Camminiamo Insieme Parrocchia di San Michele Arcangelo Monte Porzio Natale 2010 • n. 119 www.parrocchiamonteporzio.it [email protected] Camminiamo Insieme Anno XXII n. 119 - Natale 2010 Mensile di “Formazione - Informazione” comunitaria Direzione e Redazione: Piazza della Pace n. 4 - 61040 Monte Porzio (PU) tel. Fax 0721955145 - cellulare don Luigi: 339-8336807 www.parrocchiamonteporzio.it [email protected] in questo numero: Alle famiglie. Gesù di Nazaret e la sua relazione con Dio Padre...................... pag. 3 Un profugo di nome Gesù....................................................................... 5 La voce della letteratura e della musica.......................................................... 6 Il Presepe, simbolo cristiano della condanna del potere................................. 10 Festa del SS. Crocifisso e Prima Comunione................................................. 11 Festa dell’Addolorata e Cresima................................................................... 12 Prima Messa di don Alessandro Caprini nuovo Presbitero.............................. 13 Cena di solidarietà................................................................................. 15 Adozioni a distanza con la Missione albanese di Duschaj: una forma concreta di aiuto............................................................... 15 Spettacolo musicale: “Il cuore del mondo”............................................... 16 Pellegrinaggio a Loreto dei ragazzi del catechismo con i loro genitori.......... 18 Ringraziamenti per i servizi alla Comunità parrocchiale............................. 19 Fondo di solidarietà. Rendiconto da novembre 2009 a ottobre 2010......... 19 Chiese in difesa della domenica e del riposo settimanale.............................. 20 Gita/Pellegrinaggio a Sant’Antonio di Padova e alla Cappella degli Scrovegni .......................................................... 20 Oratorio “San Filippo Neri”: luogo d’incontro e di vita................................ 21 I giovanissimi in una bella esperienza di vita insieme: due voci sulla “convivenza”................................................................ 25 Il pittore Andrea Sacchi e il Battistero Lateranense................................... 27 La nostra famiglia parrocchiale 2010...................................................... 29 Agenda Dicembra - Gennaio.................................................................... 32 Questo è un giornale di coordinamento con tutte le famiglie della parrocchia che vogliono impegnarsi a vivere più cristianamente sentirsi parte della parrocchia, significa: Interessarsi attivamente di tutto l’andamento pastorale = istruzione, sacramenti materiale = tutti i mezzi per attuarli 2 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 Il Natale di Gesù rivela la relazione fondante del Figlio di Dio con l’Abbà, il Padre Carissime famiglie, vecchie e nuove, della Comunità cristiana che vive in Monte Porzio, nel presentarvi, in occasione della celebrazione del Natale di Gesù, questo giornalino che riporta alcuni avvenimenti della vita parrocchiale nell’anno che tramonta 2010, vorrei sottolineare -prendendo lo spunto da un articolo su “Eco di Terra Santa” n. 8, 2010 - alcuni messaggi riguardanti il progetto educativo cristiano, che provengono dalla vita quotidiana della famiglia di Nazaret, così come ci è presentata dai Vangeli. Gli evangelisti Matteo e Luca testimoniano che, dopo i fatti legati alla nascita e alla fuga in Egitto, Gesù con la sua famiglia si stabiliscono a Nazaret, dove il Salvatore vive i lunghi anni della sua vita nascosta (cf. Luca 2,39-40. 51-52; Matteo 2,19-23). Possiamo immaginare che Maria e Giuseppe educano Gesù, lo iniziano alla preghiera in sinagoga, lo accompagnano nella lettura e nell’ascolto della Torah, il libro della Legge di Dio. Possiamo anche immaginare l’infanzia e l’adolescenza di Gesù tra i vicoli di Nazaret e i prati scoscesi delle colline della Galilea, mentre corre e gioca con i suoi amici. A questo proposito i Vangeli apòcrifi, anche se spesso un po’ leggendari, sono una fonte da non sottovalutare nella rappresentazione della vita quotidiana della Sacra Famiglia. Nei Vangeli canonici, quando Gesù ha dodici anni si accende una luce nella sua vita. Sappiamo di un pellegrinaggio che egli fece con la sua famiglia verso la città santa, Gerusalemme. Brevi parole, pochi versetti, che però ci descrivono Il parroco porge a tutte le famiglie i più fervidi auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 3 la forte personalità di Gesù e la chiarezza di idee sulla propria vita e sulla propria identità e missione. Il fatto è noto: Gesù, dopo la salita al tempio, si defila dalla colonna di persone che riprendevano il viaggio verso il nord, per rimanere con i maestri della Scrittura e della Tradizione ebraica. Luca ci riporta l’episodio (2,41-50) descrivendo l’angoscia dei genitori che non trovano più il figlio e si mettono in ricerca di lui, per tre giorni. Ritrovato al tempio, Gesù dodicenne dà una risposta diretta e tagliente al più che lecito rimprovero dei suoi: «Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? ». Questa scena mette in evidenza la qualità delle relazioni di questa famiglia, fatte di apertura, di confronto e di reciprocità. Emerge con forza che non solo Maria e Giuseppe rispondono a una missione educativa nei confronti di Gesù, ma è pure vero il contrario: Gesù educa e forma i suoi genitori. Qual è il messaggio che possiamo raccogliere dalle labbra di Gesù dodicenne in questo scorcio di vita familiare? Le sue parole esprimono il primato che il Padre dovrà avere in tutti i giorni della sua vita, l’unico assoluto che potrà determinare le sue scelte. Niente e nessuno potrà ostacolarlo in questo. Anche le relazioni fondamentali, che tengono in piedi la vita umana, sono relativizzate, 4 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 sono messe in secondo piano rispetto alla relazione fondante con Dio. Per Gesù sembra urgente che i suoi genitori comprendano questo. Se ci spostiamo sul piano della vita di ogni credente, queste dinamiche relazionali all’interno della santa famiglia rivelano la struttura portante della vita umana e costituiscono un obiettivo nel raggiungimento della maturità. La persona umana deve trovare “oltre” una semplice dimensione “orizzontale” il senso del suo esistere. È significativo che proprio nel tempio un giorno Gesù, quasi con violenza, richiamerà il tempio al suo valore originario, quello della preghiera per porre l’uomo di fronte a ciò che è davvero irrinunciabile: la sua relazione con l’Assoluto. Il primato del Padre nell’esistenza di Gesù si esprime particolarmente nella preghiera. Nella nostra vita quotidiana, simile a quella di Nazaret, l’orazione quotidiana, la celebrazione dell’Eucaristia, alcuni momenti di pausa e di silenzio, sono elementi essenziali nella ricerca del volto di Dio che nel rivelarsi può creare qualche difficoltà al nostro cuore diviso tra mille cose e mille preoccupazioni, perché non ha imparato a mettere al primo posto il Padre. Proprio questo atteggiamento quotidiano rivolto a Dio ci aiuterà a rivolgerci con apertura e benevolenza, come Gesù, verso gli altri e l’intera umanità. Il Figlio fattosi uomo compie questo