ISTITUTO COMPRENSIVO “B. Barbarani” Via Verdi, 114 – 37046 MINERBE (VR) Tel. 0442640144/0442640074 r.a. Fax 0442649508 E-Mail: [email protected] Regolamento di Applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti D.P.R. n. 235 del 21/11/2007. Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Approvato nel Consiglio di Istituto del 21/01/2009 Integrazione del Consiglio d’Istituto del 29/04/2009 Integrazione del Consiglio d’Istituto del 05/11/2012 Premessa Qualsiasi società che voglia costituirsi come comunità civile, ordinata e democratica necessita di norme condivise e rispettate. In special modo la scuola, come luogo privilegiato per la formazione e l’istruzione delle giovani generazioni, ha il diritto- dovere di porsi come comunità educante retta da regole chiare, precise e trasparenti. Alla luce di ciò, l’adozione di un regolamento assume, in un contesto educativo, una valenza particolare e si pone come variabile fondante del sistema formativo stesso. In effetti, il conseguimento delle mete istituzionali richiede anche, e soprattutto, la partecipazione responsabile e l’autodisciplina di tutte le componenti del sistema, nel rispetto della diversità dei compiti e delle attribuzioni. Come tale, il regolamento di disciplina degli alunni, non vissuto come vincolo burocratico estraneo alla realtà formativa, concorre alla crescita culturale, sociale, civile e morale di tutti i soggetti che interagiscono nella comunità scuola. Il rispetto, l’osservanza e la condivisione delle regole renderanno viva tale “ Costituzione” interna e contribuiranno fattivamente a quella educazione alla legalità ed alla democrazia che costituiscono il fondamento di una società rispettosa del ruolo e della dignità di ognuno nonché civilmente ordinata. Il presente regolamento, ispirandosi alla normativa vigente ed utilizzando gli spazi di autonomia riconosciuti alle istituzioni scolastiche, intende disciplinare alcuni aspetti della vita della scuola per renderla sempre più adeguata ed attrezzata per affrontare i problemi del presente e le sfide del futuro. Norme Generali ART. 1 Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello “ Statuto degli Studenti e delle Studentesse” emanato con il D.P.R. 249/1998, del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 275/1999, del D.P.R. 10 ottobre 567/1996 e sue modifiche ed integrazioni, nonché della Nota Ministeriale del 1° Luglio 2008, prot. N. 3602, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria. ART. 2 La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica ART. 3 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione della cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione, dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 Novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano. ART. 4 La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva. ART. 5 La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. ART. 6 La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal “ patto formativo”; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva. Nello spirito del “ patto formativo”, ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell’art 103, comma a, del D.Lgs 297/94 ed ha pertanto carattere vincolante. E’ uno strumento a carattere formativo, che definisce le corrette relazioni procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica. ART. 7 Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo Statuto degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli organi collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la comunità scolastica. Diritti degli Studenti ART. 8 Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce la libertà di apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto delle professionalità del corpo docente e della libertà d’insegnamento. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascun studente anche attraverso percorsi individualizzati ( mediante didattica per livelli, recupero, approfondimento, ecc) tesi a promuovere il successo formativo. Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta. ART. 9 Tutte le persone, appartenenti a tutte le componenti della comunità scolastica hanno il diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al principio di solidarietà. Lo studente ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l’obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. I genitori hanno il diritto ad avere informazioni sul comportamento e sul profitto dei propri figli direttamente dagli insegnanti. I dati personali dello studente e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati all’interno della comunità scolastica nel rispetto della Legge 31 Dicembre 1996, n. 675. ART. 10 Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. ART. 11 Gli alunni hanno diritto di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola. A tal fine, ciascun insegnante, nei primi giorni dell’anno scolastico provvederà ad illustrare e discutere con i propri alunni le linee programmatiche, gli obiettivi da perseguire , i criteri di valutazione, i libri e gli strumenti didattici da utilizzare. Sulla base dei propri interessi gli alunni possono proporre argomenti ed itinerari didattici da discutere e valutare in classe. ART. 12 Ogni studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento: a tale riguardo i docenti si impegnano a comunicare contestualmente gli esiti delle prove orali, mentre per le verifiche scritte, gli elaborati dovranno essere riconsegnati non oltre dieci giorni che precedono la successiva prova. I singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di comunicazione della valutazione per garantire la riservatezza di ciascun studente e la correttezza dell’informazione data. La scuola garantisce l’attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e