progetto Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno - Parrocchia SS. Redentore n°6 - Giugno 2012 41° anno di Comunità aperta Vitto e alloggio Dalla penna di don Natale La nostra bella chiesa merita sempre attenzione... Temi laici del Family 2012 illuminati dall’esperienza dell’ospitalità I l family 2012 mette in evidenza due realtà: la famiglia e il Papa. Il Papa è un soggetto religioso, infatti quando si muove va a confermare la fede della gente, ma l’occasione della sua visita è una realtà laica. Tanto laica che, per indicare che la famiglia di Gesù è speciale si usa il termine “sacra famiglia”, per dire “quella lì è proprio sacra, ma la famiglia normale non lo è”. La famiglia in questione nell’Incontro Mondiale è In Questo Numero ✔Vitto e alloggio Dalla penna di don Natale ✔Educazione civica in chiesa Il parere di don Gigi ✔Diamoci la mano Il gruppo UNIREDE ✔Pensando alla Pentecoste Soffio vivo del cielo ✔Calendario parrocchiale Tutti gli appuntamenti del mese ✔ Gruppo adolescenti terza media Alla scoperta di Assisi e San Francesco ✔Nella vigna del Signore Attività del CPCP ✔Un incontro sulla fiducia Dentro e fuori della famiglia ✔Dall’archivio parrocchiale Chi arriva, chi si sposa, chi ci lascia ✔Siate felici e imperfetti Un libro che parla della coppia per quello che è. ✔ Freschi di stampa Libri appena usciti letti per voi ✔Sintesi da Atlantide La famiglia e il lavoro ✔ Cineforum I nostri film ✔Il per-corso fidanzati L’inizio di un cammino ✔ Indirizzi utili quella normale. Anche i temi associati, il lavoro e la festa, sono temi laici e non religiosi. Un guadagno secco è avvenuto in questi mesi proprio nel mondo senza Dio dei mass media: si è continuato a parlare di famiglia con considerazione, nell’universo mediatico in cui la famiglia non è niente e nello stesso tempo si pretende che tutto sia famiglia. Il contesto è quello della crisi, sia della famiglia, che del lavoro, che della festa. Ma se ne è parlato seriamente, e non è poco. C’è un’esperienza fondamentale che ha annodato sacro e profano nel cuore del Family 2012: l’ospitalità. Ottanta famiglie della nostra Comunità Pastorale hanno messo a disposizione la casa per ospitare qualche pellegrino. Dare vitto e alloggio è un gesto laico, non religioso. Non si è chiesto il certificato di Battesimo a chi ha preparato tavola e letto. Si è chiesto che si offrisse una parola e del cibo scomodandosi un pochino per qualcun altro. E’ certamente un’esperienza microscopica, perchè il problema di vitto e alloggio a Milano rimane insoluto nella sua drammaticità, ma consideriamo pure questa goccia nel suo simbolo. Esiste un mangiare e un parlare di Dio che dà senso al mangiare e al parlare umano. Consideriamo come esempio un evento curioso che avevo dimenticato e che alcuni amici mi hanno ricordato in questi giorni: nel 1968 gli astronauti che circumnavigavano la Luna declamaro- Caro lettore, scrivo di cose che forse ti irriteranno, ma preferirei le leggessi con un po’ ironia: ti dicono qualcosa su come siamo educati a stare in chiesa. Sono alcuni avvenimenti che ricordo, direi bene. Stavo in confessionale, una sera prima della messa feriale. La messa era in cappella. Ecco che arriva un gruppo di persone diretto in cappella, distinti nell’abbigliamento e nei modi, ➲ Segue nella seconda pagina ➲ Segue nella seconda pagina Non c’è più religione... nemmeno in chiesa ➲ Segue dalla prima pagina ➲ Segue dalla prima pagina no l’inizio del libro della Genesi come augurio, poiché era Natale. Nel 1969 un astronauta che mise i piedi sulla Luna, prima di scendere fece la Comunione. Gesti che suscitarono livore da una parte e commozione dall’altra. Per quei pellegrini del Cosmo, Corpo di Cristo e Sacra Scrittura, vitto e alloggio da parte di Dio, hanno permesso di trovare ospitalità sulla superficie estranea del nostro satellite. Lasciare che Dio fosse il primo cibo e la prima Parola, ha riscaldato la fredda impresa della conquista dello spazio. Oggi abbiamo la famiglia che è un po’ come la Luna, lontana e fuori moda se è la famiglia del Mulino Bianco, o butterata di crateri se ha il cuore ferito a causa dell’amore raffreddato. Il Papa ci offre la