Ufficio stampa Rassegna stampa lunedì 5 marzo 2012 Pagina 1 di 27 INDICE Il Resto del Carlino Ravenna Prima Pagina 05/03/12 3 Prima pagina Nell’auditorium Corelli si parla di ambiente e risparmio energetico 05/03/12 Fusignano Il Comune promette: «Sul Rue a Zeppa ci confronteremo con i cittadini» 05/03/12 Conselice, Massa Lombarda 4 5 Corriere Romagna Ravenna Prima Pagina 05/03/12 6 Prima pagina Depuratore Tre incontri pubblici 05/03/12 7 Lugo La Voce di Romagna Ravenna Prima Pagina 05/03/12 8 Prima pagina Ravenna capitale 05/03/12 9 Lugo Muzzarelli a Lugo Politica e scrittura: l’assessore per il Caffè 05/03/12 Lugo Energia e ambiente 05/03/12 10 11 Fusignano Il Sole 24 Ore NORME E TRIBUTI: Il 36% con i dati catastali debutta in Unico e 730 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Differito l'addio alle pensioni cach 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Immigrati, al via il permesso a punti 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: resta il contributo da 80 a 100 euro 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Per gli stagionali extra Ue vale il silenzio-assenso 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Fisco pesante sugli edifici dei Comuni, ex Iacp e storici 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Imu, i vincoli alle manovre 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Incombe l'Ici sugli agricoli con effetto retroattivo 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Le società partecipate aspettano il bilancio 2012 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: L'ente salda i contributi pregressi dell'appaltatore 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Anci risponde 05/03/12 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Contro l'evasione i Comuni sfoderano un mix di strumenti 05/03/12 15 17 18 19 21 22 23 24 25 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Assenze per neve, Governo in panne sui tagli in busta paga 05/03/12 14 20 Pubblica Amministrazione NORME E TRIBUTI: Conto incerto per i fabbricati con richiesta di ruralità 05/03/12 12 Pubblica Amministrazione Pagina 2 di 27 26 27 press LinE il Resto del Carlino 05/03/2012 Ravenna " h 12k1,,4hhio Obb hhh.b.• tati.Xel r www.ilrestodelcarlino.itiravenna e-mait: cronacasavennaffitcarlino.net [email protected] Lunedì 5 marzo 2012 Redazione: via Salare 40, 48100 Ra),•enria Tel. 0544 249611 Fax 0544 39019 Ed dalb t1100 Ntiok otathaINGo. FERfAl..1 a5rtt.213:CM Vi. :i: Tutti € giorni dalle ore 13:00 PRSTIVII o**e 1G2OCI FoWsio •.t Pubblicità: S.P E. Ravenna L.E. Aiberti, 60 TeL 0544 278065/ Fax 0544 270457 E$5 La sua Panda è sbandata ed è stata colpita dall'altra vettura Scontro fra due auto all'alba Ferita gravemente una ragazza L'utilitaria semiclistrutta dopo il terribile scontro ; ■:, A pagina 3 eittt in vw . ai A pagina 2 Liberazione non confermata La volontaria rapita E sul destino di. Rossella cala il silenzio ~\\x‘*\‘‘, a A pagina 2 Viabilità difficile pii Da oggi tre strac.e chiuse per lavori \\\ •Xx\\ \;,•.\ \ \\ \knk: \ :kkk0,\ \kk• a A pii , a k Nn orodr dado stia. c<ddi,a ó:a d d■ crN ruc> ERQVAEE Skliigttit: i lini! 09.?,A.isi Rwk , ',. WI,'Z112ThttllIltlttrhZrl~2,2r::rk-tl F,ink 413 RAVENRIA lila Cesareala Pfink di245 RAVENNA Prnk#82 FAENZA vi. Fame. 24/25 Via Oberden 2fe .1: MA 47Z2.11 721: O. IPIMS ravonsa,..: •avanrs...prinitL 1, 0646 W.. oranapoink :i SPEtttAi. #riAl'E DE'L 00 0A110 BENE e : ::'.g.' .?. , n A: assi stai enue ad DO cnio Pagina 3 di 27 e. • —~ • press LinE il Resto del Carlino 05/03/2012 Ravenna NO CONVEGNO CNA Nell'auditorluni Cordli si parta di ambiente e risparmio energetico L'ALIDITORIUM Corelli di Fusignano ospita stasera alle 20,30 un convegno organizzato dalla Cna sul tema 'Ambiente e risparmio energetko i futuro è adesso! U ruolo dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni', lavori, presieduti dal sindaco MimoBag nar" saranno aperti dal presidente della C a fusignanese, Massimo Morandi : poi Leonardo Setti, ricercatore' al Intervrr"n° Dipartimernto di chimica dei materiali all'università di Bologna; Mara Roncuzzi Politiche Per assessore provinciale r amb bente; e Cian Caro Muzzarelli s assessore regionale alle Attività produttive, Seguiranno le testimonianze di imprenditori e formatori e, infine, le conclusioni di Mauro Baruzzi, della Presidenza provinciale Cna, Pagina 4 di 27 press LinE il Resto del Carlino 05/03/2012 Ravenna MAA LOMBARDA Il Comune promette: «Sul Rue a Zeppa ci confronteremo con i cittadini» «I COMUNI sono attualmente impegnati nell'esame delle osservazioni al Regolamento urbanistico edilizio e nella preparazione delle controdeduzioni: si tratta di un lavoro complesso che cerca di far incontrare gli interessi dei singoli con quelli di tutta la collettività e di uniformare, per quanto possibile, situazioni di partenza differenti previste dai Piani regolatori di ogni singolo Comune». Interviene così, il Comune di Massa Lombarda, nel 'caso' della piccola località di Zeppa, un pugno di case diviso territorialmente tra Massa e Conselice, ma soprattutto in due zone classificate in modo decisamente diverso: una come residenziale-rurale e l'altra come agricola ad alta vocazione produttiva. La diversa classificazione, che i cittadini faticano a comprendere, non Incide sul valore degli immobili, ma sulla possibilità o meno di ampliare le abitazioni. «Confermiamo — sottolinea il Comune di Massa Lombarda — l'intenzione già espressa di incontrare tutti i proponenti le osservazioni per illustrare e discutere gli orientamenti emersi fino ad ora sulle controdeduzioni. Prima di arrivare all'approvazione nei Consigli comunali di Massa Lombarda e Conselice, per tatti sarà possibile esaminare le proposte di controdeduzione così come fino a oggi è stato possibile illustrare le proprie ragioni agli amministratori». Pagina 5 , - “nrianuaLur. in;2rrog,ic,e; cons:gliú Pagina 5 di 27 IVTIR.VIENO 10.1itffi • press unE orriere 05/03/2012 di Ravenna Faenza-Lugo e Imola orriere del lunedì euro 1,20 Anno XX N. 64 REDAZIONE, 411111INISTMZIONE E PUBBLICITÀ: PIAZZA TRE MARTIRI. 43;A-TEL: 0541-354111 FAX: 0541-354192.SPEDIZIONE IN F42 -144.353103 1CON1/.1114. 272210 1-U ART. 13021MA 1- DCB ORLI5LTRESEP4 RAVENNA10544-2182624 FAENZA-LUG010546-231201FOR14 (2542-255204 CESENA (2547-611200) RSM12549-99514711101,212542-287401-E-11414: 21111111400RRIERERMAGNAJT - € 1.20 INTANDE11CONLASTAMPA 1 7 Cattolica in Inno si i spento Mario Tebaldt 4 I c onssuttn 23 Autodromo no a 60 giorni 25 Largo ai piccoli di frutta e c erclura' in le ero calo di rumori in detta LUNEDÌ 5 MARZO 2012 con "Puerilia" Multa "salata" per l'Ici sul posto barca Chiesti 670 mila euro al Marina di Rimini Scontro sulla E45: grave ragazza sbalzata nmmumummg C E SENA ' Intanto ecco cambia la tassa sulle barche Centrata da un'auto dopo aver sbandato, a pochi km da Ravenna Fanno saltare RIMINI. Idi sull'acqua: multa "salata" al Marina di Rimini che si è visto chiedere dalla Finanza 670 mila euro. Intanto cambia la la cassa continua del supermarket tassa sulle barche: tariffe ridotte, si paga il possesso e non lo stazionamento nelle acque italiane. • SERVIZI alle pagine 15 e 27 CESENA. Due banditi ganno saltare alle 4.40 di notte la cassa continua di un supermercato e fuggono a piedi dal retro con tutto l'incasso della giornata di sabato. • MAZZA a pagina 13 wzmanumw Smentita la liberazione La notizia apparsa ieri in alcuni siti arabi RAVENNA. Sabato un'altalena di voci, dalla liberazione di Rossella Urru alla mancata conferma da parte della Farnesina; ieri è stata la giornata delle smentite. Secondo alcuni siti arabi, non sarebbe avvenuto lo scambio di prigionieri che avrebbe portato alla liberazione della giovane cooperante italiana. • SERVIZIO a pagina 20 Rossella Urru, la giovane cooperante internazionale sarda, ma ravennate d'adozione RAVENNA Strattona la barista sola nel locale e porta via l'incasso La Panda condotta dalla ragazza ferita (Foto Fiorentini) SERVIZIO a pagina 19 Credito di Romagna Forli, nuovi avvisi per gli ex dirigenti LA CRISI E LE NASCITE. La Provincia: «Serve un sostegno vero». La Papa Giovanni: «Una vittima» Nuovi avvisi di reato ad amministratori e componenti del collegio sindacale del Credito di Romagna in carica fino al 2010. Si ipotizza anche il Credito di Romagna reato di ostacolo alla vigilanza di Bankitalia. • CARUSO a pagina 9 Una donna di trent'anni insieme al compagno, coetaneo, ha scelto di abortire perché senza un lavoro (entrambi hanno solo occupazioni saltuarie) non avrebbero potuto mantenere il bambino. La Provincia: «Serve un sostegno vero alle donne». • CUPO a pagina 3 FORLÌ. «Ho abortito perché non ho un lavoro» Il dramma di una coppia di Rimini: «Non potevamo mantenerlo» RIMINI. Il Comune chiude il centro massaggi cinese a Rimini Pagina 6 di 27 Dopo la rissa una fiaccolata di protesta • SERVIZIO a pagina 22 n2t Plus il primo sito del prestito in rontagna_ FAENZA FAENZA. Destra e centrodestra protestano per gli ultimi episodi di violenza in centro. Ancora grave il 35enne faentino preso a sassate da due marocchini. •SERVIZIO a pagina 3 www.netplussi RAVENNA. Dopo aver minacciato la barista, un rapinatore ha portato via dalla cassa 700 euro . E' avvenuto ieri mattina in un bar di via Ravegnana . • SERVIZIO a pagina 19 Chi ubt press LinE 05/03/2012 :211Mit'ffie Corriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola Stasera a Lugo Depuratore Tre incontri pubblici LUGO. Tre incontri sul progetto di convogliamento al depuratore delle acque reflue di San Bernardino, Belricetto e Ciribella. La presentazione del progetto di convogliamento al depuratore delle acque reflue di San Bernardino, Belricetto e Ciribella si terrà nell'arco di tre giornate a partire da questa sera alle 21, nella frazione di Belricetto, nella sede del Centro civico. Intervengono, oltre al responsabile di Hera Reti Gisberto Masetti, l'assessore ai lavori pubblici Alessandra Fiorini e l'assessore all'ambiente Fiorenzo Baldini. Il 7 