Intervista alle renne
di BABBO NATALE
GIORNALISTA:
Buon giorno signori
e signore!
Oggi avremo l'onore
d'incontrare un personaggio che tutti
conoscono:
UNA DELLE RENNE DI BABBO
NATALE!
Proprio così! E, grazie a lei , ogni
bambino che sta leggendo questo
articolo, capirà il vero spirito del
NATALE.
Buon giorno Signora Renna, cosa fa
qui? Non comincia i preparativi per
Natale?
RENNA: Ma no! Noi renne non
prepariamo gli addobbi natalizi. Noi
ci alleniamo tutti i giorni per la notte
del grande volo: il 24 Dicembre.
GIORNALISTA: Ah, capisco! E
dove abita?
RENNA: Dove abito? Non lo so, io
non abito, io non esisto.
Io sono solo nei sogni e nei desideri
di ogni bambino che non superi l'età
adolescente!
GIORNALISTA: E se invece lei
esistesse, dove abiterebbe?
RENNA: Ovvio, dove ogni bambino
pensa che io abiti: al Polo Nord.
GIORNALISTA: Ma, secondo lei ,
perché i bambini pensano che lei
abiti al Polo Nord? Una renna bella
come lei , non può rimanere al freddo a congelarsi!
RENNA: A dire la verità , non lo so
per certo, ma credo che sia perchè ,
chi ha inventato Babbo Natale, lo ha
descritto con dei vestiti caldi e pesanti; quindi , se Babbo Natale sta al
freddo , anche le sue renne devono
stare con lui.
Come crede che io possa volare?
GIORNALISTA: Non lo so! Con
una polvere magica? Con delle ali
invisibili?
RENNA: No! Con la felicità di ogni
bambino nei loro cuori!
Alcuni bambini affermano che io
non esista, ma sono comunque felici
di passare un bellissimo Natale con
Continua a pag. 3
UN CAMPIONE TRA NOI:
PIETRO MENNEA
Diritti del fanciullo:
i nostri commenti
INTRODUZIONE
E' venuto a trovarci Pietro Mennea il più
grande velocista italiano di tutti i tempi. E'
successo mercoledì 14 novembre nella
nostra classe. Siamo stati molto felici, perché per la prima volta ha mostrato le sue
medaglie più importanti. Ci siamo particolarmente emozionati nel vedere la medaglia d'oro da lui vinta alle Olimpiadi di Mosca nel 1980. Insieme abbiamo visto dei
video sulla Lim e li ha commentati. Ognuno di noi aveva preparato una domanda. Ci
ha raccontato che le sue vittorie sono state il frutto di grandi sacrifici, per esempio
si allenava anche nei giorni di festa e a Capodanno brindava da solo, nel centro
sportivo di Formia dove viveva, con un
bicchiere di acqua minerale. Questo grande campione di Barletta, soprannominato
la "freccia del sud", ha avuto una carriera
sportiva lunghissima durante la quale ha
vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi e
d'argento ai mondiali nella sua gara preferita: i duecento metri. Nel 1979 ha fatto
anche il record del mondo a Città del Messico con il tempo stratosferico di 19.72.
Questo risultato è rimasto imbattutto per
ben 17 anni. Tra le cose che ci ha detto e
che ci hanno colpito è come da ragazzo
gareggiasse con le auto di grossa cilindrata
e che, all'inizio, il suo severo allenatore,
Vittori, non credeva in lui e lo facesse lavorare duramente. L'incontro con questo
campione che ha segnato la storia dell'atletica italiana, è stato significativo per noi
anche perché ci ha parlato non solo
dell'importanza dello sport, ma ha sottolineato come per raggiungere degli obiettivi
nella vita occorra impegno, costanza e
sacrificio, senza scoraggiarsi mai e senza
scendere a compromessi.
In questi giorni la nostra classe, la 1F,
sta lavorando sui diritti umani studiando la convenzione O. N.U. sui diritti
dell’ infanzia e dell’ adolescenza e la
dichiarazione universale sui diritti
umani (d.u.d.u.) .
Sul nostro libro dei diritti, abbiamo
letto storie di ragazzi soldato, ragazzi
che sono costretti a lavorare anziche’
vivere la loro infanzia.
Qui di seguito troverete i diritti che
abbiamo scelto, commentato e disegnato.
V A (Scuola Primaria Gianturco)
Giovanni Ciaralli e Michela F. Cuomo
ARTICOLO 2
Hai diritto a essere protetto contro ogni
discriminazione.
L’ ho scelto perché
è un riassunto di
tutti i diritti
del
fanciullo,
cioè
ti
spiega che non devi essere discriminato perché sei nato povero, non devi
essere escluso perché sei di una diversa etnia, anzi devi essere contento
così diverse religioni e culture si mescolano. Spiega che non devi essere
sfruttato. Lo voglio mettere in evidenza perché, in diverse scuole, ragazzi
provenienti da altri paesi sono esclusi
da maestre e compagni.