Parola di Dio e il Corpo di Cristo e ci fa salire sulla sua astronave, lasciando a Dio il primo passo, per sbarcare volentieri sul pianeta famiglia trovando vitto e alloggio. L’esperienza gioiosa di ospitalità che sperimentiamo, sia come famiglie ospitanti nei confronti dei pellegrini, sia come Diocesi nei confronti del Papa, ci procura un netto vantaggio: essere più familiari in senso lato. Il Family 2012 non è un convegno sulle politiche della famiglia, anche ma non solo. Non tratta delle dinamiche domestiche più o meno sane, anche ma non solo. Introduce il principio di ospitalità nella relazione tra Chiesa e Mondo, tra sacro e profano. La Chiesa può offrire vitto e alloggio al secolo e viceversa in molti campi: l’argomento può certamente suscitare freni tirati dall’una e dall’altra parte, nel timore del miscuglio, se si considerano i bilanci dei poteri. Ma certamente, sul terreno della famiglia, Chiesa e Mondo se si ospitano fanno crescere entrambi il Regno di Dio. ma non li conosco e adesso in volto non mi ricorderei neanche come fossero. Manca però un quarto d’ora! E’ dura far passare 15 minuti prima della Messa! Ecco che dopo il primo gruppo, ne entra un secondo. Subito dalla cappella ritorna il primo. Si fanno i loro convenevoli di benvenuto nella navata laterale della chiesa. Avessero fatto sottovoce e con delicatezza! Macchè, toni quasi da salotto (nello stile mancava – a questo punto – un maggiordomo che annunciasse il seguito del programma, o invitasse a passare avanti…) e poi proprio lì davanti al mio confessionale in cui aspettavo l’arrivo di qualche penitente. Meglio non mettersi davanti al mio confessionale a fare queste cose…., altrimenti le vedo se non sto confessando, o comunque le sento in sottofondo. Un’altra volta. Vicino all’altare, c’era … il cero pasquale (quello alto quasi due metri). Una signora va dritta al cero pasquale perché lì sotto c’è un bel cesto di fiori. Ed ecco che si avventa su di esso per estrarre una rosa; ma inciampa e sbatte contro il cero pasquale, il quale dopo aver tentato di rimanere in equilibrio, con un bel tonfo cade a terra, rompendosi la carica interna che contiene la cera, sparsa ovviamente sul pavimento. Eppure, contenta di aver preso la rosa (“l’importante è la rosa”, dice un libretto di storie per ragazzi) la signora se n’è andata, con la rosa, come se non fosse accaduto nulla. Tanto quel cero a terra che cosa significa? …. Gesù “risorto” … I foglietti della messa. Che prima fosse un pieghevole in quattro pagine e adesso a tre colonne, è sempre stato così. Lo prendo prima della messa, lo tratto bene, ne sono geloso. “Andiamo in pace”… ed ecco che il foglietto don Natale te lo lascio dovunque, come capita, capita. Intanto, ci sono anche quelli che cercano di uscire, spostando le sedie, persino la panche. Si riapre la chiesa alle 15: ma che strano.. com’è che la chiesa sembra sia stata un po’ malamente usata qualche ora prima? E come può essere ancora accogliente un luogo così, per quelle persone che entrano la domenica pomeriggio per stare un po’ sole con Dio? Sempre a proposito di panche: lo sai che qualche volta camminano? Mi ricordo di una volta, la sera dell’ultima concelebrazione con i sacerdoti nativi della parrocchia, a novembre, mentre eravamo alla processione d’ingresso dei preti, e ho dovuto spostare una panca per … far passare noi della processione, perché la suddetta panca “si era messa lì in mezzo”. Senza citare gli esempi sul trillo del telefonino… “amico telefonino, senza te non si può star”. Se facessi l’elenco arriveremmo alla noia (vedi che alla fine sono proprio strumenti noiosi?). Ma la modalità “silenziosa” perché l’hanno inventata? E non tocco altri fatti di galateo che senz’altro urterebbero la sensibilità e la mentalità moderna (anche se non è moderno chi tralascia la buona educazione). Spero che almeno uno, non io da solo, abbia anche un po’ riso per qualche particolare di queste faccende. Ma vorrei anche accendere un’altra speranza: non possiamo educarci noi al SS. Redentore anche a qualche piccola attenzione di buon senso civico? (di senso civico si tratta, non di senso religioso). don Gigi UNIREDE: un gruppo