FASCICOLO TECNICO DELLA
COSTRUZIONE
ai sensi della Direttiva 94/9/CE
VERIFICA DEI REQUISITI ESSENZIALI DI
SICUREZZA ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
Cilindro pneumatico
serie: ESM
Anno di costruzione: 2008
data di completamento: 25/08/2008
Costruttore:
Omlac s.n.c.
di Ermanno Cavazzuti & C.
Via Treves n° 25
41043 Formigine (MO)- Italy
Costruttore:
Omlac s.n.c.
di Ermanno Cavazzuti & C.
Via Treves n° 25
41043 Formigine (MO)
VERIFICA DEI REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA
- ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CILINDRI PNEUMATICI SERIE ESM
indice argomenti
SCHEDA DELLA MACCHINA..................................................................................................... 4
GENERALITÀ...................................................................................................................................... 5
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA ................................................................................................... 6
INDICE DEI PERICOLI ....................................................................................................................... 7
ELENCO PRINCIPALI NORME CONSIDERATE .................................................................... 10
1. REQUISITI COMUNI RELATIVI AGLI APPARECCHI E SISTEMI DI PROTEZIONE ......... 12
RES: 1.0. REQUISITI GENERALI..................................................................................................... 12
1.0.1. Principi della sicurezza integrata contro le esplosioni ......................................................... 12
1.0.2 Considerazioni relative al progetto ....................................................................................... 12
1.0.3 Condizioni speciali di controllo e di manutenzione ............................................................... 13
1.0.5 Marcatura.............................................................................................................................. 13
1.0.6 Istruzioni................................................................................................................................ 13
RES 1.1. SELEZIONE DEI MATERIALI............................................................................................ 14
1.1.1 Evitare l’esplosione............................................................................................................... 14
1.1.2 Limiti di reazione alle condizioni di esercizio tra i materiali .................................................. 14
1.1.3 Effetti su modifiche prevedibili nelle caratteristiche dei materiali ......................................... 14
RES: 1.2 PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE........................................................................... 15
1.2.1 Conoscenze tecnologiche nel campo della protezione dalle esplosioni per un
funzionamento sicuro per tutta la durata prevedibile..................................................................... 15
1.2.7 Protezione contro altri rischi: b) Temperature superficiali .................................................... 15
1.2.7 Protezione contro altri rischi: c) Eliminazione di pericoli non elettrici ................................... 16
RES 1.3. SORGENTI POTENZIALI DI INNESCO DI ESPLOSIONE ............................................... 17
1.3.1 Pericoli derivanti da varie sorgenti di innesco di esplosione ................................................ 17
1.3.2. Pericoli provenienti dall'elettricità statica ............................................................................. 18
1.3.4 Pericoli risultanti da surriscaldamento .................................................................................. 19
RES 1.4. PERICOLI DERIVANTI DA PERTURBAZIONI ESTERNE ............................................... 20
1.4.1 Funzionamento sicuro .......................................................................................................... 20
1.4.2 Sollecitazioni meccaniche e termiche e resistenza all’azione aggressiva da parte di
sostanze esistenti o prevedibili ...................................................................................................... 20
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- non distruggere - non modificare - integrare solo con fascicoli aggiuntivi
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- ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CILINDRI PNEUMATICI SERIE ESM
2.3 REQUISITI APPLICABILI AGLI APPARECCHI DELLA CATEGORIA 3 DEL
GRUPPO II .............................................................................................................................. 21
2.3.2 ATMOSFERE ESPLOSIVE PROVOCATE DA MISCELE ARIA/POLVERE ........................... 21
2.3.2.1 Progettazione e costruzione di apparecchiature per evitare l’accensione di miscele
aria/polvere nel corso del normale esercizio. ................................................................................ 21
2.2.2.2 La temperatura superficiale deve essere mantenuta molto al di sotto della temperatura di
accensione della prevedibile miscela aria/polvere ........................................................................ 21
2.3.2.3 Prevenzione della miscelazione di particelle di polvere con l’aria nelle apparecchiature,
con possibile causa di accensione. ............................................................................................... 22
VALUTAZIONE DEL PERICOLO DI ACCENSIONE ............................................................... 23
CONCLUSIONI........................................................................................................................ 24
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- ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI -
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CILINDRI PNEUMATICI SERIE ESM
SCHEDA DELLA MACCHINA
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Macchina: cilindri pneumatici
Serie: ESM
Anno di costruzione: 2008
Rev. analisi: 00
Data analisi: 25/06/2008
Analisi eseguita da:
Dott. Ing. G. Luca Ferri
USO INTESO/USO PREVISTO, DESCRIZIONE/COMPOSIZIONE DELLA MACCHINA E SUE
CARATTERISTICHE: TECNICHE, DIMENSIONALI, FUNZIONALI E PRESTAZIONALI
Come descritto nella documentazione:
Depliant/catalogo commerciale
Manuale di «Istruzioni per l’uso»
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CILINDRI PNEUMATICI SERIE ESM
GENERALITÀ
I cilindri pneumatici serie ESM, prodotti da Omlac s.n.c. di Ermanno Cavazzuti & C.
