono dello Spirito Santo che li aiuta a donarsi gratuitamente. 46 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI Suggeriamo un’attività il cui obiettivo sarà quello di far apprendere e comprendere ai bambini le varie parti della Messa, per far si che durante la celebrazione quest’ultimi siano più coscienti e partecipi. Si potrebbe pensare ad una caccia al tesoro. O meglio una caccia ai personaggi (personaggi che abbiano a che fare preferibilmente con la Messa, oppure si potrebbe pensare a semplici figure di santi o, se nella vostra parrocchia fosse possibile, fare una caricatura del vostro assistente o, meglio ancora, far si che il personaggio che si debba nascondere sia proprio l’assistente dell’ACR). Ovviamente l’attività inizierà tramite alcuni indizi, scegliete voi il numero, anche a seconda del tempo a disposizione, che porteranno al personaggio/i scelti da voi (una variante per far divertire i ragazzi potrebbe essere quella di farli arrivare all’indizio tramite un percorso o tramite il superamento di una semplice prova; nella prova, proprio per rimanere in tema, si potrebbero usare oggetti inerenti alla Messa: cestino delle offerte; candele, fiori etc…). Prove: - “Chi canta prega 2 volte!” : potrebbe consistere nel dare un ordine ad alcuni canti secondo le varie parti della messa oppure dare un voto ai ragazzi su come hanno eseguito un canto classico che ascoltano spesso in parrocchia. Al termine della prova il personaggio coinvolto darà una spiegazione dell’importanza del canto nella Messa. - “Sono il Pane di Vita” : consisterà nella creazione del pane, per rendere forte e concreto il significato dell’Eucarestia. In base al vostro gruppo e alla presenza oppure no di un forno parrocchiale (si potrebbe anche invitare il gruppo nella propria casa) deciderete come impostare la prova: i bambini aiutati dall’educatore prepareranno l’impasto e si divertiranno a lavorarlo, per poi vederlo cuocere nel forno della parrocchia o della casa dell’educatore. Oppure l’educatore potrebbe portare a casa l’impasto per cuocerlo e poi riportarlo la domenica successiva, in modo che i bambini lo vedano cotto e lo 47 possano portare durante la processione offertoriale. Al termine della prova il personaggio spiegherà come mai viene utilizzato il pane come segno del corpo di Gesù. - “Memory domenicale” : consiste nel collocare, sotto ad un telo, numerosi oggetti riguardanti la Messa (cestino delle offerte, vestito sacerdotale, calice, contenitore incenso, acqua santa, libretto dei canti, foglietto della Messa, crocifisso, strumento per suonare, vestito da chierichetto, insomma tutti gli oggetti che si potrebbero vedere durante la Messa). Come partirà il tempo, scegliete voi quanto, verrà tolto il telo e i bambini dovranno memorizzare più oggetti possibili e una volta ricoperti dal telo, si consulteranno su quello che ricordano... ovviamente, data l’età, molte cose i bambini non le assoceranno alla Messa, per questo motivo il personaggio che farà da guida spiegherà gli oggetti e il loro uso all’interno della Messa. ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI In questa terza fase invitiamo gli educatori ad alimentare la gioia pasquale di Gesù Risorto attraverso una Via Lucis. Suggeriamo di inserire nel testo delle meditazioni e una preghiera di Beato Charles de Foucauld che troverete riportate sotto la biografia. CHARLES DE FOUCAULD, CHIAMATO ANCHE FRATEL CARLO DI GESÙ, È NATO A STRASBURGO IL 15 SETTEMBRE 1858 E MORTO A TAMANRASSET (ALGERIA) IL 1 DICEMBRE 1916 PER MANO DI ALCUNI PREDONI. SCELSE DI VIVERE CON LE POPOLAZIONI POVERE DEL DESERTO SAHARIANO, PERCHÉ IL FINE DELLA SUA VITA CRISTIANA FU QUELLO DI RAGGIUNGERE GESÙ “ALL’ULTIMO POSTO” PROPRIO COME AFFERMÒ LA SUA GUIDA SPIRITUALE: “GESÙ HA PRESO L’ULTIMO POSTO A TAL PUNTO CHE NESSUNO HA MAI POTUTO RAPIRGLIELO”. (LA BIOGRAFIA COMPLETA È REPERIBILE SU WWW. SANTIEBEATI. IT) 48 Alcune frasi per la meditazione: O RENDERSI ESTRANEI AI MODI DI PENSARE, DI PARLARE, DI AGIRE, DELLE PERSONE DEL MONDO; NON OCCUPARSI DI QUEL CHE PENSANO, DICONO, FANNO; FARE CIÒ CHE È PIÙ PERFETTO, IMITARE G ESÙ . […] S E IL MONDO CI GIUDICA MALE E CI TROVA PAZZI , TANTO MEGLIO: SAREMO PIÙ SIMILI A G ESÙ . O OBBEDIRE È AMARE, È L’ ATTO D’ AMORE PIÙ PURO, IL PIÙ PERFETTO, IL PIÙ SUBLIME, IL PIÙ DISINTERESSATO, IL PIÙ ADORANTE. L’OBBEDIENZA È L’ ULTIMO, IL PIÙ ALTO E IL PIÙ PERFETTO DEI GRADI DELL’ AMORE, QUELLO IN CUI SI CESSA DI ESISTERE IN SE STESSI , IN CUI CI SI ANNIENTA, IN CUI SI MUORE COME G ESÙ È MORTO SULLA CROCE. O QUANDO SIAMO TIEPIDI , ARIDI , QUANDO NON SAPPIAMO COSA DIRE A DIO, QUANDO PREGHIAMO MALE, APRIAMO IL NOSTRO SALTERIO E DICIAMO QUALCHE VERSETTO DI UN SALMO, SEGUENDO PIÙ O MENO IL DESIDERIO DELLA NOSTRA ANIMA, FINO A QUANDO SENTIREMO LA PREGHIERA SALIRE DAL NOSTRO CUORE VERSO DIO. O LEGGIAMO SEMPRE IL VANGELO AMOROSAMENTE, COME SE FOSSIMO SEDUTI AI PIEDI DELL’AMATO, ASCOLTANDOLO MENTRE CI PARLA DI SE STESSO. O S CRUTIAMO LE SCRITTURE, LEGGIAMOLE, MEDITIAMOLE! CERCHIAMOCI GESÙ , CERCHIAMOCI CIÒ CHE LUI HA PENSATO, QUELLO CHE È STATO, PER CONFORMARE TUTTA LA NOSTRA ANIMA ALLA SUA, LA NOSTRA VITA ALLA SUA. O ABBRACCIAMO, ACCOGLIAMO CON AMORE, FELICITÀ, RICONOSCENZA, QUALSIASI PERSECUZIONE, QUALSIASI CATTIVO TRATTAMENTO, QUALSIASI CALUNNIA, QUALSIASI MALEVOLENZA, QUALSIASI SOSPETTO, QUALSIASI DERISIONE, QUALSIASI DISPREZZO, QUALSIASI PAROLA OFFENSIVA, QUALSIASI VIOLENZA, CONTENTI E RICONOSCENTI DI RASSOMIGLIARE, IN TAL MODO, AL NOSTRO BUON M AESTRO. O PERCHÉ TU SEI SEMPRE CON NOI NELLA SANTA EUCARESTIA, STIAMO SEMPRE CON ESSA, TENIAMOLE COMPAGNIA AI PIEDI DEL TABERNACOLO, NON PERDIAMO PER COLPA NOSTRA UNO SOLO DEI MOMENTI CHE PASSIAMO DINANZI AD ESSA. DIO È LÀ: COSA ANDREMMO A CERCARE ALTROVE? O PER PREGARTI NON È NEMMENO NECESSARIO DIRTI INTERIORMENTE PAROLE NELL’ORAZIONE, MA BASTA STARE AI TUOI PIEDI , CONTEMPLANDOTI , AVENDO INGINOCCHIATI DAVANTI A TE TUTTI I SENTIMENTI CHE ISPIRA L’ AMORE. O TORNIAMO AL VANGELO: SE NON VIVIAMO IL VANGELO, G ESÙ NON VIVE IN NOI . TORNIAMO ALLA POVERTÀ, ALLA SEMPLICITÀ CRISTIANA. 