I STI TUTO D’I STRUZI ONE SUP ERI ORE “ BECCARI A­ GOVONE” LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI LICEO CLASSICO LICEO ARTISTICO PROGETTO MICHELANGELO PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Via delle Scuole, 23 ­ 12084 Mondovì ­ tel. e fax: 0174/558231 Piazza IV Novembre, 5 ­ 12084 Mondovì ­ tel. e fax: 0174/42570 e­mail: govone@istituto­govone.it www.istituto­govone.it
P rincipi ispiratori del P OF. Il Piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzione i scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa, ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il POF nasce dall’esperienza del Collegio Docenti, dalle indicazioni suggerite dalla scienza pedagogica, dalle sperimentazioni compiute e dalla volontà di migliorare la proposta formativa. L’Istituto, ispirandosi anche agli articoli 3, 33, 34 della Costituzione italiana, riconosce come cardini fondamentali dell’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa i seguenti aspetti: A. PRINCIPI FONDAMENTALI GENERALI 1. L’uguaglianza: nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. 2. L’imparzialità: i docenti e il personale agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 3. Il rispetto: nello svolgimento della propria attività ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. 4. La disponibilità: una particolare attenzione viene posta alla realizzazione di un clima educativo – relazionale positivo e produttivo fondato sull’accoglienza sul dialogo,sulla collaborazione, sulla serenità. 5. la partecipazione: docenti,non docenti, genitori e studenti sono protagonisti e responsabili dell’attuazione del piano formativo che potrà, dunque, realizzarsi nella misura in cui essi collaboreranno positivamente e responsabilmente. B. PRINCIPI EDUCATIVI E DIDATTICI 1. Il diritto allo studio: i processi educativi tengono conto dei bisogni degli studenti e intendono costituire efficaci risposte. 2. La libertà di insegnamento: il principio viene riaffermato per promuovere “la piena formazione della personalità degli alunni”( art. 1 del DPR417\74) 3. Il riequilibrio formativo: le attività didattiche sono destinate al sostegno, alla rimotivazione , alla responsabilizzazione con particolare attenzione alle classi iniziale per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica. 4. La chiarezza e trasparenza : il rapporto educativo si definisce nei termini di “patto” così che tutti i soggetti coinvolti, alunni compresi, siano invitati all’osservanza delle intese concordate. 5. La ricerca didattica: Lo sviluppo di nuove strategie educative, fondate sulla valorizzazione dell’apprendimento in autonomia e sulla flessibilità degli approcci metodologici, consentiti dalla didattica laboratoriale. 6. L’educazione alla legalità: la scuola è attenta a educare al rispetto delle regole, a prevenire devianze, a rendere gli allievi responsabili e coscienti dei propri comportamenti.
2 I CHI SI A MO L’Istituto d’Istruzione Superiore “Beccaria­Govone” è nato nell’a.s.1997/98 dall’accorpamento di due istituti: l’Istituto Magistrale “R.Govone” e il Liceo Classico“G. B. Beccaria”. Gli Istituti, che iniziano la loro attività rispettivamente nel 1859 e nel 1860, costituiscono le più antiche istituzioni scolastiche monregalesi. Il Liceo delle Scienze Sociali “R. Govone”ha la sua sede in Via delle Scuole n. 23. Il Liceo Classico in p.za IV Novembre n. 5 I .1 Una storia secolare I.1.1 Il Liceo Classico G.B. Beccaria Il Liceo si trova nei locali che fecero parte del convento dei Frati di S. Francesco dell'ordine dei Minori Osservanti sotto il titolo di S. Maria delle Grazie, comunemente detto di Nostra Donna; inaugurato presumibilmente tra 1475 e 1480, comprendeva una chiesa, un convento su tre corpi di fabbrica, un chiostro interno porticato ed uno esterno senza portico. La chiesa, prima di tre poi di quattro navate, ricevette un campanile per opera del Gallo nel 1740/41, fu rasa al suolo parzialmente nel 1825 per lasciare posto alle scuole; sopravvive il presbiterio, con pregevoli affreschi del Seicento, come cappella del Liceo; restano anche tracce di dipinti e soprattutto il chiostro porticato, cortile del Liceo, con giardino al centro e circa metà delle 35 lunette affrescate intorno al 1639 con scene della vita di S. Francesco, restaurate tra 2000 e 2001 dalla Fondazione CRC. Il Ginnasio­Liceo risale alla legge Casati del 1859 ed inizia la sua attività con l'anno scolastico 1860/61, ma si innesta su di una tradizione molto più antica, senza soluzione di continuità sia per i locali che per gli insegnanti. 1731 Vittorio Amedeo II fonda a Mondovì un Real Collegio di Istruzione, con classi di Grammatica, Umane Lettere, Retorica, Filosofia e Teologia; a partire dal 1775­76 comincia l'archivio del Beccaria. 1810 Si ha notizia di un Collegio di Mondovì su sei classi (retorica, umanità, matematica e filosofia) sul modello Napoleonico. 1822 Le Regie Scuole trovano sistemazione nell'edificio attuale, dove nel 1853 si apre un Convitto Nazionale, affiancato a quello Vescovile. Dal 1860­61 sono annessi anche il ginnasio vescovile ed il Convitto; tra l'1.10.1944 e l'1.10.1945 compare una prima liceo scientifico (una delle prime 25 d'Italia), soppressa con la nascita della Repubblica. Nel 1960 comincia nuovamente una sezione scientifica, completata nel 1964/65; dall'1.10.1975 il Liceo Scientifico diventa autonomo. Dall’anno scolastico 1997/98 il Liceo è stato accorpato, come sezione annessa che conserva il nome, all’Istituto Magistrale “Rosa Govone” di Mondovì. Giovanni Battista Beccaria nacque a Mondovì nel 1716 e morì a Torino nel 1781; padre Scolopio, girò tutta Italia come istitutore e insegnante, finché nel 1748 fu chiamato a Torino da re Carlo Emanuele III per insegnare Fisica sperimentale all'Università. Beccaria cominciò insegnando una fisica galileiana impregnata di sperimentalismo e raccolse attorno a sé una cerchia di giovani, tra i quali Giovanni Francesco Cigna (1734­1790) e Luigi Lagrange (1737­1813), che nel 1757 fondarono l'Accademia delle Scienze di Torino. Seppe comprendere le nuove interpretazioni sull'elettricità di Beniamino Franklin (1706­1790); tra i due nacque un'intensa corrispondenza. Beccaria fu l'interprete delle idee di Franklin, arricchendole di nuovi significati ed inquadrandole in maniera coerente. L’opera principale di Beccaria è Dell'elettricismo naturale e artificiale (1753). Grazie alla diffusione di questi
3 testi Beccaria fu considerato in Europa come l'uomo che seppe abbinare teoria e pratica, in particolare nel progetto e realizzazione della prima macchina basata sul nuovo fenomeno, il parafulmine. Protesse così San Marco a Venezia, il Palazzo del Quirinale a Roma, il duomo di Milano. Fu altresì incaricato dal re di misurare l’arco di meridiano nei domini sabaudi. I.1.2 Il Liceo delle Scienze Sociali R. Govone. Il Liceo delle Scienze Sociali “Rosa Govone” raccoglie l’eredità della più antica istituzione scolastica monregalese. Correva l’anno 1859 quando, l’11 aprile, il Consiglio Comunale della città di Mondovì si riuniva in “tornata” straordinaria per racchiudere l’istituzione di una Scuola Normale femminile, come da regio decreto del 5 Settembre1858. Nella medesima seduta si impegnava a procurare un Convitto per le alunne che l’avrebbero frequentata. Mondovì veniva individuata quale sede ottimale per “clima”, per disponibilità di locali e per posizione. Nell’anno scolastico 1860­61 le alunne erano 93, provenienti in maggioranza dal circondario, già raddoppiate nell’arco di un ventennio. Con la riforma Gentile la Scuola Normale diventa Istituto Magistrale. Dal 1989 sono state attivate sperimentazioni che anticipano la trasformazione in Liceo Socio­psico­ pedagogico avvenuta nel 1991. Dal 1993 sono stati adottati i piani di studio Brocca e nell’anno scolastico 1997/98 viene accorpato al Govone il Liceo Classico Beccaria come sezione annessa. Nel 1998 il Liceo Socio­psico­pedagogico si è trasformato nell’attuale Liceo delle Scienze Sociali. L’Istituto prende il nome da Rosa Govone, terziaria domenicana. Rosa Govone (Mondovì 26/11/1716 – 28/02/1776), terzogenita