PANORAMA LIBRARIO Domenico Volpi Letture per ragazzi, CONSUMI E MODE I l mondo delle edicole è luogo di forti contraddizioni commerciali, prima ancora che pedagogiche e sociali. Da un lato, giustamente, gli edicolanti difendono il loro status di diffusori delle pubblicazioni grazie ad una rete capillare vicina a ogni cittadino, mentre gli editori tendono ad ampliare i luoghi di vendita il più possibile non solo ai supermercati e agli alberghi ma ad altri esercizi commerciali. Sono stati concessi degli ampliamenti e sono in corso vari esperimenti, ma più crescono i punti di vendita da coprire e più, a un lieve aumento della diffusione, si accompagna un forte aumento di copie invendute: l’operazione conviene, non sappiamo fino a qual punto, solo ai grandissimi editori con gravi rischi per la stampa minore. È un’altra faccia del rischio di monopolio informativo-culturale, che bada a vendere non la stampa ai lettori ma i lettori stessi alla pubblicità, in base alle copie stampate. D’altro lato, però, le edicole - su pressione degli editori - somigliano sempre più a negozi di merci varie. Somigliano anzitutto a librerie, visto che i quotidiani maggiori gareggiano a proporsi abbinati a collane enciclopediche e a libri che vanno dall’arte alla cucina. Ma, pur essendo PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 preoccupati della sorte delle librerie,specie di quelle piccole e periferiche, il fenomeno dei libri in edicola resta almeno nel campo della carta stampata (ripetiamo “stampata”, ché dubitiamo assai che i libri collezionati siano letti, anche se ce lo auguriamo). Il fatto non nuovo, ma cresciuto in maniera abnorme e spinto da una martellante pubblicità televisiva, è che appaiono in edicola, accompagnati da esili fascicoli e diffusi come periodici, gli oggettini più vari che stimolano un collezionismo di massa che, appunto perché tale, non accumula valore e richiede spese: si trovano modellini di locomotive e di automobili, orologi e bamboline, soldatini e targhe pubblicitarie, scacchi e carabattole varie. Un invito a un consumismo di tipo nuovo, mascherato da obiettivi culturali, indirizzato prevalentemente a due tipi di adulti: quelli che nutrono nostalgie d’infanzia da ritrovare attraverso soldatini e bambole o macchinette, e quelli che hanno soldi, spazio in casa e gusto del possesso. Nel mondo dei libri, libri per il mondo Dobbiamo sempre essere grati all’EMI, la Editrice Missionaria Italiana, che è 73 espressione di diverse congregazioni ed associazioni, per la costante attenzione ai problemi dei Paesi in via di sviluppo e alle degenerazioni del consumismo globalizzato. La produzione è estremamente varia: insegnanti e educatori dovrebbero tenere presente l’insieme del catalogo. In Privatizzare i servizi – il costo sociale troviamo il rapporto “Social Watch 2004”: questo documento esce ogni anno a cura di un network internazionale di organizzazioni per monitorare l’attuazione degli impegni assunti dai Governi nel 1995 a Copenhagen nel Vertice sullo Sviluppo Sociale promosso dalle Nazioni Unite. Il documento di quest’anno si apre con alcuni capitoli che fungono da premessa, il primo dei quali ha un titolo “choc”: L’economia Hood Robin, ovvero un’e- conomia alla rovescia che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Seguono altri saggi sulle conseguenze dei passaggi dal contratto sociale ai contratti privati specialmente nella sanità e nelle strutture di base, nei servizi pubblici, con un esplicito testo su L’impat- 74 to della globalizzazione su alloggi, acqua e servizi igienici, fino a prospettare la creazione di un “partenariato mondiale per lo sviluppo” e a domandarsi “Europa degli affari o Europa dei cittadini?”