HCM24 - QVNews pubbl. trimestrale registrazione 267/2004 tribunale Milano Poste Italiane Spa - Sped. A. P. -70% - LO/MI N.1/2011 - Anno IX N°64 -dicembre - marzo 2013 SPECIALE ANNIVERSARIO QUANTA VILLAGE NEWS S P O QVNlayout64.indd 1 R T • L 64 Dicembre -Marzo 2013 I nostri primi 15 anni A V O R O • E V E N T I • P R O G E T T I 03/12/12 09.41 Quanta FisioMed Poliambulatorio Visite specialistiche Trattamenti SPORTIVA NON AGONISTICA TECAR SPORTIVA AGONISTICA LASER ORTOPEDICA ULTRASUONI DIETOLOGICA IONOFORESI OSTEOPATICA ELETTROSTIMOLAZIONE CARDIOLOGICA MASSOTERAPIA FISIATRICA MASSAGGIO SPORTIVO ALLERGOLOGICA-IMMUNOLOGA MASSAGGIO DECONTRATTURANTE TEST ALLERGOLOGICI LINFODRENAGGIO TRATTAMENTO DI RIABILITAZIONE Trattamenti riabilitativi in acqua, su sabbia e in palestra. 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AGENDA SPORT 15 anni TORNEI E CORSI 33 TUTTI GLI EVENTI VILLAGE 43 Ecco cosa vi aspetta per il 2013 3 QVN QVNlayout64.indd 3 03/12/12 09.41 QVNlayout64.indd 4 03/12/12 09.41 EDITORIALE Buon compleanno, Quanta “È una città dove ci sono più semafori che alberi, più discoteche che licei classici, più happy hour che librerie”. Non è la descrizione di una nuova Gotham City o di qualche megalopoli cresciuta tra le dune di un emirato. È Milano. Raccontata nel suo ultimo libro da Giacomo Poretti, il Giacomo che con Aldo e Giovanni dà vita da anni ad uno dei fenomeni più belli e intelligenti dello spettacolo italiano. Non c’è esagerazione nelle sue parole: Milano è così, ed è talmente così che persino un inguaribile ottimista intriso di ‘milanesità’ come Matteo Salvini, nell’intervista pubblicata in questo numero dice: “Milano è da salvare. Così non si può più”. Ed eccoci qui, insomma, in un fine anno triste e deprimente come non accadeva da tempo, con il governo della Regione caduto sotto il peso degli scandali, con un Comune che arranca tra incertezze e passi falsi, mentre la scadenza dell’Expo si fa sempre più vicina e gran parte delle opere previste e promesse sono ancora di là da venire. Per non parlare dei risultati di ricerche come quella promossa di recente dalla Camera di Commercio di Milano e dall’Associazione Globus e Locus di Piero Bassetti, che alla fine devono arrendersi davanti a deprimenti evidenze”: Milano non ha finora conosciuto una relazione virtuosa tra internet e crescita. Non è tra le città che hanno visto aumentare il Pil grazie alla rete, né tra quelle che hanno fatto crescere la rete grazie all’aumento del Pil. Solo il 27% delle aziende utilizzano Skype e iPad, solo l’11% si serve di cloud computing”. Come dire: esiste una bella forbice tra la modernità esibita e quella reale. In questo contesto, aggravato da una crisi economica e occupazionale del Paese che non induce certo all’ottimismo, anche se può apparire poco elegante parlare di se stessi, diventa quasi una boccata d’aria fresca guardare ai traguardi raggiunti quest’anno dal Gruppo Quanta, dentro e fuori le mura amiche del Village. Approdando come meglio non avrebbe potuto al traguardo dei 15 anni di vita, il Gruppo guidato da Umberto e Illo Quintavalle non solo chiuderà anche l’esercizio 2012 con un bilancio caratterizzato dal segno ‘+’ ( il che di questi tempi appare quasi miracoloso), ma lo fa con una serie d’iniziative, di progetti e d’investimenti che sembrano far parte d’altri tempi, dei tempi di quell’imprenditoria milanese illuminata che pur nel rispetto di valori etici irrinunciabili aveva regalato a Milano il primato nel mondo del lavoro ed il titolo di capitale morale del Paese. E poiché da sempre la storia, la civiltà, la vita sociale si nutrono di simboli, possiamo anche noi vedere nella statua collocata all’interno del Village - che un tempo impreziosiva la sede della Montedison - il simbolo dello spirito che anima il Gruppo: ai tempi era l’immagine dell’energia pulita, oggi lo è dell’energia che Quanta trasmette nel lavoro e nello sport. E a proposito di sport – che Quanta ha onorato ai massimi livelli regalando alla città l’unico scudetto e l’unica Supercoppa di un 2012 per il resto infelice - non si può passare sotto silenzio l’atteggiamento degli ultimi mesi dell’Assessora allo Sport Chiara Bisconti che a memoria di chi scrive non ha riscontri nella lunga storia dell’Amministrazione milanese. Mi permetto una breve digressione personale per dire che dal 1973 ho avuto la fortuna di scrivere di sport nei più importanti quotidiani e network nazionali e dunque d’aver ben presenti problemi, diffi coltà ma anche grandi risorse dello sport milanese. Ebbene, mai – in quarant’anni di professione – mi era capitato di assistere allo spettacolo deprimente e indegno di un assessore milanese che rifiuta il dialogo, magari anche la polemica, con chi al di là e al di sopra delle colorazioni politiche – opera e investe da anni nello sport di Milano. Lo spettacolo diventa anche avvilente quando poi non è supportato da scelte all’altezza (e il pezzo di Toni Cappellari ne fornirà la conferma) ma solo da proclami populisti (‘Rifare il Vigorelli!’, ‘Aprire le piscine di notte!’, ‘Al CSI il Centro Cattaneo!’) che niente hanno a che fare con una moderna e razionale politica dello sport di una metropoli come Milano. Intanto la città continua ad avere come unico stadio per l’atletica l’Arena. La costruì Napoleone nel 1807. Vogliamo dire che forse, nel frattempo, qualcosa è successo? Ma tant’è. L’importante è fare il bel gesto di restituire la dotazione personale di biglietti per S. Siro. Restituisse anche le deleghe allo sport il gesto sarebbe perfetto. Dario Colombo 5 QVN QVNlayout64.indd 5 03/12/12 09.41 PENSIERI IN LIBERTÀ SI PUÒ ANCORA CREARE LAVORO? RIFLESSIONI DI FINE ANNO SUL PAESE CHE CHIEDE LAVORO E CREA NEL CONTEMPO OSTACOLI DI OGNI TIPO A CHI LO PUÒ OFFRIRE di UMBERTO QUINTAVALLE Presidente Quanta L a domanda nemmeno tanto retorica è: si può ancora creare lavoro in Italia? O meglio: si può ancora creare lavoro e occupazione così come lo si è fatto per anni e così come lo si fa nel resto del mondo, ovvero guardando all’interesse della propria azienda ma anche al rispetto delle leggi, dei propri collaboratori, dell’ambiente e più in generale di tutto il mondo che ruota attor“Siamo no al sistema impresa? un esempio – a fine anno lo Stato si prende il 70% degli utili di un’azienda che fa bene mentre, se è in perdita, le uniche prospettive sono l’azzeramento patrimoniale, il fallimento economico e morale, il tribunale? Del resto, basta soffermarsi su un recente studio della Banca Mondiale, dal titolo “Fare Impresa nel mondo” facilmente consultabili dietro sul web (www.doingbusiness.org) per a paesi considerati anche capire il senso della mia affermazione. da Terzo Mondo” Tale studio colloca l’Italia complessivamenSe ci dovessimo attenere soltanto ai numeri e alle statistiche che ogni anno vengono punte al 75° posto tra 185 paesi esaminati, altualmente forniti dalle istituzioni più autorecuni dei quali da noi considerati da Terzo voli la risposta è: no. Mondo o di incerta collocazione geografica Eppure… in particolare al 133° posto come sistema fiscale favorevole Eppure c’è un articolo 1 della Costituzione che ci ricorda alle imprese; al 160° come capacità di far rispettare i conche l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. tratti; al 109° per la facilità nell’avere un allacciamento alla Eppure c’è un Presidente della Repubblica che non perde rete elettrica; al 100° per ottenere un permesso edile; al 97° (lodevolmente) occasione per ricordare al Paese che il lavoper la possibilità di un imprenditore di accedere al credito. ro è la base, il principio di ogni pacifica coesistenza sociale. Aggiungiamoci la penuria storica di materie prime e di Eppure ci sono partiti e sindacati che non fanno altro che energie che da sempre siamo costretti ad importare; aginvocare lavoro per i giovani. Eppure c’è una Chiesa che atgiungiamoci un costo del lavoro tra i più elevati al mondo; traverso i suoi esponenti più autorevoli invoca il lavoro come aggiungiamoci un sistema fiscale e previdenziale dove per un diritto dell’uomo. anni l’hanno fatta da padroni legislazioni avventuristiche e E dunque…? cattiva gestione e si capisce come il ‘no’ iniziale alla domanE dunque la vera domanda da porsi è: come pensare di dare da posta nell’incipit di questo pezzo sia davvero scontato. un lavoro a quegli oltre 2 milioni e 900 mila disoccupati, giovani e non, del nostro Paese se chi quel lavoro lo può dare Vi ha posto rimedio in qualche modo il governo dei tecnici? viene posto quotidianamente in condizioni che è dir poco Macché. Basterebbe la definizione del presidente di Condefinire vergognose? findustria Squinzi (“È una schifezza”) con cui ha liquidato Come pensare di rovesciare una tendenza se – tanto per fare appena eletto la Legge sul lavoro del ministro Fornero per 6 QVN QVNlayout64.indd 6 03/12/12 09.41 PENSIERI IN LIBERTÀ Fonte: www.doingbusiness.com capire come anche da quel fronte gli stimoli e gli aiuti per chi vuole fare impresa in Italia siano – per ora – un miraggio. Noi in Quanta che – non avendo l’autorevolezza del presidente di Confindustria – più modestamente consideriamo la legge Fornero mediocrissima se non pessima, ci chiediamo: in che modo, con provvedimenti di questo genere, si pensa di aiutare a creare nuova occupazione quegli imprenditori che come me formano il 65% del tessuto produttivo nazionale? Paradossalmente queste considerazioni vengono al termine di un anno straordinariamente positivo per noi della Quanta, come si dice più in dettaglio in altre pagine di questo giornale. Ma proprio questi risultati e l’energia che da essi ne deriva per affrontare con stimoli ancora maggiori il 2013 alle porte non possono farci tacere sulle grandi difficoltà che ogni giorno si frappongono tra la nostra mission di imprenditori e gli obiettivi ad essa connessi. Ne citerò soltanto tre, che vogliono essere anche una modesta traccia di lavoro per l’attuale Presidente del Consiglio e per quello che eventualmente verrà dopo di lui, affinchè il Tabella riassuntiva delle valutazioni della World Bank da “Fare impresa”, “Doing Business” riguardanti l’Italia. Il posizionamento va riferito ai principali sistemi economici del mondo. sistema impresa Italia torni ad essere quello straordinario volano di crescita del Paese che è stato per anni ma anche utile strumento di promozione del Paese per farci uscire dalle secche vergognose di classifiche – come quelle della Banca Mondiale – che ogni anno ci vedono progressivamente ma regolarmente retrocedere verso il fondo. 1.Corruzione e concussione, veri cancri per la concorrenza e il libero mercato, spudoratamente in crescita specie nella Pubblica Amministrazione. 2.Infiltrazioni mafiose e malavitose in genere, che ormai hanno trovato anche a Milano, come testimoniato dalle cronache recenti, un terreno assai fertile. 3.Credibilità del sistema giudiziario, dove sentenze lentissime e spesso palesemente inique hanno ricadute pesantissime e costosissime per le imprese. Invocare lavoro e occupazione senza metter mano a questi problemi significa ingannare la pubblica opinione e soprattutto coloro che lavoro e occupazione non ce l’hanno: il crimine peggiore. 