ARTICOLI 7 E 8
Hai diritto ad avere un nome e una
nazionalità. Hai diritto ad avere una
tua identità.
Ogni persona ha diritto ad avere un
nome e una sua identità.
Se un bambino è orfano e non è in
grado di spiegare le sue origini deve
avere la nazionalità del
Continua a pag. 2
ANNO II
Pagina 2
Numero 4
La Scuola all’Opera
paese in cui è stato ritrovato, inoltre deve essere aiutato perché non è facile
vivere senza i propri genitori.
Francesco Rosati e
Niccolò Scialabba
ARTICOLI 12 E 41
Hai diritto a esprimere le tue opinioni
Hai diritto ad usufruire delle leggi nazionali e internazionali che ti garantiscano maggiore protezione.
Molto spesso succede a noi bambini che i genitori non ci
ascoltino perché pensano che le nostre idee siano inutili per
il nostro futuro.
Però non sanno che così non ci fanno del bene.
Questi articoli sono importanti perché ascoltando le nostre
opinioni gli adulti possono capire quello che è veramente
importante ANCHE per noi.
Gemma Santarelli e Lucrezia Bianchi
ARTICOLO 12
Hai diritto a esprimere le tue opinioni.
Questo articolo è molto bello perché, secondo me, è importantissimo poter esprimere la propria opinione, soprattutto
sulle cose che ti riguardano.
A nessuno dovrebbe essere permesso di soffocare la tua
opinione perché sei un bambino.
Luca Barbantini e Edoardo Pacifici
ARTICOLO 22
Hai diritto a protezione speciale e assistenza nel caso in
cui tu sia un rifugiato ad esempio se provieni da un paese in guerra
Il diritto che abbiamo scelto è l’articolo numero 22.
Il nostro disegno rappresenta un bimbo africano che è stato
portato di notte in Italia durante la guerra, scappando con un
aereo. Lui ha ancora gli incubi e qualche volta si nasconde
sotto il tavolo pensando a sua madre che viene impiccata e
a suo padre che combatte in guerra rischiando la vita.
Per fortuna c’è la signora italiana che lo tranquillizza.
Massimo Villani e Corrado Falco
DIRITTO ALL’ISTRUZIONE: ARTICOLO 28
“Tutti hanno il diritto di andare a scuola e di non
svolgere lavori pesanti“
Secondo noi tutti devono avere un’istruzione
ed un’educazione.
Il disegno rappresenta
due bambine in posti
diversi: una ricca con
abiti costosi e che sta
a scuola e l’altra che indossa abiti strappati ed e’ costretta a lavorare.
Priscilla Memoli e Marisa Aguirre
ART 29:
“Hai diritto a una educazione che sviluppi la tua personalità……..i diritti, i valori delle culture degli altri popoli e dell’ambiente”
L’ho scelto perché dice di rispettare la cultura, la religione e
la nazionalità di un bambino. mi ha colpito molto anche
perché io ho la mamma americana e il papà italiano quindi
per me questo articolo è molto importante.
Mark De Caprariis
Il Teatro dell’ Opera, da un po’ di anni,
permette alle scuole di partecipare ad
un Progetto intitolato “ La Scuola all’
Opera”. Le scuole che vogliono partecipare devono aderire entro una certa
data stabilita dal direttore del Progetto.
Possono aderire sia le scuole elementari
che le scuole medie. Il Teatro fornisce il
libro in cui ci sono la trama e i costumi
dei rispettivi personaggi. Il libretto dell’
Opera viene dato anche ai bambini con
le informazioni che serviranno loro per prepararsi e per preparare anche i costumi. Uno dei maestri del coro del Teatro dell’
Opera va nelle classi che partecipano e prova i vari brani con i
bambini. Il Progetto si conclude con uno spettacolo finale allestito in un teatro. Non tutte le classi partecipano alla stessa
rappresentazione, ma si divide in varie giornate. I genitori assistono allo spettacolo allestito acquistando il biglietto al botteghino del Teatro dell ‘Opera.
Questo progetto è e sarà una grande occasione per i bambini
di ascoltare e di conoscere la grande musica scritta da grandi
musicisti del passato. Quest’anno verrà messo in scena
“Rigoletto”, uno dei grandi capolavori di Verdi.
Questa iniziativa non è da sottovalutare perché è un’ occasione
culturale per conoscere grandi liriche della storia della musica
italiana. La nostra classe ha partecipato, in terza elementare, all’
“Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti e , lo scorso anno scolastico, al “Flauto magico” del grande Wolfgang Amadeus Mozart.
Nell’arco di tempo di un anno scolastico, oltre ad aver
“sgobbato” per imparare la arie da cantare a memoria, ci siamo
divertiti a cantare e ad imitare i vari personaggi inventati dai
rispettivi compositori in quella loro testa, intelligente, ma molto estrosa e creativa.
