- Corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione –
Esercitazione di ricerca: tirocinio universitario e abilità per la vita
GUIDA ALLA SCRITTURA DELLA
RELAZIONE DI TIROCINIO
a cura di Matteo Corbucci
Quando termini un tirocinio,
devi scrivere una relazione
da presentare alla
Commissione Tirocini che
deve valutare, sulla base del
tuo scritto, la valenza
formativa della tua
esperienza per assegnarti i
crediti formativi.
Ma…come si
scrive una
relazione di
tirocinio?
Nelle prossime pagine, ti
daremo una serie di indicazioni
utili su come scrivere e su che
cosa scrivere affinché la tua
relazione sia chiara, completa
ed efficace.
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Cos’è il tirocinio?
Il tirocinio o stage (è una parola francese e si pronuncia “stash” NON “steidƷ”): è un periodo di
apprendistato in una realtà lavorativa. L’obiettivo è “imparare facendo”, integrando con la pratica gli
studi teorici.
Qual è la valenza formativa del tirocinio?
Per valenza formativa dell’esperienza di tirocinio si intende quanto è stato significativo il vissuto di
tirocinio rispetto agli obiettivi formativi del tuo corso di laurea.
Sai quali sono gli obiettivi formativi del tuo corso di laurea? Prima di iniziare a scrivere è bene che tu
vada a riguardarli: sono riportati al principio del manifesto degli studi.
A questi indirizzi internet puoi scaricare il manifesto per la laurea:
triennale: http://www.filosofia.uniroma1.it/percorsididattici/laurea/pedagogia.asp
specialistica: http://www.filosofia.uniroma1.it/percorsididattici/specialistica/pedagogia.asp
Sapere quali obiettivi si propone il tuo corso di laurea, triennale o specialistica, ti permetterà di
concentrarti sugli aspetti dell’esperienza di tirocinio che interessano il tuo percorso universitario.
A che cosa serve scrivere la relazione di tirocinio?
Serve a far conoscere la tua esperienza di tirocinio a una Commissione universitaria, che deve
assegnarti i crediti formativi corrispondenti al tuo impegno di lavoro (fino a 9 cfu: 225 ore di
tirocinio).
Il tirocinio fa parte a tutti gli effetti del tuo corso di studi, ma si svolge al di fuori dell’università in
una realtà lavorativa. La scrittura della relazione serve a legare l’esperienza di tirocinio al tuo
percorso universitario. Ciò avviene attraverso il racconto e la rielaborazione degli aspetti più
significativi del tirocinio in relazione agli obiettivi formativi del tuo corso di laurea e ai contenuti
delle discipline che hai studiato. È senza dubbio un lavoro importante che non devi prendere con
leggerezza.
Non devi dimenticare, poi, che questa è un’occasione di fare pratica con un tipo di scrittura che ti
sarà richiesto di usare spesso durante il tuo percorso universitario (ad esempio con la scrittura di una
tesina per un esame e della tesi di laurea). La relazione, infatti, è un testo tecnico: la sua scrittura,
cioè, è regolata da norme precise e non si può improvvisare.
Come studente universitario, dovresti essere in generale, un buono scrittore in lingua italiana.
Prosegui nella lettura e cercheremo di capire insieme cosa significa, in questo caso, scrivere “bene”.
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Prima di iniziare: che cos’è un testo?
Devi sapere che, in generale, i requisiti preliminari per scrivere una relazione di tirocinio sono quelli
normalmente richiesti per scrivere un testo. Ma, prima di tutto, è necessaria un’attenta
documentazione: per scrivere la relazione bisogna avere una serie di informazioni; sono quelle che
avrai raccolto nel corso della tua esperienza, magari prendendone nota in vista di questo lavoro.
Proseguendo nella lettura capirai meglio quali sono queste informazioni!
Un testo è un insieme di parole, che costituiscono un messaggio
di forma unitaria e di senso compiuto, che possiede alcune
caratteristiche fondamentali:
1.Rispetta le norme che disciplinano la combinazione delle parole
nella lingua italiana;
2. Possiede un argomento centrale intorno al quale girano tutti gli
altri;
3. Ogni parte è in stretto rapporto con le altre e soprattutto con
l’argomento centrale;
4.Le varie parti sono uniformi nel tipo di lingua usato.
