Università degli Sudi di
MACERATA
LEGISLAZIONE
primaria e secondaria
riferita all’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
(Infanzia e Primaria)
LEX 4
1
prof. Giovanni Soldini
Lex 4
3 giugno 2014
2013
*22/11/2012
Ultimissime HD
Senato
DDL – AUTISMO
Regioni
Linee Guida AUTISMO
Conferenza Stato-Regioni
27 maggio 2014
Senato
CONTINUITA’ didattica insegnanti SOSTEGNO
14 maggio 2014
Palazzo Chigi
Linee guida TERZO SETTORE
16 marzo 2014
Salvatore Nocera
Autovalutazione – Inclusione – DPR 80/2013
11 marzo 2014
Nota Prot.n. 1586
Scuola in OSPEDALE e a domicilio
18 febbraio 2014
INVALSI
Prove Invalsi 2014 - BES
6 febbraio 2014
Nota Prot.n. 362
L. 128/2013 - Assunzioni SOSTEGNO
3 gennaio 2014
Nota USR
Lombardia
BES
2
Ultimissime HD
12 novembre ‘13 MIUR
Integrazione – DATI STATISTICI
4 ottobre 2013
DPR
Programma biennale
diritti e l'integrazione persone con disabilita'.
19 settembre ‘13
Nota n. 4902
sindrome di DOWN. Validità certificazioni
27 giugno 2013
Nota n. 1551
Piano Annuale per l’Inclusività –
Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013
3
Sindrome di DOWN