in cammino verso Maria Diamoci la mano I l Gruppo UNI-REDE: UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) + REDE (parrocchia SS. Redentore) è il gruppo di giovani persone (chi fa volontariato anche se non più giovane nella carne resta giovane nello spirito) che interagisce con la sottosezione di Milano Nord-Est. Momento centrale del nostro servizio è la settimana che vede tutti quanti (personale UNIREDE, pellegrini ed ammalati) impegnati a vivere l’incontro con Maria a Lourdes: un piccolo villaggio sul versante francese dei Pirenei (diventato cittadina) dov’è apparsa la Madonna alla piccola Bernadette (oggi santa Bernadette) più di 150 anni fa. Il rapporto con gli ammalati incontrati durante la settimana vissuta a Lourdes prosegue in parrocchia con momenti specifici (giornata dell’ammalato, visite personali, ecc.) mentre la crescita formativa del personale, facente parte del gruppo UNITALSI, avviene con incontri mensili guidati dal nostro assistente spirituale, don Gigi. Dolce momento, dolce in tutti i sensi, è stata la vendita delle torte svoltasi sul sagrato della nostra chiesa nella mattinata di domenica 22 aprile u.s. Il ricavato sarà utilizzato come aiuto alla partecipazione di un ammalato al pellegrinaggio annuale a Lourdes. Il gruppo UNIREDE Soffio vivo del cielo Pensando alla Pentecoste La “brezza” dello Spirito vi ha mai scompigliato i capelli e il cuore? S e dentro di noi abita lo Spirito, il soffio vivo del cielo, l’ansia si placa e possiamo reggere le prove quotidiane con una forza che da soli non possediamo. Possiamo allora godere della vita che si rinnova, nella pace di chi si sa amato. Nel Vangelo di Giovanni Gesù spiega a Nicodemo che come il vento soffia La festa di Pentecoste conclude il Tempo pasquale dove vuole, così lo Spirito santo. Lo Spirito di Dio c’è nel mondo, c’è ed arriva prima di noi e noi dobbiamo assecondarlo. Nel mondo, dove sembra che il male abbia il sopravvento, dove sembra che Dio ci abbia abbandonato, dove c’è una crisi del senso di Dio, lo Spirito Santo scherza, danza, gioca la sua partita vittoriosa su tutte le forze del male, mentre tesse la sua rete d’amore per ogni uomo. Perciò non ci è lecito perdere la speranza, ma anzi dobbiamo saper scorgere Dio, il suo amore, perché il suo Santo Spirito possa continuare ad agire. Sta a noi aprirgli il nostro cuore e la sua presenza sarà una presenza di verità e di amore. Allora state attenti, se una “brezza” a volte vi scompiglia i capelli e il cuore, è lo Spirito, assecondatelo! Emma Della Valle Mella Sopra: la grotta a Lourdes, luogo delle apparizioni di Maria a Berdadette Calendario parrocchiale Maggio Martedì 1 Festa dei lavoratori Giugno Venerdì 1 1° venerdì del meseIncontro mondiale delle famiglie Sabato 2 Incontro mondiale delle famiglie Domenica 3 SS. Trinita’ – Incontro mondiale delle famiglie Lunedì 4 – venerdì 8 - Settimana dei gruppi di ascolto della Parola di Dio Giovedì 7 Corpus Domini Domenica 10 II domenica dopo Pentecoste - Festa di fine anno dell’Oratorio Lunedì 11 Inizio Oratorio estivo Mercoledì 13 alle 21 Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale Venerdì 17 Sacratissimo cuore di Gesù Domenica 20 III domenica di Pentecoste Domenica 24 IV domenica dopo Pentecoste Venerdì 29 SS. Pietro e Paolo Tempo di vacanze I sacerdoti e la Redazione di augurano a tutti i parrocchiani di trascorrere delle buone vacanze regalandosi spazio e tempo per pregare, per stare con se stessi e con Dio e… arrivederci a settembre! progetto Alla scoperta di Assisi e San Francesco Gruppo adolescenti Terza Media In un tranquillo Venerdì pomeriggio, ventisei tra ragazzi, educatori e don Alessandro, si sono caricati un pesante zaino sulla schiena per partire. Così è iniziato il pellegrinaggio ad Assisi alla scoperta dei luoghi e della spiritualità di San Francesco. I pellegrinaggi sono sempre particolari perchè, al contrario di un viaggio turistico, sono finalizzati ad abbandonare, per qualche tempo, la quotidianità per immergersi in un clima difficile da riprodurre nella vita di tutti i giorni: un clima di rapporto intimo con il sacro. Lì siamo stati ospiti della comunità di Bose che, oltre ad averci