Come saprai, esistono diversi tipi di testi (descrittivi,
informativi, poetici, narrativi ecc.) distinti sulla base dello scopo
che l’autore vuole raggiungere scrivendo il testo e sul modo in cui
ha usato la lingua.
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Come è fatto un testo?
In genere, un testo possiede un inizio, una struttura interna e una
fine. La struttura interna si suddivide normalmente in blocchi distinti
dotati di una certa autonomia (paragrafi o capoversi), che coincidono con
le varie parti in cui si sviluppa l’argomento del testo.
Come avrai capito, vi sono due aspetti che devi curare mentre scrivi la
tua relazione, strettamente legati tra loro: il contenuto e le
caratteristiche linguistiche del testo. In altre parole, che cosa viene
scritto e come viene scritto. Tienili pertanto bene in considerazione.
Come si costruisce un testo? Bisogna innanzitutto definire:
1. lo scopo che esso si prefigge (Deve narrare qualcosa? Deve sostenere
una tesi? Deve informare su un argomento?);
2. il destinatario a cui si rivolge (Ad un amico? A un professore
universitario? All’amministratore di condominio?);
3. il registro linguistico da adottare adeguato allo scopo e alle esigenze del
destinatario (E’ necessario utilizzare un livello informale, medio o formale?
Cioè, basso, medio o alto della lingua?);
4. l’argomento in merito al quale si scrive (Un’esperienza di stage? Un
vissuto personale?);
Così è possibile decidere:
• il tipo di testo da utilizzare (un testo descrittivo, un testo informativo,
un testo espositivo, un testo narrativo, un testo poetico).
• se scrivere in modo oggettivo o in modo soggettivo (Dal punto di vista
personale dell’autore o in modo impersonale).
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Scrivere la relazione di tirocinio
Scrivere una relazione di tirocinio significa scrivere un tipo di testo che vuole raggiungere uno scopo
ben definito e che, nel far ciò, deve essere il più possibile chiaro e preciso.
Dovrai usare, allora, una scrittura pianificata: cioè, un tipo di scrittura molto più controllato della
scrittura spontanea in cui il processo di scrittura si realizza attraverso fasi precise:
• una prima fase in cui progettiamo il nostro testo individuando le sue caratteristiche fondamentali e
preparando una scaletta (un breve elenco che esprime i punti da sviluppare possibilmente nell’ordine in
cui saranno svolti nella relazione);
• la scrittura vera e propria di paragrafi (blocchi di testo) in cui si sviluppano i punti della scaletta;
• la revisione del testo, cioè una rilettura attenta di quello che abbiamo scritto verificando la
completezza e l’organicità del discorso, la correttezza nell’uso della lingua, nella scelta delle parole e
nell’organizzazione dei paragrafi.
Che tipo di testo è una relazione di tirocinio?
La relazione di tirocinio è un testo informativo-espositivo con
parti di carattere descrittivo e argomentativo.
È di natura espositiva perché ha, in prevalenza, lo scopo di
informare; utilizza parti descrittive per illustrare i contesti in cui
si è svolta l’esperienza e i processi attraverso i quali si è
realizzata; contiene parti di carattere argomentativo perché si
propone un’analisi dell’esperienza attraverso una valutazione dei
suoi aspetti salienti.
Trattandosi di un testo altamente strutturato, cioè
rigorosamente organizzato, devi attenerti a parametri definiti
nella cura degli aspetti linguistici e del contenuto.
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Quale scopo ha la relazione di tirocinio?
La relazione è scritta, principalmente, per informare il destinatario sulla tua
esperienza di tirocinio. Attenzione però: essa non deve essere un “diario personale”
e non consiste neanche in un semplice resoconto dell’esperienza. La relazione di
tirocinio deve informare su ciò che hai fatto riuscendo a farne capire il senso e a
farne apprezzarne i risultati. Tutto ciò, attraverso una selezione delle informazioni
più significative, una rielaborazione e una valutazione dell’esperienza, delle
competenze acquisite e della tua formazione attraverso di essa.
Qual è l’argomento centrale della relazione?
L’argomento centrale della relazione sono quegli aspetti dell’ esperienza di tirocinio
che hanno uno stretto legame col tuo percorso di studi.
Chi è il destinatario della relazione?
Il destinatario della relazione è la Commissione Tirocini.
Quale registro linguistico è più indicato adottare?
