n° 78 / OTTOBRE 2014
insieme
NotiziE dAlla Banca di Credito Cooperativo di
Vignole E MONTAGNA PISTOIESE
EDITORIALE
Pubblicazione edita dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e Montagna Pistoiese: Via IV Novembre 108, Olmi Quarrata (PT).
Registrazione tribunale di Pistoia N° 13/1993. Spedizione in abb. postale 70% filiale di Pistoia. Contiene I.P.
Il nostro rapporto
privilegiato con le persone
PAGINA DEL DIRETTORE
Il valore creato dalla Banca
nei numeri del Bilancio
di Coerenza
VITA DELLA BANCA
La Banca compie 110 anni:
festeggia con noi!
I NOSTRI INTERVENTI
Scala il caro scuola
Le convenzioni con la Figc
LA FONDAZIONE
Conclusa l’ottava edizione
del Campus scientifico
Il Futuro Presente
IL PERSONAGGIO
Mariapia Veladiano
Germano Pacelli
il territorio
La bozza pratese
banca e clienti
La nuova banconota
da 10 euro
Presente nel tuo futuro dal 1904
in questo numero
In copertina
una veduta absidale dell'Abbazia
di San Salvatore in Agna, Montale.
1 EDITORIALE
• Il nostro rapporto privilegiato con le persone
2 PAGINA DEL SOCIO
• Una bella storia scritta insieme • Gite sociali • Un ottimo servizio anche il sabato
4 PAGINA DEL DIRETTORE
• Il valore creato dalla Banca nei numeri del Bilancio di Coerenza
6 vita della banca
Insieme
N° 78 - Ottobre 2014
Pubblicazione edita dalla Banca di
Credito Cooperativo di Vignole
e della Montagna Pistoiese
Registrazione Tribunale di Pistoia
n. 13/1993 - Spedizione in abbonamento
postale 70% filiale di Pistoia
Direttore Responsabile: Dario Zona
Comitato di Redazione:
Franco Benesperi, Paolo Biancalani,
Tiziano Caporali, Emanuela Ferri,
Sauro Romagnani, Elio Squillantini
HaNNO collaborato
a questo numero:
Andrea Altobelli,
Ennio Canigiani,
Alessandra Gabbani,
Elia Gargini,
Claudia Raffalli,
Lorenzo Risaliti.
redazione:
Via IV Novembre, 108 - Vignole (PT)
Tel. 0573 7070215 - Fax 0573 717591
ON LINE SU:
www.bccvignole.it
E-MAIL:
[email protected]
Progetto grafico:
Claim Communication, Firenze
Stampa:
Tipografica Pistoiese srl
Tiratura n° 6.000 copie
Chiuso in tipografia il 23/09/2014
• La Banca compie 110 anni: festeggia con noi!
• La nostra storia. Il fascismo e la liquidazione
12 I NOSTRI INTERVENTI
• La Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese mette a bando 62 Borse di studio
• È nato Bonus bebè • Vergaio di Prato, a Simone Bevilacqua il 34° Trofeo Fiaschi
• Le convenzioni con la Figc • Quarrata, al via la stagione teatrale
22 LA MOSTRA
• Fiesole e i Longobardi • Firenze, inaugurato il Museo Novecento
24 la fondazione
• Conclusa l’ottava edizione del Campus scientifico Il Futuro Presente
26 il personaggio
• Mariapia Veladiano • Germano Pacelli
32 il territorio
• Microcredito pistoiese, nel primo semestre erogati 238 mila euro
• La bozza pratese • Il carcerato, il piatto più antico di Pistoia, degno di un re
40 L’AZIENDA
• Toscana Spazzole Industriali • Unicoop Montagna Pistoiese
44 TURISMO INSIEME
• Tour Eolie • Cala Ginepro, la Sardegna dai mille colori
47 club giovani soci
• A Trento il quarto Forum nazionale dei giovani soci del Credito Cooperativo
53 banca e clienti
• La nuova banconota da 10 euro • Il mutuo della casa in parole semplici
60 BANCHE CON L’ANIMA
• Le Bcc isole di autonomia al servizio di famiglie e imprese
61 il mondo delle bcc
• Iccrea Banca e Iccrea BancaImpresa, approvate le semestrali 2014
63 MERCATI IN CIFRE
• Sintetica panoramica dei principali indici finanziari nazionali e internazionali
insiemeeditoriale
IL NOSTRO RAPPORTO PRIVILEGIATO CON LE PERSONE
di Giancarlo Gori
presidente
BCC Vignole e Montagna Pistoiese
Nonostante il perdurare della difficile congiuntura economica, la nostra Banca continua a essere un punto di riferimento sicuro e affidabile per la gran parte delle famiglie e
delle piccole e medie imprese che vivono e intraprendono
sui territori di competenza.
Una fedeltà che ci sprona a essere, sempre di più, la Banca
delle comunità e il volano per lo sviluppo locale, a conferma
del nostro ruolo insostituibile per la crescita del tessuto
socio-economico nel quale operiamo.
E questo a dispetto di quanti, anche di recente, hanno
presagito la fine delle banche di credito cooperativo, non
considerando che, senza il supporto delle BCC, tante
aziende sarebbero costrette a chiudere e tante famiglie
non avrebbero il sostegno adeguato per superare questo
momento di particolare crisi.
Le BCC, e fra queste la nostra Banca, sono rimaste le
uniche banche del territorio che hanno un rapporto diretto
e privilegiato con le persone, convinte come sono che al
centro della propria azione debbano sempre essere messe
le persone nella sua interezza, considerate non solo soggetti che producono ma un’entità unica e originale, fatta di
relazioni e di interessi personali che vanno ben oltre l’ambito lavorativo.
Ecco, quindi, la nostra vocazione di banca locale, che
raccoglie e impiega, per accompagnare la crescita delle
comunità locali, reinvestendo sul territorio almeno il 95%
del risparmio affidatoci dai clienti, attualizzando un modello
di business unico e privo di speculazione privata, che fonda
le proprie radici sul legame indissolubile con le persone.
Per questi motivi, ci resta difficile immaginare l’economia
dei nostri territori senza la presenza di una BCC che sappia
interpretare i bisogni della propria clientela e fornire risposte
concrete e adeguate alle aspettative dei propri interlocutori.
EDITORIALE | 1
una bella storia
scritta insieme
C.TOCI/GLICASTUDIO
TIPOGRAFICA PISTOIESE (PT)
di Emanuela Ferri, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
3, 4 e 5 OTTOBRE 2014 (venerdì, sabato e domenica)
“La tre giorni del Socio” presso la Cattedrale (Area ex Breda) di Pistoia
Ti aspettiamo!
Alcuni dati sui soci
al 31 AGOSTO 2014
INVIACI
LA TUA
MAIL
Abbiamo superato la soglia di 6.000 soci
Totale soci n.
6 0 6 3
Di cui:
Persone fisiche/ditte individuali
4 8 0 6
Persone giuridiche
1 2 5 7
Sei un socio o un cliente e vuoi essere
aggiornato in tempo reale sui prodotti,
sulle gite, sulle iniziative e le opportunità che la Banca può offrirti? Consulta il sito internet www.bccvignole.it
e inviaci la tua e-mail all’indirizzo
[email protected]
Periodicamente riceverai la nostra
newsletter e manterrai così un filo diretto con la tua Banca!
pagina del socio | 2
23/06/2012
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30/06/2012
SPEDALINO
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07/07/2012
GENNAIO 2015
... e nell’inverno, prepara crema solare, ciabatte e pareo! La vostra Banca sta
già pianificando la meta del prossimo inizio anno 2015… Dopo i festeggiamenti
della Befana, tutti pronti per intraprendere il viaggio in direzione di CAPOVERDE,
CARAIBI, MESSICO ...?
La meta al momento è da decidere ma la cosa certa è che sarà una settimana
da sogno in un villaggio con possibilità di affascinanti escursioni!
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QUARRATA
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SPEDALINO
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A
A= aperto
pagina del socio | 3
04/09/2010
31/07/2010
17/07/2010
10/07/2010
03/07/2010
19/06/2010
12/06/2010
05/06/2010
29/05/2010
22/05/2010
15/05/2010
08/05/2010
17/04/2010
13/12/2014
10/04/2010
06/12/2014
27/03/2010
29/11/2014
22/11/2014
20/03/2010
15/11/2014
13/03/2010
08/11/2014
06/03/2010
25/10/2014
27/02/2010
18/10/2014
20/02/2010
11/10/2014
13/02/2010
04/10/2014
A A A A
Già da tempo la nostra BCC
offre ai soci e ai clienti il
valore aggiunto dell’apertura
dei propri sportelli il sabato
mattina. Per razionalizzare
l’affluenza e poter offrire un
servizio sempre migliore, il
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della Banca ha predisposto
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ciamo per il periodo fino a
AA
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2014.
06/02/2010
30/01/2010
23/01/2010
27/09/2014
19/07/2014
SABATO
16/01/201
0
20/09/2014
12/07/2014
28/07/2012
21/07/2012
14/07/2012
UN OTTIMO SERVIZIO… ANCHE IL SABATO
A= aperto
A
A
GITE SOCIALI
IL VALORE CREATO DALLA BANCA
NEI NUMERI DEL BILANCIO DI COERENZA
di Elio Squillantini, direttore generale Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Il 12 settembre scorso è stato presentato il bilancio sociale 2013 che quest’anno ha
assunto il nome di “Bilancio di Coerenza”.
È stato un appuntamento importante, utile a comprendere in modo approfondito le
numerose attività poste in essere dalla nostra Banca per i propri soci e per il territorio
di riferimento.
Il “valore” creato durante un intero anno non può essere rappresentato in maniera
esaustiva dal bilancio di esercizio, il quale deve attenersi a precise norme civili e di
vigilanza, per rappresentare nel modo più veritiero e trasparente possibile la situazione economica, finanziaria e patrimoniale, senza prendere però in considerazione
le numerose iniziative di supporto alla collettività, che rappresentano invece ulteriore
“valore” intangibile e quindi non evidente nella rappresentazione arida dei numeri.
Quello che segue nella pagina accanto è comunque un tentativo di concretizzare le
iniziative assunte nei confronti di tutti i propri portatori d’interessi, indicando numericamente ogni intervento effettuato che, per il valore che esso rappresenta in un
momento così difficile per le aziende, le famiglie e le associazioni, non può esprimere
l’importanza che invece dovrebbe essergli riconosciuta.
PAGINA DEL DIRETTORE | 4
Il Conto economico riclassificato
Al fine di evidenziare i vantaggi economici
che la Banca ha prodotto a favore dei diversi
portatori di interessi, contribuendo alla crescita dei soci, dei clienti, dei fornitori, dei collaboratori e, quindi, allo sviluppo del territorio, si rappresenta nello schema che segue la
grandezza costituita dal valore aggiunto che
deriva dalla riclassificazione del conto economico 2013, pari ad euro 15.404.422,54.
Dal prospetto di conto economico riclassificato si evince che i ricavi netti composti da
interessi, commissioni, dividendi, utili netti su
titoli e derivati e altri proventi di gestione si
sono attestati al valore di € 50.557.428,48.
Tale ammontare, decurtato dei componenti
negativi costituiti da interessi, commissioni,
spese amministrative (€ 5.799.022,10 di cui
€ 3.043.179,28 a fornitori locali), rettifiche
di valore nette su crediti e dagli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, residua
per un importo di € 16.230.538,87 che rappresenta il “valore aggiunto caratteristico lordo”.
Al netto degli ammortamenti rilevati sulle attività materiali e immateriali, nonché del risultato negativo risultante dalla cessione o
dismissione di immobilizzazioni, si perviene al
risultato positivo di € 15.404.422,54 che costituisce il “valore aggiunto globale netto”.
La ripartizione di tale valore aggiunto evidenzia che un importo significativo, pari ad
€ 1.788.440,28, è stato destinato ad imposte e tasse indirette, nonché ad esborsi per
spese pubblicitarie per iniziative o sponsorizzazioni di eventi sul territorio di competenza per € 461.157,94.
L’utile netto dell’esercizio che residua dopo
la decurtazione delle spese per il personale e delle imposte sul reddito è pari ad
€ 1.523.409,68.
PAGINA DEL DIRETTORE | 5
LA BANCA COMPIE 110 ANNI: FESTEGGIA CON NOI!
La Banca di Credito Cooperativo di Vignole
e della Montagna Pistoiese festeggia i 110
anni con un ricco calendario di iniziative
aperte agli oltre 6000 soci e a beneficio del
territorio di riferimento. Gli eventi clou delle manifestazioni, all’insegna dello slogan
“Una bella storia scritta insieme”, saranno
concentrati nel week-end del 3, 4 e 5 ottobre (pochi giorni prima dell’anniversario
della fondazione, avvenuta il 12 ottobre
1904), quando presso la Cattedrale (area
ex Breda) di Pistoia si terrà la 3 giorni del
Socio.
La 3 giorni del Socio
Durante la tre giorni sarà organizzata una
mostra-mercato: oltre 30 aziende socie,
di vari settori (vedi box con i nomi) avranno
la possibilità di allestire uno stand, messo a
disposizione dalla Banca, e far conoscere
i propri prodotti e servizi. Sarà inoltre allestita una mostra antologica che attraverso
documenti, fotografie e oggetti in esposizione, ripercorrerà la storia della Banca, la
più antica Cassa Rurale ed Artigiana della
provincia di Pistoia.
Nello spazio Giovani Soci, i ragazzi del
Club cureranno uno sportello informativo
sui temi del “fare impresa”, promuoveranno un incontro su temi psicosociali e
proietteranno le interviste doppie in stile
“Le Iene”, realizzate per festeggiare la ricorrenza dei 110 anni.
Le tre giornate, a ingresso libero, saranno poi animate la sera da spettacoli offerti dalla Banca: venerdì 3 ottobre - giorno
dedicato al Club Giovani Soci, che alle 21
presenterà il bilancio dei suoi primi 3 anni di
attività - salirà sul palco la rock band pistoiese Gatta ci ‘ova; sabato 4 ottobre alle
21,30 spazio al cabaret con il comico di
Zelig e Colorado Gianfranco Phino, mentre domenica 5 ottobre alle 21,30 si esibirà
in concerto il gruppo L’isola di Uait, che
VITA DELLA BANCA | 6
riproporrà la musica e i successi degli anni
Sessanta.
Previste anche iniziative per la famiglia e
per i più piccoli: nei tre giorni sarà presente
uno spazio ludoteca; sabato e domenica pomeriggio, dalle 16 alle 18, Peppa Pig
porterà la merenda ai bambini.
Sabato pomeriggio alle 15,30 un bus navetta partirà dalla Cattedrale ex Breda per
portare i bambini dai 6 agli 11 anni in visita
al laboratorio di biodiversità dello zoo
di Pistoia. Il rientro è previsto alle 18,30
quando si terrà la premiazione del concorso video “Il mio paese 110 anni fa...o
giù di lì”, a cui hanno partecipato gli alunni
delle classi seconde delle scuole medie di
Vignole, Quarrata, San Marcello Pistoiese
e Cutigliano. In occasione del 110° anniversario della Banca, i ragazzi, accompagnati dai loro docenti, sono stati chiamati
a realizzare un video-clip, anche attraverso
telefoni cellulari e tablet, che racconti l’evoluzione del loro paese in oltre un secolo,
focalizzando l’attenzione su ciò che vi è
dietro il quotidiano, sulla memoria e sui valori, cogliendo quanto questi possano essere riscoperti, acquisiti e trasmessi con le
nuove tecnologie verso il futuro. Nel corso
della premiazione saranno proiettati anche
i video realizzati dai ragazzi, che saranno
poi trasmessi anche dalle emittenti televisive locali.
Due progetti per la Montagna
pistoiese
In occasione dei 110 anni, la Banca ha finanziato inoltre due progetti per la montagna pistoiese: il primo riguarda la mappatura dei sentieri di montagna, nell’ambito di un intervento di riordino e sistemazione promosso dal Cai di Maresca. Nelle
località di San Marcello, Pontepetri, Campotizzoro, Rifugio del Montanaro, Casetta
de’ Pulledrari e Pratorsi/Pian dei Termini
saranno collocate sei bacheche in legno
e altrettanti pannelli per indicare i sentieri
e le bellezze naturalistiche della montagna
pistoiese. Il secondo progetto riguarda la
donazione di sette rilevatori di monossido di carbonio per dotare tutti i punti
di emergenza della Montagna Pistoiese
(Abetone, Cutigliano, Campotizzoro, Maresca, San Marcello, Sambuca e Prunetta) di
questi utili strumenti.
Teatro e solidarietà
Il programma di manifestazioni prevede anche la presentazione del volume strenna sulle chiese del Montalbano (sabato
11 ottobre, alle ore 16, presso l’auditorium
Marcello “Cesare” Fabbri), e due spettacoli
teatrali presso il teatro Moderno di Agliana offerti ai soci: sabato 18 ottobre alle ore
21 la Loggetta Casini presenterà “Cercasi erede”, commedia brillante in tre atti di
VITA DELLA BANCA | 7
Luciano Longhi; sabato 15 novembre alle
ore 21 Gad Pistoia porterà in scena “Gran
caffè concerto Italia” di Franco Checchi, uno spettacolo di prosa e musica con
testi e canzoni degli anni Trenta-Quaranta
nell’adattamento teatrale in due tempi ispirato all’opera letteraria di Achille Campanile
e altri umoristi del Novecento. In occasione
dei due spettacoli teatrali, a ingresso gratuito, la Banca promuoverà altrettante raccolte fondi in favore, rispettivamente, della
Fondazione Meyer e di Dynamo Camp.
Le rappresentazioni teatrali sono riservate ai soci e ad un solo accompagnatore.
Per partecipare occorre ritirare il biglietto
presso la filiale di riferimento o durante la 3
giorni del Socio.
Domenica 12 ottobre il giorno del
110° anniversario di fondazione della Banca sarà festeggiato con un incontro presso
l’auditorium Cesare Fabbri alla presenza di
istituzioni, autorità locali e i rappresentanti
della Federazione regionale e nazionale del
credito cooperativo.
Il programma completo delle iniziative per i
110 anni della Banca è consultabile sul sito
www.vignole110.it.
LE AZIENDE PROTAGONISTE DELLA MOSTRA-MERCATO
La mostra mercato che sarà allestita all’interno della Cattedrale ex Breda durante
la Tre giorni del socio (venerdi 3, sabato 4 e domenica 5 ottobre) vedrà la
partecipazione di oltre 30 aziende del territorio, socie della Banca, attive nei
diversi settori: commercio, industria, artigianato, agricoltura e servizi. Di seguito
l’elenco completo delle imprese che avranno un loro stand alla mostra-mercato,
suddivise per comune in cui hanno sede. Sarà presente, con un proprio stand,
anche la Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese.
Quarrata: Branchetti Romano (mobili e arredi), Cappelli Claudio (divani e mobili imbottiti), Vannelli Lido (arredamenti artigianali), Fedi Automatismi (cancelli e serrande), Il Calesse (agriturismo e prodotti), Capecchi Katiuscia Oro
Kappa (oreficeria artigianale), Michelozzi.it (mobili e arredi), La Molina (produttori
cioccolata), Tosconova (mobili imbottiti), Vivai Mgf giardini (realizzazione giardini),
Gusto’s srl-Valerio ricevimenti (catering), Pacini Valentino Pacini falegnami (falegnameria artigianale), L’angolo del fiore (composizioni floreali), Foto Video Project
(servizi fotografici e video).
Agliana: Profumeria Fabbri Simonetta.
Pistoia: La Badia (birrificio artigianale), Tipografica Pistoiese (stampe digitali),
Norcineria Dima (norcineria artigianale), Toscodata (informatica), Gli Ori (casa
editrice), Illuminotecnica pistoiese (impianti elettrici), Atelier Bonaiuti (articoli di
pellicceria), CO.G.I.S (attività natatorie), Espresso Giada (Caffè).
Serravalle Pistoiese: Ricami Capecchi (biancheria), Tucci Ilva e Chiti David snc
- Labens (gadget personalizzati).
Prato: Compagnia della pietra (commercio legname), Compagnia della posa
(pavimenti), L’arcobaleno di Mario Ranocchi (oggetti e decorazioni artigianali),
Alimont (prodotti dolciari e varie), Penta (informatica).
Abetone: Il Baggiolo (prodotti alimentari).
Cutigliano: Sichi Emanuele Giocart (cartoleria e giocattoli).
Maresca: Gori Enzo & C (pasticceria artigianale).
Empoli: Fallani Caramelle dal 1926 (produzione caramelle), New Life di Grazzini
Giovanni (abbigliamento).
Vinci: Bianconi Group (caminetti-stufe).
VITA DELLA BANCA | 8
LA NOSTRA STORIA
IL FASCISMO
E LA LIQUIDAZIONE
Nella ricorrenza dei 110 anni dalla nostra
costituzione, ripercorriamo i momenti più
significativi della vita sociale della Banca.
I testi sono tratti dal volume Cent’anni di
progresso, di Alberto Cipriani, Edizioni Gli
Ori, 2004.
In questa sede si vogliono solo seguire le
vicende della Cassa di Vignole nel periodo
fascista: quelle che, proprio nell’anno della morte di don Flori (1933) portarono alla
liquidazione, i documenti descrittivi di tutti
i passaggi, gli uomini che tentarono - e riuscirono - a mantenere una qualche operatività bancaria finché non arrivò alla revoca
della liquidazione. La quale, a prescindere
dagli aspetti tecnici, aveva rappresentato
un vero passo all’indietro per le condizioni
economiche del territorio interessato.