mostrato i luoghi, ci ha presentato il loro modo di vivere. L’ultimo giorno abbiamo anche partecipato a delle loro preghiere comunitarie, che ci hanno offerto un diverso modo di pregare. La scoperta della figura di San Francesco è passata per racconti di storia, vecchie leggende ed intriganti misteri, che ci si presentavano andando nei vari luoghi ca- Attività del Consiglio Pastorale Nella vigna del Signore seduta del 23 maggio 2012 Non ci è possibile riferire in dettaglio, data la ristrettezza di tempo, sulla sessione del 23 Maggio del CP della Comunità pastorale, cosa che ci ripromettiamo di fare sul prossimo numero di Settembre. Il Parroco don Natale ha presentato il testo definitivo del Progetto pastorale, elaborato da una Commissione di laici e di sacerdoti, che traccia le linee guida da seguire lungo le quattro tematiche prioritarie: Famiglia, Mondo giovanile, Forma- zione dei laici e Presenza della Chiesa sul Territorio della Comunità pastorale. Quindi è stata presentata la tematica della “Pastorale familiare”, anche questa preparata da una Commissione di laici e sacerdoti, quella sulla Famiglia, con interessanti riflessioni sulle nostre famiglie e le loro difficoltà nel mondo attuale, così laicizzato e indifferente, e proposte su come recuperare spiritualità e speranza per se stessi, per l’educazione dei giovani, specialmente all’attenzione caritatevole verso gli altri, e per la crescita nella Comunità. La discussione susseguente è stata animata e proficua di consigli e suggerimenti. Una semina copiosa, che produrrà certamente frutti in futuro, ispirando al meglio le nostre attività. Roberto Bosisio ratteristici di Assisi. Oltre ad ammirare la semplicità della chiesa di Santa Chiara, la bellezza degli affreschi di Giotto nella basilica di San Francesco, la quiete che pervade l’Eremo delle carceri e la singolarità della Porziuncola al centro della grande basilica di Santa Maria degli Angeli, è rimasta impressa a caratteri di fuoco in questi ragazzi, che si preparano ad affrontare l’importante passo della professione di fede, la vocazione ispirata dalla figura del santo che nella sua semplicità si è fatto testimone di Cristo in modo esemplare. Oltre a questa importante esperienza spirituale è stato notevole l’affiatamento all’interno del gruppo nei momenti di gioco, di ballo e di svago durante i quali ci siamo riscoperti comunità viva ed unita, capace di essere missionaria a Milano come anche in altri luoghi. Gabriele Iannone Nella foto piccola in alto, la culla del francescanesimo: la Porziuncola, luogo tra i più sacri della devozione francescana. La scelse a sua dimora perché “in quel luogo erano frequenti le visite degli spiriti celesti” Dentro e fuori della famiglia La fiducia Domenica 15 aprile, ci siamo riuniti nel salone dell’oratorio per discutere di fiducia, guidati dalla dott. Donatella Bramanti, sociologa dell’Università Cattolica di Milano. Un noto proverbio recita: “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, sarà vero? D i chi abbiamo fiducia noi genitori e di chi hanno fiducia i nostri bambini? Ci viene subito chiesto di scrivere un elenco delle persone a cui diamo fiducia noi e i nostri figli. L’elenco è breve: coniuge, genitori, alcuni amici, la maestra, la catechista; forse un perfetto riflesso del contesto sociale in cui siamo immersi, soprattutto per quanto attiene televisione e giornali, dove sono veicolate due posizioni estreme: il sospetto (sono tutti ladri… imbroglioni…) e la creduloneria (l’ha detto il tale o tal altro…, fa miracoli…) e immediatamente sarà messa in crisi la possibilità per il figlio di costruire un rapporto fiduciario nel nuovo ambiente. Pensiamo alle situazioni di conflitto in famiglia tra la mamma e la nonna che si occupa del bambino: noi lasciamo il piccolo alla nonna, ma poi abbiamo sempre da ridire su come lei lo tiene, sulla merenda che gli lascia mangiare, sul giornalino che gli compra, oppure su questioni più importanti… Anche in questo caso il bambino potrebbe pensare, “mi lascia con la nonna, ma poi non si fida di lei?”