con sede in via Treves n° 25 a Formigine (MO), sono costruiti con testate ricavate
dal pieno in alluminio, camicia in estruso di alluminio anodizzato duro, stelo in C40
rettificato con riporto di cromo duro a spessore; inoltre sono presenti da boccole
DU autolubrificanti per guida stelo.
Quando non diversamente specificato, l’utilizzo del termine “macchina” nel
presente manuale s’intende riferito al cilindro pneumatico serie ESM.
Il presente fascicolo tecnico prende in considerazione come fonte di energia
utilizzata quella PNEUMATICA; si tratta quindi di una macchina NON elettrica
destinata all'uso in atmosfere potenzialmente esplosive1.
La macchina è stata infatti progettata per poter funzionare in conformità ai
parametri operativi stabiliti dal fabbricante e in grado di assicurare un alto livello di
protezione; la macchina rientra nella categoria 3D ai sensi della Direttiva del
Consiglio 94/9/CE sugli apparecchi e i sistemi di protezione destinati ad essere
utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva.
II 3 D c T3
La macchina sarà destinata ad essere utilizzata nei seguenti luoghi:
Zona 22:
Un luogo in cui un’atmosfera esplosiva sotto forma di una nube di polvere
combustibile
nell’aria
non
ha
probabilità
di
essere
presente
durante
il
funzionamento normale ma che, se ciò si verifica, persiste solamente per un breve
periodo di tempo.
1
I finecorsa magnetici sono costruiti dalla ditta Shield e certificati atex II 3G.
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CILINDRI PNEUMATICI SERIE ESM
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA
Come già anticipato, i cilindri serie ESM sono costruiti con testate ricavate dal
pieno in alluminio, la camicia è in estruso di alluminio anodizzato duro, lo stelo in
C40 rettificato con riporto di cromo duro a spessore, inoltre è costituito da
boccole DU autolubrificanti per guida stelo (il DU è un materiale ottenuto per
sinterizzazione di uno strato di bronzo sferoidale su una bandella (nastro) in
acciaio dolce con un riporto di PTFE+PB).
La macchina può essere utilizzata solo in presenza di atmosfere di polvere con
un'energia d'accensione minima maggiore di 3 mJ.
La macchina NON è idonea a funzionare in presenza di gas e vapori soggetti a
pericolo di esplosione.
La pressione di rete dell’aria compressa non deve superare i 10 bar.
