! ! # ! $ %& $ ' Associazione Italiana Arbitri # ( )))* $ * ( ( $ + " (, $ * SEZIONE “DINO BATTISTELLA” CONEGLIANO Editoriale: ! " #$ # % ! & & ! % ' ! $ " # ! ! ! & ! ( + , & )* + # ./ & % 1 0 & 2 / ! ! Giancarlo Dal Forno è nato a Marano Lagunare (UD) il 28 novembre 1949 ed è associa! to della Sezione AIA di Latisana. Frequenta e supera brillantemente il corso per Arbitri di Calcio organizzato dalla Sezione di Ivrea il 18 marzo 1972. Supera veloce- 3 $ 45 " 3 6 75 ! • Editoriale ! ! • Campioni Presenta l’Ospite: Giancarlo Dal Forno Pag. 1 Pag. 1 Pag. 2 Funziona solo se è Aperta Pag. 2 • La Massima della Settimana • L’Angolo di Gigi " 9 • La Mente è come un Paracadute 8 6 Pag. 1 • Punto Tecnico Pag. 3 • Mattia Zambon debutta in 2^ Categoria Pag. 4 mente tutte le categorie approdando alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B nel 1986. Debutta in Serie A nel 1989. Rimane alla CAN A e B fino al 1991 dirigendo 8 gare della massima serie. E’ stato Presidente della Sezione di Ivrea dal 1988 al 1991. Dopo aver smesso le scarpette, inizia la carriera dirigenziale. Per sette stagioni è Vice Commissario alla CAN D e per una alla CAN C. Nel 1999 come Osservatore Arbitrale viene promosso alla CAN C. Segue a Pag. 4 PERCHE’ ASPETTARE? Se riconosci che qualcosa è ingiusto, cerca di impegnarti subito a porre fine all’ingiustizia: perché mai aspettare l’anno prossimo? MENCIO Meng-tzu, ossia il Maestro Meng, era il suo nome originario, trasformato nell’italiano Mencio: è stato uno dei pensatori cinesi di matrice confuciana tra i più celebrati, autore di un’opera che porta il suo nome e che è entrata nei Ssu-shu, cioè “i quattro libri” fondamentali del confucianesimo. Vissuto nel IVIII secolo a.C., Mencio ci offre ora una semplice lezione di etica e di vita che potremmo accogliere senza esitazione anche noi: la prontezza nel rendere giustizia. Vorrei mettere l’accento proprio sull’aspetto della decisione subitanea e non dilazionata. Ho anch’io la consapevolezza che è per tutti forte la tentazione di rimandare, con la sottile speranza che le tensioni si stemperino, che le difficoltà si dissolvano, che le ingiustizie si appianino. Qualche volta questo può accadere, ma normalmente i problemi si aggravano, le situazioni si incancreniscono, i grovigli si infittiscono. La lentezza nelle decisioni deve valere solo per lasciare spazio alla riflessione e per evitare il colpo di testa o l’irruenza dell’istinto. Dopo questa sosta di maturazione, se ne necessaria, non bisogna trascinare per le lunghe i propri doveri, sperando di alzarsi un mattino trovandoli già compiuti. C’è un bel monito nel libro biblico dei Proverbi: “Non dire al tuo prossimo: Và, ripassa, te lo farò domani!, se tu hai ciò che ti chiede” (3,28). Far sospirare l’altro che anela a un aiuto possibile è solo segno di orgoglio, di vanagloria e cattiveria. La prontezza è nobiltà d’animo, generosità e serietà. Gianfranco Ravasi & % $ '- . & , / * # 1 0! 0 2 Lo Sapevate Che…? Al Voto!!!! Non è stata, purtroppo, una bella campagna elettorale. Cioè un confronto di idee, di programmi, di proposte concrete. E’ stata, più verosimilmente, una gazzarra mediatica alimentata dalla propaganda e dall’imbonimento televisivo. Un trionfo della cosiddetta politica-spettacolo che magari può anche “divertire”, ma certo non informa e soprattutto non forma l’opinione pubblica. E quindi non favorisce la maturazione e l’aggregazione del consenso intorno ai “valori” civili, quanto piuttosto in funzione degli “umori” individuali e collettivi. Votare o non votare, allora? Ed eventualmente, per chi votare? Secondo quali principi o criteri? Come orientarsi nel labirinto in cui vaga al momento la politica italiana? È fresco di stampa un pregevole volumetto scritto da Maurizio Viroli, professore di Teoria politica all’Università di Princeton (Stati Uniti) e di Comunicazione politica all’Università della Svizzera italiana (Lugano). Pubblicato da Laterza, il saggio s’intitola “Scegliere il principe” e fornisce in versione aggiornata “i consigli di Machiavelli al cittadino elettore”. Un vademecum di cultura politica, insomma, che aiuta a riflettere sulla politica di oggi con l’ausilio del celebre pensatore vissuto a Firenze fra il Quattrocento e il Cinquecento. Non ne faremo qui una sintesi, anche per non privare nessuno del piacere di leggere questo utile libretto e anche di rileggere così in trasparenza “Il Principe” di Machiavelli. Basterà riprendere due “consigli” fondamentali che il professor Viroli fa propri e ripropone al cittadino disorientato, confuso, smarrito. Due semplici regole in base a cui ciascuno di noi sarà libero poi di decidere in modo più consapevole, nonostante l’immonda legge elettorale che ha confiscato agli italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Il primo consiglio machiavellico, dunque, è quello di “Prendere il manco tristo per buono”. Ovvero, i cittadini intelligenti hanno a cuore il bene pubblico e fanno sentire la propria voce. Spiega il professor Viroli: “Uno dei mezzi che abbiamo a disposizione per controllare i governanti, e per far capire ai potenti che abbiamo a cuore il bene comune, è il voto”. L’astensione, invece, è un voto regalato ai “cattivi”; un premio al “nemico”. Non c’è neppure un partito che vi attragga? O una coalizione che vi convinca? Non trovate un leader politico che vi persuada completamente? E allora, scegliete il male minore: il partito o la coalizione che meno vi dispiacciono. “Votiamo – suggerisce Viroli con il conforto retrospettivo di Machiavelli – per il partito, o per il candidato, meno cattivo per metterci al riparo da disastri peggiori”. A questi due consigli in positivo, ne aggiungiamo invece uno al contrario, dettato dall’esperienza. Non votiamo per chi fa promesse, ma per chi prende impegni. E ha la capacità e la credibilità per mantenerli. Non ho sentito nessuno in questa campagna elettorale parlare di sport e parecchi penseranno che potrei dedicarmi a cose più serie. Appunto, lo sport è una cosa seria, se programmato e gestito nell’interesse del Paese. Parliamo di un comparto che equivale all’1,6% del Pil nazionale e ne vanta uno proprio di 25 miliardi di euro. Non solo, le spese della pubblica amministrazione ammontano per lo sport ad oltre 2 miliardi e mezzo di euro ed in materia di esportazione i dati non sono più bassi: vendiamo all’estero 1,8 miliardi di prodotti sportivi, con un saldo attivo di 240 milioni di euro. I due dati da sottolineare e sui quali riflettere, però, sono quelli legati al valore della produzione ed alle entrate erariali. Il primo, infatti, è pari a 53,2 miliardi di euro e le seconde superano i 5 miliardi. Numeri non sparati a caso dal sottoscritto ma rinvenibili nel libro bianco dello sport italiano del Coni 2012. Numeri che in un mondo in crisi generale vanno in controtendenza, in un settore troppo frettolosamente relegato a fenomeno del puro divertimento, roba non di prima linea. Invece, i numeri ed il valore sociale parlano da soli, nel vuoto, considerando che da anni non si interviene in maniera strutturata a cominciare dall’assetto del Coni e dello sport a scuola. Chiudo con la Carta Europea dello sport per tutti, nella quale si evidenzia che lo sport, essendo uno degli aspetti dello sviluppo socioculturale, deve essere messo in rapporto, a livello locale, regionale e nazionale, con altri campi in cui intervengono decisioni di politica generale. Insomma, un servizio sociale contemporaneo e un fenomeno di assoluta rilevanza: sociale, civile, economica e sanitaria. La pratica sportiva è in grado, infatti, di ridurre l’incidenza di alcune malattie croniche e di patologie in preoccupante aumento e quindi garantire una spesa minore per l’intero sistema sanitario nazionale. Massimo Rosa L’arena A cura di Stefano Tomasi Prendendo spunto dal podio dell' ultimo Festival di Sanremo e considerata la fase cruciale per tutti i campionati, mi sono ispirato per le