tragitto, come annuncia il Vangelo secondo Giovanni in 1,1.14-18: «Il Verbo era rivolto al Padre… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi… Il Figlio unigenito che è nel seno del Padre è lui che lo ha rivelato». Un santo Natale auguro a te, caro lettore! Buon Natale e felice anno nuovo a tutte le Famiglie di questa Comunità! Un Natale cristiano a voi tutti! Il vostro parroco (don Luigi) Un profugo di nome Gesù L L’Egitto ha accolto il Cairo, quindi si diresa tradizione del Figlio di Dio in fuga sero verso nord-est, a cristianesimo copto Bilbays. La tappa succssha cercato di ricodalla Palestina. siva fu Daqadus, da dove struire un itinerario del Per questo raggiunsero Samanud, tragitto percorso dalla avvenimento è quasi l’antica Sebennitos, sul Sacra Famiglia in Egitto. una “seconda Terra ramo di Damietta del Nilo. Tutti i presunti luoghi di Continuando verso nord, la sosta, segnati da chiese Santa” Sacra Famiglia raggiunse dedicate alla Vergine, da poi la regione di al-Bosorgenti e da pozzi dalle rollos, vicino alla costa del Mediterraneo, e acque ritenute curative, da alberi sacri che quindi la città di Sakha. Tappa successiva dettero refrigerio e nutrimento ai fuggiail deserto dello Wadi al-Natrun e poi nuovaschi, da pietre diventate sgabello per mente il Cairo, dove i profughi trovarono Maria o che portano l’impronta dei piedini rifugio in una grotta sotterranea, che si o delle manine del Bambino Gesù, sono trova ora inglobata nella cripta della chiesa ancor oggi mèta di pellegrinaggi. Proviamo dei Santi Sergio e Bacco. Raggiunsero a ricostruire il percorso di questo viaggio quindi al-Ma‘adi, non lontano dall’antica come ci è tramandato dalla tradizione capitale Menfi, dove si imbarcarono su copta. una barca a vela e si diressero a sud, Partita da Betlemme, la Sacra Famiglia fino al sito dell’odierno Dayr al-Muharraq, si recò dapprima ad Askalon, antica ancora oggi tra le mete più importanti del città filistea e rinomato porto maritpellegrinaggio dei cristiani copti. timo, quindi si diresse a est, a Hebron, una delle più antiche città del mondo, (da ECO DI TERRASANTA) dove rimase nascosta in una grotta per circa sei mesi. Raggiunta quindi l’antica roccaforte cananea di Gaza e imboccata la strada carovaniera che dalla Giudea conduceva in Egitto, giunse a Raphìa, la città di frontiera con l’Egitto. Attraversato lo stretto istmo di al-Qantarah che separa il lago Manzalah dal lago Balah, la Sacra Famiglia entrò nella provincia egiziana di Gosen. E qui, imboccato lo Wadi Tumilat e passando dalle antiche città di Pitom (“la casa di Atum”) e Piramses (“la casa di Ramesse”) costruite dai figli di Israele schiavi in Egitto, giunse a Tell Basta, l’antica Bubastis. Continuando verso sud il loro peregrinare, i fuggiaschi raggiunsero il villaggio di Musturud, alla periferia dell’odierno Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 5 La voce della letteratura e della musica “E vieni in una grotta, al freddo e al gelo” E questo, perché il Natale è stato fissato il 25 dicembre, e il 25 dicembre fa freddo, anche in Palestina, anche a Betlemme, situata su due colline, a circa 800 metri d’altezza. Forse, però, è eccessivo parlare di gelo, perché, nella valle del Giordano, la temperatura, d’inverno, non scende quasi mai al di sotto degli 8 gradi. Accade, qualche volta, che il vento del mare, il quale porta aria molto umida, incontrando le colline più fredde, provochi piogge e nevi. Più spesso piogge che nevi, tanto che i talmudisti (i rabbini scrittori ebrei, n.d.r.) hanno un detto, corrispondente al nostro “sotto la neve pane; sotto l’acqua fame”. Dice, infatti, press’a poco così: “Meglio cinque nevicate che una pioggia”. Per questo la parola neve ricorre frequentemente, tanto nell’Antico, quanto nel Nuovo Testamento, ma sempre per similitudine e per indicare il candore di una veste, ora quella di Gesù trasfigurato, ora quella dell’Angiolo della Resurrezione. Ciò nonostante, per la notte di Natale, nel dettato evangelico, non c’è nulla che faccia pensare al fredo e al gelo. (Piero Bargellini, da Il Natale, ed Vallecchi, Firenze 1959, 9-10) Racconti del Natale di un tempo Accanto alla strada obbligata della Parola di Dio, strada che rimarrà sempre 6 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 prioritaria al fine di ritrovare il vero Natale, potremmo forse aggiungerne un’altra, certamente più povera ma ugualmente emozionante: quella di ascoltare racconti. Racconti del Natale di un tempo, di un tempo meno consumato del nostro mito del successo, dell’apparire, del potere: tutti luoghi dove non avviene il Natale. Raccontare i Natali di un tempo non per rimpiangere il passato, ma per raccogliere qualche luce e una spinta all’immaginazione per l’oggi, una immaginazione evangelica. Mi è capitato di leggere la lettera di una donna che vorrei chiamare Manuela. Mi limito a qualche passo. «…Ho nostalgia di quei sentimenti forti che i miei genitori mi hanno donato quando ero piccola. Sentivo che ogni regalo di Natale, ogni pacchettino era veramente una “grazia” di Gesù che ha aiutato i miei genitori a rendere felice me e i miei fratellini. Questa “grazia” non l’hanno ricevuta i miei figli, nonostante i miei sforzi. Ricordo quel Natale in cui avevo scritto a Gesù che volevo un orsetto a pile, che si muoveva e camminava. Non lo ricevetti. I miei genitori non potevano tanto. Ma mia madre mise sotto l’albero una letterina di Gesù: “Non ho potuto portarti l’orsetto a pile perché ne avevo solo uno, e me l’aveva chiesto un altro bambino che vive in un orfanotrofio ed è molto povero. Ho preferito darlo a lui. Spero che non ti arrabbi troppo. Gesù”. Ero contenta perché pensavo alla felicità di quel bambino e alla mia fortuna di avere una famiglia. L’idea di mia madre è stata molto bella. L’apprezzo ancora». Il fatto è che le cose, allora, erano poche ed erano leggere, ma rivelavano il volto vero del Signore. (da Un parroco a colloquio con le famiglie, in “La Casa”, Milano 2008) Il Messiah di G. F. Handel > Mentre da un DVD sto guardando e ascoltando il Messiah di George Frideric Handel (1685-1759) -in un concerto per solisti coro e orchestra della “The Academy of Ancient Music – The Choir of Westminster Abbey” diretto da Christopher Hogwood- seguo anche il libretto in inglese con una certa facilità, dal momento che le parole in canto sono tratte completamente dal testo della Bibbia dell’Antico e del Nuovo Testamento: sì, il testo biblico alla lettera, musicato e cantato! E’ una cosa incredibilmente bella per il contenuto del messaggio e per la musica sublime. Il Messiah è un oratorio insolito. Non ha, infatti, “personaggi” drammatici, poiché il librettista Ch. Jennens raccolse e conformò adeguatamente un “florilegio biblico” di diversi passi scritturali, conferendovi una veste drammatica e letteraria di qualità sorprendente. La vicenda viene esposta in forma narrativa, quasi indirettamente, poiché compendiava, come l’autore del libretto stampò nella prefazione, «il grande mistero della vera religiosità: Egli (Cristo) fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria». (tratto dalla Prima Lettera di San Paolo a Timoteo 3,16) > La struttura generale del libretto che Jennens fornì a Handel era in tre parti, per un lavoro che avrebbe