marzo l'appuntamento è fissato, alle 20.30, al Centro civico di San Bernardino, con gli stessi relatori. A Voltana, infine, il 12, alle 20.45, nella saletta scuderia della Fondazione, saranno presenti il sindaco Raffaele Cortesi, il presidente di Hera Filippo Brandolini e il direttore di Hera Tiziano Mazzoni. Amalio Ricci Garotti Pagina 20 Violenzain centro, fiaccolata di protesta tollerante a Pagina 7 di 27 Le.;;iijmis ▪ PROGETTI E SOLUZIONI PER L'AMBIENTE GAZEBO SpA 47043 Gatteo CFC) Via Molino Vecchio, 9 Tel. 0541.818060 / Fax 0541.818542 DEPURAZIONE ACQUE www.gazeboit / e - mail:[email protected] LUNEDÌ 5. MARZO 2012 E GRANDE ROMAGNA 13,0 ' :;O" 4 Tanti saluti al Pdl. E Beppe Grillo chiude definitivamente la porta ai grillini riminesi: "Una buffonata, finta democrazia" CONGRESSI Ora la Lega Nord è sempre più maroniana G ALL'INTERNO Romagna futura Ravenna si candida a capitale della cultura iornata di congressi politici caldi quella di ieri a lemini. La Lega Nord ha celebrato il congresso provinciale monopolizzato dalla linea maroniana: citazioni e applausi a scena aperta per l'ex ministro dell'Interno e per 3 suo braccio destro Tosi, neanche una parola per Bassi. Bordate contro il Pd] accusato di induciate con il Pd: a Coniano lista-ammucchiata alle prossime amministrative. Eletto segretario un"barbaro sognante", Viro Vangelisti, operaio della SCM in cassa integrazione. Intanto all'hotel Continental è andata in scena la spaccatura definitiva tra i "Grilli pensanti" che avevano convocato la due giorni dei "cittadini a 5 stelle" e il fondatore del M5S Beppe Grillo: il genovese ieri sera ha diffuso sul suo Illog ufficiale una seconda stroncatura del convegno. Definito senza tanti complimenti "una buffonata, una presa per il c..., solo una parvenza di democrazia". Ma gli auto convocati non rispondono alle provocazioni e non si lasciano intimorire: "E' stato solo il primo passo, ci saranno altri convegni del genere". Facciotto a pagina 11 A EàSOREE DA L AL 2004 Cattolica La Regina in lutto per la scomparsa di Mario Tebaldi Addio Lucio Migliaia per l'ultimo saluto Allo stadio Dall'Ara lacrime e applausi Decine di migliaia alla camera ardente chiusa ieri mattina, 5mila in piazza davanti al maxischermo e 500 dentro San Petronio per l'ultimo saluto. Il 4 marzo 2012 Bologna e l'Italia intera hanno abbracciato per l'ultima volta Lucio Dalla. Cerimonia toccante, in prima fila tutti i suoi colleghi ALLE RED Ravenna: il Papa saluta 300 giovani della Diocesi All'Angelus di ieri Benedetto XVI ha salutato 300 giovani cresimati della Diocesi di Ravenna-Cervia che erano presenti con il vescovo Verucchi A pag 13 Cesena: salta in aria la cassa continua del Simply Un botto avvertito a 2 km distanza e la cassa continua del La Regina in lutto per la scomparsa di Mario Tebaldi, colpito sabato notte da un infarto. Albergatore e storico assessore al Turismo, Tebaldi ha dedicato la sua vita alla città di Cattolica. "Un grandissimo dolore" con queste parole il sindaco Piero Cecchini esprime il cordoglio dell'amministrazione per la scomparsa dell'ex amministratore. Le esequie funebri si terranno domani a Cattolica . Galluzzi a pag. 12 ed amici. Ora si apre il giallo dell'eredità. Dalla avrebbe espresso il desiderio di creare una Fondazione a suo nome per lo sviluppo dell'arte, della musica e della cultura. L'ultimo regalo glielo ha fatto il Bologna ieri sera in un Dall'Ara tutto lacrime ed applausi (A pagina 7) Simply a Torre del Moro e saltata in aria ieri mattina poco dopo le 4 . Apag.16 Piccione: ex pugile malmena carabiniere Un ex pugile ha picchiato un carabiniere ed è stato tratto in arresto a Piccione. [1131110 era un po' alterato da droga e alcol A pag 9 Forlì: col T-red già incassati 27mila euro Nei primi 25 glomi di funziona- mento i nuovi semafori T-red hanno buttato 178 multe da 154 euro, In totale sono stati incassati 27mila euro A pag.15 Imola: autodromo nel mirino dei residenti Scarpellini a pag. 4 Scuola: un progetto dedicato alla montagna Caraceni a pag. 5 Romagna lunedì Viaggio all'antico monastero di Montemaggio Mancini a pag. 17 Tutte le tradizioni di marzo pazzerello Angeloni a pag. 21 Festa della donna Spogliarello della banalità A pag. 25 A11-111'.1 eikrANalfflili 1)511 t.17 t '.Y1 Nfti Mite a Mi IVI` i.1.1, •1 - 14.1 DI t '1-:Wi• I '11 101-,-a7r1/11.13. ItY1111 (t1hF1liiIIII1 • Chiedono che sia fatto meno chiasso e puntano il dito contro l'autodromo. I residenti della zona chiedono di puntare sui grandi avvenimenti. Troppi 60 gioni in deroga per corse a pagamento che interessano solo gli addetti ai lavori A pag.14 Gambi a pag. 3 Qatar: l'economia più veloce del mondo (112I C 1.7"...T1iTé iimaR1241J S PteLlIE t1.31311' Mi 311 1 11i - CER►1.11 IR.%) 054-4 131-1t3 4447a4 F',I2k 0541 080430 ei'Va rithili)lk Iiiiki/11-Titia1 iil111111 ali— 33'5 6533633 i (3.....br's I A, -ryam- A11 11o1111 111111 UPOIXID11~004.11- h cii»V91.1•Clik.L.1 1 Iii'lS1NTIYA"141 Iu Hu t11.0.00 • ì ‘ .4/11.: F h 171 itc2 iritt Akh 01 1119 ,i(1 Pagina 8 di 27 II Ravenna capitale Una città dalla grande storia che lascia ancora inespresse tante possibilità: un percorso imperiale, le grandi presenze letterarie, la vocazione marittima e quelle di fede a anni scrivo che trovo incomprensibile come una città che è stata Capitale dell'Impero Romano non offra ai turisti ed ai cittadini un percorso "imperiale" compiuto, che mostri dove e come fosse il Palazzo in cui risiedevano gli imperatori. Una delle "cinque tracce" (il merito delle quali non c'è qui spazio per approfondire) fornite per la candidatura è "immaginare l'immaginario". Cosa di più immaginario potrebbe esserci che far ridiventare Ravenna Capitale dell'Impero? Questo potrebbe significare produrre, magari sotto forma di mostra permanente o di esposizione museale, elaborazioni tecnologiche di come poteva essere la città ai tempi gloriosi, ricostruire in base alle notizie che si hanno il Palazzo Imperiale, ridare lustro ai personaggi del tempo, ad iniziare dagli imperatori che qui hanno risieduto, ridando a quell'identità lontana una vita presente. Imperatori e Papi Gli imperatori in questione sono una decina, e di loro in città non resta nulla. Perché non immaginare addirittura un percorso artistico che arricchisca la città di busti di Imperatori da collocare in zone appositamente individuate in città, magari coinvolgendo le maestranze locali? Lo stesso dicasi per gli Imperatori Ottoni, che ebbero, seicento anni più tardi, un legame strettissimo con Ravenna, tanto che qui tennero pure l'Assemblea di Ravenna, con Papi, Vescovi e coronati da tutta Europa. Poi ci sono i Papi. Uno ravennate d'adozione, Silvestro II. L'altro ravennate per meriti, avendo salvato Ravenna dalle alluvioni, Papa Corsini. Del secondo esiste una grande statua, che Corrado Ricci suggeriva di mettere in piazza dell'arcivescovado. È il momento giusto? Il primo invece è dimenticato. Sarebbe bello ridargli vita con una mostra che racconti il suo tempo in cui Ravenna era al centro del mondo, con Papi, Imperatori e Santi. All'estero Per i primi abbiamo Teodorico e gli imperatori Ottoni. Sarebbe interessante, per rendere Ravenna un po' più meticcia nei confronti del mondo germanico, immaginare un centro studi che valorizzi questa parte di identità che parte dai lontani Goti e che di fatto è sempre parzialmente rimasta sino ad epoca recente. Di certo il turismo dalla Germania ne beneficerebbe molto. Riflessione analoga vale per Lord Byron. Il mondo anglosassone considera tutt'oggi Byron uno dei "grandi". Noi lo abbiamo avuto in città, in un intreccio amoroso unico. Sarebbe molto interessante, a latere del nascente museo nel Palazzo Guiccioli, rendere la presenza di Byron percepibile, non solo con la vecchia targa in piazza San Francesco, ma anche in via Cavour, dove si snodava parte della sua avventura con Teresa Gamba-Ghiselli. Perché non ipotizzare la presenza di gigantografie di Byron sin da oggi su palazzo Guiccioli, per tutto il perdurare dei lavori ed anche oltre, dando giu- sto peso sulla stampa britannica alla cosa? Mare aperto Un'altra linea in cui viene suggerita la riflessione è "verso il mare aperto". Da anni scrivo che Ravenna deve voltare le spalle alla campagna per indirizzarsi verso il mare. In che modo? Serve una presa di coscienza del fatto che Ravenna è una città marinara. Il tessuto urbano che unisce il nucleo cittadino a Marina di Ravenna e Punta Marina va verso un'unione senza soluzione di continuità: basti pensare ai progetti sulla darsena di città. Questo significa che bisognerebbe dare alla città un simbolo forte che continuamente sancisca questo vincolo. Bisogna simbolicamente far arrivare l'acqua nel cuore della città. Perché allora non immaginare il posizionamento in piazza del Popolo di un arredo urbano, magari di una fontana o di un arredo pavimentale con i quattro venti che ricordi la vocazione marinara di Ravenna? Romagna e oriente E poi c'è la vocazione romagnola di Ravenna Capitale, principale centro storico della Romagna. Per sancirla basterebbe un'installazione circolare in una piazza (per esempio XX settembre, o approfittare della risistemazione di Piazza Kennedy) dei sette gonfaloni dei sette centri romagnoli (Ravenna, Forlì, Rimini, Cesena, Faenza, Imola e Lugo). Da ultimo, compreso in varie linee guida, c'è il vecchio attributo di "Porta d'Oriente". Su questo tema ci sarebbe molto da scrivere. E arcidio cesi negli anni ha già fatto varie iniziative in questo senso. Sarebbe nella vocazione della città trovare una partnership stabile con alcune realtà dell'Oriente nostro, ad iniziare dal Patriarcato di Costantinopoli, per arrivare a lambire simbolicamente il concetto di Oriente nella sua interezza in un evento che metta simbolicamente in dialogo Europa, mondo arabo, India e Cina. E ci sarebbe molto altro ancora. Ma lo spazio è finito... Paolo Gambi Pagina 9 di 27 Pagina 3 ROMAGNA,. Muzzarelli a Lugo Politica e scrittura: l'assessore per il Caffè LUGO Per il ciclo di Caffè Letterario, domani (ore 17.30), nel Salone Estense della Rocca di Lugo, si NUMI terrà la presentazione del libro "Radici profonde, sguardo lontano" edito da Dehoniana l'occasione sarà l'auto Libri. re stesso, Per .1.7 11111111 Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive, a parlare della sua opera coadiuvato dall'introduzione da Giovanni Barberini. "Radici profonde, sguardo lontano" è un quaderno Gian Carlo Muzzarelli di viaggio interiore, un diario di bordo esistenziale che Gian Carlo Muzzarelli ha scritto, mostrando come fare politica (a dispetto di una certa vulgata molto diffusa) significhi anche trovare spazi di riflessione e meditazione personali. Pagina 14 FARIGA - LUGO - IMOLA Autodromo, fate meno chiasso" Pagina 10 di 27 E Energia e ambiente FUSIGNANO Alle 20.30, presso l'Auditorium "Arcangelo Corelli" di Fusignano, la Cna organizza il convegno "Ambiente e risparmio energetico: il futuro è adesso! Il ruolo dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni". Pagina 14 FARIGA - LUGO - IMOLA Autodromo, fate meno chiasso" Pagina 11 di 27 E press unE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 91 DM Mstrutbrazioni. Le conseguenze dell'abolizione della comunicazione a Pescara 1136% con i dati catastali debutta in Unico e 730 Nuovi righi da compilare per i lavori avviati nel 2011 PAGINA A CURA DI Silvio Rezzonico Giovanni Tucci Da114 maggio 2011 è "scomla comunicazione di inizio lavori per la detrazione del 36%, da inviare al Centro operativo di Pescara dell'agenzia delle Entrate, prima dell'apertura del cantiere. Un adempimento non più richiesto per le opere iniziate dopo questa data, che però viene sostituito per tutti i lavori avviati a partire dal 2011- dall'obbligo di compilare una nuova sezione (II1B) nella dichiarazione dei redditi (nel modello 730 sono i righi 51, 52 e 53, nell'Unico dalPRP51 al RP54, comunque identici). Anche nella sezione precedente compare una colonna in più, per numerare progressivamente gli immobili coinvolti nella detrazione, ma solo quelli i cui lavori siano inizia ti dal 2011 in poi. La compilazione dei righi 51 e 52 - facendo ovviamente riferimento al 730- si limita alla necessità di barrare una sola casella (colonna 2) in due casi: lavori iniziati prima del 14 maggio 2011 da singoli proprietari sulle proprie unità immobiliari. In sostanza, si attesta di avere inviato la Comunicazione a Pescara; lavori iniziati anche dopo il 14 maggio 2011 su parti comuni condominiali. Anche in questo caso il condomino non dovrà compilare il resto della sezione, perché i dati catastali del palazzo vanno riportati nel quadro AC della dichiarazione dell'amministratore del condominio (anch'esso aggiornato alle novità, con l'introduzione dei dati identificaparsa" tivi catastali del condominio). Attenzione: stiamo sempre parlando di "lavori iniziati" dal 2011 in poi, non di "pagamenti effettuati" dal 2011 in poi. Perciò, se il pagamento è relativo a lavori iniziati in precedenza (per esempio nel 2010), tutta questa sezione non va compilata, anche se si trattasse del primo pagamento effettuato (per esempio lavori iniziati a dicembre 2010 con relativa Comunicazione e primo bonifico in data 4 febbraio 2011 o anche il 3 gennaio 2012, per quanto attiene alla prossima dichiarazione). I dati da inserire A parte i casi appena descritti, dopo la casella 2 dei righi 52 e 53, bisogna inserire i dati identificativi catastali dell'immobile (codice catastale del Comune, eventuale sezione, foglio,particella ed eventuale subalterno). In più ci sono altre due caselle: 9 1a4, per indicare se l'immobile è censito solo al catasto terreni (T) o anche a quello urbano (U, come dovrebbe); la 5, per dire se si tratta di un immobile intero (anche solo un'unità immobiliare, I) o una porzione di unità (per esempio la ristrutturazione di un solaio, senza rendita catastale autonoma, P). llrigo 53 è dedicato a due precise situazioni: .9 chi ha pagato i lavori è il conduttore (inquilino in locazione) o il comodatario (persona che ha ricevuto in uso gratuito l'immobile); 9 l'immobile non è ancora censito al catasto al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Ancora una volta, è presente la casella 2 (comunicazione a Pescara/Condominio) che va compilata con le stesse regole dette prima. Per il conduttore (ma anche per il comodatario, benché sul modello non ci sia scritto) vanno compilati Tra causale e manodopera Con la stagione delle dichiarazioni arriva anche il momento di raccogliere la documentazione per le detrazioni. In molti casi la mancata indicazione del costo della manodopera in fattura era causa di decadenza (il dato doveva essere presente almeno nelle note a saldo, se non in quelle d'acconto): per le fatture emesse dal 14 maggio 2011, invece, non è più necessario. Un errore non decisivo, al contrario, era la scorretta indicazione della norma istitutiva del bonus nella causale del bonifico. Tra l'altro, è appena il caso di notare che molte banche non hanno ancora aggiornato i b onifici del 36% conia causale così come definita dal salva-Italia (non più, legge 449/1 997, ma, articolo 16-bis, Dpr 917/1986). Sui bonifici cartacei il dato si può correggere, su quelli online no: ma i dati rilevanti vengono comunque trasmessi al fisco. O RIPRODJZION E RISERVATA sia gli identificativi catastali che gli estremi di registrazione del relativo contralto. Più sulla destra ci sono gli estremi della domanda di accatastamento (se è stato impossibile compilare i righi 52 e 53 con gli identificativi catastali). Non sono considerati comodatari ai fini della compilazione i familiari conviventi con il proprietario dell'immobile che abbiano sostenutole spese. Pertanto si ritiene che in tal caso vadano comunque compilati i righi E51 e E52, mentre il rigo E 53 vada lasciato vuoto. I documenti da conservare La documentazione da serbare in caso di controlli per le opere eseguite nel 2011 comprende quella necessaria per gli assensi urb anistici, le fatture, le ricevute dei bonifici, le fotocopie delle del ibere assembleari e delle tabelle di ripartizione millesimale (opere condominiali), l'eventuale contratto di locazione o di comodato registrato (quando è il detentore a effettuare la spesa), l'eventuale domanda di accatastamento, nonché le ricevute di versamento dell'Ici dal 1997 in poi (non più necessarie dal prossimo anno). Per i lavori iniziati prima del 14 maggio 2011 occorre anche la Comunicazione inizio lavori inviata al Centro servizi di Pescara e, per quelli eseguiti dal 4 novembre 2011, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio per le opere che non necessitano di alcun assenso urbanistico, che attesti la regolarità delle stesse e il fatto che hanno diritto alla detrazione. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 3 VIVI NON E PIU QUELLA PRIMA! Pagina 12 di 27 NORME E TRIBUTI press LinE 05/03/2012 91 DM I casi concreti 01 I VECCHI LAVORI E CANTIERE APERTO NEL 2011 E IONE:la:A SPESE , EOU £1,SPEITA DETRAZIONE , MPOSTADEL3 IN V NTI,MRECUPERQDELPATRINIONIO:EDILIZIOY ".Sittl=ii371.r.O.fiesbleVi"""":". Pe E41 dia re, 2009 RSSMRA57TO5B157T 5.000 EU RSSMRA57TO5B157T 6.0 00 oo 43 RSSMRA57TO5B157T 4.500 00 E ,00 X CATASTALI IDENTIFIi :TIVI9EQUIMMOBJURAVVRI:PATIPER:FRIAREPEMA ,PETRAZIONCPEb aa I I I I I F 1 2 1 01 5 U I I 1,5 .L 1 3 1 01 3 I I 1211111 oc I I i i I I I i I I 1110 5U8kLTE9N0 CCATWANI L'esempio è relativo a un contribuente che compila il modello 730 e chiede la detrazione per lavori iniziati nel 2009 (terza rata) ma anche per lavori iniziati nel 2011 su due diverse unità immobiliari di sua proprietà (prima rata). Nei righi 42 e 43 della Sezione IIIA, ultima colonna sono contraddistinti con i numeri 1 e 2, rispettivamente. Sezione IIIB. Nell'immobile 1 (rigo E51) i lavori sono stati iniziati prima del 14 maggio 2011. Pertanto deve essere stata inviata la comunicazione a Pescara. Va barrata la colonna 2 e lasciato non compilato il resto del rigo. Nell'immobile 2 (rigo E52), invece, i lavori sono iniziati dopo il 14 maggio, quando la Comunicazione non era più necessaria. NON va barrata la colonna 2, ma compilato il resto. In questo caso l'immobile è a Milano (codice catastale del comune F205) ,è censito al catasto Urbano (U) ed è un'unità immobiliare intera (I). Seguono i dati identificativi catastali. Si tenga conto che raramente la sezione urbana è tra i dati identificativi e che se l'immobile è una villetta, in genere non esiste il subalterno. 02 I IL SECONDO ESEMPIO: SECONDA CASA E ALLOGGIO LOCATO Sezione III A Spese per le quali spella la detrazione d'imposta OP 2010' RSSMRA57TO5B157T 60 O ,00 del 36% o del 41% (interventi di recupero del patrimonio "1::: 2011 RSSMRA57TO5B157T •• 1 •• 20 O ,re 2 CO SPESK.5l)kOMMOMMARZIMMIONK.41% 835 00: Sezione III B Dati catastali identificativi degli immobili e altri dati per fruire della deh-azione del 36% 151 0112009:::: 1053 i L'esempio è relativo a un contribuente che compila il modello Unico e chiede la detrazione per lavori iniziati nel 2010 (seconda rata) ma anche per lavori iniziati dopo il 14 maggio 2011, in due diverse situazioni: la prima relativa ad opere condominiali in una casa di villeggiatura, la seconda relativa a un'appartamento in cui è in locazione a Milano. Nella prima situazione basta barrare la casella 2. Nella seconda occorre invece compilare sia il rigo RP52 (dati identificativi catastali) che il rigo RP54 (estremi di registrazione del contratto di locazione). I dati possono essere ricavati: • dal contratto di locazione registrato presso l'Ufficio; • dalla ricevuta rilasciata dai servizi telematici nel caso di registrazionetramiteSiria,"Locazioniweb" o "Contratti online". Pagina 3 L'IVA NON E PIU QUELLA PRIMA! Pagina 13 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 91 DM 4.1glet Dal 7 marzo al lo maggio Differito l'addio alle pensioni cash ::::: Si sposta al i'maggio la partenza dell'obbligo per gli enti pubblici di pagare gli stipendi e le pensioni sopra ii.000 euro con mezzi telematici. Lo stabilisce il decreto con