seguenti considerazioni: 1) L' ESSENZIALE = essere arbitri, sempre. Nella vita di ogni giorno, in primis e poi sui vari campi di gioco dove dobbiamo sempre onorare al meglio la nostra divisa, con le rigorose applicazioni regolamentari e disciplinari, la doverosa preparazione atletica ed il pertinente aspetto comportamentale. Ciò non vuole dire estraniarsi dal "mondo", ma utilizzare le maggiori possibilità mediatiche e di comunicazione che esistono ai giorni nostri, in modo adeguato, opportuno e nel rispetto della deontologia che ci deve contraddistinguere. Attenzione, pertanto, all' uso scriteriato e massificatore dei social networks, quali facebook e twitter, perchè non dobbiamo mai dimenticarci del ruolo che rivestiamo e delle implicazioni, giuste o sbagliate, che provocherebbero commenti o semplici considerazioni attinenti all' universo calcistico (come già accaduto a qualche collega "altolocato"). 2) LA (CANZONE) MONONOTA = la nostra "stella polare" nell' ambito dell' attività arbitrale è il Regolamento del Gioco del Calcio. Storture di qualsiasi genere che non siano riconducibili alle 17 regole non sono accettabili ed ammissibili da parte nostra. Dirò di più. E'necessario che, di fronte a taluni scempi (televisivi e non), ci facciamo portabandiera, come novelli evangelizzatori calcistici, del "verbo" rappresentato dal Regolamento, anche fuori dai terreni di gioco, perchè l' ignoranza sulla conoscenza regolamentare continua a regnare sovrana, nonostante i 4 quotidiani sportivi e diversi canali tematici televisivi. 3) SE SI POTESSE NON MORIRE (DI ALLENAMENTO) = visionando i nostri giovani colleghi, mi tornano in mente gli albori della mia iniziazione arbitrale. Nelle sedute di allenamento, era impensabile tentare di affermare davanti a qualche collega più attempato, ma anche di organo tecnico superiore, la propria stanchezza o la difficoltà nel mantenere il "passo" di talune esercitazioni (vedasi "ripetute") od altro, perchè, come minimo, si rischiava la sanzione rappresentata dal pagamento delle bottiglie di vino necessarie per togliere la sete a tutti i presenti, oppure la minaccia di qualche reprimenda espressa in modo solenne nella prima riunione tecnica obbligatoria da parte del Presidente sezionale. Oggi, invece, sembra che il (minimo) denominatore comune della prestazioni arbitrali dei nostri giovani colleghi sia quello del NON FARE FATICA, cioè dosare le forze per portare a termine "senza infamia, ma anche senza lode" la gara assegnata. Soprattutto per il proprio orgoglio personale, ma anche come verifica di quanto ricercato negli allenamenti, oggi più che mai serve un "cambio passo", viste le vaste possibilità di progresso arbitrale che la nostra sezione offre a tutti i volonterosi. Forza e coraggio, dunque, per continuare a dare prestigio all' Associazione e, perchè no, anche alla nostra sezione coneglianese, visto che il prossimo autunno festeggeremo il 40° di fondazione. • • • • • • • Visitate il sito della sezione rinnovato e curato da Michele Peruzzetto e Gianpietro Basei: www.aiaconegliano.it Sono terminati i lavori di restauro degli spogliatoi al campo 3, quindi da lunedì 28 gennaio si è ripreso il consueto orario di allenamenti presso il nostro spogliatoio: ora di inizio 18.45 lunedì, mercoledì e venerdì. Sono in scadenza le quote associative: per il pagamento, oltre al classico metodo diretto con il cassiere sezionale Fabio Brescacin o l’aiuto Luca “Spadino” Zanardo, è possibile pagare le quote a mezzo bonifico bancario alle seguenti coordinate sul c/c sezionale: CODICE IBAN: IT 92 R 08904 61760 010000003708 intestato a FIGC - Sezione AIA di Conegliano - Via Vital, 160 31015 Conegliano (TV) - indicando come causale: Pagamento quote associative 2013 “Nome e Cognome” L’importo annuale delle quote di € 50,00 (comprensivo del Fondo Solidarietà Veneto) può essere pagato in un’unica soluzione entro la fine di marzo, oppure pagando metà quota entro fine marzo e l’altra metà quota