svantaggio. ART. 13 Tutti gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità a cui appartengono. La scuola promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici, ricorrendo anche, se necessario, a servizi offerti dagli enti territoriali. La scuola promuove iniziative di accoglienza ed attività varie finalizzate allo scambio fra le diverse culture. La scuola garantisce ambienti e strutture adeguate agli alunni in situazione di handicap. ART. 14 La scuola si impegna a porre progressivamente in essere, compatibilmente con le disponibilità finanziarie ed umane, le condizioni per assicurare: a. offerte formative aggiuntive ed integrative b. attività di promozione ed educazione alla salute Doveri degli studenti ART. 15 I doveri hanno lo scopo di garantire nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un ambiente adatto all’attuazione del “ patto formativo” e all’esercizio dei diritti-doveri da parte di ogni componente, nel rispetto delle libertà reciproche. Ogni componente della comunità scolastica si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo che, per il personale docente e non docente, sono definiti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, mentre per gli studenti sono sanciti dal presente regolamento, nel rispetto della normativa vigente con particolare riferimento alle norme di cui all’art 1. ART. 16 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni senza effettuare assenze strategiche e/o immotivate e rispettando gli orari di inizio e di termine delle lezioni. ART. 17 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi e sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con le regole richieste dalla convivenza rispettosa della altrui personalità ART. 18 Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dall’apposito regolamento, in particolare ad eseguire con assoluta tempestività le azioni previste dal piano di evacuazione dell’edificio scolastico. ART. 19 Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Sono inoltre tenuti a deporre i rifiuti negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell’uso degli arredi, condividendo la responsabilità, con le altre componenti della scuola, di rendere accogliente l’ambiente scolastico. Disciplina e sanzioni disciplinari ART. 20 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. ART. 21 La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. ART. 22 In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. ART. 23 Le sanzioni disciplinari, di cui all’art 31 e seguenti sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità scolastica ( sanzioni alternative). ART. 24 Gli alunni che contravvengono ai propri doveri incorrono nelle sanzioni disciplinari previste dal presente regolamento: le sanzioni disciplinari dovranno essere irrogate dai competenti organi della scuola secondo le modalità contenute negli articoli successivi. ART. 25 Costituiscono mancanze ai doveri sopra descritti le: a. infrazioni disciplinari non gravi, facilmente verificabili ed individuali; b. infrazioni disciplinari gravi ed individuali; c. infrazioni disciplinari sanzionabili pecuniariamente ART. 26 Sono ritenute infrazioni disciplinari non gravi, facilmente verificabili ed individuali le mancanze relative ai doveri di: a. frequenza regolare ( elevato numero di assenze, assenze ingiustificate, assenze strategiche, ritardi ed uscite anticipate oltre il consentito, ritardi al rientro intervalli e cambio ora); b. rispetto degli altri ( insulti, termini volgari e offensivi tra studenti; interventi inopportuni durante le lezioni; interruzioni continue del ritmo delle lezioni; mancanza di rispetto per il materiale altrui; atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare altri studenti); c. rispetto delle norme di sicurezza ( violazione involontaria dei regolamenti della scuola, dei laboratorio e degli spazi attrezzati; lancio di oggetti non contundenti, ecc.) ART. 27 Sono ritenute infrazioni disciplinari gravi ed individuali le mancanze relative ai doveri di: a. rispetto dei compagni, dei docenti, del personale non docente ( ricorso alla violenza all’interno di una discussione o atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui; utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui; discriminazione nei confronti di altre persone; furto); b. rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute 8 lancio di oggetti contundenti; violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti delle aule attrezzate; introduzione nella scuola di armi, droghe, alcolici); c. rispetto delle strutture e delle attrezzature ( danneggiamento volontario di attrezzature e strutture; vetri, strumenti di laboratorio, attrezzi e suppellettili nella palestre, mense ecc). Sono inoltre ritenute gravi tutte quelle infrazioni commesse dopo che si siano già applicate delle sanzioni per mancanze non gravi. ART. 28 Sono ritenute infrazioni disciplinari sanzionabili pecuniariamente le mancanze relative ai doveri di: a. rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute (infrazioni al divieto di fumare all’interno della scuola); b. rispetto delle strutture e delle attrezzature ( mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente; incisione di porte, banchi ecc; danneggiamenti involontari delle attrezzature; scritte sui muri, sulle porte, sui banchi ecc). ART. 29 Agli alunni che manchino ai doveri scolastici sono inflitte, secondo la gravità della mancanza le seguenti punizioni disciplinari; a. ammonizione privata o in classe b. allontanamento dalla lezione, c. allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo correlato alla gravità del comportamento Non costituisce sanzione disciplinare il richiamo verbale ART. 30 Le ripetute negligenze nell’assolvimento degli impegni di studio e le varie mancanze saranno materia trattata negli articoli successivi. I comportamenti sanzionabili nelle varie situazioni della vita scolastica sono: ART. 31 1. 