progetto
Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno - Parrocchia SS. Redentore
n°6 - Giugno 2012
41°
anno
di Comunità aperta
Vitto
e alloggio
Dalla penna di don Natale
La nostra bella chiesa merita
sempre attenzione...
Temi laici del Family 2012 illuminati dall’esperienza dell’ospitalità
I
l family 2012 mette in evidenza due
realtà: la famiglia e il Papa. Il Papa
è un soggetto religioso, infatti quando
si muove va a confermare la fede della
gente, ma l’occasione della sua visita
è una realtà laica. Tanto laica che, per
indicare che la famiglia di Gesù è speciale si usa il termine “sacra famiglia”,
per dire “quella lì è proprio sacra, ma la
famiglia normale non lo è”. La famiglia
in questione nell’Incontro Mondiale è
In Questo Numero
✔Vitto e alloggio
Dalla penna di don Natale
✔Educazione civica in chiesa
Il parere di don Gigi
✔Diamoci la mano
Il gruppo UNIREDE
✔Pensando alla Pentecoste
Soffio vivo del cielo
✔Calendario parrocchiale
Tutti gli appuntamenti del mese
✔ Gruppo adolescenti terza media
Alla scoperta di Assisi
e San Francesco
✔Nella vigna del Signore
Attività del CPCP
✔Un incontro sulla fiducia Dentro e fuori della famiglia
✔Dall’archivio parrocchiale Chi
arriva, chi si sposa, chi ci lascia
✔Siate felici e imperfetti Un libro che
parla della coppia per quello che è.
✔ Freschi di stampa
Libri appena usciti letti per voi
✔Sintesi da Atlantide
La famiglia e il lavoro
✔ Cineforum I nostri film
✔Il per-corso fidanzati
L’inizio di un cammino
✔ Indirizzi utili
quella normale. Anche i temi associati, il lavoro e la festa, sono temi laici
e non religiosi. Un guadagno secco
è avvenuto in questi mesi proprio nel
mondo senza Dio dei mass media: si
è continuato a parlare di famiglia con
considerazione, nell’universo mediatico in cui la famiglia non è niente e nello
stesso tempo si pretende che tutto sia
famiglia. Il contesto è quello della crisi,
sia della famiglia, che del lavoro, che
della festa. Ma se ne è parlato seriamente, e non è poco.
C’è un’esperienza fondamentale che
ha annodato sacro e profano nel cuore
del Family 2012: l’ospitalità. Ottanta famiglie della nostra Comunità Pastorale
hanno messo a disposizione la casa
per ospitare qualche pellegrino. Dare
vitto e alloggio è un gesto laico, non
religioso. Non si è chiesto il certificato
di Battesimo a chi ha preparato tavola e letto. Si è chiesto che si offrisse
una parola e del cibo scomodandosi
un pochino per qualcun altro. E’ certamente un’esperienza microscopica,
perchè il problema di vitto e alloggio
a Milano rimane insoluto nella sua
drammaticità, ma consideriamo pure
questa goccia nel suo simbolo. Esiste
un mangiare e un parlare di Dio che dà
senso al mangiare e al parlare umano.
Consideriamo come esempio un evento curioso che avevo dimenticato e che
alcuni amici mi hanno ricordato in questi giorni: nel 1968 gli astronauti che
circumnavigavano la Luna declamaro-
Caro lettore, scrivo di cose che
forse ti irriteranno, ma preferirei
le leggessi con un po’ ironia: ti
dicono qualcosa su come siamo
educati a stare in chiesa. Sono
alcuni avvenimenti che ricordo,
direi bene.
Stavo in confessionale, una
sera prima della messa feriale.
La messa era in cappella. Ecco
che arriva un gruppo di persone
diretto in cappella, distinti
nell’abbigliamento e nei modi,
➲ Segue nella seconda pagina
➲ Segue nella seconda pagina
Non c’è più
religione...
nemmeno
in chiesa
➲ Segue dalla prima pagina
➲ Segue dalla prima pagina
no l’inizio del libro della Genesi come
augurio, poiché era Natale. Nel 1969
un astronauta che mise i piedi sulla
Luna, prima di scendere fece la Comunione. Gesti che suscitarono livore
da una parte e commozione dall’altra.
Per quei pellegrini del Cosmo, Corpo di
Cristo e Sacra Scrittura, vitto e alloggio
da parte di Dio, hanno permesso di trovare ospitalità sulla superficie estranea
del nostro satellite. Lasciare che Dio
fosse il primo cibo e la prima Parola,
ha riscaldato la fredda impresa della
conquista dello spazio.
Oggi abbiamo la famiglia che è un po’
come la Luna,
lontana e fuori moda se è
la famiglia del
Mulino Bianco,
o butterata di
crateri se ha il
cuore ferito a
causa dell’amore raffreddato. Il
Papa ci offre la
Parola di Dio e il
Corpo di Cristo
e ci fa salire sulla sua astronave, lasciando a
Dio il primo passo, per sbarcare
volentieri sul pianeta famiglia trovando
vitto e alloggio.