Trattandosi di un destinatario alto (i membri della Commissione sono professori
universitari) è meglio se utilizzi un livello formale della lingua, cioè devi
utilizzare un registro linguistico impersonale e, quando necessari, parole
tecniche e specialistiche.
Quindi deve essere scritta in modo soggettivo o oggettivo?
La relazione di tirocinio deve essere scritta preferibilmente in modo oggettivo,
cioè dal punto di vista impersonale (utilizzando la terza persona singolare).
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CHE COSA SCRIVERE?
La relazione di tirocinio deve essere lunga indicativamente 5 pagine (corpo 12, interlinea singola,
carattere “Times”) più la copertina.
Per avere un’idea dei contenuti da inserire nella relazione consideriamo una scaletta di questo tipo:
• una pagina iniziale, che fa da copertina, in cui sono riportate
le generalità dello studente (nome, cognome, n° di matricola, corso
di laurea e anno di corso) e la data di consegna;
• informazioni generali sul tirocinio:
- informazioni generali sull’ente di accoglienza e periodo di
svolgimento;
- motivazione al tirocinio e obiettivi formativi;
• descrizione delle attività svolte:
- metodo di lavoro utilizzato dall’ente;
- attività svolte in relazione al percorso di studi e metodo
utilizzato dal tirocinante;
- relazioni interpersonali con utenti, colleghi e tutor;
Individua
gli
obiettivi
formativi del tuo tirocinio sulla
base del progetto formativo,
che hai concordato con il tutor
universitario prima di iniziare
l’attività e che ha regolato la
tua attività di tirocinio.
• bilancio dell’esperienza:
- difficoltà incontrate e adeguatezza della propria preparazione;
- analisi delle competenze acquisite e delle competenze da
acquisire;
- legame del tirocinio con il percorso di studi (raggiungimento degli
obiettivi definiti nel progetto formativo);
- conclusioni.
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All’interno della relazione di tirocinio si distinguono tre parti (esclusa la copertina): una parte
introduttiva, una parte centrale, una parte finale. Vediamole in dettaglio.
Parte
introduttiva
La parte introduttiva, che deve essere non più del 10% dell’intera relazione,
contiene le informazioni generali sull’esperienza di tirocinio e sull’ente presso il
quale è stato svolto. Deve contenere informazioni relative a:
- il periodo di svolgimento del tirocinio;
- l’ubicazione o la sede del tirocinio e se lo ritieni opportuno, una descrizione
della sede, della località o degli spazi nei quali si è svolto il tirocinio;
- l’organizzazione dell’ente;
- il settore nel quale opera l’ente ( per esempio: beni culturali, comunicazione e
mass media, servizi sociali, attività gestionali, attività promozionali, pubblicità,
educazione, sport);
- i regolamenti dell’ente (per esempio in riferimento a norme, requisiti o orari da
rispettare nel caso di permanenza presso la struttura);
- le motivazioni generali che ti hanno spinto a scegliere di fare il tirocinio (e quel
tirocinio in particolare);
- gli obiettivi formativi che ti proponevi di soddisfare svolgendolo, anche in
relazione al progetto formativo.
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Parte
centrale
La parte centrale, che costituisce il 60% della relazione, fa riferimento alle attività svolte
dallo studente durante l’esperienza di tirocinio, con particolare attenzione agli aspetti
dell’esperienza che hanno relazione col suo percorso di studi. Deve contenere informazioni
relative a:
- la descrizione del metodo di lavoro utilizzato dall’ente;
- le modalità di svolgimento del tirocinio (orari, giorni settimanali, ecc.);
- la descrizione delle attività svolte: sia di quelle a cui hai partecipato attivamente sia di
quelle a cui hai assistito come semplice osservatore;
- il tuo metodo di lavoro ;
- i rapporti con gli utenti della struttura presso la quale hai svolto il tirocinio, con i colleghi
di lavoro e le diverse professionalità con le quali hai collaborato e con il tutor aziendale (o
con chi fungeva da figura di riferimento all’interno dell’ente).
