Parrocchia Metropolitana Natività di Maria SS. ma
Siracusa
PREGHIERA CAMPO
Signore Gesù, inizia il campo scuola.
Aiutami a mettermi in gioco, fa che non mi risparmi,
che possa vivere questi giorni nella gioia con i miei amici.
Aiutami ad aprirmi agli altri,
aiutami a dare il meglio di me,
fa che io sappia rispondere positivamente alla tua chiamata!
Tu mi hai scelto, io sono qui.
Rendimi un vero guerriero contro il male,
aiutami a compiere il bene.
Ora vogliamo rivolgerci alla
nostra mamma Maria
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Federica Co, Rita, Noemi,
Francesca, Federica Ca,
Salvo B, Loredana,Salvo T,
Antonella, Maria Carla,
Federica Cam, Carmela,
Suor Elvinia.
Padre Tito, Padre Marco
Nome:
Grido:
Regola:
Compagni:
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Lunedì 7 luglio 2014
In quei giorni Pietro disse alla folla: «Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il
suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che
Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo
discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu
abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione. Questo
Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato
dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito
Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire.
Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice: “Disse il Signore al
mio Signore: siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come
sgabello dei tuoi piedi”. Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete
crocifisso». All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».
E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare
nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete
il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri
figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore
Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte
circa tremila persone.
(At 2, 29-41)
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Martedì 8 luglio 2014
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di
Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo
l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via
del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non
avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre
giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li
ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di
stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono
stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo
padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre
mio?». Ma essi non compresero le sue parole.
(Lc 2, 41-50)
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Mercoledì 9 luglio 2014
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare
di buono per ottenere la vita eterna?». Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita,
osserva i comandamenti». Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose:
«No n uccid ere, no n co m m ettere ad ulterio , no n rubare, no n testim o niare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che
mi manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi
vieni e seguimi». Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché
aveva molte ricchezze.
Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato
tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù
disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova
creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua
gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù
di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o
madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e
avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».
(Mt 19, 16-22 \ 27-30)
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Giovedì 10 luglio 2014
Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere
chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un
sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi
devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia.
Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la
metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
(Lc 19, 1-10)
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Venerdì 11 luglio 2014
Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora
Paolo, stesa la mano, si difese così: «Mi considero fortunato, o re
Agrippa, di potermi discolpare da tutte le accuse di cui sono incriminato dai Giudei, oggi qui davanti a te, che conosci a perfezione tutte
le usanze e questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza. La mia vita fin dalla mia giovinezza, vissuta tra il
mio popolo e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; essi sanno
pure da tempo, se vogliono renderne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto nella setta più rigida della nostra religione. Ed ora
mi trovo sotto processo a causa della speranza nella promessa fatta da
Dio ai nostri padri, e che le nostre dodici tribù sperano di vedere
compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. Di questa
speranza, o re, sono ora incolpato dai Giudei! Perché è considerato
inconcepibile fra di voi che Dio risusciti i morti?
Anch'io credevo un tempo mio dovere di lavorare attivamente contro
il nome di Gesù il Nazareno, come in realtà feci a Gerusalemme; molti
dei fedeli li rinchiusi in prigione con l'autorizzazione avuta dai sommi sacerdoti e, quando venivano condannati a morte, anch'io ho votato contro di loro. In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le
torture a bestemmiare e, infuriando all'eccesso contro di loro, davo
loro la caccia fin nelle città straniere.