entro fine settembre. Giulio Bonaldo domenica 10 febbraio ha debuttato in Eccellenza. A giugno ci sarà la Festa Regionale di fine stagione sportiva a Jesolo all’Acqualandia. Il 7 marzo ci sarà la terza partita del Torneo delle Sezioni del Veneto Memorial Gianni Martin tra Treviso e Conegliano. Siamo tutti caldamente invitati ad usare e prendere confidenza con il nuovo Sinfonia4You, strumento fondamentale che rivoluzionerà la vita di noi arbitri da qui a pochi giorni. Mattia Zambon debutta in 2^ Categoria Continua da Pag. 1 Dopo tre stagioni da Osservatore in CAN C, viene promosso alla CAN. Viene nominato Componente del Settore no rispetto alle Tecnico nella stagione 2006/2007 come Responsabile degli Ispettori Tecnici. gare da me dirette Il 19 luglio 2007 viene nominato dal Cofino ad allora. mitato Nazionale dell’AIA, su proposta Rispetto alla Terza del Presidente Cesare Gussoni, CommisCategoria i giocasario della Commissione Arbitri Naziotori sono più intenale Serie C, rimanendo in carica per due stagioni fino al luglio 2009. ressati a giocare a Dal 2008 al 2011 è stato Osservatore calcio e meno a Arbitrale UEFA. Nel giugno 2011 viene protestare, creando dismesso dal ruolo di osservatore arbitracosì partite più le della CAN A. belle non solo da Premi e riconoscimenti: Nella stagione sportiva 1984/1985 viene vedere, ma anche insignito del titolo di “Migliore Arbitro da arbitrare. La della Serie C”. difficoltà maggioNella stagione sportiva 2006/2007 viene re sta nel saper insignito, con il Premio Monti, del titolo gestire il rapporto di “Migliore Osservatore” della CAN. Nel 2011 ha ricevuto dal CONI la Stella con giocatori e di Bronzo al Merito Sportivo. dirigenti: riconoNella vita privata è dirigente d’azienda. scere e intervenire E’ sposato dal 1972 con Maria Pia ed ha subito sugli eleun figlio, Paolo, nato nel 1976. Nel 2006 ha ricevuto dal Presidente della Repub- Ciao a tutti i lettori di Campioni! Vo- menti più “esuberanti” è ciò blica Carlo Azeglio Ciampi la Stella di glio prima di tutto ringraziare tutti colo- che fa la differenza nella geMaestro del Lavoro. ro che mi hanno aiutato a raggiungere stione complessiva della partiQuesto è Giancarlo Dal Forno. Auguri ai nati in Febbraio In questo mese, compiono gli anni i seguenti colleghi: CARRER Roberto EL MAICHE Brahim MANTOVANI Angelo INTROVIGNE Francesco POLLONI Denis DE NARDO Sara ZANARDO Luca ZAMBON Roberto SCAGLIA Enrico CALABRO’ Claudio CARNIEL Nicola il 04 il 04 il 05 il 07 il 07 il 08 il 15 il 25 il 27 il 28 il 28 Nella saletta Firmino Zuccolotto sono stati preparati dei cartoncini da legare alla bottiglia che gentilmente voi porterete in sezione a cui tutti brinderemo ogni qual volta avremo sete. questo importante traguardo, partendo da Nando e Carlo a cui devo la mia preparazione atletica e poi un grazie anche a tutti gli arbitri “più esperti” che hanno saputo consigliarmi e motivarmi nei momenti di difficoltà. Il debutto è arrivato dopo la positiva visionatura dell’OT Stefano nel derby di Vittorio Veneto S.Giustina Serravalle - S.Michele Cerfim, partita dall’alto tasso agonistico e combattuta fino alla fine. Dopo pochi giorni ho ricevuto la designazione in Seconda Categoria, riguardava la gara del 23/09/12 tra Amici di Fortogna e Fulgor Farra d’Alpago, nella splendida cornice dello stadio comunale di Longarone. Partita decisamente vivace, anche se abbastanza mediocre dal punto di vista tecnico, ma che subito mi ha fatto capire di avere salito uno scali- ta. Danilo Fregolent ha seguito il mio debutto nella veste di osservatore, a fine partita mi ha fatto riflettere sugli aspetti positivi e negativi della mia prestazione. Complessivamente il mio arbitraggio è stato positivo, ma ancora c’è molto da affinare e migliorare. Da quel giorno di settembre sono passati alcuni mesi, ho avuto la fortuna di dirigere diverse gare di Seconda Categoria ed ora sto cercando di dare il massimo per affrontare al meglio il periodo cruciale del campionato.