CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MEDICINA E CHIRURGIA I ANNO Corso integrato di SCIENZE DI BASE (10.0 CFU – 94 ore) Coordinatore: prof. G. Esposito Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica (3.5 CFU), FIS/07 Fisica (3.5 CFU), MED/01 Statistica medica (3.0 CFU). Docenti titolari: prof.ssa G. Lippe, prof. G. Esposito, prof.ssa F.M. Soldano. Discipline: Chimica, Fisica, Statistica medica Obiettivi formativi Compito del corso di Scienze di Base è quello di fornire allo studente alcuni elementi delle scienze esatte (Fisica, Chimica, Statistica) che sono alla base del nostro sapere. Tali conoscenze sono propedeutiche alle materie che verranno affrontate successivamente nel corso di laurea e devono fornire i mezzi per potere comprendere i concetti tecnicamente più evoluti della medicina moderna. Per la parte di Fisica lo studente dovrà conoscere e saper utilizzare i concetti e le leggi fondamentali della Fisica (meccanica applicata ai corpi estesi, stato solido, termodinamica, fenomeni elettrici elementari e fenomeni ondulatori). Ulteriori conoscenze di Fisica (meccanica dei fluidi, acustica ed ottica), unite ad argomenti di carattere biofisico (fenomeni di trasporto, membrane biologiche, potenziali d’azione), vengono impartite nei moduli di Fisica e Biofisica del corso di Basi funzionali dell’organismo. Per la parte di Chimica lo studente dovrà conoscere le proprietà strutturali fisiche e chimiche dei principali elementi e composti inorganici, nonché le loro proprietà biologiche e la loro rilevanza biomedica, insieme con gli elementi basilari della elettrochimica, cinetica e termodinamica dei processi chimici. Per la parte di Statistica lo studente dovrà acquisire la capacità di organizzare i dati in insiemi analizzabili e clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di ricavare la corretta informazione sul fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo statistico necessario a comprendere ed interpretare la variabilità propria del dato biologico, clinico e strumentale. Programma di insegnamento FISICA Parte introduttiva: In questa parte del corso lo studente viene messo al corrente delle basi fisico matematiche che vengono considerate acquisite e che risultano necessarie per lo sviluppo successivo; in particolare lo studente deve conoscere e sapere utilizzare per semplici calcoli le equazioni matematiche di I e II grado, i logaritmi , le funzioni trigonometriche; lo studente deve conoscere lo spazio cartesiano a due e tre dimensioni e deve avere il concetto di funzione cartesiana e conoscere alcune delle funzioni elementari dello spazio a due dimensioni (retta, parabola, iperbole, circonferenza, ellisse, esponenziale, logaritmica). Vengono introdotti quindi alcuni elementi base di calcolo differenziale; lo studente deve conoscere il significato di infinitesimo, serie, limite, derivata, integrale. Successivamente vengono introdotti alcuni concetti di base, in particolare lo studente deve conoscere e sapere utilizzare i concetti di grandezza fisica e sue dimensioni, sistema di unità di misura, costante fondamentale, grandezza scalare, grandezza vettoriale. Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare gli elementi fondamentali del calcolo vettoriale: somma e differenza di vettori, prodotto scalare e prodotto vettoriale, vettore gradiente, flusso di un vettore attraverso una superficie. Meccanica Cinematica Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di spazio, tempo, velocità istantanea e velocità media, accelerazione istantanea e accelerazione media Lo studente deve conoscere e sapere fare semplici applicazioni sulla legge oraria di alcuni moti semplici quali: moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare uniforme, moto armonico. Dinamica Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di: massa, forza, forza peso Lo studente deve conoscere e sapere fare semplici applicazioni su: i tre principi della dinamica, quantità di moto, concetto di campo di forza (campo gravitazionale), concetto di pseudoforza o forza apparente, moto in campo di forze elastiche. Energia Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di: lavoro, energia e sue unità di misura, principio di conservazione dell'energia, energia cinetica, energia potenziale, sistemi conservativi, urto elastico ed anelastico, impulso, potenza, rendimento, equilibrio stabile ed instabile. Biomeccanica Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di: corpo esteso, momento di una forza, equilibrio traslazionale, equilibrio rotazionale, vincolo (I, II e III tipo), esempi di leve nel corpo umano, baricentro, momento angolare, velocità ed accelerazione angolare, momento di inerzia, energia cinetica rotazionale, principio di conservazione del momento angolare. Stato solido Lo studente deve conoscere: legge di Hooke, modulo di Young, modulo di compressione, frattura per flessione. Termologia e Termodinamica Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare per semplici applicazioni i concetti di: sistema termodinamico, trasformazione termodinamica (reversibile ed irreversibile), funzione di stato, variabile intensiva ed estensiva, equazione di stato, principio di conservazione dell`energia, energia interna, calore, lavoro, temperatura, gas perfetti, gas reali, entalpia (legge di Hess), II principio della termodinamica, rendimento di una macchina termica, entropia, energia libera di Gibbs e sue applicazioni, potenziale chimico, misura della temperatura, misure calorimetriche, scambi termici, umidità relativa ed assoluta. Fenomeni elettrici Elettrostatica Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di elettrostatica: carica elettrica, forza di Coulomb, costante dielettrica, campo elettrico (elettrostatico), linea di forza del campo elettrico, energia potenziale elettrica, differenza di potenziale elettrico, teorema di Gauss, dipolo elettrico, strato dipolare, conduttore, isolante e semiconduttore, capacità elettrica, condensatore, condensatori in serie ed in parallelo, energia del condensatore. Elettrodinamica Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di: corrente elettrica , intensità di corrente elettrica, densità di corrente, conducibilità elettrica, resistenza elettrica, legge di Ohm, mobilità ionica, forza elettromotrice, generatore di forza elettromotrice, resistenza interna, circuito elettrico, resistenze in serie ed in parallelo, principi di Kirkhoff, effetto Joule, carica e scarica del condensatore. Elettromagnetismo Lo studente deve apprendere alcune nozioni essenziali sul magnetismo in particolare deve conoscere: concetto di permeabilità magnetica, forza di Lorentz (moto di una particella carica in un campo magnetico), momento magnetico, concetto di solenoide, proprietà magnetiche della materia (diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo). Differenza fra campo elettrico e campo magnetico. Leggi di Maxwell. Onde elettromagnetiche. CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA Elementi conoscitivi che lo studente deve avere per affrontare il corso. Nomenclatura ed aspetti quantitativi delle reazioni chimiche: Simboli chimici degli elementi. Formule brute e formule di struttura. Ioni e molecole semplici di metalli e non-metalli. Leggi della combinazione chimica. Peso atomico, peso formula e peso molecolare. Definizione di mole e di grammoequivalente. Reazioni ed equazioni chimiche bilanciate. Atomi, legami chimici e molecole. I fondamenti della struttura dell'atomo. Le particelle subatomiche. Numero atomico e numero di massa. Isotopi stabili e radioattivi. Cenni sui modelli atomici, dalla meccanica classica alla meccanica quantistica: l’atomo secondo la meccanica classica, principi generali della teoria della quantizzazione dell’energia, i due modelli quantistici di atomo. L'Atomo di Bohr e lo spettro atomico. Gli elettroni e il principio di indeterminazione di Heisenberg. Onde associate agli elettroni negli atomi. Numeri quantici e livelli energetici. Energia e probabilità di distribuzione degli elettroni. Orbitali atomici (OA). Spin dell'elettrone. Configurazione elettronica: principio di esclusione di Pauli, regola della massima molteplicità di Hund. Elettroni di valenza. Costruzione della struttura elettronica di un atomo. Il sistema periodico degli elementi. Proprietà periodiche degli elementi. Caratteristiche generali di metalli e di non metalli. Volume e raggio atomico. Potenziale di ionizzazione. Affinità elettronica. Elettronegatività. Formazione di ioni: anioni e cationi. I gas nobili. Gli elementi di transizione. Interpretazione del sistema periodico sulla base della configurazione elettronica degli elementi. Gli elementi della materia vivente e cenni sulle loro funzioni biologiche. I legami chimici e le interazioni tra molecole. Generalità. Legami elettrostatici: legame ionico, ione-dipolo, dipolo-dipolo, legami di Van der Waals, legame a idrogeno e sua importanza biologica. Legami idrofobici. Legame metallico. Legami atomici: legame covalente omopolare, legame covalente polare, legame dativo. Stabilità delle molecole. Modelli di Lewis. Energie e lunghezze di legame. Forza del legame. Angoli di legame, geometria degli orbitali e forma delle molecole: teoria VSEPR e teoria del Legame di Valenza. Cenni sulla teoria degli Orbitali Molecolari (OM). Ibridazione degli orbitali: gli Orbitali Atomici ibridi. Polarità delle molecole. Delocalizzazione degli elettroni e risonanza: extrastabilità delle molecole, importanza degli elettroni delocalizzati per le proprietà funzionali di biomolecole. Descrizione e proprietà dei principali composti inorganici di interesse biomedico. Le proprietà strutturali dell'acqua come fondamenti delle sue proprietà biologiche. I legami elettrostatici e i legami idrofobici come interazioni intermolecolari e come interazioni alla base della struttura e della funzione delle macromolecole biologiche. La composizione chimica della materia vivente: l’acqua. L’acqua e le soluzioni. Le proprietà fisiche dell'acqua e la loro rilevanza biologica. L'acqua come solvente. Concentrazione di una soluzione e sue modalità di definizione: concentrazione percentuale, molarità, molalità, normalità. Soluzioni acquose di gas. Elementi e composti inorganici allo stato gassoso di rilevanza biologica. Le pressioni parziali dei gas in miscele. Solubilità dei gas in acqua. Legge di Henry. Effetto della pressione sulla solubilità dei gas: l’embolia gassosa, la camera iperbarica. Soluzioni acquose di gas che reagiscono con l'acqua. Trasporto dei gas nel sangue. Soluzioni acquose di solidi. Soluzioni acquose di elettroliti forti e deboli e di non elettroliti, grado di dissociazione, forza ionica. Misura della conducibilità delle soluzioni. Soluzioni di solidi molecolari. Fattori che influenzano la velocità del processo di dissoluzione. Soluzioni acquose di liquidi: liquidi miscibili, parzialmente miscibili e immiscibili. Legge di Raoult. Proprietà colligative delle soluzioni. Abbassamento della tensione di vapore, innalzamento della temperatura di ebollizione, abbassamento del punto di gelo, pressione osmotica. Definizione di Osmole e di Osmolarità. Soluzioni isotoniche, ipertoniche e ipotoniche. Soluzioni fisiologiche. Le reazioni chimiche. Potenziale chimico ed Energia Libera per mole. Energia di Legame ed energia di reazione. Elementi di cinetica delle reazioni chimiche. La velocità di reazione. Equazioni di velocità. Velocità di reazione (v) e costanti cinetiche (k). Fattori che influenzano la velocità di reazione. Ordine di reazione. Teorie delle collisioni e dello stato di transizione: energia di attivazione. Misura dell'energia di attivazione: equazione di Arrhenius. Catalizzatori: importanza biologica. I diversi tipi di meccanismi di reazione. Reazioni di dissociazione molecolare, reazioni di collisione, reazioni monomolecolari e bimolecolari. L’equilibrio chimico e le sue leggi. Legge dell'azione di massa e costante di equilibrio (K). Relazione tra energia libera di Gibbs e costante di equilibrio. Il principio di Le Chatelier. Spostamento della posizione di equilibrio di un sistema: effetti dovuti a variazioni di volume, pressione, concentrazione dei reagenti. L'effetto della temperatura sulla costante di equilibrio. La composizione chimica della materia vivente: acidi, basi e Sali. Definizione di acidità e basicità. Teorie di Arrhenius e di Bronsted. Elettroliti anfoteri. Costante di dissociazione. Forza degli acidi e delle basi. Coppie acidobase coniugate. Idracidi e ossiacidi. Acidi poliprotici. Dissociazione dell’acqua e prodotto ionico dell' acqua. pH e pK. Determinazione dell'acidità attuale di una soluzione. Indicatori colorimetrici del pH. Determinazione dell'acidità totale di una soluzione: titolazioni acido-base, punto di equivalenza.. Nomenclatura dei sali. Idrolisi salina. Sistemi tampone. Equazione di Henderson-Hasselbach. Calcolo del pH di un sistema tampone. Capacità tamponante. I sistemi tampone fisiologici. I tamponi del sangue. Equilibri eterogenei. Soluzioni sature di composti poco solubili. Prodotto di solubilità. Elementi di elettrochimica propedeutici allo studio della bioenergetica Stato di ossidazione. Reazioni di ossidoriduzione e loro bilanciamento. Conduttori di prima e di seconda specie. Conducibilità delle soluzioni. Potenziale di riduzione di una coppia redox. Scala dei potenziali di riduzione standard. Definizione di ossidanti e di riducenti. Relazione tra potenziale di riduzione, costante di equilibrio ed energia libera di un sistema. Importanza biologica del potenziale di riduzione: le catene respiratorie. Celle elettrochimiche: pila Daniell e pile a concentrazione. Misura potenziometrica del pH. La composizione chimica della materia vivente: gli elementi di transizione ed i composti di coordinazione. Acidi e basi di Lewis. Caratteristiche dei legami di coordinazione. I composti di coordinazione nelle biomolecole. STATISTICA MEDICA Premessa. Variabilità, variabilità casuale, statistica Terminologia. Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Campione e universo. Parametri e stime. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Rapporti e tassi. Centro e dispersione. Centro di una distribuzione campionaria (media e mediana). Dispersione di una distribuzione campionaria (range, devianza, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione). Frattili di una distribuzione campionaria (quartili, centili). Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza, covarianza e coefficiente di correlazione. Misure analitiche. Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza. Distribuzione degli errori di misura: la distribuzione Gaussiana. Distribuzione Gaussiana standard. Probabilità. Quesiti anomali, probabilità e inferenza statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento. Unione di eventi, eventi incompatibili. Eventi condizionati, intersezione di eventi, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di Bayes). Testi consigliati Fisica F. BORSA, D. SCANNICCHIO, Fisica con applicazioni in Biologia e Medicina, Edizioni Unicopli (1992). J. S. WALZER, Fondamenti di Fisica (Volume 1), Zanichelli (2005) D. SCANNICCHIO, Esercizi e problemi di Fisica con indirizzo medico-biologico, Edizioni Unicopli. Chimica J.E. BRADY, J.R. HOLUM, Fondamenti di Chimica, Zanichelli (1985). A. ALBERTINI, M. AVITABILE, U. BENATTI, V. BOIDO, F. GUERRIERI, G. LIUT, L. MASOTTI, A. SPISNI, Chimica Generale, Monduzzi (1993). J.R. AMEND, B.P. MUNDY, M.T. ARMOLD, Chimica Generale, Organica e Biologica, Piccin Nuova Libraria, Padova (1995). Statistica E. MARUBINI, A.BOSSI ET AL., Introduzione alla Statistica Medica, Nuova Italia Scientifica (1991). T. COLTON, Statistica in Medicina, , Piccin Nuova Libraria, Padova (1990) A.BOSSI & I.CORTINOVIS, Statistica Medica: esercitazioni 2° edizione, Citta Studi, Milano (1996). M. SPIEGEL, Esercizi di Statistica, Schaum’s outline series McGraw Hill Libri Italia, 1995. Corso integrato di STRUTTURA DEL CORPO UMANO (18.0 CFU – 165 ore) Coordinatore: prof. F. Mallardi Settori scientifico-disciplinari: BIO/16 Anatomia umana (14.0 CFU), BIO/17 Istologia (4.0 CFU) Docenti titolari: prof. F. Mallardi, prof.ssa aggr. L. Travan ,prof.ssa F. Ortolani. Discipline: Anatomia umana, Istologia Obiettivi formativi L’obiettivo del corso integrato è che lo studente raggiunga una conoscenza morfologica e strutturale del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione: la cellula, l’organizzazione cellulare e l’interazione cellula-matrice extracellulare nei tessuti, l’integrazione tissutale negli organi, l’integrazione degli organi negli apparati, l’integrazione degli apparati nell’organismo. Programma di insegnamento ISTOLOGIA Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente. Approcci metodologici per lo studio morfologico. Le unità di misura microscopica. Il limite di risoluzione. Il microscopio ottico, il microscopio elettronico a trasmissione, il microscopio elettronico a scansione e nuove microscopie. Generalità sulle tecniche di preparazione; le indagini istochimiche ed immunoistochimiche. La cellula e le sue linee differenziative. Caratteri strutturali e ultrastrutturali degli organuli cellulari nei diversi citotipi con correlazioni morfofunzionali: la membrana plasmatica, il glicocalice, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula, i mitocondri, il citoscheletro. I tessuti. I tre foglietti embrionali e derivazione embriogenetica dei diversi tessuti. Peculiarità, capacità adattative e rigenerabilità tissutale. Il tessuto epiteliale. Caratteristiche strutturali. Istogenesi. Polarità cellulare. Adesione cellulare. Giunzioni meccaniche e giunzioni comunicanti. Specializzazioni della superficie apicale: ciglia, microvilli, stereociglia. Specializzazioni della superficie basale. Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo, interazioni cellula-matrice. Membrana basale: lamina basale e lamina reticolare. Integrazione di tessuti in cute, mucose e sierose. Integrazione di tessuti in visceri cavi e visceri parenchimatosi. Integrazione di tessuti nella parete dei diversi tipi di vaso sanguifero. Vasi capillari continui e discontinui. Gli epiteli di rivestimento. Classificazione. Caratteristiche morfofunzionali e distribuzione dei diversi tipi. Epitelio pavimentoso semplice. Alveoli polmonari. Il mesotelio. Epitelio cubico semplice. Epitelio batiprismatico semplice. Epiteli assorbenti. Epiteli secernenti. Epitelio batiprismatico pseudostratificato. Epiteli delle vie respiratorie. Epiteli delle vie seminali. Epiteli isoprismatico e batiprismatico composti. Epitelio pavimentoso composto. Epiteli pavimentosi composti non cheratinizzati. Epitelio pavimentoso composto cheratinizzato: la epidermide. Epitelio polimorfo, uroteli. Gli epiteli ghiandolari. Caratteri di base ed istogenesi di epiteli ghiandolari esocrini ed endocrini. Le ghiandole esocrine. Caratteri citologici, classificazione e distribuzione anatomica delle principali ghiandole esocrine. Ghiandole intraepiteliali, intramurali ed extramurali. Ghiandole esocrine unicellulari e pluricellulari. Tipi di secrezione. Ghiandole tubulari semplici: ghiandole sudoripare; ghiandole gastriche propriamente dette, nel contesto della parete dello stomaco; ghiandole intestinali, nel contesto delle mucose di intestino tenue e di intestino crasso; ghiandole uterine. Ghiandole tubulari ramificate: ghiandole piloriche e cardiali. Ghiandole alveolari semplici. Ghiandole alveolari ramificate: ghiandole sebacee, ghiandole del Meibonio. Ghiandole tubulari composte: ghiandole del Brunner, nel duodeno; ghiandole lacrimali. Ghiandole alveolari composte: ghiandola mammaria, prostata. Ghiandole tubulo-alveolari composte: ghiandole salivari maggiori; componente esocrina del pancreas. Le ghiandole endocrine. Caratteri citologici, interazione epitelio-endoteliale, ormoni secreti e riferimenti anatomici. Ipofisi: adenoipofisi e neuroipofisi; asse ipotalamo-ipofisario. Ghiandole interstiziali di testicolo e ovaio, corpo luteo. Epifisi. Tiroide. Paratiroidi. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali. Il parenchima renale: nefrone e apparato iuxtaglomerulare. Il parenchima epatico: lobulo epatico. Il tessuto connettivo. Caratteristiche generali, significato funzionale, istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. La matrice extracellulare: fibre e fibrille collagene, fibre elastiche, fibre reticolari. Collageni fibrillari e non fibrillari. La sostanza fondamentale: collageni minori, glicoproteine della matrice, glicosaminoglicani e proteoglicani. La componente cellulare dei tessuti connettivi. I diversi tipi di tessuto connettivo propriamente detto, caratteristiche morfo-funzionali e distribuzione anatomica: tessuti connettivi fibrosi densi e struttura di tendini e legamenti; tessuto connettivo elastico, tessuto connettivo reticolare; tessuto connettivo mucoso; tessuto connettivo pigmentato; tessuto adiposo bianco e bruno; tessuto linfoide. Il sangue e la linfa. Le cellule circolanti; il plasma; il siero. Tessuto emopoietico ed emopoiesi. I tessuti connettivi di sostegno. La cartilagine. Pericondrio, matrice cartilaginea e tipi cellulari. Caratteri istologici e distribuzione anatomica di cartilagini ialine, fibrose ed elastiche e dei tessuti condroide e cordoide. Condrogenesi. La cartilagine fetale. Invecchiamento della cartilagine. Il tessuto osseo. Caratteristiche e distribuzione dell'osso compatto e dell' osso trabecolare. Periostio, matrice ossea ed osteoide; i tipi cellulari. Tessuto osseo a fasci intrecciati, di tipo lamellare e sistemi haversiani. Il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo. Il processo di calcificazione. I tipi di ossificazione membranoso, encondrale, pericondrale, paracondrale. Il tessuto nervoso: Generalità. Il neurone, caratteri citologici. Sinapsi nervose e sinapsi neuro-muscolari. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche. Il tessuto muscolare. Caratteristiche, istogenesi. Tessuto muscolare striato scheletrico; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica. Miofibrille; organizzazione sarcomeria e costamerica. Tipo di innervazione e cenni istofisiologici. Rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Struttura dei muscoli scheletrici: epimisio, perimisio, endomisio e giunzione muscolo-tendinea. Tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Miocardio specifico ed aspecifico. Attività endocrina nel miocardio. Tessuto muscolare liscio; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. ANATOMIA Osteo-artrologia. La colonna vertebrale: costituzione della vertebra “tipo”, caratteristiche delle vertebre cervicali, toraciche, lombari, osso acro e coccige. Articolazioni del rachide. La gabbia toracica: generalità. Le coste e lo sterno. Cenni sulle articolazioni della gabbia toracica. Il cingolo scapolare: clavicola, scapola. Articolazioni sternoclavicolare e acromioclavicolare. Lo scheletro dell’arto superiore: omero, radio, ulna e ossa della mano. Articolazioni gleno omerale, il gomito, il polso e articolazioni della mano. L’osso dell’anca. Articolazione sacroiliaca, sacrococcigea e sinfisi pubica. Lo scheletro dell’arto inferiore: femore, tibia, perone, patella, tarso, metatarso e falangi. Articolazioni coxofemorali, il ginocchio, la caviglia, il piede. Neurocranio e splanocranio: generalità e cenni sulle singole ossa. Miologia. Generalità sui muscoli. Cenni su: Muscoli mimici. Muscoli del collo. Muscoli del dorso e muscoli estensori della colonna. Muscoli toracoappendicolari. Muscoli del cingolo scapolare. Muscoli del braccio. Muscoli dell’avanbraccio. Muscoli della mano. Il diaframma. Muscoli dell’addome, canale inguinale. Muscoli della fossa iliaca e della regione glutea. Muscoli del perineo. Muscoli della regione anteriore, mediale e posteriore della coscia. Il triangolo dello Scarpa; il canale degli adduttori. Muscoli della regione anteriore, laterale e posteriore della gamba. Muscoli del piede. Cardio-angiologia. Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna; pericardio. Generalità sulla circolazione arteriosa; origine e decorso dei principali vasi arteriosi. Generalità sulla circolazione venosa e principali vasi venosi. Apparato circolatorio linfatico. Stazioni e vasi linfatici. Apparato digerente. Generalità. Anatomia del cavo orale. Ghiandole salivari maggiori. Esofago: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Stomaco: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Intestino tenue: posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Intestino crasso: posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Fegato: posizione, rapporti, organizzazione segmentaria, vie biliari. Pancreas: forma, posizione, rapporti, struttura. Cellule endocrine dell’apparato digerente. Peritoneo: organizzazione generale, mesi, legamenti. Apparato respiratorio. Generalità. Il naso esterno, le cavità nasali ed i seni paranasali. La faringe: forma, posizione, rapporti, configurazione interna. La laringe: forma, posizione, rapporti, configurazione interna. Trachea e bronchi: forma, posizione, rapporti e struttura. I polmoni: forma, posizione, rapporti; le zone polmonari, topografia toracopolmonare, conformazione interna, struttura. Pleure, seni pleurali, margini, limiti. Apparato urinario. Generalità. Reni: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Vie urinarie: calici e pelvi renale, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. Apparato genitale femminile. Ovaie, tube uterine, utero, vagina, vulva. Apparato genitale maschile. Testicoli, epididimi, canali deferenti, condotti eiaculatori, vescichette seminali, prostata. Il pene. Apparato endocrino. Ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Apparato tegumentario. Epidermide, derma, ipoderma, annessi della pelle e ghiandole sebacee, sudoripare, mammarie. Apparati della sensibilità specifica. Occhio: bulbo oculare e organi accessori. Orecchio esterno, medio e interno. Sistema nervoso periferico. Generalità sul nevrasse e suoi rapporti. Origine apparente dei nervi cerebro-spinali e loro distribuzione periferica. Organizzazione periferica dei sistemi orto- e parasimpatico. Testi consigliati Istologia M. MOLINARO, C. RIZZOLI, G. SIRACUSA, M. STEFANINI, Istologia di V. Monesi, Piccin. D.W. FAWCETT, Bloom & Fawcett Trattato di Istologia, McGraw-Hill. P. ROSATI, R. COLOMBO, Istologia, Edi-Ermes. E. CASASCO, Citologia Istologia, La Goliardica Pavese. G. GOGLIA, Citologia e Istologia, Piccin. L. WEISS, R.O. GREEP, Istologia, Zanichelli. JEFFREY B. KERR, Atlante di Istologia funzionale, Ambrosiana. SOBOTTA HAMMERSEN, Istologia, USES. WHEATER, B. YOUNG, J.W. HEATH, Istologia e Anatomia microscopica, Ambrosiana. Anatomia MAGNALDI, TRAVAN, Dall’anatomia all’immagine, Poletto. BALBONI ET AL., Anatomia Umana, Edi-Ermes. NETTER, Atlante di anatomia, Ciba Ed. (anche CD-ROM). Corso integrato di BASI MOLECOLARI DELLA VITA (16.0 CFU – 142 ore) Coordinatore: Prof. L.E. Xodo Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica, BIO13 Biologia Cellulare Docenti Titolari: Prof.ssa aggr. Valentina Rapozzi ,Prof. Luigi E. Xodo, Prof. Claudio Brancolini. Discipline: Propedeutica biochimica,Biochimica cellulare, Chimica biologica, Biologia cellulare. Obiettivi formativi. L’obiettivo complessivo che lo studente deve aver conseguito alla fine del Corso è la comprensione dei “meccanismi molecolari e biochimici che stanno alla base dei processi vitali delle cellule e le loro attività metaboliche”. A tal fine, l’obiettivo della prima parte del corso (Propedeutica Biochimica, 4 crediti) è che lo studente: a) conosca le proprietà strutturali, fisiche e chimiche dei principali composti organici a basso peso molecolare di specifico interesse biologico-medico, le loro proprietà biochimiche e la loro rilevanza biomedica. Tali conoscenze, insieme con quelle acquisite nel Corso Integrato di Scienze di Base, sono indispensabili per affrontare le successive parti del Corso (Biologia Cellulare, 1 credito; Chimica Biologica (5.5 crediti) e Biochimica Cellulare (5.5 crediti) e per conseguirne i relativi obiettivi: b) aver compreso il rapporto tra struttura e funzione nelle macromolecole di interesse biologico, c) conoscere l’organizzazione compartimentale della cellula, d) aver compreso i processi metabolici che avvengono al suo interno e la loro integrazione nell’organismo. Elementi conoscitivi che lo studente deve avere per affrontare il corso. Lo studente deve conoscere gli elementi forniti dal Corso Integrato di SCIENZE DI BASE. In particolare deve conoscere le proprietà strutturali, fisiche e chimiche dei principali elementi e composti inorganici di specifico interesse biologico-medico, nonché le loro proprietà biologiche e la loro rilevanza bio-medica. Lo studente deve aver inoltre acquisito gli elementi di elettrochimica, di cinetica e di termodinamica dei processi chimici, che sono propedeutici sia alla comprensione delle reazioni caratteristiche dei composti organici d’interesse biomedico, sia allo studio della funzione e del metabolismo delle biomolecole. Programma di insegnamento PROPEDEUTICA BIOCHIMICA L’acqua; ambiente della vita. Proprietà dell’acqua. Dissociazione di elettroliti deboli. Curve di titolazione di acidi poliprotici. Tamponi di importanza fisiologica e loro meccanismo di azione: il tampone fosfato e il tampone del bicarbonato. Proprietà fisiche, chimiche e biologiche dei composti organici. Proprietà del carbonio. Gruppi funzionali e loro proprietà. Numero di ossidazione del carbonio nei diversi gruppi. Reattivi elettrofili e nucleofili. Il concetto di isomeria e l’importanza biomedica di questa per il riconoscimento specifico tra biomolecole. Isomeria di conformazione. Stereoisomeria. L'atomo di carbonio asimmetrico e concetto di chiralità. I centri chirali nelle biomolecole. Enantiomeri, diasteroisomeri, forme meso. Attività ottica. Configurazioni D-L, R-S. Proprietà Strutturali e Chimiche delle principali classi di composti organici. Idrocarburi alifatici e aromatici. Alcani e cicloalcani Il doppio legame. Doppi legami isolati e coniugati. Dieni. Polieni. Catene polieniche isoprenoidi in Pigmenti e in Vitamine. Alchini: il triplo legame. Struttura del benzene e sua energia di risonanza. Reazioni di sostituzione elettrofila. Composti aromatici di importanza biologica contenenti anelli eterociclici ad azoto: pirrolo, indolo, imidazolo, porfirina, piridina, pirimidina, purina. Composti aromatici di importanza biologica contenenti anelli eterociclici ad ossigeno (pirano) ed a zolfo (tiazolo). Biomolecole che contengono strutture eterocicliche (aminoacidi, nucleotidi, monosaccaridi, vitamine). Composti aromatici policiclici di importanza biologica e strutture policicliche aromatiche in vitamine ed ormoni. Delocalizzazione e colore. Composti cancerogeni. Alcoli, fenoli, tioli, eteri e tioeteri. Alcoli e fenoli. Il gruppo funzionale ossidrilico. Alcoli poliossidrilici. Alcoli di importanza biologica. Acidità degli alcoli e dei fenoli: strutture di risonanza dello ione fenato. Reazioni degli alcoli: disidratazione, formazione di esteri, ossidazione. Reazione dei fenoli: sostituzione elettrofila, ossidazione. Tioli e disolfuri, eteri, tioeteri o solfuri. Importanza biologica di tioli e disolfuri: la determinazione dello stato redox della cellula. Eteri alchilici, arilici e alchilarilici. Epossidi. Eteri ciclici con anelli a cinque e sei termini. Tioeteri. Aldeidi e chetoni. Struttura e proprietà del gruppo carbonilico. Reazioni di addizione nucleofila: addizione di alcoli e formazione di emiacetali e di acetali, addizione di acqua, amine, idrogeno. Alcune reazioni di addizione nucleofila di importanza biologica: la formazione degli aminoacidi, la chimica dei carboidrati. Reazioni di ossidazione delle aldeidi e loro importanza analitica e biochimica. Chinoni: proprietà ossidoriduttive in relazione al loro ruolo biochimico e alla loro importanza biologica. Condensazione carbonilica. Tautomeria cheto-enolica. L’acidità dell’idrogeno in alfa e le proprietà degli anioni enolato. Condensazione aldolica. Acidi carbossilici. Il gruppo funzionale carbossilico. Acidità degli acidi carbossilici. Le reazioni degli acidi carbossilici: riduzione, formazione dei derivati. Derivati degli acidi carbossilici e loro importanza biologica: anidridi, esteri, tioesteriì e ammidi. Reazioni di sostituzione nucleofila acilica di acidi carbossilici e dei derivati; importanza biologica: l’acetil coenzima A. Acidi grassi ed esteri del glicerolo; i principali acidi grassi di interesse biologico; gli acidi grassi poliinsaturi. Saponificazione. Saponi e micelle, detergenti sintetici. Acidi difunzionali e loro importanza biologica: acidi dicarbossilici, idrossiacidi, lattoni, chetoacidi. Ammine e composti azotati. Struttura e proprietà delle ammine. Il gruppo funzionale amminico. Basicità delle ammine alifatiche ed aromatiche. Poliammine. Reazione delle ammine: acilazione, formazione di ammidi, addizione nucleofila a carbonili e formazione di immine o derivati imminici. Ammidi: proprietà fisiche e chimiche. Urea. Ammine eterocicliche pentatomiche, esatomiche e ad anelli condensati. Le proprietà delle basi azotate puriniche e pirimidiniche. Carboidrati. Funzioni biologiche. Classificazione Nomenclatura e stereoisomeria dei monosaccaridi. Strutture cicliche emiacetaliche. Anomeri e mutarotazione. Potere riducente. Reazioni caratteristiche: riduzione, ossidazione, formazione di eteri, esteri e glicosidi, importanza biomedica. Derivati