Quest’anno si metterà in scena Rigoletto e noi con altre classi
della Scuola Granturco abbiamo già aderito al Progetto e, come
gli altri anni, “sgobberemo” anche se già sappiamo che ci divertiremo molto!!
Classe V B Scuola Elementare E. Gianturco
ARTICOLO 32
“ Hai diritto a non svolgere lavori pesanti e pericolosi”
Questo articolo e’ importante perche’ e’
fondamentale che un bambino sia istruito
per affrontare i problemi della vita e perche’
non si può danneggiare la salute, la crescita
e quindi anche anche il futuro del bambino.
Come si puo evitare questo? Si può affidare
il proprio figlio se non lo si può sfamare, per
un certo periodo, fino a quando non si risolvono i problemi economici, oppure si può
non comprare i prodotti che appartengono a
fabbriche che sfruttano i bambini, anche il
governo può dare dei piccoli prestiti alle famiglie con difficolta’
economiche per favorire la crescita dei figli.
Michela Marroquin e Matteo Gallia
ART.6: "Diritto alla vita" e Art. 37 "
Diritto a non subire torture....a non essere condannato alla
pena di morte"
Il diritto numero 6 è molto breve ma di grandissima importanza
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ANNO II
Pagina 3
IL MUSEO DEI GIOCATTOLI DI PRAGA
Ho avuto l’occasione di passare tre giorni a Praga, capitale della Repubblica Ceca, una bellissima città ricca di scorci meravigliosi e sovrastata da un imponente castello che sembra quasi un
piccolo villaggio in sé. All’interno del castello si trova un museo decisamente particolare: il museo del giocattolo. Qui si può ammirare la seconda più grande esposizione di giocattoli al mondo, divisa in 60 vetrine organizzate in sette stanze su due piani, e vi si trova di tutto. Da esemplari che risalgono alla Grecia antica fino alle collezioni di giocattoli più popolari del nostro tempo.
Lungo le scale si viene accolti da tante bambole di diverse dimensioni e età che sembrano guardare i visitatori dall’interno di una vetrina.
Al primo piano, spicca una grande quantità di animali di legno, modellini di automobiline, trenini, castelli e barche; ma anche un grande plastico che riproduce un campo militare, alcune case
di bambole i cui dettagli sono curati nei minimi particolari, una vetrina piena di piccoli robot e
una teca molto grande dove si trovano almeno un centinaio di orsacchiotti di peluche di tutti i
colori e di tutte le dimensioni, a partire da orsetti alti 5 cm fino a pupazzi giganti alti anche 1
metro.
Al secondo piano, poi, si trova una delle più grandi collezioni di Barbie del mondo, sicuramente
la più importante per ampiezza storica, che va dalle prime bambole fabbricate nel 1959 fino alle
più nuove. La raccolta include le riproduzioni
di personaggi famosi come Marylin Monroe,
Elvis Presley e le Spice Girls, nonché i principali personaggi di Harry Potter e della saga di
Guerre Stellari e diversi supereroi della Marvel.
Vedere questo museo è stata un’esperienza
magnifica e se un giorno vi dovesse capitare di
trovarvi a Praga vi consiglio vivamente di visitarlo.
Numero 4
Da pag. 1
le loro famiglie! Scartare
regali, mettere il Bambino
Gesù nella capanna
Non siamo solo noi, signor
giornalista, a dare la felicità;
è quello che tutti chiamano :
LO SPIRITO DEL NATALE! E senza di quello, nessuno ci avrebbe mai inventato
o immaginato!
GIORNALISTA: Grazie
Signora Renna! Ora tutti
sanno cos'è il vero Spirito
del Natale! Arrivederci
e...BUON NATALE!
RENNA: Anche a lei!!!!!!!!
Ι E (IV Novembre)
Laura Mazziotti di Celso
Classe I E (IV Novembre)
Laboratorio di redazione
con la casa editrice Biancoenero
Lo scorso ottobre, con la prof.ssa di Lettere D. Mainardi ci
siamo recati alla Biblioteca dei Ragazzi, per svolgere un laboratorio di redazione, con la casa editrice Biancoenero.
La biblioteca dei ragazzi, in via San Paolo alla Regola, a Roma è molto grande. La bibliotecaria ci ha fatto visitare i locali
e ci ha mostrato materiali di vario tipo (riviste, enciclopedie,
giochi didattici, dvd), per ragazzi e per bimbi.
Quando la professoressa ci ha illustrato il progetto siamo rimasti stupiti, poiché ci pareva impossibile intervenire direttamente sul testo di uno scrittore. Ma la sostanza del laboratorio
di redazione consiste proprio in questo: apportare alcune significative modifiche, prima che il testo in esame venga stampato nella sua versione definitiva, in modo che la storia sia più
chiara, più comprensibile, alla portata di bambini della nostra
età.