. È molto interessante la parte su come misurare il progresso, e come siano fonte di errate interpretazioni i sistemi di comparazione delle povertà tra realtà economiche e sociali diversissime, per poter poi interpretare intelligentemente i dati del rapporto stilati Paese per Paese, con imponente massa di dati. Per l’Italia, i problemi vengono individuati nelle persistenti disuguaglianze sociali, nel potere dei media e nel pluralismo, nella cattiva distribuzione delle risorse specie nei settori dell’istruzione e della difesa, nel commercio delle armi, la situazione del sistema penale, mentre è positiva la riduzione operata sul debito di alcuni Paesi sottosviluppati. Una novissima collana di sussidi didattici sensibilizza al mondo della scuola, tenendo presenti i suoi vari gradi, su due temi fondamentali corrispondenti ai due nuovi titoli: Pace e Diritti Umani (Bologna 2004, euro 6,50 cad.), a cura dell’UNICODEP e del Centro di Documentazione Città di Arezzo. Nel primo, la descrizione del progetto “Il mondo in uno scaffale” offre le indicazioni teoriche e pratiche per una biblioteca multiculturale, con una bibliografia commentata che ripercorre anche la storia dei movimenti pacifisti. Il problema di un’educazione alla pace - non come semplice assenza di guerra ma come capacità di saper convivere con i conflitti e imparare a gestirli positivamente – vi è affrontato con le precauzioni atte ad evitare di manipolare i giovanissimi; seguono le descrizioni di esperienze scolastiche. Analogamente, nel secondo volume si PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 presentano i libri per uno scaffale multiculturale e si chiarisce che la diffusione dell’informazione sui diritti umani non è sufficiente, anche se possiamo commuoverci o indignarci su certi episodi. Occorre un’educazione che modifichi i valori e gli atteggiamenti di ciascuno: la solidarietà, la collaborazione, la capacità di accettare gli altri, l’ascolto, l’empatia (il vibrare dei sentimenti all’unisono), la responsabilità. Vengono suggeriti giochi, piccole inchieste, attività varie, fino a creare una “città immaginaria”. delle religioni e delle culture, li divide secondo i continenti (Australia compresa), ne presenta rapidamente il contenuto e l’influenza inquadrandoli nella storia e nella concezione della vita, e presenta una brevissima selezione antologica di ciascuno. Un tentativo riuscito, nell’ambito di un’opera di divulgazione e di un manuale di consultazione, una panoramica utile che va dai Veda indù al Tao cinese, dall’epopea di Gilgamesh all’Odissea, dai miti pellerossa a quelli africani ed australiani, e naturalmente, alla Bibbia. In Io…Donna…immigrata.. Volere dire scrivere ( EMI, Bologna 2004, 61 p., euro 5,00), Valentina Acava Mmaka presenta tre brevissimi monologhi teatrali per descrivere le aspettative, i sogni, le delusioni, la realtà di tre diverse donne immigrate in Italia, tutte – in diverso modo – alla ricerca di sé, di una nuova identità. Alina esprime il passato: ha il miraggio del rientro a casa, progetta ciò che vorrebbe; Drasla è il drammatico presente di una giovane donna illusa ingannata e spinta sulla strada dai mercanti di sogni, che nel dire il suo strazio si ribella ma non abbastanza per sottrarsi; Farida è il futuro: colei che ha preso coscienza e scrive di sé e delle altre per dare voce a tutte le sofferenze e a tutte le speranze. Brevi testi, efficaci, con andatura poetica, utili a chi volesse sollevare i problemi delle donne immigrate e iniziare una riflessione. L’A. è vissuta, fin da giovanissima tra Roma e il Sudafrica e, con il marito africano, ha svolto opera attiva di mediatrice culturale per far conoscere l’Africa in Occidente. Nella feconda collana “Quaderni dell’interculturalità”, sempre della EMI, è uscita un’opera che dovrebbe trovare posto in ogni biblioteca: ne I grandi libri dei popoli, Antonietta Fucecchi compie il tentativo di presentare i libri sacri e sapienziali, i miti e le opere alla fonte Al livello dei bambini PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 È da notare l’impegno della Elledici che, in tandem con l’Ed. Piccoli, ha varato quattro albi quadrangolari per i più piccoli con gli elementi fondamentali della vita civile: la b Non sono stato io! (come s’impara l’onestà); Conta su di me! (come si impara la responsabilità); Per favore! (come s’impara la buona educazione; Non m’importa! (come s’impara il rispetto). Gli Autori, Brian Moses e Mike Gordon, si rivolgono proprio ai più piccoli (5-7 anni) con grandi illustrazioni e brevi testi in ogni pagina, partendo da situazioni della vita concreta dei bambini. Sono sussidi preziosi nella scuola