DELLA
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CON I CRISTIANI
DI MOSUL
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ANNO XXXV
6 MARZO 2010
E 1,20
i resta poco da fare, se
non innalzare la nostra
preghiera e far sentire
la nostra solidarietà nel
modo che si addice ad un
giornale: dando la notizia e mettendola in prima pagina. Benedetto XVI ha tenuto alta la sua
voce in Piazza San Pietro, nel
primo Angelus dopo gli esercizi
spirituali quaresimali, esprimendo la sua «profonda tristezza per le tragiche notizie» sulle
uccisioni dei cristiani a Mosul,
in Iraq, e la sua «viva preoccupazione» per «gli altri episodi di
violenza, perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni
di persone inermi di diversa
appartenenza religiosa». Episodi denunciati anche dal vescovo di Mosul, che si dice preoccupato per le tantissime famiglie che hanno abbandonato la
città, una «via Crucis che non
finisce mai», ha detto mons.
Emile Shimoun Nona: «In passato dicevamo ai cristiani di rimanere chiusi in casa ma ora
arrivano ad attaccare perfino
nelle abitazioni private». C’è un
chiaro progetto politico che intende ripulire Mosul dalla presenza dei cristiani: lo denuncia
chiaramente mons. Louis Sako,
arcivescovo di Kirkuk.
Il Papa, terminati gli esercizi
spirituali, ricorda di aver pregato «spesso per tutte le vittime di quegli attentati ed oggi
desidero unirmi spiritualmente alla preghiera per la pace e
per il ripristino della sicurezza,
promossa dal Consiglio dei vescovi di Ninive. Sono affettuosamente vicino alle comunità
cristiane dell’intero Paese. Non
stancatevi di essere fermento di
bene per la patria a cui, da secoli, appartenete a pieno titolo».
Sono parole forti, pronunciate a ridosso di un importante
appuntamento che interessa
tutta quanta la popolazione
irachena: domenica 7 marzo si
vota, e la preoccupazione dei
vescovi è che la scadenza elettorale possa portare ad una
escalation maggiore delle violenze. Benedetto XVI si è appellato «alle Autorità civili, perché
compiano ogni sforzo per ridare sicurezza alla popolazione e,
in particolare, alle minoranze
religiose più vulnerabili. Mi
auguro che non si ceda alla tentazione di far prevalere gli interessi temporanei e di parte
sull’incolumità e sui diritti fondamentali di ogni cittadino».
Si ripete - lo abbiamo già denunciato all’inizio dell’anno da
questa stessa prima pagina - il
silenzio dei media e la tiepida
reazione degli organismi internazionali, ogni volta che ad essere perseguitati sono i cristiani. Proprio quei fedeli cristiani
che a Mosul hanno trovato il coraggio di aderire in massa ad
una marcia condotta tra diverse città e villaggi cristiani del
territorio circostante, anche per
ricordare mons. Paulos Faraj
Raho, l’arcivescovo di Mosul
rapito il 29 febbraio 2008 e ritrovato morto dopo due settimane. Sentiamoci anche noi vicini ai nostri fratelli di fede.
don AGOSTINO CLERICI
DIOCESI
DI
COMO
PERIODICO SETTIMANALE - POSTE ITALIANE S.P.A.
SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV.
IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB COMO
Solidarietà
per il Cile
DOPO IL VIOLENTO TERREMOTO - A PAGINA 4
PRIMO PIANO
IL «SEME» DELLA
CARITAS DI COMO
A BUENOS AIRES
A PAGINA 3
VISITA
PASTORALE
LE COMUNITÀ DI
ALBIOLO, RONAGO,
UGGIATE TREVANO
ALLE PAGINE 8,9,10
COMO
E IL MURO
È ANDATO GIÙ
A PAGINA 20
VALLI VARESINE
PERCORSO
FORMATIVO
CON L’AIMC
A PAGINA 28
SONDRIO
IL VANGELO
SECONDO GIOTTO
IN CITTÀ
A PAGINA 29
SANTA TERESA
LA «PEREGRINATIO»
DELLE RELIQUIE
DELLA SANTA
ALLE PAGINE 30 E 31
COMO
I 50 ANNI
DI KALONGO
o scorso mese di gennaio
una delegazione, guidata da padre Egidio Tocalli, con cinque nipoti di
padre Giuseppe Ambrosoli, si è recata a Kalongo per
commemorare il 50.esimo dell’ospedale e della scuola di ostetricia. Un’esperienza di grande
intensità.
L
LIBRETTO PER
LA BENEDIZIONE
DELLE FAMIGLIE
Benedizione
delle famiglie 2010
Costruisci, o Dio,
la nostra
casa!
ALLE PAGINE 18 E 19
SCUOLE
CATTOLICHE
IL COLLEGIO
SANTA CHIARA
A PAGINA 22
1
Prenotazioni:
031-263533
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