L’esame dei verbali dei consigli d’amministrazione del primo dopoguerra dimostra
da un lato la difficoltà della Cassa a coprire le richieste che le pervenivano (do-
mande di prestito, o di proroga di cambiali), dall’altro la necessità di incoraggiare la ripresa dopo il periodo bellico, che
indubbiamente aveva messo in luce non
pochi problemi… La Cassa Rurale è principalmente Cassa agricola: somministra il
danaro occorrente ai soci per la compera
del bestiame e fa in modo che il fittavolo o
il piccolo possidente non siano costretti a
comprare le bestie a quattrini ripresi, come
si suol dire.
Le difficoltà del tempo emergono chiaramente in sede di presentazione del bilancio dell’anno 1932, che portava la perdita,
non poi rilevantissima, di 100 mila lire. Di
fronte al deficit, l’Ente fascista per le Casse agì con criteri riconducibili, almeno formalmente, a una corretta visione bancaria,
proponendo una misura correttiva che
forse avrebbe potuto evitare la liquidazione. Ma non tenne conto del fatto che gli
scopi assistenziali e mutualistici, la messa
a disposizione di danaro a basso interesse, elemento vitale per il graduale miglioramento delle condizioni di quell’economia
agricola, erano elementi che avevano sempre guidato l’azione della Cassa Rurale. La
cui assemblea, infatti, reagì calorosamente
alla proposta e la respinse, decidendo di
mantenere in vigore gli antichi criteri che
privilegiavano gli aspetti assistenziali piut-
Vignole. Il paese e la chiesa di S. Michele Arcangelo, anni Cinquanta.
VITA DELLA BANCA | 9
Quarrata. Il nuovo Palazzo comunale in una cartolina del 1942.
tosto di quelli gelidamente bancari: anche
a costo di dover andare incontro, come
a quel punto era chiaro, alla liquidazione.
La quale infatti fu proposta nel consiglio di
amministrazione del 30 aprile 1933, preso
atto che i tentativi esperiti per evitare la liquidazione non erano riusciti e che l’unico
mezzo suggerito era quello di affidarsi alla
Cassa di Risparmio.
L’ultimo atto fu quello dell’assemblea cui
vennero spiegate le ragioni della liquidazione, poi votata all’unanimità e che si concluse con un quasi patetico appello alla Cassa di Risparmio “perché risani l’azienda
nell’interesse della popolazione”. Appello
inutile perché sia la volontà politica prevalente, sia quella aziendale della Cassa di
Risparmio volevano che la “banchina” di
Vignole sparisse, come erano state eliminate altre simili.
Da allora ogni operazione avveniva tramite
l’agenzia degli Olmi della Cassa di Risparmio, che con tutta evidenza aveva assunto
un ruolo bancario egemone nella zona.
La vicenda della messa in liquidazione della
Cassa di Vignole, come si è scritto imposta
per precise motivazioni politiche e aziendalistiche, ma preceduta da un’offerta in cui
si chiedeva alla Cassa stessa di comportarsi come banca e non come istituto di
beneficenza, sta tutta nei termini descritti e
durò cinque lunghi anni, dal 1933 al 1938.
LA RIPRESA E LO SVILUPPO
DEL SECONDO DOPOGUERRA
La rinascita della Cassa, o almeno l’uscita
dallo stato di liquidazione che non è azzardato definire forzata, avvenne sul finire
dell’era fascista.
Le prime avvisaglie si colsero in un’assemblea generale ordinaria del 1938 in cui era
presente il rappresentante dell’Ente fascista di zona delle Casse Rurali. Quest’ultimo
espose le nuove disposizioni sulle Casse
e si soffermò “sulla funzione insostituibile
delle stesse”. Evidentemente qualcosa era
cambiata o stava cambiando, e gli uomini
della Cassa di Vignole colsero al volo l’oc-
VITA DELLA BANCA | 10
casione. Nella successiva assemblea straordinaria venne constatata la presenza di
56 soci che approvarono la revoca della
liquidazione.
Con la ripresa dell’attività, la “banchina”
assunse il nome di Cassa Rurale e Artigiana di Vignole. La nuova attività bancaria
iniziò con un attivo di 59.421,10 lire, “molto limitata”, come ebbe a dire il presidente
Saverio Fabbri, perché affidata a una sola
persona che fungeva da segretario e cassiere.
Il periodo di guerra vide le operazioni forzatamente contenute e che, nel 1940, svolgeva servizi solo nei giorni festivi. L’attività
era di pura sopravvivenza e per tutti i residui anni Quaranta la Cassa di Vignole svolse servizi limitati ma di immediata utilità per
i soci, come l’acquisto e lo smistamento di
merci per uso agricolo. Un’attività che nel
1951 comportò il richiamo da parte della
Banca d’Italia, che invitò la Cassa Rurale
ad essere più banca e meno consorzio per
gli acquisti collettivi.
Adeguatasi alle disposizioni impartite, si videro i risultati e con la metà degli anni Cinquanta crebbero i depositi e si incrementò
l’utile netto della banca.
Ma il vero e proprio sviluppo, in chiave mo-
derna, della Cassa di Vignole si verificò a
partire dai primi anni Settanta. La pianura
pistoiese protesa verso Firenze era divenuta sede di molte piccole ditte artigiane,
in gran parte legate al centro tessile di
Prato. La Cassa di Vignole era divenuta il
principale mezzo propulsore dell’economia
multiforme che aveva impetuosamente investito Quarrata e tutta la piana pistoiese.
E’ da quel momento che la Cassa, senza
dimenticare gli originali scopi solidaristici,
assunse la dimensione di banca moderna e si mosse con disinvoltura nel mutato
quadro economico.
Con gli anni Ottanta lo sviluppo della banca
divenne accelerato: nell’83 fu inaugurata
l’agenzia di San Michele Agliana, nell’84 i
dipendenti erano 21 e la Cassa ampliò il
suo territorio di competenza su Lamporecchio, Serravalle Pistoiese, Vinci e Prato; sempre nell’84 vennero installati i primi
bancomat; nell’87 c’erano oltre 30 dipendenti; nell’88 la Banca d’Italia autorizzò le
operazioni riguardanti l’export; nel ’91 furono aperte due agenzie in Prato, nel ’92
venne inaugurata la nuova, attuale sede.
Nel 2000 furono aperte l’area servizi finanziari e l’agenzia di Quarrata…
(2. Continua)
Red.
Quarrata. Via del Littorio, oggi Via Montalbano, cartolina degli anni Trenta.
VITA DELLA BANCA | 11
i nostri
interventi
Dedicato agli STUDENTI
CAMPAGNA 2014
SCALA IL CARO
SCUOLA
SCALA IL
CARO SCUOLA
Sconti alle famiglie socie per l’acquisto
di libri scolastici
La Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese ha rinnovato anche per quest’anno l’iniziativa “Scala il caro scuola”, che assegna contributi per l’acquisto di libri scolastici
ai soci della Banca e a tutti i giovani studenti
figli o nipoti in linea retta di soci della Banca.
La promozione, in collaborazione con numerose cartolibrerie dell’area in cui opera la
Banca, prevede lo sconto nell’acquisto di
testi per le scuole medie e superiori, compresi i dizionari e gli atlanti. La Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese applica uno
sconto medio del 20% calcolato sui valori
di spesa indicati dal Ministero dell’Istruzione; il restante 5%, calcolato sulla spesa sostenuta, sarà riconosciuto dalle cartolibrerie
convenzionate.
Così, ad esempio, uno studente di prima
media ha ricevuto dalla Banca un bonus
di 58 euro; un ragazzo iscritto alla prima
liceo (classico, scientifico o linguistico) ha
avuto una “dote” di 64 euro, mentre uno
studente del primo anno iscritto ad un altro
indirizzo di studi superiori ha beneficiato di
un “assegno” di 55 euro. Cifre a cui va aggiunto l’ulteriore sconto del 5% applicato
dalla cartolibreria.
Lo scorso anno la campagna ha interessato
643 studenti, le cui famiglie, nel complesso,
soci
Riservato ai
ca
n
a
della b .
Un aiuto concreto per l’acquisto dei libri
hanno scolastici
ricevutodelle
dallascuole
Banca
contributi
medie
inferiori pari
e a
28.400superiori.
euro.
«Scala il caro scuola è un’iniziativa concreta
con cui intendiamo promuovere il diritto allo
studio e aiutare i soci e le famiglie - afferma
il presidente della Bcc Vignole e Montagna
Pistoiese Giancarlo Gori -. Il nostro impegno in questo campo è oramai storico: il
concorso per borse di studio è giunto alla
17ª edizione, l’iniziativa “A scuola di Banca” quest’anno si è allargata alla montagna
pistoiese e per festeggiare il nostro 110°
anniversario abbiamo coinvolto i ragazzi
delle scuole del territorio con un concorso
video e la realizzazione del murales presso
la sede centrale».
I NOSTRI INTERVENTI | 12
LA BCC VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE
METTE A BANDO 62 BORSE DI STUDIO
Stanziati 40.500 euro per un’iniziativa giunta alla 17ª edizione
C’è tempo fino al 31 ottobre per presentare domanda di partecipazione al concorso con cui, per il 17° anno consecutivo, la Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese assegna borse di studio
ai ragazzi che hanno concluso il ciclo
scolastico o universitario con il massimo dei voti. Il bando 2014 mette in
palio 62 riconoscimenti per un importo
complessivo di 40.500 euro, così ripartiti: 20 borse di studio da 300 euro per i
ragazzi che hanno conseguito la licenza
media, 20 riconoscimenti da 600 euro
per quanti hanno ottenuto la maturità e
altre 20 borse di studio da 1.000 euro
per le lauree universitarie (specialistica
o magistrale) conseguite nel periodo
compreso tra il 1° ottobre 2013 e il 30
settembre 2014. Chi si fosse laureato,
nello stesso periodo, con una tesi sul
tema della cooperazione o sul credito
cooperativo, potrà contare su ulteriori 2
borse di studio da 1.250 euro ciascuna.
«Trattandosi di una iniziativa che punta a
premiare il merito e le eccellenze - spiega il presidente della Banca Giancarlo Gori - è ovvio che i premi saranno a
vantaggio di soci e figli di soci che hanno
conseguito il proprio titolo di studio con
il massimo dei voti. Con questa storica
iniziativa - continua Gori - dimostriamo
concretamente il nostro sostegno alle
famiglie e ai ragazzi nel loro percorso
di studi. L’iniziativa va poi a sommarsi
ad altre dedicate ai giovani del territorio
come i contributi per l’acquisto dei testi
scolastici, le agevolazioni per l’acquisto
delle quote associative, il conto corrente al simbolico costo di 1 euro al mese,
il bonus bebè per la nascita di un figlio e
le numerose attività promosse dal Club
Giovani Soci».
«Dal 1998 - afferma il direttore generale
Elio Squillantini - l’annuale appuntamento delle borse di studio ha consentito la consegna di oltre 600 premi per
un ammontare complessivo di più di
500 mila euro. In un periodo di difficoltà
dell’economia locale e nazionale come
quello attuale, investire nella formazione delle nuove generazioni, rappresenta
un valore aggiunto e un segnale di speranza». Come da tradizione, la consegna delle borse di studio avverrà il primo sabato di dicembre nell’Auditorium
Marcello “Cesare” Fabbri presso la sede
della Banca. Maggiori informazioni su
www.bccvignole.it.
Dedicato agli
STUDENTI
Bando 2014
BORSE DI STUDIO
Bando di concorso per Borse di studio
a Soci e figli di Soci che abbiano
conseguito la licenza media, la
maturità o la laurea magistrale con
il massimo dei voti.
I NOSTRI INTERVENTI | 13
Presente nel tuo futuro dal 1904
È NATO BONUS BEBÈ
Visto il successo degli anni scorsi, il Consiglio
di Amministrazione della Banca ha rinnovato
per tutto il 2014 l’iniziativa Bonus bebè.
In ogni famiglia ci sono momenti speciali e la
nascita di un figlio è sicuramente il più speciale di tutti. In un momento di grande gioia,
ma anche di riflessione e di progetti per il futuro, la nostra Banca vuole essere vicino alle
famiglie in modo concreto.
Infatti, se sei socio della Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese da almeno sei mesi
prima della nascita di tuo figlio, hai diritto al
Bonus bebè che consiste in un premio di
500 euro che sarà versato direttamente su
un libretto di deposito a risparmio intestato al
nuovo nato. «Un piccolo gesto per avvicinare
nuovi soci all’interno della Banca - sottolinea
il presidente Giancarlo Gori - e dimostrare
concretamente la nostra vicinanza alle famiglie e alle giovani coppie, nello spirito autentico dei valori della cooperazione».
Si potrà richiedere l’apertura del libretto dedicato al figlio, semplicemente presentando il
certificato di nascita rilasciato dal Comune. Il
primo versamento di 500 euro lo farà la BCC
di Vignole e della Montagna Pistoiese come
dono di benvenuto. Inoltre, si potrà inviare la
foto del neonato alla Banca e sarà pubblicata
sul notiziario Insieme come augurio speciale.
Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio
Soci (sig.ra Emanuela Ferri, tel. 0573 7070227)
oppure richiedere il depliant dell’iniziativa in
ogni agenzia. Ed ecco i nuovi nati.
Alessandro Bizzarri
Anita Rinaldelli
Carlotta Spinetti
Gioia Stefanini
Francesca Veracini
Ilaria Amadori
Niccolò Giovannelli
Alice Borsacchi
I NOSTRI INTERVENTI | 14
VERGAIO DI PRATO
A SIMONE BEVILACQUA
IL 34° TROFEO FIASCHI
Il veneto Simone Bevilacqua (G. S. Villadose Angelo Gomme), al termine di una
lunga fuga, durata una novantina di chilometri, si è aggiudicato con pieno merito il 34° Trofeo Fiaschi Cav. Alfredo, gara
ciclistica nazionale riservata alla categoria
juniores.
La manifestazione si è svolta a Vergaio di
Prato lo scorso 29 giugno, con la nostra
Banca fra gli sponsor ufficiali della corsa e
alla presenza del commissario tecnico della
nazionale juniores, Rino De Candido.
126 i partenti, 24 le squadre, 120 i chilometri percorsi, con partenza e arrivo davanti al
Circolo L’Unione di Vergaio e l’asperità della
Rocca di Montemurlo da ripetere sette volte, per rendere la gara vivace e combattuta
fino dai primi chilometri.
Una giornata di sport puro, trascorsa all’insegna di valori importanti come la socializ-
zazione e l’amicizia, nel ricordo struggente
dell’amico indimenticabile Lando Fiaschi
(che fu amministratore della nostra Banca),
scomparso nel febbraio 2010 e ideatore di
questa prestigiosa gara, oltre trenta anni fa.
F.B.
I NOSTRI INTERVENTI | 15
LE CONVENZIONI
CON LA FIGC
Sottoscritta nelle scorse settimane dalla nostra Banca, tramite la Federazione Toscana
delle BCC, una doppia convenzione con la
Lega Nazionale Dilettanti della FIGC per la
concessione di finanziamenti agevolati alle
società sportive, destinati sia all’acquisto
di defibrillatori, sia all’iscrizione ai rispettivi
campionati.
Dopo la felice esperienza della scorsa stagione, è stato dunque rinnovato l’impegno
per il “microcredito” alle società dilettantistiche.
Nei momenti di particolare contrazione
economica, infatti, c’è bisogno di facilitare
l’accesso al credito, per continuare a sostenere lo sport di base.
In sostanza, l’accordo permette alle società
sportive del Comitato Regionale Toscano di
accedere a un finanziamento a tasso agevolato a copertura delle quote di iscrizione
Presente nel tuo futuro dal 1904
al campionato e un altro a tasso zero per
l’acquisto del defibrillatore.
Una realtà importante quella del movimento calcistico toscano, che raggruppa 769
società con 90 mila atleti tesserati, 20 mila
dirigenti e 2 mila allenatori.
Nella passata stagione sportiva, in Toscana sono stati erogati finanziamenti per un
totale di 764.924,47 euro a 164 società
sportive.
ISCRIZIONE AI CAMPIONATI
Nel caso di iscrizione ai campionati, il finanziamento è previsto sotto forma di mutuo chirografario, con scadenza massima fino a 12 mesi e comunque non oltre il 31
maggio dell’anno successivo a quello in cui è concesso. Ciascun finanziamento non
potrà superare la somma di 10 mila euro da rimborsare con rate mensili costanti,
posticipate, comprensive di capitale e interessi. Le richieste devono essere inoltrate
alla nostra Banca allegando la lettera di iscrizione al campionato di appartenenza e
la comunicazione del Comitato Regionale contenente gli importi che la società deve
versare per l’iscrizione medesima e altri oneri.
Se la società sportiva avesse già effettuato il versamento della quota di iscrizione, il
finanziamento potrà essere concesso presentando alla Banca anche la relativa attestazione di riscossione rilasciata dal Comitato.
Lo stesso Comitato Toscano potrà chiedere alla
Banca, prima della sua
delibera, di attestare che la
richiesta di finanziamento
della società è stata ricevuta ed è in fase di istruttoria, ai soli fini di consentirne l’iscrizione con riserva al campionato di appartenenza e ferma restando
la piena discrezionalità da
parte della Banca inerente
il “merito creditizio”.
I NOSTRI INTERVENTI | 16
ACQUISTO DEL DEFIBRILLATORE
Per quanto riguarda l’acquisto del defibrillatore, la disponibilità di finanziamenti a tasso
zero rappresenta un grosso contributo in favore delle società di calcio dilettanti che si
devono munire di un defibrillatore.
Nel caso dell’acquisto, il finanziamento massimo di 1.000 euro è previsto sotto forma
di mutuo chirografario con scadenza massima fino a 24 mesi.
E’ bene ricordare che, secondo la convenzione stipulata, il rimborso avverrà mediante
piano di ammortamento con rate mensili costanti posticipate comprensive della sola
quota capitale.
La convenzione è valida fino al 31 dicembre 2014. Nel caso in cui l’acquisto del
defibrillatore debba essere ancora effettuato, la società calcistica dovrà corredare la
propria richiesta con il preventivo del defibrillatore di cui intende dotarsi e l’ordine di
acquisto al fornitore. Nel caso in cui l’acquisto del defibrillatore sia stato già effettuato,
la società dovrà presentare la relativa fattura del fornitore.
L’utilizzo del defibrillatore
Il defibrillatore è un dispositivo utilizzato per
praticare la rianimazione cardiopolmonare
attraverso una scarica elettrica al cuore. Si
calcola che ogni anno in Europa siano oltre
400mila i casi di arresto cardiaco improvviso, la maggior parte dei quali sono provocati
dalla fibrillazione ventricolare, una grave aritmia che si risolve solo applicando una scarica elettrica al cuore.
Il defibrillatore deve essere posizionato in
modo da garantire l’intervento entro cinque
minuti dall’arresto cardiaco. La rapidità dei
soccorsi, in questi casi, è infatti fondamentale: ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco riduce di circa il 10% le
probabilità di successo della scarica elettrica e dopo dieci minuti i danni subiti a livello
cerebrale diventano irreversibili. Anche se alcune morti sono inevitabili, in molti casi
la prontezza dei primi soccorsi risulta decisiva e applicare subito il defibrillatore può
quindi fare la differenza tra la vita e la morte.
I NOSTRI INTERVENTI | 17
QUARRATA, IL RIONE PUMA VINCE IL PALIO 2014.
LA 1ª SUPERCOPPA AGLI AGLIANESI DEL RIONE MERCATO
Grande successo, anche quest’anno, per il
Palio dei Rioni calcistico, disputato alla stadio
Raciti di Quarrata dal 3 giugno al 15 luglio.
Alle gare degli otto Rioni quarratini, che si
sono avvicendati nelle quindici partite disputate, hanno assistito circa diecimila persone,
seppur quest’anno il torneo si sia dilatato nel
tempo, causa la concomitanza dei mondiali
brasiliani. La scelta degli organizzatori è stata infatti quella di non far disputare gare del
Palio in concomitanza con quelle della competizione calcistica iridata.
Il Palio, organizzato dall’A.C. Quarrata Olimpia, sponsorizzato dalla Banca di Credito
Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese e patrocinato dal Comune di Quarrata, ha visto nuovamente la vittoria del Rione
Puma, che si è aggiudicato il Trofeo e il “Cencio”, dipinto magistralmente dal Maestro
Salvatore Magazzini, battendo in finale la rivelazione del torneo, il Rione Istrice, con il
risultato di 4 a 1.
Gli altri due semifinalisti sono stati il Rione
Lupa (battuto in semifinale dal Rione Istrice
per 2 a 1) e il Rione Giraffa (battuto dai vincitori per 5 a 2).
I premi collaterali sono andati al miglior marcatore del Torneo (Benkert Abdija, Rione
Puma con 5 reti), al miglior portiere (Francesco Di Matteo, Rione Lupa) e al miglior
giocatore (Andrea Fiaschi, Rione Puma); al
Rione Istrice sono andati i premi Fair Play
e quello per il Rione più organizzato. L’assistenza sanitaria è stata garantita da Croce
Rossa e Misericordia di Quarrata.
I NOSTRI INTERVENTI | 18
Quest’anno, in anticipo sul Palio 2014, la società giallorossa è
stata chiamata a organizzare, per
la prima volta, la Supercoppa
dei quattro Comuni (Quarrata,
Agliana, Montale e Montemurlo),
disputata dai Rioni vincitori dei Pali
dei rispettivi Comuni nel 2013.