raggiunto le due ore e mezza di musica. La prima parte del Messiah riguarda le Profezie dell’Antico Testamento e la Natività. La seconda parte riguarda la Passione, Crocifissione, Resurrezione, Ascensione e Pentecoste, sino al trionfo finale del Regno di Dio, celebrato nel coro dell’ “Alleluia”. In queste due parti la narrazione e il commento risultano intrecciati mediante la giustapposizione di testi biblici. La terza parte consiste in un commento, soprattutto sul tema della Resurrezione di Cristo e della Resurrezione universale che si realizzerà nel giorno del Giudizio. > Per quanto riguarda la prima parte, - le Profezie dell’Antico Testamento e la Natività - l’Oratorio, dopo il primo grave e poi allegro movimento sinfonico, prende l’avvio il testo di Isaia 40,1-3 accompagnato dal tenore: «Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate con benevolenza a Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, che è stata scontata la sua iniquità. Una voce grida nel deserto: Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 7 preparate la via del Signore, appianate nella steppa una strada per il nostro Dio». Segue il coro, prima con Isaia 40,5: «E si rivelerà la gloria del Signore. E ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato»; e poi con Malachìa 3,3: «Ed Egli purificherà i figli di Levi, perché possano offrire al Signore un’oblazione secondo giustizia». Il recitativo del testo di Isaia 7,14 citato da Matteo 1,23: «Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, “Dio con noi”», introduce la lunga aria (per contralto) con l’intervento del coro che canta Isaia 40,9 e 60,1: «O tu che rechi liete notizie in Sion, sali su un alto monte, o tu che rechi liete notizie a Gerusalemme, alza la voce con forza, alza la voce, non temere, annunzia alle città di Giuda: Ecco il vostro Dio! O tu che rechi liete notizie in Sion, àlzati, rivèstiti di luce, perché viene la tua luce, e la gloria del Signore brilla sopra di te». Dopo l’accompagnato del basso –Isaia 9,2 annuncia al popolo, che camminava nelle tenebre e abitava in una terra di morte, la visione di una grande luce- le profezie messianiche culminano nel grande testo di Isaia 9,6, sorretto dalla splendida musica corale: «Poiché un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un Figlio, e il segno della sovranità è sulle sue spalle, e il suo Nome è: Meraviglioso, Consigliere, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace». > Il passaggio al racconto natalizio del Nuovo Testamento è marcato dalla breve sinfonia, nella forma di piva pastorale, cui segue la meravigliosa narrazione lucana della Natività, supportata da un immenso splendore musicale: 8 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 RECITATIVO/ACCOMPAGNATO (soprano) - Luca 2,8-13: «C’erano per il campo alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia a loro gregge. Ed ecco, l’angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce ed essi furono presi da grande spavento. E l’angelo disse loro: Non temete; ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo. Oggi è nato per noi, nella città di Davide, un Salvatore, che è il Cristo Signore. E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio, e diceva: CORO – Luca 2,14: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra fra gli uomini di buona volontà!». ARIA (Soprano) – Zaccaria 9,9-10: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme, ecco, a te viene il tuo Re. Egli è il giusto Salvatore, e annunzierà la pace alle genti». CORO – Matteo 11,30: «Il suo giogo è dolce, il suo carico è leggero». Così si concludono le Profezie e la narrazione della Natività nella prima parte del Messiah di Handel. Sarebbe bello poter incidere un DVD che unisca -all’ascolto della musica e alla visione del coro e orchestra- la giustapposizione o sovrimpressione di pitture, affreschi e rilievi marmorei dei più grandi pittori e scultori, quale commento artistico al testo biblico. Il calmo e silenzioso ascolto, con il testo sotto gli occhi a seguire, del capolavoro musicale handeliano può aiutare piacevolmente e utilmente la contemplazione del mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio e Signore Gesù Cristo. (a cura di L. G.) Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 9 Il Presepe, simbolo cristiano della condanna del potere D al mistero che si contempla nel Natale sprigionano innumerevoli significati simbolici e rifrazioni di luce. Poiché il cuore di esso è l’incarnazione, che significa assunzione della condizione umana, di costitutiva rilevanza sono le modalità secondo le quali viene vissuta tale condizione umana. Oltre alle grandi tematiche del compimento dell’attesa messianica di Israele, in cui va inserita la novità cristiana; oltre alla simbolica pasquale leggibile in filigrana nel Natale, molti altri aspetti possono essere sottolineati: il Signore che nasce da una donna come bimbo inerme; che nasce come povero tra i poveri, in una stalla, perché non c’è accoglienza per lui nella città degli uomini; che sceglie una vita tra gli umili come figlio del falegname, costretto ben presto a migrare; annunciato nella nascita a degli emarginati com’erano i pastori, così come sarà annunciato nella risurrezione a delle emarginate, ossia le donne. Tra questi e altri aspetti, uno spicca in modo particolare: l’opposizione frontale tra il Natale di Gesù e il potere, la contestazione radicale del potere che nel Natale si esprime. La persecuzione scatenata da Erode contro Gesù è l’emblema della lotta che il potere mondano di ogni tempo ha compiuto e compie nei confronti del messaggio di Betlemme. Erode temeva di venire scalzato da quel misterioso neonato. Non si sbagliava. Infatti, Gesù di Nazareth con la sua parola e la sua prassi avrebbe eroso, sradicato, rovesciato il principio del potere mon- 10 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 dano e tagliato per sempre la pretesa di ogni potestà di discendere da un’investutura divina, smascherando e destituendo il potere dal suo alto trono (cf. Lc 1,52). Il potere mondano può sottomettere e asservire in modi perversi, brutali e crudeli non solo per la connivenza di quanti ne ricevono parte o briciole e allignano alla sua ombra, ma anche per il consenso di quanti sono da esso abbagliati. La storia ce ne ha offerti e ce ne offre tuttora tanti esempi. Alla luce di Betlemme, però, ogni potere svela la sua vera natura, giacché ha come fine il sottomettere altri a sé, ammantando di dignità e di pretese ‘divine’ la sua meschinità: perché è adorazione di sé e, perciò, menzogna e uccisione fisica o distruzione morale degli altri nella loro dignità. Il potere o la connivenza con esso è la più grave forma di idolatrìa, come manifesta la tentazione di Gesù nel deserto. Betlemme ci dice nel modo più radicale possibile che con il potere così inteso Dio non c’entra. La sua è l’onnipotenza dell’amore che si esprime nel servire e ci chiama a questa libertà. Erode, in negativo, lo ha combattuto; i sapienti Magi, in positivo, l’hanno riconosciuto sottoponendo a Lui i loro tesori. E noi, che troviamo poetico il Presepe pensandolo come innocuo, come tranquillamente compatibile con la nostra ammirazione e i nostri cedimenti al potere o con la nostra connivenza o mancata resistenza