dei monosaccaridi. Legame Oglicosidico. Disaccaridi e polisaccaridi. I principali mono, di e polisaccaridi di interesse biologico. Polisaccaridi: amido, glicogeno e cellulose. Amminoacidi. Struttura e proprietà degli alfa-aminoacidi proteici. Proprietà delle catene laterali degli -aminoacidi. Aminoacidi non proteici. Proprietà acido-base degli aminoacidi. Determinazione del punto isoelettrico di un aminoacido. Analisi cromatografica degli aminoacidi. Il legame peptidico e la sua struttura. Descrizione di peptidi biologicamente attivi. Nucleotidi. Basi puriniche e pirimidiniche. Legame N-glicosidico e Nucleosidi. Proprietà dei nucleotide. Polinucleotidi, strutture secondarie e terziarie. Vitamine. Aspetti generali, vitamine idrosolubili: vitamina C, vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, Biotina, acido pantotenico, acido folico, aitamina B12, vitamina B6, vitamine liposolubili: vitamina A, vitamina D, vitamina K, vitamina E. BIOLOGIA CELLULARE La cellula. Procarioti ed eucarioti: le principali differenze. La compartimentalizzaaione della cellula eucariotica. Le membrane interne, gli organelli struttura e funzioni generali: Il nucleo ed i nucleoli. L'origine della cellula eucariotica. Il citoscheletro della cellula. Il citoscheletro: struttura, organizzazione e funzione. I componenti del citoscheletro: microfilamenti microtubuli e filamenti intermedi. Monomeri e polimeri. Filamenti intermedi e patologie. Microtubuli ed il trasporto cellulare. Microfilamenti ed il movimento cellulare. CHIMICA BIOLOGICA E BIOCHIMICA CELLULARE Biochimica generale Strutture delle proteine. Livelli strutturali: primario, secondario, terziario e quaternario. Struttura secondaria in α-elica. Struttura secondaria a foglietto β. Ripiegamenti della catena polipeptidica. Struttura terziaria e forze che la stabilizzano. Proteine globulari. Varietà di strutture nelle proteine. Strutture supersecondarie e domini. Processo si strutturazione proteica. Esperimento di Anfinsen. Chaperoni. Strutture quaternarie. Proteine fibrose costituenti strutturali di cellule e tessuti. Determinazione della struttura primaria di una proteine: degradazione di Edman. Relazione fra struttura e funzione. Le proteine del plasma. Principali proteine del plasma e loro funzioni. Analisi elettroforetica delle proteine plasmatiche nella diagnosi delle malattie. Esempi di profili elettroforetici alterati. Proteine del tessuto connettivo. Struttura del protocollageno. Idrossilazione Pro e Lys e ruolo della vitamina C. Struttura e biochimica della vitamina C. Effetti dovuti a deficit di vitamina C. Stabilità dell'elica del collageno. Biosintesi del collageno. Scorbuto. Collagenopatie: osteogenesi imperfetta, sindrome di Ehlers-Danlos. Struttura e funzione dell'elastina. Proteine coniugate. Glicoproteine N-glicosilate e O-glicosilate. Struttura e funzione delle immunoglobuline. Classi di immunoglobuline. Proteine glicate. Proteine della matrice extracellulare: proteoglicani e glucosoaminiglicani. Emoglobina e trasporto dell'ossigeno. Strutture della mioglobina e emoglobina. Gruppo eme. Proprietà del legame ossigeno-eme e del legame ossigeno-CO. Curve di dissociazione ossigeno-Hb e ossigeno-Mb. Concetto di cooperatività e allosterismo. Descrizione analitica delle curve di dissociazione. Hb nella conformazione tesa e rilassata. Effetto Bohr. Effetto del 2,3DPG. Importanza fisiologica di 2,3DPG. Trasporto isoidrico dell'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. Proprietà chimiche del tampone bicarbonato. Alterazioni dell'equilibrio acido-base del plasma: acidosi respiratoria/metabolica e alcalosi respiratoria/metabolica. Meccanismi di compensazione. Emoglobina fetale. Emoglobinopatie: anemia falciforme e talassemie. Basi molecolari, diagnosi, trattamento e distribuzione geografica della anemia falciforme. Degradazione del gruppo eme. Forme di ittero. Sintesi del gruppo eme. Enzimi e cinetica enzimatica. Nomenclatura e classificazione degli enzimi. Velocità di reazione. Concetto di energia di attivazione e funzione di un catalizzatore. Interazione enzima-substrato. Modello cinetico di Michaelis-Menten. Significato fisiologico e "termodinamico" della costante KM. Velocità max e numero di turnover. Diagramma dei doppi reciproci. Inibitori competitivi, non competitivi e incompetitivi. Regolazione allosterica e covalente dell'attività enzimatica. Zimogeni. Dosaggio degli enzimi e suo significato clinico Utilizzo degli enzimi in campo terapeutico. Coenzimi utilizzati nelle reazioni metaboliche. Struttura chimica e basi strutturali della funzione coenzimatica dei seguenti coenzimi: acido lipoico; coenzimi piridinnucleotidici NAD e NADP, derivati dalla vitamina PP (nicotinamide); tiamina pirofosfato, derivato dalla vitamina B1 (tiamina); coenzima A, derivato dal pantotenato; coenzimi flavinici FAD e FMN, derivati dalla vitamina B2 (riboflavina); biotinil coenzima, derivato dalla vitamina H (biotina); piridossale fosfato, derivato dalla vitamina B6 (piridossina, piridossale, piridossamina); tetraidrofolato, derivato dal folato; deossiadenosil cobamide e metilcobamide, derivati dalla vitamina B12 (cobalamina). Distribuzione e fabbisogno delle corrispondenti vitamine e conseguenze di un loro deficit. Membrane e trasporto. Acidi grassi: nomenclatura e caratteristiche strutturali degli acidi grassi saturi ed insaturi più rappresentati nei sistemi biologici. Glicerofosfolipidi. Sfingofosfolipidi. Colesterolo. Modello a mosaico fluido. Proteine periferiche e integrali di membrana. Diffusione semplice e trasporto mediato da proteine. Cinetica di trasporto. Trasporto passivo e attivo. Trasporto attivo primario e secondario. Uniporto. Simporto. Antiporto. Trasportatori del glucosio, La Na/K ATPasi. Secrezione del succo gastrico. Bioenergetica e ossidazioni biologiche. Catabolismo e anabolismo. ATP: un composto ad alta energia. Le basi strutturali delle differenze in energia libera. Altri composti ad alta energia: anidridi miste, enol-fosfato, tioesteri. Effetto dell'eneria libera di idrolisi dell'ATP sulle reazioni metaboliche. Strategie molecolari per la produzione di ATP. Reazioni chimiche accoppiate. Ossidazioni e riduzioni. Potenziali di riduzione. Carica energetica della cellula. BIOCHIMICA DINAMICA Processi anaerobici. Digestione degli zuccheri. La via glicolitica. Metabolismo del 2,3 DPG. Resa in ATP della glicolisi. I destini metabolici del piruvato. Il metabolismo del lattato. Fermentazione alcolica. Regolazione della glicolisi. PFK-2 e l'enzima chinasi-fosfatasi. Regolazione ormonale. Aspetti clinici della glicolisi: acidosi lattiche, deficit di piruvato chinasi negli eritrociti. Complesso della piruvato DH. Trasformazione del piruvato in acetil-CoA. Il complesso della piruvato deidrogenasi e suo meccanismo di catalisi. Struttura e funzione dei coenzimi coinvolti. Deficit vitaminici. Metabolismo di monosaccaridi diversi dal glucosio. Metabolismo dei disaccaridi: saccarosio, maltosio e lattosio. Metabolismo del mannosio, fruttosio e galattosio. Galattosemia. Ciclo di Krebs. Panoramica del ciclo di Krebs. Reazioni di decarbossilazione. Resa di ATP del ciclo di Krebs. Natura anfibolica del ciclo di Krebs. Reazioni anaplerotiche. Regolazione del ciclo di Krebs. Aspetti clinici del metabolismo ossidativo Fosforilazione ossidativa Struttura del mitocondrio. Sistemi navetta malato-aspartato e G-3P. Componenti della catena di trasporto degli elettroni. I trasportatori di elettroni della catena respiratoria. Caduta dei potenziali di ossidazione lungo la catena di trasporto degli elettroni. Fosforilazione ossidativa. Il rapporto P/O: l'efficienza della fosforilazione ossidativa. Il sistema enzimatico per la produzione di ATP. Il meccanismo della fosforilazione ossidativa: l'accoppiamento chemiosmotico. Inibitori e disaccoppianti della fosforilazione ossidativa. Resa ATP dall'ossidazione completa del glucosio. Proprietà chimiche dell'ossigeno. Intermedi reattivi dell'ossigeno. Tossicità dell'ossigeno parzialmente ridotto. Anione superossido, perossido, e radicali liberi ossidrilici. Sperossido dismutasi, catalasi e glutatione perossidasi. Shunt dell’esoso monofosfato. Fase ossidativa e produzione di potere riducente sotto forma di NADPH. La fase non ossidativa di interconversione dei pentosi fosfati. Bilancio e regolazione del ciclo dei pentoso fosfati. Malattie genetiche dell'uomo che interessano enzimi della vie dei pentosi fosfati. Gluconeogenesi e controllo del glucosio ematico. Significato metabolico e precursori non glucidici della sintesi di glucosio, organi nei quali la gluconeogenesi e’ attiva, localizzazione subcellulare degli enzimi, Reazioni e costo energetico della sintesi di glucosio a partire da piruvato, regolazione allosterica ed ormonale degli enzimi regolatori, significato della presenza dell'enzima glucosio-6-fosfatasi nel fegato, meccanismo e significato metabolico del ciclo muscolo-epatico di Cori e dell'alanina .Metabolismo dell’etanolo. Metabolismo del glicogeno. Struttura chimica e distribuzione del glicogeno nell'organismo, e suo significato metabolico in relazione alla elevata concentrazione epatica e muscolare; reazioni ed enzimi della glicogenosintesi e della glicogenolisi; regolazione ormonale ed allosterica degli enzimi regolatori. Digestione dei lipidi e lipoproteine plasmatiche. Lipidi della dieta. Fasi della digestione ed assorbimento dei lipidi della dieta e trasporto in circolo con i chilomicroni. Lipidi di sintesi endogena: caratteristiche strutturali e funzionali e metabolismo intravasale delle classi di lipoproteine VLDL, IDL, LDL, HDL. Funzione, localizzazione tissutale e regolazione ormonale dell'enzima lipoproteina lipasi, funzione dell'enzima LCAT. Lipolisi. Attivazione citoplasmatica degli acidi grassi e ruolo della carnitina. Beta ossidazione degli acidi grassi saturi ed insaturi. Resa energetica dell'ossidazione completa degli acidi grassi saturi ed insaturi. e a numero pari e dispari di atomi C. Sintesi epatica dei corpi chetonici. Condizioni metaboliche che favoriscono la chetogenesi. Chetosi. Regolazione ormonale della lipolisi Litogenesi. Precursori e reazioni della biosintesi citoplasmatica degli acidi grassi. Funzionamento del complesso dell'acido grasso sintetasi. Costo energetico della biosintesi degli acidi grassi. Desaturazione degli acidi grassi. Significato biologico degli acidi grassi essenziali poliinsaturi e loro funzione quali precursori di molecole biologicamente attive. Sintesi di trigliceridi. Metabolismo del colesterolo. Struttura chimica, caratteristiche chimico-fisiche e funzioni del colesterolo. Tessuti ed organi maggiormente attivi nella sintesi del colesterolo. Sintesi del colesterolo. Sali biliari: caratteristiche strutturali, sito di sintesi, funzione biologica e circolo entero-epatico dei sali biliari. Digestione delle proteine della dieta. Catabolismo degli amminoacidi. Destino catabolico del gruppo amminico negli animali urotelici. Trasferimento del gruppo amminico da alfa amminoacidi ad alfa-chetoacidi. Deamminazione ossidativa del glutammato. Ciclo dell'urea e bilancio energetico. Regolazione del ciclo dell’urea. Destino metabolico dello scheletro carbonioso degli amminoacidi. Biosintesi di amminoacidi. Aminoacidi essenziali e non essenziali. Valore biologico delle proteine e bilancio dell’azoto. Metabolismo del frammento monocarbonioso. Funzione dell'S-adenosilmetionina nel ciclo del metile attivato e rilevanza di questi processi nel metabolismo degli amminoacidi e dei nucleotidi. Cenni sulla sintesi degli amminoacidi non essenziali. Cenni sulla sintesi delle ammine bioattive: acetilcolina, adrenalina e nor-adrenalina, istamina, serotonina, ossido nitrico. Metabolismo dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi de novo dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Meccanismo biochimico di alcuni farmaci antineoplastici: fluorouracile, aminopterina e metotrexato. Catabolismo dei nucleotidi purinici ad urato, problemi legati ad eccessiva sintesi di urato (gotta). Biochimica del sistema endocrino. Ormoni proteici e non proteici. Meccanismi di azione degli ormoni. Processo di trasduzione del segnale e secondi messaggeri. Ormoni pancreatici e della midollare del surrene: struttura e funzione. Ormoni del metabolismo del calcio. Cenni sulla funzione biologica degli ormoni ipofisari, sessuali e tiroidei. Integrazione del metabolismo. Meccanismi di regolazione e siti di controllo delle principali vie metaboliche. Profili metabolici degli organi principali: cervello, muscolo scheletrico e cardiaco, tessuto adiposo, fegato. Effetti dei principali regolatori ormonali del metabolismo energetico, insulina, glucagone, adrenalina, sul metabolismo glucidico, lipidico e amminoacidico. Meccanismi che regolano i livelli di glucosio nel sangue; interrelazioni metaboliche dei tessuti nel ciclo digiuno/alimentazione, nell'esercizio fisico aerobico ed anaerobico, nel diabete mellito. Testi consigliati Propedeutica Biochimica: W. BROWN , Chimica Organica, (2004, II edizione) - EdiSES. J. MC MURRY, Fondamenti di Chimica Organica, (1999, II edizione) - Zanichelli, Bologna. Per gli argomenti biologico-biochimici: N. SILIPRANDI E G. TETTAMANTI, Biochimica medica, (1998, 2a edizione) - Piccin Editore T.M. DEVLIN, Biochimica, (1995, 2a edizione) - Guido Gnocchi Editore, Napoli J.W. BAYNES, M.H. DOMINICZAK Biochimica per le discipline biomediche (2a edizione), A.L. LEHNINGER, D.L. NELSON & M.M. COX, Principi di Biochimica, (2002 III edizione) Zanichelli, Bologna. Corso integrato di IL MEDICO, IL PAZIENTE E LA SOCIETÀ I (5.0 CFU – 50 ore) Coordinatore: prof. M. Balestrieri Settori scientifico-disciplinari: MED/43 Medicina legale (2.0 CFU), M-PSI/01 Psicologia (1.0 CFU), MED/41 Anestesiologia (1.0 CFU), MED/02 Storia della medicina (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. M. Balestrieri, Dott.ssa R. Ciano, prof. aggr. C.Moreschi, prof. G. Della Rocca, prof. aggr. M. Bresadola. Discipline: Comunicazione medico-paziente, Deontologia ed etica medica, Basic life support, Storia della medicina DEONTOLOGIA ED ETICA MEDICA Programma d’insegnamento. L’insegnamento di Deontologia ed etica medica risponde all’esigenza di far acquisire allo studente di Medicina, fin dai primi anni del corso, una preparazione ed una metodologia culturale sulle problematiche etiche e comportamentali che il futuro medico dovrà affrontare per assicurarsi un adeguato rapporto con il paziente, con le istituzioni e con la società. Le argomentazioni, di ordine etico e deontologico, comporteranno necessariamente un primo confronto ed approccio con il Diritto, che avrà proseguimento nel programma di Medicina legale del Corso integrato del V anno. Alla fine del corso lo studente dovrebbe: 1. conoscere i principi fondamentali di etica medica, negli ambiti della bioetica, della deontologia e del diritto; 2. prendere consapevolezza dei diritti del paziente, costituzionalmente garantiti; 3. conoscere i doveri del medico verso la collettività, le istituzioni, l’autorità e la categoria professionale; 4. conoscere le principali problematiche etiche nell’esercizio professionale; 5. aver imparato una metodologia per analizzare e affrontare le questioni etiche in specifici casi della pratica quotidiana. Verranno affrontati i seguenti argomenti: - bioetica, Etica e Deontologia medica: concetti generali e rapporti con il Diritto; - i diritti del malato; - il Codice di deontologia medica; - informazione e consenso all’atto medico; - la tutela del segreto professionale e la giusta causa di rivelazione; - la certificazione del medico; - l’obiezione di coscienza. Organizzazione del corso. Parte teorica Il corso è strutturato con lezioni formali sugli argomenti del programma, supportate da sussidi didattici (lucidi, diapositive). Parte pratica Verranno affrontati, per gruppi di studenti, singoli casi clinici che daranno spunto a discussione interpretativa sui comportamenti e sulle scelte che il medico potrà adottare. LA MEDICINA CENTRATA SUL PAZIENTE Programma d’insegnamento. L’obiettivo del corso è fornire allo studente adeguate competenze teoriche e applicative sul colloquio centrato sul paziente. Verranno affrontati i seguenti argomenti: 1. i vissuti del paziente; 2. il concetto di ”agenda del paziente”; 3. la dimensione dei sentimenti; 4. la dimensione delle idee; 5. la dimensione delle aspettative e dei desideri; 6. la dimensione del contesto. Organizzazione del corso. Lezioni frontali sulle nozioni riguardanti gli aspetti relazionali del rapporto medico-paziente. LA COMUNICAZIONE MEDICO-PAZIENTE Programma d’insegnamento. L’obiettivo del corso è fornire allo studente adeguate conoscenze sulla comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione professionale