ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE
PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “S.MARTA” E AGGREGATO
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI “G.BRANCA” – PESARO
Strada delle Marche, 1 – 61100 Pesaro Tel. 0721/37221 Fax 0721/31924
C.F. n.80005210416
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REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO
(ai sensi art. 6 del D.P.R. 31/5/1974, n° 416)
CAPO I
Principi fondamentali
1. Diritto allo studio.
L’Istituto riconosce il diritto allo studio di ogni alunno della comunità scolastica e al fine di rendere
effettivo tale diritto, promuove ogni opportuna iniziativa intesa a rimuovere gli ostacoli al suo
godimento.
Riconosce a tutti gli allievi della comunità scolastica pari dignità sociale. Afferma la sua
disponibilità ad iniziative che realizzino l’educazione permanente ed in particolare il diritto allo
studio dei lavoratori ( Corso 150 ore, corsi serali, seminari, ecc.).
2. Funzione della scuola.
L’Istituto riconosce la funzione della scuola come mezzo insostituibile per la formazione della
persona umana nel contesto della società al fine di promuovere e favorire negli alunni l’attitudine
alla ricerca, l’acquisizione di metodo rigoroso nello studio e di capacità critica nell’analisi degli
argomenti oggetto di studio.
L’istituto in relazione alle finalità istituzionali dell’istruzione e della formazione e ad ogni attività
ad esse strumentale, raccoglie, registra, elabora, conserva e custodisce dati personali identificativi,
anche in forma di foto e video, relativi agli alunni scritti e alle rispettive famiglie. Il conferimento
dei dati è obbligatorio ai fini dello svolgimento dell’attività istituzionale e un eventuale rifiuto non
consentirà la formalizzazione dell’iscrizione stessa.
3. Libertà di insegnamento.
Fermo restando il diritto riconosciuto al personale docente dall’art. 33, comma 1 della Costituzione
e dall’art.1 del D.P.R. 31 Maggio 1974, n.417, l’Istituto promuove un insegnamento fondato sulla
collaborazione e costantemente attento alla personalità, alle condizioni ambientali ed agli interessi
degli alunni, per favorirne la crescita morale, civile e sociale, unitamente ad una valida preparazione
culturale e tecnico professionale.
4. Diritto di opinione.
L’Istituto riconosce a tutte le componenti della scuola il più ampio diritto ad esprimere le opinioni
sul rapporto educativo e su temi ed aspetti di interesse sociale ed economico, sia locale che
nazionale o internazionale. Ogni componente la comunità scolastica gode della massima libertà di
pensiero (nella sua espressione e nella sua formazione) e di organizzazione all’interno dell’Istituto.
5. Diritto di riunione.
L’Istituto riconosce il diritto di riunione nell’ambito della scuola come insostituibile momento
partecipativo nella formazione delle opinioni e nell’adozione delle scelte da operare in favore della
comunità scolastica. A tal fine l’Istituto favorisce la funzione della scuola come centro culturale
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aperto a tutti i cittadini, mettendo a disposizione degli Enti locali e delle associazioni che ne fanno
richiesta per iniziative ritenute valide ai fini dell’attività scolastica dal Consiglio di Istituto, le
strutture scolastiche (palestra, aule, biblioteca, ecc.).
Spetterà alla dirigenza stabilire di volta in volta i modi di esercizio nel rispetto delle attività
didattiche e senza turbamenti della vita consueta dell’Istituto.
6. Diritto di manifestazione.
L’Istituto attribuisce a tutte le componenti della scuola il diritto di manifestare e diffondere la loro
opinione, sia con la parola che con lo scritto. A tale riguardo il Consiglio di Istituto deciderà, con
proprio atto deliberativo, le modalità di esercizio del diritto regolando anche gli spazi per le
affissioni presso la sede dell’Istituto, sempre nel rispetto delle leggi e della comune sensibilità.
L’Istituto attribuisce altresì alle componenti della scuola, ad associazioni ed enti, il diritto di
manifestare e diffondere le loro opinioni ed iniziative, purché nel rispetto delle opinioni ed
iniziative altrui e delle regole della civile convivenza.
7. Diritto di partecipazione.
I genitori, gli alunni, i docenti ed i non docenti hanno diritto di partecipare nella maniera più ampia
alla vita ed alle scelte della comunità scolastica in relazione a quanto stabilito dal D.P.R. 31 maggio
1974, n.416.
8. Utilizzazione dei servizi.
Le componenti della scuola possono disporre del materiale necessario per le attività legate alla
scuola stessa, nei limiti della disponibilità di bilancio e sotto il controllo del Dirigente; per iniziative
strettamente legate alla vita scolastica e che abbiano ricaduta certa sulla didattica, detto materiale
potrà essere messo a disposizione anche di soggetti esterni (associazioni, enti, ecc.).
La distribuzione di qualsiasi tipo di materiale (informativo, di propaganda, ecc.) si può effettuare
prima dell’inizio delle lezioni o al termine delle stesse. Di tutto il materiale diffuso o affisso devono
essere individuati i responsabili. Non è comunque consentita la diretta propaganda partitica e
qualsiasi iniziativa che non abbia un preciso riferimento con l’attività scolastica.
CAPO II
Momenti ed organi collegiali
Il funzionamento degli organi collegiali avverrà nel rispetto delle norme vigenti e delle successive
procedure:
a) la convocazione, da effettuarsi con comunicazione scritta diretta ai singoli componenti e da
affiggere all'albo generale dell'Istituto, deve essere disposta con preavviso di almeno cinque giorni e
deve contenere l'ordine del giorno e, in allegato, le materie su cui si chiede deliberazione.
b) di ogni seduta deve essere redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario e
approvato seduta stante o, al massimo, all'inizio della seduta successiva dai componenti
l'organismo.
