DEPURATORE DI CECINA Comune di Cecina STUDIO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ ai sensi del D.Lgs 156/06 ss.mm.ii. e della L.R. del 12/02/10 N° 10 ss.mm.ii. La Responsabile Ufficio Ambiente Il Dirigente Depurazione e Fognatura Data Livorno, Settembre 2012 Dott.sa Barbara La Comba Responsabile Fognatura Geom. Marco Bartolini Responsabile Depurazione Ing. Giuseppe Colasanto Ing. Carlo Calastri Per l’Ufficio Ambiente ASA Dott. Menichini Irene Kristian Gronchi Alberto Amici Il Dirigente Programmazione e Gestione Investimenti Ing. Fabrizio Pacini 1 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it INDICE 1. Premessa……………………………………………………………………………………………5 2. Presentazione dell’ azienda…..………………………………………………………………….7 3. Localizzazione dell’ impianto……………………………………………………………………9 4. Descrizione sintetica dell’opera……………………………………………………………….11 4.1 Collegamento scarico in ambiente………….……………………………….……………...16 5. Studio preliminare ambientale…………………………………………………………………17 5.1 Relazione del progetto con i piani e programmi aventi valenza ambientale…….……...17 5.1.1 Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno………………………17 5.1.2 Piano strutturale del Comune di Cecina..………..…….………………………..……...29 5.1.3 Regolamento urbanistico – Norme tecniche di Attuazione………………..………….32 5.1.4 Inquadramento geologico………………...……………………………..…....................39 5.1.5 Inquadramento litologico……..…………..………..……………………………………..40 5.1.6 Vincolo paesaggistico..…………………..……………………………..………..………41 5.1.7 Classificazione sismica…….……………………………………………….……..……...42 5.1.8 Pericolosità geomorfologica……………………………………………………………...43 5.1.9 Pericolosità Idraulica………………………………………………………………………44 5.2 Stato attuale delle matrici ambientali……….….……………………………............................45 5.2.1 Qualità dell’aria……………………………………………………………………………..45 6. Caratteristiche dell’ impianto di depurazione……………………………………………….52 6.1 Descrizione del sistema fognario………….…………………………-……………………..52 6.2 Concezione generale dell’impianto……….……….………………………………………...53 6.3 Dati di progetto….…..…………………………………………………………………………57 6.3.1 Portate………………………………..………………………………………………….58 6.3.2 Limiti allo scarico……………………..…………………………………………………60 6.4 Analisi……………..………………………..……………………………………………..........61 2 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 7. Analisi dei potenziali impatti…………………………………………………………………..61 7.1 Impatti ambientali……………………………………………………………………………61 7.1.1 Identificazione degli impatti………………………………………………………….61 7.1.2 Produzione e ricevimento rifiuti………………………………………..……………62 7.1.3 Emissioni in atmosfera……………………………………………………………….64 7.1.4 Fattori climatici………………………………………………………………………...66 7.1.5 Consumo materie prime……………………………………………………………...67 7.1.6 Consumo energia elettrica…………………………………………………………...67 7.1.7 Consumo Idrico……………………………………………………………………….68 7.1.8 Inquinamento acustico……………………………………………………………….68 7.1.9 Traffico indotto………………………………………………………………………...71 7.1.10 Salute pubblica………………………………………………………………………..71 7.1.11 Suolo e sottosuolo…………………………………………………………………….72 7.1.12 Inquinamento idrico…………………………………………………………………..73 7.2 7.3 Compensazioni………………………………………………………………………………75 7.2.1 Conformità normativa………………………………………………………………...75 7.2.2 Monitoraggio…………………………………………………………………………..75 7.2.3 Piano di Manutenzione e Gestione…………………………………………………75 7.2.4 Piani di Emergenza…………………………………………………………………...76 7.2.5 Il protocollo di autocontrollo………………………………………………………….77 Valutazione dei risultati……………………………………………………………………..78 1. Analisi delle alternative………………………………………………………………………….80 8.1 Alternative di localizzazione dell’impianto………………………………………………80 8.2 Alternative di processo o strutturali……………………………………………………..80 8.3 Alternative strategiche……………………………………………………………………81 8.4 Alternativa zero……………………………………………………………………………81 3 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it ALLEGATI Allegato 1 Planimetrie impianto Allegato 2 Schema a Blocchi Allegato 3 Carta pericolosità idraulica Allegato 4 Carta pericolosità geomorfologica Allegato 5 Procedura gestione rifiuti Allegato 6 Piano di Manutenzione e Gestione Allegato 7 Piano di Emergenza Allegato 8 Corografia della fognatura a servizio dell’impianto Allegato 9 Corografia della fognatura a servizio dell’impianto con indicazione pozzi Allegato 10 Elenco codici CER Allegato 11 Carta usi e trasformazioni ammesse Allegato 12 Carta della fattibilità Allegato 13 Corografia Punti prelievo balneabilità Allegato 14 Autorizzazione allo scarico Allegato 15 Punti caratteristici dep. Cecina Allegato 16 Modalità di attivazione dello scarico di Cecina Mare e funzionamento Aretusa Allegato 17 Schema scarico e campionamenti 4 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Allegato 18 Libretto dati caldaia 5 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 1 Premessa La società ASA SpA svolge, all’interno del proprio stabilimento ubicato a Cecina Località ”Marina di Cecina”, attività di depurazione dei reflui da scarichi urbani/industriali a preponderanza di tipologia civile o ad essa assimilabili, recapitati tramite fognatura “mista” meteorica-urbana. Attualmente l’impianto di Cecina Marina è in grado di trattare 38.500 AE, potenzialità che allo stato attuale permette ampliamente di ricoprire le necessità reali dell’area. Il presente studio ambientale viene redatto al fine di supportare la procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto Ambientale, di cui all’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., cosi come previsto dall’art. 48 della Legge Regionale Toscana 12 Febbraio 2010 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”. Tale procedura fa riferimento alla fase di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico dell’impianto di depurazione a servizio degli abitati di Cecina ed è situato in loc. Marina di Cecina. La necessità di attivare una procedura di verifica di assoggettabilità per l’impianto in parola, seppure esistente ed operante, deriva dalla prescrizione di cui all’art. 43, comma 6 della succitata L.R. 10/2010 che prevede: “Le domande di rinnovo di autorizzazione o concessione relative all’esercizio di attività per le quali all’epoca del rilascio non sia stata effettuata alcuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA sono soggette alla procedura di VIA, secondo quanto previsto dalla presente legge.[…]”. Infatti l’impianto di Cecina, come si illustrerà più diffusamente nel seguito, rientra nella casistica di cui alla lettera bh) dell’Allegato B2 alla L.R. 10/2010 “Progetti sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità di competenza della Provincia” e, non essendo stato oggetto di analoga procedura al momento della realizzazione in aderenza ai dettami della normativa al tempo vigente, vi viene sottoposto in questa fase di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico in osservanza al succitato art. 43 della L.R. 10/2010. I contenuti del presente studio sono stati sviluppati tenendo conto che l’impianto e già in esercizio e che attualmente opera con un’autorizzazione con Delibera Dirigenziale della Provincia di Livorno N. 30 del 09.03.2009. In merito a quanto riportato nella seconda parte del medesimo art. 43 della L.R. 10/2010, che cosi recita: “[…] Per le parti di opere o attività non interessate da modifiche, la procedura è finalizzata all’individuazione di eventuali misure idonee ad ottenere la migliore mitigazione possibile degli impatti, tenuto conto anche della sostenibilità economico-finanziaria delle medesime in relazione all’attività esistente.[…]”, si evidenzia che il presente studio fa riferimento ad una situazione impiantistica non modificata, dal punto di vista dimensionale, rispetto a quella già autorizzata. 6 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 2 Presentazione dell’azienda ASA Spa opera nel servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) e nella distribuzione del gas. Dal 2002 è gestore unico del servizio idrico nell’ATO 5 Toscana Costa, il cui bacino di utenza è di 372.618 abitanti suddivisi in 33 Comuni appartenenti a 3 province (Livorno, Pisa e Siena). Uno degli impianti di proprietà della società ASA SpA è sito in un’area posta a Ovest dell’abitato di Cecina, nel Comune di Cecina (LI); tale impianto è oggetto di questo studio di impatto ambientale. Di seguito vengono riportati i dati identificativi della società: Ragione Sociale ASA - Azienda Servizi Ambientali S.p.A. Sede Legale Via del Gasometro, 9 – 57122 Livorno Sede operativa Via del Gasometro, 9 – 57122 Livorno Codice Fiscale e P.IVA 01177760491 Telefono uff. Amministrativi 0586 242111 Fax uff. Amministrativi 0586 242632 Ubicazione dell’insediamento Località Cecina Mare Comune Cecina Consistenza dello stabilimento L’impianto di depurazione presente all’interno dello stabilimento è composto da un sistema di fanghi attivi tradizionale con una capacità depurativa di 38.500 AE. Numero addetti attuali Attualmente il personale operativo sul depuratore è costituito da due unità. Numero delle giornate lavorative nell’anno L’impianto ha un orario di funzionamento continuo 24/24 h per tutto l'arco annuale per le sezioni di pretrattamento, trattamento secondario (tratt. biologico, sedimentazione ecc.) e trattamento fanghi (stabilizzazione,ispessimento). La disidratazione meccanica ha un orario di funzionamento che è funzione della portata. 7 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro All’interno dell’impianto viene prodotto biogas durante la fase di digestione anaerobica. Tale sostanza potrebbe essere presente in concentrazioni a rischio solo in casi eccezionali legati a guasti e anomalie e solamente in determinate zone ovvero: • i locali di pertinenza dei digestori (locale scambiatore di calore/pompe alimentazione centrifuga/ricircolo fango caldo, locale compressori ricircolo biogas); • la sommità dei digestori; • il gasometro; • le zone immediatamente adiacenti ai digestori ed al gasometro; • il locale caldaia (alimentata da gasolio e biogas). Un prodotto del processo di depurazione delle acque tramite fanghi è l’acido solfidrico la cui presenza può essere riscontrata anche in zone dell’impianto quali il locale centrifugazione fanghi. Il personale di impianto è adeguatamente informato, formato ed addestrato sui rischi legati alle mansioni svolte. Per il contenimento delle emissioni sono stati adottati i seguenti provvedimenti: • Copertura con PRFV dell’ispessitore fanghi; • Installazione di impianto di assorbimento e lavaggio dei fumi (tipo Scrubber) per le emissioni presenti nel locale disidratazione dei fanghi; • Torcia per la combustione dell’eventuale eccedenze di biogas prodotto; in ogni caso la scarsa produzione di biogas e il suo utilizzo all’interno dei digestori limitano fortemente l’uso della torcia. Elenco dei principali reflui e rifiuti liquidi attualmente trattati Reflui da scarichi urbani/industriali a preponderanza di tipologia civile o ad essa assimilabili, recapitanti tramite in fognatura "mista" meteorica-urbana. 8 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 3 Localizzazione dell’impianto L’impianto è ubicato in Località “Marina di Cecina” nel Comune di Cecina ed è accessibile dalla attigua Via Tevere presso il numero 10. Figura 1 Particolare cartografico dell’area interessata dal depuratore 9 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 2 Particolare aereo dell’area interessata del depuratore 4 Descrizione sintetica dell’opera Il processo di depurazione è in grado di depurare al massimo 38.500 AE e risulta composto da: LINEA ACQUE • Sollevamento • Grigliatura grossolana • Dissabbiatura • Sedimentazione primaria • Denitrificazione • Trattamento biologico a fanghi attivi ( ossidazione biologica) • Sedimentazione Secondaria • Disinfezione • Immissione in corpo idrico recettore 10 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it TRATTAMENTO BOTTINI • Sollevamento • Grigliatura fine LINEA FANGHI • Ispessimento fanghi • Digestione anaerobica (digestore primario riscaldato con scambiatore) • Disidratazione meccanica fanghi con separatori centrifughi • Smaltimento in agricoltura o discarica LINEA ACQUE Il liquame arriva presso il pozzetto di testa tramite varie centraline di sollevamento ubicate nel territorio comunale, viene convogliato in una vasca di raccolta e sollevato tramite coclee a vite di Archimede. Dopo i sollevamenti iniziali il refluo subisce un primo trattamento di grigliatura meccanica grossolana per mezzo di due griglie a pulizia automatica; così facendo i solidi più grossolani vengono separati del liquame. I liquami separati dai solidi subiscono successivamente il trattamento di dissabbiatura, realizzata su due linee parallele che funzionano simultaneamente solo nei periodi di maggior afflusso idraulico. Questa fase del trattamento primario permette di raccogliere le sabbie nella tramoggia di estrazione; le sabbie, vengono estratte mediante air-lift, ed inviate ad un separatore dove vengono private del loro contenuto in acqua e scaricate in appositi cassoni. In caso di pioggia, con portate superiori alle potenzialità dell’impianto, si provvede automaticamente allo scarico del liquame in eccesso nel corpo ricettore per mezzo di un By-Pass, dopo averlo sottoposto a questi trattamenti primari. 