in ambito sanitario (paziente,famiglia, equipe), attraverso l’acquisizione di: - tecniche per la conduzione del colloquio medico; - tecniche per aumentare la capacità di ascolto; - tecniche per aumentare le capacità di feedback. Organizzazione del corso. Il corso è organizzato come laboratorio con lavoro in piccoli gruppi, simulate, uso di materiale filmico, registrazione e supervisione del materiale prodotto. BASIC LIFE SUPPORT Programma d’insegnamento. Il corso di “Basic Life Support” o supporto delle funzioni vitali di base ha la finalità di insegnare: - il pronto riconoscimento dell’arresto cardio-respiratorio (concetto di catena della sopravvivenza); - le prime manovre di supporto delle funzioni vitali (ventilazione senza e con mezzi ausiliari, compressioni toraciche esterne, manovra di Heimlich, posizione laterale di sicurezza); - applicazione delle manovre in sequenze ad uno e due soccorritori. Organizzazione del corso. È un corso teorico-pratico articolato in: - 2 ore di lezioni teoriche, supportate da ausili didattici come lucidi e diapositive; - 8 ore di parte pratica in gruppi di 10-12 persone, con esercitazioni su manichino delle manovre e delle sequenze di applicazione apprese nella parte teorica. STORIA DELLA MEDICINA Programma d’insegnamento. Il corso verterà sulla trattazione dei seguenti argomenti: - Ippocrate e le origini della medicina occidentale; - l’evoluzione storica della figura professionale del medico e del rapporto medico-paziente; - la rivoluzione della medicina nell’800: l’ospedale e il laboratorio; la chirurgia e la batteriologia; - salute, malattia e medicina all’alba del terzo millennio. Organizzazione del corso. I testi dell’esame verranno forniti dal docente sotto forma di dispense. Per informazione e chiarimenti il docente è disponibile all’indirizzo: [email protected]. Testi consigliati Deontologia ed etica medica. P. CATTORINI, Bioetica, Masson, Milano, 2000. C. LEGA, Manuale di Bioetica e deontologia medica, Giuffrè, Milano, 1991. M. BARNI, Bioetica, deontologia e diritto per un nuovo codice professionale del medico, Giuffrè, Milano, 1999. A. BOMPIANI, Bioetica in medicina, CIC Ed. internazionali, Roma, 1996. M. ARAMINI, Introduzione alla bioetica, Giuffrè, Milano, 2001. La medicina centrata sul paziente A. MOJA, E. VEGNI, La Visita Medica Centrata sul Paziente, Raffaello Cortina, Roma, 2000. Testi accessori la medicina centrata sul paziente A. BONGIORNO, Rapporto medico-paziente, in Manuale di Psichiatria e Psicologia Clinica, a cura di G. Invernizzi, McGraw-Hill, Milano, 2000, pp. 73-97. P.B. SCHNEIDER, Psicologia Medica, Feltrinelli, Milano, 1983. R.C. SMITH, La Storia del Paziente. Un Approccio Integrato all’Intervista Medica, Il Pensiero Scientifico Editore: Roma, 1997. La comunicazione medico paziente A. MOJA, E. VEGNI, La Visita Medica Centrata sul Paziente, Raffaello Cortina, Roma, 2000. Corso di INFORMATICA (6.0 CFU – 54 ore) Coordinatore: prof. aggr. V. Della Mea Settori scientifico-disciplinari: ING-INF/05 Informatica Obiettivi formativi. Il primo modulo – Informatica di base – si propone formare gli studenti ad un utilizzo consapevole del calcolatore, fornendo sia una conoscenza di base dei concetti su cui si fonda l’informatica, sia delle nozioni applicative sui principali strumenti informatici di uso quotidiano che permettano allo studente di sfruttare adeguatamente le potenzialità fornite dai calcolatori attuali. Il modulo è costituito dal corso di alfabetizzazione informatica di Ateneo, a cura del Centro di Calcolo, ed è prevalentemente pratico. Il secondo modulo – Informatica Medica – introduce gli studenti alle possibili applicazioni delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione alla Medicina, in modo da fornire ai futuri professionisti gli strumenti per scelte consapevoli in questo ambito. Il modulo include nozioni generali riguardanti i sistemi informativi, ed i concetti alla base dei sistemi informativi sanitari, dei sistemi di supporto alle decisioni, dei linguaggi di codifica e classificazione, e della telemedicina. Il corso è completato da attività di laboratorio relative all’uso di Internet in Medicina e di alcuni strumenti esemplificativi. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Il primo modulo è di alfabetizzazione informatica, e non presuppone alcuna conoscenza a priori. Il secondo modulo è rivolto agli studenti che abbiano già seguito la prima parte del corso. Programma di insegnamento. Modulo 1 - Informatica di base (3 CFU) Fondamenti di informatica. Architettura dell’elaboratore, Sistemi operativi, Reti di calcolatori, Rappresentazione dell’informazione, Algoritmi, linguaggi e programmi, Impatto sociale. Programmi applicativi. Uso del computer e gestione dei file, Elaborazione testi, Foglio elettronico, Basi di dati, Strumenti di presentazione, Reti informatiche. Modulo 2 - Informatica Medica (3 CFU) Introduzione all’Informatica Medica. Definizioni. Modelli e sistemi. Acquisizione, memorizzazione ed uso dei dati medici. Sistemi informativi sanitari. Formalizzazione e progettazione. La cartella clinica digitale. Sistemi di supporto alla decisione. Sistemi basati sui protocolli. Protocolli attivi e passivi. Cenni sull’intelligenza artificiale in Medicina Linguaggi di codifica e classificazione in Medicina. Principi. Terminologie mediche e sistemi di classificazione. Cenni su ICD, SNOMED, DRG. Telematica sanitaria. Telemedicina: principi, motivazioni, applicazioni. Internet in Medicina: risorse mediche, recupero delle informazioni. Sicurezza e privatezza nelle comunicazioni. Testi consigliati Modulo 1 Dispense messe a disposizione online dal Centro di calcolo: http://web.uniud.it/ccuu/alfa/materiale.htm CD-Rom interattivo per l’autoapprendimento, disponibile in biblioteca. Modulo 2 Lucidi e dispense forniti dal docente (disponibili anche online nella pagina del corso: http://www.dimi.uniud.it/~dellamea/medicina/). E. COIERA, Guida all’Informatica Medica, Il Pensiero Scientifico Editore, 1999. E. SANTORO, Internet in Medicina, Il Pensiero Scientifico Editore, 2000. Informazioni aggiornate, notizie e materiale saranno a disposizione alla pagina del corso: http://www.dimi.uniud.it/~dellamea/medicina/ Modalità d’esame Le modalità d’esame per il primo modulo sono quelle definite dal Centro di Calcolo (http://web.uniud.it/ccuu/alfa/). Il secondo modulo prevede un esame scritto, eventualmente completato da un esame orale facoltativo. Corso di LINGUA INGLESE BEGINNERS vedi II anno II ANNO Corso integrato di ORGANIZZAZIONE E TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE (17.0 CFU – 158 ore) Coordinatore: prof. F. Quadrifoglio Settori scientifico-disciplinari: MED/03 Genetica medica (5.0 CFU), BIO/11 Biologia molecolare (6.0 CFU), BIO/13 Biologia applicata (6.0 CFU) Docenti titolari: prof. G. Damante, prof. F. Quadrifoglio, prof. C. Schneider Discipline: Genetica, Biologia molecolare, Biologia cellulare Obiettivi formativi. Comprensione del rapporto tra struttura ed attività nelle macromolecole di interesse biologico. Comprensione dei meccanismi molecolari e cellulari responsabili della trasmissione, espressione ed evoluzione dei caratteri ereditari nella cellula. Comprensione dell’organizzazione strutturale e funzionale di una cellula eucariota. Comprensione dei processi di mantenimento e dell’organizzazione compartimentale delle proteine nella cellula eucariotica. Comprensione integrata dei vari sistemi di trasporto e scambio all’interno e all’esterno della cellula. Comprensione dei sistemi che regolano il ritmo di crescita, il differenziamento e l’apoptosi delle cellule eucariote. Comprensione dei concetti generali e delle tecniche analitiche molecolari per l’applicazione delle conoscenze di genetica formale e molecolare a problemi riguardanti sia le malattie genetiche monofattoriali che le malattie a componente genetica multifattoriale. Programma di insegnamento GENETICA 1. Cos’é la Genetica. Ereditarietà. I geni. Fenotipo e genotipo. 2. Ereditarietà monofattoriale. Analisi mendeliana. Leggi di Mendel. Concetti di locus ed allele. Elementi di genetica mendeliana nell’uomo. Marcatori genetici e polimorfismo. 3. Teoria cromosomica dell’ereditarietà. Cromosomi. I cromosomi nella mitosi e nella meiosi. Cromosomi sessuali ed associazione con il sesso. Cenni di simbologia genetica. 4. Estensione dell’analisi mendeliana. Alberi genealogici e tipi di ereditarietà. Variabilità delle relazioni di dominanza. Allele multipli. Geni letali. Rapporti mendeliani atipici. Penetranza ed espressività. 5. Associazione genica e riarrangiamenti. Linkage e ricombinazione. Linkage disequilibrium. Interferenza. Lod score. Crossing over. Trasposizione. 6. Mappatura dei cromosomi umani. Mappe di associazione per ricombinazione nell’uomo. Microsatelliti. Esempi dell’uso di microsatelliti in diagnostica genetica. Segregazione e ricombinazione mitotica. 7. Mutazioni. Mutazioni geniche e loro impatto sul fenotipo. Mutazioni somatiche e germinali. Fenotipi mutanti. Reversione. Soppressione. Complementazione. Test di fluttuazione. Test di Ames. 8. Alterazioni del numero dei cromosomi. Trisomie rilevanti dal punto di vista clinico. 9. Alterazioni della struttura dei cromosomi. Delezioni. Traslocazioni bilanciate e non. Crossing over ineguale. 10. Genetica dello sviluppo. Determinazione del sesso. Sindromi di Turner e Klinefelter. Inattivazione del cromosoma X nell’uomo ed in altre specie. 11. Genetica delle popolazioni. Equilibrio di Hardy-Weinberg. Deriva genica. Variabilità genetica all’interno di una popolazione. Selezione. Polimorfismi nelle popolazioni. 12. Ereditarietà multifattoriale. Concetto di ereditarietà poligenica. Modelli di ereditarietà multifattoriale. Rapporto con i fattori ambientali e concetto di soglia. Studi sui gemelli. Esempi di ereditarietà multifattoriale in genetica umana. 13. Modifica del genoma in animali. Topi transgenici. Topi knock-out. Applicazioni alle scienze mediche. BIOLOGIA MOLECOLARE 1. Struttura degli acidi nucleici. La struttura primaria del DNA. Polimorfismi del DNA. Stabilità dei DNA: denaturazione e rinaturazione (ibridizzazione). Interazione DNA-proteine. Le proprietà topologiche dei DNA chiusi. Sequenziamento del DNA. Mappe di restrizione ed enzimi di restrizione. La struttura dell’RNA. Metodi sperimentali per la separazione di acidi nucleici: elettroforesi e centrifugazione. Organizzazione dei cromosomi. 2. Replicazione del DNA. Le proprietà delle DNA polimerasi. Inizio della replicazione e componenti dell’apparato di replicazione. Fedeltà della replicazione. Asimmetria della replicazione. I telomeri e la telomerasi. 3. Lesioni e riparo del DNA. Le principali lesioni del DNA e i meccanismi di riparo. Riparazione post-replicazione. 4. Ricombinazione. Ricombinazione omologa. Ricombinazione sito-specifica: trasposizione, riarrangiamento dei geni delle immunoglobuline. Amplificazione genica. 5. La trascrizione. RNA polimerasi batteriche ed eucariotiche. Il meccanismo della trascrizione nei procarioti e negli eucarioti. Fattori di trascrizione. Geni monocistronici e policistronici. Attivatori e repressori nella trascrizione. Attenuazione nella trascrizione. Sequenze regolatrici nei procarioti e negli eucarioti. Gli ormoni peptidici e gli ormoni steroidei: meccanismo di controllo della trascrizione negli eucarioti. Relazione tra struttura della cromatina e trascrizione. Gli enzimi che modificano gli istoni: acetitasi, deacetilasi, chinasi, fosfatasi, mutilasi. I bromodomini e i cromodomini. Metilazione del DNA. L’epigenetica e la sua trasmissione ereditaria: l’imprinting paterno o materno. I microRNA e la loro funzione. 6. Maturazione e turnover dell’RNA. Maturazione degli RNA ribosomiali e transfer. Maturazione degli mRNA eucariotici. Meccanismi di splicing. Il trans-splicing. Splicing e terminazioni alternativi. Editing dell’RNA. Stabilità e degradazione dell’mRNA. 7. Sintesi proteica. Il codice genetico. Struttura e funzione dei t-RNA. Struttura e funzione dei ribosomi. La sintesi proteica. La regolazione della sintesi proteica. La stabilità e il turn-over delle proteine. 8. Saggi di ibridazione del DNA. Sonde di DNA. Southern e Northern blotting. Marcatura del DNA. Individuazione diretta di difetti genetici. Individuazione indiretta di difetti genetici. 9. Amplificazione del DNA. La clonazione. La tecnica PCR e le sue applicazioni in medicina. La PCR quantitativa e le sue applicazioni in medicina. 10. Terapia genica. Trasfezione diretta o con vettori virali. La tecnica dell’ RNA interference per silenziare i geni. BIOLOGIA CELLULARE Trasporto attraverso plasma-membrane: integrazione dei diversi sistemi di trasporto in cellule polarizzate. Patologie da trasporto: displasia distrofica, paralisi periodiche, channelopatie, fibrosi cistica. La compartimentazione delle membrane interne, scambio di proteine, ordine e successione nella secrezione di proteine. Segnali di indirizzamento al RE e recettori SRP, accoppiamento con la traslocazione attraverso membrana: il traslocone. Traslocazione post-traduzionale. Ruolo degli chaperoni nella traslocazione. Richieste energetiche ATP/GTP nella traslocazione. Funzione del RE e modificazioni post-traduzionali. Trasporto vescicolare e smistamento di proteine da RE a cisGolgi: meccanismi di residenza e di “camminamento”. Meccanismi molecolari del trasporto vescicolare: componenti, selezione e fasi. Traffico dal trans Golgi alla plasmamembrana e vescicole ricoperte da clatrina. Segnali di indirizzamento ai lisosomi. Endosomi precoci, tardivi e maturazione dei lisosomi. Polarità cellulare: segnali basolaterali e apicali. Segnali e meccanismo di indirizzamento nei mitocondri. Biogenesi dei perossisomi e segnali di indirizzamento: patologie perossisomali. Segnali di indirizzamento al nucleo. Modulazione e regolazione del citoscheletro: actina, microtubuli, filamenti intermedi. Funzione dei diversi elementi del citoscheletro. Il movimento intracellulare, il movimento cellulare e il sostegno. Microtubuli, MAP, meccanoenzimi e mitosi. Actina, proteine regolative e secondi messaggeri. Filamenti intermedi, regolazione della polimerizzazione-depolimerizzazione. Interazione tra citoscheletro e plasmamembrana. Basi molecolari e patologiche. Come la matrice extracellulare comunica con le cellule: trasduzione di un segnale d’adesione cellula-matrice. Meccanismi molecolari che mediano il riconoscimento tra cellule e trasduzione di un segnale d’adesione cellula-cellula. Fasi del ciclo cellulare. Punti di controllo G2/M e G1/S. Elementi e meccanismi molecolari del controllo: cicline e cdk. Controllo della attivazione dei relativi complessi Rb, p53 ed oncoproteine virali. Fattori di crescita e recettori tirosin-chinasi: assemblaggio e componenti del trasduttosoma. Attivazione di ras e cascata MAP-chinasica. Apoptosi e meccanismi di regolazione. Testi consigliati J.D. WATSON ET AL., La biologia molecolare del gene, Zanichelli G.M. COOPER, La cellula. Un approccio molecolare, Zanichelli. B. ALBERTS, ET AL., Biologia molecolare della cellula, Zanichelli. T. STRACHAN, A.P. READ, Genetica umana molecolare, UTET. Modalità d’esame Modalità di valutazione del profitto La valutazione finale avverrà sulla base di una prova scritta comprensiva di tutto il programma svolto. Ad essa potrà seguire una eventuale prova orale. La Commissione di esame è composta da tutti i docenti del Corso integrato. Corso integrato di BASI FUNZIONALI DELL’ORGANISMO (19.0 CFU – 169 ore) Coordinatore: prof. P. Viglino Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica (2.0 CFU), BIO/10 Biofisica (4.0 CFU), BIO/09 Fisiologia umana (13.0 CFU), Docenti titolari: prof. P. Viglino, prof. B. Grassi Discipline: Fisica, Biofisica, Fisiologia umana Obiettivi formativi. L’obiettivo del corso integrato è che lo studente comprenda e, ove possibile, dia una descrizione quantitativa, delle basi fisiche e biofisiche e dei meccanismi fisiologici dell’attività dei sistemi integrati, dal livello subcellulare all’organismo in toto. Programma di insegnamento FISIOLOGIA UMANA Sangue. Volume e Composizione. Caratteristiche fisico chimiche. Reologia del sangue. Funzione eritrocitaria. Funzioni tampone del plasma. Emostasi e coagulazione. Cuore e Circolazione. Organizzazione generale del circolo. Attività elettrica e meccanica del cuore. Meccanica cardiaca. ECG. Lavoro ed energetica cardiaci. Portata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione. Pressione arteriosa, venosa, capillare. Produzione e riassorbimento del liquido interstiziale. Microcircolazione. Linfatici. Circolazioni distrettuali. Meccanismi di regolazione del sistema cardiocircolatorio. Respirazione. Composizione e pressione dell’atmosfera. Volumi polmonari statici e dinamici. Meccanica