Nota n. 4902 19 settembre ‘13
Validità certificazioni
...le istituzioni scolastiche possono ritenere
valide, ai fini scolastici e, quindi, per
l’assegnazione dei docenti per le attività di
sostegno, le certificazioni rilasciate dai
medici di base, ai sensi della citata
normativa, agli alunni con sindrome di Down.
4
...DOWN...
“... Le persone con sindrome di Down, su richiesta
corredata da presentazione del cariotipo, sono dichiarate,
dalle competenti commissioni insediate presso le aziende
sanitarie locali o dal proprio medico di base, in situazione
di gravità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio
1992, n. 104, ed esentate da ulteriori successive visite e
controlli (art. 94 L. 289/2002 )
5
AUTISMO
•3 giugno 2014 –
la 7a Commissione del Senato esamina i disegni di legge:
•DE POLI. – Norme per la prevenzione, la cura e la
riabilitazione dell’AUTISMO e disposizioni per l’assistenza
alle famiglie delle persone affette da questa malattia (344)
+ altri DDL simili
6
...Autismo...
Solo 6 REGIONI
hanno recepito lo schema di Accordo Stato-Regioni del
22.12.2012
“Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento
della qualità e dell'appropriatezza degli interventi
assistenziali nel settore dei
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS),
con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico”.
Molise, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto
7
...Autismo...
Linee di indirizzo
Disturbi dello Spettro Autistico
Autismo, Sindrome di Asperger, Sindrome di Rett, Disturbo Pervasivo dello
Sviluppo Non Altrimenti Specificato (DPS-NAS), Disturbo Disintegrativo
dell’Infanzia
Esordio precoce: 3 anni
Triade di SINTOMI: ambito SOCIALE,
8
COMUNICATIVO,
COMPORTAMENTALE (stereotopie...)
Nell’autismo grave è frequente l’associazione con il
ritardo mentale, con l’epilessia e i disturbi del sonno.
...autismo...
Rapporto di 4:1
MASCHI/FEMMINE
1:270
Piemonte
1: 286 Emilia-Romagna
significativa componente genetica
intervento abilitativo tempestivo, intensivo, e strutturato...
con adeguate strategie terapeutiche, abilitative-riabilitative ed educativodidattiche speciali, prima di ricorrere al trattamento farmacologico
9
...costi autismo...
3,2 milioni di dollari per la società e per le famiglie, nell’arco di vita
(perdita di produttività e assistenza)
 interventi in età evolutiva mirati, specialistici ed intensivi, negli ambienti di
vita normale (scuola e famiglia), e quelli in età adulta, finalizzati al mantenimento
delle abilità acquisite,
per ridurre i costi !
MA... non vi è uniformità di approccio alla gestione dei pazienti autistici nelle
Regioni (cfr. LEA – Livelli Essenziali di Assistenza)
10
...Intervento precoce a scuola!
Sono essenziali il raccordo e il coordinamento tra i vari settori sanitari coinvolti
così come l’integrazione tra gli interventi sanitari e quelli scolastici,
educativi e sociali, tra servizi pubblici e servizi del privato e del privato sociale,
le famiglie e le loro Associazioni.
L’intervento psicoeducativo raggiunge la sua massima efficacia se esercitato
nell’ultimo anno di asilo nido e nella scuola dell’infanzia:
perciò è essenziale una vera integrazione dei servizi sanitari con quelli scolastici
e quelli sociali.
In questo periodo di vita si può preparare l’ingresso nella scuola dell’obbligo,
facendo sì che il bambino acquisisca le abilità di base che gli consentano una
proficua inclusione nelle scuole elementari.
11
...chi fa che cosa ...
SSN:
diagnosi precoce, protocollo diagnostico, trattamenti individualizzati
e costantemente valutabili , équipe specialistiche, piani di formazione...
Sanità, SCUOLA, Sociale:
Unità Valutativa Multidimensionale,
Elaborazione del PAI (Piano di Assistenza Individuale) e del PEI in età scolare
Coordinatore psicopedagogico quale referente per ogni bambino autistico
Case-Manager che supervisione il giovane-adulto (dopo la scolasrizzazione)
Parent training
Interventi in CONTINUITA’ per l’intero ciclo della vita
Strutture diurne e strutture residenziali...
12
DPR
4 ottobre 2013
(GU n.303 del 28-12-2013)
Adozione del programma di azione biennale
per la promozione dei diritti e l'integrazione
delle persone con disabilita’
La ratifica italiana della Convenzione sui diritti delle Persone con Disabilità
dell'ONU (L.18/2009) ha aperto un nuovo scenario di riferimento giuridico,
culturale e politico. Da quel momento le persone con disabilità non devono
più chiedere il riconoscimento dei loro diritti, bensì sollecitare la loro
applicazione e implementazione, sulla base del rispetto dei diritti umani. Le
persone con disabilità divengono parte integrante della società umana e lo
Stato italiano deve garantire il godimento di tutti i diritti contenuti nella
Convenzione per sostenere la loro «piena ed effettiva partecipazione alla
società su base di uguaglianza con gli altri»
13
7 linee d’azione
Linea di intervento 1 Revisione del sistema di accesso, riconoscimento/certificazione della
condizione di disabilità e modello di intervento del sistema socio-sanitario
2 - Lavoro e occupazione (cfr. IPSIA “F.Corridoni” – ISFOL)
3 - Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e
l’inclusione nella società
4 - Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità
5 - Processi formativi ed inclusione scolastica. Potenziare l'inclusione
scolastica degli alunni con BES prevedendo sistematicamente il
coinvolgimento di tutti gli operatori scolastici
6 - Salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione
7 - Cooperazione internazionale. L’obiettivo è la formulazione di un Piano
di azione per le persone con disabilità della Cooperazione Italiana
14
Linee guida per una riforma del
TERZO SETTORE
Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo !
Costruire un nuovo Welfare partecipativo
Valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito
nell’economia sociale...
Premiare con adeguati incentivi i comportamenti donativi o comunque
prosociali dei cittadini e delle imprese
15
Linee guida...
•Ricostruire le fondamenta giuridiche,
definire i confini e separare il grano dal loglio.
•Valorizzare il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale.
•Far decollare davvero l’impresa sociale
•Assicurare una leva di giovani per la “difesadella Patria” accanto al servizio
militare: un Servizio Civile Nazionale universale ...