L’esperienza gioiosa di ospitalità che
sperimentiamo, sia come famiglie ospitanti nei confronti dei pellegrini, sia
come Diocesi nei confronti del Papa, ci
procura un netto vantaggio: essere più
familiari in senso lato. Il Family 2012
non è un convegno sulle politiche della
famiglia, anche ma non solo. Non tratta
delle dinamiche domestiche più o meno
sane, anche ma non solo. Introduce il
principio di ospitalità nella relazione tra
Chiesa e Mondo, tra sacro e profano.
La Chiesa può offrire vitto e alloggio
al secolo e viceversa in molti campi:
l’argomento può certamente suscitare
freni tirati dall’una e dall’altra parte, nel
timore del miscuglio, se si considerano
i bilanci dei poteri. Ma certamente, sul
terreno della famiglia, Chiesa e Mondo
se si ospitano fanno crescere entrambi
il Regno di Dio.
ma non li conosco e adesso in
volto non mi ricorderei neanche
come fossero. Manca però un
quarto d’ora! E’ dura far passare
15 minuti prima della Messa!
Ecco che dopo il primo gruppo,
ne entra un secondo. Subito dalla
cappella ritorna il primo. Si fanno
i loro convenevoli di benvenuto
nella navata laterale della chiesa.
Avessero fatto sottovoce e con
delicatezza! Macchè, toni quasi
da salotto (nello stile mancava – a
questo punto – un maggiordomo
che annunciasse il seguito del
programma, o
invitasse a passare
avanti…) e poi
proprio lì davanti al
mio confessionale
in cui aspettavo
l’arrivo di qualche
penitente. Meglio non
mettersi davanti al
mio confessionale a
fare queste cose….,
altrimenti le vedo se
non sto confessando,
o comunque le sento
in sottofondo.
Un’altra volta. Vicino
all’altare, c’era … il
cero pasquale (quello
alto quasi due metri). Una signora
va dritta al cero pasquale perché
lì sotto c’è un bel cesto di fiori. Ed
ecco che si avventa su di esso per
estrarre una rosa; ma inciampa
e sbatte contro il cero pasquale,
il quale dopo aver tentato di
rimanere in equilibrio, con un bel
tonfo cade a terra, rompendosi la
carica interna che contiene la cera,
sparsa ovviamente sul pavimento.
Eppure, contenta di aver preso la
rosa (“l’importante è la rosa”, dice
un libretto di storie per ragazzi) la
signora se n’è andata, con la rosa,
come se non fosse accaduto nulla.
Tanto quel cero a terra che cosa
significa? …. Gesù “risorto” …
I foglietti della messa. Che prima
fosse un pieghevole in quattro
pagine e adesso a tre colonne,
è sempre stato così. Lo prendo
prima della messa, lo tratto bene,
ne sono geloso. “Andiamo in
pace”… ed ecco che il foglietto
don Natale
te lo lascio dovunque, come capita,
capita. Intanto, ci sono anche quelli
che cercano di uscire, spostando le
sedie, persino la panche. Si riapre
la chiesa alle 15: ma che strano..
com’è che la chiesa sembra sia stata
un po’ malamente usata qualche ora
prima? E come può essere ancora
accogliente un luogo così, per quelle
persone che entrano la domenica
pomeriggio per stare un po’ sole con
Dio?
Sempre a proposito di panche: lo
sai che qualche volta camminano?
Mi ricordo di una volta, la sera
dell’ultima concelebrazione con i
sacerdoti nativi della parrocchia,
a novembre, mentre eravamo alla
processione d’ingresso dei preti, e
ho dovuto spostare una panca per
… far passare noi della processione,
perché la suddetta panca “si era
messa lì in mezzo”.
Senza citare gli esempi sul trillo
del telefonino… “amico telefonino,
senza te non si può star”. Se facessi
l’elenco arriveremmo alla noia (vedi
che alla fine sono proprio strumenti
noiosi?). Ma la modalità “silenziosa”
perché l’hanno inventata?
E non tocco altri fatti di galateo che
senz’altro urterebbero la sensibilità e
la mentalità moderna (anche se non
è moderno chi tralascia la buona
educazione).
Spero che almeno uno, non io
da solo, abbia anche un po’ riso
per qualche particolare di queste
faccende.
Ma vorrei anche accendere un’altra
speranza: non possiamo educarci
noi al SS. Redentore anche a
qualche piccola attenzione di buon
senso civico? (di senso civico si
tratta, non di senso religioso).
don Gigi
UNIREDE: un
gruppo in cammino
verso Maria
Diamoci la mano
I
l Gruppo UNI-REDE: UNITALSI
(Unione Nazionale Italiana Trasporto
Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) + REDE (parrocchia SS. Redentore) è il gruppo di giovani persone
(chi fa volontariato anche se non più
giovane nella carne resta giovane nello
spirito) che interagisce con la sottosezione di Milano Nord-Est.