respiratoria. Ventilazione e ricambio gassoso. Circolo polmonare. Trasporto dei gas nel sangue. Diffusione. Rapporto ventilazione perfusione. Shunt. Meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione. Respirazione in condizioni ipossiche e iperbariche. Rene e Liquidi corporei. Volume e composizione dei compartimenti idrici. Funzioni generali del rene. Circolo renale. Funzione glomerulare. Funzione tubulare. Riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell’acqua. ADH. Riassorbimento di soluti e relativo controllo neuroendocrino. Minzione. Effetti del rene sul controllo pressorio e volemico. Muscolo e Lavoro muscolare. Biochimica e termodinamica della contrazione. Accoppiamento eccitazione contrazione. Scossa singola, clono, tetano. Fibre rapide e lente. Curve tensione lunghezza e forza velocità. Elettromiografia. Lavoro, potenza e rendimento. Lavoro aerobico e massimo consumo di ossigeno. Lavoro anaerobico. Energetica della locomozione umana e rendimento del lavoro muscolare. Termoregolazione. Calorimetria diretta e indiretta. Metabolismo di riposo e di attività. Produzione ed eliminazione del calore. Circolo cutaneo. Bilanci energetici e termici. Omeostasi e meccanismi di controllo. Regolazione dell’equilibrio idrico salino. Temperatura corporea e relativi meccanismi di regolazione. Febbre. Risposte ventilatorie e cardiocircolatorie al lavoro muscolare. Regolazione respiratoria e renale del pH. Sistema gastroenterico e Nutrizione. Requisiti nutrizionali nei vari stadi della vita. Bilanci energetici e valore calorico degli alimenti. Diete. Organizzazione generale del sistema gastroenterico. Motilità gastro-intestinale. Masticazione, deglutizione, secrezione salivare. Secrezione gastrica, intestinale, pancreatica. Digestione e assorbimento. Funzioni epatiche. Pancreas endocrino. Meccanismi di regolazione neuroendocrina. Sistema endocrino. Asse ipotalamo-ipofisario, organizzazione generale, funzioni e meccanismi di controllo. Funzioni surrenalica, tiroidea e paratiroidea. FISICA E BIOFISICA Statica nei fluidi. Principio di Pascal, legge di Stevino sulla pressione idrostatica, principio di Archimede, il principio dei vasi comunicanti. Dinamica dei fluidi. Fluidi non viscosi: concetto di flusso o portata, equazione di continuità del flusso teorema di Bernoulli. Fluidi viscosi: resistenza di un condotto, flusso laminare, viscosità di un fluido, formula di Poiseuille fra portata e pressione, concetto di flusso turbolento, velocità critica ed il numero di Reynolds. Fenomeni di superficie: forza di coesione, forza adesione, tensione superficiale. L’acqua nei sistemi biologici: generalità sulla struttura dell’acqua, proprietà dinamiche dell’acqua, caratteristiche chimico fisiche biologicamente significative dell’acqua. Biofisica delle membrane. Interazione lipidi acqua, caratteristiche e proprietà dei doppi strati lipidici, transizioni di fase nei dei doppi strati lipidici. Fenomeni di trasporto nelle membrane: flusso di soluto e di flusso di soluzione, la diffusione in gradiente di concentrazione, la permeabilità delle membrane, diffusione in gradiente di pressione idraulica, la diffusione in gradiente di pressione osmotica, flussi elettrochimici, condizioni di equilibrio di Donnan-Gibbs, la diffusione in gradiente di potenziale elettrico, potenziale di riposo delle membrane. Potenziale d’azione. Fenomeni elettrici variabili nel tempo nelle membrane biologiche, fenomeni macroscopici risultanti (ECG, EEG, EMG), proprietà di cavo dell’assone, propagazione saltatoria. Onde sonore in Medicina. Suono e rumore, propagazione delle onde sonore, sensazione sonora e unità di misura, l’orecchio esterno, principi delle applicazioni degli ultrasuoni in medicina (litotritore, ecografia, Doppler). Ottica in Medicina. Diottro, lenti sottili, microscopio semplice e composto, l’occhio come sistema ottico, la visione del colore. Interazione radiazioni materia: le regioni dello spettro elettromagnetico, livelli energetici e transizioni, assorbimento, saturazione e rilassamento, tecniche spettroscopiche più utilizzate nel laboratorio biomedico. Effetti biologici delle radiazioni: Radiazioni non ionizzanti ad alta energia. Radiazioni non ionizzanti a bassa energia. Radiazioni ionizzanti. Dosimetria delle radiazioni. Effetti delle radiazioni ionizzanti sulle cellule e sui tessuti. Applicazioni delle radiazioni ionizzanti in medicina. Il laser in medicina. Tecniche di diagnostica per immagini. Testi consigliati F. BALDISSERA (a cura di), Fisiologia e biofisica medica, Poletto, Milano, 2000. F. BORSA, D. SCANNICCHIO, Fisica con applicazioni in biologia e in medicina, Unicopli, Milano. Corso integrato di BASI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI DEL SISTEMA NERVOSO (11.0 CFU – 98 ore) Coordinatore: prof. F. Mallardi Settori scientifico-disciplinari: BIO/09 Fisiologia umana (7.0 CFU), BIO/16 Anatomia umana (3.5 CFU), BIO/17 Istologia (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. F. Mallardi, prof. E. Crivellato, prof. M. Marchini, prof. aggr. D. Anchisi, dott.ssa M. Maieron Discipline: Neurofisiologia, Neuroanatomia, Istologia Obiettivi formativi. Lo studente deve acquisire le conoscenze fondamentali sull’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso e sulle modalità di indagine delle funzioni nervose, al fine di comprendere la fisiopatologia e la semeiotica neurologica. Programma di insegnamento Il tessuto nervoso Caratteristiche morfologiche, strutturali ed ultrastrutturali del neurone. Architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica, con cenni istofisiologici. Struttura ed ultrastruttura delle sinapsi nervose. Sinapsi neuromuscolare, con cenni istofisiologici. Classificazione istologica e funzionale dei neuroni, con riferimenti anatomici. Cellule della neuroglia. Caratteri strutturali della sostanza bianca e grigia nel nevrasse. Struttura dei nervi periferici e dei gangli cerebro-spinali. Sistema nervoso periferico ed autonomo. Costituzione dettagliata dei plessi cervicale, brachiale, lombosacrale e dei principali rami nervosi. Nervi cranici. Organizzazione anatomo-funzionale del sistema nervoso vegetativo: branche parasimpatica ed ortosimpatica. Sistema nervoso centrale. Modalità di trasmissione dell’informazione tra cellule eccitabili. Sinapsi chimiche eccitatorie ed inibitorie. Plasticità della trasmissione sinaptica. Fattori neurotrofici. Organizzazione generale del sistema nervoso centrale: caratteristiche anatomiche e topografiche. Cenni di psicofisica. Organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensoriali: generalità. I recettori di senso. Sistema somestesico: recettori periferici e vie centrali della sensibilità tattile, termica, propriocettiva e dolorifica. Psicofisiologia del dolore: concetto di sensibilizzazione, iperalgesia e dolore riferito. Meccanismi spinali e discendenti di controllo della trasmissione dell’informazione noricettiva. Sistema oppioide endogeno. Plasticità del sistema nocicettiva. Sistema visivo. Determinazione del campo visivo e della acuità visiva. Principi di ottica fisiologica. Recettori retinici e vie centrali. Via retinogenicolo-calcarina. Corteccia visiva primaria. Corteccie extrastriate. Psicofisiologia della visione: visione fotopica e scotopica. Riflesso pupillare alla luce e di accomodazione. Movimenti oculari volontari e riflessi: caratteristiche funzionali. Sistema acustico. Caratteristiche dei suoni e psicofisiologia acustica. Organizzazione anatomo-funzionale dell’orecchio esterno, medio ed interno. Vie acustiche centrali. Audiometria. Sistema vestibolare: recettori e meccanismi centrali. Organizzazione anatomo-funzionale del sistema gustativo ed olfattivo. Organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi motori. Generalità. Meccanismi e valutazione dei riflessi spinali: miotatico, miotatico inverso, flessorio. Meccanismi di controllo posturale. Concetto di programma motorio. Corteccia motoria primaria e premotoria: localizzazione e caratteristiche dell’organizzazione morfo-funzionale. Ruolo del cervelletto e dei gangli della base nel controllo motorio. Meccanismi della fonazione e del linguaggio. Organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale. Concetto di aree corticali associative e di dominanza emisferica. Substrati neurali della memoria a breve e lungo termine. Sistema limbico ed emozioni. Sistema reticolare ascendente. Concetto di coscienza, vigilanza ed attenzione. Ciclo sonnoveglia. Composizione, formazione e funzioni del liquor. Tecniche di studio della funzione cerebrale nell’uomo: concetto di risoluzione spaziale e temporale. Elettroencefalogramma. Cenni sui principi di base e sulle possibilità applicative delle tecniche di mappatura funzionale cerebrale. Testi consigliati W. KAHLE, H. LEONHARDT, W. PLATZER, Anatomia Umana - Atlante Tascabile, vol. 3: Sistema nervoso ed organi di senso, Ambrosiana, Milano, ed. italiana. F. BALDISSERA (A CURA DI), Fisiologia e biofisica medica, Poletto, Milano, 2004, III ed. Testo di consultazione A.M. BURT, Trattato di neuroanatomia, Piccin, Padova, 1996, ed. italiana. Corso integrato di BASI MORFOGENETICHE DEL CORPO UMANO (7.0 CFU – 67 ore) Coordinatore: prof. M. Marchini Settori scientifico-disciplinari: BIO/17 Istologia (4.5 CFU), MED/03 Genetica medica (1.0 CFU), BIO/09 Fisiologia umana (0.5 CFU), BIO/11 Biologia molecolare (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. M. Marchini, prof. G. Damante, prof. F. Quadrifoglio, prof. P.E. di Prampero. Discipline: Embriologia, Genetica medica, Biologia molecolare, Fisiologia umana con apporti di Ostetricia e ginecologia (prof. D. Marchesoni), Pediatria (prof. A. Tenore), Chirurgia generale (prof. P.P. Cagol), Neurochirurgia (prof. F. Carta) Obiettivi formativi Finalità generali del corso. Lo studente deve acquisire le conoscenze di base sulle modalità maturative delle cellule germinali e loro prerogative, sui principi generali attraverso i quali l’informazione genetica controlla lo sviluppo embrionale, sui processi biologici che stanno alla base della differenziazione cellulare, sugli eventi morfodinamici e cronologici connessi con lo sviluppo embrionale/fetale umano, per poter comprendere la genesi dell’assetto anatomico definitivo del corpo umano, nonché i meccanismi legati all’insorgenza di malformazioni congenite a carico dei diversi apparati. Lo studente deve inoltre conoscere l’evoluzione, la struttura, i rapporti e le analogie filogenetiche degli annessi embrionali, per comprenderne il significato funzionale e le implicazioni fisiologiche in ambito cardio-respiratorio e aspetti fisio-patologici relativi alla gravidanza. Elementi conoscitivi per affrontare il corso. Conoscenza del rapporto struttura-interazioni-attività delle macromolecole di interesse biologico e dei rapporti strutturafunzione del corpo umano. Programma di insegnamento Cellule somatiche e cellule germinali. Mitosi e meiosi. Spermatogenesi ed ovogenesi. La spermatogenesi nel contesto morfo-strutturale. Caratteri strutturali delle vie seminali. Caratteri strutturali delle vie genitali femminili. Follicologenesi, maturazione follicolare e ovulazione nel contesto morfo-strutturale. Il ciclo mestruale con riferimenti al controllo ormonale. Contesto anatomico, tipi di interazione tissutale e fenomenologia della fecondazione. Evoluzione spazio-temporale di morula. L’evoluzione della blastocisti durante la II settimana di sviluppo. Evoluzione precoce dell’amnios, del sacco vitellino, dell’allantoide e del trofoblasto. Il celoma extraembrionale. Fasi angiogenetiche precoci. La placenta. Fisiologia della placenta. La respirazione fetale. Modificazioni fisiologiche della donna nelle prime fasi della gravidanza. Semeiotica biochimica e biofisica nelle fasi iniziali della gravidanza. La gastrulazione nella III settimana di sviluppo. Evoluzione del mesoderma assiale e di quello laterale. Evoluzione della placca laterale. Definizione del celoma intra-embrionale, dell’intestino primitivo e definizione delle cavità peritoneale, pericardica e pleuriche. Metamerizzazione ed evoluzione di somitomeri e somiti. Geni che controllano lo sviluppo. Attivazione differenziale dei geni nello sviluppo. Il modello della Drosophila. La base cellulare della morfogenesi: affinità cellulare differenziale (caderine e CAM). Animali geneticamente modificati come modello di studio embriologico. La neurulazione. Evoluzione delle vescicole encefaliche. Istogenesi nel tubo neurale. I derivati delle creste neurali. Genesi delle tele corioidee e del sistema del liquido cefalo-rachidiano. Malformazioni del nevrasse. Patologia umana da mutazioni dei geni hox. Genetica dello sviluppo degli arti. L’intestino faringeo. Archi branchiali e suoi derivati. Sviluppo della faccia e definizione delle cavità orale e nasali. Cenni sullo sviluppo dell’intestino intermedio e sulle condizioni intra- e retro-peritoneali. Intestino posteriore ed evoluzione della cloaca. Malformazioni connesse con lo sviluppo della faccia e dell’intestino primitivo. Sviluppo dell’apparato urogenitale. Dotti mesonefrico e paramesonefrico. Evoluzione pronefro-mesonefro-metanefro. Geni coinvolti nell’organogenesi dell’apparato urinario. Geni Pax. Sviluppo delle gonadi. Evoluzione del seno urogenitale. Malformazioni connesse con lo sviluppo dell’apparato urinario. Differenziazione sessuale. Sviluppo puberale. Geni che soprassiedono ai fenomeni precoci della cardiogenesi. I fenomeni precoci della cardiogenesi. Organogenesi del cuore. Evoluzione degli archi aortici. Malformazioni cardiache e degli archi aortici. Sviluppo del sistema venoso. Contesto anatomico della circolazione fetale. Fisiologia della circolazione fetale. Monitoraggio della gravidanza e malformazioni fetali. Fenomeni del parto. Attività di autoapprendimento guidato Durante lo svolgimento del corso sono previsti: turni di osservazioni al microscopio di preparati relativi diverse fasi di sviluppo embrionale, a processi isto- ed organogenetici, a spermatogenesi e follicologenesi; turni di osservazione macroscopica e microscopica di annessi embrionali (placenta, funicolo ombelicale, corion, amnios). Testi consigliati. I docenti saranno a disposizione per orientare gli studenti nella scelta del/i testo/i di seguito elencati, o non compresi nell’elenco, che lo studente potrà scegliere criticamente. W.J. LARSEN, Embriologia umana, Gnocchi. K.L. MOORE, Lo sviluppo dell’Uomo, Ambrosiana. W.J. HAMILTON, J.D. BOYD, H.W. MOSSMAN, Embriologia umana, Piccin. E. CASASCO, Embriologia Generale, La Goliardica Pavese. P. ROSATI, N. MARALDI, Embriologia Generale, Edi-Ermes. B. ALBERTS ET AL., Biologia molecolare della cellula, Zanchelli, 1995. Corso integrato di IL MEDICO, IL PAZIENTE E LA SOCIETÀ II (4.0 CFU – 45 ore) Coordinatore: prof. M. Balestrieri Settori scientifico-disciplinari: MED/43 Medicina legale (1.0 CFU), M-PSI/01 Psicologia (1.0 CFU), MED/41 Anestesiologia (1.0 CFU), MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. M. Balestrieri, dott.ssa R. Ciano, prof. aggr. C.Moreschi, prof. G. Della Rocca, prof.ssa A. Palese Discipline: Comunicazione medico-paziente, Deontologia ed etica medica, Basic life support, Relazione infermiere-paziente IL MEDICO, LA MALATTIA E LA MORTE Obiettivi formativi. Fornire allo studente le competenze teoriche e applicative sui fattori sociali e personali che intervengono nella relazione con il paziente con patologia grave. Verranno affrontati i seguenti argomenti: 1. fattori sociali; 2. fattori relativi al paziente; 3. fattori relativi al medico; 4. affrontare la morte: il modello in tre stadi. Organizzazione del corso. Lezioni frontali. LA COMUNICAZIONE CON I PAZIENTI GRAVI Obiettivi formativi. Fornire allo studente competenze tecniche finalizzate a migliorare la comunicazione, l’ascolto ed all’elaborazione di strategie di intervento nell’interazione con malati affetti da patologie gravi e loro familiari. Verranno affrontati i seguenti temi: - la comunicazione della diagnosi grave: un percorso a sei stadi; - le reazioni del paziente e dei familiari. Organizzazione del corso. Il corso è organizzato come laboratorio con lavoro in piccoli gruppi, simulate, uso di materiale filmico, registrazione e supervisione del materiale prodotto. DEONTOLOGIA ED ETICA MEDICA Obiettivi formativi. Il corso tratterà i seguenti argomenti: - il medico di fronte alla morte; - la donazione ed il prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto; - l’assistenza al malato terminale; - aspetti etici nella moderna biotecnologia medica; - i diritti dell’embrione; - la sperimentazione terapeutica. Alla fine del corso lo studente dovrebbe: 1. conoscere i principi fondamentali di etica medica, negli ambiti della bioetica, della deontologia e del diritto; 2. prendere