1 ISTITUTO COMPRENSIVO “MIGNANO MARZANO” “MIGNANO- POF DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA ALLA PRIMARIA ALLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INSIEME PER UNA CRESCITA ARMONIOSA A.S. 2014/15 A PRESENTAZIONE F B ALLEGATI LE RISORSE POF E C REGOLAMENTI E FUNZIONAMENTO L'OFFERTA FORMATIVA D AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA 1 A- PARTE PRIMA: PRESENTAZIONE A1- IL POF “Il Piano dell'Offerta Formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione: • delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata • delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie • delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo • delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate • dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività • dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi • delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni • dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica • dei progetti di ricerca e sperimentazione. L'elaborazione annuale del Piano dell'Offerta Formativa è l'occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano.” 2 A2- TERRITORIO E CONTESTO TORA E PICCILLI MIGNANO MONTELUNGO MARZANO APPIO PRESENZANO Mignano Montelungo Il comune di Mignano Montelungo è situato a nord della provincia di Caserta, lungo l’importante asse viario della Casilina che un tempo congiungeva Roma con il centro medioevale Casilinum,, oggi Capua. Mignano gode di una favorevole posizione in prossimità dell’Autostrada Milano-Napoli Milano ed è attraversato dalla la rete ferroviaria RomaRoma Napoli via Cassino. Il territorio è prevalentemente collinare, ricoperto di vegetazione tipica della macchia mediterranea, con clima mite ma ventilato. Le origini del sito vengono fatte risalireaddirittura ai Sidicini. Si segnalano testimonianze archeologiche di epoca romana di notevole interesse. Nel centro storico si erge il castello medievale “Ettore Fieramosca” che domina la collina circostante, espressione di un antico potere territoriale. Durante la seconda guerra mondiale ondiale nel comune di Mignano Montelungo si consumò una cruenta battaglia (8 8 dicembre 1943) 1943) nella quale l’esercito italiano coadiuvato dalle truppeAnglo-Americane Americane combatté contro i tedeschi. Il monumento ai caduti ivi costruito testimonia a peritura memoria memoria l’efferata tragedia che si perpetrò in questo lembo di territorio. La lapide commemorativa “mortui ut patriam vivat” che adorna il sacrario militare ricorda il sacrificio dei patrioti per la libertà della patria. 3 Mignano classificato come un comune ruralepresenta una densità abitativa, secondo i dati ISTAT, pari a 62 ab/Kmq registrando un grado di urbanizzazione basso. La posizione marginale del Comune di Mignano ha contribuito a rendere nel tempo questa area fragile economicamente e debole socialmente. Persistono attività primarie e si registrano negli ultimi decenni processi di piccola industrializzazione. Il contesto non particolarmente vivace da un punto di vista culturale contribuisce a rendere questa realtà manchevole di stimoli e di strutture declinate allo sviluppo di altri processi formativi. La scuola, pertanto, diventa l’unica agenzia culturale di riferimento ed è auspicabile, tenuto conto della fragile realtà socio-culturale, esperire azioni di potenziamento formativo ed educativo. Marzano Appio, Tora e Piccilli e Presenzano Il toponimo di Marzano Appio ricorda la nobile famiglia dei Marzano che ne possedeva i feudi e che nel castello, ubicato sul colle di natura vulcanica noto come Terracorpo, oggi diruto, dominava il territorio circostante. Circondano il castello le fitte case a schiera di tufo nero. L’Amministrazione Comunale, le Associazioni Culturali, l’opinione pubblica stanno maturando finalmente la necessaria e adeguata sensibilità per il recupero integrale del castello, fatiscente e abbandonato e del circostante borgo di Terracorpo. Nella pianura sottostante, nei pressi del bivio sulla Casilina, vi è il lago delle “Corree”. Si tratta di un verticale cratere di origine vulcanica, probabilmente generato dall’esplosione di masse gassose. NeI paese esistono diverse associazioni culturali: "Il Mastello", il "Cardo", “Gli Amici dello Sport" e la "Pro-loco", che organizzano feste, sagre e tutto ciò che può essere motivo d’incontro. Raggiungendo la via Casilina e percorrendola in direzione Cassino, dopo pochi chilometri si raggiunge il Comune di Tora e Piccilli, che conta, secondo il Censimento della Popolazione del 2011, 947 abitanti e si distingue in due centri come ci ricorda il toponimo. La parte superiore del Comune è dominata dal palazzo settecentesco De Simone, mentre in basso troviamo il convento Francescano dei Cappuccini. Anche a Tora è da segnalare la mancanza di centri culturali e ricreativi, pregiudicando così uno sviluppo educativo extrascolastico. Di notevole interesse è la località cosiddetta “Ciampate del diavolo” dove si possono osservare orme di epoca paleolitica. Il Comune di Presenzano si trova sulla strada che porta ad Isernia; anch’esso si sviluppa 4 lungo le pendici della collina; vi è stata costruita una centrale idroelettrica, che è tra le più grandi d’Europa. Presenzano vanta un sito di epoca romana noto con il toponimo di Rufrium i cui resti archeologici arricchiscono questo piccolo centro. Nel Comune, è presente sia la locale Pro Loco, sia un nucleo di Protezione civile. Marzano Appio, Tora e Piccilli e Presenzano sono paesi collinari, raggiungibili per mezzo di strade a tratti impervie e pericolose e mal collegati da mezzi di trasporto pubblico. I comuni di Mignano, Tora e Piccilli e Presenzano sono tra quelli costituenti la Comunità Montana di Monte Santa Croce e, in parte, del Parco regionale Roccamonfina- foce del Garigliano: ciò costituisce senz’altro una risorsa per ulteriori sviluppi economici ed un’apertura maggiore sul territorio. Un’altra ricchezza di queste zone è la coltura del castagno, che permette a molte famiglie di avere una fonte di reddito. Tutto il territorio è fittamente rivestito dalla vegetazione, allietato da sorgenti e profondamente inciso da ruscelli. L’abitato è per lo più sparso in frazioni raggruppate e collegate da vie tortuose, ma fresche e godibili a piedi. Nei vari centri si registra carenza di servizi e strutture che possono impegnare i bambini e i ragazzi durante il loro tempo libero per cui, dopo la scuola, essi trascorrono il resto della giornata in strada o in casa guardando la TV. In questo contesto, dunque, il concetto di dispersione scolastica, oltre che riferirsi all’abbandono della scuola dell’obbligo e al crescere di comportamenti devianti, riguarda anche la faticosa conquista di una propria identità e di una propria autonomia. In questa realtà, la scuola diventa l’unico canale di promozione di atteggiamenti sociali per la crescita umana, l’unico mezzo attraverso il quale si sviluppa l’abitudine al confronto. La maggior parte delle famiglie da cui provengono gli alunni attestano condizioni economiche che permettono di far fronte alle necessità dei loro figli. L’attività che vede impegnati uno o, più spesso, entrambi i genitori, riguarda il settore dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, del pubblico impiego e dell’insegnamento. I vari plessi dispongono di edifici scolastici con un numero di aule sufficienti per lo svolgimento delle attività didattiche. Quasi tutte le scuole dispongono di un certo numero di sussidi didattici, che verranno integrati per quanto concerne il settore audio-visivo e le biblioteche per gli alunni ed insegnanti. Il servizio di mensa, funzionante in alcuni plessi, è fornito da ditte esterne. 5 Il servizio medico e psico-socio-pedagogico, nell'ambito dell’Istituto, è affidato a medici nominati dal distretto n° 14 di Roccamonfina- Mignano Montelungo. La Scuola nell’arco dell'anno scolastico avrà cura di mantenere i contatti con l'ente sopra indicato, al fine di garantire una maggiore presenza assistenziale. Il servizio trasporto è assicurato dai Comuni interessati per mezzo di Scuolabus. A3- LA DOMANDA FORMATIVA Il bacino di utenza dell’I.C. è piuttosto eterogeneo, così come il complesso della popolazione residente nei vari Comuni, costituita da famiglie, complessivamente ben integrate nel contesto socio-culturale ed operanti nei settori agricolo, artigianale, industriale e dei servizi. Il settore terziario appare quello, attualmente, trainante. L’eterogeneità delle situazioni comporta che, accanto a presenze con elevate aspettative nei confronti della scuola, si affianchino casi di svantaggio più o meno grave. La presenza, inoltre, di un certo flusso di immigrazione pone il tema della multiculturalità. Il denominatore comune dell’azione educativa va, dunque, trovato non solo nel raggiungimento di obiettivi di tipo cognitivo, rapportati individualmente alle condizioni soggettive di partenza, ma anche e soprattutto nella crescita della “persona”, in termini di responsabilizzazione, acquisizione di autonomie operative e decisionali. I problemi che la scuola , nel complesso, deve affrontare sono quelli inerenti: - La costruzione di un’identità personale; - L’acquisizione di una chiara immagine della realtà circostante, sia locale che globale; - L’elaborazione di un’autentica cultura dei valori civili. 6 B- PARTE SECONDA: LE RISORSE B1- LE SEDI SCUOLA DELL'INFANZIA: SCUOLA DELL'INFANZIA: n.2 sezioni; n.3 sezioni; n alunni 63 n.29 alunni SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA: "F. FUOCO": 5 classi; alunni 61 "M. CLARK": MARZANO APPIO n.5 classi a T.P.; n.64 alunni n.6 classi; n. 93 alunni SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: n.5 classi; n.3 classi; n.72 alunni n.47 alunni SCUOLA DELL'INFANZIA: SCUOLA DELL'INFANZIA: n.1 sezione; n.2 sezione; n.11 alunni n. 25 alunni SCUOLA PRIMARIA: SCUOLA PRIMARIA: n.2 classi; n.29 alunni TORA E PICCILLI PRESENZANO n.5 classi a T.P.; alunni n. 64 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: n.2 classi; n. 21 alunni SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: n.3 classi a T.P.; n.38 alunni 7 B2-- LE RISORSE UMANE DIRIGENTE SCOLASTICO DIRETTORE AMMINISTRATIVO DOTT. MARIO GRILLO DOTT. ANTONIO TIRELLI LEPORE PRIMO COLLABORATORE SECONDO COLLABORATORE PROF.ssa ANGELA MONTONE PROF.ssa CARMELA DI SALVO RESPONSABILI DI PLESSO MIGNANO MONTELUNGO SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL'INFANZIA D'ANDRETA SANTINA CHIANESE SARA (SCALO) DI SALVO AZZUOLO PASQUALINA AMELIA (sostituta) (sostituta) SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (CENTRO) SANTILLO LUCIA ADDESSO IVANA (sostituta) MONTONE ANGELINA LISI ROSALIA (sostituto) 8 MARZANO APPIO SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SALZILLO ANNA MARIA CRUDALE BRUNA (sostituta) ROBERTI RAGOSTA VIRGINIA ROSA (sostituta) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SPAZIANO DI SALVO CARMELA M. ATTILIA (sostituta) PRESENZANO SCUOLA DELL'INFANZIA PERRETTA COZZONE CARMELINA GIOVANNA (sostituta) SCUOLA PRIMARIA PETRELLA ISABELLA SENESE ESTERINA (sostituta) 9 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SILVESTRI MARIA ANTONIETTA MELILLO PAOLA (sostituta) TORA E PICCILLI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL'INFANZIA MANCINI M. FILOMENA CARDENTE FILOMENA GAZERRO MANCINI ANNA RITA (sostituta) (sostituta) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DE FELICE ANNA MARIA ROTONDO ANTONIETTA (sostituta) 10 FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 •POF/PROGETTI: MELILLO PAOLA •AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE: CORTELLESSA AMALIA AREA 2 •CONTINUITA'/ORIENTAMENTO: IMBRIGLIO LUCIO •FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO: SPAZIANO M. ATTILIA AREA 3 •VISITE/VIAGGI D'ISTRUZIONE: ZINNO DANIELA RESPONSABILI SITO WEB •IMBRIGLIO LUCIO LABORATORI MUSICALI •IMBRIGLIO LUCIO LEGALITA' •LISI ROSALIA GRUPPO H •ZINNO DANIELA INVALSI •MONTONE ANGELINA LABORATORI •RESPONSABILI DI PLESSO 11 COMMISSIONI POF/PROGETTI •AUCONE ANGELINA •BIASUCCI BIASUCCI ANTONIETTA RITA •LISI ROSALIA •SPAZIANO SPAZIANO MARIA LUISA •ZINNO GIOVANNA CONTINUITA'/ORIENTAMENTO •SEGRELLA SILVIA •DE DE FUSCO ERMELINDA •FERRUCCI ADRIANA •PERRETTA PERRETTA GIOVANNA •D’ANDRETA D’ANDRETA SANTINA ANNA •GIULIANO ENZA •SPAZIANO MARIA ATTILIA VISITE GUIDATE/VIAGGI D'ISTRUZIONE/RAPPORTI CON ENTI AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE TITOLI FORMAZIONE E QUALITA' •PETRELLA ISABELLA •CORTELLESSA AMALIA •PIETRANTUONO NADIA ZINNO MARIA ROSARIA •ZINNO •ADDUCE GLORIA INES •DI SALVO CARMELA, •CHIANESE SARA, •IMBRIGLIO LUCIO, •ZINNO DANIELA, •SANTANTONIO SANTANTONIO VALERIA, •MELILLO PAOLA •DE FELICE ANNAMARIA , •SENESE ESTERINA , •DOLFINI LIDIA , •GAZERRO ANNA, •MANCINI RITA •MAZZOCCHI ANGELA 12 C-PARTE TERZA: L’OFFERTA FORMATIVA C1- LINEE DI INDIRIZZO NELLA STESURA DEL POF Premesso che l’impegno che la scuola assume con questo documento è basato sui seguenti principi: - non perdere mai di vista la centralità dell’alunno con i suoi bisogni, i suoi ritmi, la sua evoluzione; - la trasparenza per ogni operazione: servizi, criteri metodologici, criteri di valutazione; - il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti responsabili della crescita psicologica e culturale dei discenti: genitori, personale docente e non, ragazzi stessi, enti ed associazioni presenti sul territorio, i criteri guida entro cui è articolata la nostra proposta formativa sono i seguenti: La condivisione delle scelte educative; La collaborazione di tutto il personale; Il lavoro collegiale dei docenti; L’attenzione al tema della continuità; La promozione di percorsi interculturali; L’attenzione alla diversità dei bisogni degli alunni; La suddivisione oculata delle competenze disciplinari tra gli insegnanti; Il raccordo interdisciplinare tra i docenti; L’individuazione di opportune procedure d’insegnamento; La chiara definizione di traguardi comuni ed irrinunciabili; La condivisione della valutazione formativa; La flessibilità organizzativa e didattica; L’utilizzo razionale degli spazi educativi; La promozione di una sinergia educativa tra la scuola e la famiglia; La disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’innovazione didattica e all’aggiornamento professionale. 13 C2- FINALITA’ Le finalità del nostro Istituto, mirate ad una corretta educazione alla cittadinanza, sono state definite “a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali”. Promuovere lo sviluppo della persona Promuovere lo sviluppo della propria identità sociale, culturale e professionale FINALITA' Garantire l’acquisizione dei saperi fondamentali e stimolare la capacità critica Stimolare le capacità di ciascuno per potenziare uno sviluppo integrale e integrato 14 C3-OBIETTIVI DIDATTICO- EDUCATIVI TRASVERSALI “… per una piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e di ciascuno” PREVENIRE I DISAGI E RECUPERARE GLI SVANTAGGI PROMUOVERE UN'EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA ORIENTARE AI FINI DI UNA GIUSTA COLLOCAZIONE SOCIALE RADICARE CONOSCENZE E ABILITA' ADEGUATE ALLE CAPACITA' MEDIANTE UNA CORRETTA RELAZIONE EDUCATIVA 15 Nell’anno scolastico 2014-2015, 2014 le tematiche inerenti la legalità sono state inserite nella progettazione ordinaria dell’intero Istituto, per far sì che l’educazione alla legalità diventi snodo interdisciplinare nei curricoli scolastici e chela dimensione formativa di tale educazione diventi trasversale ai saperi.. Il percorso progettuale “……..RISPETTARE ……..RISPETTARE LE REGOLE?........CONVIENE REGOLE?........CONVIENE A TUTTI!”, TUTTI!” elaborato dalla prof.ssa Rosalia Lisi, responsabile d’Istituto per la Legalità,ha Legalità, come obiettivo formativo “l’acquisizione l’acquisizione di una Cittadinanza Attiva per il raggiungimento del bene comune”; esso è basato su diverse educazioni: 16 e sarà attuato con la collaborazione di: di - Prefettura - Forze dell’ordine - Enti locali - Asl - A.L.P. Associazione Legalità Presenzano - Circolo Culturale ‘’Porta Fratte’’ - Amministrazione Comunale - Cassa Rurale ed Artigiana 17 C4-ORGANIZZAZIONE GANIZZAZIONE GENERALE DEL LAVORO Al fine di perseguire i compiti formativi dell’Istituto, vengono predisposti strumenti, attività e risorse di carattere: •Progettazione curricolare verticale; •Ampliamento delle competenze informatiche; •Percorsi progettuali su tematiche specifiche; •Ricerca-azione in ambito didattico; •Percorsi individualizzati per il superamento del disagio e la valorizzazione dell’eccellenza; •Incremento dell’attività sportiva. •Attenzione alla cura dell’ambiente scolastico come ambiente dI apprendimento. •Attenzione alla conservazione delle strutture scolastiche e degli •arredi. •Costante impegno a garantire la sicurezza di quanti vivono e operano all’interno della scuola. METODOLOGI CO-- DIDATTICO AFFETTIVORELAZIONALE STRUTTURALE ORGANIZZATIVO •Cura Cura attenta dello “star bene” a scuola. •Attenzione Attenzione agli aspetti sociosocio affettivi (gestione del gruppo, comunicazione efficace, prevenzione bullismo). •Attuazione Attuazione di strategie relazionali e didattiche tese alla valorizzazione, alla socializzazione, alla continuità, all’integrazione e all’orientamento. •Iniziative Iniziative tese a coinvolgere i genitori nella vita della scuola. •Efficacia Efficacia del servizio. •Efficienza Efficienza delle strutture. •Efficienza Efficienza della organizzazione. •Attenzione Attenzione ai processi. •Qualità Qualità dei risultati. 