49 O CHE COSA PIACE A DIO CHE IO FACCIA? CIÒ IN CUI È IL PIÙ GRANDE AMORE. O DIO PREPARA LE COSE DA LONTANO E FA SERVIRE ALLA SALVEZZA DELLE ANIME SIA LE COSE BUONE CHE QUELLE CATTIVE, NONCHÉ LE AZIONI CHE ABBIAMO COMPIUTO NON PENSANDO AFFATTO A LUI . O I O MI PROPONGO DI CUSTODIRE IN ME LA VOLONTÀ DI LAVORARE PER TRASFORMARMI IN M ARIA, ALLO SCOPO DI DIVENTARE UN ' ALTRA M ARIA VIVENTE ED OPERANTE. O DIO COSTRUISCE SUL NULLA. E’ CON LA SUA MORTE CHE G ESÙ HA SALVATO IL MONDO; È CON IL NIENTE DEGLI APOSTOLI CHE HA FONDATO LA CHIESA; È CON LA SANTITÀ E NEL NULLA DEI MEZZI UMANI CHE SI CONQUISTA IL CIELO E CHE LA FEDE VIENE PROPAGATA. O QUELLO CHE FAI , DIO POTREBBE COMPIERLO SERVENDOSI DI ALTRI , O ANCHE DI NESSUNO, IN OGNI CASO SENZA DI TE: TU SEI UN SERVO INUTILE. 50 TERZA FASE FASCIA 9-11 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\2: Venite con me: unità catechistica 8: “Credo la Chiesa” Nell’Eucaristia la Chiesa cresce e si rinnova. La Chiesa vive nelle famiglie cristiane, nelle attività della parrocchia, in chi vive con coerenza il Vangelo. Parole Chiave Cic: Eucaristia, Chiesa, famiglie cristiane, coerenza con il Vangelo. Parole Chiave Guida: Chiesa, famiglia, parrocchia, testimone dell’eredità dell’amore di Dio, Pentecoste. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Chiesa Famiglie cristiane Coerenza con il Vangelo GUIDA ACR Essere Chiesa Famiglie Testimone dell'amore di Dio Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo durante la crescita comprende il senso di appartenenza alla comunità cristiana. Nella guida, infatti, il ragazzo viene incoraggiato ad essere Chiesa nei suoi ambienti di vita, diventando testimone dell’Amore di Dio Padre. 51 MESSAGGIO CIC Pista B CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 5: “La Chiesa vive nel mondo” La Chiesa è strumento per la realizzazione del progetto di Dio, e così manifesta il Suo amore. CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 6: “Confermati dal dono dello Spirito” Nel sacramento della Confermazione, grazie al dono dello Spirito Santo, i cristiani sono capaci di vivere intensamente il loro Battesimo e di testimoniare nel proprio ambiente il progetto di Dio. Parole Chiave Cic: Chiesa, progetto di Dio, amore di Dio, Confermazione, Spirito Santo, Battesimo, testimoniare. Parole Chiave Guida: spezzare il pane, Spirito Santo, talenti ricevuti, condivisione. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Chiesa Confermazione Testimoniare GUIDA ACR Spezzare il pane Spirito Santo Condivisione dei doni 52 Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo capisce che il dono dello Spirito Santo fa crescere il suo spirito e il suo carattere e gli fa capire che ha un ruolo attivo nel mondo. Nella guida, infatti, il ragazzo capisce che l’Eucarestia e lo Spirito Santo sono decisivi per coltivare i talenti e metterli a servizio degli altri. 53 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI I ragazzi vengono divisi in squadre. Per prima cosa ogni ragazzo dovrà fare un disegno di se stesso e ritagliarlo. Successivamente le squadre vengono poste ognuna in fila indiana. Ogni ragazzo, con in mano il proprio disegno, dovrà affrontare un percorso (per esempio passare sotto a delle sedie, fare 10 salti con la corda, fare 5 palleggi consecutivi etc...) al termine del quale troverà un cartellone. Ci sarà, quindi, un cartellone per squadra sul quale gli educatori avranno precedentemente disegnato delle parti del corpo tranne il capo (la prima squadra per esempio avrà il busto, la seconda le braccia, la terza le gambe) a grandezza quasi naturale. Ogni