consapevolezza dei diritti del paziente, costituzionalmente garantiti; 3. conoscere i doveri del medico verso la collettività, le istituzioni, l’autorità e la categoria professionale; 4. conoscere le principali problematiche etiche nell’esercizio professionale; 5. aver imparato una metodologia per analizzare e affrontare le questioni etiche in specifici casi della pratica quotidiana. RELAZIONE INFERMIERE - PAZIENTE Obiettivi formativi. Il corso si propone l’obiettivo di approfondire il contributo degli infermieri nella realizzazione del progetto diagnosticoterapeutico definito dai medici e le strategie di collaborazione tra operatori sanitari (medici e professionisti dell’area sanitaria). Sulla base delle esigenze degli studenti, verranno particolarmente approfondite/i a) le diverse professionalità con cui i futuri medici si troveranno a lavorare nei contesti di cura; b) le caratteristiche della prospettiva/relazione infermiere-paziente (caring) e come questa si differenzia da quella medico-paziente (curing); c) le strategie di collaborazione multidisciplinare (organizzativa, sul progetto terapeutico/assistenziale e sulla documentazione clinica); d) gli esiti clinici, documentati in letteratura, quando medici, infermieri ed altri operatori dell’area sanitaria, lavorano insieme. Modulo I: Gli operatori dell’area sanitaria. - Esplorare quali sono, in ambito ospedaliero e territoriale, gli operatori con i quali i futuri medici si aspettano di lavorare/lavoreranno; - Differenziare gli operatori individuati sulla base delle rispettive classi di laurea sanitaria: operatori dell’area infermieristico/ostetrica, riabilitativa, tecnica e preventiva individuando, per ciascuna, il contributo offerto al miglioramento della salute dei cittadini; - Discutere per quali finalità gli operatori sanitari sono organizzati in classi di laurea e quali sono le opportunità di formazione avanzata loro offerte dall’attuale sistema universitario. Modulo II: Il contributo degli infermieri - Dibattere le funzioni degli infermieri e gli elementi che definiscono il campo di attività di un infermiere (Profilo professionale, Ordinamento didattico e Codice Deontologico);- Evidenziare per quali ragioni si e’ passati da una pratica basata sul mansionario ad una basata sulla responsabilità dell’assistenza generale infermieristica; - Definire quali sono gli ambiti di autonomia e di interdipendenza degli infermieri rispetto ai medici e quali sono le variabili che possono influenzare i livello di dipendenza; - Discutere l’area a maggiore dipendenza: la responsabilità dell’infermiere nella corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche-terapeutiche; - Discutere la diversità dell’assistenza offerta dagli operatori di supporto e dell’assistenza infermieristica offerta dagli infermieri con particolare riferimento alla natura della relazione paziente-infermiere. Modulo III: La collaborazione medici - infermieri (e altri operatori) - Individuare per quali ragioni la letteratura sta dibattendo molto, negli ultimi anni, la problematica attinente alla collaborazione medico-infermiere/altri operatori e l’esigenza di potenziare strategie di integrazione multidisciplinare; - Discutere i fattori ostacolanti e facilitanti la collaborazione con particolare riferimento ai fattori organizzativi, culturali, correlati agli strumenti di lavoro, alle risorse ed alle diverse prospettive disciplinari; - Dibattere esempi concreti di buona pratica collaborativa, il loro impatto sui pazienti e sul personale; - Analizzare strategie di integrazione e collaborazione multidisciplinare con particolare riferimento ai modelli organizzativi, alle strategie per elaborare un progetto clinico-assistenziale integrato e per documentare in forma integrata l’evoluzione dei pazienti e i loro esiti. BASIC LIFE SUPPORT Obiettivi formativi. Il corso di “Basic Life Support” o supporto delle funzioni vitali di base ha la finalità di insegnare: - il pronto riconoscimento dell’arresto cardio-respiratorio (concetto di catena della sopravvivenza); - le prime manovre di supporto delle funzioni vitali (ventilazione senza e con mezzi ausiliari, compressioni toraciche esterne, manovra di Heimlich, posizione laterale di sicurezza); - applicazione delle manovre in sequenze ad uno e due soccorritori. Organizzazione del corso. È un corso teorico-pratico articolato in: - 2 ore di lezioni teoriche, supportate da ausili didattici come lucidi e diapositive; - 8 ore di parte pratica in gruppi di 10-12 persone, con esercitazioni su manichino delle manovre e delle sequenze di applicazione apprese nella parte teorica. Breve ripasso delle nozioni e delle manovre acquisite al primo anno di corso ed introduzione di elementi di diagnostica delle principali cause di arresto respiratorio (perdita di coscienza, inalazione) e di arresto cardiaco (infarto acuto del miocardio); situazioni particolari (annegamento, folgorazione). Testi consigliati. Il medico, la malattia, la morte. La comunicazione coi pazienti gravi. R. BUCKMAN, La Comunicazione della Diagnosi, Raffaello Cortina, Roma, 2003. Deontologia ed etica medica. P. CATTORINI, Bioetica. Masson, Milano, 2000. C. LEGA, Manuale di Bioetica e deontologia medica, Giuffrè, Milano, 1991. M. BARNI, Bioetica, deontologia e diritto per un nuovo codice professionale del medico, Giuffrè, Milano, 1999. A. BOMPIANI, Bioetica in medicina, CIC Ed. internazionali, Roma, 1996. M. ARAMINI, Introduzione alla bioetica, Giuffrè, Milano, 2001. Relazione infermiere - paziente ZWARESTEIN M, BRYANT W. Interventions to promote collaboration between nurses and doctors. Cochrane Collaboration database of Systematic Reviews, Cochrane Library. Issue 2. Oxford: Update Software 2007. READER TW, FLIN R, MEARNS K, CUTHBERSTON BH. Interdisciplinary communication in the intensive care unit. British Journal of Anaesthesia 2007; 98: 347-352. ZWARESTEIN M, REEVES. What’s so great about collaboration? BMJ 2000; 320: 1022-1023; COIERA E, TOMBS V. Communication behaviours in a hospital setting: an observational study. BMJ 1998; 316: 673-676. a scelta: WIDDERSHOVEN G. Care, Cure and interpersonal understanding. Journal of Advanced Nursing 1999; 29: 1163-1169. KOTTOW MH. Between caring and curing. Nursing Philosophy 2001; 2: 53-61. Corso di LINGUA INGLESE BEGINNERS E ADVANCED (6.0 CFU – 54 ore) Coordinatore: dott.ssa S. Del Zotto Obiettivi formativi. Acquisizione delle conoscenze linguistiche necessarie a comprendere, studiare e commentare un testo scientifico e, nello stesso tempo, a sostenere la conversazione sugli argomenti studiati e su quelli normalmente ricorrenti nell’attività professionale e nella vita di ogni giorno. La metodologia didattica verrà commisurata al livello di preparazione degli studenti e sarà anche diretta a uniformare eventuali disomogeneità di partenza. Programma insegnamento. Parte teorica Comprende lo studio della grammatica e della sintassi della lingua inglese. Parte pratica È indirizzata verso lo studio della terminologia medica e della lettura di testi attinenti alla professione medica. I corso - Beginners Lez. 1-14 Elementi di pronuncia, strutture grammaticali e lessico di base. Lez. 15-20 Letture di anatomia e fisiologia dei singoli apparati. Lez. 15 Unit 7 The Locomotor System. Lez. 16 Unit 8 The blood. Lez. 17 Unit 9 The circulatory system. Lez. 18 Unit 10 The respiratory system. Lez. 19 Unit 11 The digestive tract. Lez. 20 Unit 13 The urinary system. II corso - Intermediate - Advanced Dialoghi, esercizi e letture che si riferiscono a problematiche mediche di carattere generale. Lez. 1 Unit 2 Symptoms. Lez. 2 Unit 3 Outpatients’ department. Lez. 3 Unit 4 Making Investigations. Lez. 4 Unit 6 Treatment. Lez. da 5 a 14 Interpretazione e commento di articoli di interesse scientifico integrati da materiali aggiuntivi desunti dagli altri corsi svolti presso la Facoltà. Testi consigliati A. WARDLE, Say Ah 2. Graded reading passages for medical students, Piccin. E. CILLARI, L DI MAGGIO, S. MCINTYRE, Focus on Medical English, McGraw-Hill. M. MALDEBROJT, SWEENEY, L’inglese medico, Masson. RALPH RICKARDS CHURCHILL, Understanding Medical Terms, Livingston. Concise Medical Dictionary, Oxford University Press. English workbook. Livello 1, Spiga Languages. Modalità d’esame Modalità di valutazione del profitto Prova scritta: test a scelta multipla o a riposta sintetica. Prova orale: interpretazione e commento di testi scientifici; conversazione guidata e libera. Organizzazione del corso. Il corso di inglese scientifico, per motivi didattici e organizzativi e al fine di perseguire con una certa gradualità gli obiettivi linguistici, verrà svolto durante il I e il II anno di corso e il relativo esame di profitto deve essere superato entro il III anno di corso. I corsi di lezione sono articolati in due livelli “beginners” e “intermediate-advanced”, per consentire a ciascun studente di frequentare i corsi in base al livello individuale di conoscenza della lingua inglese. L’iscrizione ad uno dei corsi è obbligatoria e verrà effettuata sulla base del risultato di un test scritto, cui tutti gli studenti verranno sottoposti prima dell’inizio dei corsi. Lo scopo del test è di definire il livello individuale di conoscenza della lingua inglese e di conseguenza l’iscrizione al corso per “beginners” o “intermediate-advanced”. Gli studenti iscritti al corso Beginners dovranno superare la Prova di passaggio al corso “Intermediate-advanced”. Il corso comprende 60 ore di lezione. Il programma del corso per i “beginners” di 22 ore comprende principalmente le basi sia grammaticali che di lettura e di comprensione della lingua. Il corso “intermediate-advanced” dura 32 ore. Il programma di questo corso è basato principalmente sulla lettura, conversazione e interpretazione e commento di articoli scientifici III ANNO Corso integrato di INFEZIONI, FLOGOSI ED IMMUNITÀ (9.0 CFU – 126 ore) Coordinatore: prof. C. Pucillo Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale (4.5 CFU), MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica (4.5 CFU) Docenti titolari: prof. G. Botta, prof.ssa aggr. A. Arzese, prof. F. Curcio, prof. C. Pucillo. Discipline: Microbiologia, Patologia generale, Immunologia Obiettivi formativi Finalità generali del corso Fornire allo studente gli strumenti essenziali che lo rendano capace di comprendere le cause ed i meccanismi patogenetici delle malattie dell’uomo con particolare riguardo ai fenomeni infettivi e infiammatori, le basi biologiche delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra sistema immunitario e gli altri apparati dell’organismo aiutandolo a valutare la gerarchia delle informazioni. Obiettivi Fornire allo studente elementi conoscitivi di base adeguati; sviluppare nello studente una mentalità critica che lo metta in grado di fare proprie e di utilizzare le informazioni che la letteratura scientifica gli fornirà nel corso della professione di medico; integrazione dei contenuti delle diverse discipline per ridurre le ridondanze e favorire l’apprendimento; promuovere la abilità dello studente nel risolvere problemi complessi con un approccio deduttivo e critico; conoscenza degli agenti di infezione nell’uomo dei loro meccanismi di patogenicità del rapporto microorganismo ospite e delle modalità naturali ed artificiali di difesa dalle infezioni. Programma di insegnamento Il programma tiene conto della consequenzialità degli argomenti e non del calendario delle lezioni o delle ore ad esso dedicato (I = Immunologia, P = Patologia molecolare, M = Microbiologia) I - Concetti di risposta immunitaria: innata ed acquisita, specifica ed aspecifica. P - Concetti di eziologia e patogenesi: esempi di malattie acute e croniche, ereditarie, congenite, acquisite. I - L’organizzazione gerarchica del sistema immune: le cellule coinvolte. P - Concetti di eziologia e patogenesi: cause di malattia. M - Conoscenza della struttura e funzioni dei microorganismi di rilievo in patologia umana. M - Conoscenza dei meccanismi di patogenicità e virulenza dei microorganismi quali agenti di infezione, e nel rapporto microorganismo-ospite. P - Il danno biologico e l’infiammazione: concetti storici e definizione attuale. M - I microrganismi quali agenti di infezione. P - L’infiammazione acuta; patogenesi e fisiopatologia del microcircolo ematico. M - La cellula batterica: tipi morfologici, struttura e loro funzioni. P - L’infiammazione acuta: i fenomeni. I - Le cellule ed i meccanismi della risposta naturale. P - L’infiammazione acuta: cellule e molecole. I - Gli antigeni. P - L’infiammazione cronica: infiammazioni croniche granulomatose. M - La cellula batterica: tipi morfologici, struttura e loro funzioni. P - L’infiammazione cronica: infiammazioni croniche non granulomatose. I - Gli anticorpi. P - Forme atipiche dell’infiammazione. I - Il riconoscimento dell’antigene da parte degli anticorpi. P - Effetti generali dell’infiammazione: alterazioni della termoregolazione e la febbre. M - I virus: struttura della particella virale, inquadramento tassonomico. P - Effetti generali dell’infiammazione: altre manifestazioni sistemiche. M - I virus: principali gruppi di virus animali, ciclo di infezione, rapporti virus-cellula ospite. P - Adattamenti cellulari. I - Le interazioni cellulari ed umorali che permettono l’instaurarsi della risposta immune: l’MHC. P - Morte cellulare. I - Le interazioni cellulari ed umorali che permettono l’instaurarsi della risposta immune: la presentazione dell’antigene alle cellule dell’immunità. P - I processi riparativi: guarigione per prima e seconda intenzione. M - Inquadramento generale dei principali gruppi di funghi di interesse medico: struttura, funzione, riproduzione. P - Discussione di casi clinici (lezione interattiva). M - Inquadramento generale dei protozoi di interesse medico: struttura, ciclo biologico. P - Discussione di casi clinici (lezione interattiva). I - Gli effettori solubili della risposta immune (complemento e citochine infiammatorie). I - I recettori cellulari (B) per l’antigene. M - Meccanismi di patogenicità e virulenza dei microorganismi quali agenti di infezione. I - I recettori cellulari (T) per l’antigene. I - La selezione delle cellule dell’immunità e la tolleranza immunologica. M - Meccanismi di patogenicità e virulenza dei virus. M - Modalità di trasmissione degli agenti di patologie infettive. I - Gli effettori solubili della risposta immune (citochine). I - La regolazione del sistema immune (network). M - Come difendersi dalle infezioni: gli antibiotici, anti-virali, anti-fungini ed i meccanismi di resistenza dei microorganismi. I - L’attivazione delle cellule B. I - L’attivazione delle cellule T. M - Meccanismi di resistenza dei microrganismi agli antibiotici, anti-virali, anti-fungini. M - Basi microbiologiche di sieri e vaccini; disinfezione e sterilizzazione. I - Ripasso. M - Proprietà biologiche, meccanismi di patogenicità, rilevanza clinica e sensibilità agli antibiotici dei patogeni coinvolti nelle infezioni dell’apparato respiratorio, gastrointestinale, urogenitale, sistema nervoso centrale; degli agenti a trasmissione sessuale, alimentare, materno-fetale, dei patogeni agenti di zoonosi e degli agenti di infezione in ambito nosocomiale compreso il paziente immunocompromesso. I - Discussione di casi clinici a forte componente immunitaria (lezione interattiva). M - Attività pratica. M - Attività pratica. M - Attività pratica. Un programma dettagliato, delle singole lezioni del corso verrà fornito agli studenti il primo giorno del corso. Testi consigliati Programma di pertinenza dell’Immunologia. Un qualsiasi testo che comprenda gli argomenti oggetto delle lezioni non antecedente il 1999. Programma di pertinenza della Microbiologia medica. MIMS C ET AL., Medical Microbiology, Mosby. MOLINA ROMANZI, Microbiologia clinica, UTET. Testi per integrazione G.A. BOTTA, Microbiologia Clinica dei batteri anaerobi, Edimes. G.A. BOTTA, Abbecedario di Parassitologia Medica, Forum. Programma di pertinenza della Patologia generale, Patologia molecolare. Un qualsiasi testo che comprenda gli argomenti oggetto delle lezioni non antecedente il 1998. Modalità d’esame Per facilitare l’apprendimento in modo costante durante l’intero corso integrato, verranno attuati test di verifica sugli argomenti trattati attraverso quesiti orali in aula ad ogni lezione successiva. La prova finale d’esame consisterà in un test scritto ed eventualmente integrato da una prova orale. Il test scritto sarà articolato in domande aperte ed a risposta multipla. Verrà valutata la conoscenza e la capacità di sintesi e di correlazione. La prova orale potrà completare l’esame scritto con un riferimento anche alle letture di supporto fornite durante il corso. Organizzazione del corso. Il metodo previsto