Momento centrale del nostro servizio
è la settimana che vede tutti quanti (personale UNIREDE, pellegrini ed
ammalati) impegnati a vivere l’incontro
con Maria a Lourdes: un piccolo villaggio sul versante francese dei Pirenei
(diventato cittadina) dov’è apparsa la
Madonna alla piccola Bernadette (oggi
santa Bernadette) più di 150 anni fa.
Il rapporto con gli ammalati incontrati
durante la settimana vissuta a Lourdes
prosegue in parrocchia con momenti
specifici (giornata dell’ammalato, visite
personali, ecc.) mentre la crescita formativa del personale, facente parte del
gruppo UNITALSI, avviene con incontri
mensili guidati dal nostro assistente
spirituale, don Gigi.
Dolce momento, dolce in tutti i sensi,
è stata la vendita delle torte svoltasi
sul sagrato della nostra chiesa nella
mattinata di domenica 22 aprile u.s. Il
ricavato sarà utilizzato come aiuto alla
partecipazione di un ammalato al pellegrinaggio annuale a Lourdes.
Il gruppo UNIREDE
Soffio
vivo del cielo
Pensando alla Pentecoste
La “brezza” dello Spirito vi ha mai scompigliato i capelli e il cuore?
S
e dentro di noi abita lo Spirito,
il soffio vivo del cielo, l’ansia si
placa e possiamo reggere le prove
quotidiane con una forza che da soli
non possediamo. Possiamo allora
godere della vita che si rinnova, nella
pace di chi si sa amato.
Nel Vangelo di Giovanni Gesù spiega
a Nicodemo che come il vento soffia
La festa di Pentecoste conclude il
Tempo pasquale
dove vuole, così lo Spirito santo.
Lo Spirito di Dio c’è nel mondo, c’è
ed arriva prima di noi e noi dobbiamo
assecondarlo. Nel mondo, dove sembra che il male abbia il sopravvento,
dove sembra che Dio ci abbia abbandonato, dove c’è una crisi del senso
di Dio, lo Spirito Santo scherza, danza, gioca la sua partita vittoriosa su
tutte le forze del male, mentre tesse
la sua rete d’amore per ogni uomo.
Perciò non ci è lecito perdere la speranza, ma anzi dobbiamo saper scorgere Dio, il suo amore, perché il suo
Santo Spirito possa continuare ad
agire.
Sta a noi aprirgli il nostro cuore e la
sua presenza sarà una presenza di
verità e di amore.
Allora state attenti, se una “brezza” a
volte vi scompiglia i capelli e il cuore,
è lo Spirito, assecondatelo!
Emma Della Valle Mella
Sopra: la grotta a Lourdes, luogo
delle apparizioni di Maria a Berdadette
Calendario
parrocchiale
Maggio
Martedì 1 Festa dei lavoratori
Giugno
Venerdì 1 1° venerdì del meseIncontro mondiale delle famiglie
Sabato 2 Incontro mondiale delle
famiglie
Domenica 3 SS. Trinita’ – Incontro
mondiale delle famiglie
Lunedì 4 – venerdì 8 - Settimana
dei gruppi di ascolto della Parola di
Dio
Giovedì 7 Corpus Domini
Domenica 10 II domenica dopo
Pentecoste - Festa di fine anno
dell’Oratorio
Lunedì 11 Inizio Oratorio estivo
Mercoledì 13 alle 21 Consiglio
Pastorale della Comunità Pastorale
Venerdì 17 Sacratissimo cuore di
Gesù
Domenica 20 III domenica di
Pentecoste
Domenica 24 IV domenica dopo
Pentecoste
Venerdì 29 SS. Pietro e Paolo
Tempo di vacanze
I sacerdoti e la Redazione di
augurano a tutti i
parrocchiani di trascorrere delle
buone vacanze regalandosi
spazio e tempo per pregare, per
stare con se stessi e con Dio e…
arrivederci a settembre!
progetto
Alla scoperta
di Assisi e San Francesco
Gruppo adolescenti Terza Media
In un tranquillo Venerdì pomeriggio, ventisei tra ragazzi, educatori
e don Alessandro, si sono caricati un pesante zaino sulla
schiena per partire. Così è iniziato il pellegrinaggio ad Assisi alla
scoperta dei luoghi e della spiritualità di San Francesco.
I
pellegrinaggi sono sempre particolari
perchè, al contrario di un viaggio turistico, sono finalizzati ad abbandonare, per
qualche tempo, la quotidianità per immergersi in un clima difficile da riprodurre nella vita di tutti i giorni: un clima di rapporto
intimo con il sacro.