Il laboratorio si è svolto in tre fasi. Durante il primo incontro,
la redattrice Irene d’Intino, della casa editrice Biancoenero, ci
ha spiegato come si realizza un libro. Di seguito, ci ha consegnato una copia del libro su cui lavorare “Mirabella del lago”,
di Claudio Comini, dicendoci che il nostro compito sarebbe
stato di segnalarle tutto ciò che ci pareva difficile, poco comprensibile, che non ci piaceva. Durante il secondo incontro,
abbiamo perfezionato ed ultimato il lavoro sul testo di Comini. L’ultima parte del laboratorio, la più emozionante, si svolgerà al Palazzo dei Congressi, per la fiera del libro “Più libri,
più liberi”, dal 6 dicembre al 9 dicembre, dove incontreremo
l’autore del libro, il quale donerà a tutta la classe una copia del
testo, contenente tutti i nominativi degli studenti che hanno
svolto il laboratorio di redazione. Non vediamo l’ora di incontrare l’autore, fargli qualche domanda e domandargli
l’autografo!
“Mirabella del lago” descrive la storia di una bambina di circa
otto anni che, stufa di obbedire alla madre, in un giorno libero
si reca al molo del porto della sua città, dove, incontra il comandante di un traghetto, che in realtà è una strega mancata,
con cui Mirabella vivrà avventure appassionanti, che ci hanno
fatto stare col fiato sospeso.
Questo lavoro è stato interessante e divertente poiché ha stimolato la nostra creatività e la motivazione alla lettura.
Per chi fosse interessato a svolgere il laboratorio di cui sopra,
può visitare il sito Internet della casa editrice Biancoenero,
dove sono presenti tutte le informazioni ed i contatti necessari.
Gli studenti della 1^ B
(IV Novembre)
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ANNO I I
Numero 4
L’angolo del relax
INDOVINA, INDOVINELLI...
RIFLESSIONE E CONSIDERAZIONE SULLA LETTURA DEL LIBRO
“LE STREGHE” DI ROALD DAHL
Il racconto “Le Streghe” di genere fantastico, narra la storia di una nonna che vive in Norvegia con il suo nipotino da poco orfano.
Insieme si recano per le vacanze in Inghilterra.
Nello stesso albergo dove alloggiano sono radunate, per un convegno, le malvagie streghe
con a capo la Strega Supremaa.
Queste ultime, facendosi passare per membri dell’associazione
della Reale Protezione dell’Infanzia Maltrattata (R.P.I.M) in realtà
hanno un altro scopo . . .
La storia è stata appassionante e ci ha divertito lo strano linguaggio usato dalla Strega Supremaa.
Restavamo con il fiato sospeso per il coraggio dimostrato dal bambino nell’affrontare le
streghe rischiando addirittura la propria vita!
Il personaggio della nonna stupisce per vitalità ed energia nonostante la sua tarda età.
Alcuni capitoli sono stati piuttosto paurosi come, quando, durante l’assemblea, il protagonista,
capitato lì per caso, scopre la vera identità dei componenti della R.P.I.M.
Roald Dahl ha scritto altri magnifici libri per bambini e noi lo apprezziamo particolamente.
Classe 5° Scuola Primaria “E. Ruspoli”
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ANNO II
Numero 4
CERVORSO E LEOPOLDO
C’era una volta un bambino che non aveva amici, stava sempre da solo, tutti lo
prendevano in giro, non aveva genitori e si chiamava Leopoldo. Un giorno stufato della situazione scappò, andò lontano e si ritrovò in un bosco tutto buio,
non c’era nessuno e lui si mise a piangere. Si andò a rifugiare in una grotta dove vide un’ ombra, all’apparenza sembrava un
animale gigantesco, ma quando lo guardò bene si accorse che era molto piccolo, uno strano animale, un insieme di un orso
ed un cervo. Gli disse:“Ciao io mi chiamo Cervorso e tu come ti chiami?” Leopoldo balbetto e disse:“Io mi chiamo Leopoldo”. Cervorso rispose:“Sono buono, non devi avere paura di me. Vieni, ti porterò in un mondo magico”. Leopoldo impaurito lo seguì e andò in fondo alla grotta, vide una luce che gli accecava gli occhi, continuò a camminare e vide un posto meraviglioso dove c’erano molti animali: l’elefante ed il leone erano piccoli invece la formica, la farfalla, l’ape, erano grandissimi. Cervorso gli disse:“Questi sono i miei amici, io vivo qui. Vieni ti faccio fare un giro.“Era bellissimo, c’erano: una cascata, un arcobaleno bellissimo, il prato pieno di colori. Cervorso lo fece posare su una farfalla gigante insieme a lui.