2. 3. 4. 5. 6. Ritardi ripetuti. Assenze “strategiche periodiche”. Assenze o ritardi non giustificati. Mancanza del materiale occorrente. Non rispetto delle consegne a scuola e a casa. Disturbo delle attività didattiche anche con materiali non inerenti l’attività (figurine, giochi elettronici, lettori mp3, giornali, ecc.). 7. Mancanza di rispetto verso la persona o le cose degli altri, uso di linguaggio e gesti irriguardosi e offensivi. 8. Mancanza di rispetto dei regolamenti della scuola compresi quelli dei laboratori e degli spazi attrezzati. 9. Introduzione del cellulare nell’ambito scolastico. 10. Introduzione e diffusione di pubblicazioni, CD e/o riviste dal contenuto pornografico. 11. Introduzione di qualunque materiale che possa rappresentare fonte di pericolo per sé e per gli altri ( petardi, taglierini, coltellini, sassi, accendini, spray, sostanze irritanti, ecc). 12. Falsificazione delle firme e documenti. 13. Furti, danneggiamenti volontari e mancato rispetto della proprietà. 14. Fuga individuale da scuola e in gruppo. 15. Danni intenzionali ai locali, agli arredi e al materiale della scuola. 16. Aggressioni verbali e violenze fisiche, psicologiche e minacce. 17. Mancato rispetto delle disposizioni di sicurezza ai sensi del D.Lgs. n. 626/94, mancato rispetto della normativa antifumo e uso di alcool o altre sostanze con azioni che mettano in pericolo la sicurezza propria e degli altri. 18. Qualsiasi fatto qualificabile come reato in base all’ordinamento penale ( si precisa a tale riguardo che il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale in applicazione dell’art 361 del c. p.). ART. 32 Le risposte della scuola alla violazione delle norme sono le seguenti: Sanzioni di tipo A decise dal singolo docente e/o dal docente coordinatore di classe Per i comportamenti da 1 a 8 si prevede dapprima Invito alla riflessione individuale, anche fuori dell’aula, alla presenza e con l’aiuto del docente interessato, richiamo verbale anche con traccia scritta di esso. Al ripetersi di tali comportamenti scorretti, nonostante i richiami, il docente procede con: Ammonizione scritta sul libretto personale o quaderno delle comunicazioni. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul libretto personale o quaderno delle comunicazioni, eventualmente controfirmata dal Dirigente Scolastico. Per i comportamenti 1-2-3, si prevede Telefonata alla famiglia da parte del Docente ed eventuale successiva lettera scritta nel caso di inefficacia delle precedenti misure. Per i comportamenti 5 e 6, in alternativa a quanto sopra previsto, al ripetersi delle attività di disturbo e di non rispetto delle consegne a casa e a scuola, il Docente può prevedere lo svolgimento di consegne da svolgere in classe o a casa, significative e commisurate. Tutti i provvedimenti sanzionatori da 1 a 8 avranno riflessi sulla valutazione del comportamento. A tal fine, il docente coordinatore, prima dello scrutinio, rileverà dal registro di classe tipologia e numero delle infrazioni nelle quali gli studenti siano incorsi. Sanzioni di tipo B decise dal Consiglio di Classe e/o dal Dirigente Scolastico assieme al Coordinatore di Classe Per i comportamenti da 9 a 16, in relazione alla gravità dei fatti e su segnalazioni degli insegnanti, si prevede il loro sanzionamento con: Ammonizione scritta ufficiale da parte del Dirigente Scolastico, attraverso lettera Raccomandata alla Famiglia. In caso di reiterazione, diffida scritta con comunicazione alla famiglia da parte del Dirigente Scolastico. Risarcimento dell’eventuale danno cagionato accompagnato da altri provvedimenti restrittivi quali: sospensione dalle visite guidate, viaggi d’istruzione, partecipazione a giochi sportivi o altre attività con l’obbligo della presenza a scuola per lo svolgimento di mansioni concordate. Sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza, fino ad un massimo di quindici giorni; nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica si prevede comunque, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e i genitori per il recupero delle lezioni e per prepararne il rientro in classe. Tutti i provvedimenti sanzionatori da 9 a 16 avranno riflessi sulla valutazione del comportamento. A tal fine, il docente coordinatore, prima dello scrutinio, rileverà dal registro di classe tipologia e numero delle infrazioni nelle quali gli studenti siano incorsi. Sanzioni di tipo C decise dal Consiglio di Istituto Per i comportamenti dei punti 17 e 18, se ricorrono sia le condizioni di estrema gravità contro la dignità ed il rispetto della persona umana sia una concreta situazione di pericolo, si prevede l’allontanamento dalla Scuola per un periodo che verrà stabilito dal Consiglio di Istituto e comunque oltre i 15 giorni con possibilità di allontanamento fino al termine dell’anno scolastico, esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studio. La responsabilità penale è personale, e colui che ha commesso il reato sarà chiamato a risponderne personalmente; la responsabilità civile invece, nel caso di minori, insorge a carico dei genitori chiamati a rispondere per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche. Impugnazioni al provvedimento disciplinare ART. 33 L’impugnazione è finalizzata a garantire “il diritto di difesa” degli studenti ed ai sensi della L. 241/90, essendo il procedimento disciplinare azione di natura amministrativa, occorre prevedere per l’atto posto in un avvio del procedimento formalizzato nell’istruttoria, un obbligo di conclusione espressa, un obbligo di motivazione e un termine. Il sistema di impugnazione non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata e la sanzione può essere