materna e nel primo ciclo delle elementari per costruire una giusta mentalità e gli atteggiamenti positivi in coloro che un giorno eserciteranno i loro diritti di cittadini nella società più vasta. L’Elledici presenta inoltre Chi gioca non fa la guerra (190 p., euro 10.00) di Elio Giacone: un manuale per educatori contenente 200 giochi di ogni parte del mondo, ciascuno con il suo nome nel Paese d’origine ed in eventuali altri ove è conosciuto. L’idea è che “giocare come” gli altri bambini sia un modo per capirli meglio e per sentirsi fratelli. Sulla stessa linea si muove Giochi di tutto il mondo di Oriol Ripoli (Elledici-Piccoli), destina- 75 to ai ragazzi, in edizione cartonata, illustrazioni a colori, formato più grande, quasi una strenna (128 p., euro 16,50), con 120 giochi tradizionali che sono un punto d’incontro, di comunicazione e di espressione delle culture che li utilizzano, qui raggruppati secondo alcuni elementi che li caratterizzano (la famiglia, gli oggetti, l’obiettivo…). Il linguaggio capace di stabilire una comunicazione diretta con i bambini è quello della fiaba, veicolo quindi di fraternità e di conoscenza: ecco quindi l’albetto per i più piccini Guerra e pace nel paese delle rane di Pierre Cornuet (Ed. Arka, 24 p., euro 7,25) con una trasparente allegoria di un conflitto scoppiato fra rane di diverso colore per un pregiudizio, e i due libri per l’età della scuola elementare Il vaso magico e Akbar e Birbal della EMI nella III serie della Collana “Favole dal Mondo”: il primo, di Mela Tomaselli, contiene favole e leggende del popolo keniota dei Giriama tratte dalla tradizione orale, con un apparato didattico che chiarisce il significato di alcune parole o fa conoscere alcuni termini della lingua dei Giriama; gli animali vi hanno grande importanza. Il secondo, di Eunice De Souza, racconta storie legate alle figure dell’imperatore dell’India Akbar il Grande, conquistatore e politico di grande saggezza, e al suo arguto poeta e consigliere Birbal. I titoli di ogni storia sono scritti anche nella lingua e nella grafia hindi. Le vicende riguardano situazioni in cui il governante e il suo consigliere si trovano a fare giustizia, a smascherare imbroglioni, a proteggere la gente umile, a risolvere situazioni intricate con un lampo di intelligenza. Un’acuta favola sul potere è La voce del lupo (Fatatrac, euro 8.50), che ha per personaggi gli animali di una foresta. Si sa che, per antica tradizione, il re che comanda su tutti è il leone: qui troviamo Kingo, sovrano assoluto, che però sta invecchiando tanto che il suo ruggito è 76 fioco e rischia di non essere ascoltato dai sudditi. E, per questo, Kingo toglie la voce a tutti gli abitanti della foresta non volendo rinunziare al potere. Spunto originale da dove nasce la piacevole narrazione di Fasanotti che ci rappresenta una “società” animalesca tanto simile a quella dell’uomo. Siamo in un mondo irreale dove gioca un ruolo rilevante la magia; ma a ben riflettere se ne trae anche una “morale” che induce a pensare come nel corso della storia certi rivolgimenti di fondo sembrano derivare da un processo irrazionale. Nel momento storico in cui sperimentiamo la mondializzazione dei problemi, è impossibile vivere in mondi separati e sentirsi centrali o superiori rispetto ad altri: in questa prospettiva è esemplare Arcipelago Mangrovia, di AA.VV., sempre per la EMI, dove il mondo caraibico, luogo di mescolamento culturale, di meticciato dove tutta l’Europa ha lasciato tracce storiche e umane, può dare un’idea di quello che l’umanità sarà nei prossimi secoli: dopo un’introduzione storicogeografica e a riflessioni sull’identità creola, sulla creatività delle sue lingue e sulle letterature delle Antille, sono presentate, in saporose sintesi, le opere di 31 scrittori suddivisi in autori di area francofona, anglofona e ispanofona. Seguono Percorsi didattici, basati sulla consapevolezza che “ogni universo è un pluriverso”, e Strumenti (cinema, musica, vudù, siti web, bibliografia. L’approccio “narrativo” all’insegnamento, all’educazione e ai problemi, è sempre più apprezzato come valido. Per la stessa Editrice, citiamo ancora i racconti tra Africa ed Europa di Kossi