ragazzo così, terminato il percorso, dovrà incollare il proprio autoritratto sul cartellone, all’interno della parte del corpo. Quando anche l’ultimo componente della squadra avrà concluso il percorso, i ragazzi della stessa squadra dovranno portare il proprio cartellone presso un altro cartellone su cui sarà stato disegnato, dagli educatori, il capo con all’interno il nome di Gesù. Ovviamente ogni gruppo dovrà porre nella corretta posizione la parte del corpo assegnatagli. Alla fine si avrà un corpo a grandezza naturale formato da ogni autoritratto. Non ci sarà nessuna squadra che vincerà. Una volta che una squadra avrà finito potrà aiutare le altre ad affrontare meglio il percorso. Con questa attività si vuol far capire che pur avendo ognuno le proprie caratteristiche, siamo stati generati per essere parte di una comunità (il corpo) in cui Egli è il capo; ciò non è facile ed ecco perché i ragazzi affrontano degli ostacoli. Ogni parte del corpo collegata dalle giunture che lo tengono bene unito, riceve da Lui quella forza che fa crescere tutto il corpo, nell'amore. Inoltre come fanno le nostre parti del corpo che interagiscono per mantenerci sani e vitali, dobbiamo aiutarci e sostenerci l’un l’altro. 54 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Consigliamo di meditare sul significato di “comunità” in modo tale da far capire ai bambini che soltanto tutti insieme e uniti a Lui potremo arrivare alla Verità. Proponiamo di far partire la riflessione col seguente brano: Edificare il corpo di Cristo (Ef 4, 11 -16) È LUI CHE HA STABILITO ALCUNI COME APOSTOLI , ALTRI COME PROFETI , ALTRI COME EVANGELISTI , ALTRI COME PASTORI E MAESTRI , PER RENDERE IDONEI I FRATELLI A COMPIERE IL MINISTERO, AL FINE DI EDIFICARE IL CORPO DI CRISTO, FINCHÉ ARRIVIAMO TUTTI ALL' UNITÀ DELLA FEDE E DELLA CONOSCENZA DEL FIGLIO DI DIO, ALLO STATO DI UOMO PERFETTO, NELLA MISURA CHE CONVIENE ALLA PIENA MATURITÀ DI CRISTO. QUESTO AFFINCHÉ NON SIAMO PIÙ COME FANCIULLI SBALLOTTATI DALLE ONDE E PORTATI QUA E LÀ DA QUALSIASI VENTO DI DOTTRINA, SECONDO L' INGANNO DEGLI UOMINI , CON QUELLA LORO ASTUZIA CHE TENDE A TRARRE NELL' ERRORE. AL CONTRARIO, VIVENDO SECONDO LA VERITÀ NELLA CARITÀ, CERCHIAMO DI CRESCERE IN OGNI COSA VERSO DI LUI , CHE È IL CAPO, CRISTO, DAL QUALE TUTTO IL CORPO, BEN COMPAGINATO E CONNESSO, MEDIANTE LA COLLABORAZIONE DI OGNI GIUNTURA, SECONDO L' ENERGIA PROPRIA DI OGNI MEMBRO, RICEVE FORZA PER CRESCERE IN MODO DA EDIFICARE SE STESSO NELLA CARITÀ. 55 TERZA FASE FASCIA 12-14 MESSAGGIO CIC Pista A CIC\3: Sarete miei testimoni: unità catechistica 6: “Confermati dal dono dello Spirito” Nel sacramento della Confermazione, grazie al dono dello Spirito Santo, i cristiani sono capaci di vivere intensamente il loro Battesimo e di testimoniare nel proprio ambiente il progetto di Dio. Parole Chiave Cic: Confermazione, dono dello Spirito Santo, vivere il dono del Battesimo, testimoniare, progetto di Dio. Parole Chiave Guida: Chiamata, accogliere, Cresima, Comunione, missionario del vangelo. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Progetto di Dio Confermazione Testimoniare GUIDA ACR Chiamata Sacramento della Cresima Missionario del Vangelo Cosa c’entra Nell’unità catechistica il ragazzo è chiamato a comprendere i doni dello Spirito Santo. Nella guida, infatti, il ragazzo è chiamato ad accogliere la grazia del sacramento della Confermazione. 