eseguita pur in pendenza del procedimento d’impugnazione ( art 5 del D.P.R. 235/2007) Procedure/ modalità ART. 34 E’ ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse ( genitori, studenti) entro quindici giorni dalla comunicazione del provvedimento all’Organo di Garanzia presente nell’Istituto L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni ( art 5 Comma 1). Qualora l’Organo di Garanzia non si esprima entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata (ai sensi della Nota Ministeriale 31/7/ 2008 prot. n. 3602). Organo di Garanzia dell’Istituto ART. 35 L’organo è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto da un Docente designato dal Consiglio d’Istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori ( art 5, Comma 1, D.P.R. 235/2007) ed altri membri supplenti fra docenti e genitori per i casi di incompatibilità. Le decisioni di tale Organo vanno considerate valide anche se non sono presenti tutti i membri. Tale organo ha durata triennale come lo stesso Consiglio d’Istituto, all’interno del quale vengono individuati i componenti del suddetto organo di garanzia, compresa la loro surroga, in caso di necessità Organo di Garanzia Regionale ART. 36 Contro la decisione dell’Organo di Garanzia dell’istituto è ammessa un’ ulteriore fase impugnatoria all’Organo di Garanzia Regionale il cui parere è vincolante Il termine per la proposizione del reclamo è di quindici giorni decorrenti dalla decisione dell’Organo di Garanzia della Scuola. Tale Organo, valuta la legittimità del provvedimento in materia disciplinare, verifica il rispetto delle disposizioni contenute nello statuto della Scuola. Norme Generali di Disciplina nella Scuola Secondaria di 1° grado ART. 37 Principi ispiratori La Scuola Media, nello svolgimento della sua attività, s’ispira ai principi base della Costituzione Italiana art. 3 – 33 – 34) che assicura uguaglianza, promozione, integrazione, partecipazione nell’intento di favorire la formazione della persona e, nello stesso tempo, l’orientamento del ragazzo in vista delle scelte dell’attività futura. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile al principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza da parte dell’studente dell’errore commesso e dell’impegno a non ripeterlo. Nella scelta della sanzione disciplinare occorre sempre tener conto della personalità e della situazione dell’studente. Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe che va sensibilizzato alla collaborazione con il singolo studente sanzionato. La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare. La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare, comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado immediatamente superiore. Nel caso di danneggiamenti volontari e atti di vandalismo è richiesta la riparazione e/o la refusione totale del danno. Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità scolastica, in orario extra scolastico o negli intervalli, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e con la sorveglianza degli insegnanti. La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero. Finalità educative, formative ed obiettivi conseguenti L’acquisizione ed il rispetto da parte degli allievi delle norme fondamentali della vita associata e democratica sono alla base delle finalità educative e formative della scuola, da raggiungere principalmente attraverso i seguenti obiettivi formativi: riconoscere la propria individualità(capacità e limiti); saper dialogare; saper esprimere, motivandola, la propria opinione; accettare le opinioni degli altri; accettare l’altro come persona. Tra gli obiettivi educativi vanno considerati principalmente: l’acquisizione delle conoscenze fondamentali della varie discipline; l’acquisizione delle capacità di esprimersi attraverso tutti i linguaggi, verbali e non verbali; l’acquisizione di un metodo di lavoro e di studio. Contratto Formativo Nell’operare quotidiano della scuola, tra tutte le sue componenti si instaura il contratto formativo che costituisce la dichiarazione esplicita e partecipata dell’azione della scuola.I Consigli di Classe programmano la scelta dei contenuti culturali dei vari ambiti disciplinari tenendo presente che le singole materie sono anche uno strumento indispensabile al raggiungimento delle finalità formative della scuola. In tale contesto viene a concretizzarsi il contratto formativo che coinvolge docenti, studenti e famiglie. Il docente: espone e motiva il proprio intervento educativo e didattico; spiega le proprie strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; specifica il materiale necessario per il lavoro in classe, volta per volta; assegna il lavoro domestico tenendo conto del carico giornaliero. All’allievo si richiede: di partecipare consapevolmente al processo di formazione personale culturale; di organizzare il lavoro domestico; di predisporre il materiale per il giorno successivo; di tenere un comportamento rispettoso, responsabile e corretto. Il genitore: esprime pareri e proposte; collabora nelle varie attività; favorisce la continuità del percorso formativo fra scuola e famiglia; controlla e firma le comunicazioni con sollecitudine; verifica il regolare svolgimento dei compiti assegnati. Le famiglie possono conferire con i docenti durante l’ora di ricevimento settimanale. Gli insegnanti sono inoltre a disposizione dei genitori in occasione della consegna delle schede di valutazione nei mesi di febbraio e giugno e in occasione dei due momenti dei colloqui generali. Nel mese di ottobre gli insegnanti presentano la programmazione globale delle singole classi all’assemblea dei genitori riuniti per eleggere i loro rappresentanti. Compatibilmente con le esigenze di servizio, i docenti si rendono disponibili su appuntamento a ricevere le famiglie degli allievi