Ciascun organo, al fine di realizzare nei limiti del possibile un ordinato svolgimento delle proprie
attività, elabora una programmazione di massima, raggruppando a date prestabilite gli argomenti su
cui prevedibilmente bisognerà adottare decisioni, proposte, pareri.
Il Consiglio di Classe è convocato dal Capo di Istituto su propria iniziativa, tenuto conto delle
indicazioni fornite dal Collegio Docenti, o su richiesta scritta e motivata da 1/3 dei suoi membri,
escluso dal computo il suo presidente.
Il Collegio Docenti è convocato per gli adempimenti previsti dalla legge e per quanto previsto dalla
Carta dei Servizi, con avviso predisposto, affisso all'albo e fatto sottoscrivere da tutti i docenti per
presa visione, di norma, almeno cinque giorni prima della seduta. Alla stessa data, presso l'ufficio
di presidenza debbono essere depositati tutti i materiali preparatori delle eventuali deliberazioni, a
disposizione dei componenti il collegio i quali, a richiesta, possono averne copia.
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Il Consiglio di Istituto, nella sua prima seduta, è presieduto dal Capo di Istituto, fino alla elezione
del proprio Presidente scelto tra gli eletti della componente genitori con le seguenti procedure:
a) l'elezione ha luogo a scrutinio segreto;
b) sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio;
c) viene eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, calcolata sui
componenti del Consiglio;
d) qualora non si raggiunga tale maggioranza nella prima votazione, il presidente sarà eletto a
maggioranza relativa dei votanti, sempre che abbiano partecipato alla votazione almeno il 51% dei
componenti in carica;
e) a parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio è convocato dal Presidente su propria iniziativa o su richiesta di almeno un terzo dei
componenti il Consiglio stesso. Non si può deliberare su questioni che non siano state poste
all'ordine del giorno. L'ordine della trattazione può essere invertito su richiesta di uno o più
componenti e dietro approvazione della maggioranza. Le sedute e gli atti del Consiglio sono
pubblici. Possono partecipare alle sedute del Consiglio, con funzione consultiva e su temi specifici,
persone appositamente invitate per fornire pareri tecnicamente qualificati.
Il Dirigente Scolastico convoca il Consiglio di Classe e il Consiglio di Istituto, per approvare
eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, ogni qualvolta gli organismi sono tenuti a
deliberare per propria competenza.
Il Dirigente Scolastico convoca il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti:
a) alle scadenze programmate nel piano annuale delle attività;
b) alla conclusione dell'anno di formazione e del periodo di prova;
c) ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Tutti i genitori e gli studenti hano diritto di utilizzare i locali e le attrezzature della scuola per
riunirsi, nel rispetto della vigente normativa e delle seguenti modalità:
a) sia fatto conoscere a tutti l'ordine del giorno della riunione con preavviso, in via ordinaria, di
almeno 48 ore;
b) venga rispettato il diritto al dissenso e al voto contrario durante lo svolgimento dell'assemblea;
c) sia riconosciuto al personale docente il diritto alla parola su richiesta dell'interessato.
Assemblee di classe
Ogni classe ha diritto a due ore mensili di assemblea, la richiesta deve essere presentata di norma al
Dirigente con 5 giorni di anticipo; in essa devono essere indicati gli argomenti che si vogliono
trattare; l'assemblea deve essere richiesta dai rappresentanti o da almeno la metà più uno degli
studenti della classe e deve essere redatto un apposito verbale da consegnare poi in presidenza.
Assemblee d’Istituto
Le assemblee degli studenti sono regolate dal D.P.R. 416/74, artt.43-44.
L'assemblea è convocata su richiesta del Comitato Studentesco o di almeno due rappresentanti
degli studentiin Consiglio di Istituto o su richiesta del 10% degli studenti.
Le assemblee "costituiscono occasioni di partecipazione democratica per l'approfondimento dei
problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti"
(art.43): ne deriva che esse devono essere concepite come momento didattico allo stesso livello
delle lezioni ordinarie. Nei limiti del possibile è bene instaurare la prassi della rotazione del giorno
destinato alle assemblee. Le ore non utilizzate per l'assemblea possono essere impiegate per lo
svolgimento di attività di ricerca, di seminario o per lavoro di gruppo o collettivi. I docenti sono
tenuti alla presenza nell’assemblea d’istituto nel rispetto del proprio orario; è possibile la
riorganizzazione dll’orario dei docenti da parte del Dirigente Scolastico secondo la normativa
vigente.
Il diritto di assemblea del personale docente e A.T.A. è regolato dalle norme legislative sul pubblico
impiego e dai contratti di categoria; il personale che non partecipa alla propria assemblea è tenuto a
svolgere il proprio lavoro e gli studenti sono obbligati a frequentarne le lezioni.
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Alle assemblee possono partecipare esperti, come previsto dalla legge.
Le comunicazioni nelle classi saranno consentite previa autorizzazione scritta dal Dirigente
Scolastico. Le comunicazioni di interesse generale avverranno tramite comunicati del Dirigente.
L'assemblea, se autorizzata, sospende l'attività didattica del giorno.
Il Comitato studentesco, formato dai rappresentanti di classe, è convocato dal Presidente
dell'assemblea degli studenti o da un terzo dei membri. Può essere indetto in orario di lezione,
previo accordo con il Dirigente che avrà cura di comunicarlo agli insegnanti. I partecipanti
dovranno comunicare il prorio nome all'insegnante che lo annoterà sul registro di classe.
