. Risorgere = “sollevarsi”, “rinascere”, “rianimare”, “risvegliare”. La parola Risorgimento si riferisce al periodo della storia d’ Italia durante il quale il popolo italiano riuscì a creare uno stato nazionale (il Regno d'Italia) riunendo i sette Stati in cui era ancora suddivisa la penisola. Lo scrittore settecentesco Vittorio Alfieri fu il primo a utilizzare la parola Risorgimento nel senso di “rinascimento nazionale”, con l’idea della liberazione del suolo italiano dalla presenza straniera. L’unità d’Italia ebbe luogo grazie a: • i moti popolari del 1848 per ottenere la Costituzione o l’indipendenza • l’iniziativa di Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna • tre guerre d’indipendenza combattute dal Regno di Sardegna contro gli Austriaci, per liberare il LombardoVeneto • i plebisciti e le annessioni in Emilia, Romagna, Marche e Toscana • la spedizione dei Mille guidata da Garibaldi, per liberare il Sud dal dominio dei Borboni. A IM PR RRA ZA E EN GU END IP ND I ' D PLEBISCITO DI ANNESSIONE IN TOSCANA, EMILIA, ROMAGNA E MARCHE 1848-1849 SPEDIZIONE DEI MILLE GUIDATI DA GARIBALDI 1860 1859 SECONDA GUERRA D'INDIPENDENZA E ANNESSIONE DELLA LOMBARDIA BRECCIA DI PORTA PIA ANNESSIONE DI ROMA E PLEBISCITO DI ANNESSIONE IN LAZIO 1870 1861 PROCLAMAZIONE DEL REGNO D'ITALIA 1866 TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA E ANNESSIONE DEL VENETO 1871 ROMA DIVENTA CAPITALE DEL REGNO 1848 1859 1860 1861 1870 1866 Nel 1848 l’Europa fu attraversata da un’ondata rivoluzionaria. Molti popoli insorsero per ottenere: • una Costituzione • l’indipendenza dai governi stranieri • l’unità nazionale. Tale movimento fu così eccezionale per ampiezza e intensità che l’ espressione “fare un quarantotto” è diventata sinonimo di disordine e di sconvolgimento radicale. 1871 1848 1859 1861 1860 1870 1866 Una costituzione è una raccolta di leggi e regole che stabiliscono dei limiti al potere del sovrano. Essa prevede: • la divisione del potere tra re e Parlamento • L’elezione da parte dei cittadini di almeno una quota dei parlamentari • alcuni diritti che il re e il Parlamento, facendo le leggi, devono rispettare. Il potere del re non è più assoluto e si compiono i primi passi verso una forma di governo democratica. 1871 1848 1859 1860 1861 1870 1866 Tra le Costituzioni accordate dai sovrani degli Stati italiani nel 1848 ricordiamo lo Statuto albertino, concesso dal re del Regno di Sardegna Carlo Alberto il 4 marzo. Esso rimase in vigore fino alla proclamazione della Repubblica il 2 giugno del 1946. Nello stesso anno venne eletta un’assemblea costituente, che ebbe il compito di preparare la Costituzione che è in vigore ancora oggi. 1871 Statuto Albertino Costituzione Repubblicana Costituzione concessa dal sovrano Elaborata da un'assemblea (Costituente) di rappresentanti del popolo Forma di Governo Monarchia costituzionale Repubblica parlamentare Capo dello Stato Re (carica ereditaria) Presidente della Repubblica (carica elettiva) Potere legislativo Re e il Parlamento (due assemblee: i deputati sono eletti dai cittadini maschi più ricchi; i senatori sono invece nominati dal re) Parlamento: deputati e senatori eletti da tutti i cittadini (uomini e donne) che abbiano compiuto rispettivamente i 18 e i 25 anni Potere esecutivo Re Governo Potere giudiziario Magistrati nominati dal re Magistrati vincitori di pubblici concorsi Tipo di costituzione Flessibile (si può modificare come Rigida (si può modificare solo qualsiasi legge dello Stato) seguendo una particolare 1848 Il Regno di Sardegna dichiarò guerra all'Austria e occupò la Lombardia dopo che gli austriaci si erano già ritirati nel “Quadrilatero” (Peschiera, Verona, Mantova, Legnano). •Alle truppe piemontesi si aggregarono le truppe dello Stato pontificio, del Granducato di Toscana e del Regno delle Due Sicilie, che subito però si ritirarono. •I piemontesi subirono una pesante sconfitta a Custoza (23-25 luglio). In agosto Carlo Alberto chiese l’armistizio all’Austria. 