11 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 3 Panoramica dell’impianto Il trattamento seguente è quello di sedimentazione primaria. I sedimentatori sono dotati di carroponte “va e vieni” munito di due raschie, una per l’accumulo degli oli che sono poi raccolti insieme alle sabbie di scarto e smaltiti come vaglio in discarica, l’altra per la raccolta dei fanghi a fondo vasca che vengono poi scaricati in pozzetti di accumulo e quindi trasferiti, per mezzo di pompe sommerse, all’ispessimento. Dalla sedimentazione primaria i liquami passano nelle vasche di denitrificazione, due bacini rettangolari, dotati di agitatori lenti. Da qui, per caduta, i liquami passano in ossidazione biologica dove avviene il processo depurativo. Si tratta di due vasche rettangolari, dotati di aeratori superficiali a turbina dalla potenzialità di circa 40 Kg Ossigeno/h. Inoltre, è presente un impianto ad ossigeno liquido con impianto di dosaggio e controllo, che ha permesso di potenziare il sistema di aerazione. Successivamente il refluo passa ai due comparti di sedimentazione secondaria, entrambi a sezione circolare con carroponte dotato di lama raschia fanghi, lame raccogli schiuma e scum-box. Per lo smaltimento delle schiume è previsto il loro ricircolo in testa all’impianto mediante un collegamento con la fognatura interna, riportando i vari drenaggi nella vasca di sollevamento con coclee. Le due tubazioni di raccordo fra gli scum-box e la fogna interna si riuniscono in un pozzetto (dimensioni 60x60) in prossimità dei due sedimentatori secondari. 12 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it L’effluente chiarificato viene confluito in un canale di uscita dove un filtro coclea effettua un’ultima grigliatura fine per poi essere inviato tramite 3 pompe di spinta all’impianto di post-trattamento acque reflue “Aretusa” sito in Rosignano Solvay; quando ciò non è possibile il liquido viene convogliato al labirinto di disinfezione, in cui è utilizzato acido peracetico ed in seguito viene scaricato in ambiente nel vicino “Fosso Nuovo” per mezzo di una tubazione. Se l’effluente è invece utilizzato industrialmente all’interno dell’impianto stesso, viene disinfettato con ipoclorito di sodio. Nel tragitto che l’effluente percorre quando viene mandato allo scarico, poiché la distanza tra il depuratore ed il Fosso Nuovo è notevole e le quote altimetriche non sono favorevoli, è stata inserita una stazione di rilancio in località “il Paiolo”, da cui poi le acque di bonifica sono spinte verso il corpo ricettore finale. Le modalità di attivazione dello scarico a mare sono descritte nella rispettiva documentazione (Allegato 16), tenendo presente la procedura di emergenza ASA (Allegato 7), e al paragrafo 7.1.12. Di seguito si riporta lo schema approssimativo (visibile nel dettaglio in allegato) del sistema di canali che si interpongono fra il punto di scarico del depuratore e l'uscita a mare della rete stessa. In azzurro è indicato il limite a monte del quale non si trova acqua nei fossi. 5 PARATOIA 2 3 Fosso Vallescaia 4 USCITA DEPURATORE 1 Fosso la Cecinella Stazione di 6 Pompaggio Il Paiolo 7 Fosso le Basse 8 10 9 13 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Nei numerosi sopralluoghi effettuati e delle analisi ripetute si è sempre rilevato che al punto di uscita in mare venivano rispettati i limiti di balneazione mentre l'acqua in uscita dall'impianto di depurazione rispettava i limiti di scarico. Figura 4 Sollevamento Figura 5 Denitrificazione e ossidazione 14 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 6 Sedimentatore secondario Figura 7 Labirinto di disinfezione LINEA FANGHI Il ricircolo dei fanghi nei comparti di denitrificazione ed ossidazione biologica è realizzato mediante tre pompe a coclea. I fanghi di supero e quelli primari, sono inviati ad un apposito ispessitore posto a monte della fase di digestione anaerobica. Dall’ispessitore i fanghi passano alla digestione anaerobica. Questa fase del trattamento è realizzata tramite due digestori primari riscaldati; il riscaldamento del fango è realizzato mediante apposito scambiatore alimentato da una caldaia funzionante a biogas o gasolio. I digestori sono affiancati da un gasometro che misura e immagazzina il biogas da essi prodotto e lo invia alla caldaia preposta al mantenimento delle giuste temperature all’interno degli stessi. Il biogas è inoltre utilizzato per mantenere in agitazione, grazie ad appositi compressori, il fango all’interno dei digestori; l’eventuale biogas in eccesso viene combusto con apposita torcia. 15 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 8 Scambiatore di calore I fanghi digeriti vengono inviati alla disidratazione, costituita da due separatori centrifughi, produttori di un fango che viene smaltito in agricoltura o in discarica. Sono inoltre presenti due letti di essiccamento che possono essere utilizzati in casi di emergenza, ovvero quando la capacità di trattamento delle centrifughe raggiunga il limite massimo. Il sistema strutturale in c.a. si trova in buone condizioni di mantenimento, come anche la maggior parte degli elementi meccanici e le strutture in metallo. TRATTAMENTO BOTTINI L’impianto di Cecina Mare è autorizzato al ricevimento di rifiuti con codice CER: - 200304 (Rifiuti da fosse settiche); - 200306 (Rifiuti della pulizia delle fognature); - 190805 (Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane). I rifiuti di cui sopra vengono regolarmente ricevuti, provenienti dal territorio dell’ATO 5 e nel rispetto delle capacità residue dell’impianto; vengono scaricati in testa all’impianto e subiscono il trattamento previsto per i reflui in ingresso per la componente liquida del 200304 e 200306, nel letto di essiccamento per la componente palabile “sabbia” del 200304 e 200306 o avviati al trattamento di stabilizzazione e smaltimento fanghi per quanto riguarda il 190805. A livello di pianificazione, al fine di diminuire l’impatto veicolare e odorigeno, il conferimento bottini viene ridotto al minimo compatibile con il conferimento dei materiali di pulizia della fognatura locale a favore di conferimenti su impianti vicini dotati di maggior facilità di accesso e maggiore distanza dal centro urbano, in particolare all’impianto di Bibbona. 16 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 4.1 Collegamento scarico in ambiente L’effluente dell’ impianto di depurazione “Marina di Cecina”, viene destinato all’impianto di posttrattamento acque reflue “Aretusa”, sito in Rosignano Solvay; in caso di raggiungimento della portata massima o di impossibilità di ricezione da parte dell’impianto “Aretusa”, il depurato viene scaricato in ambiente e più precisamente nel vicino “Fosso Nuovo”, di collegamento con il mare. Figura 9 Corografia della fognatura a carico del depuratore 5 Studio preliminare ambientale Lo studio preliminare ambientale è volto all’analisi degli aspetti normativi e regolamentari ai quali deve essere sottoposto l’impianto in esame e all’identificazione di tutti quegli impatti ambientali che provoca l’impianto stesso. 17 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 5.1 Relazione del progetto con i piani e programmi aventi valenza ambientale La relazione dell'impianto con i piani e programmi aventi valenza ambientale, trova la sua interpretazione nella verifica della compatibilità urbanistica e territoriale, conseguentemente sono stati individuati i vincoli urbanistici e naturali presenti nell'area. 5.1.1 Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno Il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) è lo strumento di pianificazione per il governo delle risorse del territorio provinciale, per la loro tutela e per la loro valorizzazione. Il PTC, secondo quanto dispone la normativa regionale per il governo del territorio, individua le risorse e promuove comportamenti, azioni e sinergie per un percorso di sviluppo sostenibile. Con il PTC la Provincia esercita il proprio ruolo di governo del territorio, in accordo con le politiche territoriali della Regione e costruendo il raccordo della pianificazione urbanistica dei singoli Comuni del territorio provinciale. Il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno è stato adottato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n. 231 dell’11 dicembre 2008 e con approvazione definitiva tramite Deliberazione n. 52 del 25/3/2009. Il PTC divide il territorio provinciale in sistemi e sottosistemi aventi connotati di maggiore omogeneità fisico-paesaggistica. Sistema territoriale Il sito in oggetto si colloca nell’ambito del sistema territoriale “della fascia costiera e della pianura” e più precisamente nel sottosistema territoriale “della pianura centrale del Fine e del Cecina”. Il Sistema territoriale della fascia costiera e della pianura si articola in: - Sottosistema territoriale urbano di Livorno e della pianura dell'Arno; - Sottosistema territoriale della pianura centrale del Fine e del Cecina; - Sottosistema territoriale urbano di Piombino e della pianura meridionale del Cornia. Nel sistema territoriale della fascia costiera e della pianura è presente una rete di città e centri urbani che si susseguono parallelamente alla linea di costa, configurano così, a scala territoriale, un sistema insediativo di tipo lineare. Il sistema è, nel suo insieme, caratterizzato da una densità di popolazione insediata fra le più alte della costa toscana in rapporto alla sua estensione, dalla presenza di consistenti fasci 18 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it infrastrutturali e di attività industriali e di produzione di energia di rilievo a scala regionale e nazionale, dalla permanenza di forti connotati rurali legati alla produzione altamente qualificata di prodotti tipici come vino, olio e di colture specializzate nonché dalla presenza di un turismo, con connotazioni sia di massa che di élite, quasi esclusivamente estivo. Le polarità urbane di maggior rilievo provinciale, Livorno e Piombino sono localizzate alle due estremità di questo sistema. La parte centrale del sistema ha come polo di riferimento funzionale Cecina. E’ sopratutto attraverso queste tre polarità che il territorio provinciale sostanzia i suoi rapporti funzionali a scala di area vasta, ai diversi livelli territoriali. La crescita insediativa, spinta in particolare dalla domanda turistica, e infrastrutturale ha prodotto significative tendenze alla dispersione e alla conurbazione, alla progressiva perdita della centralità dei nuclei antichi e ad una progressiva tendenza alla diffusione insediativa nelle aree agricole con una rilevante perdita della loro integrità. Il “Sottosistema territoriale del Fine e del Cecina” è costituito dal territorio ricompreso nei seguenti ambiti di paesaggio appartenenti al sistema provinciale di paesaggio della pianura del Cecina: - Paesaggio di pianura a dominante agricola (Vada, Collemazzano) (AdP 10) - Paesaggio di pianura della Valle del Cecina a dominante insediativa (Cecina, Marina di Cecina, San Pietro in Palazzi) (AdP 11) - Paesaggio di pianura con presenza insediativa storica (Marina di Bibbona, Bolgheri, Donoratico, Castagneto Carducci) (AdP 12) ed interessa territori dei Comuni di Cecina e Rosignano Marittimo. Il sistema territoriale si estende dal margine settentrionale limitato dalle colline livornesi, a quello meridionale del promontorio a nord di S. Vincenzo. E' caratterizzata da forti processi produttivi agricoli che investono in modo particolare la parte interna e pedecollinare con proprietà estese dedite alle produzioni vitivinicole olivicole di qualità e di eccellenza. Ma è anche caratterizzato da forti processi di antropizzazione dovuti allo sviluppo industriale di Rosignano dal 1912 e l'affermarsi di Cecina come cento terziario del comprensorio cerniera degli insediamenti orientali della valle del fiume Cecina e il corridoio tirrenico. Il sistema si caratterizza anche per la notevole crescita turistica legata all'attività balneare indistintamente da Castiglioncello a San Vincenzo. La realizzazione dei sistemi infrastrutturali paralleli alla linea di costa ha prodotto la discesa al piano dai centri collinari di antico insediamento, con la creazione di frazioni che in breve tempo 19 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it hanno eguagliato, se non superato, per dimensioni e contenuti funzionali, i centri storici originari (Donoratico rispetto a Castagneto ed in parte minore ma con tendenza a protrarsi nel tempo, La California rispetto a Bibbona). Lo sviluppo di frazioni balneari come Mazzanta, Marina di Bibbona, Marina di Castagneto, raccontano quanto lo sviluppo turistico incida fortemente su questi ambiti suscitando attenzione alle problematiche di sostenibilità riguardo allo stato delle risorse. Il sistema è caratterizzato dalla consistenti presenze industriali a nord, turistiche e infrstrutturali e da centri di servizi comprensoriali. 20 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 10 Estratto Tav. 11b Ambiti di Paesaggio – Quadro conoscitivo PTC Livorno Lo stabilimento A.S.A. S.p.A. rientra nell’ambito di “Paesaggio di pianura della Valle del Cecina a dominante insediativa” (AdP 11) Gli obbiettivi specifici dettati dal PTC per il sottosistema territoriale della pianura centrale del Fine e del Cecina, come indicato all’art. 21.1 della Disciplina del PTC, prevedono: “Non superare i limiti di criticità dei bacini idrici soggetti a bilancio idrico deficitario e condizionare i prelievi dai corpi idrici sotterranei”. Sistema funzionale Il PTC articola il territorio della provincia di Livorno nei seguenti Sistemi e Sottosistemi Funzionali: 1. sistema funzionale degli insediamenti si articola nei seguenti sottosistemi: - la struttura insediativa: i nodi urbani, la città diffusa; - la rete dei luoghi e degli spazi della collettività. Il Comune di Cecina, sotto il profilo funzionale a scala provinciale, appartiene ai “nodi urbani di livello subprovinciale con funzioni complesse e/o servizi consolidati di rilevanza sovracomunale.” 