ad esso, Gli rendiamo adeguato omaggio come i sapienti venuti da Oriente? (cf. Maria Cristina Bartolomei, docente di filosofìa e teologa, in JESUS - GENNAIO 2010) Domenica 2 Maggio 2010 Festa del SS. Crocifisso e Prima Comunione Domenica 2 Maggio, festa del SS. Cro cifisso, si sono accostati alla mensa eucaristica per la prima volta nove bambini della nostra parrocchia. Ecco i loro nomi, con la foto scattata al termine della Celebrazione Eucaristica: Alessia Brunelli, Greta Cortese, Myriam De Costanzo, Jessica Guazzaroni, Nicolò Mancini, Angelica Massaro, Noemi Olivieri, Nico Pellegrino, Marzio Pieretti, Benedetta Procopio, Vittorio Speranzini, Nicolas Titti. Ai genitori è affidata la grande missione di aiutarli, con l’esempio e l’insegnamento, a vivere con Gesù e ad amare tutti in Lui, mentre noi continuiamo a pregare stando loro vicini. Sr. Lina Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 11 Domenica 19 Settembre 2010 Festa della B. V. Addolorata e santa Cresima Le campane suonavano a festa, la comunità cristiana di Monte Porzio radunata in chiesa si è alzata in piedi per accogliere i cinque cresimadi che si avviavano verso l’altare: Benedetta Esposti, Alex Boccarossa, Mikael Massaro, Thomas Montanari, Iacopo Ricci. Dopo un anno di preparazione essi hanno manifestato il desiderio e la convinzione di voler essere servitori della Chiesa con il dono dello Spirito Santo. Il loro desiderio è stato esaudito Domenica 19 Settembre con il sacramento della Cresima amministrato dal nostro vescovo Giuseppe Orlandoni. 12 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 Durante l’omelìa, il vescovo ha incoraggiato i cresimandi dicendo: «Ricevere la Cresima non è un “addìo” alla comunità ma un “avvìo” nel nome di Cristo e anche il consenso del vostro servizio alla parrocchia. I genitori, insieme alle madrine e ai padrini, vi accompagneranno verso questo cammino di fede con il loro amore e la loro testimonianza». Un grazie al nostro parroco e a tutta la comunità. Sr. Enrica Domenica 2 Maggio 2010 Prima Messa di don Alessandro Caprini nuovo Presbitero Il saluto della nostra Comunità Parrocchiale Nato nel 1944 da Caprini Aniceto e Testaguzza Giovanna nel nostro paese, qui aveva ricevuto il Battesimo, la Prima Comunione e la Cresima; sposatosi con Rosa Maria Mollura e padre di una figlia, aveva esercitato la professione di medico a Cattolica. Rimasto vedovo, da alcuni anni era diacono in una parrocchia di Cattolica e responsabile della Caritas diocesana dove, con grande passione e altruismo, serviva alla mensa dei poveri continuando anche ad esercitare la professione medica. Infine, accettava di essere ordinato presbitero il 24 aprile 2010 nella Cattedrale di Rimini per l’imposizione delle mani di Mons. Francesco Lambiasi vescovo di Rimini e Cattolica. La nostra Comunità parrocchiale ha avuto la fortuna di averlo tra di noi il 2 maggio per celebrare la sua Prima Messa a Monte Porzio nel giorno della festa del SS. Crocifisso. Gli è stata riservata una grande accoglienza da tutto il paese, fratello, parenti amici e tutti i cristiani, sia nella liturgia in chiesa, cui è seguita la solenne processione per le vie del paese, sia nel rinfresco beneaugurante riservatogli nel teatrino parrocchiale. Ed ecco il commosso saluto con il quale don Sandro è stato accolto da Patrizio Tonelli a nome di tutta la Parrocchia, all’inizio della celebrazione eucaristica. Carissimo don Alessandro, permettici questo tono confidenziale. Anzitutto la Comunità Parrocchiale di Monte Porzio, la nostra Comunità, ti dà il benvenuto e ti accoglie con gioia in mezzo ad essa, proprio nel giorno della festa solenne del SS.mo Crocifisso a tutti noi caro. Concedici anche un po’ di meraviglia perché da qui, da questo piccolo paese, partisti studente ed oggi torni in una veste un po’ inusuale per noi; del resto non siamo abituati nei nostri paesi a pensare che un medico, un marito, un padre possa diventare anche prete. Eppure, nelle città ci sono tante persone adulte (laureati, medici, ingegnari, professori … alcuni di noi li hanno visti nella tua ordinazione a Rimini) che maturano la decisione delle decisioni: offrirsi totalmente al Signore per il resto degli anni diventando presbiteri, e così è stato per te. Tu stesso ci hai raccontato che il destino ti ha portato a Bologna per lo studio e lì hai conosciuto il Cardinal Lercaro che hai seguito anche come medico e del quale hai condiviso l’impegno nei confronti dei più deboli, delle famiglie; impegno vissuto poi presso l’ospedale di Cattolica e nella città stessa, sempre verso i bisognosi. Sono state esperienze che ti hanno arricchito e fortificato non solo professionalmente ma soprattutto spiritualmente. Una tua dote è sicuramente l’umiltà, la semplicità, la di- Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 13 sponibilità e apertura verso gli altri che ti ha portato in queste situazioni a metterti al servizio e a ricercare anche qui quegli ideali veri da cui eri partito. Finché hai incontrato tua moglie e ci dicevi che è stata un’esperienza bellissima che ti ha formato e temprato ancor più, anche attraverso il grande dolore della sua perdita. Ora, credo ti sei realizzato appieno: il poterti dedicare agli altri sarà totale non solo come uomo-medico ma soprattutto nella missione di sacerdote che ti pemetterà di curare le anime. La nostra Comunità fa festa perché dà alla Chiesa un altro prete dopo l’ultimo, credo, don Luigi. Noi tutti siamo certi che a Cattolica, dove sei destinato, svolgerai 14 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 questa nuova missione anche tra le tue “opere di carità” nel migliore dei modi. Sì, perché tu sei un privilegiato perché, come diceva il grande fisico marchigiano Enrico Medi, tu vali più di un angelo: un angelo non può trasformare il pane e il vino in corpo e sangue di Gesù Cristo; tu, attraverso il ministero liturgico, sì! In conclusione ti chiediamo, proprio in virtù di questo filo diretto, di questo canale preferenziale che hai con il Signore, di ricordarci a Lui nelle tue preghiere, e noi faremo altrettanto nelle nostre. Auguri e buon lavoro pastorale, don Sandro! Patrizio Tonelli Domenica 4 Luglio 2010 Cena di solidarietà Anche quest’anno, come ormai da oltre dieci anni, in occasione della festa del Corpus Domini, la Confraternita del SS. Sacramento, in collaborazione con la Parrocchia e la Scuola Materna di Monte Porzio, in data 4 luglio ha organizzato una cena di solidarietà. Detta ricorrenza ha visto come sempre una nutrita partecipazione della nostra comunità, sempre attenta e sensibile ai problemi del prossimo. I fondi raccolti, pari a euro 1.000 (mille), sono stati devoluti anche quest’anno alla Missione Francescana delle Suore in Albania. Alcune di queste suore sono state tra noi in occasione delle ultime missioni. La missione Francescana in Albania, come ormai molti sanno, si occupa principalmente dell’assistenza ai bambini e alle loro famiglie, assistenza sia di tipo materiale che spirituale, aiutando queste famiglie in grosse difficoltà economiche e sociali. La serata ha visto come culmine, così come lo scorso anno, un concerto musicale ideato e realizzato dai nostri giovani che hanno così voluto rispolverare i loro talenti. Il concerto ha visto i musicisti di Monte Porzio esibirsi nell’interpretazione di diversi brani portatori di valori fondamentali, quali l’amore nei diversi ambiti della vita di ogni persona. Veramente un bellissimo spettacolo che ha entusiasmato tutti i presenti e il commento che ricorreva tra la gente era: “Perchè non fare più spesso serate così?”. Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie a tutta la nostra comunità e alla generosa disponibilità della ditta BF di Lucio e Donatella, che ci permette ogni anno di realizzare questa cena che, oltre ad essere un gesto di solidarietà, è anche un momento di divertimento e convivialità tra di noi. Grazie di cuore! Mario Gianantoni Adozioni a distanza con la Missione albanese di Duschaj Una forma concreta di aiuto Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 15 Domenica 4 Luglio 2010 Spettacolo musicale “Il cuore del mondo” Anche quest’anno, nell’ambito della serata di solidarietà che ormai da anni viene organizzata con successo dalla nostra parrocchia, nella domenica 4 luglio è stato proposto dai musicisti ed artisti del nostro piccolo paese un concerto/spettacolo, dal titolo “Il cuore del mondo”, spettacolo rivolto a tutti -giovani e non solo- che ha contribuito alla piena risuscita della serata, avvalorando ancor di più l’atmosfera di aggregazione e solidarietà che da sempre contraddistingue la manifestazione parrocchiale. Lo “show” è stato come sempre incentrato sulla musica, che può essere intesa come una delle migliori espressioni attuali di comunicazione, con un linguaggio universale che 16 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 arriva diretto al cuore e che può favorire la diffusione di messaggi di dialogo, di amore, di pace e di solidarietà, ed è stato articolato in 3 parti o sezioni, ognuna dedicata ad uno dei vari modi in cui l’uomo può amare, modi che però riconducono tutti al concetto comune e dominante dell’amore che caratterizza l’esistenza umana ed il mistero della vita, perché dove non c’è amore non c’è umanità. L’amore è infatti la linfa vitale dell’esistenza umana è ciò che fa palpitare il mondo come se fosse il suo cuore e, al di là delle differenze culturali o religiose, amare e dare amore rappresenta la condizione necessaria di ogni essere vivente. L’inizio di ogni sezione dello spettacolo è sta- ta contrassegnata da una coreografia ideata da Claudio Palazzetti ed eseguita su musiche originali composte e arrangiate dalla “band” (ormai ribattezzata “MP Band”), a cui si sono succeduti brani editi di artisti famosi nazionali ed internazionali, ma rivisti e riarrangiati dagli stessi musicisti in chiave personale. La prima parte ha voluto rappresentare il tema dell’amore per la natura, per la vita, per il mondo in cui viviamo, che è l’essenza vitale per ogni essere umano e organismo vivente. La seconda parte è stata invece articolata sul tema dell’amore della coppia, che è un amore più personale ed intimistico, ma che condiziona e caratterizza la vita della maggior parte delle persone. La terza parte, infine, è stata rivolta a rappresentare l’amore universale, irresistibile, potente, che è base e sostegno dei veri valori dell’umanità e della spiritualità, quali la pace, la solidarietà, la fratellanza, la misericordia, la gratitudine, la fede in Dio, il perseguimento di un ideale. Si fa quindi riferimento al concetto di agàpe, inteso come stato “spirituale” di amore fraterno e disinteressato, perché quello che facciamo per noi stessi muore con noi, mentre quello che facciamo per gli altri rimane per sempre. La buona riuscita dello spettacolo è derivata sicuramente dall’impegno profuso da tutti i musicisti ed artisti, dalla loro preparazione e, soprattutto, dalla forza dello stare insieme e dallo spirito di aggregazione, che ha sempre accompagnato il gruppo di lavoro fin dal primo giorno di prove. Anche quest’anno è quindi doveroso ringraziare profondamente tutti i protagonisti: Rachele Ragnetti (voce), Claudio Palazzetti (voce, coreografie e danza), Lorenzo Fiscaletti (voce), Valeriano Gianantoni (voce), Daniele Mancini Palamoni (chitarra acustica ed elettrica), Giuliano Mancini Palamoni (bat- teria e percussioni), Luca Paniconi (chitarra elettrica ed acustica), Luca Morbidelli (batteria), Luigi Esposto (basso), Roberto Ragnetti (percussioni), Giorgio Olivieri (fisarmonica), Simone Andreoli (flauto), Claudio Speranzini (piano e tastiere), Roberto Speranzini (chitarra classica ed elettrica), Angelica Emili (danza), Matilde Ndaw (danza). Una menzione anche per Massimo Polverari (percussioni e voce), che per altri impegni artistici, purtroppo, non ha potuto partecipare al concerto, pur essendo sempre parte attiva della “band”. Un grande ringraziamento va infine rivolto anche a tutti coloro che hanno coadiuvato e contribuito all’allestimento dello spettacolo e che, con il loro prezioso lavoro, hanno reso possibile e perfetta la serata: Don Luigi, Mario Gianantoni, Ivo Serra fotografo, Luigi Baruffi, Mario Aguzzi, Patrizio Tonelli, Franco Ragnetti, Roberto Costantini, Pro loco di Monte Porzio, Comune di Monte Porzio. Arrivederci all’appuntamento di solidarietà del prossimo anno, augurandoci tutti che il futuro sia sempre più ricco di serate e manifestazioni come questa! Roberto Speranzini Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 17 Domenica 17 ottobre 2010 Pellegrinaggio a Loreto Tanti ragazzi con i genitori all’ombra della casa di Nazaret Dal pomeriggio alla tarda serata di domenica 17 ottobre si è svolto un pellegrinaggio a Loreto rivolto ai ragazzi del catechismo con i loro genitori, per iniziare ufficialmente il Catechismo settimanale con la benedizione della Santa Vergine Maria madre di Gesù. L’appuntamento era per le 14,30 davanti alle suore. Il pullman a poco a poco si è riempito ed i ragazzi erano tutti molto entusiasti di salire al 2° piano e sentirsi così un po’ adulti. Giunti a Loreto, dopo qualche foto ricordo in piazza della Madonna, ammirando l’altissimo campanile costruito su disegno di Luigi Vanvitelli (1751-1754) e la bella fontana di Carlo Maderno e dello zio Giovanni Fontana (1604-1614), siamo entrati in Basilica (i principali architetti che vi lavorarono: Donato Bramante, Giuliano da Maiano, Baccio Pontelli, Francesco di Giorgio Martini, Antonio da Sangallo il Giovane). Abbiamo visitato la Santa Casa, dove ognuno ha pregato personalmente e c’è stato il tempo per le Confessioni individuali. Alle ore 17 abbiamo partecipato alla S. Messa concelebrata dal nostro Parroco e un frate della Santa Casa. Dalle 18 in poi abbiamo ammirato, con una breve spiegazione, lo splendido rivestimento marmoreo della Santa Casa, voluto da papa Giulio II (1507) e realizzato in gran parte da Andrea Sansovino con la collaborazione dei vari Baccio Bandinelli, Raffaele da Montelupo, Antonio da Sangallo il Giovane, i tre fratelli Lombardo e i fratelli Della Porta. Le sculture marmoree quattrocentesche e cinquecentesche che ri- 18 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 vestono la Santa Casa rappresentano le scene evangeliche della Natività di Gesù e della vita di Maria. Abbiamo poi continuato la visita, ammirando la Sacrestia di San Marco affrescata da Melozzo da Forlì (1477-1480), la Cappella di San Giovanni con gli affreschi del grande Luca Signorelli (1582 ca), gli