7 QVN QVNlayout64.indd 7 03/12/12 09.41 PENSIERI IN LIBERTÀ verso il loro sindaco. Disaffezione che rischia di essere di ben altra consistenza da qui alla fine del mandato se il Sindaco non cambierà registro e se, come purtroppo sopra accennavo, non si affronteranno artiamo anche in questo caso dai numeri, quelli di un con ben altra lucidità e determinazione almeno altre due sondaggio commissionato dal ‘Corriere della Sera’ a Re- tematiche da brividi che riguardano il nostro futuro di milanato Mannheimer che registra un impietoso calo di consensi nesi e che mi risultano, a leggere i giornali, mal o malissimo impostate da questa Amministrazione. – attorno al 10% - per la Giunta guidata Che vorrebbe chiudere di fatto Linate, se dall’avvocato Pisapia. – come si sussurra – lo si vorrebbe destiDopo un anno e mezzo dal suo insedia“Disaffezione che rischia nare solo alla tratta Milano-Roma, oggi mento, dunque, l’amministrazione nata vittima di una concorrenza del treno per dalla forte delusione sulla gestione del di essere di ben altra molte ragioni imbattibile. Verrebbe così quinquennio Moratti si ritrova a fare i a scomparire uno dei pochi aeroporti ‘ consistenza da qui alla conti con la realtà di un entusiasmo che cittadini’ in grado di offrire – soprattutnon c’è più, di una fiducia che ogni giorf ine del mandato to a chi lavora – uno straordinario struno viene meno, nonostante l’assenza di se il Sindaco mento come lo sono analoghi aeroporti un’opposizione carismatica e di alto non cambierà registro” nel cuore di Londra (Stansted), San Paprofilo in grado non solo di contrastare olo (Congonhas), Washington (Reagan), la Giunta in carica ma anche di fornire tanto per citarne alcuni. Con il risultato proposte alternative di forte spessore. di dirottare il traffico su un aeroporto, quello di Malpensa E così, come lo era negli anni della Giunta Moratti, Milano che – oltre ad aver già visto la ‘fuga’ di moltissime compa- AMMINISTRAZIONE PISAPIA: PER ORA CONSENSI IN CALO P continua ad essere una brutta Milano, dove anche interventi tutto sommato azzeccati come quello dell’ Area C non hanno mutato il volto di una città lontana anni luce dal ‘mood’ delle metropoli a cui vorrebbe (e dovrebbe) paragonarsi. Dai graffiti degradanti dalla sporcizia imperate; dalle ignobili organizzazioni malavitose che spingono assillanti e spesso vendicativi disperati anche giovanissimi a mendicare agli angoli delle nostre strade, alle polveri sottili che diventano sempre meno sottili fino alle domeniche senz’auto che, lungi dal risolvere il problema, creano solo disagi a chi nelle domeniche trova un importante momento per le proprie attività lavorative. Niente di tutto questo è stato affrontato o risolto. Dopo tempi lunghissimi, è decollato ora anche il nuovo PGT che avrebbe dovuto aiutarci a capire come evolverà l’urbanistica della città ma che essendo malissimo definito sarà fonte, a non finire, di costosi ricorsi al Tar mentre continua su altri fronti lo sperpero di denaro pubblico che va sotto il nome di Milano Sport a cui nessuno – a partire dall’Assessore Bisconti – pare voler metter fine. Difronte a tutto ciò (e non solo) si spiegano abbastanza facilmente i numeri di Renato Mannehimer sulla disaffezione dei milanesi 8 QVN QVNlayout64.indd 8 03/12/12 09.41 A proposito dei quali non si può non andare alle cronache recenti, quelle di un centro sportivo comunale chiuso per infiltrazioni mafiose; quelle di un Consigliere regionale eletto con i voti di scambio della ‘ndrangheta; quelle sulle possibili mani della malavita organizzata sui lavori dell’Expo. Ma cosa sta succedendo alla nostra città? Ecco: questa è la risposta che i milanesi si aspettano dal loro sindaco, soprattutto ora che con la riorganizzazione delle provincie a Milano toccherà il rango di città metropolitana. Certi titoli non basta raccoglierli con i decreti del Governo, occorre anche meritarseli sul campo. Per una grande Milano occorre un grande sindaco: Pisapia è l’uomo giusto? PENSIERI IN LIBERTÀ gnie aeree – è da sempre sgradito ai milanesi, scomodo da raggiungere, per di più gravato da sentenze contrarie in più gradi di giudizio per i danni arrecati al vicino ambiente del Parco del Ticino, patrimonio protetto della UE. Mal pensàa: così avevano definito i vecchi lombardi questo aeroporto; ed è incredibile e fa molto mal pensaà anche oggi come i nostri politici - di destra come di sinistra - non sappiano (o vogliano?) ascoltare le istanze dei milanesi che hanno bisogno di un aeroporto rapidamente e facilmente raggiungibile, per poter lavorare con efficienza e competitività almeno per quel che riguarda i voli a breve-medio raggio. Oggi lo abbiamo e siamo contenti, non sentiamo affatto l’esigenza di dover cambiare per peggiorare grazie alla nostra casta politica ed a chissà quali interessi collegati. L’ASSESSORA BISCONTI: COME ILLUDERE E POI DELUDERE I l silenzio in questi tre mesi è stato assordante. Non un commento da parte del Presidente di Milano Sport e del suo vice ai nostri rilievi pubblici fatti al loro operato ed al bilancio 2011 della loro società. Non una difesa, a prescindere e doverosa, di fronte ad attacchi così duri e circostanziati. Nulla. Ma neppure un commento da parte dell’Assessora allo Sport Bisconti: e qui all’ incomprensione e alla perplessità si aggiunge il disappunto e – diciamo pure - l’offesa di chi per due volte le ha teso la mano (personalmente e attraverso questo giornale) con “Quella classe l’unico fine di avviare una collaborazione tra pubblico e imprenditoriale, di privato a tutto vantaggio dei cui mi onoro di far milanesi e non ne ha avuto parte, ha bisogno risposta. Di più: oltre a negarsi più di ben altro” volte alle nostre telefonate (maleducazione) ha adottato una serie di provvedimenti che vanno nella direzione diametralmente opposta a quella prospettata (incompetenza e arroganza). Di questa casta non se ne può proprio più. È questa la Milano illuminata che va verso l’Expo? È questa la Milano che invoca a gran voce la ripresa economica e l’impegno di quella classe imprenditoriale che negli anni ha fatto grande la nostra città? ‘Quella’ classe imprenditoriale, di cui mi onoro di far parte, ha bisogno di ben altro. Nonostante però le Fornero, le Bisconti, i Pisapia e le Milano Sport anche in questo 2012 che sta per chiudere, noi alla Quanta abbiamo dimostrato di saper far bene, eccome, il nostro mestiere. Non solo per i risultati positivi di bilancio (quasi un miracolo di questi tempi) ma soprattutto per la sana energia, la coesione, l’entusiasmo che pervadono tutte le Società del nostro Gruppo ed ogni angolo del nostro Village cosa che chiunque vi passi può avvertire. Lo testimoniano i tanti progetti portati a termine anche quest’anno, i successi sportivi, l’apprezzamento della gente. Che sono la miglior cartolina di auguri per un 2013 che ci auguriamo possa regalarci altri sorrisi, altre soddisfazioni, altro orgoglio. Auguri a tutti ! 9 QVN QVNlayout64.indd 9 03/12/12 09.41 AMARCORD HANNO DETTO HANNO FATTO... Milano Sport: analisi e riflessioni sulle promesse dell’amministrazione. dI TONI CAPPELLARI* M odesta proposta per un giochino in vista delle prossime vacanze nata- lizie. Occorrente: qualche quotidiano milanese degli ultimi mesi scampato alla raccolta differenziata, un po’ di memoria e soprattutto tanta pazienza per non farsi cogliere dallo sconforto e rovinarsi il periodo delle feste. PALALIDO. Unico impianto coperto milanese (il Forum è nel comune di Assago) con una capienza superiore ai 3.500 posti. Costruito nel 1960, ha visto sotto le sue volte alcuni degli eventi più significativi dell’ultimo mezzo secolo, sportivi e non: dagli scudetti del Simmenthal alla nomina di Berlinguer a segretario del PCI; dal concerto dei Rolling Stones ai trionfi di Nino Benvenuti; dal processo del Movimento Studentesco a De Gregori ai trionfi del Gonzaga Volley. Avendovi trascorso più tempo che con la mia famiglia, credo di poter dire con una certa autorevolezza: un pezzo di storia italiana che però, come tutti i pezzi di storia, ad un certo punto aveva bisogno di un po’ di maquillage. E inizia il nostro gioco natalizio. Maggio 2011: i nostri amministratori ci annunciano la ristrutturazione dell’impianto portandone la capienza a 5.500 posti. Consegna: marzo 2012. Costo dell’operazione: 8 milioni di euro (€600.000 la demolizione e €7,4 milioni per la ricostruzione). Fondamentale la sponsorizzazione Armani (€ 2,4 milioni per sei anni). Marzo 2012: il cantiere non decolla, intoppi burocratici e complicazioni formali fanno slittare la consegna a gennaio 2013. Aprile 2012 : durante i lavori spuntano blocchi di amianto. Stop ai lavori. Settembre 2012: ripartono i lavori e la consegna slitta a marzo 2013. Novembre 2012: finisce la demolizione ma sbuca altro amianto. La consegna slitta a settembre 2013. Hanno detto: Chiara Bisconti: “Da questo momento esigo risposte certe e tempi sicuri. Non aspetteremo oltre”. (Gazzetta dello Sport 13/11/2012). Pierfrancesco Barletta, Presidente Milanosport: “Consegneremo ad Armani il nuovo Palalido per l’inizio della stagione sportiva 2013-14” (Corriere della sera 23/09/2012). Stato dell’arte:ad oggi l’impianto è chiuso da 2 anni e mezzo, con un ritardo già di 8 mesi sulla consegna prevista. (Piccolo inciso. La Giunta Moratti aveva deciso di intitolare il Palalido a Cesare Rubini che in quell’impianto aveva vinto con l’Olimpia ‘solo’ sei scudetti e una Coppa dei Campioni. Ovviamente la nuova Giunta ha rinnegato e deciso che il nome sarà PalaAJ (pecunia non olet). Né l’Olimpia ha mai fatto sapere il suo parere in tal senso). CENTRO ISEO. Centro sportivo nel quartiere Affori dotato di piscina coperta, palazzetto, campo da calcio a 11 con tribuna e campi da tennis. Nel 2008 passa in gestione da Milano Sport a ASD Milano Sportiva società gestita da Massimiliano Bonocore. Nel 2011 esplode l’inchiesta “ReduxCaposaldo” che scoperchia il mondo della ‘ndrangheta in Lombardia. Il gip Giuseppe Gennari scopre che Bonocore aveva contatti frequenti con il clan Flachi e che il centro Iseo era controllato da loro. Scatta la chiusura della struttura per infiltrazioni mafiose. Il Comune ri-affida la struttura a Milano Sport. Il cambio non piace al clan e nell’ottobre del 2011 un misterioso incendio doloso devasta l’intero centro sportivo, poi nel dicembre 10 QVN QVNlayout64.indd 10 03/12/12 09.41 AMARCORD 2011 atti vandalici distruggono la piscina. Secondo gli inquirenti c’è la mano della ‘ndrangheta. Pisapia parla di “atto intimidatorio contro il Comune” . Bisconti dichiara: “Il Palazzetto rinascerà! Iseo diventerà l’icona della città contro le infiltrazioni delle mafie”. Morale: chi non ha controllato? CENTRO XXV APRILE. Zona Fieracity , unica pista d’atletica a Milano dopo la chiusura del Giuriati( l’Arena non è sempre disponibile). Nel luglio 2011 viene posata la nuova pista a sei corsie prefrabbicata.Il bando è stato vinto da Unieco e Biffi, con Mondo Rubber arrivata seconda che presenta ricorso. Il Politecnico di Milano in data 14/07/2011 dà parere negativo: la superficie sintetica è troppo dura e poco elastica; la FIDAL non concede l’omologazione della pista. Nel frattempo MondoRubber vince il ricorso al Tar perché dimostra che Unieco non aveva i requisiti previsti . Il Tribunale condanna con sentenza definitiva Milano Sport a risarcire MondoRubber dei danni subiti. Mentre si registra questo clamoroso autogol si parla di campo di allenamento coperto (a Milano non esiste) con tribunetta, due palestre, spogliatoi e nuove aree per calcio e tennis. Costo dei lavori: € 2,4milioni (€2 milioni dal Comune Milano e 400mila euro dal CONI) Barletta euforico dichiara: “I lavori sono stati programmati così da mantenere aperto il centro e garantire il servizio agli utenti. Il XXV Aprile tornerà ad essere centro di eccellenza capace di ospitare grandi eventi. Un vanto per Milano che si candida a capitale dell’atletica” (Gazzetta dello sport novembre 2012-11-12). Basterebbero questi tre esempi recenti per dare un’idea della sciagurata politica seguita dalle diverse amministrazioni che si sono succedute a Milano nella gestione di Milano Sport (ma non solo). Ma non si può chiudere questa parentesi senza giocoforza fare una piccola rassegna stampa di quanto è stato pubblicato dalla stampa nazionale sul tema. Corriere della Sera, 1993: “Il CMSR (padre di Milano Sport ndr) è una idrovora capace di risucchiare ogni anno decine di miliardi di passivo”. La Repubblica, settembre 2011: “Nel corso degli anni l’assessorato non ha mai affrontato veramente i problemi di Milanosport; piuttosto ha seguito la politica del continuare a riempire un secchio bucato”. Sole 24 ore, 2011: “il Presidente di Milano Sport per difendere la qualità di una piscina gestita dalla municipalizzata cita personaggi famosi che la frequentano”. Per esempio alla Cozzi, che è un ottima struttura, abbiamo profitti. Abbiamo anche clienti noti come Martina Colombari o Cattelan…” Affari Italiani, 2012. Barletta (nella foto) Presidente Milano Sport: “Milano Sport sopravviverà? Assolutamente sì. All’interno di Milano Sport ci sono grandi risorse umane, sono persone di grande competenza che lavorano con grande spirito di sacrificio. Sono competenze rare da trovare… Le risorse, le persone, le esperienze di Milano Sport saranno sul mercato per essere noi consulenti di altri soggetti che erogano servizi sportivi, che siano privati o pubblici. Noi ragioniamo con un sistema integrato di sport tra privato e pubblico. Per questo Milano Sport vuole fare la sua parte per aiutare i centri sportivi privati che possono avere bisogno di una consulenza”. Speriamo di no. * Sviluppo Nuovi Progetti e Pubbliche Relazioni 11 QVN QVNlayout64.indd 11 03/12/12 09.41 QVNlayout64.indd 12 03/12/12 09.41 L’INTERVISTA MILANO DA SALVARE Intervista a cuore aperto a Matteo Salvini, milanese e milanista prima ancora che uomo politico, per cercare di capire se l’ex-capitale morale del Paese può riconquistare il primato di un tempo dI DARIO COLOMBO A ssieme a Maroni è uno degli uomini-simbolo della ‘nuova’ Lega, anche se in realtà sulla scena milanese (ma non solo) lui c’è dal 1993, quando venne eletto per la prima volta in consiglio comunale. Non male per uno che di anni ne ha solo 40: basta poco per capire che ne ha passati la metà a fare politica. Il prossimo anno, insomma, taglierà il traguardo dei 20 anni passati tra consigli comunali, parlamento europeo, e giunte varie,ma soprattutto passati in primissima linea – talvolta mettendoci faccia e petto in prima persona - per portare avanti le battaglie della Lega. Ma prima ancora che leghista Matteo Salvini è milanese autentico, di quelli che s’incazzano se vedono gettare un pacchetto di sigarette per terra (“Una cosa impensabile per un milanese vero”), di quelli che soffrono se vedono