I gruppi di studio saranno consentiti per l'attuazione di attività di carattere sociale e culturale su
deliberazione dell'assemblea, tenendo conto delle esigenze dei gruppi di minoranza.
Le proposte verranno presentate al Collegio Docenti che definirà il numero di ore da destinare a tali
attività e preciserà i modi della collaborazione. Per la realizzazione dei gruppi di studio si potranno
utilizzare anche ore antimeridiane, seguendo le seguenti indicazioni:
a) conoscere in tempo il numero degli studenti e degli insegnanti che intendono partecipare e del
referente dell'iniziativa;
b) riunire gli eventuali studenti non partecipanti in classi unificate per permettere una maggiore
partecipazione degli insegnanti;
c) programmare un calendario che preveda la rotazione del giorno destinato ai gruppi di studio;
d) svolgere tali attività non oltre il mese di aprile.
CAPO III
Orario delle attività
L'orario delle attività è fissato dal Consiglio di Istituto, sentite tutte le componenti, dopo aver
esaminato in particolare i seguenti aspetti:
- pendolarismo degli studenti;
- mappa oraria dei trasporti pubblici;
- rientri pomeridiani per attività curriculari, integrative, IDEI, ecc.
A seguito delle indicazioni del Consiglio di Istituto l'orario completo delle lezioni è redatto dal
Dirigente con la eventuale collaborazione di uno o più docenti indicati dal Collegio Docenti, ed è
attivato non appena l'organico risulti completo. Nella necessità di approntare un orario provvisorio
si terrà conto della disponibilità degli insegnanti tenuti al completamento dell'orario di cattedra,
cercando di utilizzare, ove sia possibile, i docenti dello stesso corso.
Inizio delle lezioni
L’attività didattica inizia alle ore 8.20.L'ingresso degli alunni avviene nei cinque minuti precedenti
l'effettivo avvio delle lezioni. I bidelli, dieci minuti dopo il suono della campanella devono chiudere
il portone di ingresso e sono tenuti altresì a comunicare al Dirigente eventuali assenze degli
insegnanti.
Gli insegnanti si recano nelle rispettive classi al suono della prima campana, alle 8,15. Coloro che
non possono essere presenti per malattia o per grave imprevisto devono comunicare l’impedimento
il giorno prima o, al più tardi, entro le ore 8,15 del giorno stesso. Alla sostituzione degli insegnanti
provvederà il Dirigente scolastico o un suo delegato.
Svolgimento delle lezioni
Le classi prime, seconde e terze hanno un monte ore settimanale di 32 ore, distribuito in cinque
giorni di lezione dalle 08:20 alle 13:20 e in un giorno, non coincidente con il sabato, dalle 08:20
alle 15:20.
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Le classi quarte e quinte, che hanno un monte ore settimanale di 30 ore, iniziano le lezioni alle ore
08:20 e le terminano alle ore 13:20 tutti i giorni della settimana.
Sorveglianza: il personale docente impegnato nelle classi nella terza ora di lezione coadiuvato da
quello ausiliario, vigila durante l'intervallo sul comportamento degli alunni in modo da evitare che
si arrechi danno alle persone e alle cose. Durante l’anno scolastico sarà possibile stilare un
calendario per i turni di sorveglianza durante l’intervallo. Si fa una raccomandazione al senso civico
di tutti per ottenere il massimo rispetto degli ambienti.
Durante l’intervallo è possibile spostarsi da un piano all’altro purché tutto avvenga in maniera
ordinata. E’ vietato permanere nelle aule e sostare sulle scale di sicurezza.
I docenti preposti alla vigilanza sorveglieranno la parte di Istituto loro affidata e saranno
responsabili del comportamento degli alunni presenti.
In caso di danneggiamenti di qualsiasi genere gli alunni o l'alunno responsabile, oltre a incorrere in
sanzioni disciplinari sono tenuti a risarcire il danno; analoga raccomandazione vale anche per la
pulizia e il decoro dei locali.
Durante il cambio degli insegnanti o eventuali momentanee assenze degli stessi gli alunni debbono
restare nella propria aula. Nessuno alunno può lasciare la scuola se non autorizzato.
E' vietato fumare negli ambienti scolastici.
Gli alunni devono limitare al massimo le richieste di uscita dall'aula e possono recarsi in segreteria
soltanto negli orari consentiti.
Nei trasferimenti in palestra o nei laboratori gli alunni dovranno essere accompagnati sia all'andata
che al ritorno dal relativo insegnante ed eventualmente anche da un collaboratore scolastico.
Gli insegnanti sono tenuti ad effettuare il cambio di aula in modo sollecito.
L'uscita degli alunni sarà sorvegliata dagli insegnanti dell'ultima ora.
Per occasionale mancanza dei docenti la sorveglianza è affidata al personale ausiliario che,
comunque, in ogni altro momento, esercita una sorveglianza generica.
Termine delle lezioni
Le lezioni terminano alle ore 13.20 per alcune classi, alle 15.20 per altre.
In situazioni particolari il Dirigente Scolastico potrà disporre l'uscita anticipata parziale (limitata
cioè ad una o più classi o parte di esse) e di ciò sarà data preventiva comunicazione agli studenti e,
tramite loro, alle famiglie.
Per gli alunni non maggiorenni un genitore o chi ne fa le veci dovrà firmare la comunicazione per
presa visione, che sarà controllata dall’insegnante dell’ora precedente l’uscita. I minorenni privi di
autorizzazione potranno lasciare l’Istituto solo al termine delle lezioni regolari salvo casi particolari
valutati dalla Presidenza.