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CILINDRI PNEUMATICI SERIE ESM
INDICE DEI PERICOLI
applicabilità
SI
NO
1.0.1 Principi della sicurezza integrata contro le esplosioni
1.0.2 Considerazioni relative al progetto
1.0.3 Condizioni speciali di controllo e di manutenzione
1.0.4 Condizioni dell’area circostante
1.0.5 Marcatura
1.0.6 Istruzioni
1.1.1 Evitare l’esplosione
1.1.2 Limiti di reazione alle condizioni di esercizio tra i materiali
1.1.3 Effetti su modifiche prevedibili nelle caratteristiche dei materiali
1.2.2 Funzionamento sicuro dei componenti di ricambio
1.2.3 Strutture chiuse e prevenzione delle perdite
1.2.4 Depositi di polveri
1.2.5 Ulteriori mezzi di protezione per sollecitazioni esterne
1.2.6 Apertura senza pericoli
1.2.7 Protezione contro altri rischi
a) Lesione
b) Temperature superficiali
1. REQUISITI COMUNI RELATIVI AGLI APPARECCHI E SISTEMI DI PROTEZIONE
1.0 Requisiti generali
1.1 Selezione dei materiali
1.2 Progettazione e fabbricazione
1.2.1 Conoscenze tecnologiche nel campo della protezione dalle esplosioni
per un funzionamento sicuro per tutta la durata prevedibile
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applicabilità
SI
NO
c) Eliminazione di pericoli non elettrici
d) Condizioni di sovraccarico
1.2.8 Sovraccarico dell’apparecchiatura
1.2.9 Sistemi con custodia antideflagrante
1.3.1 Pericoli derivanti da varie sorgenti di innesco di esplosione
1.3.2 Pericoli provenienti dall'elettricità statica
1.3.3 Pericoli derivanti da correnti vaganti e da dispersione
1.3.4 Pericoli derivanti da surriscaldamento
1.3.5 Pericoli derivanti da operazioni destinate a compensare la pressione
1.4.1 Funzionamento sicuro
1.4.2 Sollecitazioni meccaniche e termiche e resistenza all’azione aggressiva
1.5.2 Guasto del dispositivo di sicurezza
1.5.3 Comandi per l’arresto di emergenza
1.5.4 Unità di comando e visualizzazione
1.5.5 Requisiti relativi ai dispositivi con funzione di misurazione per la protezione
1.5.6 Verifica della precisione dei dispositivi di misurazione
1.5.7 Coefficiente di sicurezza del dispositivo di misurazione
1.3 Sorgenti potenziali di innesco di esplosione
1.4 Pericoli derivanti da effetti esterni
da parte di sostanze esistenti o prevedibili
1.5 Requisiti riguardanti i dispositivi legati alla sicurezza
1.5.1 Funzionamento dei dispositivi di sicurezza indipendente da quelli di
misurazione e di comando. Applicazione del principio della sicurezza positiva
ai circuiti elettrici. Interruttori di sicurezza indipendenti da software e comandi
dalle esplosioni
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applicabilità
SI
NO
1.6.1 Intervento manuale
1.6.2 Sistema di arresto di emergenza
1.6.3 Pericoli derivanti da mancanza di corrente
1.6.4 Pericoli derivanti da collegamenti
1.6.5 Posizionamento di dispositivi di avvertimento come parti
2.3.1 Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di gas
2.3.1.1 Progettazione e costruzione di apparecchiature per evitare la
2.3.1.2 Le temperature superficiali non devono superare i valori indicati
2.3.2 Atmosfere esplosive provocate da miscele aria/polvere
2.3.2.1 Progettazione e costruzione di apparecchiature per evitare
1.5.8 Rischi derivanti dal software
1.6 Integrazione di requisiti di sicurezza relativi al sistema
dell’apparecchiatura
2.3 REQUISITI VALIDI PER APPARECCHIATURE DI CATEGORIA 3 DEL GRUPPO II
prevedibile accensione nel corso del normale esercizio
l’accensione di miscele aria/polvere nel corso del normale esercizio.
2.3.2.2 La temperatura superficiale deve essere mantenuta molto al di sotto
della temperatura di accensione della prevedibile miscela aria/polvere.
2.3.2.3 Prevenzione della miscelazione di particelle di polvere con l’aria nelle
apparecchiature, con possibile causa di accensione.
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ELENCO PRINCIPALI NORME CONSIDERATE
N° NORMA
DATA
TITOLO/CONTENUTO DELLA NORMA
UNI EN 1127-1
FEB 2001
Atmosfere esplosive Prevenzione dell’esplosione e protezione
contro l’esplosione
Concetti fondamentali e metodologia
UNI EN 13463-1 MAR 2003
Apparecchi non elettrici per atmosfere potenzialmente
esplosive
Metodo di base e requisiti
UNI EN 13463-5 OTT 2004
Apparecchi non elettrici per atmosfere potenzialmente
esplosive
Protezione per sicurezza costruttiva “c”
Altre Norme della famiglia EN 13463
UNI EN 13463-2 Protezione attraverso al respirazione limitata “fr” - 2005
Questo modo di protezione, consiste in una custodia sufficientemente ermetica verso l’esterno ma non
necessariamente a tenuta stagna.
