Giovani coppie,
tra orisi e fiducia
di Elisabetta Girardi
a quotidianità
dell'incertezza, la paura
della solitudine, i nuovi
modi di essere genitori e
ancora prima uomini e donne... I
temi che interessano la famiglia e
l'educazione nonriecheggianonei
discorsi o nelle relazioni di
professionisti del settore, ma
emergono sotto forma di semplici
pensieri da chi queste cose le vive,
quotidianamente, lasciando da
parte retorica e intellettualismi, e
con un'inaspettata sfumatura di
positività e fiducia. Pensieri raccolti
in un percorso lungo diversi mesi:
r'Officina famiglie" (vedi pagina
precedente) promossa da EDUCA in
L
collaborazione con Forum delle
Associazioni Familiari delTrentino,
Agenzia per la famiglia e Federazione
provinciale scuole materne Trento, sotto
la supervisione del sociologo Riccardo
Prandini, professore all'Università di
Bologna.
"L'idea che sta dietro a tutto è quella di
darvoce direttamente alle famiglie,
mettersi in circolo con loro", ci spiega
Elisa Vanzetta, nel Comitato
organizzatore di EDUCA per lo Sportello
Famiglia della Provincia.
Attraversoi laboratori e leinterviste,
vera e propria "officina" di pensieri ed
esperienze condivise, si è cercato di
capirei nuovi modi di essere famiglia.
Con una modalità interessante,
"evocare senza dire": leriflessionidei
protagonisti non venivano introdotte
dalla classica lezione frontale ma
proponendo una mezz'oretta di
spezzoni cinematografia. "Le
discussioni che ne seguivano erano
quasi 'chiacchiere da film' - racconta
Elisa Vanzetta, che ha sbobinato ore e
ore di queste "chiacchierate" registrate,
in tutto arca 25 serate a cui hanno
partecipato 250 persone - dalle quali
abbiamo potuto constatare che le
famiglie hanno tantissima
consapevolezza dei cambiamenti in
atto".
La stessa logica vorrebbe guidare anche
l'incontro che presenterà i primi
risultati di questa grande ricerca
qualitativa (senza nessuna pretesa di
rappresentatività visto il campione
"viziato" molto legato
all'associazionismo familiare, citienea
precisare Vanzetta), con gli esperti (il
supervisore del progetto Riccardo
Prandini, ilteologo Alessandro Salucci e
la sociologa Nicoletta Pavesi) "chiamati
a riflettere partendo non dai temi ma
dalle parole virgolettate delfabbro,
della casalinga, dell'avvocato... delle
famiglie vere", spiega ancora Vanzetta.
In particolare, intrecdando i due
macro-temi del biennio di EDUCA
(quello dell'incertezza e quello del
desiderio), si è scelto di focalizzare
l'attenzione sul "fare famiglia" delle
giovani coppie. "Ci sembrava un
momento di grandeincertezza nel ciclo
della famiglia, insieme all'adolescenza
dei figli. Bellissimo certo, ma molto
incerto".
Quali sono le difficoltà che si trovano
ad affrontare oggi le giovani coppie?
Sono emersi moltissimi temi. I l primo
che mi viene in mente è la solitudine, un
problema nuovo: una volta c'era più
faa'lità, c'erano le famiglie allargate,
oggi si registra questo mutamento dello
stare insieme tra famiglie. Si parla tanto
di "creare reti", ein effetti c'è molta
voglia di mettersi insieme. Ma manca
una spinta all'uscita, e per le nuove
famiglie c'è ilrischiodi chiudersi in
solitudini private. Un altro tema emerso
è quello dei nuovi stili di
rappresentazione dell'uomo e della
donna. Tutti coloro che abbiamo
incontrato (per la verità quasi tutte
donne-fa notare Vanzetta, cheincalza
- questo scrivilo: quando si parla di
educazione e figli le donne hanno molta
più faa'lità a mettersi in gioco) tutti
hannoriscontratoil cambiamento,
rispetto alla generazione dei loro
genitori, dei modi di essere
donna/moglie/madre e
uomo/marito/padre, e di esserlo
insieme. Questo tema non è uscito in
modo problematico, ma nella sua
naturalità: ognuno vive questa
grandissima evoluzione dei tempi nella
sua quotidianità, ognuno è il
cambiamento.
Una criticità per le giovani coppie è
anche quella, più "concreta"
dell'incertezza lavorativa ed
economica...
