1
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA dell’INFANZIA
PRIMARIA E SECONDARIA DI 1°GRADO
Sede legale: scuola secondaria di 1° grado “L. Perco” via Romana, 32 – lucinico – Gorizia
tel. 0481/390161 – fax 0481/390173 e-mail [email protected]
Allegati al PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Carta dei Servizi ……………………………..……................………………………………………….…………………………………………………II

Regolamento per il funzionamento dell’Istituto ..….................................................................................……..V

Regolamento degli alunni di scuola secondaria di I grado………………………………………………………………………XVI

Criteri per l’assegnazione degli alunni alle classi (classi scuola secondaria di I grado)..………………XXII

Regolamento su visite guidate e viaggi di istruzione: criteri di attuazione e finanziamenti ……XXIII

ALLEGATO N. 1 - Patto di corresponsabilità scuola secondaria di I grado ……………………..………..XXVII

ALLEGATO N. 2 - Patto di corresponsabilità scuola primaria …………………………………… ………………XXVIII
2
CARTA DEI SERVIZI
PREMESSA
La carta dei servizi ha come fonte di ispirazione primaria e fondamentale gli artt. 2, 3, 33 e 34 della
Costituzione della Repubblica italiana 1; segue inoltre lo schema generale di riferimento del D.P.C.M. 7 giugno 1995 e
lo adegua, nello spirito dell'autonomia scolastica, alle esigenze e sensibilità locali.
PRINCIPI FONDAMENTALI
1.
Uguaglianza - imparzialità - regolarità.
Tutti gli alunni e studenti, anche stranieri o temporaneamente iscritti, hanno il diritto di usufruire e di
ricevere una uguale, imparziale e regolare educazione, formazione ed istruzione.
Tutte le componenti scolastiche e le istituzioni collegate, sia pubbliche che private, agiscono secondo criteri
condivisi di obiettività ed equità e garantiscono la regolarità del servizio e delle attività anche in situazioni di
conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni
contrattuali in materia.
2. Accoglienza - integrazione - obbligo scolastico e frequenza - diritto di scelta.
Tutte le componenti scolastiche e le istituzioni collegate, sia pubbliche che private, con opportuni ed adeguati
atteggiamenti ed azioni condivisi, favoriscono l'accoglienza degli alunni, degli studenti e delle loro famiglie.
L'accoglienza e l’integrazione si esplicano predisponendo strategie e modalità chiare ed efficaci di
comunicazione, adeguando curricoli e strutture a condizioni psicofisiche particolari o di rilevante necessità,
predisponendo attività di supporto, rinforzo o sostegno, favorendo e preparando il passaggio da un ordine ad un
altro e, all'interno dello stesso, da sezione a sezione, da classe a classe.
Il rispetto dell’obbligo scolastico e della frequenza, il controllo dell'evasione e della dispersione scolastica,
il prosieguo degli studi superiori, dell'università e l'inserimento nel mondo del lavoro sono oggetto di monitoraggio
annuale e pluriennale come indicatore di autovalutazione dell’Istituto per innalzare la qualità della propria offerta
formativa, per migliorarne l'efficacia e il rapporto risorse professionali - costi - benefici e soddisfare le attese dei
cittadini e della società.
Ogni cittadino ha ampia facoltà di scelta fra le istituzioni statali che erogano lo stesso tipo di servizio
scolastico nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse.
3. Partecipazione - efficienza e trasparenza.
Tutte le componenti scolastiche e le istituzioni collegate, sia pubbliche che private, favoriscono la più ampia
partecipazione alla vita dell'Istituto e nell'Istituto [visto come centro di promozione culturale, sociale e civile]
delle associazioni a vario titolo operanti sul territorio, finalizzandola ad un arricchimento reciproco, ad un utilizzo
razionale degli spazi nell'ambito delle procedure vigenti, a collaborazioni educative - formative – istruttive di
riconosciuto spessore culturale.
L'orario del servizio complessivo tiene conto di queste esigenze e viene predisposto secondo criteri di
efficienza, efficacia e flessibilità; si individuano indicatori di autovalutazione per il monitoraggio delle
partecipazioni, delle collaborazioni e dell'utilizzo degli spazi.
1
art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo ( ... )
art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali ( ... )
art. 33. L' arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento ( ... )
art. 34. La scuola è aperta a tutti ( ... )
3
L'efficienza e la trasparenza si esplicano anche attraverso procedure semplici di accesso agli atti nel
rispetto delle leggi e normative vigenti. ( L. 241/90; L. 675/96; L. 127/97 )
4. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.
La libertà di insegnamento dei docenti di ogni ordine si ispira al rispetto della persona e si coniuga con il
principio pedagogico che si insegna per far imparare, che l'errore è una componente positiva ed essenziale di tale
processo, che la programmazione raccorda con i rispettivi orientamenti, programmi e standard nazionali di
riferimento, che i contenuti specifici dei campi o laboratori della scuola dell’infanzia, di area disciplinare della
scuola primaria e di disciplina della scuola Secondaria di 1° grado vanno rapportati al contesto della sezione, del
modulo, della classe.
La libertà di insegnamento favorisce l'armonico sviluppo della personalità degli alunni e degli studenti,
innalza la qualità del servizio, sviluppa le linee portanti del curricolo verticale.
Tutte le componenti dell'Istituto considerano l'aggiornamento e la formazione parte fondamentale della
propria professionalità.
PARTE PRIMA
5. Area didattica.
Tutte le componenti scolastiche e le istituzioni collegate, sia pubbliche che private, sono responsabili della
qualità delle attività educative.
L’Istituto individua strumenti, procedure, modalità per agevolare e garantire la continuità educativa.
La scelta dei libri di testo, nel rispetto della normativa vigente, ha come criterio di riferimento la funzionalità alle
singole programmazioni e metodologie; la validità culturale ed educativa degli strumenti e materiali didattici viene
testata tenendo anche conto del loro corretto utilizzo e del rapporto mezzi - fini.
I lavori domestici rispettano l'armonico sviluppo psicofisico degli alunni e degli studenti consentendo loro
una adeguata e personale fruizione del tempo libero.
Tutte le componenti della scuola e le istituzioni collegate, sia pubbliche che private, adottano, nel rapporto
con alunni e studenti, il criterio della relazione d'aiuto colloquiando, ammonendo, persuadendo ed insegnando in modi
e forme tese al convincimento e per far capire procedure e contenuti.
L'Istituto elabora, adotta e pubblica i seguenti documenti:
A. Piano dell'Offerta Formativa.
Contiene tutte le scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse; ne fa parte
integrante il regolamento dell'Istituto.
B. Programmazione educativa.
Elaborata dal Collegio dei docenti progetta i percorsi formativi e le verifiche relative ed elabora, secondo i
criteri espressi dal Consiglio di Istituto, le attività integrative.
C. Progettazione didattica.
Elaborata dal Consiglio di intersezione, di interclasse o di classe, su proposta dei docenti delinea i singoli
percorsi formativi utilizzando gli apporti delle varie aree o discipline in un'ottica interdisciplinare.
Le verifiche assumono carattere autoregolativo.
CONTRATTO FORMATIVO
Il contratto formativo coinvolge tutte le componenti scolastiche e le istituzioni collegate, sia pubbliche che
private.
Si esplica principalmente nel rapporto tra docente ed alunno o studente.
Il contratto formativo impegna:
4
a) il docente ad esprimere, motivare ed esplicitare la propria offerta formativa, il percorso didattico, la
metodologia, la verifica ed i criteri di valutazione;
b) l'alunno o lo studente a conoscere tutte le fasi del proprio curricolo e ad acquisire processi e contenuti per
percorrerlo al massimo delle proprie possibilità;
c) i genitori a conoscerlo per esprimere pareri, proposte e collaborare nelle attività e nell’accrescimento culturale
dei propri figli.
PARTE SECONDA
Servizi amministrativi.
Il servizio amministrativo adotta come standard di qualità la celerità nelle procedure, la trasparenza e la
flessibilità degli orari di servizio.
Tutti i documenti di competenza dell'Istituto sono consegnati ai richiedenti o agli aventi diritto a partire
dal terzo giorno lavorativo utile.
L’ufficio di Presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura.
L’Istituto pubblica:
a) la tabella dell'orario di lavoro di tutto il personale;
b) l’organigramma dei responsabili dei servizi e dei componenti degli Organi
collegiali;
predispone:
c) l’albo sindacale;
PARTE TERZA
Condizioni ambientali della scuola
Tutte le componenti scolastiche e le istituzioni collegate, sia pubbliche che private, garantiscono l’igiene e la
sicurezza dei locali.
L’Istituto predispone una mappa dettagliata di tutte le pertinenze scolastiche e i relativi piani di
evacuazione in caso di calamità.
PARTE QUARTA
Procedure dei reclami e valutazione dei servizi.
I reclami vanno indirizzati al Capo d’Istituto o, in sua assenza, al docente primo collaboratore.
Sono espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono essere corredati da generalità, indirizzo
e reperibilità del proponente.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione fatta salva la discrezionalità del Preside o, in sua assenza,
del primo collaboratore ove si ravvisino elementi oggettivi di rilevanza penale o civile. I reclami sono oggetto di
monitoraggio.
In caso di reclami infondati l’Istituto si riserva di tutelare con ogni mezzo legale la propria immagine e
quella dei propri operatori.
L’Istituto adotta metodi, mezzi, procedure e tempi per la valutazione di tutte le attività e servizi.
5
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL'ISTITUTO
PREMESSA
La scuola, intesa come comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, si rinnova tramite un costante
interscambio con la realtà sociale e culturale in cui è inserita. Essa tende ad un costante rinnovamento per
rispondere alle esigenze in continua evoluzione della comunità locale, toccata dai fenomeni legati alla
globalizzazione dei mercati e dal continuo rinnovarsi della tecnologia, la quale porta a sua volta alla
globalizzazione delle informazioni e delle conoscenze cui tutti possono accedere in tempo reale. La scuola è
informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in ogni sua dimensione; essa quindi si fa
promotrice delle attività curricolari, di quelle extrascolastiche ed integrative, con lo scopo di educare alla
convivenza democratica secondo i principi della Costituzione. Ha inoltre il dovere di assicurare quanto più
possibile il diritto allo studio e di intraprendere quelle iniziative che valgono a prevenire o eliminare i ritardi
scolastici. Si fa promotrice di attività di sperimentazione allo scopo di aggiornare le tecniche didattiche e le
strutture scolastiche.
TITOLO I - NORME RELATIVE ALLA VITA DELL'ISTITUTO
Art. 1
Calendario scolastico
Il calendario scolastico è determinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel rispetto della annuale
ordinanza del M.I.U.R . Il Consiglio d'Istituto, anche su proposta del Collegio dei Docenti, ne delibera
l'adattamento alle esigenze locali.
Art. 2
Orari delle lezioni
Gli orari delle lezioni delle scuole dell’infanzia, primarie e Secondaria di I grado sono annualmente oggetto
di delibera da parte dei Consiglio d'Istituto, sentite le Amministrazioni locali e le proposte dei Collegio dei
docenti.
Art. 3
Rispetto dell'orario
Le famiglie degli alunni e gli insegnanti, sono tenuti a rispettare l'orario delle lezioni. Il personale A.T.A. è
tenuto a rispettare l'orario ed i turni di servizio, così come deliberato in sede di contrattazione decentrata.
Gli alunni delle scuole dell’infanzia devono essere affidati, al mattino, alla docente in servizio nella fascia
oraria prestabilita per l'ingresso.
Gli alunni delle scuole primarie, che non usufruiscono del servizio di preaccoglienza possono accedere alle
aree scolastiche solo cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni.
Gli alunni della scuola secondaria di I grado che si servono dello scuolabus per arrivare a scuola possono
accedere all’area scolastica dal momento dell’arrivo, mentre gli altri alunni cinque minuti prima dello squillo
della prima campanella.
Art. 4 Vigilanza degli alunni nella scuola dell’infanzia
1.
Tutti i docenti hanno l’obbligo di garantire la sorveglianza durante tutto l’orario scolastico. La vigilanza dei
docenti in servizio è dovuta anche nel momento dell’accoglienza e dell’accompagnamento in uscita.
2. I genitori accompagnano dentro l’edificio scolastico i bambini che saranno accolti dall’insegnante in servizio
e dai collaboratori scolastici.
3. All’uscita i bambini vengono consegnati esclusivamente ai genitori o a persone maggiorenni da essi designate
e in questo momento viene meno la responsabilità degli insegnanti della scuola.
Art. 5 Vigilanza degli alunni nella scuola primaria e scuola Secondaria di I grado
6