. E’ evidente che quando è piccolo non è in graPuò capitare anche a noi genitori di ca- do di fare certi ragionamenti, ma resterà dere in queste grandi semplificazioni del- incerto, insicuro e, di conseguenza, farà la realtà; come quando diciamo ai bimbi, capricci… Non potrà non avere fiducia nei “Non fidarti di nessuno, solo della mam- genitori, ma sarà molto arrabbiato… ma”; oppure, “Se fai il bravo, viene l’uccel- Tutto ciò che erode la fiducia, mette i lino e ti porta una caramella”, oppure “Se bambini in una condizione di insicurezza: quando sono piccoli reagiranno con cafai il cattivo viene il poliziotto”. Vale invece la pena di andare più a fondo pricci e volubilità, da più grandini diventee scoprire se valga o no la pena di conce- ranno ingovernabili (cioè fanno quello che vogliono). dere la fiducia. Il punto di partenza è la famiglia, dove le Proviamo per esempio a stare fuori dalla relazioni tra adulti, nella coppia e tra le scuola elementare tra le mamme in attegenerazioni, sono, o dovrebbero essere, sa dell’uscita dei propri figli e sentire la costruite su fiducia, reciprocità e coope- prevalenza dei commenti: “Non va bene razione, ma ovviamente questa qualità niente, la scuola è disorganizzata, la diridelle relazioni familiari è variabile e si può gente è un’incompetente, la mensa è mesia costruire nel tempo, come pure si può diocre, le insegnanti sono ingiuste e fanno le preferenze…”. Il ragazzo in ascolto dilapidare. Infatti se per qualche motivo questa rela- potrà lecitamente pensare: “Ma perché zione è avvelenata dal tradimento, que- allora mi lasciate li?”. sto genera una ferita profonda che solo con molta energia positiva può essere Cosa fare dunque? In questi casi più complessi, è necessario essere sempre sanata. sinceri, considerare sempre che il bimbo Fin qui tutto è relativamente semplice, anche se piccolo e il ragazzo poi, posquasi naturale. Ma pensiamo ad alcuni sono accettare delle incertezze, delle ostacoli che possono intervenire: noi ge- perplessità, delle contraddizioni e lo ponitori portiamo i nostri bambini alla scuola tranno fare solo se sentono che il genitore materna e facciamo con loro l’inserimen- governa comunque la situazione; ma soto, ma per qualche motivo la maestra non prattutto dobbiamo fare uno sforzo di giuci piace, la direttrice non ci convince… dizio positivo, per esempio dicendo: “E’ finiremo per trasferire in qualche modo vero che la scuola cade a pezzi, ma le tue le nostre perplessità anche al bambino insegnanti sono molto brave” e così via. Questa sincerità, accettazione delle difficoltà, governo delle situazioni difficili uniti ad un atteggiamento positivo faranno sì che in nostri figli, crescendo, sentano che oltre alla mamma e al papà, che restano comunque riferimento per eccellenza, il mondo è fatto di adulti a cui si possono rivolgere con fiducia, portando con sé il bagaglio educativo ricevuto e non restando soli. Carola Corvo Ferrari dall’archivio parrocchiale Sono rinati battezzati in Cristo Riccardo Colangelo, Emma Sissi Gallè, Ester Lucca, Tommaso Zurlo, Nicolò Giuseppe Giordano, Federico Pagni, Cecilia Rizzo, Cristiana Da Rin, Oleg Ludovico Montanelli, Lucia Landaeta Scotti, Federica Fonseka Oberriyage, Elisabeth Charlotte Seckh, Khloe Tuzon, Maxim Vezzani, Mariateresa Bianco, Gaetanogabriele Bianco, Manuel Manfredi, Krystian Campanella, Aleksander Campanella, Carolyne Morales Porras, Gabriele Porcu, Virginia Benz, Emma Segheloni Ci hanno preceduto nella casa del Padre : Paolo Masieri Gianni Massimo Fagioli Benito Bruno Difino Riccardo Rota Giovanna Maria Bianca Paolo Pezzini Erminia Benaglia Antonietta Brivio 87 66 74 90 70 87 97 84 Siate felici e imperfetti... Nella coppia c’è anche posto per i difetti Dopo il successo dell’incontro con la dott.sa Mariolina Ceriotti Migliarese su ‘La famiglia imperfetta’, che si è tenuto lo scorso novembre presso il Teatro Palestrina, il nostro mensile ‘Progetto’ e la Parrocchia SS. Redentore propongono un nuovo appuntamento. Convinti che l’argomento sia di grande attualità abbiamo invitato ancora la neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, ad argomentarci sul tema del suo ultimo libro ‘La coppia Imperfetta’ edito da Ares edizioni. L’appuntamento è per il 30 settembre. Dall’Invito