affreschi ottocenteschi della Cupola e delle altre Cappelle che girano attorno alla Santa Casa, fino alla Sala del Tesoro completamente affrescata dal Pomarancio (1605-1610) con dieci storie della vita di Maria tratte dal Vangelo secondo Luca e dai Vangeli apocrifi e, sulla volta, la Assunzione, la Traslazione e la Incoronazione di Maria. C’è stato anche un po’ di tempo in libertà per fare compere. Alle 19 tutti sul pullman pronti per tornare, soddisfatti di aver passato un pomeriggio insieme, ma soprattutto per aver visto una così bella partecipazione di intere famiglie che sono intervenute a questo pellegrinaggio catechistico. Una mamma Ringraziamenti per i servizi alla Comunità Il parroco, a nome della Comunità parrocchiale, ringrazia vivamente: • L e Catechiste e Animatrici che insegnano il catechismo e stanno con i ragazzi... • Le Suore e le Signore che tengono pulita la chiesa e i locali pastorali... • Coloro che curano la “Casa dell’Anziano”... • Tutti coloro che animano l’Oratorio ... • Coloro che impiegano tempo ed energie per l’amministrazione parrocchiale e la manutenzione delle chiese e locali pastorali … • Coloro che in qualsiasi modo donano del tempo ai fratelli e sorelle ... Per tutto questo, e per altro ancora... Laudato sii, mi Signore! Fondo di solidarietà permanente Rendiconto da novembre 2009 a ottobre 2010 Esiste da dodici anni nella nostra parrocchia un Fondo di solidarietà, una proposta di autotassazione mensile in aiuto a urgenti e immediate situazioni di povertà. L’invito a scegliere questa forma di aiuto è rivolto non solo alle famiglie ma anche ai singoli, compresi i più giovani: un piccolo risparmio mensile a favore dei più bisognosi. Ecco il rendiconto riassuntivo del 2009-2010: ENTRATE(raccolte in chiesa nella 40 domenica del mese o presso la Sig.ra Silvana): Da novembre 2009 a ottobre 2010 euro 3.064,51 USCITE (casi di bisogno per persone o famiglie, Caritas Diocesana, Missioni, Albania, ecc.): Da novembre 2009 a ottobre 20010 euro 3.804,00 RIMANENZA PRECEDENTE: euro 2.152,00 PASSIVO 2009 - 2010: euro RIMANENZA ATTUALE: euro 1.412,51 739,49 N.B. Per ulteriori informazioni, con il rispetto per la privacy, ci si può rivolgere a Silvana Tombari (Tel. 0721B955.710) Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 19 Chiese in difesa della domenica e del riposo settimanale Il “Giorno del Signore” e l’Eucaristia domenicale Proteggere la domenica per promuovere la difesa della salute dei lavoratori e garantire la possibilità di conciliare lavoro e vita familiare: mentre il Parlamento europeo e i Paesi membri dell’Unione Europea proseguono i negoziati per una nuova direttiva comunitaria sull’orario di lavoro, le Chiese del Vecchio continente continuano a chiedere che la nuova legislazione riconosca il diritto al giorno di riposo e di chiusura settimanale delle attività lavorative. Proteggere la domenica per promuovere la difesa della salute dei lavoratori e garantire la possibilità di conciliare lavoro e vita familiare «La ricerca scientifica», scrive la Com missione “Chiesa e Società” della Conferenza delle Chiese europee che riunisce 120 Chiese protestanti, anglicane, ortodosse e veterocattoliche, «mostra che la domenica è legata alla salute dei lavoratori più di ogni altro giorno della settimana» e che malattia e assenteismo sono molto più frequenti nei luoghi di lavoro aperti anche nel fine settimana. Simili obiezioni sono contenute anche in un documento comune firmato dalla Commissione degli episcopati cattolici dei Paesi dell’Unione, dalla Chiesa protestante di Germania e dalla Chiesa d’Inghilterra. «In molti Stati europei la protezione della domenica è stata erosa per incrementare la produzione e il consumo, mentre i lavoratori hanno subìto la frammentazione della loro vita privata… Il rispetto del riposo domenicale è una delle basi del modello sociale europeo ed è un modo di bilanciare lavoro e vita familiare». Per le Chiese del continente è essenziale rivendicare il diritto alla domenica libera, perché essa offre la possibilità di vivere il tempo con la propria famiglia e con i propri amici. Per i cristiani proteggere la domenica significa anche favorire la partecipazione all’Eucaristia domenicale nel Giorno della Resurrezione di Gesù Cristo. 2 Giugno Gita/Pellegrinaggio a Sant’Antonio di Padova e alla Cappella giottesca degli Scrovegni 20 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 Oratorio “San Filippo Neri” luogo d’incontro e di vita I flash dell’Oratorio di Scuola Media e di Quinta Elementare “Celebrate il Signore, perché è buono; eterna è la sua misericordia” (Sal. 117) Ogni volta, quando qualcuno mi incontrava nella parrocchia o in qualsiasi posto, mi domandava e faceva gli auguri così: “Come va l’oratorio e le attività dei nostri ragazzi? Speriamo che portiate avanti quest’iniziativa di aiutare i nostri giovani per crescere insieme nell’amicizia e nella somiglianza di Dio”. Questo interesse dei nostri parrocchiani è stato una spinta per me ad aggiornarvi, oggi, sulle attività che siamo riuscite a compiere in questo anno pastorale 2009-2010. Le attività nel 2009-2010 Abbiamo fatto gli incontri con i ragazzi due volte al mese con le seguenti attività: > I giochi (caccia al tesoro, pallavolo, ecc.). > L’istruzione formativa con la preghiera e i canti religiosi. > La preparazione e rappresentazione del presepe vivente durante la Veglia di Natale e nell’Epifanìa. > Il Carnevale. > La costruzione del salvadanaio per raccogliervi il ricavato dei sacrifici della Quaresima. > La pittura e distribuzione dei rametti di ulivo per la Domenica delle Palme. > La gita di fine-anno al Santuario della Madonna delle grotte di Mondolfo. Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 21 22 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 Per abbreviare il discorso, vi aggiorno solo sui risparmi della Quaresima e sulla distribuzione dei rami di ulivo nella Domenica delle Palme. Per prima cosa, come sappiamo tutti noi fedeli cristiani cattolici, la Quaresima è un periodo di preghiera, digiuno e carità, e anche noi, insieme con i ragazzi dell’oratorio, abbiamo deciso di risparmiare i nostri soldi per donarli ai nostri fratelli bisognosi delle Filippine, invece di spenderli per cose superflue. Così siamo riusciti a risparmiare la somma di 225,00 euro. I nostri risparmi sono stati mandati ai fratelli bisognosi delle Filippine tramite le nostre Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore. Percò, con molta compiacenza, riconoscenza e gratitudine voglio esprimere il mio GRAZIE ai genitori che sono stati per i ragazzi forza e incoraggiamento con la loro collaborazione e la loro partecipazione indiretta. Il secondo punto che voglio sottolineare è quello delle “Palme”. Il ricavato dalla pittura e distribuzione dei rami di ulivo è stata la somma di 385,00 euro, che si è aggiunta alla cassa dell’oratorio. La generosa offerta e l’apprezzamento dei nostri parrocchiani mi ha stupito ancora una volta. Le attività nel 2010-2011 Nel frattempo è già iniziato l’Oratorio 2010-2011. Ma qualcosa di nuovo e particolare c’è quest’anno per tutti noi (gli animatori e i ragazzini della scuola media): l’occasione del 150° anniversario della fondazione dell’Istituto delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, che