le semplificazioni fiscali che ha fatto slittare il termine già fissato al 7 marzo dalla manovra salva-Italia (articolo 12, decreto legge 201/2011) e ha così concesso circa due mesi di tempo in più ai pensionati e ai lavoratori del pubblico impiego per dotarsi di un conto corrente o di uno strumento alternativo di tipo elettronico per ricevere l'accredito delle somme. Ma la proroga non riguarda «ogni altro tipo di emolumento» corrisposto dalla Pa. La scadenza resta quindi fissata al 7 marzo, per esempio, per l'obbligo di pagare in via telematica i compensi relativi alle prestazioni di lavoro autonomo occasionale. Il decreto legge 201 ha infatti previsto il divieto a carico delle pubbliche amministrazioni (locali e centrali) di pagare pensioni, stipendi e altri emolumenti di importo superiore a L000 euro in contanti. La disposizione non è fmalizzata a contrastare il riciclaggio, ma inten- de favorire la modernizzazione e l'efficienza degli strumenti di pagamento elettronici. L'Inps, con il messaggio n. 3204 del 23 febbraio, ha spiegato di aver raggiunto un accordo con le Poste, che prevede che se il titolare della pensione è già titolare di un rapporto di conto corrente postale o libretto postale nominativo ordinario o Inps card, potrà chiedere, direttamente allo sportello, il versamento dell'importo sul conto; mentre se non è titolare di alcuno di questi strumenti l'addetto allo sportello proporrà l'apertura di un libretto postale nominativo, ma anche l'accredito delle somme spettanti. Tuttavia, se il titolare del rapporto preferisce l'accredito su un conto corrente dovrà comunicare l'Iban all'Inps. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 4 Pagina 14 di 27 NORME E TRIBUTI press LinE 05/03/2012 - 311 12S Lavoratorì sfranieri, L'accordo di integrazione con lo Stato dovrà essere sottoscritto da coloro che richiedono una carta di durata almeno annuale • • • Immigrati, al via il permesso a punti Scatta il 10 marzo il titolo di soggiorno subordinato alla conoscenza dell'italiano e delle istituzioni PAGINA A CURA DI Marco Noci Dal io marzo, il permesso di soggiorno dei lavoratori stranieri che faranno ingresso in Italia sarà vincolato al rispetto dell'accordo di integrazione fra lo straniero e lo Stato, disciplinato dall'articolo 4-bis, comma 2, del Testo unico sull'immigrazione. L'accordo riguarda tutti gli stranieri di età compresa fra i 16 e i 65 anni che entreranno in Italia, per la prima volta, dal lo marzo 2012 e chiederanno il rilascio di un permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno. Il regolamento non si applica ai minori non accompagnati o legalmente affidati e agli stranieri soggiornanti per motivi umanitari sulla base di un progetto di assistenza e integrazione sociale. Per il minore che ha compiuto i 16 anni, l'accordo è firmato dai genitori o da chi esercita la potestà genitoriale. Lo straniero che presenta istanza di permesso di soggiorno allo sportello unico per l'Immigrazione o alla Questura stipula, quindi, con lo Stato, un accordo di integrazione articolato per crediti. L'accordo è redatto in duplice originale, di cui uno è consegnato allo straniero, tradotto nella lingua da lui conosciuta oppure, se non è possibile, in inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, albanese, russo o lingua filippina. Per lo Stato, l'accordo è stipulato dal prefetto o da un suo delegato. Alla sottoscrizione dell'accordo, sono assegnati allo straniero sedici crediti, corrispondenti al livello Al di conoscenza della lingua italiana parlata. Conta sottoscrizione dell'accordo, lo straniero si impegna a conseguire entro due anni una conoscenza poco più che elementare (livello Az) dell'italiano e una conoscenza «sufficiente» dei «principi fondamentali della Costituzione», delle «istituzioni pubbliche» e «della vita civile in Italia», in particolar modo per quanto riguarda sanità, scuola, servizi sociali, lavoro e obblighi fiscali e si impegna poi a far frequentare ai figli la scuola dell'obbligo. Entro tre mesi dalla firma, lo straniero deve seguire un mini-corso gratuito di «formazione civica e informazione sulla vita civile» che dura tra cinque e dieci ore. I crediti si perdono in caso di condanne penali anche RECAWSMO È necessario accumulare 30 crediti in due anni La risoluzione per inadempimento può portare all'espulsione non definitive, misure di sicurezza personali e illeciti amministrativi e tributari. Lo Stato, tramite lo sportello unico per l'immigrazione, si impegna a favorire l'integrazione dello straniero tramite iniziative in collegamento con Regioni ed enti locali e con organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, ad agevolare l'accesso alle informazioni che aiutano gli stranieri a comprendere i principi della Costituzione e dell'ordinamento dello Stato e ad assicurare la partecipazione gratuita dello straniero a una sessione di formazione civica e di informazione sulla vita in Italia della durata di un giorno. L'accordo decade in caso di provvedimento negativo in relazione al permesso di soggiorno. A due anni dalla firma (più un eventuale anno di proroga), lo sportello unico per l'immigrazione esamina la documentazione presentata dallo straniero (attestati di frequenza a corsi, titolo di studio e così via) o, se questa manca, lo sottopone a un test. Un mese prima della scadenza dei due anni, lo sportello unico invita, infatti, lo straniero a presentare entro 15 giorni la documentazione relativa ai motivi di acquisto dei crediti e la certificazione relativa all'adempimento dell'obbligo di istruzione per i figli minori o, in assenza, la prova di essersi adoperato per evitare l'inadempimento, e procede all'acquisizione d'ufficio della documentazione relativa ai motivi di decurtazione. L'efficacia dell'accordo può essere sospesa o prorogata, su richiesta, se sussiste un legittimo impedimento, opportunamente documentato, derivante da gravi motivi di salute, da gravi motivi di famiglia, da motivi di lavoro, dalla frequenza di corsi o tirocini di formazione, aggiornamento o orientamento professionale e da motivi di studio all'estero. La risoluzione dell'accordo per inadempimento determina la revoca o il rifiuto di rinnovo del permesso di soggiorno e l'espulsione dello straniero, salvo che lo straniero appartenga a una categoria per cui vige un divieto di espulsione. Allo straniero che raggiunge o supera i 46 crediti, sono concesse agevolazioni per la partecipazione ad attività culturali o formative, erogate da soggetti individuati dal ministro del Lavoro. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 13 immoun, al In il pena Pagina 15 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 -311 Come funzionano i crediti 0: I CHI È COINVOLTO Stranieri fra 16 e 65 anni che entrano in Italia dal 10 marzo 2012 e chiedono un permesso di almeno un anno .'2 I CHE PESO HA L'ACCORDO Alla sotto crizione sono assegnati allo straniero 16 crediti. Per' adempiere all'accordo, lo straniero deve accumulare 30 crediti in due anni. La risoluzione dell'accordo per inadempimento determina la revoca o il rifiuto di rinnovo del permesso di soggiorno e espulsione dello straniero . ?I I ACQUISTO DE I CREDITI. • Conoscenza della lingua italiana : d n zaa '''ealì' cl :e' uPlutnu tria civica e della vita civile in Italia: da punti • Percorsi di istruzione per adulti, corsi di istruzione ' . formazioneprofesionale: punti a • Corsi di studi universitari o d' alta formazione i Italia:da punti a • Conseguimento di d' studio con valore legale in' I talia: da a punti Corsi di integra;ione linguistica e soci punti • Attività imprenditoriali: punti Scelta di un punti Contratto d'affitto o d'acquisto di una cas 04 I PERDITA DEI CREDITI • Condanne (anche non , . definitive anche patteggiate) per reati: da .2 a 2.3 punti • Misure di sicurezza personali. da a punti • Sanzioni (definitive) per i leciti' amministrativi o . , tri u ari. da a :\ pun Pagina 13 . immoun, al Ida il pena Pagina 16 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 91 DM Per rilesde e flenevo, Annunciato l'allungamento della validità Resta il contributo da 80 a 100 curo Va da un minimo di 8o euro a un massimo di 200 euro, in base alla tipologia di titolo richiesto, il contributo a carico degli stranieri che chiedono il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Questo contributo (per alcuni versi assimilabile a una tassa o imposta), è in vigore dal 3o gennaio scorso (introdotto dalla legge 94/2009 sulla sicurezza, ha trovato attuazione, infatti, con il decreto del ministero dell'Economia del 6 ottobre 2011, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011). L'imposto del contributo è pari a 8o euro se la durata del permesso è compresa fra 3 mesi e un anno (ad esempio lavoro stagionale o attesa occupazione), a loo euro se la durata è superiore a un anno e inferiore o pari a due anni (ad esempio lavoro o motivi familiari), 200 euro per il permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo, la vecchia carta di soggiorno. Il nuovo importo si aggiunge alle somme già corrisposte dagli stranieri per il rilascio del titolo di soggiorno: 14,62 euro per la marca da bollo, 27,50 euro per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico e 3o euro per il servizio di poste italiane. In base a quanto annunciato dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, il contributo a carico degli stranieri per il rilascio-rinnovo dei permessi non sarà rimesso in discussione, perchè destinato a sostenere l'attività degli uffici «preposti all'espletamento delle istruttorie» e ad alimentare il Fondo rimpatri. L'onere economico a carico degli stranieri dovrebbe ridursi indirettamente, però, per effetto dell'allungamento della validità, in particolare in fase di rinnovo, delle tipologie di permesso più diffuse, quelle per lavoro e per motivi familiari, anche questo annunciato dal ministro. L'allungamento della durata dei permessi dovrebbe arrivare con un emendamento al Dl semplificazioni (D15/2012) all'esame della Camera. Lo stesso ministero dell'Interno, conia circolare del 27 gennaio 2012, aveva chiarito che l'eventuale mancato pagamento del contributo è da considerare irregolarità sanabile e che la verifica del pagamento spetta all'ufficio immigrazione della Questura e non all'ufficio postale, in occasione dell'invio del kit di richiesta del permes- so di soggiorno. La metà del gettito derivante dalla riscossione del contributo sui permessi va ad alimentare il Fondo rimpatri. La quota residua, in base al decreto del ministero dell'Economia che ha dato attuazione al contributo, è assegnata al ministero dell'Interno con le seguenti finalità: per il 4o%, all'ordine pubblico e alla sicurezza, per 113" alle attività degli sportelli unici per l'immigrazione, e per il 30% all'attuazione dell'Accordo di integrazione fra lo straniero e lo Stato. La nuova tassa non tocca i permessi dei minori, degli stranieri che entrano in Italia per cure mediche (e i loro accompagnatori), e non riguarda coloro che chiedono un permesso per asilo, protezione sussidiaria o motivi umanitari. Il contributo non è previsto, poi, per chi chiede l'aggiornamento o la conversione di un permesso di soggiorno valido. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 13 Pagina 17 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 91 DM Semp kaAont Iter agevolato Per gli stagionali extra Ue vale il silenzio-assenso Procedura agevolata (silenzio-assenso) per l'assunzione di lavoratori stagionali e possibilità di concedere l'autorizzazione al lavoro stagionale a più datori di lavoro che impieghino lo stesso lavoratore straniero per periodi successivi. È quanto prevede l'articolo 17 del Dl 5/2012 su semplificazioni e sviluppo, pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» 33 del 9 febbraio 2012, attualmente all'esame del Senato. Lo stesso articolo conferma la procedura per cui l'assunzione dei lavoratori stranieri è subordinata, come per i lavoratori comunitari, alla sola comunicazione obbligatoria al Centro per l'impiego, entro il giorno antecedente l'assunzione. La comunicazione obbligatoria anticipata al centro per l'impiego assolve, a tutti gli effetti di legge, anche agli obblighi di comunicazione allo sportello unico per l'immigrazione della stipula del contratto di soggiorno per lavoro subordinato concluso direttamente tra le parti per l'assunzione di lavoratore regolarmente soggiornante (articolo 5-bis del decreto legislativo 286 del 25 luglio 1998). L'articolo 17 del Dl 5/2012 introduce il comma 2-bis all'articolo 24 del Testo unico sull'immigrazione per cui, se lo sportello unico per l'immigrazione, trascorsi i venti giorni, non comunica al datore di lavoro il proprio diniego, la richiesta si intende accolta, nel caso in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: la richiesta riguarda uno straniero già autorizzato l'anno precedente a prestare lavoro stagionale presso lo stesso datore di lavoro richiedente; il lavoratore stagionale nell'anno precedente è stato regolarmente assunto dal datore di lavoro e ha rispettato le condizioni indicate nel permesso di soggiorno. È inserito nello stesso articolo anche il comma 3-bis, secondo il quale, fermo restando il limite di permanenza di nove mesi, l'autorizzazione al lavoro stagionale si intende prorogata e il permesso di soggiorno può essere rinnovato in caso di nuova opportunità di lavoro stagionale ofONDIMN E La richiesta deve riguardare una persona già assunta regolarmente l'anno precedente dallo stesso datore ferta dallo stesso o da altro datore di lavoro. L'autorizzazione al lavoro stagionale può essere concessa, nel rispetto dei limiti temporali minimi e massimi (da venti giorni a 9 mesi), anche a più datori di lavoro, oltre al primo, che impiegano lo stesso lavoratore straniero per periodi Nuovi ingressi con il contratto Per l'assunzione di lavoratori extracomunitari, in possesso di permesso di soggiorno per lavoro subordinato in corso di validità, la comunicazione di assunzione al centro per l'impiego assolve anche agli obblighi di comunicazione della stipula del contratto di soggiorno (Modello Q). È quanto prevede l'articolo 17, comma i, del decreto legge 5/2012. Per l'assunzione di cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Pagina 18 di 27 di lavoro successivi ed è rilasciata a ciascuno di essi, ancorché il lavoratore, a partire dal secondo rapporto di lavoro, si trovi legittimamente presente nel territorio nazionale in ragione dell'avvenuta instaurazione del primo rapporto di lavoro stagionale. In questa ipotesi, il lavoratore è esonerato dall'obbligo di rientro nello Stato di provenienza per il rilascio diunulteriore visto di ingresso da parte dell'autorità consolare italiana e il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere rinnovato, nel rispetto dei limiti temporali minimi e massimi di cui sopra, fino alla scadenza del nuovo rapporto dilavoro stagionale. Infine, la richiesta di assunzione, per le annualità successive alla prima, può essere effettuata da un datore di lavoro anche diverso dal datore di lavoro che ha ottenuto il nullaosta triennale al lavoro stagionale. RIPRODUZIONE RISERVATA Italia, dunque, non sarà più necessario compilare e sottoscrivere il contratto di soggiorno, così come già anticipato dalla nota del ministero del Lavoro n. 4773 del 28 novembre 2011 e dalla circolare del ministero dell'Interno n.113 dell'u gennaio 2012. Questa novità non interessa, però, gli stranieri che entrano per la prima volta in Italia con visto per lavoro subordinato: entro otto giorni dall'ingresso, questi lavoratori dovranno presentarsi allo sportello unico per l'immigrazione che ha rilasciato il nulla osta all'assunzione, per firmare il contratto di soggiorno per lavoro subordinato e per predisporre la domanda di permesso di soggiorno. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 13 press LinE NORME E TRIBUTI 91 DM 05/03/2012 Dopo le mancate modifiche del decreto semplificazioni Fisco pesante sugli edifici dei Comuni, ex Iacp e storici Le correzioni all'Imu non accolte nel decreto legge sulle semplificazioni fiscali lasciano aperti numerosi problemi. A cominciare dalla questione degli immobili comunali non adibiti a compiti istituzionali. La questione nasce dalla infelice formulazione dell'ultimo comma dell'articolo 9, Dlgs 23/2011 (federalismo fiscale), che ha introdotto una duplice condizione per l'esonero dei beni comunali: a) l'unità deve essere ubicata nel territorio dell'ente e b) deve essere destinata esclusivamente a compiti istituzionali. In precedenza gli immobili siti nel territorio del soggetto attivo dell'Ici erano sempre esclusi dal tributo. Secondo la Cassazione, inoltre, la destinazione a compiti istituzionali richiede l'utilizzo diretto delbene da parte del possessore. Cosa esclusa, ad esempio, per le case popolari affittate dall'ente o i teatri comunali dati in gestione a terzi. La preoccupazione non riguarda tanto l'Imu propria, che si tradurrebbe in una partita di giro, quanto l'imposta erariale de13,8 per mille. La previsione che si è cercato inutilmente di introdurre nel decreto fiscale escludeva da Imu i beni ubicati nel territorio del Comune impositore. Se davvero la ragione della mancata modifica è l'assenza di copertura, sotto il profilo del gettito, è evidente che l'allarme è purtroppo fondato. Un tentativo ardito di soluzione interpretativa consiste nelvalorizzare le modalità di pagamento dell'imposta erariale, che deve avvenire "contestualmente" all'imposta municipale propria: se si può sostenere che per gli immobili "locali" l'obbligazione relativa R.EVIS1ONE <0a;MGATA» In alcuni casi le soluzioni interpretative possono alleviare il carico tributario ma resta urgente l'intervento legislativo all'Imu propria si estingue per confusione, non essendoci obbligo di pagamento di que sta non dovrebbe nascere nemmeno il debito per il tributo erariale. Un altro tema scottante è quello dei beni degli Iacp e dei soggetti a questi succeduti, in base alle legislazioni regionali. Allo stato, per tali immobili spetta solo la detrazione di 200 euro, che grava solo sulla quota comunale, mentre l'aliquota applicabile resta il 7,6 per mille, salvo diversa deliberazione comunale.È tuttavia evidente che difficilmente le ridotte risorse ditali istituti potranno coprire un simile aggravio impositivo. Sarebbe indubbiamente auspicabile quantomeno la previsione di applicabilità dell'aliquota ridotta del 4 per mille. Disco rosso inoltre perle agevolazioni relative ai fabbricati d'interesse storico-artistico e agli immobili inagibili o inabitabili, che oggi scontano le aliquote ordinarie. Per le unità inagibili o inabitabili l'unica strada sembra quella di proporre una variazione della rendita per tener conto dell'effettivo stato delbene. Due modifiche, infine, sembrano invece inevitabili. Una è sul termine di presentazione della dichiarazione Imu, assente nel testo di legge. Sarà anche da capire se, per il primo anno di applicazione, vi sarà l'obbligo generalizzato della stessa. L'altra modifica attiene al conteggio del primo versamento, da effettuarsi entro il i8 giugno. Dovrà infatti disporsi che questo avvenga con le aliquote base (7,6 e 4 per mille) e la detrazione di 200 euro, salvo conguaglio in sede di saldo di dicembre. Lu. Lo. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 15 Pagina 19 di 27 NORME E TRIBUTI press LinE 05/03/2012 - 34.1 .......„......„.......„......„.......„......„.......„......„.......