Dal diritto alla salute all’istituzione di un sistema sanitario universalistico Daniele Mannelli Corso di laurea per infermiere Corso di laurea per ostetrica Corso di laurea per fisioterapista Welfare state = “stato del benessere”, stato sociale • si connota storicamente come forma di stato caratterizzata da un ampliamento degli interventi e delle spese pubbliche che mirano a soddisfare le domande sociali più essenziali dei cittadini (G. Amato, P. Flora, A. J. Heidenheimer), • con la finalità di rimuovere le disuguaglianze di fatto presenti nella società tra le persone. Diritto Sanitario 2 Dinamica di affermazione dello Stato sociale Avvento della società industriale: crescita proletariato urbano e dei processi organizzativi che ne conseguono (nascita mov. operai, sindacati, partiti di massa) Democratizzazione dei processi decisionali allargamento base sociale, cambiamento dei criteri e dei congegni della rappresentanza politica Ampliamento degli interventi e delle spese dello Stato Per rispondere ai bisogni sociali dei ceti operai, assumendo a poco a poco un ruolo di autentico governo dell’economia Diritto Sanitario 3 Dallo stato liberale allo stato sociale STATO LIBERALE STATO SOCIALE •Diritti di libertà •Stato di diritto •Separazione dei poteri •Rappresentanza politica, ma base sociale ristretta •Diffidenza verso i corpi intermedi •Stato “minimo” nell’economia •Diritti di libertà •Diritti sociali •Stato di diritto •Separazione dei poteri •Rappresentanza politica, base sociale più allargata •Riconoscimento dei Sindacati e dei partiti di Massa •Intervento nell’economia Diritto Sanitario 4 L’affermazione dello Stato sociale • • Mantiene molti elementi di continuità con il vecchio stato liberale (rafforzata la divisione dei poteri, diritti di libertà, stato di diritto, rappresentanza politica) Ma provvede anche al: – riconoscimento di istituti fondamentali per garantire la piena partecipazione dei cittadini ad un società “di massa” (partiti, sindacati); – profondo rinnovamento dell’atteggiamento dei pubblici poteri finalizzato al riequilibrio delle posizioni di svantaggio = spinta redistributiva. Diritto Sanitario 5 L’affermazione dello Stato sociale sul piano normativo: • lo Stato sociale si esprime nella costituzionalizzazione di specifici diritti sociali e corrispondenti doveri di solidarietà politica, economica e sociale. • Le prestazioni sociali erogate dai pubblici poteri spettano al cittadino in quanto diritti e non in quanto carità o frutto di scelte discrezionali dei pubblici poteri. Diritto Sanitario 6 I diritti sociali • Costituzione di Weimer (1919): primo tentativo di definizione giuridica dei diritti sociali. • Costituzione italiana (1948): il catalogo costituzionale dei diritti sociali presenta un’ampiezza e una completezza che non ha riscontro nelle altre esperienze costituzionali contemporanee. Diritto Sanitario 7 L’attuazione dei diritti sociali • Le modalità di attuazione dei diritti sociali differiscono in base ai sistemi di protezione sociale che si sono sviluppati nei diversi Stati. • I sistemi di protezione sociale dei paesi occidentali differiscono infatti per: - condizioni di accesso - estensione delle prestazioni - caratteristiche dei destinatari - modalità di finanziamento - modalità organizzative. Diritto Sanitario 8 I modelli di solidarietà Stato sociale = Forma istituzionalizzata di solidarietà Forma di socializzazione dei rischi sociali (malattia, vecchiaia, invalidità) • Confini esterni : coincidono con lo Stato-nazione • Confini interni : la solidarietà opera nell’ambito di unità sociali (famiglia, categoria occupazionale, intera cittadinanza) che variano a seconda dei paesi e delle epoche. Diritto Sanitario 9 I modelli di solidarietà La prima grande scelta nel processo di formazione dello Stato sociale è stata quella di definire l’ambito di solidarietà dei nuovi diritti/doveri di protezione sociale riconosciuti dalla Costituzione: come ritagliare i bacini di diffusione dei rischi sociali? Diritto Sanitario 10 I modelli di solidarietà In