La vittoria della Supercoppa è
andata agli aglianesi del Rione
Mercato, che ha battuto in finale i quarratini del Rione Puma. Gli
altri partecipanti sono stati il Rione
Novello di Montemurlo e il Rione
Fognano di Montale. Questa bella
manifestazione sarà ripetuta ogni
anno; con ogni probabilità nell’estate 2015 verrà organizzata a
Montemurlo.
CINQUANTA SQUADRE DI BEACH VOLLEY SI SFIDANO A BAGNOLO
Nonostante il maltempo, si è concluso lo scorso 24 luglio, con una grande festa al centro
“Paolo Nesti” di via Micca a Bagnolo, il quarto torneo “Bagnolosport Beach volley - asi
2014”, con il patrocinio del Comune di Montemurlo e il sostegno della nostra Banca. Una
manifestazione che ogni anno riscuote conferme e grande partecipazione. Erano, infatti,
cinquanta le squadre iscritte provenienti dalle province di Prato, Firenze e Pistoia, divise in
tre categorie: principianti, master e amatoriali. Alla presenza di oltre duecento persone, il
vice sindaco Simone Calamai e l’assessore allo sport Giuseppe Forastiero hanno premiato gli atleti vincitori (nella foto sotto).
Nella categoria principianti ha vinto la squadra “Gli sbronzi da Beach”, nella categoria
amatoriale si sono piazzati “I maledetti” e nel master “Gli animali mitologici”. Premiati anche i migliori giocatori del torneo: Damiano Baroncelli e Irene Spagnesi (categoria principianti), Riccardo Peschi e Lucia Fostini (categoria amatoriale) e Gabriele Fattorini e Ilaria
Gori (categoria master).
I NOSTRI INTERVENTI | 19
1° RADUNO DI MOTO E SCOOTER D’EPOCA
DEL CLUB “LE LAMBRETTE DELLO ZIO”
Il club “Le Lambrette dello Zio”
è una realtà nata ad inizio anno
per l’intramontabile passione
di un gruppo di amici per la
gloriosa Lambretta. L’idea è
partita da Vittorio, meccanico
da sempre, che ha iniziato la
propria carriera, ancora adolescente, proprio operando sulle
Lambrette, per poi passare alle
quattro ruote concludendo l’attività lavorativa in Ferrari. Adesso che è in pensione, Vittorio
ha ritrovato la passione per le
due ruote e per la Lambretta in
particolare; in breve tempo ha
contagiato i figli Mauro e Leonardo, nonché gli amici Alessio e Valentino.
Il Club si propone di riunire estimatori e simpatizzanti della gloriosa Lambretta e dello scooter e coloro che apprezzano i motoveicoli
d’epoca; di aiutarli a conservare e restaurare
la Lambretta; organizzare raduni in Toscana
per valorizzare località poco conosciute ma
interessanti per bellezze naturali, architettoniche o storiche; organizzare manifestazioni
sportive o collaborare con altri soggetti per la
loro realizzazione.
Chi ha scelto il nome del Club? Beh, quello è
opera di Giammarco (nipote di Mauro), un
MONTEMURLO,
LA 29ª SAGRA DELL’UVA
E FESTA DEL VOLONTARIATO
Dieci giorni di festa promossi dalla Misericordia di Montemurlo, per aprirsi alla cittadinanza e raccogliere fondi per l’attività e
la ristrutturazione della sede. È tornata, dal
27 agosto al 7 settembre scorsi, la Sagra
dell’Uva e festa del volontariato, giunta alla
29ª edizione e divenuta un appuntamento
fisso dell’estate montemurlese, patrocinata dal Comune e sostenuta dalla nostra
Banca. Cento volontari hanno preparato
ogni sera un menu diverso da affiancare
alla pizza e alla carne alla brace. Dopo la
cena, le serate in giardino sono state animate da musica e ballo, degustazioni di
uva, pan con l’uva e bomboloni caldi.
bimbo vivacissimo di 3 anni, che ogni volta che veniva a trovarci voleva fare un giro
sulle Lambrette dello Zio! Et voilà trovato il
nome...
La prima manifestazione organizzata dal
Club, che ha ricevuto il sostegno della Banca
di Vignole e della Montagna Pistoiese, si è
tenuta lo scorso 27 luglio a Lupicciano, un
piccolo paese delle colline pistoiesi, dove si
sono radunati oltre 70 mezzi d’epoca (scooter, moto e auto) provenienti da tutta la piana,
per poi compiere un tour delle colline pistoiesi. Al ritorno a Lupicciano, le premiazioni e il
pranzo per tutti i partecipanti.
MELO DI CUTIGLIANO
LA FESTA DEI PASTORI
Grande successo, lo scorso 20 luglio, al
Melo di Cutigliano, per la 36ma mostra di
ovini e caprini di razza Massese, durante la tradizionale Festa dei pastori e la
mostra-mercato con la rassegna promozionale delle risorse territoriali della nostra
provincia e della provincia gemellata di
Alessandria, con vari stand di prodotti tipici.
Un successo ottenuto anche grazie al
contributo della nostra Banca, che ha
permesso ai numerosi intervenuti di trascorrere una giornata all’aria aperta, sulle
nostre montagne, degustando i prodotti
della pastorizia e del sottobosco, insieme
alle specialità locali.
I NOSTRI INTERVENTI | 20
QUARRATA, AL VIA LA STAGIONE TEATRALE
Sono cinque gli spettacoli inseriti nel cartellone della stagione teatrale 2014/2015,
promossa dall’Amministrazione comunale di
Quarrata, con il contributo della nostra Banca.
L’inizio è previsto giovedì 13 novembre,
quando Simone Cristicchi salirà sul palco
del Teatro Nazionale per presentare Magazzi-
Veronica Pivetti.
Simone Cristicchi.
no 18, uno spettacolo di musiche e canzoni
inedite del giovane cantautore, affermatosi
presso il grande pubblico nel 2007, quando
vinse il Festival di Sanremo con la canzone Ti
regalerò una rosa.
Un’allegra fin de siecle, invece, è lo spettacolo in programma l’11 dicembre, un recital
e da brutali dittature, raccontato attraverso
un’ottica dissacrante.
Il 22 gennaio è la volta di 5 racconti
sull’amore, con Stefano Benni e Brenda
Lodigiani, con testi talora crudeli, talora comici e folli per rappresentare le tante sfaccettature dell’amore.
Si prosegue il 28 febbraio con Mortaccia,
la vita è meravigliosa, con Veronica Pivetti, una ombrosa signora che canta e delira,
raccontandoci la vita dal suo punto di vista,
l’aldilà.
Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa.
Lina Job Wertmuller.
di e con Lina Job Wertmuller, con musiche
eseguite dal vivo da Nicoletta Della Corte.
Lo spettacolo presenta un festoso e acido
viaggio nel Novecento, un secolo di notevole impatto, segnato da due guerre mondiali
Quinto e ultimo spettacolo, il 26 marzo con
Italy, sacro all’Italia raminga, con Giuseppe
Battiston (voce) e Gianmaria Testa (voce
e chitarra), un’analogia con i tempi che viviamo, ispirata a una vicenda realmente accaduta a un amico del poeta.
F. B.
I NOSTRI INTERVENTI | 21
FIESOLE
E I LONGOBARDI
Fibule, aghi, manufatti in vetro, orecchini, collane, anelli, ma soprattutto armi: lance, coltelli, spade e punte di freccia. E ancora, ornamenti di cinture, scudi, vasellame e utensili
vari. Sono questi i reperti longobardi fiesolani
riuniti per la prima volta in una mostra promossa dall’Unione di Comuni Fiesole-Vaglia
e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, per festeggiare il centenario
del Museo Civico Archeologico.
La mostra, curata da Giuseppina Carlotta
Cianferoni e Marco De Marco, presenta
una sessantina di reperti, databili fra gli ultimi
decenni del VI e tutto il VII secolo, rinvenuti in
contesti di sepolture, le cui prime scoperte
risalgono alla fine dell’Ottocento.
Fra questi si annoverano le crocette e i raffinati calici in vetro soffiato, ma anche le ricostruzioni delle tombe, relative a un guerriero,
a una donna d’alto lignaggio, a un maestro
d’ascia e a una bambina. Tutti reperti rinvenuti a Fiesole, dopo un lungo e paziente lavoro iniziato 20 anni fa che ha portato alla
luce una estesa necropoli, che comprende
un centinaio di tombe rinvenute in vari luoghi del centro cittadino e che fanno salire
di diritto Fiesole alla ribalta dell’archeologia
longobarda. Red.
LA MOSTRA | 22
Fiesole e i Longobardi
Museo Civico Archeologico
Via Portigiani, 1
Fiesole
Fino al 31 ottobre 2014
Orario: tutti i giorni 10,00-18,00
Info: tel. 055 5961293 - 055 5961262
[email protected]
www.museidifiesole.it
FIRENZE
INAUGURATO IL
MUSEO NOVECENTO
Inaugurato lo scorso 24 giugno, festa di San Giovanni, negli ambienti dell’antico Spedale di San
Paolo, oggi complesso ex Scuole Leopoldine,
in Piazza Santa Maria Novella, il Museo Novecento è interamente dedicato all’arte italiana del
XX secolo e propone una selezione di circa 300
opere, dislocate in 15 ambienti espositivi che occupano una superficie di 800 metri quadrati.
Originale l’allestimento, che affianca alle opere
d’arte dei più importanti artisti italiani (Felice
Casorati, Giorgio Morandi, Vinicio Berti,
Giorgio de Chirico, Arturo Martini, Massimo Campigli, Ottone Rosai, Emilio Vedova,
Corrado Cagli, Mirko Basaldella, Renato
Guttuso, Lucio Fontana, solo per citarne alcuni) postazioni multimediali, dispositivi sonori, sale
video, abbinando in questo modo l’arte alla musica, alla letteratura, al teatro e all’architettura,
con una sistemazione di tipo cronologico, tematico e interdisciplinare, che presenta un percorso
che parte dai primi del Novecento fino agli anni
Novanta e che ricostruisce il ruolo da protagonista avuto dalla città di Firenze, al centro del fermento culturale nazionale e internazionale.
Giorgio De Chirico (Vòlo, 1888 - Roma, 1978)
Les bains mystérieux
1934-1936 - Tempera e tecnica mista su cartone
Renato Guttuso (Bagheria, 1911 - Roma, 1987)
Massacro
1943 - Olio su tela
Provenienti dalla ricca Collezione Alberto Della
Ragione, di proprietà del Comune di Firenze, le
opere esposte si affiancano a quelle concesse in
comodato da artisti, collezionisti ed enti vari che,
a suo tempo, risposero con entusiasmo all’appello del critico Carlo Ludovico Ragghianti il
quale, a seguito dell’alluvione del 1966, lanciò
l’idea di costituire a Firenze un museo di arte
contemporanea che rilanciasse il prestigio della
città a livello internazionale.
Non mancano, inoltre, sezioni dedicate alla
moda e alla nascita di Pitti, al Maggio Musicale
Fiorentino, al cinema e all’architettura.
Info: tel. 055 2768224 / 2768558
www.museonovecento.it Red.
Ottone Rosai (Firenze, 1895 - Ivrea, 1957)
Ritratto di Carlo Bo
1954-1955 - Olio su tela
LA MOSTRA | 23
CONCLUSa l’ottava edizione del campus
scientifico il futuro presente
Si è svolta dal 1° al 6 settembre, nella bellissima sede di villa La Màgia, a Quarrata,
l’ottava edizione del Campus scientifico
Il Futuro Presente, iniziativa promossa e interamente finanziata dalla Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese e riservato agli studenti delle classi III, IV e V dei vari istituti secondari
superiori delle province di Pistoia, Prato,
Firenze e del circondario di Empoli-Vinci.
Il titolo e tema centrale di questa ottava
edizione, attorno al quale è ruotato il programma delle lezioni e delle attività didattiche, è stato Bios & Cosmos. Conoscere, interpretare, utilizzare la natura. Problemi aperti e speranze.
Come sempre, le conversazioni hanno
toccato un’ampia gamma di argomenti,
perché è nella natura del Campus privilegiare l’incontro fra le discipline e fra le culture.
I 37 giovani partecipanti hanno interagito per una settimana con docenti e ricercatori universitari, discutendo di biologia,
ma anche di matematica, filosofia, medi-
Fondazione
Banche di Pistoia e
Vignole - Montagna Pistoiese
cina, astronomia, astrofisica e climatologia.
Inoltre, vi è stata l’opportunità di svolgere
anche attività di tipo ricreativo e culturale, attraverso la visita guidata agli splendidi ambienti di villa La Màgia, assistendo a uno spettacolo teatrale e partecipando attivamente a un concerto di musica rock.
Il Campus nasce con l’intento di fornire
a un gruppo selezionato di studenti, per i
quali la partecipazione è gratuita, l’occasione di vivere per una settimana a contatto
con studiosi di fama internazionale, parte-
LA FONDAZIONE | 24
cipando attivamente a conversazioni e discussioni su
temi scientifici e culturali, vivere il tempo libero per conoscere e utilizzare le opportunità offerte dall’ambiente e
dal territorio circostante.
Tre sono gli obiettivi che la
Fondazione si prefigge di
raggiungere promuovendo il progetto del Campus
scientifico.
Il primo è senz’altro quello di permettere ai giovani partecipanti di vivere in
un contesto che privilegia il
contatto diretto con i relatori e fra gli studenti stessi,
la vita in comune per una
settimana, con la possibilità di allacciare nuove amicizie e confrontarsi con
esperienze e vissuti personali diversi dal proprio.
Il Campus si è concluso
alla presenza di Roberto
Casati, della Scuola Normale Superiore di Parigi,
che ha tenuto una lectio
magistralis su Astronomia
e immaginazione, aperta
non solo agli studenti del
Campus, ma anche ai loro genitori e a tutta la cittadinanza.
F. B.
al di fuori di uno scontato
contesto scolastico.
Il secondo aspetto è quello
della valorizzazione della cultura scientifica, in un contesto sociale che tende a considerare importante e necessaria solo la cultura di tipo umanistico, tralasciando
branche fondamentali come la medicina, la matematica, la fisica, l’astronomia, la
biologia che, spesso, quando si parla di cultura passano in secondo piano.
L’altro fattore qualificante
dell’esperienza del Campus è la socializzazione,
LA FONDAZIONE | 25
mariapia veladiano
una scrittrice innamorata della vita
di FRANCO BENESPERI, vicepresidente vicario Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Di passaggio da Quarrata, ospite della nostra
Fondazione, abbiamo approfittato della presenza di Mariapia Veladiano, scrittrice vicentina
balzata, da alcuni anni, sulla scena letteraria
nazionale, grazie all’opera prima, il romanzo La
vita accanto, che l’ha fatta conoscere al grande
pubblico, per rivolgerle alcune domande.
Non una vera e propria intervista, ma una
chiacchierata, fatta durante una piacevole serata di inizio settembre, fra un piatto di gnocchi
e uno squisito creme caramel, negli splendidi
ambienti di Villa La Màgia.
Ecco quello che ne è venuto fuori…
Chi è Mariapia Veladiano?
Ma si inizia così? A freddo! Chi è Mariapia Veladiano? Bella domanda… Sono una donna, faccio la preside e… scrivo, scrivo da sempre e, se
devo darmi una definizione, è questa: sono una
donna innamorata della vita, a cui piace soprattutto scrivere.
Ma, allora, più preside o più scrittrice?
In realtà sono due amori. Faccio fatica a dire
cosa prevalga. Sicuramente la scrittura è sem-
pre un po’ in sottofondo rispetto a quello che
vivo. Non nel senso di rubare dalla vita ciò che
metto nei libri, perché, di fatto, i miei libri sono di
fantasia, non c’è mai nessun passaggio diretto.
Però sto in ascolto, cerco di avere verso tutte
le esperienze della vita, le cose che mi capitano, belle e brutte, quello sguardo in cui ci si
può riconoscere in più d’uno e che, in qualche
modo, può dare una possibilità. Una lettura della vita che possa aiutare a cambiare il comune
modo di pensare, che trovo un po’ rassegnato, perché si dice che tanto il mondo va così…
Ma questo è un atteggiamento rinunciatario, il
mondo non va mai così, quello che non abbiamo ancora fatto, lo possiamo fare diversamente da come altri lo hanno fatto nel passato, ma
anche diversamente da come noi stessi lo abbiamo fatto il giorno prima.
Il pregiudizio che non abbiamo ancora espresso possiamo non esprimerlo, il giudizio tranchant possiamo non esprimerlo. Quello che ci
sta davanti, è ancora tutto da fare! Non ci pensiamo mai, ma, mi creda, è davvero così!
La vita accanto, il romanzo che l’ha fatta
conoscere al grande pubblico, tratta di un
argomento fuori moda, spigoloso, come la
bruttezza di una persona, e per di più della
bruttezza femminile.
Come ha potuto scegliere un argomento
così difficile, in un contesto sociale dove
prevale la bellezza fisica e l’apparire?
Dico sempre che l’argomento mi è arrivato…
mi è arrivato dall’ascolto del mondo. Non l’ho
scelto a tavolino. Tanto è vero che, mentre sta-
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la bellezza. L’idea è quella di mettere un punto
di domanda su un concetto di bellezza molto
codificata, canonica, un concetto rigido, strettissimo, in cui non entra quasi mai nessuno e
che ci rende, come dire, schiavi nel desiderare
qualcosa che, per tutta la vita, non potremo mai
avere.
Dobbiamo combattere questo concetto sbagliato che abbiamo della bellezza.
La bellezza, al contrario, sta nella profondità
dell’essere, nell’accettare quello che siamo…
E poi, ci aiuta anche il linguaggio. Se dico bello
o bellezza, si pensa ai saloni di bellezza, ai prodotti di bellezza, ai concorsi di bellezza.
In realtà la lingua ha un’espressione molto, molto bella, che è questa. Quando si dice che quella è una bella persona, si dice qualcosa di molto
diverso dall’aspetto fisico. In questo senso si
può essere belli a novant’anni, a cinquanta, a
quaranta, significa che si ha qualcosa di bello
dentro. Ecco, la bellezza è questa capacità di
raccontare la vita, quella che ciascuno di noi
può avere.
La bellezza è la profondità del nostro essere.
vo scrivendo il romanzo, non era un argomento
di moda. Nella narrativa, non solo in quella italiana, ci sono argomenti che vanno a ondate.
C’è la narrativa dei padri, quella delle madri,
quella dell’amore… In realtà, questo argomento
della bruttezza non era assolutamente presente nei romanzi. Si è imposto da solo e credo
che sia arrivato da una lettura della vita di scuola, della vita dei ragazzi, che mi faceva vedere
come, oggi, i ragazzi arrivano a scuola e sono
molto più belli di un tempo. Oggi i ragazzi sono
molto più curati, molto più consapevoli che la
cura di sé appartiene alla nostra vita, ma, paradossalmente, non sono più sicuri, non sono
più felici, non si sentono più amati, rispetto ai
giovani delle precedenti generazioni. È come
fosse arrivata un’ondata di paura di non essere
amati, legata molto all’aspetto fisico, che oggi
è sovraconsiderato. Un aspetto che rischia di
nascondere tutti gli altri, soprattutto l’aspetto
del merito, dei talenti che tutti abbiamo. Oggi,
se non c’è questa bellezza un po’ canonica ci
si sente rifiutati… E il romanzo non parla della
bruttezza in senso strettissimo, parla della paura di non essere amati, un tema universale.
Quali sono, secondo lei, i motivi di un successo, per certi versi inaspettato, trattandosi di un’opera prima? Ormai, lei è una
scrittrice affermata…
Il successo è iniziato grazie a un bizzarro passaparola. Nei primi cinque o sei mesi, il romanzo
… Esiste la bruttezza, ma esiste anche il
suo contrario, la bellezza. Qual è, allora, il
suo concetto di bellezza?
La bellezza, ce lo dice anche la teologia, è da
sempre uno dei requisiti di Dio, del divino, della
vita.
Come dire, la contrapposizione bello/brutto è
rischiosa, perché sembra che si voglia svalutare
IL PERSONAGGIO | 27
è andato molto bene grazie a un passaparola
inatteso. Probabilmente, ha intercettato questa
paura di non essere amati e il desiderio di essere accolti. I lettori si sono ritrovati nella denuncia
di un mondo giudicante, che vede tutti giudici,
gli uni degli altri e che, quindi, ci stringe all’angolo di un venir processati in cui non stiamo
bene. Tutto sommato, il romanzo è la storia di
una vita possibile, anche quando tutto il mondo
sembra essere contro. Il termine dignità è per
chiunque sia su questa terra. Probabilmente
La vita accanto ha intercettato un sentimento
comune…
Poi nel romanzo c’è anche un lavoro sulla scrittura. Un lavoro che ha richiesto molti anni, per
limare la scrittura, per dare un ritmo. Spero che
il successo sia dovuto al fatto di aver ritrovato
nel romanzo il ritmo della narrazione, che ho
davvero tanto cercato.
Come è cambiata la sua vita dopo questa
ondata di notorietà, sempre su e giù per
l’Italia. Come riesce a conciliare professione e passione, preside e, nello stesso
tempo, scrittrice affermata?