per trattare problemi di particolare importanza ed urgenza. Diritti degli Alunni Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2 dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, la scuola si impegna a promuove la qualità delle attività educative e ad adeguarla alle esigenze culturali e formative degli alunni , senza prescindere dagli obiettivi didattici e curricolari. Individua ed elabora gli strumenti per promuovere un organico sviluppo della personalità degli alunni A tal fine ogni docente si impegna a : comunicare alla classe e ai genitori la propria offerta formativa; motivare l’intervento didattico e le strategie educative: spiegare la funzione e gli scopi degli strumenti di valutazione; spiegare i criteri di misurazione delle prove di verifica; comunicare alla classe gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina e i risultati delle prove di verifica; dare indicazioni ed istruzioni precise agli alunni su quanto viene loro richiesto; esprimersi con linguaggio adeguato ad un ambiente educativo rispettare ogni alunno; valorizzare quanto di positivo viene espresso da ogni alunno sottolineare i progressi raggiunti; utilizzare l’errore per rimotivare l’apprendimento; rispettare la specificità del modo di apprendere; individuare, rispettare e valorizzare le diversità che caratterizzano gli allievi; responsabilizzare la classe alla partecipazione attiva verso tutte le proposte didattiche. Ogni docente si impegna inoltre a favorire la motivazioni allo studio attraverso: l’individuazione di modalità di lavoro coinvolgenti e stimolanti la scelta di un linguaggio adeguato all’età e alle capacità degli studenti l’individuazione di contenuti funzionali agli obiettivi individuati per le unità didattiche di ogni modulo disciplinare o pluridisciplinare la correzione delle prove di verifica nel più breve tempo possibile. Il docente coordinatore comunica alla classe: gli obiettivi trasversali, cognitivi e comportamentali individuati dal Consiglio di Classe; gli elementi che concorrono alla valutazione periodica; i criteri di promozione alla classe successiva e quelli di ammissione agli esami; i carichi di lavoro stabiliti dal Consiglio di Classe. Doveri degli Alunni “L’individuazione degli itinerari di apprendimento è garanzia per l’alunno di effettiva soddisfazione del diritto allo studio” Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 3 dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse ogni allievo deve perciò conoscere: gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo; il percorso per raggiungerli; le fasi del proprio percorso di apprendimento. Al diritto allo studio corrisponde il dovere di impegnarsi per la promozione di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali. Ogni allievo deve quindi impegnarsi a: rispettare i tempi e le scadenze previste per il raggiungimento degli obiettivi del suo curricolo; rispettare le cose, le persone, gli ambienti e le attrezzature; usare un linguaggio adeguato all’ambiente educativo nei confronti dei docenti e dei compagni; applicarsi nello studio ed eseguire i compiti assegnati. Norme Specifiche: le regole ART. 38 All’interno della scuola gli alunni devono mantenere un comportamento responsabile, corretto, rispettoso nei riguardi dei compagni, del personale docente e ATA e dell’ambiente. Prima di accedere alle classi, tutti gli alunni attendono nello spazio antistante la scuola, il suono della campana, evitando comportamenti che possano arrecare danno a persone, a cose, all’ambiente. Gli alunni che arrivano in ritardo sono ammessi in aula previa autorizzazione del docente presente in classe. In ogni caso i ripetuti ritardi saranno richiamati dal Dirigente Scolastico, secondo quanto previsto dal Regolamento di Disciplina. Gli alunni che si presentano dopo un periodo di assenza devono avere con sé il libretto personale con la motivazione dell’assenza, la durata della stessa e la firma del genitore sull’apposito tagliando, e vengono giustificati dall’insegnante della prima ora. Qualora l’assenza dovuta a motivi di salute superi i cinque giorni, l’alunno deve allegare alla giustificazione un certificato ( o dichiarazione) del medico, redatto in carta semplice. L’alunno che dopo l’assenza rientra senza giustificazione viene ammesso in classe con l’impegno di presentarla il giorno successivo, qualora ciò non avvenga, l’alunno sarà richiamato dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato secondo quanto previsto dal Regolamento di Disciplina. Ogni alunno porta sempre a scuola con sé il libretto personale con il quale sarà mantenuto il rapporto scuola-famiglia. L’alunno scriverà nel libretto ogni comunicazione. I genitori hanno il dovere di controllare periodicamente il libretto personale del figlio. Il libretto servirà per giustificare le assenze, i ritardi e le richieste di uscita anticipata che devono essere limitate il più possibile a motivi di salute o di famiglia. Una parte del libretto è dedicata alle comunicazioni del docente alle famiglie e viceversa. L’intervallo per la ricreazione viene effettuato alla fine della terza ora. In caso di maltempo gli alunni si soffermano nel corridoio del piano in cui si trova la propria aula, con tempo favorevole si trasferiscono tutti, accompagnati dai rispettivi insegnanti nel cortile. Gli alunni devono evitare atteggiamenti tali da creare situazioni di disagio fra di loro, danni a persone o cose od altri inconvenienti. Non devono, soprattutto all’interno, correre o spingersi. In questo periodo gli alunni non si soffermano nell’aula; possono, invece, recarsi ordinatamente ai servizi. La sorveglianza degli alunni durante l’intervallo viene effettuata dai rispettivi docenti in servizio nelle varie classi fino alla terza ora come da orario delle lezioni o da apposite disposizioni