una piscina comunale sporca (“È ora di affidarle a chi le sappia davvero gestire”), di quelli che quasi 13 QVN QVNlayout64.indd 13 03/12/12 09.41 L’INTERVISTA si mettono a piangere se sentono parlare di Milan, il ‘suo’ Milan, agli sceicchi (“Piuttosto ai russi…”). Insomma, il personaggio giusto per guardare Milano e più in generale la Lombardia con lo spirito di chi c’è nato, ha messo su famiglia, vorrebbe farci crescere al meglio i propri figli. E così – senza volerci attribuire colorazioni e passioni politiche che non appartengono alla filosofia Quanta - per una volta abbiamo abbandonato i percorsi tradizionali di questo spazio-intervista per una bella chiacchierata con un milanese doc, fatta seduti al tavolino di un tranquillo caffè tra la Galleria e Palazzo Marino, in un continuo andirivieni di simpatizzanti o semplici avventori che lo riconoscono, vogliono salutarlo, si congratulano per l’ultima apparizione televisiva. Insomma, dovessimo basarci sul numero di contatti/ caffè dovremmo dire che il gradimento è alto: non così il suo per la città che ci circonda. Com’è messa Milano? “Da milanese e non da politico ringrazio Dio di esser nato a Milano ma dico che la qualità è peggiorata e peggiora costantemente. Dai mezzi pubblici alla pulizia, dalla puntualità all’efficienza dei servizi è tutto un continuo degrado. Purtroppo”. Come mai? “Disaffezione, disattenzione della classe politica, poi è chiaro che caos chiama caos, degrado chiama degrado. L’allontanamento della classe politica dai problemi reali della città porta inevitabilmente anche la disaffezione dei cittadini. Perché chiaro che una situazione come questa non è attribuile solo alle amministrazioni che si sono succedute: hanno la loro bella fetta di responsabilità gli imprenditori, la cultura, la chiesa insomma un po’ tutti”. Se l’aspettava? “Sarò onesto: no. I milanesi non erano così. Adesso mi sono trovato ad aspettare anche 30’ il tram perché qualcuno aveva lasciato l’auto parcheggiata sui binari. Una cosa inconcepibile per il ‘ milanese’ che conoscevo io. Per questo dico: colpa della classe politica, ma anche un bel decadimento del cittadino”. Dica la verità: ma la classe politica, al di là degli schieramenti, è ancora in grado di percepire gli umori della gente? “Secondo me sì. Ma può farlo soltanto la politica ‘buona’, quella che non vive il potere per il potere ma sa mettersi al servizio dei cittadini, sa stare in mezzo a loro, vive i loro stessi problemi”. Anche gli umori dei giovani? “Anche quelli. C’è in giro tanta voglia di partecipazione, tanta capacità di esprimere idee e progetti che la politica può intercettare. Chiaro che bisogna avere le antenne giuste e soprattutto la volontà di coinvolgere i giovani. Gli slogan non bastano più”. Tra le tante non-risposte di Milano ai giovani c’è sicuramente anche quella sullo sport, uno dei pochi valori ‘trasversali’ sui quali invece una classe politica seria dovrebbe impegnarsi… “Sono d’accordo. Io sono cresciuto facendo atletica al ‘XXV Aprile’, adesso leggo che è stato rifatto il rivestimento della pista spendendo fior di quattrini pubblici ed è stato rifatto col culo. Vuol dire proprio che non c’è una cultura in questo senso”. Il risultato è che Milano è stata la prima DA COMUNISTA PADANO A EUROPARLAMENTARE... CHI E MATTEO SALVINI? Nato a Milano, 9 marzo 1973, diplomato al liceo classico, è consigliere comunale di Milano (dal 1993) ed è stato segretario provinciale della Lega Nord (dal 1998 al gennaio 2010). All’interno del movimento leghista ha svolto anche diverse attività giornalistiche sul quotidiano “La Padania” e Radio Padania Libera. Nel 1997 era capolista nelle elezioni per il cosiddetto parlamento della Padania della corrente “Comunisti Padani” che ottenne 5 seggi su 210. Un giovanissimo Salvini agli esordi in politica Attività parlamentare Dal 2004 al 2006 è stato deputato del Parlamento europeo, eletto per la lista della Lega Nord nella circoscrizione nordovest con 14.000 preferenze. Nel 2006 viene eletto alle elezioni amministrative consigliere comunale a Milano con oltre 3.000 preferenze. È capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Milano dal 2006 e vice segretario Nazionale della Lega Lombarda. È stato membro del Movimento Giovani Padani. Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto parlamentare alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lombardia 1. Il 7 giugno 2009 viene eletto al Parlamento Europeo e si dimette da parlamentare italiano. Il 2 giugno 2012 è eletto nuovo Segretario nazionale della Lega Lombarda con 403 voti. Dopo la sua elezione ha deciso di lasciare l’incarico di capogruppo e consigliere comunale della Lega Nord a Milano. 14 QVN QVNlayout64.indd 14 03/12/12 09.41 L’INTERVISTA città in Europa ad avere uno stadio – l’Arena – costruito da Napoleone, adesso dopo due secoli è rimasta praticamente ferma a quello… “Questo è il risultato di una certa politica che ha sempre visto lo sport come passatempo per i ricchi. Ragionando in questo modo è chiaro che di impianti non se ne costruiscono. Da questo punto di vista sto attivando vari meccanismi della comunità europea per avere fondi da destinareall’impiantistica sportiva milanese”. A proposito di impianti, è quasi scontata una domanda sul ruolo di Milano Sport e sulla cronica incapacità di mettere insieme il pubblico e il privato per offrire ai milanesi un servizio migliore… “Sono sincero: paghiamo da anni l’ottusità del pubblico che continua a pensare di dover fare quello che non è in grado di fare. Il risultato è che io per primo se devo portare mio figlio in una piscina lo porto in un impianto privato” E dunque…? “E dunque dico da anni che bisogna chiudere Milano Sport. Per necessità. Perché non si può presentare ogni anno un bilancio in rosso per 7-8 milioni che vanno ripianati con soldi pubblici. Prendiamone atto: il bilancio del ‘pubblico’ nella gestione degli impianti sportivi è fallimentare”. Peraltro su questi temi la Lega è sempre sembrata un po’ lontana, nonostante riguardino un aspetto della società che ha a che fare con il benessere e la salute dei cittadini: è un’impressione sbagliata? “La scelta di mettere un tecnico come Filippo Grassia alla guida dell’Assessorato allo Sport della ragione dimostra che siamo sensibili anche su questo tema e vogliamo esserci. L’obiettivo è quello di riattivare tutto quello che non è calcio, dal rugby all’atletica al nuoto, insomma gli sport che fanno ‘ cultura’ sportiva”. In compenso siete tutti belli allineati sulla fede rossonera …anno difficile, no? “Una vera sofferenza, altrochè. Ma ne verremo fuori anche questa volta a testa alta. Per il resto noi leghisti siamo democratici e tolleranti ma se uno è milanista è meglio” E se arrivano gli sceicchi? (Sospirone)“Preferirei vedere il Milan in mano a imprenditori brianzoli, se proprio dovessi scegliere… Al limite anche russi...” Russi e sceicchi a parte, si va verso un nuovo governo della ragione. Che Lombardia ci aspetta, slogan a parte? “Una Lombardia pulita. L’immagine della nostra regione legata agli scandali non deve più esistere. Eppoi una regione più giovane, più fresca, che ritorni ad essere identificata con quello che da sempre è stato il valoresimbolo dei lombardi, ovvero il lavoro. Le energie ci sono, sono ottimista”. 15 QVN QVNlayout64.indd 15 03/12/12 09.41 TRIBUNA STAMPA TANTO TUONO’ CHE PIOVVE Milano Sport mette fine alla pratica del ricorso al lavoro interinale denunciata nel numero scorso da questo giornale: non risolve il male alla radice, ma è un piccolo segnale. L a pratica, portata avanti per anni con impudente disinvoltura, era quella del ricorso massiccio al lavoro internale per la gestione ordinaria degli impianti sportivi milanesi di proprietà di Milano Sport. Senza far ricorso ad appalti come prevede la legge quando l’importo di spesa necessario è superiore ai 40mila euro, soprattutto senza che tutto questo portasse benefici né al bilancio della società (chiuso anche per il 2011 con un disavanzo – a carico dei contribuenti – di 11.750,562 euro) né, soprattutto, alla qualità del servizio offerto, puntualmente oggetto di critiche e lamentele da parte dei cittadini, puntualmente riprese dagli organi di stampa di ogni colore e tiratura. Come si suol dire con espressione forse un po’ truculenta ‘cornuti e mazziati’, laddove i soggetti in questione erano ovviamente i cittadini milanesi, costretti a pagare per un disservizio perpetuato da anni per vedere poi a fine anno scomparire parte dei loro soldi nei buchi di bilancio creati dallo stesso disservizio. Niente di nuovo sul fronte milanese, verrebbe da dire parafrasando Remarque, e anche sullo specifico di questa prassi a dir poco ‘curiosa’ nello scorso numero di questo giornale avevamo denunciato il totale, assordante silenzio della Giunta milanese, in particolare dell’ Assessorato allo Sport, su un tema che configurava non solo un aspetto etico (disservizio per i milanesi) ma anche qualcosa di più serio e grave (mancato ricorso a regolari appalti per la fornitura del lavoro interinale). La nostra denuncia aveva avuto anche ampia eco sulla stampa senza peraltro che dal fronte Milano Sport e Assessorato ci fossero repliche o argomentazioni di alcun genere. Non vedo, non sento, non parlo. Ma, evidentemente, se pubblicamente si è scelta la strada del silenzio, negli ovattati e luminosi uffici di via Dogana qualcosa dev’essersi mosso se improvvisamente, a metà novembre, è stata diffusa la notizia di un accordo raggiunto tra i vertici di Milano Sport e le organizzazioni sindacali per la chiusura di tutti i contratti di lavoro interinale e una “nuova riorganizzazione di Milano Sport, con un sostanzioso risparmio per le casse della società e un rilancio dei servizi di Milano Sport”. Evviva. Peccato che per arrivare a tutto questo ci sia voluta le decisa e puntuale denuncia del nostro giornale, peccato che di tutto questo nessuno – dentro e fuori il Comune – si fosse mai accorto o, forse, si fosse accorto e avesse preferito tacere. E così il cambio di indirizzo assume il significato di un’ammissione di colpa che rende ancor più giustificata la nostra eterna richiesta: “Deinde Milano Sport delenda est” (copyright Catone). D.C. 16 QVN QVNlayout64.indd 16 03/12/12 09.41 17 QVN QVNlayout64.indd 17 03/12/12 09.41 15 anni SPECIALE ANNIVERSARIO 15 ANNI AL GALOPPO Nella foto il Quanta Building Headquares milanese del Gruppo. 18 QVN QVNlayout64.indd 18 03/12/12 09.41 15 ANNI Quindici anni sono un tempo sufficiente per fare bilanci ma soprattutto progetti. Ecco la storia di un Gruppo che oggi è in controtendenza con il mercato. E che continua a investire. di ILLO QUINTAVALLE General Manager Quanta Spa E ra il 21 dicembre 1997, vigilia di Natale, quando arrivò la lettera dal Ministero del Lavoro. La nostra richiesta di iscrizione all’Albo delle aziende di fornitura di lavoro temporaneo era stata accolta. Si accendeva il semaforo verde che avrebbe dato il via libera alla nascita del Gruppo Quanta: non poteva esserci miglior regalo di Natale né miglior viatico per chi – come il sottoscritto – iniziava proprio in quei giorni il proprio percorso universitario. A dire il vero agli inizi proprio Quanta non era. La società si chiamava Antex e solo nel 1999, quando la società passò interamente nelle mani della nostra famiglia, fu coniato il marchio Quanta, acronimo nato dalla fusione di Quintavalle e Antex. Ma se cambiava il nome, non cambiavano i presupposti che erano stati alla base del progetto iniziale e che sarebbero rimasti negli anni a seguire, punto di partenza di quel successo che è successo di idee e di programmazione prima ancora che di numeri di bilancio. Che comunque, come sempre, aiutano – e non poco – a cogliere le dimensioni di questo percorso che ci ha portati da zero ad un fatturato di 117 milioni di euro, con 10 società operative presenti in 5 paesi, con oltre 5000 persone che quotidianamente, direttamente o attraverso contratti di somministrazione di lavoro, prestano la loro opera per il Gruppo. 