Parte
finale
La parte finale, che costituisce il 30% della relazione, contiene le valutazioni
sull’esperienza vissuta, quindi, un’analisi delle opportunità formative intervenute nel corso
dell’esperienza, una valutazione sull’incremento delle proprie conoscenze e competenze e una
valutazione delle proprie attitudini professionali. Deve contenere:
- un’analisi delle difficoltà incontrate, anche in relazione all’adeguatezza della tua
preparazione ad affrontare il tirocinio, facendo anche riferimento alla tua formazione
universitaria;
- un’analisi delle competenze acquisite nel corso dell’esperienza (competenze relazionali,
organizzative, gestionali, ecc.) e di quelle che secondo te, sarebbe utile possedere;
- un’analisi del legame del tirocinio col tuo percorso di studi facendo riferimento agli
obiettivi formativi dichiarati in partenza, verificando se sono stati soddisfatti;
- le conclusioni che chiariscano e sintetizzino il valore formativo globale della tua esperienza
di tirocinio.
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COME SCRIVERE?
capoverso
capoverso
titolo
Scrivere bene significa comunicare le proprie idee in maniera chiara,
precisa e comprensibile. Per far ciò nella scrittura della relazione,
dovrai tenere conto:
1. del modo in cui sviluppi il discorso;
2. della scelta delle parole;
3. del modo in cui organizzi e presenti le informazioni.
Il modo in cui sviluppi il discorso e organizzi i contenuti dipende dalla
scaletta che hai costruito in precedenza, che ti fa da guida nella
scrittura dei paragrafi.
Un paragrafo è un breve testo separato dagli altri dal “punto fermo”
o “punto a capo”. In alcuni casi si può separare il testo saltando una
linea (cioè si digita due volte “invio” sulla tastiera).
Ogni paragrafo sviluppa uno degli argomenti nella scaletta ed è bene
che sia preceduto da un titolo che sintetizza ciò che in generale viene
trattato in esso. Le frasi che compongono il blocco, invece, non
devono essere lunghe più di 2-3 righe: è consigliabile dividere le frasi
lunghe in frasi più brevi e non aprire troppi incisi all’interno delle
frasi perché rischiano di spezzare il discorso e rallentare la lettura.
Le frasi devono essere ben collegate tra loro e devono esprimere un
pensiero completo che sviluppa il discorso svolto nel paragrafo. È
utile legare il pensiero contenuto in una nuova frase con quello
contenuto nella frase precedente in modo da sviluppare un discorso
lineare e coerente. Inoltre, ogni volta che cambia l’argomento devi
ricordarti di andare a capo.
Il paragrafo può essere organizzato in capoversi, anche essi
individuati dal “punto a capo”.
Devi anche scegliere con cura il lessico. Nella relazione avremo parole
di immediata comprensione, ma anche termini tecnici, che fanno
parte del linguaggio appartenente alla specifica disciplina.
paragrafo
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IN SINTESI
la relazione di tirocinio è un testo in cui le informazioni
devono essere rigorosamente organizzate e ben
distribuite in un ordine logico.
La relazione deve avere un inizio, una struttura interna e
una fine e deve essere suddivisa in blocchi e capoversi per
distribuire le informazioni in modo coerente e
conseguente. Attraverso la cura dei legami tra i capoversi,
fai sì che le varie parti del testo non si succedano
semplicemente l’una all’altra, come in un elenco, ma si
colleghino tra loro secondo un preciso rapporto di
consequenzialità.
Deve essere presente nella relazione un tono
formale dell’esposizione: cioè devi scrivere
in modo impersonale, tenendo sempre conto
dello scopo della relazione, del destinatario e
della situazione comunicativa. Fai attenzione
a che il tipo di lingua utilizzato sia omogeneo
in tutta la relazione: cerca di non utilizzare
la prima persona, preferendo
l’impersonale/terza persona.
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Dove è necessario usa un lessico tecnico-specialistico: cioè,
usa termini appartenenti all’ambito di studio delle Scienze
dell’educazione. Ricorda che lo scopo principale della
relazione è collegare l’esperienza pratica del tirocinio con ciò
che hai studiato nel tuo Corso di Laurea.
Infine, controlla che la relazione sia scritta
in un linguaggio comprensibile e corretto.
Deve essere di facile lettura, quindi scritta
con frasi lineari e brevi piuttosto che con
frasi lunghe, ricche di incisi e subordinate,
deve utilizzare termini noti ai lettori a cui si
rivolge e deve rispettare le norme relative al
lessico, all’ortografia, alla punteggiatura, alla
morfologia e alla sintassi della lingua italiana.
Un consiglio: tieni a portata di mano un
libro di grammatica e un dizionario
durante la scrittura: possono esserti di
grande aiuto a sciogliere ogni dubbio, nel
farti procedere speditamente e con
sicurezza.
