AGENDA
GENNAIO 2015
Dammi un po’ d’acqua da bere (Gv 4, 1-49)
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
Comunità Padri Barnabiti di Santa Maria al Carrobiolo - Monza (MB)
www.carrobiolo.it
Abbiamo da poco iniziato un nuovo anno civile non solo con i botti della notte di capodanno!
La liturgia mette il primo giorno dell’anno sotto il segno della Maternità di Maria. A Lei
che nel Natale ha dato alla luce suo Figlio Gesù, affidiamo i vagiti di questo nuovo anno, pieni
di speranza. La tradizione ha usato come simbolo per indicare la speranza quello
dell'ancora. Sant'Ambrogio scrive: «Come l'àncora gettata in mare protegge la nave
dall'esser portata via, e la tiene salda nella sua posizione, così la speranza tiene salda e
rinforza la fede». L'àncora permette alla nave di prendere le pause necessarie nei lunghi tempi
della navigazione che, per gli antichi, è un modo per indicare il cammino di conversione.
Pertanto se l'àncora non si può levare, la nave non potrà più salpare a meno di tagliare le
gomene. Insieme, giovani e persone maturate dalla vita, bisogna sapersi aiutare a
prendere le giuste pause senza fermarsi troppo fino a diventare degli scafi su cui
ammuffisce la nostalgia incapace di sognare e di immaginare. Come dice il profeta Gioele,
anche gli anziani faranno sogni, lasciandosi risvegliare dai desideri dei giovani senza
temere le loro pazzie.
Come uomini e donne chiamati a rischiare ogni giorno l'avventura della vita, non possiamo
limitare la nostra pratica della fede a una semplice ripetizione di formule di preghiera o di
amari rimbrotti contro i tempi che viviamo, che stranamente, sarebbero sempre peggiori di
quelli andati. Siamo chiamati a trasformare la nostra relazione con Dio nella preghiera,
nella meditazione, nel discernimento dei segni dei tempi, in una cospirazione di speranza.
Quando come discepoli di Cristo ci apriamo in modo autentico alle esigenze del vangelo, non
possiamo che rimetterci ogni mattina in marcia con l'entusiasmo dei giovani e la matura
consapevolezza degli anziani.
Papa Francesco, ci accompagna nel nostro cammino con parole che sempre ci sono di stimolo
per una rinnovata comprensione della Parola di Dio: un botto di speranza capace di riaprire
percorsi concreti di conversione. Ogni anno la liturgia del primo gennaio ci fa riascoltare il
testo dei Numeri con la benedizione sacerdotale di Aronne. Il sorriso benedicente
dell'Altissimo sulla nostra realtà è il progetto d'amore in cui siamo chiamati a entrare e
con cui siamo chiamati a collaborare in modo fattivo, creativo, coraggioso. Per sperare in
prima persona e sostenere la speranza dei nostri fratelli e sorelle in umanità, è necessario
ripartire ogni mattina con l'impegno a fare memoria del dono che siamo e del dono che siamo
chiamati a diventare per gli altri.
Se la benedizione dell'Altissimo è come un sorriso che ci ridona, ogni giorno, il coraggio e
l'audacia di osare il passo della vita, la consapevolezza di questo dono deve farsi sguardo
sorridente e benedicente per la vita e la fatica degli altri. Possa essere questo nuovo anno
non solo una nuova tappa di gioia e di fatica condivisa, ma pure l'occasione propizia per
imparare non solo a sperare di più, ma a sperare meglio. Non solo per noi stessi e per le
persone che amiamo, ma pure per tutti e, in particolare, per quei poveri e quei piccoli che
attendono ancora un sorso di speranza per non soccombere. (Micheldavide)
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno mette al centro della
nostra preghiera un incontro straordinario: quello di Gesù con la Samaritana. È l’incontro di
Gesù con chiunque abbia sete di Verità, di Giustizia, di Amore! “Dammi un po’ d’acqua da
bere” (Gv 4,1-49) “Dammi da bere”: a chiedere dell’acqua è il Signore stesso; è il Figlio di
Dio fatto Uomo; è Colui che i cieli e i cieli dei cieli non possono contenere, Colui per mezzo
del quale tutte le cose sono state create, Colui che non ha né inizio né fine, Egli chiede da bere
alla donna di Samaria, a me, a te, a ciascuno di noi! È Dio che si fa Uomo fino in fondo, al
punto da far sua la nostra sete, al punto da condividere quella sete di certezze che è tipica
della esistenza di ognuno di noi. Cosa significa questo? Significa che sul cammino
dell’unità non siamo soli; significa che il desiderio di intravvedere il traguardo di una
comunione sempre più piena non è un desiderio solo nostro o di chi si spende per
l’ecumenismo e il dialogo tra i discepoli del Maestro; no, è il Maestro stesso che condivide
questo cammino, Egli stesso lavora, spinge, incoraggia, prega affinché questo traguardo
si avvicini. E l’acqua che Gesù chiede a noi è l’acqua della nostra fiducia.