18 C5- CONTINUITA’ ED ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE Il nostro Istituto Comprensivo, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, ha elaborato un Curricolo verticale, traducendo didatticamente gli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni e coniugandoli con le richieste del territorio. Nell’alveo delle finalità generali della Scuola, i tre segmenti scolastici dell’Istituto Comprensivo perseguono finalità specifiche poste in continuità orizzontale e verticale. Il Curricolo si articola attraverso i “Campi di Esperienza” nella Scuola dell’Infanzia e attraverso le discipline nella scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. Il percorso curricolare muove, pertanto, dai soggetti dell’apprendimento, con particolare ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, affettività, fasi di sviluppo, conoscenza delle esperienze formative precedenti, e fa riferimento al tessuto sociale, culturale ed economico della realtà territoriale. Esso delinea, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di 1° grado, senza ripetizioni, frammentazioni e segmentazioni del sapere: • un percorso formativo unitario, graduale e coerente; • una progressione corretta, efficace e realistica degli obiettivi strutturati secondo un ordine “psicologico evolutivo” e rapportati alle reali esigenze degli alunni; • una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di Scuola; • un clima di benessere psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento. 19 C6- IL CURRICOLO VERTICALE Il seguente curricolo, basato sui principi di “continuità” ed “unitarietà”, è stato elaborato nell’ottica del raggiungimento dei “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” riportati nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” e con il contributo del lavoro svolto dai Dipartimenti. INDICATORI SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE COMPORTAMENTALI Gestire la delusione e accettare l’errore come momento di riflessione e di crescita Il bambino riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto Avere consapevolezza delle proprie capacità ed effettuare delle scelte personali Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Assumersi responsabilità personali e social Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa Il bambino sviluppa capacità autocritiche ed è consapevole dei propri limiti, e prende coscienza degli errori, ed è in grado di affrontarli e superarli E’ in grado di sviluppare capacità critiche e autocritiche, ha obiettività di giudizio circa i propri limiti e possibilità, escogita opportunità di azione, verifica i risultati raggiunti ed eventualmente si prefissa delle mete meno ambiziose più adatte alle proprie potenzialità E’ consapevole delle Riesce a elaborare e proprie capacità ed realizzare progetti effettua scelte riguardanti lo personali adeguate sviluppo delle alla sua età e alle proprie attività di situazioni studio e di lavoro utilizzando le conoscenze apprese, prendere iniziative e decisioni motivandole E’ in grado di Sa organizzare il organizzare il proprio proprio lavoro o lavoro in modo assumere un autonomo ed è in incarico e portarlo a 20 seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità Gestire il cambiamento grado di lavorare in gruppo tenendo conto delle opinioni altrui termine nel modo migliore, avere cura di sé, delle proprie cose, degli ambienti in cui si vive e si opera Il bambino Il bambino è in grado E’ consapevole delle acquisisce la di affrontare, se trasformazioni che la capacità di opportunamente società attuale opera interpretare e supportato, le nuove nella nostra governare il proprio situazioni relazionali quotidianità, riuscire corpo; partecipare ad orientarsi e culturali che la alle attività nei quotidianità presenta all’interno di esse, a diversi contesti; (es. sa accettare una utilizzare i mezzi avere fiducia in sé e variazione di multimediali nello fidarsi degli altri; programma); non ha svolgimento delle realizzare le proprie difficoltà a cambiare proprie attività, attività senza gruppo di lavoro accettare la scoraggiarsi; provare complessità e la molteplicità delle piacere nel fare da situazioni che la sé e saper chiedere moderna società aiuto. multiculturale propone COMPETENZE CULTURALI Manifestare il gusto dell’apprendere Il bambino esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse Utilizzare adeguatamente gli strumenti disciplinari Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Il bambino rimuove gli atteggiamenti passivi nei confronti delle discipline e delle attività in generale, manifesta i propri interessi ed è motivato ad apprendere E’ in grado di accostarsi agli argomenti di studio con curiosità e desiderio di accrescere le proprie conoscenze e competenze, utilizzando non solo i libri di testo ma ogni altra fonte che lo permetta (enciclopedie, giornali, mezzi multimediali) Il bambino usa Conosce i propri adeguatamente gli testi scolastici e sa strumenti selezionare, di lavoro e sa all’interno di essi, organizzare il suo informazioni lavoro su indicazione pertinenti dell’insegnante all’argomento di 21 Comunicare utilizzando i vari tipi di linguaggio Esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Osservare la realtà e Osserva i fenomeni cogliere le relazioni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità E’ in grado di esprimersi utilizzando vari tipi di linguaggio verbale e non verbale E’ in grado di osservare la realtà e di mettere in relazione tra loro fatti ed eventi studio E’ consapevole della molteplicità e diversità dei linguaggi specifici, comprenderli e produrre messaggi verbali e non, saper leggere e costruire grafici, ricostruire lo sviluppo di una civiltà e collocarla nel tempo e nello spazio attraverso documenti iconografici Distingue i vari tipi di ambienti, è consapevole della relazione uomoambiente e del peso che quest’ultimo riveste nell’organizzazione delle attività umane e dello sviluppo sociale e culturale di una civiltà Fronteggiare e È curioso, Coopera con i Possiede capacità di risolvere situazioni esplorativo, pone compagni nello mediazione problematiche domande, discute, svolgimento di un all’interno confronta ipotesi, compito e/o nel di un gruppo, offre il spiegazioni, raggiungimento di un proprio aiuto ed obiettivo comune e soluzioni e azioni eventualmente porta un contributo accetta quello degli costruttivo nelle altri attività di gruppo; si rende disponibile verso i compagni in difficoltà Elaborare progetti di Racconta, inventa, Individua e raccoglie Sa elaborare vario tipo e tentare di ascolta e comprende informazioni proposte idonee alla realizzarli le narrazioni e la finalizzate allo realizzazione di un lettura di storie, svolgimento di un progetto e le mette dialoga, compito in discute, chiede sempre più pratica 22 spiegazioni e spiega, complesso usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. COMPETENZE RELAZIONALI Stabilire giuste relazioni con gli altri nei diversi contesti Il bambino riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto Stabilisce e mantiene relazioni positive con gli altri Manifestare sentimenti, comportamenti di tolleranza e di rispetto nei confronti delle varie forme di diversità Assumere atteggiamenti di rispetto dell’ambiente naturale e delle cose È consapevole delle differenze e sa averne rispetto Riconosce e rispetta le diversità e i punti di vista diversi dai propri Scopre e rispetta l’ambiente naturale circostante. Il bambino rispetta l’ambiente circostante ed assume comportamenti consoni alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente stesso Comprendere l’importanza dei codici e dei regolamenti Il bambino ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che Comprende, condivide e applica le regole, comportandosi in maniera adeguata nei diversi contesti In una situazione di studio o di gioco, sa confrontare la propria esperienza con quella dei compagni collaborando e correggendosi per realizzare un progetto E’ in grado di rispettare gli altri e la diversità di ciascuno, la legittimità delle idee altrui, aprire il gruppo ad esperienze e a stili di vita diversi Conosce i ritmi della natura e li rispetta, è consapevole che l’ambiente in cui viviamo è un bene comune da salvaguardare e adotta comportamenti adeguati (raccolta differenziata, uso di materiali biodegradabili, rispetto degli arredi della scuola e degli ambienti in cui viviamo e operiamo) Conosce, condivide e rispetta le regole della convivenza civile in ogni situazione: a scuola, per la strada, nel gioco, nello sport 23 determinano il suo comportamento. COMPETENZE DISCIPLINARI SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA IL SÉ E L’ALTRO E’ in grado di lavorare e relazionarsi serenamente in gruppi diversi e situazioni nuove; sa di avere una storia personale e sviluppa il senso dell’identità personale; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità, e sviluppa il senso di appartenenza CITTADINANZA E COSTITUZIONE Ha acquisito fiducia in sé Rispetta le regole di civile convivenza Collabora nel piccolo gruppo e nel gruppo classe Rispetta oggetti e luoghi della collettività SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ED. ALLA CONVIVENZA CIVILE E’ affidabile nel portare a termine gli impegni presi. Sa relazionarsi positivamente con gli altri. Conosce e apprezza culture e sensibilità diverse. Sa valorizzare la comunicazione nelle sue varie forme e nei diversi contesti. COMPETENZE ATTESE 5 anni: si racconta in termini autobiografici per riflettere su se stesso; apprezza il valore delle testimonianze storiche;dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. V Primaria: conosce il fatto morale e spirituale come fenomeno legato alle esigenze dell’uomo; conosce le regole e le forme della convivenza democratica e dell’organizzazione sociale anche in rapporto a culture diverse. III secondaria: apprezza la diversità intesa come potenziale ricchezza per il gruppo; assume comportamenti responsabili nel rispetto delle regole di convivenza; è capace di 24 IL CORPO E IL MOVIMENTO II corpo e le funzioni sensopercettive E’ in grado di descrivere in modo più particolareggiato il corpo e le sue espressioni Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo E’ in grado di fare giochi motori che implicano un semplice ordine di spazio e di tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva E’ in grado di decodificare linguaggi simbolici e iconici legati al corpo Il gioco, lo sport, le regole e il fair play E’ in grado di eseguire giochi motori a coppia e a squadra Sicurezza e prevenzione, salute e benessere E’ in grado di comprendere le fondamentali regole per la cura dell’ambiente CORPO MOVIMENTO E SPORT Il corpo e le funzioni sensopercettive Acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Acquisisce padronanza degli schemi motori e posturali e sa adattarsi alle variabili spaziali e temporali Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare i propri stati d’animo Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Comprende il valore delle regole e l’importanza di rispettarle Mostra autocontrollo e rispetto dell’avversario e dei compagni in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Il corpo e le funzioni sensopercettive È in grado di rilevare i principali cambiamenti morfologici del corpo e applicare conseguenti piani di lavoro per raggiungere un’ottimale efficienza fisica, migliorandole capacità condizionali (forza, resistenza, rapidità, mobilità articolare) Il movimento del corpo e la sua relazionecon lo spazio e il tempo Sa utilizzare e trasferire le abilità coordinative acquisite per realizzare gesti tecnici nei vari sport. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Sa applicare semplici tecniche di espressione corporea Il gioco, lo sport ,le regole e il fair play approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima. 5 anni : Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, sa coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto. V primaria: impiega capacità motorie in situazioni espressivo e comunicative e rispetta le regole del gioco e dello sport; conosce i comportamenti adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita. III secondaria: conosce e ha padronanza del linguaggio del corpo, adotta comportamenti sani e corretti. 25 situazione di gara e accetta la sconfitta Sicurezza e prevenzione, salute e benessere E’ consapevole delle funzioni fisiologiche e dei cambiamenti dovuti all’attività motoria I DISCORSI E LE PAROLE Ascoltare e parlare E’ in grado di comprendere ed eseguire richieste e consegne specifiche relative a proposte operative nei vari campi Leggere E’ in grado di codificare parole legate a immagini corrispondenti Riflettere sulla lingua E’ in grado, in una storia, di verbalizzare una sequenza di due azioni con rapporti di causa-effetto INGLESE Acquisisce interesse verso un codice linguistico diverso ITALIANO Ascoltare e parlare Comprende testi di vario tipo Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti Riferisce oralmente su un argomento Comprende il significato globale dei testi ascoltati riconoscendone gli elementi costitutivi Leggere Legge ad alta voce in maniera espressiva Comprende testi di vario tipo Scrivere Produce testi di diverso tipo connessi con situazioni quotidiane Riflettere sulla lingua Riconosce gli Sa sperimentare i corretti valori dello sport ed esercitarli in contesti diversi Sicurezza e prevenzione, salute e benessere Possiede le conoscenze fondamentali relative all’educazione alla salute, alla prevenzione ed alla promozione di corretti stili di vita. ITALIANO Ascoltare e parlare Sa adottare, a seconda della situazione comunicativa, opportune strategie di attenzione e di comprensione. Sa usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri. Leggere Sa selezionare fonti ritenute occasioni di arricchimento personale e culturale. Sa usare manuali o altri testi di studio per ricercare, raccogliere, rielaborare dati, informazioni, concetti. 5 Anni: Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie V primaria: comprende il significato generale di testi letti, ascoltati e riconosce gli elementi costitutivi dei messaggi impliciti ed espliciti; produce testi coerenti e coesi e ortograficamente corretti; ha padronanza dei 26 elementi costitutivi della frase semplice e complessa Conosce le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase; analizza la frase nelle sue funzioni Individua e usa in modo consapevole modie tempi del verbo INGLESE Ricezione orale Comprende semplici frasi ed espressioni di uso quotidiano Ricezione scritta Comprende testi brevi e semplici Interazione orale Interagisce con l’interlocutore in situazioni già note utilizzando espressioni e frasi adatte al contesto Produzione scritta Scrive messaggi semplici e brevi Scrivere Sa produrre testi organici e formalmente corretti. Sa scrivere sintesi di testi letti o ascoltati e utilizzarle per i propri scopi Riflettere sulla lingua Sa applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua Sa riconoscere le caratteristiche più significative di alcuni importanti periodi della storia della lingua italiana. INGLESE E II LINGUA COMUNITARIA Ricezione orale Sa comprendere messaggi orali inerenti argomenti familiari o scolastici Ricezione scritta Comprende i punti essenziali di messaggi chiari su argomenti familiari che affronta a scuola o nel tempo libero Produzione orale Comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee anche se può avere qualche mezzi linguistici per esprimere esperienze personali III secondaria: comprende e produce messaggi, utilizzando codici espressivi; conosce e confronta strategie comunicative appartenenti a strutture diverse 27 LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE •E’ in grado di comprendere gli elementi strutturali e le strutture formali in un’opera d’arte. E’ in grado di produrre elaborati grafici MUSICA Interiorizza il ritmo di una musica, ed è in grado di muoversi seguendo gli impulsi ritmici di un brano musicale; Esegue per imitazione ritmi elementari con il corpo e semplici strumenti ritmici; Esegue per imitazione brevi melodie; Riconosce i rumori e i suoni dell’ambiente circostante ; Utilizza la voce in modo creativo nel gioco. ARTE E IMMAGINE Riconosce gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale Rielabora e produce immagini in modo creativo Legge gli aspetti formali di alcune opere d’arte Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel territorio MUSICA Esegue per imitazione ritmi più complessi con il corpo e strumenti ritmici; Decodifica gli elementi linguistici (notazione e valori) costitutivi di un semplice brano musicale; Esegue per incertezza espositiva Interazione orale Comunica informazioni, conoscenze, concetti in modo chiaro e comprensibile Interazione scritta Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto esponendo opinioni e spiegandone le ragioni con frasi semplici ARTE E IMMAGINE Sa osservare, riconoscere e documentare il patrimonio artistico e culturale del presente e del passato. Sa realizzare un elaborato personale e creativo applicando le 4 regole del linguaggio visivo. Sa utilizzare tecniche e materiali differenti. MUSICA •Esegue per imitazione e decodifica ritmi e poliritmi sia col corpo che con strumenti ritmici; •Esegue per imitazione e decodifica brani corali all’unisono e COMPETENZE ATTESE 5 anni: Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. V primaria: osserva, descrive, rielabora immagini, forme, oggetti utilizzando le capacità visive, uditive, gestuali. III secondaria: sceglie strumenti e tecniche idonei alla produzione di un determinato elaborato. 