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COME CONTROLLARE LA RELAZIONE?
Dopo che hai scritto una prima versione della tua relazione, è bene che tu la stampi, la rilegga e magari
la faccia rileggere a qualcun altro. Questa operazione di revisione di quello che hai scritto è
fondamentale ed è forse la parte più importante del processo di scrittura: ti permette di verificare che
non ci siano errori e ti aiuta a rendere la tua relazione il più chiara e comunicativa possibile. Ti
richiederà un po’ di tempo ma ti assicurerai che il tuo lavoro sia ben fatto.
A questo scopo, per aiutarti a controllare quello che hai scritto, abbiamo preparato la lista di domande
che trovi nella pagina seguente. La lista ti permetterà di verificare che la tua relazione tratti tutti gli
argomenti fondamentali e abbia le caratteristiche richieste per essere ben svolta. Semplicemente devi
spuntare le domande e verificare così sei hai dimenticato qualcosa o se non hai trattato in maniera
adeguata qualche argomento.
Se hai letto fin qui,
molti aspetti della
scrittura della
relazione ti
dovrebbero essere ora
più chiari. Non ti resta
che iniziare a scrivere.
BUON
LAVORO
!
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Lista di domande per la revisione del testo
- Hai indicato le informazioni
generali sull’ente di tirocinio,
compreso il settore nel quale
opera? SI/NO
- Hai indicato il periodo di
svolgimento del tirocinio e
quanto ti ha occupato come
impegno settimanale e orario
quotidiano? SI/NO
- Hai descritto l’organizzazione
dell’ente e il suo metodo di
lavoro? SI/NO
- Hai indicato con precisione le
tue mansioni all’interno
dell’ente? SI/NO
- Hai descritto con chiarezza le
attività da te svolte durante il
tirocinio e il metodo di lavoro
che hai utilizzato? SI/NO
- Hai descritto il gruppo di lavoro
in servizio presso l’ente e il tuo
rapporto con esso? SI/NO
- Hai parlato nella relazione del
tuo rapporto con gli utenti con
cui ti sei trovato a lavorare?
SI/NO
-Hai parlato del rapporto con il
tuo tutor aziendale? SI/NO
- Hai dichiarato gli obiettivi
formativi che prevedevi di
realizzare col tirocinio? SI/NO
- La relazione è divisa al suo
interno in tre parti chiaramente
distinguibili? SI/NO
-Hai fatto attenzione a che nella
relazione si sviluppi un discorso
coerente e lineare? SI/NO
- Nella relazione le informazioni
sono distribuite secondo un ordine
logico che rispetta una scaletta?
SI/NO
- Hai scritto per blocchi di testo
che trattano ognuno un
argomento specifico e sono
preceduti da un titolo? SI/NO
- Hai controllato che tutte le parti
siano collegate tra loro e
soprattutto che quella che segue
sia legata con la precedente?
SI/NO
- Hai fatto attenzione a che siano
presenti solo informazioni che
c’entrano con gli scopi della
relazione? SI/NO
- Hai usato per scrivere un
linguaggio semplice e chiaro?
SI/NO
- Hai fatto sufficiente uso di
termini del lessico delle Scienze
dell’educazione? SI/NO
- Hai scritto tutto il testo in modo
impersonale, usando la terza
persona? SI/NO
- Hai parlato delle motivazioni,
legate al tuo percorso di studi,
che ti hanno spinto a scegliere
quel particolare tirocinio? SI/NO
- Hai svolto nella relazione
un’analisi sull’adeguatezza della
tua preparazione iniziale ad
affrontare l’esperienza e sulle
difficoltà incontrate? SI/NO
- È presente nella relazione un
tuo giudizio personale sulle
attività che hai svolto? SI/NO
- Hai chiarito e discusso i
collegamenti tra l’esperienza di
tirocinio e il tuo percorso di studi?
SI/NO
- Hai svolto un’analisi delle
competenze, delle capacità,
acquisite nel corso
dell’esperienza e di quelle che
sarebbe utile possedere? SI/NO
- Hai scritto nella conclusione,
una valutazione globale
dell’esperienza che considera gli
obiettivi di partenza? SI/NO
- La tua relazione è almeno di 5
pagine, più la copertina? SI/NO
- È presente una pagina iniziale
con i tuoi dati e le tue generalità?
SI/NO
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Guida alla scrittura della relazione di tirocinio