Komla-Ebri in All’incrocio dei sentieri, qualificati come “racconti dell’incontro”, nei quali l’A. pratica l’oralitura, neologismo con il quale si vuole definire uno stile narrativo che trasferisce nella scrittura l’oralità tipica della cultura africana. PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 La favola umoristica Il drago riluttante di Kenneth Grahame collega un drago pacifico e poeta con un San Giorgio che non ha più voglia di uccidere draghi: uno stratagemma ben concordato li farà vivere in pace. Su un tono diverso, l’abile Donatella Ziliotto interviene, tra storia e leggenda, nella serie Jam/ Uva Bianca (Ed. San Paolo) per narrare, in Corvo Nero, Bianca Colomba, le storie dei santi Cosma e Damiano e Irene di Lecce, e in Con i leoni alle porte del paradiso le vicende di Macario Romano e di Medardo; in ogni storia c’è l’intervento di un animale. Ai ragazzi sono destinate le biografie di due giovanissimi martiri del cristianesimo primitivo: Tarcisio e Cecilia (Ed. Paoline). L’autrice, Piera Paltro, evita la retorica entrando con partecipazione vibrante nei pensieri e nei drammi dei protagonisti, in narrazioni appassionanti. Di un grande autore, Rudolfo Anaya, Mondadori presenta Il canto della mia valle, racconti “dalla valle del Rio Grande”, dedicati ai cantastorie che la percorrono e che hanno fornito all’autore il ricco materiale della tradizione dei nativi e di quella ispanica, a cui l’Autore ha aggiunto del suo, conquistando i lettori in atmosfere magiche. preadolescenti è Ragazzi come noi di Vittorio Sessa Vitali (Collana Nuvole, Fabbri editori, Milano 2004, 222pp., euro 9,00). L’A. ha concepito in chiave narrativa, ventidue storie adatte come testi di lettura e di discussione, per lavori di gruppo ma anche per figli e genitori, per ragazzi ed educatori. I protagonisti sono i giovani, l’attualità è la cornice alle esperienze degli adolescenti collocati in un contesto metropolitano ben individuabile. Riconoscersi in queste storie è il primo pregio: i ragazzi amano identificarsi in storie di cui possono capire l’ambientazione(il supermercato, la scuola di danza, la palestra, l’abitazione, ecc.). Il secondo pregio è il numero dei personaggi, esiguo ma calibrato per creare aspettative e discussioni, essenziale all’immedesimazione sia femminile che maschile. Il terzo è la costruzione delle storie ricche di dialoghi e brevi descrizioni, ma sempre intervallate da uno “stop” che interrompe la vicenda. In questo spazio di tempo e riflessione i ragazzi sono chiamati ad ela- Narrativa e allegorie Sul perenne problema se possa esistere solo amicizia vera tra un ragazzo e una ragazza, Ursula K. Le Guin scrive un delicato e profondo romanzo Agata e Pietra Nera, Salani, dimostrando che c’è un amore da amanti e un amore da amici, soprattutto prima di diventare grandi: potrà servire ai giovanissimi, spinti sempre, anche dalla società, ad anticipare i tempi. Un forte contenuto educativo, unito alla piacevolezza della lettura e all’adesione ai problemi profondi dei PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 77 borare la conclusione, a considerare i pro e i contro, a calarsi in un replay virtuale in cui attivano la fantasia e la logica. Inoltre il “gioco dei pareri” – quarto ma non ultimo pregio – allarga il tema alla sfera personale e pone l’accento sul confronto dialogico e l’aiuto reciproco. L’adesione che si instaura nel vivere le emozioni e le scelte dei protagonisti scatena uno spontaneo scambio di opinioni contestualizzato, la reciproca analisi verte sugli aspetti morali e comunitari dando luogo ad un momento di alto significato educativo e civico. L’A., esperto pedagogo, creativo insegnante, educatore a tutto tondo tra i suoi ragazzi, ha inventato una formula di sicura riuscita sia in classe che in ambiti di socializzazione adolescenziali con cui far sviluppare ai giovani l’interesse per gli altri, l’abilità di leggere e di analizzare, la capacità di dialogare senza prevaricarsi. Alla pedagogia “narrativa” ricorrono altre due pubblicazioni della ElleDiCi, che sono destinate più direttamente alla catechesi parrocchiale o alla scuola, ma che forniscono piccole storie che potrebbero essere