Lì siamo stati ospiti della comunità di Bose
che, oltre ad averci mostrato i luoghi, ci ha
presentato il loro modo di vivere. L’ultimo
giorno abbiamo anche partecipato a delle
loro preghiere comunitarie, che ci hanno
offerto un diverso modo di pregare.
La scoperta della figura di San Francesco
è passata per racconti di storia, vecchie
leggende ed intriganti misteri, che ci si
presentavano andando nei vari luoghi ca-
Attività
del Consiglio
Pastorale
Nella vigna del Signore
seduta del 23 maggio 2012
Non ci è possibile riferire in dettaglio,
data la ristrettezza di tempo, sulla sessione del 23 Maggio del CP della Comunità pastorale, cosa che ci ripromettiamo
di fare sul prossimo numero di Settembre. Il Parroco don Natale ha presentato
il testo definitivo del Progetto pastorale,
elaborato da una Commissione di laici e
di sacerdoti, che traccia le linee guida da
seguire lungo le quattro tematiche prioritarie: Famiglia, Mondo giovanile, Forma-
zione dei laici e Presenza della Chiesa
sul Territorio della Comunità pastorale.
Quindi è stata presentata la tematica
della “Pastorale familiare”, anche questa
preparata da una Commissione di laici e
sacerdoti, quella sulla Famiglia, con interessanti riflessioni sulle nostre famiglie
e le loro difficoltà nel mondo attuale, così
laicizzato e indifferente, e proposte su
come recuperare spiritualità e speranza
per se stessi, per l’educazione dei giovani, specialmente all’attenzione caritatevole verso gli altri, e per la crescita nella
Comunità. La discussione susseguente
è stata animata e proficua di consigli e
suggerimenti. Una semina copiosa, che
produrrà certamente frutti in futuro, ispirando al meglio le nostre attività.
Roberto Bosisio
ratteristici di Assisi.
Oltre ad ammirare la semplicità della chiesa di Santa Chiara, la bellezza degli affreschi di Giotto nella basilica di San Francesco, la quiete che pervade l’Eremo delle
carceri e la singolarità della Porziuncola
al centro della grande basilica di Santa
Maria degli Angeli, è rimasta impressa a
caratteri di fuoco in questi ragazzi, che si
preparano ad affrontare l’importante passo della professione di fede, la vocazione
ispirata dalla figura del santo che nella
sua semplicità si è fatto testimone di Cristo in modo esemplare.
Oltre a questa importante esperienza
spirituale è stato notevole l’affiatamento
all’interno del gruppo nei momenti di gioco, di ballo e di svago durante i quali ci
siamo riscoperti comunità viva ed unita,
capace di essere missionaria a Milano
come anche in altri luoghi.
Gabriele Iannone
Nella foto piccola in alto, la culla del
francescanesimo: la Porziuncola,
luogo tra i più sacri della devozione
francescana. La scelse a sua dimora
perché “in quel luogo erano frequenti le
visite degli spiriti celesti”
Dentro e fuori
della famiglia
La fiducia
Domenica 15 aprile, ci siamo riuniti nel salone dell’oratorio per
discutere di fiducia, guidati dalla dott. Donatella Bramanti, sociologa
dell’Università Cattolica di Milano. Un noto proverbio recita: “fidarsi è
bene, non fidarsi è meglio”, sarà vero?
D
i chi abbiamo fiducia noi genitori e di chi hanno fiducia i nostri
bambini?
Ci viene subito chiesto di scrivere un elenco delle persone a cui diamo fiducia noi e
i nostri figli. L’elenco è breve: coniuge, genitori, alcuni amici, la maestra, la catechista; forse un perfetto riflesso del contesto
sociale in cui siamo immersi, soprattutto
per quanto attiene televisione e giornali,
dove sono veicolate due posizioni estreme: il sospetto (sono tutti ladri… imbroglioni…) e la creduloneria (l’ha detto il tale
o tal altro…, fa miracoli…)
e immediatamente sarà messa in crisi la
possibilità per il figlio di costruire un rapporto fiduciario nel nuovo ambiente.
Pensiamo alle situazioni di conflitto in
famiglia tra la mamma e la nonna che si
occupa del bambino: noi lasciamo il piccolo alla nonna, ma poi abbiamo sempre
da ridire su come lei lo tiene, sulla merenda che gli lascia mangiare, sul giornalino
che gli compra, oppure su questioni più
importanti… Anche in questo caso il bambino potrebbe pensare, “mi lascia con la
nonna, ma poi non si fida di lei?”. E’ evidente che quando è piccolo non è in graPuò capitare anche a noi genitori di ca- do di fare certi ragionamenti, ma resterà
dere in queste grandi semplificazioni del- incerto, insicuro e, di conseguenza, farà
la realtà; come quando diciamo ai bimbi, capricci… Non potrà non avere fiducia nei
“Non fidarti di nessuno, solo della mam- genitori, ma sarà molto arrabbiato…
ma”; oppure, “Se fai il bravo, viene l’uccel- Tutto ciò che erode la fiducia, mette i
lino e ti porta una caramella”, oppure “Se bambini in una condizione di insicurezza:
quando sono piccoli reagiranno con cafai il cattivo viene il poliziotto”.