Anche questo è un tema ricorrente,
eppure ci ha sorpreso vedere comein
molti abbiano una visione positiva di
questa instabilità! La crisi non è vista
come momento tragico ma come uno
stato di fatto, e anzi una ricchezza
rispetto al passato. Addirittura
qualcuno vede il postofissodai 20 ai 60
anni quasi con terrore, come la chiusura
di tutte le possibilità che può darti la
vita.
Sembra che nonostante tutto le
giovani coppie stiano imparando a
stare nella complessità...
Sì, a leggere la complessità come risorsa
per mantenersi vivi, sempre in gioco: è
vero, spesso è pesante non poter mai
abbassare la guardia, ma ti fa crescere e
ti arricchisce come persona.
Qualirisvoltieducativi ha questa
situazione?
È emersa forte, tra le altre cose,
un'autocritica sullo stileiperprotettìvo
nei confronti dei figli. I genitori che
abbiamo incontrato si rendono conto
che viviamo in un paese sicuro;
nonostante questo mettono i loro figli
sotto una campana di vetro, per non
esporli a certirischi,che però sono
esperienze che fanno comunque
crescere. Così tendono a sostituirsi a
loro in molte tappe fondamentali della
vita.
Quali prospettive avete dopo il
convegno di EDUCA?
Alcuni gruppi in Campania, in Puglia e
nel bresciano hanno chiesto di poter
avviare lariflessione(abbiamo
predisposto un libretto per l'autoconduzione e la registrazione dei
gruppi) con l'inizio dell'anno scolasticc
Noi intanto raccoglieremo tutto il
materiale..
L'Offirina non si ferma.
ALCUNI CONSIGLI DI FRONTE AL RICCO CALENDARIO DI EDUCA
Una guida personale
per scegliere il meglio
N
on è facile destreggiarsi fra le pagine del
fitto programma di "Educa": in tre giorni
le proposte sono numerose, ma gli stessi
promotori prevedono dei percorsi destinati a vari
interesse e varie categorie: famiglie, giovani, insegnanti ed un generico...tutti. Un altro percorso
trasversale è quello invece scandito per emozioni,
parole e azioni
Può essere allora utile costruirsi per i tre giorni
' una propria guida personale, tenendo condo che
tutti gli appuntamenti sono gratuiti ma per i laboratori formativi è richiesta l'iscrizione online
sul sito www.btbonline.it A solo titolo d'esempio
ecco alcune segnalazioni.
Sulle scelte scolastiche: "Modelli d'orientamento" è il titolo della tavola rotonda in programma
giovedì 27 settembre alle 17 presso il Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio.
Sui temi della prima infanzia: "Decidere insieme
si può" è il seminario proposto sabato 29 settem-
rà da grande?" in aula magna.
Sui maestri dell'educazione: una serata dedicata a Maria Montessori e Giorgio La Pira sabato alle 21 al palazzo dell'istruzione.
Sul gioco d'azzardo: "A che gioco giochiamo?" è
il titolo del seminario condotto da Stefano Bertoldi domenica mattina alle 10 presso il Palazzo
dell'Istruzione con Luisa Filippi e Fabrizio Gerola.
Sulle generazioni: lo scrittore Carmine Abate
presenta il libro vincitore del Premio Campiello
bre alle 10 dalla Federazione provina'ale delle
scuole materne che presenta le esperienze raccolte nel progetto "Il concilio dei bambini", al
centro anche di due itinerari formativi.
Sull'educazione verde: "Un orto per imparare"
viene proposto venerdì 28 setembre dalle 9 alle
12.30 da Consolida nell'ambito del progetto
"Esperienza in campo".
Sui temi della partecipazione giovanile: "Nuove
forme di impegno nella polis" è iltitoloche "Officina Giovani propone sabato 29 alle 10 al Liceo
Arcivescovile: gruppi di giovani di tutt'Italia raccontano le loro esperienze.
Sul modello di scuola: "Scuola: ieri, oggi e domani" è la cornice del confronto (sabato 29 alle
17.30, palazzo dell'Istruzione) fra due esperienze apparentemente lontane: la scuola senza zaino di Marco Orsi e la scuola indagata dal sociologo Alessandro Cavalli. Alla stessa ora il filosofo
Roberto Mandnirispondealla domanda "Cosa sa-
"La collina del vento" domenica 30 settembre alle 14.30 presso il palazzo dell'Istruzione.
Sui figli: Lo spettacolo di Roberto Gilardi "Ho un
sogno per mio figlio si tiene domenica alle 15 in
Corso Bettini.
A seguire, nel pomeriggio di domenica il corso
Rosmini diventa una palestra colorata perii gioco
delle famiglie, a conclusione dei momenti di spettacolo, letture animate e giochi proposti nella tre
giorni di Educa.
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