CAPO IV
Norme generali di comportamento
Tutti i componenti della comunità scolastica (alunni, genitori, docenti e non docenti) hanno il
dovere del reciproco rispetto, di osservare le regole della civile convivenza, di rispettare l'ambiente
in cui si svolge il servizio scolastico (anche nel corso di visite guidate e viaggi di istruzione), di
concorrere all'ordinato svolgimento della vita scolastica in tutte le sue manifestazioni, ivi compreso
l'esercizio dei diritti democratici di ciascuno e della collettività (ad es. nelle assemblee di classe e di
Istituto).
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Ogni alunno è individualmente responsabile della attrezzatura didattica che gli viene messa a
disposizione (banco, sedia, apparecchiature di laboratorio, ecc.) ed è tenuto a mantenerlo nello
stesso stato di funzionamento in cui lo ha ricevuto, salvo il deterioramento dovuto al normale uso.
Gli alunni sono anche collettivamente (classe per classe) responsabili dell'aula che è stata loro
assegnata all'inizio dell'anno scolastico e sono tenuti ad utilizzarla nel rispetto di sé e delle altre
persone che regolarmente (docenti) o saltuariamente hanno occasione di accedervi.
La mancanza di quanto osservato deve essere segnalata agli organi competenti che adotteranno i
correttivi previsti e le iniziative più opportune in campo educativo e didattico.
Sono inoltre indispensabili l’ordine e l’igiene della persona e dell’abbigliamento (ad esempio non
possono entrare in pantaloncini corti e i maschi nemmeno in bermuda). E’ tassativamente vietato
entrare nei laboratori con piercing al volto.
E’ vietato a tutti consumare cibi e bevande durante le ore di lezione nelle aule e nei laboratori.
E’ proibito uscire dall’aula, uscire dalle porte di sicurezza e stazionare sulle scale antincendio
durante il cambio dell’ora di lezione.
Su direttiva ministeriale si riconferma che da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle
attività didattiche, è vietato tenere acceso il proprio telefono cellulare. La sanzione per l’infrazione
consiste nel provvedimento disciplinare
Regolamentazione dei ritardi e delle uscite anticipate
Gli alunni devono entrare in classe tra il primo ed il secondo suono della campanella che scandisce
l'orario delle lezioni, cioè dalle 8.15 alle 8.20. Qualora i mezzi di trasporto non consentano l’arrivo
in orario, gli alunni interessati devono fare richiesta al Dirigente di un permesso permanente di
entrata posticipata. I nomi degli alunni autorizzati saranno segnalati sul registro di classe.
Gli alunni che arrivano in ritardo, cioè dopo le 8.20, se muniti di libretto delle giustificazioni
devono presentarsi in Presidenza (o Vicepresidenza in assenza del Dirigente) per ottenere il
permesso di entrata. Lo studente privo del libretto dovrà presentarsi direttamente in classe, il giorno
dopo dovrà portare sul libretto delle giustificazioni la firma dei genitori per dimostrare la loro
conoscenza dell’avvenuto ritardo; il docente presente in classe nel momento dell’entrata dell’alunno
dovrà segnalare nel registro l’entrata in ritardo e segnalare, nel giorno successivo, che l’alunno deve
giustificare il ritardo.
L’orario di uscita è fissato alle 13.20 per alcune classi, alle 15.20 per altre. Qualora gli alunni
debbano uscire prima per problemi di trasporto devono fare richiesta in Presidenza di un permesso
permanente di uscita anticipata. I nomi degli alunni autorizzati saranno segnalati sul registro di
classe.
Le richieste di uscita anticipata sono concesse solo se giustificate da gravi motivi; gli alunni
maggiorenni possono uscire autonomamente, i minorenni devono assolutamente essere
accompagnati da un genitore o da un maggiorenne che se ne assuma la responsabilità salvo casi
particolari valutati dalla Presidenza.
Uscite anticipate e ritardi dovranno essere segnalati sul libretto delle assenze. Gli alunni indisposti
non potranno abbandonare l'Istituto se non accompagnati da un familiare maggiorenne o da persona
adulta indicata dal Preside. In caso di grave malessere o di pericolo, l'Istituto si avvarrà dei mezzi
di pubblico soccorso e delle strutture ospedaliere. Gli alunni, in questo caso, saranno accompagnati
dal personale della scuola.
Gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica ed hanno scelto l'uscita
dalla scuola potranno naturalmente lasciare l'Istituto per tutta la durata dell'ora di lezione.
Fatta salva la competenza del Capo di Istituto che dovrà curare l'esecuzione delle norme giuridiche
ed amministrative riguardanti gli studenti, ivi comprese l'ammissione, il rispetto dell'orario e del
calendario, la disciplina delle assenze, questo Regolamento stabilisce le seguenti regole:
 non è consentito entrare oltre le 9.20 ad eccezione degli alunni accompagnati dai genitori o
autorizzati dalla Presidenza;
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
 i ritardatari devono entrare in classe al cambio dell'ora;
 i ritardi causati da visita medica o affine debbano essere attestati da certificato;
Assenze e giustificazioni.
I genitori devono, all'inizio di ogni anno scolastico, ritirare e firmare il libretto delle assenze dei
figli. Per i maggiorenni cui è consentito autogiustificarsi, la firma del genitore serve a testimoniare
la conoscenza di questa facoltà.