15 ANNI NEL MERCATO DEL LAVORO di MASSIMILIANO ARDINO HR Manager Corporate Scrivere un articolo sui 15 anni di un’agenzia per il lavoro significa ripercorrere 15 anni di storia del mercato del lavoro italiano. Scrivere un articolo sui 15 anni di Quanta per me significa riportare alla mente ciò che è stata la mia vita professionale (e non solo) negli ultimi tre lustri. Essendo ormai prossimo ai 40 anni - secondo Picasso l’età in cui ci si sente finalmente giovani, ma è troppo tardi – mi sono pertanto, inesorabilmente, perso nel vagare tra i ricordi. Tranquilli, vi risparmio le dieci pagine che ho scritto (e già archiviato nel cestino) relative alla mia storia personale e professionale e mi concentro su Quanta, partendo dal lontano 1997, anno memorabile per tre eventi che egemonizzarono l’agenda mediatica: la clonazione della pecora Dolly, l’entrata in vigore degli accordi di Schengen e la promulgazione della legge 196, il cosiddetto “Pacchetto Treu”, che innovava profondamente un mercato del lavoro caratterizzato da una cronica mancanza di flessibilità. La fine del monopolio pubblico del collocamento al lavoro comportò la nascita delle società di lavoro interinale. Tra le prime società ad ottenere l’autorizzazione ministeriale ci fu la protagonista di questo anniversario che, il 22 gennaio 1998, avviò in missione il suo primo lavoratore temporaneo, “capostipite” di una lunga serie di professionisti che grazie a Quanta hanno coronato le loro ambizioni lavorative e grazie ai quali il progetto Quanta si è potuto sviluppare. Nata a fine 1997 con quattro filiali (Milano, Ragusa, Roma e Treviso) e una decina tra dipendenti e collaboratori, il 30 luglio 1999 l’allora Quanta Lavoro Temporaneo Spa si trasferì in Corso di Porta Ticinese 12 con 33 nomi sul suo libro matricola; piccola nota egocentrica: ad inizio marzo 2002 entrai anch’io a far parte del mondo Quanta. A seguito della legge 33 del 2003, nota come “Legge Biagi”, la società assunse l’attuale denominazione di Quanta Agenzia per il Lavoro Spa. A metà del 2009 ebbe luogo il trasferimento all’interno del Quanta Sport Village e nel computo degli oltre 200 dipendenti facevano ormai parte anche i colleghi delle altre società che, in Italia e all’estero, erano state costituite negli anni formando il Gruppo Quanta. Ad oggi – nell’anno in cui la legge 92, detta “Riforma Fornero”, ha ridisegnato il mercato del lavoro – il Gruppo è composto da circa 250 persone. Meriterebbero tutti - compresi gli ex colleghi che hanno contribuito a rendere Quanta ciò che è ora - di essere citati in questo articolo, ma la mia memoria rischierebbe di far torto a qualcuno. A loro va il mio più sincero e sentito ringraziamento, sia per questo importante tratto di strada percorso assieme, sia per aver contribuito a trasformare un ragazzo, che 15 anni fa apprendeva della nascita del lavoro interinale dai media, in un quasi quarantenne orgoglioso di far parte di uno straordinario gruppo di persone e di professionisti. 19 19 QVN QVN QVNlayout64.indd 19 03/12/12 09.41 15 ANNI Il tutto con una crescita nell’anno che sta per chiudersi del 6% in Italia, del 45% (!) all’estero, dell’11% di Gruppo consolidato: numeri d’altri tempi, verrebbe da dire, quando le aziende potevano contare su mercati in crescita, sulla certezza del diritto, su norme del lavoro che – se non proprio favorevoli – comunque non erano neppure manifestamente contrarie (per non dire ostili) a chi voleva fare impresa, a chi voleva creare occupazione. Tutto ciò – e non è banale sottolinearlo nel momento in cui la nostra società si appresta a tagliare il traguardo dei 15 anni – mantenendo sempre e comunque, nei momenti difficili come in quelli più positivi, la barra del timone dritta su un unico punto cardinale di riferimento: quello dell’etica e della correttezza. Illo Quintavalle, General Manager Quanta Spa TUTTO SOTTO CONTROLLO di JOSÉ FRANCISCO CRUANYES AGUILAR - CIO Corporate Collaboro con Quanta da più di 8 anni. In questo tempo, con grandi progetti e grandi investimenti, abbiamo portato l’assetto tecnologico di Quanta da azienda familiare a multinazionale. Dal foglio di calcolo siamo passati al ERP globale. Nel nostro settore, la tecnologia e l’informatica sono fattori importantissimi nella competizione quotidiana con i nostri concorrenti. Dobbiamo essere sempre un passo avanti a loro. Per questo abbiamo un team interno di progettazione e sviluppo software che crea e mantiene strumenti software all’avanguardia per tutta l’azienda. Questi strumenti devono raggiungere le nostre filiali e i nostri clienti sempre e comunque. Per raggiungere questo obbiettivo abbiamo realizzato un’importante infrastruttura informatica. Dalla rete che collega tutte le filiali, ai due Etica e correttezza nei confronti dei giovani in cerca di lavoro; etica e correttezza nei confronti delle azien- modernissimi data center: uno nella nostra sede di Milano presso il Quanta Village, e uno nuovo, a Cremona, dove ha la sede il reparto IT, che garantisce la disponibilità, persistenza e sicurezza dei dati aziendali e dei servizi erogati. Questi sistemi devono funzionare 24 ore al giorno tutti i giorni dell’anno. Sempre più i commerciali devono poter accedere ai dati aziendali ovunque si trovino con i più svariati dispositivi: telefoni, tablet, notebook etc. E i dati richiesti devono essere quindi reperiti, organizzati, analizzati, presentati e disponibili. Le prossime sfide sono l’inclusione e gestione dei nostri utenti ‘nomadi’ nella rete con sicurezza e affidabilità. La mia responsabilità è quindi far sì che la tecnologia in Quanta funzioni sempre e sempre meglio. 20 QVN QVNlayout64.indd 20 03/12/12 09.41 15 ANNI de con cui negli anni ci siamo trovati e ci troviamo a collaborare; etica e correttezza nei confronti delle Istituzioni, delle parti sociali, delle associazioni d’impresa. Se questa è stata e sarà la nostra stella polare, è altrettanto chiaro che ad essa si sono poi affiancate una grande intuizione nel cogliere con anticipo le possibili evoluzioni ed i mutamenti del mercato nazionale e internazionale; la capacità di una visione a lungo termine; il coraggio di investire negli uomini e nelle strutture, dando al gruppo quelle “gambe solide” in un mondo dove queste diventano ogni giorno di più una rarità, e non solo tra la concorrenza. Frutto di questa capacità di ‘guardare oltre’ è stata senza dubbio la scelta di posizionarci anche sul mercato estero, uscendo dal provincialismo delle imprese italiane. Esportiamo esperienza e professionalità, importiamo conoscenze e indicazioni che ci aiutano – appunto – a ‘guardare oltre’ le vicende non sempre limpide di casa nostra. Con risultati di fatturato e d’immagine più che lusinghieri, come testimoniano ad esempio i dati della nostra filiale USA, che in 10 anni ha raggiunto i 10 milioni di fatturato legando il nome Quanta – e non è banale – a colossi dell’aereospaziale come Boeing e Agusta Westland o a mercati come quello dell’auto nel Michigan. Lo stesso dicasi per la Romania, per il Brasile, per la Svizzera, dove siamo ormai gli specialisti riconosciuti nell’ambito delle risorse umane per l’artigianato e l’edilizia. A questi traguardi che già da soli basterebbero a riempirci d’orgoglio e a farci guardare al prossimo futuro con la giusta (ma ponderata) dose d’ottimismo, il Gruppo ha saputo aggiungere anche quelli – non meno straordinari – raggiunti sul fronte dello sport e del 10.000 ABITI SU MISURA di MAURIZIO ZAVATTARI Marketing & Operation Manager Ero poco più che ventenne quando, agli inizi del mio cammino professionale, il mio mentore, professionista serio ed illuminato, mi insegnava che l’artigianalità nel mondo dei servizi è tutto. Mi diceva “La spinta all’industrializzazione, con le sue inevitabili standardizzazioni, porta con sé qualche eccesso di approssimazione”. In questo modo la logica della costruzione dell’abito su misura, tipica delle migliori botteghe di sartoria, diveniva uno dei primissimi appunti che annotavo sul taccuino del mio percorso professionale. Molti anni dopo, forte di un’esperienza decennale tra le fila della prima società al mondo nel mercato del “temporary work”, mi accingevo a varcare per la prima volta l’ingresso del Quanta Sport Village portando con me tante ambizioni ed il taccuino degli insegnamenti ricevuti. Il lavoro di questi ultimi 3 anni ha richiesto un importante investimento di energie, ha coinvolto tutte le funzioni aziendali e tanti, tanti colleghi. Insieme abbiamo lavorato per apportare miglioramenti organizzativi e di processo che consolidassero e valorizzassero le identità della nostra azienda, dei nostri colleghi e del loro modo di lavorare e servire con passione, impegno e competenza clienti, candidati e lavoratori. Un servizio artigianale, frequentemente prodotto su misura, ritagliato sulle specificità di quell’azienda e sulle esigenze di quel lavoratore. Una dedizione umana, prima che professionale, al fare bene, al fare con orgoglio, al fare concreto, a risolvere anziché creare problemi. Ecco allora che i miglioramenti organizzativi e la progettazione dei sistemi - dal nuovo database candidati al CRM, dal sistema ERP ai nuovi siti web, tanto per citarne alcuni - hanno avuto come principio cardine la salvaguardia ed il consolidamento di quell’approccio artigianale che, negli anni, ha contraddistinto i servizi del Gruppo Quanta: in Italia e all’estero. Si è trattato di valorizzare la capacità di orientarsi all’interno di problemi complessi, di indagare, con competenza e capacità di ascolto, le aspettative del committente, di definire i criteri per una piena personalizzazione del servizio. In una parola si è trattato di valorizzare una delle più importanti identità del Gruppo Quanta: l’amore per il lavoro fatto bene, a regola d’arte. Quali risultati? Festeggiamo oggi una performance in netta controtendenza rispetto al mercato. Negli ultimi 11 mesi abbiamo avviato al lavoro dieci mila persone. Dieci mila abiti su misura per chi era in cerca di una prospettiva professionale. Dieci mila soluzioni su misura per le oltre mille aziende che hanno riconosciuto il valore aggiunto del nostro approccio artigianale. 21 21 QVN QVN QVNlayout64.indd 21 03/12/12 09.41 15 ANNI QUANTA DIVISIONE SOGNI di PIETRO GALEOTO Coordinatore Comunicazione e Immagine Corporate Un frullato di sogni… il mio primo anno in Quanta, vorrei che fosse rappresentato così. Non ho altre immagini o concetti che meglio possano esprimere il mio percorso in questo Gruppo. Nel Novembre 2011 ho risposto a un annuncio su Infojob. Firma del contratto Novembre 2011. Sono “una Partita Iva” a Milano da poco, invio il mio Cv rispondendo a un annuncio su InfoJob. Mi contattano, tre colloqui e firmo il contratto per un lavoro della durata di sei mesi. Incontro il Presidente del Gruppo, un uomo autorevole, dal tono di voce sicuro che mi indica alcune foto sulla parete della sala riunioni. Lavoro, sport, valori… da tre generazioni. Non c’è voluto molto a capire dove ero e di cosa si stava parlando. E che bisognava dare il meglio di sé, per essere all’altezza della situazione. Non pensavo potesse succedere veramente. È successo. Un libretto blu Mi occupo di marketing e comunicazione da circa quindici anni, professionalmente ho la stessa “età” del Gruppo Quanta. Non lo scrivo per parlare di me, solo per dire che raramente mi sono imbattuto in una brochure aziendale fatta così. Come? Un piccolo libretto blu un po’ anonimo con dentro numeri e info, dove i numeri del fatturato si sovrapponevano a quelli dei lavoratori. Mi sono chiesto: dov’erano finiti i valori, la capacità di guardare lontano, di realizzare i sogni, che avevo percepito nel mio primo giorno di lavoro? Bisognava fare subito qualcosa… un intervento drastico. Un momento, sarà mai proponibile in un’azienda padronale e cosi formale? Sì. Oggi la comunicazione celebrativa dei quindici anni del Gruppo Quanta parla il linguaggio di Facebook e mette in luce l’Italia migliore. I numeri di quel libretto blu hanno una faccia, un nome e un cognome… Non pensavo potesse succedere veramente. È successo. La rivoluzione Marzo 2012. Molto prima del previsto si consolida il mio rapporto con la Quanta e si ufficializza il mio ruolo all’interno dell’Azienda. Ricordo che andai via dalla mia bella Lecce, un po’ di anni fa, destinazione Bologna, esasperato da un contesto pressapochista e poco gratificante. Oggi ho uno stipendio garantito tutti i mesi per fare il lavoro che ho sempre voluto, per il quale ho studiato e accumulato esperienza. A un anno di distanza posso dirmi soddisfatto, perché attualmente si può rispondere ad un annuncio di lavoro, come quello al quale ho risposto io, direttamente dal sito www.quanta.com. Ma anche da Twitter, Linkedin, Facebook e molto presto ci sarà un’ulteriore rivoluzione, della quale non si può ancora svelare nulla. Non pensavo potesse succedere veramente. È successo. Nel Novembre 2011 ho risposto a un annuncio su infojob. sociale, due attività che hanno come riferimento la salute ed il benessere del cittadino: dunque fondamentali. Quello che era il Dopolavoro Montecatini-Montedison, parco-chiuso che stava avviandosi verso il viale del tramonto, è stato trasformato in un centro sportivo modello, per la qualità delle strutture, dei servizi offerti, dei risultati sportivi raggiunti. Oltre 20 milioni d’investimenti in 15 anni non sarebbero bastati da soli a rendere il Quanta Sport Village quello che è se non fossero stati sostenuti da una professionalità e soprattutto da una passione che animano indistintamente il campione di hockey fresco di scudetto come l’illustre specialista del centro FisioMed. I nuovi campi da beach volley, l’ammodernamento di ingresso e parcheggi, la nuova realtà del centro di medicina sportiva sono solo tappe ‘inevitabili’ – verrebbe da dire – di un percorso di crescita che proprio perché sostenuto da professionalità e passione non può che aspirare continuamente al meglio. Dove ‘il meglio’ – perché no? – è anche il meglio nelle competizioni che le nostre squadre affrontano nelle più diverse discipline: ed ecco lo scudetto nell’hockey, ecco la Supercoppa, ecco l’approdo della squadra di tennis alla serie C e tanto altro ancora. Insomma, a 15 anni di distanza da quel Natale 1997 che ci aveva riempiti di soddisfazione ma anche di tante responsabilità, crediamo di poter dire che anche questo Natale 2012 possa essere segnato in rosso, nella piccola-grande storia della Quanta. Per i risultati raggiunti, per le prospettive verso il futuro, ma soprattutto per l’apprezzamento che il nostro lavoro e la nostra condotta hanno raccolto sul campo. Per noi, sono la cosa più importante. 