Visto che la scuola ha per esplicita finalità l’azione di supporto all’evoluzione della personalità del minore e che a
tal fine deve educare il bambino/ragazzo loro affidato alla progressiva acquisizione delle necessarie competenze a
autonomie, rispetto all’esercizio della vigilanza si deve intendere il compito della scuola non più come esclusivo
esercizio della custodia ma come predisposizione di un contesto educativo capace di consentire l’acquisizione delle
progressive abilità.
L’attività educativa e didattica dell’Istituto si conforma a tali criteri nel rispetto dei diritti dei soggetti
coinvolti e della normativa vigente; ai genitori viene richiesto di condividere le linee educative generali assunte
dall’Istituto e di collaborare all’attuazione di un efficace intervento educativo.
Posto quanto sopra in concreto le norme che regolano la sorveglianza degli alunni vengono di seguito specificate:
1. Tutti i docenti hanno l’obbligo di garantire la sorveglianza sugli alunni loro affidati durante tutto l’orario
scolastico.
2. La vigilanza dei docenti in servizio è prevista anche nel momento dell’accoglienza, dell’intervallo,
dell’accompagnamento in classe dopo l’intervallo (docenti del modulo successivo alla ricreazione) e
dell’accompagnamento in uscita.
3. Durante l’ingresso nell’edificio scolastico, l’intervallo e l’accompagnamento in uscita, i docenti sono
supportati nell’attività dai collaboratori scolastici in servizio.
4. Gli alunni entrano nel cortile nei 5 minuti che precedono il suono della campana.
5. Gli alunni che hanno la bicicletta devono scendere prima di varcare il cancello.
6. Gli alunni di scuola secondaria di primo grado che, per arrivare a scuola, si servono degli scuolabus
provenienti dai paesi di Mossa, San Lorenzo, Moraro, Capriva, Gorizia e Savogna d’Isonzo sono sorvegliati da
un collaboratore scolastico.
7. Alla fine delle lezioni, gli alunni di scuola secondaria di I grado che si servono degli scuolabus per i paesi di
Mossa e San Lorenzo, attendono ordinatamente lo scuolabus.
8. Al fine di garantire la sicurezza degli alunni, durante l’intervallo (10.45 – 11.00) vengono predisposti turni di
sorveglianza per i docenti in servizio.
Nelle giornate in cui la ricreazione si svolge in cortile, i docenti occuperanno postazioni dalle quali sia possibile il
massimo controllo sugli alunni e non permetteranno agli stessi di andare nella zona retrostante l’edificio scolastico.
Nelle giornate in cui la ricreazione si svolge all’interno dell’edificio scolastico, gli alunni devono lasciare l’aula vuota,
chiudere la porta e uscire in corridoio. Nei corridoi non è ammesso correre, né praticare giochi pericolosi.
9. Al cambio dell’ora gli insegnanti sono tenuti a spostarsi nel più breve tempo possibile.
10. Negli spostamenti all’interno dell’edificio durante le ore di lezione, le classi, accompagnate dal loro
insegnante, si muovono ordinatamente, senza alzare la voce, essendo in corso le lezioni.
Art. 6
1.
2.
3.
4.
5.
Art. 7
Doveri dei genitori
I genitori degli alunni sono tenuti a partecipare alle riunioni ed ai colloqui preventivamente fissati per
essere informati sull'andamento dell'attività scolastica. Se impossibilitati ad intervenire, sono invitati ad
informare i docenti.
I genitori sono tenuti ad adeguarsi al rispetto dell'orario delle lezioni e delle modalità di ingresso ed uscita
degli alunni.
Salvo autorizzazione del Dirigente Scolastico o dell'insegnante fiduciario, è vietato l'ingresso nelle aule
durante le ore di lezione.
Durante l'ingresso e l'uscita degli alunni non è consentita la sosta dei genitori all'interno degli edifici
scolastici, fatti salvi gli iniziali periodi di "inserimento" nelle scuole dell’infanzia, l'avvio della prima classe
della scuola primaria ed altre sporadiche, motivate esigenze di comunicazione con i docenti.
E' necessario che i genitori controllino con sistematicità eventuali comunicazioni della scuola o degli
insegnanti.
Comportamento degli alunni. di scuola primaria
Negli spazi scolastici gli alunni devono tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti
di tutti gli operatori, dei compagni e dell'ambiente educativo.
7
Essi devono:
 essere forniti quotidianamente dei materiale scolastico richiesto dai docenti;
 rispettare le regole fissate dall'organizzazione del plesso;
 eseguire puntualmente i compiti assegnati per casa: essi costituiscono esercitazioni per il
consolidamento delle conoscenze apprese a scuola e vengono assegnati dai singoli docenti tenendo
conto dei carichi di lavoro derivanti dalle altre discipline;
 utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi ed i tempi delle attività scolastiche, nel rispetto
della proprietà comune e dei diritti degli altri;
 è fatto divieto di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle
attività antimeridiane e pomeridiane, nonchè durante le visite d’istruzione (in orario curricolare).
 osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza.
Art. 7 bis
Visto che la valutazione del comportamento in decimi è prevista dall’a. s. 2008/09, anche per gli alunni della scuola
primaria, si ritiene necessario predisporre il seguente regolamento :
1. Gli insegnanti e il personale della scuola vigilano sul comportamento degli alunni e chiedono la collaborazione
dei genitori per educarli al rispetto degli adulti e dei compagni e alla cura dei materiali e delle attrezzature
che vengono loro affidate.
2. Nei casi di comportamento scorretto, di disturbo, di danni a persone e cose, gli insegnanti gestiscono
autonomamente la situazione in classe:
a. rimproverando verbalmente l’alunno;
b. scrivendo un’annotazione sul libretto personale dell’alunno, informando la famiglia
3. Nel caso di reiterato e grave comportamento scorretto si seguiranno gradatamente le seguenti modalità:
 comunicazione ai genitori tramite libretto personale e richiesta di colloquio con i genitori da parte del
gruppo docenti ;
 coinvolgimento del Dirigente Scolastico e suo successivo colloquio con l’alunno;
 convocazione scritta dei genitori da parte del Dirigente Scolastico.
4. in caso di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle attività
didattiche antimeridiane e pomeridiane, nonché durante le visite d’istruzione (in orario curricolare) gli
stessi verranno temporaneamente ritirati, senza precludere tuttavia la comunicazione tra alunni e famiglie
dettate da particolari urgenze e gravità.
In caso di recidiva (uso del cellulare durante le attività citate per più di tre volte il cellulare o altro
dispositivo elettronico sarà ritirato e riconsegnato ai genitori alla fine delle attività didattiche).
Art. 8 Ritardi degli alunni di scuola primaria
Gli alunni occasionalmente in ritardo rispetto l'orario delle lezioni, sono ammessi in classe con giustificazione
del genitore. Se il ritardo diventa abitudinario, gli insegnanti informano il Dirigente Scolastico.
Art. 9 Ricevimento dei genitori
Ferme restando le prerogative di promozione della collaborazione attribuite alle assemblee di classe, di
interclasse e di intersezione, i genitori sono ricevuti dagli insegnanti, per i normali colloqui informativi,
secondo il calendario prestabilito e tale da non turbare il regolare svolgimento delle lezioni.
Art. 10
Uscite straordinarie degli alunni di scuola dell’Infanzia e di Scuola primaria.
Gli alunni non possono lasciare la scuola prima della conclusione dell'orario stabilito se non per ragioni
urgenti ed eccezionali. In tale circostanza vengono consegnati ai genitori, previa richiesta scritta.
8
Gli alunni possono esser consegnati anche ad altra persona maggiorenne, previa richiesta scritta. Il
Dirigente Scolastico può disciplinare in modo diverso le uscite straordinarie quando motivazioni d'ufficio lo
rendano opportuno.
Art. 10 bis
CRITERI PER L’USCITA AUTONOMA DEGLI ALUNNI DI SCUOLA SECONDARIA DI I°GRADO
Le norme che regolano l'uscita autonoma degli alunni minori vanno inserite nella condivisione delle responsabilità tra
Scuola – Famiglia "Patto di corresponsabilità" per l'attivazione di idonee misure di sicurezza e la promozione di progetti,
a sostegno delle iniziative di educazione stradale, inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa, tenuto conto di quanto segue:
1. il diritto del minore all’incolumità fisica;
2. il diritto del minore all’autonomia;
3. il dovere dei genitori di impartire al figlio un’educazione adeguata;
4. il dovere-diritto dei genitori di esercitare la potestà;
5. l’esigenza degli operatori e delle amministrazioni di tutelarsi rispetto alle responsabilità;
6. l’esigenza dell’ente locale di avviare progetti di sviluppo sostenibile delle città e di corretti stili di vita
ALUNNI NON PRELEVATI DAI GENITORI
a) La scuola, in considerazione dell'età anagrafica degli alunni e, di conseguenza, del livello di maturazione raggiunto, può
consentire l'uscita autonoma.
b) I genitori possono dichiarare che l'alunno è in grado rincasare da solo, a piedi, in bicicletta, o con mezzi pubblici.
c) La dichiarazione è presentata sottoscrivendo la formula di impegno predisposta dall'Istituto scolastico.
d) La richiesta di autorizzazione al rientro a casa in compagnia di altro minore è equiparata alla richiesta di
autorizzazione al rientro a casa da solo.
e) I genitori possono dichiarare che l'alunno venga prelevato da altro soggetto maggiorenne, espressamente generalizzato
e presentato agli insegnanti. Essi o i loro delegati devono presentarsi a scuola all'ora stabilita. In caso di imprevisto,
dovrà esserne informata la scuola, che deve provvedere alla temporanea vigilanza del minore. Nell'ipotesi in cui il
minore non venisse prelevato a scuola senza che pervenga alcuna informazione, il personale presente tenterà di
rintracciare ogni familiare o persona di fiducia di cui deve essere noto il recapito, vigilando nel contempo sull'alunno.
f) Qualora non fosse possibile rintracciare i familiari, l'insegnante informerà il Dirigente Scolastico, o in sua assenza il
primo collaboratore del Preside.
g) Nel caso in cui non si rintracciasse nessuno dei familiari, l’Istituto si rivolgerà alle Forze dell’Ordine.
h) La scuola promuove collaborazioni con le amministrazione comunali, al fine di favorire la responsabile autonomia
relazionale degli alunni e la sicurezza degli stessi nel percorso scuola – abitazione .
i) La scuola sostiene tutte le iniziative finalizzate ad attivare con i Genitori e le Associazioni la costruzione di un
sistema di collaborazione tra i genitori per la sorveglianza degli alunni minori.
Art. 11 Uscite straordinarie per assemblee sindacali
Le uscite straordinarie degli alunni dovute ad assemblee sindacali dei docenti, sono comunicate mediante
avviso scritto con almeno due giorni di anticipo rispetto alla data fissata.
I genitori provvedono a controfirmare l'avviso per presa visione.
Gli alunni che non esibiranno la firma dei genitore saranno trattenuti a scuola per l'intero orario.
Art. 12 Scioperi
In caso di sciopero del personale scolastico viene data comunicazione ai genitori con cinque giorni d'anticipo
dalla data fissata, mediante avviso scritto. I genitori provvedono a controfirmare l'avviso per presa visione
e sono tenuti a verificare il funzionamento o meno della scuola nel giorno stabilito.
Art. 13 Assenze degli alunni di scuola primaria e dell’infanzia.
L'assenza da scuola può avvenire solo per validi motivi.
I genitori sono tenuti a giustificare di persona o in forma scritta tutte le assenze degli alunni.
9
Art. 14 Malore o infortunio degli alunni di scuola dell’infanzia e scuola primaria.
In caso di improvviso malore o di infortunio dell'alunno durante le ore di scuola, si provvede ad avvertire i
genitori o chi ne fa le veci, secondo i recapiti depositati in segreteria.
Il genitore o la persona da lui incaricata compilerà un modulo prestampato in cui dichiarerà l'uscita
anticipata dell'alunno dalla scuola.
In casi manifestamente gravi, si ricorre al pronto soccorso ospedaliero tramite ambulanza, avvertendo
contemporaneamente i genitori e la presidenza.
Art. 15 Assicurazione scolastica
Tutti gli alunni sono assicurati a cura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per gli infortuni che
possono verificarsi durante ogni attività didattica e durante il tragitto casa - scuola.
Il Consiglio d'Istituto propone annualmente la stipula di una Polizza assicurativa integrativa contro gli
infortuni e per la copertura della Responsabilità Civile degli alunni e degli operatori scolastici. Ai sensi della
normativa vigente, gli insegnanti sono responsabili dell'incolumità degli alunni e quindi sono tenuti alla
vigilanza degli stessi durante le ore di lezione, l’intervallo l'entrata e l'uscita dalla scuola, le visite e i viaggi
d'istruzione.
Nelle situazioni di emergenza gli insegnanti ed i collaboratori scolastici sono tenuti a prestare agli alunni il
soccorso opportuno.
In caso di infortunio deve essere inoltrata denuncia all'assicurazione regionale ed a quella integrativa entro
tre giorni.
In caso di infortunio dei docenti in orario di servizio, va data immediata comunicazione alla presidenza.
Art. 16 Assistenza mensa
