Orientamento e Topografia nel Turismo Equestre
accenni al TREC
Orientamento e Topografia
nel Turismo Equestre
e accenni allo sport TREC
»Com’è dolce perdersi..nella fresca rugiada nel mattino...
com'è dolce perdersi nel profumo delle secche foglie..
com'è dolce perdersi....in un tramonto dal cielo incendiato....
com'è dolce perdersi...osservati dalle stelle.
Girala e addolciscila come vuoi....
ti sei perso!
E son cavoli tuoi !»
2. edizione marzo 2009
Orientamento e Topografia nel Turismo Equestre
accenni al TREC
Orientamento e Topografia nel Turismo Equestre
Accenni allo sport TREC
Seconda edizione gennaio 2009
Vietata la riproduzione anche parziale.
Materiale estratto dalle cartografie già coperte da copyright:
Tabacco Editrice Tavagnacco (UD) www.tabaccoeditrice.com – arco alpino centro-orientale
Istituto Geografico Militare Italiano . www.igmi.org - Italia
Istituto Geografico Nazionale Francese www.ign.fr - Francia
Kompass Editrice www.kompass.at – Austria-Germania-Italia (arco alpino ovest-centro) e buona parte d’Europa
Multigraphic Editrice - www.edizionimultigraphic.it - Italia
Geodetski Zavod Slovenije www.gzs-dd.si - Slovenia
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Orientamento e Topografia nel Turismo Equestre
….
INDICE
1.
INTRODUZIONE ......................................................................................................... 5
2.
PERCHÉ UN MANUALE DI TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO? .................................................. 5
2.1
2.2
MOTIVAZIONI PERSONALI:............................................................................................
COMPITI CHE DOVREMO AFFRONTARE E CONOSCENZE NECESSARIE NELLA PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE E
CONDUZIONE DI UN VIAGGIO A CAVALLO ........................................................................................
•
I compiti: .........................................................................................................
•
le conoscenze necessarie: .....................................................................................
3.
6
6
7
LE CARTE TOPOGRAFICHE – UN PEZZETTO DI MONDO IN TASCA ............................................ 9
3.1
•
3.2
•
•
•
3.3
3.4
3.5
3.6
•
•
4.
5
COMPOSIZIONE DI UNA CARTA TOPOGRAFICA ........................................................................ 11
La carta topografica d’Italia I.G.M. ........................................................................ 11
MISURA DELLE DISTANZE ............................................................................................ 18
il concetto di SCALA ........................................................................................... 18
Generalizzazione della carta topografica ................................................................. 22
Come misurare le distanze ................................................................................... 23
CONFRONTO TRA LE GRAFICHE DI DIVERSE EDIZIONI DI CARTE TOPOGRAFICHE- SIMBOLOGIA E CONVENZIONI ......... 26
I COLORI DELLA CARTA TOPOGRAFICA ............................................................................... 28
L’ATTUALITÀ DELLE CARTE TOPOGRAFICHE ......................................................................... 29
RAPPRESENTAZIONE DELLE ALTURE – CURVE DI LIVELLO ............................................................. 30
L’altimetro ...................................................................................................... 32
Distanze e dislivelli : pendenza e le sue implicazioni................................................... 32
BASI DI ORIENTAMENTO E TOPOGRAFIA .........................................................................37
4.1
4.2
GRANDEZZE FONDAMENTALI CHE DOVREMO TRATTARE NELLA PROBLEMATICA DELL’ORIENTAMENTO: ................ 38
SISTEMI DI RIFERIMENTO ............................................................................................ 38
•
I sistemi di riferimento per la direzione ,................................................................. 38
•
Ricerca del Nord:............................................................................................... 39
•
La bussola........................................................................................................ 46
•
Uso fondamentale della bussola............................................................................. 48
•
I sistemi di riferimento per la posizione................................................................... 54
•
Il GPS ............................................................................................................. 65
4.3
USO PRATICO DEGLI STRUMENTI DESCRITTI E ESERCIZI .............................................................. 67
•
Orientamento della cartina con l’aiuto degli oggetti in natura....................................... 67
•
Orientamento della carta topografica durante la marcia .............................................. 68
•
Trovare sulla cartina l’azimut di un dato oggetto avendo come origine un dato punto.......... 69