È stata una rivoluzione! Una rivoluzione che,
però, è arrivata a un’età della mia vita che mi
ha salvata. Dico sempre che se avessi avuto
questa rivoluzione a vent’anni, la mia vita sarebbe stata rovesciata e, in un certo senso, anche
un po’ rovinata, nel senso che l’esposizione di
sé richiede una gestione continua di quello che
capita, giorno dopo giorno.
La mia vita, è vero, in questi anni è cambiata
molto. Soprattutto, è diventata piena di relazio-
ni, per me che ho sempre avuto una vita piuttosto chiusa, a parte il lavoro nel mondo della
scuola anch’esso molto relazionale, ma per il
resto ho sempre condotto una vita completamente ritirata.
Una rivoluzione bella, però! In questa fatica mi
aiuta molto il rapporto e gli incontri con i lettori.
Dico sempre che, ormai, ho una doppia vita,
nel senso che faccio due lavori che sarebbero
pieni già di per sé. Faccio la preside e basterebbe quello! Faccio la scrittrice e basterebbe
quello!
Per il momento ci riesco, con un po’ di fatica,
ma ci riesco. Non è detto, però, che riesca a
fare entrambi i lavori ancora per molto tempo…
È vero, un po’ difficile e un po’ faticoso lo è.
E attualmente a cosa sta lavorando? Ce
lo può anticipare o rimane ancora un segreto?
No, non è un segreto! Sto lavorando a un nuovo romanzo, alla storia di una donna, che dovrebbe uscire nel 2015, questo è tutto!
Ci lasci con un messaggio di speranza, rivolto soprattutto ai giovani che leggeranno le sue riflessioni…
Non è vero che il mondo va così come va. Il
mondo può andare molto meglio di come sta
andando e questo dipende dalle scelte che i
giovani faranno, dipende da ciascuno di loro.
L’ho già detto, quello che ci sta davanti è ancora tutto da fare. E i giovani hanno nelle loro mani
e nelle loro teste una possibilità straordinaria,
quella di cambiare il mondo!
Mariapia Veladiano è nata a Vicenza, dove ha frequentato il liceo
classico Antonio Pigafetta, si è laureata in filosofia a Padova e in
teologia fondamentale a Roma.
Ha insegnato lettere presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Giovanni Antonio Remondini di Bassano del Grappa, mentre dal corrente anno scolastico è preside di un Istituto Superiore di Vicenza, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo in una scuola di Rovereto.
Scrive regolarmente sul quotidiano La Repubblica e sulla rivista
Il Regno.
Nel 2011 ha pubblicato per Einaudi il suo primo romanzo, La vita
accanto, che si è aggiudicato il Premio Calvino, si è classificato
secondo al Premio Strega e ha ottenuto il Premio Alabarda d’oro, per il miglior romanzo, a Trieste. Attualmente viene adottato
come testo di lettura nelle scuole superiori in tutta Italia. Inoltre, nel 2013 il romanzo è stato tradotto in
inglese con il titolo A life apart, editore MacLehose Press e in francese con il titolo La vie à coté, editore La
Cosmopolite Stock.
Nel 2012 pubblica, sempre per Einaudi, il secondo romanzo, Il tempo è un dio breve.
Nel 2013 è uscito Ma come tu resisti, vita (Einaudi), una raccolta di riflessioni sulle parole e Messaggi da
lontano (Rizzoli), un giallo per ragazzi.
Nel 2014, invece, ha pubblicato Parole di scuola, edito da Erickson, un testo che tratta delle problematiche
legate al mondo della scuola.
Maggiori informazioni su www.mariapiaveladiano.com.
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GERMANO PACELLI
PITTORE E SCULTORE
di SAURO ROMAGNANI
«Scusami, un momento che devo toglierlo dal
frigorifero. Nonostante questa estate pazza,
strana, insolitamente fredda e piovosa, siamo
in agosto fa comunque caldo e l’uovo a queste temperature si deteriora prima. Sì, l’uovo
che uso anche per il mio ultimo dipinto che qui
puoi vedere» mi dice Germano Pacelli, ricevendomi nella sua casa di Maresca, ingombra
di libri, riviste, quadri, suoi dipinti e sculture.
Scusa Germano, stai dicendo sul serio oppure... «Sì, dico sul serio. L’uovo mi serve per
dare sfumature di colore che non riuscirei a
realizzare in altro modo. È stata una lunga ricerca che ho fatto per realizzare i miei colori.
Ho cercato in ogni modo per rappresentare
visivamente ciò che mi passa per la testa. Di
far capire la mia visione del mondo. Spero di
riuscirci».
Germano, da quanto tempo dipingi, è forse stata una ragione primaria di vita la
tua scelta di dedicarti all’arte?
«Ti dirò cose che credo di non aver ancora
detto. Ho iniziato a dipingere intorno agli anni
1958-59, dopo aver abbandonato l’attività di
scalatore di montagna. Dovetti abbandonare
le mie amate montagne a causa di un incidente domestico che
mi aveva lasciato alcuni danni fisici. Avevo
necessità di esprimermi in qualche modo. La
pittura, il mondo dell’arte mi attirava. Iniziai a
studiare e a copiare i dipinti del Rinascimento, vera grammatica della pittura. Mi esercitai
a copiare molti maestri. Successivamente mi
sono trovato su quella che era la mia strada,
a dipingere i miei sentimenti, un mio stile, un
modo di vedere le cose, le diverse situazioni. Certo è che il trascorso di un uomo influisce molto sulle scelte successive. La guerra,
la Resistenza, il periodo che ho trascorso da
partigiano, certo sono tutti elementi che hanno influenzato il mio modo di essere, di pensare, di rapportarmi con gli altri».
Germano, ho cercato di parlare esclusivamente della tua pittura, ma vedo che
ritorni sempre all’argomento che mi pare
ti stia molto a cuore: il periodo trascorso
da partigiano e da emigrante.
«Sì, mi sta molto a cuore. Ha segnato la mia
vita ed anche quella di molti altri. Ho qui un
manoscritto che ti consegno, in cui ho cercato
IL PERSONAGGIO | 29
capito, ascoltandoti, che
hai un carattere un po’ “ribelle” nel senso che mal
sopporti le ingiustizie, le
imposizioni e sei disposto
a batterti per eliminarle.
di ricostruire la mia vicenda. Diciamo almeno
gli episodi più significativi. Vedi ho voluto dedicare alla Resistenza anche l’ultima mostra
che è ancora in corso a Pistoia. (La mostra di
Germano Pacelli portava il titolo “Che non si
dimentichi - Visioni della Resistenza”. Pistoia,
Biblioteca San Giorgio, 18 luglio - 18 agosto
2014, ndr)».
Ti ringrazio, ma vorrei che tu mi raccontassi
di persona, un breve riassunto della tua vita.
So che sei nato nel 1924, che hai frequentato la scuola di Avviamento Professionale a
San Marcello, la scuola aziendale Smi a Campo Tizzoro e dopo non so molto altro. Vorrei, inoltre, che tu mi dicessi con precisione
cosa rappresentava per te
la scelta di stare dalla parte
dei partigiani, dalla parte dei
più deboli. Stare dalla parte
di chi difende le ragioni delle
proprie idee. Che cosa ha
significato decidere di stare
dalla parte più difficile e pericolosa. Di stare sulla strada che si presenta in salita.
Oggi si parla di valori progressisti, corrispondono alle
tue attese giovanili. Il mondo che viviamo è quello che
immaginavi? Ti ho ascoltato
molte volte nei numerosi dibattiti pubblici che si sono
susseguiti in questi anni,
qui da noi, e mi pare di aver
Credo di aver capito
che dietro il tuo aspetto di persona molto
educata e dal fare molto bonario si celi un
carattere molto forte e
volitivo. Mi sbaglio?
«No, è così. Ma andiamo per ordine: nel 1939
sono stato assunto dalla
Smi (Società Metallurgica Italiana) di Campo
Tizzoro. Apprendistato in
officina centrale, che si
trovava proprio di fronte
al cancello dal quale entrava la Fap (Ferrovia
Alto Pistoiese), ora scomparsa. Il mio “maestro” era Franco Signori di San Marcello. Poi
militare a Trieste, in una vicina piccola località
dove ho fatto la scuola del Genio militare fino
a quando l’8 settembre 1943 sono stato fatto
prigioniero e portato in Jugoslavia, in un luogo
di cui non ricordo il nome. Lì ci sono rimasto
un solo giorno perché sono riuscito a fuggire con un compagno di Empoli. Arrivammo a
piedi a Gorizia dove prendemmo il treno per
Bologna. Gli abiti borghesi mi erano stati dati
in Jugoslavia e con quelli proseguii fino a Maresca. Pensa i casi della vita: ho ritrovato casualmente in un campeggio il mio compagno
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non fui assunto. La ragione l’ho saputa anni
dopo quando lavoravo in Svizzera dove mi
mostrarono le copie delle mie lettere che avevo scritto dalla Cecoslovacchia. In Svizzera,
come operaio tornitore, ci sono rimasto dal
1947 al 1954 e successivamente dal 1955
al 1962. Lì ci sono stato sempre molto bene.
Ritornato in Italia sono andato a lavorare per
sette anni alla Cimat di Torino. Sono rientrato
a Maresca nei primi anni del 1970. Finalmente
la pensione e la pittura a tempo pieno».
di fuga nel 1957. Fra il 1943 e il ‘44 ho lavorato con la Todt (impresa tedesca che operava
nei paesi occupati) alla costruzione della Linea
Gotica, qui in Montagna da noi. Iniziai in quel
periodo ad avere contatti con i partigiani della
formazione Bozzi. Entrai in formazione partigiana e vi rimasi fino alla
Liberazione. Terminata la
guerra rimasi nell’esercito
Regio come soldato. Ricordo che eravamo molto stimati dai soldati anziani. Successivamente,
dimessomi dal servizio di
soldato, nel 1947, mi trasferii in Cecoslovacchia
dove rimasi fino al 1953.
Rientrato in Italia feci vari
lavori, dal Piano Fanfani
al boscaiolo, era difficile
per me trovare lavoro. Un
giorno fui contattato da
un incaricato della Brown
Boveri. Feci il capo-lavoro
a Milano, lo superai ma
E della pittura cosa mi dici ancora?
«Forse sarebbe più giusto che fossi tu a dirmi
cosa ne pensi. Non ti pare?». Hai ragione.
Sono anni che ti seguo, posseggo anche
qualche tuo lavoro, ma non sono un grande intenditore. Posso solo dirti che apprezzo
il tuo modo di esprimerti. È davvero unico.
Insolito. A volte mi spaventa anche. Mi fa
prefigurare un mondo non in “pari”, incerto,
traballante. Quei colori rossi e grigi... mi inquietano un poco. Ma è meglio che qui lasci la parola a chi più di me ne sa. Chiamo
in causa il critico Siliano Simoncini, che ha
scritto molto di te. Fra cui: “Un perseverante lavoro, quello di Pacelli, orientato in senso pedagogico e, al contempo, ecumenico.
Certo è che al nostro pittore/scultore, interessa l’uomo: condotta, volontà di pace, caritatevolezza, tolleranza, amore, giobbesca
pazienza, umiltà, tanta umiltà! Ebbene tutto
questo nei suoi magnetici dipinti, pacate allegorie che penetrano l’animo e risvegliano la
coscienza di chi, guardando un suo quadro,
vada al di là del mero compiacimento estetico. Interessanti...”.
IL PERSONAGGIO | 31
MICROCREDITO PISTOIESE
NEL PRIMO SEMESTRE
EROGATI 238 MILA EURO
Quasi 238 mila euro, per 43 microcrediti totali, nel primo semestre di quest’anno. Questi
i numeri significativi che sintetizzano l’attività
del Microcredito Pistoiese, iniziativa nata nel
marzo 2009 per volontà di dodici soggetti,
fra i quali la nostra Banca, per combattere
l’esclusione sociale, favorendo la promozione dell’occupazione giovanile e il sostegno
allo sviluppo delle imprese sociali. I soggetti
beneficiari sono in prevalenza migranti, giovani, vittime dell’usura.
L’iniziativa concede piccoli prestiti a sostegno di persone o famiglie in condizioni di
momentanea difficoltà finanziaria, che devono affrontare spese impreviste e straordinarie
(formazione, motivi di salute, bollette, ecc.).
Interviene, inoltre, a favore di imprese e associazioni in fase di costituzione e start up.
I microcrediti alle persone variano da 1.000
a 7.000 euro, mentre quelli a favore delle
imprese vanno da 1.000 a 25.000 euro. La
durata massima è di 5 anni, con rimborso
mensile e tasso di interesse IRS + 0,50% (attualmente tra il 2% e il 3%).
Secondo i dati forniti da Ritmi (Rete italiana di
microfinanza), il volume dei microcrediti erogati è passato dai 25 milioni di euro del 2012
ai 64,6 milioni del 2013, superando i 14 mila
crediti erogati.
Per info: www.microcredito-pistoia.org,
e-mail [email protected],
tel. 0573 505246.
Red.
il territorio | 32
LA BOZZA PRATESE
Pane tipico della tradizione contadina, la
bozza pratese fa risalire le proprie origini al
XVI secolo, grazie alle testimonianze scritte
del concittadino Cavaliere Giovanni Miniati
che, nella sua “Narrazione e disegno della
terra di Prato di Toscana”, nel 1596 narra
come al mercato della Serenissima Firenze i
venditori ambulanti di pane e salumi gridassero “Prato! Prato! Prato!” per pubblicizzare
questo pane, apprezzato anche dalla famiglia dei Medici, i quali, secondo la leggenda,
facevano rifornire la villa di Poggio a Caiano
da un fornaio di Porta Santa Trinità.
Altri fanno risalire le origini della bozza pratese alla fine dell’Ottocento, quando un fornaio rimasto senza merce, mise a cuocere
delle pagnotte ottenute tagliando a pezzi
un impasto in lievitazione, ottenendone dei
pani di forma irregolare.
Da secoli, comunque, la bozza rappresenta un punto di riferimento nella tradizione
culinaria pratese, un elemento distintivo
della cultura gastronomica che si tramanda
da generazioni, seguendo la ricetta originale
che prevede l’utilizzo di
farina di grano tenero,
acqua, lievito naturale e
niente sale. Dopo averli
amalgamati ben bene,
fino a ottenere il classico “baco”, l’impasto, di
forma allungata, viene
lasciato a riposo, quindi
lavorato di nuovo e infine
tagliato a mano, prima
di essere cotto nel forno rigorosamente a
legna.
Di forma rettangolare, colore bruno scuro
con toppatura bianca di farina e la mollica
molto alveolata, frutto della lunga lievitazione, la bozza pratese, pezzatura di circa
un chilo, ha gusto sciapito e leggermente
acido ed è particolarmente indicata per accompagnare i cibi saporiti della cucina pratese e toscana, su tutti i salumi e i formaggi
stagionati, l’ideale per gustare la bruschetta
con l’olio extravergine d’oliva, i crostini neri
di fegatini e i piatti a base di pane raffermo,
come la zuppa, la panzanella e la pappa al
pomodoro.
Oggi la bozza pratese è inserita nell’elenco dei prodotti tipici di eccellenza redatto
dall’ARSIA, l’Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agro-alimentare della
Regione Toscana.
Inoltre, è stato costituito “C’è pane e pane”,
un Consorzio di panificatori pratesi, formato
da una venticinquina di aziende che si sono
riunite per tutelarne la promozione e la valorizzazione e che ogni anno, nel mese di
settembre, organizzano una manifestazione
cittadina per mostrare le tecniche di lavorazione e far degustare la bozza. Red.
il territorio | 33
IL CARCERATO, IL PIATTO PIÙ ANTICO
DI PISTOIA, DEGNO DI UN RE
di FRANCO BENESPERI, vicepresidente vicario Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Quanti conoscono l’esistenza del carcerato,
piatto tipico pistoiese, e della sua storia alquanto singolare?
Antichissima pietanza tramandata da generazioni che, lo si capisce subito, ha un chiaro riferimento al carcere che si trova nelle
vicinanze dei macelli comunali.
Si narra, infatti, che nel Medioevo, siamo
nel 1300/1400, lungo il torrente Brana,
fuori Porta San Marco, dove si trova da un
lato l’edificio del carcere di Santa Caterina
e dall’altro i macelli pubblici, gli ammazzini,
dopo la macellazione, compiendo opere di
misericordia, donavano ai carcerati le frattaglie delle interiora meno nobili e alcuni
pezzi del cosiddetto quinto quarto. Questi,
con l’aiuto dei secondini, si arrangiavano
nel cucinare alla meglio questo “bendidio”,
unendolo al pane raffermo e all’acqua per
ottenere un piatto semplice e, allo stesso
tempo, robusto e nutriente.
Un’altra versione delle sue
origini è quella che narra che le rigaglie (dal
latino: regalia, cosa degna di un re) una volta macellate non venivano vendute, dato
lo scarso valore commerciale, ma gettate
direttamente nel torrente Brana, sotto gli
occhi dei carcerati che, evidentemente affamati, chiesero e ottennero il permesso di
poter mangiare loro quelle frattaglie da unire
al pane secco e all’acqua, loro cibo quotidiano.
Piatto poverissimo, poco conosciuto fuori
dai suoi confini, fino a qualche anno fa era
denigrato da tutti perché cucinato solo dalle
persone meno abbienti.
Oggi, al contrario, ingentilito con l’aggiunta degli odori e del formaggio, è alquanto
ricercato, potendolo trovare unicamente in
qualche trattoria o ristorante cittadino che
curano un menu che si rifà alla tradizione
pistoiese.
il territorio | 34
Ingredienti:
– brodo di cottura delle rigaglie di vitello (nastri, manichetta, centopelli, busicchione, zampa, coda, testina);
– pane toscano raffermo;
– formaggio pecorino o parmigiano;
– cipolle, carote, sedano, pomodori;
– burro;
– olio, sale e pepe.
Preparazione:
Preparare un brodo unendo gli odori alle rigaglie, tagliare il pane a fette fini e metterlo nel tegame di cottura insieme
al brodo, che non deve essere filtrato ma contenere i residui di cottura.
Si lasci rinvenire una mezz’ora, quindi si cuocia a fuoco lento, rimestando continuamente e aggiungendo, se necessario, altro brodo di rigaglie, fino a raggiungere una pappa omogenea.
Dieci minuti avanti la cottura si aggiunga il burro in quantità abbondante e si aggiusti con sale e pepe quanto basta.
Spolverare con formaggio, aggiungere un filo d’olio e servire ben caldo.
Vino consigliato: rosso, tipo Chianti Classico.
Caratteristiche:
– pietanza di prima portata;
– zuppa di pane cremosa, simile a una pappa;
– sapore sapido e delicato alla prova del palato;
– aspetto di colore giallo beige.
il territorio | 35
TROFEO “ACCADEMIA DEL BILIARDO SAN MARCELLO PISTOIESE”
MEMORIAL ROLANDO CHIAPPELLI E STEFANO RINALDI
Si è concluso domenica 27 luglio il 1° Trofeo “Accademia del biliardo San Marcello Pistoiese”, organizzato in ricordo di Rolando
Chiappelli e Stefano Rinaldi, due montanini doc. La vittoria è andata alla coppia David
Martinelli e Fabio Ceccarelli imponendosi,
nel tiratissimo incontro di finale, sulla coppia Saviozzi-Mazzanti. La terza posizione
è andata alle coppie Banchelli-Morani e
Giachetti-Mezzanotte. Il torneo regionale
di biliardo a stecca a 64 coppie, che disponeva di ricchissimi premi, è stato organizzato
in ricordo di Rolando Chiappelli, musicista
e professore di musica nella scuola media di
San Marcello, e di Stefano Rinaldi, artista
del ferro ed erede di Michele Papini, l’ultimo gestore dell’antica Ferriera di Maresca.
Al torneo hanno partecipato grandi campioni nazionali come Daniele Fossi, Gianluca
Nascimbene, Michele Cosci; gli ex nazionali Piero Crespina, Alessandro Banchelli, Nello Petruzzelli, Adalberto Gori
e i professionisti David Martinelli e Sandro
Giachetti.
Il torneo ha visto anche la partecipazione di
un foltissimo pubblico, incontenibile nella sala
dei biliardi, tanto che gli organizzatori hanno
dovuto approntare un collegamento video
con l’esterno per i numerosissimi appassionati accorsi. «Sarà forse troppo ambizioso,
ma vogliamo non solo potenziare questa attività - dice il presidente dell’Accademia, Salvatore Rossano -, ma anche contribuire al
rilancio della nostra Montagna. L’Accademia
è nata nel dicembre 2012 e da allora abbiamo fatto passi da gigante grazie all’impegno
degli oltre 120 soci, costituiti come Aics,Associazione Italiana Cultura Sport -. Non
abbiamo scopi di lucro, ma molte ambizioni.
Prima della fine dell’anno ci trasferiremo in
una nuova struttura a Limestre, in un ampio
locale dell’ex stabilimento Lime, ora trasferito
a Campo Tizzoro. Nella nuova sede avremo
4 biliardi, un servizio completo di bar e numerosi comfort. Naturalmente proseguiremo
con la seconda edizione del memorial Chiappelli-Rinaldi che ha dato un esito davvero positivo. Anzi pensiamo, nel 2015, di passare
dal livello regionale a quello interregionale».
La sede attuale, che dispone di due biliardi di
gran marca, è molto accogliente ed è dotata
di servizi come il bar self-service. È collocata
sulla strada regionale 66 poco prima del centro di San Marcello. I vincitori (nella foto a sinistra) sono stati premiati dalla figlia di Rolando
Chiappelli, Laura, e dalla moglie di Stefano
Rinaldi, Debora Orselli.
Sauro Romagnani
il territorio | 36
LA filiera del tessile
Termina, con questa puntata, il percorso alla
scoperta del tessile pratese (iniziato con il
n. 70 di Insieme) che ci ha fatto conoscere sia informazioni di carattere generale sulle fasi complessive del ciclo produttivo, sia
definizioni e procedimenti tecnici sulle varie
lavorazioni. L’intento è stato quello di fornire
nozioni di tipo divulgativo a quanti sono interessati a conoscere più da vicino l’intero
processo produttivo del prodotto tessile pratese. E lo facciamo, come nelle precedenti
puntate, avvalendoci di un prezioso manuale,
pubblicato nel 1999, a cura della FIL S.p.A.
di Prato, una società a capitale interamente
pubblico, che si occupa di formazione, innovazione e lavoro, soprattutto a favore dei
soggetti svantaggiati.
LA CLASSIFICAZIONE
DEI TESSUTI
Ogni articolo creato viene identificato con un
codice alfanumerico per distinguere con comodità e precisione le varie tipologie di prodotto, sia nelle disposizioni di produzione e
nelle relazioni commerciali, sia al momento
della realizzazione.
Il tessuto tradizionale è costituito dall’intreccio di fili di ordito (verticali) con una serie
di trame (orizzontali) a differenza dei tessuti a
maglia che sono costituiti da una sola serie di
fili che, mediante un intreccio curvilineo su se
stessi, danno origine alla maglia.
Fra i tessuti industriali citiamo i tessuti
non tessuti (TNT), che sono superfici tessili
flessibili, ottenute per coesionatura di veli di
fibre, generalmente sintetiche. Alla base della produzione dei TNT vi è la preparazione
del velo, ottenibile con un’operazione di cardatura, che apre le fibre e le dispone in veli
paralleli. I veli di fibre possono essere tenuti
uniti da fili di legatura con intreccio a maglia
posti attraverso una serie di aghi speciali che,
sovrapponendo i veli, creano il TNT. Un altro
sistema per tenere uniti i fili provenienti dalla
cardatura utilizza le fibre stesse, formando
con appositi aghi veri e propri punti di legatura.
In tutti i casi, le dimensioni principali relative
alla pezza sono:
- l’altezza, che si esprime in centimetri e si
misura orizzontalmente da una cimossa
all’altra o comunque da un lato all’altro del
tessuto;
- la lunghezza, che si misura nel senso
dell’ordito, dalla testa alla coda della pezza
e viene espressa in metri, con due decimali.
Le cimosse, non presenti nei tessuti a maglia e nei TNT, sono costituite da un certo
numero di fili di ordito, situati ai due lati del
tessuto per tutta la lunghezza della pezza.
La suddivisione dei tessuti per le classificazioni può essere fatta in base:
- all’uso;
- alla disegnatura;
- agli elementi che li compongono.
il territorio | 37
La classificazione in base all’uso
In relazione all’uso a cui sono destinati, i tessuti possono essere così classificati:
1) Tessuti per abbigliamento
- laneria (tessuti femminili)
- drapperia (tessuti maschili)
2)
Tessuti per arredamento
- tappezzeria
- biancheria
- uso domestico
La classificazione per disegnatura
In base alla disegnatura, i tessuti si dividono
in tre grandi gruppi:
1) Tessuti uniti. Realizzati su telai muniti di
licci, sono il gruppo in cui rientra la maggior parte dei tessuti per abbigliamento,
si suddividono in tessuti lisci, che non
presentano alcuna disegnatura evidente
e tessuti a intreccio (o a effetto di intreccio), che presentano piccole disegnature,
ottenute con piccoli effetti di intreccio.
2) Tessuti a disposizione. Sono quelli che
presentano grandi effetti di disegno a carattere geometrico rettilineo e risultano in
massima parte formati da combinazioni di
più intrecci e si ottengono su telai muniti
di licci. L’ampiezza del disegno è dovuta al sistema di passaggio dei fili nei licci.
Questo gruppo comprende sia tessuti per
abbigliamento, sia per arredamento (to-
vaglieria damascata a dama, coperte con
balza a greca, ecc.).
3) Tessuti operati. Sono quelli che presentano grandi effetti di disegno a carattere
ornamentale e curvilineo. Sono ottenuti
su telai dove il movimento dei fili di ordito,
anziché con i licci, è ottenuto con speciali
macchine che “leggono” l’intreccio da realizzare da moduli di carta continua o da dischi digitali. Questo gruppo comprende la
maggior parte dei tessuti per arredamento
e tipi particolari per l’abbigliamento.
Tutti i tessuti appartenenti a questi gruppi possono essere a loro volta classificati in
base alla costruzione o più precisamente
in relazione al numero degli elementi che li
compongono.
La classificazione in base agli elementi
In base al numero degli elementi componenti, i tessuti si dividono in due grandi gruppi:
1) Tessuti semplici. Ovvero quei tessuti alla
cui formazione concorrono due soli elementi: una serie di fili e una serie di trame.
2) Tessuti composti. Ovvero quei tessuti
alla cui formazione concorrono minimo
tre elementi e possono essere suddivisi a
loro volta in più tipi, di cui i principali sono:
a) tessuti a tre elementi con doppia catena e
una serie di trame o viceversa;
b) tessuti doppi, tripli, imbottiti, ecc. a quattro o più elementi. I doppi e i tripli sono
detti anche tessuti multipli.
il territorio | 38
IL RAMMENDO
E LA SMOLLETTATURA
IL CONTROLLO
DEI TESSUTI GREGGI
Il tessuto greggio proveniente dalla tessitura (tradizionale o a maglia), prima di essere
sottoposto alle successive lavorazioni di tintoria e finissaggio, viene controllato, presso
l’azienda committente, su appositi specchi e
con altri strumenti.
Vengono controllati il peso, l’altezza, la lunghezza delle singole pezze e il numero delle
battute a centimetro. Nello stesso tempo, un
esperto del controllo, supportato da un computer, rileva allo specchio gli eventuali difetti
presenti, derivanti dalle lavorazioni a monte,
principalmente difetti sui filati e di tessitura
comunque rilevabili visivamente, stabilendo
la possibilità e l’opportunità di eliminarli prima
delle successive lavorazioni del tessuto.
Qualora il tessuto si presenti con difettosità
superiori alla tolleranza di lavorazione, l’operatore comunica direttamente alla tessitura
i difetti da rimuovere sulle pezze ancora da
tessere, mentre per quanto riguarda gli altri tipi di difetti (di filatura, di ritorcitura, ecc.)
l’addetto provvederà a comunicarli all’ufficio
tecnico. Al termine del controllo, la pezza
viene marcata in testa sul rovescio, di solito
con i seguenti dati: il nome del fabbricante,
il numero progressivo (matricola) della pezza, il nome o numero dell’articolo e l’altezza
finita. Eventuali altri dati sono a discrezione
del fabbricante. Questi dati possono essere impressi sulla pezza mediante etichetta
applicata a caldo o con apposito pennarello
indelebile.
Una volta che sono stati rilevati al
controllo i difetti presenti sul tessuto greggio e stabiliti i vari tipi di
intervento da effettuare, le pezze vengono passate al reparto di
rammendo, operazione che viene
eseguita prevalentemente da personale femminile specializzato, appartenente spesso a centri di rammendo. L’addetta, in base al tipo di
tessuto da riparare e su indicazione della ditta alla quale appartiene
e della responsabile (“maestra”),
deve effettuare sul tessuto, con
precisione e professionalità, tutti quegli interventi, diversificati fra
loro in base al tipo di difetto, indispensabili per renderlo idoneo alle successive lavorazioni di finissaggio, che possono essere eventualmente precedute dalla tintoria.
Per rammendo si intendono tutte quelle lavorazioni che comportano la ricostruzione
regolare dell’intreccio del tessuto, rimuovendo la maggior parte dei difetti e sostituendo
anche, se necessario, tratti di fili o di trame
non regolari, utilizzando pinze a molla, forbici
ricurve e ago.
Per smollettatura si intendono tutti gli interventi che riguardano l’eliminazione dal tessuto di piccoli nodi e di altre impurità e piccole
imperfezioni, che però non sono influenti sulla struttura del tessuto, utilizzando prevalentemente pinze a molla. (9. Fine)
Red.
il territorio | 39
TSI - toscana spazzole industriali
30 anni al servizio del meccanotessile
In trenta anni di attività - festeggiati lo scorso
luglio - si è guadagnata un ruolo rilevante a livello internazionale nella produzione di spazzole per finissaggio tessile. Si tratta della Toscana Spazzole Industriali di Montemurlo,
fondata nel 1984 su iniziativa di Renzo Biagini, tuttora al timone dell’azienda assieme
ai figli Silvia, Francesca e Lorenzo e al genero
Francesco. Nella sede di via Ombrone, uno
stabile di oltre 3 mila metri quadrati in cui
l’attività si è trasferita nel 2008, si realizzano
spazzole industriali, ovvero utensili impiegati
in varie lavorazioni industriali che servono a
migliorare la qualità del prodotto finito. Il 70
per cento del fatturato, che nel complesso
supera i 3,5 milioni di euro, è generato dalla produzione di spazzole per il finissaggio
nell’industria tessile e per il trattamento del
tessuto-non tessuto, ma è in aumento l’incidenza di altri settori di destinazione come
cartiere, industrie del vetro e della pelle.
Nell’azienda lavorano 20 persone: 14 alla parte operativa e sei tra amministrazione, ufficio
tecnico e commerciale. «Siamo completamente autonomi per realizzare spazzole industriali complete - spiega Renzo Biagini -. Ab-
biamo un’officina meccanica dotata di torni a
controllo, frese e saldatrice per costruire il supporto in acciaio, a cui viene poi applicata una
parte in plastica che permette l’ancoraggio del
filamento della spazzola. Il prodotto finale è un
utensile da lavoro che viene montato su una
macchina che gira a oltre 1500 giri al minuto.
Per questo la spazzola, prima di uscire di qui,
deve essere equilibrata e collaudata».
Nella fabbrica, accanto a macchinari di ultima generazione da 350 colpi al minuto per
produrre le spazzole industriali (molti dei
quali costruiti e personalizzati internamente), ce n’è uno di “archeologia industriale”,
che ricorda gli albori dell’attività: si aziona
schiacciando un pedale e manualmente
l’operatore deve prendere la mira e conficcare il filamento nei fori del telaio in plastica. «Si
chiama macchina semplice e il nome la dice
lunga: è un apparecchio manuale da 50 colpi
al minuto. Bisognava stare lì a far centro con
il foro» - ricorda Renzo, che nel 1984 ebbe
l’intuizione giusta: con l’esperienza maturata
come meccanico e tornitore, assieme ad un
socio, decise di rilevare un’azienda fiorentina
che aveva un’eccellente tradizione artigiana,
L’AZIENDA | 40
risalente a metà Ottocento, nel settore della
produzione dei pennelli e della pulizia delle
pelli e delle stoffe. L’obiettivo era quello di
rilanciarne l’attività combinando le preziose
competenze artigiane, con la conoscenza e
le tecniche dei processi meccanici di precisione. Dalla “macchina semplice”, insomma,
alle moderne tecnologie.
Un obiettivo realizzato: 30 anni dopo, i prodotti della Toscana Spazzole Industriali sono
presenti in tutto il mondo, anche grazie al
lavoro delle maestranze. «Molti degli attuali collaboratori vi operano da oltre vent’anni
e hanno maturato una conoscenza che è
molto importante - dice Renzo -. Nel nostro
lavoro, oltre alla ricerca e agli investimenti in
tecnologia, conta molto l’aspetto artigianale
e l’esperienza di chi in fabbrica sa come si
realizza e si personalizza il prodotto».
I clienti della Toscana Spazzole Industriali
sono di tre tipi: aziende produttrici di macchinari, utilizzatori finali (che magari necessitano
di pezzi di ricambio), o in alcuni casi commercianti, in particolare per mercati
lontani. «Il 95% dei nostri manufatti è impiegato sui mercati
esteri di tutto il mondo, anche
se il 74% del fatturato è in Italia
(1% in paesi europei e il restante
25% in paesi extra-Ue) - afferma Lorenzo Biagini -. Questo
accade perché siamo fornitori
strategici dei primari produttori meccano-tessili italiani che
esportano le loro macchine in
tutto il mondo. Grazie alla rete
di contatti e relazioni instaurate
negli ultimi anni, sia con missioni specifiche che con la parte-
cipazione a fiere internazionali, l’azienda ha sostenuto
l’accesso ai mercati esteri,
diventando un importante
punto di riferimento in tutti
quei Paesi a forte estrazione
manifatturiera tessile».
Tra i principali paesi in cui
l’azienda esporta le proprie
spazzole ci sono India, Turchia, Pakistan, Bangladesh,
Brasile, ma anche Spagna,
Germania e Cina. Proprio
per avere accesso a questo
nuovo mercato, dal 2011
Toscana Spazzole Industriali ha aperto una filiale commerciale a Shangai. «È stato difficile partire e
conquistare la fiducia - dice Renzo Biagini -.
Ma adesso gli investimenti stanno pagando:
abbiamo apposto il marchio di fabbrica a tutte le nostre spazzole e in Cina la qualità del
Made in Italy fa la differenza. La tecnologia
aiuta: con Skype si sono abbattuti costi e si
è semplificata la comunicazione a distanza,
ma la produzione ha comunque dei tempi e
la crescita commerciale deve essere graduale, altrimenti si rischia di perdere di vista la
cura per il prodotto e l’attenzione al cliente,
con effetti negativi sulla qualità e immagine
dell’azienda».
La Toscana Spazzole Industriali è socia della
Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese
dal 1996. «La Banca si è sempre dimostrata
un ottimo partner - spiegano Renzo e Lorenzo Biagini -. Abbiamo sempre trovato le porte
aperte, un servizio di consulenza qualificato e
l’attenzione a capire le prospettive e l’attività
dell’azienda al di là dei numeri».
Dario Zona
L’AZIENDA | 41
Unicoop Montagna Pistoiese riconferma
il Consiglio e guarda all’ambiente
L’assemblea dei soci di Unicoop Montagna
Pistoiese ha approvato il bilancio economico 2013 e nella stessa seduta ha riconfermato il Consiglio di Amministrazione uscente che successivamente ha conferito ad
Adamo Bugelli l’incarico di presidente e
ad Albarosa Nesti quello di vicepresidente.
Dalla lettura della relazione di bilancio si evince che Unicoop Montagna Pistoiese gode di
buona salute potendo contare su oltre 4.000
soci, costituiti da persone residenti nei comuni montani, ma anche da abitanti di città limitrofe. Il personale, con età media bassa, è di
31 persone, suddivise fra i tre punti di vendita
di San Marcello, il più grande, Maresca e Bardalone. Unicoop Montagna Pistoiese costituisce dunque un punto di riferimento importante per le famiglie dell’intero territorio. È socia
della Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese,
con la quale collabora proficuamente.
Dal punto di vista economico, il presidente, Adamo Bugelli, è soddisfatto dei risultati
raggiunti: «Un risultato di bilancio che porta
un saldo negativo di 44.943 euro, cifra da
considerare più che soddisfacente perché
impensabile da raggiungere a soli cinque
anni di distanza dall’investimento effettuato
Adamo Bugelli, presidente Unicoop Montagna Pistoiese.
per la realizzazione del nuovo punto vendita
di San Marcello. Non inganni il fatto che la
cifra porti un segno negativo. Essa contiene
iscritti oltre 240 mila euro di ammortamenti,
dovuti alla realizzazione del nuovo punto di
Unicoop Montagna Pistoiese, il nuovo punto vendita di San Marcello.
L’AZIENDA | 42
Consiglio Unicoop Montagna Pistoiese.
vendita» dice il presidente, che aggiunge:
«Siamo soddisfatti anche dell’andamento
dei negozi di Maresca e Bardalone che chiudono in positivo. Con un utile di oltre 50 mila
euro il primo e di 1800 euro il secondo, che
costituisce, quest’ultimo, un vero e proprio
servizio sociale per tutta la clientela di Bardalone e Campo Tizzoro».
Le elezioni 2011 avevano fortemente rinnovato la compagine Unicoop della Montagna,
portando nuove esperienze e conoscenze
e una nuova positiva motivazione nei dipendenti. Queste hanno portato a nuove
evoluzioni e innovazioni. Nel corso del 2013
Unicoop Montagna Pistoiese ha proposto
molte iniziative fra le quali l’incremento delle
promozioni della linea 5, la più conveniente,
estendendola anche al negozio di Maresca.
Dal primo di ottobre è stato contenuto di un
punto il costo dell’aumento dell’Iva. Sintetizzando: negli ultimi tre anni gli sconti e le promozioni a favore di soci e clienti sono passati dai 190.245 euro del 2011, ai 206.266
euro del 2012, ai 258.279 euro del 2013,
con un incremento di quasi il 36%.
È stata consolidata la presenza nel settore della socialità, sostenendo l’azione del
“Banco Alimentare” per le persone e le famiglie bisognose. Ciò è avvenuto con la collaborazione dei i servizi sociali del Comune di
S. Marcello, della Croce Rossa di San Marcello, della Pubblica Assistenza di MarescaGavinana. Sono state inoltre sostenute le
diverse associazioni del volontariato, i gruppi sportivi e culturali del territorio. Altre iniziative sono state prese dalla Sezione Soci
con la collaborazione della SOMS Baccarini,
la Cgil/Spi, Auser, Cisl ed il Comune di San
Marcello.
Una particolare attenzione la Coop l’ha rivolta, e la rivolge, alla questione ambientale.
Infatti Coop progetta i propri prodotti a marchio con l’obiettivo di minimizzare gli sprechi
di risorse e l’emissione di sostanze dannose per l’ambiente. In particolare, dedica attenzione alla riduzione degli imballaggi, alla
diffusione di sistemi di coltivazione integrata
e biologica, alla tutela della biodiversità, ad
interventi per il risparmio energetico nell’utilizzo dei prodotti. Tutto questo si concretizza
nei prodotti della linea “Vivi Verde”, che è il
punto di arrivo di un lungo percorso avviato
dalla Coop dall’anno 2000.
Sauro Romagnani
La scheda
Consiglio di amministrazione 2013-2015
Presidente:
Adamo Bugelli
Vice-Presidente :
Albarosa Nesti
Consiglieri:
Roberto Ducceschi
Juri Iozzelli
Alessandro Gigli
Manuela Vogesi
Nicola Franceschi
Luca Marmo
Revisore legale dei Conti: Rag. Gabriele Michelozzi
L’AZIENDA | 43
TOUR EOLIE
dal 2 al 6 luglio 2014
di Emanuela Ferri,
responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Il tour delle isole Eolie è stata una gita davvero
indimenticabile.
Queste sette creature vulcaniche nate dalla presenza attiva dei quattro elementi - aria,
acqua, terra e fuoco - ci hanno affascinato
perché ciascuna ha caratteristiche proprie che
la rendono diversa da tutte le altre ed è così
per tutto. Basti pensare alle spiagge di sabbia
nera a Vulcano, di ciottoli neri a Stromboli e
di pomice bianca a Lipari; non c’è posto che
assomiglia davvero ad un altro.
Il nostro gruppo poi era alloggiato presso l’Hotel villa Meligunis, antica residenza settecentesca sapientemente ristrutturata, confortevole
e prestigioso Hotel a 4 stelle situato nel cuore
del centro storico di Lipari, dell’antico e caratteristico borgo marinaro che si affaccia sul
porticciolo di Marina Corta. È proprio da lì che
tutte le mattine partivano le nostre escursioni, accompagnati dalla guida Svetlana; anche
la motonave della Meranda Navigazione che
avevamo a disposizione, era nuova e dotata
di ogni confort.
Giovedì 3 luglio, siamo andati all’isola di Vulcano, costeggiando il Vulcanello e la suggestiva
Valle dei Mostri. Abbiamo ammirato i Faraglioni, la Grotta degli Angeli, la baia delle Sabbie
Nere e il vulcano attivo dell’isola: l’imponente
Gran Cratere della Fossa. Il tempo per fare un
bagno nelle meravigliose acque della Piscina
di Venere, uno specchio d’acqua circolare,
circondata da rocce di tufo e di basalto, dalle
acque cristalline con tinte turchesi. Il nome di
questo paradiso naturale è stato dato in onore
della dea dell’amore; la leggenda infatti narra
che la dea si tuffasse in queste acque per riconquistare la verginità perduta. Vicini al porto
turismo insieme | 44
di Levante siamo stati accolti dall’odore acre dello zolfo. Appena scesi,
abbiamo fatto il bagno nella “pozza”
termale, alimentata, ininterrottamente, da innumerevoli bolle dalle quali
fuoriescono vapori sulfurei, acqua
salmastra e fango argilloso ad altissimo contenuto di zolfo.
Nel pomeriggio abbiamo visitato l’isola di Lipari, restando sorprendentemente meravigliati per i numerosi reperti che si trovano nel Museo
archeologico regionale, ubicato nel
complesso del Castello che domina
l’isola.
Il terzo giorno è stata la volta dell’isola di Salina; costeggiando il lato
orientale per arrivare fino alla stupenda baia di Pollara, resa famosa dal
film di Massimo Troisi “il Postino”,
abbiamo fatto scalo a Lingua, piccolo borgo di pescatori, per poi visitare il Lago
salato che ha dato il nome a quest’isola.
Sulla via del ritorno abbiamo visitato le più belle grotte di Lipari.