di spazi e gruppi classi da vigilare Gli alunni non devono uscire dall’aula durante le lezioni se non per ragioni particolari. Agli alunni che danneggiano l’arredo ed i materiali della scuola per negligenza od eccessiva vivacità viene addebitata l’entità del danno secondo quanto previsto dal Regolamento d’Istituto. Al termine delle lezioni gli alunni escono accompagnati dai rispettivi insegnanti. E’ fatto rigoroso divieto di fumare o di portare con sé oggetti pericolosi e/o dannosi per le persone, per le cose e per l’ambiente. E’ inoltre fatto divieto d’introdurre il cellulare a scuola. Nelle aule deve esistere un’atmosfera di impegno serio e di ordine. In particolare: l’aula va tenuta pulita l’alunno deve essere dotato di tutto il materiale scolastico che è stato richiesto l’alunno seguirà le lezioni con attenzione ombrelli, giacche a vento, cappotti devono essere depositati negli appositi spazi al cambio dell’insegnante, gli alunni restano al loro posto e preparano in silenzio il materiale per l’ora successiva. Per le lezioni di educazione fisica, ed . artistica e per quelle delle altre materie che si svolgono in aule diverse, gli alunni devono: spostarsi in ordine per non disturbare le altre classi. Lo spostamento avverrà con la classe al completo e sotto la vigilanza dei rispettivi insegnanti. Ogni alunno deve portare con sé durante le ore di educazione fisica le scarpe da ginnastica e la tuta da usare in palestra. E’ necessario, inoltre, che l’alunno abbia il necessario per cambiarsi al termine della lezione, le richieste di esonero temporaneo (superiore a due lezioni) o completo, devono essere presentate dai genitori al Dirigente scolastico unendo il certificato medico. ART. 39 Sanzioni: Principi generali La scuola favorisce la costruzione di una cittadinanza attiva negli alunni utilizzando modalità educative e preventive. Il provvedimento disciplinare costituisce uno strumento subordinato e sussidiario e, quando è utilizzato, deve avere finalità educative, cioè tendere a rafforzare il senso di responsabilità personale e a ripristinare rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza essere stato invitato prima ad esporre le proprie ragioni. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuna infrazione disciplinare legata al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Nella irrogazione della sanzione è doveroso tener conto della situazione personale dello studente e del contesto familiare di appartenenza. Le infrazioni commesse durante l’esame di licenza saranno valutate dalla commissione d’esame. La gravità dell’infrazione e la determinazione della sanzione da applicare sono stabilite in base ai seguenti aspetti: a. rilevanza della regola e dell’obbligo violato b. intenzionalità del comportamento o grado di negligenza c. entità del danno o del disservizio procurato d. ripetizione delle violazioni e delle sanzioni in precedenza applicate Le comunicazioni e gli atti relativi a provvedimenti disciplinari sono assunti nel protocollo riservato e trattati nel rispetto della normativa di tutela dei dati personali. ART. 40 - Tipologie Le sanzioni , in ordine di gravità considerate nel presente Regolamento sono: a. ammonizione verbale o richiamo b. ammonizione scritta o nota c. avviso scritto o comunicazione tramite lettera, ai genitori con eventuale convocazione d. allontanamento o sospensione dalla classe con obbligo di permanenza a scuola e. allontanamento o sospensione dalla scuola fino a 15 giorni; allontanamento o sospensione dalla scuola per più di 15 giorni, allontanamento fino alla fine delle lezioni; esclusione dallo scrutinio finale; non ammissione all’Esame di stato. ART.41 a) Infrazioni-sanzioni-soggetto sanzionante Infrazioni inerenti la frequenza regolare e la partecipazione alle attività scolastiche Infrazioni 1-Mancata assenza Sanzioni di Comunicazione immediata sul registro di classe e il giorno seguente alla famiglia sul libretto personale 2-Assenze collettive Comunicazione alle famiglie 3-Ritardi ripetuti, anche nei rientri Comunicazione sul libretto da intervalli, pause mensa, altro personale e sul registro di classe; dopo reiterazione dei comportamenti infrattivi, convocazione dei genitori 4-Introduzione e uso di oggetti e Ritiro dei materiali; in caso grave, materiali non pertinenti l’attività convocazione dei genitori per la scolastica loro restituzione. 5-Cellulare acceso e suo utilizzo Ritiro del cellulare; riconsegna al termine delle lezioni e convocazione dei genitori con nota sul registro di classe e libretto personale 6-Omissione reiterata dei doveri Avviso alla famiglia scolastici; ripetuti richiami ad essi (compiti non eseguiti, materiali dimenticati, mancanza del libretto personale, note sul registro di classe) 7-Reiterato disturbo al regolare Nota sul libretto personale e sul svolgimento delle lezioni registro di classe; dopo reiterate note, convocazione dei genitori Comportamento scorretto durante Comunicazione alla famiglia, le uscite scolastiche -esclusione dalle successive uscite (da tutte o in parte); nei casi gravi rientro immediato dello studente con spese a carico dei genitori -esclusione preventiva da uscite dell’alunno, dopo attenta valutazione del consiglio di classe in caso di comportamento scolastico che lasci prefigurare possibili situazioni di rischio e pericolo per l’esito della stessa 8-Firme non autentiche e Per ogni contestazione manomissione del libretto comunicazione alla famiglia. personale Dopo reiterate contestazioni convocazione dei genitori Sospensione dalla scuola 9-Manomissione e alterazione Sospensione dalla scuola documenti scolastici 10-Fuga-allontanamento dalla Avviso immediato ai Genitori e scuola alle forze dell’ordine Sospensione fino a tre giorni giustificazione Soggetto che irroga la sanzione Docente Docente e/o capo