5 anni: Acquisisce l’orientamento 28 imitazione melodie nell’estensione d’ottava (8 note); Utilizza in modo consapevole e creativo la voce, il proprio corpo, oggetti sonori e strumenti musicali; Esegue da solo e in gruppo semplici brani vocali/strumentali appartenenti a generi e culture differenti polifonici; Sa codificare e decodificare il linguaggio musicale tonale/mensurale; Sa collocare nel suo periodo storico un prodotto musicale e leggerlo in modo critico; Sa valutare in modo estetico e funzionale il prodotto musicale di cui fruisce; Sa usare un linguaggio tecnico appropriato. Attraverso la conoscenza del patrimonio musicale della sua e altrui società costruisce ed elabora una propria identità culturale. sonorospaziale e, attraverso l’uso, la consapevolezza della propria voce e del proprio corpo. Impara ad esprimersi attraverso la pratica del canto e l’esperienza bodyritmica. Sviluppa la sua fantasia inventando storie sonore. V primaria: Osserva, descrive, rielabora prodotti sonori e musicali sviluppando le capacità percettive, uditive, emissive, espressive. Crea brevi melodie adattandovi testi in forma di semplici canzoni. III secondaria: Concettualizza il messaggio sonoromusicale; Usa consapevolmente la terminologia tecnica della disciplina musicale; Acquisisce senso critico/estetico in campo artistico/musicale; Comprende, riproduce e interpreta prodotti ed eventi musicali del passato; Comprende, produce e interpreta prodotti ed 29 LA CONOSCENZA DEL MONDO: Numeri E’ in grado di fare giochi strutturati con i numeri (tombola, pallottoliere) E’ in grado di eseguire rappresentazioni numeriche Spazio e figure Riconosce e riproduce le figure geometriche di base Problemi E’ in grado di risolvere semplici problemi di tipo concreto legati all’esperienza Relazioni, misure, dati e previsioni E’ in grado di manipolare, smontare, rimontare seguendo indicazioni verbali SCIENZE E’ in grado di formulare ipotesi riferite a semplici e comuni eventi naturali osservati (es. trasformazione del ghiaccio in acqua, ecc.), seguendo le indicazioni ed i suggerimenti dell’insegnante Intuisce l’importanza di rispettare l’ambiente MATEMATICA Numeri Conosce la divisione con resto fra numeri naturali e individua multipli e divisori di un numero Esegue le quattro operazioni con sicurezza Utilizza numeri decimali, frazioni e percentuali in situazioni quotidiane Spazio e figure Descrive, rappresenta e classifica, con strumenti adeguati, figure geometriche Determina aree e perimetri di figure geometriche Problemi Individua e utilizza le informazioni necessarie per risolvere problemi Relazioni, misure, dati e previsioni Riconosce vari e diversi attributi misurabili delle diverse figure geometriche, e vi associa processi di misurazione, sistemi ed unità di misura ed opera trasformazioni delle stesse Esegue semplici rilevamenti statistici e MATEMATICA Numeri Possiede padronanza del calcolo nei vari insiemi numerici. Spazio e figure Sa riconoscere e risolvere problemi di vario genere Relazioni e funzioni Sa tradurre una situazione esaminata in termini matematici e produrre le relative formalizzazioni Misure, dati e previsioni Conosce e applica relazioni, proprietà e strumenti matematici SCIENZE Fisica e chimica Sa utilizzare le tecniche della sperimentazione, raccogliere, analizzare ed interpretare dati. Astronomia e Scienze della terra Sa inquadrare l’ambiente di vita locale e globale in un sistema dinamico di relazioni. Biologia Sa gestire in maniera corretta il proprio corpo, attuare eventi musicali del proprio tempo; 5 anni: Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. V primaria: classifica, misura, quantifica, ordina elementi, fatti e fenomeni; risolve situazioni problematiche utilizzando procedimenti logici e aritmetici; individua, comprende e conosce i fenomeni naturali attraverso il metodo di indagine scientifica; analizza semplici macchine e strumenti; usa il computer. III secondaria: usa consapevolmente il linguaggio grafico, simbolico e la terminologia specifica per spiegare fenomeni e problemi; usa il computer per interagire con realtà sempre più ampie. 30 rappresenta i dati raccolti mediante i vari grafici SCIENZE Oggetti, materiali e trasformazioni Costruisce operativamente i concetti geometrici e fisici in relazione all’esperienza quotidiana (lunghezze, angoli, superfici, capacità/volume, peso, temperatura, ecc.) Osserva riconosce e descrive fenomeni fondamentali del mondo fisico e biologico Osservare e sperimentare sul campo Indaga e coglie relazioni, analogie e differenze tra ecosistemi e i viventi Osserva con frequenza i viventi e gli ambienti naturali e ne registra le variazioni L’uomo, i viventi e l’ambiente Conosce il ciclo vitale degli esseri viventi Conosce e compara l’anatomia e la fisiologia dei viventi Rispetta l’ambiente Rispetta il proprio corpo (ed. alla salute e scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. 31 LA CONOSCENZA DEL MONDO: STORIA Organizzazione delle informazioni E’ in grado di strutturare in sequenza logico-temporale un racconto, un’esperienza, ecc. Strumenti concettuali e conoscenze E’ in grado di cogliere la distinzione fra i sottoconcetti di prima e dopo e di precedente e successivo Produzione E’ in grado di ascoltare e comprendere semplici testi narrati e/o letti alimentare) TECNOLOGIA E INFORMATICA Esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo Individua il funzionamento di semplici macchine e artefatti Esamina, compone e scompone oggetti Utilizza le TIC (Tecnologie della Informazione e della Comunicazione) nel proprio lavoro STORIA Organizzazione delle informazioni Rappresenta graficamente e verbalmente i fatti storici Uso dei documenti Sa ricavare informazioni da documenti di diversa natura (fonti) per la comprensione di un fenomeno storico Strumenti concettuali e conoscenze Conosce i concetti fondamentali della storia Colloca sulla linea del tempo gli eventi storici studiati Individua relazioni tra gli elementi caratterizzanti una civiltà Coglie analogie e TECNOLOGIA E INFORMATICA Conosce e coglie l’evoluzione tecnologica in rapporto all’ambiente Sa rilevare le proprietà fondamentali dei materiali. Sa eseguire la rappresentazione grafica degli oggetti. Sa comprendere i problemi legati all’energia STORIA Uso dei documenti Sa usare fonti di tipo diverso (documentarie, iconografiche, narrative,materiali, orali ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti Organizzazione delle informazioni Sa formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte Strumenti concettuali e conoscenze Sa selezionare, schedare e organizzare le informazioni con mappe, schede tabelle e grafici Produzione Sa esporre le conoscenze storiche acquisite 5 anni: È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. V primaria: conosce, ricostruisce e comprende eventi e trasformazioni nella realtà storica e ambientale; interpreta il sistema territoriale e il sistema antropofisico; è consapevole del valore "ambiente" III secondaria: è consapevole degli eventi e delle trasformazioni della realtà storica e geografica, della necessità della tutela dell'ambiente. 32 differenze fra quadri storicosociali differenti nello spazio e nel tempo Conosce il metodo di lettura di una fonte e individua le informazioni contenute in essa Produzione Elabora i concetti appresi in forma di racconto orale, utilizzando il lessico specifico, e disegni LA CONOSCENZA DEL GEOGRAFIA- ED. MONDO: AMBIENTALE Orientamento Orientamento Riconosce i diversi Si orienta nello ambienti della scuola spazio e sulle carte e la loro finalità geografiche Linguaggio della geoutilizzando i punti graficità cardinali •Riconosce e nomina Carte mentali elementi Estende le dell’ambiente naturale: i proprie carte monti, i fiumi, i mentali al vegetali ecc.ecc. territorio italiano Paesaggio attraverso Esplora ed osserva lo l’osservazione spazio a partire dai indiretta Linguaggio della luoghi dell’esperienza personale: aula – geo-graficità scuola Ricava Territorio e regione informazioni dalle Riconosce alcune carte geografiche Sa localizzare forme di inquinamento e loro sulla carta conseguenze geografica Riconosce alcune delle dell’Italia la bellezze naturali posizione delle ed artistiche del territorio. regioni fisiche e amministrative Paesaggio Conosce gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. GEOGRAFIA -ED. AMBIENTALE Carte mentali Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze Concetti geografici e conoscenze Conosce e localizza i principali aspetti ed elementi geografici fisici e antropici dell'Europa e del mondo. Ragionamento spaziale Sa individuare nella complessità territoriale i più evidenti collegamenti spaziali e ambientali: 5 anni: È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. V primaria: conosce, ricostruisce e comprende eventi e trasformazioni nella realtà storica e ambientale; interpreta il sistema territoriale e il sistema antropofisico; è consapevole del valore "ambiente" III secondaria: è consapevole degli eventi e delle trasformazioni della realtà storica e geografica, della necessità della tutela dell'ambiente 33 Regione Conosce e utilizza il lessico specifico disciplinare Territorio e regione Comprende che l’ambiente è costituito da elementi fisici e antropici Individua problemi relativi alla tutela del patrimonio ambientale e culturale Analizza gli aspetti problematici del rapporto uomoambiente e ne coglie soluzioni interdipendenza di fatti e fenomeni e rapporti tra elementi. Linguaggio della geo-graficità È in grado di conoscere e localizzare i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, laghi…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell'’Europa e del Mondo Immaginazione geografica Sa immaginare in modo geograficamente corretto paesaggi lontani utilizzando carte, grafici relazioni di viaggiatori, testi descrittivi. Metodi, tecniche, strumenti propri della disciplina Sa leggere carte stradali, piante, calcolare distanze per muoversi in modo coerente e consapevole RELIGIONE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù. Matura un positivo senso di sé e Confronta la propria esperienza religiosa con quella delle altre religioni. Riconosce che il SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Sviluppa una graduale coscienza di sé come persona, che coglie nella relazione con gli altri un’opportunità di crescita, 34 sperimenta relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa. Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste,preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici. Sa narrare le storie ascoltate. Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo. messaggio principale di Gesù è il suo amore verso tutti. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento. Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale. Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al mondo in cui lui stesso percepisce vive tali festività. Individua i valori che devono essere condivisi da tutti per costruire una società di pace maturando un’identità accogliente, collaborativa e solidale. Riconosce il valore della religione nella cultura e nella storia dell’umanità, a partire da ciò che osserva nel proprio territorio. Comprende il messaggio del Cristianesimo che scaturisce dalla Bibbia individuando le tappe essenziali della storia della salvezza e della Chiesa. Comprende il messaggio del Cristianesimo che scaturisce dalla Bibbia individuando le tappe fondamentali della storia della salvezza e della Chiesa. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, opere d’arte, luoghi di culto, preghiere, riti), individuandone le tracce presenti nel nostro ambiente. Riflette in vista di scelte di vita responsabili, imparando a dare valore ai propri comportamenti. 35 C7- METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE La scuola, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie didattiche ed operative che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del proprio sapere attraverso un processo di apprendimento personalizzato, nel rispetto delle metodologie specifiche delle varie discipline e dei sistemi simbolico- culturali dei vari campi di esperienza, per garantire lo sviluppo armonico degli alunni e il successo formativo. LAVORO DI GRUPPO PROBLEMSOLVING GIOCO METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE DIDATTICA LABORATORIALE LEZIONE INTERATTIVA RICERCAAZIONE DIDATTICA PER CONCETTI SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’Infanzia si prefigge di raggiungere gli obiettivi e i traguardi attraverso: • individualizzazione dei percorsi formativi per permettere a tutti i bambini di raggiungere gli obiettivi programmati; • personalizzazione in merito alle potenzialità che valorizzano i talenti di cui ciascuno dispone; 36 • flessibilità nell’applicazione delle proposte didattiche, tenendo conto dei tempi, dei ritmi, degli stili cognitivi, della personalità, delle motivazioni e degli interessi di ogni singolo bambino; • stimolazione alla valorizzazione del gioco in tutti i suoi effetti; • organizzazione sociale delle attività: coppia, piccoli gruppi, etc.; • impiego di strumenti, sussidi, schede operative atte a richiamare e valorizzare i vissuti; • sollecitazione della creatività in tutte le sue forme espressive; • apertura del lavoro di sezione alla collaborazione tra le classi, nella condivisione di alcune attività comuni e aggreganti, attraverso attività collettive. Il ritmo della giornata educativa del bambino è determinato tenendo presenti sia le finalità proprie della scuola dell’Infanzia (autonomia, identità personale, competenza, cittadinanza), sia alcuni criteri orientativi quali: • Fornire al bambino dei punti di riferimento esterni sicuri e costanti; • Salvaguardare il suo benessere psicofisico; • Considerare la percezione del tempo e le sue componenti emotive; • Proporre un armonico alternarsi di attività che richiedono una diversa intensità di impegno: attività libera e strutturata, esperienze socializzate ed individuali; • Sviluppare l’orientamento nello spazio e nel tempo. Le attività tipiche che si svolgono sono: • Attività di psicomotricità; • Attività grafico-pittoriche e manipolative; • Attività di educazione linguistica; • Attività logico-matematiche e scientifiche; • Attività di educazione musicale; • Attività di drammatizzazione; • Attività di religione/attività alternative. Le Indicazioni Ministeriali evidenziano la necessità di favorire un maggiore dialogo tra scuola e famiglia, la capacità di incontrare i genitori e ascoltarli diventa importante per la costruzione di un’ alleanza educativa. Tutta l’organizzazione dell’ambiente, dalla scansione dei tempi della giornata dei bambini, all’organizzazione degli spazi, alla progettazione dei percorsi di apprendimento sarà coerente con l’idea di una comunità di persone che condividono una significativa esperienza di crescita. 37 SCUOLA PRIMARIA Le attività didattiche saranno organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare o individualizzare gli interventi. Il Piano Formativo previsto si avvale di una metodologia basata su: • Attenzione ai bisogni e all’esperienza dei bambini; • Facilitazione delle comunicazione e delle relazioni interpersonali tra pari e adulti; • Clima di fiducia reciproco e di rispetto; • Condivisione di esperienze, obiettivi e regole tramite lavori di gruppo; • Piacere della ricerca e dell’autoformazione; • Sperimentazione e manipolazione di materiali; • Processo di graduale ampliamento di conoscenze, abilità e competenze; • Problematizzazione delle esperienze; • Incentivazione degli interessi e della creatività per favorire lo spirito critico e il • coinvolgimento attivo; • Promozione dell’autonomia del bambino; • Rispetto e valorizzazione delle diversità; • Sviluppo di percorsi individualizzati; • Utilizzo di una prospettiva interdisciplinare; • Realizzazione di attività laboratoriali e progettuali. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Le metodologie adottate saranno: • coerenti con gli obiettivi del POF, con quelli propri delle discipline e con le verifiche somministrate; • rispettose sia dei ritmi e degli stili di apprendimento degli allievi (gradualità) che della continuità tra i diversi ordini e gradi di istruzione; • volte a stimolare un atteggiamento attivo e partecipativo. In base a quanto premesso, si farà ricorso ai seguenti criteri metodologici: • stimolo alla motivazione attraverso l’informazione dell’obiettivo da raggiungere e la presentazione problematica del contenuto; • valorizzazione delle esperienze concrete come punto di partenza per pervenire alla successiva formalizzazione; • gradualità nei percorsi e continuità nelle esperienze; 38 • valorizzazione anche dei piccoli successi ottenuti che possono tradursi in rinforzi positivi per gli apprendimenti successivi; • percorsi personalizzati. Si adotterà uno stile di insegnamento che sarà interattivo e per animazione, secondo i momenti. Verrà utilizzato in particolare il metodo della ricerca (individuale e di gruppo) per la possibilità che offre di indagare in campi diversi con obiettivi e tecniche multiple. Ampio spazio verrà riservato all’operatività ed alle attività di tipo laboratoriale in quanto è proprio attraverso il fare che i ragazzi apprendono con maggiore facilità. C8- VALUTAZIONE SCUOLA DELLINFANZIA La scuola dell’Infanzia si avvale di metodi e strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare progressivamente lo sviluppo e l’apprendimento del bambino. In questo senso, l’attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle informazioni, (quali ad esempio, memorizzare, rappresentare, comprendere, stabilire relazioni casuali e spaziali ), ed il ricorso a materiali strutturali e informali da manipolare, esplorare e ordinare, attivano determinati andamenti e graduate occasioni che consentono la conquista di una maggiore sicurezza e organizzazione delle conoscenze. All’interno dell’azione professionale dell’insegnante, si colloca come dimensione trasversale l’OSSERVAZIONE, occasionale e sistematica, appresa ed esercitata attraverso specifici itinerari formativi che consentono di valutare le esigenze del bambino per riequilibrare le proposte educative in rapporto alla qualità delle sue risposte. OSSERVAZIONE come strumento basilare per guidare la verifica della utilità e della adeguatezza del processo educativo. L’itinerario che si compie nella scuola assume pieno significato nella misura in cui può essere rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito e socializzato. Quindi: OSSERVAZIONE LUDICA OSSERVAZIONE ESPLORATIVA OSSERVAZIONE SOCIALE OSSERVAZIONE COGNITIVA OSSERVAZIONE LOGICA-MATEMATICA OSSERVAZIONE ESPRESSIVA E COMUNICATIVA 39 OSSERVAZIONE DELLA CREATIVITA’ VERBALE E NON VERBALE OSSERVAZIONE ESPRESSIVA-PITTORICA OSSERVAZIONE MANIPOLATIVA OSSERVAZIONE DELLA PSICOMOTRICITA’ OSSERVAZIONE SOCIO-AFFATTIVA E DELLA CONVIVENZA CIVILE OSSERVAZIONE documentata come valutazione dei livelli di sviluppo. Essa prevede: Un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui il bambino accede alla scuola dell’infanzia Dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare ed individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento Dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa e didattica e dell’esperienza scolastica. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Le conoscenze e le competenze acquisite saranno testate attraverso: • prove d’ingresso • verifiche formative in itinere • verifiche sommative orali, scritte, grafiche. Verrà valutato il progresso compiuto da ogni alunno nelle situazioni di apprendimento attivate per il raggiungimento degli obiettivi programmati, in relazione ai livelli di partenza di ciascuno. Parametri utili alla valutazione saranno : • Competenze : qualità e quantità delle conoscenze applicate spontaneamente o con un livello di aiuto adeguato al livello di prestazioni richieste. • Capacità di collegare le conoscenze apprese e le attività fra di loro. • Capacità di applicazione a situazioni nuove. • Capacità di utilizzare procedure, strumenti operativi, sistemi di rappresentazione, in modo da cogliere aspetti pertinenti al problema. • Capacità di comprendere ed utilizzare correttamente termini e simboli. 40 GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO Livello Prestazioni dell’alunno Possiede una conoscenza attinta da ambiti pluridisciplinari con sicura padronanza. 10 Sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le procedure acquisite. E’ capace di effettuare valutazioni autonome, complete ed approfondite. Possiede una conoscenza completa e coordinata. Ha la capacità di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire le loro 9 relazioni. E’ in grado di effettuare valutazioni autonome seppur parziali e non approfondite. Possiede una conoscenza completa ed approfondita. 8 Non commette errori né imprecisioni nell’esecuzione dei problemi. Sa effettuare analisi e sintesi complete ed approfondite, ma con aiuto. Se sollecitato è in grado di effettuare valutazioni approfondite. Conosce e comprende i vari contenuti , non solo fondamentali. 7 Non commette errori ma incorre in imprecisioni. Sa effettuare analisi complete ma non approfondite; sa sintetizzare le conoscenze, ma deve essere guidato. Possiede conoscenze 6 non approfondite. Non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici. E’ in grado di effettuare analisi e sintesi parziali. Possiede conoscenze frammentarie e/o superficiali. 5 Commette errori nell’esecuzione di compiti . Commette gravi errori. Non riesce ad applicare le conoscenze . 4 Non è in grado di effettuare alcuna analisi. Non è capace di autonomia di giudizio anche se sollecitato. Non conosce gli argomenti proposti . 3 Si sottrae alle verifiche. 41 SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA VOTO DIECI NOVE OTTO SETTE SEI CINQUE DESCRITTORI Dimostra vivo interesse per tutte le attività proposte dalla scuola, sia curricolari che extracurricolari. Si impegna con serietà e continuità nel lavoro, sia a casa che in classe. Partecipa attivamente al dialogo educativo e osserva le norme che regolano la vita scolastica. Si relaziona positivamente con i compagni e i docenti e svolge un ruolo propositivo e di stimolo nell’ambito della classe. Dimostra interesse per tutte le attività proposte dalla scuola. Si impegna con sostanziale serietà e continuità nel lavoro, sia a casa che in classe. Partecipa al dialogo educativo. Si relaziona correttamente con i compagni e i docenti, svolge un ruolo positivo nell’ambito della classe, osserva le norme che regolano la vita scolastica. Evidenzia attenzione ed interesse per parte delle discipline. Frequenta con sostanziale regolarità le lezioni e rispetta generalmente le regole scolastiche. Si relaziona positivamente con i compagni ed i docenti. Non sempre attento e partecipe al dialogo educativo. Non contribuisce, con i suoi atteggiamenti, a creare in classe un clima positivo. Evidenzia difficoltà di relazione con i docenti. Talvolta si assenta per evitare le verifiche programmate, e episodicamente si presenta in ritardo all’avvio delle lezioni. Alcuni suoi comportamenti sono stati anche oggetto di annotazioni disciplinari sul registro di classe. Crea in classe, con i suoi atteggiamenti, spesso tendenti a disturbare la lezione o aggressivi nei confronti di alcuni compagni, un clima poco adatto per un sereno dialogo educativo. Manifesta un atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei docenti. Determinati comportamenti sono stati oggetto di annotazioni disciplinari sul registro di classe, di susseguenti comunicazioni ufficiali alla famiglia e/o di provvedimenti disciplinari adottati dal Consiglio di classe. Scarsa la frequenza e numerosi i ritardi all’avvio delle lezioni. E’ recidivo nella commissione di reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana. Ha commesso gravi atti di violenza o tali da determinare seria apprensione a livello sociale. 42 C9- CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO La continuità del processo educativo tra i tre ordini di scuola mira ad un processo unitario, al quale ciascuna scuola, con la propria specificità, contribuisce con pari dignità educativa e secondo una logica di sviluppo organico e coerente. Lo specifico progetto d’Istituto, elaborato dalla Funzione Strumentale addetta, prof. Lucio Imbriglio, persegue i seguenti obiettivi: • PASSAGGIO SCUOLA DELL’INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA > Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola; > Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità; > Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto; > Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e competenze; > Interiorizzare, all'interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di simpatia e di accettazione reciproca; • PASSAGGIO SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO > Fornire agli alunni la certezza che il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria avviene in un ambito di reale continuità; > Rendere familiare l'ambiente della scuola secondaria sotto l'aspetto logistico, didattico e relazionale; > Promuovere il senso di appartenenza alla nuova realtà scolastica; > Operare scelte didattiche e educative che siano in sintonia con quelle intraprese nella scuola primaria; > Operare una corretta e mirata prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica; • ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE (Passaggio dalla secondaria di primo grado a quella di secondo grado) > Offrire agli alunni delle classi terze una panoramica chiara ed esaustiva degli indirizzi di studio relativi al secondo ciclo dell’istruzione, anche in visione della professione futura; 43 > Aiutare gli alunni nella scelta della scuola di secondo grado in relazione ai seguenti parametri: inclinazioni e capacità personali, desideri per una futura professione, raggiungibilità degli istituti; > Formulare un consiglio orientativo che, tenendo conto dei parametri sopra esposti, sia di reale aiuto per i singoli allievi e le loro famiglie per la scelta della scuola superiore; > Operare una corretta e mirata prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica; attraverso lo svolgimento delle seguenti attività: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL'INFANZIA Attività ludiche di vario genere Schede di pregrafismi riferiti alla storia Attività motorie e musicali Incontri, tra gli insegnanti dei due ordini di scuola per conoscere e confrontare i rispettivi obiettivi, contenuti, metodi, criteri di verifica e di valutazione e progetti specifici Interventi nelle singole classi terminali della scuola del primo ciclo, sia da parte di docenti interni sia da parte di docenti/rappresentanti di scuole superiori del territorio finalizzati a fornire una panoramica d’insieme relativa ai corsi di studi di scuola superiore con i relativi sbocchi lavorativi. Composizione di un vade-mecum da fornire ai ragazzi che possa aiutarli nella scelta consapevole della scuola superiore. Composizione di un questionario da sottoporre ai ragazzi al fine di individuare nel modo maggiormente personalizzato possibile i criteri per la formulazione del giudizio orientativo. Apertura di uno “Sportello online” dove gli alunni possono chiedere tutte le informazioni riguardanti la scelta della scuola superiore e la relativa preiscrizione. 44 C10- L’INCLUSIONE: una scuola di tutti e di ciascuno “Nella visione di un mondo che cambia lo studente è posto al centrodell’azione educativa.” In coerenza con i principi dell’inclusione e dell’integrazione delle culture, questa scuola si pone l’obiettivo di valorizzare ogni soggetto nella sua unicità quale possessore di risorse che possono essere messe a disposizione degli altri. La scuola è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una pluralità di studenti che manifestano disagio, difficoltà o disturbo e su questa base organizzare risposte adeguate, garantendo a tutti e a ciascuno uguaglianza delle opportunità formative , valorizzazione delle differenze individuali, qualità dell’istruzione. Gli alunni che presentano difficoltà ma che non sono “ certificati” vengono identificati con l’acronimo BES ( Bisogni Educativi Speciali) con il quale si indica “ una qualsiasi difficoltà evolutiva in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia e che necessita di educazione speciale individualizzata. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali. Il Progetto nasce da un’idea di attuazione di una Scuola che sa rispondere adeguatamente a tutte le difficoltà degli alunni e sa prevenirle, ove possibile, diventando Scuola inclusiva per tutti. Una scuola dove si eliminano le barriere all’apprendimento e alla partecipazione di ognuno offrendo a tutti gli alunni un’opportunità di crescita personale basata sulle attitudini e sulle risorse attive di apprendimento, rispondendo alle linee di sviluppo di una democratica formazione culturale di base e di una crescita affettiva-relazionale. La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa 45 la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i docenti. La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall’altra si trova ad operare anche con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto, e deprivato. Emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale. I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque: • alunni con disabilità • alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) • alunni con deficit del linguaggio • alunni con disturbo oppositivo provocatorio alunni con disturbo della condotta in adolescenza • alunni con disagio socio-culturale. Come previsto dalla CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES. 46 Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci di favorire opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di offrire loro un contesto più efficace. Bisogni che richiedono l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dell’inclusività:1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);3) strumenti compensativi;4) misure dispensative;5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali. La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni trans-didattiche, quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura etc. Finalità Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di Scuola e in quello indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel senso più ampio. E inoltre: • finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società; • elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione, orientamento. Obiettivi generali: • Offrire l’opportunità di proseguire con profitto e autonomia l’iter scolastico. • Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile. • Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile, attività svolte autonomamente. • Favorire la crescita globale degli alunni stranieri, accompagnandone lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo. 47 Obiettivi specifici • Attivazione dei G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione): per questo il Gruppo di Lavoro G.L.H, che trova costituzione e fondamento nella legge 104/92, estende il proprio ambito d'azione alle problematiche relative a tutti i BES, diventando Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, per redigere e monitorare il Piano di Integrazione inserito nel POF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali ecc… • Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. • Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della Programmazione didattico-educativa finalizzata all’integrazione. Il Piano Didattico Personalizzato ( PDP), elaborato per ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali, ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a: • ridurre al minimo i modi tradizionali “ di fare scuola” ( lezione frontale , completamento di schede che richiedono ripetizione di nozioni o applicazioni di regole memorizzate, successione di spiegazione-studio interrogazioni…); • sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili di apprendimento degli studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento; • utilizzare mediatori didattici diversificati ( mappe, schemi, immagini); • collegare l’apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli studenti; • favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità, mediante attività di tipo laboratoriale; • sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma dimappe da utilizzare come facilitatori procedurali nella produzione di un compito; • far leva sulla motivazione ad apprendere. 48 C11- VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Le iniziative relative a tale ambito sono un momento importante della programmazione delle attività scolastiche. Esse costituiscono, per gli alunni, non solo occasione di conoscenza di luoghi di interesse storico, geografico, sociale, culturale o economicoproduttivo, ma sono l’occasione per facilitare il raggiungimento di rilevanti obiettivi formativi quali: l’autonomia, sereni rapporti interpersonali, capacità di orientamento scolastico e professionale. Gli itinerari e le mete sono, per tale motivo, strettamente correlati alla programmazione educativa e didattica. I criteri per il loro svolgimento possono essere riassunti come segue: -vanno programmate a inizio d’anno dai vari consigli di classe; -le proposte dei consigli di classe confluiscono nel piano annuale deliberato dal collegio docenti; -il piano annuale, con gli eventuali aggravi di spesa, va deliberato dal consiglio di istituto; -l’intero progetto va inserito nel programma annuale L’organizzazione di detta attività è affidata ad una funzione strumentale e alla relativa commissione nominata dal collegio. 49 C12- IL RAPPORTO SCUOLA- FAMIGLIA I rapporti tra docenti e genitori avvengono all’interno degli organismi scolastici, nei colloqui individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell’anno. Il momento dell’informazione costituisce uno degli elementi importanti della vita della scuola. L’informazione sulla situazione scolastica dei singoli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado avviene attraverso il Registro on- line, la comunicazione dei risultati delle verifiche scritte e per mezzo dei colloqui individuali, durante i quali vengono fornite informazioni più dettagliate e si attua uno scambio di opinioni sui metodi di intervento educativi da utilizzare con gli alunni. Nel caso in cui un genitore fosse impossibilitato a partecipare ai colloqui individuali, i docenti si rendono disponibili a ricercare spazi idonei, purché concordati preventivamente, per un opportuno dialogo. Altre informazioni possono trovare spazio :nelle assemblee pomeridiane, nei colloqui individuali orientativi ( classi terze secondarie di 1° grado), nelle riunioni dei consigli di classe e di interclasse. Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche, le famiglie vengono opportunamente avvertite tramite diario, telefonata, lettera. 