Durante la pausa pranzo gli alunni sono assistiti e sorvegliati dai docenti in servizio durante le attività
curricolari, dagli educatori o quando prestabilito dai collaboratori scolastici. Il periodo trascorso in mensa è
un momento educativo ed in tal senso va gestito.
Art. 17 Rapporti con i genitori
Gli incontri tra gli insegnanti ed i genitori si svolgono nell'edificio scolastico, al di fuori dell'orario delle
lezioni.
Sono previste annualmente assemblee di classe, di modulo, di intersezione e riunioni dei consigli di classe
della scuola secondaria di I grado allargati ai rappresentanti dei genitori secondo il seguente calendario di
massima:
 ottobre: rinnovo dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe, d'interclasse e d'intersezione;
 novembre/dicembre: presentazione della programmazione educativa e didattica inerente al Piano
dell'Offerta Formativa, al consiglio di classe, d'intersezione e di modulo, secondo i diversi gradi di
scuola;
 marzo/aprile: monitoraggio sull’andamento didattico delle classi.
Sono previsti inoltre quattro incontri annuali, a scansione bimestrale, per garantire ai genitori un'adeguata
informazione sui risultati conseguiti dagli alunni della scuola primaria e dell’infanzia; per quanto riguarda la
scuola secondaria di I grado, ogni docente riceve i genitori degli alunni secondo un calendario settimanale,
per un'ora alla settimana; una volta a quadrimestre i genitori possono conferire con detti docenti in un
incontro pomeridiano.
10
Possono essere previsti, in caso di necessità, altri ricevimenti individuali, su richiesta scritta degli insegnanti
o dei genitori.
Non è permesso lasciare bambini incustoditi nella scuola durante le riunioni.
Art. 18 Assemblee dei genitori
I genitori di una classe o di un plesso hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola previa
autorizzazione del Dirigente Scolastico. La richiesta scritta deve essere inoltrata, sei giorni prima della
data fissata, alla presidenza da un rappresentante dei genitori in seno ai consigli di classe, di interclasse o di
intersezione e deve contenere:
 data ed orario della riunione
 ordine del giorno.
Art. 19 Insegnante fiduciario
Il Capo d'Istituto designa in ogni plesso dell'istituto comprensivo un insegnante di collegamento cui sono
affidati i seguenti compiti:
 ritirare, ricevere e dare in visione ai colleghi la corrispondenza diretta al plesso;
 raccogliere agli atti tale corrispondenza;
 presentare oralmente e/o in forma scritta alla presidenza le esigenze ed i problemi del presso, facendosi
portavoce dei colleghi;
 distribuire tra i docenti presenti gli scolari incustoditi in casi di assenza improvvisa di un docente, fermi
restando i compiti e gli obblighi del Dirigente Scolastico;
 fungere da tramite con i colleghi per comunicazioni urgenti;
 segnalare immediatamente alla presidenza le condizioni di pericolo di cui i docenti vengono a conoscenza;
 al termine delle lezioni, nel mese di giugno, ed ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, trasmettere in
forma scritta alla segreteria le esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Art. 20 Rapporti extrascolastici
Tutte le iniziative che vengono proposte alle scuole devono trovare il consenso degli insegnanti ed essere
vagliate dagli organi collegiali. Le iniziative devono essere proposte in tempi utili per essere inserite nella
programmazione e nel P.O.F.
Nei casi in cui vi è il coinvolgimento degli alunni in test e colloqui con operatori extra scolastici, occorre
anche il consenso dei genitori, che vanno preventivamente informati.
La distribuzione di materiale extrascolastico (manifesti, inviti, ecc.) deve avvenire senza turbativa del
normale orario scolastico e possibilmente a cura del personale ausiliario, previa autorizzazione della
presidenza.
E' fatto divieto di raccogliere firme e sottoscrizioni varie nei locali scolastici, senza l'autorizzazione della
presidenza.
Non si possono raccogliere a scuola offerte a carattere volontario per associazioni, enti e privati se non con
l'approvazione del Consiglio d'Istituto e del Dirigente Scolastico.
11
TITOLO II - VIAGGI D'ISTRUZIONE
Art. 21 Visite guidate
Entro i primi giorni del mese di dicembre di ogni anno, il Consiglio d'istituto delibera il piano delle visite
guidate e dei viaggi d'istruzione proposto dai docenti, sentito il parere dei Consigli di classe, d'interclasse e
di intersezione. Tali attività sono organizzate con le modalità previste dalla vigente normativa. In casi
eccezionali e non prevedibili nei primi due mesi di scuola, è possibile programmare anche successivamente
eventuali visite guidate.
TITOLO III - SUSSIDI DIDATTICI
Art. 22 Biblioteche di classe e sussidi didattici
I sussidi didattici sono affidati alla custodia dei rispettivi docenti incaricati. Questi hanno cura di
controllarli, in sede di assunzione in carico all'inizio dell'anno scolastico per una verifica della
corrispondenza tra scrittura inventariata e sussidi esistenti nel plesso.
Al termine dell'anno scolastico ed ogni qual volta lo ritengano opportuno, gli insegnanti incaricati effettuano
nuovamente il controllo dei sussidi, ne verificano la funzionalità e propongono alla segreteria lo scarico dei
sussidi inutilizzabili.
Art. 23 Acquisti
L'acquisto di materiale didattico è disposto dal Consiglio d'Istituto con i fondi appositamente stanziati in
bilancio. Le proposte di acquisto sono presentate al Collegio dei Docenti.
Art. 24 Biblioteca docenti
La biblioteca docenti ha sede presso la scuola Secondaria di I Grado ed è a disposizione degli insegnanti e
degli alunni dell'Istituto comprensivo.
L'accesso alla biblioteca è garantito durante l'orario di apertura al pubblico dell'ufficio di presidenza e
segreteria.
Art. 25 Biblioteca docenti - responsabilità
E' cura dell'addetto annotare i prestiti e le restituzioni dei volumi nell'apposito registro.
E' consentito trattenere i libri prestati per un massimo di trenta giorni.
I volumi presi in prestito e non restituiti sono addebitati all'inadempiente.
TITOLO IV - FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO
Art. 26 Funzioni dei Presidente
Il Presidente rappresenta il Consiglio d'Istituto nei rapporti con gli enti esterni. Egli è tenuto a riferire al
Consiglio nella seduta immediatamente successiva.
Art. 27 Convocazione del Consiglio d'Istituto
Il Consiglio d'Istituto è convocato dal suo Presidente con un anticipo di almeno cinque giorni sulla data di
convocazione, tenute presenti le esigenze di lavoro dei singoli componenti.
12
La lettera di convocazione deve pervenire a tutti i consiglieri ed una copia deve essere affissa all'albo della
sede di presidenza e delle scuole dell'Istituto.
Il Presidente del Consiglio d'Istituto è tenuto a convocare il Consiglio su richiesta dei Presidente della
Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti dei Consiglio stesso.
E' facoltà del Presidente convocare riunioni straordinarie su richiesta della Giunta o di almeno sei membri
del Consiglio.
In casi di particolare urgenza, il termine d'anticipo per l'avviso di convocazione viene abbassato di due
giorni.
Nella lettera di convocazione deve essere contenuta l'indicazione degli argomenti iscritti all'ordine dei
giorno, la data, il luogo e l'ora di apertura dei lavori.
Art. 28 Svolgimento delle riunioni
Le riunioni del Consiglio d'Istituto sono presiedute dal Presidente, ed in sua assenza, dal vicepresidente, o,
in assenza di questo ultimo, dal membro anziano della componente genitori.
Trascorsa l'ora di convocazione, al momento dell'appello per la constatazione del numero legale (la metà più
uno dei componenti), ove questo sia inferiore al previsto, colui che presiede rinvia la seduta ad altra data e
sarà pubblicato all'albo delle scuole il verbale della seduta dichiarata "deserta" con il nome dei presenti e
degli assenti.
Art. 29 Assenza dei consiglieri
Il consigliere impedito a presenziare alla seduta per giustificati motivi, deve comunicare preventivamente al
Presidente dei Consiglio d'Istituto i motivi della sua assenza.
Art. 30 Delibere
Ogni argomento discusso può portare all'approvazione di una delibera che verrà attuata dalla Giunta
esecutiva.
Il voto può essere espresso per alzata di mano o a scrutinio segreto (su richiesta di un terzo dei presenti);
in caso di parità di voti nelle votazioni a scrutinio segreto, la votazione viene ripetuta dopo una sospensione
dei lavori.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
Non è consentito introdurre argomenti diversi da quelli indicati all'ordine del giorno; se viene riscontrata
l'urgenza di trattare qualche altro argomento, ciò può esser fatto solo con il consenso unanime dei presenti.
Art. 31Sospensione della riunione del Consiglio d'Istituto
Se durante la discussione all'ordine dei giorno si dovesse constatare l'impossibilità di esaminare con
esauriente approfondimento tutti gli argomenti posti all'ordine del giorno, il Presidente può sospendere la
seduta e riconvocare il Consiglio con comunicazione verbale immediata - avvisando gli assenti - in una
giornata entro un periodo massimo di quindici giorni, con all'o.d.g. i punti rimasti da discutere.
Art. 32 Presenza di esperti
Alle riunioni del Consiglio d'Istituto ed alle sue eventuali Commissioni possono partecipare, invitati dal
Consiglio, a titolo consultivo e con diritto di intervento, esperti in campo medico-psicopedagogico,
amministrativo, sportivo, culturale, tecnologico.
Art. 33 Verbale
13
Di ogni seduta del Consiglio d'Istituto il segretario redige verbale, riportando il tema discusso, le decisioni
adottate, gli esiti delle eventuali votazioni, con l'indicazione di voto dei singoli componenti, senza precisare
gli interventi in merito.
Qualora uno o più consiglieri lo richiedano espressamente, saranno trascritte a verbale le loro dichiarazioni.
All'inizio di ogni seduta si dà lettura del verbale della seduta precedente che viene approvato, reso
definitivo e non modificabile.
Art. 34 Giunta Esecutiva
La Giunta si riunisce di norma in seduta ordinaria ogni qual volta si manifesti la necessità e prima del
Consiglio d'Istituto.
La giunta si riunisce in seduta ordinaria su richiesta del Presidente della Giunta stessa, ed in seduta
straordinaria su richiesta di un terzo dei suoi componenti.
La seduta della Giunta esecutiva è valida se vi interviene almeno la metà dei suoi componenti.
Di ogni riunione viene redatto verbale a cura del responsabile amministrativo. L'atto, firmato dal Presidente
e dal verbalizzante, viene depositato in segreteria a disposizione dei membri del Consiglio d'Istituto.
Art. 35 Partecipazione del pubblico
L'elettorato attivo ha diritto di assistere alle sedute dei Consiglio d'istituto.
TITOLO V - COMPETENZE E FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE,
D'INTERCLASSE E D'INTERSEZIONE
Art. 36 Competenze
I Consigli di classe, d'interclasse e d'intersezione hanno le seguenti competenze:
 esprimere proposte al Collegio dei Docenti sull'azione educativo - didattica e di sperimentazione;
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori;
 verificare l'andamento complessivo dell'attività didattica delle classi;
 esprimere pareri sull'adozione dei libri di testo, sugli acquisti dei sussidi didattici e sulle visite
d'istruzione;
 con la sola componente docente esprimere pareri sul profitto, sul comportamento, sul recupero degli
alunni e deliberano sulla ammissione o non ammissione alla classe successiva.
Art. 37 Presidente e segretario
I Consigli di classe, di interclasse e di intersezione sono presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente
da lui delegato, scelto all'interno di ogni consiglio. Hanno durata annuale e si riuniscono con le scadenze
previste dalla normativa vigente.
All'inizio della seduta il segretario dà lettura del verbale della seduta precedente.
Art. 38 Convocazioni
Le riunioni sono indette dal Presidente, che invia avviso scritto a tutti i consiglieri almeno cinque giorni prima
della data fissata, indicando l'ordine del giorno.
Art. 39 Verbalizzazione
14
I verbali delle riunioni devono pervenire alla presidenza entro una settimana dalla data di svolgimento della
riunione.
Art. 40 Elezioni
Le elezioni dei rappresentanti dei genitori in seno ai consigli di classe, interclasse ed intersezione vengono
indette dal Dirigente Scolastico ed hanno luogo entro il 31 ottobre di ciascun anno, in una data deliberata
dal Consiglio d'istituto.
Art. 41 Comitato dei genitori
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe, interclasse ed intersezione possono esprimere un
Comitato dei genitori dell'Istituto comprensivo.
TITOLO VI - COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 42 Presidente e segretario
Il Collegio dei docenti è presieduto dal Capo d'Istituto ed è composto dal personale docente in servizio
nell'Istituto. E' convocato su iniziativa del Capo d'Istituto o di almeno un terzo dei suoi componenti.
Le funzioni di segretario sono attribuite ad uno dei docenti collaboratori.
Nell'ambito dell'Istituto comprensivo il collegio dei docenti può riunirsi in sessione plenaria o per gradi di
scuola.
Art. 43 Competenze