22 QVN QVNlayout64.indd 22 03/12/12 09.41 15 ANNI 15 anni L’Italia che “Mi Piace” C’è un’Italia che non appare sui giornali o in TV, che silenziosamente, giorno dopo giorno, crea valore. Un’Italia che non accetta sotterfugi, che si comporta con dignità e senso etico. C’è un’Italia per la quale il merito e le capacità sono l’unico criterio di valutazione. È a questa Italia che da 15 anni il nostro Gruppo si rivolge. Vogliamo raccontare l’Italia migliore. Segui su facebook la nostra pagina: L’Italia che “Mi piace” e raccontaci la tua storia. Intanto ti raccontiamo la nostra... www.quanta.com 23 QVN QVNlayout64.indd 23 03/12/12 09.41 15 ANNI 2013 Stato Foto Luogo Avvertimento importante Scrivi qualcosa... Amici GRUPPO QUANTA Novembre 2012 15 anni Il Quanta Sport Village cambia nome Pubbica GRUPPO QUANTA Settembre 2012 15 anni Siglato un accordo con la Libia, il Gruppo apre a Tripoli la sua prima filiale nei Paesi Arabi QUANTA ITALIA - Il Village Cresce Estate 2012 15 anni Nuovo ingresso, 2 nuovi campi da beach volley , 4 nuovi spogliatoi e nasce Quanta Fisiomed il poliambulatorio di fisioterapia e medicina dello sport GRUPPO QUANTA 5 maggio 2012 15 anni HC MIlano 24 Quanta vince il suo 2° scudetto qualche mese dopo vincerà la Supercoppa GRUPPO QUANTA 2011 15 anni alla conquista del Brasile con due nuove società GRUPPO QUANTA 2010 15 anni Apertura della quarta filiale americana, in Florida a Tampa Bay. In Italia parte Quanta Agricoltura oggi leader nel settore. GRUPPO QUANTA 2009 15 anni Viene inaugurata la nuova filiale di Philadelphia QVNlayout64.indd 24 03/12/12 09.41 GRUPPO QUANTA 2007 15 anni Apertura di una nuova filiale negli USA, a Charleston, dove la Quanta USA diviene fornitore ufficiale di Global Aeronautica (50% Boeing e 50% Alenia Aeronautica) e di una filiale in Svizzera, a Bioggio 15 ANNI GRUPPO QUANTA 2009 15 anni Nasce il Quanta Building e Il Gruppo Quanta trasferisce il proprio headquarter all’interno del Quanta Village. Prende forma il sogno imprenditoriale che unisce lo sport al mondo del lavoro e della formazione. GRUPPO QUANTA - Nasce la divisione Aerospaziale 2005/2004 15 anni Il 2004 è l’anno di nascita della Divisione Aerospaziale, subito dopo è la volta di TLC/IT e Pubblica Amministrazione. Nasce anche la divisione dedicata all’appalto di servizi che si affianca alle già operative Divisione Ricerca e Selezione del Personale e Divisione Outplacement. GRUPPO QUANTA 2005 15 anni Aperta in Romania, la seconda filiale di Timisoara GRUPPO QUANTA 2002 15 anni Si fonda Quanta Resurse Umane Srl con sede a Bucarest, in Romania, oggi in una nuova e prestigiosa sede tra le più all’avanguardia nell’ambito della formazione. GRUPPO QUANTA 2001 15 anni Si apre, a Detroit, Quanta Staffing Solutions, oggi Quanta USA conta ben 5 sedi sul territorio americano. QVNlayout64.indd 25 03/12/12 09.41 15 ANNI 15 anni GRUPPO QUANTA - Nasce Quanta Risorse Umane 2000 Si dà vita a Quanta Risorse Umane, società dedicata ai servizi di formazione e amministrazione del personale partner del British Institute, con diverse sedi sul territorio, le principali a Milano e Roma. GRUPPO QUANTA 2000 15 anni Quanta si espande in Svizzera, stabilendo la propria sede vicino a Lugano: si tratta del primo sbarco all’estero di una società interinale italiana con uno staff composto da giovanissimi tecnici. GRUPPO QUANTA 1998 15 anni Umberto Quintavalle chiama al suo fianco Vincenzo Mattina, statista, sindacalista e storico, futuro Vice Presidente del Gruppo. 4 le filiali operative: Milano, Roma, Treviso e Ragusa GRUPPO QUANTA 1999 15 anni Nasce Quanta Lavoro Temporaneo, dopo una transazione economica interna al Gruppo 15 anni GRUPPO QUANTA - Arriva il Village! 1998 Acquisizione del 24 Sport Village e rilancio della struttura. Oggi un’oasi di 62.000 mq di verde, sport e relax a pochi minuti dal centro di Milano che ospiterà negli anni centinaia di eventi aziendali e sarà una delle prime strutture a proporre i Camp Estivi. Nel campionato 98/99 L’HC Milano 24 Quanta vince lo scudetto. GRUPPO QUANTA 1997 15 anni Umberto Quintavalle, futuro Presidente della società, diviene socio al 50% di ANTEX WORKER SERVICE SPA, tra le prime ad ottenere l’autorizzazione ministeriale per operare nella somministrazione. “Tutto questo è stato reso possibile grazie ad un gruppo di collaboratori straordinario, tutti profondamente ed eternamente nel cuore di chi guida questo Gruppo, anche se lo spazio ci impedisce di citarli singolarmente”. 26 QVN QVNlayout64.indd 26 1997 03/12/12 09.41 15 ANNI UNA VITA IN ROSSOBLU Ministoria dei 15 anni di vita del Village visti dall’osservatorio privilegiato di chi ogni giorno affronta il difficile ma entusiasmante compito di guidarlo di RIKI TESSARI* N el 1996 venni ingaggiato dall’Hockey Club Milano 24 per giocare il campionato di hockey in line che in quegli anni stava muovendo i primi passi come nuova disciplina in Italia. Fu così che conobbi Umberto Quintavalle proprio in qualità di Presidente della squadra, e siccome da cosa nasce cosa, dopo due anni di militanza nella squadra, nel 1998, più precisamente il 2 aprile, mi invitò ad assistere alla conferenza stampa della presentazione del 24 Sport Village. Da quel giorno la mia vita si è tinta di rosso blu e oggi, dopo la bellezza di 15 anni passati in questo Gruppo, vorrei raccontare un po’ di storia dell’attuale Quanta Village. Quel giorno, il 2 aprile del 1998, il 24 Sport Village si presentava come un grande parco verde all’interno del quale c’erano alcuni campi da tennis, una piscina e un campo da calcio, oltre alla club house, ma tutto lasciato un po’ allo sbando e poco curato. Ricordo che durante il giro di visita del centro, in alcuni punti le ortiche erano alte più di un metro, nulla a che vedere con quello che è oggi il Quanta Village. Da allora il Gruppo, presieduto da Umberto Quintavalle, ha investito moltissimo per trasformare un dopo lavoro in un centro polifunzionale dove le parole “sport e lavoro” formano un connubio vincente. zione procedevano speditamente. Di grande impatto fu la realizzazione di tre campi da calcetto a 7 in erba sintetica, tra i primi in assoluto ad essere costruiti a Milano, che presero il posto dello storico campo da calcio a 11 dove negli anni ‘70 si allenava anche il Milan di Liedholm. Allo stesso tempo vennero costruiti anche un campo da basket, uno da volley, uno da hockey in line, uno per il pattinaggio in linea, una pista da mountain bike e una palestra pesi. Venne ristrutturata poi anche tutta la club house a partire dal ristorante, dal bar passando poi per la sala carte e sala TV. Già dai primi mesi dell’estate del 1998 il centro aprì al pubblico con alcune attività già presenti e funzionanti quali la piscina e il tennis. Nel frattempo, i lavori di ristrutturazione e trasforma- Verso la fine di quell’anno 2002 passai dall’occuparmi solo di attività sportive al gestire anche i servizi generali del centro, mentre dal 2004 mi fu affidata anche la responsabilità del servizio di ristorazione. Durante i miei primi quattro anni (1998-2002) mi occupai dell’organizzazione e della gestione di alcune attività sportive, in primis quelle sui pattini in line, le uscite didattiche sportive rivolte alle scuole pubbliche e private e i camp estivi. Nel 2002 si realizzò il primo campo da beach volley e beach soccer di Milano, intuendo con grande anticipo quello che sarebbe stato il grande successo che avrebbero avuto in futuro gli sport sulla sabbia. 27 QVN QVNlayout64.indd 27 03/12/12 09.41 15 ANNI Questi i numeri dei nostri primi 15 anni: • 540.000 frequentatori • 8.000.000 presenze • 355 tornei organizzati • 580 eventi aziendali • 14.500 bambini iscritti ai corsi • 54 squadre che hanno svolto attività agonistiche Una veduta aerea del Quanta Village. Nella pagina precedente Riki Tessari e la statua all’ingresso della struttura, simbolo di forza ed energia. Nel 2006 ecco il primo cambio di denominazione del centro. Il 24 Sport Village si trasformò in Quanta Sport Village dando così il via al percorso che avrebbe portato ad abbinare sport e lavoro in una unica location. Successivamente nel 2007, la proprietà decise di investire ancora per migliorare alcune strutture e realizzarne di nuove e così vennero costruiti tre nuovi campi da tennis in sintetico e un campo pratica golf con tanto di putting green e pitching green, attività che però non riscontrò grande successo tanto da essere soppiantata nel 2010 da altri tre campi da tennis in sintetico, uno dei quali dotato di tribune capaci di ospitare fino a 700 persone. Nel 2008 venne inaugurata la più importante delle opere realizzate al Quanta Sport Village; la costruzione dell’headquarter della Quanta, Società capo Gruppo che opera nel mondo della somministrazione di lavoro e formazione, iniziando così di fatto il percorso che vede legati a doppio filo sport e lavoro. Una splendida costruzione capace di contenere ben 48 uffici, 7 sale di formazione e 1 sala conference da 130 posti, il tutto con un’architettura che ha permesso a questa opera di calarsi nel verde del Quanta Sport Village senza “farsi troppo notare”. Personalmente fu un momento molto importante della mia vita in rosso blu, in quanto concise con il mio passaggio a A.D. del Quanta Village, quindi grandissima emozione in quell’anno per me indimenticabile. Sempre nel 2010, la vecchia pista da hockey in line che misurava 20m x 40m, venne sostituita da una più grande, 25m x 50m, dotata di pavimentazione e balaustre di ultimissima generazione divenendo la migliore in assoluto in Italia. E arriviamo ai giorni nostri nei quali sono stati fatti ulteriori investimenti dei quali abbiamo già raccontato nei numeri precedenti della nostra rivista, ma che ricordiamo comunque in quanto sono stati veramente importanti. Tra gennaio e marzo di quest’anno sono stati realizzati due nuovi campi da beach volley/tennis con annessi quattro nuovi spogliatoi interrati dedicati a queste discipline, mentre durante il mese di agosto sono stati ristrutturati gli spogliatoi dedicati all’hockey in line, ma soprattutto è stata riorganiz- • 480 persone impiegate a vario titolo zata totalmente la modalità di ingresso e uscita dal Quanta Sport Village con un unico varco posizionato dove in precedenza c’era l’uscita, dotato di nuova struttura di primo contatto e di controllo accessi. Ciò ha reso il Quanta Sport Village ancora più sicuro. Allo stesso tempo sono stati realizzati 40 ulteriori posti auto, attualmente se ne contano oltre 170. Dopo tutti questi anni, segnati da continui investimenti, con una costante crescita di frequentatori che a vario titolo hanno frequentato il Quanta Sport Village, è arrivato il momento di cambiare denominazione per la seconda, e credo ultima, volta. L’ osmosi creatasi tra lo sport e il mondo del lavoro e le diverse sinergie generate, ci hanno indotto a decidere di chiamarci “Quanta Village, sport e lavoro”. Oggi, gli attuali 53.000 diversi frequentatori che generano circa 800.000 presenze annue, si sommano a quelli di questi 15 anni di storia del Quanta Village portando così a totalizzare numeri veramente impressionanti per un centro così giovane ma capace di essersi imposto come punto di riferimento per Milano. *AD Quanta Village 28 QVN QVNlayout64.indd 28 03/12/12 09.41 QVNlayout64.indd 29 03/12/12 09.41 HOCKEY FIGLI DI UN DIO MINORE Intervista a Emanuele Ferrari e Carlo Corbani i due giovani talenti del team di hockey che a 16 anni hanno già fatto il loro esordio in prima squadra di FEDERICA MOSCHIANO 30 QVN QVNlayout64.indd 30 03/12/12 09.41 HOCKEY I l sogno nel cassetto? Metter piede stabilmente in prima squadra, quell’Hockey Milano campione d’Italia di cui hanno ‘annusato il profumo’ ad inizio di stagione in occasione di Supercoppa e coppa Italia. Un profumo che in realtà Emanuele Ferrari e Carlo Corbani sentono da dieci anni, da quando – si fa per dire – avevano appena imparato a camminare e già indossavano i pattini in-line sulla pista del Quanta, l’uno per la voglia di fare uno sport che non fosse il calcio, l’altro attratto da un film sull’hockey che l’aveva fatto impazzire. Perché Corbani&Ferrari, classe 1996, sono arrivati ad indossare la maglia con lo scudetto all’incredibile età di 16 anni avendo già alle spalle dieci anni trascorsi a battere i portieri (Ferrari, l’attaccante) e a fermare gli attaccanti (Corbani, il portiere), in un gioco degli estremi che rende ancora più divertente e curiosa questa intervista, sfociata poi in un duetto parallelo in stile Iene (da goderselo, sulla pagina facebook della squadra facebook.com/HCMILANO24QUANTA) dove anche in fatto di allenatori i due hanno gusti diversi che più diversi non si può. Ma la sostanza non cambia:tutti e due sono grandi promesse del team di Ricky Tessari, tutti e due – soprattutto – sono la dimostrazione di come si possa arrivare a 16 anni a far convivere (e bene) la passione e l’impegno che richiede lo sport ad alto livello con lo studio e tutto il resto di una vita ‘normale’ da adolescente. Meditate, gente, meditate. Cosa vi ha portato a scegliere questo sport? E. “Ho cominciato a 6 anni, mi rendevo già conto che tutti i miei amici e compagni di scuola parlavano e praticavano solo il calcio. Volevo fare qualcosa di diverso. Abitando vicino al Quanta Village, luogo di culto di molti sport, ho chiesto ai miei genitori di portarmi a scegliere uno sport, che non fosse il calcio e qui ho scoperto l’hockey in-line. Devo dire che è stato amore a prima vista”. C. “Io ho cominciato un anno dopo, ma mi sono poi sempre allenato con Emanuele. Per me è stato un po’ diverso. La mia scelta era mirata. Da piccolo sono stato folgorato da un film che parlava di hockey e, casualmente, in classe avevo una compagna che praticava pattinaggio e che mi ha dato la soffiata in merito alla squadra hockey del Quanta. Avevo capito che quella sarebbe stata la mia strada. Non contento, pratico sia quello in line che quello su ghiaccio a Varese sempre e solo come portiere. Dall’altra parte, quando ho cominciato, mi hanno detto di fare quello.” 