50 C13-VALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il POF è uno strumento flessibile che richiede continui adattamenti e aggiornamenti per realizzare al meglio le proprie finalità. E' quindi necessaria una continua verifica dell'intera attività scolastica (organizzativa, amministrativa e didattica), orientata all'autovalutazione e finalizzata al miglioramento progressivo e globale del servizio offerto e al miglioramento della qualità non soltanto dei risultati ottenuti ma di tutte le modalità, gli strumenti e i percorsi necessari per ottenerli. Sapersi mettere dinamicamente e consapevolmente in discussione è il modo migliore per non fermarsi, per crescere insieme in un mondo di cui cambiano quotidianamente i bisogni e le relative domande, anche nel campo dell’istruzione. A tale scopo saranno sottoposti test e questionari a tutte le componenti scolastiche (dirigenti, docenti, ausiliari, amministrativi, alunni, famiglie), con le seguenti finalità: rilevare statisticamente la percezione che le diverse componenti scolastiche hanno della realtà scolastica attuale, considerata tanto nelle sue strutture materiali e organizzative, quanto nelle sue finalità istituzionali, educative e didattiche; suggerire procedure valide per migliorare la partecipazione e la produttività a tutti i livelli; costituire un “centro di qualità” per la supervisione delle diverse realtà scolastiche (logistiche, amministrative, organizzative, didattiche), anche ai fini di un'autovalutazione orientata ad evidenziare i fattori di efficienza, efficacia, legalità. I dati ottenuti, raccolti su appositi tabulati e resi pubblici, forniranno un esauriente riscontro sulla qualità e l’efficacia dell’Offerta Formativa. 51 D D-PARTE QUARTA: AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA D1- I PROGETTI D’ISTITUTO SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 52 D2- CONCORSI E MANIFESTAZIONI In base alle decisioni dei plessi, derivate da esigenze didattico- formative, gli alunni potranno partecipare a concorsi, rassegne, mostre didattiche, manifestazioni e convegni promossi da scuole, enti, associazioni territoriali e non. 53 E- PARTE QUINTA: REGOLAMENTO E FUNZIONAMENTO E1- REGOLAMENTO D’ISTITUTO Norme comuni Diritti degli alunni L’alunno ha diritto ad una scuola che ponga al centro dei propri obbiettivi educativi la solidarietà umana, nella convivenza democratica, secondo lo spirito della nostra Costituzione. La persona dello studente è inviolabile e la sua dignità va sempre tutelata. Egli ha diritto alla libertà di pensiero, di critica, di parola nell’ambito di una dialettica democratica corretta. L’alunno ha il diritto di usufruire del tempo scolastico e delle opportunità educative che in esso sono organizzate, senza che niente intralci il normale funzionamento della giornata scolastica. La Scuola si impegna ad assicurare agli alunni un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità, anche attraverso offerte formative e integrative. L’alunno che si trovi in condizioni di malessere o abbandono nella vita extrascolastica ha diritto ad una scuola che non ignori questa sua situazione, ma ne tuteli la fragilità ed esplori le possibili soluzioni utili perché possa evolvere positivamente. L’alunno ha diritto a ricevere un insegnamento che proceda secondo Itinerari razionali e coerenti. La Scuola deve garantire il necessario raccordo e la continuità nella programmazione di insegnamenti diversi. Essa deve informare alunni e genitori in modo adeguato e comprensibile. L’alunno ha diritto di vedere riconosciuti di volta in volta i propri progressi, anche parziali, e ha diritto ad una pratica didattica che usi lo strumento dell’incoraggiamento per promuovere la crescita culturale ed umana ed affermare la propria autonomia. L’alunno e i suoi genitori devono essere informati sui contenuti, sui metodi di insegnamento, sugli obiettivi programmati e sui criteri di valutazione del proprio rendimento e del proprio comportamento. L’alunno ha il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti, accoglienti. 54 L’alunno che ritenga di aver subito grave ingiustizia o di essere oggetto di grave discriminazione può appellarsi al Capo d’Istituto che deve impegnarsi a far chiarezza e a tutelare i suoi diritti. Ingresso Gli alunni delle scuole dell’I.C. sono tenuti a rispettare gli orari di ingresso e di uscita. Ai genitori non è consentito, di norma, l’accesso alle classi, neppure in caso di rientro pomeridiano, se non per colloqui o assemblee. Gli alunni raggiungono autonomamente le aule, dove sono già presenti gli insegnanti. A coloro che, per qualsiasi motivo, non rispettano l’orario di ingresso, non ne danno comunicazione preventiva e si presentano dopo le ore 9.15, non potrà essere garantita la mensa. Gli alunni dovranno trovarsi davanti alla scuola qualche minuto prima del suono della campana, quando raggiungeranno le rispettive aule; i docenti in servizio alla prima ora li attenderanno in classe. La vigilanza degli alunni nell’atrio e lungo le scale sarà esercitata dai collaboratori scolastici. Nel caso in cui il personale ausiliario fosse carente, un insegnante per ciascun corso salirà le scale con gli alunni, per aumentare la sorveglianza. Il cambio dell’ora deve avvenire con rapidità. I docenti che assumono servizio nelle ore successive, non attenderanno il suono della campana in sala professori, ma raggiungeranno l’aula cinque minuti prima del suono della campana, in modo da subentrare in classe al collega dell’ora precedente. Ritardi Gli alunni della Scuola Primaria che arrivano a scuola oltre gli orari stabiliti devono essere accompagnati da un adulto. Il ritardo viene annotato dagli insegnanti e firmato dalla persona che accompagna il bambino. Dopo il terzo ritardo la scuola invierà alla famiglia un richiamo scritto. Gli alunni della Scuola Secondaria dovranno presentarsi in classe entro l’orario di inizio delle lezioni. L’alunno ritardatario sarà comunque accolto in classe nel corso della prima ora. I ritardi di pochi minuti, ma ripetuti, dovranno essere comunicati alla famiglia e conseguentemente giustificati dalla stessa. 55 Consegna degli alunni al termine delle lezioni Al termine della giornata scolastica l’uscita degli alunni avviene sotto la vigilanza del personale docente, dopo il suono della campanella. Gli insegnanti avranno cura di affidare personalmente i bambini ai genitori o alle persone da questi delegate, presenti negli spazi di pertinenza della scuola. A tal fine dovrà essere richiesta apposita delega scritta da parte di quei genitori che intendono far ritirare i propri figli da scuola da “terzi”. Le deleghe dovranno essere conservate nel registro di classe a disposizione anche di eventuale personale supplente. A tutela dei minori e dei docenti, non è consentito agli alunni tornare a casa da soli o accompagnati da altri minori. La responsabilità della scuola cessa al subentro, almeno potenziale, dei genitori o di persone da questi incaricate (Cass. 30 marzo 1999 n. 3074); In caso di imprevedibile ed eccezionale, ritardo il genitore è tenuto ad avvisare la scuola che provvederà alla custodia temporanea del minore. Se il ritardo dei genitori si ripete, il Dirigente Scolastico invierà loro un richiamo scritto. Dopo tale intervento, nel caso di comportamento recidivo da parte della famiglia, la scuola avviserà le forze dell'ordine configurandosi il caso di abbandono di minore ( art. 591 del codice penale ). I genitori separati dovranno chiarire, se necessario, con documentazione scritta, la loro situazione rispetto ai figli. Durante l’uscita degli alunni di scuola secondaria le classi saranno accompagnate dai docenti dell’ultima ora che eserciteranno la vigilanza sino all’uscita, assicurandosi che tutti gli alunni escano dal cancello. Permessi I permessi per ingressi posticipati o uscite anticipate, opportunamente motivati e comunque occasionali, devono essere richiesti con comunicazione scritta e autorizzati dal Dirigente Scolastico (o persona da lui delegata). I Collaboratori in servizio devono essere informati dei permessi di uscita anticipata . Se l'adulto che prende in consegna l'alunno non è uno dei genitori, deve presentarsi con una delega scritta e con documento d’identità. 56 Per la scuola secondaria l’entrata posticipata (di norma non oltre le ore 9) e l’uscita anticipata (di norma non prima delle ore 12 e solo in caso di grave necessità) dovrà essere richiesta e giustificata dalle famiglie sul libretto. Inoltre l’alunno dovrà essere prelevato personalmente dal genitore che ha depositato la firma in segreteria o da una persona fornita di delega scritta da parte del firmatario del libretto e di un documento di identità. L’alunno sarà autorizzato all’entrata posticipata o all’uscita anticipata dal docente in servizio in classe. Durante l'orario scolastico, nei casi in cui si reputi opportuno l'allontanamento di un alunno per un malore, se ne dà avviso all'insegnante responsabile del plesso e si chiamano i genitori perché provvedano ad accompagnarlo a casa. Se la famiglia non fosse reperibile e l’incidente fosse grave, oltre ad avvisare la famiglia, verrà allertato il 118 e l’alunno verrà accompagnato al Pronto Soccorso dall’insegnante o dal personale della scuola, che lo assisterà fino all’arrivo di un familiare o di persona da esso delegata. E’ stata sottoscritta, per tutti gli alunni, polizza assicurativa con rinnovo annuale. In caso di infortunio la famiglia dell’alunno farà pervenire entro il giorno successivo dell’accaduto, all’ufficio di segreteria, la certificazione medica per l’apertura della pratica assicurativa. Vigilanza Durante l’orario scolastico gli alunni non dovranno mai rimanere per alcuna ragione incustoditi. In caso di forza maggiore e per tempi brevi , gli insegnanti di classe potranno eventualmente richiedere la temporanea vigilanza sulla classe da parte del personale ausiliario presente nella scuola, tenendo però conto che tale cautela non solleva dalla responsabilità di ordine civile connessa agli obblighi di vigilanza o di assistenza sui minori loro affidati. In particolare si raccomanda di intensificare la vigilanza durante l’intervallo, al fine di prevenire eventuali pericoli ed il verificarsi di eventuali incidenti. Deroghe orario Sono ammesse esclusivamente per motivi di salute documentati, oppure per seguire terapie riabilitative: in questi casi è necessario produrre una certificazione che ne attesti il luogo e l’orario. 57 Comportamento Gli alunni sono tenuti ad una corretta igiene personale, ad indossare un abbigliamento adeguato all’attività, ad essere provvisti di tutto il materiale necessario, all’uso corretto dei sussidi didattici, degli attrezzi ginnici, delle strutture e degli arredi interni ed esterni. In particolare ciascuno è responsabile del banco e della sedia in uso. Per ogni danno accertato, la famiglia dell’alunno responsabile sarà tenuta al risarcimento. Si sconsiglia di portare a scuola oggetti di valore, in caso di smarrimento o rottura la scuola non potrà esserne ritenuta responsabile. Agli alunni è consentito muoversi da soli, senza correre né sostare inutilmente nei corridoi, all’interno dell’edificio scolastico, per recarsi ai servizi o per espletare piccole consegne date dagli insegnanti. Ciò avviene al fine di incrementare il livello di autonomia, di responsabilità e stima di sé. Per quanto concerne la scuola secondaria, gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni ed a impegnarsi con regolarità nello studio. Per essere ammessi alla classe successiva è necessaria la frequenza di almeno 3/4 del calendario scolastico. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso tipo di rispetto anche formale, che chiedono per se stessi. Ogni alunno dovrà portare a scuola esclusivamente l’occorrente per le lezioni giornaliere e non oggetti che possano distrarre l’attenzione o recare danno. Non potrà essere recapitato a scuola nessun oggetto ad eccezione di occhiali, chiavi e medicinali Al termine delle lezioni gli studenti delle lezioni gli studenti dovranno lasciare in ordine, accostare le sedie ai banchi e raccogliere l’eventuale carta dal pavimento. E’ proibito allontanarsi dall’aula senza l’autorizzazione dell’insegnante. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza. Gli studenti condividono le responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Rapporti scuola- famiglia I docenti ricevono i genitori per colloqui individuali o assemblee di classe, solo durante le ore stabilite e comunicate alle famiglie tramite diario. Colloqui straordinari potranno essere concordati con gli insegnanti, su appuntamento. 58 In occasione di tutti gli incontri tra genitori ed insegnanti non è consentito ai bambini accedere ai locali delle scuole, salvo casi particolari da concordarsi preventivamente con il responsabile di plesso. Si raccomanda, ai genitori che accompagnano i bambini alla Scuola dell’Infanzia, di non soffermarsi a lungo nelle classi e, per parlare con le insegnanti, di fruire dei colloqui nei giorni e negli orari prestabiliti. Colloqui La comunicazione con le Famiglie avverrà attraverso i seguenti canali: Diario scolastico, Colloqui individuali, Registro on- line. Comunicazioni E’ necessario che i genitori lascino alle insegnanti la loro reperibilità . Per qualsiasi comunicazione urgente i genitori sono invitati a rivolgersi telefonicamente alla segreteria o alle singole scuole, al fine di non interrompere il regolare svolgimento delle lezioni. Gli insegnanti comunicano con le famiglie attraverso i diari che debbono pertanto essere controllati dai genitori con regolarità. Giustificazione delle assenze Le assenze vanno sempre giustificate per iscritto. Qualora i giorni di assenza fossero più di 5 (compresi i festivi) occorre presentare, oltre alla giustificazione, certificato medico attestante che l’alunno è esente da malattie contagiose. In caso di assenze prolungate, per motivi diversi dai problemi di salute, i genitori devono presentare, preventivamente, agli insegnanti, una autocertificazione scritta. In caso contrario verrà richiesto regolare certificato medico. I casi di scarsa frequenza verranno segnalati al Dirigente Scolastico, al fine di individuare eventuali motivi che ostacolino la fruizione individuale del diritto allo studio. Per quanto riguarda la scuola secondaria tutte le assenze degli alunni dalle lezioni dovranno essere giustificate dai genitori sull’apposito libretto, rilasciato dalla scuola al momento dell’iscrizione, sulla prima pagina del quale sarà apposta la firma di uno o di tutti e due i genitori autenticata dalla scuola . Nel caso in cui l’assenza sia dovuta a motivi diversi dalla malattia, la persona che esercita la patria potestà sull’alunno può comunicarla anticipatamente alla scuola attraverso autocertificazione e, al rientro dell’alunno, 59 giustificare tale circostanza sul libretto. Dopo ogni assenza gli alunni saranno ammessi alle lezioni previa giustificazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. Dovranno essere ugualmente giustificate, nelle forme e nei modi stabiliti a seconda delle circostanze dalla Presidenza, tutte le assenze dalle lezioni pomeridiane inerenti alle attività extracurricolari, alle quali le famiglie abbiano dato la loro adesione. Le richieste di esonero dall’educazione fisica, invece, vanno presentate dai genitori alla segreteria della scuola e corredate da opportuna documentazione. Sicurezza Conservazione dei documenti I docenti, anche in previsione della possibilità del loro utilizzo da parte di eventuali supplenti per la regolare prosecuzione dell’attività scolastica, sono tenuti ad aggiornare il registro disciplinare on- line e il registro di classe. Al registro di classe dovranno essere allegati: le eventuali richieste per l’affidamento a terzi per il rientro degli alunni a casa al termine delle lezioni o per l’uscita anticipata per cure mediche; le istruzioni per il piano di evacuazione che dovrà essere oggetto di formazione per gli alunni. (Si ricorda che, ai sensi del D.Lgvo 30 giugno 2003, n.196, chiunque all’interno dell’Istituzione Scolastica tratti dati personali è tenuto all’obbligo della dovuta riservatezza, in ordine alle informazioni delle quali sia venuto a conoscenza. Il suddetto trattamento è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.) Tutti i docenti sono tenuti a conoscere la normativa antinfortunistica ed a cooperare attivamente all’attuazione delle norme per la prevenzione degli incendi. Calamità naturali ed evacuazione edifici In caso di calamità naturali che mettano in pericolo il rientro a casa degli alunni ma non la loro permanenza a scuola, gli stessi verranno sorvegliati dai docenti nell’edificio scolastico fino all’arrivo dei genitori o di persone autorizzate dagli stessi. Nel caso in cui sia necessaria l’evacuazione dell’edificio scolastico, gli alunni saranno raggruppati classe per classe in una zona adiacente alla scuola, preventivamente individuata. 