di Bartolomeo Govone e Giovanna Ricolfi, fu battezzata Francesca Maria, ma assunse il nuovo nome a diciotto anni quando aderì al Terz'ordine domenicano. Ricevette un'approssimativa istruzione da una buona maestra: le insegnò a leggere e a scrivere e a diventare una brava massaia. Queste abilità le risultarono preziosissime quando, rimasta orfana e ospite della sorella vedova, poté mantenersi con il suo lavoro in una dignitosa povertà. Rosa Govone, una donna del popolo nubile e laica, fu una delle figure con la capacità di vedere più lontano e più in profondità dei propri contemporanei e ha suscitato reazioni contrastanti rispetto alle sue scelte coraggiose, tanto da provocare due commissioni di inchiesta da parte delle autorità politiche e religiose. Destò scandalo l’aver affrontato con decisione il problema delle ragazze povere e abbandonate, restituendo loro dignità, rendendole autonome, in grado di mantenersi con il proprio lavoro. Rosa mise in evidenza gli enormi problemi delle donne, spesso giovanissime, rimaste abbandonate per diversi motivi, senza istruzione ed educazione, senza abilità e possibilità finanziarie. Si impegnò con voto solenne, come scrisse lei stessa, a raccogliere povere figlie abbandonate, ma abili al lavoro, per allevarle nel santo timor di Dio e per occuparle nei lavori coi quali avrebbero dovuto procurarsi il necessario sostentamento: Rosa cominciò ad accogliere donne in difficoltà purché accettassero di acquisire abilità nei lavori che insegnava, mantenendole finché non fossero in grado di produrre manufatti da vendere. La Govone ottenne la fiducia e l'appoggio di alcuni nobili illuminati e poi persino della corte torinese, che finanziò le sue iniziative. Carlo Emanuele III nell'ottobre del 1755 concesse a Rosa gli edifici del vecchio ospedale dei frati Di San Giovanni di Dio, per avviare anche a Torino un'opera come quella di Mondovì. La Madre non perse tempo, chiamò nella capitale una decina di sue collaboratrici e avviò la nuova istituzione. Il successo torinese e la protezione del re spinsero Rosa a proporre la stessa esperienza in altre città del regno. Il 17 aprile 1768 scrisse un
4 testamento, che conteneva le tavole di fondazione della sua opera: istituì suo erede universale l'Opera pia, impose in particolare che non si accettassero beni stabili, perché le figlie accolte fossero consapevoli di doversi mantenere col proprio lavoro. I .2 L’I stituto e il territorio Il territorio della Provincia di Cuneo ha sempre avuto una vocazione agricola, bruscamente rallentata negli anni ’60 dall’arrivo dello sviluppo industriale, che ha prodotto profondi movimenti sociali di migrazione dal Sud e dalla campagna Cuneese verso la città. la cui industria ha rappresentato un polo importante dell’indotto torinese. Nonostante questi fenomeni, la cultura agricola ed il legame con il territorio di provenienza non sono mai del tutto venuti meno ed hanno costituito la base per il rilancio economico e sociale del territorio, soprattutto nel campo del terziario avanzato,dell’enogastronomia,del turismo e più in generale di tutto ciò che costituisce il patrimonio naturalistico e culturale locale. Nel contempo, il rapido e progressivo processo di integrazione europea sta trasformando il territorio del cuneese, da un’area complessivamente isolata e marginale dei flussi turistici e commerciali europei, in un crocevia strategico del territorio dell’Europa occidentale meridionale attraverso una profonda riorganizzazione delle vie di trasporto e dei servizi per le persone e le merci in fase di realizzazione. L’attenzione posta dalla scuola nell’insegnamento di due lingue straniere in tutti gli indirizzi e corsi attivati risponde a queste rinnovate esigenze. L’I.I.S.” Beccaria­Govone” accoglie studentesse e studenti provenienti da un vasto bacino di utenza, che comprende oltre 50 Comuni, dai confini con la Liguria a Sud ­ Est,alla zona di pianura verso la Langa ed alla zona delle Valli Monregalesi.Questo comporta un notevole pendolarismo di cui ovviamente la scuola tiene conto e si fa carico nella programmazione di tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche.
5 I I RI SORSE I I .1 Risorse Umane II.1.1 Gli studenti Gli studenti che frequentano il nostro Istituto sono 470, provengono da un vasto bacino di utenza e costituiscono una realtà eterogenea, molto motivata. Tutte le componenti della scuola concorrono nel porli al centro delle attività educative e didattiche e si attivano, con servizio di accoglienza, orientamento in itinere e recupero, per valorizzarne le potenzialità e diminuirne il rischio di dispersione. II.1.2 Ufficio di Presidenza Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica, indica le linee di indirizzo e gli obiettivi, è responsabile, con il Collegio dei Docenti, del Piano dell’Offerta Formativa e ne verifica la congruenza alla normativa e rende esecutive le delibere del Consiglio di Istituto e del Collegio dei Docenti. E’ coadiuvato da n. 2 Collaboratori: il Vicepreside nella sede principale ed un Collaboratore che ha la funzione di Responsabile delle Sede Staccata. I docenti con incarico di Funzione Strumentale, nominati dal Collegio dei Docenti, hanno il compito di favorire la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, in stretto contatto con il Dirigente Scolastico e in collaborazione fra di loro e con tutto il personale della scuola. Sono in numero di 4, ed operano nelle seguenti aree individuate dal Collegio dei Docenti:
· Area 1 Gestione del Piano dell’Offerta Formativa (Coordinamento e valutazione delle attività del Piano).
· Area 3 Interventi e servizi per gli studenti ( Orientamento in ingresso ed in uscita).
· Area 4 Realizzazione di Progetti Formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni esterne (Coordinamento delle attività di Educazione alla salute). II.1.3 Personale Docente Nell’attività di insegnamento sono coinvolti 48 docenti laureati. Ogni docente in servizio presso l’IIS “Beccaria­Govone”, nel rispetto della sua professionalità e della libertà di insegnamento, si impegna a svolgere i compiti e le mansioni di seguito riportati:
· Conosce il contenuto del POF, del Regolamento di Istituto e della Carta dei Servizi.
· Cura che la propria programmazione didattica sia in linea con quanto dichiarato nel POF e/o stabilito nelle riunioni per materia.
· Illustra agli allievi nelle diverse classi il proprio programma nonché i criteri di valutazione.
· Utilizza le griglie concordate e redatte nelle riunioni per materia ed approvate dal Collegio Docenti.
6 Comunica tempestivamente la valutazione di ogni singola verifica orale agli allievi.
· Partecipa alle riunioni del Consiglio di Classe ed alle riunioni di Dipartimento.
· Comunica tempestivamente ai colleghi, agli allievi ed alle famiglie le iniziative decise in itinere in funzione delle offerte del territorio.
· Coordina il proprio lavoro e la propria programmazione con quella dei colleghi nella redazione del Documento del Consiglio di Classe e pianifica le verifiche in base a tutte le necessità didattiche della classe.
· Compila puntualmente il registro personale e quello di classe.
· È tenuto ad essere in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.
· Rispetta l’orario di servizio (puntualità, rapidità nello scambio dell’ora).
· È presente nell’Istituto durante le ore a disposizione e di ricevimento parenti.
· In caso di assenza ne dà tempestiva comunicazione (entro le ore 8,00) al Collaboratore Scolastico che lo segnalerà all’Ufficio di Presidenza e all’Ufficio del Personale In caso di assenza prolungata concorda e coordina il lavoro didattico con l’insegnante supplente o che lo sostituisce. ·
Un docente per ogni classe dell’Istituto svolge la funzione di Coordinatore di Classe e viene designato dal Dirigente e approvato dal Collegio dei docenti all’inizio dell’anno scolastico. I compiti assegnatigli sono i seguenti:
· presiede su delega del Dirigente le riunioni dei Consigli di Classe (esclusi gli scrutini), cura l’attuazione delle decisioni prese, riferisce al Dirigente eventuali problemi e delibere importanti.