31 QVN QVNlayout64.indd 31 03/12/12 09.41 HOCKEY Amici, parenti, insegnanti, cosa dicono di voi? E. “Ci vedono quasi come degli alieni. Abbiamo scelto uno sport poco conosciuto, ma ci rispettano. Qualcuno sgrana ancora gli occhi quando nomino l’hockey in-line, come a chiedersi – cos’è?-, ma la cosa non mi turba. I miei genitori mi hanno sempre appoggiato, con gli amici mi ritrovo, comunque, a parlare di calcio (Inter?), i miei insegnanti, anche quello di motoria, non sembrano particolarmente interessati. L’importante è, dicono, prima lo studio poi la passione. E così sia. ” C. “Sicuramente siamo un po’ fuori dalla norma dei ragazzi della nostra età, e questo non mi dispiace. Frequento i miei amici, parlo anche io di calcio (non a caso nell’intervista video, alla domanda Tessari o Mourinho, Carlo risponde Mourinho), in fondo non siamo fuori dal mondo. I miei genitori mi supportano e, al contrario di Emanuele, i miei insegnanti mi facilitano nella mia carriera sportiva: se ho impegni sportivi particolari che intralciano lo studio, con loro mi organizzo per non rimanere indietro.” Riuscire a conciliare lo studio con l’attività sportiva agonistica non è facile. E per il resto? Dovete fare rinunce? Quanto vi impegna questo sport? E. “Devo dire che, per ora, non ho ancora rinunciato a nulla. Ci alleniamo 3 ore al giorno tutti i giorni. Poi abbiamo le partite nel weekend. Riesco comunque a vedere gli amici e stare con la fidanzata. E se devo comunque scegliere tra il mio sport e altro, lo sport viene prima, perché mi piace tanto.” C. “Anche io non rinuncio a niente. Probabilmente diventerà sempre più impegnativo, ma quando saremo al top non avremo più la scuola!” Avete quasi raggiunto il livello massimo, vi siete affacciati alla prima squadra, Campione d’Italia. Cosa volete di più? Il vostro obiettivo? E. “Siamo ancora giovani e l’obiettivo è quello di giocare da titolari nella serie A e vincere lo scudetto. E perché no, girare il mondo con la squadra. Sono determinato e voglio raggiungere i massimi livelli”. E DOPO LO SCUDETTO LA SUPERCOPPA Dopo lo scudetto conquistato lo scorso maggio contro Trieste, la stagione dell’HC Milano 24 Quanta si è aperta con un altro titolo, ovvero la Supercoppa conquistata battendo gli Asiago Vipers. Vittoria per 6 a 5 per gli uomini di Tessari al termine di una partita tiratissima, risoltasi solo nel finale. Dopo la conquista della Supercoppa è stata la volta della Coppa Italia, dove i rossoblu si sono qualificati per la finalissima (data da definire) eliminando nei quarti la neopromossa Molinese, e – nel girone di semifinale - battendo Padova e Asiago e pareggiando con Vicenza. Dopo il prologo di Supercoppa e Coppa Italia ha preso il via la stagione regolare, che ha visto l’HC Milano 24 Quanta infilare tre vittorie consecutive e una sconfitta. La serie B è partita il 1° dicembre e le Giovanili al via il 16. C. “Non lo so…vorrei dire soltanto che punto a giocare in serie A!” È ancora presto per parlare di cedimenti e sconforto, ma avete mai pensato di tirarvi indietro? E. “Ancora no, forse all’inizio non ero contentissimo di giocare con ragazzi più grandi, ma i miei genitori e l’allenatore mi hanno aiutato molto”. C. “Direi di no, gioco con i miei compagni da sempre e non ho mai avuto nessun momento di sconforto. Forse più di delusione come quando ti capita più volte di seguito di perdere la finale con la stessa squadra.” Che tipo di consiglio dareste ad un giovane (anzi giovanissimo!) che si avvicina allo sport? E. e C. “Fai sport e non mollare al primo ostacolo!” C’è qualcosa che non vi va giù nel vostro ambiente? E. e C. “I giovani calciatori che dicono che noi dell’hockey siamo sui pattini e quindi non facciamo fatica e non sudiamo. Che vengano a fare un allenamento di hockey e poi ne riparliamo!” Immaginando di incontrarli di nuovo tra un bel po’ di anni, prima di lasciarli andare all’allenamento quotidiano, non resisto e gli chiedo: Finita la vostra carriera sportiva (anche se siete solo all’inizio!), cosa pensate di fare dopo? La risposta è all’unisono: “Gli allenatori!”. Attenzione, Tessari, attenzione… 32 QVN QVNlayout64.indd 32 03/12/12 09.41 SPORT BEACH CRONACA DI UN SUCCESSO In alto un’immagine del Torneo di Beach Tennis Indoor Quanta dello scorso novembre. A destra una partita estiva di Beach Volley. uno sport che sarà protagonista al Village, anche in inverno, grazie al Milano Beach Volley Mikasa. I l 10 e 11 novembre si è svolto il torneo di Beach Tennis Indoor Quanta Village. Circa 60 le coppie iscritte nel primo torneo lombardo di beach tennis valevole per la stagione FIT 2012/2013, giocatori e giocatrici provenienti da diverse regioni d’Italia (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Puglia) insieme al folto gruppo della vicina Svizzera hanno dato vita ad un torneo senza precedenti e di ottimo livello a conferma del buon momento che sta vivendo il panorama del beach tennis in Lombardia. Nel doppio femminile open la veneta Michela Bucciol e la campionessa lombarda Rebecca Pizzi hanno avuto la meglio per 6-3 sul team milanese composto da Simona Corti e Vittoria Ghedin e, sempre nella giornata di sabato, Luca Esposito e Paola La Malfa si sono aggiudicati il doppio misto open battendo in finale la coppia Svizzera formata da Yves Fornasier e Laura Galli per 4-0 4-2. La domenica invece è stata la volta dei maschi dove, per la prima volta in Lombardia, il limitato 4^ categoria ha visto ai nastri di partenza ben 24 coppie iscritte, i vincitori sono stati il milanese Fabrizio Santi e il romagnolo Luca Montanari che in finale hanno sconfitto il team lombardo formato da Luca Bruno e da Matteo Savoldi per 6-2. Il doppio maschile open, evento clou della due giorni milanese, è andato ai piemontesi Davide Bellini e Mattia Stoissa. Una nota di merito all’organizzazione capeggiata da Mariano Borrelli che, seppur con qualche imprevisto e dovuto in gran parte al cattivo tempo, è riuscita a portare a termine in modo perfetto la manifestazione e alla Decathlon, sponsor della manifestazione che ha omaggiato i vincitori dei tornei con un buono da spendere in tutta la catena dei negozi sportivi. Risultati Doppio Femminile Open: Michela Bucciol e Rebecca Pizzi Doppio Misto Open: Luca Esposito e Paola La Malfa Doppio Maschile limitato 4a categoria: Fabrizio Santi e Luca Montanari Doppio Maschile Open: Davide Bellini e Mattia Stoissa VOLLEY Da Gennaio parte Il Milano Beach Volley Mikasa Circuit si svolgera’ in 4 tappe in altrettanti impianti milanesi. Ovviamente il Quanta Village è in prima fila. Questi gli appuntamenti: CIRCUITO FEMMINILE 1^ tappa 13 gennaio 2013 2^ tappa 17 febbraio 2013 3^ tappa 17 marzo 2013 4^ tappa 21 aprile 2013 CIRCUITO MASCHILE 1^ tappa 03 febbraio 2013 2^ tappa 03 marzo 2013 3^ tappa 07 aprile 2013 4^ tappa 05 maggio 2013 MASTER FINALE maggio 2013 tutte le info su: www.lombardia.federvolley.it 33 QVN QVNlayout64.indd 33 03/12/12 09.41 SPORT DA DICEMBRE A TUTTO TENNIS Q uesto il programma degli appuntamenti che si concluderà con la cena di Natale: Il 2 Dicembre si è svolto il Torneo Sociale Singolare Maschile e Femminile I prossimi appuntamenti: •10-15 DICEMBRE: Settimana Aperta ai genitori Da lunedì 10 a sabato 15, tutti i parenti dei ragazzi sono invitati ad assistere alle lezioni di tennis e di atletica sui campi 5-6-7-8-9-10-11. •15 DICEMBRE: Torneo di Natale 2012 Il torneo si giocherà presso i campi 7-8- 9-10-11. Questo il programma della giornata: ore 15.00: Singolare maschile e femminile per i nati nel 2004-5-6-7-8, ore 16.30: Singolare maschile e femminile per i nati nel 2000-1-2-3 ore 18.00: Singolare maschile e femminile per i nati nel 1996-97-98-99 Seguirà la Cena di Natale. A partire dalle 20 la cena conclusiva del torneo. Durante la cena saranno premiati i vincitori; per chi vorrà, poi, si continuerà a festeggiare la fine del torneo in compagnia. Ricordiamo che la scuola tennis resterà chiusa dal 7 al 9 Dicembre per Sant’Am- brogio e l’Immacolata e dal24 Dicembre al 5 Gennaio per le vacanze di Natale. Ma saranno tante le sfide per tutto il prossimo anno a iniziare da Gennaio: 12-13 GENNAIO “NAKE SPORT” Junior Rodeo Quanta 2013 Torneo singolare maschile e femminile under 10-12-14 19-20 GENNAIO “NAKE SPORT” Senior Tour Rodeo Quanta 2013 Torneo singolare maschile e femminile limitato 3.1 Segui tutte le info sul Gruppo facebook Quanta Tennis School CARLO CAZZANIGA Classifica 2.7 Qualifiche: Istruttore federale di 2° livello. Titolo di Coach Accademia Sanchez-casal Barcellona Migliori risultati da giocatore: qualificazione ai campionati italiani under 16; vittorie in numerose tappe circuito Nike junior tour; attività juniores tornei ETA; partecipazione ai tornei “Avvenire”, “Bonfiglio” e tornei ITF10.000 $ e ATP Challenger 25.000 $ 34 QVN QVNlayout64.indd 34 03/12/12 09.41 SPORT SINCRONIZZATO MASCHILE NEL NOME DI TARZAN Il nuoto sincronizzato è una disciplina nata al maschile. Tra i primi protagonisti ci fu Tarzan... Al Village è possibile prendere lezioni tutti i lunedì. T utti associano il nuoto sincronizzato ad Esther Williams e i suoi faraonici show hollywoodiani. Ma leggendo bene i giornali si scopre che il nuoto sincronizzato è nato proprio dagli uomini. Di certo non era uno sport ufficiale, e non si chiamava nuoto sincronizzato. Lo chiamavano nuoto artistico, e magari erano le prime sperimentazioni di una attitudine di muoversi nell’acqua in modo articolato e coreografico. Ci furono le prime gare internazionali, iniziarono a partecipare le donne e poi partì il business, tutto al femminile. O quasi. Non mancano infatti immagini di reper- torio in cui star del nuoto sincronizzato si esibiscono insieme a degli uomini. Esther Williams ricorda in particolare quella volta all’Aquacade con Johnny Weissmuller, famoso Tarzan cinematografico, anche lui, come lei, campione di nuoto. Conferma che da sempre gli uomini erano in qualche modo coinvolti in questo sport, già da novembre è possibile frequentare qui al Village un corso di nuoto sincronizzato maschile allenandosi con i SyncDifferent (nazionale di nuoto sincronizzato maschile). La notizia ha già attirato l’attenzione dei media, il Corriere della Sera ha dedicato loro una servizio fotografico, proprio qui nella nostra piscina e anche Radio Monte Carlo ne ha parlato all’interno della trasmissione “Teo in Tempo Reale” con Teo Teocoli, il quale ha chiacchierato a lungo con Gian Mario Felicetti, responsabile del progetto. IL CORSO SI SVOLGE TUTTI I LUNEDI 19.30 - 20.00 appuntamento al Bar del Quanta Village 20.00 – 21.30 in vasca Per informazioni scrivi a [email protected] 35 QVN QVNlayout64.indd 35 03/12/12 09.41 SALUTE È ARRIVATA LA STAGIONE BIANCA! Alessandro Koenig, specialista del Poliambulatorio Quanta Fisiomed, ci da’ qualche consiglio su come prepararsi al meglio per gli sport invernali... di ALESSANDRO KOENIG* È tempo di neve ormai! …si avvicina l’inverno e presto le nostre montagne s’ammanteranno di bianco e ci richiameranno, come ogni stagione, per praticare le più svariate attività! …ma per poter beneficiare dell’attività in montagna ed evitare spiacevoli disavventure è necessario tener presente un concetto fondamentale: la montagna è, comunque, un ambiente impegnativo! La temperatura diminuisce mano a mano che ci portiamo in alto; così pure la quantità di