Vale invece la pena di andare più a fondo pricci e volubilità, da più grandini diventee scoprire se valga o no la pena di conce- ranno ingovernabili (cioè fanno quello che
vogliono).
dere la fiducia.
Il punto di partenza è la famiglia, dove le Proviamo per esempio a stare fuori dalla
relazioni tra adulti, nella coppia e tra le scuola elementare tra le mamme in attegenerazioni, sono, o dovrebbero essere, sa dell’uscita dei propri figli e sentire la
costruite su fiducia, reciprocità e coope- prevalenza dei commenti: “Non va bene
razione, ma ovviamente questa qualità niente, la scuola è disorganizzata, la diridelle relazioni familiari è variabile e si può gente è un’incompetente, la mensa è mesia costruire nel tempo, come pure si può diocre, le insegnanti sono ingiuste e fanno le preferenze…”. Il ragazzo in ascolto
dilapidare.
Infatti se per qualche motivo questa rela- potrà lecitamente pensare: “Ma perché
zione è avvelenata dal tradimento, que- allora mi lasciate li?”.
sto genera una ferita profonda che solo
con molta energia positiva può essere Cosa fare dunque? In questi casi più
complessi, è necessario essere sempre
sanata.
sinceri, considerare sempre che il bimbo
Fin qui tutto è relativamente semplice, anche se piccolo e il ragazzo poi, posquasi naturale. Ma pensiamo ad alcuni sono accettare delle incertezze, delle
ostacoli che possono intervenire: noi ge- perplessità, delle contraddizioni e lo ponitori portiamo i nostri bambini alla scuola tranno fare solo se sentono che il genitore
materna e facciamo con loro l’inserimen- governa comunque la situazione; ma soto, ma per qualche motivo la maestra non prattutto dobbiamo fare uno sforzo di giuci piace, la direttrice non ci convince… dizio positivo, per esempio dicendo: “E’
finiremo per trasferire in qualche modo vero che la scuola cade a pezzi, ma le tue
le nostre perplessità anche al bambino insegnanti sono molto brave” e così via.
Questa sincerità, accettazione delle
difficoltà, governo delle situazioni difficili uniti ad un atteggiamento positivo
faranno sì che in nostri figli, crescendo, sentano che oltre alla mamma e
al papà, che restano comunque riferimento per eccellenza, il mondo è fatto
di adulti a cui si possono rivolgere con
fiducia, portando con sé il bagaglio educativo ricevuto e non restando soli.
Carola Corvo Ferrari
dall’archivio
parrocchiale
Sono rinati battezzati in Cristo
Riccardo Colangelo, Emma Sissi
Gallè, Ester Lucca, Tommaso
Zurlo, Nicolò Giuseppe Giordano,
Federico Pagni, Cecilia Rizzo,
Cristiana Da Rin, Oleg Ludovico
Montanelli, Lucia Landaeta Scotti,
Federica Fonseka Oberriyage,
Elisabeth Charlotte Seckh, Khloe
Tuzon, Maxim Vezzani, Mariateresa
Bianco, Gaetanogabriele Bianco,
Manuel Manfredi, Krystian
Campanella, Aleksander
Campanella, Carolyne Morales
Porras, Gabriele Porcu,
Virginia Benz, Emma Segheloni
Ci hanno preceduto
nella casa del Padre :
Paolo Masieri
Gianni Massimo Fagioli
Benito Bruno Difino
Riccardo Rota
Giovanna Maria Bianca
Paolo Pezzini
Erminia Benaglia
Antonietta Brivio
87
66
74
90
70
87
97
84
Siate felici
e imperfetti...
Nella coppia c’è anche posto per i difetti
Dopo il successo dell’incontro con la dott.sa Mariolina Ceriotti Migliarese su ‘La famiglia imperfetta’, che
si è tenuto lo scorso novembre presso il Teatro Palestrina, il nostro mensile ‘Progetto’ e la Parrocchia SS.
Redentore propongono un nuovo appuntamento. Convinti che l’argomento sia di grande attualità abbiamo
invitato ancora la neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, ad argomentarci sul tema del suo ultimo libro
‘La coppia Imperfetta’ edito da Ares edizioni. L’appuntamento è per il 30 settembre.