All’inizio aveva paura ma poi chiuse gli occhi, si sistemò sulla farfalla e Cervorso lo raccomandò “Tieniti forte!”. La farfalla iniziò a volare. Leopoldo vide che le nuvole erano di zucchero filato e ne mangiò un po’, la farfalla lasciò Leopoldo e
Cervorso in una casa fatta di cioccolata e Cervorso gli spiegò:“Questa è la mia casa, da oggi, se vuoi, potrai vivere con me”.
Leopoldo tutto contento annuì e gli rispose:“Non ho mai avuto un amico, e adesso ce l’ho. Tu sei il mio miglior amico”.
Leopoldo lo abbracciò. Chi trova un amico trova un tesoro.
L’ AMICIZIA TRA UN’ ANTICA MACCHINA DA SCRIVERE ED UN MODERNO COMPUTER E ANCORA . . .
In una grande casa di Firenze vivevano una volta un’ antica macchina da scrivere e un computer moderno.
La macchina da scrivere era molto intelligente e comprensiva, invece il computer era vanitoso e stupido. La povera macchina da scrivere non era considerata da nessuno perché era rotta, ma nel passato era stata molto utile per molti scrittori e giornalisti. Viveva da sola in soffitta e non aveva nessun amico, invece il computer veniva sempre usato e aveva tutti gli altri
oggetti al suo servizio.
Un giorno però la macchina da scrivere, stanca di non essere mai presa in considerazione, decise di affrontare una volta per
tutte il computer. Aveva bisogno però di un complice che l’aiutasse perché non era più agile come una volta e da sola non
ce l’avrebbe mai fatta. Non era facile trovarne uno, erano tutti alleati con il computer. Stupidamente decise di fare tutto da
sola. Approfittò dell’assenza del signor Rossi (proprietario della casa) e andò di persona a parlare con il computer. Si avvicinò piano piano e sussurrò: “Tu ti credi tanto potente, ma la cosa che fa diventare popolare è la lealtà e la correttezza”. Il
computer rispose: “ Lo so, tutti hanno un concetto negativo di me, ma io cerco solo amicizia e non popolarità come sembra”. La macchina, commossa dalle parole del computer, gli fece una proposta di amicizia, lui accettò e promise di non vantarsi più perché aveva capito che si rischia di diventare ridicoli. La macchina desiderava essere usata come prima; allora il
computer al rientro del signor Rossi, finse di essere rotto così non poteva più essere usato.
Il signor Rossi finalmente si ricordò di avere una macchina da scrivere vecchia e che poteva provare a scrivere con quella. La macchina scriveva come una volta,
quasi come un computer. Il signor Rossi la usò fin quando non si ruppe, ma la macchina era contenta perché era
comprensiva e sapeva che tutto, prima o poi, finisce.
ALLA RICERCA DI UN AMICO
C’era una volta un’isola sperduta nel mare, il suo nome era Sassolino ed era abitata da soli animali. Tra i suoi abitanti vi
era un coniglio marrone, con gli occhi verdi,di nome Batuffolo. Era molto solo, infatti nessuno voleva giocare con lui. Un
giorno decise di fare un viaggio per trovare un amico. Prese un cesto con un po’ di lattuga e carote e si avviò. Camminò
fra i campi fioriti, salì sulle colline per vedere il sole tramontare e scalò montagne per sentirsi un eroe, ma non capì che in
realtà era riuscito a compiere queste azioni grazie al suo desiderio di trovare qualcuno che gli volesse bene. Finalmente
arrivò ai confini dell’isola e lì incontrò un tigrotto dall’aria simpatica. Lo salutò; il tigrotto ricambiò il saluto e spiegò che
era desideroso di trovare un amico. Nelle ore successive Batuffolo scoprì che il suo nome era Leo, ma soprattutto intuì
che era la persona da lui tanto cercata. Allora Leo gli chiese di seguirlo in un posto segreto. Batuffolo acconsentì. Il tigrotto lo condusse in una botola e lo fece proseguire in un canale. Alla fine del tunnel, trovò un mondo fantastico. Era
fatto di dolci, caramelle e cioccolato! Batuffolo non credeva ai suoi occhi, gli sembrava
di vivere in un sogno. Però le sorprese non erano ancora finite, infatti, arrivati
all’orizzonte, si presentò loro un castello di cristallo. Leo disse che quello era il suo
mondo segreto e che l’avrebbe potuto condividere con lui.La morale di questa favola è:
”Chi trova un amico, trova un tesoro.”
