Rassegna stampa Ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rassegna stampa Ottobre 2014 SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Sommario rassegna stampa Pagina Articolo Pagina Articolo 5 Corriere del Ticino, 1 ottobre 2014 Per i tre nuovi campus USI e SUPSI via libera al credito di costruzione 21 Corriere del Ticino, 14 ottobre 2014 Campus USI e SUPSI, si parte 22 6 Giornale del Popolo, 1 ottobre 2014 OK ai nuovi campus Giornale del Popolo, 14 ottobre 2014 Come educare le emozioni 23 7 Giornale del Popolo, 1 ottobre 2014 Il vescovo ospite del Conservatorio Giornale del Popolo, 14 ottobre 2014 Una seduta light approva i nuovi campus USI-SUPSI 24 8 laRegioneTicino, 1 ottobre 2014 Educare le emozioni...si può TicinoManagement, 14 ottobre 2014 SUPSI al via i corsi 25 9 laRegioneTicino, 1 ottobre 2014 Luce verde per i campus Corriere del Ticino, 15 ottobre 2014 L’Universo, premiate le migliori penne 26 10 Corriere del Ticino, 2 ottobre 2014 Conoscere le emozioni per insegnare meglio Corriere del Ticino, 16 ottobre 2014 Cooperazione e sviluppo 27 11 laRegioneTicino, 2 ottobre 2014 Consegna di Bachelor e Master al Conservatorio Corriere del Ticino, 17 ottobre 2014 Calcio e business se ne parla alla SUPSI 28 12 Giornale del Popolo, 3 ottobre 2014 Cooperazione internazionale Giornale del Popolo, 17 ottobre 2014 I <<Niet>> di Berna escludono studenti stranieri dalle Uni 13 Rivista di Lugano, 3 ottobre 2014 Conservatorio della Svizzera italiana 29 laRegioneTicino, 17 ottobre 2014 Cavalli: a studenti stranieri negato il permesso di dimora 14 Rivista di Lugano, 3 ottobre 2014 Tre giovani promesse sul palco 30 laRegioneTicino, 18 ottobre 2014 Fra cure e conoscenze di sé Corriere del Ticino, 4 ottobre 2014 Giovani promesse martedì sera al fianco dell’OSI 31 Corriere del Ticino, 21 ottobre 2014 Manager a 5 stelle a congresso Giornale del Popolo, 10 ottobre 2014 Italiano, quale la didattica? 32 Corriere del Ticino, 21 ottobre 2014 Calcio e business: profili economici e legali laRegioneTicino, 10 ottobre 2014 Come sta l’insegnamento dell’italiano nelle scuole? 33 Giornale del Popolo, 21 ottobre 2014 I manager e le risorse umane Corriere del Ticino, 11 ottobre 2014 Sui banchi tre campus USI e SUPSI 34 laRegioneTicino, 21 ottobre 2014 Matematica da calibrare 35 Giornale del Popolo, 23 ottobre 2014 “On reproducibility” 36 Rivista di Lugano, 24 ottobre 2014 Tu chiamale se vuoi emozioni 15 16 17 18 19 20 laRegioneTicino, 11 ottobre 2014 “La notte prima della notte del racconto” con spettacolo e libro al DFA-SUPSI Gionale del Popolo, 13 ottobre 2014 Italiano a scuola: a che punto siamo? SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Pagina Articolo 37 Rivista di lugano, 24 ottobre 2014 Tre nuove case per l’università 38 Corriere del Ticino, 25 ottobre 2014 Non sei in rete? Allora non esisti 39 Corriere del Ticino, 25 ottobre 2014 Workshop in Etiopia, un’esperienza formativa 40 Corriere del Ticino, 27 ottobre 2014 A Verscio la Scuola Dimitri si trasforma in Accademia 41 Corriere del Ticino, 28 ottobre 2014 Dalla SUPSI in Etiopia per un essicatore solare 42 Giornale del Popolo, 28 ottobre 2014 Workshop in Etiopia SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Mercoledì 1 ottobre 2014 .* !0#1 %0+ +#**!!# 0!# +.3#! 0!# !# !*+# &! #.#'( )!1+. !.# .#. +* /, #! *!( # $% $! % # !# $& . )).I3) I3 1F@5 FAA115 11 [email protected] . F@ 3I5K. 28IA [email protected]@. . < 585 1 A1F . 8@5)FF. 1 .A.53 1 53A.)1.5 . FF5 . 5@@ I3 [email protected] . 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A questi soldi si aggiungerà un prestito di 140,3 milioni di franchi. Il messaggio governativo era stato presentato lo scorso 7 luglio e prevede anche contributi dalla Confederazione dell’ordine di 71,5 milioni. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del Popolo, Mercoledì 1 ottobre 2014 mons. Lazzeri ieri a Besso Il vescovo ospite del Conservatorio Ieri pomeriggio il vescovo di Lugano,mons. Valerio Lazzeri, si è recato in visita al Conservatorio della Svizzera italiana. Il vescovo ha potuto incontrare i responsabili del Conservatorio e qualche allievo, scambiando con loro opinioni... musicali e ha visitato diverse sale e > FOTO T. SCOLARI aule della struttura. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Mercoledì 1 ottobre 2014 Educare le emozioni... si può La scuola ticinese in prima linea nell’educazione sociale ed emotiva degli allievi Red Umori in saliscendi TI-PRESS È possibile educare anche a vivere consapevolmente le proprie emozioni? A vincere la timidezza, a controllare la rabbia, a risalire la china della delusione? Probabilmente sì. È questa la risposta del Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi, promotore di un progetto di ricerca, da poco concluso, su questi temi. “Chiamale Emozio- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 ni”, sostenuto dalla Fondazione Jacobs, ha coinvolto per un periodo di formazione e sperimentazione nel campo dell’educazione sociale ed emotiva 63 insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della scuola elementare del Canton Ticino. L’educazione sociale ed emotiva – si spiega nel comunicato stampa inviato ai media – riguarda i processi attraverso i quali i bambini e gli adulti acquisiscono le conoscenze, le attitudini e le competenze necessarie per comprendere e gestire le emozioni, fissare e raggiungere obiettivi positivi, sentire e mostrare empatia per gli altri, instau- rare e mantenere relazioni positive e prendere decisioni responsabili. Il progetto ha mirato ad aumentare la capacità degli insegnanti di condurre la classe tenendo conto dei principi dell’educazione sociale ed emotiva, ad aumentare le competenze sociali ed emotive degli allievi e infine a identificare le caratteristiche che facilitano l’implementazione di un progetto di educazione socio-emotiva nelle nostre scuole. “Chiamale Emozioni” è stato realizzato tra il 2010 e il 2014 dal Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi di Locarno, in particolare dai responsabili Davide Antognazza e Luca Sciaroni. Al progetto hanno collaborato Lorenza Rusconi-Kyburz, ora docente-ricercatrice, Anne Schrimpf, assistente di progetto e maestra di scuola dell’infanzia, Jone Galli ora docente-ricercatrice e maestra di scuola elementare. I risultati in sintesi e ulteriori informazioni dello studio sono disponibili sul blog http://dfa-blog.supsi.ch/chiamalemozioni. Nei prossimi mesi, il Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana ha fatto sapere che proporrà alcuni strumenti utili per l’educazione sociale ed emotiva: le EduCard e il Gioco del Camaleonte. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Mercoledì 1 ottobre 2014 Luce verde per i campus I campus dell’Università della Svizzera italiana e della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana hanno ricevuto l’ok da parte della Commissione della gestione e delle finanze, riunita ieri a Bellinzona. Il rapporto, sottoscritto da Christian Vitta, prevede un prestito di 53,2 milioni di franchi, che verranno spesi anche per l’acquisto del terreno per la costruzione del campus di Lugano Ffs. La Commissione presieduta da Fabio Bacchetta-Cattori ha preso posizione anche su un altro progetto importante per Lugano: è sta- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 to approvato un credito per la realizzazione di aule di classe presso la sede del liceo cantonale di Lugano 2 di Savosa, come pure un prestito per l’edificazione di un ristorante scolastico alla scuola media di Barbengo. Il primo progetto avrà a disposizione poco meno di 1,4 milioni di franchi, mentre la cifra prevista per la mensa scolastica è di quasi due milioni di franchi. Sia le aule liceali che il ristorante per gli alunni delle Medie saranno realizzati in prefabbricato. Relatrice di questo secondo rapporto è stata Pelin Kandemir Bordoli. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Giovedì 2 ottobre 2014 *)*43 ' (*?%*)% ,3 %)4 )3 ( '%* ,*44%%' ;3 )# =%=$ 3 *)4,=*'()8 ' ,3*,3% (*?%*)%1 =%)3 ' 8%(%?? *)83*''3 ' 3% 3%4'%3 ' #%) '' ';4%*)1 ' %,38%$ ()8* *3(?%*) ,,3)%()$ 8* - . 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Studenti Bachelor e Master diplomati 2014: Albanese Chiara canto Master of Arts in Music Pedagogy, Albicker Désirée violino Master of Arts in Music Performance, Baccifava Giorgio tromba Master of Arts in Music Performance, Bernasconi Lorenza chitarra Bachelor of Arts in Music, Bischof Dieter corno Master of Arts in Music Performance, Borgognoni Gonzalo clarinetto Master of Arts in Music Performance, Borradori Brenda violino Bachelor of Arts in Music, Brenna Giacomo violoncello Master of Arts in Music Pedagogy, Cardani Claudio organo Master of Arts in Music Performance, Cartoni Viola pianoforte Bachelor of Arts in Music, Carvutto Adriano pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, Cazzani Giulio violoncello Master of Arts in Music Performance, Cereghetti Roberto trombone Bachelor of Arts in Music, Colombo Fabrizio pianoforte Master of Arts in Music Performance, Cerilli Gabriele violoncello Master of Arts in Music Performance, Curtaz Corinne violino Master of Arts in Music Performance, D’Anna Lucia violoncello Bachelor of Arts in Music, Di Marco Teresita violoncello Master of Arts in Music Performance, Ding Yi corno Master of Arts in Music Performance, Domarkaite Lina Marija violino Master of Arts in Music Performance, Dugo Giuseppe clarinetto Master of Arts in Music Pedagogy, Fausone Fabio violoncello Master of Arts in Music Performance, Faveto Marco violino Master of Arts in Music Performance, Feroce Riccardo oboe Master of Arts in Music Performance, Frumento Anita pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, García Fuentes Milagros violoncello Master of Arts in Music Performance, Giordano Anna Lisa pianoforte Master of Arts in Music Performance, Giovanettina Deolinda violino Master of Arts in Music Performance, Iegri Alice violino Master of Arts in Music Pedagogy, Korsun Ekaterina flauto Master of Arts in Music Performance, Kruisinga Rosette violoncello Bachelor of Arts in Music, Kulisic Ljubinka fisarmonica Master of Arts in Music Performance, La Bruna Cristina arpa Master of Arts in Music Pedagogy, Larionova Tatiana pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, Maietta Roberto canto Master of Arts in Music Performance, Margaroli Simone clarinetto Master of Arts in Music Performance, Martignon Francesco violon- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 cello Master of Arts in Music Performance, Martínez Martínez Sara viola Master of Arts in Music Performance, Maruskeviciute Kamile violino Master of Arts in Music Pedagogy, Matsukawa Komugi percussioni Master of Arts in Music Performance, Mena Lorenzo chitarra Bachelor of Arts in Music, Misiewicz Barbara violoncello Master of Arts in Music Pedagogy, Molino Giuliano tromba Master of Arts in Music Performance, Mottini Nicolas pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, Napoletani Federica canto Master of Arts in Music Performance, Moy Christopher chitarra Master of Arts in Music Performance, Olivieri Passeri Anita flauto Master of Arts in Music Performance, Orlandi Alessia pianoforte Master of Arts in Music Performance, Nishitani Natsu percussioni Master of Arts in Music Performance, Paglietti Irene oboe Master of Arts in Music Performance, Pedrazzetti Chiara arpa Master of Arts in Music Performance, Pantaleone Cristina violino Master of Arts in Music Performance, Petrosino Iacopo pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, Piccolo Alessandro sassofono Master of Arts in Music Pedagogy, Pirrone Carmen viola Bachelor of Arts in Music, Polliotto Enea sassofono Master of Arts in Music Pedagogy, Posani Adele flauto Master of Arts in Music Pedagogy, Pozzi Giulia viola Master of Arts in Music Performance, Puglisi Gabriele tromba Master of Arts in Music Performance, Rampin Erika oboe Master of Arts in Music Performance, Roccasalva Ulisse violoncello Master of Arts in Music Pedagogy, Rodríguez González Víctor clarinetto Master of Arts in Music Performance, Roggiani Laura pianoforte Bachelor of Arts in Music, Rossi Alice canto Bachelor of Arts in Music, Santini Giovanni composizione Master of Arts in Composition and Theory, Ruiz Garcia Yuram violoncello Master of Arts in Music Pedagogy, Savary Timothée pianoforte Bachelor of Arts in Music, Schiavi Marcello viola Master of Arts in Music Performance, Scuderi Carlo Maria clarinetto Master of Arts in Music Pedagogy, Senese Benedetta pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, Tallone Nicola violoncello Master of Arts in Music Pedagogy, Tanasescu Irina oboe Master of Arts in Music Performance, Tarantino Luca oboe Master of Arts in Music Performance, Tartaglia Matteo clarinetto Master of Arts in Music Performance, Terzi Mattia percussioni Bachelor of Arts in Music, Tiet Kitty pianoforte Master of Arts in Music Pedagogy, Torlontano Giacomo violoncello Master of Arts in Music Performance. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del Popolo, Venerdì 3 ottobre 2014 SUPSI Ciclo di incontri dall’8 ottobre Cooperazione internazionale Il DFA e la FOSIT propongono un ciclo di incontri organizzati per un viaggio tra esperienze di scolarità differenti, riflessioni sul ruolo dell’educazione nello sviluppo e scambi reciproci dentro e fuori dall’aula. Un percorso per mettere in luce il valore aggiunto che l’apertura verso contesti altri può dare al lavoro di chi è attivo a casa nostra o in un paese lontano, e la ricchezza proveniente dal contatto diretto tra mondi diversi. Questa proposta nasce dall’esperienza di collaborazione del Dipartimento formazione e apprendimento con la FOSIT per l’offerta di stage in contesti scolastici internazionali ai futuri docenti. Il primo appuntamento è per l’8 ottobre, ore 20, presso il DFA a Locarno, con il prof. A. Akkari. Come SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 favorire l’integrazione di allievi con un percorso scolastico in altri paesi? L’incontro mette a tema la presenza nelle nostre classi di allievi con vissuto migratorio e con una cultura di riferimento diversa, partendo da un’analisi del contesto da cui provengono. La relazione presenta le sfide per la scuola e per la scolarizzazione al Sud del mondo per poi arrivare a riflettere sulle implicazioni per insegnanti e quadri scolastici che si trovano ad accogliere bambini con un bagaglio di esperienze non sempre facile da comprendere per chi non ne conosce il contesto scolastico di provenienza. Il prof. Akkari è attivo presso l’Università di Ginevra ed è esperto in educazione internazionale e comparata. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rivista di Lugano, Venerdì 3 ottobre 2014 Diplomati Conservatorio della Svizzera italiana Su alcune delle pagine del capolavoro di Mussorgski, «Quadri di un’esposizione», si è aperta sabato 27 settembre la cerimonia della consegna dei diplomi del conservatorio della Svizzera italiana. Settantasette i giovani che hanno ricevuto il titolo, consegnato da Franco Gervasoni (direttore Supsi), Ina Piattini Pelloni (presidente della Fondazione del conservatorio) e Christoph Brenner (direttore della scuola universitaria del conservatorio). Settan- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 tasette ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro e che con fiducia possono guardare al loro futuro, come ha ricordato nel suo intervento la presidente Piattini citando gli ultimi dati pubblicati dall’ufficio federale di statistica: un tasso occupazionale del 98,4% a cinque anni dal diploma (20082013) nel settore dell’arte, il più alto in assoluto tra i portatori di un titolo di bachelor o master di tutti i settori universitari. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rivista di Lugano, Venerdì 3 ottobre 2014 Solisti del conservatorio e Osi in concerto Tre giovani promesse sul palco Martedì 7 ottobre alle 20.30 all’auditorio Rsi di Lugano alcuni tra i più meritevoli studenti della scuola universitaria di musica del conservatorio della Svizzera italiana si esibiranno insieme all’Orchestra della Svizzera italiana per l’ottenimento del diploma di solista, il master of arts in specialized music performance. Per il conservatorio si tratta di uno tra i più importanti appuntamenti dell’anno, La pianista Fatima Alieva. un concerto unico nel suo genere in cui il pubblico avrà modo di unirsi all’emozione delle tre giovani promesse che – sotto la guida del direttore Nicholas Milton – si preparano a fare il salto più significativo della loro carriera professionale. Sul palco sono attesi Fatima Alieva (pianoforte), Maxim Beitan, (violoncello) e Lyn Vladimir Mari (violino). Musiche di Prokof’ev, Šostakovič, Sibelius. Entrata è gratuita. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Sabato 4 ottobre 2014 /6M 5/ 9B64 !CC! 4 BG! 0C!B 3) 56 !33A BG! 0D 6GG6B! 33AJ /G6B/6 J * 56 !CC6 33! 6B! IR<HR 3J 5/ !/ 9/L 4 !B/G!M63/ C63/CG/ !3 65C!BM G6B/6 !33 M/QQ!B /G 3/ 5 C B 556 /5 65!B. G6 65 3A /B!GG /- 63 C/3G65< !C//BC/ 65 3AB- !CGB !33 M/QQ!B /G . 3/ 5 9!B 3A6GG!5/4 !5G6 !3 /9364 / C63/CG $ /3 CG!B 6& BGC /5 9!/ 3/Q! 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Nel piano degli studi liceali del Cantone si considera l’insegnamento dell’italiano «un punto di riferimento obbligato in ogni fase del percorso formativo, dimensione fondamentale per l’elaborazione e l’espressione del pensiero e per l’ampliamento del patrimonio personale di esperienze e cultura». È da questa affermazione che il convegno intende prendere le mosse per offrire una riflessione sulla condizione attuale dell’insegnamento dell’italiano nella scuola. Gli ultimi 10 anni hanno posto l’accento su trasversalità e interdisciplinarità dell’educazione linguistico-letteraria, aumentando la responsabilità del docente di italiano. Ciò proprio mentre il rapporto delle giovani generazioni con i nuovi linguaggi e con la letteratura ha conosciuto un’importante evoluzione, spesso a scapito della percezione dell’importanza dell’educazione umanistica. Il convegno ospiterà Simone Albonico (uni di Losanna), Tatiana Crivelli (Uni di Zurigo), Cristina Lavinio (Uni di Cagliari) ed Emilio Manzotti (USI e Uni di Ginevra). Le sessioni parallele prevedono inoltre una ventina di presentazioni di attività e progetti delle scuole ticinesi. Informazioni al link: www.supsi.ch/ go/convegno-italiano. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Venerdì 10 ottobre 2014 Come sta l’insegnamento dell’italiano nelle scuole? Il Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi e l’Istituto di Studi italiani dell’Usi, in collaborazione con il Decs, propongono uno spazio discussione e riflessione sull’insegnamento dell’italiano. L’appuntamento è per il 17 e 18 ottobre a Locarno. Nel piano degli studi liceali del Cantone Ticino si considera l’insegnamento dell’italiano “un punto di riferimento obbligato in ogni fase del percorso formativo SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 liceale, […] dimensione fondamentale per l’elaborazione e l’espressione del pensiero e per l’ampliamento del patrimonio personale di esperienze e di cultura”. È da questa affermazione che s’intende muoversi per offrire una riflessione sulla condizione attuale dell’insegnamento della lingua di Dante nella scuola. A che punto siamo? Qual è il senso oggi di questo insegnamento? Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Sabato 11 ottobre 2014 + )& #+' > +8> ;' 7+ -+8'")'- 8-; 4> ))% '+'A'7 )> +( 07 +> *7- ' ;*' ))6-7'+ ) "'-7+-3 +'' '+ ;-;) )*""'-7+A87++- 07-> 7 87';; % -@77- @7 > +07-> 780';3 -; 8' '@07 +> *7' ;*' +-+ );7;;+;- 07 *')'-+' ' 7+%'3 +;;' 8> ' +%' ' 0> ;;' 77'@') 7';- ' -);7 < *')'-+' ' 7+%' > ' @++- ""'> +;' /!B *')'-+' ' 078;';- 07 )-8;7> A'-+ ' ;7 +> -@' *0> 8 > "+-&8;A'-& + > "+-&'"+))- +7'8'-&8;A'-+3 + *88""'- '*0-7;+; @'8;% 07 )07'*@-);') +;-+ > +"7 +% + 078;7 ' 8-)' ' > '8;';> ;'3 0> ;;' -@7++- '+-);7 +-*'+7 "'> '' 8> 00)+;' ) 7'> & +) ' 00))- > + 07';- ) 7'> +) ' 807-07'A'-+3 ))6-7'+ ) "'-7& +- +% > *-A'-+' 17'80;;'@*+; ' '+7'- -7;' 7- 88)' 2 '; ))-7*A'-+ ))6-7'+;*+;- ' "'-@+' -+ )7'%'8;' '+'7'AA7)' @78- 4> )) -7*A'-+' -+ *""'-7' 8-%' +) *-+- )@-7;'& @-3 ) 8> - 700-7;- )-**'88'-+ 8-)8;'-+'@' )6'*0-7;+A8;7;& "'))6-7'+;*+;- *7'-7% ))'7; ' 8);-7*;'@@"7+;';3 SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Sabato 11 ottobre 2014 ‘La notte prima della notte del racconto’ con spettacolo e libro al Dfa-Supsi La prossima replica del nuovo spettacolo dell’associazione culturale giovanile DiversaMente, costituitasi a fine giugno nelle Tre valli, e la presentazione del romanzo “Baciare non è come aprire una scatoletta di tonno” di Daniele Dell’Agnola (http://infinitoedizioni.it/prodotto.php?tid=274) si terrà in una cornice speciale. Mercoledì 15 ottobre, alla Supsi-Dfa di Locarno, si svolgerà infatti una manifestazione per bambini, studenti, futuri insegnanti, formatori, intitolata “La notte prima della notte del SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 racconto”. Ci saranno diversi momenti con letture, storie al centro dell’attenzione, a partire dalle 16.15 e fino alle 22. Lo spettacolo (regia di Ioana Butu) e la presentazione del romanzo inizieranno alle 21.15, nell’aula magna. Il libro, uscito pochi giorni fa nelle librerie, sarà presentato in Ticino e in Italia, in una tournée alla quale l’associazione parteciperà solo in parte. Quello del 15 ottobre sarà il penultimo impegno del 2014. L’intero progetto è descritto sul sito http://ciaoraga.wordpress.com. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del Popolo, Lunedì 13 ottobre 2014 DFA-USI-DECS Convegno a Locarno il 15 ottobre Italiano a scuola: a che punto siamo? Mentre a livello federale si discute dello spazio da accordare alle lingue nazionali nella scuola, il DFA della SUPSI e l’Istituto di Studi Italiani dell’USI, in collaborazione con il DECS propongono uno spazio discussione e riflessione sull’insegnamento dell’italiano, con un convegno che vuole offrire una riflessione sulla condizione attuale dell’insegnamento della lingua di Dante nella scuola. Gli ultimi decenni hanno posto l’accento su trasversalità e interdisciplinarità dell’educazione linguistico-letteraria, aumentando la responsabilità del docente di italiano. Ciò proprio mentre il rapporto delle giovani generazioni con i nuovi linguaggi e con la lettera- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 tura ha conosciuto un’importante evoluzione, spesso a scapito della percezione dell’importanza dell’educazione umanistica. Sono diversi i fattori che oggi mettono alle strette la materia italiano. A che punto siamo allora? Il convegno ospiterà contributi dei professori Simone Albonico (Università di Losanna), Tatiana Crivelli (Università di Zurigo), Cristina Lavinio (Università di Cagliari), ed Emilio Manzotti (USI e Università di Ginevra). Iscrizioni, programma e dettagli su: http://www.supsi.ch/go/convegno-italiano. La partecipazione al convegno è gratuita, ma l’iscrizione online è obbligatoria. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Martedì 14 ottobre 2014 *0;4 4&038 - 9/ 0/:*%-*0 2290C *- 9*=0 29 - 0:=9@E*0/ * =9 /@0C* :=*-* 9 - 29*. C0-= *- /=0/ 9 / 29:=9 1$F .*-*0/* * 9/(* =9 /@0C* .2@: @%/0 :=E*0/ @%/0)*%/--0 /9*:*0 :=E*0/ C99//0 "//) E*=* - /=0/ 0/ @/ 0/=9*@=0 0/0 29:0 * #>? .*-*0/* . 2@9 0/ @/ 29:=*=0 * 1$F> .*-*0/* * @ *:=*=@=*5 9 - 29*. 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Il progetto denominato Chiamale Emozioni, sostenuto dalla Fondazione Jacobs, ha coinvolto per un periodo di formazione e sperimentazione nel campo dell’educazione sociale ed emotiva 63 insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della scuola elementare del Canton Ticino. L’educazione sociale ed emotiva riguarda i processi attraverso i quali i bambini e gli adulti acquisiscono le conoscenze, le attitudini e le competenze necessarie per comprendere e gestire le emozioni, fissare e raggiungere obiettivi posi- tivi, sentire e mostrare empatia per gli altri, instaurare e mantenere relazioni positive e prendere decisioni responsabili. In sintesi il progetto ha mirato ad aumentare la capacità degli insegnanti di condurre la classe tenendo conto dei principi dell’educazione sociale ed emotiva, ad aumentare le competenze sociali ed emotive degli allievi e infine a identificare le caratteristiche che facilitano l’implementazione di un progetto di educazione socio-emotiva nelle nostre scuole. Il progetto è stato realizzato tra il 2010 e il 2014 dal Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI di Locarno da Davide Antognazza e Luca Sciaroni. Da segnalare che al progetto hanno collaborato Lorenza Rusconi-Kyburz, ora docente-ricercatrice, Anne Schrimpf, assistente di progetto e maestra di scuola dell’infanzia, Jone Galli ora docente-ricercatrice e maestra di scuola elementare. Ulteriori informazioni sono disponibili sul blog: http://dfa-blog. supsi.ch/chiamalemozioni. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del Popolo, Martedì 14 ottobre 2014 GRAN CONSIGLIO Fra credito e prestiti il Cantone investe oltre 203 milioni Una seduta light approva i nuovi campus USI-SUPSI Questa di ottobre è stata una sessione oltremodo breve: solo 11 gli oggetti all’esame dei deputati. Ma almeno uno di questi ha un «valore sistemico» per il futuro del Cantone. sede SUPSI di Manno, tesi contestata dall’UDC Orlando Del Don, che ha pure criticato l’impostazione che vedrebbe il nuovo Campus di Viganello destinato ad accogliere anche la futura Facoltà di medicina («perché non a Bellinzona?»). Per la verde Michela Delcò Petralli sarà importante vigilare affinché i ricchi appalti non finiscano ad imprese non ticinesi. Una critica a cui Bertoli ha risposto ricordando l’autonomia di cui godono i due istituti. di DAVIDE ADAMOLI ... salvo sui controlli Una giornata è bastata ai deputati per affrontare e archiviare un ordine del giorno assai scarno dal punto vista del numero di oggetti, solo undici, fra cui solo due oggetto di dibattito. La versione light dell’ordine del giorno non deve tuttavia far pensare a una sessione priva di importanza: al penultimo punto vi era infatti l’approvazione di 203 milioni per i nuovi campus universitari di Lugano e Mendrisio di USI e SUPSI. Se di conseguenza sulla sostanza si è registrata una convergenza totale, sulla questione del controllo dei costi è intervenuto il pressing della Lega, con un emendamento firmato da Attilio Bignasca e Michele Guerra. Il primo ha ricordato come a registro di commercio per la fondazione USI sia ancora menzionato il fratello defunto: «Meglio quindi... controllare l’uso dei soldi». Sul tema la Gestione ha ricordato per bocca del relatore Christian Vitta d’aver messo dei paletti più severi, mettendo per iscritto nel testo di legge le cifre massime superate le quali si dovrebbe tornare in aula. L’emendamento leghista chiedeva di definire anche gli importi del prestito destinati ad ognuno dei tre cantieri. Un’opzione scartata di poco da plenum, che ha approvato un’altra richiesta rivolta al Consiglio di Stato, incaricato di controllare progetti ed erogazione dei fondi. Il «Sì» a questo tema ha messo un attimo in imbarazzo il Parlamento, ma alla fine ha ottenuto l’adesione del Governo. Cosa e dove Secondo Manuele Bertoli, si tratta di «dare una casa non più provvisoria a USI e SUPSI». Due organismi in costante crescita di allievi (oggi 3.000 per la prima, +70% in dieci anni e 4.100 per la seconda, +169% dal 2004-5) e pure a livello di strutture. Basti pensare alla facoltà di medicina in fieri per la prima, mentre la SUPSI ha ormai necessità di dare una sede fissa ai diversi Dipartimenti frutto dell’accorpamento di scuole precedenti e altre iniziative. Il progetto prevede SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 I campus di Lugano-stazione (foto), di Viganello e di Mendrisio sono più vicini. (Maffi) un nuovo Campus a Viganello, per la Facoltà informatica dell’USI (oggi nel Campus esistente) e il Dipartimento tecnologia innovative della SUPSI (oggi a Manno), una nuova sede SUPSI alla stazione di Lugano (per la direzione e il Dipartimento di economia aziendale, sanità e sociale, a Manno) e infine una sede a Mendrisio, presso la stazione, per il Dipartimento ambiente, costruzione e design SUPSI, oggi di casa a Trevano. L’investimento totale si aggira sui 275 milioni. La Confederazione assicurerà dal canto suo 71,5 milioni, il Cantone un contributo di 53 milioni. Il resto sarà a carico dei due istituti che beneficeranno di un prestito di 140,5 milioni dal Cantone, più altri 10 milioni per il citato terreno di Lugano. Unità di vedute... Sull’impostazione adottata dal Governo e gli importi durante il dibattito non si sono registrate troppe voci critiche. Roberto Badaracco (PLR) ha messo l’accento sulle cifre in crescita dei due istituti, paventando in un passaggio un’eccessiva commistione fra le due impostazioni diverse vista la futura coabitazione in diversi siti. Il PPD Fabio Bacchetta Cattori ha ricordato la gioia vissuta al momento dell’apertura dell’USI, mentre Carlo Lepori ha portato una propria testimonianza sull’inadeguatezza dell’attuale Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana TicinoManagement, Martedì 14 ottobre 2014 SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Mercoledì 15 ottobre 2014 :.