· si configura come Tutor per la classe e ne monitora la situazione globale e le situazioni difficili eventualmente presenti. A tal fine: a) segue la situazione dei debiti; b) controlla la regolarità della frequenza di ogni allievo e segnala alla famiglia eventuali discontinuità; c) monitora eventuali numerose insufficienze dovute a demotivazione e disinteresse di un allievo e organizza momenti di colloquio e riesame con l’allievo e i genitori (recupero motivazionale); d) è responsabile della corretta verbalizzazione dell’ attività del Consiglio di Classe; e) sollecita e coordina il dialogo con le famiglie degli studenti assicurando la corretta comunicazione di tutte le attività promosse dalla scuola e dal Consiglio di Classe. II.1.4 Personale A.T.A. Il personale non docente opera in tre aree specifiche: AREA DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI. Sono impegnati 1 Direttore Amministrativo e 4 Assistenti Amministrativi così suddivisi: Ufficio del Direttore Amministrativo Ufficio amministrativo Ufficio didattica Ufficio personale
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Essi assolvono alle funzioni amministrativo­contabili, seguono le certificazioni per alunni e personale, tengono in ordine archivio e protocollo. Prestano attività di supporto amministrativo alla progettazione ed alla realizzazione del P.O.F.. Hanno rapporti con l’utenza e partecipano alle attività di accoglienza. Nell’ambito dell’area dei servizi amministrativi vengono individuati incarichi organizzativi: attività di supporto amministrativo e cura dell’iter procedurale ad attività di progetti coordinamento dell’area personale, coordinamento dell’area alunni sostituzione del Direttore Amministrativo in caso di assenza AREA DEI SERVIZI TECNICI. Il tecnico di laboratorio partecipa, in collaborazione con il docente tecnico pratico, alla preparazione delle esperienze e alla conduzione tecnica dei laboratori. È impegnato 1 Assistente tecnico per la preparazione degli esperimenti di chimica. Nell’ambito dei servizi tecnici sono individuati i seguenti incarichi organizzativi: coordinamento progetti e viaggi di istruzione supporto al DSGA nella stesura del bilancio e tenuta degli inventari AREA DEI SERVIZI GENERALI (AUSILIARI) Sono impegnati 7 Collaboratori Scolastici a tempo pieno e 2 a part time che hanno principalmente mansioni di accoglienza e di sorveglianza degli studenti e del pubblico, pulizia e custodia dei locali scolastici. Nell’ambito dell’area dei collaboratori scolastici sono state individuati incarichi organizzativi per: supporto all’attività amministrativa attività di manutenzione sede centrale attività di manutenzione sede Liceo Classico attività di collaborazione fotocopie attività di pronto soccorso e prevenzione incendi. Nota: Il personale in servizio può aumentare o diminuire ogni anno in funzione del numero delle classi autorizzate. RISORSE STRUTTURALI L’Istituto è costituito da due edifici distinti, ubicati ad una distanza di circa 200 metri. L’Istituto dispone, oltre alle normali aule per le lezioni frontali, di due aule multimediali con accesso a Internet, un’aula video, un’aula magna presso la sede del Liceo Classico, un’aula di fisica con annesso laboratorio, un laboratorio linguistico, una palestra, un laboratorio di chimica.
8 II.1.5 Organi collegiali Consiglio d’Istituto: organo collegiale in cui sono rappresentate tutte le componenti scolastiche. È costituito dal D.S., da 6 docenti, 3 genitori, 3 studenti, 1 ATA. Amministra le risorse economiche dell’Istituto, consentendo la realizzazione dei vari progetti. Giunta esecutiva: formata dal D.S, D.S.G.A, 1 docente, 1 genitore, 1 studente, 1 ATA; prepara i lavori del Consiglio d’Istituto. Collegio dei Docenti: è sede di definizione delle scelte didattiche ed educative e delle proposte di sperimentazione. Elegge le Funzioni Strumentali, le Commissioni e ne valuta l’operato. Consigli di Classe: composti da docenti, genitori, alunni sono sede di programmazione , progettazione, pianificazione, realizzazione e verifica dell’attività didattica. All’interno di ogni Consiglio è individuato un docente coordinatore con il compito di armonizzare i rapporti fra le diverse componenti. Organo di garanzia: decide sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito al regolamento di Istituto Comitato di valutazione: valuta i docenti neoassunti durante l’anno di prova. COMMISSIONI Il Collegio dei docenti può suddividersi in gruppi di lavoro per la gestione di progetti e iniziative . In Istituto sono attivate le seguenti commissioni: ­ Raccordo scuola­media \Orientamento in uscita ­ Innovazione didattica e progettazione ­ Multimedialità e nuove tecnologie – sito web ­ Qualità/accreditamento ­ Educazione alla salute e progettazione lavoro per allievi diversamente abili ­ Biblioteca ­ Viaggi di istruzione ­ Elettorale ­ Orario ­ Stages ­ Direttore tecnico att. Sportive DIPARTIMENTI Riuniscono docenti del medesimo ambito disciplinare per definire obiettivi generali, scegliere i libri di testo, definire le programmazioni, le tipologie di verifica e i criteri di valutazione. FUNZIONI STRUMENTALI Il Collegio Docenti individua le aree sulle quali nominare i colleghi che svolgeranno le diverse funzioni strumentali: ­ POF ­ Rapporti con gli studenti ­ Rapporto con il territorio
9 II.1.6 Organigramma SEGRETERIA GIUNTA DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATI VI COLLABORATORI CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI FUNZIONI STRUMENTALI DIPARTIMENTI CONSIGLI DI CLASSE POF
RAPPORTI CON GLI STUDENTI COMMISSIONI LABORATORI BIBLIOTECA RAPPORTO CON IL TERRITORIO I I .2 Risorse Materiali L’Istituto è costituito da due edifici : la sede principale che ospita il Liceo delle Scienze Sociali, ubicata in via Delle Scuole n° 23, e la sezione del Liceo Classico ubicata in Piazza 4 novembre n° 5. II.2.1 Liceo Classico
La Sezione Classica, oltre a 9 aule per le lezioni frontali, dispone di:
Aula Bruno: aula magna per compiti in classe, assemblee e convegni, è dotata di videoproiettore, computer e maxischermo Laboratorio di Informatica: postazione docente e 12 doppie postazioni allievi, con accesso ad Internet, a parabole satellitari, rete didattica e tutti i mezzi di riproduzione oggi in uso. Biblioteca: l’istituto dispone di una biblioteca divisa in più locali, con circa 15.000 tra volumi e riviste, un Fondo Antico, un Fondo Locale, un Fondo di età Coloniale e Fascista; buona parte dei volumi è catalogata nel Sistema Bibliotecario Nazionale, ed è accessibile ad alunni, docenti ed esterni. Laboratorio di Fisica: dispone di banconi appositi per gli esperimenti di fisica, e strumenti sia moderni che di valore storico (dal Settecento all’Ottocento); sono presenti ampie raccolte naturalistiche e geologiche. 10 Archivio: è collocato nei locali del seminterrato ed ospita la documentazione ufficiale dell’istituto, a partire dal 1775. II.2. 2 Liceo delle Scienze Sociali. La Sezione Sociale, oltre a 12 aule per le lezioni frontali, dispone di: Biblioteca Docenti: l’istituto dispone di una biblioteca divisa in più locali, con circa 5.000 tra volumi e riviste, Laboratorio Linguistico: dotato di 12 postazioni collegate in audio e video con una consolle centrale Laboratorio di chimica e fisica: con banconi appositi per gli esperimenti Laboratorio Informatico: postazione docente e 12 doppie postazioni allievi, con accesso ad Internet, a parabole satellitari, rete didattica Biblioteca allievi: con oltre 3000 volumi Palestra : ampia ed attrezzata per lo svolgimento dell’attività didattico/sportiva Archivio è collocato nei locali del seminterrato ed ospita la documentazione ufficiale dell’istituto, a partire dal 1860 I I I . FI NALI TA’, OBI ETTI VI E I NDI RI ZZI I I I .1 Liceo Classico Il Liceo Classico è la forma italiana di un tipo di scuola, presente da secoli in tutte le nazioni europee, che ha le sue radici nel Rinascimento; la sua validità come formazione per il futuro è dovuta all’unione di un metodo di studio flessibile e di una formazione culturale rigorosa. Il Liceo Classico si caratterizza per il suo ruolo di scuola votata alla formazione universitaria, e si rivolge a chi ha intenzione di proseguire gli studi, in particolare a chi ha intenzione di proseguire sino almeno alla laurea di secondo livello, o aspira ad una formazione post­universitaria; non orienta solo verso le facoltà umanistiche, ma verso tutti gli indirizzi, con particolare attenzione verso quelli che portano alle professioni (Giurisprudenza, Economia, Ingegneria, Medicina, ecc); il suo scopo è di rendere agevole l’incontro con l’Università, grazie allo sviluppo del metodo di studio, all’abitudine al lavoro autonomo, alla vasta base culturale e alle capacità di comunicazione. La sperimentazione linguistica offre lo studio delle Lingue Francese e Inglese nel corso dell’intero quinquennio. Il Classico si focalizza particolarmente sulle capacità di comunicazione: l’incrociarsi delle competenze acquisite con la pratica di inglese e francese, con la padronanza della propria lingua, con lo studio delle lingue classiche (un valore culturale che sviluppa anche un particolare aspetto della capacità linguistica, la precisione, affinata dall’esercizio di traduzione), abitua a scrivere e a parlare con disinvoltura ed efficacia; le vaste conoscenze, l’abitudine all’analisi, lo studio della filosofia arricchiscono di contenuti questa potenzialità comunicativa. L’altissima percentuale di laureati tra i diplomati del Classico conferma che tale scopo è raggiunto. Obiettivi
· Preparazione universitaria: in un’Europa che vede una percentuale di laureati molto più alta di quella italiana, il Liceo Classico continua a costituire la più tradizionale ed efficace via per prepararsi alla laurea, a qualunque tipo di laurea: esso fornisce capacità di studio, qualitativa e quantitativa, spirito critico, progettualità a lungo termine, tenacia nel perseguire i fini.