In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con autorizzazione e pieni poteri da parte dei sommi sacerdoti, verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole,
che avvolse me e i miei compagni di viaggio. Tutti cademmo a terra e
io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo. E io
dissi: Chi sei, o Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti.
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Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora. Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali
ti mando ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce
e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e
l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me.
Pertanto, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste; ma
prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la
regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di convertirsi e di
rivolgersi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. Per queste cose i Giudei mi assalirono nel tempio e tentarono di
uccidermi. Ma l'aiuto di Dio mi ha assistito fino a questo giorno, e
posso ancora rendere testimonianza agli umili e ai grandi. Null'altro
io affermo se non quello che i profeti e Mosè dichiararono che doveva
accadere, che cioè il Cristo sarebbe morto, e che, primo tra i risorti da
morte, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai pagani».
(At 26, 1-23)
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Sabato 12 luglio 2014
Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce spontaneamente,
prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il
frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la
mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale
parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa
che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che
sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di
tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono
ripararsi alla sua ombra».
Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. Senza parabole non parlava loro;
ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
(Mc 4, 26-34)
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Martedì 8 luglio 2014
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Mercoledì 9 luglio 2014
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Giovedì 10 luglio 2014
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Venerdì 11 luglio 2014
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Sabato 12 luglio 2014
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3. LAUDATO SII
Laudato sii, o mio Signor,
Laudato sii, o mio Signor,
Laudato sii, o mio Signor,
Laudato sii, o mio Signor
E per tutte le tue creature
per il sole e per la luna
per le stelle e per il vento
e per l'acqua e per il fuoco.
Per sorella madre terra
che ci alimenta e ci sostiene
per i frutti, i fior e l'erba
1. È BELLO LODARTI
per i monti e per il mare.
È bello cantare il tuo amore,
è bello lodare il tuo nome.
Perché il senso della vita
È bello cantare il tuo amore,
è cantare e lodarti
è bello lodarti Signore,
e perché la nostra vita
è bello cantare a te.
sia sempre una canzone.
Tu che sei l’amore infinito
che neppure il cielo può contenere,
ti sei fatto uomo.
Tu sei venuto qui
ad abitare in mezzo a noi, allora …
Tu che conti tutte le stelle
e le chiami una ad una per nome,
da mille sentieri
ci hai radunati qui, e ci hai chiamati figli tuoi, allora ...
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4. L’UNICO MAESTRO
Le mie mani con le tue possono fare meraviglie,
possono stringere e perdonare e costruire cattedrali.
Possono dare da mangiare e far fiorire una preghiera.
Perché Tu, solo Tu, solo Tu sei il mio Maestro
e insegnami, insegnami, ad amare come hai fatto
Tu con me, se lo vuoi io lo grido a tutto il mondo
che Tu sei, che Tu sei, l’unico Maestro sei per me.
I miei piedi, con i tuoi, possono fare strade nuove,
possono correre, riposare, sentirsi a casa in questo mondo.
Possono mettere radici e passo passo camminare.
Questi occhi, con i tuoi, potran vedere meraviglie,
potranno piangere, luccicare, guardare oltre ogni frontiera.
Potranno amare più di ieri, se sanno insieme a Te sognare.
Tu sei il corpo, noi le membra, noi siamo un’unica preghiera.
Tu sei il Maestro, noi i testimoni della parola del Vangelo.
Possiamo vivere felici in questa Chiesa che rinasce.
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5. SE M’ACCOGLI
Tra le mani non ho niente,spero che mi accoglierai
chiedo solo di restare accanto a te.
Sono ricco solamente dell’amore che mi dai:
è per quelli che non l’hanno avuto mai.
Se m’accogli mio Signore altro non ti chiederò
e per sempre la tua strada la mia strada resterà
nella gioia e nel dolore, fino a quando tu vorrai
con la mano nella tua camminerò.
Io ti prego con il cuore, so che tu mi ascolterai
rendi forte la mia fede più che mai.
Tieni accesa la mia luce fino al giorno che tu sai,
con i miei fratelli incontro a Te verrò.
6. SERVO PER AMORE
Una notte di sudore
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo s’imbianca già
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore
Avanzavi nel silenzio
fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole,
puoi riporlo nei granai.
le tue reti getterai.
Offri la vita tua
come Maria ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell’umanità.
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7. DOVE TROVEREMO TUTTO IL PANE
Dove troveremo tutto il pane
Per sfamare tanta gente?
Dove troveremo tutto il pane,
se non abbiamo niente.
Io possiedo solo cinque pani,
io possiedo solo due pesci,