1859 1860 1861 1870 1866 1871 Carlo Alberto riprese la guerra contro l’Austria, ma dopo solo tre giorni il suo esercito fu annientato da quello di Radezsky a Novara. Carlo Alberto abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele II. Quest’ultimo firmò l’armistizio di Vignale, con cui terminò la Prima guerra d’indipendenza. Il Lombardo-Veneto ritornò sotto il dominio austriaco. • Nel 1852 il re Vittorio Emanuele II nominò Cavour presidente del Consiglio del Regno di Sardegna e promosse numerose iniziative per modernizzare e rafforzare il Regno di Sardegna. • Egli comprese che per realizzare l'espansione del Regno di Sardegna occorreva assicurarsi l’appoggio di governi stranieri e così intraprese un'abile mossa per ottenere l’appoggio della Francia. • Nel 1858 firmò con Napoleone III gli accordi di Plombières che stabilivano che la Francia avrebbe aiutato il Piemonte, se questo fosse stato attaccato dall’Austria. Il Piemonte provocò l’Austria finché questa gli dichiarò guerra. • Ebbe così inizio la Seconda guerra d’indipendenza. 1848 1859 1860 1861 1870 1866 Le operazioni militari furono da subito favorevoli ai franco-piemontesi e ai volontari garibaldini, ma inaspettatamente i francesi, violando gli accordi, stipularono con gli austriaci l’armistizio di Villafranca che stabiliva: • la cessione della Lombardia al Piemonte • la cessione di Nizza e della Savoia alla Francia. 1871 1848 1859 1861 1860 1870 1866 1871 Marzo : plebisciti in Toscana, Parma e Modena e annessione al Regno di Sardegna. Maggio : impresa dei Mille. Settembre: intervento piemontese nello Stato pontificio e liberazione delle Marche e dell’ Umbria, che attraverso i plebisciti votarono l’ annessione al Regno di Sardegna. Ottobre: incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano. Garibaldi consegna simbolicamente le regioni del Meridione alla corona sabauda. 1848 1859 1861 1860 1870 1866 1871 Nel maggio del 1860 Garibaldi insieme a un corpo di volontari, i Mille, partì da Quarto, vicino a Genova, per liberare il Sud Italia dal dominio dei Borboni. Bergamo è chiamata “città dei Mille” poiché circa un quinto di questi volontari proveniva dalla provincia bergamasca. I Mille sbarcarono a Marsala, in Sicilia, e sconfissero l’esercito borbonico a Calatafimi, liberando prima l’isola e successivamente il resto del Regno delle Due Sicilie. Con l’arrivo dell’esercito piemontese la guerra ebbe fine: il Meridione, le Marche e l’Umbria votarono l’annessione al Regno di Sardegna. 1848 1859 1860 1861 1870 1866 1871 Il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia con a capo re Vittorio Emanuele II. In mano agli austriaci rimasero solo il Veneto, il Lazio e il Trentino. La capitale era Torino anche se molti dei patrioti avrebbero voluto la conquista del Lazio e di Roma considerata la capitale naturale della penisola. L Dall’ unità d’Italia ad oggi l’Italia ebbe tre diverse capitali: TORINO dal 1861 al 1865 FIRENZE dal 1865 al 1871 ROMA dal 1871 ad oggi 1848 1859 1861 1860 1870 1866 • L'Italia combatté conquistare il Veneto. per • L’Italia venne sconfitta a Custoza e nelle acque di Lissa, nell'Adriatico. • Garibaldi e i suoi volontari vinsero a Bezzecca, in Trentino, ma fu loro ordinato di ritirarsi. • Con la pace di Vienna il Veneto venne ceduto all'Italia. 1871 1848 1859 1860 1861 1866 1870 1871 Il 20 settembre 1870 un reparto di fanteria e uno di bersaglieri piemontesi aprirono una breccia nelle mura della città presso Porta Pia. Roma fu conquistata. Il plebiscito che seguì nel Lazio e nella città ebbe un esito schiacciante a favore dell’annessione al Regno. Il 23 novembre Roma fu proclamata capitale e dal luglio 1871 il Governo e il Parlamento spostarono effettivamente la loro sede nella nuova capitale. Nacque a Nizza. Carattere irrequieto e desideroso di avventura, già da giovanissimo si imbarcò come marinaio per intraprendere la vita sul mare. Appena venticinquenne fu capitano di