Parrocchia Divino Redentore — Varano Borghi Febbraio 2008 e l a i h c c o r r a P o Notiziari Diocesi di Milano Zona di Varese Decanato di Sesto Calende Anno 22, Numero 2 La parola del parroco Il mese di febbraio inizia con il Corso dei fidanzati e la Giornata della vita. Sono due momenti importanti del cammino della nostra Comunità. Nel corso dei fidanzati è la Comunità che vuole preparare i giovani allo sposarsi “nel Signore” una scelta che qualifica e segna profondamente la vita coniugale e familiare. Ai giovani prossimi alle nozze è necessario trasmettere il senso religioso che l’amore umano già possiede naturalmente ed è potenziato dalla fede cristiana, diventando un impegno e una missione che riempie di gioia tutta la vita. Quanta lontananza dalla scelta di convivenza, dove i giovani sono concentrati solo su di sé e i propri bisogni o egoismi. D’altra parte la Giornata della vita vuole richiamarci ad un’urgenza immediata: l’amore e il rispetto della vita umana, soprattutto quella debole e indifesa. La società umana, senza il rispetto della vita, si imbarbarirà sempre di più, diventando invivibile per tutti. Speriamo che tutti accolgano come primo passo l’idea di “una moratoria dell’aborto”, saggiamente lanciata come sfida alla nostra società. L’appello dei Vescovi italiani invita a “servire la vita”: nella nostra famiglia, in parrocchia, in paese diamoci da fare per servire la vita di chi vive disagio, povertà, emarginazione; sapendo che nei poveri è presente Cristo stesso. “Tutto quello che avrete fatto ai più piccoli dei miei fratelli, l’avete fatto a Me”. Il vostro parroco: don Antonio Sposalizio della Vergine e di S. Giuseppe (Giotto) Pagina 2 Notiziario Parrocchiale DIRITTO ALLA VITA E EUROPA (da un articolo del Card. J. Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI) Nelle odierne società pluralistiche, in cui coesistono orientamenti religiosi, culturali e ideologici diversi, diventa sempre più difficile garantire una base comune di valori etici condivisi da tutti, capaci di essere fondamento sufficiente per la democrazia stessa. E così anche il diritto all'aborto viene invocato come parte costitutiva del diritto alla libertà per la donna, per l'uomo e per la società. La donna ha il diritto di continuare l'esercizio della sua professione, di salvaguardare la sua reputazione, di mantenere un certo regime di vita. L'uomo ha diritto di decidere del suo tenore di vita, di fare carriera, di godere del suo lavoro. La società ha il diritto di controllare il livello numerico della popolazione per garantire ai cittadini un benessere diffuso, attraverso l'equilibrata gestione delle risorse, dell' occupazione, ecc. Tutti questi diritti sono reali e ben fondati. Nessuno nega che talvolta la situazione concreta di vita in cui matura la scelta dell' aborto può essere drammatica. Tuttavia il fatto è che l'esercizio di questi diritti reali viene rivendicato a detrimento della vita di un essere umano innocente, i cui diritti invece non vengono neppure presi in considerazione. Si diventa in tal modo ciechi di fronte al diritto alla vita di un altro, del più piccolo e del più dèbole, di chi non ha voce. Ogni legalizzazione dell' aborto implica perciò l'idea che è la forza che fonda il diritto. Ma oltre al problema giuridico sta il problema morale che passa attraverso il cuore di ciascuno di noi, in quella interiorità recondita dove la libertà si decide per il bene o per il male. Nella decisione per l'aborto, vi è necessariamente un momento in cui si accetta di diventare ciechi di fronte al diritto alla vita del piccolo appena concepito. Il dramma morale, la decisione per il bene o per il male, comincia dallo sguardo, dalla scelta di guardare il volto dell'altro o meno. Perché oggi si rifiuta quasi unanimemente l’infanticidio, mentre si è diventati quasi insensibili all' aborto? Forse solo perché nell' aborto non si vede il volto di chi verrà condannato a non vedere mai la luce. Molti psicologi hanno rilevato che nelle donne, che vogliono abortire vengono represse le fantasie spontanee di una mamma in attesa, che dà un nome al figlio, che se ne immagina il volto e il futuro ... E proprio queste fantasie rimosse o represse ritornano poi spesso come sensi di colpa irrisolti a tormentare la coscienza. I bambini dell’asilo di Varano “Chi è l'uomo?". Non vi sono risposte univoche e veramente soddisfacenti nella filosofia e nella cultura. Tuttavia pur non avendo una definizione teorica precisa dell' uomo, comunque nell' esperienza della vita concreta chi sia l'uomo lo sappiamo bene. Lo sappiamo soprattutto quando ci troviamo di fronte a chi soffre, a chi è vittima del potere, a chi è indifeso e condannato a morte: "Ecce homo!". E’ la frase il Pilato, che aveva tutto il potere, davanti a Gesù, spogliato flagellato, coronato di spine, e ormai condannato alla croce. Chi è l'uomo? E proprio il più debole e indifeso, colui che non ha né potere né voce per difendersi, colui al quale possiamo passare accanto nella vita facendo finta di non vederlo. Colui al quale possiamo chiudere il