Cura la programmazione e la valutazione educativa, adeguando i programmi d'insegnamento alle esigenze
ambientali e favorendo il coordinamento interdisciplinare anche tra i diversi gradi di scuola;
Delibera l'aggregazione delle discipline negli ambiti ed i tempi massimi riservati a ciascuna disciplina;
Formula proposte al Dirigente Scolastico per la composizione e l'assegnazione alle classi dei docenti, per
la determinazione dell'orario delle lezioni, per lo svolgimento di tutte le attività didattiche nel rispetto
dei criteri generali indicati dal Consiglio d'Istituto e secondo la normativa vigente;
Valuta e verifica l'efficacia dell'azione didattica in rapporto alla programmazione attuata, proponendo
le misure necessarie per il suo miglioramento in base ai pareri dei Consiglio di classe, interclasse ed
intersezione;
Esamina i casi di scarso profitto e di comportamento irregolare degli alunni su segnalazione degli
insegnanti delle classi da questi frequentate, adottano le misure idonee ad attuare il recupero, tenuto
conto del parere espresso dagli specialisti che operano nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici;
Programma ed attua iniziative finalizzate all'integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap,
avvalendosi anche della competenza degli insegnanti di sostegno;
Programma ed attua iniziative finalizzate all'integrazione scolastica degli alunni provenienti da Paesi
stranieri;
Provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di classe e interclasse, ed alla scelta dei sussidi
didattici nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio d'Istituto;
Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti;
Promuove iniziative di ricerca e sperimentazione didattica, anche in collaborazione con le Università ed
Istituti scolastici italiani e stranieri';
Elegge i docenti incaricati di collaborare con il Dirigente Scolastico ed i membri del Comitato di
valutazione del servizio prestato;
Indica i nominativi dei docenti che concorrono ad esercitare le attività inerenti le figure strumentali,
sulla base dei titoli presentati;
15