Ancora auguri di Buon Anno, p. Roberto e Comunità
4 gennaio 2015 SECONDA DOMENICA DOPO NATALE
Emmanuele, Dio con noi, dono per ciascuno e per sempre, nella storia… fa’ che sappiamo accoglierti:
sia grotta il nostro cuore, sia spazio, luce, stella, buca profonda, perché tu possa mettere radici e per
sempre, saldamente, piantare la tua tenda tra noi. Buona notizia di un Amore che accende la nostra vita
e ci rende figli e fratelli per sempre!
6 EPIFANIA DEL SIGNORE
Stelle ci guidano…da strade diverse, un’unica nostalgia del cuore, un’ansia di ricerca che ci rende
compagni di vita. Eccoci Signore, Emmanuele Dio con noi, cerchiamo te e solo te desideriamo:
insegnaci a dilatare lo spazio del cuore, per accoglierti in silenzioso ringraziamento, in ascolto della tua
volontà, in comunione con tutti i fratelli!
Ti invitiamo a un gesto di adorazione al presepe, a Gesù Bambino.
11 DOMENICA del BATTESIMO DEL SIGNORE
Emmanuele, Dio con noi, l’Amato! Oggi ascoltiamo la voce del padre che ci rivela il tuo volto, volto di
mitezza, di dono, di condivisione sino alla fine. La tua presenza nel fiume delle nostre vite ci consola e
dispiega innanzi al nostro cuore lo spazio limpido, purissimo, in perenne dinamismo di bene, che il
Padre ha pensato e realizza per noi. Sia lode a te, Signore Gesù
Con questa domenica chiudiamo al presepe la raccolta delle offerte per i poveri. “I poveri li
avrete sempre con voi” (cf. Gv 12,1-11)
13 MARTEDÌ di Procultura Riprendiamo il nostro appuntamento settimanale con
“LE MERAVIGLIE” di Alice Rohrwacher Italia 2014
14 MERCOLEDÌ LECTIO DIVINA: “Geremia profeta” ore 21,00 in biblioteca del
convento, ingresso-parcheggio Vicolo Carrobiolo,4
17 SABATO Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo
ebraico-cristiano. Non è una giornata di preghiera per gli Ebrei o con gli ebrei ma di stimolo a
rimuovere errati pregiudizio antiebraici e a rispettare e conoscere la tradizione ebraica vivente. «Dio
continua a operare nel popolo dell'antica alleanza e fa nascere tesori di saggezza che scaturiscono dal
suo incontro con la Parola divina. Per questo anche la Chiesa si arricchisce quando raccoglie i valori
dell'ebraismo. Sebbene alcune convinzioni cristiane siano inaccettabili per l'ebraismo, e la Chiesa non
possa rinunciare ad annunciare Gesù come Signore e Messia, esiste una ricca complementarietà che ci
permette di leggere insieme i testi della Bibbia ebraica e aiutarci vicendevolmente a sviscerare le
ricchezze della Parola, come pure di condividere molte convinzioni etiche e la comune preoccupazione
per la giustizia e lo sviluppo dei popoli» (Evangelii gaudium, n. 249).
SETTIMANA 18-25 Preghiera per l’unità dei cristiani
Nei giorni feriali utilizzeremo per la celebrazione della S. Messa delle 18,30 i testi di
preghiera suggeriti dalla commissione ecumenica: “Dammi un po’ d’acqua da bere”
La proposta di riflessione e preghiera si lega al testo evangelico di Giovanni al capitolo 4, versetti 1-42.