56 MESSAGGIO CIC Pista B CIC\4: Vi ho chiamato amici: unità catechistica 3: “Farò nuove tutte le cose” La Pasqua, i sacramenti dell’iniziazione cristiana, la domenica e la testimonianza dei Santi rivelano che lo Spirito Santo rende nuova tutta la vita del cristiano nella Pasqua di Cristo. Parole Chiave Cic: Pasqua,sacramenti, testimonianza, domenica, vita del cristiano. Parole Chiave Guida: Quotidianità, servizio, comunione, Eucaristia. ABBINAMENTO TEMATICHE CIC Sacramenti Testimonianza Vita del cristiano GUIDA ACR Quotidianità Servizio-Comunione Eucaristia Cosa c’entra Nell’unità catechistica i ragazzi riscoprono che Cristo si dona a noi nella Pasqua. Nella guida, infatti, la quotidianità per i ragazzi diventa occasione di servizio e comunione verso la comunità. 57 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER I RAGAZZI L’attività ha come obiettivo far capire al ragazzo l’importanza della comunione e del servizio alla comunità. Molto spesso i ragazzi non sono a conoscenza di tutte le realtà presenti nella parrocchia quindi si potrebbe cominciare l’attività col fare un cartellone con scritto al centro il tema, ad es. attività parrocchiali, e poi scrivere intorno tutto quello che viene in mente ai ragazzi (tipo brainstorming), per poi riflettere su quante di queste attività, organizzate dalla parrocchia, i ragazzi riescono a cogliere l’importanza di parteciparvi. Per far capire concretamente ai ragazzi cosa vuol dire fare servizio per la comunità, potremmo dividerli in 2 o più squadre e consegnare ad ogni squadra dei cartelloni in cui sono riportate alcune frasi, discorsi celebri, foto o immagini di un personaggio o di una realtà di servizio (ad esempio immagini di ragazzi che danno una mano alla Caritas, la storia di Madre Teresa di Calcutta e ecc.). In un secondo incontro l’educatore potrebbe chiedere ai ragazzi di preparare una scenetta o un cartellone per presentare all’altra/e squadra/e il personaggio o il servizio che gli è stato affidato. Al termine si può proporre ai ragazzi di prendersi un impegno da portare avanti durante il mese e concludere l’incontro in Chiesa affidando gli impegni presi al Signore. Magari si può preparare un segnalibro da donare ai ragazzi con la preghiera di Madre Teresa di Calcutta che li aiuta a capire che loro sono destinati a svolgere un servizio in nome del Signore: SONO COME UNA PICCOLA MATITA NELLE S UE MANI , NIENT' ALTRO. È LUI CHE PENSA. È LUI CHE SCRIVE. LA MATITA NON HA NULLA A CHE FARE CON TUTTO QUESTO. LA MATITA DEVE SOLO POTER ESSERE USATA. 58 ATTIVITA’ ESEMPLIFICATIVA PER GLI EDUCATORI Suggeriamo all’educatore la lettura del capitolo 13, 1 -15 di Giovanni dove Gesù si fa servo e lava i piedi ai suoi discepoli e li chiama al servizio ai fratelli. È un brano molto conosciuto da tutti e per approfondirlo meglio suggeriamo anche la lettura dell’ “Inno sulla lavanda dei piedi” di Cirillona. Il testo lo potrete trovare sul Sussidio della Scuola della Parola dedicato al Triduo Pasquale (pag.15) pubblicato su www.acroma.it sezione “archivio doc”. 59 60