„ .khubu IL 3,8 per mille dovuto all'Erario limita le decisioni dei sindaci Imu, i vincoli alle manovre A rischio gli sconti agli immobili locati e a quelli produttivi Luigi Lovecchio Il perimetro dei poteri comunali in materia di Imu è apparentemente molto ampio. Nella disciplina di riferimento, rappresentata sia dagli articoli 8 e 9, Dlgs 23/2011, sia dall'articolo 13, D1201/ton (salva-Italia),sono infatti richiamate la facoltà previste negli articoli 52 e 59, Dlgs 446/97. E però evidente che il limite principale a questi poteri deliberativi è rappresentato dalla quota di imposta erariale, pari al 3,8 per mille dell'imponibile riferito a tutti gli immobili, con le sole eccezioni dell'abitazione principale e dei fabbricati rurali strumentali. I Comuni infatti non possono disporre di un tributo statale,ma solo dell'imposta di propria pertinenza. In concreto, questo significa, ad esempio, che non potranno comunque adottare aliquote Imu inferiori al 3,8 per mille, come sembra indirettamente desumibile anche dall'articolo 56 del decreto legge sulle liberalizzazioni (agevolazioni per gli immobili delle imprese costrut- trici). Ugualmente, eventuali agevolazioni deliberate in termini di riduzioni di aliquote ovvero di detrazioni incideranno solo sull'imposta comunale e mai su quella statale. Le disposizioni dell'Imu sperimentale consentono di ridurre le aliquote fino al 4 per mille per gli immobili locati, per ifabbricati appartenenti alle impreUMM Possibile un alleggerimento sulle abitazioni ai parenti Dubbi sulla facoltà di legare le riduzioni alla categoria catastale se e per gli immobili dei soggetti Ires. Si tratta delle Ire categorie che subiscono la penalizzazione derivante dall'aggravio dell'aliquota del tributo patrimoniale unitamente alla duplicazione con le imposte sui redditi. L'articolo 8, Dlgs 23/2011, peraltro, consente di differenziare tali riduzioni di aliquote per categorie di immobili. Si tratta di disposizione che appare pienamente compatibile con l'Imu sperimentale. Ne deriva che, in linea di principio, potranno adottarsi aliquote di favore ad esempio per gli immobili delle imprese artigiane oppure per quelli delle imprese neo costituite ovvero ancora per gli stabilimenti industriali. Si ritiene inoltre senz'altro ammissibile una specifica aliquota, anch'essa di vantaggio, per i fabbricati locati a canone concordato. In linea generale, si è dell'avviso che siano legittime le differenziazioni non fondate sulla mera appartenenza ad una categoria catastale. Si pensi ancora, ad esempio, alle locazioni di locali commerciali effettua Le nel centro storico. Appare invece rischioso differenziare il prelievo in funzione della sola tipologia catastale (ad esempio, un'aliquota specifica per gli immobili Aio). In questo caso, infatti, potrebbe essere eccepito che la differenziazione è già insita nella rendita catastale attribuita all'immobile e non può essere effettuata anche a livello di aliquote. Si ritiene inoltre che nulla impedisca di adottare aliquote agevolate per gli immobili concessi in comodato d'uso a parenti, laddove si consideri questa fattispecie meritevole di promozione. Non si tratterebbe ovviamente di una assimilazione all'abitazione principale, poiché questa possibilità è stata soppressa dal D1 201/2011, ma per l'appunto di una aliquota di vantaggio. Al riguardo, andrebbe tuttavia ricordato che per tali tipologie l'Imu comporterà dal 2012 l'assorbimento dell'Irpef. A monte di qualsiasi valutazione in ordine all'opportunità delle variazioni di aliquote occorrerebbe peraltro tenere nella debita considerazione le esigenze di semplificazione dei contribuenti. Se infatti la quota di imposta erariale dovesse, come per vero sembra inevitabile, costringere i soggetti passivi ad un doppio calcolo della nuova imposta patrimoniale, è evidente che la moltiplicazione delle aliquote renderebbe ancora più complessi i conteggi. -,PRODLZIONI 5LRVATA Pagina 15 '1171.1,111 Pagina 20 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 91 DM 05/03/2012 la pendeam Domande presentate in base a una norma abrogata Conto incerto per i fabbricati con richiesta di «ruralità» Pasquale Mirto Pagamenti Imu incerti per i contribuenti che hanno presentato domanda per il riconoscimento della ruralità degli immobili. Infatti l'articolo 7, comma 2-bis, del decreto legge 7o/2011 è stato abrogato, dal i ° gennaio 2012, dalla manovra salva-Italia (decreto legge 201/2011), fermi restando «gli effetti delle domande divariazione presentate». E l'articolo 13 del decreto legge 201/2011 precisa, in modo analogo, che le domande presentate (e da presentare) «producono gli effetti previsti in relazione al riconoscimento del requisito della ruralità». Il problema è ora capire, in presenza di una domanda di variazione catastale, per esempio, dalla categoria D/8 alla categoria D/io, come debba essere corrisposta l'Imu a giugno, tenendo conto che gli effetti sono rilevanti non solo per il contribuente ma anche per lo Stato e il Comune. Consideran- do una rendita di ioomila euro (il grande capannone di una coop), se il contribuente può assumere in via provvisoria la categoria rurale, verserà una Imu di 12.600 euro (2 per mille), che andrà interamente al Comune; se, invece, dovrà utilizzare la categoria non rurale, verserà 47.880 euro (7,6 per EITI EFFETTI Il problema fa vacillare il gettito stimato dai municipi e dallo Stato che ammonta a circa un miliardo mille) che andranno per metà anche allo Stato. Gli effetti della presentazione della domanda erano disciplinati dall'articolo 7, comma 2-ter, del decreto legge 70/2011, che prevedeva la possibilità per il contri- buente, se non fosse intervenuta la convalida della domanda di attribuzione della categoria rurale entro il 3o giugno 2012 (termine inizialmente fissato al 20 novembre 2011, prorogato dall'articolo 13, comma 21, del D1201/2011 ma abrogato in sede di conversione), di assumere in via provvisoria, per altri 12 mesi, l'avvenuta attribuzione della categoria rurale richiesta, salvo precisare che in caso di mancata convalida, il contribuente sarebbe stato tenuto a pagare le imposte non versate, gli interessi e le sanzioni in misura raddoppiata. Ora manca qualsiasi termine di riferimento, non essendo previsto né un termine entro il quale l'agenzia del Territorio deve convalidare le domande di variazione né un termine entro il quale il contribuente può assumere in viaprovvis orla la categoria rurale. E solo stabilita l'emanazione di un decreto con cui il ministero dell'Economia deve stabili- re le modalità per inserire negli atti catastali la sussistenza del requisito di ruralità. L'aver previsto che restano salvi gli effetti delle domande di variazione presentate serve sicuramente a considerare legittimo il mancato versamento del saldo Ici 2011, per le domande di variazione già presentate nel 2011, ma non aiuta a orientare il contribuente per il versamento dell'Imu. Il problema evidenziato impatta poi sulle stime sul gettito Imu fatte dai Comuni e dallo Stato, visto che riguarda fabbricati oggi iscritti in catasto in categoria non rurale e considerati nelle stime come paganti l'aliquota ordinaria. Considerando il numero delle domande presentate su un campione di comuni si stima che a livello nazionale il gettito Imu interessato, calcolato ad aliquota base 7,6 per mille sia di circa i miliardo, che con il passaggio all'aliquota rurale si ridurrà di oltre 730 milioni, compensati solo in minima parte dall'iscrizione in catasto dei fabbricati rurali oggi ancora iscritti al catasto terreni Infine, a complicare il quadro per i Comuni manca ancora nell'Imu la disciplina relativa al rimborso della quota statale. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 15 Pagina 21 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 91 DM Cassamento, L'abrogazione della disposizione interpretativa Incombe l'Ici sugli agricoli con effetto retroattivo Ennio Dina Gli effetti del decreto salvaItalia sul trattamento fiscale dei fabbricati rurali sono abbastanza chiari per quel che riguarda l'Imu, mentre suscitano molti interrogativi per quel che riguarda l'Ici. Per l'Imu è evidente l'imponibilità dei fabbricati rurali, con aliquota ridotta per quelli che hanno i requisiti di abitazione principale e aliquota base per gli altri (salvi interventi agevolativi dei Comuni), mentre per gli immobili rurali strumentali vi è l'applicazione dell'apposita aliquota ridotta. L'individuazione di questi ultimi sarà possibile grazie al classamento in Dho sia in seguito alla procedura innescata dal Dl 70/2011 che con i Docfa.In questo modo il legislatore ha accolto la tesi della Cassazione a sezioni unite n. 18565 de12009: la ruralità dei fabbricati è comprovata dal loro classa- mento nelle apposite categorie catastali. Ha anche risolto il problema posto dall'agenzia del Territorio rispetto alla collocazione delle abitazioni nella categoria A/6. Resta il problema dei requisiti necessari per il riconoscimento della ruralità, ai fini dell'accatastamento, per i fabbricati a destinazione strumentale. Molto più significativi potrebbero essere gli effetti del salvaItalia sull'Ici. L'introduzione della procedura di riconoscimento dei requisiti di ruralità da parte del D170/2011 aveva spinto a ip otizzare una valenza retroattiva alla procedura stessa sulla base della richiesta del possesso dei requisiti di cui al comma 3 e 3-bis dell'articolo 9 del Dlgs 557/93 da almeno cinque anni. La tesi non era sostenibile in quanto la norma non prevede la validità retroattiva del nuovo classamento e una sua interpretazione esten- siva sarebbe stata in contrasto con la costante giurisprudenza della Cassazione (n.10646/2005 e n. 6627/2009) che ammette solo l'eventuale retroattività alla data di presentazione della denuncia (n. 12029/2009). Il dubbio è tuttavia superato dal ripristino operato con il Dl 201/2011 con l'abrogazione della norma di interpretazione autentica che esclude l'imponibilità Ici dei fabbricati rurali. La Cassazione, in un'occasione molto simile relativa agli effetti determinati dall'abrogazione di una norma di interpretazione autentica (sentenza n. 13319/2006) ha affermato: «La natura interpretativa della norma di cui al citato comma... ne comporta la conseguente retroattività: la successiva norma abrogatrice non può che avere la medesima efficacia, retroagendo anch'essa al tempo della norma anteriore interpretata... in altri termini, l'intervenuta abroga- zionehareso la normainterpretativa, se così si può dire, una norma inutiliter data, restituendo inalteratala situazione allaprecedente contrapposizione ermeneutica tra i diversi significati possibili attribuiti alla norma interpretata». Pertanto, l'abrogazione della norma di interpretazione autentica ripristina l'eventuale contrasto interpretativo preesistente. Nel caso specifico, date le caratteristiche di fatto innovative della norma interpretativa, non ci sono dubbi circa la portata dellanorma (articolo 2, commaidettera a) del Dlgs 504/92), che prevede l'imponibilità ai fini Ici di tutti i fabbricati iscritti o iscrivibili a catasto, compresi quindi anche i rurali. L'abrogazione ha valenza retroattiva, come chiarito dalla Cassazione, per cui appare del tutto irrilevante il fatto che la norma di abrogazione sia entrata invigore 111'gennaio 2012 e non il giorno della pubblicazione del decreto. Sulla scorta di quanto sopra sembra quindi preferibile la tesi del ripristino dell'imponibilità dei fabbricati rurali ai fini Ici con valenza retroattiva. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 15 Pagina 22 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 91 DM .sende. I criteri per salvare le strutture Le società partecipate aspettano il bilancio 2012 Stefano Pozzoli Sarà necessario attendere i bilanci del 2012, che saranno approvati nel 2013, per decretare la "salvezza" delle società partecipate dai Comuni con meno di 30mila abitanti. È quanto emerge interpretando l'articolo 14, comma 32, del decreto legge 78/2010, che impone ai Comuni minori di mettere in liquidazione le società che non rispettano determinati requisiti. La norma è stata più volte ritoccata dal legislatore e gli interventi non hanno certo reso più semplice la comprensione della disposizione, che prevede termini distinti, difficili da coordinare. I Comuni devono cedere o mettere in liquidazione le società "incriminate" entro il 31 dicembre 2012. Ma questa disposizione non si applica alle società che, al 31 dicembre 2012, abbiano il bilancio in utile negli ultimi tre esercizi e non abbiano mai subito una ricapitalizzazione per perdite. Occorre chiarire se in questo triennio resta incluso anche il bilancio al 31 dicembre 2012: quest'ultimo era compreso nella valutazione del triennio in base al testo precedente della norma, che fissava al 31 dicembre 2013 il termine per mettere in liquidazione le società, ma ora (dopo la modifica del decreto legge 138/2011) il punto va chiarito. In teoria, Le scadenze I comuni con meno di 30mila abitanti devono mettere in liquidazione le società o cedere le partecipazioni. Si salvano le società che: • hanno, al 31dicembre 2012, il bilancio in utile negli ultimi tre esercizi; • non hanno subìto riduzioni di capitale per perdite di bilancio; • non hanno subìto ricapitalizzazioni per coprire le perdite di bilancio • I Comuni che hanno tra 30mila e 50mila abitanti possono conservare una sola società. Le altre devono essere messe in liquidazione • Secondo la Corte dei conti, il legislatore ha commesso un errore formale: la scadenza reale è il31 dicembre 2013 dato che non sono stati modificati i tempi previsti dall'articolo 14, comma i, lettera a), del decreto 78/2010, (che prevede i tagli ai trasferimenti in due misure nel 2011 e dal 2012), l'inciso "31 dicembre 2012" va letto in senso tecnico e inteso come riguardante il bilancio dell'esercizio 2012, che verrà approvato nel 2013. Pertanto, dovrebbero essere presi in considerazione i bilanci del 2010,2011 e 2012. S i potranno quindi verificare due casi: se la società osservata ha subito ricapitalizzazioni per perdite nel corso della sua vita o ha subito perdite nel nel 2011, dovrà essere messa in liquidazione entro il 31 dicembre 2012; altrimenti, sarà necessario attendere l'esame anche del bilancio 2012 per dare alla società certezza di continuità. Il tema, peraltro, è molto delicato, perché investe anche i criteri di valutazione da adottare in sede dibilancio di esercizio: uno degli elementi essenziali è il "going concern", ossia il criterio della continuità aziendale. Occorre chiarire anche la disposizione che prevede che i comuni tra i 3o e i 5Omila abi2010 o tanti possono detenere una sola società: le altre - si legge nel decreto legge 78 -vanno messe in liquidazione le altre entro il 31 dicembre 2011. Ma la Corte dei conti (Sezione di controllo per la Lombardia, parere 602/2011) ha considerato questa data frutto di un errore formale e ha inteso come scadenza corretta quella del 31 dicembre 2013. La scelta della magistratura contabile permette anche di chiarire che la disposizione va interpretata nel senso che se i comuni più piccoli non possono avere società da soli (salvo associarsi con altri, fino a raggiungere i 30mila abitanti), per i comuni maggiori è concessa un'eccezione. Ovviamente potranno avere ulteriori società, ma solo insieme ad altri comuni. Si ricorda, infine, che la norma non si riferisce a tutte le società, ma solo a quelle che non hanno una regolamentazione di settore (queste ultime si pongono in posizione di specialità nei confronti della norma). A confermarlo, oltre a numerosi pareri della Corte dei conti, anche i differenti poteri affidati al Prefetto in caso di inadempienza. In riferimento all'articolo 14, comma 32, è stabilita una procedura semplice e diretta: il Prefetto attribuisce un termine al Comune e se questo non adempie nomina un commissario per la messa in liquidazione della società (articolo 16, comma 14, del decreto legge 138/2011). Invece, l'articolo 4, comma 32-bis, del medesimo decreto legge 138/2011 fissa regole diverse e più prudenti per le società di servizi pubblici locali. e RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 15 Pagina 23 di 27 NORME E TRIBUTI press LinE 05/03/2012 k,ontrtti 91 DM tkL Sostituzione del soggetto inadempiente in base al Durc L'ente salda i contributi pregressidell'appaltatore La Pa gira a Inps e Inail i compensi dell'impresa Punto per punto INTERVENTO DELLA STAZIONE APPALTANTE COME SOSTITUTO CONTRIBUTIVO • È previsto dall'articolo 4 del Dpr 207/2010 in caso di rilevazione di Durc irregolare dell'appaltatore • Va effettuato successivamente alla ritenuta obbligatoria progressiva dello 0,50% Alberto Barbiero Le amministrazioni appaitanti devono operare come sostituti contributivi anche quando il corrispettivo dovuto all'appaltatore copre solo parzialmente i debiti che lo stesso ha nei confronti degli enti previdenziali. Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha definito con la circolare 3 del 16 febbraio 2012 gli aspetti applicativi della procedura prevista dall'articolo 4 del regolamento attuativo del codice dei contratti pubblici. La disposizione del Dpr 2o7/2010 prevede infatti che le amministrazioni aggiudicatrici, quando ottengono un Durc che segnali un'inadempienza contributiva relativa a uno o più soggetti impiegati nell'esecuzione del contratto, devono trattenere dal certificato di pagamento l'importo corrispondente all'inadempienza e, successivamente, pagare quanto dovuto per le inadempienze accertate direttamente agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la Cassa edile. La norma, in sostanza, prevede un particolare meccanismo attraverso il quale, quando il Durc evidenzia irregolarità nei versamenti dovuti agli enti previdenziali, le stazioni appaltanti si sostituiscono al debitore principale, versando — in tutto o in parte — le somme dovute in forza del contratto di appalto direttamente agli stessi enti creditori. Il ministero del Lavoro chiarisce anzitutto che sotto il profilo operativo la trattenuta, da parte VERSAMENTO AGLI ENTI PREVIDENZIALI • L'Amministrazione versa le somme del suo debito all'appaltatore agli enti previdenziali, per colmare i debiti contributivi che l'appaltatore ha verso di questi • Il versamento delle somme è distribuito tra gli enti previdenziali in proporzione ai debiti dovuti • Per combinare il versamento con quello di altre amministrazioni, la stazione appaltante preavvisa del pagamento gli enti previdenziali INTERVENTO SOSTITUTIVO PER DEBITI CONTRIBUTIVI DEI SUBAPPALTATORI CORRELAZIONE CON VERSAMENTI A EQUITALIA • In caso di pagamento superiore • L'amministrazione interviene come sostituto contributivo solo dopo l'intervento analogo dell'a ppaltatore a 10.000 euro, il versamento agli enti previdenziali per l'intervento sostitutivo ha la priorità rispetto al versamento a Equitalia per soddisfare eventuali debiti verso l'erario dell'amministrazione aggiudicatrice, delle somme dovute all'appaltatore va effettuata successivamente alle ritenute indicate dal comma 3 dello stesso articolo 4, in base al quale sull'importo netto progressivo delle prestazioni si opera una ritenuta dello 0,50% e il complesso di tali ritenute può essere svincolato soltanto in sede di liquidazione finale. Quindi la stazione appaltante prima procede alla ritenuta dello 0,5o% e poi, con la somma restante, paga gli eventuali debiti previdenziali dell'appaltatore. L'intervento sostitutivo può operare anche quando lo stesso debito può colmare solo in parte le inadempienze dell'appaltatore evidenziate nel Durc. Le somme finalizzate a soddi- sfare i crediti devono essere ripartite tra gli istituti e le Casse edili creditori in proporzione dei crediti di ciascun ente previdenziale evidenziato nel documento di regolarità contributiva. Per consentire il coordinamento di più possibili interventi sostitutivi da parte di amministrazioni che abbiano contratti di appalto con lo stesso operatore economico irregolare sotto il profilo contributivo, il ministero del Lavoro sollecita le stazioni appaltanti a preavvisare gli enti previdenziali prima di procedere ai versamenti. Sempre a garanzia dell'effettività delle somme dovute, è importante che le amministrazioni comunichino tempestivamente agli enti previdenziali i pagamenti effettuati. In relazione ai debiti contributivi dei subappaltatori, a fronte del principio solidaristico che coinvolge sia gli appaltatori sia le amministrazioni appaltanti, queste ultime devono operare