21 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 2. Sistema funzionale delle attività economiche si articola nei seguenti sottosistemi : - produzione di beni e servizi; - agricoltura; - pesca; - commercio; - turistico - ricettivo. Il sottosistema di produzione di beni e servizi è rappresentato dagli impianti storici industriali di Livorno,Rosignano Solvay, Piombino e di tutte le attività ad esso connesso come le linee di carico portuali per il prodotto greggio, le cave di calcare a San Carlo e le linee ferroviarie di connessione cosi come le cave di calcare per le acciaierie di Piombino. Il sistema non si racchiude nell’area dello stabilimento ma coinvolge apparati insediativi funzionali alla produzione di servizi necessari alla produzione dei beni e collocati non necessariamente in ambito industriale. Il sottosistema dell’agricoltura corrisponde a circa il 31% del territorio provinciale. L’attività agricola, nella provincia di Livorno, è ripartita in Val di Cecina (40%), Val di Cornia (43%), nelle colline interne di quest’ultima e, in misura minore, nell’Arcipelago (4%) e il resto area livornese (13%). Figura 11 Estratto Tav. 2.1 Sistema Funzionale Produttivo – Turismo, Commercio, Industria invariati 22 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 3. Sistema funzionale delle reti e dei nodi infrastrutturali articolato in: - sistema funzionale della mobilità e della logistica; - sistema funzionale delle risorse idriche - sistema funzionale dei rifiuti - sistema funzionale delle risorse energetiche Il sistema funzionale per la mobilità e la logistica, è determinante per le attività produttive portuali, commerciali, turistiche e non può essere affrontato senza una idea dello sviluppo e della competitività territoriale che si vuol perseguire. Gli obiettivi generali che il PTC individua, sono la crescita economica ed il potenziamento della competitività complessiva del territorio mediante un più efficace organizzazione del sistema dei nodi – e dei singoli nodi – che rafforzi e qualifichi la sua precipua funzione di cardine fra gli insediamenti e le reti infrastrutturali, determinante per la mobilità di persone e merci - sia all’interno dei centri, sia nelle relazioni alle diverse scale territoriali –, ed una loro armonica organicità funzionale con il sistema delle reti. In particolare il PTC ritiene essenziale il concorso di questo sistema funzionale per: - potenziare il trasporto delle persone predisponendo nodi in interscambio modale funzionali alla integrazione delle diverse modalità di trasporto pubblico e di interscambio con i mezzi di trasporto privato; - organizzare nodi di interscambio modale per le merci allo scopo di favorire il loro trasporto per ferrovia o per nave, contenendo l’uso dei mezzi su gomma a brevi distanze e minimizzando i tempi di interscambio modale; - organizzare nodi di interscambio per la distribuzione delle merci nelle maggiori aree urbane mediante mezzi meno ingombranti e meno inquinanti. Lo stabilimento ASA S.p.A. presenta una viabilità d’accesso all’impianto attraverso la percorrenza della via denominata Via Tevere che risulta interessata dal traffico veicolare locale. 23 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 12 Estratto Tav. 6 Sistema delle Infrastrutture - PTC 4. Sistema funzionale delle aree protette Appartiene al sistema funzionale l'organizzazione dei parchi non in quanto ambiti naturali quanto invece organizzazioni culturali della natura che si innestano nel complesso sistema della qualità della vita: urbana, del tempo libero, della ricreazione. Il sistema delle aree protette verdi contribuisce agli aspetti di funzionalità sistemica di tutto il territorio provinciale e ad esso appartengono i parchi, le riserve naturali, le aree naturali protette di interesse locale, ma anche il sistema natura 2000 e i Siti di Interesse Regionale. La rete ecologica assume funzione di connettore tra i territori sia relativamente agli aspetti ambientali ma anche quelli paesistici. 24 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 13 Estratto Tav.8 Sistema Funzionale delle Aree Protette – PTC Il sito A.S.A. S.p.A. NON è interessato dalle perimetrazione delle aree protette. Quadro Conoscitivo – Valori Paesaggistici L’identificazione dei valori paesaggistici risponde all’obiettivo di riconoscere elementi e sistemi di elementi (risorse) che rivestono ruolo di valori patrimoniali e fondativi, i quali costituiscono l’identità del territorio della Provincia di Livorno e pertanto sono registrati all’interno dello Statuto del Territorio che ne riporta le regole di tutela. Le norme statutarie del Piano Territoriale di Coordinamento recano l’identificazione patrimoniale secondo i tre punti di vista adottati a livello di pianificazione territoriale regionale (PIT) e recepiti dalla pianificazione territoriale provinciale: - A. Valori naturalistici e eco sistemici - B. Valori storici e culturali - C. Valori estetici e percettivi Valori naturalistici e ecosistemici (A) I valori naturalistici ed ecosistemici (rappresentati nella cartografia dello Statuto Tavola A. Valori 25 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it naturalistici e ecosistemici) sono relativi alle seguenti categorie: A1- Siti di Interesse Regionale A2- Ambiti con significativi caratteri di naturalità e di biopermeabilità A3- Emergenze di interesse geo-morfologico e di interesse floro-faunistico A4- Ambiti del territorio rurale con ruolo di connessione ecologica A5- Ambiti del territorio rurale connotati dalla complessità del mosaico agrario A6- Elementi arborei di valore storico-culturale A7- Varchi non edificati tra gli insediamenti con funzioni di connessione tra sistemi di aree protette Di seguito viene riportato l’estratto della Tavola A del PTC con indicata la posizione del depuratore dalla quale si evince che l’area su cui è localizzato il depuratore NON è sottoposta a nessun vincolo di tipo naturalistico ed eco sistemico, ovvero analizzando i sovrastanti vincoli, nessuno di essi è presente nell’ area in oggetto. 26 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 14 Estratto Tav. A “Valori naturalistici ed eco sistemici” del PTC Valori storici e culturali (B) I valori storici e culturali (rappresentati nella cartografia dello Statuto Tavola B. Valori storici e culturali –) sono relativi alle seguenti categorie: B1- Ambiti con presenza di flora e fauna di interesse didattico e scientifico B2- Ambiti del territorio rurale di valore storico-culturale B3- Zone archeologiche B4- Elementi arborei di valore storico-culturale B5- Insediamenti storici B6- Infrastrutture storiche Di seguito viene riportato l’estratto della Tavola B del PTC con indicata la posizione del depuratore, dalla quale si evince che l’area in oggetto NON è sottoposta a nessun tipo di vincolo di tipo storico culturale, ovvero analizzando i sovrastanti vincoli, nessuno di essi è presente nell’ area in oggetto. 27 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 15 Estratto Tav. B “Valori storici e culturali” del PTC Valori estetici e percettivi (C) I valori estetico-percettivi (rappresentati nella cartografia dello Statuto Tavola C. Valori estetico percettivi) sono relativi alle seguenti categorie: C1- Ambiti con significativi caratteri di naturalità C2- Copertura vegetazionale di rilevanza estetico percettiva C3- Elementi geo-morfologici di rilevanza estetico-percettiva C4- Paesaggi agrari storici di rilevanza estetico-percettiva C5- Filari alberati di rilevanza provinciale C6- Emergenze storico architettoniche di rilevanza estetico-percettiva C7- Viabilità panoramica Dall’estratto della Tavola C del PTC con indicata la posizione del depuratore, si evince che l’area in oggetto non è sottoposta a nessun vincolo di tipo estetico percettivo, ovvero analizzando i vincoli elencati in precedenza, nessuno di essi è presente nell’area in oggetto. 28 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 16 Estratto Tav. C “Valori estetici e percettivi” del PTC 5.1.2 Piano strutturale del Comune di Cecina L’impianto in oggetto viene classificato nel Piano strutturale del Comune di Cecina, approvato con deliberazione C.C. n. 38 del 09/03/04 in conformità alla L.R. n. 1/05 vigente. Tale piano è stato sottoposto a Valutazione Integrata secondo le indicazioni di cui alla L.R. n. 1/05. Il P.S. costituisce definisce le indicazioni strategiche per il governo del territorio comunale, in coerenza al P.T.C. Provinciale, integrati con gli indirizzi di sviluppo espressi dalla comunità locale. Il P.S. si applica all'intero territorio comunale e detta norme relative alla salvaguardia e valorizzazione del territorio aperto, alle destinazioni d'uso, alle trasformazioni e riqualificazioni del patrimonio edilizio esistente, alla realizzazione di nuove strutture insediative, produttive e di servizio, alle infrastrutture dei diversi tipi e livelli; il tutto all'interno del concetto di "sviluppo sostenibile" e dei criteri ed obiettivi espressi dall’amministrazione Comunale e verificati con il Quadro Conoscitivo. 29 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Sistema Territoriale L’impianto è ubicato su di un territorio ricadente nell’art. 14 “ Sottosistema del territorio agricolo della pianura modificata“ (A3) che comprende parte del territorio aperto del comune; a nord occupa un’ampia fascia compresa tra la pineta, il confine amministrativo, il viale di villa Guerrazzi e la variante Aurelia; a sud è compreso tra la fascia pinetata e la ferrovia. Si tratta di un ambito sufficientemente omogeneo per caratteri morfologici e paesistici, connotato dagli elementi residui del tessuto agricolo della bonifica”. I principali obiettivi si concentrano sulla tutela e valorizzazione del paesaggio agrario della bonifica. Dal punto di vista produttivo l’ attività agricola è prevalente con massiccia presenza di aree coltivate a seminativi. Non è consentita la realizzazione di nuove residenze, ampliamenti, mutamenti di destinazioni d’uso del patrimonio edilizio esistente ai fini della creazione di nuove residenze, ai soggetti diversi da imprenditori agricoli a titolo professionale iscritti nella I e II sezione dell’Albo Provinciale. Unita Territoriale Organiche Elementari (U.T.O.E.) Le UTOE, ovvero Unità Territoriali Organiche Elementari, sono parti di territorio interne ai Sistemi Territoriali, che si caratterizzano per una matrice analoga che ha determinato le modalità con cui è avvenuto il processo insediativo. In sintesi, si tratta di sub-ambiti del territorio pianificato, rispetto ai quali sono declinati gli obiettivi, gli indirizzi e i dimensionamenti del piano strutturale. Per l’individuazione di detti sub-ambiti si è fatto anzitutto riferimento alle aree gravitazionali individuate in sede di analisi degli standard urbanistici. Il P.S. individua inoltre n. 10 Unità Territoriali Organiche Elementari (U.T.O.E.). Per ciascuna di esse il P.S. definisce gli obiettivi da perseguire, gli elementi di valutazione degli effetti ambientali, gli indirizzi di intervento territoriale e le salvaguardie. Il P.S. individua le seguenti U.T.O.E. • Litorale urbano • Cantieristica • Sistema urbano centrale • Vecchia Aurelia e frangia urbana • Mazzanta e Gorette • S. Pietro in Palazzi • Città d’impianto 30 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it • Ladronaia e Città Nuova • Palazzaccio e Villaggio Scolastico • Marina di Cecina Il sottosistema in cui ricade l’impianto non prevede UTOE Figura 17 Estratto Planimetria U.T.O.E. 5.1.3 Regolamento urbanistico Il R.U. recepisce i criteri e linee guida in merito alle condizioni di trasformabilità dettati dal P.S e nella definizione degli interventi rispettata le tutele contenute negli indirizzi normativi riguardanti i Sistemi e i Sottosistemi Territoriali e i Sistemi Funzionali. IL R:U: nel rispetto del P.S. stabilisce i parametri urbanistici e dimensionali relativi ai nuovi interventi per gli insediamenti residenziali, elabora ulteriormente le condizioni alla trasformabilità distintamente per ciascuna U.T.O.E., recepisce come minimi inderogabili e vincolanti i valori riferiti alle superfici a standard e nel caso in cui non prevede la completa attuazione delle potenzialità massime delle U.T.O.E., le superfici minime a standard sono calcolate in misura proporzionale agli interventi inseriti nel Regolamento Urbanistico stesso. 