60 Incidenti In caso di malore o incidente occorso ad un alunno, si provvederà ad avvertire la famiglia. Se non fosse reperibile e l’incidente fosse grave, oltre ad avvisare la famiglia, verrà allertato il 118 e l’alunno verrà accompagnato al Pronto Soccorso dall’insegnante o dal personale della scuola, che lo assisterà fino all’arrivo di un familiare o di persona da esso delegata. Somministrazione di farmaci In base alle Raccomandazioni Ministeriali del 25.11.2005 è possibile la somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico, ma a determinate condizioni. Il genitore deve presentare richiesta scritta al Dirigente scolastico e certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia). Nei casi in cui il genitore desideri somministrare personalmente ( o delegando ) il farmaco, deve richiedere al Dirigente l’autorizzazione per accedere ai locali scolastici durante le lezioni. Ciò è necessario anche nei casi di patologie croniche e farmaci salvavita. Intervallo Nella Scuola Primaria gli intervalli, in orario antimeridiano e pomeridiano, si svolgono sotto la diretta sorveglianza dei docenti, nelle classi, oppure, a turno, nei corridoi antistanti le aule o negli spazi aperti, ove disponibili. Giochi organizzati con il pallone (non di cuoio) sono consentiti solo in palestra o negli idonei spazi aperti, ove il numero degli alunni presenti lo consenta. Sono permessi soltanto i giochi che non compromettano l’incolumità delle persone e che non danneggino gli arredi. Nella Scuola Secondaria gli alunni resteranno sotto la vigilanza degli insegnanti che hanno prestato servizio nell’ora precedente. In caso di stretta necessità, gli alunni potranno essere autorizzati dal docente di classe a recarsi ai servizi anche durante lo svolgimento delle lezioni. Gli alunni non possono spostarsi di piano se non accompagnati da un docente e/o da un collaboratore scolastico. 61 Servizio di mensa Si ricorda che il tempo trascorso a mensa è considerato, a tutti gli effetti, “tempo scuola”, se ne ribadisce la validità pedagogica e se ne raccomanda la regolare frequenza. Durante il pranzo gli alunni terranno un comportamento educato e rispettoso, senza eccessi di alcun genere. Non possono essere consumati in mensa alimenti provenienti dall’esterno, né tanto meno preparati in casa. Telefoni cellulari Nell’ambito dell’edificio scolastico non è consentito l’uso del telefono cellulare, durante le lezioni, agli alunni, al personale docente e non docente. Inoltre si sconsiglia, agli alunni, di portare a scuola telefoni cellulari, se non nei casi di reale necessità, valutati di volta in volta dai genitori. Gli alunni di scuola secondaria in possesso di cellulare, all’ingresso della scuola dovranno spegnerlo e potranno riaccenderlo solo fuori dal cancello dell’istituto. Chi sarà sorpreso con il cellulare acceso dovrà consegnarlo all’insegnante e sarà soggetto a provvedimenti disciplinari. Il cellulare in questione sarà riconsegnato esclusivamente a un genitore o a chi esercita la patria potestà dal dirigente scolastico, da un docente delegato o da un docente del consiglio di classe. Ingresso di persone estranee In conformità alle leggi vigenti, l’ingresso di persone estranee alla scuola nei locali scolastici e soprattutto nelle classi durante l’orario delle lezioni è rigorosamente vietato, salvo deroghe autorizzate dal Dirigente scolastico. Per quanto riguarda la diffusione di volantini e materiale a stampa, essa va vietata nei casi ove presentino evidenti risvolti a carattere lucrativo e comunque interessi privatistici rispetto agli scopi educativi della scuola stessa. In ogni caso il Dirigente scolastico deve autorizzarne la distribuzione e sottoporre l’iniziativa al Consiglio d’Istituto. Riprese audio- video Gli alunni potranno essere fotografati o ripresi in audio e/o in video, previa autorizzazione scritta del genitore, durante l’orario scolastico, al solo fine di integrare o documentare le attività didattiche svolte, ma mai con scopi di lucro. 62 Biblioteca- laboratori Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori e della palestra è regolato dal Dirigente Scolastico e dal Consiglio di Istituto, previa consultazione del Collegio docenti. La biblioteca è aperta in orario scolastico per le consultazioni e i prestiti dei testi. Per il servizio dei prestiti è necessario rivolgersi all’insegnante addetto al funzionamento della biblioteca. All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico su designazione del collegio dei docenti, indica i sub-consegnatari ed un responsabile del materiale didattico e della biblioteca. Il Collegio, inoltre, suggerisce le modalità di funzionamento della biblioteca e delle aule speciali che saranno approvate dal Consiglio di Istituto. Le attrezzature, gli arredi in dotazione della scuola, quale patrimonio comune delle componenti scolastiche, debbono formare oggetto di particolare rispetto da parte degli alunni, dei docenti, dei non docenti, e di chiunque, per qualsiasi motivo, si trovi nello ambito della scuola. Orario scolastico L’orario delle lezioni viene definito di anno in anno dal Consiglio d’Istituto sulla base delle indicazioni ministeriali, di eventuali esigenze ambientali e su proposta del Collegio dei Docenti. Nella formulazione dell’orario settimanale delle lezioni, il Collegio Docenti e il Dirigente Scolastico, nelle rispettive competenze di legge, si atterranno ai seguenti criteri: articolazione delle discipline nel corso della settimana in modo da assicurare il miglior rendimento degli allievi ed il minore affaticamento fisico; distribuzione delle discipline nel corso della giornata in maniera idonea allo svolgimento di un esauriente discorso didattico interdisciplinare e di eventuali lavori di ricerca e di attività di recupero. Quando, per qualsiasi motivo, la Scuola non è in grado di assicurare il regolare svolgimento delle lezioni, la Presidenza informerà le famiglie attraverso un avviso dettato agli alunni che sarà firmato dai genitori per presa visione. 63 E2- GLI ORGANI COLLEGIALI L’attività degli organi collegiali a livello d’Istituto è finalizzata a realizzare la partecipazione, nella gestione della scuola, degli operatori, degli utenti, nonché di tutte le forze sociali interessate all’attività scolastica. La scuola, quindi, assume i caratteri di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale. Consiglio di intersezione e di interclasse Fanno parte del consiglio, di intersezione nella scuola dell’ infanzia, di interclasse nella scuola elementare, oltre ai docenti , un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti a ciascuna sezione o classe. Gli incontri possono essere per sezioni o classi parallele, per ciclo nella scuola elementare o per plesso in funzione dell'ordine del giorno da trattare. E' presieduto dal Dirigente scolastico o di norma, da un docente delegato dal Dirigente scolastico, mentre la funzione di segretario spetta sempre ad un docente del Consiglio stesso. Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di lezione, dopo aver considerato le esigenze dei componenti. Il Consiglio di intersezione e di interclasse è convocato dal Presidente o dalla metà dei suoi membri almeno ogni 2 mesi in base ai criteri deliberati dal Collegio Docenti. e alle necessità che si verificano nel corso dell’a.s. Il Consiglio di Interclasse ha il compito di: - formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica, ad iniziative di sperimentazione ed integrazione di alunni con handicap o BES ed extracomunitari. - agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. - promuovere il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari, nonché la verifica dell'andamento generale dell'attività educativa - elaborare e proporre iniziative condivise dai genitori. Consiglio di Classe E’ costituito dai docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori ed è presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato. Ai sensi dell'art. 3 del D.P.R 3 1/5/1974 n. 418 il Consiglio di classe: 64 formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; agevola ed estende i rapporti specifici fra i docenti, genitori ed alunni; si riunisce in ore non coincidenti con l'orario di lezione. Collegio dei Docenti E’ composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, formula proposte al Dirigente Scolastico circa la formazione delle classi e l'orario delle lezioni, valuta periodicamente l'efficacia dell'azione educativa e didattica, promuove esperienze di sperimentazione e attività di aggiornamento, approva le proposte di adozione dei libri di testo avanzate dai Consigli di classe. Il Collegio elegge i rappresentanti del Comitato di valutazione dei Docenti Consiglio d’Istituto Il Consiglio d'Istituto realizza la partecipazione nella gestione della Scuola. Esso ha la seguente rappresentanza: Il Dirigente Scolastico (di diritto) rappresentanti dei docenti; rappresentanti dei genitori; rappresentante del personale A TA. Il Consiglio d'Istituto è presieduto da un genitore che viene eletto presidente nella prima seduta. Si riunisce in ore non coincidenti con l'orario dell'attività didattica. Su proposta della Giunta esecutiva e nei limiti della disponibilità di bilancio, il Consiglio d'Istituto ha il potere deliberante circa: l'adozione o eventuale modifica del regolamento interno d'istituto che deve, tra l'altro, stabilire le modalità per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso, la permanenza nella scuola e durante l'uscita; l'acquisto, il rinnovo, la conservazione delle attrezzature tecniche, scientifiche ed informatiche, dei sussidi didattici compresi quelli audiovisivi, delle dotazioni librarie e del materiale di consumo; l'adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; 65 i criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività extrascolastiche, parascolastiche, interscolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e sostegno, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; la promozione di contatti con gli altri al fine di realizzare scambi d’informazione e d’esperienze; la partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo. Il Consiglio d’Istituto inoltre: esprime, su richiesta del Collegio, un parere in ordine alla suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi, indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali ed al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe, esprime parere sull’andamento generale didattico ed amministrativo dell’Istituto, invia annualmente una relazione al CSA ed al Consiglio Scolastico Provinciale sulle materie devolute alle sue competenze, designa i membri della commissione elettorale d’Istituto. Funzionamento Organi collegiali Ciascun Organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi collegiali che esercitano competenze parallele. Ciascuno degli Organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento dell’attività stessa. La convocazione degli Organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data della riunione. La convocazione deve essere effettuata con avviso diretto ai singoli membri e mediante affissione all’albo. In ogni caso l’affissione all’albo è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’Organo collegiale. L’avviso di convocazione deve indicare, oltre alla data, gli argomenti all’ordine del giorno. Di ogni seduta deve essere redatto verbale firmato dal Presidente e dal Segretario su apposito registro a pagine firmate. Il Consiglio di classe è convocato dal Preside con iniziativa autonoma o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. 66 Il Consiglio di classe si riunisce, di regola, almeno tre volte a quadrimestre ed è presieduto dal Preside o da un docente membro del Consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario e di coordinatore sono attribuite dal Preside ad un docente membro del Consiglio. Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’articolo 7 del D.L. 297/94. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. Egli è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei Componenti il Consiglio. Nella prima seduta il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Presidente è eletto tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso a maggioranza assoluta dei voti. Qualora non si raggiunga tale maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, se presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente tra i genitori con le stesse modalità previste per eleggere il Presidente. Il Consiglio di Istituto approva la relazione annuale prevista dall’art. 10 del D.L. 297/94 predisposta dalla Giunta esecutiva entro il mese di ottobre. La relazione è inviata al Provveditore e al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15 giorni della sua approvazione. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto deve avvenire mediante affissione all’albo entro il termine di 10 giorni dalla relativa seduta. La copia della delibera rimane esposta per un periodo di 10 giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. ORGANO DI GARANZIA - Regolamento L’Organo di Garanzia è costituito ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n. 249, l'Organo di Garanzia (O.G.) (Nota 31 luglio 2008, Prot n. 3602/P0; D. P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti). ART. 1 - FINALITÀ e COMPITI 1. L’organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di 67 comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza attraverso un valido ricorso all’applicazione delle norme. La sua funzione principale, riconoscibile nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, consiste nell’ esaminare i ricorsi presentati dai genitori degli studenti o da chi esercita la patria potestà in seguito all'irrogazione di una sanzione disciplinare a norma di regolamento dei diritti e dei doveri. 2. Il principio ispiratore dell’Organo di Garanzia è la collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di prevenire/rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa. ART. 2 - COMPOSIZIONE e MODALITA’ di INDIVIDUAZIONE delle COMPONENTI 1. L'Organo di Garanzia è composto da: Dirigente Scolastico o suo delegato un docente designato dal Collegio dei Docenti due genitori, designati dal Consiglio di Istituto tra i suoi membri 2. I membri deIl'OG restano in carica per la durata del Consiglio d'istituto. In caso di rinnovo, fino alla designazione del nuovo componente, resta in carica il precedente componente, al fine di consentire il funzionamento dell'organo. 3. Ciascun membro sarà sostituito in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria (es. il soggetto fa parte dell’organo che ha erogato la sanzione o è parte in causa) da un supplente appartenente alla medesima categoria. Oltre ai componenti designati, eventuali supplenti genitori sono individuati tra i genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto. Per i docenti, i supplenti sono individuati dal Collegio dei Docenti. 4. I genitori membri dell'OG non possono partecipare ad alcuna seduta, né assumere iniziative relative a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del proprio figlio, ovvero insegnanti della classe del proprio figlio. 5. Gli insegnanti membri dell'OG non possono partecipare ad alcuna seduta, né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui è coinvolto lo studente da essi sanzionato oppure il proprio figlio.. 6. Il presidente dell'Organo è il Dirigente Scolastico, che provvede a designare il segretario verbalizzante. 68 ART. 3 - MODALITÀ e CRITERI di FUNZIONAMENTO 1. L 'Organo di Garanzia è convocato dal Dirigente scolastico. 2. La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni lavorativi di anticipo rispetto alla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l'OG anche con un solo giorno di anticipo, ricorrendo se necessario alle vie brevi (contatti telefonici). 3. Ciascuno componente dell’OG è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute, a ciò di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell'Organo di Garanzia; non può assumere individualmente alcuna iniziativa; può servirsi del materiale raccolto previo consenso dell'organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'OG. La tutela della privacy è un impegno imprescindibile dei componenti dell’Organo di Garanzia (Legge 675/1996 e successive modifiche e integrazioni). 4. Le deliberazioni dell'OG devono essere sancite da una votazione, indipendentemente dalla composizione perfetta, il cui esito sarà citato nel verbale. La votazione è palese; non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente. 5. Il verbale della riunione dell'OG è accessibile ai portatori di interesse, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy. 6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. In caso di impossibilità a procedere, l’OG è riconvocato il primo giorno utile successivo alla prima convocazione. ART. 4 - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI 1. Il ricorso avverso una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al Regolamento di disciplina, può essere presentato da uno dei genitori o da chi esercita la patria potestà, mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'Organo di Garanzia, in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti l'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano dallo stesso. 2. Il ricorso deve essere presentato in segreteria didattica alunni entro il termine di 15 giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini non saranno in nessun caso accolti. 69 3. Ricevuto il ricorso il Presidente provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie della famiglia, del Consiglio di classe o di chi sia stato coinvolto o citato. 4. Il materiale reperito viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione e della delibera dell'OG. 5. L'organo si riunisce entro i dieci giorni successivi e chiama a partecipare alla seduta un genitore dell’alunno a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare; è ammessa anche la presenza dell’alunno interessato. 6. Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta. 7. Tutte le testimonianze sono messe a verbale. 