Le assenze devono essere giustificate il giorno del rientro in classe mediante l’apposito libretto. In
caso di mancata giustificazione si dovrà annotare sul registro di classe nel giorno seguente che
l’alunno deve giustificare. In caso di reiterata mancanza di giustificazione l’alunno dovrà essere
mandato in Presidenza (o in Vicepresidenza in assenza del Dirigente) e potrà essere ammesso in
classe solo con il permesso del Preside ( o della Vicepreside in assenza del Dirigente) . Si ricorda
che il numero massimo delle assenze non può superare il numero di giorni corrispondente a un
quarto del numero totale di giorni scolastici effettivi. Le giustificazioni portate con ritardo saranno
segnalate al coordinatore di classe che valuterà se, in caso di reiterazione, proporre un
provvedimento disciplinare.
La presidenza si riserva di comunicare alle famiglie assenze che risultino abituali. Per le assenze
pari o superiori a cinque giorni consecutivi, se dovute a malattie, la giustificazione dovrà essere
integrata da certificato attestante che l'alunno assente per malattia è guarito.
Le assenze collettive saranno segnalate ai consigli di classe che ne terranno debito conto in sede di
scrutinio, di progettazione di corsi di recupero e sostegno, di approvazione di gite o viaggi di
istruzione. Per ogni assenza che resti ingiustificata, e tale, alla luce della vigente normativa, deve
essere considerata quella per sciopero, l'Istituto invia comunicazione scritta alla famiglia nel più
breve tempo possibile.
Non sono accettate giustificazioni non compilate sull’ apposito libretto e con firma diversa da quella
depositata; del libretto non viene rilasciato duplicato se non a seguito di denuncia di furto o di
smarrimento presentata dai genitori; il duplicato verrà rilasciato previo versamento di 2 euro sul
conto corrente postale o bancario intestati all’Istituto.
Astensione collettiva dalle lezioni
L'astensione collettiva dalle lezioni di singole classi, non prevista come diritto in nessuna normativa
vigente, sarà notificata alle famiglie e valutata dal Consiglio di classe in sede di scrutino.
CAPO V
Uso degli spazi e delle risorse
Uso degli ambienti.
Sia gli spazi esterni che quelli interni sono fruibili da tutti secondo gli orari stabiliti e costituiscono
un patrimonio che va rispettato e conservato.
L'uso degli spazi deve essere opportunamente organizzato e l'accesso fuori orario, previa richiesta
motivata, è consentito dal Dirigente Scolastico a tutte le componenti, con specifica autorizzazione.
Per gli spazi esterni, compresi quelli adibiti a parcheggio, si fa obbligo a tutte le componenti della
scuola di utilizzare tali luoghi per gli appositi scopi evitando di arrecare danno alle strutture e di
disturbare il regolare svolgimento dell'attività didattica, senza intralciare gli spazi deputati alla
circolazione, compresa quella pedonale.
I laboratori e le aule speciali sono utilizzati secondo gli orari curricolari: ogni laboratorio e ogni
aula speciale è dotata di un regolamento, esposto all'interno, che stabilisce:
- orario curricolare;
- modalità di accesso;
- uso di materiali ed apparecchiature;
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- norme di comportamento;
- nome del responsabile.
L'uso dei laboratori, delle aule speciali e degli impianti sportivi nell'orario pomeridiano è
autorizzato, previa richiesta motivata, dal Dirigente scolastico; detti spazi sono fruibili da parte
degli alunni solo in presenza di uno o più docenti, responsabili delle dotazioni e delle attrezzature.
Laboratori
Gli studenti nei laboratori dovranno tenere un comportamento estremamente corretto e usare la
massima attenzione nella gestione di macchinari e attrezzature, rispettare le norme impartite dagli
insegnanti, anche in considerazione del pericolo potenzialmente esistente in tali ambienti. Gli
studenti privi della divisa saranno ammessi nei laboratori con un grembiule della scuola e saranno
adibiti a lavori di pulizia all’interno dei laboratori stessi o tenuti in punizione davanti al laboratorio
Chiunque per comportamento irresponsabile causi danni alle attrezzature è tenuto al loro
risarcimento. Agli alunni è vietato accedere ai laboratori senza la presenza degli insegnanti o del
personale addetto. E' vietato agli alunni manovrare qualsiasi attrezzatura in dotazione ai laboratori
se non dietro personale controllo e autorizzazione dell'insegnante responsabile. E’ vietato a tutti
entrare nei laboratori di cucina e di sala senza la divisa e con piercing alla bocca e alle arcate
sopracigliari Prima di entrare nei laboratori gli alunni e il personale sono tenuti a conoscere il
regolamento e a rispettarlo. I docenti e i collaboratori tecnici ognuno per la parte di propria
competenza, per un proficuo e valido lavoro didattico, fanno si che l'occorrente per le esercitazioni,
il macchinario necessario siano sempre a disposizione, funzionanti ed efficienti.
Biblioteca.
Lo studente che volesse approfondire lo studio di alcuni argomenti può usare i testi che si trovano
nella biblioteca scolastica. L'accesso alla biblioteca è disciplinato da un orario, il prestito dei libri
non potrà avere una durata superiore al mese.
La biblioteca è fruibile solo in presenza del responsabile, che gestisce la catalogazione ed il prestito.
Palestra.
Gli alunni dovranno tutti presentarsi alle lezioni di educazione fisica muniti di scarpe idonee allo
scopo di salvaguardare l'impianto sportivo. L'attività potrà avere inizio solo in presenza del docente.
Per eventuali richieste di esonero (temporaneo o per tutto l'anno, parziale o per tutte le attività) la
richiesta deve essere inoltrata al Dirigente Scolastico, accompagnata da idonea certificazione
medica.
Viaggi di istruzione.
I viaggi di istruzione, le gite, gli scambi sono regolati negli aspetti generali dalla normativa vigente.
