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Il barbiere di Siviglia
Melodramma buffo in due atti
Libretto di Cesare Sterbini
dall’omonima commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Musica di Gioachino Rossini
Personaggi
Il conte d’Almaviva tenore
Don Bartolo, dottore in medicina,
tutore di Rosina basso
Rosina, ricca pupilla in casa
di don Bartolo mezzosoprano
Figaro, barbiere baritono
Don Basilio, maestro di musica
di Rosina; ipocrita basso
Fiorello, servitore di Almaviva baritono
Berta, vecchia cameriera
di don Bartolo mezzosoprano
Un ufficiale baritono
Ambrogio, servitore di don Bartolo mimo
Maestro al clavicembalo
Direttore d’orchestra
Regia
Scene
Costumi
Luci
Direttore dell’allestimento
Maestro del coro
Interpreti
Antonino Siragusa
Paolo Bordogna
Marina Comparato
Roberto de Candia
Nicola Ulivieri
Claudio Ottino
Giovanna Donadini
Franco Rizzo
Vladimir Jurlin*
Antonio Sarasso
Giulio Laguzzi
Alessandro Galoppini
Vittorio Borrelli
Claudia Boasso
Luisa Spinatelli
Andrea Anfossi
Saverio Santoliquido
Claudio Fenoglio
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento Teatro Regio
Febbraio 2012: Domenica 19 ore 15, Mercoledì 22* ore 20, Venerdì 24 ore 20, Domenica 26* ore 15
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Il barbiere di Siviglia
Argomento
Atto I
Quadro I. In una piazza di Siviglia.
Il conte di Almaviva ha seguito a Siviglia da Madrid – dove l’aveva intravista casualmente, innamorandosene – la bella Rosina: sotto le finestre della casa dove la ragazza vive sotto l’occhiuta protezione di
don Bartolo, canta una serenata. Giunge l’intraprendente barbiere Figaro, «factotum della città», che in
passato aveva già incontrato il conte. Figaro spiega che Bartolo, suo cliente, è il tutore e non il padre della ragazza. Rosina si affaccia per gettare un biglietto al giovane ma Bartolo, notandone il comportamento circospetto, si allarma: decide di dar corso al proprio progetto di sposarla, ed esce ordinando alla servitù
di impedire l’ingresso a chicchessia. Accompagnato alla chitarra da Figaro, Almaviva risponde alle domande di Rosina con un’altra serenata, dichiarando di chiamarsi Lindoro e di essere povero. Ma come
incontrarla? L’astuzia di Figaro, esaltata dalla prospettiva di una ricompensa, partorisce su due piedi un
piano: Almaviva fingerà di appartenere al reggimento appena giunto in città, ed entrerà per mezzo di un
biglietto di alloggio.
Quadro II. Una camera nella casa di don Bartolo.
Figaro entra in casa di Bartolo per sondare i sentimenti di Rosina, che gli affida una lettera per il giovane sconosciuto, di cui si sta innamorando. Giunge Basilio, maestro di musica e faccendiere di famiglia,
che riferisce allo sgomento Bartolo la voce della presenza in città del conte di Almaviva, e suggerisce che
solo una calunnia potrà mettere fuori gioco il potente aristocratico. Sempre più inquieto, Bartolo affronta Rosina rimproverandole il comportamento sospetto. Infine si presenta Almaviva, fingendosi per di
più ubriaco, e crea un tale scompiglio da provocare l’intervento della forza pubblica. Ma Almaviva, furtivamente, rivela la propria identità all’ufficiale: le guardie si allontanano senza arrestarlo, lasciando
tutti stupiti e disorientati.
Atto II
Quadro I. In casa di don Bartolo.
Almaviva si ripresenta a casa di Bartolo, questa volta spacciandosi per don Alonso, maestro di musica
inviato dal malato Basilio per sostituirlo. Per vincere i sospetti dell’anziano tutore gli consegna un biglietto del conte, che sostiene di aver trovato sotto la sua locanda; gli propone di sottoporlo a Rosina,
dicendole di averlo avuto da un amante del conte, per provarle che Almaviva si prende gioco di lei.
Dunque Bartolo acconsente allo svolgimento della lezione di musica, durante la quale giunge Figaro, che
convince il padrone di casa a farsi radere, e ne approfitta per sottrargli la chiave del balcone. All’arrivo
inaspettato di Basilio, i tre cospiratori lo convincono con una ricca borsa ad allontanarsi, dando seguito alla storia della presunta malattia: i due giovani possono finalmente accordarsi per fuggire insieme,
ma una parola imprudente richiama l’attenzione di Bartolo, che scaccia tutti.
Quadro II. La stessa scena.
Rosina si fa convincere da don Bartolo che Lindoro è un impostore, inviato dal subdolo Almaviva, e per
ripicca accetta di sposare l’anziano tutore, cui svela il piano concordato con Figaro per fuggire a mezzanotte. Mentre don Bartolo si allontana per trovare i gendarmi che arrestino Figaro e Almaviva, questi
ultimi si recano, entrando dal balcone, all’appuntamento fissato con la ragazza; le chiariscono l’equivoco – Lindoro è in realtà lo stesso conte di Almaviva – e quando arriva Basilio con il notaio convocato da
Bartolo per il contratto nuziale, Figaro, con un’ulteriore astuzia, fa sì che le nozze ad essere ratificate siano quelle tra i due giovani. A Bartolo, giunto troppo tardi, non resta che far buon viso a cattivo gioco.