d’istituto Docente Capo d’istituto Docente Docente Docente Docente Docente Consiglio di classe Capo d’istituto Docente Capo d’istituto Consiglio di classe Consiglio di classe Docenti Consiglio di classe ART.41 b) Infrazioni inerenti il mancato rispetto degli altri e dell’ambiente Infrazioni Sanzioni 1-Fumo in ambito scolastico Multa e Ammonizione scritta sul libretto e sul registro di classe.. Se reiterato, convocazione dei genitori 2-Abbigliamento non adeguato Richiamo verbale. Se reiterato ammonizione all’ambiente educativo scolastico scritta sul registro e sul libretto personale 3-Offese a compagni, insegnanti, Nota nel registro e sul libretto personale personale della scuola o altri e comportamenti non improntati ad una Apposita comunicazione scritta alla famiglia civile convivenza in ogni ambito scolastico (in classe, in mensa, durante le uscite didattiche..) Uso di termini volgari e offensivi Comportamento di ridicolizzazione dei compagni e di tutto il personale Sospensione nei casi gravi e/o reiterati 4-Danneggiamenti ad attrezzature, Nota nel registro e comunicazione alla arredi, aule; famiglia con impegno alla pulizia da parte mancanza di rispetto della pulizia sia dello studente (o del gruppo o della classe dell’aula che degli altri ambienti d’appartenenza in caso di responsabilità scolastici, compreso il cortile; diffusa) con eventuale risarcimento del scritte su banchi, muri, porte.. danno 5-Atteggiamenti violenti o aggressivi, Nota sul libretto personale e sul registro e, in anche verbali; episodi di funzione della gravità: prevaricazione ( singoli o di gruppo) a) scuse pubbliche b) convocazione dei genitori c) esclusione da particolari attività integrative, extra-curricolari, viaggi d’istruzione..) d) sospensione dalle attività di classe fino ad un massimo di 3 giorni da scuola anche con obbligo di frequenza e) sospensione fino a 15 giorni f) sospensione per più di 15 giorni, fino alla fine delle lezioni, esclusione dallo scrutinio finale, non ammissione all’esame di stato 6-Offese alla morale, al gruppo o Nota sul libretto e sul registro e in relazione cultura di appartenenza, alle religioni, ai fatti manifestazioni di intolleranza e a. scuse pubbliche discriminazioni. b. convocazione dei genitori c. allontanamento dalle attività della classe fino a 2 giorni anche con obbligo di frequenza d. dopo alcune recidive che abbiano comportato l’applicazione delle sanzioni sopra indicate, sospensione fino a 15 giorni 7-Reati di danneggiamento, furti ai Nota sul libretto e sul registro e in funzione danni di compagni, insegnanti o della gravità e/o della reiterazione: istituzione a. convocazione dei genitori per la riparazione dei danni e restituzione di quanto sottratto b. allontanamento dalle attività di classe fino ad un massimo di 2 giorni anche con obbligo di frequenza c. sospensione fino a 15 giorni con coinvolgimento dei servizi sociali o dell’autorità giudiziaria d. sospensione per più di 15 giorni; esclusione dallo scrutinio finale; scolastico Soggetto sanzionante Docente Docente Docente Docente/Dirigente Consiglio di classe Docente e/o capo d’istituto Docente Docente Docente e/o Capo d’istituto, Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio d’istituto Docente Docente Docente Consiglio di classe Consiglio di classe Docente Docente e capo d’istituto Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio d’Istituto ART. 41 c) Infrazioni inerenti le norme di sicurezza e le regole della vita scolastica Infrazioni Sanzioni Soggetto che irroga sanzione 1-Mancato rispetto di In relazione alla gravità ed alle Docente regolamenti specifici reiterazioni dell’infrazione, riguardanti l’uso degli spazi richiamo scritto o nota scolastici, l’esodo, l’uso di mezzi e servizi di sicurezza,.. 2-Comportamenti che possono In relazione alla gravità e alla generare situazioni di grave reiterazione: pericolo per sé, per gli altri e a. convocazione dei genitori Docente per le strutture b. sospensione fino a 15 Consiglio di classe giorni, coinvolgimento dei Atti vandalici gravi e servizi sociali o danneggiamenti volontari dell’autorità giudiziaria c. sospensione per più di 15 Consiglio d’istituto giorni, esclusione dallo scrutinio finale; non ammissione all’esame di stato la Soggetti e procedure dell’azione sanzionatoria e meritoria ART. 42 Per l’applicazione delle sanzioni si rispettano le seguenti procedure: 1 - Ammonimento verbale ( o richiamo) E’ inflitto dall’insegnante in occasione del verificarsi del comportamento scorretto ( comportamento che va oltre la soglia di tollerabilità) con annotazione sul registro personale dell’insegnante. 2 - Ammonimento scritto ( o nota) a. sul libretto b. sul registro di classe E’ inflitto dall’insegnante che ha rilevato la mancanza; l’ammonimento sul registro di classe va controfirmato dal Dirigente Scolastico o Docente collaboratore del Dirigente Scolastico. In sede di Consiglio di classe. 3 - Avviso scritto ai Genitori ed eventuale loro convocazione E’ proposto dall’Insegnante coordinatore di classe al Dirigente Scolastico dopo reiterazioni di mancanze e consiste nella comunicazione alla famiglia della situazione disciplinare con invito alla collaborazione educativa; la proposta può contenere la convocazione di colloquio con lo stesso insegnante o con il Dirigente Scolastico. 