nostro cuore e dire che non è mai esistito. Lo sguardo che liberamente accetto di volgere all'altro decide della mia stessa dignità. Così come posso accettare di ridurre l'altro a cosa, da usare e distruggere, allo stesso modo devo accettare le conseguenze di questo mio modo di guardare, conseguenze che si ripercuotono su di me. «Con la misura con cui misurate, sarete misurati» (Mt. 7,2). Lo sguardo che porto sull'altro decide della mia umanità. Il cristianesimo è quella memoria dello sguardo di amore del Signore sull'uomo, nel quale sono custoditi la sua piena verità e la garanzia ultima della sua dignità. Il mistero del Natale ci ricorda che nel Cristo che nasce ogni vita umana, fin dal suo primo inizio, è definitivamente benedetta e accolta dallo sguardo della misericordia di Dio. I cristiani sanno questo e stanno con la propria vita sotto questo sguardo di amore; ricevono con ciò stesso un messaggio che è essenziale per la vita e il futuro dell'uomo. Allora essi possono assumere oggi con umiltà e fierezza il lieto annunzio della fede, senza del quale l'esistenza umana non sussiste a lungo. In questo compito di annuncio della dignità dell'uomo e dei doveri di rispetto della vita che ne conseguono, essi saranno probabilmente derisi e odiati, ma il mondo non potrebbe vivere senza di loro. Anno 22, Numero 2 Pellegrinaggio a Lourdes IN PULLMAN nel 150° delle Apparizioni 23-26 aprile 2008 PRIMO GIORNO – mercoledì 23 aprile Partenza da Varano Borghi alle ore 5.00 / viaggio via autostrada fino a Ventimiglia / S. Messa/ ingresso in Francia e proseguimento del viaggio / sosta lungo il percorso per il pranzo in ristorante / arrivo in serata ad Lourdes / sistemazione in hotel / cena e pernottamento. SECONDO GIORNO – giovedì 24 aprile Trattamento di pensione completa in hotel a Lourdes. Visite e celebrazioni. TERZO GIORNO – venerdì 25 aprile Trattamento di pensione completa in hotel a Lourdes. Visite e celebrazioni. QUARTO GIORNO – sabato 26 aprile Celebrazione della S. Messa / Ia colazione / ore 8.00 partenza per il viaggio di rientro / sosta lungo il percorso per il pranzo in ristorante / proseguimento del viaggio per Ventimiglia / incontro con il secondo autista / arrivo nella tarda serata a Varano Borghi. Quota: Euro 365,00 (minimo 40 persone) Comprendente: viaggio come da programma con autobus gran turismo, pedaggi e parcheggi, sistemazione in hotel*** in camere a due letti con servizi, trattamento di pensione completa dal pranzo del 1° giorno al pranzo del 4° giorno, assicurazione sanitaria e bagaglio Mondial Assistance. Non comprese le bevande Extra per persona: Euro 70,00 per sistemazione in camera singola. ISCRIZIONI IN PARROCCHIA ENTRO FEBRRAIO VERSANDO UN ACCONTO DI 100 €. Corso per i fidanzati Il Corso per i fidanzati è un momento importante nel cammino di preparazione al matrimonio cristiano. La Parrocchia di Varano Borghi, in armonia con le direttive diocesane, propone ai fidanzati un Corso che si articola in alcuni incontri. Il Corso si svolgerà nei locali della parrocchia, accanto alla Chiesa, nei seguenti giorni, alle ore 21: 30 GENNAIO, 1, 6, 8, 13, 15, 20, 27, 29, FEBBRAIO 5, 7 MARZO, DOMENICA 9 MARZO ORE 10: S. MESSA Pagina 3 PARROCCHIA DIVINO REDENTORE VARANO BORGHI Varano Borghi Via Trento, 4 Tel. 0332960173 Fax 0332960173 Siamo su internet! www.parrocchiavarano.it Quaresima 2008 Ogni giorno: Lodi e S. Messa con omelia. Ore 16.30 Vesperi e Rosario. Ogni martedì: Ascolto della Catechesi dell’Arcivescovo nei Gruppi di ascolto o nella propria casa attraverso Radio A oppure Telenova. Ogni venerdì: Via crucis in Chiesa parrocchiale ore 9 per la comunità ore 15 a Boffalora ore 17 ore 20.30 per i ragazzi per la comunità Ogni sabato: Dopo la S. Messa delle 20: adorazione eucaristica con Vesperi e Rosario e Compieta. Ogni domenica SS. Messe con orario festivo Ore 14.30: Vesperi, Rosario, Benedizione. PROFESSIONE DI FEDE (terza media) SS. Confessioni: Venerdì dopo le celebrazioni della Via crucis delle 9, delle 15, delle 17. Sabato dalle 14 alle 15 e dalle 21 alle 21.30. Consegna della luce: È raccomandata la Confessione settimanale. 31 gennaio a Varano Ritiri spirituali: Consegna del crocifisso: Per la Terza Età mercoledì 5 marzo a Varese. 14 febbraio a Cadrezzate Per i Giovani 22, 23, 24 febbraio a Leggiuno. Consegna del Pater: Per gli Adolescenti: 16 febbraio, 4 marzo ad Angera. 13 marzo a Mercallo. Per la 3a media sabato 8 marzo a Ispra Per la 2a media sabato 1 marzo a Ispra Professione di fede in parrocchia: 30 marzo ore 10. Per la 1a media sabato 23 febbraio a Sesto, S. Bernardino. Professione di fede decanale: Con il sussidio dell’Ufficio Missionario (libretto quaresimale viola) o il foglietto settimanale della parrocchia. 1 giugno a Sesto Calende Magro: ogni venerdì di quaresima S. Bernardino Magro e digiuno: venerdì 15 febbraio e venerdì santo 21 marzo. ore 18. Campagna quaresimale per la fame nel mondo: Preghiera in famiglia: le offerte saranno raccolte domenica 30 marzo (domenica dopo Pasqua) Via Crucis con l’Arcivescovo Venerdì 22 febbraio ore 20.45 a Besozzo.