Il quarto giorno siamo andati all’isola di
Panarea dove dopo varie soste per il bagno,
con giro panoramico tra gli isolotti, visitando la
Grotta degli Innamorati, siamo giunti al porto e
abbiamo fatto una passeggiata lungo le raffinate viuzze, visitando il villaggio.
Nel pomeriggio siamo ripartiti alla volta di
Stromboli, ammirando Ginostra, un piccolo
borgo di pescatori senza tempo, e la Sciara
del fuoco, un ripido pendio solcato da torrenti
di lava, e dello Strombolicchio, un mastodon-
tico scoglio. Una volta sull’isola abbiamo fatto
una passeggiata tra i negozi e i magnifici giardini e lasciato tempo libero per fare un bagno
nelle acque color cobalto.
Stromboli deve la sua notorietà in Italia ed
all’estero grazie al cinema - Stromboli (Terra
di Dio) del 1959 - ed al gossip con i film e le
storie di amore fra Rossellini, la Magnani ed
Ingrid Bergman che tennero banco per mesi
sui giornali dell’epoca e che segnano l’inizio
del turismo nelle isole.
La cena è stata organizzata a bordo della
motonave, per avere la possibilità, al tramonto sotto la Sciara, di assistere dal mare allo
spettacolo suggestivo che questo vulcano in
perenne attività ci regala, esplodendo in una
sinfonia di lapilli rossastri. Purtroppo quella
sera abbiamo potuto vedere poco, in quanto
la cima del vulcano si era coperta di nubi.
La domenica abbiamo fatto ritorno a casa, tutti soddisfatti della buona riuscita della gita.
Hanno partecipato alla gita: Claudio Fidardo
Dali, Stefania Gaiffi, Giuseppe Santini, Morena
Biondi, Giovanni Paolo Francioni, Carla Pieralli,
Giuseppe Giordano Tuci, Vera Cappelli,
Franco Mugnaioni, Liana Ciampolini, Carlo
Filippo Spini, Rosella Pansolli, Massimo Orsi,
Luisa Guarnieri, Paolo Giovannetti, Giovanna
Vannelli, Mario Venturi, Marilena Corrieri,
Antonella Vignozzi, Franco Vignozzi, Elio
Squillantini, Rosangiola Giabbani, Giancarlo
Gori, Gabriella Innocenti, Riccardo Pacini,
Emanuela Ferri, Roberto Iozzelli, Ombretta
Cerboncini, Giordano Iozzelli, Paola Venturi,
Paolo Sergio Giuntini, Lorenzo Giuntini, Isabella
Elena Repetto, Marco Niccolai, Roberta Vegni.
turismo insieme | 45
CALA GINEPRO
LA SARDEGNA DAI MILLE COLORI
Una settimana di completo relax, immersi fra
vasti oliveti e spettacolari giardini dalla vegetazione mediterranea. E’ questa la sintesi
della vacanza che un nutrito gruppo di soci
della nostra Banca ha trascorso a Cala Ginepro, sulla costa orientale della Sardegna, dal
2 al 9 settembre scorsi.
Giornate che hanno permesso di godere anche della splendida spiaggia e dei fondali di
sabbia bianca e finissima, alternata a scogliere di granito modellate dal mare e dal vento. E poi che dire dei bagni fatti in acque ora
trasparenti, ora dai riflessi di un azzurro cangiante, grazie ai giochi di luce creati dal sole
che si riflette sul fondale di sassi.
Una Cala che prende il nome dalla presenza
di una pineta di ginepri, mista alla tipica vegetazione della macchia mediterranea, che
dona alla caletta un tocco di verde intenso,
che esalta ulteriormente il colore del mare.
Ma oltre alla natura in cui eravamo immersi,
si devono spendere parole di apprezzamento
anche per il resort I Giardini di Cala Ginepro,
che ci ha ospitato: un ambiente caratterizzato dalle piacevoli linee, tipiche dell’architettura locale, e perfettamente inserito nello
splendido paesaggio del Golfo di Orosei.
Una vacanza che ci ha reso consapevoli di
come non occorra andare ai Caraibi per trovare spiagge incontaminate e posti da sogno.
Questi luoghi esistono molto più vicino e si
trovano in Sardegna, dove il Golfo di Orosei
e Cala Ginepro sono considerati fra le zone
più affascinanti di tutta l’isola. Colori, profumi
e sensazioni che pochi mari possono regalare, lontano dalla mondanità sfarzosa e dallo
stress, insomma, bellezza alla stato puro.
Hanno partecipato alla gita: Riccardo Nunziati,
Perla Caramelli, Rodolfo Nuti, Fausta Mirella
Gorini, Federica Nuti, Noemi Iozzelmi, Valerio
Carradori, Giancarlo Gori, Gabriella Innocenti,
Paolo Bartolini, Paola Mazzinghi, Franco Pratesi
Innocenti, Laura Turi, Rosario Rizzo, Rosina
Vita, Paolo Sergio Giuntini, Lorenzo Giuntini,
Elio Squillantini, Rosangiola Giabbani, Samuele
Marconi, Alessandro Pesci, Giuseppina Guidarelli,
Emanuela Ferri.
F. B.
turismo insieme | 46
IL BELLO DELLE SOCIE
RUBRICA DI CONSIGLI PER LA BELLEZZA E IL BENESSERE
di ALESSANDRA GABBANi, estetista e giovane socia Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Ben trovate amiche! Dopo le vacanze estive
è giusto non ritrovare solo la forma fisica ma
anche prevenire l’invecchiamento del nostro
viso! Ecco che oggi affronteremo questo tema:
prevenzione viso.
Uno dei segnali più temuti dell’invecchiamento sono le rughe. In realtà ci sono due
tipi di rughe: le rughe mimiche (chiamate
anche “pieghe di espressione”) e le rughe
da senescenza. Le prime si possono manifestare anche in giovane età e sono do-
vute ad atteggiamenti ripetuti, veri e propri
“tic”, simili al corrugare la fronte quando si
è pensierosi. Le seconde si manifestano per
l’invecchiamento della pelle che determina
modificazioni sia nei diversi tessuti che la
compongono sia ai suoi annessi.
L’epidermide, ovvero la parte della pelle direttamente a contatto con l’esterno, con l’età va incontro a un generale assottigliamento e ad una perdita dell’elasticità, dovuta alla
diminuzione della capacità di proliferazione
delle cellule. L’idratazione dello strato corneo
diventa scarsa. Nel derma, la parte della pelle immediatamente sottostante l’epidermide,
diminuisce il grado di ricambio cellulare, le
fibre vecchie vengono rimpiazzate lentamente, il tessuto diventa più consistente e
avvengono delle reazioni di natura ossidativa che determinano sensibili mutamenti del
collagene e delle fibre elastiche. La conseguenza visiva di questi processi regressivi è il
manifestarsi delle rughe,
l’avvizzimento cutaneo e la perdita di elasticità della pelle. I fattori che determinano l’invecchiamento sono di natura genetica, ma
possono essere anche di natura ambientale,
come l’esposizione ai raggi ultravioletti e i
cosiddetti “radicali liberi”.
Come prevenire le rughe
Per prevenire il fenomeno, non potendo interferire sui fattori genetici, bisogna limitare
quelli ambientali, limitando l’esposizione e
bisogna idratarsi in modo adeguato, sia bevendo acqua, sia
applicando per tempo ed in
modo efficace cosmetici funzionali anti-rughe. Come applicarli
in modo efficace? Con l’automassaggio.
L’automassaggio
Un buon massaggio deve seguire i muscoli del viso stimolandoli leggermente con movimenti ritmati. Il massaggio,
oltre a rafforzare i muscoli facciali, ottenendo uno stiramento meccanico
delle rughe, riattiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del
metabolismo, favorendo una accelerata produzione di cellule nuove e una più accelerata
eliminazione di tossine. Le linee direzionali
da seguire sono indicate nell’immagine.
club giovani soci | 47
cosa bolle nel caveau
rubrica di cucina
di andrea altobelli, chef e giovane socio Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Ciao Soci! Mi presento: sono Andrea Altobelli, giovane socio della BCC
di Vignole e della Montagna Pistoiese, come voi! Sono diplomato all’IPSSAR
di Montecatini Terme, ed adesso sono uno chef a “Bottega Palazzina”, locale che cura bottega, ristorante, aperitivi e birreria a Castiglione dei Pepoli, Bologna. Nonostante la giovane
età, sono “il docente” dei corsi di cucina organizzati dalla Banca per i giovani soci e non! In
questa rubrica vi segnalerò ad, ogni uscita, consigli e curiosità culinarie, suggerendovi alcune
mie ricette.
Riparte il nostro viaggio lungo il Bel Paese
per percorrere le vie del gusto attraverso le
eccellenze nostrane, da utilizzare nella nostra
ricetta di questa uscita.
Andiamo a scoprire l’
. L’ostrica piatta dell’Adriatico (o
ostrica europea) è un mollusco appartenen-
te alla famiglia delle ostriche (Ostreidae). Le
ostriche erano già conosciute ai tempi dei romani, che ne apprezzavano il gusto e l’inconfondibile sapore di nocciola. Le ostriche sono
un alimento molto nutriente, la sua carne è
ricca di proteine, carboidrati, vitamine, minerali (Ca, Zn, Mg e Fe), e antiossidanti. Di
questo straordinario mollusco ne esistono
svariate razze, ma le più importanti sono
quelle francesi, ed in particolare le seguenti
6 varietà:
1. Bélon du Bélon: è un’ostrica dalla forma
rotondeggiante e piatta, che viene raccolta nell’estuario del fiume Bélon, nella parte
occidentale della Bretagna. Ha un gusto
delicato con note di sottobosco;
2. Fine de Binic: è allevata in mare aperto
nella Baia di Saint Brieuc, sempre in Bretagna. Ha colore beige, consistenza croccante e un sapore salmastro con una nota
finale fruttata;
3. Fine de Carentec: sempre bretone, è
un’ostrica molto grande che viene prodotta nella baia di Morlaix, ha un sapore
molto deciso che ricorda le alghe;
4. Perle Noire: allevata in Normandia,
quest’ostrica è detta la “speciale” per via
del suo sapore zuccherino;
5. Fine de Claire: proviene dai bacini del
dipartimento di Marennes-Oléron, dall’estuario del fiume Seudre, ha un colore che
tende al verde, ed ha un gusto che ricorda
la nocciola;
6. Papillon: deve il nome al fatto che è più
piccola delle altre tipologie di ostriche, si
trova ad Alcarchon, la spiaggia di Bordeaux.
Ci sono, inoltre, le Impérial o Zélande piatte
dei Paesi Bassi, le Portugaise dal Portogallo,
le Ostenda belghe, le Whitlstables e le Colchester della Gran Bretagna, le Galvay-bay
dell’Irlanda, le Limfjords della Danimarca e le
Blue-point degli Stati Uniti. Ma la Francia resta in assoluto il primo produttore di ostriche,
con circa 130 mila tonnellate annue.
Continuiamo a navigare lungo il mar Adriatico
in direzione sud per andare ad attraccare nel-
club giovani soci | 48
la piccola isola di Pantelleria. Qui troviamo
il suo piccolo e famoso tesoro, il cappero
I. G. P. Come probabilmente sapete, il cappero è un arbusto tipico del mediterraneo,
con un’altezza media 30-50 cm. Ha foglie di
color verde scuro, carnose e di forma ovale e
fiori molto appariscenti i cui tenui colori bianco e rosa presentano delicati riflessi violacei.
Personalmente preferisco i capperi di Pantelleria rigorosamente sotto sale: carnosi e dal
sapore delicato, grazie al sale marino la loro
fragranza e consistenza rimangono inalterate
nel tempo. Prima di assaporarli, sciacquateli
abbondantemente in un colino e lasciateli riposare in acqua per un paio d’ore. Asciugateli e conditeli con olio extravergine d’oliva.
Proseguiamo il nostro viaggio alla ricerca
degli ingredienti di oggi zigzagando per la
nostra penisola: siamo in provincia di Latina,
più precisamente in una piccola cittadina che
si affaccia sul mare, Gaeta. Qui troviamo le
famose «Olive di
Gaeta»; descritte
da Virgilio nell’Eneide, ebbero la
sua massima diffusione nel 1400
grazie alle attitudini all’agricoltura, al
commercio ed alla
navigazione dei
cittadini dell’allora
Ducato di Gaeta che esportarono l’olio e le
olive in tutto il mediterraneo.
Queste olive si contraddistinguono per un
frutto di forma leggermente affusolata, di colore violaceo, dal sapore vinoso, amaricante
e talvolta con sfumature acetiche. La specie
di olivo da cui vengono prodotte sia le olive
in salamoia sia l’olio è l’autoctona Itrana. Per
questo prodotto sono attualmente in corso
le procedure per ottenere il riconoscimento
D.G.P. (Denominazione Geografica Protetta).
Ora ci manca solo di andare ai fornelli con
il nostro sacchetto della spesa, per preparare…
Ostriche gratinate
con panatura croccante
Ingredienti per 4 persone:
12 ostriche piatte dell’Adriatico; 10g capperi di Pantelleria
sottosale; 10g olive di Gaeta denocciolate; timo; 100g circa
pane al latte; olio extravergine di oliva.
Procedimento
Lavare accuratamente i capperi dal sale. Una volta puliti,
fare un trito con le olive ed il timo. Cubettare finemente il
pane al latte, aggiungere il trito di capperi, olive e timo e
mescolare per ottenere un composto omogeneo. Preriscaldare il forno a 190-200°C. Aprire le ostriche, togliere una
parte della loro acqua, coprire il mollusco con la panatura che abbiamo fatto, un filo d’olio e in forno per qualche
minuto. Servite calde con un bicchiere di Falanghina bella
fresca, e buon appetito!
Un modo semplice e rapido per aprire le ostriche è quello di
inserire la punta del coltello da ostriche all’estremità dove
si crea il “cardine” del movimento del guscio, vedrete che
c’è una piccola fessura. A questo punto non dovete far altro
che spingere leggermente la lama nella fessura e fare leva
verso il basso; una volta che si sarà staccata fate scorrere la lama del coltello lungo tutta la superficie del guscio
superiore e recidete l’attaccatura del mollusco e il gioco è
fatto!
Per concludere la nostra escursione in barca torniamo leggermente indietro e attracchiamo al porto di Napoli, e ci dirigiamo in
provincia di Benevento per prendere una
bella bottiglia di Falanghina Spumantizata in metodo classico. Nasce dall’omonimo vitigno, su terreni argillosi e calcarei; alla
vista si presenta di colore giallo paglierino
con netti riflessi verdognoli. Al gusto risulta fresco, dotato di una buona persistenza
aromatica.
club giovani soci| 49
A TRENTO IL QUARTO FORUM NAZIONALE
DEI GIOVANI SOCI DEL CREDITO COOPERATIVO
Giovani soci d’Italia crescono. Dall’11 al 13
luglio sì è svolto, nella meravigliosa cornice
del Trentino, il Quarto Forum Nazionale dei
giovani soci del Credito Cooperativo. Dopo
l’appuntamento di Palermo dell’anno scorso, è stato un importante punto di svolta nel
percorso del gruppo. La Banca di Vignole e
della Montagna Pistoiese era come al solito
presente, pronta a dare il proprio contributo e
forte dell’esperienza maturata in quattro anni
di attività.
Il primo giorno ha visto la presentazione ufficiale del Forum, che si è svolta a Trento presso l’auditorium della Federazione della Cooperazione Trentina. A fare gli onori di casa, insieme al vicepresidente ed al direttore generale della Federazione, c’erano i giovani soci
della Cassa Rurale di Trento ed i rappresentanti dei Giovani Cooperatori Trentini. Infatti
in Trentino il mondo cooperativo non si ferma
alle banche: la Federazione comprende una
lunghissima serie di aziende di vari settori,
dall’agraria al supermercato, dalla raccolta
rifiuti all’assistenza per anziani, dall’informatica alla ristorazione. Tutti uniti a formare Cooperazione Trentina, che detiene un’ampia
fetta del prodotto interno lordo regionale. È
proprio grazie alla forza delle cooperative ci dicono - che il territorio trentino è passato
dalla povertà del dopoguerra ad essere una
delle zone più sviluppate del Belpaese.
La giornata è proseguita a Rovereto, presso
una vecchia e grande fabbrica di tabacco,
ora divenuta un’incubatrice d’impresa all’in-
segna dell’ecosostenibilità. Al Progetto Manifattura - questo il nome - aderiscono tante
start-up prevalentemente guidate da giovani che hanno voglia di mettersi in gioco nel
mondo del lavoro, e quasi sempre supportati
dalle Casse Rurali.
Il 12 luglio è stata invece la volta di quella che
abbiamo soprannominato la “giornata Melinda”. Infatti, siamo stati ospiti del consorzio
che dà il nome alla mela più famosa d’Italia.
Esperienza interessante e ghiotta allo stesso
tempo. Ad aprire le danze non potevano non
essere gli attivissimi Giovani Soci d’Anaunia, che hanno festeggiato proprio in questi
mesi il decimo compleanno della loro associazione. Si sono poi susseguiti gli interventi
dei presidenti della Cassa Rurale di Anaunia,
della Federazione Trentina e di Federcasse,
l’organizzazione nazionale che raggruppa
tutte le BCC d’Italia. Hanno fatto seguito
interessanti interventi sul tema dell’Europa,
tra cui quello di Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse, di Anne Schneider,
rappresentante delle German Co-operative
Banks, e del direttore del Consorzio Melinda
Luca Granata, che col suo appassionato
intervento ci ha fatto entrare nel mondo delle
mele e ci ha fatto giurare a noi stessi che non
mangeremo più una mela non Melinda.
Dopo pranzo abbiamo avuto ospite il deputato europeo Herbert Dorfmann, che da
membro della Commissione Economia e Finanze dell’Unione Europea si è più volte fatto
portavoce delle istanze del Credito Coopera-
club giovani soci | 50
tivo italiano. A seguire abbiamo avuto il piacere di conoscere i nuovi gruppi giovani soci
costituiti dall’anno scorso ad oggi, e infine
abbiamo ascoltato le presentazioni dei lavori
svolti dalle commissioni di lavoro.
Nella serata abbiamo visitato altre due realtà
di Casse Rurali: quella di Mezzocorona, im-
alla Calabria, da Trento a Roma, ma alla fine
l’impegno costante ha iniziato a dare i suoi
frutti. Costruiremo un’organizzazione nazionale che riunirà tutti i giovani soci di tutte le
banche aderenti, al momento circa settanta.
Sarà l’inizio di un percorso nuovo, fatto di
giovani e tanta volontà di sviluppare il mondo del Credito Cooperativo. Noi della BCC di
Vignole e Montagna Pistoiese siamo stati tra
i primi a chiedere di avere una rete organizzativa nazionale e regionale, per andare oltre
alle singole iniziative dei singoli gruppi e poter
programmare eventi su più larga scala.
Così, aspettando il quinto forum nazionale,
che speriamo si svolgerà nella nostra Toscana, abbiamo posato un altro mattone nella
nostra storia, certi di costruire qualcosa di
nuovo e importante. Convinti di andare verso
un maggiore sviluppo del mondo cooperativo. Sicuri di fare la cosa giusta.
Elia Gargini
mersa nel paesaggio fiabesco delle colline
coltivate a meli, e quella dell’Alta Val di Sole
e Pejo. Il Quarto Forum si è chiuso domenica
13 luglio con gli interventi di Emanuele Spina di Federcasse e del professor Leonardo
Becchetti.
Il prossimo futuro è pieno di appuntamenti
importanti, ed uno su tutti: il momento costituente che si terrà in novembre a Roma, e in
cui si getteranno le basi del coordinamento
nazionale. Dopo tanti incontri, chiacchiere,
scambi d’opinione, si fa sul serio. Non è stato
facile mettere tutti d’accordo, dal Piemonte
club giovani soci | 51
UN GIORNO DI DIVERTIMENTO
AL PARCO AVVENTURA DI CUTIGLIANO
di Lorenzo Risaliti
Sabato 19 luglio... Ore 8:30... Un piccolo
gruppo di ragazzi, soci della BCC di Vignole
e Montagna Pistoiese e non, si ritrova davanti alla sede centrale per partire per una
bella gita, direzione Cutigliano, comune in
provincia di Pistoia. Giunti al parcheggio della
funivia di Cutigliano, il gruppo di partenza si
ingrandisce, grazie all’arrivo di altre tre ragazze.
Dopo una “sosta caffè” al bar, ci dirigiamo a
prendere la funivia che in men che non si dica
ci trasporta fino alla Doganaccia, frazione di
Cutigliano.
Il programma per la mattinata è una camminata verso la Croce Arcana. Dopo una
mezz’oretta di cammino (sotto il sole cocente), arriviamo a destinazione. Il panorama che
ci si apre davanti è spettacolare: montagne e
prati a 360°. Sul posto, oltre ad una croce,
da cui deriva il nome della zona, è presente
un monumento ai Caduti della Grande Guerra affiancato da due vecchi mezzi militari.
La camminata è stata abbastanza stancante e l’ora del pranzo si avvicina... Decidiamo
allora di consumare il nostro pranzo a sacco
proprio lassù, seduti su un prato e circondati
dalla natura.
Dopo esserci riposati un pochino, ci dirigiamo nuovamente verso la funivia di Cutigliano
per raggiungere la seconda tappa della nostra gita: il Parco Avventura!