Prima rappresentazione assoluta: Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816.
È possibile esprimere la propria opinione sullo spettacolo collegandosi al calendario presente sul sito
www.teatroregio.torino.it o alla pagina Facebook® del Teatro Regio.
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Teatro Regio
Walter Vergnano, Sovrintendente
Gianandrea Noseda, Direttore musicale
Orchestra
Coro
Violini primi Stefano Vagnarelli*, Marina Bertolo,
Monica Tasinato, Claudia Zanzotto, Soyeon Kim,
Elio Lercara, Carmen Lupoli, Enrico Luxardo,
Miriam Maltagliati, Alessio Murgia, Laura Quaglia,
Daniele Soncin, Giuseppe Tripodi, Roberto Zoppi
Tenori Janos Buhalla, Marino Capettini, Gian Luigi Cara,
Alejandro Escobar, Giancarlo Fabbri, Mauro Ginestrone,
Roberto Guenno, Leopoldo Lo Sciuto, Matteo Mugavero,
Matteo Pavlica, Dario Prola, Gualberto Silvestri,
Valerio Varetto
Violini secondi Marco Polidori*, Tomoka Osakabe,
Bartolomeo Angelillo, Silvana Balocco, Paola Bettella,
Maurizio Dore, Anna Rita Ercolini, Silvio Gasparella,
Roberto Lirelli, Anselma Martellono, Paolo Mulazzi,
Ivana Nicoletta
Baritoni / Bassi Leonardo Baldi, Enrico Bava,
Umberto Ginanni, Riccardo Mattiotto, Davide Motta Fré,
Gheorghe Valentin Nistor, Enrico Speroni, Marco Sportelli,
Marco Tognozzi, Vincenzo Vigo
Viole Klaus Manfrini*, Alessandro Cipolletta,
Gustavo Fioravanti, Rita Bracci, Maria Elena Eusebietti,
Alma Mandolesi, Franco Mori, Roberto Musso,
Claudio Vignetta, Giuseppe Zoppi
Violoncelli Umberto Clerici*, Davide Eusebietti,
Giulio Arpinati, Alfredo Giarbella, Armando Matacena,
Luisa Miroglio, Marco Mosca, Paola Perardi
Contrabbassi Davide Botto*, Atos Canestrelli,
Fulvio Caccialupi, Giulio Guarini, Michele Lipani,
Stefano Schiavolin
Flauti Andrea Manco*, Rossella Cappotto
Oboi Gianni Viero*, Stefano Simondi
Clarinetti Alessandro Dorella*, Luciano Meola
Fagotti Federico Aluffi*, Sergio Pochettino
Corni Natalino Ricciardo*, Eros Tondella
Trombe Sandro Angotti*, Marco Rigoletti
Percussioni Lavinio Carminati, Massimiliano Francese,
Fiorenzo Sordini
Chitarra Dora Filippone
* prime parti
Direttori di scena Vittorio Borrelli, Riccardino Massa • Maestro collaboratore di sala Giulio Laguzzi • Maestro alle luci Paolo
Chimienti • Maestri collaboratori di palcoscenico Giannandrea Agnoletto, Carlo Caputo • Maestro collaboratore ai sopratitoli
Luisella Germano • Assistente del maestro del coro Andrea Campora • Archivio musicale Enrico Maria Ferrando • Sopratitoli a
cura di Sergio Bestente • Luci di scena e fonica Andrea Anfossi • Servizi tecnici di palcoscenico Antonio Martellotto • Servizi
di vestizione Laura Viglione • Coordinatore di progetto Enzo Busco
Scene, costumi e attrezzeria Teatro Regio • Altra attrezzeria E. Rancati, Cornaredo (Milano) • Calzature Epoca, Milano • Parrucche
e trucco Mario Audello, Torino
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F A M I G L I A
2011 - 2012
Mercoledì 18 Aprile 2012 ore 20
Venerdì 20 Aprile 2012 ore 20
Teatro Regio
Pinocchio
Opera in due atti
Libretto di Paolo Madron
liberamente tratto da
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi
Musica di Pierangelo Valtinoni
Giulio Laguzzi direttore
Regia di Luca Valentino
Claudio Fenoglio maestro del coro
Scene e animazione pupazzi di Claudio Cinelli
Costumi di Laura Viglione
Luci di Andrea Anfossi
Movimenti coreografici di Anna Maria Bruzzese
Orchestra del Teatro Regio
Coro di voci bianche del Teatro Regio
e del Conservatorio “G. Verdi”
Con Angela Nisi, Maurizio Leoni, Marta Calcaterra
Allestimento Teatro Regio
Biglietteria: posti a € 15 - Under 16 € 10
Biglietteria del Teatro Regio - Tel. 011.8815.241/242: da martedì a venerdì ore 10.30-18; sabato ore 10.30-16
Vendita telefonica con carta di credito - Tel. 011.8815.270 (da lunedì a venerdì ore 9-12)
Informazioni - Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it
Eventuali disponibilità di biglietti anche per le recite di giovedì 19 e venerdì 20 aprile ore 10.30 dedicate alle scuole
Informazioni: Ufficio Attività Scuola - Tel. 011.8815.209
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