•Dare stabilità e ampliare le forme di sostegno economico, pubblico e privato,
degli enti del terzo settore
16
CONTINUITA’ didattica
insegnanti SOSTEGNO
Il 27 maggio 2014 la 7a Commissione Senato affronta l’affare “Diverse forme di
disabilità presenti nella scuola ed esigenza di assicurare la continuità didattica
degli insegnanti di sostegno”
L. 128/2013 - Assunzioni SOSTEGNO
con il D.L. 104/2013
“Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”,
è stato previsto un piano di assunzione che nei prossimi tre anni stabilizzerà
26.684 insegnanti di sostegno
4.447 nell’a.s. 2013/14,
13.342 nell’a.s. 2014/15
8.895 nell’a.s. 2015/16 –
in più rispetto al contingente per le nomine in ruolo autorizzato ogni anno.
17
Roma, 12 novembre 2013
alunni con disabilità:
dai 202.314 dell’anno scolastico 2012/2013
ai 209.814 del 2013/2014 (+3,7%).
docenti di sostegno:
dai 101.301 del 2012/2013
ai 110.216 del 2013/2014 (+8,8%).
18
Il rapporto docenti/alunni è, in media, di 1 a 2
e il personale è sempre più stabile...
Una risposta concreta alle esigenze di 52.000 alunni che oggi non avevano la
garanzia di mantenere lo stesso docente da un anno all’altro.
Palazzo Chigi,
14 maggio 2014
Autovalutazione – Inclusione
DPR 80/2013
.
DPR n° 80/13: Regolamento sul sistema nazionale di valutazione
in materia di istruzione e formazione.
Quando ?
Dal 1° settembre 2014 (???) si avvierà la valutazione della qualità del sistema di
istruzione, attraverso l’autovalutazione e la valutazione esterna della qualità
delle singole scuole.
Cfr. AU.MI. – QUADIS- QUIS–
Chi?
INVALSI, INDIRE, Ispettori Tecnici del MIUR
Come?
...non solo risultati del profitto (come avviene con le prove INVALSI), ma
riguarderà anche i processi di educazione ed istruzione, nonché le risorse
strutturali ed operative di ogni singola classe e di ogni singola scuola.
19
Valutazione e Autovalutazione
Quali indicatori?
Gli esperti formuleranno degli indicatori che permetteranno di
effettuare tale valutazione.
Le associazioni degli alunni con disabilità hanno già chiesto al MIUR,
tramite l’Osservatorio Scolastico ministeriale, la formulazione di
indicatori
20
strutturali,
di processo
di risultato,
PRIMA
DURANTE
DOPO
concernenti l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità che
entrino nel numero degli indicatori generali per la valutazione del
sistema di istruzione
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
BILANCIO SOCIALE
Nota 11 marzo 2014,
Prot.n. 1586
Scuola in OSPEDALE
e a domicilio
Piano di riparto delle risorse finanziarie a.s. 2013/14 (circa € 2,5 ML)
+ CHIARIMENTI !
La scuola in ospedale costituisce un SERVIZIO PUBBLICO,
è scuola a tutti gli effetti!
Il centro del
sistema
formativo è
l’ ALUNNO
MALATO
21
E’ scuola fuori dalla scuola !
Va documentato e valutato dalle sezioni ospedaliere
Va registrato e certificato dalla scuola di provenienza.
Scuola in OSPEDALE
DPR 122/09 –
Frequenza ¾ orario annuale personalizzato
Art. 14 - DEROGHE ... a condizione che tali assenze non pregiudichino,
a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere
alla valutazione degli alunni interessati”
Nota 27 ottobre 2010, n. 7736
[...] Alunni in ospedale ovvero in casa per periodo anche non continuativi...:
E’ del tutto evidente che tali periodi non possono essere considerati
alla stregua di ordinarie assenze, ma rientrano a pieno titolo nel tempo
scuola...”
22
il DS della sezione ospedaliera
•Presa in carico
•Acquisizione documentazione scuola di provenienza
... Offerta formativa, percorso di apprendimento,
... COMPETENZE da sviluppare e far acquisire...
•ORGANIZZAZIONE flessibile,
(anche mesi estivi ... con docenti volontari!)
interdisciplinare
+ TECNOLOGIE
 è importante che il percorso ospedaliero sia
analiticamente descritto e certificato !
Il REGISTRO ELETTRONICO può aiutare in questa
23 esigenza di documentazione !
DPR 122/09
Art.11 - Valutazione degli alunni in ospedale
1. Per gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di
istruzione funzionanti in ospedali o in luoghi di cura, i docenti che impartiscono i
relativi insegnamenti trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di
conoscenza in ordine al percorso formativo individualizzato attuato dai predetti
alunni, ai fini della valutazione periodica e finale.
2. Nel caso in cui la frequenza dei corsi di cui al comma 1 abbia una durata
prevalente rispetto a quella nella classe di appartenenza, i docenti che hanno
impartito gli insegnamenti nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa
intesa con la scuola di riferimento, la quale fornisce gli elementi di valutazione
eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si procede
quando l’alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi,
deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse.
24
CM 16 luglio 2012, n. 60
E’ convinzione unanime, dentro e fuori la scuola in ospedale, che l’insegnamento
in ospedale e a domicilio rivesta carattere di complessità e che richieda
l’esercizio di competenze plurime, in quanto l’esercizio della funzione docente si
esplica in contesti ad alta intensità emotiva e in spazi condivisi con
operatori di altri servizi e istituzioni
Perché la relazione educativa sia efficace, deve saper leggere e comprendere i
bisogni degli allievi, pianificare gli interventi con la massima flessibilità possibile,
deve essere pronto a modificare il piano educativo in presenza di nuove
situazioni e nuovi bisogni, deve padroneggiare metodi attivi, centrati sulla
persona, e didattiche modulari e brevi, deve continuamente raccordarsi con la
scuola e con il piano formativo della classe di provenienza.
25
Rischio BURN-OUT !
https://pso.istruzione.it
Informazione e formazione:
far conoscere il modello organizzativo della scuola ospedaliera
 nel portale saranno presto disponibili:
-Modulo di FORMAZIONE DI BASE
-Modulo di FORMAZIONE CONTINUA on the job
26
BES
Piano Annuale per l’Inclusività –
Direttiva 27 dicembre 2012
C.M. n. 8/2013
Il concetto di BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI si basa su una
VISIONE GLOBALE DELLA PERSONA,
secondo il modello
ICF:
-Profilo di funzionamento
– Analisi del contesto
Le difficoltà degli studenti NON sono ASSOLUTE
e/o NON risiedono in essi stessi,
ma nell’incontro
tra le CARATTERISTICHE DELLO
STUDENTE e l’AMBIENTE
 OSSERVAZIONE attenta…
27