8. L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione comminata, offrendo sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola, tenuto conto della disponibilità dei locali per svolgere tale attività nel rispetto della normativa sulla sicurezza, secondo modalità concordate tra l’Ufficio di Dirigenza e il coordinatore di classe. 9. Il Dirigente Scolastico informerà della decisione il Consiglio di classe e la famiglia mediante atto formale. 10. I provvedimenti disciplinari non esauriscono il loro effetto per il passaggio dello studente ad altro Istituto. E3- PERSONALE ATA Il Direttore Servizi Generali Amministrativi ha l'obbligo della riservatezza, del rispetto dell'orario di servizio, della firma giornaliera di entrata e di uscita. Cura i servizi amministrativi, contabili, di economato. Dirige il lavoro dei collaboratori e lo coordina. Vigila su tutto il personale non docente, ne custodisce il registro della firma giornaliera di presenza. Fissa i turni del personale dipendente e segnala al Dirigente eventuali inosservanze. Esercita mansioni di segretario della Giunta Esecutiva, appronta i documenti del Consiglio d’Istituto, stabilisce l'orario di accesso alla segreteria, prepara e custodisce i documenti degli alunni, cura la pubblicazione e l'affissione all'albo dei vari atti e documenti, provvede alla spedizione della corrispondenza e al protocollo di ogni comunicazione, custodisce 70 l'archivio, cura ogni altro adempimento come stabilito dal D.P.R. 417 del 31.05.1974. In caso di assenza o di impedimento è sostituito dall'applicato più anziano in servizio. L’assistente amministrativo svolge attività di diretta collaborazione con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi nello svolgimento delle proprie attività. Ha competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo. Ha rapporti con l’utenza ed assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di: accoglienza e di vigilanza nei confronti del pubblico e degli alunni; di pulizia dei locali, degli spazi e degli arredi della scuola; di custodia e sorveglianza dei locali scolastici; di collaborazione con la presidenza, con i docenti, con la segreteria. In occasione di momentanea assenza degli insegnanti il personale ausiliario è tenuto alla sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, in palestra, ed è in supporto all’attività amministrativa, didattica ed agli eventuali sevizi di mensa. I collaboratori scolastici custodiscono e sorvegliano gli ingressi della scuola, con apertura e chiusura degli stessi, per lo svolgimento delle attività scolastiche e di quelle connesse al funzionamento della scuola. In particolare, i collaboratori scolastici controllano gli alunni quando, per qualsiasi motivo, escono dalle loro aule; essi, inoltre, sorvegliano con particolare attenzione i discenti che si recano nei servizi igienici, evitando che nessuno si attardi o arrechi disturbo agli altri. I collaboratori scolastici controllano e sorvegliano gli alunni all’ingresso e all’uscita della scuola. 71 E4- REGOLAMENTO DI 72 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Il presente regolamento ha lo scopo di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola secondo i principi generali fissati dalla legge. La scuola è luogo di tutti: le attività di insegnamento e apprendimento possono svolgersi in modo efficace e soddisfacente per tutti se ciascuno, relativamente ai propri compiti e ruoli, si attiene alle regole dettate dalle esigenze del vivere civile e del corretto funzionamento dell' Istituzione scolastica Tale Regolamento deve essere, pertanto, inteso come un vero e proprio “contratto” tra la Scuola da un lato, e lo studente e la propria famiglia dall'altro, e, come tale, vincolante per entrambe le parti. Il regolamento disciplinare dell’Istituto Comprensivo di Mignano M.L.- Marzano A. si ispira alle indicazioni contenute nello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” della Scuola Secondaria, emanato con D.P.R. 249 del 24 giugno 1998, al “Regolamento di Disciplina degli alunni”, D.P.R. 235 del 21 novembre 2007, e alla Nota MIUR Prot. 3602/PO del 31 luglio 2008. Le sanzioni previste sono da annoverare tra le azioni formative della scuola e trovano fondamento nella cultura dei diritti e dei doveri che mira a formare cittadini con senso di identità, appartenenza e responsabilità. Norme disciplinari Doveri dei docenti e sorveglianza alunni I docenti, oltre ad adempiere i doveri inerenti alle proprie funzioni, sono tenuti ad osservare e a far osservare le norme che regolano la vita dell’Istituto. Tutti i docenti dovranno osservare scrupolosamente l’orario. Ogni insegnante che ha lezione alla 1 ora deve trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio della lezione. E’ obbligo del docente apporre giornalmente la firma sul registro delle presenze e sul registro di classe. I docenti della prima ora faranno l’appello degli alunni, annoteranno sul registro di classe il nome degli alunni assenti e di quelli che dovranno giustificare l’assenza del giorno precedente, segnaleranno, inoltre, in presidenza i casi di assenze sospette o prolungate. Tutti i docenti dovranno tenere aggiornato il registro personale on- line ed il Giornale di classe sul quale dovranno annotare, oltre ai compiti e alle lezioni assegnate, anche eventuali casi di indisciplina degli alunni. I docenti dovranno vigilare sugli alunni durante la permanenza a scuola nonché durante l’uscita dalla medesima, accompagnandoli fino alla porta dell’atrio. L’insegnante non può abbandonare la classe durante la lezione. In caso di motivi inderogabili l’insegnante deve affidare la classe al personale ausiliario o, in assenza di questi, deve avvertire la presidenza. Ogni docente avrà cura di informare gli alunni sui risultati delle varie prove orali e scritte, previste dal piano di lavoro, nel più breve tempo possibile e in modo chiaro. Ogni docente mostrerà agli alunni e ai genitori che ne facciano richiesta i criteri didattici e valutativi e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine della propria disciplina, con il relativo programma da svolgere. 73 SCUOLA PRIMARIA 1. MANCANZE DISCIPLINARI Configurano mancanze disciplinari da parte degli alunni della scuola primaria i seguenti comportamenti: a. presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico; b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio; c. giocare o chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche o durante gli spostamenti nell'edificio e all’esterno; d. rifiutarsi di eseguire i compiti assegnati; e. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività, telefoni cellulari senza la specifica autorizzazione del genitore, materiali pericolosi f. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di Istituto; g. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali; h. utilizzare in modo improprio le attrezzature scolastiche i. utilizzare il cellulare durante le lezioni e l'intervallo senza specifica autorizzazione dell'insegnante e/o del D.S. j. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; k. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante. Sarà inoltre cura degli insegnanti verificare con i genitori eventuali responsabilità degli alunni in merito a ritardi ripetuti. 2. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e all'acquisizione di norme di comportamento adeguate. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. 74 3. INTERVENTI EDUCATIVI Interventi educativi graduati, applicati a discrezione degli insegnanti in base alla gravità e/o alla frequenza delle mancanze: INTERVENTI EDUCATIVI A Richiamo orale B Comunicazione scritta alla famiglia Temporanea sospensione dalle lezioni scolastiche, massimo 10 minuti, per consentire allo studente una riflessione personale sul suo comportamento l’alunno dovrà sempre essere vigilato da un docente a disposizione o da un collaboratore scolastico Convocazione dei genitori Comunicazione scritta del Dirigente Scolastico alla famiglia Convocazione dei genitori ad un colloquio con il Dirigente Scolastico C D E F PROCEDURE RELATIVE SINGOLO INTERVENTO AL Da parte del docente di classe Da parte del team docenti con comunicazione scritta alla famiglia Da parte del team docenti Da parte del Dirigente Scolastico Da parte del Dirigente Scolastico Gli insegnanti attueranno gli interventi previsti, in ogni caso, nel rispetto dell'individualità e personalità del bambino. L'educazione alla consapevolezza, nelle relazioni insegnantealunno, sarà l'obiettivo di tutti gli interventi educativi; in particolare, prima di procedere agli interventi educativi, di cui ai punti d), e), f), dovrà essere data all'alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni. 4. INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI: INTERVENTI EDUCATIVI A B C PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO relativamente al punto 1.c eventuale assegnazione di un'esercitazione di rinforzo da eseguirsi a casa inerente l'attività svolta in classe, al momento della mancanza disciplinare; tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia; Da parte del docente di classe relativamente ai punto 1e e 1i sequestro del materiale non pertinente o pericoloso; tale materiale verrà riconsegnato al termine dell'anno scolastico ai genitori; Da parte del relativamente al punto 1g invito a collaborare, nei limiti del possibile, al ripristino della docente di classe e situazione antecedente la mancanza disciplinare, anche con del Dirigente 75 D E eventuale risarcimento dei danni relativamente al punto 1h invito a presentare le proprie scuse al personale scolastico o compagni offesi. relativamente a tutti i punti interventi volti a promuovere la riflessione dell’alunno sui suoi comportamenti nelle modalità precedentemente concordate con la classe in fase di definizione di regole e sanzioni Scolastico Da parte del docente di classe e del Dirigente Scolastico Anche in questo caso gli interventi previsti saranno attuati nel rispetto dell'individualità e personalità del bambino, garantendo all'alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni. 5. SANZIONI DISCIPLINARI A B SANZIONI PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO sospensione da un'attività complementare, compreso uno o più viaggi di istruzione Le sanzioni di cui al punto a) e b) sono deliberate da una commissione composta dal Dirigente, dall'èquipe pedagogica della classe e dal rappresentante dei genitori eletto nell’interclasse. Anche le sanzioni disciplinari hanno finalità educativa, pertanto sono limitate e cessano in ogni caso il loro effetto con la chiusura dell'anno scolastico. Il Consiglio di Interclasse per soli docenti erogherà le sanzioni nelle riunioni ordinarie o, se necessario per motivi di urgenza, in riunioni appositamente convocate su proposta scritta della maggioranza dei docenti della classe. Per la discussione degli interventi disciplinari ai punti cui sopra, la commissione deve essere convocata come organismo perfetto. Il Coordinatore di classe o altro docente introdurrà con una relazione descrittiva dei fatti e comportamenti che hanno determinato la proposta di convocazione. Successivamente l'alunno sarà invitato ad esporre le proprie ragioni; questo potrà avvenire sotto forma di audizione, con la eventuale presenza dei genitori, o di presentazione di una relazione scritta; dopo l'audizione, la commissione proseguirà in seduta ristretta. In considerazione dell'età degli alunni della scuola primaria è opportuno che, qualora necessario, la sanzione sia erogata e applicata in tempi ristretti perché la stessa sia chiaramente percepita in relazione alla mancanza. sospensione dalle lezioni per uno o più giorni e fino a un massimo di 15 giorni; questa sanzione si applica solo in casi di gravi o reiterate mancanze; lo studente sospeso è tenuto a svolgere a casa i compiti appositamente programmati dal team docenti. Fatta salva l'impugnativa di cui al punto 6, gli interventi educativi e mirati e le sanzioni disciplinari sono immediatamente esecutive. 76 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il Consiglio dell'Istituto comprensivo Mignano- Marzano, ai sensi dell'art. 4, del DPR 249 del 24.06.1998 "Il Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" delibera quanto segue: La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire agli studenti la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio. lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. MANCANZE DISCIPLINARI I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi : - assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi; - spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell'aula e nell'edificio; - chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche; - non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico o le prove di verifica ; - falsificare le firme; - dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell'istituto - portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e / o pericolosi - usare il cellulare senza specifica autorizzazione del docente (le comunicazioni con la famiglia possono essere effettuate utilizzando il telefono della segreteria solo in casi di necessità e non per dimenticanze o motivi futili ) - non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di istituto - danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali - offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Con l'applicazione della riforma 77 scolastica tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla valutazione del comportamento nella scheda. Il Consiglio di Classe potrà valutare nel primo quadrimestre con il 5 in condotta l’alunno/a che abbia avuto 3 giorni di sospensione cumulativi o consecutivi senza dimostrare ravvedimento a seguito della sanzione. Per quanto riguarda il 2° quadrimestre resta in vigore quanto espresso dalla legge. INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI DISCIPLINARI INTERVENTI EDUCATIVI A B C Richiamo orale Comunicazione scritta alla famiglia e annotata sul registro Temporanea sospensione dalle lezioni scolastiche, massimo 10 minuti, per consentire allo studente una riflessione personale sul suo comportamento l’alunno dovrà sempre essere vigilato da un docente a disposizione o da un collaboratore scolastico D Sospensione dell’intervallo con permanenza in classe e comunicazione alla famiglia E Convocazione della famiglia per un colloquio (intervento previsto anche dopo la 3^ comunicazione scritta) F Sospensione da uno a tre giorni o da attività specifica o da uno o più viaggi di istruzione. G Sospensione da quattro a quindici giorni con allontanamento dalla comunità scolastica. H I In caso di furto o di danneggiamento, oltre alle sanzioni già elencate, è prevista la restituzione e/o il risarcimento In caso di utilizzo improprio, ritiro del cellulare che verrà riconsegnato esclusivamente ai genitori. PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO Da parte dell’insegnante anche di classe diversa Da parte dell’insegnante con comunicazione scritta alla famiglia e annotazione sul registro di classe. Da parte dell’insegnante interessato con informazione al coordinatore di classe e comunicazione alla famiglia . L’intervento deve essere riportato sul registro di classe. Nei casi valutati dal docente come meno gravi la convocazione è fatta direttamente dall’insegnante o dal coordinatore , mentre nei casi più gravi dal Dirigente scolastico. La sanzione viene decisa dal Dirigente scolastico su proposta del docente che, a sua volta, avrà acquisito una dichiarazione scritta con il parere dei colleghi del Consiglio di Classe. La famiglia ha diritto di essere informata prima che venga decisa la sanzione La decisione viene assunta con delibera del consiglio di classe con la presenza dei docenti e dei rappresentanti dei genitori e previa informazione dei genitori Il risarcimento è stabilito dal Dirigente scolastico L'insegnante consegna il cellulare al Dirigente Scolastico. Le sanzioni indicate ai punti D, F, G e H potranno essere convertite in attività in favore della comunità scolastica; il coordinatore di classe deve illustrare ai genitori il significato della sanzione e la valenza educativa dell'attività sociale sostitutiva. 78 Gli interventi educativi di cui al punto A) e B ) durante gli esami sono effettuate dalla Commissione esaminatrice. Anche per gli interventi educativi di cui ai punti A) B) C) D) la famiglia può richiedere un colloquio chiarificatore con il docente interessato Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione (per gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado) Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza. In autobus - si sta seduti al proprio posto: se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far perdere l'equilibrio e causare brutte cadute; - non si mangia né si beve: un'improvvisa frenata potrebbe causare l'ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari - si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida. Nel trasferirsi da un luogo all'altro - si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell'insegnante o della guida: allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo; - non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso: potrebbero venir facilmente danneggiati! Se la visita dura più di un giorno Alle 23 ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi: è essenziale dormire per un congruo numero di ore al fine di affrontare con attenzione e vigilanza la giornata seguente. La buona educazione nei rapporti con le altre persone non è materia di sicurezza, ma rende più piacevole la vita di tutti. Queste norme sono adottate nell'esclusivo interesse della tutela dell'integrità fisica degli allievi. Il proprio comportamento non deve disturbare gli altri studenti e gli insegnanti: tutti i ragazzi hanno diritto di beneficiare pienamente della visita d'istruzione. Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si procederà ad informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente regolamento di disciplina. 79 F- ALLEGATI 80 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ a. s. 2014-2015 ( artt. 28 e 29 del CCNL del 29/11/2007) Il vigente CCNL stabilisce che prima dell’avvio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli OO. CC., il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente i cui obblighi di lavoro sono articolati, come è noto, in attività di insegnamento e attività funzionali alle prestazioni di insegnamento. L’attività funzionale all’insegnamento comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli OO. CC., la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Le attività funzionali all’insegnamento possono a loro volta essere utilmente distinte in quantificabili e non, entrambe egualmente dovute. Cosi sono attività non quantificabili quelle relative: alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; alla correzione degli elaborati; ai rapporti individuali con le famiglie; allo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione; all’assistenza all’uscita degli alunni; all’accoglienza e alla vigilanza degli alunni che il professore assicura trovandosi in aula cinque minuti prima dell’inizio della lezione; alla ricerca documentazione. Sono invece di regola da contenere nel limite delle 40 ore annue gli impegni orari necessari per la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, interclasse e intersezione. Del pari quantificabili in non più di 40 ore annue gli impegni derivanti: dalle riunioni plenarie del Collegio dei Docenti; dall’appartenenza a gruppi di lavoro dalla programmazione di inizio anno dalla verifica di fine anno dall’informazione, a carattere collegiale, alle famiglie sui risultati degli scrutini periodici e finali. Tutto ciò premesso si riassumono cosi gli impegni del personale docente: attività dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione; attività del Collegio dei Docenti: sono previste n. 6 riunioni plenarie della durata di circa 2 h ciascuna, n. 4 incontri con le famiglie. Fin qui le attività funzionali all’insegnamento. Per quanto concerne l’attività di insegnamento basta esplicitare che essa si svolge in 18 ore settimanali per la scuola sec. di primo grado, 22 ore per la scuola primaria e 25 ore per la scuola dell’infanzia, distribuite in non meno di cinque giorni settimanali; I consigli di classe, interclasse ed intersezione si terranno nei plessi di rispettiva competenza, salvo diversa comunicazione, con il seguente ordine del giorno: Lettura e approvazione verbale seduta precedente; Valutazione del lavoro svolto e formulazione della nuova ipotesi di lavoro; Valutazione della situazione degli alunni in difficoltà di sviluppo e/o di apprendimento. E’ appena il caso di sottolineare che ai Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione spetta il compito di definire modalità e tempi per la concreta realizzazione di tutte le attività e le iniziative individuate nel POF. L’attività di programmazione della scuola primaria si terrà presso il plesso di appartenenza: - il lunedì dalle ore 12,30 alle ore 1 4,30 per il Plesso scolastico di Presenzano 81 - il martedì dalle ore 13,30 alle ore 1 5,30 per il Plesso scolastico di Mignano Scalo e dalle ore 16,30 alle ore 18,30 per i Plessi scolastici di Mignano Centro, Marzano e Piccilli. Negli incontri programmati con i genitori per i vari ordini di scuola, si provvederà ad informarli sui livelli di preparazione raggiunti dagli alunni. Le riunioni del Collegio dei Docenti si terranno presso la Sede Centrale con inizio alle ore 17.00, salvo diversa comunicazione, con l’ordine del giorno che verrà notificato in tempo utile. All’attuazione del Piano contribuiranno, infine, la Giunta Esecutiva, il Consiglio d’Istituto, e l’Assemblea del personale ATA, ciascuno per la parte di sua competenza. Per il Consiglio d’Istituto sono previste riunioni con cadenza, di regola, bimestrale. I Consigli di classe, interclasse ed intersezione, gli scrutini, gli incontri con i genitori, le attività di programmazione per i vari ordini di scuola dell’Istituto sono fissati come dai prospetti che seguono: Giorno lunedì Data Scuola 01/09/2014 Tutti mercoledì 03/09/2014 Tutti venerdì 05/09/2014 Tutti lunedì 08/09/2014 Tutti martedì 09/09/2014 Tutti mercoledì 10/09/2014 Tutti giovedì 11/09/2014 Tutti venerdì lunedì giovedì giovedì 12/09/2014 15/09/2014 23/10/2014 30/10/2014 Tutti Tutti Tutti Tutti Evento Orario Presa di servizio.Relazione impegni 9.30-1.00 Incontro docenti di plessodipartimenti-criteri per la programmazione (curricolo verticale Incontro di continuità tra i docenti dei tre ordini di scuola. Incontro di continuità tra i docenti dei tre ordini di scuola. Orario Collegio docenti. Predisposizione griglie di valutazione; programmazione attività scuola dell’infanzia. Programmazione per aree disciplinari e classi parallele delle prove d’ingresso Preparazione della giornata di accoglienza nei singoli plessi Collegio Docenti Inizio attività didattiche Collegio Docenti Elezione organi collegiali lunedì 24/11/2014 Primaria - Infanzia Interclasse - intersezione, insediamento organi collegiali e verifica intermedia lunedì Secondaria Mignano 24/11/2014 Marzano Consigli di classe, insediamento organi collegiali martedì 25/11/2014 Consigli di classe, insediamento organi collegiali martedì martedì 16/12/2014 20/01/2015 Secondaria Tora Presenzano Tutti Tutti Secondaria Mignano Marzano Secondaria Tora mercoledì 21/01/2015 giovedì 22/01/2015 9.00-11.00 9.00-11.00 9.30-12.00 9.30-12.00 9.00-12.00 9.00-12.00 17.30-19.00 17.15-19.15 17.00-19.00 17.00-19.00 14.30 17,30 14.30 16.45 Incontro individuale con le famiglie 16,00-18,00 Collegio Docenti 17.00-19.00 Consigli di classe 14.30 Consigli di classe 14.30 82 venerdì Presenzano 23/01/2015 Primaria - Infanzia lunedì 09/02/2015 Primaria MignanoScalo Scrutini primo quadrimestre Mignano Centro Primaria 10/02/2015 Marzano, Presenzano, Piccilli mercoledì 11/02/2015 Secondaria Marzano Tora Secondaria Mignano giovedì 12/02/2015 Presenzano lunedì 16/02/2015 Tutti Secondaria martedì 31/03/2015 Mignano Secondaria Marzano e mercoledì 01/04/2015 Presenzano martedì giovedì 02/04/2015 Secondaria Tora giovedì 02/04/2015 Primaria - Infanzia venerdì 10/04/2015 Tutti Secondaria Tora mercoledì 13/05/2015 Mignano Secondaria Marzano e giovedì 14/05/2015 Presenzano venerdì Interclasse - Intersezione 15/05/2015 Primaria - Infanzia lunedì giovedì 18/05/2015 Tutti 04/06/2015 Primaria Mignano Primaria Marzano, venerdì 05/06/2015 Presenzano, Piccilli Secondaria Mignano lunedì 08/06/2015 Tora Secondaria Marzano martedì 09/06/2015 Presenzano mercoledì 10/06/2014 Primaria/Secondaria venerdì 26/06/2015 Primaria - Infanzia lunedì martedì 29/06/2015 Tutti 30/06/2015 Infanzia 16.45 17,00-19,00 14.00 – 16.30 16.30-19.00 Scrutini primo quadrimestre 16.30 – 20.00 Scrutini primo quadrimestre 14.30 – 20.00 Scrutini primo quadrimestre 14.30 – 20.00 Incontro individuale con le famiglie 16.00 – 18.00 Consigli di classe - Verifica intermedia Consigli di classe - Verifica intermedia Consigli di classe - Verifica intermedia Interclasse - Intersezione Verifica intermedia 14.30 14.30 16,30 14.3017.00-19.00 Incontro individuale con le famiglie 16.00 – 18.00 Consigli di classe - adozione libri di testo Consigli di classe - adozione libri di testo Interclasse - intersezione adozione libri di testo Collegio docenti Scrutini finali 14.30 17,30 14.30 16,30 Scrutini finali 14.30 – 20.00 Scrutini finali 14.30 – 20.00 Scrutini finali 14.30 – 20.00 Termine delle attività didattiche Incontro individuale con le famiglie - Consegna documento Collegio Docenti Termine delle attività didattiche 16.30 17.00-19.00 14.30 – 19.00 9.00 – 12.00 17.00-19.00 Nella Scuola Secondaria di I grado i docenti riceveranno i genitori degli alunni una volta al mese, nella prima settimana, nell’ora a disposizione. Il presente calendario recepisce tutti i deliberati assunti nelle varie riunioni nonché le proposte formulate dall’Ente Locale e dalle famiglie degli alunni. Il presente ha pieno effetto di contratto formativo tra operatori scolastici, alunni e famiglie degli alunni. Saranno comunicate tempestivamente le eventuali variazioni al presente Piano. 83 Validità anno scolastico: deroghe In merito ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascun alunno, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale. Come base di riferimento per la determinazione del limite minimo di presenza, il monte ore annuale delle lezioni consiste nell’orario complessivo di tutte le discipline e non nella quota oraria di ciascuna disciplina. In deroga l’art. 14, comma 7 del Regolamento che prevede che “ le istituzioni scolastiche possono stabilire motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”, vengono individuate le assenze dovute a: • gravi motivi di salute adeguatamente documentati; • terapie e/o cure programmate; • partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; • documentata situazione di grave disagio socio-culturale. Orario ricevimento genitori Nella Scuola Secondaria di I grado i docenti riceveranno i genitori degli alunni una volta al mese, nella prima settimana, nell’ora a disposizione. Nella Scuola Primaria le insegnanti riceveranno i genitori durante la programmazione settimanale che si tiene: - il lunedì dalle ore 12,30 alle ore 14,30 per il Plesso scolastico di Presenzano - il martedì dalle ore 13,30 alle ore 15,30 per il Plesso scolastico di Mignano Scalo e dalle ore 16,30 alle ore 18,30 per i Plessi scolastici di Mignano Centro, Marzano e Piccilli. Orario definitivo delle lezioni L’orario di funzionamento dei vari plessi è quello del precedente anno scolastico: MIGNANO M.L. • Scuola dell’Infanzia “ Calce” - dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,30; • Scuola Primaria “M. Clark”-organizzazione tempo Modulare: 27 ore settimanali; dal Lunedì al Mercoledì dalle ore 8,15 alle ore 13,15 , Giovedì,Venerdì e Sabato dalle ore 8,15 alle ore 12,15; • Scuola Primaria “F. Fuoco” - organizzazione a tempo pieno con 40 ore settimanali; dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30; • Scuola Secondaria di primo grado-30 ore settimanali dalle ore 8,30 alle ore 13,30. PRESENZANO • Scuola dell’Infanzia dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30; 84 • • Scuola Primaria : lunedì dalle ore 8,30 alle ore 12,30, martedì e giovedì dalle ore 8,30 alle ore 16,30, mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30. Scuola Secondaria di primo grado- 36 ore settimanali dalle ore 8,10 alle ore 13,10 nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e sabato; dalle ore 8,10 alle ore 16,10 nei giorni di mercoledì e venerdì. TORA-PICCILLI • Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Piccilli - organizzazione a tempo pieno, con 40 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,30; • Scuola Secondaria di primo grado- Tora -30 ore settimanali, dalle ore 8,30 alle ore 13,30. MARZANO • Scuola dell’Infanzia - dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30; • Scuola Primaria - organizzazione a tempo pieno con 40 ore settimanali- dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20; • Scuola Secondaria di primo grado- 30 ore settimanali -dalle ore 8,30 alle ore 13,30. DELIBERA Consiglio Istituto :COSTITUZIONE CENTRO SPORTIVO Istituzione del Centro Sportivo Scolastico della Scuola Secondaria di I grado di Mignano Montelungo, ai sensi delle Linee Guida MIUR DEL 04/08/2009 per l’attività di Educazione Fisica motoria e sportiva nella Scuola Secondaria di I grado, con lo scopo di promuovere la pratica dell’attività sportiva, senza fini di lucro; esso avrà durata triennale, sarà dotato di apposito Regolamento e sarà coordinato dall’insegnante di Educazione Fisica, Prof. De Luca Andrea. 85 CALENDARIO SCOLASTICO 2014/15 Inizio anno scolastico 1° settembre 2014 Inizio lezioni 15 settembre 2014 Festa di tutti i Santi 1° novembre 2014 Immacolata Concezione 8 dicembre 2014- da calendario Regionale Adattamento calendario scolastico 9 dicembre 2014- delibera del Consiglio di Istituto Vacanze e festività natalizie dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 Adattamento calendario scolastico 16 Febbraio 2015 -delibera del Consiglio di Istituto Ultimo giorno di Carnevale 17 Febbraio 2015- da calendario Regionale Vacanze Pasquali dal 02 al 07aprile 2015 Adattamento calendario scolastico 24 aprile 2015 -delibera del Consiglio di Istituto Anniversario della Liberazione 25 aprile 2015- Calendario Nazionale Festa del lavoro 1° maggio 2015 Festa nazionale della Repubblica 2 giugno 2015 Termine delle lezioni- Scuola Primaria e Sec. di I grado Termine delle attività educative per la Scuola dell’Infanzia Termine anno scolastico 10 giugno 2015 30giugno 2015 31 agosto 2015 86 COMPONENTI CONSIGLIO D’ISTITUTO COMPONENTE DOCENTI: 1. CAPARCO SONIA 2. D’ANDRETA SANTINA ANNA 3. DI SALVO CARMELA 4. GUITTO MONICA 5. IMBRIGLIO LUCIO 6. MONTONE ANGELINA 7. SPAZIANO MARIA ATTILIA 8. ZINNO DANIELA COMPONENTE GENITORI: 1. CARCIERI ROSSANA 2. CARDILLO MARIA ANTONELLA 3. COMPARELLI CINZIA M.T. 4. DI MIELE ADA 5. ROSSI GIUSEPPE 6. SANTANGELO TULLIA 7. VENOSA ANNA 8. ZARLI SABRINA COMPONENTE ATA: 1. BERTO MARIO NARCISO 2. FUOCO LUIGI 87 DOCENTI-SEZIONI INFANZIA MIGNANO M.L. I Sez. II Sez. IIISez. CONTE GIUSEPPINA MAZZOCCHI ANGELA AUCONE ANGELINA CHIANESE SARA MATTEO ANNALINA D’ANDRETA SANTINA ANNA MARZANO I Sez II Sez. ZINNO GIOVANNA SALZILLO ANNA RICCIO ROSANNA CRUDALE BRUNA TORA ISez. MANCINI MARIA FILOMENA CARDNTE FILOMENA PRESENZANO ISez. II Sez. COZZONE CARMELINA PERRETTA GIOVANNA ZINNO NORMA EDUARDO ANNAMARIA DOCENTI-CLASSI-PRIMARIA MIGNANO M.L. –CLARK- 27 ore settimanali classi MARANDOLA CELESTE area B I MARANDOLA CELESTE area B IIA VERDONE GIOVANNA area B II B VERDONE GIOVANNA area A III AZZUOLO AMELIA area A IV AZZUOLO AMELIA area B V Inglese TEOLI Annarita - RC. RUSSO T.Eugenia GUITTO RITA area A GUITTO RITA area A SIMONE PASQUALINA area A DI SALVO PASQUALINA area B DI SALVO PASQUALINA area B SIMONE PASQUALINA area A MIGNANO M.L –FUOCO- 40 ore CORTELLESSA AMALIA area A I FERNANDES GABRIELLA areaB II GUERRA MARIA ROSARIA areaA III ADDESSO IVANA areaA IV PITOCCHI MIMMA areaB V Inglese TEOLI Annarita - R.C. RUSSO T. Eugenia CAPARCO SONIA areaB DI FUSCO MARILENA area A GUADAGNO M. ROSARIA areaB SANTILLO LUCIA areaB GUITTO MONICA areaA MARZANO- 40 ore ZINNO MARIA ROSARIA 15 h I GIULIANO ENZA 15 h II DOLFINI LIDIA 13 h III D’ANDREA LUCIA 14h IV MORETTA NICOLINA 14h V Inglese Lepore Giovanna- R.C. Gallo Emilia ROBERTI ROSA 13 h-Perrotta 3ore RAGOSTA VIRGINIA 15h CORTELLESSA VINCENZINA 13h SILVI GABRIELLA 14h ROBERTI ROSA-Perrotta 3ore TORA -40 ore I-II-III FERRUCCI ADRIANA NARDONE BEATRICE 88 IV-V MANCINI RITA R.C. Pietrantuono Nadia GAZERRO ANNA PRESENZANO -29 ore DUBBIO VALENTINA 14h I PETRELLA ISABELLA-20h II SPAZIANO MARIA LUISA- 20h III DI FRUSCIO RITA -20h IV DI FUSCO ERMELINDA-20h V Inglese Lepore Giovanna- R.C. Pietrantuono Nadia Perrotta-10ore Perrotta-3ore Dubbio-2ore Dubbio -2ore Dubbio-2 ore Docenti-classi Scuola Secondaria di I grado MIGNANO 30 ore 1A ITALIANO STORIA-GEOGR MATEM COORDINATORE 6 BIASUCCI ANTONIETTA RITA 4 LISI ROSALIA 3 ore Montone A. LISI ROSALIA 2A 6 SEGRELLA SILVIA 4 LISI ROSALIA 3A 6 LISI ROSALIA 4 SEGRELLA SILVIA 2B 6 BIASUCCI ANTONIETTA RITA 6 BIASUCCI ANTONIETTA RITA 4 LISI ROSALIA Da assegnare 4 SEGRELLA SILVIA BIASUCCI ANTONIETTA RITA 6 GRAVANTE 4 SEGRELLA SILVIA 3 SPAZIANO M. GRAVANTE 3B MARZANO 30 ore 1C 2C 3C PRESENZAN O-36 ore1D 6 SPAZIANO M.+1app Gravante 6 SPAZIANO M.+1app Gravante LETTERE 6 ore Montone A. Di SALVO CARMELA SPAZIANO MARIA ATTILIA 3 SPAZIANO M. 9 ORE SILVESTRI 4 SILVESTRI 2D 9 ore CAMPOPIANO 3D 9 ORE ESPOSITO 2 ORE SIVESTRI 2 ORE ESPOSITO 4 ESPOSITO TORA 30 ore 1-2 E 3E 6 De Felice Annamaria 6 De Felice Annamaria 4 De Felice A. 4 De Felice A. SEGRELLA SILVIA MONTONE ANGELINA SILVESTRI 9 ore Rotondo 9 ore Melillo MELILLO 9 ore Melillo ESPOSITO 6 Rotondo 6 Rotondo De Felice Rotondo 89 Docenti-classi Scuola Secondaria di I grado FRANCESE Morone ARTE Capraro Tecnologia De Robbio Ed.Fisica Marandola Imbriglio 1A 2A 3A 2B 3B Marzano INGLESE De Felice M. 3 ore 3 ore 3ore 3ore 3ore Paolino 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Ariano 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Santantonio 2 ore 2 ore 2 ore Lauro 2 ore Lauro 2 ore Gallina 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore De Luca 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Perretta 1C 2C 3C 3 ore 3 ore 3 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Presenzano Paolino Morone Borreca Gaetano De Santis Cirioli 1D 2D 3D Tora 3 ore 3 ore 3 ore De Felice M. 3 ore 3 ore 2 ore 2 ore 2 ore Morone 2 ore 2 ore 2 ore Santantonio 2 ore 2 ore 2 ore De Sisto 2 ore 2 ore 2 ore Grassini 2 ore 2 ore 2 ore D’Iorio 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Mignano 1-2 E 3E Musica R.C. Pace 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora Pellic cione 1 ora 1 ora 1 ora Pellic cione 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora