Per non
perdersi
nella
sofferenza
Il fil
di arianna
Anno IX Numero 3
Data 16/12/13
SOMMARIO:
CRONACA
INTERNA
2
CRONACA
ESTERNA
4
CULTURA E
SPETTACOLO
7
VIAGGI
10
SPECCHIO DEI
TEMPI
12
METAMORFOSI
19
Consigli per la lettura
pag.7
Un viaggio a Napoli
pag.10
Film in clinica
pag.2
REDAZ IO NE
REDAZIONE
•
Notizia 1
•
Notizia 2
•
Notizia 3
COORDINATORI:
•
Notizia 4
dott.sa A.Velardi
dott.sa S.Trabucchi
CONTROLLO QUALITA’:
dott.sa S.Trabucchi
PROGRAMMAZIONE:
dott.sa A.Velardi
REDATTORI:
Patrrizia B., Anna M., Calo S.,
Velia C., Guido B.
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CRONACA INTERNA
Una delle mie passioni è guardare film su
Quante volte il sogno ci dà un altro lato della
internet; su internet perché la scelta è mag-
nostra situazione psicologica di cui dobbiamo
giore rispetto ai programmi TV.
tenere conto.
In particolare amo i film fantasy che solo da
Mi rivolgo quindi ai film perché il loro linguag-
poco vengono trasmessi sulle reti TV, mentre
gio, per immagini, è più simile a quello dei
prima era possibile vederli solo su siti internet .
sogni che sono così descrittivi rispetto alla vita
Tali film mi appassionano perché la vita reale è
fantastica.
appaiata a quella fantastica, come avviene nella
Talvolta l’aspetto scenografico prende il soprav-
realtà, anche se non vogliamo rendercene con-
vento e talune scene sono ricordate perchè
to.
spaventose.
In Harry Potter alla vita che gli studenti condu-
Il genere fantasy ricopre uno spazio amplissimo
cono tutti i giorni si affianca la vita magica
ove accanto a film propriamente fantasy (Harry
(incantesimi contro studio).
Potter, Il signore degli anelli, Edward mani di
Nella nostra vita, il lato fantastico pesa molto
forbice) vengono annoverati anche film di fanta-
per esempio nei sogni.
sia, come quelli di Walt Disney, o dell’orrore.
MONDI FANTASY
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CRONACA INTERNA
HARRY POTTER
Purtroppo in clinica, per problemi logistici, non
Il programma non è un programma di compu-
è possibile esercitare questa attività che invece
ter, ma un luogo mentale ove poter esercitare
avrebbe una valenza di presa di coscienza e
l’arte del cinema.
di esercizio di talune funzioni cognitive quali la
Andrebbe pensato come spazio ad hoc, oppor-
memoria, l’attenzione e altro.
tunamente creato affinché gli utenti possano
Si potrebbe forse pensare di attivare un pro-
scegliere in tutta libertà il film da vedere e pos-
gramma apposito affinché gli amanti del genere
sano poi parlarne.
possano fruire di tale svago.
Si potrebbe pensare a due momenti, l’uno per
la visione del film e l’altro per la discussione.
Potrebbe essere creata una sala adatta per la
visione del film al computer, mentre per la discussione sarebbe sufficiente un’aula abbastanza
ampia.
Questo progetto potrebbe portare ad una
innovazione sempre gradita in una struttura riabilitativa.
V.C.
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CRONACA ESTERNA
CELLULE STAMINALI
SPERANZA PER IL FUTURO?
Vorrei esprimere la
zione.
mia opinione sulle
La donazione, lo
cellule staminali, ma
dice la parola stessa,
prima vi spiego co-
è donare il proprio
sa sono e a cosa
cordone ombelicale
servono.
al momento del par-
Le cellule stami-
to e metterlo a di-
nali sono cellule
sposizione di chi ne
primitive non spe-
ha bisogno.
cializzate,
dotate
La conservazione
della capacità di tra-
è invece congelare il
sformarsi in diversi
proprio
cordone
altri tipi di cellule del corpo, attraverso un pro-
ombelicale per servirsene in futuro.
cesso denominato differenziamento cellula-
Esiste una fondazione “Stamina Foundation
re.
Onlus” presieduta dal professore Davide Van-
Sono oggetto di studio da parte dei ricercatori
noni professore di scienze cognitive, che ha co-
per curare determinate malattie.
me obbiettivo quello di diffondere la conoscen-
Le cellule staminali vengono prelevate da diver-
za di queste cellule e promuovere le cure per le
se fonti come il cordone ombelicale, il sacco
diverse patologie, rispetto alle quali sono già
amniotico, il sangue, il midollo osseo, la placen-
presenti sperimentazioni sull’uomo accredi-
ta, i tessuti adiposi (tratto da Wikipedia).
tate.
Da vari sondaggi effettuati risulta che il 48%
Egli dichiara inoltre: “Ritengo personalmente e
della gente non sa di cosa si tratti e il 29% di
lo dichiaro nel nostro sito che il futuro sia oggi
averne sentito parlare, ma di non essere al cor-
e che i ritardi nell’applicare metodiche potreb-
rente della differenza fra donazione e conserva-
bero impedire di salvare vite umane e di miglio-
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CRONACA ESTERNA
rare nettamente la qualità di vita di centinaia di
Io ho scritto della “Stamina Foundation” perchè
persone che soffrono di patologie ancora senza
ne ho sentito parlare e mi ha proprio convinto.
cura.
Anche il nostro amato Papa Francesco si è
Questi ritardi sono un insulto alla morale e alla
interessato a queste ricerche.
dignità umana.”
Con una lettera è stato invitato da una famiglia
Esperienza, conoscenza e presa in carico dei
a ricevere Noemi, una bambina di soli 3 anni
pazienti sono state messe a disposizione gratui-
affetta dalla “SMA”, una malattia devastante che
tamente dalla fondazione.
porta a perdere progressivamente l’uso di tutta
Naturalmente i ricoveri ospedalieri ed eventuali
la muscolatura compresa quella respiratoria.
farmaci sono a carico della mutua.
La richiesta di questa famiglia era di ottenere
Un’ azienda straniera invece ha voluto lucrare
che la piccola potesse essere curata in Italia col
sulla pelle dei malati.
metodo stamina non ancora approvato dal mi-
Alcuni hanno pagato cifre molto alte e si parla
nistro della salute Lorenzin.
di molte migliaia di euro.
Il Papa ha dato la sua disponibilità per ottenere
Tutto ciò e molto di più lo potete trovare sul
ciò.
sito www.staminafoundation.org.
Questo incontro è stato ripreso e mandato in
Oltre a questa fondazione ne esistono molte
onda dal programma TV “LE IENE”.
altre.
Il ministro della salute si è dichiarato contrario al metodo stamina dal momento che questi
metodi sono ancora sperimentali, e alcuni di
essi probabilmente a scopo di lucro.
Il mio parere personale che potrebbe non essere condiviso da tutti è che, se anche non sono ancora state attuate tutte le solite pratiche
della burocrazia italiana, se queste cure servono a salvare delle vite o anche solo a migliorarne la qualità dovrebbero essere usate.
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CRONACA ESTERNA
La TV ha presentato alcuni casi di bambini che
È meglio rischiare che aspettare una morte
con il metodo stamina hanno iniziato dopo solo
certa!!!
2 applicazioni a migliorare nettamente, ma
ora il ministro ha bloccato la cura e questi rischiano di regredire.
Non capisco a che scopo la politica si debba
intromettere sulla nostra salute.
Se noi vogliamo correre questo rischio lasciatecelo fare!
P.B.
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CULTURA E SPETTACOLO
Consigli per la lettura
Buongiorno lettori o futuri lettori.
in
Questo nostro articolo è dedicato a chi già leg-
d’avventura.
ge e a chi vuole apprestarsi a farlo.
In seguito i miei coautori vi consiglieranno altri
Iniziamo da questi ultimi: perché non hai mai
generi: saggistica, cultura, storia e romanzi
letto?
d’amore
Forse pensi che ti manchi il tempo?
Io comincerei con un autore CLIVE CUS-
O forse non sai da quale argomento iniziare?
SLER che scrive i suoi romanzi basandosi su
Hai forse paura di annoiarti o perdere tem-
un agenzia americana “NUMA” acronimo di
po?
NATIONAL
Hai forse paura di non riuscire a seguire una
GENCY che è quella che ha tirato su la cassa-
lunga trama?
forte del Titanic e si occupa di tutto ciò che
A tutti sembra di non aver tempo, ma se una
riguarda il mare.
cosa ti interessa o ti attrae viene poi spontaneo
Poi con la sua fantasia, ha fatto ritrovare il teso-
trovare qualche minuto da dedicarle, incomin-
ro perduto di Gengis Kan e il primo aereo pilo-
ciando a portarsi un libro dietro.
tato da una donna (fatto vero, lei era Amelia
Chiedi a te stesso cosa ti attira di più.
Earhartha e ha sorvolato il mondo) in un deser-
particolare
giallistica
UNDERWATER
e
romanzi
MARIN
A-
Da appassionata
to sopra un galeone antico, poichè, per lui, quel
lettrice
vorrei
deserto era un oceano, da quel libro è stato
darvi
alcuni
tratto un film.
consigli,
ma
I suoi romanzi li trovo molto avvincenti tanto
naturalmente
che dico ancora un capitolo e poi basta ma, in
parlo a chi ha i
realtà, non riesco a smettere.
miei stessi gusti:
Passiamo a un altro autore, il suo genere è un
io leggo di tutto
po’ forte, lui è DAN BROWN.
Lui nasce come romanziere giallista, uno dei
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CULTURA E SPETTACOLO
che lo abbia allungato di proposito per un eventuale versione cinematografica.
Se invece avete voglia di recuperare qualche
notizia o esperienza vissuta dall’umanità nel nostro passato più recente, vi consiglierei di leggere PRIMO LEVI con “SE QUESTO È UN
UOMO”.
Parla di un fatti verasuoi primi libri
mente accaduti nel
“CRIPTO” è un buon romanzo avvincente con
periodo della secon-
sfondo giallo.
da guerra mondiale,
Poi in seguito variò leggermente, cominciò a
della
inserire sfondi storici e religiosi, ma sempre
campi di concen-
con un risvolto giallo.
tramento
Il suo primo libro del genere è “ANGELI E
sorti nel nord Euro-
DEMONI”
pa.
e
a
seguire
il
più
famoso
prigionia
dei
nazisti
“CODICE DA VINCI”, che tante polemiche
Noi lo consigliamo perché speriamo che legge-
ha creato in Vaticano, all’inizio volevano censu-
re questi avvenimenti sia un ulteriore aiuto, af-
rarlo, rendendolo ancor più famoso, anche so-
finché tragedie di questo genere non debbano
lo per curiosità, in questo libro si parla del san-
più accadere.
to Graal.
Un altro genere completamente diverso dai
Da questi libri sono stati
precedenti è il romanzo d’amore!
tratti 2 film.
È un genere che ti coinvolge e che ti fa sognare.
Il suo ultimo libro IN-
Ogni donna si può immedesimare nel personag-
FERNO l’ho trovato
gio femminile e vivere, almeno con la fantasia,
bello, ma lungo.
una bella storia d’amore a lieto fine.
Ho avuto l’impressione
Esistono in edicola periodici che pubblicano ro-
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CULTURA E SPETTACOLO
annoiata
vita
dalla
sua
matrimoniale
che si dà all’adulterio
e intreccia una relazione con un ragazzo
più giovane.
manzi d’amore brevi.
Quando lui si trasfe-
Una grande scrittrice italiana diventata famosa
risce a Parigi, Emma
per questo genere di pubblicazioni è LIALA
conosce un uomo che è un proprietario terrie-
Un altro grande scrittore americano del genere
ro che non l’ ama e l’abbandona.
è NICHOLAS SPARKS.
Lei decide così di rifugiarsi in un convento.
È un libro che ha avuto un grandissimo successo in tutto il mondo affascinando milioni di persone.
Per noi la lettura non è una perdita di tempo,
ma anzi un incoraggiamento allo sviluppo della
fantasia perché mentre si legge si immaginano
tutti i particolari anche quelli che non sono descritti.
Noi vi consigliamo di iniziare con un libro breve
e vedrete che un po’ per volta vi appassionere-
Da alcuni dei suoi libri sono stati tratti film co-
te e sarete poi in grado di seguire trame più
me “LE PAROLE CHE NON TI HO DET-
lunghe.
TO” e ”COME UN URAGANO”.
Sperando di aver stuzzicato la vostra curiosità
Tra i classici ricordiamo “MADAME BO-
vi auguriamo una buona lettura.
VARY”.
E la storia di una giovane donna di nome Emma
A.M. , P.B. , C.S.
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VIAGGI
Napoli
Cari lettori, vorrei parlarvi di una città per me
della
speciale, per i ricordi che mi ha lasciato, di
si trova il
quando scendevo dal treno da Torino e prova-
Maschio
vo una sensazione di sentirmi a casa che mi
Angioino
scaldava il cuore.
che è un
Napoli è una città partenopea, situata nel sud
castello
Italia, dove c’è il mare, quasi sempre il sole e in
medioevale imponente .
estate fa molto caldo.
Un’altra famosa testimonianza è la pinacoteca
È facilmente raggiungibile da Torino con l’aereo
di Corso Umberto II, dove si trovano nume-
o con treni ad alta velocità (Frecciarossa).
rosi quadri, tra cui quello del mio bisnonno
A Napoli si può vedere il Vesuvio che sovrasta
vicino al re Umberto II di cui era intimo amico.
la città; Mergellina, una zona della città che si
Da ragazzina mi piaceva passeggiare lungo i
trova in riva al mare ai piedi della collina di Po-
“caraccioli”, una strada lunga piena di sassi
sillipo, di fronte al Castel dell'Ovo; Posillipo
che costeggia il mare.
un borgo residenziale collinare dove si possono
Tra le specialità culinarie si può gustare la
ammirare numerosi resti archeologici; il famoso
pizza margherita, la pastiera napoletana, il casa-
quartiere elegante del Vomero, una contrada
tiello fatto con il pane e dentro 5 uova fresche
ricca di monasteri e di bellissime ville in stile
alla coque, la mozzarella di bufala e tantissimi
liberty .
altri piatti tipici.
Sconsiglierei di visitare Ponticelli e i Quartie-
I napoletani sono allegri, giocherelloni e han-
ri
Spagnoli
città
MASCHIO ANGIOINO
no
il
cuore
POSILLIPO
perché
mal
buono, sem-
frequentati.
pre disponi-
Tra i famosi
bili ad aiuta-
monumenti
re gli altri in
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VIAGGI
PASTIERA
PIZZA
caso di bisogno, sono molto ospitali e cordiali.
no passati 13 anni dall’ultima volta che ci sono
Un’atra caratteristica a Napoli sono le canzo-
stata e spero di ritornarci presto per rivedere
ni, si può ascoltare “O suldato innamurato”,
le mie zie, i miei cugini e Annetta.
“O sole mio”, famosa in tutto il mondo, “A ‘rò
Vorrei poterla finalmente rivedere e poter
sta Zazzà”, “Monastero e’ Santa Chiara”,
prendere in braccio sua figlia Serena che l’11
“Funiculì, Funiculà”, “Napule è”, che fanno veni-
novembre ha compiuto 2 anni.
re i brividi di fronte a questa terra ospitale che
Spero di avervi incuriositi e invogliati a vedere
mi fa impazzire!
Napoli al più presto possibile.
Tra i miei ricordi di Napoli, mi torna in mente
di quando andavo al mare e mi piaceva prendere il sole sull’asciugamano con i miei cugini Elena, Luciano e la mia cugina preferita Annetta.
Ho molta nostalgia di questa città perché so-
GOLFO DI NAPOLI
M.A.
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SPECCHIO DEI TEMPI
I nostri ricordi
LA MIA INFANZIA
P.B.
Ho scelto di scrivere questo articolo perché mi
ricorda dei momenti felici della mia vita e
quando ci penso mi torna il buonumore.
Avevo allora 13 anni e purtroppo i miei genitori
SANREMO
si separarono!
Io e mio fratello Massimo per motivi scolastici,
Insomma diventai una brava cuoca.
restammo a Sanremo io per l’istituto Alberghie-
Facevo poi da mangiare per qualche cliente.
ro e lui per Ragioneria.
Mio papà permise che coi primi guadagni mi
Mia mamma andò a Torino nell’appartamento
comprassi uno stereo.
dei suoi genitori, che nel frattempo i miei ave-
Era composto con un piatto per gli LP (allora i
vano comprato.
dischi erano ancora in vinile), un posto dove
Io allora sapevo solo fare il sugo, bistecche, pa-
inserire le cassette musicali e due casse acusti-
tatine fritte; mio papà mi disse un giorno:
che da attaccare al muro così si sentiva bene la
”basta Patti non ce la faccio più cucina qualcosa
musica.
d’altro!”.
Poco dopo la separazione mio papà fece entra-
Allora con l’aiuto telefonico della mamma, della
re in casa nostra Marina che visse con lui fino
vicina e della nonna, imparai a cucinare.
alla sua morte.
La nonna mi insegnò a fare gnocchi e ravioli.
Poverina morì di leucemia a soli 28 anni.
Imparai subito.
Cosi dopo un po’, io che non l’ho mai soppor-
Facevo tutto a mano, sia l’ impasto che il ripie-
tata, chiesi a mio papà di poter andare ad abita-
no.
re dai miei nonni paterni.
Imparai dalla mamma il risotto che faceva lei e a
Fu un periodo felice della mia vita!
loro piaceva tanto!
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SPECCHIO DEI TEMPI
Io ho vissuto con loro per 4 anni fino alla mor-
mava bagige, io gli dissi: “Nonno che bravo, le
te del nonno, al quale ero molto affezionata
bagige!”
come alla nonna, del resto, in casa loro ero
Non lo avessi mai detto!
serena.
Si arrabbiò e mi disse: “Se vuoi parlare in tori-
Vedevo papà tutti i giorni, dai miei nonni anda-
nese te ne vai a Torino -sti chi son pistacci!-”
vo solo a dormire.
Che è la traduzione delle noccioline americane.
Una volta finita la scuola mi misi subito a lavo-
Ci misi due giorni a farmi perdonare, ma anche
rare.
se non me lo ha mai detto mi voleva bene.
Il mio primo posto fu in un magazzino dove fa-
La nonna era una persona eccezionale!
cevamo i sacchetti di plastica per i fiori.
Lei parlava d’impulso, a volte a sproposito e
Il nonno non voleva che mi mettessi la sveglia,
tutti le dicevano: “Conta fino a dieci prima di
mi chiamava lui.
parlare!” (Stessa cosa che dovrei fare io!!!).
Quando era l’ora lui entrava in camera mia e
A questo proposito, il nonno morì il 25, e lui
batteva la mano sulla stufa a gas, era in ghisa e il
prendeva la pensione il 27, quando arrivò il po-
rumore era più forte della sveglia!
stino purtroppo non potè lasciare la pensione,
Poi
mi
chiamava
ad
alta
voce
e la nonna subito: “non poteva aspettare due
“PETO’” (abbreviazione di “petita”, bambina in
giorni prima di morire?!”, tutto in dialetto così
italiano).
per me era più bello!
Una volta mi portò delle noccioline americane.
Un altro ricordo della nonna è questo: a lei pia-
Mia mamma fin da quando ero piccola le chia-
ceva il groviera della Kraft, visto che la spesa la
ARACHIDI
“BAGIGE”
faceva il nonno perché aveva la macchina, e lui
odiava i tedeschi, brontolava perché la Kraft
era un marchio tedesco, ma poi naturalmente
il formaggio glielo comprava.
Lui aveva sofferto tanto nel periodo fascista.
Una volta il mio papà mi raccontò che il nonno
non portava la camicia nera e un giorno men-
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SPECCHIO DEI TEMPI
tre andava a comprare al mercato incontrò le
avrei dovuto fare la baby-sitter al fratellino di
“camicie nere” che lo obbligarono a comprar-
lei; lo portai; in una galleria mi misi a superare
si la camicia nera per poter entrare al mercato,
le macchine mentre nel senso inverso arrivava
puntando il fucile in testa al mio papà che allo-
una corriera, ci passai proprio per un pelo!
ra aveva circa 6 anni!
Quando arrivammo mio fratello mi disse: “Vai
Qualche volta mia nonna da casa sua mi manda-
pure, torno con la corriera!” si era talmente
va delle cose buone a volte una sardinara, una
spaventato!
focaccia, e tante altre cose da mangiare, soprattutto il coniglio.
Questo è un altro ricordo della nonna “Dina”,
in realtà Claudia, che è anche il mio secondo
nome, mentre il secondo nome di mio fratello
è Antonio come il nonno, in dialetto “Tunin”.
Un giorno il nonno mi disse: “Petò, mi dai tutti i
miei -sciapi-?”, io risposi: “Nonno ti do tutto
Ma naturalmente lo aspettai e al ritorno feci
ciò che vuoi, ma cosa sono gli -sciapi-?”, erano i
guidare anche lui.
contenitori del cibo che la nonna mi mandava!
All’epoca avevo un Malanca 125, che faceva 125
Ormai il dialetto stretto lo parlano solo gli an-
km/h che per quei tempi era tanto.
ziani!
Con mia nonna succedevano cose buffe: una
Quando mio fratello compì 14 anni i miei gli
volta scambiò per droga un assorbente interno,
presero il motorino, un cinquantino; un giorno
io subito non ci diedi importanza ma quando
gli chiesi di farmelo provare, lui accettò, ma il
tornai alla sera lo trovai tutto “spiumacciato”
problema diventava fermarmi, non volevo più
evidentemente non si era fidata.
scendere!
Un ultima cosa: la nonna aveva l’abitudine di
Avevo solo 12 anni .
nascondere le cose, ma poi non le trovava! Io le
Un giorno mi chiese di
accompagnarlo dalla
suggerii di tenere un libretto dove scrivere
sua fidanzata, che abitava fuori città, oltretutto
dove aveva nascosto le cose e funzionava, sem-
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SPECCHIO DEI TEMPI
pre se trovava il libretto!!!
GENOVA
G.B.
Il nonno appena ho compiuto 18 anni mi regalò
Facciamo un passo indietro, avevo undici anni,
la sua macchina, una 500 rossa fu la mia prima
era l’anno millenovecentosessantadue e arriva-
auto!
vano dall’Argentina una cognata di mia madre
Così diventai il suo autista, purtroppo lui era
con suo figlio mio coetaneo e dato che il viag-
malato e non se la sentiva più di guidare.
gio fu in nave noi che abitavamo a Torino era-
Avrei ancora tante cose da raccontare ma oc-
vamo i più vicini per recarci a Genova ad acco-
cuperei tutto il “giornale”
glierli.
prossima puntata.
altri racconti alla
Partenza nel cuore della notte, viaggio sempre
sul duro legno delle ferrovie, tra l’altro dimenti-
P.B.
cavo di dire che mio padre lavorava in ferrovia,
elettricista, ecco perché il treno fu sempre il
nostro mezzo di trasporto preferito, direi meglio obbligato, io facevo finta che in famiglia avevamo l’automobile, anzi due, dicevo che avevamo una Lincoln Continental e una Seicento per
la città, ci sapevo fare a spararle grosse.
Arrivammo alla stazione di Genova Principe e
ricordo che era ancora buio e ci fermammo in
sala d’attesa, piena di gente che non credo fos-
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SPECCHIO DEI TEMPI
sero dei veri viaggiatori, credo che tanti fossero
La manovra fu lunghissima, la nave ora si vedeva
dei barboni, ma evidentemente i miei non era-
bene, brulicava di gente che si sbracciava a salu-
no schizzinosi.
tare, la nave si chiamava Federico C. .
Finalmente ci incamminammo verso la stazione
marittima e vidi per la prima volta Genova, rimasi affascinato dallo spettacolo del mare, del
porto e della città che si sviluppava tutto intorno a noi, in alto e in basso, infatti camminavamo
lungo una strada che esiste ancora oggi che
porta dalla stazione marittima al ponte Andrea
Doria.
Esclamando le bellezze di quanto stavo vedendo
chissà per quale motivo dissi che da grande a-
Quando fu attraccata al ponte mi resi conto di
vrei voluto vivere e lavorare a Genova, cosa
quanto fosse enorme, lunga, alta, vidi scaricare
che incredibilmente accadde trent’anni dopo,
centinaia e centinaia di valigie e la gente sempre
le vicissitudini della vita.
più agitata sia sulla nave sia intorno a me.
Ma il bello della vicenda è più intricato e indefi-
Avevamo una fotografia di questi miei parenti e
nibile, vedrete perché.
cercavamo di intravvederli fra il muro di pas-
Arrivati al ponte inizia un’altra lunga attesa, in
seggeri che lentamente attraversavano una pic-
piedi stipati fra una gran folla, fino a che ad un
cola scaletta per accedere all’interno del ponte
certo punto il fermento crebbe, era in arrivo la
per le pratiche di entrata e per recuperare i
nave, in lontananza si vedeva una imbarcazione
bagagli.
bianca che lentamente stava entrando in porto,
Dopo ore di attesa finalmente ecco l’abbraccio
i rimorchiatori trafficarono non poco intorno
i saluti dei nuovi parenti e subito l’intesa con il
alla nave dopo di che iniziarono a trainarla sem-
cugino argentino, c’era anche un’altra persona
pre più vicino.
non ricordo più se era un lontano parente o
solo un conoscente friulano che abitava a Ge-
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SPECCHIO DEI TEMPI
nova, comunque si andò a mangiare non al ri-
Ora ricordo che era il periodo estivo e che an-
storante, ma probabilmente a casa di questo
che noi andammo a Palmanova, ci furono oc-
signore, dove si mangiò assai bene, ma questo
casioni di incontro con gli ‘argentini’ e ricordo
era normale per me, mangiare fuori casa era
mia madre raggiante di gioia fra i parenti e amici
sempre sinonimo di mangiare qualcosa di buo-
friulani, cosa che non era a Torino.
no.
Furono poi giorni diversi nella nostra casa pie-
La zia e il cugino li lasciammo in quella casa, lo-
montese quando arrivarono zia Noemi e il cugi-
ro sarebbero andati in Friuli per un mese circa
no Gianni per fermarsi da noi un po’ di giorni, li
e poi sarebbero venuti un po’ di giorni a Torino
portammo in giro per la città, ci fu una allegria
da noi fino alla partenza di nuovo a Genova per
contagiosa fino a che si prese tutti quanti il tre-
imbarcarsi per l’Argentina.
no per raggiungere Genova.
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SPECCHIO DEI TEMPI
Le foto di rito ovviamente e una di queste è la
Ne ho un ricordo bellissimo.
testimonianza dei corsi della vita, una fotografia
Perché succedono certe cose?
in bianco e nero che ritrae mia madre e me sul-
Una frase detta da bambino, un sogno, un
lo sfondo del transatlantico Federico Costa, era
gioco, si realizza, è bello ripensarlo, ma è casua-
il 1962, trent’anni dopo avrei varcato i cancelli
le l’accadimento, non è stato cercato, semplice-
della Costa Crociere per dirigere l’ufficio pia-
mente le vicende hanno portato alla situazione
nificazione e controllo della compagnia di navigazione più importante d’Europa, presi alloggio
a Genova perché non potevo tutti i giorni tornare a casa e percorrere più di trecento chilometri, così per quasi quindici anni Genova è
stata la mia seconda patria.
sperata trent’anni prima.
L’importante è che la cosa sia permeata da un
senso di soddisfazione, qualcosa di bello è successo, ecco il leitmotiv della mia vita, vivere
qualcosa di bello, sempre, trovandolo sempre, anche quando non c’è.
G.B.
Per Natale
non voglio luci colorate
che illuminino strade agghindate,
ma pensieri felici
che illuminino i cuori degli amici.
Per Natale
non voglio omini di rosso vestiti
che si fingono divertiti,
ma guance dipinte di rosso
per i troppi sorrisi a più non posso!
Per Natale
voglio che un abbraccio
avvolga il tuo cuore
te lo donerò con tutto
il mio amore.
Stephen Littleword
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METAMORFOSI
Ci dedichiamo all’arte del
BONSAI
Consigli preliminari
Buongiorno,
una margotta, la semina,….
o ciao a tutti!
Per ognuna di queste scelte bisognerà seguire
Pensavo di con-
dei procedimenti con attenzioni diverse.
tinuare a scri-
Alcune di queste tecniche hanno bisogno di tem-
vere e se pos-
pi diversi per farci cominciare ad ottenere sod-
so dirlo consi-
disfazione e gioia di trovarci in casa il primo
gliare qualche
alberello e poterlo chiamare “ il mio Bonsai “.
cosa sull’ alle-
Le tecniche per crearlo sono interessanti perché
vamento e mantenimento dei bonsai.
aiutano a farci imparare un infinità di cose co-
Nel numero precedente ho cercato di darVi
me la crescita, lo stile, il mantenimento, facendo-
qualche notizia sulla sua nascita, educazione e
lo star bene.
mantenimento, adesso comincerei a suggerirvi
Mi dedicherei a queste tecniche mentre curo il
come creare il vostro primo albero.
mantenimento, stile ed educazione dell’alberello
Forse per il primo è meglio acquistarne uno da
che avrò acquistato da un vivaista.
un vivaista .
Bisognerebbe acquistare un albero giovane, che
Esistono un’infinità di esemplari, tipologie di
abbia una buona ramificazione, radici che si
piante… ad esempio: Olmo, Ficus, Faggio, Pino,
stendano in modo omogeneo intorno al tronco,
Acero, Serissa…etc.
non escano
Diciamo che quello che consiglierei di prende-
dalla terra
re come prima pianta sarebbe il Ficus, perché
in
sembra essere quello più resistente anche a
violento
cure date da principianti.
accavallan-
Ci sono parecchi modi per iniziare a dedicarsi
dosi.
ai Bonsai!
Taglieremo
L’acquisto di un albero già adulto, una talea,
noi, al mo-
modo
ANNO IX NUMERO 3
Pagina 20
METAMORFOSI
Una volta che il ramo, o i rami, in questione si
sono lignificati, si può togliere il filo ramato,
questo di solito succede dopo 7/8 mesi per le
Conifere, 3/4 mesi per le Caducifoglie, 2/3 mesi
per i Fruttiferi.
Dalla prossima puntata inizierò a consigliare elemento per elemento i vari passaggi ed il materiale da usare per dedicarci ai nostri bonsai, come la terra, l’innaffiatura, la posizione visiva e
ambientale, la potatura etc….
mento opportuno, la Cima o Apice della pianta, decideremo cosi, quale deve essere la sua
C.S.
altezza definitiva.
Tagliando l’Apice, l’alberello comincerà a sviluppare i rami, fino a quando i rami avranno
una certa morbidezza, si potranno direzionare
dandogli uno stile.
Per fare questo, bisogna attorcigliare attorno
Presidio Sanitario Ausiliatrice
Fondazione Don Gnocchi
via A. Peyron 42
Torino
ai rami del filo ramato, che esiste di vari spes-
tel. 011 6303453– 6303416
fax 011 4375834
sori.
Una volta attorcigliato il ramo che si vuole
educare, questo avvolto, sorretto e protetto
PER NON PERDERSI
NELLA
SOFFERENZA
dal filo ramato, si può piegare nella posizione
voluta, per
ottenere questo, chiaramente è
Il filo di arianna
inutile dirlo, bisogna fare questi movimenti prestando molta attenzione, e farlo con una certa
delicatezza.
Stampato in proprio
ad uso interno
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anno IX n.3 - RADIO DON GNOCCHI