Arrivati a destinazione, veniamo accolti dal
nostro maestro Leonardo che ci spiega brevemente le regole del Parco. Passata la fase
teorica, veniamo aiutati ad indossare un’imbracatura dotata di due moschettoni e un
caschetto di sicurezza. Il Parco è costituito
da tre percorsi di difficoltà crescente: il primo destinato soprattutto ai bambini, ma anche agli adulti che devono impratichirsi con
i moschettoni; il secondo, posto a 4-5 metri
di altezza, di difficoltà media; e il terzo, e più
difficile, situato ad un’altezza di circa 8 metri.
Ogni percorso è costituito da diverse tappe,
come ad esempio scale a pioli, altalene, tronchi oscillanti, e termina con una teleferica.
Siamo quasi giunti alla fine della nostra giornata, ma prima di tornare a Cutigliano, ci attende il bob su rotaie! Siamo stati dei piloti
così abili che il proprietario ha regalato una
corsa omaggio a tutti!
Adesso è proprio l’ora di tornare a casa...
Stanchi ma felici ci dirigiamo alla funivia che
ci riporta a Cutigliano e alle nostre macchine.
Tutti a casa e... appuntamento alla prossima
gita!
Hanno partecipato alla gita: Lorenzo Risaliti, Giulia Matteini, Sara Rosini, Daniele
Zepponi, Silvia Nesti, Claudia Nesti, Barbara
Pratesi.
club giovani soci | 52
LA NUOVA BANCONOTA DA 10 EURO
È in circolazione dal 23 settembre, la nuova
banconota da 10 euro serie “Europa”. La seconda serie è dotata di elementi di sicurezza
nuovi e avanzati, che offrono una protezione
ancora maggiore dalla falsificazione.
La sostituzione delle banconote dopo un
certo numero di anni è parte di un processo
fisiologico. La Banca Centrale Europea e le
Banche Centrali Nazionali dell’Eurosistema
tutelano l’integrità delle banconote in euro e
adempiono a questo compito anche sfruttando i progressi tecnologici realizzati nel campo
della sicurezza dei biglietti di banca. In questo
modo mantengono le banconote in euro aggiornate e le migliorano costantemente.
Per questo motivo l’Eurosistema ha sviluppato la serie “Europa”, per continuare ad assicurare la fiducia del pubblico nelle banconote
euro.
La Banca d’Italia è impegnata su tutto il territorio nazionale in un’ampia campagna d’informazione, che si avvale anche di un sito
internet dedicato www.nuovovoltoeuro.eu.
Sono stati allestiti punti informativi nelle filiali e
in altri luoghi aperti al pubblico, come stazioni ferroviarie, centri della grande distribuzione
commerciale e fiere. L’obiettivo è aiutare i cittadini a riconoscere le nuove banconote e le
loro caratteristiche di sicurezza.
Le nuove banconote da 5 e 10 euro, così
come i biglietti della prima serie, sono facili
da controllare applicando il consueto metodo
“toccare-guardare-muovere”.
L’immissione in circolazione della nuova banconota sarà graduale, affinché i cittadini possano continuare a utilizzare i biglietti da 10
euro della prima serie insieme a quelli della
seconda.
La data in cui gli esemplari della prima serie
cesseranno di avere corso legale sarà annunciata con largo anticipo. Anche dopo
tale data manterranno il proprio valore e
potranno essere sempre cambiati presso le
Banche Centrali Nazionali dei paesi dell’area
euro.
Red. (Fonte Banca d’Italia)
In alto la banconota da 10 euro della prima serie; in basso la nuova banconota.
BANCA E CLIENTI | 53
IL MUTUO PER LA CASA IN PAROLE SEMPLICI
Dopo le precedenti puntate dedicate al “Conto corrente in parole semplici”, proseguiamo
la pubblicazione delle nuove guide che gli intermediari devono rendere disponibili ai clienti (sono in distribuzione in tutte le agenzie,
ndr) illustrando le informazioni relative al mutuo per la casa. Un condensato di chiarimenti
e di consigli pratici, tratti dalle nuove pubblicazioni, aggiornate con il provvedimento del
31 luglio 2012, del Governatore della Banca
d’Italia, Ignazio Visco.
PRIMA DI FIRMARE
Fornire le informazioni e i documenti
per l’istruttoria
Con l’istruttoria l’intermediario verifica il reddito, il patrimonio e le garanzie offerte dal
cliente per valutare la sua capacità di rimborso nel tempo.
Ogni intermediario ha le sue procedure, ma
in genere i documenti da presentare riguardano le informazioni anagrafiche, le informazioni che certificano la capacità di reddito e le
informazioni relative all’immobile.
Presentare le garanzie
La prima garanzia che l’intermediario chiede
è l’ipoteca, che gli dà il diritto di far vendere
l’immobile se il cliente non riesce a restituire
il finanziamento.
Per determinare il valore dell’immobile, e
quindi della garanzia, l’immobile viene prima
sottoposto a una perizia.
Il cliente può abitare nell’immobile ipotecato
e può affittarlo. Venderlo, invece, può essere
più complicato, proprio a causa del vincolo
cui è sottoposto.
Il finanziatore potrebbe richiedere altre garanzie oltre all’ipoteca, per esempio quando il
cliente ha un reddito basso rispetto alle rate,
non ha un lavoro stabile o chiede un mutuo
per un ammontare superiore all’80% del valore dell’immobile.
Tra le garanzie più diffuse c’è la fideiussione,
rilasciata da un soggetto diverso dal cliente
che richiede il mutuo.
Con la fideiussione il garante risponde della
restituzione dell’intero finanziamento con tutti
i suoi beni.
Valutare i tempi per l’erogazione
del mutuo
I tempi per ottenere il mutuo, cioè quelli
che intercorrono tra la presentazione della documentazione e l’effettiva erogazione
della somma, oscillano di solito dai 30 ai
60 giorni.
BANCA E CLIENTI | 54
I principali passi
Richiesta e presentazione dei documenti,
valutazione del reddito, perizia tecnica e relazione notarile, delibera finale sulla concessione del finanziamento, firma del contratto
ed erogazione del mutuo.
Il cliente può scegliere il notaio a cui rivolgersi.
Il mutuo di solito non viene erogato il giorno
della firma del contratto ma solo dopo alcuni
giorni, quando secondo la legge l’ipoteca ha
normalmente raggiunto un maggior grado di
sicurezza.
UN IMPEGNO FINANZIARIO
IMPORTANTE:
LE PRINCIPALI ATTENZIONI
Non indebitarsi oltre le proprie possibilità
Il mutuo è un impegno economico importante da sostenere nel tempo, sia per una persona, sia per una famiglia.
Già al momento della richiesta è essenziale
valutare se le proprie entrate sono sufficienti
per pagare le rate. Durante il periodo del mutuo possono infatti accadere eventi imprevisti
che richiedono nuove uscite (spese mediche,
per la casa, per i figli) oppure che fanno diminuire le entrate (perdita del lavoro, cassa
integrazione, malattie).
Prima di ogni richiesta di mutuo o finanziamento, bisogna considerare sempre se non
ci si stia indebitando troppo.
Verificare che il tasso applicato non sia
usurario
Al momento della firma del contratto il tasso
di interesse non può superare la soglia dell’usura, una soglia definita dalla Banca d’Italia
in base al Tasso Effettivo Globale Medio, per
conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicata sul suo sito internet.
Se nel contratto sono stati stabiliti interessi
usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti
interessi.
Pagare le rate con puntualità, perché
le conseguenze possono essere
anche gravi
Se non si pagano con puntualità le rate, l’intermediario applica gli interessi di mora, che
si aggiungono alle somme dovute.
Nei casi più gravi, l’intermediario può ottenere lo scioglimento del contratto.
Se l’intermediario è una banca, questa può
sciogliere il contratto per il mancato pagamento anche solo di una rata, per il ritardo
di oltre 180 giorni dalla scadenza nel pagamento anche di una sola rata o per il ritardo
(fra 30 e 180 giorni dalla scadenza) nel pagamento delle rate per più di sette volte.
Se la banca scioglie il contratto, il cliente deve
restituire immediatamente il debito residuo.
Se non può saldare il debito, l’intermediario
può ottenere il pignoramento dell’immobile
ipotecato e la sua vendita all’asta.
Se c’è un fideiussore, anche lui è tenuto a
rimborsare quanto dovuto. L’intermediario
può, inoltre, segnalare il cliente non affidabile alla Centrale dei Rischi, segnalazione che
compromette la possibilità di ottenere finanziamenti in futuro.
Se la rata nel tempo si rivela troppo alta,
cercare subito una soluzione con
l’intermediario
Se il cliente non riesce a pagare sempre e
con puntualità le rate del mutuo, è consigliabile che si rivolga prontamente all’intermediario per cercare insieme una soluzione.
In primo luogo, è possibile rinegoziare, per
esempio, il tipo di tasso, lo spread e la dura-
BANCA E CLIENTI | 55
ta, senza l’intervento del notaio perché resta
valida l’ipoteca originaria.
Un’altra possibilità è la sospensione temporanea dei pagamenti, per superare il momento di difficoltà.
In alternativa, è possibile in qualunque momento trasferire il finanziamento presso un
altro intermediario, senza alcuna spesa o
penalità. È la cosiddetta portabilità, che consente di estinguere il mutuo utilizzando la
stessa somma concessa da un nuovo intermediario e mantenendo l’ipoteca originaria.
La somma verrà rimborsata alle condizioni concordate con il nuovo intermediario. Il
cliente non ha un diritto a ottenere un nuovo finanziamento. Se però questo gli viene
concesso, il vecchio intermediario non può
impedire o ostacolare il trasferimento del mutuo. Il cliente non deve sostenere alcun costo
neanche indiretto (commissioni, spese, oneri
o penali) né per l’estinzione del mutuo con il
vecchio intermediario né per la concessione
del nuovo finanziamento.
Attenzione!
In caso di difficoltà a pagare il mutuo, evitare
di rivolgersi a operatori non iscritti negli albi
previsti dalla legge. Nei casi stabiliti dalla legge, si può ricorrere ai fondi pubblici di sostegno, quali il Fondo di prevenzione dell’usura e
il Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura.
CHIARIMENTI? RECLAMI?
ECCO CHI CONTATTARE
Per ogni informazione utile il cliente può anche rivolgersi all’eventuale call center della
banca.
Il cliente può presentare un reclamo scritto
alla banca anche per lettera raccomandata
A/R o per email.
L’ufficio reclami della banca deve rispondere
entro 30 giorni. Se non è soddisfatto o non
ha ricevuto risposta, il cliente può presentare
ricorso all’ABF - Arbitro Bancario Finanziario.
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un’alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice.
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(3. Continua) BANCA E CLIENTI | 56
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500,00
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BANCA E CLIENTI | 57
ATM DI CIREGLIO, L’ESPERIENZA DI UN ANNO
Dopo poco più di un anno dalla sua entrata in funzione, lo sportello Atm di Cireglio
risponde positivamente alle richieste avanzate a suo tempo dalla comunità locale. A
questo proposito sia il presidente della Banca, Giancarlo Gori sia il direttore generale,
Elio Squillantini, ribadiscono ciò che avevano dichiarato nella giornata inaugurale e
cioè che la presenza della Bcc in Montagna
costituisce un arricchimento economico per
l’intero territorio. Naturalmente fanno osservare che le prospettive di ulteriore sviluppo,
nella zona di Cireglio, sono legate ad una
positiva risposta in termini di accensioni di
nuovi rapporti bancari e di investimento. Ad
oggi la risposta della popolazione al nuovo
insediamento dello sportello Atm è da considerarsi positiva. Lo sportello Atm, che è di
ultima generazione, funziona 24 ore su 24.
È stato inaugurato l’11 maggio 2013 (nella
foto sotto), con la benedizione del parroco
di Cireglio, Don Juvenal Mapendano, ed
alla presenza di molte autorità fra le quali,
oltre al presidente della Pro-loco, Roberto
Iozzelli, l’assessore Mauro Mari della Provincia di Pistoia e Mario Tuci, assessore
del Comune di Pistoia.
Sauro Romagnani
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le bcc isole di autonomia
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“...A
lla luce di questa considerazione, le aziende creditizie che istituzionalmente sono immuni da questo
pericolo sono o le banche popolari o le
Casse Rurali ed Artigiane, perché sono
istituzioni nelle quali non può essere conquistato il potere finanziario. Per loro natura, essendo basate sul principio della
cooperazione, sono istituzioni nelle quali
non è possibile accaparrarsi il potere. A
mio avviso, queste istituzioni possono
costituire nel corso del tempo delle isole
di autonomia. Il fatto poi che la finanza
internazionale, o anche quella interna,
faccia leva sempre di più su collocamenti di titoli, non esclude che persista pur
sempre la funzione dei prestiti bancari
concessi nelle forme tradizionali, perché
le imprese piccole e medie a chi si rivolgono? Certamente per esse non è rilevante il problema delle riforme dello stock
exchange di Londra o del big bang. Non
le concerne. Quindi resta per loro pur
sempre essenziale la funzione della banca di tipo tradizionale, istituzioni che raccolgono il risparmio delle famiglie
,,
Guido Carli
Governatore della Banca d’Italia dal 1960 al 1975
Università degli Studi di Urbino
20 febbraio 1987
BANCHE con l’anima | 60
ICCREA BANCA E ICCREA BANCAIMPRESA
APPROVATE LE SEMESTRALI 2014
Iccrea Banca e Iccrea BancaImpresa, le due
banche del Gruppo bancario Iccrea che si
occupano, rispettivamente, della gestione
finanziaria del Gruppo (oltre a essere l’istituto centrale del Credito Cooperativo) e degli
impieghi verso le imprese clienti delle BCC,
hanno approvato i loro bilanci semestrali al
30 giugno 2014.
I numeri riflettono il perdurare di alcuni elementi di incertezza legati all’attuale congiuntura economica, all’andamento dei parametri
relativi al tasso d’interesse e alle dinamiche
sulle attività d’impresa in Italia.
Iccrea Banca ha raggiunto i 47,2 miliardi di
euro di attivo (+9,7% rispetto a dicembre
2013). L’incremento dell’attivo è imputabile
principalmente alla crescita degli impieghi
verso le banche e tiene conto dei finanziamenti collaterali concessi al Sistema delle
Banche di Credito Cooperativo e connessi
all’attività della Banca Centrale Europea.
Il margine di interesse risente della dinamica
dei tassi e si attesta a 33,8 milioni di euro,
mentre le commissioni nette da servizi sono
pari a 60,1 milioni, di cui 45 milioni circa relativi all’attività dei sistemi di pagamento.
Sul fronte dei crediti alle imprese, Iccrea
BancaImpresa ha continuato con particolare
impulso la sua attività a sostegno delle piccole e medie imprese, a conferma del ruolo
svolto all’interno del sistema del Credito Cooperativo italiano. Il totale dei nuovi impieghi
nell’anno, infatti, si è attestato a oltre 633,2
milioni di euro, sviluppati nella forma tecnica
del leasing per 327 milioni (+14,5%) e dei
finanziamenti per 306,2 milioni (+6,8%). In
particolare, nel comparto estero Iccrea BancaImpresa ha perfezionato 60,5 milioni di stipulato (+4,6%).
A completamento dell’attività diretta al supporto delle imprese, il Gruppo bancario
Iccrea sviluppa la sua attività nel segmento
corporate attraverso le due società controllate da Iccrea BancaImpresa, BCC Factoring e
BCC Lease.
Infine, il risultato netto di Iccrea Banca è pari
a 23,2 milioni di euro e quello ante imposte è
di 37,3 milioni. Il risultato netto di Iccrea BancaImpresa, invece, è di 2,6 milioni di euro,
mentre quello ante imposte è di 7,1 milioni di
euro. Red.
Il Gruppo Bancario Iccrea riunisce le aziende
che forniscono alle Banche di Credito Cooperativo un sistema di offerta competitivo, predisposto per i loro 6 milioni di clienti. Iccrea
Holding S.p.A. è la Capogruppo e controlla le
società che offrono prodotti e servizi per l’operatività delle BCC (segmento Institutional)
e la loro clientela di elezione: piccole e medie
imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail). Iccrea Holding è altresì membro
dell’UNICO Banking Group, l’associazione con
sede a Bruxelles e che riunisce le principali
banche centrali cooperative europee.
Iccrea Banca SpA è l’istituto centrale delle
Banche di Credito Cooperativo ed è controllata
da Iccrea Holding, la Capogruppo del Gruppo
bancario Iccrea, che riunisce le aziende che
forniscono prodotti e servizi per l’operatività
delle BCC (segmento Institutional) e per le piccole e medie imprese (segmento Corporate) e
famiglie (segmento Retail) loro clienti.
Iccrea BancaImpresa - la Banca corporate del
Credito Cooperativo - offre consulenza, servizi
e soluzioni finanziarie alle piccole e medie imprese. Presidia tutte le aree del leasing e con
i finanziamenti sostiene i progetti di crescita
delle imprese, anche agricole, e assiste gli imprenditori con i servizi e la consulenza nel campo della finanza straordinaria e, nel comparto
estero, con attività di sostegno all’import/export e all’internazionalizzazione. Attraverso le
controllate BCC Factoring e BCC Lease mette
a disposizione factoring e leasing operativo e
canale fornitori. Completa l’offerta con i derivati di copertura, i servizi assicurativi e le agevolazioni.
IL MONDO DELLE BCC | 61
IL CREDITO COOPERATIVO ITALIANO IN CIFRE
Al 31 marzo 2014 operavano in Italia 382
Banche di Credito Cooperativo, con 4.458
sportelli (+0,5%, pari al 14,1% degli sportelli bancari italiani), una presenza diretta in
2.711 Comuni (in oltre 500 dei quali sono
l’unica realtà bancaria) e 101 Province.
I soci erano 1.180.369 (+0,7%), i clienti 6,9
milioni, mentre i dipendenti 37.000 (+2,8%,
compresi quelli delle società del sistema).
La provvista complessiva di sistema (da
banche e clientela, a cui si aggiungono le
obbligazioni), alla stessa data, ammontava
a 194,5 miliardi di euro (+4,9%, a fronte di
un -3,1% registrato nel sistema bancario),
con una quota di mercato della raccolta da
clientela, comprensiva di obbligazioni delle
BCC, pari al 7,8%.
Gli impieghi economici si attestavano a
136,1 miliardi di euro, con una quota di
mercato del 7,3%; considerando anche i
finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli
impieghi ammontano complessivamente
a 150,2 miliardi di euro, con una quota
di mercato dell’8%. Tra questi, gli impieghi economici erogati alle imprese erano
pari a 88,6 miliardi di euro (-1,7%, il dato
comprende anche gli impieghi erogati dalle banche di secondo livello del sistema,
contro il -2,7% del sistema bancario), con
una quota di mercato per questa tipologia
di prestito del 9,6%. Considerando anche
i finanziamenti alle imprese erogati dalle
banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi al settore produttivo ammontano a 99,4 miliardi di euro e la
quota di mercato della categoria approssima il 10,8%.
Il patrimonio (capitale e riserve) ammontava
a 20,1 miliardi di euro (+2,2%). Il Tier 1 ratio
e il coefficiente patrimoniale delle BCC italiane sono pari, rispettivamente, al 14,4%
e al 15,4%. Infine, gli impieghi erogati dalle BCC rappresentano il 22,5% del totale
dei crediti alle imprese artigiane, il 18% alle
imprese agricole, l’8,7% alle famiglie consumatrici, il 17,7% alle famiglie produttrici,
l’8,7% delle società non finanziarie, il 13%
del totale dei crediti alle istituzioni senza
scopo di lucro, il cosiddetto Terzo Settore.
In particolare, la quota di clienti affidati nel
settore non profit (escluse le cooperative
sociali) è del 19%.
Red.
alessandro azzi confermato alla presidenza
del comitato piccole banche dell’abi
Il Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana, nella
riunione del 23 luglio scorso, ha
confermato Alessandro Azzi,
presidente della Federazione italiana delle BCC, quale presidente del
Comitato Piccole Banche dell’ABI.
«È una nomina che mi riempie di
soddisfazione - ha dichiarato Azzi
- e che va nella direzione del riconoscimento del valore del pluralismo e della biodiversità all’interno
del mercato bancario, sottolineata
anche dal presidente Antonio Patuelli nella sua Relazione lo scorso 10 luglio, quando ha ribadito
l’importanza di avere più modelli di
banca tra cui poter scegliere».
IL MONDO DELLE BCC | 62
Fonte dati: http://www.euribor.it/
Tasso Fisso
IRS (rilevati il 10/09/2014)
1 anno
2 anni
3 anni
5 anni
10 anni
15 anni
20 anni
30 anni
set-14
0,168
0,193
0,256
0,478
1,202
1,640
1,842
1,982
dic-13
0,393
0,533
0,756
1,249
2,144
2,580
2,731
2,741
dic-12
0,330
0,380
0,480
0,780
1,580
2,020
2,180
2,250
dic-11
1,440
1,320
1,390
1,760
2,400
2,680
2,700
2,570
dic-10
1,350
1,510
1,940
2,530
3,350
3,680
3,510
3,740
dic-09
1,320
1,830
2,240
2,540
3,600
3,970
4,070
3,950
dic-08
2,690
2,770
2,980
3,240
3,750
3,910
3,860
3,550
dic-07
4,600
4,500
4,480
4,470
4,580
4,710
4,750
4,740
dic-06
4,069
4,122
4,119
4,114
4,182
4,258
4,294
4,271
dic-08
dic-08
2,50
2,99
0,25
3,29
0,30
3,37
dic-07
dic-07
4,00
4,83
4,25
4,93
0,75
4,89
dic-06
dic-06
3,50
3,68
5,25
3,73
0,40
3,83
“Mercati in Cifre” offre una panoramica generale del mondo finanziario, con dati relativi ai principali indicatori di mercato e
alcuni grafici esemplificativi. La prima pagina è dedicata ai principali “tassi”, alle materie prime e alle valute. La seconda pagina, invece, tratta dei mercati azionari, con i due grafici relativi agli indici azionari del mercato italiano e di quello statunitense.