L’atmosfera esplosiva che circonda la custodia può penetrare per ventilazione, equalizzazione delle pressione
(respirazione) diffusione
E’ idoneo solo per la Categoria 3
EN 13463-3 Protezione attraverso custodia a tenuta di fiamma “d”
Questo modo di protezione consente di evitare l’innesco dell’atmosfera che circonda l’apparecchio, nel caso di
innesco ammesso nell’interno.
Moltissime analogie e requisiti comuni alla EN 50018.
Apparecchi che hanno parti striscianti che si surriscaldano eccessivamente, frizioni, freni, quelli che funzionano
necessariamente ad alte temperature (pellistori), fiamme libere, scintille ecc.
EN 13463-4 protezione attraverso la sicurezza inerente “g” (o implicita, intrinseca)
EN 13463-6 Protezione attraverso il controllo della sorgente d’innesco “b”
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Questo modo di protezione può essere usato quando sia possibile incorporare un sensore nell’equipaggiamento
per rilevare la situazione pericolosa e controllarne il livello, in modo da attivare una “sicurezza” o soglia, prima che
la sorgente d’innesco sia efficace.
-
Sensori ed attuatori per il controllo
-
controlli delle rotazioni;
-
valvole termostatiche;
-
valvole di sicurezza;
-
dispositivi di monitoraggio;
-
contatori di impulsi ottici;
-
sensori di vibrazione;
-
sensori di consumo freni; ecc.
EN 13463-7 Protezione attraverso la pressurizzazione “p”
UNI EN 13463-8 Protezione attraverso l’immersione in liquido “k” - 2004
Questo modo di protezione è usabile dove le sorgenti d’innesco siano rese inefficaci attraverso l’immersione in
liquidi o con una continua lubrificazione con liquido protettivo.
Tipico equipaggiamento “k”
- dischi di freni immersi;
- diaframmi e pompe sommerse;
- pompe e motori aventi le parti interne rotanti immerse;
- olio di lubrificazione motori.
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1. REQUISITI COMUNI RELATIVI AGLI APPARECCHI E SISTEMI
DI PROTEZIONE
RES: 1.0. REQUISITI GENERALI
1.0.1. Principi della sicurezza integrata contro le esplosioni
La macchina è stata progettata secondo il principio della sicurezza integrata
contro le esplosioni.
A tal fine:
-
-si è evitato, per quanto possibile, che gli apparecchi e sistemi di
protezione producano o liberino essi stessi atmosfere esplosive;
-
si è tenuto conto della natura di ciascuna sorgente potenziale di innesco
per la suddetta macchina non elettrica.
-
qualora, malgrado tutto, si produca un'esplosione, è possibile soffocarla
immediatamente e/o circoscrivere la zona colpita dalle fiamme e dalla
pressione derivante dall'esplosione, secondo un livello di sicurezza
sufficiente.
1.0.2 Considerazioni relative al progetto
La macchina è progettata e costruita tenendo presenti eventuali difetti di
funzionamento al fine di evitare al massimo le situazioni pericolose.
E’ stata considerata anche l'eventualità di un impiego errato, ragionevolmente
prevedibile.
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1.0.3 Condizioni speciali di controllo e di manutenzione
Oltre al manuale di istruzioni il fabbricante fornisce una documentazione
dettagliata di tutti i requisiti di manutenzione della macchina di cui alla presente
norma precisando qualsiasi condizione che richieda un uso limitato della stessa.
La documentazione specifica, a integrazione del manuale di istruzione, gli utilizzi
previsti e vietati della macchina e degli eventuali accessori tenendo conto
dell’ambiente di esercizio e del tipo di servizio che la macchina deve svolgere in
atmosfere potenzialmente esplosive.