con l'intervento sostitutivo solo per le somme residue rimaste dopo l'analogo intervento dell'appaltatore. In tal caso, inoltre, quanto corrisposto dall'amministrazione non può eccedere ilvalore del debito che l'appaltatore ha nei confronti del subappaltatore alla data di emissione del Durc irregolare. La circolare 3/2012 ha inoltre chiarito il rapporto tra i versamenti connessi all'intervento dell'amministrazione come sostituto previdenziale e quelli da realizzare per coprire debitiverso l'erario rilevabill pres so Equitalia in caso di pagamenti superiori a io.000 euro. Il ministero del Lavoro ha precisato che l'attivazione dell'intervento sostitutivo anche in tali situazioni impedisce il pagamento dell'appaltatore, poiché le somme spettanti originariamente a quest'ultimo sono versate agli enti previdenziali, così salvaguardando il principio contenuto nell'articolo 48-bis del Dpr 602/1973. Peraltro, solo l'applicazione prioritaria del meccanismo previsto dall'articolo 4 del regolamento attuativo del codice dei contratti consente alle imprese, in prospettiva, di ottenere un Durc regolare e, pertanto, di continuare a operare sul mercato, salvaguardando anche i crediti dell'amministrazione fiscale (che potrebbero, viceversa, essere compromessi se si volesse soddisfarli primariamente, lasciando inalterata l'irregolarità del Dure e impedendo all'operatore economico di partecipare agli appalti). Pagina 16 PIPROD LIME RISERVATA rentebt;klai,rei;da prepe..1 dell'appaltatore Pagina 24 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 05/03/2012 Immigrazione: partito il nuovo programma di formazione 91 DM Annalisa Giovannini Al via la nuova edizione della formazione in materia di immigrazione. È stata avviata nel mese di febbraio la seconda edizione del programma di formazione integrata sulle tematiche dell'immigrazione che l'Anci e Ancitel hanno inaugurato nel 2010. Sono oltre 70o i Comuni coinvolti, e appartengono quest'anno a cinque regioni. L'elenco comprende un territorio del Nord Italia (la Lombardia), due del Centro (Toscana, e Umbria) e due del Sud (Abruzzo e Molise). L'iniziativa, maturata con successo nell'ambito di un programma quadro di collaborazione con il ministero dell'Interno, in particolare con il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, è realizzato per affrontare temi approfonditi ormai da anni dall'associazione ed è rivolto a due obiettivi: semplificare le procedure amministrative in materia di immigrazione e sperimentare nuovi modelli organizzativi per l'accoglienza e l'integrazione dei cittadini stranieri. Insieme, in aula, saranno presenti dirigenti e responsabili dei servizi demografici, sociali e della polizia municipale. Il programma si articola su due assi formativi complementari: seminari tematici "dal vivo" e un corso di formazione online che integra le tematiche trattate in presenza. In questa edizione, l'interesse sarà concentrato sulla mapp atura dei modelli organizzativi più innovativi adottati dalle amministrazioni comunali per la gestione e l'erogazione dei servizi ai cittadini stranieri, e i risultati di questo studio, che vedrà i Comuni coinvolti attivamente, saranno pubblicati sul sito ufficiale del programma www.formazioneimmigrazione.anci.it. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 16 essi dell'appalta Pagina 25 di 27 press LinE NORME E TRIBUTI 91 DM 05/03/2012 Pero e.. «Pasticcio» sul maltempo Assenze per neve, Governo in panne sui tagli in busta paga Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan Il maltempo delle scorse settimane ha creato difficoltà anche agli uffici personale della Pa. Il problema consiste nel trovare una motivazione giuridica che possa consentire il pagamento dei giorni di assenza causa neve, e la soluzione non sembra agevole. In questi giorni, molte amministrazioni si stanno rivolgendo alla Funzione pubblica per avere chiarimenti in merito. La questione è stata oggetto di analisi da parte degli interpreti istituzionali e della giurisprudenza. In diverse occasioni, l'Aran ha affermato che l'assen- TE PROSPETTIVE Difficile retribuire il dipendente in assenza della prestazione Probabile l'utilizzo di ferie, permessi o recuperi za del dipendente, o la chiusura degli uffici da parte datoriale in conseguenza di eventi atmosferici e calamità naturali, rientra nelle ipotesi di forza maggiore sopravvenuta, non imputabile al datore di lavoro né al lavoratore. Ergo, se il dipendente non ha potuto lavorare, la parte datoriale, non avendo beneficiato di alcuna prestazione, non può corrispondere la retribuzione. In tal senso si era espressa anche la Cassazione lavoro, conia sentenza 481/1984. In caso contrario, secondo l'Aran, riverrebbero a determinare oneri impropri e ingiustificati a carico del bilancio degli enti che, letti dalla Corte dei conti, si trasformerebbero in danno all'erario. Volendo in ogni caso evitare la decurtazione della retribu- zione, è necessario individuare un istituto legale o contrattuale che possa giustificare l'assenza e, al contempo, ne preveda la retribuzione. Se nel panorama legislativo non si rinvengono norme di legge speciali per la fattispecie, in ambito contrattuale occorre analizzare comparto per comparto quali soluzioni possono essere trovate. A esempio, per i ministeriali, si prevede la possibilità di utilizzare i permessi retribuiti per motivi familiari o personali in caso di impossibilità oggettiva al raggiungimento della sede di servizio anche nell'ipotesi di gravi calamità naturali. Al contrario, per quanto riguarda gli enti locali, nulla è previsto nel contratto e quindi si dovrà comunque ricorrere ai permessi, alle ferie o al recupero. La buona volontà della Funzione pubblica si scontra, oltre che con un consolidato orientamento interpretativo, anche con il costo che questa operazione potrebbe determinare per le casse dello Stato. Per questo, sarà difficile che l'Economia supporti una interpretazione estensiva a favore dei dipendenti pubblici. Sarebbe inoltre complicato spiegare perché i dipendenti pubblici che non hanno lavorato potranno beneficiare della retribuzione quando i colleghi del settore privato, a casa per neve ed ai quali si applica lo stesso quadro normativo, non verrebbero pagati. Allo stesso tempo, ai dipendenti pubblici che, proprio a causa delle condizioni atmosferiche avverse, hanno dovuto subire turni di lavoro massacranti, non potrà che essere riconosciuto il trattamento economico previsto dal contratto, che si concretizza in pochi euro in più. Pagina 26 di 27 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 16 cnsWJniionuibIn ssidell'appaltat. NORME E TRIBUTI press LinE 05/03/2012 91 DM krrZnun"n Contro l'evasione i Comuni sfoderano un mix di strumenti di Mariangela Danzi 1D178/zoto, integrato dal decreto "salva Italia",baraevisto l'obbligo di collzione dei Comuni nella lotta - all'evasione. In passato, tale forma di cooperazione non è mai decollata a causa del deficit di integrazione delle banche dati e del mancato riconoscimento economico a favore dei Comuni. Ai fini dell'accertamento fiscale, sono significativi i dati provenienti dai permessi edilizi, dalle dichiarazioni Dia e Scia, dalla Polizia municipale, che, in sede di controlli stradali, potrà constatare il possesso di auto di lusso, di mezzi aziendali eccetera. I Comuni dovranno individuare soluzioni atte a evitare il taglio ai servizi e, a fronte delle limitazioni nelle assunzioni, trovare i modi che consentano di affrontare in modo efficace il nuovo compito. Dovranno introdurre, nella propria organizzazione, elementi di flessibilità, come l'utilizzo dei messi comunali e del personale addetto all'anagrafe per tutte quelle attività di accertamento che, di norma, vengono demandate alla Polizia municipale. Previo un idoneo percorso formativo, il personale di Polizia municipale che svolge lavoro d'ufficio costituisce una risorsa fondamentale per i nuovi accertamenti di natura fiscale. A Genova è stato creato un nucleo formato da personale qualificato e specializzato. In collaborazione con la Guardia di finanza sono stati organizzati corsi di formazione per il personale comunale. Milano ha sottoscritto un "accordo" con l'agenzia delle Entrate, partecipando con proprio personale a visite ispettive congiunte. In tale scenario, parrebbe opportuno estendere agli uffici tributari e ai nuclei di Polizia municipale i poteri di accertamento previsti per gli uffici tributari dello Stato.I poteri degli uffici finanziari sono stati estesi alla Guardia di finanza dall'articolo i del Rdl 63/1926, il quale dispone che agli appartenenti al Corpo «sono conferiti tutti i poteri e diritti di indagine, accesso, visione, controllo, richiesta d'informazioni, che spettano per legge ai diversi uffici finanziari incaricati dell'applicazione dei tributi diretti ed indiretti». Lo strumento a disposizione dei Comuni per determinare le tariffe agevolate al fine di usufruire dei servizi comunali è l'Isee, introdotto con il Dlgstoo/98. Esso va integrato con elementi del redditometro, che individuano l'effettiva situazione economica di una famiglia e il suo stile di vita, quali tipologia e numero di autovetture, vacanze, polizze vita o sanitarie. I Comuni potrebbero, sin da ora, disciplinare un sistema di accesso a servizi e agevolazioni che non si basi solo sulla dichiarazione dei redditi, ma che tenga conto della compresenza degli elementi citati, indici di capacità economica. Accertato un indice incompatibile con il reddito dichiarato, il sistema dovrebbe prevedere che il richiedente venga collocato in una fascia economica più alta, con immediata preclusione all'accesso al servizio (o alla tariffa agevolata), senza attendere il completamento dell'accertamento fiscale. Tali misure consentirebbero, in definitiva, di garantire prioritariamente l'accesso ai servizi e alle agevolazioni a coloro che dichiarano al fisco fino all'ultimo euro. Pagina 27 di 27 e RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 16 essidell'appalta