•
Trovare un punto (la nostra stazione) non noto sulla carta dati gli azimut di due punti lontani
noti 70
•
Trovare un punto data la distanza rispettiva da due punti + verso di inflessione ................. 71
•
Trovare un punto data la distanza rispettiva da tre punti ............................................. 72
•
Trovare la posizione sulla carta di un oggetto lontano ................................................. 73
•
Seguiamo una serie di punti carta che usano azimut e/o distanze ................................... 74
•
Altri esercizi .................................................................................................... 76
5. ACCENNI ALLO SPORT T.R.E.C. - CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO E SVOLGIMENTO PRATICO DI
UNA GARA DI PERCORSO ORIENTAMENTO E REGOLARITÀ:.........................................................77
5.1
•
•
•
•
•
SVOLGIMENTO DI UNA GARA P.O.R. IN TERMINI PRATICI: ........................................................... 77
Iscrizione alla gara,............................................................................................ 77
Compilare il modulo d’iscrizione e il modulo di assunzione di responsabilità ..................... 77
Ritiro libretto di viaggio personale ......................................................................... 78
La visita veterinaria pre gara ................................................................................ 78
Bardatura del cavallo.......................................................................................... 78
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accenni al TREC
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Eventuale controllo dell’attrezzatura: .................................................................... 78
Trovare il punto dello start e la media prescritta alla partenza ..................................... 79
Sincronizzazione dell’orologio............................................................................... 79
Sigillatura del telefonino..................................................................................... 79
Copiatura cartina .............................................................................................. 79
Start .............................................................................................................. 79
Procediamo sul percorso segnato ........................................................................... 79
Arrivo al punto di controllo .................................................................................. 80
Partenza dal punto di controllo ............................................................................. 81
Arrivo............................................................................................................. 81
Visita veterinaria .............................................................................................. 81
Calcolo del punteggio ......................................................................................... 81
Orientamento e Topografia nel Turismo Equestre
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1. Introduzione
Al di la delle battute di spirito e dei versi poetici,
un esame di coscienza per fare il conto di quante volte, tentando di percorrere una “via a memoria”, “raccontata” da un
conoscente o viandante al quale si è chiesto informazioni oppure convinti di ricordarsi un percorso fatto anni prima,
quante volte si è sbagliato strada, perso tempo inutile, magari mettendosi in situazioni antipatiche o peggio pericolose e
magari con amici o clienti “brontoloni” al seguito
Aggiungere la conoscenza tecnica su topografia e orientamento non vuole dire mettere in discussione l’esperienza
acquisita di chi in anni di sella per i boschi, dove “ a naso” o “per istinto” sa trovare la strada per arrivare in questo o
quell’altro posto.
L’approccio può, anzi vale sicuramente, per le zone che conoscete, o almeno avete conosciuto in passato e ve ne
rimangono parti in memoria. E qui vale la vostra esperienza a mettere insieme questi spezzoni e finalmente trovare la
strada e portare voi, il vostro cavallo amici e/o clienti fino alla meta, nel caldo di una stalla e di un rifugio.
Se può valere per zone conosciute non può essere così per territori sconosciuti per i quali, dovete ammettere,
pretendere di poter promettere a qualcuno di portarlo in un dato punto senza una carta topografica e senza alcuna
indicazione o aiuto esterno, fare una tale promessa è o malafede o totale presunzione e incoscienza.
A meno di andare a tentativi, con le conseguenti perdite di tempo, senza l’aiuto del seguire indicazioni dall’esterno,
senza uso di cartine o del GPS, l’ imboccare la strada giusta (sempre che questa esista), sarà solo una questione di
immenso “c…” che difficilmente potrà esser fatto passare per “bravura” “capacità” e tanto meno per “professionalità” (se
fate/farete il “mestiere” di guida, accompagnatore o qualcosa del genere.
2. Perché un corso di topografia e
orientamento?