1.0.5 Marcatura
La targa dati comprende:
-
nome e indirizzo del fabbricante o del rappresentante
-
designazione della serie o modello;
-
numero di serie e anno di costruzione;
-
marcatura specifica di protezione antideflagrante seguita dal simbolo del
gruppo e della categoria dell’apparecchiatura;
-
la lettera "D" (relativa ad atmosfere esplosive provocate da polveri/aria);
-
la lettera "c" come designazione della protezione per sicurezza costruttiva;
-
la classe di temperatura.
1.0.6 Istruzioni
Il fabbricante, ad integrazione del manuale di uso e manutenzione, allega una
documentazione dettagliata di tutti i requisiti di manutenzione della macchina
precisando qualsiasi condizione che richieda un uso limitato della stessa.
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RES 1.1. SELEZIONE DEI MATERIALI
1.1.1 Evitare l’esplosione
I materiali utilizzati nella costruzione della macchina non provocano l'innesco di
un'esplosione, tenuto conto delle sollecitazioni di funzionamento prevedibili; sono
presenti le schede tecniche delle leghe e dei materiali utilizzati con la specifica
composizione chimica.
1.1.2 Limiti di reazione alle condizioni di esercizio tra i materiali
Nei limiti delle condizioni di impiego previste dal fabbricante, fra i materiali utilizzati
e i componenti dell'atmosfera esplosiva non si produce alcuna reazione che possa
deteriorare la situazione esistente per quanto concerne la prevenzione delle
esplosioni.
1.1.3 Effetti su modifiche prevedibili nelle caratteristiche dei materiali
I materiali sono tali che i cambiamenti prevedibili delle loro caratteristiche e la
compatibilità con altri materiali impiegati congiuntamente non diminuiscono la
protezione assicurata, in particolare per quanto riguarda la resistenza alla
corrosione, la resistenza all'usura, la conducibilità elettrica, la resistenza agli urti,
l'invecchiamento e gli effetti delle variazioni di temperatura.
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RES: 1.2 PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE
1.2.1 Conoscenze tecnologiche nel campo della protezione dalle esplosioni
per un funzionamento sicuro per tutta la durata prevedibile
Le macchine sono progettate e fabbricate tenendo conto delle conoscenze
tecnologiche in materia di protezione contro le esplosioni, affinché esse possano
funzionare in modo sicuro per tutta la durata di funzionamento prevista.
1.2.7 Protezione contro altri rischi: b) Temperature superficiali
La temperatura massima superficiale non deve superare la temperatura di
accensione dell’atmosfera esplosiva in cui la macchina deve essere utilizzata.
Per ottenere la limitazione della temperatura superficiale, la macchina è stata
predisposta e marcata per una classe di temperatura T3 (temperatura massima
superficiale 200 °C).
La temperatura di tutte le superfici che possono venire a contatto con nubi di
polveri non deve essere maggiore dei 2/3 della temperatura minima di
accensione misurata in °C della nube di polveri in questione, anche in caso di
disfunzioni.
Inoltre, la temperatura delle superfici su cui possono depositarsi polveri deve essere
inferiore di un margine di sicurezza rispetto alla temperatura minima di accensione
di uno strato di polvere; ciò deve essere assicurato anche in caso di disfunzioni.
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Tale margine di sicurezza si consiglia essere 75 °C tra la temperatura minima di
accensione
di
uno
strato
di
polveri
e
la
temperatura
di
superficie
dell’apparecchio.
Questo valore è stato calcolato per situazioni in cui lo spessore dello strato di
polveri è minore o uguale a 5 mm e tiene conto di variazioni nella temperatura
minima di accensione, misurata per uno strato di 5 mm.
L’equipaggiamento è progettato per l’utilizzo a temperatura ambiente entro una
gamma da -20 °C a +40 °C.
1.2.7 Protezione contro altri rischi: c) Eliminazione di pericoli non elettrici
I materiali utilizzati nella costruzione della macchina non provocano l'innesco di
un'esplosione, tenuto conto delle sollecitazioni di funzionamento prevedibili; sono
presenti le schede tecniche delle leghe e dei materiali utilizzati con la specifica
composizione chimica.