*E;<0 3;-*@ , -*',*0;* 3.. ; *, <<@0 ..0 0.<C@*E0 <0.0 <@@* <<'.@* * ;*@ C*<< F; "0; G,,.@ ;*@*.'7, 3;-*0 ;*<;E@0 <@C.@* * ( <;*E0.0 3; , @<@@ :.*E;<0 *, <C33,-.) @0 -.<*, , 0;;*; , **.0 ( ( ;''*C.@0 * 2I ..*7 3;-*@* , BI2& 4.,, 0. *, *;@@0; , *.;,0 *,,. ,;@0 @;CH) H,, ;*, 0@@* C<*0 * ;*@ C*<<5 <0.0 ; <9C;,,* *;@@;*) 0<@.H 'C* 4-*',*0; ;@*0) ,05 *0, *<0,* 4-*',*0; *@0;*,5 0,0 ;,,* 4-*',*0; 33;0"0.*-.) @05 ;. 0-. ,E* *,, 4-*',*0; ;C;*5 ;,0@@ ;#.* G *;@@;* 43;-*0 <3*,57 SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Giovedì 16 ottobre 2014 ' & % & ' ,83 && # 29( * 3# 622 #&,2#' * * 23* 8( #923#62#* # * 2' :#* ( * ( 6#( 8 && 9#::2 #6&#( # 6* * * ,2:#* ( 39#&8,,* / 2* ' * 33* && && * 36#68#3 8( ( * 9#6 &1* ,,* 268( #6 ,2 &# * ,26* 2# # 66#9# ( &366* 2-3# 6#6* &* ,2* 3" 3#* ( &3# 9* &* ( 62#* . # 3, #&#:::#* ( ,2 * &* 2* # 08&# #( 6( * ( * 36#( 23# 6&# 66#9#6 ( &&1' #6* && / ,2#' #:#* ( * ( 6 +) #3 2#66#/ SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Venerdì 17 ottobre 2014 0.4 G?.2?? ? 2 7>0 00 02D>4 . 417D2K D>.GD>. 00 4>)2.KK .0A @ 24I1> 00 3 00 6 ! 200 ?0 1G0D.G?4 . 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L’UFM fa sapere che la competenza è cantonale. «Certo, risponde Gobbi, ma in realtà noi dobbiamo seguire delle precise disposizioni della Confederazione, che non ci lasciano spazi di manovra». di DAVIDE ADAMOLI Si muove la politica Gli istituti universitari della Svizzera italiana sono da sempre aperti ad accogliere e formare studenti provenienti dall’estero. In alcuni casi, però, l’iscrizione a USI o SUPSI non è seguita dall’ottenimento del permesso di dimora su suolo elvetico, tanto che diversi potenziali studenti non possono giungere nel nostro Paese e seguire regolarmente i corsi e il curriculum scelti. Fatto che sta creando qualche grattacapo e delle reazioni politiche. Fatto sta che questa situazione non accontenta molti. Sul tema si sta muovendo anche la politica. «A livello cantonale è previsto un incontro fra DI, DECS e USI e SUPSI», ci conferma ancora Norman Gobbi. E sul tema è intervenuto anche il deputato socialista Francesco Cavalli di Verscio, facendo riferimento al caso specifico di tre studenti intenzionati a seguire il corso Master della scuola teatro Dimitri, affiliata alla SUPSI. Per lo stesso si tratta di «procedure arbitrarie, in aperto contrasto con lo spirito di apertura che dovrebbe caratterizzare il mondo accademico: l’Ufficio della migrazione infatti si attribuisce la competenza di deliberare in merito all’importanza o alla necessità di una formazione master, sono questioni di natura accademica». Chi può entrare... La grandissima maggioranza degli iscritti dall’estero proviene da Paesi europei per cui non vi sono particolari problemi a ottenere il permesso di dimora per il tempo in cui sono affiliati all’Università della Svizzera italiana o alla SUPSI. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Porte chiuse per molti potenziali studenti e ricercatori. L’Ufficio Federale della Migrazione conferma che per i Paesi UE basta dimostrare di avere i mezzi sufficienti per il proprio sostentamento e poi la Libera circolazione permette di accedere liberamente alla Svizzera e alle sue Università. Non è così invece per i cittadini di altri Paesi, per cui è prevista la richiesta di un visto per poter giungere e restare per un periodo lungo in Svizzera. ... e chi invece no In effetti per i potenziali studenti da molti Paesi-extraeuropei la strada è tutt’altro che semplice, come spiega il Consigliere di Stato Norman Gobbi: «Chi vuole iscriversi ai corsi Master di USI e SUPSI e giunge da Paesi come Russia, Cina, Afghanistan, Siria, ecc... in molti casi non ottiene il permesso di soggiorno. E questo soprattutto se si tratta di persone con oltre 30 anni, con alle spalle studi completi, magari persone che già lavorano. Da Berna infatti si fa notare che c’è il pericolo che dietro alla dichiarata volontà di Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Venerdì 17 ottobre 2014 Cavalli: a studenti stranieri negato il permesso di dimora Il deputato socialista Francesco Cavalli Dopo quello dei due bimbi ecuadoregni, di cui abbiamo riferito ieri, che ha innescato un braccio di ferro fra il Dipartimento educazione cultura e sport (favorevole alla loro scolarizzazione) e il Dipartimento istituzioni (contrario), vi sarebbe un altro caso più o meno analogo. Sullo sfondo ci sono sempre la scuola e giovani stranieri. Lo solleva con un’interrogazione il deputato socialista Francesco Cavalli. “Dalla Scuola Teatro Dimitri, affiliata alla Supsi, mi è stato segnalato che a tre studenti intenzionati a seguire il corso di master, l’Ufficio della migrazione (Dipartimento istituzioni, ndr) ha negato il permesso di dimora”, scrive Cavalli. “Almeno per un caso – aggiunge il granconsigliere– la motivazione addotta risiede essenzialmente nella presunzione che la richiedente potrebbe lavorare in patria anche senza un ulteriore perfezionamento in Ticino”. Il fatto che l’Ufficio della migrazione “si at- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 tribuisca la competenza di deliberare in merito all’importanza o alla necessità di una formazione master suscita non poche perplessità, in quanto queste sono questioni di natura prettamente accademica”. Annota ancora Cavalli: “Mi risulta inoltre che i rifiuti del permesso di dimora non siano limitati alla Scuola Teatro Dimitri, ma riguardino anche altri dipartimenti della Supsi come pure l’Usi”. Secondo il deputato del Ps, si tratterebbe di “procedure arbitrarie, in aperto contrasto con lo spirito di apertura che dovrebbe caratterizzare il mondo accademico, e che quindi possono solo nuocere all’immagine delle nostre scuole universitarie”. Da qui una serie di quesiti al Consiglio di Stato. Cavalli domanda fra l’altro quanti siano i casi, suddivisi per facoltà e dipartimenti e quali le motivazioni. “Questa prassi dell’Ufficio della migrazione è una novità?”. E se sì “dettata da quali esigenze?”. Il parlamentare chiede inoltre se corrisponda al vero che le scuole universitarie professionali di altri Cantoni “non sono state oggetto di simili rifiuti”. Cavalli chiede infine al governo se “questo giro di vite” nei confronti di studenti stranieri non danneggi l’immagine delle nostre scuole universitarie. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Sabato 18 ottobre 2014 Fra cure e conoscenze di sé Verterà sulla “Conoscenza di sé e cura dell’altro” il nuovo Certificato di studi avanzati (Cas) del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della Supsi. La serata di presentazione si terrà mercoledì alle 17.30 nello Stabile Piazzetta di Manno (Sala Sud). Relatori dell’incontro saranno Graziano Martignoni, professore e responsabile dell’Osservatorio per le Medical humanities della Supsi, e Gian Piero Quaglino, professore ordinario di psicologia della formazione e cofondatore di Vivenzia, la scuola di formazione dedi- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 cata alla “coltivazione di sé”. Il moderatore della serata sarà Lorenzo Pezzoli, docente e ricercatore Supsi. Per partecipare è gradita l’iscrizione attraverso il link www.supsi.ch/go/cura entro lunedì. Il percorso formativo si sviluppa attorno a grandi vertici della cura: l’incontro, l’accoglienza, l’attesa, la caduta e la trasformazione di sé. Vertici all’interno dei quali sono state scelte tematiche specifiche che verranno declinate secondo ambiti e pratiche di cura differenti, ma tutte con l’intento di guardare sia alla persona sia al curante. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Martedì 21 ottobre 2014 # ' (*!! $# '(($ #2 52'5 & '2 %% +2#'#+%# >#' % 2! #2 3:#>>2 #'08 35%% 3# 2#52( :2''( ( # %% * 7/6? %%1 ( 5%+%'# ( =%# 8'( +2#%52#3#& ( ( '233( 8& ' 3( 823 ;#33 %8< ( " 5%,;;;/3;#33%8<! 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SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegioneTicino, Martedì 21 ottobre 2014 Il Dfa si sta occupando di creare un test da sottoporre agli allievi di quinta elementare Matematica da calibrare Berger: ‘L’obiettivo è il feedback ai docenti e il monitoraggio del livello’. Vanetta: ‘Facilitiamo il passaggio alle Medie’. di Chiara Scapozza Dalla quinta elementare alla prima media c’è di mezzo solo un’estate. Eppure è un’estate differente. L’allievo lascia il mondo familiare della scuola comunale per proiettarsi in una dimensione nuova, con tutte le sfide e le gioie che una realtà diversa può comportare. Ed è anche per “addolcire” questo passaggio che il Dipartimento formazione e apprendimento (Dfa) della Supsi sta realizzando delle prove “standardizzate” da sottoporre agli allievi alla fine della quinta elementare. «Non avevamo dei test per questo livello scolastico – spiega alla ‘Regione’ Emanuele Berger, coordinatore della Divisione scuola del Dipartimento educazione, cultura e sport –. Il Dfa, tramite il Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi (Cirse), sta lavorando da diversi anni per crearle. Hanno già sottoposto alcune prove agli allievi di quarta elementare e a breve saranno pubblicati i risultati». In questi giorni sono in corso verifiche di matematica in alcune scuole medie del Ticino. «Sì, la prova è sottoposta agli allievi di prima media per calibrare gli esercizi sul livello di fine quinta elementare – commenta Francesco Vanetta, capo dell’Ufficio dell’insegnamento medio –. È importante lavorare sui momenti più delicati, come quelli del passaggio tra un ciclo e l’altro. L’idea è quella di riuscire ad avere una sorta di “profilo” dell’allievo di quinta elementare prima che inizi la scuola media, in modo che il docente che lo accoglie sappia con chi dovrà lavorare». Le prove non rientrano nella valutazione finale dell’alunno e non incidono sulle note del libretto scolastico. Tuttavia, queste verifiche «ci permettono di disporre di una serie di esercizi che sono pertinenti per dare un’informazione accurata sul livello della scuola elementare ticinese». Pisa formato Ticino Le valutazioni sulla qualità del sistema scolastico, in termini di competenze acquisite dagli allievi, non mancano. Almeno a livello internazionale. I dati dell’indagine Pisa, ad esempio, sono tra i più citati (e mediatizzati). Ne abbiamo riferito di recente su queste colonne, segnalando come l’ultima rilevazione veda il Ticino sotto la media nazionale per quanto attiene le capacità dei ragazzi al termine della quarta media. I test che sta elaborando il Dfa si fondano sì su un metodo statistico, ma sono standardizzati in base al sistema scolastico ticinese. Un sistema volutamente inclusivo. «Le verifiche che il Dfa sta preparando servono a una valutazione interna, poiché sono preparate sulla base dei SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Non esistono delle prove standardizzate nelle scuole comunali piani di studio della scuola ticinese – osserva Berger –. Si tratta quindi di un’analisi più fine che ci serve a capire a che punto siamo». Più fine e più utile. «L’obiettivo è duplice: queste prove ci permettono da una parte un monitoraggio del sistema, dall’altra di consegnare un ‘feedback’ alle scuole. I risultati infat- ti vengono analizzati anche dal punto di vista didattico: i docenti sanno quali sono i punti forti rispettivamente le lacune su cui è necessario concentrare maggiormente gli sforzi». «Il docente può quindi adattare il suo programma – conferma Vanetta –. L’auspicio è quello di migliorare le transizioni da un grado TI-PRESS scolastico all’altro proprio nello spirito del nuovo piano di studio. I risultati delle verifiche sottoposte agli allievi quando sono alla fine della quinta elementare permettono all’insegnante di sapere quali sono le competenze della classe di prima media che si ritrova a gestire il settembre seguente». Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del Popolo, Giovedì 23 ottobre 2014 CONFERENZA ALL’USI VENERDÌ “On reproducibility” La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana (USI), ospiterà venerdì 24 ottobre 2014 il Prof. Gerd Folkers, Vicepresidente del Consiglio svizzero della scienza e dell’innovazione, Professore di Medical Chemistry al Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) e Direttore del Collegium Helveticum. La conferenza si focalizzerà sulla ricerca in campo biomedicale, un tema di grande attualità alle nostre latitudini. Durante l’evento saranno approfonditi aspetti legati alla riproducibilità di risultati empirici su sistemi di larga scala. Il Prof. Folkers è una personalità brillante del mondo accademico svizzero ed internazionale nell’ambito della ricerca scientifica e benché specializzato in ricerca biomedica, darà un contributo di carattere generale sul mondo della ricerca. La conferenza inizierà alle 17. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rivista di Lugano, Venerdì 24 ottobre 2014 Scuola ticinese in prima linea Tu chiamale se vuoi emozioni Si è concluso il progetto «Call them emotions», che ha impegnato formatori e ricercatori del dipartimento formazione e apprendimento della Supsi negli ultimi tre anni. Il tema del progetto è l’educazione socio-emotiva, cioè lo sviluppo di competenze fondamentali nella gestione di sé e delle relazioni con gli altri. I risultati del progetto, che ha coinvolto 63 insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo delle elementari in Ticino, sono stati presentati a Zurigo alla giornata sui paesaggi educativi «Explorer des voyes inhabituelles», promossa dalla fondazione Jacobs. «Chiamale Emozioni» è stato ideato per l’Alta scuola pedagogica dai docenti-ricercatori Davide Antognazza e Luca Sciaroni. In seguito è stato implementato tra il 2010 e il 2014 alla Supsi di Locarno in collaborazione con Lorenza Rusconi-Kyburz, ora docente-ricercatrice, Anne Schrimpf, assistente di progetto e maestra di scuola dell’infanzia, e Jone Galli ora docente-ricercatrice e maestra di scuola elementare. I risultati in sintesi sono disponibili sul blog http://dfa-blog.supsi.ch/chiamalemozioni/. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Foto Ti-Press Rivista di Lugano, Venerdì 24 ottobre 2014 Tre nuove case per l’università di Ivan Pedrazzi Ha parecchi elementi di novità il progetto accolto nei giorni scorsi dal Gran consiglio. Riguarda la creazione di tre sedi universitarie in Ticino, di cui due nel Luganese: nei pressi della stazione di Lugano, su un’area di oltre 12mila metri quadrati, s’insedierà la Supsi con il Dipartimento di economia aziendale, sanità e sociale e la direzione generale dell’istituto, attualmente dispersi in sei blocchi; il campus che sorgerà sull’ex terreno Campari a Viganello avrà invece due anime, accogliendo sotto lo stesso tetto il Dipartimento tecnologie innovative della Supsi e la Facoltà di informatica dell’Usi. Ci sarebbe dovuta stare anche la nuova Facoltà di scienze biomediche, ma la decisione è stata congelata dal parlamento. La mappa degli atenei ticinesi si completa con un terzo polo a Mendrisio, scelto dalla Supsi per trasferirvi il Dipartimento ambiente costruzioni e design. Come nel caso di Viganello, dove Usi e Supsi condividono gli stessi spazi, nella scelta di Mendrisio è evidente il desiderio di sviluppare sinergie tra i due istituti nell’ambito delle tecniche di costruzione (l’Usi è presente nel borgo con la Facoltà di architettura). Un tema che in Gran consiglio ha suscitato qualche perplessità: non si vorrebbe che la condivisione di sedi e docenti snaturi i due atenei, portando la Supsi verso un insegnamento troppo accademico e viceversa dando all’Usi un accento eccessivamente pratico. Nello sviluppo del progetto e nella gestione del campus andranno presi provvedimenti affinché il carattere delle due scuole sia salvaguardato, con l’Usi impegnata prioritariamente nell’ambito della ricerca di base e la Supsi in quella applicata. Come si diceva è stata invece sospesa la proposta di creare in riva al Cassarate le aule della nuova Facoltà di scienze biomediche, che qualcuno vorrebbe a Bellinzona in un’ottica di collaborazione con l’affer- SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 mato Istituto di ricerche in biomedicina (Irb). Battaglie di campanile che il Ticino fatica a scrollarsi di dosso. A proposito della collocazione dei tre futuri poli accedemici, la vicinanza con la rete ferroviaria (a Massagno e Mendrisio) apre interessanti opportunità per studenti e docenti, che potranno far capo al treno per le proprie esigenze. L’uso dei mezzi pubblici era stato invocato anche per Viganello da parte di coloro che chiedevano di limitare al massimo l’offerta di posti auto, per non sprecare spazio prezioso ma soprattutto per evitare di generare ulteriore traffico in una città già congestionata. Innovativo è pure il sistema di finanziamento. Il cantone, oltre a sostenere i due istituti con un contributo a fondo perso di 53,2 milioni di franchi, accorderà loro un prestito di 140 milioni. Farà, insomma, da banca per Usi e Supsi, che giocando in casa potranno usufruire di tassi d’interesse agevolati rispetto a quelli in uso sul mercato dei capitali. Lo Stato anticiperà inoltre 10 milioni di franchi per l’acquisto del terreno di proprietà delle Ffs alla stazione di Lugano. L’investimento complessivo è importante. La costruzione dei tre campus di Lugano, Viganello e Mendrisio costerà 265 milioni di franchi. Oltre al cantone, che parteciperà appunto con 53,2 milioni, sono attesi 71,5 milioni dalla confederazione. Sugli aspetti finanziari dell’operazione, in Gran consiglio non sono mancate critiche e richiami alla prudenza. I rappresentanti della Lega dei ticinesi si sono astenuti, dopo il rifiuto della proposta di suddividere in tre tranche l’erogazione del prestito per evitare «il travaso di milioni da una parte all’altra». In fase di cantiere è stato chiesto il controllo rigoroso dei costi e informazioni costanti e regolari sull’avanzamento dei lavori. Il coinvolgimento dello Stato è stato condizionato all’adozione di strumenti di controllo supplementari (si è parlato di paletti). I tempi? Il 2018 dovrebbe essere per i tre campus l’anno dell’inaugurazione. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Sabato 25 ottobre 2014 )5< - )- &6? &66+ @ /5 >- 5&5 &)6&6:* &6* &6&+ :&& :+ - )- ! &&&6- + - /< 5 < 5- ))4* 5- ! &- ")&&+ - &>+ ::- < + - * /- + + : &* /- 5:+ : )/+ - 5* + A&- + )# " < + 5&5:- 5 + - + &+ 5: - + $& 5//56+ :)4))+ A)&>))- * - + &% ) - * 6 + - + 6&6:66#$5* :&5&< ! + - &)6! 5:5&- &::- + )/56+ :5 6? &66+ @ )5: 6>&AA5&- + 6- ):&6&+ :&& &- + 6&! )&5&/5 )6&+ A ):+ - )- % ! &2))4* 5- ! &- $6- ::- )&+ :- &)::$ 3< 6:4+ + - &6< - &&5::- 5&6&5&< + &6% + - &+ &&+ - + :- + $ - 6/&:)4 ) &) + :5- >&AA5- & )- )&+ :&- "- )- >+ :& + + & 65 6::- &* /+ 6&) - 5! + &AA5 < + 6&* &) >+ :- + ))>&AA5&:)&+ - ! ! &&+ > &)+ - 6:5- + :- + < + - * /- + + : &* % /- 5:+ : )/+ - 5* )>:&- ))5&% 56&+ : ? &66+ @ ) 5: - 6:&:< &: )) 6 6>&AA5 /5 ! )&6* &6&+ :&& :% + - )- ! &&76& :5:: & < + &: $ - /5+ 6- ::- )&5A&- + ))! 5:5&&:% :- /5 )- 5* A&- + )5&5 )4&+ + - % >A&- + ::< )* + : 6- + - ::&> &+ ., &>56& 6&2&6< + &3< 6: < + &:6& - < /&/5- * < - >5 )4&+ :5+ A&- + )&A% AA&- + ! )&&6:&:< :&< + &>56&:5& &5&% 56>&AA5&:5* &: )5)&AAA&- + & /5- ! ::& 6&+ :&& &+ /5:+ 56$&/ - + - /5:- 5&/< )&&- /5&>:&) 6 & 6:&+ A&- + 2 &+ :5 + & - * /&:& & 6? &66+ @ )- 6>&)< //- + ))5! &- + - 6/&% :+ : & < + :: 5: & 5)A&- + & - + < + &>56&:&6:&:< :& & 5&5 &* /56 + $ :5* &: )4- 5! + &AAA&- + &>+ :& 6&+ :&& < ):< 5)& &+ * - - :) 55 + < - > - //- 5:< + &:&- - /5A&- % + &):5)6&/5 ) &6:&:< A&- + &6&/5 &/5&>:&6>&AA5&&+ :566:&2- + % 5A&- + 66&< 5&)+ + A&* + :- &% 6 &6? &66+ @ * &6< + /5- ! ::- > 665 - + + A&:- + )) * &6< 5 & )% SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 * + - < :5A&&/5:+ 5 6:5&- + & 3< )&6&- ))- 52 ! + &66>&AA5/5 )6&+ A$< + &5::- 5&)3< ) /5- % >&+ 6- )&:* + : )* - + - ))5&5% - ))4&* /5+ &:- 5&2 < + :- ))4- 5&! &+ &6? &66+ @ ))4* % 5- ! &- $5&- 5:- $&5* AA6- )- ) * 6&: - 6/&:+ - + $ < + ::$ 6&+ :&- 7)4//5- &- 6>&AA5- :< ::>& /< )&5 )* - * + :- $ ) - ))- 5A&- + 6&+ :&))46:5- + - + 5)&AA: < + &* + : :5* &: /56+ A - + 6- )5& + 6' //< + :- + $ /5 * AA- & (- &+ : >+ :< 56 - + - /5:- 5& - + - * &&)- )&2 - )- >+ :4+ + & < + >+ :- 6&* &) 65 6::- &* /- 66&% &) + )+ :- + 4- &::&>- 6- + - ))4* 5- ! &- 3< ))- &">- 5&5 )4&+ :5+ A&- + )&AAA&- % + ) + - 6:5- 6&6:* & - 5* A&- + 6&+ :&6< /5&- 5&)&:+ - ) 5)% A&- + &:5&6:&:< A&- + &- /5+ :&&+ 6&&% >56&+ - ):5 + 665&- 5 6/5 ))46:5- $ )>&AA5 < + * :&+ :% 566+ : - * /:&:&>)+ &::555 5&5:- 5&5&))+ :&2 "- ))- 5A&- + :5)4 6? &66+ @ + - 5+ ))6 &+ &A&):)! &- >+ :)+ - 6:5- :+ - #$6/&! :- &)/5% 6&+ : ))4 :< ::>& ! &/- 66&&) &:5 )< + &6* /&&< + /5- < - ))- 5A&- + :5) < &6:&:< % A&- + &3< )&")4- 5- - + )4 + &>56&:& &+ ! /- 5 + ))4* &:- ))4@ < :&> % 6:5 - &+ &+ - * * < + &:&- + 6 % + ! * + : - 5:- ))4 - //< 5 )4::&% >&: )+ :5- & 5- * - A&- + :5:% / 0 :5:% /1< ! + - #2< 6:- + :5- 5A&- + - + ! &< + :& " - $&+ ! &+ :5- < &! &- >+ &+ )* - + &* /5+ &:- 5&) )&&< :+ ))5A&- + &< + 5: &- + ::: &5::- 5 ! + 5) )) $5- + ::- ")6:- 5&&< + 6< 66- # 65&>+ - )4>- )< A&- + & < + /5- ! ::- /5 &):565&* + :- &- * % /:+ A 5):&> ))* + &&/5&% 6&- + &+ &+ 2) &+ &A&:&>>>&:+ ) ; BB $ - 5 $ 66< + :- ) - 5* & < + * 6:5 &+ &+ ! ! + 5&$ - &+ >- )! :< :: ) 6>&AA5 $ /5> < + * - < )))< 5:&:5 6::&* + + )6< )) &+ 7&)6< //- 5:- &6? &66+ @ $6/&! : 5>6- + & 6::- - + * + :) /5 ! % 5+ :&5 ) - + :&+ < &: ) /5- ! ::- + ! )& + + &2 + &* /- 5:+ : - * /&:- &3< 6:5: /5 ! )&6* &6&+ :&& :+ - )- ! &&- + 6&% 6: + ))4&< :5 6< /55 ) &>56&: < ):< 5)&+ * - - 5&< 55 &:* /&+ % 665&/5&* &/- :5 ::&>* + : % 5 >>&- < + /5- ! ::- 2 &6? &66+ @ &+ + &$&+ ::&5&% &:- )4&* /- 5:+ A&< + - + - 6+ A/% /5- - + &:))5):&+ < &6&- /5"+ + &&6- + - /&= &8 BB < + &>56&:< + % 3< & &) &+ &>&< 5 3< )& 6&+ - & + :5&4))+ A6 + - + 6&&6/- + % ! )&! < :&- + :::&)&>))- )- )#2 3< 6:- /5- /- 6&:- )4* 6&:- 5 /- &>&6&- + )) 5)A&- + & &+ :5+ A&- + )&/566- )! 