riferimento agli ambiti di solidarietà, i modelli di interventi pubblici di protezione sociale si possono distinguere in (Ferrera 1993): PARTICOLARI CATEGOIRE DI SOGG. BISOGNOSI RESIDUALI INTERE CATEGORIE DI LAVORATORI OCCUPAZIONALI UNIVERSALISTICI TUTTI I CITTADINI Diritto Sanitario 11 I MODELLI DI SISTEMA SANITARIO RESIDUALE ASSICURATIVO OCCUPAZIONALE Diritto Sanitario UNIVERSALISTICO REDISTRIBUTIVO 12 Modello residuale Interventi Selettivi rispetto alle condizioni di bisogno e di reddito Intervento pubblico è condizionato a: 1) Bisogno specifico 2) Assenza di reddito sufficiente 3) Assenza di qualsiasi requisito contributivo Residuali rispetto alle capacità di auto–soccorso individuale o familiare v.d. USA (programma Medicaid e Medicare) Diritto Sanitario 13 Modello residuale Es. USA: • manca un’assicurazione obbligatoria contro le malattie • 2 schemi pubblici introdotti nel 1965: Medicaid (poveri) e Medicare (anziani, assistenza ospedaliera) • L’Us Census Bureau nel rapporto riferito al 2004 descrive così la distribuzione della copertura assicurativa sanitaria tra la popolazione: - 68,1% assicurazione privata (59,8% basata sull’impiego ed erogata dai datori di lavoro; 9,3% acquisita individualmente) - 27,2 % assicurazione pubblica (13,7% Medicare, 12,9% Medicaid, 3,7 militari) - 15,7% nessuna assicurazione. Diritto Sanitario 14 Modello assicurativo/occupazionale Schema a copertura nazionale basato sul principio della partecipazione lavorativa Si basa su assicurazioni sanitarie obbligatorie pubbliche per diverse categorie occupazionali Vd. Germania, Francia, Austria, Belgio Diritto Sanitario 15 Modello assicurativo/occupazionale Es. Germania: • Assicurazione sanitaria obbligatoria dal 1883, gestita da mutue pubbliche (attualmente 292) ed i cui contributi sono versati dai lavoratori e dal datore di lavoro. • Dal 1994 esiste anche un’assicurazione pubblica per la non autosufficienza • Esistenza anche di schemi assicurativi privati di cui usufruisce una parte della popolazione in modo integrale o complementare rispetto al sistema mutualistico. • Coloro che non lavorano (disoccupati, studenti, ecc..) sono coperti da uno schema residuale. Diritto Sanitario 16 Modello universalistico Si basa su un Servizio Sanitario Nazionale finanziato dalla fiscalità generale Schema a copertura nazionale basato sul principio della cittadinanza Diritto Sanitario 17 Modello universalistico Es: Italia, SSN • Esigenza di superare il sistema mutualistico e debolmente garantista • Il titolare del diritto è il cittadino, senza distinzioni di condizioni sociali od individuali e secondo modalità che assicurano l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio • Finanziamento basato sulla fiscalità generale • Gestione affidata ad una nuova entità amministrativa: le unità sanitarie locali Diritto Sanitario 18 Diritto alla salute Art. 32 della Costituzione • Riconoscimento nell’ambito dei rapporti etico-sociali • Diritto fondamentale del singolo individuo ed interesse della collettività • Il dibattito sulla natura programmatica o precettiva delle disposizioni costituzionali in materia di diritti sociali. Diritto Sanitario 19 DIRITTO ALLA SALUTE DIRTTO ALLA PROPRIA INTEGRITA’ PSICO-FISICA (C. Cost. 88/79, Cass. 9893/00) INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’ DIRITTO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE Risarcimento del danno biologico Trattamenti sanitari Obbligatori Diritto all’ambiente salubre Vedi oltre Diritto Sanitario 20 DIRITTO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE SOGGETTI TITOLARI Cittadini e Stranieri (C.cost 252/01) NATURA DEL DIRITTO Condizionata (C.Cost. 455/90) Diritto Sanitario CONTENUTO “ESPANSIVO” DEL DIRITTO -Diritto al consenso informato -Diritto a non essere curato -Diritto al rimborso di farmaci essenziali per la salute -Diritto cure all’estero -Diritto all’ambiente salubre 21 Sistema sanitario e welfare locale Un po’ di storia … Epoca Crispina • Sanità ed assistenza (c.d. beneficenza pubblica) erano ricomprese in un modello amministrativo unitario nel quale il comune assumeva la centralità delle funzioni amministrative locali. Diritto Sanitario 22 Sistema sanitario e welfare locale Legge 833/1978 1. Titolarità comunale delle funzioni amministrative di organizzazione ed erogazione dei servizi di beneficenza pubblica e delle funzioni amministrative relative all’assistenza sanitaria. 