Nelle zone 22 sono ammessi utensili di acciaio che possono causare soltanto
scintille singole quando sono utilizzati (per esempio cacciavite, chiavi, cacciavite
a percussione) se sono state adottate le seguenti misure supplementari:
-
eliminazione dei depositi di polveri dal luogo di lavoro
oppure
-
se il luogo di lavoro è mantenuto sufficientemente umido in modo che le
polveri non possano disperdersi nell’aria né si possa sviluppare alcun
processo di fuoco senza fiamme.
Per molare o segare nelle zone 22 o nelle loro vicinanze, si considera che le scintille
prodotte possono volare per lunghe distanze e produrre la formazione di particelle
di fuoco senza fiamme.
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RES 1.3. SORGENTI POTENZIALI DI INNESCO DI ESPLOSIONE
1.3.1 Pericoli derivanti da varie sorgenti di innesco di esplosione
Nessuno dei materiali utilizzati nella costruzione delle parti esterne non
contengono, per massa, magnesio in quantità totale maggiore del 7,5%.
L'accoppiamento di materiali particolari quali l'acciaio non resistente alla
corrosione o ghisa contro l'alluminio, il magnesio e le corrispondenti leghe
(specialmente in presenza di ruggine, anche sotto forma di veli di ruggine)
potrebbe provocare un rischio di accensione.
Materiale camicia cilindro: lega alluminio con contenuto per massa di magnesio
(Mg) inferiore al 0,9 %).
I Tubi flessibili per l'aria compressa devono disporre di una resistenza superficiale
adeguatamente bassa per evitare i pericoli di accensione elettrostatici (inferiore a
109 Ω a (23 ± 2) °C e con un'umidità relativa del (50 ± 5)%.
Si deve periodicamente accertare l'assenza di ruggine; nei possibili punti di attrito,
contatto o strisciamento non sono presenti combinazioni tra i metalli leggeri sopra
citati e l'acciaio; in questo modo è possibile escludere la formazione di scintille a
seguito di effetti meccanici.
Evitare in maniera assoluta che l’atmosfera contenete polveri esplosive possa
entrare all’interno del cilindro.
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1.3.2. Pericoli provenienti dall'elettricità statica
Per evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche è necessario prendere le seguenti
precauzioni:
Tutte le parti metalliche della macchina (non occorre collegare le parti alle
strutture mediante un conduttore separato essendo le parti saldamente fissate e
presentando le stesse un buon contatto metallico) risultano essere collegate a
terra.
E' prescritto nel libretto uso e manutenzione come il particolare in lavorazione e
tutte le altre attrezzature e/o apparecchiature in uso nell'ambiente di lavoro
debbano essere correttamente messi a terra, collegandoli ad un dispersore
adeguato.
Se si dovessero notare comunque fenomeni di elettricità statica sarà prescritto sul
libretto uso e manutenzione l'obbligo di interrompere immediatamente il
funzionamento della macchina e controllare la corretta messa a terra.
La macchina è da utilizzare solo in presenza di atmosfere di polvere con
un'energia d'accensione minima maggiore di 3 mJ (misurata con una scarica
capacitiva).
Le scariche elettrostatiche in grado di provocare l'accensione, compresa la
propagazione di scintillii, sono impedite assicurando una selezione idonea del
materiale dello strato non conduttore (In queste condizioni gli scintillii si possono
verificare, ma per questo tipo di apparecchi non sono considerati una sorgente di
accensione, in quanto non sono in grado di provocare l'accensione per atmosfere
di polvere con un'energia di accensione minima maggiore di 3 mJ).
Non è imposta alcuna limitazione allo spessore di strati o rivestimenti di solidi di
materia plastica (non conduttori) su superfici metalliche messe a terra (conduttrici)
su atmosfere di polvere potenzialmente esplosive con un'energia di accensione
minima maggiore di 3 mJ .
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1.3.4 Pericoli risultanti da surriscaldamento
In fase di progettazione, per quanto possibile, sono stati evitati il surriscaldamento
degli apparecchi provocato da attriti o urti che possono prodursi durante il
funzionamento della macchina.