5:5&&:% :- /5 )- 5* A&- + )5&5 )4&+ + - >% A&- + 01 $ &$&5:- $ 6- + /5- /5&- &/5- )* &&:5< A&- + < ):< 5% ) )< 6/5&+ &/) )))&* + :- & /5- ! ::&&+ :5+ A&- + )&&- ))- 5A&- + 6&+ :&2 # !%!! & ' ! ! # $($( && - %! *. % $ & .// % ! % - %! % % %/ , 0, 0" % *.*% ** &* * !! . * & % % * % , * * %!%- %& % " $ % !% . - $ & ! %/ .// % + , 0 ( ! % - % * #- % % *%! % *&- &*%* %%*%!*% ! %* ! % - & * !%% %&! % %& &*- & - %! 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Questo nuovo titolo, di respiro più ampio, rispecchia al meglio la nostra realtà attuale». È Ruth Hungerbühler, fondatrice del Dipartimento di ricerca e decana dell’Accademia teatro Dimitri, a spiegare al CdT i motivi che hanno portato a questo cambiamento, proposto e varato a fine settembre dal Consiglio d’amministrazione della Scuola e recentemente approvato dal Consiglio SUPSI (Scuola universitaria professionale alla quale l’istituto è affiliato dal 2005) e, venerdì, anche dalla Fondazione Dimitri (proprietaria degli stabili). «La definizione di scuola clown ci è sempre stata un po’ stretta», continua, «perché siamo sempre stati molto di più. E questo vale oggi più che mai. Storicamente siamo una scuola di teatro di movimento, è vero, ma consideriamo l’attore come una totalità di corpo, mente e voce e offriamo quindi un insegnamento di qualità anche per la recitazione di testi e per lo studio della storia del teatro. Inoltre, nei nostri quarant’anni di esistenza abbiamo dato vita a nuovi percorsi di studio e a importanti collaborazioni con altri istituti, svizzeri e internazionali. Il nome di Accademia è decisamente più appropriato per definire il nostro mondo». Fondata nel 1975 per volontà dell’asconese Dimitri, della moglie e del mimo e ballerino cecoslovacco Richard Weber, la Scuola teatro nasce come istituto privato concepito su tre anni, dedicato in particolare all’apprendimento dello stile burlesco e della commedia non verbale. Un interesse sicuramente primario, quello per l’espressione del corpo, che non ha però mai precluso una visione d’insieme dell’attore, fatto appunto anche «di mente e voce». Fin da subito, quindi, la definizione di scuola clown è sembrata riduttiva ai diretti interessati. Tanto più con il passare degli anni, che ha visto l’istituto affrontare cambiamenti epocali: basti pensare, tra gli altri, all’affiliazione del 2005 alla SUPSI, che ha trasformato la scuola professionale privata in scuola universitaria con nuove materie, nuove strategie e nuove collaborazioni nazionali e internazionali. O, ancora, alla creazione di un Master e di un Dipartimento di ricerca. Attualmente l’Accademia conta una cinquantina di studenti, la metà dei quali è di nazionalità svizzera (in media i ticinesi iscritti sono due o tre all’anno), l’altra straniera, soprattutto italiana, francese, tedesca e austriaca. E un’internazionalità ancora maggiore si registra per il Master, che attira ogni anno anche studenti europei ed extraeuropei. Una realtà ad ampio respiro, quindi, che ha deciso di dotarsi di un nuovo titolo. «Ci sono state anche alcune voci critiche», ammette Hungerbühler, «com’è normale che sia quando si affrontano cambiamenti così importanti. I timori di alcuni nostri collaboratori riguardavano un possibile aumento di burocrazia dovuto ai processi di controllo della qualità, un aumento della complessità delle relazioni con l’esterno e la SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 perdita di quell’ambiente familiare che ci è proprio. Ma le nostre rassicurazioni hanno convinto tutti: questo passaggio è positivo, non porterà con sé contraccolpi negativi». E di tutto questo cosa pensa il fondatore, Dimitri? «Per quanto mi riguarda ciò che conta è quello che facciamo. È la qualità dell’insegnamento, è il rispetto della filosofia della scuola. Se tutto ciò non viene intaccato, non sono per nulla contrario al cambio di nome. Anzi! Accademia è una parola bellissima, un termine internazionale che si capisce in tutto il mondo e in tutte le lingue. Non avremmo potuto scegliere di meglio». CADAVERE NEI BAGNI Sempre più concreta l’ipotesi di overdose ❚❘❙ Era un trentasettenne di Cannobio l’uomo trovato privo di vita venerdì sera nei bagni pubblici dietro Palazzo Marcacci, sede del Municipio di Locarno. Un uomo dal passato difficile, legato alla droga, per la morte del quale l’ipotesi attualmente più accreditata è quella dell’overdose. Un’ipotesi che dovrà essere confermata dall’autopsia nel frattempo predisposta. Le autorità hanno accertato che non c’è stato l’intervento di terze persone. CARDADA Inaugurato l’impianto di risalita della Vegnasca ❚❘❙ Come da programma, e nonostante il maltempo delle ultime settimane, i lavori di risanamento dell’impianto di risalita della Vegnasca, a Cardada, sono stati portati a termine e lo skilift ha potuto essere inaugurato. La cerimonia ufficiale si è svolta ieri, alla presenza del presidente dello Sci club Cardada, Dante Marco Pollini, e di don Rinaldo, parroco di Avegno, che ha proceduto alla benedizione di rito. «Abbiamo compiuto l’operazione in sole tre settimane», ha annunciato con soddisfazione il capo tecnico degli impianti, Paride Paglia, riferendosi al periodo di lavoro «netto». Con un investimento di poco inferiore a 400 mila franchi, il 90% del quale sarà coperto dall’assicurazione. Ora, come prevenzione, si pensa di creare dei terrapieni di contenimento. «Avremo bisogno anche del volontariato dei nostri soci», ha concluso Dante Marco Pollini. L’impianto di risalita, lo ricordiamo, era stato quasi completamente distrutto da una valanga lo scorso mese di marzo. Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Martedì 28 ottobre 2014 '' %) 7%+ - % - 3 :) 44%7+ 3 4+ '3 ' + 34+ % ':3 %) 3#%777:3 '' # - 37%- 7+ :) =+ 3& 4#+ - # # + )+ 77+ 4% 47:$ )7%:) + )7 :)244%47)7 %) 7%+ - % - 3 ' 3'%>>>%+ ) % :) 44%7+ 3 4+ '30 ) - 3'3 %) :) + )3)> %) ) - 3 %' 8, + 77+ 3 '' ,508? )''2:' ( ) ' (- :4 % 3<)+ 0 SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del Popolo, Martedì 28 ottobre 2014 CORSO ALLA SUPSI DI TREVANO Workshop in Etiopia Venerdì 31 ottobre, ore 16.30 alla SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design, Aula Magna, Campus Trevano, si terrà il corso di laurea in Architettura della SUPSI, ha svolto un workshop che ha condotto sei studenti, una docente e un’assistente in Etiopia. L’obiettivo era la realizzazione di un essiccatore solare con materiali e tecniche costruttive locali. Nel corso del workshop i ragazzi si sono confrontati innanzitutto con uno stile di vita “a basso impatto ambientale” poiché il villaggio non dispone del comfort presente alle nostre latitudini. Prima del rientro, il gruppo ha fatto tappa a Lalibela, complesso sacro della “nuova Gerusalemme” dove sono presenti chiese ortodosse scavate direttamente nella roccia. I relatori della conferenza saranno gli studenti, ora neolaureati, che hanno preso parte al workshop: Sharon Armetti, Filippo Bassi, Chiara Ferrario, Scilla Imperatori, Veronica Quadroni, Andrea Scheggia e la docente responsabile Paola Canonica. SUPSI – Rassegna stampa, ottobre 2014 SUPSI, Servizi centrali della Direzione – Rassegna stampa, ottobre 2014