è divenuto il nostro filo-guida delle attività durante questo anno. Tanto è vero che abbiamo cominciato il percorso per scoprire la loro storia sulle origini e le missioni nel mondo, come anche da 92 anni nella parrocchia di Monte Porzio. In Ottobre abbiamo organizzato la caccia al tesoro sulle origini della Congregazione. Giocando così abbiamo scoperto il tesoro, che consisteva nel DVD sulla loro storia e le missioni, DVD che abbiamo visto insieme. In Novembre abbiamo preparato bellissimi cartelloni creativi intitolati: All’Oratorio ricevere e… dare… Tramite questi cartelloni abbiamo Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 23 espresso la nostra riconoscenza verso queste sorelle che ispirano molto la vita cristiana con la loro presenza e testimonianza della vita Consacrata. Per Dicembre stiamo pensando di interpretare la nascita di Gesù nei poveri paesi del mondo dove le Suore hanno le loro missioni. Allora è giusto dire:“Celebrate il Signore, perché è buono; eterna è la sua misericordia” , perché Egli si è reso presente nel nostro impegno quotidiano e continua a mostrare il suo volto nella vita quotidiana. Occorre uno sguardo di fede per riconoscerLo, nella consuetudine con la Parola di Dio, nella vita sacramentale, nella preghiera e soprattutto nell’esercizio della carità. La nostra gratutidine al nostro parroco don Luigi, ai nostri animatori: Sr. Theresa, 24 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 Elena, Giulia, Maddalena e Juri; ai genitori (per l’accompagnamento dei figli, per la pulizia dell’oratorio, ecc.) e alla nostra inesauribile fornaia Rosella che ha provveduto la merenda per tutto l’anno. Il Signore li ricompensi. Detto questo, permettetemi di esprimere il desiderio della parrocchia di incominciare le attività dell’oratorio, per quest’anno pastorale 2010-2011, anche per i ragazzini della scuola elementare. Però abbiamo bisogno di persone volontarie per l’animazione. Se qualcuno o qualcuna è generosa e disponibile per questo servizio pastorale, vi prego di rivolgersi presto al parroco o alle suore. Vi aspettiamo. Grazie! Evviva la Parrocchia di San Michele Arcangelo in Monte Porzio! Sr. Theresa, fmsc I giovanissimi in una bella esperienza di vita insieme La settimana della condivisione La voce dei giovani “Quello che è mio è anche tuo”. E’ questa la frase del Vangelo che ha accompagnato noi ragazzi delle superiori durante questa nuova esperienza. Infatti, convivendo la vita quotidiana per una settimana nei locali parrocchiali, abbiamo messo in comune con le persone che ci stavano intorno non soltanto le cose materiali, ma anche noi stessi cercando di aprirci il più possibile agli altri per condividere le nostre emozioni e i nostri sentimenti. Le giornate di condivisione erano semplici, ma piene di (emozioni) e amicizia che ci univano ogni giorno di più facendoci affezionare, magari anche con quelle persone con le quali non pensavamo mai di poterci creare un rapporto. Tutte le mattine era come un trauma per alzarci, visto che la sveglia era molto presto, ma non per questo non eravamo attivi e partecipi ai momenti di condivisione e di gioia che si creavano durante il momento di preghiera, di colazione e di preparazione per andare a scuola. Il ritorno da quest’ultima era quasi il momento più bello della giornata dato che ci permetteva di pranzare tutti insieme e di ascoltare ciò che ognuno aveva fatto durante la mattinata. Subito dopo pranzo, come è normale per una famiglia, si facevano le pulizie e in seguito i compiti che andavano a sfociare in lunghe chiacchierate e risate. Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 25 Ogni sera, poi, al termine della cena ci preparavamo per un nuovo gioco e per il successivo momento di condivisione e di preghiera, che ci vedeva riuniti in una stanzetta accovacciati a terra uno accanto all’altro a raccogliere lacrime di felicità o battute spiritose. Ovviamente non potevano di certo mancare i lunghi e interminabili dialoghi che si iniziavano un secondo prima di addormentarci facendo spostare di un abbondante mezzora il coprifuoco. A seguito di tutto ciò però la convivenza nonostante la stanchezza accumulata è servita moltissimo a noi ragazzi. Questa convivenza è servita a far emergere da noi stessi e dai nostri compagni molti pregi che prima erano nascosti dai continui e piccoli difetti che eravamo abituati a vedere. È servita a farci mettere più in gioco senza aver paura di essere criticati; ci ha aiutato ad imparare ad ascoltare gli altri; ci ha aiutato a superare quei conflitti interni che si creavano per delle banalità. Ed è per questo che vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini, sperando che, nonostante la nostra testardaggine e la ancora incompleta maturità, possano farci rivivere un’altra simile esperienza ancora più ricca di emozioni, semplicità e, soprattutto, amicizia. Ludovica 26 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 La voce degli animatori I ragazzi che hanno partecipato alla settimana di condivisione li conosco dalla nascita e da anni. Assieme ad altre catechiste, alle suore e a don Luigi organizziamo per loro in parrocchia degli incontri, che spesso si rivelano scontri. Trascorrere con loro la vita quotidiana si è rivelato però qualcosa di molto diverso. Mangiare, dormire (troppo poco!), salutarsi per andare a scuola o al lavoro, fare i servizi, giocare, scherzare, scambiarsi idee e riflessioni, studiare e pregare insieme ci ha fatto scoprire più vicini e veri. Naturalmente è stato faticoso organizzare la settimana, qualche volta la vita insieme ha creato confusione e incomprensioni (soprattutto sul rispetto delle “regole”), ma ciò che è stato positivo è stata la reciproca voglia di trovare un accordo, superare gli ostacoli e le differenze e ricominciare con un nuovo spirito. La settimana di convivenza è un “laboratorio” dove si sperimenta quanto è vero quello che recita il Salmo 133: “… Com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme”! Barbara Il pittore Andrea Sacchi e il Battistero Lateranense P ochi sanno che ad Andrea Sacchi (Nettuno 1599 ‑ Roma 1661), l’autore della tela ad olio raffigurante l’Assunta in cielo che nella ‘chiesola’ di Monte Porzio fa bella mostra di sé come pala d’altare, nel 1629 era stata affidata a Roma la direzione dei lavori architettonici e pittorici per il restauro e l’arricchimento del Battistero lateranense da parte di papa Barberini Urbano VIII, il quale riteneva che «fusse sì degna memoria poco degnamente e decentemente tenuta». La forma ottagona del Battistero, che secondo sant’Ambrogio allude all’ottavo giorno, quello della risurrezione di Cristo, risalirebbe già all’età costantiniana. Andrea Sacchi era ormai nel pieno della sua maturità, documentata dalle opere già compiute, quali la Madonna di Loreto e i santi Giuseppe, Bartolomeo, Giacomo e Francesco (Nettuno, chiesa parrocchiale), la Visione di sant’Isidoro (1622: Roma, Sant’Isidoro), l’Allegoria delle Stagioni (Castelfusano, Villa Sacchetti), il Miracolo del corporale (1626: Roma, PV), la Nascita della Vergine (Madrid, Prado), opere nelle quali appare ben presente il riferimento raffaellesco, ma già unito a quelle doti di colorismo e luminismo che costituiranno un costante connotato dello