31 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it L’ area in oggetto ricade all’interno delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento urbanistico del Comune di Cecina ed in particolare: Art. 20 – Norme per i sottosistemi ambientali A3, A4, A5, A6 Si riferisce ai sottosistemi classificati secondo le tipologie di attività agricolo-rurale del Piano Territoriale di Coordinamento. I connotati rurali agricoli dei sottosistemi con tale tipologia si caratterizzano in senso esclusivo produttivo. La nuova edificazione destinata alla residenza rurale ed alle attività agricole è subordinata alle procedure previste dalla L.R. 1/2005 e successive modifiche e integrazioni. Ai fini di quanto disposto dalla suddetta legge, si applicano i parametri determinati dal P.T.C. della Provincia di Livorno. La SLP massima destinata a residenza/e non potrà essere superiore a mq.150,00; è inoltre vietata la costruzione di qualsiasi annesso agricolo se non derivante da Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale. Tra le Regole edilizie rientra inoltre quella relativa all’altezza massima dei fabbricati: ml. 7,5. Sono ammesse altezze superiori per impianti al servizio delle attività agricole, da realizzare con il Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale Titolo IV – Modificazioni edilizie Per "Modificazioni edilizie" si intendono gli interventi ammessi sugli edifici esistenti e sui lotti edificati che uniscono all’obiettivo strategico del riuso, l’adeguamento e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente agli obiettivi enunciati dal Piano Strutturale per i Sistemi Territoriali e Funzionali e a quelli del Regolamento Urbanistico, che riconoscono i principi insediativi riconoscibili nelle singole parti del sistema insediativo e che rispettano i contenuti storici ambientali e paesistici. Obiettivi del Regolamento Urbanistico sono: - la salvaguardia e la riqualificazione dei fronti edilizi, ovvero di edifici segnalati per il particolare ruolo nella configurazione dell’ambiente circostante e/o dello spazio urbano su cui si affacciano, dato dalle particolari caratteristiche storiche, architettoniche, ambientali, di omogeneo impianto urbanistico; - l’adeguamento delle dotazioni degli edifici contestualmente alla tutela dei fronti edilizi nonché l’attento recupero delle aree circostanti, in particolar modo dei giardini e degli impianti arborei esistenti di pregio; - rinnovo e sostituzione degli edifici – ampliamenti senza valore testimoniale e senza particolare ruolo nella definizione dello spazio pubblico con l’adeguamento alle dotazioni funzionali e 32 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it tipologiche dell’edificio e degli impianti tecnologici, il recupero, l’ampliamento dimensionale e la sostituzione degli edifici; - sopraelevazione ed ampliamento degli edifici esistenti, o porzioni di essi, ad un solo piano fuori terra destinato a residenza, attività urbane, produttive, senza valore testimoniale e senza particolare ruolo nella definizione dello spazio pubblico; - l’omogeneizzazione del tessuto edilizio di recente formazione e/o l’adeguamento igienico funzionale e dimensionale degli edifici, con possibilità di sopraelevazione di un piano; - adeguamento funzionale degli alberghi esistenti dal punto di vista dimensionale e funzionale, laddove questo non sia in contrasto con i valori ambientali e le caratteristiche della struttura insediativa; - riqualificazione degli edifici esistenti nei sottosistemi ambientali; - interventi sugli edifici esistenti e di nuova realizzazione destinati ad attività urbane e produttive, ricompresi nei sottosistemi ambientali al fine di disciplinare la riqualificazione e l’adeguamento delle strutture esistenti e la realizzazione di nuove attività. Sulla Carta della fattibilità (Figura 18), redatta in scala 1:5.000 e restituita suddividendo il territorio comunale in due porzioni, una ovest ed una est, sono stati riportati i limiti della pericolosità geologica e della pericolosità idraulica delle carte di pericolosità. Su tale carta sono stati inoltre riproposti, per i corsi d'acqua del territorio comunale soggetti alle misure di salvaguardia per la difesa dai fenomeni alluvionali, gli ambiti di applicazione delle prescrizioni e dei vincoli previsti dal P.I.T.: - AMBITO A1 “di assoluta protezione del corso d'acqua” - AMBITO A2 “di tutela del corso d'acqua e di possibile inondazione” - AMBITO B “aree potenzialmente inondabili” Sulla Carta della sono individuate le diverse classi di fattibilità attribuite alle varie “tipologie di intervento” in funzione della “classe di pericolosità” cui è stata ricondotta per caratteristiche la porzione di territorio su cui ricade l'intervento o quelle limitrofe il cui equilibrio può eventualmente essere influenzato dall'intervento stesso. La classe di fattibilità viene definita in funzione dell'”intervento massimo ammissibile” (strutturalmente più impegnativo) per la singola opera edificatoria; l’individuazione della classe di fattibilità per “interventi minori” (meno impattanti) per la stessa opera potrà essere desunta ricorrendo alle apposite tabelle predisposte per correlare le diverse tipologie di intervento con le classi di pericolosità cui è stato ricondotto il territorio di Cecina. Sovrapponendo quindi alla carta della pericolosità geologica ed alla carta della pericolosità idraulica le “destinazioni d'uso” previste dal piano, si ottengono attendibili informazioni circa la 33 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it “fattibilità” dei singoli interventi proposti sulla base della classificazione prevista dalla D.R. n.94/’85, di seguito sintetizzata, che prevede per ciascuna classe particolari “piani di indagine” e “vincoli”. In particolare distingue: CLASSE 1 - FATTIBILITA' SENZA PARTICOLARI LIMITAZIONI CLASSE 2 - FATTIBILITA' CON NORMALI VINCOLI CLASSE 3 - FATTIBILITA' CONDIZIONATA CLASSE 4 - FATTIBILITA' LIMITATA Quest’ultima classe, in cui dalla Carta risulta ricadere l’impianto di depurazione di Cecina, corrisponde “a livelli di rischio elevato ottenibili ipotizzando qualsiasi tipo di utilizzazione che non sia puramente conservativa o di ripristino in aree a pericolosità elevata (classe 4); o prevedendo utilizzazioni dall’elevato valore di vulnerabilità come ad esempio servizi essenziali, strutture ad utilizzazione pubblica ad elevata concentrazione, strutture ad elevato rischio indotto quali installazioni industriali in aree a pericolosità media-bassa. - Piano di indagine: esecuzione di specifiche indagini di dettaglio per la redazione di un progetto degli interventi di consolidamento e bonifica idraulica, miglioramento dei terreni e tecniche fondazionali particolari; predisposizione di un programma di controlli volti a valutare l’esito degli interventi proposti; predisposizione di idonei studi di fattibilità degli interventi in ordine alle caratteristiche ambientali. - Vincoli: gli interventi previsti dallo S.U. sono attuabili alle condizioni e secondo le limitazioni derivanti dalle indagini di dettaglio (sia di tipo geologico che di tipo idraulico).” Di seguito si riporta l’estratto dell’Allegato 1 dello “Studio Geologico Tecnico di supporto al Piano Regolatore Generale” che include le “Tabelle di Correlazione interventi/pericolosità/fattibilità” relative alle diverse tipologie di aree del territorio comunale; si osserva quella per l’impianto di depurazione. CATEGORIE DI INTERVENTO CLASSI DI PERICOLOSITA' 1 2 3 4 CLASSI DI FATTIBILITA' IMPIANTI DI DEPURAZIONE AMPLIAMENTO 2 3 3 4 NUOVA EDIFICAZIONE 3 3 3 4 34 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 18 Estratto Carta della Fattibilità* (*carta in fase di aggiornamento) 35 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 19 Estratto Carta Usi e Trasformazioni ammesse - Piano Regolatore Tav 98 36 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 5.1.4 Inquadramento geologico Dal punto di vista tettonico l'area del Comune di Cecina appartiene al settore occidentale dei rilievi collinari di Castellina Marittima e dei Monti della Gherardesca e rappresenta un tratto di catena collisionale (Paleoappennino) che si è corrugata nell'intervallo: Oligocene Superiore-Miocene Inferiore per la collisione dei due margini continentali europeo ed Africano. L'età delle formazioni affioranti nel territorio comunale è relativa al Quaternario. Le formazioni geologiche sono visibili nell’immagine sottostante, estratta dalla tavola 1 “Carta Geologica” del Piano Strutturale del Comune di Cecina. 37 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Fig 20 Estratto dalla tavola 1 “Carta Geologica” 5.1.5 Inquadramento litologico L’ area su cui è localizzato il depuratore è caratterizzata da depositi alluvionali recenti e attuali costituiti da ghiaie con quantità variabili di matrice sabbioso argillosa. L'area del Comune di Cecina è piuttosto ricca di questi depositi che si allargano in masse discrete specialmente intorno al F. Cecina. L’area dell’impianto è individuata sulla unità litotecnica 1.4 ed, in particolare sulla unità litostratigrafica di tipo “a” che corrisponde a “successioni a prevalenza sabbioso-ghiaiosa”, come visibile dalla carta precedente a cui corrisponde la classificazione sottostante. Fig 21 Estratto dalla tavola 1 della “Carta Geologica” 5.1.6 Vincolo Paesaggistico Il vincolo paesaggistico, disciplinato dal D.Lgs 42 del 2004, viene definito dalla tavola 2 del Piano Strutturale del Comune di Cecina che rappresenta tutti i vincoli sovraordinati. L’area occupata dall’impianto in oggetto, NON è sottoposta a vincoli. 38 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Tavola 22 Estratto carta dei vincoli 39 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 5.1.7 Classificazione sismica Nella Delibera G.R.T. 431 del 19/06/2006 in riferimento al PCM 3274/03 "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica" il territorio comunale di Cecina (LI) è inserito in zona 3s, individuata come intermedia tra la zona 2 (pericolosità media) e la zona 3 (pericolosità bassa), considerata a pericolosità bassa ma con la necessità di mantenere lo stesso livello di protezione assicurato dalle azioni sismiche della zona 2. Con l’aggiornamento della classificazione sismica dei Comuni della Regione Toscana (Delibera G.R.T. 878 del 8/10/2012), la quasi totalità dei comuni classificati in zona 3s (105 su 106) sono stati classificati in zona 3 per un totale di 168 comuni; tra questi il comune di Cecina Tavola 23 Estratto carta della Zonizzazione Sismica 40 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 5.1.8 Pericolosità geomorfologica Gli ambiti di pericolosità geologica del territorio comunale sono definiti dalla carta P 8.3 a “della pericolosità geomorfologica”, ai sensi del D.P.G.R. 53/r del 25 Ottobre 2011 Nella Tavola 5 del Piano Strutturale (Carta della pericolosità Geomorfologica), la zona occupata dallo stabilimento in oggetto, è inserita in una zona di Classe 2, ovvero “Pericolosità geomorfologica bassa”, associata alle aree con situazioni geologico-tecniche stabili. Figura 24 Estratto Carta della pericolosità geomorfologica Tavola 5 41 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 5.1.8 Pericolosità idraulica Al fine di valutare la pericolosità idraulica del sito in esame è stata analizzata la cartografia allegata al Piano Strutturale del Comune di Cecina. In particolare la Tavola 6, “Pericolosità Idraulica”, che identifica la zona occupata dallo stabilimento in oggetto in classe 4 ovvero PERICOLOSITA’ IDRAULICA ELEVATA. Pericolosità idraulica elevata: aree di fondovalle non protette da opere idrauliche per le quali ricorrono entrambe le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono morfologicamente in situazione sfavorevole, di norma a quote altimetriche inferiori rispetto alla quota posta a metri 2 sopra il piede esterno dell’argine o, in mancanza, sopra il ciglio di sponda. 42 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 25 Estratto Carta della pericolosità idraulica Tavola 6 5.2 Stato attuale delle matrici ambientali 5.2.1 Qualità dell’aria Per la valutazione dello stato della qualità dell’aria di seguito si riportano i dati ricavati dall’analisi della seguente documentazione: 1. Rapporto dell’inventario delle emissioni IRSE; 43 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 2. Report della rete di monitoraggio ARPAT 3. Valutazione della qualità dell’aria ambiente e classificazione del territorio regionale. 1. Caratterizzazione dello stato di qualità dell’aria - IRSE Di seguito vengono analizzati i dati della qualità dell’area reperibili nell’Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione (I.R.S.E.) della Regione Toscana dell’anno 2003. Tale documento contiene informazioni relative alla qualità dell’aria, in funzione sia delle sostanze inquinanti immesse in atmosfera da attività antropiche e naturali, sia delle modalità di emissioni, con riferimento ad una specifica attività, ad una determinata area e ad uno specifico periodo temporale. L’I.R.S.E. permette di avere informazioni dettagliate sulle fonti di inquinamento, la loro localizzazione, la quantità e tipologia di inquinanti emessi e costituisce una chiave di lettura indispensabile per l'impostazione delle attività di pianificazione ambientale. Gli inquinanti riportati nell’I.R.S.E. sono: • monossido di carbonio (CO) • composti organici volatili, con l’esclusione del metano (COV) • ossidi di azoto (NOX) • ossidi di zolfo (SOX) • materiale particolato fine primario (PM10) • ammoniaca (NH3) Oltre che a livello regionale, la stima delle emissioni è calcolata anche a livello provinciale, per ogni singolo inquinante, in base alla tipologia della sorgente (diffusa, lineare e puntuale) e per macrosettori. L’inventario mette in evidenza come, per tutte le sostanze prese in considerazione (con l’eccezione degli ossidi di zolfo), il contributo prevalente alle emissioni provenga da trasporti e sorgenti mobili: Figura 26 Emissioni suddivise per tipologia di sorgente 44 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Le sorgenti diffuse si confermano come quelle alle quali attribuire la quasi totalità delle emissioni di monossido di carbonio, composti organici volatili, ammoniaca, e PM10 primario, con percentuali dal 79 al 95 %. Anche per gli ossidi di azoto, le sorgenti diffuse rappresentano la più importante tipologia nelle emissioni, ma con una percentuale più contenuta (57%). Le sorgenti lineari (autostrade, porti, aeroporti) contribuiscono principalmente per le emissioni di ossidi di azoto (18%). Le sorgenti puntuali si confermano all’origine della quasi totalità delle di emissioni di ossidi di zolfo con una percentuale del 89%, ma rivestono un ruolo importante anche nelle emissioni di ossidi di azoto (24%) e di PM10 primario (15%). Nella Tabella seguente sono riportate le stime delle emissioni totali provinciali, con indicazione delle relative percentuali rispetto al totale regionale. Figura 27 Emissioni totali provinciali Il territorio della Provincia di Livorno, in virtù della forte industrializzazione specialmente nel comparto di produzione di energia, è soggetto ad importanti emissioni di ossidi di zolfo (63%), ossidi di azoto, monossido di carbonio, e PM10 primario. Nella tabella sottostante sono riportate le emissioni totali nella Provincia di Livorno suddivise per gli 11 macrosettori . 