lette in famiglia: Raccontami una storia che parla di Dio, di Josef Osterwalder, per gli 8-10 anni, e Favole come parabole di Sergio Bocchini, un sussidio ma anche un libro di libera e piacevole lettura destinato ai ragazzi più grandi (ricordiamo che, nell’antichità, le favole non erano destinate ai piccoli, ma erano composte per ammaestramento di tutti). Nel primo è Luca, un bambino, a fare da filo conduttore tra piccole storie molto significative, con le sue domande e le sue riflessioni. Nel secondo, ogni capitolo è strutturato così:- titolo e sintesi tematica del racconto; -la “storia” che, secondo la tradizione favolistica, ha quasi sempre come protagonisti i vari animali; brevi suggerimenti didattici; - approfondimenti con tracce di riflessioni, esempi, poesie; - spunti biblici. Si sta sviluppando la tendenza ad utiliz- 78 zare, per un cammino educativo, i personaggi di moda, che naturalmente sono quelli del mondo magico, tanto in voga, trasformando le loro vicende in allegorie. Luigi Guglielmoni e Fausto Negri, per le Edizioni Paoline, in Magica è la vita utilizzano Harry Potter e la pietra filosofale nella sua trama essenziale quale spunto per delineare un “itinerario per crescere”: valorizzazione dello stupore, amore per la vita e per le sue sorprese, i tesori della scuola e dell’amicizia, la magia del gioco e quella dei desideri, il mistero del male, l’utilità di una guida, i miracoli dell’amore. In ogni capitolo, seguendo l’ordine del libro o del film, si riassumono alcune vicende e da esse si spazia su episodi biblici, poesie d’autore, attività e inchieste, giochi e ricerche, preghiere e riflessioni. Visto il successo, tornano in libreria con Scegli la vita! che corre sul filo di Harry Potter e la camera dei segreti rivelando il bello delle virtù positive e segnalando quelle negative come diminutrici della personalità: parlano oggetti e personaggi ben noti ai ragazzi e suggeriscono introspezioni, attività, pensieri da meditare. Due letture “fortificanti” e schemi di percorsi spirituali utili anche per i campi estivi. Alla discussa saga di Harry Potter si richiama anche Dal binario 3 3/4 delle Edizioni Dehoniane Bologna, in cui Remigio Melegatti propone La grande avventura del campo scuola in due agili sussidi, uno per animatori e uno per ciascun ragazzo, come iniziazione alla vita di fede: dalle preghiere o celebrazioni liturgiche per otto “giornate-tipo” ai lavori di gruppo, alle riflessioni personali, ai test. Proprio come “sussidio per la formazione di bambini e ragazzi in campi estivi e Grest”, la Elledici propone Dite “amici” ed entrate, ad opera del CEC “Don Bosco”, del Team Oratori piemontesi e del Grest torinese. Si tratta di un adattamento in sedici “atti” delle vicende de Il Signore degli Anelli (questo sì un autentico PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 capolavoro ricco di valori!), dello scrittore cattolico inglese J. R. R. Tolkien. Ogni atto o giornata inizia con una scenetta, si sviluppa in dibattiti a soggetto, grandi giochi d’impronta cavalleresca, indicazioni per preparare i materiali occorrenti, disegni di ambientazione, riflessioni e preghiere. Impersonandosi nel protagonista Frodo, i ragazzi scoprono meglio la propria storia ed incontrano gli alleati e i nemici della propria crescita personale. Sarà utile anche il sussidio Senza via di mezzo con un compact e un libretto di 32 pagine contenenti i testi di nove canzoni che accompagnano le “giornate”, ma soprattutto gli educatori dovrebbero leg- PROPOSTA EDUCATIVA 3/04 gere l’appassionante saggio La spiritualità del Signore degli Anelli (ElleDiCi) in cui Irene Fernandez, filosofa e specialista di letteratura anglosassone, dimostra l’esistenza di forti valori cristiani in un mondo immaginario precristiano, nel quale non si parla di temi religiosi, e proprio per questo può essere visto in senso allegorico. Emergono i problemi del bene e del male, dell’impegno per rinunciare sia al male sia al potere, dell’amore per la creazione, della speranza alimentata dalla fiducia in una Provvidenza nascosta, dello spirito di una nobile ricerca, della vittoria della misericordia e degli umili, di una liberazione finale. 79