Dall’Invito alla lettura:
Mariolina Ceriotti Migliarese presenta
la coppia per quello che è: una straordinaria avventura. I cui protagonisti,
l’uomo e la donna che si prendono
finché morte non li separi, sono i veri,
grandi e misconosciuti eroi del nostro
tempo.
Quest’avventura
si realizza in un
teatro amplissimo: quello tra le
generazioni passate (da cui tutto
ha origine) e la
vita futura (consentita
proprio
dall’amore di tale
coppia); quello del corpo (primo e
ancora confuso interprete del Sé) e
insieme di Dio (il Terzo che accoglie i
due, trasmettendo loro la sua capacità di amare). Sfide grandi, che si accompagnano con altre solo apparentemente più modeste, e comunque
misteriosamente collegate alle prime, come l’accettare senza rancore
l’arrosto bruciato, o il tono sbagliato
di una richiesta, di un commento.
Quella della coppia, eroica nella sua
necessaria imperfezione, esperta
fornitrice di perdoni, è l’avventura
umana, la nostra avventura. Che ci
chiede coraggio, buonsenso, fantasia,
qui prontamente e chiaramente forniti
dalle narrazioni e notazioni puntuali
dell’Autrice, moglie, madre, e terapeuta di straordinaria esperienza e
sensibilità.
Claudio Risè
Un libro su: corpo, sesso, noia,
senso di colpa, innamorarsi/
amare, convivenza o matrimonio,
diventare genitori, matrimonio
è per sempre?, genitori & figli,
rapporto con le famiglie d’origine,
il perdono nella coppia
La scheda del libro
Mariolina Ceriotti Migliarese
LA COPPIA IMPERFETTA
Saggistica - Ares Edizioni
pp. 184, € 14.00
L’autrice: neuropsichiatra
infantile e psicoterapeuta,
da molti anni si occupa
di formazione di genitori e insegnanti.
Sposata dal 1973, è moglie, madre e nonna.
Freschi di stampa
I libri consigliati in questa rubrica sono disponibili
al Banco della Buona Stampa situato in chiesa.
Marco Pozza
Contro piede
San Paolo edizioni
pp. 142, € 13,00
Una storia appassionante,
un’avventura esaltante,
ritmata dalla fatica
dell’allenamento
e dalla creatività
dell’impegno di
pensarsi oltre la
disfatta. Perché
le sfide amano
la cenere delle
sconfitte.
don Marcello
Stanzione,
Carmine
Alvino
Michele,
Gabriele e
Raffaele
Editizioni Segno
pp. 140, € 10,00
Questo libro presenta tre
spiriti celesti chiamati
arcangeli canonici
perché i loro
nomi sono riportati nella
Bibbia canonica.
Michael Bordt
Ciò che conta
nelle crisi
Queriniana editrice
pp. 96, € 9,00
Che cosa può
insegnare una crisi?
Dove prendere il
coraggio per uscirne?Un
invito a cercare
una vita buona, una
vita riuscita. Una
“meditazione” di grande
attualità e ricca di saggi
orientamenti.
E’ per il 30 settembre, il
prossimo appuntamento
al Palestrina con l’autrice
del libro, Mariolina
Ceriotti Migliarese (nella
foto a sin.). Partendo
dall’esperienza fortemente
umana, delle numerose
persone incontrate
esercitando la
sua professione,
la dottoressa
affronterà temi che
solo apparentemente
possono sembrare non
centrali all’interno di
un matrimonio. Unire
gli aspetti più pratici e
prosaici della nostra vita
con quelli più elevati e
spirituali.
Jean-Marie Petitclerc
Parole contro pugni
Paoline edizioni
pp. 120, € 10,00
Da dove nasce la violenza?
Nascono molteplici
interrogativi. Può essere
la famiglia il luogo dove
trovare le soluzioni
migliori?
La famiglia tra lavoro
invadente e lavoro che manca
Verso il Family 2012
Ospitiamo ogni mese sui nostri fogli,
un estratto dal giornale di opinione
che da molti anni viene esposto
all’interno della nostra chiesa e sul
sito web della nostra parrocchia;
temi che affrontano e discutono la
realtà e l’attualità che ci circonda,
perchè talvolta soffermarsi e
approfondire il pensiero aiuta la fede
e la nostra coscienza.
I
l motto posto a base dell’incontro
mondiale delle famiglie è come ormai
ben noto “La famiglia: il lavoro e la festa”.
Dedichiamo i nostri pensieri di oggi al
lavoro, per cercare di capire come oggi
esso condizioni, spesso pesantemente,
il nostro modo di vivere e soprattutto lo
sviluppo armonico della famiglia.