· Comunicazione: il corso si focalizza particolarmente sulle capacità di comunicazione. Le competenze acquisite con lo studio di inglese e francese, nella padronanza della propria lingua, nello studio delle lingue classiche (un valore
11 culturale che sviluppa anche un particolare aspetto della capacità linguistica, la precisione, affinata dall’esercizio di traduzione), offrono una ampia preparazione nel campo della comunicazione e dei suoi meccanismi, abituando lo studente a scrivere ed a parlare con disinvoltura ed efficacia; le vaste conoscenze, l’abitudine all’analisi, lo studio della filosofia arricchiscono di contenuti questa potenzialità comunicativa
· Educazione del cittadino: l’ampiezza della formazione culturale, la libertà di pensiero, il senso di responsabilità che il Liceo mira a sviluppare costituiscono le basi per la formazione di un cittadino consapevole e attento alla società in cui vive.
· Formazione culturale: è nel quinquennio delle superiori che lo studente apprende quelle basi di cultura generale che università e lavoro danno per scontate e non approfondiscono: perciò è di vitale importanza per la propria identità personale, e per la consapevolezza delle proprie radici e della storia cui si appartiene, ottenere in questi anni una formazione valida, attenta sia alla tradizione che al futuro, e di ampio raggio. Indirizzi ORE SETTIMANALI DI LEZIONE I l piano di studi GI NNASI O M ATERI E LI CEO 4ª 5ª 1ª 2ª 3ª Italiano 5 5 4 4 4 Latino 5 5 4 4 4 Greco 4 4 3 3 3 Inglese 3 3 3 3 3 Francese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 3 3 3 Geografia 2 2 ­ ­ ­ Filosofia ­ ­ 3 3 3 Scienze Naturali ­ ­ 4 3 2 Matematica 2 2 3 2 2 Fisica ­ ­ ­ 2 3 Storia dell’Arte 2 2 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 31 31 35 35 35 TOTALE L’orario si esaurisce nel mattino; si alternano giorni con ore di 60’ a giorni con ore di 50’, secondo le necessità.
12 I I I . 2 Liceo delle Scienze Sociali. Nel Liceo delle Scienze Sociali si studiano in particolare le discipline che servono ad analizzare, comprendere e descrivere i fenomeni sociali e la società nel suo complesso. Si affronta lo studio della psicologia, dell’antropologia, della sociologia e della statistica. Si impara a fare ricerca, anche attraverso progetti specifici di studio del territorio locale, e a preparare questionari in maniera scientifica, in modo tale che i risultati siano poi significativi ed attendibili. Per abituare gli studenti allo studio multidisciplinare, essenziale per l’analisi dei fenomeni sociali, sono previste ore di compresenza tra Storia e Diritto per il quinquennio, Filosofia e Scienze Sociali per il triennio e Linguaggi non verbali e multimediali con altre discipline a rotazione per il biennio. Si studiano due lingue straniere per tutti i cinque anni ed è centrale la riflessione sui diversi aspetti della comunicazione scritta e multimediale (cinema, televisione ed internet). Il corso offre una formazione specifica legata alle richieste del territorio e prevede una struttura oraria flessibile e attenta alle richieste dell’utenza, che può scegliere discipline di integrazione. Organizza esperienze in stage per un orientamento nel mondo del lavoro. Il Liceo delle Scienze Sociali è consigliato a chi ha particolare interesse verso lo studio e l’analisi dei fenomeni sociali che attualmente favorisce maggiori possibilità di occupazione. Gli sbocchi professionali infatti sono quelli di Addetto ai servizi socio­sanitari, Esperto nel settore della comunicazione, dell’immagine e dell’educazione, Giornalista, Elaboratore dati relativi ad indagini di mercato, Operatore nel settore del terziario. Il Liceo garantisce inoltre l’accesso a tutte le Facoltà Universitarie. Obiettivi Lo studio delle discipline sopraccitate favorisce la formazione integrale della personalità nelle sue varie componenti. In particolare : ­ acquisizione della capacità di comunicare in modo efficace con il mondo esterno; ­ maturazione del senso di responsabilità; ­ potenziamento della capacità di discernimento, di critica e di autocritica; ­ potenziamento dell’abilità di operare socialmente secondo un progetto educativo Indirizzi Il corso di studi prevede tre opzioni: a) Latino, b) Arte–Scienze C) Sportivo. Dall’anno scolastico 2007/08 le tre opzioni del Liceo delle Scienze Sociali articoleranno le lezioni in sei unità orarie quotidiane da cinquanta minuti dal lunedì al venerdì, con chiusura il sabato. QUADRO ORARIO OPZIONE LATINO MATERIE Religione o attività alternative (1) Italiano Lingua straniera 1 ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª 1 4 3 13 1 4 3 1 4 2 1 4 2 1 4 2
Lingua straniera 2 2 Filosofia (1 ora con Scienze Sociali) ­ Storia (1 ora con Diritto ed Economia) 3 Matematica 4 Scienze sperimentali ­ Diritto ed economia (1 ora con Storia) 2 Scienze sociali (1 ora con Filosofia nel 4 triennio)
Scienze della natura 2 Linguaggi non verbali e multimediali (2) 2 Educazione fisica e motoria 2 Latino 3 TOTALE 30 (1): (2): 2 3 3 3 ­ 3 3 3 3 2 3 3 4 3 3 3 ­ 2 1 0 2 2 1 1 4 5 6 7 2 ­ ­ ­ 2 ­ ­ ­ 2 2 2 2 3 3 3 3 30 30 30 30 attività alternativa all’ora di religione: attività di studio; entrata alla seconda ora , se l’ora di religione coincide con la prima ora di lezione; uscita alla penultima ora se l’ora di religione coincide con l’ultima ora di lezione. 1 ora di compresenza a rotazione con le altre discipline QUADRO ORARIO OPZIONE ARTE E SCIENZE MATERIE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª Religione o attività alternative (1) 1 1 1 1 1 Italiano 4 4 4 4 4 Lingua straniera 1 : inglese 3 3 2 2 2 Lingua straniera 2 : francese 2 2 3 3 3 Filosofia (1 ora con Scienze Sociali) ­ ­ 3 3 3 Storia (1 ora con Diritto ed Economia) Matematica 3 4 3 4 2 3 3 3 3 3 Scienze sperimentali ­ ­ 3 3 3 Diritto ed economia (1 ora con Storia) 2 2 2 1 1 Scienze sociali (1 ora con Filosofia nel triennio) Scienze della natura 4 4 6 6 6 3 3 ­ ­ ­ Linguaggi non verbali e multimediali (2) 2 2 ­ ­ ­ Educazione fisica e motoria 2 2 2 2 2 Arte 2 2 1 1 1 TOTALE 30 30 30 30 30
14 (1): (2): attività alternativa all’ora di religione: libera attività di studio; entrata alla seconda ora , se l’ora di religione coincide con la prima ora di lezione; uscita alla penultima ora se l’ora di religione coincide con l’ultima ora di lezione. Gli alunni devono decidere se avvalersi o meno dell’insegnamento di religione all’atto dell’iscrizione. 1 ora di compresenza a rotazione con le altre discipline I I I . 3 Liceo delle Scienze Sociali ad indirizzo sportivo. Nasce come specializzazione del Liceo delle Scienze Sociali di cui conserva il nucleo formativo essenziale,con un forte innesto delle discipline di indirizzo sportivo. E’ rivolto a studenti che praticano attività sportiva e desiderano realizzare le proprie aspirazioni agonistiche senza compromettere il rendimento scolastico. La preparazione di base, imperniata sia su discipline di ambito umanistico e delle Scienze Sociali sia su discipline scientifiche, è solida e polivalente e garantisce il proseguimento degli studi in qualsiasi facoltà universitaria, ma è particolarmente orientata verso la Facoltà di Scienze Motorie e i corsi di Laurea a indirizzo sanitario (fisioterapia,riabilitazione). Il curricolo di studio prevede infatti un approfondimento teorico delle Scienze Motorie, anche con il contributo delle altre discipline, nell’ambito delle componenti biologiche, biomeccaniche, metodologiche, psicopedagogiche e giuridiche delle attività motorie e sportive. Gli sbocchi professionali del Liceo sportivo sono nei settori tecnici delle Federazioni, in ambito sportivo­gestionale , nel sociale , nel turismo e nel settore delle nuove professioni emergenti della salute e del benessere. Obiettivi ­ Conciliare una solida formazione di base con le discipline caratterizzanti. ­ Presentare il modello dello sport con le sue caratteristiche tecniche, economiche, sociali ed organizzative. ­ Preparare gli studenti in modo completo , valorizzandone tutte le potenzialità. QUADRO ORARIO OPZIONE SPORTIVO MATERIE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª Religione o attività alternative (1) 1 1 1 1 1 Italiano 4 4 4 4 4 Lingua straniera 1 : inglese 3 3 2 2 2 Lingua straniera 2 : francese 2 2 3 3 3 Filosofia (1 ora con Scienze Sociali) ­ ­ 3 3 3 Storia (1 ora con Diritto ed Economia) Matematica 3 4 3 4 3 3 3 3 3 3 Scienze sperimentali ­ ­ 1 1 1