alla lettura: Mariolina Ceriotti Migliarese presenta la coppia per quello che è: una straordinaria avventura. I cui protagonisti, l’uomo e la donna che si prendono finché morte non li separi, sono i veri, grandi e misconosciuti eroi del nostro tempo. Quest’avventura si realizza in un teatro amplissimo: quello tra le generazioni passate (da cui tutto ha origine) e la vita futura (consentita proprio dall’amore di tale coppia); quello del corpo (primo e ancora confuso interprete del Sé) e insieme di Dio (il Terzo che accoglie i due, trasmettendo loro la sua capacità di amare). Sfide grandi, che si accompagnano con altre solo apparentemente più modeste, e comunque misteriosamente collegate alle prime, come l’accettare senza rancore l’arrosto bruciato, o il tono sbagliato di una richiesta, di un commento. Quella della coppia, eroica nella sua necessaria imperfezione, esperta fornitrice di perdoni, è l’avventura umana, la nostra avventura. Che ci chiede coraggio, buonsenso, fantasia, qui prontamente e chiaramente forniti dalle narrazioni e notazioni puntuali dell’Autrice, moglie, madre, e terapeuta di straordinaria esperienza e sensibilità. Claudio Risè Un libro su: corpo, sesso, noia, senso di colpa, innamorarsi/ amare, convivenza o matrimonio, diventare genitori, matrimonio è per sempre?, genitori & figli, rapporto con le famiglie d’origine, il perdono nella coppia La scheda del libro Mariolina Ceriotti Migliarese LA COPPIA IMPERFETTA Saggistica - Ares Edizioni pp. 184, € 14.00 L’autrice: neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, da molti anni si occupa di formazione di genitori e insegnanti. Sposata dal 1973, è moglie, madre e nonna. Freschi di stampa I libri consigliati in questa rubrica sono disponibili al Banco della Buona Stampa situato in chiesa. Marco Pozza Contro piede San Paolo edizioni pp. 142, € 13,00 Una storia appassionante, un’avventura esaltante, ritmata dalla fatica dell’allenamento e dalla creatività dell’impegno di pensarsi oltre la disfatta. Perché le sfide amano la cenere delle sconfitte. don Marcello Stanzione, Carmine Alvino Michele, Gabriele e Raffaele Editizioni Segno pp. 140, € 10,00 Questo libro presenta tre spiriti celesti chiamati arcangeli canonici perché i loro nomi sono riportati nella Bibbia canonica. Michael Bordt Ciò che conta nelle crisi Queriniana editrice pp. 96, € 9,00 Che cosa può insegnare una crisi? Dove prendere il coraggio per uscirne?Un invito a cercare una vita buona, una vita riuscita. Una “meditazione” di grande attualità e ricca di saggi orientamenti. E’ per il 30 settembre, il prossimo appuntamento al Palestrina con l’autrice del libro, Mariolina Ceriotti Migliarese (nella foto a sin.). Partendo dall’esperienza fortemente umana, delle numerose persone incontrate esercitando la sua professione, la dottoressa affronterà temi che solo apparentemente possono sembrare non centrali all’interno di un matrimonio. Unire gli aspetti più pratici e prosaici della nostra vita con quelli più elevati e spirituali. Jean-Marie Petitclerc Parole contro pugni Paoline edizioni pp. 120, € 10,00 Da dove nasce la violenza? Nascono molteplici interrogativi. Può essere la famiglia il luogo dove trovare le soluzioni migliori? La famiglia tra lavoro invadente e lavoro che manca Verso il Family 2012 Ospitiamo ogni mese sui nostri fogli, un estratto dal giornale di opinione che da molti anni viene esposto all’interno della nostra chiesa e sul sito web della nostra parrocchia; temi che affrontano e discutono la realtà e l’attualità che ci circonda, perchè talvolta soffermarsi e approfondire il pensiero aiuta la fede e la nostra coscienza. I l motto posto a base dell’incontro mondiale delle famiglie è come ormai ben noto “La famiglia: il lavoro e la festa”. Dedichiamo i nostri pensieri di oggi al lavoro, per cercare di capire come oggi esso condizioni, spesso pesantemente, il nostro modo di vivere e soprattutto lo sviluppo armonico della famiglia. Innanzitutto il senso del lavoro e la necessità del riposo, specie nel giorno del Signore. “Ciò ha un suo preciso senso, perché costituisce una relativizzazione del lavoro: il lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro. E’ indispensabile che l’uomo non si lasci asservire dal lavoro, che non lo idolatri. Lavoro e laboriosità condizionano tutto il processo di educazione della famiglia, proprio per la ragione che ognuno “diventa uomo”, fra l’altro, mediante il lavoro, e quel diventare uomo esprime appunto lo scopo principale di tutto il processo educativo”. Viene spontaneo chiedersi se nella nostra vita familiare abbiamo fatto tutto per Cineforum spendere del tempo per formare i figli alla laboriosità e alla responsabilità sociale, per condividere tra sposi la cura dei figli e i lavori di casa, per conciliare le esigenze di lavoratori con la nostra vocazione di coniugi e genitori. Esiste un obbligo morale ad unire la laboriosità come virtù con l’ordine sociale del lavoro, che permette all’uomo di “diventare più uomo” nel lavoro, e non già di degradarsi a causa del lavoro. L’imminente Incontro mondiale delle famiglie sembra tuttavia cadere in un periodo in cui proprio la famiglia, invece di essere onorata e festeggiata nel suo ruolo di cellula basilare della società, sta sperimentando la situazione più critica dalla fine dell’ultima Guerra Mondiale. In Italia, tuttavia, questa situazione evidenzia ancora più chiaramente il ruolo prezioso che la famiglia svolge per tutta la società. Moltissime famiglie affrontano la grave situazione della mancanza di lavoro con la disponibilità al sacrificio, fino ad accettare un tenore di vita più modesto di quello cui erano abituate. Tutto questo rivela che tornando a riconoscere che ogni cosa è dono di un Altro, anche il delirio consumistico può cedere il posto a un modo di vivere più sobrio e sereno, grazie al quale riscoprire che molte comodità non sono così indispensabili, mentre lo sono assai di più le energie e il tempo dedicati alla cura dei propri cari. Sembra infine chiaramente delineato un profondo mutamento nella concezione stessa del lavoro: dalla logica del “posto fisso” a quella dei “percorsi lavorativi”, secondo un modello di impiego in cui la persona è sostenuta da una serie di aiuti (servizi di formazione professionale e di ricollocamento, sussidi per i periodi di disoccupazione) che la accompagnino a superare i cambiamenti di mansioni e di datore di lavoro che potranno verificarsi sempre più spesso. La famiglia stessa è chiamata a dare dal suo interno una preziosa opera di accompagnamento, nelle relazioni in cui i naturali affetti parentali, la carità cristiana e la responsabilità sociale si fondono, generando una rete di solidarietà unica ed insostituibile. Una rete che dovrà necessariamente tenersi attaccata al Vangelo di Colui che più volte ripeté ai suoi amici “non abbiate paura”. La redazione di Atlantide I film selezionati e proiettati questo mese nelle sale della nostra Comunità Pastorale. Cinema PALESTRINA Via Palestrina, 7 Milano - proiezione pomeridiana h. 17.00 - proiezione serale con presentazione e dibattito h. 21.00 a cura di G. Zappoli (My Movies) e A. Autieri (Box Office). mese di maggio I colori della passione di L. Majewski. Con R. Hauer, M. York, C. Rampling, J. Litwin, O. Huliczka Svezia, Polonia 2011 Dramm. 97 min. Sala GREGORIANUM Via Settala, 27 Milano - proiezione domenicale h. 16.00 - proiezione del martedì con presentazione e dibatitto h. 21.00. info: www.gregorianum.com 5 giugno Paradiso amaro di A. Payne. Con G. Clooney, S. Woodley, B. Bridges, R. Forster, J. Greer. Comm. durata 110 min. USA 2011 12 giugno Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani. Docu-fiction, - Italia 2012 19 giugno quasi amici di O. Nakache, E. Toledano. Con F. Cluzet, O. Sy, Anne L. Ny, C. Mollet, A. Fleurot. Comm. durata 112 min. Francia 2011. Lo Sposalizio della Vergine, Raffaello Sanzio (1504) Olio su tavola, Pinacoteca di Brera, Milano. l’inizio di un cammino Il per-corso fidanzati Q uando iniziammo il corso di preparazione al matrimonio al SS. Redentore (ormai ventun anni fa!), a dire il vero non avevamo grandi aspettative e lo vedevamo un po’ come una tappa obbligata per poterci sposare in Chiesa. In realtà fu un’occasione unica per riflettere in modo profondo e consapevole sul passo che stavamo per compiere e soprattutto per “riaccendere” la nostra fede. Il corso ci aveva così entusiasmato che ancora oggi, dopo tanti anni, vi partecipiamo, portando la nostra testimonianza di coppia di sposi e di famiglia. Il corso si compone di sette serate e ruota essenzialmente attorno a due domande fondamentali, che potrebbero apparire ovvie, ma, in realtà, non lo sono affatto: perché vi sposate? Perché vi sposate in Chiesa? E’ proprio a partire da queste domande e dal significato dell’amore nel matrimonio cristiano che si diramano tutte le tematiche trattate durante gli incontri. Nel corso delle serate si alternano le te- stimonianze delle coppie già sposate (sui temi del matrimonio, dei figli, del vivere pienamente la parola di Dio in famiglia) e le riflessioni dei Sacerdoti (che sono sempre presenti e approfondiscono i temi del valore del sacramento e della morale nel matrimonio cristiano). Vi è inoltre una serata con il ginecologo (anch’egli in coppia con la moglie) e un incontro finale in cui si “simula” il giorno del matrimonio, con una prima parte dedicata alla celebrazione della Messa e alla spiegazione di come si svolgerà il rito del matrimonio ed una seconda parte riservata alla “festa”, cui sono invitate anche le famiglie di origine dei fidanzati. Pensiamo che un ingrediente fondamentale del corso sia la possibilità da parte delle coppie di fidanzati di esprimere i propri pensieri, dubbi, riflessioni in un contesto accogliente e mai giudicante. Il dibattito e lo scambio di opinioni è fondamentale e proprio per agevolare l’apertura, il dialogo e il nascere dell’amicizia tra le coppie, in PARROCCHIA SS. REDENTORE Orari S. Messe Feriali: 7.15 - 9.30 - 16.00 - 18.30 Prefestivi: 18.30 Festivi: 8.30 - 10.00 - 11.00 - 12.15 18.30 SACERDOTI della COMUNITA’ PASTORALE Don Natale Castelli (Parroco) 026694498 3478517657 Don Gigi Colombo (Vicario Parrocchia SS. Redentore) 0267384114 3478033042 Don Sergio Tomasello (Vicario Parrocchia S. Gregorio) 0229409888 3392752279 Don Alessandro Noseda (Vicario Oratorio SS. Redentore) 0267384112 3288861369 Don Piero Denna (Residente Parrocchia SS. Redentore) 026705691 Don Luigi Parisi (Residente Parrocchia SS. Redentore) 0267384113 Segreteria Parrocchiale 9.30-12.00 da lunedì a sabato 15.30 - 18.30 solo il mercoledì Tel 026694498 Fax 026697251 [email protected] Oratorio 16.00-19.00 da lunedì a sabato 11.00-12.00 e 16.00-19.00 domenica Tel 0297384393 [email protected] Scuola materna Suore Rosminiane Tel 026704677 Fax 0266986082 Centro Ascolto Caritas Martedì e Giovedì: 16.00-18.00 Tel 026705181 RIFERIMENTI PARROCCHIA SS. REDENTORE www.parrocchiaredentore.it Sul sito gli altri indirizzi mail. RIFERIMENTI PARROCCHIA San GREGORIO MAGNO Consulta il sito www.sangregoriomilano.it diverse serate i fidanzati vengono suddivisi in piccoli gruppi di discussione, sempre con il supporto delle coppie già sposate. Un obiettivo fondamentale del corso è far acquisire la piena consapevolezza del senso e del significato del matrimonio cristiano, in modo che le coppie possano operare la loro scelta in modo responsabile. Va tra l’altro detto che nel corso di questi vent’anni abbiamo assistito ad un aumento dell’età media delle coppie che si avvicinano alle nozze, spesso dopo diversi anni di convivenza e talvolta anche dopo l’arrivo dei figli. Dunque, tendenzialmente, le aspettative sul corso fidanzati sono oggi maggiori che in passato, perché ancora più forte è la consapevolezza del passo che si sta per compiere. Un ultimo punto ci preme sottolineare: quando ci sposammo, ci fu offerta la possibilità di proseguire un cammino di approfondimento sulle tematiche del matrimonio cristiano assieme ad altre coppie di sposi e a Don Piero (allora parroco). Quella fu per noi un’esperienza molto preziosa, che ci ha lasciato molto, sia dal punto di vista umano, sia da quello religioso e che ci sentiamo di suggerire a tutti gli sposi che ne avranno l’opportunità. Beatrice e Marco Rizzardi progetto di Comunità Aperta Parrocchia SS. Redentore via L. Palestrina 5 - Milano Direttore responsabile Margherita Faustinelli Per contatti: [email protected] Registrato presso il Tribunale di Milano n° 426 del 19-11-1971 Stampa Pixart.it