Si sposta l’attenzione
dalle procedure di CERTIFICAZIONE
alla rilevazione dei BISOGNI della
PERSONA
•L. 104/1992
 certificazione
•L. 170/2010
 certificazione
•L.53/2003 : difficoltà diagnosticate ma non certificate, o borderline
 personalizzazione
•CM 6.3.2013: dovere per tutti i docenti realizzare la
PERSONALIZZAZIONE del processo formativo di ogni alunno
DPR 275/99: per determinare il curricolo occorre “partire
dalle esigenze formative degli alunni concretamente rilevate”
BES


Nota 22.11.2013
Distinzione tra
ORDINARIE difficoltà di apprendimento
GRAVI DIFFICOLTA’
DISTURBI DI APPRENDIMENTO
Evitare gli automatismi
Il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi
Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive
tipizzazioni… (appartenenza ad una categoria
nosografica o socioculturale)
“il” borderline
“lo” svantaggiato”
“lo” straniero
Non è importante definire CHI sono i BES,
ma bisogna CAMBIARE il MODO di INSEGNARE e di VALUTARE
Collegio Docenti…


Definire il curricolo in direzione inclusiva
Criteri della
INDIVIDUALIZZAZIONE
PERSONALIZZAZIONE
e della
(cfr. Indicazioni Nazionali 2012)

1)
2)
3)
CM 8/2013: le scuole devono “esplicitare nel POF l’impegno
programmatico per l’inclusione”:
Attenta lettura del grado di inclusività (autovalutazione)
Obiettivi di miglioramento
Ambiti di intervento:





insegnamento curricolare
Gestione delle classi
Organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici
Relazioni tra docenti, alunni e famiglie
Azioni di formazione e/o prevenzione
PAI
Piano Annuale per l’Inclusività
NON mero adempimento burocratico
 NON è sostitutivo o aggiuntivo al POF
… ma riflessione approfondita
su criticità e punti di forza
 Ipotesi di utilizzo funzionale di tutte le risorse
per incrementare il livello di inclusività nel
successivo a.s.