Innanzitutto il senso del lavoro e la necessità del riposo, specie nel giorno del
Signore. “Ciò ha un suo preciso senso,
perché costituisce una relativizzazione
del lavoro: il lavoro è per l’uomo e non
l’uomo per il lavoro. E’ indispensabile
che l’uomo non si lasci asservire dal
lavoro, che non lo idolatri. Lavoro e laboriosità condizionano tutto il processo
di educazione della famiglia, proprio per
la ragione che ognuno “diventa uomo”,
fra l’altro, mediante il lavoro, e quel diventare uomo esprime appunto lo scopo
principale di tutto il processo educativo”.
Viene spontaneo chiedersi se nella nostra vita familiare abbiamo fatto tutto per
Cineforum
spendere del tempo per formare i figli
alla laboriosità e alla responsabilità sociale, per condividere tra sposi la cura
dei figli e i lavori di casa, per conciliare
le esigenze di lavoratori con la nostra
vocazione di coniugi e genitori. Esiste
un obbligo morale ad unire la laboriosità
come virtù con l’ordine sociale del lavoro, che permette all’uomo di “diventare
più uomo” nel lavoro, e non già di degradarsi a causa del lavoro.
L’imminente Incontro mondiale delle
famiglie sembra tuttavia cadere in un
periodo in cui proprio la famiglia, invece
di essere onorata e festeggiata nel suo
ruolo di cellula basilare della società, sta
sperimentando la situazione più critica
dalla fine dell’ultima Guerra Mondiale.
In Italia, tuttavia, questa situazione evidenzia ancora più chiaramente il ruolo
prezioso che la famiglia svolge per tutta
la società. Moltissime famiglie affrontano la grave situazione della mancanza
di lavoro con la disponibilità al sacrificio,
fino ad accettare un tenore di vita più
modesto di quello cui erano abituate.
Tutto questo rivela che tornando a
riconoscere che ogni cosa è dono di
un Altro, anche il delirio consumistico può cedere il posto a un modo di
vivere più sobrio e sereno, grazie al
quale riscoprire che molte comodità
non sono così indispensabili, mentre lo sono assai di più le energie e
il tempo dedicati alla cura dei propri
cari.
Sembra infine chiaramente delineato un
profondo mutamento nella concezione
stessa del lavoro: dalla logica del “posto
fisso” a quella dei “percorsi lavorativi”,
secondo un modello di impiego in cui la
persona è sostenuta da una serie di aiuti
(servizi di formazione professionale e di
ricollocamento, sussidi per i periodi di disoccupazione) che la accompagnino a
superare i cambiamenti di mansioni e di
datore di lavoro che potranno verificarsi
sempre più spesso. La famiglia stessa è
chiamata a dare dal suo interno una preziosa opera di accompagnamento, nelle
relazioni in cui i naturali affetti parentali, la carità cristiana e la responsabilità
sociale si fondono, generando una rete
di solidarietà unica ed insostituibile. Una
rete che dovrà necessariamente tenersi attaccata al Vangelo di Colui che più
volte ripeté ai suoi amici “non abbiate
paura”.
La redazione di Atlantide
I film selezionati e proiettati questo mese nelle sale della nostra Comunità Pastorale.
Cinema PALESTRINA
Via Palestrina, 7 Milano
- proiezione pomeridiana
h. 17.00
- proiezione serale con
presentazione e dibattito
h. 21.00 a cura di G. Zappoli (My
Movies) e A. Autieri (Box Office).
mese di maggio
I colori della passione
di L. Majewski. Con R. Hauer, M.
York, C. Rampling, J. Litwin, O.
Huliczka
Svezia, Polonia 2011
Dramm. 97 min.
Sala
GREGORIANUM
Via Settala, 27 Milano
- proiezione domenicale h.
16.00
- proiezione del martedì
con presentazione e dibatitto
h. 21.00.
info: www.gregorianum.com
5 giugno
Paradiso amaro
di A. Payne. Con G. Clooney,
S. Woodley, B. Bridges, R.
Forster, J. Greer.
Comm. durata 110 min. USA 2011
12 giugno
Cesare deve morire
di Paolo e Vittorio Taviani.
Docu-fiction, - Italia 2012
19 giugno
quasi amici
di O. Nakache, E. Toledano.
Con F. Cluzet, O. Sy, Anne L.
Ny, C. Mollet, A. Fleurot.
Comm. durata 112 min. Francia 2011.
Lo Sposalizio della Vergine, Raffaello Sanzio (1504)
Olio su tavola, Pinacoteca di Brera, Milano.
l’inizio
di un cammino
Il per-corso fidanzati
Q
uando iniziammo il corso di preparazione al matrimonio al SS. Redentore (ormai ventun anni fa!), a dire il vero
non avevamo grandi aspettative e lo vedevamo un po’ come una tappa obbligata
per poterci sposare in Chiesa. In realtà fu
un’occasione unica per riflettere in modo
profondo e consapevole sul passo che
stavamo per compiere e soprattutto per
“riaccendere” la nostra fede. Il corso ci
aveva così entusiasmato che ancora oggi,
dopo tanti anni, vi partecipiamo, portando
la nostra testimonianza di coppia di sposi
e di famiglia.