Gli insegnanti possono proporre al Consiglio di classe le gite di istruzione che, una volta approvate,
saranno organizzate dai proponenti in collaborazione con il Dirigente Scolastico o con persone da
lui designate.
Il Consiglio di Istituto esprimerà dei criteri informatori e terrà conto della compatibilità della spesa
con il bilancio. Le proposte saranno approvate dal Consiglio di Classe e quindi dal Consiglio di
Istituto.
Condizione essenziale per viaggi e gite è che essi abbiano rilevanza culturale, professionale e che
siano adeguatamente preparati nelle classi da parte dei docenti. Di norma i docenti accompagnatori
dovranno appartenere al Consiglio della classe. Il costo dei viaggi deve essere contenuto al
massimo per evitare discriminazioni economiche.
Affissioni stampa studentesca.
Gli alunni potranno affiggere all'interno della scuola, in spazi appositamente predisposti, propri
documenti, scritti, comunicazioni e simili con la sola condizione che siano chiaramente firmati da
uno o più alunni: qualunque responsabilità sarà loro attribuita. Gli alunni potranno produrre
"giornalini" di Istituto e distribuirli all'interno, con la sola formalità di indicarne il responsabile o il
comitato di redazione responsabile. Per il giornalino non dovrà essere richiesto alcun compenso e
non dovrà portare pubblicità di tipo commerciale.
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All'interno della scuola non è consentita l'esposizione di manifesti o la diffusione di volantini di
propaganda partitica e commerciale.
All'interno dell'Istituto saranno altresì individuati spazi idonei per l'affissione di manifesti e
locandine al fine di permettere la conoscenza alle componenti scolastiche delle iniziative culturali
proposte nel territorio. E’ assolutamente necessario che la diffusione non comporti interruzione o
danno al regolare svolgimento delle lezioni.
Variazioni dell'orario.
Le variazioni dell'orario scolastico, anche temporanee (per conferenze, cineforum, assembleee,
ecc.), saranno disposte dal Dirigente Scolastico per circostanze eccezionali con almeno un giorni di
anticipo rispetto alla variazione.
La comunicazione verrà annotata sul registro di classe e gli alunni hanno l'obbligo di riprodurla sul
proprio diario personale o su modulo fornito dalla scuola e farla sottoscrivere ad uno dei genitori.
Quando è indetta un'assemblea sindacale in orario di lavoro i partecipanti annoteranno
preventivamente l'adesione su apposito avviso affisso in sala professori.
Apertura Istituto.
E' prevista l'apertura dell'Istituto alle componenti anche il pomeriggio, tutte le attività didattiche
ordinarie di consulenza, di sostegno, di orientamento, di aggiornamento, di potenziamento
dell’Offerta Formativa e di formazione professionale che l’Istituto svolge, utilizzano le strutture
organizzative e i tempi offerti e garantiti dall’apertura della scuola con la seguente modalità per il
periodo di Novembre / 15 Aprile

Lunedì, mercoledì
dalle ore 8,00 alle ore 17,30

Martedì, giovedì e venerdì
dalle ore 8,00 alle ore 16,00

Sabato
dalle ore 8,00 alle ore 14,30
Dopo la data del 15 Aprile eventuali attività pomeridiane rivolte all’utenza potranno essere
programmate anche sino alle ore 19,00. Oltre che per la prevista attività didattica. L'apertura è
garantita dalla presenza, per turni, del personale ausiliario necessario per lo svolgimento delle
attività richieste e dalla presenza di uno o più docenti tra quanti hanno richiesto l'uso pomeridiano
dell'Istituto. Tale richiesta di fruizione deve essere indirizzata al Dirigente Scolastico, che valuterà
nel merito, dietro presentazione di domanda scritta, ove siano esplicitati i motivi, i partecipanti,
l'orario di permanenza.
Conservazione delle strutture e delle dotazioni.
Sia i locali che i beni della scuola sono da considerare risorse per tutti e devono essere conservati e
tutelati.
I docenti e gli studenti che ne fruiscono sono tenuti al massimo rispetto degli ambienti, delle
suppellettili e delle attrezzature. Le dotazioni di tutte le aule speciali e dei laboratori sono affidate
ad un docente responsabile della cura e della manutenzione.
E' fatto divieto agli alunni di recarsi nella sala docenti, nei laboratori, nelle aule speciali, negli
impianti sportivi esterni ed interni, senza la presenza di un docente.
L'Istituto, nonostante la presenza di personale docente ed ausiliario , non può rispondere di oggetti
personali, preziosi, materiale didattico lasciato incustodito, dimenticato o sottratto.
Eventuali danni prodotti o rilevati durante l'attività didattica dai docenti e, a fine turno, dal
personale ausiliario, saranno posti previo accertamento delle responsabilità, a intero carico di coloro
che lo hanno provocato. Se l'ammanco, il danneggiamento, il mal funzionamento delle
apparecchiature non possono essere riferiti ad un diretto responsabile, il risarcimento sarà effettuato
da tutti coloro che in quel giorno abbiano utilizzato la struttura danneggiata.
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CAPO VI
Modalità di comunicazione con studenti e genitori
Vengono favoriti e sollecitati i contatti e gli incontri con le famiglie, secondo le seguenti modalità:
- contatti telefonici per comunicazioni brevi ed immediate;
- incontri in orario antimeridiano per la durata e con le scadenze stabilite dal Collegio Docenti;
- ricevimenti generali per la durata e con le scadenze stabilite dal Collegio Docenti;
- comunicazioni scritte tramite la Segreteria o attraverso il diario;
- consigli di classe aperti a genitori ed alunni non eletti per discutere di eventuali situazioni
verificatesi nel corso dell'anno;
- progetti speciali, (es. sull'adolescenza, sul disagio giovanile) laddove è prevista l'interazione delle
componenti.