•La motivazione principale è il permettere di muoversi “con cognizione di causa” facendo il più possibile affidamento alle
proprie conoscenze e capacità di organizzazione e questo sia per l’equiturismo che per l’escursionismo in generale
Lo scopo e definizione convenzionale del termine “orientamento e topografia” molte parti viene descritto così:
“Capacità di muoversi in un territorio sconosciuto o poco conosciuto, in sicurezza e più precisione possibile
attraverso una serie di punti definiti in precedenza con l’ausilio della carta geografica, concetti topografici e
strumenti correlati”Oltre a ciò, ognuno di noi può riconoscere qualcuna o tutte tra le seguenti motivazioni personali:
2.1
Motivazioni personali:
non essere limitati al territorio conosciuto – “andare più in là”
Poter pianificare, esplorare e condurre un viaggio in qualsiasi parte del mondo con il semplice ausilio di una
carta geografica/topografica con la consapevolezza di essere in grado di affrontare qualsiasi difficoltà dal
punto di vista dell’orientamento anche in luoghi ove segnaletiche o altre indicazioni in loco siano assenti o
la datazione delle carte implichi una non corrispondenza tra le carte stesse e ciò che si trova sul luogo
indipendenza da guide e indicazioni esterne – “maggiore gratificazione”Dovrete riconoscere che
c’è differenza di soddisfazione personale e motivo d’orgoglio tra l’effettuare un viaggio “tenuti per mano”
da aiuti locali e quello di progettare, pianificare e condurre un trekking in piena autonomia, progettandolo
a priori, vedere rispettati durante il viaggio orari e percorso, attrattive di paesaggio e culinarie, affermare
ai “clienti” “alle 13-13:15 saremo a pranzo” e effettivamente spaccare praticamente il minuto.approccio
“scientifico” nel pianificare e svolgere un percorso : giustificazione e tutela davanti a eventuali
recriminazioni (clienti, responsabilità civile, assicurazione – “client-compagni di viaggioi
rassicurati”
Qualsiasi disagio, percorso o durata disattesi recriminati da chi vi segue, clienti o amici che siano, saranno giustificati
solamente da fattori imprevisti del momento, dei quali i clienti potranno/dovranno prendere atto e i problemi verificatisi
non potranno essere imputati alla vostra pianificazione (se fatta correttamente). Anche di fronte a una richiesta di
spiegazioni in situazioni di risarcimenti o altro, potrete sempre dimostrare la preparazione professionale del percorso,
con documentazione di orari, distanze e percorsi e vi sarà più facile attribuire eventuali incidenti e disagi a pure “fatalità”
dovute a cause esterne alle vostre
Quelli di voi che hanno esperienza nel guidare gruppi di persone si saranno resi conto che vi è da parte del “cliente”
poca comprensione sulle difficoltà di trovare un percorso, calcolare tempi e rispettarli, organizzare le soste ecc.
Ricordate che troverete poca comprensione nel caso di eventuali disguidi (se perdete la strada o non rispettate i tempi di
marcia promessi). Poco o niente serviranno le vostre scuse e giustificazioni perciò dovete lasciare da parte
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l’improvvisazione e seguire un approccio “scientifico” nel pianificare e seguire il viaggio e questo contribuirà
notevolmente alla vostra immagine “professionale”
affidabilità di un percorso pianificato e non improvvisato –“ tranquillità nel vedere rispettate le
attese”
La capacità di improvvisazione è si una buona qualità ma va lasciarla solo in situazioni di necessità
ove la pianificazione non riesce a coprire tutto (in caso di cambiamenti imprevisti del programma) ma
non deve diventare la “norma”. La norma è la pianificazione, il metodo tecnico-scientifico,
pianificazione anche se spiccia per percorsi brevi quali la passeggiata in giornata ma anche lì almeno
mentalmente stabilire un programma e cercare di rispettarlo dà più tranquillità di chi conduce un
gruppo e di conseguenza di chi si affida al conduttore
uso di un “linguaggio universale” per comunicare a terzi un certo numero di punti sul
territorio e il percorso che passa per dati punti – “comunicazione”
Dover passare l’informazione su un percorso a un’altra persona è sempre un’incognita che lasciata
alla memoria, alle ambiguità del linguaggio e a diverse percezioni delle grandezze (per qualcuno dal
paese A a quello B pare 1 km a qualcun altro sembra 3 km), tutto a memoria e a sensazione. Il terzo
sentiero a destra o il quarto ? Era un sentiero o strada bianca ? A destra o sinistra. Ecc.