stile dell’artista. Entrato nella cerchia dei Barberini, fu impiegato in più occasioni dalla famiglia del papa e divenne il pittore favorito del cardinale Antonio senior. Il Trionfo della divina Sapienza affrescato in Palazzo Barberini (1629-1632) costituisce un magistrale esempio di quel delicato equilibrio che sembra accordare, mediante l’impie- go di valori luministici e di innovative soluzioni formali, le poetiche del classicismo e del barocco (non ancora divergenti). Questo affresco sancisce anche il ruolo di caposcuola di Andrea Sacchi, che nel quarto decennio del Seicento produce alcuni dei suoi capolavori: Visione di san Romualdo (1631: Roma, PV); Estasi di san Bonaventura (Roma, chiesa dei Cappuccini); La Vergine col Bambino e san Basilio (Roma, Santa Maria del Priorato); Angelo custode (Rieti, Duomo). Tra la fine del 1635 e l’inizio del 1636 Andrea Sacchi viaggia nell’Italia del Nord per conoscere da vicino “il nuovo colorito di Lombardia”; ne riporta la forte impressione degli affreschi del Correggio e delle opere emiliane di Annibale e Ludovico Carracci, oltre a Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 27 una più approfondita conoscenza della pittura del Reni e del Guercino. Queste esperienze si rifletteranno nell’opera più impegnativa, le tele con Storie del Battista per il battistero di San Giovanni in Laterano, forse uno dei maggiori testi dell’arte del Seicento. Il nostro artista dal 1639 eseguì le otto tele del tamburo raffiguranti episodi della vita di San Giovanni Battista, ultimate nel 1649 sotto il pontificato di papa Pamphili Innocenzo X (le tele vennero sostituite da copie negli anni ’60, quando gli originali furono trasferiti in Vaticano). Gli episodi rappresentati sono: 1. L’annuncio a Zaccaria della nascita di Giovanni Battista. 2. La visitazione di Maria ad Elisabetta. 3. La nascita di Giovanni Battista. 4. L ’imposizione del nome “Giovanni” al bambino. 5. Il Cantico di Zaccaria. 6. La predicazione del Battista nella regione del Giordano. 7. Il battesimo di Gesù al fiume Giordano. 8. L a decollazione del Battista. Inoltre, Andrea Sacchi affidò ad altri artisti l’esecuzione del ciclo di affreschi con 28 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 le storie dell’imperatore Costantino sulle pareti perimetrali del Battistero; tuttavia, Carlo Maratta eseguì la “Distruzione degli idoli” su cartone del Sacchi; così pure Carlo Magnoni eseguì il “Concilio di Nicèa” su cartone dello stesso Sacchi, il quale rappresentava a Roma la corrente classicista iniziata ai primi del secolo con i Carracci, di fronte al linguaggio barocco di Pietro da Cortona che in quegli anni era in piena affermazione. Il Sacchi rappresentava il filone più “tradizionale” (il cui modello era Raffaello e il Domenichino): si trattò probabilmente di una scelta precisa dovuta alla necessità di rappresentare con uno stile più semplice e chiaro, rispetto agli artifici del barocco, le vicende che portarono alla nascita e all’affermazione della Chiesa di Roma. Fu proprio Urbano VIII a ribadire nel 1642 il divieto di usare immagini inconsuete sottolineando che lo scopo dell’arte sacra è quello di accrescere il culto e la venerazione. Con Andrea Sacchi si iscelse così un linguaggio che fosse facilmente accessibile ai fedeli, poiché l’arte nel Battistero doveva mantenere la funzione di insegnamento. La nostra famiglia parrocchiale 2009 Matrimoni In Parrocchia Londei Daniele con Garcia Carrasco Emelina Elena (il 31-01-2010) Luzietti Stefano con Vergoni Maila (il 26-06-2010) Marcantognini Luca con Cuccaroni Silvia (il 10-07-2010) Canti Sebastiano con Spoletini Valentina (il 12-09-2010) In altra Parrocchia Ambrogetti Michele con Zabatta Lucia (il 17.07-2010 nella Parrocchia di Calitri in Avellino) Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 29 Battesimi Sabbatini Samuele (il 17-10-2009) Celiku Achille (il 14-02-2010) Scaldini Luca (il 21-03-2010) Colombo Sofia (il 23-05-2010) Casci Ceccacci Edoardo (il 06-06-2010) Soares Duarte Britney (il 27-06-2010) Pinto Duarte Elena (il 27-06-2010) Dittrich Rasovic Arianna (il 15-08-2010) Canti Angelica (il 12-09-2010) Tomasetti Maria Cristina (il 26-09-2010) Landini Matilde (il 09-10-2010) Serfilippi Arianna (il 16-10-2010) Tesei Alessandro (il 24-10-2010) Di Marco Swami (il 5-12-2010) Mazzanti Melissa (il 8-12-2010) 30 Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 25° di Matrimonio - 1985 Tinti Franco con Testaguzza Meris (il 26-05-1985) Santori Maurizio con De Angelis Doriana (il 08-06-05-1985) Testaguzza Augusto con Artibani Zelinda (il 30-06-1985) Vagni Giorgio con Ataìde Maria (il 03-08-1985) Costantini Roberto con Santini Maria Enrica (il 29-09-1985) Cattalani Colombo con Tonelli Celide (il 12-10-1985) 50° di Matrimonio Mencarelli Americo con Patrignani Maria (il 05-09-2009) De Angelis Gino con Montanari Pasqualina (il 06-09-2009) Defunti Watson Shirley Jane (il 22-02-2010) Lenci Maria ved. Luzietti (il 14-03-2010) Amadio Sergio (il 26-03-2010) Mencaroni Alberta ved. Ghironzi (il 16-04-2010) Goffi Leonardo (il 18-04-2010) Tomasetti Agnese (il 27-04-2010) Vergoni Filippo (il 23-09 -2010) Bacolini Quinta ved. Caprini (il 15-10-2010) Venturi Angela ved. Fiorani (il 2-12-2010) Allegrezza Ersilia ved. Carpineti (il 15-12-2010) In altra Parrocchia Gude Mary Margaret (il 17-06-2010 a Eluru-India) Ragnetti Milva in Guidi (il 30-08-2010 a Palo Alto USA) Anniballi Nazzareno (ottobre 2010) Camminiamo insieme Anno XXII - n. 119 - Natale 2010 31 agenda DICEMBRE 2010 Domenica 19 Dicembre: 4ª di Avvento • ore 8,00: S. Messa • ore 11,00: S. Messa Martedì 21 Dicembre • ore 20,45: Novena di Natale • ore 21,15: Confessioni Mercoledì 22 Dicembre • ore 15,00: Confessioni dei ragazzi Venerdì 24 Dicembre • ore 7,30: S. Messa della Vigilia (presso la cappella delle Suore) • ore 15,00: Confessioni dei ragazzi… Notte tra il 24 e il 25 Dicembre Veglia e S. Messa della Natività • ore 22,30: Inizio della Veglia: canti, letture, salmi • ore 24,00: S. Messa della Natività Sabato 25 Dicembre: Natività del Signore • ore 8,00: S. Messa • ore 11,00: S. Messa (non c’è Messa proto-festiva della Domenica) Domenica 26 Dicembre: Santa Famiglia di Nazaret • ore 8,00: S. Messa • ore 11,00: S. Messa Venerdì 31 Dicembre: Liturgìa di fine-anno • ore 16,30: Confessioni • ore 17,00: Ringraziamento con il canto del Te Deum e Benedizione Eucaristica • ore 17,30: S. Messa proto-festiva della solennità di Maria SS. Madre di Dio gennaio 2010 Sabato 1° Gennaio: Maria SS. Madre di Dio • ore 11,00: S. Messa • ore 17,30: S. Messa Domenica 2 Gennaio • ore 8,00: S. Messa • ore 11,00: S. Messa • ore 17,30: S. Messa (in chiesola) Mercoledì 5 Gennaio • ore 17,30: S. Messa proto-festiva nella festa dell’Epifanìa Giovedì 6 Gennaio: Epifanìa del Signore • ore 8,00: S. Messa • ore 11,00: S. Messa • ore 15,30: Benedizione dei bambini e iscrizioni alla Santa Infanzia Venerdì 7 Gennaio (1° del mese) • ore 16,00: Confessioni e Adorazione Eucaristica • ore 17,00: S. Messa Sabato 15 Gennaio • ore 17,30: S. Messa e Benedizione del pane di Sant’Antonio abate Domenica 16 Gennaio: Festa di Sant’Antonio Abate • ore 8,00: Confessioni, S. Messa e Benedizione del pane di Sant’Antonio abate • ore 11,00: S. Messa e distribuzione del pane di Sant’Antonio abate