4 - Sospensione dalla classe fino a 15 giorni con o senza obbligo di frequenza scolastica La sanzione è inflitta dal Consiglio di classe in relazione alla gravità dei fatti. E’ irrogata a conclusione di un processo che prevede le seguenti azioni: a) uno o più docenti segnalano, in forma scritta, annotando sul registro di classe e sul libretto personale i fatti disciplinarmente sanzionabili e relazionando in forma estesa al dirigente quanto successo b) Il Dirigente Scolastico conduce in tempi brevi una istruttoria intesa ad accertare i fatti, ascoltando in ogni caso l’alunno o gli alunni incolpati, separatamente o anche in contradditorio tra loro e con eventuali testimoni c) Il Dirigente Scolastico conclude l’istruttoria con l’archiviazione del caso, ovvero con il deferimento del caso al consiglio di classe Quando il fatto è stato commesso in concorso tra alunni appartenenti a più classi, i consigli di classe competenti procedono unificati. Il Consiglio di classe è convocato, di norma, entro 3 giorni per esaminare i fatti e le giustificazioni dello studente o degli studenti coinvolti. Il Consiglio esamina i fatti e decide se archiviare il caso o sanzionare i fatti provvedendo, in tal caso, a dare informazione alla famiglia di avvio del procedimento disciplinare con invito a fornire ogni giustificazione utile entro i termini previsti. Viene quindi convocato il Consiglio di classe al completo con la componente genitori per esaminare i fatti, le giustificazione dello studente e quelle della famiglia. L’esame dei fatti si concluderà con la sanzione disciplinare. La delibera dovrà contenere in sintesi lo svolgimento dei fatti, le infrazioni rilevate, la sanzione applicata, i termini per eventuale ricorso nonché l’indicazione di un docente “ mediatore” incaricato di curare la comunicazione con la famiglia e l’organizzazione delle attività, da svolgere nel periodo di sospensione. 6 - Sospensione dalla scuola per più di 15 giorni, esclusione dallo scrutinio finale, non ammissione all’Esame di Stato. Tali sanzioni sono applicabili nei casi di commissione di reati o comportamenti pericolosi per l’incolumità delle persone, recidiva o per atti di violenza grave. Anche per tali sanzioni si segue lo stesso procedimento ma la delibera sanzionatoria finale è di competenza del Consiglio d’Istituto dopo l’istruttoria condotta dal Consiglio di classe. Il Consiglio di Istituto è convocato entro 10 giorni per esaminare e deliberare in merito. A tal fine il Consiglio acquisisce tutti gli atti, ascolta i genitori dell’alunno incolpato ed eventuali testimoni, acquisisce memorie scritte formulate dai genitori. La sanzione deliberata diventa esecutiva dopo i termini di presentazione del ricorso (15 giorni dalla comunicazione alla famiglia) o eventualmente dopo la decisione dell’organo di garanzia, a seguito di ricorso formulato dalla famiglia o da quanti hanno interesse. 7 - Conversione della sanzione Le sanzioni del presente regolamento possono essere commutate in attività di collaborazione con il personale della scuola quali: riparazione dei danni, riordino e pulizia, abbellimento degli spazi scolastici. La determinazione in merito è assunta dal Dirigente Scolastico su proposta dell’organo che ha inflitto la sanzione. La commutazione è possibile solo con il consenso dell’interessato ed è il Consiglio a deciderla in alternativa alla sanzione comminata che non deve essere in alcun modo lesiva della dignità e personalità dell’alunno. Inoltre la commutazione non può essere un’attività che possa esporre la scuola a responsabilità di alcun genere. 8 - Risarcimento del danno in caso di danneggiamento volontario Nel caso di atti vandalici, danneggiamento volontario di strutture, arredi, attrezzature scolastiche o effetti personali di compagni e del personale della scuola, gli studenti responsabili sono tenuti al risarcimento dei danni arrecati o alla riparazione degli stessi. Il risarcimento del danno costituisce un fattore di responsabilizzazione nei confronti degli alunni e delle famiglie. Nel caso in cui non si riesca ad individuare l’autore o gli autori delle azioni dannose, saranno chiamati a risarcire tutti gli studenti della classe o del gruppo, allorché è rilevata una corresponsabilità del gruppo. Chi accerta il danno deve tempestivamente segnalarlo per iscritto, mediante una relazione dettagliata, al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico provvede a comunicare alla/e famiglia/e l’entità del danno che dovrà essere risarcito alla scuola tramite bollettino di conto corrente postale. Il risarcimento del danno potrà essere convertito, solo eccezionalmente, in azioni riparatorie dal Dirigente Scolastico. 9 - Riabilitazione Trascorsi 4 mesi dalla applicazione della sanzione disciplinare, su proposta dell’organo che ha irrogato la sanzione, l’alunno può ottenere la riabilitazione. Questa consiste nel formale riconoscimento, comunicato anche alla famiglia, che l’alunno ha tenuto un comportamento corretto e collaborativo, ponendo fine alle situazioni che avevano determinato la sanzione disciplinare. 10 - Riconoscimento crediti La scuola, in applicazione del regolamento Ministeriale sulla Valutazione, valorizza l’impegno degli studenti nelle attività scolastiche attestando significative iniziative e partecipazioni che andranno a costituire appositi riconoscimenti scolastici individuali da considerare in sede di valutazione finale dell’esame di Stato dove è previsto il riconoscimento di elementi valutativi complessivi relativi agli alunni. Pubblicizzazione del Regolamento di applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità Educativa. ART. 43 E’ assicurata una adeguata informazione e pubblicizzazione dei contenuti del presente Regolamento mediante: Inserimento nel sito dell’Istituto; Presentazione alle famiglie, nell’ambito dei progetti di accoglienza, agli alunni di classe 1a, nelle prime settimane scolastiche dai Docenti Coordinatori; Sottoscrizione di un Patto di Corresponsabilità Educativa da parte dei Genitori degli alunni di Classe 1° nel corso della prima assemblea che avrà luogo all’inizio delle lezioni di ciascun anno scolastico. Con l’atto di consegna del Regolamento e di accettazione, il Patto risulta sottoscritto e le varie parti: scuola-famiglia-alunni, si impegnano a darne piena attuazione.