Usando correttamente le tecniche di topografia e orientamento avrete un “alfabeto” che sarà universale e univoco per
passare informazioni di percorso e posizione a un amico o conoscente avente le stesse vostre conoscenze tecniche.
Saremo in grado di dare informazioni di distanza, direzione o posizione in termini tecnici esatti i quali se seguiti con
cognizione tecnica dal destinatario, lo porteranno alla meta con una buona approssimazione senza errori di ordini di
grandezza madornali.
conoscere almeno in grandi linee le caratteristiche fisiche di un percorso quali le pendenze e
dislivelli, vegetazione, tipo di fondo, punti d'interesse nei paraggi del percorso (dei quali
altrimenti non se ne saprebbe nulla ) – “prevedibilità caratteristiche fisiche territorio non
conosciuto”
Interpretando correttamente una buona cartina, dato un percorso, sarete in grado di conoscere
senza sopraluoghi di sicuro i dislivelli e pendenze da affrontare (che hanno un peso determinante
sui tempi e “fatica” di percorrenza) e inoltre, se la cartina è aggiornata, il tipo di vegetazione
incontrata, il tipo di strada e con questo almeno grossolanamente, che tipo di fondo dovranno affrontare i vostri cavalli.
Così potrete pianificare prima con una sufficiente approssimazione le velocità che potrete tenere nelle varie parti del
percorso e quindi i tempi .
possibilità di avere informazioni su parti non note o non previste dal percorso pianificato –
“informazioni geografiche su parti non conosciute”
Ponete che per arrivare in un dato posto usavate una strada conosciuta che oramai sapete a
memoria ma conoscete solo quella ed è l’unica parte che conoscete di una zona, ponete che per
un qualsiasi motivo questa via vi sia preclusa (frana, chiusura per caccia, impedimento
urbanistico).
Avendo e sapendo interpretare una carta topografica/geografica potrete trovare sulla carta una strada alternativa,
sapendo usare una bussola e sapendo come misurare empiricamente le distanze percorse, sarete in grado di aggirare
l’eventuale ostacolo in maniera abbastanza certa e sicura, non basata su tentativi, ricerche alla cieca
2.2 Compiti che dovremo affrontare e conoscenze necessarie nella
pianificazione, progettazione e conduzione di un viaggio a cavallo
Nei nostri viaggi, trekking o passeggiate che sia, dovremo affrontare e risolvere una serie di problematiche e compiti e
per riuscire alla meglio in questo, avremo bisogno di una serie di conoscenze.
•
I compiti:
Decidere la meta
Determinare eventuali punti intermedi obbligatori
Determinare grossolanamente la lunghezza di percorso e quindi la durata minima per raggiungere la meta
passando per i punti obbligatori (tramite l’interpretazione corretta delle carte topografiche)
Verificare il massimo tempo disponibile rivedendo eventualmente i precedenti tre passaggi
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….
Determinare e tracciare un percorso sulla carta, rispettando quanto sopra tramite l’interpretazione corretta
delle carte topografiche
Determinare i tempi intermedi di percorrenza e durata eventuali soste
Segnare sulla carta e verificare in loco le parti di percorso non conosciute e individuare eventuali percorsi
alternativi (sulla carta)
Seguire il percorso-tracciato tramite l’interpretazione corretta delle carte topografiche e l’uso degli strumenti
tecnici di supporto
Trovare soluzione a eventuali imprevisti di percorso tramite l’interpretazione corretta delle carte topografiche
e l’uso degli strumenti tecnici di supportole conoscenze necessarie:
Interpretazione corretta delle convenzioni grafiche sulle varie carte topografiche
Conoscenza dei basi di orientamento e sistemi di riferimento (direzione, coordinate)
Padronanza degli strumenti (bussola, coordinatometro, ecc.)
Padronanza/conoscenza delle andature del cavallo (e a piedi anche) per il corretto conto delle medie e
distanze
Acquisizione della “sensibilità personale” su distanze, direzioni, pendenze e velocità, questo avviene
esclusivamente con la pratica
Uso del GPS, questo non è indispensabile ma è un ottimo strumento di verifica al quale però non bisogna
affidarsi ciecamente e esclusivamente
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