da redigere
al termine di ogni anno scolastico
…didattica…
Costruzione attiva della conoscenza
 Attivazione delle strategie personali
 Rispetto per i riti di apprendimento e stili cognitivi
 Clima della classe
 Riflessione metacognitiva sui meccanismi di
autoregolazione
+ ORIENTAMENTO = capacità di autodeterminarsi
 progetto di vita

…procedura
individuazione BES…
PDP... Fasi:

1.
2.
3.
4.
5.
6.
35
Si può giungere alla definizione di un PDP in
presenza di BES non certificati (cfr. Nota 22.11.2013)
Rilevazione e valutazione del bisogno
Definizione dei livelli di apprendimento
Difficoltà e punti di forza
Strategie di intervento: tempi, metodologia, strumenti compensativi
(cfr. DSA) e misure dispensative
Comunicazione e condivisione con la famiglia
(firma del DS, docenti CdC e famiglia)  CORRESPONSABILITA’
Tempi di verifica del Piano
Carattere di TEMPORANEITA’ del PDP
ATTENZIONE:
cautela con le misure dispensative!
NON si potrà procedere alla DISPENSA
dalle PROVE SCRITTE di LINGUA STRANIERA
se non in presenza di un
DISTURBO CLINICAMENTE DIAGNOSTICATO
(art. 6 DM 5669 del 12 luglio 2011)
Carattere di TEMPORANEITA’ del PDP
Firma del DS, docenti CdC e famiglia
 CORRESPONSABILITA’
Non è compito della scuola
certificare...
... Ma individuare gli alunni con BES per i quali
è opportuna e necessaria l’adozione di
particolari strategie didattiche!
La rilevazione di una mera difficoltà di
apprendimento NON dovrebbe indurre
all’attivazione di un percorso specifico con la
compilazione di un PDP !
37
Funzione BES d’Istituto

La Direttiva 27 dicembre 2012 NON fa
menzione della presenza di una figura
specifica d’Istituto riferita ai BES,
né la CM 8/13, né la nota 2563 del 22.11.13

AUTONOMA DECISIONE dell’istituzione Scolastica (cfr. FIS)
NON necessariamente docente di SOSTEGNO...
... è preferibile che sia un docente curricolare!
Funzioni: consulenza e informazione ai docenti,

rapporto con Enti, analizzare la documentazione, monitorare i
38
risultati, sito WEB,
formazione..cfr. DM 821/13
GLI
e
PAI
CM 8/13: “I compiti del GLHI si estendono alle
problematiche relative a tutti i BES”
 si chiamerà GLI (Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione)  predispone il PAI
Nota 22.11.13: COMPOSIZIONE:
funzioni strumentali, docenti sostegno, assistenti,
docenti “disciplinari”, genitori, esperti
istituzionali...
39
 Incontri “con cadenza – ove possibile – almeno mensile “
???????
Art. 17 OM 37/2014
Esami dei candidati con disabilità
prove equipollenti  Diploma !
•mezzi tecnici o modi diversi,
•contenuti culturali e professionali differenti.
In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato
abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del
diploma attestante il superamento dell'esame.
• NOMINARE personale esperto
Percorso differenziato
 Prove differenziate
 Attestazione
40
ESAME DI STATO 1° CICLO
Le prove d’esame differenziate hanno valore equivalente ai fini del
conseguimento del diploma – DPR 122/09 art.9 c.2
...Solo in particolari casi e qualora gli obiettivi del PEI non siano stati
raggiunti... È rilasciato un ATTESTATO DI CREDITI FORMATIVI (C.4)
DSA
tempi più lunghi, verifiche graduate, strumenti
compensativi, minor numero di esercizi...
Privilegiare il CONTENUTO rispetto alla FORMA
Lingue straniere: massima flessibilità e privilegiare
l’espressione orale
-
dispensa dalla lingua straniera scritta
Esplicita richiesta di dispensa nella CERTIFICAZIONE
Richiesta di dispensa da parte della famiglia (o studente)
Approvazione della dispensa da parte del CdC
41
ESONERO dalla lingua straniera scritta
... nei casi di particolare GRAVITA’
Esplicita richiesta di dispensa nella CERTIFICAZIONE
Richiesta di dispensa da parte della famiglia (o studente)
Approvazione della dispensa da parte del CdC
Percorso differenziato
 Prove differenziate
Attestazione
(art. 13 DPR 323/98)
42
ATTENZIONE: Latino e Greco sono lingue classiche, NON lingue straniere
NON sono previsti né la dispensa dalla lingua scritta,
né l’esonero dall’apprendimento scritto e orale delle stesse!
valutazione di BES