io possiedo un soldo soltanto,
io non possiedo niente.
Io so suonare la chitarra,
io so dipingere e fare poesie,
io so scrivere e penso molto,
io non so fare niente.
Io sono un tipo molto bello,
io sono intelligente,
io sono molto furbo,
io non sono niente.
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8. TI RINGRAZIO MIO SIGNORE
Ti ringrazio mio Signore, non ho più paura,perché,
con la mia mano nella mano degli amici miei,
cammino tra la gente della mia città
e non mi sento più solo;
non sento la stanchezza e guardo dritto avanti a me,
perché sulla mia strada ci sei Tu.
Amatevi l’un l’altro come lui ha amato noi,
e siate per sempre suoi amici,
e quello che farete al più piccolo tra voi,
credete, l’avete fatto a Lui.
Se amate veramente perdonatevi tra voi,
nel cuore di ognuno ci sia pace;
il Padre che è nei cieli vede tutti i figli suoi,
con gioia a voi perdonerà.
Sarete suoi amici se vi amate tra di voi,
e questo è tutto il suo Vangelo;
l’amore non ha prezzo non misura ciò che dà,
l’amore confini non ne ha.
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9. TE, AL CENTRO DEL MIO CUORE
Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore,
di trovare Te, di stare insieme a Te;
unico riferimento del mio andare,
unica ragione Tu, unico sostegno Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Anche il cielo gira intorno e non ha pace,
ma c’è un punto fermo, è quella stella là.
La stella polare fissa ed è sola,
la stella polare Tu, la stella sicura Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te
e poi non importa il “come”, il “dove” e il “se”.
Che tu splenda sempre al centro del mio cuore,
il significato allora sarai Tu.
Quello che farò sarà soltanto amore.
Unico sostegno Tu, la stella polare Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
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10. ACQUA SIAMO NOI
Acqua siamo noi, dall’antica sorgente veniamo,
fiumi siamo noi, si mettono insieme,
mari siamo noi, se i torrenti si danno la mano,
vita nuova c’è, se Gesù è in mezzo a noi.
E allora diamoci la mano
e tutti insieme camminiamo
ed un oceano di pace nascerà.
E l’egoismo cancelliamo
un cuore limpido sentiamo
è Dio che bagna del suo amor l’umanità.
Su nel cielo c’è Dio Padre che vive per l’uomo,
crea tutti noi e ci ama di amore infinito.
Figli siamo noi e fratelli di Cristo Signore,
vita nuova c’è, quando lui è in mezzo a noi.
Nuova umanità oggi nasce da chi crede in Lui,
nuovi siamo noi, se l’amore è la legge di vita,
figli siamo noi, se non siamo divisi da niente,
vita eterna c’è, quando lui è dentro noi.
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11. CANTO DELL’AMICIZIA
In un mondo di maschere dove sembra impossibile
riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l’uomo.
Il potere, la falsità, la ricchezza, l’avidità
sono mostri da abbattere, noi però non siamo soli.
Canta con noi, batti le mani, alzale in alto,
muovile al ritmo del canto.
Stringi la mano del tuo vicino e scoprirai
che è meno duro il cammino così.
Ci hai promesso il tuo spirito, lo sentiamo qui
in mezzo a noi e perciò possiamo credere
che ogni cosa può cambiare.
Non possiamo più assistere impotenti ed attoniti
perché siam responsabili della vita intorno a noi.
12. L’AMORE DEL SIGNORE
L’amore del Signore è meraviglioso.
L’amore del Signore è meraviglioso.
L’amore del Signore è meraviglioso.
Grande è l’amor di Dio.
Così alto che non posso stare sopra di Lui.
Così basso che non posso stare sotto di Lui.
Così vasto che non posso stare fuori di Lui.
Grande è l’amor di Dio!
Così forte che non posso più resistere a Lui.
Così dolce che non posso fare a meno di Lui.
Così pazzo che non posso star lontano da Lui.
Grande è l’amor di Dio!
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14. PENSA COSI’
La farfalla andò dal bruco e disse “un giorno avrai anche tu
delle ali verdi rosse gialle e blu”.
Ed il bruco le rispose “mi accontento delle mie zampe rugose”.
Il pavone ostentava le sue piume di cristallo
disse al corvo “guarda quanto sono bello”.
Ed il corvo a bassa voce “sarai bello ma io sono più veloce”.
Ognuno ha qualcosa dentro di sé
e basta cercarla veder di trovarla capire dov'è!
Ognuno ha qualcosa dentro di sé
e basta cercarla vedere di trovarla, capire dov'è!
Il leone ostacolava il passaggio all'elefante
e disse “Beh! Non ti inchini sono il re!”.
Il gigante disse al re, io “mi inchino però vivo più di te”.
La formica alla cicala “canti sempre e poi fai
son sicura questo inverno morirai!”.
La cicala a replicare “io ho un concerto oggi e ti vorrei invitare”.
Ognuno ha qualcosa dentro di sé
e basta cercarla veder di trovarla capire dov'è!
Ognuno ha qualcosa dentro di sé
e basta cercarla vedere di trovarla, capire dov'è!
Ognuno ha un talento e ce l'hai anche tu,
anche se per ora le tue insicurezze sfamano e accrescono le tristezze
di questa vita che non ti vuole
tanto domani c'è sempre il sole pensa così!
Fai solamente quello che credi non ascoltare se non ti fidi,
nemmeno a me!
Che non sono certo niente di diverso rispetto anche a te!!
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Unisci i puntini
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Riscolvi il rebus
Unisci i puntini
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
Cosa ti ha colpito del campo?

Quale frase ti è rimasta impressa ?

Quale quella che ti ha fatto riflettere di più?

Quali momenti ti sono piaciuti?

Quali ti sono piaciuti meno?

Cosa hai pensato: è bello fidarsi di Dio?

Ti è piaciuto stare alcuni giorni con i tuoi amici?

E’ bello fare vita di gruppo?

Come hai trovato questo camposcuola, positivo o negativo?
Perché?
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