DM 22 gennaio 2008 n. 37
entrato in vigore il 27-03-2008
Il decreto si applica agli impianti posti al servizio degli
edifici,
indipendentemente dalla destinazione d’uso.
Se l’impianto è collegato ad una rete di distribuzioni il
decreto si applica a
partire dal punto di consegna.
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via Ostiense, 131/L-tel.(06) 57015 - fax (06) 57015222 -00154 Roma via Mura dei Francesi 162/F-00043 Ciampino ( RM) .Tel/fax.06 97603895 tel 0697843953
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Sono esclusi dall’obbligo della redazione del progetto :
9 le installazioni di apparecchi per usi domestici
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gli impianti di cantiere per la fornitura provvisoria di energia elettrica
Ma resta l’obbligo del rilascio della Dich. di Conform.
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I progetti degli impianti devono essere elaborati nel rispetto della regola dell’arte
( norme di settore )
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O apparecchi di rilevamento superiore a 10
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Un esempio di come effettuare il progetto redatto dell’impresa installatrice è
riportato negli allegati tecnici obbligatori che si adoperano per gli impianti gas e
che si possono adattare alle altre tipologie impiantistiche previste dal D.M.37/08
Da tempo gli allegati tecnici obbligatori sono stati trascurati e la Dichiarazione di
Conformità era associata al solo primo foglio (vedi modelli BUFFETTI). L'entrata in vigore
della Delibera 40/04 ha ulteriormente messo in rilievo l'importanza degli allegati tecnici
obbligatori e si può affermare che solo il primo foglio senza allegati non rappresenta la
Dichiarazione di conformità.
E' evidente che il solo primo foglio rappresenta una forma di autodichiarazione o
attestazione, mentre gli allegati tecnici sono da considerarsi come quelli che convalidano la
dichiarazione e senza i quali la dichiarazione stessa NON può essere considerata valida.
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La 1° parte del modello riguarda la corretta identificazione dell'impresa esecutrice :
• identificazione del TITOLARE o Legale Rappresentante;
• la RAGIONE SOCIALE dell'impresa e il settore dove opera;
• l'indirizzo esatto e completo;
• i NUMERI di ISCRIZIONE alla Camera di Commercio o all'Albo delle imprese artigiane.
E' evidente che il Legislatore ha voluto fissare in maniera chiara l'esecutore per consentirne una futura
identificazione .
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La 2° parte del modello riguarda la caratterizzazione dell'impianto che viene così effettuata:
•una DESCRIZIONE SCHEMATICA che consente di individuare la tipologia in relazione ai diversi impianti a
cui la dichiarazione può riferirsi (imp. elettrici, imp. gas, ecc.)
•una prima CATALOGAZIONE con riferimento alle diverse tipologie di intervento possibili su un impianto:
¾ nuovo impianto
¾trasformazione (esempio: da GPL a metano )
¾ampliamento (esempio: prolungamenti di tubazione per l’installazione di altri apparecchi)
¾manutenzione straordinaria (esempio: sostituzione di rubinetti,valvole, tubazioni ecc.)
¾altro ( sostituzione di apparecchi installati in modo fisso )
Rispetto al modello precedente è necessario indicare la famiglia del gas (per gli impianti a gas) e la potenza
massima impegnabile per gli impianti elettrici
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La 3° parte del modello riguarda:
• da chi è commissionato l'impianto (può non essere il propietario ad esempio l’affittuario o
la stazione appaltante);
• dove risulta installato;
• generalità del propietario;
• la destinazione d’uso.
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La 4° parte del modello riguarda l'assunzione di RESPONSABILITA' da parte dell’installatore .
La "dichiarazione" si riferisce alla REGOLA D'ARTE, quindi al rispetto delle norme di settore.
Il modello prevede che vengano esplicitate dall'installatore i principali elementi a cui la sicurezza deve riferirsi:
‰RISP. il PROG.(se è obbligat. indicare:data del progetto,nome,cognome,n. iscriz. albo professionale, del professionista;
‰SEGUITO la NORMA TECNICA applicabile all’impiego (norna d’installazione es.: UNI7129/08; D.M. 12-04-1996;
D.M. 01-12-1975 e raccolta R ed.2009 ;UNI9182/09;UNI 12056; DPR 412/93 e smi; CEI64/08; ecc.)
‰INSTAL. COMPON. ed i MATERIALI, che devono essere dichiarati a regola d'arte ed idonei ai luoghi di installazione,
‰CONTROLLATO L’IMPIANTO AI FINI DELLA SICUREZZA (esempio prova della tubazione gas con aria tra 100 e
150 mbar )e FUNZIONALITA’ (esempio prova di accensione dell’apparecchio), di cui si deve dichiarare la corretta
esecuzione con esito positivo ( qualora si stende la sola tubazione tale voce non dovrà essere spuntata ).
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La 5° parte del modello riguarda il completamento della dichiarazione con gli ALLEGATI OBBLIGATORI:
•il PROGETTO (il progetto è documento che deve essere redatto da professionsita iscritto all'Albo, qualora l'impianto non
sia sopra la soglia dell'obbligo di progetto la relazione dei materiali è considerata il progetto);
•la RELAZIONE tipologica dei MATERIALI, che elenca non solo i materiali utilizzati ma anche le caratteristiche, la
posizione (se significativa) e le normative applicabili;
•lo SCHEMA di IMPIANTO, che può essere realizzato con diverse metodologie ma che deve rappresentare l'impianto in
maniera planimetrica o funzionale ;
•i riferimenti a PRECEDENTI DICHIARAZIONI, se l'impianto è una porzione di un impianto più complesso realizzato
contemporaneamente o si inserisce in un impianto preesistente;
•il CERTIFICATO di RICONOSCIMENTO dei REQUISITI PROFESSIONALI
•ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’ per impianti realizzati senza norma d’installazione e con materiali senza norma di
prodotto
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Oltre a quanto specificato nella nota 9 potrebbe essere la documentazione fotografica
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L’ultima parte contiene la firma ad attestazione dei contenuti precedenti a l’ avvertenza per il Committente
sull'obbligo di corretta mnutenzione dell'impianto e della necessità di far eseguire eventuali modifiche
sempre ad imprese qualificate.
Si consiglia di elencare i documenti ( dichiarazioni di conformità, allegati tecnici, libretto impianto ecc. ) su
un verbale di consegna (meglio se in carta intestata) e farlo firmare per ricevuta al Committente.
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Vediamo qualche esempio di allegato tecnico obbligatorio
adattato ad altri tipi d’impianti previsti dal D.M. 37/08
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Per ragioni tecniche:
Ing. Enrico Mancini: fax 06 57015826 – tel. 06 57015207
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