15 Diritto ed economia (1 ora con Storia) 2 2 2 2 2 Scienze sociali (1 ora con Filosofia nel triennio) Scienze della natura 4 4 6 6 6 3 3 ­ ­ ­ Linguaggi non verbali e multimediali (2) 2 2 ­ ­ ­ Educazione fisica e motoria 4 4 4 4 4 TOTALE 30 30 30 30 30 * Possibile variazione di curricolo per incrementare le Scienze Sperimentali di 1 ora nel triennio. I V S TRATEGI E A TTUATI VE I V.1 Tempi L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri:il primo termina l’ultimo sabato di gennaio. La durata dell’anno scolastico è di 33 settimane. L’impegno settimanale orario, per ciascun anno di corso e per ciascun indirizzo è indicato nei quadri orari. Il monte ore annuo per ogni disciplina si ottiene dal numero di ore settimanali moltiplicato per le 33 settimane di lezione. Eventuali lezioni aggiuntive, per esercitazioni, interrogazioni ed approfondimenti saranno possibili solo se programmate e approvate in sede di Consiglio di Classe. I V.2 M etodi e strumenti I docenti si impegnano ad adottare metodologie didattiche volte a:
· Migliorare la relazione docente/discente attraverso l’ascolto, l’attenzione alle esigenze specifiche della classe, il dialogo ed il confronto.
· Realizzare progetti che favoriscano un lavoro responsabile attraverso la concretezza degli obiettivi (convegni, lavori teatrali, allestimento di mostre, produzione di materiale multimediale).
· Favorire scelte contenutistiche e metodologiche in funzione della specificità dei curricoli.
· Privilegiare percorsi tematici (possibilmente in un’ottica pluridisciplinare) che forniscano agli allievi strumenti di decodificazione di problemi legati all’attualità.
· Facilitare la partecipazione attiva degli studenti affiancando alla tradizionale lezione frontale modalità operative che ne stimolino la curiosità e la motivazione (problem solving, gruppi di lavoro, lezione­discussione, lezione­seminario, ecc.).
· Utilizzare i laboratori presenti nell’Istituto, le biblioteche di Istituto e del territorio.
· Favorire lo studio integrato fra le discipline progettando percorsi pluridisciplinari. I V.3 Valutazione La valutazione è intesa come momento formativo e sommativo del percorso di apprendimento degli allievi, in coerenza con i criteri elaborati dal Collegio dei Docenti, secondo i parametri individuati dai Consigli di Classe. Si propone di:
16 · valutare l’allievo in relazione alle conoscenze, competenze e capacità;
· utilizzare criteri oggettivi di valutazione, basati sulla gamma di voti da 1 a 10, individuati per ogni disciplina nei dipartimenti;
· considerare l’impegno dimostrato, la partecipazione attiva al dialogo educativo, la continuità, la capacità di intervento e di ricerca dell’allievo. Per valutazioni orali possono essere utilizzate verifiche scritte strutturate o semi­ strutturate, dando la possibilità di recuperare oralmente le eventuali insufficienze. Il numero congruo di verifiche è stabilito, ad inizio anno scolastico, dal Collegio dei Docenti ed è distribuito nel tempo. I V.4 Debito formativo ed interventi di recupero IV.4.1 Debito formativo L’espressione “debito formativo” sottintende che l’allievo/a è stato promosso alla classe successiva pur in presenza di carenze e lacune riscontrate in alcune discipline. La scuola organizza a questo proposito attività e momenti di recupero nel primo quadrimestre. Il Collegio stabilisce quanto segue per la valutazione del saldo del debito:
· prova scritta e/o orale per valutare se il debito è stato autonomamente superato
· prova scritta e/o orale da effettuarsi al termine del corso di recupero Il saldo del debito formativo relativo a discipline non facenti parte del curriculo nell’anno successivo dovrà essere effettuato con le stesse modalità Nel biennio il mancato superamento del debito formativo concorre alla valutazione di fine anno. Nel triennio il mancato superamento del debito formativo influisce sull’attribuzione del credito scolastico. IV.4.2 Interventi di recupero RECUPER0 MOTIVAZIONALE Per gli allievi che, alla fine del I quadrimestre e durante il II, presentano numerose insufficienze dovute a demotivazione e disinteresse per l’attività scolastica in genere, sono proposti progetti di recupero strutturati come segue: 1. colloquio del coordinatore di classe con l’allievo/allieva; 2. colloquio del coordinatore di classe con i genitori; 3. eventuale attivazione di progetti di recupero. RECUPERO DISCIPLINARE Per gli allievi che, alla fine del I quadrimestre e durante il II, presentano insufficienze in alcune discipline, il Consiglio di Classe, su proposta dei docenti, attiva momenti di recupero. Le modalità di recupero ed approfondimento attuate nell’Istituto sono:
· proposte di lavoro individuale a casa (esercizi, studio individuale) con correzione dei lavori assegnati;
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· sportelli (attivati in orario extrascolastico in cui l’insegnante interagisce con ogni singolo allievo);
· Corsi specifici di recupero (attivati in orario extrascolastico, lavoro di recupero per piccoli gruppi gestito da un insegnante della disciplina);
· esercizi supplementari e ripasso collettivo (attivato in orario curricolare); A conclusione delle attività di recupero gli insegnanti delle singole discipline possono impostare una verifica di efficacia dell’intervento o rimandare questa verifica al proseguo dell’attività curricolare. I V.5 Credito scolastico e formativo IV.5.1 Credito scolastico E’ un punteggio attribuito, al termine di ogni anno scolastico del triennio in base alla valutazione finale conseguita dall’allievo. Il Consiglio di Classe lo assegna tenendo conto della:
· la preparazione complessiva dell’allievo/a espressa in termini di conoscenze, competenze e capacità quantificate dalla media dei voti del secondo quadrimestre
· la frequenza alle lezioni
· l’assiduità e l’interesse allo studio
· la frequenza di attività complementari ed integrative
· l’attribuzione dei debiti ed il saldo dei debiti dell’anno precedente