45 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 28 Emissioni nella Provincia di Livorno suddivise per macrosettore Figura 29 Variazioni in % delle emissioni regionali dall’anno 1995 all’anno 2003 Il confronto con i dati relativi al 1995 mostra una generalizzata tendenza alla diminuzione delle emissioni, grazie alle ripercussioni che si sono avute localmente a seguito delle normative europee e nazionali in particolari settori come i trasporti e l’industria. Il dato sulle emissioni pro capite e per tipologia di inquinanti, disponibile per un confronto su scala 46 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it provinciale, indica che i valori comunali sono sostanzialmente in linea con i valori medi provinciali. Di seguito sono riportati gli andamenti dal 1995 al 2007 relativi alle sostanze inquinanti principali: monossido di carbonio (CO), composti organici volatili (COV), ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX), materiale particolato fine PM10 e PM2,5 e ammoniaca (NH3). Figura 30 Variazioni in tonnellate/anno delle emissioni regionali dall’anno 1995 all’anno 2007 47 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 2. Report della rete di monitoraggio ARPAT La qualità dell’ aria nella Provincia di Livorno viene controllata attraverso un sistema di monitoraggio costituito da una rete pubblica composta da centraline (stazioni) che rilevano le concentrazioni di sostanze inquinanti ed in alcuni casi anche i parametri meteorologici. La gestione operativa della rete pubblica e la raccolta, la validazione, l’elaborazione e la restituzione dati sono affidate al Centro Operativo Provinciale (COP), gestito da ARPAT. Attualmente la rete pubblica della Provincia di Livorno è composta complessivamente da 13 stazioni fisse (9 per il monitoraggio degli inquinanti e solo 1 come stazione meteorologica) e da una postazione mobile di rilevamento degli inquinanti. Le stazioni di rilevamento sono ubicate nei comuni di Livorno, Rosignano Marittimo e Piombino. Si riportano le elaborazioni relative alle stazioni appartenenti alle ex reti provinciali, attive nell’arco del 2011 in virtù di accordi tra Enti locali ed Arpat. In base a tali accordi è stato mantenuto da parte dell’Agenzia il servizio di gestione delle stazioni e dei relativi analizzatori. Di seguito sono riportate le stazioni operanti nel Comune di Rosignano Marittimo, adiacente al Comune di Cecina, ed i valori medi sulla qualità dell’ aria della Provincia di Livorno come indicati nel “Rapporto annuale sullo stato della qualità dell’aria – Regione Toscana anno 2011”. Sono stati utilizzati a riferimento i dati di Rosignano che, oltre ad essere il comune piu’ prossimo dove tali rilievi sono stati sviluppati, in un simile contesto possono essere ritenuti abbondantemente cautelativi in quanto a Rosignano sono presenti insediamenti industriali ad elevata rilevanza di impatto, al contrario di Cecina dove non ce ne sono. Alcuni analizzatori non hanno raggiunto l’efficienza sufficiente per l’elaborazione degli indicatori, a causa di dismissioni o di spostamenti interni alle stazioni. 48 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it PM10 NO2 49 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it CO 3. Valutazione della qualità dell’aria ambiente e classificazione del territorio regionale. La Regione Toscana ha aggiornato la zonizzazione e classificazione del territorio regionale sulla base dei dati IRSE relativi all'anno 2005 e sulla base dei dati del rilevamento della qualità dell'aria relativi al periodo 2000-2006. 50 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it La classificazione di comuni, relativa a ciascuna sostanza inquinante con valori limite determinati, è articolata in quattro livelli crescenti, in funzione del grado di avvicinamento e/o superamento dei limiti indicati con le lettere A, B, C e D, secondo i seguenti criteri: Figura 31 Criteri di classificazione singole sostanze inquinanti I risultati di questa nuova zonizzazione sono riportati nella mappa seguente: Figura 32 Zonizzazione del territorio regionale 2006 Il Comune di Cecina è classificato come “Zona di mantenimento A-B”, comprendente i comuni che presentano una buona qualità dell’aria classificati con le lettere A e B per tutte le sostanze inquinanti. 51 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 6 Caratteristiche dell’ impianto di depurazione Nel seguito viene riportata una descrizione dei dati di progetto e del trattamento che i reflui subiscono all’interno dell’ impianto di Cecina Mare. 6.1 Descrizione del sistema fognario Risultano inoltre presenti i seguenti scarichi industriali (individuabili dalla corografia, presente in allegato, tramite ID ): -id 69 AUTOFFICINA ORAF – (120 m3 / anno) -id 70 AUTOLAVAGGIO SCOOBY DOO – (170 m3 / anno) -id 71 TOTAL FINA ELF SPA - (15 m3 / anno) -id 72 DISTRIBUTORE SHELL. - (900 m3 / anno) -id 85 DISTRIBUTORE SHELL. - ( - m3 / anno) -id 103 CAMPEGGIO CLUB FIRENZE TOSCANA - (12000 m3 / anno) -id 104 DISTRIBUTORE ERG CON AMDC - (593,6 m3 / anno) -id 158 UNI.RA SRL - (273 m3 / anno) -id 159 MACELLAZIONI VAL DI CECINA SRL – (6000 m3 / anno) -id 160 O.F.R.A. SNC - (3 m3 / anno) -id 161 MISTER WASH SRL – (1000 m3 / anno) -id 231 LARI SPA AUTOLAVAGGIO - (300 m3 / anno) -id 262 AUTOLAVAGGIO OASI – (1000 m3 / anno) -id 275 LE GORETTE SRL (CAMPING) (RILASC. PAR. DEFIN.) - (90000 m3 / anno) -id 283 CLA.MER. SNC DISTR. Q8 CON AMDC – (625 m3 / anno) -id 293 NEW CAMPING LE TAMERICI – (10292 m3 / anno) -id 301 CAMPEGGIO MARE BLU SRL - (14000 m3 / anno) -id 398 FONTANA ALFREDO (EX PALLONI M) - ( - m3 / anno) -id 428 AUTOLAVAGGIO SCOOBY DOO - (82 m3 / anno) -id 477 VILLAGGIO TURISTICO FRANCESE - (12000 m3 / anno) -id 575 AICO UNO SRL DISTR. SHELL CECINA - (555,49 m3 / anno) -id 579 DISTR. CARB. ESSO (PALAZZACCIO) - (235 m3 / anno) -id 581 AUTODEMOLIZIONI LIVORNESE SRL “CECINA” - (5 m3 / anno) -id 599 DISTR. SHELL (AMDC) (RILASC. PAR. DEFIN.) - (1200 m3 / anno) -id 603 DISTR. CARB. TOTAL (AMDC) - (526 m3 / anno) -id 607 DISTR. CARB. SERV. GEST. ITALIA SRL - (100 m3 / anno) 52 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it -id 621 DISTR. CARB. Q8 DI LANDI CLIDE (RILASC. PAR. DEFIN.) - (56,75 m3 / anno) -id 630 COMUNE DI CECINA CENTRO RACCOLTA RIFIUTI (AMDC) - (499,1 m3 / anno) -id 669 OSPEDALE (RILASC. PAR. DEFIN.) - (85212 m3 / anno) -id 682 LORIANA GIOVANNELLI - (7100 m3 / anno) 6.2 Concezione generale dell’ impianto L’impianto di depurazione di Cecina Mare era stato progettato nel 1978 dalla ditta “Aquasafe” di Roma. Il progetto è stato realizzato negli anni ’84-’85 per poi entrare in esercizio nel 1986 al fine di servire una popolazione di 38.500 AE. Nell’anno 2005 sono stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria che hanno portato l’impianto ad un miglioramento delle performance depurative. La depurazione dei liquami ed il trattamento dei fanghi è articolata nelle seguenti sezioni: 1. Sollevamento: Gli scarichi fognari del Comune di Cecina, che provengono dalle varie centraline di sollevamento ubicate nel territorio comunale, vengono convogliati all’impianto e confluiti in una vasca di raccolta che costituisce la stazione di sollevamento e in cui operano tre coclee a vite di Archimede. 2. Grigliatura: Il liquame in arrivo all’impianto subisce un primo trattamento meccanico di grigliatura in seguito al quale i solidi più grossolani vengono separati del liquame. L’operazione di grigliatura viene realizzata mediante due griglie sub verticali a barre ad azionamento meccanico e pulizia automatica. Il materiale grigliato viene scaricato in un cassone di raccolta. 3. Dissabbiatura: Il comparto di dissabbiatura è di tipo aerato e realizzato su due linee parallele che funzionano simultaneamente solo nei periodi di maggior afflusso idraulico. Questa fase del trattamento primario risulta necessaria per la separazione di sabbie ed altri materiali pesanti dalle sostanze organiche del liquame tramite precipitazione sul fondo delle vasche; da lì la raschia di fondo permette il loro raccoglimento nella tramoggia di estrazione. Tramite air-lift le sabbie vengono estratte ed inviate ad un separatore dove vengono private del loro contenuto in acqua e scaricate in appositi cassoni; in seguito vengono smaltite in discarica. 4. Sedimentazione primaria: Il comparto di sedimentazione primaria, permette la rimozione dei solidi sedimentabili presenti nel liquame grezzo. Il trattamento prevede l’utilizzo di due 53 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it vasche delle quali la seconda entra in funzione generalmente solo nel periodo estivo di maggior presenza turistica, come sostegno nell’abbattimento del carico organico effettuato nel comparto biologico. I sedimentatori sono dotati di carroponte “va e vieni” con lama raschia – fanghi per l’accumulo dei fanghi a fondo vasca da dove vengono scaricati in pozzetti di accumulo e quindi trasferiti, per mezzo di pompe sommerse, all’ispessimento; una seconda lama superficiale raschia, invece, gli oli che sono poi smaltiti insieme alle sabbie (vaglio). Il liquame depurato sfiora lungo lo stramazzo di tipo “Thompson” e raggiunge per gravità il comparto di denitrificazione. A livello del comparto di sedimentazione primaria è presente un by-pass per lo scarico diretto del refluo in eccesso nel caso del raggiungimento della portata massima. 5. Denitrificazione: Nel processo di denitrificazione i nitrati vengono ridotti in un primo stadio anossico utilizzando la sostanza organica del liquame grezzo come fonte di carbonio; per la miscelazione, sono presenti due agitatori lenti. L’alimentazione dal ricircolo dei fanghi, comunque necessario per il mantenimento della concentrazione della biomassa nel sistema. 6. Trattamento biologico a fanghi attivi (ossidazione biologica): L’abbattimento del carico organico e l’ossidazione dei composti inorganici dell’azoto avviene nel bacino di nitrificazione. Per realizzare l’ossidazione delle sostanze organiche presenti, vengono utilizzati aeratori superficiali a turbina dalla potenzialità di circa 40 Kg Ossigeno/h. Inoltre è presente un impianto ad ossigeno liquido con impianto di dosaggio e controllo, che ha permesso di potenziare il sistema di aerazione. Un canale raccoglie gli effluenti delle due vasche e li convoglia in un ripartitore di portata che suddivide il flusso in due parti destinate ai due sedimentatori secondari. 7. Sedimentazione finale: Il refluo ossidato viene convogliato per gravità in due sedimentatori finali che permettono che permettono la separazione dell’acqua depurata dal fango fioccoso. Entrambi i sedimentatori circolari sono equipaggiati con un carroponte dotato di lama raschia fanghi che convoglia i fanghi al centro delle vasche collegate ognuna ad un proprio pozzetto centrale di ricircolo degli stessi; la parte liquida, che risulta sia trattata biologicamente e chiarificata, viene convogliata alla vasca di disinfezione. I carriponte dei sedimentatori sono inoltre equipaggiati di lama raschia schiume che convoglia le schiume biologiche galleggianti sulla superficie della vasca ad una vaschetta posta sulla circonferenza del bacino ed in seguito al pozzetto di raccolta drenaggi e surnatanti. 54 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 7. Disinfezione: La disinfezione dell’effluente depurato avviene mediante l’utilizzo dell’acido peracetico. All’entrata del labirinto è posto un misuratore di portata; alla fine è posto un campionatore che permette di effettuare i controlli sulla qualità dell’acqua. 8. Ispessimento fanghi: I fanghi che si sono separati dalla vasca di sedimentazione vengono ripartiti tra fanghi di ricircolo e fanghi di supero. I primi vengono inviati all’ingresso della sezione di denitrificazione ed hanno lo scopo di mantenere a regime il processo biologico/depurativo. I fanghi di supero vengono, invece, pompati in un apposito ispessitore posto a monte della fase di digestione anaerobica. Il fango ispessito viene inviato alla fase di digestione anaerobica. 9. Digestione anaerobica del fango: Questa fase del trattamento è realizzata tramite un digestore primario riscaldato; Il riscaldamento del fango è realizzato mediante apposito scambiatore alimentato da una caldaia funzionante a biogas o gasolio. I fanghi cosi digeriti vengono inviati alla disidratazione. 10. Biogas: Il biogas è il prodotto della fase di digestione anaerobica dei fanghi. Viene riutilizzato per l’alimentazione del bruciatore della caldaia preposta al mantenimento delle giuste temperature all’interno dei digestori, per mantenere in agitazione, con appositi compressori, il fango all’interno dei digestori o, per l’eventuale eccedenza, bruciato con apposita torcia. La bassa produttività del biogas richiede l’utilizzo di una caldaia. La caldaia è una REX 25 con potenzialità utile di 250 KW e potenzialità focolare di 272 KW; in allegato è presente la documentazione che ne attesta la conformità (Allegato 18). 11. Disidratazione meccanica del fango: Il fango stabilizzato ed ispessito viene disidratato mediante due centrifughe Pieralisi. Il fango disidratato viene trasportato con un nastro al cassone di raccolta, mentre l’acqua separata viene convogliata in testa all’impianto. L’intera sezione di disidratazione si trova in un area coperta. Il fango risultante da questo trattamento viene smaltito in agricoltura o in discarica. 