2. Definizione regionale di ambiti territoriali adeguati alla gestione sia dei servizi sociali che di quelli sanitari. Diritto Sanitario 23 Sistema sanitario e welfare locale Legge 833/1978 3. La duplice veste delle usl: - organismi periferici del SSN - espressione della collettività locale ed enti strumentali dei comuni 4. L’integrazione sociosanitaria quale presupposto fondante della riforma sanitaria. Diritto Sanitario 24 Sistema sanitario e welfare locale Il progressivo distacco amministrativo dei 2 settori: Regione Sistema sanitario (d.l. 502/92, …) Servizi sociali Localizzazione (dpr. 616/77, ll.rr.,l. 328/00) Diritto Sanitario 25 Sistema sanitario e welfare locale Il processo di valorizzazione delle competenze comunali 1) Le riforme degli anni ’90 (l. 142/90, l. 81/93, leggi Bassanini, d. lgs. 112/98, d. lgs. 229/99): • La riforma dell’ordinamento degli ee.ll. • il principio di sussidiarietà orizzontale e verticale • l’integrazione sociosanitaria • il recupero di un ruolo comunale nella programmazione sanitaria regionale. Diritto Sanitario 26 Sistema sanitario e welfare locale Il processo di valorizzazione delle competenze comunali 2) Legge 328/00: • La centralità dei comuni nell’organizzazione e gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. • Il principio di sussidiarietà orizzontale e verticale • I principi di coordinamento ed integrazione della programmazione sociale con gli interventi sanitari • La programmazione zonale d’intesa con le ASL Diritto Sanitario 27 Sistema sanitario e welfare locale Il processo di valorizzazione delle competenze comunali 3) La riforma del Titolo V Cost. • La nuova potestà legislativa regionale nella materia dei servizi sociali • Il principio di sussidiarietà verticale ed orizzontale • L’autonomia finanziaria ed il federalismo fiscale Diritto Sanitario 28 Sistema sanitario e welfare locale • I diritti sociali escono dal rapporto obbligato con i pubblici poteri per inserirsi in un sistema a più protagonisti, istituzionali e della solidarietà, in cui spetta soprattutto ai comuni la responsabilità amministrativa di realizzare una rete di servizi sociali capace di rispondere ai bisogni sociali della popolazione di riferimento. • Ne consegue che il momento in cui si invera il diritto sociale si realizza nei percorsi di cittadinanza sociale organizzati a livello locale attraverso l’integrazione tra la rete dei servizi pubblici e quella dei servizi privati non profit e la condivisione della responsabilità dei soggetti istituzionali e sociali per la costruzione di una comunità solidale locale Diritto Sanitario 29 Sistema sanitario e welfare locale • La necessità di una nuova riflessione sui rapporti tra sistema sanitario e welfare locale. Diritto Sanitario 30 I livelli essenziali di assistenza Percorso normativo di definizione dei LEA: • L. 833/1978: obiettivo della garanzia di livelli di assistenza uniformi e di condizioni di salute uniformi nel territorio nazionale. • D. lgs. 502/92: definizione di livelli uniformi di assistenza basati su: - dati epidemiologici e clinici - specificazione delle prestazioni da garantire a tutti i cittadini italiani. Diritto Sanitario 31 I livelli essenziali di assistenza • D. lgs. 229/99: i livelli sono definiti uniformi ed essenziali, ed individuati in base a: - principi selettivi: dignità della persona, bisogno di salute, equità nell’accesso all’assistenza, appropriatezza, economicità, qualità delle cure; - contestualmente all’individuazione delle risorse finanziarie; - articolati nelle aree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. • DPCM: 14.2.2001 (integrazione socio-sanitaria) e 29.11.2001 (definizione dei LEA). Diritto Sanitario 32