· l’impegno e la serietà nel ricoprire ruoli di rappresentanza IV.5.2 Credito formativo Ogni qualificata e documentata esperienza, che abbia rilevanza sociale, civile, culturale, professionale o sportiva, acquisita al di fuori dell’Istituto di appartenenza e coerente con il percorso scolastico, concorre all’attribuzione di un punteggio integrativo. I crediti formativi sono registrati su appositi documenti scolastici. I punteggi sono assegnati dai Consigli di Classe sulla base delle indicazioni ministeriali relative al nuovo Esame di Stato. I V.6 Orientamento Nel quadro di una formazione continua di cui il quinquennio liceale costituisce una parte, l’Istituto si impegna a svolgere una attività di orientamento e counselling nei confronti degli allievi, presenti e futuri, articolata in tre momenti e coordinata dalla funzione strumentale di area 3. Orientamento in entrata L’Istituto collabora con le scuole medie e le agenzie formative per facilitare le scelte degli allievi al termine del triennio della scuola secondaria di primo grado, illustrando le caratteristiche e le proposte formative dei corsi attivati. Tale attività si estrinseca tramite pomeriggi di apertura dell’Istituto rivolti ad allievi e famiglie , partecipazione di docenti e studenti ad iniziative organizzate dalle scuole medie, diffusione di materiale illustrativo attraverso i vari media (Internet, depliant, giornali), partecipazione a lezioni regolari ed altre forme concordate(Utilizzo Laboratori del nostro Istituto). Orientamento in itinere
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Nel corso del quinquennio si attiva un’azione continua di counselling, permettendo agli studenti di maturare una scelta post liceale tramite approfondimento delle materie, colloqui con gli insegnanti, letture, conferenze ed incontri con esperti esterni. Nel caso si verifichino problemi di adattamento, motivazione allo studio, dubbi sulla scelta fatta, presidenza, docenti (in particolare il coordinatore di classe), famiglia collaboreranno per superare le difficoltà, e, nel caso, per offrire un riorientamento verso altri tipi di scuola. Orientamento in uscita L’Istituto collabora con l’università, le agenzie formative e le istituzioni preposte all’introduzione nel mondo del lavoro per facilitare le scelte degli allievi al termine del quinquennio della scuola secondaria di secondo grado, con particolare attenzione verso gli sbocchi universitari, prioritari per la formazione di tipo liceale. Tale attività si estrinseca tramite diffusione di materiale ed informazioni provenienti dalle università e da altre istituzioni, tramite conferenze ed incontri con esperti esterni, attraverso la preparazione alle preiscrizioni universitarie.
19 V. COLLEGAM ENTI STUDENTI ­ SCUOLA­ FAM I GLI A. V. 1 Organigramma/ organi di autogoverno DIRIGENTE SCOLASTICO DSGA ATA
CONSIGLIO DI CLASSE ALUNNI GENITORI CONSIGLIO DI ISTITUTO DOCENTI ASSEMBLEA DI CLASSE ASSEMBLEA DI ISTITUTO COMITATO STUDENTESCO V. 2 Rapporti scuola­ famiglia L’andamento del profitto di ogni studente è comunicato alle famiglie secondo le seguenti scansioni periodiche: Febbraio (pagella); Giugno (pagella). ­ Ogni valutazione è riportata nella pagina del libretto destinata alle comunicazioni scuola­famiglia per il biennio. ­ I genitori possono incontrare i docenti nell’ora settimanale di ricevimento ­ I genitori possono incontrare i docenti nei colloqui quadrimestrali, in orario pomeridiano ( dicembre – aprile) e al momento della pubblicazione finale dei voti. ­ E’ prevista la possibilità, da parte del genitore, di fissare un appuntamento con il Coordinatore di Classe e viceversa. ­ La scuola si riserva di informare i genitori di particolari situazioni didattiche o disciplinari previa comunicazione scritta e/o telefonica. 20 V. 3 Rapporti docenti­ studenti.
-
I rapporti ufficiali con i docenti della classe e con il D.S. e/o i suoi collaboratori sono tenuti dai rappresentanti di classe eletti dagli studenti stessi.
I rappresentanti d’Istituto svolgono la funzione di portavoce del Comitato Studentesco presso gli organi competenti. V. 4 I L Contratto formativo. Il contratto formativo si stabilisce tra la scuola e gli allievi ed alla sua definizione partecipano i vari soggetti della comunità scolastica nell’ambito delle proprie competenze. Il contratto formativo è elaborato tenendo conto degli obiettivi formativi e dei contenuti definiti ai diversi livelli istituzionali (Programmi Ministeriali, obiettivi della politica della qualità, programmazione Dipartimenti Disciplinari, programmazione dei Consigli di Classe, validazione e verifica del Collegio dei Docenti) e si fonda su comportamenti trasparenti che regolano la relazione con gli studenti e le loro famiglie. Nel formulare il contratto formativo, il Consiglio di classe dovrà rispettare gli impegni esplicitati nel Piano dell'Offerta Formativa e tenere presenti i seguenti principi ispiratori:
- Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola
- I docenti attivano con gli studenti un dialogo costruttivo in tema di programmazione, definizione degli obiettivi didattici e criteri di valutazione
- I docenti prendono in seria considerazione le proposte degli studenti e dei genitori inerenti il progetto educativo e cercano di attuarle.
- I docenti si impegnano a rendere trasparenti le proprie scelte e i propri metodi di lavoro.
- I docenti si impegnano a favorire la partecipazione attiva degli studenti facilitando il lavoro di preparazione della discussione da svolgersi nel Consiglio di classe
- I docenti si impegnano a far rispettare le decisioni prese in forma democratica nelle assemblee di classe
- I docenti che concedono le proprie ore per le Assemblee di classe si impegnano a discutere con i rappresentanti di classe l'ordine del giorno stabilito e le modalità con cui si svolgeranno i lavori, dando indicazioni utili affinché i lavori dell'assemblea si svolgano nel rispetto delle regole della convivenza democratica. Attraverso il Contratto Formativo: Gli allievi devono conoscere:
· gli obiettivi didattici ed educativi del loro curricolo (perché si studiano certi contenuti e non altri; per raggiungere quale condizione culturale, sociale, operativa)
· il percorso per raggiungerli (come si deve studiare; come operare per seguire i propri interessi e realizzare i propri obiettivi)
· le fasi del loro curricolo (scansione temporale delle unità didattiche e/o dei moduli) Gli allievi possono:
· avanzare proposte di approfondimento
· concordare regole di comportamento all’interno della classe
· concordare regole di comportamento per la conduzione delle assemblee
21 I docenti devono:
- esplicitare la propria offerta formativa (cosa insegnano e come)
- motivare il proprio intervento didattico (il perché della scelta di specifici argomenti, perché alcuni sono nodali nella programmazione, come e da cosa si acquisiscono certe abilità)
- precisare la scansione della programmazione e delle verifiche almeno mensilmente I genitori devono :
- conoscere l’offerta formativa della cui informazione e comunicazione la scuola deve farsi carico
- poter esprimere pareri e proposte
- poter collaborare nelle attività (la scuola deve essere pronta ad accogliere e valorizzare la collaborazione) Gli elementi conoscitivi sopra esposti sono documentati e precisamente indicati nel: ­ Piano di lavoro annuale di ogni docente in riferimento alla classe ­ Piano dell’Offerta Formativa adottato dal Collegio dei Docenti V. 5 Diritti e doveri dell’I stituzione e degli studenti. I diritti e i doveri si esplicitano attraverso comportamenti deontologici di coloro che operano all’interno dell’istituzione. V.5.1 codice etico­deontologico dei docenti Etica verso la professione
- L‘insegnante agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità curando la propria preparazione attraverso l‘aggiornamento e l’approfondimento delle conoscenze e competenze professionali.