Classe I I (S. AGATA)
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ANNO I I
Numero 4
VISITA ALLA MOSTRA “L’ETÀ DELL’EQUILIBRIO”
Il giorno martedì 6 novembre la classe IA è andata a svolgere la lezione di storia presso i Musei Capitolini , a visitare la mostra allestitavi in quel periodo “l’età dell’equilibrio”il cui curatore è il padre di una nostra compagna, Arianna, il suo nome è
Claudio Parisi Presicce. Ma che cos’è l’età dell’ equilibrio? Essa è il periodo di massima espansione dell’impero, di massimo
splendore, il lasso di tempo tra Traiano e Marco Aurelio. Mentre riponevamo le nostre cose al guardaroba del museo il signor Claudio,nostra speciale guida, ci ha spiegato che i musei sono i più antichi, di carattere pubblico, del mondo;essi risalgono al 1471 e compongono una minima parte dei 154 musei di Roma, città che ne vanta più al mondo. Dopo questa breve introduzione siamo saliti sulla terrazza dei musei, da cui si dominava tutto il Foro. I musei si trovano sul colle Campidoglio,
che ha alla sua sinistra il Quirinale, sede dei Sabini,e alla sua destra il Palatino, dimora dei Latini, così chiamato poiché, nel
periodo monarchico di Roma, vi sorgeva il palazzo del re. I Latini ed i Sabini, incontrandosi in quello che poi fu il Foro, diedero vita a Roma.
Il Foro era il centro della vita politica e vi si trovano molti monumenti importanti, come la Curia, sede del senato, il Tempio
di Saturno, deposito aurifero dello Stato, il Tabularium, dove venivano conservate le leggi, scritte appunto su tavole (in latino
tabule) di bronzo. Infine vi sono le basiliche Giulia ed Emilia, aventi funzioni civili, gli archi di trionfo fatti costruire da Tito
e Settimio Severo ed il maestoso Anfiteatro Flavio o Colosseo, sede dei giochi, fatto costruire dalla dinastia Flavia, chiamato
con quest’ultima espressione poiché fu costruito al posto della Domus Aurea, casa di Nerone, dove sorgeva una sua gigantesca statua, un colosso appunto. Vi erano anche il Tempio delle Vestali e la Lapis Niger, l’iscrizione latina più antica mai ritrovata.
Dopo questo ripasso ci siamo avviati verso il vero museo. Esso è diviso in 5 sezioni:
-I PROTAGONISTI (Traiano, Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio)
-STILI DI SCULTURA ROMANA
-SCULTURE ALL’INTERNO DEI PALAZZI
-CONFRONTO TRA BARBARI E ROMANI
-SEPOLTURE.
Nella prima sezione si parlava del modo di farsi rappresentare degli imperatori: Traiano infatti si faceva raffigurare come capo dell’esercito, vestito con
l’armatura e dai capelli arruffati, era un gurriero. Il figlio adittivo Adriano era
ben diverso da lui; con la barba e il velo si faceva rappresentare come un filosofo, come il pontefice massimo.
Nella seconda sezione si parlava di come la scultura si era evoluta nel II secolo, per farlo capire si utilizzavano tre statue diverse; la prima era degli inizi del secolo, le forme erano plastiche e armoniose e riprendevano lo stile greco, la seconda era
della metà del secolo ed era in una posa irreale, con pieghe del vestito altrettanto irreali, lo stile era già più impressionistico,
più figurato. Nella terza scultura il classicismo era svanito, le pieghe del vestito erano quasi scolpite nel busto e la statua giocava su un effetto luce-ombra.
Per stile si intende il modo in cui lo scultore lavora la materia prima.
La terza sezione racchiudeva le statue e gli ornamenti che addobbavano le case nobili romane. Vi erano busti di imperatrici
con le pettinature più disparate e tavoli di Villa Adriana accompagnati da copie di statue greche scolpite in marmo più duro
per dimostrare la bravura dello scultore.
Inoltre vi erano due statue di centauri, esse rappresentavano l’amore; il primo era vecchio e con le mani legate poiché ormai
aveva famiglia e non poteva amare, il secondo era giovane e libero, libero di amare.
La quarta sezione era costituita da sculture rappresentanti il disprezzo dei romani per i barbari, come per esempio un imperatore che schiaccia un uomo piccolo rappresentante una provincia romana.
In quella sala vi era anche la statua equestre di Marco Aurelio, unica statua equestre romana ad esserci giunta, infatti le statue
venivano continuamente riciclate, fondendole, per creare altri oggetti utili.
Classe I A (S. Agata)
MUSEI CAPITOLINI
INTERVISTA A CLAUDIO PARISI PRESICCE DIRETTORE E CURATORE DELLA MOSTRA “L’ETÀ
DELL’EQUILIBRIO”
Per quanto tempo rimarranno esposti i monumenti?
-La mostra è stata inaugurata il 3 ottobre e rimarrà fino al 5 maggio 2013
-Qual è il monumento più prezioso della mostra?
-Dal punto di vista della qualità i centauri in marmo scuro; dal punto di vista storico il mosaico delle colombe ritrovato a Villa Adriana.
-Perché si è appassionato a questo lavoro?