ossigeno a disposizione per i nostri muscoli; ed inoltre i cambi di pendenza ed i dislivelli si susseguono ininterrottamente mettendo alla prova continuamente i nostri apparati organici: ne consegue che le attività in montagna risultano più faticose per il nostro organismo. Ecco dunque che diventa saggio programmare un periodo preparatorio di allenamento fisico che ci permetta di arrivare preparati sul posto. Preziosissimo, di base, sarà il lavoro aerobico, prolungato, per allenare la resistenza: ad esempio un po’ di bicicletta o una bella marcia o una buona passeggiata a passo ben spedito, magari coi bastoni da trekking, così utili anche per allenare le braccia, o anche qualche decina di minuti di corsa o qualche vasca in piscina a buon ritmo. Poi, a partire dalla muscolatura degli arti inferiori, per proseguire con quella addominale, del rachide e degli arti superiori, dovremo fare in modo di tonificare i muscoli ed immagazzinare un po’ di potenza, con esercizi in serie mirati ed utili circuiti rapidi: flessioni sulle gambe, addominali, flessioni sulle braccia, affondi sulle ginocchia, sollevamenti sulle punte e così via ripetendo. Infine esercizi di allungamento, da fare in fase di riscaldamento ed al termine pure delle sedute di allenamento. Direi che 2 – 3 sedute alla settimana di allenamento, per un periodo di 3 – 4 settimane, possono garantirci un minimo di condizione per affrontare con serenità gli impegni montani. Ottimo modo per incrementare il livello di preparazione può esser quello di muoversi a piedi in città il più possibile, così come fare qualche rampa di scala in più, quando se ne abbia l’opprtunità, a tutto benefico dei nostri quadricipiti, motori così importanti in ambiente montano. Certo poi, però, starà al buon senso individuale di ciascuno di noi il non esagerare e l’evitare gli sforzi e gli strapazzi, così pericolosi, soprattutto in condizioni ambientali già difficili, commisurando le attività da intraprendere con il proprio grado di allenamento ed ascoltando attentamente i segnali, ad esempio di affaticamento, che il nostro corpo ci invia! Non dimentichiamo, inoltre, di controllare sempre le previsioni meteo e che siamo equipaggiati con indumenti adatti e con attrezzatura idonea, perchè la montagna è sì bellissima, ma per goderne pienamente la bellezza e per beneficiare dei suoi magnifici salutari effetti, spetta a noi non commettere alcun anche piccolo errore! Buona preparazione allora e buon divertimento a tutti! *Specialista in Ortopedia e Traumatologia esperto di Medicina di Montagna, Poliambulatorio Quanta FisioMed 36 QVN QVNlayout64.indd 36 03/12/12 09.41 LAVORO LA FAVOLA DELL’APPRENDISTATO Sogno o realtà alle soglie del 2013 di MASSIMO QUIZIELVÙ* I l Direttore Generale era di buon umore, aveva concluso contratti importanti e il 2013 sarebbe stato un anno straordinario. La riunione a cui avrebbe partecipato a momenti, però, lo preoccupava non poco. I progetti che aveva acquisito gli davano una visibilità di quattro anni e richiedevano assunzioni di 50 nuovi dipendenti da collocare in 7 diverse città, da Milano a Napoli. Sapeva bene che il Consiglio di Amministrazione non avrebbe mai avvallato un incremento di risorse a tempo indeterminato di questa dimensione e, d’altra parte, l’esigenza era quella di giovani ingegneri, che avrebbero dovuto essere formati e che non potevano essere, quindi, inseriti con contratti a termine. La cosa che lo irritava maggiormente era la sicurezza che questi nuovi contratti, se ben gestiti, erano solo l’inizio di una crescita che sarebbe andata ben oltre nel tempo e avrebbe consentito all’azienda di stabilizzare ben più di 50 persone. Con questo umore combattuto, entrò nella sala riunioni dove lo attendeva il Direttore delle Risorse Umane e dopo un frettoloso saluto, il DG esordì: “allora Giorgio, come pensi di risolvere la situazione? Tra cinque giorni ci sarà il CDA e devo avere delle proposte credibili”. Giorgio Guerini, quasi cinquantenne, abituato a gestire situazioni difficili e con una storia di oltre quindici anni nell’azienda, conosceva bene Pietro Riboldi, che era Direttore Generale ormai da cinque anni, dopo essere stato suo collega come Direttore Commerciale, e sapeva bene che non avrebbe potuto prendere tempo. Guerini riassunse i termini del problema: “tu vuoi 50 nuovi ingegneri operativi in due mesi, quindi, considerando che dobbiamo formali sull’attività specifica per due settimane, devono essere selezionati in poco più di un mese, in sette piazze diverse e non siamo in grado di offrire un contratto a tempo 37 QVN QVNlayout64.indd 37 03/12/12 09.41 LAVORO indeterminato”. “Non farla così semplice - replicò con un mezzo sorriso Riboldi - sai bene che per prendere il progetto ho dovuto tenere i costi all’osso e che non possiamo permetterci costi di selezione e di formazione e men che meno possiamo avere dei costi del personale troppo elevati!”. “Non puoi pensare, però, - reagì Guerini - che il mio ufficio, che è già sottodimensionato, dopo gli ultimi tagli, per l’attività ordinaria, possa seguire questo progetto. Oltre tutto, stiamo parlando di risorse che tu non vuoi perdere e quindi dobbiamo immaginare una soluzione che ci consenta nel tempo di integrarle nei nostri organici”. “Capisco le difficoltà - tagliò corto Riboldi - ma entro dopodomani voglio una soluzione credibile, non deludermi!” Con una pacca sulla spalla ad un attonito Guerini la riunione si poteva considerare conclusa. Guerini, rientrando in ufficio, si sentiva piuttosto abbattuto, le difficoltà affrontate negli ultimi anni erano state molte; la Riforma del mercato del lavoro del Ministro Fornero gli stava creando mille problemi sia di aggiornamento che di impatto sull’operatività quotidiana, il suo ufficio era ridotto a tre collaboratori per gestire oltre quattrocento dipendenti... e ora questo! Si sentiva veramente a pezzi, mentre si sistemava nella sua poltrona pensando che, se questo progetto saltava, anche il suo bonus di fine anno avrebbe fatto la stessa fine. In quell’istante si affacciò alla porta Roberta Rizzi, una collaboratrice affidabile e brillante che si occupava delle attività di reclutamento. “Cosa ti serve Roberta?”, l’apostrofò Guerini. “Volevo relazionarti dell’incontro sull’apprendistato a cui ho partecipato”, replicò Rizzi. La prima reazione di Guerini fu di rimandare il tutto ad un momento più tranquillo, ma Roberta era una ottima collaboratrice e rinviare senza motivo non sarebbe stato motivante. “Accomodati e raccontami tutto, disse, con un sorriso recuperato a fatica, Guerini - quando avrai finito di relazionarmi vorrei sentire la tua opinione anche sul nuovo progetto di reclutamento degli Ingegneri che sai”. “In realtà - esordì Roberta - sono venuta immediatamente, perché credo che l’apprendistato potrebbe essere una soluzione per il nostro problema”. “Dai Roberta - replicò seccato Guerini sento parlare a diverso titolo di apprendistato da quando avevo i calzoni corti e i problemi di gestione e formativi sono sempre stati superiori ai vantaggi, senza contare che, anche volendo tentare, la nostra operazione coinvolge 7 diversi siti e richiederebbe organizzazione e tutor in ogni città. Dammi retta, pensiamo ad altro!” “Lasciami spiegare meglio - insistette Roberta - e poi decidi. Quello che ho in mente è l’apprendistato in somministrazione, che ci consentirebbe di avere la flessibilità che vogliamo e affidare la gestione all’esterno senza appesantire la nostra attività”. “Roberta - riprese Guerini - so bene che l’apprendistato ci da una importante riduzione dei costi previdenziali, riducendoli dei due terzi, ma dovremmo sostenere i costi dell’Agenzia per il Lavoro e quelli per la formazione e avremmo poi gli obblighi di assunzione finale che in questo momento non possiamo assicurare”. “Per una volta il Ministro Fornero l’ha fatta giusta - replicò Roberta – Tutto il processo di formazione è oggi più snello utilizzando l’apprendistato in somministrazione, perché ci si svincola dalla formazione “Regionale” e sono le stesse Agenzie per il Lavoro tramite i 38 QVN QVNlayout64.indd 38 03/12/12 09.41 LAVORO propri Enti Formativi e gli Enti Bilaterali ad assicurare la corretta erogazione e l’apprendimento e certificazione della qualifica da acquisire. Quanta, l’Agenzia che ha organizzato il Convegno a cui ho partecipato, assicura di coprire i costi della formazione, sia per le due settimane di formazione precedente all’assunzione che per la formazione in corso di contratto!” “Rimane il problema dei costi dell’Agenzia e poi come facciamo alla fine del contratto? Deve assumerli Quanta?” Domandò Guerini. “Qui viene il bello - concluse Roberta una volta definita la durata dell’apprendistato, fino ad un massimo di 36 mesi, che nel nostro caso sarebbero perfetti, la persona viene assunta proprio da Quanta come apprendista con contratto a tempo indeterminato. Al termine dei 36 mesi, se la persona venisse valutata negativamente, il rapporto si concluderebbe, come prevede il Testo unico sull’apprendistato. Se, come è auspicabile, la valutazione sarà positiva, la conferma dell’assunzione potrebbe essere effettuata da noi, se ne sussistono le condizioni, o da Quanta beneficiando per altri 12 mesi degli sgravi! Ovviamente i costi per il servizio ci sono, ma ho calcolato che, considerando i risparmi di ricerca e selezione, di formazione trasversale e professionale e di amministrazione dello stesso personale (elaborazione buste paga, cud, permessi, malattie, infortuni, etc.) e che godiamo dei benefici contributivi, i vantaggi economici e organizzativi sono estremamente interessanti!”. Guerini sorrise incredulo: “non posso crederci! messa in questi termini avremmo risolto il nostro problema! Roberta, hai solo un giorno per presentarmi un progetto che porterò all’attenzione del Direttore Generale”. Roberta si mise in contatto con il referente commerciale di Quanta, che organizzò una riunione di approfondimento con lo specialista dell’apprendistato, il responsabile della formazione e la responsabile dell’amministrazione del personale somministrato, il progetto rispettò i tempi richiesti a tutti i livelli, fu approvato e le selezioni e gli inserimenti furono completati nei tempi previsti e ...tutti vissero felici e contenti! Viviamo in un mondo dove, ormai, neppure le favole hanno il lieto fine e sono particolarmente contento, attra- verso questo racconto che non si riferisce ad una storia realmente accaduta, ma unisce diversi elementi di tante storie che si sono realizzate in questi mesi, di offrire un lieto fine riconducibile al mondo del lavoro. È un lieto fine che si riferisce all’apprendistato in somministrazione che, è mia forte convinzione, rappresenta uno strumento efficace, flessibile e conveniente per tutte quelle aziende, e sono più di quelle che comunemente si crede, vogliono crescere, hanno necessità di assumere risorse e stabilizzarle nel tempo ma sono frenate dalle tante difficoltà che conosciamo. Quanta crede molto a questa opportunità e ha investito e sta investendo molto nelle competenze e nell’organizzazione per realizzare l’apprendistato in somministrazione con la massima sicurezza e qualità, ma come sa bene chi legge il QVN, noi crediamo nei sogni e crediamo che con il lavoro e l’impegno arrivi anche il lieto fine. Buon Natale e un felice Anno Nuovo a tutti. * Consigliere Delegato 39 QVN QVNlayout64.indd 39 03/12/12 09.41 EVENTI UN ANNO CON LA GRANDE MUSICA laVerdi conclude l’anno nel nome dell’eccellenza con l’Ambrogino d’oro assegnato al Direttore Xian Zhang e un cartellone ricchissimo. I prossimi appuntamenti con la Grande Musica: DICEMBRE laVERDI BAROCCA mercoledì 12 dicembre ore 20.30 CORELLI Concerto grosso n. 1 in Re maggiore op. 6 VIVALDI ‘’La Stravaganza” Concerto III in Sol maggiore RV 301 VIVALDI Concerto per Violoncello e Orchestra in do minore RV 401 VIVALDI Concerto per violino e orchestra in Mi minore RV 273 VIVALDI ‘’La Stravaganza’’ Concerto VI in Sol minore RV 316 CORELLI Concerto grosso n. 8 in Sol minore op. 6 ‘’Fatto per la Notte di Natale’’ STAGIONE SINFONICA giovedì 13 dicembre ore 20.30 venerdì 14 ore 20.00 domenica 16 ore 16.00 DVO ÁK Vodník, poema sinfonico op. 107; Concerto in Si minore per violoncello e orchestra op. 104; Sinfonia n. 6 in Re maggiore op. 60 CRESCENDO IN MUSICA giovedì 15 dicembre ore 15.30 UNA FIABA SULLE PUNTE… AJKOVSKIJ Lo Schiaccianoci CONCERTO STRAORDINARIO domenica 16 dicembre ore 19.30 BRITTEN A Ceremony of Carols per arpa e coro di voci bianche Friday Afternoons per pianoforte e coro di voci bianche STAGIONE SINFONICA giovedì 20 dicembre ore 20.30 venerdì 21 ore 20.00 domenica 23 ore 16.00 VACCHI Prospero o dell’armonia, melologo per attore e orchestra. Testo da La tempesta di William Shakespeare MOZART Concerto in Re minore per pianoforte e orchestra n. 20 K. 466, Sinfonia n. 41 in Do maggiore K.551, Jupiter DOMENICA MATTINA CON laVERDI domenica 23 dicembre ore 11.00 SCHUMANN THOMAS Raymond: Ouverture SCHUMANN Introduzione e Allegro