Indica i nomi dei docenti che devono far parte di eventuali commissioni;
Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dal D.L.vo 16.4.1994 n. 297 o da
altra disposizione normativa.
TITOLO VII - INTEGRAZIONI
Art. 44
Regolamento degli alunni di scuola Secondaria di I grado
Il presente regolamento d’istituto è integrato dal regolamento degli alunni di scuola Secondaria di I grado,
formulato secondo le indicazioni dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Art. 45 Disposizioni finali
Il presente regolamento può essere in ogni momento modificato o integrato. Ogni variazione deve essere
discussa ed approvata dal Consiglio d'Istituto con propria deliberazione, assunta a maggioranza assoluta dei
componenti.
Per quanto non contemplato dal presente Regolamento si fa riferimento alle disposizioni di legge in vigore.
INTEGRAZIONE : RESPONSABILITA’ IN CASO DI DANNI ALLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE
Affermato il principio che il rispetto dei beni comuni, e nel caso particolare dei locali e dei beni della scuola,
è un dovere civico; si stabiliscono i seguenti principi di comportamento :
a) È compito della Giunta esecutiva fare la stima dei danni verificatisi;
b) le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola, e destinate alle necessarie
riparazioni;
c) i danni arrecati a strutture esterne all’Istituto in occasione di viaggi e visite d’istruzione sono risarciti,
individualmente o in solido, secondo gli stessi criteri.
16
REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Art. 1
La scuola, comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, è uniformata ai valori democratici e
volta alla crescita della persona in ogni sua dimensione. La scuola è luogo di formazione e di
educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
Art. 2
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, dì pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale culturale.
DEI DIRITTI
Art. 3
Ogni alunno ha diritto ad una formazione educativa e culturale qualificata, che rispetti e valorizzi
l'identità di ciascuno.
Art. 4
Ogni alunno ha diritto d'essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola ed ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della comunità scolastica, nel
rispetto della normativa vigente.
Art. 5
Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza ed a migliorare il
proprio rendimento.
Art. 6
La scuola s'impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
 un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio educativo di qualità;
 offerte formative aggiuntive ed integrative;
 iniziative per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione della dispersione
scolastica;
 la salubrità e la sicurezza degli ambienti;
 la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
 servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
Nel rispetto di quanto sopra citato come da normativa vigente la scuola si impegna a stipulare con i genitori il patto
di corresponsabilità di seguito riportato.
.
DEI DOVERI
Art. 7
Ogni alunno è tenuto a frequentare regolarmente le attività didattiche e ad assolvere assiduamente
agli impegni di studio.
Art. 8
Ogni alunno è tenuto ad avere nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale
amministrativo ed ausiliario e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che chiede per se
stesso.
Art. 9
Ogni alunno, nell'esercizio dei propri diritti e nell'adempimento dei propri doveri, è tenuto a
mantenere un comportamento corretto ed a dimostrare il massimo rispetto per le cose appartenenti
agli altri ed alla comunità (strutture, macchinari, sussidi didattici ecc.) impegnandosi a non recar
danno al patrimonio degli altri e della scuola. Di ogni eventuale danno è chiamato/sono chiamati a
rispondere colui coloro che l'ha / l'hanno provocato, ripristinandone lo stato originario.
Art. 10
Ogni alunno è tenuto ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento
d'Istituto.
17
Art. 11
All'inizio delle lezioni gli alunni sono accompagnati nelle rispettive aule dal docente in orario cinque
minuti prima dell'inizio delle attività didattiche.
Art. 12
Gli alunni in ritardo, sprovvisti di giustificazione, sono ammessi in classe dal docente in servizio, che,
tramite il libretto personale, informa la famiglia dell’avvenuto ritardo.
La giustificazione dei genitori potrà essere fornita dal giorno successivo.
Art. 13
Agli alunni è consentita l'uscita fuori orario dalla scuola solo in casi eccezionali, sempre su richiesta
fatta di persona o in forma scritta (di norma sul libretto personale) dai genitori o da chi ne fa le veci:
essa è autorizzata con le stesse modalità di cui all'articolo precedente. Per validi motivi (cessando i
quali sarà revocata) potrà essere concessa dal capo d'istituto un'autorizzazione permanente, o valida
per determinati periodi di tempo, di cui va fatta menzione sul diario di classe. Nei casi di malessere o
d'infortunio, saranno chiamati prontamente i genitori o la competente Unità Sanitaria.
Art. 14
Le assenze degli alunni da scuola devono essere giustificate da uno dei genitori o da chi ne fa le veci,
di persona o in forma scritta (sul libretto personale in dotazione agli alunni).
Art. 15
La partecipazione degli alunni alle visite guidate o a viaggi d'istruzione o ancora ad attività didattiche
svolte per periodi più o meno lunghi in località diverse dalla sede scolastica, comporta la preventiva
esibizione dell'autorizzazione scritta dei genitori o di chi ne fa le veci.
Art. 16
L'alunno rimasto assente che, presentatosi al rientro in classe sprovvisto di regolare giustificazione,
non l'esibisca nel giorno di lezione immediatamente successivo, è considerato assente ingiustificato e
di ciò sarà tenuto conto.
Art. 17
Nel corso delle ore di lezione o di altre attività scolastiche e parascolastiche gli alunni possono uscire
dall'aula solo per giustificati motivi, purché autorizzati dall'insegnante o dal membro del personale
non docente cui sono affidati al momento.
Art. 18
Gli alunni devono intervenire alle lezioni forniti dei libri di testo e di tutto quanto occorra per le
materie ed attività previste dall'orario giornaliero, e con ì compiti e i lavori loro assegnati
integralmente e puntualmente eseguiti; essi debbono inoltre, essere forniti del diario su cui annotare
i compiti, i lavori e le lezioni assegnati, del libretto personale e quanto altro i docenti ritengono di
farvi registrare.
Art. 19
Tutte le annotazioni fatte sul diario o sul libretto personale, le giustificazioni delle assenze e le
comunicazioni, devono essere sottoscritte da uno dei genitori o da chi ne fa le veci, con la firma
autografa conforme a quella apposta sul frontespizio del libretto personale.
Art. 20
La scuola non risponde di denaro, preziosi ed altri oggetti lasciati incustoditi, ma punisce i
responsabili di furto o di appropriazione indebita la cui colpevolezza sia stata assodata.
Art. 21
In tutti i casi di frequenti assenze, di ripetuti ritardi, di abituale negligenza o di inosservanza dei
doveri scolastici il capo d'Istituto, su segnalazione dei singoli docenti o del Consiglio di classe,
provvede a convocare i genitori degli alunni interessati (o chi ne fa le veci).
Art. 22
E’ fatto divieto di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle
attività didattiche antimeridiane e pomeridiane, nonché durante le visite d’istruzione (in orario
curricolare).
18
DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Art. 23
I provvedimenti disciplinari debbono avere scopo educativo e devono essere commisurati alla gravità
dell'infrazione o alla reiterazione della stessa. Essi vanno dall'ammonizione verbale da parte del
docente, all'ammonizione scritta sul diario di classe e comunicata ai genitori dell'alunno tramite
annotazione sul libretto personale, all'ammonizione verbale e/o scritta da parte del capo d'Istituto,
all'allontanamento dalla classe per un periodo quantificabile in un'ora di lezione nel caso sia presente
in scuola un docente a disposizione, all'assegnazione di un compito sia scolastico che materiale da
assolvere all'interno dell'edificio scolastico (che abbia, se possibile, un qualche legame con il
comportamento scorretto; es.: lordatura del banco - pulizia del banco stesso), all'allontanamento dalle
lezioni fino ad un massimo di quindici giorni.
Art. 23 bis
VISTO il D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 (Regolamento recante modifiche ed integrazioni al
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola
secondaria) i cui destinatari sono gli alunni delle scuole secondarie di 1° e 2°grado, la presente
sezione del Regolamento, recante disposizioni sui PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, si ispira ai
dettami del citato Decreto n.235/2007;
1) Principi e criteri in materia di applicazione delle sanzioni