Valutazione FORMATIVA, non solo sommativa
Valutazione GLOBALE e MULTIFATTORIALE,
non parcellizzata e segmentata
–
–
–
–
43
Livello di partenza
Risultati raggiunti
Livelli essenziali di apprendimenti previsti per la
classe = OBIETTIVI IRRINUNCIABILI, ESSENZIALI
Competenze acquisite
GLIR
GLIP
CTS
CT I
GLHR
44
GLHI
G L I
GLHO
Rete territoriale
(*Direttiva
27.12.2012)
Sarà cura degli USR
operare il raccordo tra i CTS e i GLIR,
oltre che raccordare i GLIP con i nuovi organismi
previsti nella presente Direttiva.
CTS
-Centri Territoriali di Supporto: 1/provincia
CTI
- Centri Territoriali per l’Inclusione, distretto sociosanitario
GLH
di rete o distrettuali
GLHI  GLI
a livello di singola scuola
45
Glossario
CTI: Centri territoriali per l’inclusione (ex CTRH, Centri Territoriali di
Risorse per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità) presenti a
livello di distretto socio-sanitario.
CTS: Centro Territoriale di Supporto presente in ogni provincia della
Regione; elemento di coordinamento e raccordo territoriale per tutte le
attività riguardanti l’inclusione.
GLI: Gruppo di lavoro per l’Inclusività previsto dalla CM n. 8/2013 che
46
sostituisce il GLHI. Tale gruppo ha il compito di rilevare la presenza dei
BES nell’istituto, raccogliere e documentare gli interventi didatticoeducativi, fornire consulenza e supporto ai docenti; effettuare una
rilevazione e un monitoraggio del livello di inclusività dell’istituto, ed
elaborare un Piano annuale per l’Inclusività (PAI) entro il 30 giugno di ogni
anno scolastico.
GLIR: gruppo di lavoro interistituzionale regionale
per l’integrazione scolastica.
Definisce le linee di indirizzo regionale per l’integrazione degli alunni
disabili e per gli alunni in situazione di BES;
si raccorda con i GLIP attraverso il referente USRL e i referenti UST/AT.
GLIP: gruppo di lavoro interistituzionale provinciale per l’integrazione
scolastica.
Definisce le linee di indirizzo provinciali per l’integrazione scolastica degli
alunni disabili si raccorda con il GLIR attraverso i referenti UST e USRL e
con il CTS.
UST / AT: Ufficio Scolastico Territoriale / Ambito Territoriale.
E’ un ufficio periferico dell’Ufficio Scolastico Regionale
47
PAI
Piano annuale dell’Inclusività
riferito a tutti gli alunni con BES,
da redigere al termine di ogni anno scolastico (Delibera Collegio dei
Docenti entro il 30 giugno)
e inviare a USR (AT) nonché ai GLIP e al GLIR,
e alle altre istituzioni territoriali (come da Accordi di Programma o altre
specifiche intese con gli Enti Locali (C.M. del 6 marzo 2013)
48
PDP
Piano didattico Personalizzato
E’ uno strumento di progettazione che
“ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo
un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti(…).
...attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato ...
deliberata in Consiglio di classe (o team docenti )
...firmato dal Dirigente scolastico
dai docenti e dalla famiglia.
... includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia
nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali,
(Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012).
PEI
Piano Educativo individualizzato
49
è il documento nel quale vengono descritti
gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro,
predisposti per l'alunno in situazione di handicap,
in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto
all'educazione e all'istruzione (di cui all’art. 12 L.104/92)
... ed ora...
Buon lavoro !!!
50
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Ultimissime HD - alfabetico dei docenti 2009