12. Letti di essiccamento: Per fronteggiare situazioni di emergenza, sono presenti anche due letti di essiccamento dove le acque di drenaggio vengono inviate al pozzetto di raccolta drenaggi e surnatanti. Il prodotto finale può essere inviato in compostaggio, in agricoltura o in discarica. I Letti di essiccamento NON vengono utilizzati in condizioni ordinarie ma solo in caso di avarie del sistema e per tempi limitati a seguito di segnalazione agli enti. 55 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Trattamento bottini: L’impianto è autorizzato per il ricevimento dei seguenti rifiuti: • Rifiuti da fosse settiche • Rifiuti della pulizia delle fognature • Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane I rifiuti di cui sopra vengono regolarmente ricevuti, provenienti dal territorio dell’ATO 5 e nel rispetto delle capacità residue dell’impianto; vengono pretrattati e successivamente scaricati in testa all’impianto dove subiscono il trattamento previsto per i reflui in ingresso. Al fine di diminuire l’impatto veicolare e odorigeno, il conferimento bottini viene ridotto al minimo compatibile con il conferimento dei materiali di pulizia della fognatura locale a favore di conferimenti su impianti vicini dotati di maggior facilità di accesso e maggiore distanza dal centro urbano, in particolare all’impianto di Bibbona. 6.3 Dati di progetto L’impianto è stato dimensionato sulla base dei seguenti dati di progetto: Carichi idraulici Abitanti serviti max. u.m. valori n. 38500 mista Fognatura tipo Dotazione idrica procapite l/ab/d 300 (*) Portata media Q24 m3 / h 396 Portata di punta nera Qpn m3 / h 864 Portata massima di tempo piovoso Qmax m3 / h 2592 0,8 Coefficiente di afflusso Carichi Inquinanti u.m. valori 56 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it g/ab/g 60 Kg/g 3468 Carico organico (BOD5) (*) Il dato riguardante la dotazione idrica procapite e stato adeguato al valore di 200 l/ab/d come da normativa vigente 6.3.1 Portate La Portata totale annuale registrata nell’anno 2011 (*) è pari a 927.928 m3 /anno (pari a 2.542 m3 / giorno), di cui 410.343 m3 nel periodo estivo (pari a 3.363 m3 / giorno) , da cui sono stati estratti i valori di portata pari a 106 mc/h in tempo di secca e di 177 mc/h in tempo di pioggia. Nel grafico seguente sono indicate le portate annue storiche con relativa indicazione degli abitanti equivalenti trattati. (*) a breve disponibili i dati per le portate dell’anno 2012 3500000 3000000 2500000 2000000 1500000 1000000 500000 0 2007 2008 A.E. Trattati 2009 m3/anno Trattati A.E. Trattati 2010 2011 2007 2008 2009 2010 2011 30227 36582 37484 41154 33931 3004218 2476973 m3/anno Trattati 2206545 2670465 2736348 Figura 33 Portate storiche e Abitanti Equivalenti Trattati 57 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Nel grafico seguente sono rappresentate le portate trattate storiche con relativa indicazione delle acque destinate al riutilizzo industriale e di quelle scaricate in ambiente. 2011 2010 2009 2008 2007 0 1000000 2000000 3000000 2007 2008 2009 2010 2011 Volume m c/anno scarico 472596 847495 1293138 1561091 927928 Volume m c/anno riutilizzo 1733949 1822970 1443210 1443127 1549045 Volume m c/anno trattati 2206545 2670465 2736348 3004218 2476973 Figura 34 Portate storiche: metri cubi scarico / riutilizzo / totale trattati 6.3.2 Limiti allo scarico I valori di sostanza organica e solidi sospesi sono conformi a quanto richiesto dal Dlgs 152/06 (Tab.1 Allegato V alla Parte III) per scarico > 10.000 AE in acque superficiali di seguito riportati: Potenzialità impianto in A.E. (abitanti equivalenti) Parametri (media giornaliera) > 10.000 Concentrazione % di riduzione BOD5 (senza nitrificazione) mg/L ≤ 25 80 COD mg/L ≤ 125 75 Solidi Sospesi mg/L ≤ 35 90 58 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 35 Limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane Tab1. All.V Dlgs 152/06 Parametri Concentrazione Fosforo totale (P) mg/l ≤ 10 Azoto ammoniacale (NH4) mg/l ≤15 Azoto nitroso (N) mg/l ≤ 0.6 Figura 36 Limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane estratto Tab3. All.V Dlgs 152/06 I limiti descritti sopra sono da considerarsi in caso di scarico in ambiente, ma , come già detto in precedenza, il depurato in uscita dall’ impianto di Cecina Mare, viene per la quasi totalità, convogliato verso l’impianto di post-trattamento di Aretusa. 6.4 Analisi A seguito di verifica delle condizioni di esercizio, si riportano i dati raccolti nel periodo 2009 – 2011 (*) rispetto alle performance reali dell’impianto (i valori sono riportati in mg/l): Efficienza rimozione sostanza organica tab. I e III (D.Lgs 152/06 e smi) parametro Azoto Ammoniacale (come NH4) Azoto nitrico (come N) Azoto nitroso (come N) BOD 5 (come O2) COD (come O2) Fosforo Totale um PARAMETRI DI EFFICIENZA IMPIANTO MEDI 2009 lim uscita INGRESSO USCITA mg/l 15,00 48,18 6,09 mg/l 30,00 11,07 mg/l 0,50 0,60 PARAMETRI DI EFFICIENZA IMPIANTO MEDI 2010 PARAMETRI DI EFFICIENZA IMPIANTO MEDI 2011 % INGRESSO USCITA % INGRESSO USCITA % 87,36 47,45 2,87 10,59 93,95 39,00 1,91 95,10 9,97 0,53 0,48 mg/l 25,00 278,33 8,00 97,13 185 4,17 97,75 170,83 3,25 98,10 mg/l 125,00 mg/l 10,00 783,46 10,68 37,45 3,00 95,22 71,91 362,2 6,93 32,36 2,56 91,07 63,06 489,62 7,26 27,67 2,49 94,35 65,70 59 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it (come P) Solidi sospesi totali mg/l 35,00 601,38 Alluminio Arsenico mg/l mg/l Cadmio Cloruri mg/l mg/l Bario 15,30 137,24 14,92 Valori tab. III (D.Lgs 152/06 e smi) mg/l Conducibilità elettrica Cromo totale Cromo VI 97,46 microS/cm mg/l mg/l Escherichia coli UFC/100ml (*) a breve disponibili i dati analisi 2012 89,13 266,85 <0,1 <0,1 Ferro Manganese mg/l mg/l <0,01 394,06 Nichel pH mg/l unità Tensioattivi Totali mg/l <0,1 1.882,93 <0,1 <0,1 <5000 Mercurio Piombo Rame Zinco 12,55 95,30 <0,1 <0,1 mg/l <0,001 mg/l mg/l mg/l <0,01 <0,015 <0,1 <0,1 7,6 <0,3 Come si può notare dai risultati presenti nelle tabelle sovrastanti, l’efficienza depurativa dell’impianto risulta essere in linea con i dati previsti, indicando che gli interventi di corretta manutenzione effettuati nel corso degli anni di esercizio del depuratore, sia da parte del Comune di Cecina prima, sia attualmente da parte di A.S.A. S.p.A., hanno permesso di mantenere l’impianto in uno stato di perfetta efficienza. Ai sensi dell’autorizzazione allo scarico rilasciata dalla Provincia di Livorno in data 21.01.2010 n. 13 si rileva che “lo scarico debba rispettare i parametri di tab.1 all.5 del D.Lgs 152/06 (rif. Acque marine)” nonché “i parametri di tab.3 all.5 del D.Lgs 152/06 che in relazione alle caratteristiche dell’acqua in ingesso e del processo depurativo, sono necessari alla tutela della qualità delle acque recipienti lo scarico”. Analizzando le performance reali dell’impianto, si può notare come i risultati rispettino i parametri sopra elencati. 60 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 7 Analisi dei potenziali impatti I potenziali impatti che un’attività di depurazione potrebbe indurre sulle varie componenti ambientali fanno riferimento esclusivamente alla fase di esercizio dell’impianto stesso, in quanto quella relativa alla costruzione dell'impianto nel quale si svolge l'attività è già avvenuta da tempo. Ne deriva che i tradizionali impatti generati nel corso della realizzazione di un impianto, quali l’occupazione di aree, le interazioni con l’attività agricola, le modifiche morfologiche, quelle ai deflussi idrici superficiali, l’impatto paesaggistico, non hanno qui alcun senso. Durante la fase di esercizio, invece, deve essere rivolta particolare attenzione agli impatti che derivano dallo svolgimento dell'attività stessa. 7.1 Impatti ambientali 7.1.1 Identificazione degli impatti Questa parte dello studio si occupa dell’individuazione delle interazioni certe o probabili tra le azioni causali elementari dell’esistenza in situ e dell’esercizio dell’impianto di depurazione e le componenti ambientali caratteristiche dell’ambito territoriale di riferimento. La previsione degli impatti costituisce la rappresentazione delle variazioni prevedibili delle singole componenti ambientali rispetto alo stato di qualità ambientale di riferimento. Il grado di approfondimento di tale analisi è stato proporzionato alla complessità delle attività condotte nell’impianto ed al grado conoscitivo richiesto dalla fase di verifica di assoggettabilità. Tuttavia, in questo caso, non ci si riferirà alla realizzazione di un progetto, ma ai due fattori preesistenti al presente studio ed ivi inclusi: • Esistenza in situ dell’impianto di depurazione di Cecina • Relativo esercizio I principali fattori negativi di impatto ambientale potenzialmente derivanti dall'esercizio dell'impianto sono legati a: • Produzione rifiuti • Emissioni in atmosfera • Fattori climatici • Consumo delle materie prime • Consumo energia elettrica 61 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it • Consumo idrico • Inquinamento acustico • Traffico veicolare indotto • Salute pubblica • Suolo e sottosuolo • Compensazioni • Inquinamento idrico Vi sono, però, anche risvolti positivi legati alla attività dell'impianto, legati soprattutto a: • Occupazione • Qualità dei servizi 7.1.2 Produzione e Ricevimento Rifiuti La gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Cecina, è svolta è svolta da REA che si propone di smaltire i rifiuti urbani in modo da salvaguardare il territorio e di risanarne le parti compromesse, alla luce di quanto previsto dalla vigente normativa (D.Lgs. 152/2006). I rifiuti prodotti presso il depuratore di Cecina Mare, tuttavia, non si inseriscono all’interno del ciclo di smaltimento dei rifiuti “urbani”, ma vengono gestiti e smaltiti a cura e a spese di A.S.A. S.p.A. nel rispetto della vigente normativa in materia. Nella Tabella sottostante sono indicate le tipologie di rifiuto prodotto durante l’esercizio dell’impianto, le relative quantità e sistemi di smaltimento riferite all’anno 2011. 2011 Codice Descrizione Quantità rifiuto rifiuto Kg 190801 Vaglio 6740 6740 190802 Sabbie 157540 157540 190805 Fanghi 1769910 D1 Kg D9 Kg D8 Kg D15 Kg 729000 R 10 Kg R3 Kg R13 Kg 1348150 164050 257710 62 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 200304 Fosse settiche 356300 200306 Pulizia fognature 500000 TOTALE 1934190 164280 1585300 13481500 164050 257710 Nella tabella soprastante, le operazioni di smaltimento sono riferite alle definizioni riportate all’allegato B ed all’ allegato C alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.: Operazione di Descrizione smaltimento Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia D8 origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione,calcinazione ecc…) Trattamento chimico – fisico non specificato altrove nel presente allegato, D9 che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D! a D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione,calcinazione ecc…) D14 Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D15 D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) R3 Riciclo/Recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre operazioni biologiche) R5 Riciclo/Recupero di altre sostanze inorganiche R10 Spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia Messa in riserva dei rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate dei R13 punti da R1 ad R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) L’impianto di depurazione di Cecina Mare è autorizzato per il ricevimento degli extraflussi (come da comunicazione Prot. 21206 del 09/07/2008) definiti con il codice CER 200304 e codice CER 200306 per un quantitativo pari a 2000 Tn/anno (457 a.e.). 63 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Si segnala inoltre che conferimenti di rifiuti con carichi organici inferiori a quelli indicati 5000 mg/l di BOD5 determinano un minor carico in a.e. in ingresso all’impianto. Il depuratore è inoltre autorizzato al ricevimento fanghi prodotti dagli impianti di depurazione dell’ATO5 (codice CER 190805) per un quantitativo pari a 800 Tn/anno (356 A.E.). Si segnala inoltre che conferimenti di rifiuti con carichi organici inferiori a quelli indicati di 10.000 mg/l BOD5. determinano un minor carico in A.E. in ingresso all’impianto; inoltre l’impianto ha subito un adeguamento e un revamping della linea di trattamento fanghi ed un adeguamento che ne ha reso migliore l’efficienza di depurazione. Trattandosi di un impianto a forte fluttuazione è stata sempre cura di ASA limitare le portate in ingresso di eventuali carichi di extraflussi in condizioni di alto carico idraulico in ingresso durante i mesi estivi. L’esercizio dell’impianto consente di restituire all’ambiente una grande parte della risorsa idrica prelevata, a fronte della produzione di una più limitata e facilmente gestibile quantità di rifiuti destinati a smaltimento (fanghi), pertanto tale impatto è da ritenersi limitato. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Mantenimento in efficienza delle apparecchiature e del piano di gestione rifiuti. 7.1.3 Emissioni in atmosfera Per avere un’idea di quali siano i parametri caratteristici che permettono di valutare la qualità dell’aria e da quali fonti vengano emesse tali sostanze, la Regione Toscana si è dotata dell’inventario regionale delle fonti di emissione (IRSE) per individuare le emissioni delle principali sostanze inquinanti in aria sia dal punto di vista quantitativo che di origine (settori e attività che la producono), di tipologia (puntuali o industriali, diffuse e lineari) e di localizzazione (ambiti provinciali, comunali o porzioni di territorio di estensione di un chilometro quadrato). In tal modo si può capire quanto incidono le singole sorgenti (impianti industriali o di produzione di energia, ecc.) o alcune tipologia di sorgente di emissione (traffico veicolare, riscaldamenti domestici, settori produttivi diffusi, porti, aeroporti,autostrade ecc.). Dall’ultimo aggiornamento reperibile IRSE , risalente all’anno 2003, gli impianti di depurazione non appartengono a nessuno dei macrosettori elencati, ma possono essere considerati, in senso lato, insediamenti che trattano sostanze che , seppure non classificabili come rifiuto, sono comunque caratterizzate da un certo carico inquinante. Le emissioni generate dalle apparecchiature di processo sono emissioni diffuse, dovute all'evaporazione superficiale delle vasche di trattamento la cui composizione è quasi 64 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it esclusivamente vapor acqueo. Trattasi di modeste emissioni comuni a tutti gli impianti a fanghi attivi, collegati ai sistemi di aerazione, costituite da anidride carbonica del processo metabolico, vapore acqueo e nebulizzazione (aerosol). Tale aspetto è elemento di igiene industriale e non di impatto ambientale, trattato all’interno del documento di valutazione dei rischi ai sensi del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. All’interno di questa sezione di digestione aerobica il fango subisce un trattamento aerobico simile a quello impiegato per il liquame con lo stesso procedimento ovvero con l’insufflazione di aria tramite un tappeto di diffusione e un compressore. Il fango che ha subito un trattamento aerobico non è putrescibile, risulta stabile biologicamente e privo di sostanze colloidali. Tramite il processo di stabilizzazione si riduce la concentrazione di microrganismi, l’emanazione di odori fastidiosi e la putrescibilità della sostanza organica. Oltre a ciò, si registra anche una riduzione sostanziale della quantità di solidi sospesi presenti nel fango. Il grado di riduzione dei solidi volatili dipende fondamentalmente da due fattori: • dal tempo effettivo di permanenza del fango nella sezione di digestione (età del fango); • dalla temperatura di processo. L’emissione in atmosfera del digestore aerobico è costituita da anidride carbonica (CO2). Un prodotto del processo di depurazione delle acque tramite fanghi è l’acido solfidrico la cui presenza può essere riscontrata anche in zone dell’impianto quali il locale centrifugazione fanghi. Il personale di impianto è adeguatamente informato, formato ed addestrato sui rischi legati alle mansioni svolte. L’impianto si trova lontano dai centri abitati quindi eventuali esalazioni maleodoranti, eventualmente formate in caso di anomalia di processo, non sono in condizione di arrecare disturbo alla popolazione (le prime abitazioni sono ubicate ben oltre la soglia di ricaduta a terra dell'emissione odorosa e comunque al di là del limite di dispersione della stessa). Inoltre, a livello di pianificazione, al fine di diminuire l’impatto veicolare e odorigeno, il conferimento bottini viene ridotto al minimo compatibile con il conferimento dei materiali di pulizia della fognatura locale a favore di conferimenti su impianti vicini dotati di maggior facilità di accesso e maggiore distanza dal centro urbano, in particolare all’impianto di Bibbona. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Sono già state messe in campo tutte le soluzioni di miglioria per eliminare zone di ristagno e permanenza in assenza di aereazione del liquame e tutte le strutture interrabili sono state realizzate compatibilmente al profilo idraulico. 65 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Obiettivo fondamentale dei gestori dell’impianto risulta inoltre essere il mantenimento in efficienza delle apparecchiature. Il costo di un’operazione di rivoluzione strutturale ed idraulica, oltre all’installazione di una copertura totale che renda l’ambiente stagno per permettere l’installazione di un sistema di trattamento per l’abbattimento odorigeno, sarebbe elevatissimo ed investimenti economici di tali proporzioni porterebbero a dei ridotti se non impalpabili benefici. 7.1.4 Fattori climatici Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche medie( temperatura, umidità, pressione, direzione e intensità del vento, precipitazioni, irraggiamento del sole,copertura nuvolosa) che caratterizzano una determinata regione geografica, ottenute da rilevazioni omogenee dei dati per lunghi periodi di tempo. Quando si parla di "clima" ci si riferisce alle condizioni ambientali che persistono in una zona per periodi lunghi almeno qualche decina di anni (da minimo 30 anni a migliaia di anni) e condizioni atmosferiche che tendono a ripetersi stagionalmente, mentre variazioni meteo giornaliere, stagionali o annuali devono essere considerate variazioni del tempo meteorologico di una zona. In pratica quando si parla di clima si parla non soltanto delle condizioni meteo ma soprattutto all'ambiente ad esse associate: una variazione del clima è una variazione stabile non solo delle condizioni meteo di un'area ma anche dell'ambiente di quell'area (ambiente inteso come piante, animali, attività erosive, morfologia,...). Gli elementi climatici sono delle grandezze fisiche misurabili , la cui misurazione viene effettuata per mezzo di opportuna strumentazione da parte delle stazioni meteorologiche e sono: • Temperatura • Umidità • Pressione • Intensità e durata della radiazione solare (funzione della latitudine, della stagione e della durata del giorno) • Precipitazioni • Nuvolosità • Vento (velocità,direzione,raffiche) La funzione propria di un impianto di depurazione è quella di abbattere il carico inquinante presente nei reflui urbani collettati dal sistema fognario a servizio di un determinato agglomerato prima dell’immissione degli stessi in un corpo recettore (in questo caso il mare). 66 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it L’esercizio di un impianto di depurazione e, nello specifico, di quello di Cecina Mare, non produce di per sé emissioni che possano andare a impattare su alcun elemento climatico. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Non necessarie. 7.1.5 Consumo delle materie prime Le materie prime utilizzate durante il processo depurativo sono rappresentate dall’utilizzo di polielettrolita cationico necessario per aumentare l’efficienza della disidratazione meccanica e dall’ utilizzo dell’Acido Peracetico nella sezione di disinfezione, che avviene solo in caso di emergenza e per tempi necessari. Nel 2012 sono stati consumati 6950 kg di polielettrolita (in questo impianto si utilizza il polielettrolita liquido) e 77760 Kg di ossigeno liquido. I consumi in fase di esercizio, non possono essere eliminati, in quanto costituiscono parte integrante del processo di depurazione dei reflui; ne deriva quindi un impatto negativo trascurabile. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Mantenimento in perfette condizioni delle apparecchiature al fine di preservare in condizioni di massima efficienza e non far aumentare i consumi delle materie prime. 7.1.6 Consumo energia elettrica L’energia elettrica utilizzata all’interno dell’impianto proviene dalla locale rete di distribuzione con una potenza installata di 336 kW. I consumi elettrici attuali sono pari a 1.627.763 kWh/anno. Questi dati sono riferiti all’anno 2012. Tali consumi si presentano elevati con conseguente impatto negativo, però dovuto alle necessità di esercizio dell’impianto. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Mantenere sotto controllo i consumi energetici effettuando correttamente tutti gli interventi di manutenzione previsti per le varie apparecchiature al fine di preservarle in condizioni di massima efficienza. 67 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 7.1.7 Consumo Idrico Per quanto riguarda l’utilizzo della risorsa acqua, l’impianto di depurazione presenta un consumo idrico praticamente nullo. Per limitare il più possibile gli sprechi di acqua, tutte le sezioni dell’impianto sono sottoposte a regolare manutenzione, in maniera da verificare ed ovviare alla presenza di eventuali perdite. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Utilizzo razionale della risorsa idrica e regolare manutenzione delle sezioni di impianto. 7.1.8 Inquinamento acustico In generale gli impianti presenti nel sito in questione risultano in funzione 24 ore al giorno senza apprezzabili variazioni di rumore. Le principali sorgenti di emissione sonora provenienti dall’Impianto di depurazione sono rappresentate dalle pompe e dai sistemi di produzione di aria a servizio dei vari trattamenti. Il sito ricade in un’area in cui è presente una classificazione acustica. 68 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 37 Zonizzazione acustica del territorio comunale In particolare il depuratore di Cecina Mare ricade completamente nella “Classe acustica IV - Aree di intensa attività umana”; Per evitare impatti lesivi sulla salute umana e pressioni sull’ambiente esterno, la normativa vigente (D.P.G.M. 15/11/97) prevede che all’interno della zona IV i limiti di emissione ed immissione siano i seguenti: Figura 38 Tabella valori limiti assoluti di immissione 69 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Figura 39 Tabella valori limiti assoluti di emissione Figura 40 Tabella valori di attenzione Figura 41 Tabella valori di qualità MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI 70 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it All’interno del depuratore, le fonti di rumore intenso, quali le soffianti di produzione di aria compressa necessaria al processo depurativo, sono state alloggiate all’interno di appositi locali opportunamente insonorizzati. Ad oggi A.S.A. S.p.A. non è a conoscenza di problematiche o segnalazioni di disagio connesse alla presenza di rumore generato dall’esercizio dell’impianto di depurazione, né verso l’esterno né all’interno degli ambienti dell’impianto. 7.1.9 Traffico indotto Il traffico veicolare dovuto all’esercizio ed alla gestione dell’impianto, è costituito dai veicoli del personale dell’impianto oltre che dagli automezzi destinati al ricevimento ed allo smaltimento dei rifiuti (in particolare quelli dovuti al trasporto degli extraflussi). Questo porta ad un minimo aumento del traffico veicolare locale. 7.1.10 Salute pubblica L’assoluta positività dell’impatto igienico sanitario sulla salute pubblica dovuto sia dall’esistenza, che dall’esercizio del depuratore di Cecina Mare, appare evidente dal confronto con quella che viene definita “Opzione Zero”, cioè la non presenza, e quindi, il non esercizio del depuratore stesso. Questo significherebbe lo scarico a cielo aperto in ambiente dei reflui urbani dell’intero Comune di Cecina, il che comporterebbe un impatto fortemente negativo su molteplici matrici ambientali, impatto eliminabile solamente con, appunto, l’esercizio di un adeguato impianto di depurazione. 7.1.11 Suolo e sottosuolo L’impianto è ubicato su di un territorio ricadente nel “Sistema della Pianura del Cecina e delle Colline Centrali” e più precisamente all’interno del “Sottosistema del territorio agricolo della pianura modificata”. Dal punto di vista geologico l’area occupata dal depuratore di Cecina Mare è costituita da formazioni affioranti relative al Quaternario, nello specifico da depositi alluvionali recenti e attuali costituiti da ghiaie con quantità variabili di matrice sabbioso argillosa. Dal punto di vista litologico l’area occupata dal depuratore è caratterizzata da litotipi di tipo “a” che corrisponde a successioni a prevalenza sabbioso-ghiaiosa. 71 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Il depuratore di Cecina Mare si trova in quell’area dagli anni ‘80, perciò i fenomeni di subsidenza che normalmente si verificano in seguito alla costruzione di strutture sul terreno sono ormai stabilizzati. Per la natura stessa dell’opera e per le modalità del relativo funzionamento non appare che l’esistenza dell’impianto in quella localizzazione ed il relativo esercizio abbiano impatti sul suolo e sottosuolo dell’area. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Il rischio di contaminazione del suolo può derivare da situazioni di emergenza, e conseguentemente la gestione di tali aspetti è stata presa in considerazione sviluppando idonee ed accurate procedure di controllo operativo e di gestione delle emergenze. 7.1.12 Inquinamento idrico Di seguito si riporta lo schema approssimativo del sistema di canali che si interpone fra il punto di scarico del depuratore e l'uscita a mare della rete di canali. In azzurro è indicato il limite a monte del quale non si trova acqua nei fossi. 5 PARATOIA 2 3 Fosso Vallescaia 4 USCITA DEPURATORE 1 Fosso la Cecinella Stazione di 6 Pompaggio Il Paiolo 7 Fosso le Basse 8 10 9 72 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Come da Tavola allegata (Allegato 17) in cui si individuano i punti di campionamento, il percorso dello scarico del depuratore è il seguente: - Uscita dal depuratore (tratto intubato); - Dopo circa 300/400 mt esiste una comunicazione con il “Fosso il Gorile” (vicinanze Acquavillage). Il “Fosso il Gorile”, subito dopo la comunicazione con lo scarico dell’impianto, è chiuso da una paratoia ad apertura automatica che, nei periodi estivi, impedisce alle acque di magra del fosso di raggiungere il mare; la comunicazione tra il fosso ed lo scarico dovrebbe servire per drenare le eventuali acque che, altrimenti, stagnerebbero nel fosso stesso. In caso di anomalie nel funzionamento del sollevamento “Il Paiolo”, situato più avanti, o in presenza di forti precipitazioni, una parte dello scarico potrebbe confluire nel Fosso il Gorile (quindi il flusso sarebbe invertito) per poi essere riassorbita appena possibile. Attualmente è in progetto il trasferimento della gestione della paratoia al Comune di Cecina e verrà quindi chiusa (probabilmente con una paratoia ad azionamento manuale) la comunicazione tra il Fosso ed lo scarico; - Lo scarico prosegue intubato fino al sollevamento de “Il Paiolo”; - Il sollevamento de “Il Paiolo”, oltre che rilanciare lo scarico, raccoglie le acque chiare della zona (come da corografia fognatura) per poi rilanciarle insieme allo scarico del depuratore. In caso di avaria della stazione di rilancio o in caso di portate anomale, potrebbe avvenire un rincollo nei fossi adiacenti al Paiolo (Canale Cedro); - Dopo il sollevamento de “Il Paiolo”, lo scarico procede ancora in tubazione per circa 100/200 mt e poi sfocia nel Fosso a cielo aperto de “La Cecinella”; - Il Fosso de “La Cecinella” confluisce nel Fosso “Le Basse” e questo arriva nel “Fosso Nuovo” che sfocia in mare. Nei numerosi sopralluoghi effettuati e delle analisi ripetute si è sempre rilevato che al punto di uscita in mare venivano rispettati i limiti di balneazione mentre l'acqua in uscita dall'impianto di depurazione rispettava i limiti di scarico. Se il depuratore di Cecina non fosse in funzione, le acque reflue urbane da esso trattate verrebbero immesse nell’ambiente tal quali, senza alcuna azione che ne abbatta il carico inquinante, perciò la qualità del corpo idrico recettore sarebbe sicuramente peggiore di quella attuale. E’ importante precisare, inoltre, che non solo le acque vengono immesse nel corpo idrico recettore depurate, ma che l’abbattimento del carico inquinante e conforme a quanto previsto dalla normativa di riferimento. 