Le sanzioni disciplinari verso gli studenti
Con l’entrata in vigore dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti si è segnato il passaggio da un
modello sanzionatorio, incentrato su un’impostazione esclusivamente repressiva, ad un sistema nuovo
in base al quale lo studente, in caso di infrazioni disciplinari, deve essere punito ma, contestualmente,
deve anche essere obbligato a comportamenti attivi di natura risarcitoria- riparatoria volti al
perseguimento di una finalità educativa, in virtù di quanto previsto dalla specifica regolamentazione di
Istituto.
le infrazioni disciplinari determinate da comportamenti gravi influiscono sulla valutazione del profitto
come da Decreto n. 137, 1 settembre 2008.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità;

la responsabilità disciplinare è personale (Peraltro, il principio di obiettività e di imparzialità a cui si
richiama il presente regolamento - considerato il delicato compito che la scuola è chiamata a svolgere non possono, nell'erogazione delle sanzioni, non tener conto della situazione personale dell'alunno);

nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni;

la volontarietà, intesa come dolo, del comportamento costituente violazione disciplinare e il grado di
colpa nell'inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza che regolano la vita della scuola ,
sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare;

le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla gravità dell'infrazione disciplinare e ispirate,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita
educativa data dalla presa di coscienza da parte dell’alunno dell’errore commesso e dell’impegno a non
ripeterlo;

la reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di una sanzione disciplinare
comporta, di regola, l'applicazione di una sanzione disciplinare più grave o di grado immediatamente
superiore;

l’applicazione di una sanzione disciplinare non esclude la responsabilità dell’alunno in merito al
risarcimento degli eventuali danni arrecati;

nella scelta della sanzione disciplinare non si può non considerare la personalità dell’alunno.
Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa vigente.
19
2) CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI
a.
AMMONIZIONE (da parte dei docenti – tipo A) verbale o scritta sul diario o sul libretto personale e sul
registro di classe.

a.
Il richiamo verbale o scritto da annotare sul diario/libretto personale e sul registro di classe viene
comminato dall’insegnante che ha rilevato o accertato il comportamento costituente violazione
disciplinare.
AMMONIZIONE (tipo B – disposto dal Dirigente Scolastico ) verbale o scritta e sul registro di classe.

La censura verbale da annotare sul registro di classe viene comminata dal Dirigente scolastico a
seguito di segnalazione di chi ha rilevato o accertato il comportamento costituente violazione
disciplinare;

la censura scritta, con specifica comunicazione alla famiglia, viene comminata dal Dirigente
Scolastico a seguito di segnalazione, concordata con gli insegnanti di classe, di chi ha rilevato o
accertato il comportamento costituente violazione disciplinare da annotare per memoria anche sul
registro di classe.
N.B. L’ammonizione scritta, sia da parte dei docenti che da parte del Dirigente Scolastico può comportare
anche una convocazione dei genitori.
a.
SOSPENSIONE CON OBBLIGO DI FREQUENZA (tipo C - Disposto su delibera del Consiglio di Classe
convocato, anche in seduta straordinaria, con la sola componente docente. Avverso ai provvedimenti
disciplinari del Consiglio di Classe straordinario è previsto ricorso all’Organo di Garanzia.)
Sospensione dalla classe per un periodo non superiore a cinque giorni con obbligo di frequenza,
da comunicare formalmente alla famiglia e da annotare sul Registro di Classe;


esclusione temporanea da attività (corsi vari di sport, gite, ecc.) o da particolari momenti educativi,
da comunicare formalmente alla famiglia e da annotare sul Registro di Classe;
Nei periodi di sospensione con obbligo di frequenza dello studente dalla classe deve essere previsto un
rapporto costante con lo studente e con la famiglia per:

valutare la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica (su
proposta del Dirigente Scolastico e degli insegnanti)
b) Comportamenti configuranti mancanze disciplinari e relative sanzioni
a. Ritardi / assenze ripetute e non motivate
(A) ammonizione con annotazione sul registro di classe ( Docente)
(B) comunicazione scritta e/o telefonica alla famiglia (Dirigente Scolastico)
b. Non far firmare e/o non consegnare le comunicazioni, le verifiche, ecc.
(A) ammonizione (Docente)
c.
Se il comportamento è reiterato comunicazione alla famiglia
(coordinatore di classe o Dirigente Scolastico)
d. Falsificare la firma dei genitori, dei docenti, etc.
(B) comunicazione alla famiglia (Dirigente Scolastico)
e. Disturbo della lezione/attività
(A) ammonizione (Docente)
f. Rifiuto a svolgere il compito assegnato
(A) ammonizione ( Docente)
g. Rifiuto a collaborare
(A) ammonizione (Docente)
h. Dimenticanze ripetute del materiale scolastico
(A) convocazione dei genitori da parte del Docente Coordinatore di Classe
20
i. Negligenza abituale
(A) ammonizione ( Docente)
convocazione dei genitori (Docente Coordinatore e Dirigente Scolastico)
j. Inosservanza non occasionale delle disposizioni organizzative e di sicurezza
(A) ammonizione ( Docente)
(B) ammonizione (Dirigente Scolastico)
k. Disimpegno nella cura degli ambienti o danneggiamento volontario
(A) ammonizione ( Docente)
(B) ammonizione e comunicazione ai genitori (Dirigente Scolastico)
l. Linguaggio e/o gesti offensivi, comportamenti o espressioni irriguardosi o lesivi dell’altrui personalità
(A) ammonizione ( Docente)
(B) ammonizione e comunicazione ai genitori (Dirigente Scolastico)
m. (C)sospensione con obbligo di frequenza
n. Minacce
(A) ammonizione ( Docente)
(B) ammonizione e comunicazione alla famiglia (Dirigente Scolastico)
o.
(C)sospensione con obbligo di frequenza
p. Mancato rispetto delle proprietà altrui
(A) ammonizione (Docente) - è previsto il risarcimento del danno
q.
(B)ammonizione e comunicazione alla famiglia (Dirigente Scolastico)
r. Danneggiamento volontario o colposo
(B)– (C) - è previsto il risarcimento del danno –
Sospensione con obbligo di frequenza (Consiglio di Classe)
N.B.- Questo elenco non può e non vuole essere esaustivo nella descrizione dei comportamenti sanzionabili: ma
qualunque comportamento contrario alla convivenza civile e ai doveri dell’alunno e dello studente sarà sanzionato
commisurando la gravità dell’infrazione a quelle succitate.
3) Responsabilità per danni e furti
a.
La scuola non è tenuta a rispondere di quanto viene trafugato, dimenticato o lasciato a scuola senza
autorizzazione.
4) Procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari
a.
Le fasi del procedimento disciplinare sono le seguenti:
 contestazione dell’addebito ed invito all’alunno ad esporre le proprie ragioni;
 esposizione delle proprie ragioni da parte dell’alunno, salvo volontà contraria, ed eventuale verifica
istruttoria sulle stesse;
 le giustificazioni possono essere presentate anche per iscritto;
 l’alunno ha la possibilità di produrre prove o testimonianze a lui favorevoli ;
 deliberazione in merito alla irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione ove previsto;
 in caso di applicazione della sanzione, comunicazione della stessa all’alunno e ai genitori, con motivazione,
anche sintetica, in relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione irrogata.
b. Le sanzioni di tipo A sono inflitte dai docenti. Le ammonizioni scritte sul registro di classe devono essere
comunicate per iscritto, tramite diario/libretto personale alle famiglie che hanno l’obbligo di vistare
l’avviso. Dei provvedimenti più gravi dovrà essere informato il Dirigente Scolastico. Se il docente lo ritiene
utile può chiedere la convocazione della famiglia dopo aver avuto l’approvazione da parte del Dirigente
Scolastico.
21
c.
Le sanzioni di tipo B vengono comminate dal Dirigente Scolastico per episodi di una certa gravità di cui ha
conoscenza diretta oppure ne è stato informato da uno o più docenti, dal personale ATA, ecc. .Viene data
comunicazione alla famiglia tramite lettera, con la quale può essere disposta contestualmente la
convocazione.
d. La sanzione di tipo C viene disposta dal Dirigente Scolastico su delibera del Consiglio di Classe convocato in
composizione ristretta (solo docenti).
7) Disposizioni finali
a.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 24
In caso di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle attività
didattiche antimeridiane e pomeridiane, nonché durante le visite d’istruzione (in orario curricolare),
gli stessi verranno temporaneamente ritirati, senza precludere tuttavia la comunicazione tra alunni e
famiglie dettate da ragioni di particolare urgenza e gravità.
In caso di recidiva (uso del cellulare durante le attività citate per più di tre volte il cellulare o altro
dispositivo elettronico sarà ritirato e riconsegnato ai genitori.
Resta inteso che il divieto dell’uso del cellulare è esteso a tutto il personale docente durante le
attività di insegnamento.
Art. 25
Avverso l'irrogazione delle sanzioni relative al temporaneo allontanamento dell'alunno dalla comunità
scolastica si applicano le disposizioni di cui all’art. 5 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 così come
integrato modificato dall’art. 2 del citato D.P.R. n. 235/2007.
Art. 26
Contro le sanzioni diverse da quelle previste all'art. 23 è ammesso ricorso, da parte dei genitori,
entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'Organo di Garanzia interno alla scuola,
formato da due genitori, 1 docente ed il Preside.
Onde evitare che il docente appartenga allo stesso Consiglio della classe frequentata dall’alunno, viene
nominato n. 1 ulteriore docente sostituto. Viene infine nominato n. 1 genitore supplente.
Al presente Regolamento d’Istituto vengono allegati i seguenti documenti:
 Patto di corresponsabilità scuola primaria a. s. 2014/15;
 Patto di corresponsabilità scuola secondaria di I grado a. s. 2014/15.
22
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI ALUNNI ALLE CLASSI
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
1. Fra tutti coloro che richiedono di essere assegnati alle classi di nuova istituzione si terrà conto del
necessario equilibrio fra i diversi gruppi di alunni secondo la valutazione sintetica finale della scuola primaria
di provenienza;
2. Quando possibile la classe dovrà contenere un numero equilibrato di maschi e femmine.
3. Si manterranno, ove possibile – con riferimento al punto 1 – i gruppi classe della scuola di provenienza.
4. A richiesta della famiglia, fratelli e sorelle vengono iscritti nella stessa sezione.
5. All’atto dell’iscrizione, per la classe prima, ed entro il mese di agosto, per le classi seconde e terze, in casi
particolari e debitamente circostanziati – anche per via riservata, il Dirigente potrà esercitare le prerogative a
lui attribuite dall’art. 396, lett. d) del D.L.vo 297/94 e procedere all’assegnazione dell’alunno alla classe da lui
ritenuta più opportuna.
23
REGOLAMENTO SU VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE: CRITERI DI ATTUAZIONE E
FINANZIAMENTI
PREMESSA
In considerazione delle motivazioni culturali e didattiche che ne costituiscono il fondamento e lo scopo
preminente, configurandosi come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità, i viaggi di istruzione e
le visite guidate sono parte integrante della programmazione che i docenti e i consigli di classe predispongono
all'inizio di ciascun anno scolastico.
La fase programmatoria rappresenta un momento di particolare impegno dei docenti e degli organi collegiali
e si basa su progetti che consentono di qualificare dette iniziative come vere e proprie attività complementari della
scuola.
Art . 1 –
DEFINIZIONE DELLE INIZIATIVE
1.
Con il termine di visite guidate si definiscono quelle iniziative aventi carattere didattico e/o culturale, in
territorio nazionale o all'estero, che esauriscono il loro effetto nell'arco di una sola giornata.
2. Con il termine di viaggi di integrazione culturale si definiscono quelle iniziative aventi carattere didatticoculturale, finalizzate cioè a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza della realtà italiana, nei suoi
aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e artistici, o europea, nei suoi aspetti sociali, economici, dei paesi
aderenti all’UE, o anche la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, in territorio nazionale o
all'estero, la cui realizzazione comporti uno o più pernottamenti fuori sede.
3. Con il termine di viaggi connessi ad attività sportive si definiscono quelle iniziative aventi carattere didatticoculturale, anche sotto il profilo dell'educazione alla salute, quali manifestazioni sportive scolastiche nazionali ed
internazionali, non riservate a singoli alunni o piccoli gruppi, nonché le attività in ambiente naturale e quelle
rispondenti a significative esigenze a carattere sociale anche locale, in territorio nazionale, la cui realizzazione
comporti uno o più pernottamenti fuori sede. Vi rientrano sia le specialità sportive tipicizzate, sia le attività
genericamente intese come "sport alternativi", quali le escursioni, i campeggi, le settimane bianche, i campi
scuola.
4. Con il termine di viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali si definiscono quelle iniziative aventi carattere
didattico-culturale, considerate come momenti conclusivi di progetti in cui siano state sviluppate attività
connesse esclusivamente alle problematiche ambientali, in territorio nazionale, la cui realizzazione comporti uno
o più pernottamenti fuori sede.
Art. 2 –
DURATA DEI VIAGGI E PERIODI DI EFFETTUAZIONE
Considerata l'opportunità che per il completo svolgimento dei programmi di insegnamento non vengano sottratti
tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in sei giorni il periodo massimo utilizzabile
per visite e viaggi, in unica o più occasioni, con la seguente distinzione per classi:
1.0 - NUMERO DEI GIORNI CONSENTITI PER LE VISITE – SCUOLA DELL’INFANZIA
1.1 di norma, n. 2 uscite annue (anche fuori dal territorio comunale)
2.0 - NUMERO DEI GIORNI CONSENTITI PER LE VISITE – SCUOLA PRIMARIA
2.1 - di norma, 1 g. in Regione o regioni limitrofe;
2.2. - n. 4 uscite di iniziative didattiche e culturali che prevedano una durata corrispondente all’orario di
lezione;
2.3. - per la Scuola Primaria di Mossa, n. 1 giornata di scambio culturale con la Scuola di Casteldobra (Slovenia)
e per la scuola primaria “Tommaseo” n.1 giornata di scambio culturale con Villaco (Austria)
24
3.0
– SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
3.1 Classi PRIME – di norma, 1 g., in regione o regioni limitrofe;
3.2 Classi SECONDE e TERZE – massimo 4 gg. – di norma in Italia; inoltre “giornate bianche” per max 3 gg. non
consecutivi o “settimana verde” per 3 gg.;
3.3 In caso di partecipazione a “settimana bianca” le classi PRIME, SECONDE e TERZE non effettueranno alcun
viaggio d’istruzione, a meno che, durante l’effettuazione di detta iniziativa non abbiano svolto attività
didattica. La permanenza fuori sede potrà avere una durata massima di 6 giorni.
NUMERO DEI GIORNI CONSENTITI PER I VIAGGI
Vanno esclusi dal computo:
 le eventuali festività ed i giorni in cui è sospesa l'attività didattica;
 i viaggi che singoli alunni o piccoli gruppi di essi effettuano in occasione della partecipazione alle varie fasi
dei campionati studenteschi o per la partecipazione a “gare” di tipo didattico;
 quelle iniziative didattiche e culturali, svolte internamente o esternamente all'istituto, la cui durata sia
inferiore all'orario giornaliero di lezione.
Detto limite, per gli alunni di Scuola Secondaria di 1° Grado, potrà essere superato per scambi culturali
all’estero in presenza di specifici progetti organicamente inseriti nella programmazione didattica che intendono
conseguire obiettivi di particolare importanza formativa e di rilevante interesse.
I viaggi possono essere effettuati entro il 30 aprile, a meno che si dimostri l'inderogabile necessità di
effettuare dopo tale data viaggi connessi ad attività sportive scolastiche nazionali ed internazionali o ad attività
collegate con l'educazione ambientale (settimana verde), considerato che tali attività all'aperto non possono, nella
maggior parte dei casi, essere svolte prima della tarda primavera.
Con esclusione dei viaggi a lunga percorrenza, è fatto divieto in via generale di intraprendere qualsiasi altro tipo
di viaggio in ore notturne (dopo le ore 22.00).
Il limite minimo di partecipazione di ogni classe è stabilito nel 75% degli studenti iscritti nelle classi coinvolte,
anche se è auspicabile una presenza pressoché totale.
Art. 3 –
DOCENTI ACCOMPAGNATORI
L'incarico di accompagnatore comporta l'obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con
l'assunzione delle responsabilità di cui all'art.2047 del C.C. integrato dalla norma di cui all'art. 61 della Legge
11.07.1980 n.312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.
Detto incarico costituisce modalità particolare di prestazione di servizio per la quale spetta la corresponsione della
indennità di missione nella misura prevista dalle disposizioni vigenti.
Per ogni gruppo di 15 alunni o frazione dovrà essere individuato un docente accompagnatore, tenendo
presente che qualora il gruppo (anche inferiore ai 15 partecipanti) viaggi da solo, i docenti accompagnatori dovranno
essere almeno due.
In presenza di alunni che usufruiscono dell’insegnate di sostegno, questi è tenuto a partecipare alle
iniziative deliberate. Questo insegnante è escluso dal computo dei docenti accompagnatori necessari (1 ogni 15
alunni).
Gli alunni che non partecipano a viaggi o visite d’istruzione sono tenuti alla frequenza.
Art. 4 –
COSTI E FINANZIAMENTI
I costi dei viaggi e delle visite devono essere contenuti in modo che eventuali rinunce, consentite solo in
presenza di comprovati motivi, non siano comunque riconducibili a fattori di tipo economico, che possono ingenerare
discriminazioni tra gli alunni per l'impossibilità delle famiglie di affrontare spese non sostenibili.
Le gratuità offerte dalle Agenzie di viaggio saranno distribuite fra gli alunni. Nel caso la famiglia, per
comprovati e documentati motivi finanziari, chieda un contributo per l’effettuazione del viaggio la gratuità sarà
riservata a questi casi (per l’accesso al contributo è necessario che la documentazione venga presentata al Capo
d’Istituto e vagliata dalla Giunta Esecutiva).
25
A)
TRATTENUTA DELLA QUOTA VERSATA IN ACCONTO
I genitori che avranno dato l’adesione per la partecipazione del loro figlio ad un viaggio d’istruzione,
verseranno una quota pari a 1/4 della spesa preventivata; tale quota, versata come acconto, verrà restituita solo ed
esclusivamente in caso di non effettuazione del viaggio da parte della Scuola.
Art. 5 –
PROCEDURA DIDATTICA
I Consigli di Classe nelle riunioni indette per la programmazione didattica, convocati possibilmente entro
novembre, valutate le proposte formulate da un singolo docente o nate come esigenza didattica in seno al Consiglio
stesso, delibereranno le iniziative relative ai viaggi ed alle visite, prestando una particolare attenzione alla
verbalizzazione della seduta in quanto non sarà possibile autorizzare iniziative che non siano state preventivamente
oggetto di delibera da parte del Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione.
Per ogni iniziativa la delibera dovrà contenere:
a) meta del viaggio o della visita;
b) periodo presunto e durata di svolgimento dell'iniziativa;
c) i nominativi del docente o dei docenti accompagnatori (con i supplenti).
E' inoltre necessario che per ogni viaggio di istruzione proposto venga stesa una relazione che contenga le seguenti
indicazioni:
1) meta del viaggio o della visita;
2) la classe partecipante ed il numero presunto degli alunni;
3) periodo dell'anno scolastico nel quale effettuare il viaggio (è opportuno che siano indicati più periodi, per
consentire una migliore programmazione di tutte le iniziative);
4) mezzo di trasporto da usare per il viaggio;
5) programma giornaliero con itinerario cronologico;
6) finalità didattiche e culturali dell'iniziativa;
7) numero di pernottamenti, con l'indicazione del tipo di albergo e del trattamento per il vitto;
8) necessità eventuale di prenotazioni (biglietti per il trasporto locale o per musei, guide locali, ecc.);
9) i nominativi del docente o dei docenti accompagnatori.
La relazione dovrà essere completata e consegnata al Dirigente entro il mese di novembre di ogni anno
scolastico.
Resta comunque inteso che il programma giornaliero, essendo soggetto sia alla necessità di aggiungere, sostituire o
semplicemente variare cronologicamente l'itinerario a causa di eventi di carattere meteorologico o comunque
imprevedibili anche da un punto di vista culturale, potrà subire in corso d'opera opportune variazioni. Eventuali
modifiche sostanziali vanno adeguatamente motivate.
Poiché alla programmazione didattica di inizio anno scolastico potranno sfuggire deliberazioni, che
riguardino visite a mostre o altre iniziative delle quali si abbia notizia in corso d'anno, i consigli di classe verranno
convocati per l'assunzione delle delibere di merito.
Art. 6 –
PROCEDURA AMMINISTRATIVA
La Segreteria Amministrativa:
 interpellerà agenzie di viaggio o ditte di trasporti nel numero di almeno tre;
 acquisisce le offerte e redige il quadro comparativo che verrà sottoposto all'esame del Consiglio d'Istituto.
Quest'ultimo, scelta l'offerta, delibererà l'autorizzazione al viaggio, indicherà i limiti di spesa e la copertura
finanziaria oltre a procedere alla nomina dei docenti accompagnatori.
Allo stesso Consiglio d'Istituto verranno fornite precise indicazioni sull'assenso delle famiglie preventivamente
acquisito dal Preside.
Il Dirigente Scolastico, con apposite comunicazioni interne, informerà gli interessati sulle modalità ed i
tempi di realizzazione delle iniziative.
26
ALLEGATO N. 1
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA dell’INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1°GRADO Sede legale: scuola secondaria di 1°
grado “L. Perco” via Romana, 32 – lucinico – Gorizia tel. 0481/390161 – fax 0481/390173
e-mail [email protected]
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Anno Scolastico 2014/15
SCUOLA PRIMARIA......................................... di .....................................
Il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Lucinico e i genitori dell’alunno/a………………………………………….
frequentante la classe ……….sez…………, che agiscono per conto del loro figlio/a, sottoscrivono il PATTO DI
CORRESPONSABILITA’ assumendo l’impegno al suo pieno rispetto.
O
ff
e
rt
a
f
o
r
m
a
ti
v
a
R
e
l
a
z
i
o
n
a
li
t
à
P
a
rt
e
ci
p
a
zi
o
n
e
LA SCUOLA, NELLA PERSONA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO,
DEI DOCENTI, DEL PERSONALE NON INSEGNANTE, CIASCUNO
PER LA PARTE DI SUA COMPETENZA , SI IMPEGNA A……

offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della

persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un
ambiente educativo sereno, favorendo il processo di
formazione di ciascun alunno, nel rispetto dei suoi ritmi e
tempi di apprendimento

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di

ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo
formativo e combattere la dispersione scolastica

promuovere il merito e incentivare le situazioni di
eccellenza




favorire la piena integrazione degli studenti diversamente
abili
promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli
studenti stranieri, tutelandone la lingua, la religione e la
cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative
interculturali
garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle
comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le
famiglie e tutelando il diritto dello studente alla
riservatezza
ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie,
richiamandoli a un’assunzione di responsabilità rispetto a
quanto espresso nel patto formativo
L’ALUNNO ED I SUOI GENITORI, CIASCUNO PER LA
PARTE DI SUA COMPETENZA, SI IMPEGNANO
A…………

prendere visione del piano formativo, condividerlo,
discuterlo, assumendosi la responsabilità di quanto
espresso e sottoscritto

rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una
assidua frequenza dei propri figli alle lezioni











I
N
T
E
R
V
E
N
T
I
E
D
U
C
A
T
I
V
I




stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e
alla tutela della salute degli studenti
creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la
discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto
reciproco tra studenti
far rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e
i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di telefonini
e altri dispositivi elettronici
prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di
infrazioni
Lucinico-Gorizia, …………..…
2014
IL GENITORE……………………………………………….
L’ALUNNO…………………………………………………….


manifestare rispetto nei confronti del Capo d’Istituto,
dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei
compagni
rispettare i compagni sviluppando situazioni di
integrazione e solidarietà
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti d’istituto
riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla
scuola e dagli insegnanti
prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti
dalla scuola
partecipare attivamente agli organismi collegiali e
controllare
quotidianamente
le
comunicazioni
provenienti dalla scuola
partecipare attivamente alle proposte educative e
didattiche della scuola, portando il proprio contributo
studiare ed eseguire regolarmente i compiti assegnati
accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da
sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro
comportamenti e i punti di vista diversi dal proprio
utilizzare correttamente le strutture, i sussidi
didattici, comportandosi nella vita scolastica in modo
da non arrecare danni al patrimonio della scuola
rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne
cura
condividere con gli insegnanti linee educative comuni,
consentendo alla scuola di dare continuità alla propria
azione educativa
discutere con i figli di eventuali decisioni e
provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione
sugli episodi di conflitto e di criticità
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(prof.ssa Maurizia Marini)
27
ALLEGATO N. 2
ISTIITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA dell’INFANZIAPRIMARIA E SECONDARIA DI 1°GRADO Sede legale: scuola secondaria di 1°
grado “L. Perco” via Romana, 32 – Lucinico – Gorizia Tel. 0481/390161 – fax. 0481/390173 e-mail
[email protected]
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
A.S. 2013/14
Scuola Secondaria di I grado “Perco” di Lucinico
Il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Lucinico e i genitori dell’alunno/a……………………………………………….…
frequentante la classe ……….sez…………, che agiscono per conto del loro figlio/a, sottoscrivono il PATTO DI
CORRESPONSABILITA’ assumendo l’impegno al suo pieno rispetto
LA
SCUOLA
NELLA
PERSONA
DEL
DIRIGENTE
SCOLASTICO, DEI DOCENTI, DEL PERSONALE NON
INSEGNANTE, CIASCUNO PER LA PARTE DI SUA
COMPETENZA , SI IMPEGNA A……
L’ALUNNO ED I SUOI GENITORI, CIASCUNO PER LA
PARTE DI SUA COMPETENZA, SI IMPEGNANO
A…………

fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla
pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun alunno

prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando
la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e
attrezzature

offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della
persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un
ambiente educativo sereno, favorendo il processo di
formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi rit mi e
tempi di apprendimento

rispettare i tempi programmati e concordati con i
docenti per il raggiungimento del proprio curricolo,
impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei
compiti richiesti

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo
e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e
combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il
merito e incentivare le situazioni di eccellenza

accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé,
impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro
comportamenti;

favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili,
promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli
studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche
attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare
riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela
della salute degli alunni

in particolare i genitori si impegnano a: valorizzare
l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di
dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche
condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca
collaborazione con i docenti

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle
comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le
famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente
avanzati, nel rispetto della privacy

rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua
frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando
attivamente agli organismi collegiali e controllando
quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla
scuola

discutere, presentare e condividere con i propri figli il
Patto Educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica
LUCINICO - GORIZIA, …………
2014
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(PROF.SSA MARINI MAURIZIA)
IL GENITORE………………………………………
L’ALUNNO…………………………………………..
Delibera del Consiglio d’Istituto di data 11 dicembre 2014
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maurizia Marini
Scarica

Regolamento di Istituto 2014