Appassionato per pianoforte e orchestra BERWALD Sinfonia n.3 in Do maggiore, Singulière STAGIONE SINFONICA sabato 29 dicembre ore 20.30 domenica 30 ore 16 lunedì 31 ore 20. martedì 1 gennaio 2013 ore 16.00 BEETHOVEN Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125 per soli, coro e orchestra GENNAIO STAGIONE SINFONICA giovedì 3 gennaio ore 20.30 venerdì 4 ore 20 domenica 6 ore 16 STRAUSS Vier letzte lieder BRUCKNER Sinfonia n. 3 in Re minore laVERDI BAROCCA sabato 5 gennaio 2013 JOHANN SEBASTIAN BACH Weihnachtsoratorium BWV 248 per soli, coro e orchestra- ore 17.30 (prima, seconda, terza parte); ore 19.00 (Cena); ore 20.30 (quarta, quinta, sesta parte) STAGIONE SINFONICA giovedì 10 gennaio ore 20.30 venerdì 11 ore 20.00 domenica 13 ore 16.00 MENDELSSOHN Meeresstille und glückliche Fahrt op. 27 BRITTEN Serenata per tenore, corno e orchestra d’archi op. 31 MENDELSSOHN Sinfonia n. 3 in La minore, op. 56, Scozzese DOMENICA MATTINA CON laVERDI domenica 13 gennaio ore 11.00 VERDI/PASCULLI Gran Concerto per oboe e archi su temi de I Vespri siciliani VERDI/LOVREGLIO Fantasia da concerto per clarinetto e orchestra su motivi de La Traviata VERDI Balletto per la versione francese de Il Trovatore (1857) STAGIONE SINFONICA giovedì 17 gennaio ore 20.30 venerdì 18 ore 20.00 domenica 20 ore 16.00 BRAHMS Ein deutsches Requiem per soli e coro op. 45 CRESCENDO IN MUSICA sabato 19 gennaio ore 15.30 TANTE NOTE CON GLI OTTONI Con gli Ottoni de laVerdi Narratore Ivan Fossati STAGIONE SINFONICA giovedì 24 gennaio ore 20.30 venerdì 25 ore 20.00 domenica 27 ore 16 BRAHMS Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in Re min. op. 15 MENDELSSOHN Sinfonia n. 5 in Re maggiore op. 107, La Riforma CRESCENDO IN MUSICA sabato 26 gennaio ore 15.30 IMPARIAMO A COLPIRE LE PERCUSSIONI (Narratore Ivan Fossati) STAGIONE SINFONICA giovedì 31 gennaio ore 20.30 venerdì 1 febbraio ore 20.00 domenica 3 ore 16.00 DVO AK Husitskà ouverture op. 67 Romanza per violino e orchestra in Fa minore op. 11 Mazurek in Mi minore per violino e orchestra op. 49 Sinfonia n. 5 in Fa maggiore op.76 FEBBRAIO CRESCENDO IN MUSICA sabato 2 febbraio ore 15.30 UN QUINTETTO A TUTTA VOCE: GLI ALTI E BASSI STAGIONE SINFONICA giovedì 7 febbraio ore 20.30 venerdì 8 ore 20.00 domenica 10 ore 16 BEETHOVEN Sinfonia n. 4 in Si bemolle maggiore op. 60 BRAHMS Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98 laVERDI BAROCCA mercoledì 13 febbraio ore 20.30 BACH Suite n. 1 in Do maggiore BWV 1066 Suite n. 2 in Si minore BWV 1067 VIVALDI Concerto per viola d’amore e orchestra in Re minore RV 394 Viola d’amore Gabriele Mugnai Concerto per viola d’amore, liuto e orchestra in Re minore RV 540 BACH Suite n. 3 in Re maggiore BWV 1068 Suite n. 4 in Re maggiore BWV 1069 STAGIONE SINFONICA giovedì 14 febbraio ore 20.30 venerdì 15 ore 20.00 domenica 17 ore 16.00 BARBER Meditazione e danza della vendetta di Medea op. 23a; STRAUSS Salome: danza dei sette veli op 54; DE FALLA El amor brujo: danza rituale del fuoco; RIMSKY - KORSAKOV Shéhérazade op 35 CONCERTO STRAORDINARIO sabato 16 febbraio ore 20.30 BEETHOVEN con la Banda Osiris CRESCENDO IN MUSICA sabato 16 febbraio ore 15.30 ROLL OVER BEETHOVEN Beethoven e la Banda Osiris Direttore Jader Bignamini STAGIONE SINFONICA giovedì 21 febbraio ore 20.30 venerdì 22 ore 20.00 domenica 24 ore 16.00 DOMENICA MATTINA CON laVERDI domenica 24 febbraio ore 11.00 BIZET; ADAM Si j’étais roi - Ouverture (1852); VOLKMANN Concerto per violoncello (1855) BIZET Sinfonia in Do Maggiore (1855) STAGIONE SINFONICA giovedì 28 febbraio ore 20.30 venerdì 1 marzo ore 20.00 domenica 3 ore 16.00 MAHLER Sinfonia n. 3 in Re minore Tutte le informazioni dettagliate sui concerti su www.laverdi.org Per i Soci Quanta Village biglietti a abbonamenti ridotti. BIGLIETTERIA E INFO Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo Gustav Mahler mar/dom 14.30/19 tel. 02.83389.401/402/403 [email protected] Sportello dedicato presso MY LINK POINT CADORNA Piazza Cadorna 14, lun/sab 10/18 - dom 10/16 tel. 02.85.11.4865 40 QVN QVNlayout64.indd 40 03/12/12 09.41 LA LAVORO AVO VORO RO 41 QVN QVNlayout64.indd 41 03/12/12 09.41 AREA BIMBI TRAVELLING TO HIP-HOP Cari bambini, Matteo per il saggio di Natale ha deciso di diventare un campione di hip-hop. Ci riuscirà? di GIULIA GORGOGLIONE Christmas is coming and Matteo has heard that at Quanta Village children are having the hip - hop lessons! “Why not?” He thought... He wants to try that. He knows it‛s a dance that comes from the US and it‛s very “cool”! But what is the right equipment?Just have a look! BASEBALL CAP BAGGY JEANS OVERSIZE T-SHIRT SNEAKERS 42 QVN QVNlayout64.indd 42 03/12/12 09.41 D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O 10-15 DICEMBRE Settimana Aperta ai genitori Da lunedì 10 a sabato 15, tutti i parenti dei ragazzi sono invitati ad assistere alle lezioni di tennis e di atletica sui campi 5-6-7-8-9-10-11. 15 DICEMBRE Torneo di Natale 2012 Il torneo si giocherà presso i campi 7-8-9-10-11. Questo il programma della giornata: ore 15.00: Singolare maschile e femminile per i nati nel 2004-5-6-7-8, ore 16.30: Singolare maschile e femminile per i nati nel 2000-1-2-3 ore 18.00: Singolare maschile e femminile per i nati nel 1996-97-98-99 Segue Cena di fine torneo A partire dalle 20 la cena conclusiva del torneo, durante la quale saranno premiati i vincitori. Per chi vorrà, poi, ci sarà l’occasione per continuare a festeggiare la fine del torneo in compagnia. Per informazioni e prenotazioni: tel: 02 83387231 - 02.66200285 AGENDA TENNIS e-mail: [email protected] [email protected] Ricordiamo che la Scuola Addestramento Tennis rimarrà chiusa nei seguenti giorni: da Venerdì 7 a Domenica 9 Dicembre, in occasione di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata da Lunedì 24 Dicembre a Sabato 5 Gennaio, in concomitanza delle Vacanze Natalizie. 12-13 GENNAIO “NAKE SPORT” Junior Rodeo Quanta 2013 Torneo singolare maschile e femminile under 10-12-14 19-20 GENNAIO “NAKE SPORT” Senior Tour Rodeo Quanta 2013 Torneo singolare maschile e femminile limitato 3.1 segui tutte le info sul Gruppo facebook Quanta Tennis School 43 QVN QVNlayout64.indd 43 03/12/12 09.41 I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O BEACH VOLLEY AGENDA D Gennaio - Maggio 2013 - Milano Beach Volley Mikasa Winter Circuit Circuito regionale invernale di beach volley, promosso da Fipav Lombardia e Fipav Milano in collaborazione con Beach Volley Marconi, PalaUno, Quanta Sport Village e Centro Pavesi Fipav. Otto tappe, da gennaio a maggio per un massimo di 32 coppie. CORSI AL BRITISH INSTITUTES Prima tappa: circuito femminile 13 gennaio 2013, maschile 03 febbraio 2013 Seconda tappa: femminile 17 febbraio 2013, maschile 03 marzo 2013 Segui il gruppo su facebook “Beach Volley al Quanta Sport Village” HOCKEY: LE PARTITE AL QUANTA VILLAGE CORSI DI INGLESE GENERALE (40 ore) Livello Base (A1) Inizio Lunedì 04 Febbraio Lunedì e mercoledì dalle 19.00 alle 20.30 CORSI DI INGLESE GENERALE (40 ore) Livello Intermedio: (B1) Inizio Martedì 5 Febbraio Martedì e giovedì dalle 19.00 alle 20.30 sabato 22 dicembre 2012 19,00 MILANO 24 QUANTA GHOST PADOVA Pausa festività fino al 2 gennaio quando si riprenderà regolarmente CORSI DI BUSINESS ENGLISH sabato 12 gennaio 2013 19,00 MILANO 24 QUANTA MAMMUTH ROMA CORSI DI CONVERSAZIONE (Individuale e di mini-gruppo, orari da concordare) sabato 26 gennaio 2013 19,00 MILANO 24 QUANTA HOCKEY EMPOLI NOVITÀ ENGLISH FOR THE FASHION INDUSTRY 2 o 9 febbraio Finale di Coppa Italia (data da confermare) Corsi individuali e di mini-gruppo (2-3 persone ) In partenza tutto l’anno Inizio Sabato 9 Febbraio Sabato mattina dalle 9.30 alle 12.30 Le iscrizioni sono già aperte. British Institutes Sede di Milano-Affori (Quanta Village) Via Assietta, 19 - 20161 Milano 02 54065438 [email protected] sabato 16 febbraio 2013 19,00 MILANO 24 QUANTA SPORT MONLEALE sabato 2 marzo 2013 19,00 MILANO 24 QUANTA ASIAGO VIPERS 44 QVN QVNlayout64.indd 44 03/12/12 09.41 D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O I BAMBINI PROTAGONISTI Festa di San Silvestro SABATO Per festeggiare l’Anno Nuovo, Quanta Village propone un evento all’insegna della musica e dell’arte. Una serata di festeggiamenti dedicata ai più piccoli, dalle ore 20 fino al 2013. 15 e 22 dicembre cena con animazione per i più piccoli JUNIOR CLUB SPECIAL BRUNCH 16 dicembre con laboratori creativi per i ragazzi dai 2 ai 12 anni... il prezzo per gli adulti è di 25 euro, 15 per i bambini (fino ai 12 anni d’età). Pacchetto: 2 adulti e 2 bambini, 70 euro 14 Febbraio SAN VALENTINO 16 Febbraio CARNEVALE 8 Marzo FESTA DELLA DONNA Per Info e Prenotazioni: tel. 02 83387231 02.66200285 e-mail: [email protected] [email protected] AGENDA JUNIOR CLUB ore 20 Gli adulti troveranno ad accoglierli il pianista Fabrizio Paglionico, un aperitivo di benvenuto e il caminetto acceso; i più piccoli, invece, saranno accompagnati a tavola. Ad attenderli un Menu pensato su misura per loro: Gnocchetti al pomodoro, Nuggets di pollo e crocchette di patate, Crostata di albicocche. ore 21 I bimbi, coinvolti nel Laboratorio di musica e pittura, daranno sfogo alla loro creatività. Suddiviso in tre fasi dalla durata complessiva di due ore, il laboratorio guiderà i piccoli artisti a suon di musica a decorare una t-shirt per il 2013. I protagonisti della serata dipingeranno spontaneamente le immagini che la musica suggerisce loro, aiutati dalle tate, creando una maglietta da conservare come ricordo... Gli adulti inizieranno nel frattempo a cenare Questo il Menu : antipasto di gratinati di mare e di terra flan di zucca con gamberi dorati timballo di riso venere agli asparagi e scampi trancio di ricciola selvaggia al forno con verdure dell’orto di stagione millefoglie di panettone con crema di mascarpone e frutti di bosco a mezzanotte, cotechino e lenticchie. acqua, vino, spumante, e caffè. dalle ore 23 Nell’ultima ora dell’anno i bambini esporranno le proprie opere, rientrando poi nella Sala Ristorante con i genitori. Alle 23.45 Fabrizio Paglionico riprenderà la sua performance fino allo scoccare della Mezzanotte, momento in cui si brinderà all’Anno Nuovo sulle note del walzer. Musiche rock ‘n’ roll, boogie boogie e soul scalderanno la serata fino alla chiusura. il prezzo è di 75 € per gli adulti e 30 per i bambini Info e Prenotazioni: tel. 02 83387231 - 02.66200285 e-mail: [email protected] [email protected] ti aspettiamo! 45 QVN QVNlayout64.indd 45 03/12/12 09.41 C O N T A T T TENNIS Manuela Zoni STUDIO MEDICO Enrico Pozzi 339 1147069 [email protected] tel. 02 39565590 02 39565589 fax. 0283387812 [email protected] CALCIO BEACH VOLLEY PATTINAGGIO HOCKEY Marco Uda 02 83387564 [email protected] [email protected] PISCINA CORSI DIVING AGONISMO NUOTO Cristina Maggi 02 66216167 [email protected] AREA FITNESS BALLO Cristina Maggi 02 66216167 [email protected] RUNNING Reception 02 6621611 [email protected] USCITE DIDATTICHE Marco Uda 02 83387564 [email protected] JUNIOR CLUB Silvia Ghisio 02 83387231 [email protected] CAMP Reception 02 6621611 [email protected] PUBBLICITÀ E SPONSORIZZAZIONI Antonio Cappellari 02 83387427 [email protected] EVENTI AZIENDALI CONGRESSUALI E P R I VAT I Silvia Ghisio 02 83387231 [email protected] RISTORANTE PIZZERIA APERTURA DA LUN A SAB 12,30 - 14,30 E 19,30 - 23,00 DOMENICA 12,30 - 14,30 02 66200285 [email protected] Q U A N TA A G E N Z I A PER IL LAVORO 09,00-18,00 02 8330191 [email protected] C O R S I Q U A N TA RISORSE UMANE 09,00-18,00 02 54065439 [email protected] CORSI BRITISH INSTITUTES 09,00-18,00 Giulia Gorgoglione 02 54065438 [email protected] 2012 I 63 settembre/dicembre 2012 DIRETTORE RESPONSABILE Dario Colombo [email protected] ORARI DI APERTURA DEL CENTRO DA LUNEDÌ A SABATO 08,00-24,00 DOMENICA 08,00-20,00 CHIUSURA NELLE GIORNATE DI FESTIVITÀ NAZIONALE SEGRETERIA Monica Lagomanzini [email protected] H A N N O C O L L A B O R AT O Umberto Quintavalle, Massimo Quizzielvù, Illo Quintavalle, Riki Tessari, Toni Cappellari, Massimiliano Ardino, Maurizzio Zavattari, Josè Cruanyes, Pietro Galeoto, Giulia Gorgoglione, Federica Moschiano, Marco Cattelan. PROGETTO GRAFICO ORARI DI APERTURA RECEPTION Creature Milano 19 Matteo Guerra ART DIRECTOR Pietro Galeoto DA LUNEDÌ A VENERDÌ 10,00-20,00 SABATO 09,00-18,00 DOMENICA 10,00-13,00 CHIUSO IN REDAZIONE il 3 settembre 2012 LA TIRATURA DI QUESTO NUMERO 13.500 copie 02 6621611 [email protected] Prenotazioni dei Campi da Tennis, Calcetto, Beach Volley tramite servizio Quant@-commerce www.quantavillage.com S TA M PA RDS WEBPRINTING Srl QVN - QUANTA VILLAGE NEWS EDITORE: HCM Via Assietta 19 - 20161 Milano 02 6621611 [email protected] Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Milano N° 267 del 13 Aprile 2004 46 QVN QVNlayout64.indd 46 03/12/12 09.41 ] [ - somministrazione - executive search - ricerca e selezione - gestione amministrativa del personale - formazione - outplacement www.quanta.com t. 02 833871 QVNlayout64.indd 47 03/12/12 09.41 QVNlayout64.indd 48 03/12/12 09.41