- Sa mettersi in discussione e pratica l'autovalutazione evitando atteggiamenti autoreferenziali e non abusa del potere che la sua professione gli conferisce. Etica verso gli allievi
- L'insegnante rispetta i diritti fondamentali dell’allievo, evita ogni forma di discriminazione ed opera con spirito di tolleranza promuovendo lo stesso atteggiamento negli allievi.
- Coinvolge l’allievo nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita scolastica e le fa rispettare.
- Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima; valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità e trasparenza, si astiene dal giudicare in maniera definitiva e in sede di valutazione finale giudica con obiettività e imparzialità le conoscenze e competenze acquisite da ciascun allievo in base agli standards concordati. Etica verso i colleghi
- Si impegna a promuovere la collaborazione con i colleghi anche attraverso la raccolta, la sistematizzazione e lo scambio delle esperienze didattiche più significative.
22 - Favorisce il lavoro in team, al fine di progettare e coordinare l’azione educativa, di sviluppare il collegamento disciplinare e pluridisciplinare, di promuovere criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte.
- Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo assunti. Etica verso l’istituzione scolastica.
- Concorre a costruire una buona immagine della scuola ed a farla apprezzare dalla collettività.
- Partecipa all’elaborazione delle regole della propria istituzione e si adopera per farle rispettare. Etica nelle relazioni con i genitori e il contesto esterno.
- L‘insegnante collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo al fine di sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola; considera attentamente i problemi che gli vengono presentati e accoglie i suggerimenti, ma respinge imposizioni attinenti alla specifica sfera di competenza disciplinare.
- L’insegnante collabora con altri professionisti (psicologi, medici ecc.) per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi che richiedono l’intervento di diverse competenze professionali. V.5.2 CODICE ETICO­DEONTOLOGICO DEL PERSONALE A.T.A Etica verso la professione
- Il personale non docente agisce nell’ambito delle proprie mansioni come supporto all’attività didattica valorizzando la propria professionalità attraverso corsi di formazione ed aggiornamento Etica verso gli allievi
- Rispetta i diritti dell’utenza garantendo un giusto rapporto con gli allievi, finalizzando le proprie energie nel far osservare il Regolamento di Istituto. Etica verso i colleghi
- Collabora nell’ambito delle proprie mansioni sostenendo i colleghi in difficoltà e agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo assunti. Etica verso l’istituzione scolastica
- Si impegna a costruire una buona immagine della scuola facendola apprezzare dalla collettività e si adopera nel rispetto delle regole. Etica nelle relazioni con i genitori e il contesto esterno
- Accoglie i genitori fornendo, quando è necessario, informazioni utili alla risoluzione dei vari problemi. V.5.4 CODICE ETICO­DEONTOLOGICO DEGLI STUDENTI Etica verso lo studio ­ L’allievo si impegna a frequentare regolarmente le lezioni
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­ ­ ­ L’allievo si impegna ad acquisire gli argomenti di studio affrontati dai docenti, sia partecipando attivamente alle lezioni svolte in classe sia approfondendoli con lo studio individuale. Si mette in discussione e si autovaluta. Tiene un comportamento conforme al regolamento di istituto. Etica verso il personale della scuola ­ Lo studente è tenuto a rispettare i docenti, il personale della scuola ed il lavoro che essi svolgono. ­ Partecipa alla definizione delle regole di classe e si impegna a rispettarle. Etica verso i compagni ­ Rispetta i propri compagni ed evita ogni forma di discriminazione. ­ Si impegna a collaborare con i compagni durante lo svolgimento delle attività didattiche e non. ­ Sulla base delle proprie capacità, lo studente si impegna a sostenere i compagni in difficoltà. Etica verso l’istituzione scolastica
- Concorre a costruire una buona immagine della scuola ed a farla apprezzare dalla collettività.
- Partecipa all’elaborazione del Regolamento di Istituto e si adopera per farlo rispettare.
- Rispetta le disposizioni organizzative e le norme di sicurezza predisposte dalla Scuola
- Utilizza strutture, sussidi didattici e tecnologie in modo corretto in modo da non arrecare danno al patrimonio dell’Istituto
- Collabora nel rendere accogliente l’ambiente scolastico e a migliorarne la qualità.
- Partecipa attivamente al buon funzionamento della scuola Etica nelle relazioni con i genitori e il contesto esterno.
- Lo studente collabora con i docenti per far sì che i genitori siano informati di tutte le situazioni e problematiche che si vengono a creare all’interno della classe e/o Istituto.
24 . VI . P ROGETTI E ATTI VI TÀ P rogetti: ACCOGLIENZA Ogni anno l’Istituto organizza delle attività per offrire ai nuovi iscritti la possibilità di familiarizzare tra di loro e prendere conoscenza dell’edificio scolastico. Sono previsti, oltre la visita dei locali, dei tornei di pallavolo, a cui partecipano anche le classi seconde, e delle visite guidate di un giorno. BIOETICA Progetto rivolto principalmente agli studenti del triennio e finalizzato a: Incrementare la consapevolezza su importanti questioni di valore: ­ significato e valore della persona, nella pienezza delle sue espressioni (valore della corporeità); ­ libertà nelle scelte personali, pur di fronte a opzioni laceranti; ­ responsabilità personale e sociale, con particolare riferimento all’utilizzo delle tecnologie; ­ pluralismo / tolleranza nel contesto di una società multiculturale; ­ Potenziare il senso del rispetto della propria vita e della vita altrui; ­ Indurre a riflettere sui problemi non dal punto di vista delle risposte, ma delle domande sottese; ­ sensibilizzazione alla complessità di problemi che richiedono una trattazione ­ pluridisciplinare. CORSI DI BASE E/O AVANZATO DI INFORMATICA Corso rivolto agli studenti di tutte le classi, con la possibilità di sostenere l’esame per il conseguimento della Patente Europea del Computer CORSi PET­FIRST Potenziamento della conoscenza della lingua Inglese attraverso corsi mirati all’acquisizione delle Certificazioni Europee DETTATO D’ ORO Partecipazione di allievi al concorso “ Dettato d’oro” selezionati dai docenti di lingue straniere. LA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE Ogni anno,in orario curricolare, vengono organizzati incontri di educazione alla salute con la collaborazione degli operatori dell'A.S.L. locale riguardanti aspetti della prevenzione delle dipendenze e relativi all'educazione all’affettività e all'educazione
25 ambientale come previsto dalla Direttiva Ministeriale 29 del 2006, articolo 2 e Circolare dell’Ufficio scolastico regionale, maggio 2006. In particolare si inseriscono nell’ambito dell’Educazione alla salute le seguenti attività: ­ ALIMENTAZIONE: STAR BENE CON SE STESSI L’intervento si propone di formare i ragazzi ad una sana alimentazione, rendendoli consapevoli dell’importanza degli alimenti per l’organismo umano. ­ EDUCAZIONE ALLA RELAZIONE E ALL’AFFETTIVITÀ L’intervento si propone di aiutare i ragazzi a prendere coscienza dei processi di cambiamento in atto, a viverli da protagonisti consapevoli e responsabili, nonostante l’ansia, le paure, i sentimenti e le emozioni contrastanti che tali processi mettono in gioco. Si intende offrire degli strumenti in più per conoscere meglio se stessi, i rischi connessi ai cambiamenti, le dinamiche emotive/affettive che si mettono in moto. ­ Educazione stradale L'Istituto aderisce ad alcune attività di educazione stradale secondo le indicazioni contenute nei programmi del D.M. 05­08­1994. Tali attività consistono in lezioni impartite agli alunni da istruttori di scuola guida e da vigili urbani del comune di Mondovì. INTEGRAZIONE DIRITTO – ECONOMIA Offre agli studenti del liceo classico un approccio al linguaggio giuridico­ economico per favorire l’accesso alle facoltà giuridiche ed economiche e integrare l’ educazione civica. INTEGRAZIONE DI PSICOLOGIA/SOCIOLOGIA Il progetto intende fornire un orientamento verso la facoltà di Psicologia e verso la formazione in ambito sociale; inoltre intende favorire una maggiore consapevolezza della propria realtà affettivo­emotiva in funzione di una crescita personale di autostima e di autocontrollo anche in una prospettiva professionale. PUNTO D’ASCOLTO La funzione del servizio è quella di permettere ai ragazzi, in un periodo delicato come quello della pre­adolescenza e dell’adolescenza, di usufruire di uno spazio privilegiato e professionale dove possono sentirsi liberi di esprimere i dubbi, le domande, le difficoltà e l’eventuale disagio. L’attività di counseling rappresenta un’occasione formativa; nello specifico mira ad aiutare il ragazzo a comprendere e gestire le proprie difficoltà, giungendo a scegliere in modo autonomo e consapevole. Il progetto prevede la presenza di uno psicologo all’interno della scuola.