A preparare questa traccia sono stati alcuni organismi ecumenici del Brasile che hanno cercato di
riassumere alcuni temi fondamentali per i cristiani di tutto il mondo: il valore delle differenze, il
cammino di costruzione del dialogo e dell’accoglienza dell’altro, chiunque esso sia, e la denuncia delle
violenze. «Il testo presenta l’importanza per ciascuno di noi di conoscere e comprendere la propria
identità, cosicché l’identità dell’altro non sia vista come una minaccia. Se non ci sentiremo minacciati,
saremo in grado di sperimentare la complementarietà dell’altro. Nessuna persona, nessuna cultura da
sola sono sufficienti!», si legge nel libretto-guida della Settimana. Il titolo Dammi un po’ d’acqua da
bere implica un impegno etico che riconosca il bisogno gli uni degli altri per realizzare la missione
della Chiesa. «Ci spinge a cambiare il nostro atteggiamento, ad impegnarci nel cercare l’unità nella
nostra diversità, aprendoci ad una varietà di forme di preghiera e di spiritualità cristiana». Il testo-guida
offre anche le letture per le liturgie quotidiane degli otto giorni della Settimana e suggerisce due
domande di fondo: qual è la strada verso l’unità che assicura il dovuto rispetto della nostra diversità?
Quale il cammino da intraprendere perché il mondo possa bere alla sorgente della vita, Gesù Cristo?
18 DOMENICA seconda del tempo ordinario
Signore continua a cercarci, raggiungici al centro della nostra vita, in quel nascosto dolore che tu solo
conosci. Risanaci, chiarifica il nostro cuore, il nostro spirito, e fa’ che riusciamo a dare un nome
all’inquietudine che ci attanaglia, alle chiamate interiori cui non diamo risposta. Il tuo nome, Gesù, è la
risposta, donaci di comprenderlo e di seguirti senza indugio!
20 MARTEDÌ di Procultura “IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E
SCOMPARVE” di Felix Herngren, Svezia 2014
24 SABATO INCONTRO SPIRITUALITÀ PAOLINA ORE 15,30 Sede Amici del Carrobiolo
25 DOMENICA FESTA DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO
Festa della nostra famiglia religiosa “I Chierici regolari di San Paolo”, dei Laici di San Paolo, e
di tutti i credenti che, dentro i loro percorsi di fede e di vita non vogliono perdere di vista la
dimensione della Conversione come attitudine profonda di ogni discepolo del Signore.
Giornata mondiale dei malati di lebbra Sostieni la ricerca e la cura dei malati di
lebbra acquistando il MIELE: VIVERE È AIUTARE A VIVERE Come ogni anno saranno
presenti gli Amici dell’Associazione AIFO
Signore Gesù, invochiamo il tuo sguardo su di noi, sull’ordinarietà della nostra esistenza, sulle piccole e
grandi fatiche della nostra giornata. Guardaci, Signore guarda a noi e rianima la nostra vita in un
dinamismo di dono, di servizio, di stupore capace di piccoli gesti che fanno grande la vita perché vivere
è aiutare a vivere!
27 MARTEDI’ di ProculturA GIORNATA DELLA MEMORIA
“KZ” di Ermanno Alini e Filippo Grilli, Italia 2014
Il film di ricostruzione storica, è ambientato nel milanese, terra dei tre protagonisti. Guido Valota di
Sesta S. Giovanni, Angelo Ratti di Cernusco S/N e Venanzio Gibillini di Milano, sono tre giovani che tra
il 1943 ed il 1944, durante l’occupazione nazifascista, vengono arrestati e deportati nei campi di
Mauthausen, Flossenburg e Dachau. Dall’arresto alla deportazione e alla liberazione sono raccontati
una serie di eventi che narrano gli aspetti umani e drammatici dei protagonisti così come li hanno vissuti
e raccontati. Alla proiezione delle ore 21,00 interverrà il regista Filippo Grilli
La data di inizio e le nuove proposte di approfondimento dei
“MERCOLEDÌ IN BIBLOTECA” verrà presentata in uno specifico volantino
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gennaio 2015