Il servizio è curato dal servizio Marketing e dal servizio Finanza della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese, per ulteriori informazioni e/o richieste: [email protected] - 0573 7070267 Claudia Raffalli - 0573 7070270 Matteo Ademollo.
TASSI INTERBANCARI
A BREVE E DI
TASSI
A MEDIO-LUNGO PERIODO
TASSI UFFICIALI
RIFERIMENTO
Tasso Variabile
PRINCIPALI
TASSI
DI RIFERIMENTO
EURIBOR (medie
mensili)
set-14
set-14
0,05
Europa 1 mese
0,01
0,25
Stati Uniti3 mesi
0,09
0,10
Giappone 6 mesi
0,19
dic-13
dic-13
0,25
0,22
0,25
0,29
0,10
0,39
dic-12
dic-12
0,75
0,11
0,25
0,19
0,10
0,32
dic-11
dic-11
1,00
1,14
0,25
1,43
0,10
1,67
dic-10
dic-10
1,00
0,81
0,25
1,02
0,30
1,25
dic-09
dic-09
1,00
0,48
0,25
0,72
0,30
1,00
Fonte dati: http://www.euribor.it/
Tasso Fisso
IRS (rilevati il 10/09/2014)
RENDIMENTI LORDI
set-14
dic-13
1 anno
0,168
0,393
set-14
dic-13
2 anni
0,193
0,533
BOT annuale
0,25
0,707
3 anni
0,256
0,756
BTP decennale
2,230
4,000
5 anni
0,478
1,249
10 anni
1,202
2,144
15 anni
1,640
2,580
20 anni
1,842
2,731
PRINCIPALI
INDICI DI BORSA (rilevati
2014)
30 anni
1,982 il 10 settembre
2,741
giu-14
dic-13
21.140,64
18.968,00
FTSE MIB (Italia)
11,45%
PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO
1.995,69
S&P 500 (USA)
set-14
7,97%
0,05
Europa
4.094,97
NASDAQ
100 (USA)
0,25
Stati Uniti
Giappone
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
RENDIMENTI LORDI
CAC 40 (Francia)
BOT annuale
FTSE
100 (UK)
BTP decennale
-1,95%
0,10
15.788,80
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
dic-12
dic-11
dic-10
0,330
1,440
1,350
dic-12
dic-11
dic-10
0,380
1,320
1,510
1,456
5,95
1,016
0,480
1,390
1,940
4,48
6,98
4,07
0,780
1,760
2,530
1,580
2,400
3,350
2,020 INDICI 2,680
AZIONARI 3,680
2,180
2,700
3,510
2,250
2,570
3,740
dic-12
dic-11
dic-10
16.273,00
15.090,00
20.173,00
dic-09
1,320
dic-09
1,830
0,862
2,240
4,01
2,540
3,600
3,970
4,070
3,950
dic-09
22.573,00
1.848,36
dic-13
29,60%
1.426,19
dic-12
13,41%
1.257,60
dic-11
0,00%
1.257,64
dic-10
13,38%
1.109,24
dic-09
22,81%
0,25
4.176,59
0,75
2.660,93
1,00
2.277,83
1,00
2.225,72
0,25
56,96%
0,10
16.291,30
0,25
16,82%
0,10
10.395,20
0,25
2,34%
0,10
8.455,35
0,25
24,28%
0,30
10.228,90
16,56%
TASSI
UFFICIALI
DI RIFERIMENTO
7,84%
-25,20%
-10,63%
-17,34%
6,45%
16,00%
dic-08
2,690
dic-08
2,770
2,63
2,980
4,49
3,240
3,750
3,910
3,860
3,550
dic-08
19.460,00
dic-07
dic-06
4,600
4,069
dic-07
dic-06
4,500
4,122
4,08
3,08
4,480
4,119
4,41
3,95
4,470
4,114
Fonte
dati: http://www.dt.mef.gov.it/
4,580
4,182
4,710
4,258
4,750
4,294
4,740
4,271
dic-07
dic-06
38.554,00
41.434,00
-49,53%
-6,95%
16,05%
903,25
1.468,36
dic-07
3,53%
1.418,30
dic-06
13,62%
4,00
2.084,93
3,50
1.756,90
4,25
18,67%
0,75
15.307,80
0,40
17.225,80
1,00
1.790,82
dic-08
-38,49%
2,50
1.211,65
0,25
47,80%
0,30
9.608,94
0,25
-41,89%
0,30
8.747,20
5,25
6,79%
-3,08%
56,72%
22,94%
9,85%
-42,86%
-11,13%
6,92%
9.700,17
9.552,16
7.612,39
5.781,68
4.810,20
8.067,32
6.596,92
1,55%
25,48%
29,06%
-14,69%
19,59%
20,20%
-40,37%
22,29%
21,98%
4.450,79
set-14
3,60%
0,25
6.830,11
2,230
1,20%
4.295,95
dic-13
17,99%
0,707
6.749,09
4,000
14,43%
3.641,07
dic-12
15,23%
1,456
5.897,81
4,48
5,84%
3.159,81
dic-11
-18,08%
5,95
5.572,28
6,98
-4,14%
3.857,35
dic-10
1,62%
1,016
5.812,95
4,07
9,11%
3.795,92
dic-09
17,96%
0,862
5.327,39
4,01
20,14%
3.217,97
dic-08
-42,68%
2,63
4.434,17
4,49
-31,33%
5.614,08
dic-07
1,31%
4,08
6.456,90
4,41
3,97%
5.541,76
dic-06
17,53%
3,08
6.210,50
3,95
10,70%
6.914,19
RENDIMENTI5.898,35
TITOLI DI STATO
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
COMMODITIES
INDICI
AZIONARI
PRINCIPALI
INDICI
DI BORSA
il 10 settembre
MATERIE
PRIME
IN USD
(rilevate(rilevati
il 10 settembre
2014) 2014)
set-14
dic-13
giu-14
21.140,64
18.968,00
Oro
1.248,43
1.205,99
FTSE MIB (Italia)
11,45%
16,56%
Crude Oil
94,10
98,36
1.995,69
1.848,36
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
dic-11
15.090,00
1.563,70
-25,20%
98,90
1.257,60
dic-09
22.573,00
1.204,06
16,00%
75,81
1.109,24
dic-08
19.460,00
865,00
-49,53%
41,07
903,25
dic-07
38.554,00
836,50
-6,95%
81,95
1.468,36
dic-06
41.434,00
635,70
16,05%
53,54
1.418,30
7,97%
29,60%
13,41%
13,38%
22,81%
-38,49%
3,53%
13,62%
4.176,59
2.660,93
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
-1,95%
56,96%
16,82%
2,34%
24,28%
47,80%
-41,89%
18,67%
6,79%
10.395,20
dic-12
22,94%
1,3202
7.612,39
0,8127
29,06%
114,48
3.641,07
8.455,35
dic-11
-17,34%
1,2941
5.898,35
0,8332
-14,69%
99,61
3.159,81
10.228,90
dic-10
6,45%
1,3370
6.914,19
0,8575
19,59%
108,59
3.857,35
9.608,94
dic-09
9,85%
1,4338
5.781,68
0,8876
20,20%
133,55
3.795,92
8.747,20
dic-08
-42,86%
1,3972
4.810,20
0,9550
-40,37%
126,67
3.217,97
15.307,80
dic-07
-11,13%
1,4587
8.067,32
0,7353
22,29%
162,96
5.614,08
17.225,80
dic-06
6,92%
1,3197
6.596,92
0,6738
21,98%
157,15
5.541,76
15,23%
-18,08%
1,62%
17,96%
-42,68%
3,60%
17,99%
0,00%
dic-10
20.173,00
1.413,00
-10,63%
93,92
1.257,64
4.094,97
PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 10
settembre 2014) 16.291,30
15.788,80
NIKKEI 225 (Jap)
set-14
dic-13
-3,08%
56,72%
Euro/Usd
1,2917
1,3744
9.700,17
9.552,16
DAX 30 (Germania)
Euro/Gbp
0,7974
0,8303
1,55%
25,48%
Euro/Yen
138,00
144,72
4.450,79
4.295,95
CAC 40 (Francia)
FTSE 100 (UK)
dic-12
16.273,00
1.675,35
7,84%
91,82
1.426,19
2.277,83
VALUTE
Spot EUR/USD
(-0,19%)
1,2917
Settimanale
10 set 2014
6.749,09
5.897,81
5.572,28
5.812,95
5.327,39
4.434,17
6.830,11
1,20%
14,43%
5,84%
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
MATERIE PRIME IN USD (rilevate il 10 settembre 2014)
set-14
dic-13
Oro
1.248,43
1.205,99
Crude Oil
94,10
98,36
-4,14%
1,31%
17,53%
6.456,90
6.210,50
9,11%
20,14%
-31,33%
3,97%
10,70%
dic-10
1.413,00
93,92
dic-09
1.204,06
75,81
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
dic-06
635,70
53,54
dic-10
1,3370
0,8575
108,59
dic-09
1,4338
0,8876
133,55
dic-08
1,3972
0,9550
126,67
dic-07
1,4587
0,7353
162,96
dic-06
1,3197
0,6738
157,15
COMMODITIES
dic-12
1.675,35
91,82
dic-11
1.563,70
98,90
VALUTE
PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 10 settembre 2014)
set-14
dic-13
Euro/Usd
1,2917
1,3744
Euro/Gbp
0,7974
0,8303
Euro/Yen
138,00
144,72
dic-12
1,3202
0,8127
114,48
dic-11
1,2941
0,8332
99,61
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
mercati in cifre | 63
set-14
0,25
2,230
BOT annuale
BTP decennale
dic-13
0,707
4,000
dic-12
1,456
4,48
dic-11
5,95
6,98
dic-10
1,016
4,07
dic-09
0,862
4,01
dic-08
2,63
4,49
dic-07
4,08
4,41
dic-06
3,08
3,95
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
INDICI AZIONARI
PRINCIPALI INDICI DI BORSA (rilevati il 10 settembre 2014)
giu-14
21.140,64
FTSE MIB (Italia)
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
CAC 40 (Francia)
dic-11
15.090,00
dic-10
20.173,00
dic-09
22.573,00
dic-08
19.460,00
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
11,45%
16,56%
7,84%
-25,20%
-10,63%
16,00%
-49,53%
-6,95%
16,05%
1.848,36
1.426,19
1.257,60
1.257,64
1.109,24
903,25
1.468,36
1.418,30
7,97%
29,60%
13,41%
0,00%
13,38%
22,81%
-38,49%
3,53%
13,62%
4.094,97
4.176,59
2.660,93
2.277,83
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
-1,95%
56,96%
16,82%
2,34%
24,28%
47,80%
-41,89%
18,67%
6,79%
15.788,80
16.291,30
10.395,20
8.455,35
10.228,90
9.608,94
8.747,20
15.307,80
17.225,80
-3,08%
56,72%
22,94%
-17,34%
6,45%
9,85%
-42,86%
-11,13%
6,92%
9.700,17
9.552,16
7.612,39
5.898,35
6.914,19
5.781,68
4.810,20
8.067,32
6.596,92
1,55%
25,48%
29,06%
-14,69%
19,59%
20,20%
-40,37%
22,29%
21,98%
4.450,79
4.295,95
3.641,07
3.159,81
3.857,35
3.795,92
3.217,97
5.614,08
5.541,76
17,99%
15,23%
-18,08%
1,62%
17,96%
3,60%
1,20%
Tasso Variabile
dic-12
16.273,00
1.995,69
6.830,11
FTSE 100 (UK)
dic-13
18.968,00
6.749,09
5.897,81 A BREVE
5.572,28
5.812,95
5.327,39
TASSI INTERBANCARI
E TASSI A MEDIO-LUNGO
PERIODO
14,43%
5,84%
-4,14%
9,11%
20,14%
-42,68%
1,31%
17,53%
4.434,17
6.456,90
6.210,50
-31,33%
3,97%
10,70%
dic-04
2,20
2,21
2,24
dic-03
2,16
2,18
2,24
dic-02
3,05
3,00
2,95
dic-01
3,48
3,40
3,30
dic-09
1.204,06
75,81
dic-08
865,00
41,07
836,50
81,95
635,70
53,54
dic-05
2,316
2,558
2,759
3,078
3,630
dic-10
3,904
1,3370
4,058
4,153
0,8575
dic-04
2,386
2,654
2,868
3,202
3,784
dic-09
4,085
1,4338
4,265
4,384
0,8876
dic-03
2,352
2,783
3,156
3,694
4,406
dic-08
4,731
1,3972
4,906
5,026
0,9550
dic-02
2,748
2,927
3,201
3,689
4,415
dic-07
4,735
1,4587
4,879
4,910
0,7353
dic-01
3,385
3,866
4,200
4,657
5,214
dic-06
5,421
1,3197
5,496
5,496
0,6738
108,59
133,55
126,67
162,96
157,15
EURIBOR (medie mensili)
ago-09
dic-08
1 mese
0,51
2,99
3 mesi
0,86
3,29
MATERIE PRIME
10 settembre 2014)
6 mesi IN USD (rilevate il1,12
3,37
dic-07
4,83
4,93
4,89
dic-06
3,68
COMMODITIES
3,73
3,83
dic-05
2,44
2,51
2,63
FTSE MIB40 INDEX -0,04% (21.140,64) Settimanale 10 set 2014
set-14
Tasso Fisso
Oro
1.248,43
IRS
(rilevato
l'ultimo
giorno
del
mese)
Crude Oil
94,10
dic-13
1.205,99
98,36
dic-12
1.675,35
91,82
ago-09
dic-08
1 anno
1,240
2,690
2 anni
1,780
2,770
3 anni
2,210
2,980
5 anni
2,790
3,240
PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 10 settembre 2014)
10 anni
3,490
3,750
set-14
dic-13
15 anni
3,840
3,910
Euro/Usd20 anni
1,2917
1,3744
3,990
3,860
3,910
3,550
Euro/Gbp30 anni
0,7974
0,8303
Euro/Yen
138,00
dic-07
4,600
4,500
4,480
4,470
4,580
dic-12
4,710
1,3202
4,750
4,740
0,8127
144,72
114,48
dic-11
1.563,70
98,90
dic-06
4,069
4,122
VALUTE
4,119
4,114
4,182
dic-11
4,258
1,2941
4,294
4,271
0,8332
99,61
dic-10
1.413,00
93,92
Fonte
dati: http://www.euribor.it/
dic-07
dic-06
TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO
PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO
dic-07
dic-06
dic-05
dic-04
1,00
2,50
Europa
DISCLAIMER
0,25
Uniti documento non costituisce0,25
IlStati
presente
ricerca in materia di
investimenti.
4,00
3,50
2,25
2,00
dic-03
2,00
dic-02
2,75
dic-01
3,25
4,25
5,25
4,25
2,25
1,00
-
-
Giappone
0,75
0,40
0,10
0,10
0,10
-
-
dic-04
2,16
4,29
dic-03
2,22
4,2
dic-02
3,38
5,04
dic-01
4,05
5,13
03-09-09
0,30
dic-08
0,30
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
RENDIMENTI LORDI
BOT annuale
BTP decennale
mag-09
0,951
4,03
dic-08
2,63
4,49
dic-07
4,08
4,41
dic-06
3,08
3,95
dic-05
2,21
3,54
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
COMMODITIES
MATERIE PRIME IN USD
Oro
Crude Oil
S&P 500 INDEX +0,36% (1995,69) Trimestrale 10 set 2014
ago-09
988,29
68,00
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
dic-06
635,70
53,54
dic-05
513,00
48,08
dic-04
438,00
35,80
dic-03
417,25
26,62
dic-02
342,75
23,48
dic-01
276,50
15,96
dic-05
1,1848
0,6876
139,52
dic-04
1,3561
0,7060
139,11
dic-03
1,2588
0,7054
135,12
dic-02
1,0500
0,6515
124,67
dic-01
0,8902
0,6121
117,32
dic-01
32.317,00
VALUTE
PRINCIPALI VALUTE
Euro/Usd
Euro/Gbp
Euro/Yen
02-09-09
1,4220
0,8751
131,63
dic-08
1,3972
0,9550
126,67
dic-07
1,4587
0,7353
162,96
dic-06
1,3197
0,6738
157,15
INDICI AZIONARI
PRINCIPALI INDICI DI BORSA
21.774,00
dic-08
19.460,00
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
dic-05
35.704,00
dic-04
30.903,00
dic-03
26.887,00
dic-02
23.508,00
11,89%
-49,53%
-6,95%
16,05%
15,54%
14,94%
14,37%
-27,26%
-
994,75
903,25
1.468,36
1.418,30
1.248,29
1.211,92
1.111,92
879,82
1.148,08
02-09-09
FTSE MIB (Italia)
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
CAC 40 (Francia)
FTSE 100 (UK)
10,13%
-38,49%
3,53%
13,62%
3,00%
8,99%
26,38%
-23,37%
-
1.594,28
1.211,65
2.084,93
1.756,90
1.645,20
1.621,12
1.467,92
984,36
1.577,06
31,58%
-41,89%
18,67%
6,79%
1,49%
10,44%
49,12%
-37,58%
-
10.241,50
8.747,20
15.307,80
17.225,80
16.111,40
11.488,80
10.676,60
8.578,95
10.542,60
17,08%
-42,86%
-11,13%
6,92%
40,24%
7,61%
24,45%
-18,63%
-
5.319,84
4.810,20
8.067,32
6.596,92
5.408,26
4.256,08
3.965,16
2.892,63
5.160,10
10,59%
-40,37%
22,29%
21,98%
27,07%
7,34%
37,08%
-43,94%
-
3.573,13
3.217,97
5.614,08
5.541,76
4.715,23
3.821,16
3.557,90
3.063,91
4.624,58
11,04%
-42,68%
1,31%
17,53%
23,40%
7,40%
16,12%
-33,75%
-
4.817,55
4.434,17
6.456,90
6.210,50
5.610,20
4.814,30
4.476,90
3.940,40
5.217,40
8,65%
-31,33%
3,97%
10,70%
16,53%
7,54%
13,62%
-24,48%
-
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
mercati in cifre | 64
Servizio a cura dell’Ufficio Marketing & Comunicazione
Presente nel tuo futuro dal 1904
Banca di Credito Cooperativo di Vignole e montagna pistoiese
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Sede Centrale: Via IV Novembre, 108 - fraz. Vignole - 51039 Quarrata (PT) - Tel. 0573 70701
QUARRATA:
Agenzia di Vignole
Via IV Novembre, 108
Tel. 0573 7070205
Agenzia di Quarrata
Via C. da Montemagno, 80
Tel. 0573 774095
Agenzia di Santonuovo
Viale Europa, 359 D/E
Tel. 0573 735301
AGLIANA:
Agenzia di San Michele
Via F. Ferrucci, 1
Tel. 0574 673190
Agenzia di Spedalino
Via Don L. Milani
Tel. 0574 675458
PRATO:
Agenzia di San Giusto
Via Cava, 106
Tel. 0574 631295
Agenzia di San Paolo
Via S. Paolo, 249/251
Tel. 0574 444058
Agenzia di Galciana
Via Matteo degli Organi, 211
Tel. 0574 819171
Agenzia di Piazza Marconi
Viale G. Marconi, 50/17
Tel. 0574 592846
SAN MARCELLO PISTOIESE:
Agenzia di San Marcello Pistoiese
Via G. Marconi, 61
Tel. 0573 622487
Agenzia di Maresca
Piazza Stazione, 148
Tel. 0573 6261
CUTIGLIANO:
Agenzia di Cutigliano
Piazza Catilina, 3
Tel. 0573 68174
MONTEMURLO:
Agenzia di Montemurlo
Via Livorno, 2
Tel. 0574 689280
PISTOIA:
Agenzia di Pistoia
Via Enrico Fermi, 84/B
Tel. 0573 935211
EMPOLI:
Agenzia di Ponte a Elsa
Via 2 Giugno, 20
Tel. 0571 930192
LAMPORECCHIO:
Agenzia di Lamporecchio
Via Verdi, 9
Tel. 0573 803436
VINCI:
Agenzia di Sovigliana
Via Amendola, 9
Tel. 0571 902869
UFFICIO SOCI
Presso la sede centrale
Tel.0573 7070227 (Emanuela Ferri)
Tel.0573 7070215 (Ennio Canigiani)
Tel.0573 7070267 (Claudia Raffalli)
e-mail: [email protected]
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l’invito
l’invitoad
ad
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acquistare
acquistare
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nuove
futuro
nuovequote
quote
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sociali
socialieeeaaate
te
teche
che
chene
ne
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acquisterai
acquisteraiininin
futuro
futuro
Grazie
Grazie
Grazie
per
per
percredere
credere
credereancora
ancora
ancoranei
nei
neinostri
nostri
nostriideali:
ideali:
ideali:
lealtà,
lealtà,
lealtà,mutualità,
mutualità,
mutualità,condivisione.
condivisione.
condivisione.
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