un mercantile e nello stesso periodo iniziò ad avvicinarsi ai movimenti patriottici europei ed italiani (come, ad esempio quello mazziniano della "Giovine Italia") e ad abbracciarne gli ideali di libertà ed indipendenza. Dal 1836 al 1848 partecipò a varie imprese di guerra per la liberazione dell’America Latina accumulando una grande esperienza nelle tattiche della guerriglia basate sul movimento e sulle azioni a sorpresa. Prese parte alle diverse fasi delle guerre d'indipendenza e fu promotore della spedizione dei Mille. Deluso dalla forma di governo assunta dal nuovo stato italiano, si ritirò sull'isola di Caprera. Giuseppe Mazzini fu uomo politico e rivoluzionario del Risorgimento. Nacque a Genova. Nel 1830 divenne membro della Carboneria, un’associazione segreta con obiettivi politici. A Marsiglia organizzò un nuovo movimento politico chiamato “Giovine Italia”, il cui scopo era l’unione degli stati italiani in un’unica repubblica. Partecipò ai moti del 1848 e alla breve esperienza della Repubblica di Roma. Quando nacque lo Stato italiano, che manteneva però una forma di governo di tipo monarchico, Mazzini continuò a lottare per l'ideale democratico. A causa delle sua fede repubblicana, fu quindi arrestato e costretto all'esilio. Riuscì a rientrare in Italia sotto falso nome e visse a Pisa fino alla morte. Principe Savoia. Fu figlio di Carlo Alberto. E' stato l'ultimo re del Regno di Sardegna e il primo re d'Italia Coadiuvato dal primo ministro Camillo Benso Conte di Cavour, portò a compimento il Risorgimento e il processo di unificazione italiana, guadagnandosi l'appellativo di "Padre della Patria". Dopo una breve carriera militare, viaggiò per l'Europa e divenne un estimatore del riformismo liberale e del libero scambio. Nel 1852 Cavour divenne presidente del Consiglio del Regno di Sardegna e promosse numerose iniziative in campo riformatore: abbassò le tariffe doganali e intraprese una politica di opere pubbliche tra cui l'ampliamento della rete ferroviaria. Convinto sostenitore della necessità di una separazione tra Stato e Chiesa, abolì gli ultimi privilegi ecclesiastici e incamerò i beni fondiari degli istituti contemplativi. Intuì che per realizzare l'espansione del Regno di Sardegna avrebbe dovuto contare sull'appoggio di governi stranieri e così intraprese un'abile mossa diplomatica con la Francia. Appoggiò le guerre d'indipendenza e morì pochi giorni dopo la proclamazione del Regno d'Italia. PLEBISCITO: Manifestazione diretta della volontà del popolo, chiamato a pronunciarsi su questioni istituzionali. Fra il 1859 e il 1870 in Italia centrale si tennero vari plebisciti per ratificare l'annessione prima al Regno di Sardegna e poi al Regno d'Italia, sancendo così l'unificazione italiana. MONARCHIA : governo di uno, il re. L'Italia adottò una forma monarchica dal 1861 al 1946 REPUBBLICA: governo del popolo. L'Italia ha adottato una forma di governo repubblicana dal 2 giugno del 1946 quando gli italiani e le italiane votarono con un referendum a favore della repubblica. NAZIONE: La nazione è l'insieme delle persone che condividono la stessa storia, cultura, tradizione, ecc ecc. ANNESSIONE: unione, aggiunta, ampliamento ma anche inglobamento, conquista, occupazione. Durante le guerre d'indipendenza i singoli territori che formavano la penisola italiana vennero annessi al Regno di Sardegna. STATO: lo stato è il territorio sul quale viene esercitata la sovranità del popolo per mezzo dei suoi rappresentanti. CAMICIE ROSSE: Garibaldi ha scelto la camicia rossa nel 1843 a Montevideo come uniforme della Legione Italiana, che combatteva ai suoi ordini per la Repubblica Uruguaiana contro la dittatura argentina, acquistando le tuniche destinate agli operai dei saladeros, gli stabilimenti di carne salata. Il colore serviva a mimetizzare le macchie di sangue della macellazione. Divenne in seguito la divisa adottata dai volontari garibaldini anche se di fatto erano in pochi ad indossarla .