26 SECONDA GUERRA MONDIALE E RESISTENZA Il progetto pone come obiettivo principale la sensibilizzazione degli studenti verso questioni della storia e della società contemporanea. SCHOOL LINK. La partecipazione di classi a periodi di studio all’estero, ad inizio d’anno scolastico, ha come obiettivo il miglioramento delle conoscenze e competenze comunicative nella lingua inglese, ma anche la formazione culturale e sociale derivante dalla frequenza , per quindici giorni, di una scuola pubblica straniera. SCRITTORE RESIDENTE. Realizzato con l’aiuto della associazione La nottola di Minerva ( Progetto Ludorì) e della biblioteca civica, offre la possibilità di incontrare uno scrittore, al fine di promuovere la lettura e la sensibilità culturale. SCRITTURA CINEMATOGRAFICA. In collaborazione con la Scuola Holden mira a sviluppare competenze sul linguaggio cinematografico e prevede la realizzazione di un cortometraggio. CINEFORUM. Sarà proposta la visione di film in orario pomeridiano con dibattito. SCAMBI INTERNAZIONALI – INTERCULTURA Prevede esperienze di studio all’estero per gli allievi dell’istituto e , contemporaneamente, l’accoglienza di studenti stranieri. Gli obiettivi sono principalmente : il monitoraggio del soggiorno dei nostri studenti all’estero dal punto di vista didattico; responsabilizzazione degli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola italiana; per gli studenti stranieri assicurare un corretto inserimento all’interno della classe e della scuola. SCAMBI INTERNAZIONALI ­ DIDATTICA DELLA STORIA Prevede la collaborazione con un istituto di un paese francofono per percorsi di approfondimento su argomenti di storia di interesse comune e la reciproca accoglienza tra studenti delle due scuole. Attività ATTIVITA’ SPORTIVA Corsi di varie discipline sportive (tennis, sci, …) concordati con le singole classi, con particolare attenzione per il nuoto, attività importante in qualsiasi campo lavorativo del sociale (bambini, adulti, anziani, disabili). Partecipazione ai Campionati Studenteschi, Tornei interni di Calcetto, Basket, Pallavolo,Organizzazione Giornata Bianca. Utilizzo pomeridiano delle attrezzature professionali della palestra per attività
27 guidate, Disponibilità a realizzare i progetti finanziati o promossi dagli Enti Locali o dal MIUR. LABORATORIO TEATRALE Il Laboratorio è rivolto a tutti gli studenti. Gli obiettivi sono sia di tipo culturale,con una riflessione sullo specifico del linguaggio teatrale e lo sviluppo di capacità espressive, sia di tipo educativo e formativo inerenti allo sviluppo di capacità di socializzazione e di condivisione e perseguimento di obiettivi condivisi. PARTECIPAZIONE ALLA VISIONE DI SPETTACOLI TEATRALI ­ CINEMATOGRAFICI ATTIVITÀ CULTURALI Il Collegio dei Docenti delibera ad inizio anno di favorire le proposte che maggiormente aderiscono alle esigenze educative, culturali, didattiche e formative presenti nel progetto di Istituto. Queste, selezionate per classi, possono essere: visione di film, spettacoli teatrali, visite a mostre, musei, ascolto di conferenze. Per ogni attività sono previste due fasi: una preparatoria e una successiva di riflessioni, scambi di opinioni, confronti e dibattiti. Rientra nelle attività culturali l'eventuale partecipazione di una o più classi, uno, o piùgruppi di alunni per classe a concorsi le cui tematiche aderiscono agli ambiti disciplinari trattati. SPORTELLO DIDATTICO Corso Integrativo per l’acquisizione e/o il rafforzamento del metodo di studio per tutti gli alunni che ne hanno necessità, ma anche possibilità di approfondimento di argomenti di una materia curricolare per gli alunni interessati. STAGE Nell’ambito delle attività didattiche curricolari l’Istituto organizza ogni anno degli stages formativi cui partecipano tutti gli studenti delle classi coinvolte per far loro vivere questo momento come parte integrante dello stare a scuola. Le modalità potranno dipendere dalle condizioni interne ed esterne alla scuola, ma lo stage deve essere una concreta occasione per valorizzare le differenze di attitudini. Lo stage formativo diventa dunque un luogo in cui elaborare il pensiero, in cui ricostruire lo spessore storico dei mutamenti sociali e culturali relativi al lavoro, ai servizi, all’organizzazione e ai rapporti tra i generi, un momento forte per aiutare i ragazzi a riconoscere le proprie competenze. VISITE GUIDATE _ VIAGGI DI ISTRUZIONE. Il Collegio dei docenti delibera ad inizio anno di favorire visite guidate di un giorno e viaggi di istruzione di più giorni, le cui destinazioni siano inerenti agli obiettivi disciplinari, culturali, formativi. QUOTIDIANO IN CLASSE.
28 Attività in classe con i quotidiani La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Repubblica. ATTIVITA’ DI FORMAZIONE CONVENZIONE CON LA S.I.S. PER ATTIVITA’ DI TIROCINIO DIDATTICO L’Istituto ha stipulato una convenzione con la Scuola Interateneo di specializzazione (S.I.S.), con sede a Torino e Genova, che prevede la disponibilità di alcuni docenti di ruolo a seguire gli specializzandi durante l’attività di tirocinio. CORSI DI AGGIORNAMENTO SULL’ AUTISMO E SULLA DISLESSIA. Attività di aggiornamento/formazione che nasce dall’esigenza di apprendere ed applicare nuove strategie metodologico­ didattiche volte a favorire i processi di insegnamento­ apprendimento in allievi diversamente abili. VI I . AUTOVALUTAZI ONE Nell’intento di fornire agli studenti un servizio sempre migliore, i processi formativi sono controllati tramite la programmazione delle attività. Il raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici stabiliti in sede di progettazione e programmazione, vengono verificati grazie ai documenti compilati in itinere, quali: piani di lavoro, verbali dei Consigli di Classe, registri e relazioni dei docenti, relazioni degli I.D.E.I. e monitoraggio degli stessi, risultati degli scrutini. Ad inizio anno scolastico, il Collegio dei Docenti analizza, valida ed approva i progetti presentati da ogni singolo docente mentre alla fine di ogni anno scolastico i servizi svolti sono oggetto di valutazione da parte del medesimo organismo collegiale. Il lavoro delle Commissioni e l’efficacia dei progetti sono valutati mediante l’analisi dei risultati raggiunti e tramite questionari agli allievi. Nell’ambito del Progetto Qualità sono somministrati questionari di valutazione a docenti, Genitori e Studenti a campione. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Agostina Dalmazzo
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POF - IIS "Vasco Beccaria Govone" Mondovì