Perché mi sono appassionato a storia antica al liceo. Ho scoperto che esisteva un metodo per ritrovare i monumenti e saperli
datare.
-Lei conosce la storia di ogni monumento e scultura della mostra?
-Si, perché li ho studiati e selezionati prima che fossero esposti.
-E felice di aver realizzato questa mostra?
Continua a pag. 7
Pagina 7
ANNO II
Numero 4
Da pag. 6
-Si, molto. Sono andato a vedere le statue che sono oggi nella mostra una per una nei loro musei, e vederle poi
tutte insieme mi ha emozionato molto.
-Qual era l’obbiettivo che voleva raggiungere con la mostra?
-L’obbiettivo che volevamo raggiungere con la mostra è quello di permettere alle persone di capire la scultura
senza essere degli esperti.
-Quando vede arrivare i turisti è soddisfatto?
-Si, molto. Da ottobre con la mostra “l’Età dell’Equilibrio” il museo ha avuto più visitatori di tutti i mesi degli
altri anni.
Classe I A ( S. Agata)
Da pag. 2
ART.6: "Diritto alla vita" e Art. 37 "
Diritto a non subire torture....a non essere condannato alla pena di morte"
Il diritto numero 6 è molto breve ma di grandissima importanza perché la vita viene prima di tutto, anche se la domanda dei
genitori “Che vita posso garantirgli?” va pensata prima.
Questo articolo deve essere alla base di tutto, in qualsiasi parte del mondo, anche dove gli altri diritti non vengono rispettati,
perché uno stato che non prende in considerazione questo diritto è una dittatura e una dittatura in un mondo in continua innovazione non ha spazio.
A questo diritto si collegano quelli contenuti nell'articolo 37: la pena di morte è ancora
in uso in alcuni paesi del mondo come la Cina o in alcuni Stati degli U.S.A. ed è la più
grande violazione del diritto alla vita perché è approvata dallo stato.
Nel 1948 la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani include il diritto alla vita, in
seguito anche la Costituzione Italiana e nel 1985 il Consiglio Europeo aboliranno la pena di morte.
Abbiamo scelto questi diritti perché vivendo si possono fare molte cose belle e amare
tante persone.
Tutti i bambini hanno il diritto di vivere anche quelli che nascono nei paesi dove c’è la
guerra e dove c’è la povertà.
Pietro Spigarelli e Giovanni Trabalza
Classe I F (Settembrini)
RISPOSTE AGLI INDOVINELLI DI PAG. 4
IL VENTO; IL FUOCO; LA SCUOLA; LA SPINA; L’ALBERO; LA GIOSTRA;IL BACO; L’ARIA; LE SCARPE; LA CARTA; LA FAMA; IL SOLE; LE
FORBICI; IL TEMPO.
LETTERA AGLI ALUNNI DELLA 5^ ELEMENTARE
Caro alunno della 5° elementare,
Tra poco frequenterai la prima media, e io vorrei raccontarti le differenze, le novità e l’emozioni, che ho
trovato e provato.
Innanzi tutto hai un rapporto diverso con le insegnanti, le devi dare sempre del lei.
Devo dire che all’inzio dell’anno scolastico, le insegnanti ti trasmettono un pò di timore, almeno per me è stato così, ma
ora ho superato questo e mi sento abbastanza a mio agio, spero che anche per te sarà così.
Ti consiglio di stabilire un buon rapporto con le insegnanti e lavorare molto per acquistare la loro fiducia.
Con i compagni non cambia, avrai sempre un rapporto bellissimo con loro. Trascorrerai dei momenti piacevoli, anche
fuori dalla scuola.
L’unica cosa che non mi piace tanto è che rispetto all’elementari, la ricreazione dura pochissimo, non hai nemmeno il
tempo di mangiare un panino con calma.
Del resto però è tutto magnifico.
Le poche ore di ricreazione le recuperi uscendo prima, credo che questo già lo sai.
Studierai molte cose nuove ed interessanti, che forse ti appassioneranno. Non dico che per te la scuola sarà un divertimento, ma secondo me ti piacerà quanto a me.
Ma adesso non farti intimorire da questa nuova esperienza, pensa solo a chiudere senza traumi questo ultimo anno della
scuola elementare.
Buona fortuna !!
Emilia Faccenna
1°D (IV NOVEMBRE)
I.C. “E. Q. VISCONTI”
Classi V Scuola Primaria
Classi I Scuola Media
Pagina 8
Cuori di inizio anno:
“Come mi sento ora.”
I C (IV Novembre)
LEGGERE PER CRESCERE
“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me.
Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore.
Altri mi insegnano a conoscere me stesso o a conoscere il mondo”.