Il corso si compone di sette serate e ruota
essenzialmente attorno a due domande
fondamentali, che potrebbero apparire
ovvie, ma, in realtà, non lo sono affatto:
perché vi sposate? Perché vi sposate in
Chiesa? E’ proprio a partire da queste
domande e dal significato dell’amore nel
matrimonio cristiano che si diramano tutte
le tematiche trattate durante gli incontri.
Nel corso delle serate si alternano le te-
stimonianze delle coppie già sposate (sui
temi del matrimonio, dei figli, del vivere
pienamente la parola di Dio in famiglia) e
le riflessioni dei Sacerdoti (che sono sempre presenti e approfondiscono i temi del
valore del sacramento e della morale nel
matrimonio cristiano). Vi è inoltre una serata con il ginecologo (anch’egli in coppia
con la moglie) e un incontro finale in cui
si “simula” il giorno del matrimonio, con
una prima parte dedicata alla celebrazione della Messa e alla spiegazione di come
si svolgerà il rito del matrimonio ed una
seconda parte riservata alla “festa”, cui
sono invitate anche le famiglie di origine
dei fidanzati.
Pensiamo che un ingrediente fondamentale del corso sia la possibilità da parte delle coppie di fidanzati di esprimere i propri
pensieri, dubbi, riflessioni in un contesto
accogliente e mai giudicante. Il dibattito
e lo scambio di opinioni è fondamentale e
proprio per agevolare l’apertura, il dialogo
e il nascere dell’amicizia tra le coppie, in
PARROCCHIA SS. REDENTORE
Orari S. Messe
Feriali: 7.15 - 9.30 - 16.00 - 18.30
Prefestivi: 18.30
Festivi: 8.30 - 10.00 - 11.00 - 12.15 18.30
SACERDOTI della COMUNITA’
PASTORALE
Don Natale Castelli (Parroco)
026694498 3478517657
Don Gigi Colombo (Vicario
Parrocchia SS. Redentore)
0267384114 3478033042
Don Sergio Tomasello (Vicario
Parrocchia S. Gregorio)
0229409888 3392752279
Don Alessandro Noseda (Vicario
Oratorio SS. Redentore)
0267384112 3288861369
Don Piero Denna (Residente
Parrocchia SS. Redentore)
026705691
Don Luigi Parisi (Residente
Parrocchia SS. Redentore)
0267384113
Segreteria Parrocchiale
9.30-12.00 da lunedì a sabato
15.30 - 18.30 solo il mercoledì
Tel 026694498 Fax 026697251
[email protected]
Oratorio
16.00-19.00 da lunedì a sabato
11.00-12.00 e 16.00-19.00 domenica
Tel 0297384393
[email protected]
Scuola materna
Suore Rosminiane
Tel 026704677 Fax 0266986082
Centro Ascolto Caritas
Martedì e Giovedì: 16.00-18.00
Tel 026705181
RIFERIMENTI PARROCCHIA
SS. REDENTORE
www.parrocchiaredentore.it
Sul sito gli altri indirizzi mail.
RIFERIMENTI PARROCCHIA
San GREGORIO MAGNO
Consulta il sito
www.sangregoriomilano.it
diverse serate i fidanzati vengono suddivisi in piccoli gruppi di discussione, sempre
con il supporto delle coppie già sposate.
Un obiettivo fondamentale del corso è far
acquisire la piena consapevolezza del
senso e del significato del matrimonio
cristiano, in modo che le coppie possano
operare la loro scelta in modo responsabile. Va tra l’altro detto che nel corso di
questi vent’anni abbiamo assistito ad un
aumento dell’età media delle coppie che si
avvicinano alle nozze, spesso dopo diversi
anni di convivenza e talvolta anche dopo
l’arrivo dei figli. Dunque, tendenzialmente,
le aspettative sul corso fidanzati sono oggi
maggiori che in passato, perché ancora
più forte è la consapevolezza del passo
che si sta per compiere.
Un ultimo punto ci preme sottolineare:
quando ci sposammo, ci fu offerta la possibilità di proseguire un cammino di approfondimento sulle tematiche del matrimonio
cristiano assieme ad altre coppie di sposi
e a Don Piero (allora parroco). Quella fu
per noi un’esperienza molto preziosa, che
ci ha lasciato molto, sia dal punto di vista
umano, sia da quello religioso e che ci
sentiamo di suggerire a tutti gli sposi che
ne avranno l’opportunità.
Beatrice e Marco Rizzardi
progetto
di Comunità Aperta
Parrocchia SS. Redentore
via L. Palestrina 5 - Milano
Direttore responsabile
Margherita Faustinelli
Per contatti:
[email protected]
Registrato presso il Tribunale
di Milano n° 426 del 19-11-1971
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