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RES 1.4. PERICOLI DERIVANTI DA PERTURBAZIONI ESTERNE
1.4.1 Funzionamento sicuro
La macchina è stata progettata e fabbricata in modo da svolgere con la
massima sicurezza la funzione per la quale è stata prevista, anche in presenza di
variazioni ambientali, di tensioni parassite, di umidità, di vibrazioni, di inquinamenti
o di altre perturbazioni esterne, tenuto conto dei limiti delle condizioni di impiego
indicati dal fabbricante.
1.4.2 Sollecitazioni meccaniche e termiche e resistenza all’azione aggressiva
da parte di sostanze esistenti o prevedibili
Le parti della macchina sono adeguate alle sollecitazioni meccaniche e termiche
previste e resistenti all'azione aggressiva delle sostanze presenti o prevedibili.
I cilindri non devono avere altre funzioni che la trasmissione di forze; l’impiego
come elementi ammortizzanti o elastici deve essere evitato per impedire
sovrasollecitazioni.
Non superare i limiti di carico
Alimentare i cilindri esclusivamente con aria compressa; l’utilizzo di altri gas o liquidi
non è consentito.
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2.3 REQUISITI APPLICABILI AGLI APPARECCHI DELLA
CATEGORIA 3 DEL GRUPPO II
2.3.2 ATMOSFERE ESPLOSIVE PROVOCATE DA MISCELE
ARIA/POLVERE
2.3.2.1
Progettazione
e
costruzione
di
apparecchiature
per
evitare
l’accensione di miscele aria/polvere nel corso del normale esercizio.
La macchina è progettata e fabbricata in modo da evitare le sorgenti di innesco,
anche in caso di anomalie ricorrenti o di difetti di funzionamento degli apparecchi
di cui abitualmente si terrà conto.
2.2.2.2 La temperatura superficiale deve essere mantenuta molto al di sotto
della temperatura di accensione della prevedibile miscela aria/polvere
Le parti degli apparecchi sono progettate e costruite in modo che le temperature
delle superfici non siano superate, neppure nel caso in cui i rischi provengano da
situazioni anormali previste dal fabbricante.
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2.3.2.3 Prevenzione della miscelazione di particelle di polvere con l’aria nelle
apparecchiature, con possibile causa di accensione.
Tutti i lavori di manutenzione, montaggio e smontaggio devono essere effettuati al
di fuori della zona a rischio di esplosione da personale specializzato.
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VALUTAZIONE DEL PERICOLO DI ACCENSIONE
Sorgente di accensione
potenziale
Funzionamento
normale
Misure applicate per impedire che la sorgente diventi
efficace
Disfunzione
prevista
Temperatura di
superficie
/
Tutte le parti esposte all'atmosfera potenzialmente esplosiva
di gas sono sottoposte a prova ed è stato rilevato che la
massima temperatura di superficie è inferiore ai 200 °C
durante il normale funzionamento ed in caso di disfunzioni
previste.
Scarica di
elettricità statica
/
Tutte le parti metalliche della macchina risultano essere
collegate a terra.
Contatto tra
metallo leggero e
ruggine
/
Non sono presenti materiali soggette alla formazione di
ruggine.
Depositi di
polvere.
/
È necessaria una pulizia regolare per impedire che sulla
macchina si accumulino depositi di polvere di profondità
maggiore di 5 mm
Scarica di
elettricità statica
/
Tutte le altre parti metalliche sono collegate per fornire un
percorso elettricamente conduttivo.
Tutti i materiali non contengono più del 7,5% di magnesio in
massa.
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CONCLUSIONI
Sulla macchina, o in prossimità della stessa, saranno presenti adesivi riguardanti il
divieto di fumare e usare fiamme libere.
Rimane a carico dell'utilizzatore:
-
svolgere l’analisi di rischio della propria azienda (in base alla direttiva
99/92/CE) ed individuare la zona di rischio in cui andranno a operare le
macchine,
-
comunicare questa informazione al costruttore in modo che quest'ultimo
possa verificare che i prodotti forniti siano compatibili con la zona indicata
e che le condizioni ambientali rientrino nei limiti di funzionamento dei
particolari.
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