(Petrarca)
Il “salotto letterario” della 1^B
Il salotto letterario della nostra classe è rappresentato dall’attività di lettura ad alta voce, di un classico della letteratura per ragazzi, svolta in
classe. Si tratta di un’attività strutturata nel seguente modo: la professoressa di lettere Mainardi, sceglie un romanzo per ragazzi, ci offre una
panoramica del racconto dopodiché leggiamo una selezione di brani, per
una conoscenza diretta del testo. Inoltre, per fissare gli aspetti importanti
del racconto, abbiamo il compito di fare brevi lavori scritti a casa
(mappe concettuali, sintesi, questionari). Quest’attività ci diverte e ci
intrattiene e ci permette di conoscere nuovi modi di pensare.
Recentemente abbiamo letto il famoso romanzo “Il giro del mondo in
ottanta giorni”, scritto dal francese Jules Verne, pubblicato per la prima
volta nel 1873. La storia ha catturato l’attenzione della classe poiché il
protagonista, l’ingegnoso Phileas Fogg ed il suo cameriere Passepartout
tentano un’avventura straordinaria, ossia l’attraversamento di buona
parte del mondo in 80 giorni, per vincere una scommessa, stipulata con i
soci del Reform Club. Quest’argomento è stato approfondito mediante la
visione del film omonimo, che presentava delle varianti rispetto al testo
letterario letto a scuola. Infatti, nel film Phileas è un inventore mentre
nel libro è un nobile abitudinario. Il film è stato avvincente e simpatico
anche grazie alla partecipazione del famoso e divertente Jackie Chan.
Consigliamo a tutti sia la lettura dell’effervescente romanzo sia la
visione del divertentissimo film.
Gli studenti dalla 1^ B ( IV Novembre)
LETTERA AGLI ALUNNI DELLA 5° ELEMENTARE
Cara alunna della 5° elementare mi chiamo Beatrice e frequento la
prima media. Dall’inizio dell’anno scolastico è cambiato molto per
me. Adesso mi trovo bene nella mia nuova scuola, ma il passaggio
non è stato facile. Avevo, infatti, paura di lasciare i miei vecchi compagni e le maestre. Però non mi sbagliavo, perche qui ho trovato nuovi
insegnanti e compagni molto simpatici. È stata un’esperienza emozionante conoscere nuove persone, non mi sono mai sentita sola, perché
anche nei momenti di tristezza c’è sempre stato qualcuno ad appoggiarmi e consolarmi. Ho trovato tante nuove amiche ed insieme passiamo dei pomeriggi molto divertenti. Certamente, ci sono tante differenze con la scuola elementare, te ne dirò qualcuna. Quest’anno, per
esempio, sono in classe già alle otto e devo svegliarmi presto. Non
porto più la divisa e trova questa cosa piacevole, perché ogni mattina
posso cambiare i miei vestiti e sceglierne anche di colorati. Non chiamo più l’insegnante “maestra” ma “professoressa” o “professore” e
devo dare del lei. Vedrai che qui gli insegnanti ti tratteranno come una
piccola adulta e non più come una bambina, ti daranno delle responsabilità e questo ti aiuterà a crescere. Abbiamo sicuramente meno tempo
per la ricreazione, ma in compenso nelle ore di ginnastica svolgiamo
delle attività sportive bellissime: atletica, basket, pallavolo, hockey.
Pensa che la scuola ha organizzato una corsa campestre, a cui hanno
partecipato tutti gli alunni. Inoltre partiremo per brevi viaggi e non
vedo l’ora di vivere questo momento con i miei nuovi compagni. Quali consigli darti? Il primo è sicuramente quello di non aver paura: apriti alle nuove amicizie ed ai nuovi compagni, impegnati a studiare, ma
soprattutto affidati ai nuovi insegnanti, che ti aiuteranno a crescere.
Spero tanto che affronterai questo momento con gioia.
Beatrice Casieri I° D (IV Novembre)
Cuori:
“Come mi sento
cambiato.”
Scriveteci a:
[email protected]
CONSIGLI A COLORO CHE
AFFRONTERANNO LA PRIMA
L’ANNO PROSSIMO
MEDIA
Dovete sapere che sono qui
per parlarvi della scuola media.
Ecco lo sapevo, ve ne siete
andati tutti. Non volete sapere
come ci si trova? Avete forse
paura?
Ah, allora qualcuno
è interessato a quello che dico.
Ne sono contenta.
Iniziamo:
Innanzitutto,dovrete ripetere queste parole tantissime
volte:organizzazione,studio, impegno, attenzione.
Non voglio che le sappiate a memoria,e nemmeno
che sappiate farci l’ analisi grammaticale. Non voglio
che studiate ogni singola lettera in senso espressivo,ma impegnativo. Capito?
Non ho finito:la prima media è solo una delle tante
porte della vita che qualcuno ha già superato, qualcuno è in mezzo e qualcuno sta per entrarci. Staremo un
po’ stretti?
Paci Ginevra ID
(IV Novembre)
CONTRIBUTO LIBERO
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Quarto numero giornalino