Conclusioni
Per quanto non contemplato nel presente regolamento si fa riferimento alle vigenti norme legislative
e ministeriali nonché allo statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n.249 del 24 giugno
1998).
REGOLAMENTO DISCIPLINARE SULLA BASE DELLO STATUTO
DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Norme di comportamento richieste
Gli studenti sono tenuti alla frequenza assidua delle lezioni e ad un impegno costante sia nella
rielaborazione dei contenuti proposti che nello studio individuale.
E' fatto obbligo agli studenti, così come tutti coloro che operano nell'istituzione scolastica, di
tenere un comportamento rispettoso e corretto nei confronti degli altri studenti, del personale
docente e non docente, del Dirigente Scolastico, al fine di collaborare al regolare andamento della
vita scolastica ed agevolarne la funzione educativa e formativa.
E' richiesto un atteggiamento improntato a maturità e senso di responsabilità, in relazione
all'età ed alla personalità dei ragazzi, alle loro specifiche condizioni sociali, culturali e psicologiche
ed in coerenza con le finalità proprie della scuola, intesa come comunità di dialogo e di confronto
deputata alla crescita della persona ed alla valorizzazione delle sue potenzialità.
I locali e le dotazioni dell'Istituto sono risorse della collettività, patrimonio pubblico e come
tale sottratto alla libera disponibilità dei fruitori che sono tenuti ad utilizzarli nei limiti delle loro
funzioni. Non possono perciò essere accettati e tollerati gli atti con cui banchi, muri ed altri oggetti
dell’arredo scolastico vengono rovinati o deturpati, sovente con incisioni, frasi o disegni volgari. Il
rispetto dell’ambiente in cui si opera e la consapevolezza degli oneri che la collettività sostiene per
permettere l’elevamento del livello culturale e professionale dei giovani è testimonianza del rispetto
di sé e degli altri ed esige un comportamento improntato a senso civico in quanti frequentano, a
qualunque titolo, l’Istituto. Chiunque si renda responsabile di atti di volontario ed inutile
deterioramento degli oggetti in dotazione alla scuola nonché di evidente incuria è tenuto al loro
risarcimento, ferma restando l’ulteriore possibilità di un intervento disciplinare. Nell’impossibilità
di individuare i responsabili, il danno sarà imputato all’intera classe. E’ altresì preciso obbligo
dell’istituto, compatibilmente con le risorse disponibili, fornire il migliore ambiente possibile ai
propri alunni.
Il mantenimento in condizioni ordinate ed igienicamente corrette dei locali, ove si svolgono
le attività didattiche e ricreative, è segno precipuo di rispetto verso se stessi e verso gli altri. Tutte
le componenti che agiscono nell’Istituto sono tenute a collaborare per permettere lo svolgimento
delle attività in ambienti il più possibile accoglienti.
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Il comportamento corretto e rispettoso è richiesto sia durante lo svolgimento dell'attività
didattica curriculare sia in tutte le altre azioni che hanno valenza didattica e rientrano nella generale
categoria delle attività scolastiche: dai trasferimenti verso e dalla palestra, verso e dai laboratori, al
modo di comportarsi e di essere presenti durante le assemblee di classe, di Istituto, nei viaggi e nelle
gite di istruzione, ecc.
Il regolare andamento della vita scolastica è anche determinato dal rispetto dei tempi stabiliti
per il suo svolgersi. E' quindi richiesta la massima puntualità nell'ingresso nelle aule, salvo casi di
forza maggiore (problemi di trasporto) così come non è consentito sostare nei corridoi durante lo
svolgimento delle lezioni; è altresì fatto obbligo di rispettare gli orari di ricevimento degli uffici
amministrativi e di quanti altri sono preposti a servizio della struttura scolastica.
Entrate posticipate e uscite anticipate rispetto all'orario delle lezioni sono da considerarsi
come soluzioni eccezionali ed occasionali e vengono disciplinate dal regolamento di Istituto.
Provvedimenti disciplinari
Lo studente che non osserva le norme di comportamento richieste, che non frequenta
regolarmente le lezioni e che non assolve regolarmente agli impegni di studio per motivi non
attribuibili a malattia documentata o a precise situazioni di difficoltà personale (familiari o di altra
natura), che infine sia responsabile di danni nei confronti dei locali e del patrimonio in dotazione
all’ Istituto è soggetto a iniziative di recupero e/o disciplinari.
I provvedimenti che possono essere presi nei confronti degli studenti che vengono meno ai
doveri suesposti, anche alla luce degli artt.3 e 4 del DPR. 24 giugno 1998, n. 249 "Regolamento
recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria superiore", sono i
seguenti:
a.
Ammonizione verbale
b.
Ammonizione scritta
c.
Allontanamento dall'aula e dai laboratori per la durata della lezione
d.
Comunicazione scritta ai genitori
e.
Pagamento di una somma di denaro pari al danno arrecato
f.
Esclusione dalle attività sportive
g.
Esclusione dalle gite scolastiche e dai viaggi di istruzione
h.
Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 a 15 giorni
i.
Sospensione dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni ivi compresi
l’allontanamento fino al termine delle lezioni
j.
Esclusione dallo scrutinio finale
k.
Non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi
l.
Voto negativo in condotta.
Le sanzioni previste dalla lettera a. alla lettera c. possono essere disposte dai singoli docenti.