73 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Dato che l’impianto di depurazione di Cecina si trova in prossimità della costa, è evidente come la qualità dello scarico dell’impianto medesimo influisca sulla qualità delle acque di balneazione. In questo senso si può dedurre che la presenza dell’impianto di depurazione nel sito attuale rappresenta un ottimo compromesso per il mantenimento della balneabilità delle acque, in quanto la relativa assenza comporterebbe la presenza nelle acque marine prossimali all’immissione in mare degli scarichi di una quantità di carica batterica inquinante che non permetterebbe la fruizione turistica del litorale ed il mantenimento degli standard ambientali del territorio. 7.2 Compensazioni 7.2.1 Conformità normativa L’impianto è conforme al D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. oltre alle leggi regionali di riferimento. 7.2.2 Monitoraggio Le componenti ambientali sono sottoposte a monitoraggio e controllo secondo quanto previsto dalla vigente normativa. 7.2.3 Piano di Manutenzione e Gestione A.S.A. S.p.A., Gestore del S.I.I., produce, per ogni impianto in propria gestione, un Programma di Manutenzione e Gestione, redatto ai sensi e per gli effetti dell’Allegato 3, capo 2 del D.P.G.R. 8 settembre 2008, n. 46/R, Regolamento di Attuazione della Legge regionale 310 Ottobre 2011, n. 50 “Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento”. Il Programma di Manutenzione e Gestione (PMG) e finalizzato ad individuare il complesso delle attività necessarie a: • effettuare un controllo regolare, efficace e tempestivo del processo depurativo; • assicurare nel tempo l’integrità, la funzionalità ed efficienza degli impianti attraverso le richieste azioni di verifica, programmare le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il PMG e predisposto tenendo conto di: • potenzialità nominale dell’impianto; • strutturazione impiantistica e tipologia dei processi depurativi; 74 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it • caratteristiche degli eventuali sistemi di controllo e verifica del processo depurativo; • stato di conservazione delle strutture e degli impianti. Nel PMG, viene descritta la tipologia dell’impianto oggetto del documento ed in considerazione della specificità dello stesso vengono individuate le attività di manutenzione e gestione, indicandone altresì la relativa frequenza, facendo riferimento a quanto indicato nel già citato R.R. 46/08. 7.2.4 Gestione delle Emergenze Lo scopo della presente procedura consiste nel: • limitare e controllare gli eventi che determinano le condizioni definite all’art. 2 dei “Criteri di attivazione delle emergenze del servizio idrico integrato“ di danno ambientale, disservizio, scarico, rifiuto, rischio sanitario, carenza di risorsa, segnalazione di anomalie, onde ridurne al minimo gli effetti e, soprattutto, limitare i danni alla salute umana e all'ambiente; • mettere in atto le misure necessarie per tutelare la salute umana e l'ambiente contro le conseguenze degli eventi indicati; • comunicare le informazioni necessarie al pubblico ed alle autorità interessate; • garantire il ripristino, il recupero e il disinquinamento dell'ambiente. Le possibili situazioni di emergenza individuate sono: • anomalie registrate sull’impianto che causano il mancato rispetto potenziale o misurato delle prescrizioni previste dalla Normativa Vigente in campo ambientale e sanitario o dall’autorizzazione allo scarico; • ingressi di reflui anomali che possano compromettere il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione con possibili danni al sistema depurativo; • variazioni di condizioni ambientali (variazioni di temperatura, eventi meteorologici importanti) tali da compromettere il regolare ciclo di depurazione biologica; • anomalie elettriche e/o elettromeccaniche e/o elettroniche a carico delle diverse sezioni per cui si registri un impatto sull’efficienza depurativa totale o di singole sezioni; • anomalie che si verificano durante l’esecuzione di interventi di manutenzione programmata a seguito di imprevisti. Qualora si verifichi una delle situazioni di emergenza sopra elencate, il Piano di Gestione delle Emergenze individua: 75 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it • Catena di responsabilità per l’informazione del personale preposto, sia in orario lavorativo che in orario notturno e/o festivo; • Le modalità di valutazione delle priorità di intervento; • La gestione di eventi imprevisti nell’esecuzione di interventi programmati; • La gestione di eventi non programmati. Si specifica, inoltre, che, per tutto quanto non riportato dal Programma di Gestione delle Emergenze, si deve fare riferimento al CAE. 7.2.5 Il Protocollo di Autocontrollo Secondo il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., nell’allegato 5 della parte terza, vengono definiti i limiti di emissione degli scarichi di acque reflue urbane, nonché la modalità del controllo, compresa la possibilità che il gestore esegua attività di autocontrollo. La Legge Regionale del 31 maggio 2006 n.20 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”, dispone all’art.13 l’approvazione di un regolamento applicativo da parte della Giunta Regionale comprendente i criteri e le modalità per il monitoraggio degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane e redazioni dei protocolli di autocontrollo. Il relativo Regolamento Attuativo DPGR dell’ 8 settembre 2008, n° 46/R stabilisce, nell’ allegato 1, capo 1, che il controllo di conformità dia effettuato eseguendo il numero di campioni annuali ripostati nell’allegato 5 alla parte terza del Decreto Legislativo. Il Regolamento stabilisce altresì, che i campioni debbano essere eseguiti dal Dipartimento ARPAT, oppure, in alternativa, dal gestore dell’impianto. In tal caso quest’ultimo deve garantire un sistema di rilevamento dati ed di trasmissione degli stessi, ritenuto naturalmente idoneo dal Dipartimento. Il gestore deve inoltre sottoscrivere con il Dipartimento un protocollo per il rilevamento dati e la loro trasmissione nel rispetto delle direttive contenute nel Regolamento. Lo stesso Regolamento dispone che la Provincia definisca le condizioni, le modalità ed i criteri da inserire nel protocollo di autocontrollo. La Provincia, i Comuni e l’AATO, nella sede del Comitato provinciale di cui all’articolo 17 della L.R. 66/95, definiscono, d’intesa con il Dipartimento, il programma di monitoraggio degli scarichi di propria competenza. Il protocollo di autocontrollo regolamenta, nel rispetto della normativa vigente, le modalità di attuazione del controllo ed autocontrollo degli scarichi derivanti dagli impianti di depurazione di potenzialità superiore a 2000 abitanti equivalenti, definendo altresì, per ogni impianto,il numero totale annuo di controlli da effettuare e la sua ripartizione tra gestore e Dipartimento, che esegue 76 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it almeno il numero minimo di campionamenti previsti dalla quinta tabella dell’allegato 5 alla parte III del decreto legislativo. Le modalità di controllo possono subire variazioni, previo accordo tra le parti, sia i rapporto a nuovi elementi di conoscenza acquisiti durante la gestione del protocollo medesimo, sia in rapporto alla emanazione di nuove norme regionali e/o statali. Il Gestore indica il laboratorio, dotato di idonee attrezzature e professionalità, che esegue le prove di propria competenza in conformità alla norma UNI CEI ISO/IEC 17025:2005 relativamente ai parametri di tabella 1 dell’allegato 5 della parte terza del Decreto Legislativo. Il protocollo è valido sino a quando una delle parti ne richiede in forma esplicita la modifica o l’annullamento. 7.1.13 Valutazione dei risultati In questo paragrafo viene effettuata una stima quantitativa che ogni impatto identificato ha sull’ambiente tramite l’utilizzo della matrice degli impatti ambientali ed infine vengono riportate le valutazioni di mitigazione degli impatti. Nella matrice degli impatti ambientali vengono analizzate per prima la grandezza dell’impatto tramite due scale cromatiche (per individuare gli effetti positivi e negativi)con tre livelli di valutazione (espressi da tre diverse tonalità corrispondenti a tre livelli qualitativi) oltre al parametro nessun impatto; Il valore grandezza degli impatti viene poi sommato al valore compensazione per valutare l’impatto ambientale complessivo dell’opera. Impatto Basso Medio Alto POSITIVO 1 2 3 NEGATIVO -1 -2 -3 COMPONENTI AMBIENTALI GRANDEZZA PRODUZIONE RIFIUTI -1 EMISSIONI IN ATMOSFERA -1 FATTORI CLIMATICI 0 CONSUMO MATERIE PRIME -1 CONSUMO ENERGIA ELETTRICA -2 CONSUMO IDRICO 0 INQUINAMENTO ACUSTICO 0 77 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it TRAFFICO INDOTTO -1 SALUTE PUBBLICA 3 SUOLO E SOTTOSUOLO 0 TOTALE PRIMA COMPENSAZIONI -2 COMPENSAZIONI CONFORMITA’ NORMATIVA 1 MONITORAGGIO 1 P.M.G. 2 GESTIONE DELLE EMERGENZE 1 PROTOCOLLO DI AUTOCONTROLLO 2 TOTALE MATRICE 5 Nel grafico sottostante è possibile la visualizzazione grafica dei risultati ottenuti attraverso l’utilizzo della matrice degli impatti ambientali: Impatti Ambientali Compensazioni Totale 4 3 2 1 0 -1 8 TOTALE Protocollo di autocontrollo Gestione delle emergenze Piano di Manutenzione e Monitoraggio Conformità normativa Suolo e sottosuolo Salute Pubblica Traffico indotto Inquinamento acustico Consumo idrico Consumo materie prime Consumo energia elettrica Fattori climatici Emissioni in atmosfera -3 Produzione rifiuti -2 Analisi delle alternative 78 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it 8.1 Alternative di localizzazione dell’impianto L’impianto di Cecina Mare si trova localizzato nel presente sito dagli anni ’80. Una diversa ubicazione dell’impianto di depurazione di Cecina Mare comporterebbe enormi costi di investimento sia per la progettazione e la realizzazione ex novo di un impianto di depurazione, sia per la conseguente necessita di modificare la rete fognaria che convoglia i reflui allo stesso. Tutto questo avrebbe un forte impatto sia in termini economici che ambientali, in quanto, per convogliare le acque in un altro punto, sarebbero necessarie ulteriori stazioni di sollevamento oltre a quelle già presenti; i sollevamenti, oltre a comportare un notevole consumo di energia elettrica, presentano un’elevata complessità di gestione, soprattutto per quanto riguarda le situazioni di emergenza, pertanto e buona norma tecnica, nell’ambito delle costruzioni di infrastrutture inerenti il Servizio Idrico Integrato, minimizzarne sempre la realizzazione. Anche la costruzione stessa di un’opera di tale portata avrebbe, nel transitorio del periodo di realizzazione, forti impatti sul territorio. Si ritiene pertanto che sarebbe fortemente negativo sotto tutti gli aspetti, sia ambientali che economici che logistici, prevedere una ubicazione dell’impianto diversa da quella attuale. 8.2 Alternative di processo o strutturali La tipologia di processo applicata presso il depuratore di Cecina Mare, diffusamente descritta al paragrafo “Caratteristiche dell’impianto di depurazione”, e quella a fanghi attivi. Secondo quanto riportato dalla letteratura ed in base all’esperienza del Gestore, considerando anche la tipologia di refluo da trattare, si ritiene che il processo applicato sia quello ottimale per il raggiungimento dell’efficienza depurativa attesa. 8.3 Alternative strategiche Le alternative strategiche consistono nella individuazione di misure per prevenire la domanda e/o misure diverse per realizzare lo stesso obiettivo. Trattandosi di un impianto di depurazione delle acque reflue urbane, non vi può essere prevenzione della domanda, che anzi aumenta con il fenomeno diffuso dell’aumento della densità di popolazione presso i centri urbani principali, ma solo una minimizzazione della stessa a livelli indispensabili. 79 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it Non si ritiene pertanto possibile l’applicazione di alternative strategiche che non siano di semplice minimizzazione della domanda. 8.4 Alternativa zero L’alternativa zero, cioè la dismissione dell’impianto di depurazione di Cecina Mare, è da escludere decisamente: sarebbe contraria a quanto previsto dalla normativa di settore (D.Lgs. 152/2006) e comporterebbe una grave emergenza igienico sanitaria in tutto l’abitato di Cecina e nelle aree limitrofe. 80 Via del Gazometro, 9 - 57122 Livorno Tel 0586 241111 / Fax 0586 242632 www.asaspa.it