Le sanzioni previste dalla lettera d. alla lettera g. sono disposte dal Dirigente su segnalazione degli
insegnanti. La sanzione prevista dalla lettera h. deve essere disposta dal Consiglio di Classe. Le
sanzioni previste dalle lettere i., j., k. sono disposte dal Consiglio di Istituto. Il voto negativo in
condotta, sanzione prevista dalla lettera l, è ovviamente assegnato dal Consiglio di Classe in sede di
scrutinio.
Le sanzioni verranno applicate in base alla gravità dei comportamenti, ispirandosi al principio
di gradualità della sanzione, in stretta correlazione con la gravità della mancanza disciplinare
commessa.
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Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base
all’ordinamento penale, si ricorda che il Dirigente è tenuto alla presentazione di denuncia
all’autorità giudiziaria penale.
Le mancanze disciplinari che portano alle sanzioni individuate con le lettere a.,b.,c.,d.,e.,f.,g.
possono essere :
- disturbo del normale svolgimento delle lezioni
- danni materiali al patrimonio dell'Istituto
- utilizzo in modo non appropriato e senza autorizzazione delle attrezzature
scolastiche
- danni o alterazione del Registro di classe o altri documenti della scuola
- fumo nei locali dell'Istituto.
- mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e/o del personale
La sanzione individuata dalla lettera h. è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione ai doveri.
La sanzione individuata dalla lettera i. è adottata se sono stati commessi reati che violini
la dignità e il rispetto della persona umana o se c’è una reale situazione di pericolo per l’incolumità
delle persone.
La sanzione individuata dalla lettera j. è adottata se ricorrono situazioni di recidiva nel
caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona o atti di grave violenza particolarmente
gravi da determinare seria apprensione a livello sociale e non sono esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.
La sanzione individuata dalla lettera k. è adottata nei casi più gravi di quelli già
individuati
La sanzione individuata dalla lettera l. è adottata nel caso di reiterate e gravi mancanze
disciplinari.
Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello
studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale; il cambiamento di scuola non pone fino ad un
procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione.
In tutti i casi di contestazione di un comportamento non adeguato deve essere data allo
studente la possibilità di esporre le proprie ragioni.Nessuna infrazione relativa al comportamento
può avere, inoltre, influenza sulla valutazione del profitto. I provvedimenti disciplinari devono
sempre essere proporzionati alle infrazioni, avere finalità educativa e non puramente punitiva e
tendere al recupero del senso di responsabilità e di socialità dell'alunno.
Tenendo conto della funzione educativa della sanzione disciplinare, allo studente è sempre
offerta la possibilità di convertirla, se non grave, in attività in favore della comunità scolastica, in
attività di segreteria, in attività di pulizia dei locali, anche dietro suo diretto suggerimento. La
decisione in merito è di competenza del Dirigente scolastico.
Se l’alunno si presenta nei laboratori senza divisa viene utilizzato dall’insegnante per lavori di
plonge o di pulizia dei reparti che necessitano. Dopo la terza volta vengono convocati i genitori per
un intervento più radicale.
Organo di garanzia
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso entro 15 giorni dalla comunicazione ad un
apposito Organo di Garanzia, interno alla scuola, previsto dall’art. 5 del D.P.R. 24 giugno 1998, n.
249. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni; qualora non decida entro
tale termine la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
L’Organo di Garanzia è un organo collegiale ed è composto dal Dirigente scolastico, che lo
presiede, da un docente designato dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante degli studenti e da
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un rappresentante dei genitori. L’Organo di Garanzia è convocato dal Dirigente e delibera
validamente quando siano presenti almeno tre componenti dei quattro effettivi. In caso di parità di
voti espressi tra diverse opzioni prevarrà quella che ha ottenuto il voto favorevole del Dirigente
scolastico.
Le deliberazioni dell’Organo di Garanzia sono affisse all'Albo dei docenti e a quello degli
studenti: vengono inoltre comunicate per iscritto agli studenti, alle loro famiglie e al coordinatore
del Consiglio di Classe. Una copia del provvedimento è inserita nel fascicolo personale degli
studenti.
Contro la decisione del Consiglio di Classe in merito all'esclusione da attività didattiche o
all'allontanamento temporaneo (massimo 15 giorni) dall'istituzione scolastica resta fissata la
possibilità di ricorrere, entro 15 giorni dalla ricevuta comunicazione, all’Ufficio Scolastico
Provinciale che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale,
avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene l’alunno, ai sensi dell’art. 328 comma 4
del D.L. 16 aprile 1994 n. 297.
Approvazione e modificazione del Regolamento di Istituto
Il presente Regolamento è approvato dal Consiglio di Istituto regolarmente convocato allo
scopo. Lo stesso Consiglio è competente per tutte le modifiche che possono essere portate, fermi
restando i vincoli costituiti dalla normativa non derogabile dalle delibere consiliari, in particolar
modo per quanto disposto dal DPR del 24/6/98, n.249.
Il presente Regolamento è approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. ________
del__________________
Prot. n________ A/32
Pesaro, ________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Ottaviani Guerrino
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PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità’’
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria’’
Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per
la prevenzione del bullismo”
Visto il D. M. n .30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l‘attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità con il quale
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
• fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel
rispetto dell’identità di ciascuno studente;
• offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio
didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di
ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
• offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire
il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e
incentivare le situazioni di eccellenza;
• favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche
attraverso la realizzazione di iniziative interculturali,
stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;
• garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante
rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della
privacy.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
• prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone,
ambienti e attrezzature;
• rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio
curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
• accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei
loro comportamenti.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
• valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle
scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i
docenti;
• rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni,
partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le
comunicazioni provenienti dalla scuola;
• discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione
scolastica.
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Regolamento Interno di Istituto