è la lezione ex cathedra integrata da: - organizzazione di journal clubs con letture ed interpretazione di articoli tratti dalle principali riviste scientifiche per aiutare nella formazione e nell’acquisire l’abilità di risolvere problemi; - pratica di laboratorio. Corso integrato di PATOLOGIA CELLULARE ED ONCOLOGIA DI BASE (7.0 CFU – 98 ore) Coordinatore: prof. F. Curcio Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale (7.0 CFU) Docenti titolari: prof. F.S. Ambesi-Impiombato, prof. A. Degrassi, prof. C. Pucillo, prof. F. Curcio Discipline: Patologia cellulare, Oncologia, Immunopatologia, Patologia molecolare Obiettivi formativi Finalità generali del corso Fornire allo studente gli elementi principali sull’eziologia e la patogenesi delle malattie dell’uomo con particolare riguardo: al sistema endocrino; alle alterazioni delle cellule e dei tessuti; alla trasformazione neoplastica ed ai fondamenti della immunologia ed immunoterapia dei tumori. Obiettivi Fornire allo studente elementi conoscitivi di base adeguati; sviluppare nello studente una mentalità critica che lo metta in grado di fare proprie e di utilizzare le informazioni che la letteratura scientifica gli fornirà nel corso della professione di medico; integrare le discipline per puntare a ridurre al massimo la visibilità della singola disciplina; promuovere la abilità dello studente nel risolvere problemi complessi con un approccio deduttivo e critico. Programma di insegnamento (P2 = Patologia, I2 = Immunopatologia) P2- Il concetto di trasformazione cellulare P2- Anomalie della proliferazione cellulare nelle cellule trasformate P2- Cenni sulle classificazioni, la nomenclatura, l'epidemiologia delle neoplasie benigne e maligne P2- Esercitazione sulla patologia della cellula neoplastica P2- Genotipo neoplastico P2- Fenotipo maligno P2- La cancerogenesi virale, fisica e chimica P2- Meccanismi di diffusione dei tumori, invasività e metastatizzazione P2- Diffusione dei tumori, invasività’ e metastatizzazione P2- Risposta immunitaria nei tumori P2- Esercitazioni sulla patologia della cellula neoplastica P2- Discussione interattiva sulla patologia della cellula neoplastica P2- Discussione interattiva sulla patologia della cellula neoplastica P2- Discussione interattiva sulla patologia della cellula neoplastica I2 - Le reazioni avverse del sistema immune: ipersensibilità di I tipo. I2 - Le reazioni avverse del sistema immune: ipersensibilità di I-VII tipo. I2 - Perdita di tolleranza ed autoimmunità. I2 - Immunologia dei trapianti. I2 - Immunologia dei trapianti: esempi. I2 - Immunologia dei tumori: modelli sperimentali. I2 - Immunologia dei tumori: immunoterapia. I2 - Immunologia dei tumori: terapie geniche. I2 - Ripasso. Testi consigliati Un qualsiasi testo che comprenda gli argomenti oggetto delle lezioni non antecedente il 1998. Modalità d’esame Per instillare negli studenti una metodologia di apprendimento costante durante l’intero corso integrato e per facilitarne l’apprendimento, verranno attuati test di verifica sugli argomenti spiegati attraverso quesiti orali in aula ad ogni lezione successiva. La prova finale d’esame consisterà in un test scritto ed eventualmente una prova orale. Il test scritto sarà articolato in domande aperte ed a risposta multipla. Verrà valutata la conoscenza e la capacità di sintesi e di correlazione. La breve prova orale completerà l’esame scritto con un riferimento anche alle letture di supporto fornite durante il corso. Organizzazione del corso. Il metodo previsto è la lezione ex cathedra integrata da organizzazione di journal clubs con letture ed interpretazione di articoli tratti dalle principali riviste scientifiche per aiutare nella formazione e nell’acquisire l’abilità di risolvere problemi. Corso integrato di BASI FISIOPATOLOGICHE DELLE MALATTIE (5.0 CFU – 70 ore) Coordinatore: prof. P.P. Cagol Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale (1.0 CFU), MED/18 Chirurgia generale (2.0 CFU), MED/09 Medicina interna (2.0 CFU) Docenti titolari: prof. S. Ambesi-Impiombato, prof. A. Degrassi, prof. P.P. Cagol, prof.ssa aggr. C. Catena Discipline: Fisiopatologia endocrina, Fisiopatologia generale, Fisiopatologia chirurgica, Fisiopatologia medica Obiettivi formativi. Finalità generali del corso Comprendere i meccanismi fondamentali delle alterazioni morfologiche e funzionali degli organi e degli apparati nelle diverse malattie. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Affinché lo studente tragga il massimo beneficio dall’insegnamento in questione è indispensabile che abbia cognizioni consolidate di: anatomia umana normale, biochimica, microbiologia generale, fisiologia umana, patologia generale. Obiettivi. Alla fine del Corso gli studenti devono conoscere i meccanismi fondamentali della alterazioni morfologiche e funzionali degli organi e degli apparati nelle diverse malattie. Tali conoscenze dovranno rendere agevole la successiva comprensione delle manifestazioni di malattie, delle metodologie diagnostiche atte a rilevarle Programma di insegnamento Orientativamente l’ordine degli argomenti trattati è il seguente. Fisiopatologia dello stress. I mediatori chimici della flogosi. Patologia molecolare dell’ischemia. Fisiopatologia dello shock. Fisiopatologia del dolore. Fisiopatologia dell’esofago: alterazioni motorie dell’esofago, i diverticoli esofagei. Fisiopatologia del reflusso: generalità, il reflusso gastro-esofageo. Fisiopatologia dello stomaco: sistemi di protezione della mucosa gastrica e della mucosa duodenale, l’ulcera peptica. Fisiopatologia dell’intestino tenue: il malassorbimento, le diarree, l’occlusione intestinale. Fisiopatologia del colon: le alterazioni motorie del colon, la diverticolosi del colon, la stipsi. Fisiopatologia delle alterazioni vascolari dell’intestino. Fisiopatologia del retto-ano: delle alterazioni della defecazione, le emorroidi, gli ascessi e le fistole perianali. Fisiopatologia del fegato e delle vie biliari: la colostasi, la calcolosi delle vie biliari, l’ipertensione portale. Fisiopatologia del pancreas: la pancreatite acuta necrotico-emorragica, le pancreatici croniche. Fisiopatologia del cuore: le cardiopatie congenite, lo scompenso cardiaco. Fisiopatologia della regolazione pressoria. Fisiopatologia del circolo coronario. Fisiopatologia delle valvulopatie. Fisiopatologia delle aritmie. Fisiopatologia endocrina: generalità sugli ormoni, le alterazioni funzionale della tiroide. Fisiopatologia neuroendocrina: ormoni ipofisari, ormoni della crescita. Fisiopatologia dell’emostasi: alterazioni della coagulazione. Fisiopatologia delle malattie autoimmuni. Fisiopatologia del sangue: emoglobinopatie, anemie. Fisiopatologia respiratoria: le alterazioni della respirazione principi generali, sindromi ostruttive e restrittive, le alterazioni della gabbia toracica, le alterazioni della spazio pleurico. Fisiopatologia del rene: l’insufficienza renale. Testi consigliati HARRISON’S, Principi di Medicina Interna, McGraw-Hill, 1992. C. PORTH, Fisiopatologia, Antonio Delfino, 1987. L. GALLONE ET AL., Manuale di Fisiopatologia Chirurgica, Masson, Milano. CECCARELLI, Manuale di Patologia Chirurgica, Piccin, Padova. Modalità d’esame Modalità di valutazione di profitto Colloquio orale. Organizzazione del corso. Il corso è strutturato in lezioni teoriche pertinente alla Patologia generale, alla Medicina interna, alla Chirurgia generale e alla Endocrinologia. Non è prevista parte pratica Corso di BASI FARMACOLOGICHE DELLA MEDICINA (4.0 CFU – 56 ore) Coordinatore: prof. M. Furlanut Settori scientifico-disciplinari: BIO/14 Farmacologia (4.0 CFU) Docenti titolari: prof. M. Furlanut Discipline: Farmacologia generale Obiettivi formativi. Fornire un’adeguata comprensione dei principi che determinano le azioni dei farmaci, sulla base degli aspetti fondamentali della farmacocinetica e della farmacodinamica. Obiettivi di apprendimento Alla fine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di descrivere i principali gruppi di farmaci, i parametri cinetici che ne regolano i movimenti nell’organismo, i loro meccanismi d’azione molecolare, nonché conoscere, nelle linee fondamentali, le modalità di studio di un farmaco in fase preclinica. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Sono quelli propri dei contenuti dei Corsi integrati del primo biennio. Programma di insegnamento Definizione, storia e sviluppo preclinico dei farmaci. Farmacocinetica descrittiva Vie di somministrazione, assorbimento e distribuzione dei farmaci, legame farmacoproteico. Biotrasformazione (principali citocromi coinvolti) ed escrezione dei farmaci; le interazioni farmacocinetiche. Farmacocinetica quantitativa Modelli compartimentali. Cinetica di 1° ordine e di ordine zero. Principali parametri cinetici (area sotto la curva, costante di assorbimento, di distribuzione e di eliminazione, emivite, volume di distribuzione e clearance; stato stazionario) anche in rapporto a modifiche di funzione degli organi emuntori. Farmacodinamica Recettori di membrana e intracellulari, canali ionici e pompe. Modelli di studio e curve dose risposta: agonismo, antagonismo, DL50, indice terapeutico, margine terapeutico. Effetti principali, effetti collaterali. Reazioni avverse tipo A e B. Classificazione e meccanismi d’azione delle principali classi di farmaci attivi sul sistema nervoso vegetativo, centrale e periferico; apparato cardiovascolare, gastroenterico e osteoarticolare; batteri, miceti, parassiti, virus e neoplasie. Testo consigliato M. FURLANUT, Farmacologia: Principi ed Applicazioni (I parte: Farmacologia Generale), Piccin, Padova, 2005. Modalità d’esame La valutazione del profitto avverrà mediante prova scritta. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni accademiche. Parte pratica Esercitazioni al PC, con l’uso di software interattivo che simula esperimenti di farmacocinetica in vivo e l’uso di preparati in vivo ed in vitro, in relazione agli effetti di singoli farmaci. Dimostrazione delle principali metodologie di determinazione preclinica di azioni farmacologiche. Corso integrato di STATISTICA, EPIDEMIOLOGIA ED ORGANIZZAZIONE SANITARIA (6.0 CFU – 84 ore) Coordinatore: prof.ssa F.M. Soldano Settori scientifico-disciplinari: MED/01 Statistica medica (2.0 CFU), SECS/PO7 Economia aziendale (2.0 CFU), MED/42 Igiene generale ed applicata (2.0 CFU) Docenti titolari: prof.ssa F.M. Soldano, prof. F. Barbone, dott.ssa Bruni Discipline: Statistica medica, Metodologia epidemiologica e igiene, Economia delle aziende sanitarie Obiettivi formativi Acquisizione degli strumenti critici per gestire la variabilità e l’incertezza legata alla natura probabilistica delle scienze mediche. Capacità di verificare quantitativamente delle ipotesi. Capacità di comprendere e valutare criticamente la letteratura medica ed epidemiologica nei suoi aspetti metodologico-statistici. Fornire allo studente gli schemi concettuali e le metodologie di base per comprendere i riflessi organizzativi ed economici correlati all’esercizio delle attività mediche all’interno di strutture complesse e con risorse soggette a limitazione. Il corso si propone inoltre di trasmettere allo studente i principi e i criteri di base che informano l’organizzazione e la gestione delle Aziende sanitarie, con particolare riferimento al ruolo del medico operante all’interno di unità operative. Conoscenza degli elementi fondamentali caratterizzanti la prospettiva della promozione e tutela della salute all’interno di una comunità. Conoscenza degli approcci e degli strumenti comunemente in uso in questo ambito: quadri normativi, analisi epidemiologiche, livelli di programmazione, meccanismi di gestione, analisi economiche. Acquisizione dei metodi epidemiologici necessari allo studio del rapporto di causalità in ambito osservazionale (epidemiologia eziologica) e sperimentale (epidemiologia clinica). Conoscenza della stima e dell’uso delle misure epidemiologiche di frequenza e associazione. Capacità di disegnare ed interpretare i diversi tipi di studi epidemiologici con particolare attenzione alla definizione delle fonti e al controllo degli errori casuali e sistematici. Programma di insegnamento STATISTICA MEDICA Variabile casuale. Un esempio di esperimento casuale. Creazione di una variabile casuale discreta. Definizione di variabile casuale. Variabile casuale Binomiale. Media e varianza di una variabile casuale. Campionamento. Distribuzione di una proporzione campionaria: errore di una proporzione campionaria. Distribuzione della media campionaria: errore standard di una media campionaria e intervallo di probabilità. Teorema del limite centrale. Distribuzione delle varianze campionarie (Chi-quadrato). Distribuzione t di Student. Inferenza statistica. Intervallo di confidenza della media. Dimensione del campione per l’intervallo di confidenza. Il concetto di test di ipotesi: formulazione dell’ipotesi. Il concetto di test di ipotesi: criterio di decisione e rischi di errore di 1° e di 2° tipo; dimensione del campione. Inferenza su medie (1). Confronto tra due medie: test di ipotesi, intervallo di confidenza, dimensione del campione. Statistiche-test che includono la stima dell’errore standard. Statistiche t per il confronto tra le medie di due campioni indipendenti: test di ipotesi e intervallo di confidenza. Differenza tra le medie nel caso di dati appaiati. Inferenza sulle medie (2). Confronto tra più medie: l’interpretazione dei risultati. Il problema dei confronti multipli. Cenni sui principali disegni di esperimento. Inferenza sulle proporzioni (1). Intervallo di confidenza e test di ipotesi per una proporzione. Intervallo di confidenza e test di ipotesi per la differenza tra due proporzioni. Calcolo della dimensione del campione per la stima di una proporzione o della differenza tra due proporzioni. Inferenza sulle proporzioni (2). Tabelle di contingenza. Test per l’indipendenza tra variabili di riga e di colonna in tabelle di contingenza: statistiche chi quadrato. Test per la bontà di adattamento di una distribuzione osservata ad una distribuzione attesa sotto una particolare ipotesi: statistiche chi quadrato. Regressione lineare. Rappresentazione delle componenti di inaccuratezza costante e proporzionale. Rappresentazione di grandezze legate in modo funzionale. Modello di regressione lineare semplice e multipla. Stima dei parametri. Valore previsto in base al modello, residuo dal modello, errore di misura: adeguatezza del modello. ECONOMIA DELLE AZIENDE SANITARIE Il concetto di azienda. La struttura delle aziende sanitarie e l’assetto istituzionale. I fattori di complessità distintiva delle aziende sanitarie ed il ruolo del medico. Il finanziamento delle aziende sanitarie. L’organizzazione: strutture tipiche. I sistemi operativi. La gestione strategica delle aziende sanitarie. La programmazione ed il controllo di gestione. Le informazioni economiche a supporto delle decisioni sanitarie. Algoritmi decisionali di gestione operativa. La gestione budgettaria. I sistemi sanitari come sistemi di aziende autonome. Il governo dei sistemi sanitari regionali. Elementi di sistemi sanitari comparati. Il corso consisterà soltanto di lezioni; non è prevista un’organizzazione in rotazioni. Nell’ambito di tre lezioni è prevista la presenza di “testimonianze” esterne. METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA E IGIENE L’emergere dell’epidemiologia moderna. L’epidemiologia come metodo per la sanità pubblica e per lo studio dell’efficacia degli interventi sanitari. Causalità e inferenza causale in ambito osservazionale e sperimentale. Misure epidemiologiche di frequenza di malattia. Misure epidemiologiche di associazione ed effetto. Misure epidemiologiche di impatto sanitario. Tipi di studi epidemiologici. Serie di casi. Studi di prevalenza. Studi descrittivi ed ecologici. Studi di coorte. Studi caso controllo. Disegni ibridi. Il case-crossover. Altri tipi di studi. Precisione e validità negli studi epidemiologici. Errore random. Misclassificazione dell’esposizione, dell’outcome e dei confondenti. Errore sistematico. Bias di selezione. Confondimento. Bias di informazione. Generalizzabilità. Differenze nei metodi per l’epidemiologia eziologica e per l’epidemiologia clinica. Screening. Tipi di studi clinici sperimentali. Testi consigliati E. MARUBINI, A.BOSSI ET AL., Introduzione alla Statistica Medica, Nuova Italia Scientifica,1991. A. BOSSI, I. CORTINOVIS, Statistica Medica: esercitazioni, Citta Studi, Milano, 1996, II ed. T. COLTON, Statistica in medicina, Piccin, Padova. STANTON A. GLANTZ, Statistica per discipline Bio-mediche, McGraw-Hill. P. ARMITAGE, G. BERRY, Statistical Methods in Medical Research, Blackwell Scientific Publications. A. GARLATTI, Raccolta selezionata di letture di Economia delle aziende sanitarie (in corso di pubblicazione). R. BEAGLEHOLE, R. BONITA, T. KJELLSTROEM, Epidemiologia di base, Editoriale Fernando Folini. Corso integrato di METODOLOGIA CLINICA (6.0 CFU – 84 ore) Coordinatore: prof. P.P. Cagol Settori scientifico-disciplinari: MED/18 Chirurgia generale (3.0 CFU), MED/09 Medicina interna (3.0 CFU) Docenti titolari: prof. P.P. Cagol, prof. aggr. E. Pasqual, prof. E. Cavarape Discipline: Semeiotica e metodologia chirurgica, Semeiotica funzionale e strumentale chirurgica, Semeiotica e metodologia medica, Semeiotica funzionale e strumentale medica Obiettivi formativi. Finalità generali del corso. Fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto. Questo potrà realizzarsi attraverso l’apprendimento: - di un corretto ed efficace approccio clinico al paziente; - dei metodi per raccolta dell’anamnesi; - dei metodi per esecuzione dell’esame obiettivo generale e sistematico; - dei metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per problemi; - delle corrette indicazioni dell’utilizzo degli esami di laboratorio e strumentali; - dell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio e strumentali; - di un rigoroso metodo di ragionamento diagnostico. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Per un corretto apprendimento lo studente dovrebbe essere familiare con gli elementi essenziali di: - Anatomia e Fisiologia umana normali; - Fisiopatologia clinica. Obiettivi formativi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: - presentarsi al paziente con sufficiente correttezza e disinvoltura; - comunicare empaticamente con il paziente; - comunicare correttamente con le diverse figure del personale sanitario; - eseguire un accurato esame obiettivo; - distinguere i principali sintomi e segni di normalità e di malattia; - utilizzare correttamente ed in modo duttile la terminologia medica; - compilare in modo ordinato una cartella clinica orientata per problemi; - costruire un logico ragionamento diagnostico; - indicare gli esami strumentali appropriati per dirimere quesiti diagnostici per ogni sistema ed apparato; - interpretare un referto. Programma di insegnamento Orientativamente l’ordine degli argomenti trattati è il seguente. Introduzione al corso. Iter diagnostico comune del medico. La cartella clinica orientata per problemi. Sintomi e segni: definizione e valore diagnostico. Storia della malattia attuale. Anamnesi patologica prossima. Anamnesi patologica remota. Anamnesi familiare e fisiologica. Revisione dei sistemi. Introduzione alla valutazione oggettiva del paziente. Semeiotica della cute. Semiotica delle tumefazioni. Semeiotica delle stazioni linfatiche. Concetti generali di stadiazione delle malattie. Introduzione all’uso degli esami strumentali. Semeiotica del capo. Semeiotica del collo. Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della tiroide. Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della mammella. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione della parete toracica e dello spazio pleurico, dell’apparato respiratorio, del mediastino. Esami strumentali per lo studio delle strutture e degli organi del torace. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione del cuore e dei grossi vasi. Esami strumentali per lo studio del cuore. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni di normalità e di alterazione della parete addominale, del cavo peritoneale, degli organi cavi e degli organi parenchimatosi intraperitoneali, dello spazio e degli organi retroperitoneali, della regione retto-anale. Esami strumentali per lo studio degli organi dell’apparato digerente. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni di normalità e di alterazione dell’apparato urinario e degli organi genitali maschili. Esami strumentali per lo studio degli organi dell’apparato urogenitale. Semeiotica dell’apparato vascolare periferico: sintomi e segni di normalità e di alterazione delle arterie e delle vene. Esami strumentali per lo studio degli organi dell’apparato vascolare. Semeiotica dell’apparato muscolo-scheletrico: sintomi e segni di normalità e di alterazione dei muscoli, delle articolazioni e delle ossa. Semeiotica del sistema nervoso: sintomi e segni di normalità e di alterazione degli organi del sistema nervoso centrale e periferico. Esami strumentali per lo studio degli organi del sistema nervoso. Testi consigliati B. BATES, Guida all’esame obiettivo, Piccin, Padova. FRADÀ, Semeiotica Medica, Piccin, Padova. BAILEY’S, Semeiotica Chirurgica, Piccin, Padova. Organizzazione del corso. Parte teorica Viene svolta con lezioni formali, presso l’aula C di piazzale Kolbe. Il programma del Corso viene svolto in stretta cooperazione tra il docente di Metodologia afferente alla Chirurgia e quello afferente alla Medicina che concordano gli argomenti per i quali sia più utile una trattazione a orientamento rispettivamente medico o chirurgico, o comune. Parte pratica Consiste di un tirocinio pratico al letto del paziente e con casi simulati, presso il Reparto di Medicina interna dell’Università (Padiglione Nuove Mediche, Piano 1°) e presso la Cattedra di Semeiotica e Metodologia chirurgica dell’Università (Padiglione Petracco, Piano 3°). Tale tirocinio si svolgerà con rotazioni settimanali di piccoli gruppi di studenti. Corso integrato di MEDICINA DI LABORATORIO (4.0 CFU – 57 ore) Coordinatore: prof. F. Curcio Settori scientifico-disciplinari: MED/05 Patologia clinica (1.5 CFU), BIO/12 Biochimica e biologia molecolare clinica (1.5 CFU), MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. F. Curcio, prof. G. Botta, prof. aggr. C. Pipan, prof.ssa S. Cauci Discipline: Patologia clinica, Microbiologia clinica, Biochimica e biologia molecolare clinica Obiettivi formativi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di saper scegliere le indagini di laboratorio più appropriate a chiarire un quesito diagnostico e saper interpretare i risultati degli esami richiesti. Programma di insegnamento Orientativamente l’ordine degli argomenti trattati per ciascuna disciplina è il seguente. Introduzione alla medicina di laboratorio. Il prelievo. Problemi legati alla fase preanalitica. Perché si chiedono gli esami di laboratorio. Specificità e Sensibilità degli esami di laboratorio. Legge di Bayes: Valore predittivo degli esami di laboratorio. Profili diagnostici. Per la parte di Microbiologia clinica lo studente a completamento del Corso dovrà: - saper formulare la richiesta per il Laboratorio di Microbiologia secondo principi di appropiatezza e di costo-beneficio di indagini microbiologiche dirette (colturali e/o indirette-sierologiche) per giungere alla diagnosi etiologica delle cause di infezione dei principali organi ed apparati negli ambiti batteriologico, virologico, micologico e parassitologico; - saper scegliere il materiale biologico ottimale da inviare al laboratorio di Microbiologia per condurre le indagini richieste in funzione del quesito diagnostico; - conoscere le corrette modalità di prelievo per i diversi materiali biologici; - saper fornire al paziente/collaboratori le indicazioni sulla raccolta/conservazione/trasporto ottimali per il campione prelevato; - conoscere i principi tecnico-metodologici delle indagini colturali, dirette, indirette sierologiche e molecolari svolte nel laboratorio di microbiologia sui materiali biologici; - conoscere le diverse tecniche ed il loro significato clinico per il saggio della antibiotico-sensibilità; - saper interpretare un referto microbiologico. Ruolo, limiti e finalità della Biochimica Clinica. Aspetti analitico-metodologici e aspetti clinico-diagnostici. Principi di base della diagnostica di laboratorio e principali tecniche analitiche. Principali test di funzionalità e per la valutazione di stati fisiopatologici. Gli esami fondamentali in ematologia. Ematocrito e conteggio reticolocitario. Parametri di valutazione del metabolismo del ferro, emoglobine, ferritina, transferrina. Parametri di laboratorio per la diagnosi delle anemie. Parametri di laboratorio per il monitoraggio del bilancio idro-elettrolitico e dell’equilibrio acido base. Significato diagnostico degli enzimi. Interpretazione del referto di laboratorio. Le biotecnologie emergenti. Testi consigliati SPANDRIO, COVELLI, ZATTI, Medicina di Laboratorio, Sorbona. F. PASQUINELLI, Diagnostica e Tecniche di Laboratorio, Rosini, Firenze (per consultazione). Elementi di Patologia Biochimica Clinica, Edizione Medico scientifiche, Torino 1994. BOTTA, Microbiologia clinica dei batteri anaerobi, Edimes. BOTTA, Abbeccedario di parassitologia medica, Forum. MIMS ET AL., Medical Microbiology, Mosby. MOLINA, ROMANZI, Microbiologia clinica, UTET. Modalità d’esame Modalità di valutazione di profitto Esame orale unico per le discipline che formano il corso integrato. Preparazione di una scheda di richiesta d’esami e discussione di un referto. Per la parte microbiologica si prevede anche una prova pratica (osservazione e discussione di materiale patologico). Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni teoriche come da programma. Parte pratica Patologia clinica: Le esercitazioni di Patologia clinica e Biochimica clinica si svolgono presso il Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche del Policlinico Universitario. La parte pratica si svolge nell’arco del quadrimestre e comprende sia quella di Patologia clinica che di Biochimica clinica. La parte pratica viene fatte per gruppi (5-6 turni composti da 8-10 studenti per gruppo) dalle 8 alle 12 del mattino dal lunedì al venerdì compresi. Il programma della parte pratica, in linea di massima, è il seguente: Aspetti pratici dell’esame emocromocitometrico. Aspetti pratici dell’esame delle urine. Aspetti pratici della diagnostica delle gammopatie monoclonali: l’elettroforesi sieroproteica. Aspetti pratici degli esami biochimici: gli enzimi nella diagnostica di laboratorio. Aspetti pratici degli esami di coagulazione. Il prelievo: tecniche e pratica. Microbiologia Clinica: La parte pratica della componente di Microbiologia clinica sarà svolta nei laboratori messi a disposizione. IV ANNO Corso integrato di MALATTIE CARDIO-VASCOLARI E RESPIRATORIE (10 CFU – 134 ore) Coordinatore: prof. D. De Anna Settori scientifico-disciplinari: MED/10 Malattie apparato respiratorio (2.0 CFU), MED/21 Chirurgia toracica (1.0 CFU), MED/11 Malattie dell’apparato cardiovascolare (2.0 CFU), MED/22 Chirurgia vascolare (1.0 CFU), MED/23 Chirurgia cardiaca (1.0 CFU), MED/08 Anatomia patologica (1.0 CFU), MED/18 Chirurgia generale (1.0 CFU), MED/09 Medicina interna (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. P. Fioretti, prof. A. Cavarape, dott. G. Talmassons, prof.ssa C. Di Loreto, prof. D. De Anna, prof. U. Livi, prof.ssa aggr. C. Catena. Discipline: Cardiologia, Fisiopatologia respiratoria, Malattie dell’apparato respiratorio, Anatomia patologica, Chirurgia toracica, Cardiochirurgia, Chirurgia vascolare, Chirurgia generale, Medicina interna Obiettivi formativi. Finalità generali del corso 1. Apprendimento conoscitivo delle principali patologie cardiovascolari e respiratorie. Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere le basi fisiopatologiche, anatomo-patologiche, e le manifestazioni cliniche delle principali malattie. Inoltre, dovrà essere in grado di stabilire un iter diagnostico, la prognosi, ed un piano di intervento terapeutico. 2. Apprendimento pratico: dei principi elementari di semeiotica fisica; delle principali procedure strumentali di diagnosi e trattamento. 3. Apprendimento relazionale: sviluppare la capacità di interagire globalmente col paziente, di saperlo informare sugli aspetti principali delle malattie, sulle modalità e rischi delle procedure diagnostico-terapeutiche. Essere in grado di trasmettere informazioni e consultare i colleghi. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Elementi propedeutici sono le nozioni di Fisiopatologia, Semeiotica e Metodologia clinica. Programma di insegnamento MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO Asma bronchiale. Broncopneumopatia cronica ostruttiva ed enfisema polmonare. Infezioni broncopolmonari (bronchioliti, bronchite acuta, polmoniti, micosi polmonari) – Bronchiectasie – Ascesso polmonare. Tubercolosi polmonare – Pneumopatie in corso di AIDS. Alveoliti, interstiziopatie e fibrosi polmonari – Sarcoidosi – Pneumopatie professionali. Sindrome da distress respiratorio (ARDS) – Embolia polmonare. Edema polmonare. Ipertensione polmonare e cuore polmonare cronico. Patologia cistica broncopolmonare. Patologia disventilatoria associata al sonno. Patologie della pleura: pneumotorace, versamenti, mesotelioma. Patologie del diaframma: traumi; eventratio-relexatio; ernie. Patologie del mediastino: traumi, neoplasie; trombosi tronchi venosi. Patologie della parete toracodiaframmatica e neuromuscolari. Neoplasie polmonari benigne e maligne. Presupposti ed elementi essenziali di ventilazione meccanica. Basi razionali ed applicazione dell’O2 terapia. FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA La meccanica respiratoria – Il lavoro respiratorio – I muscoli respiratori. La ventilazione alveolare – Gli scambi gassosi alveolocapillari – L’insufficienza respiratoria: meccanismi patogenetici e di compenso. L’insufficienza ventilatoria. Sindromi disfunzionali ostruttive e restrittive – L’insufficienza alveolo-capillare. Cenni metodologici per lo studio della funzione respiratoria – Funzionalità polmonare in condizioni patologiche: pneumopatie ostruttive, patologie infiltrative parenchimali, pneumopatie restrittive, patologie vascolari. CHIRURGIA TORACICA Traumi toracici: considerazioni generali. Parete toracica e pleure: malformazioni, traumi. Fratture dello sterno, fratture costali (semplici, lembo toracico). Pneumotorace (spontaneo, aperto, iperteso). Versamenti pleurici (essudato, trasudato, empiema). Emotorace, chilotorace. Neoplasie; tumori neurogenici. La timectomia. Trachea: lesioni congenite, traumi, neoplasie. Polmone: malformazioni congenite (cisti broncogena, sequestro polmonare, FAV). Contusione, ascesso polmonare, gangrena polmonare. Idatidosi. Neoplasie. Infezioni polmonari di interesse chirurgico. Mediastino: traumi. Sindrome mediastinica, mediastiniti. Diaframma: rottura diaframmatica, eventrazione. CARDIOLOGIA 1. Le principali manifestazioni cliniche (segni e sintomi) delle malattie cardiovascolari. 2. Principali metodiche diagnostiche in cardiologia (elettrocardiografia, test da sforzo, ecocardiografia, cateterismo cardiaco e coronarografia). 3. Aritmie cardiache. 4. Lo scompenso cardiaco. 5. Le principali cardiopatie congenite. 6. Le valvulopatie. 7. Il cuore polmonare acuto e cronico. 8. Miocarditi e cardiomiopatie. 9. Le Pericarditi. 10. I tumori del cuore. 11. Eziopatogenesi dell’aterosclerosi. 12. L’infarto miocardico. 13. La cardiopatia ischemica cronica. 14. L’angina instabile. 15. Cenni di cardiologia interventistica. 16. Fattori di rischio e prevenzione della malattia coronarica. 17. Le endocarditi. Principali sintomi delle cardiopatie. Fattori di rischio della cardiopatia ischemica ed indicazioni chirurgiche. La malattia reumatica. Quadri clinici della cardiopatia ischemica. Le valvulopatie. Cenni di elettrocardiografia. Le aritmie e l’elettrostimolazione cardiaca. Miocarditi e cardiomiopatie. Cardiopatie congenite. Lo scompenso cardiaco. Il cuore polmonare acuto e cronico. Le endocarditi infettive e le pericarditi. CARDIOCHIRURGIA Epidemiologia delle malattie cardiovascolari e fattori di rischio. Metodologia nell’approccio alla valutazione del paziente cardiovascolare. Vizi mitralici: Fisiopatologia – Clinica – Indagini strumentali – Indicazioni al trattamento medico e chirurgico. Vizi aortici: Fisiopatologia – Clinica – Indagini strumentali – Indicazioni al trattamento medico e chirurgico. Vizi tricuspidali e combinati: Fisiopatologia – Clinica – Indagini strumentali – Indicazioni al trattamento medico e chirurgico. Protesi valvolari cardiache. Complicanze dell’infarto miocardico: rottura di setto (DSV), rottura di cuore – Aneurisma ventricolare – Aritmie iper o ipocinetiche maligne: Fisiopatologia – Clinica – Indagini cliniche e strumentali – Indicazioni al trattamento. Cardiopatie congenite con iper afflusso polmonare: Fisiopatologia – Clinica – Indagini strumentali e trattamento. Cardiopatie congenite con ipo afflusso polmonare: Fisiopatologia – Clinica – Indagini strumentali e trattamento. Trapianto cardiaco. Indicazioni – Trattamento e risultati. Circolazione extracorporea totale (CEC) – Circolazione di assistenza ventricolare parziale – Assistenza ventricolare con contropulsatore aortico (IABP): Fisiopatologia – Indicazioni – Tecnica. Le malattie dell’aorta: Fisiopatologia – Clinica – Indagini strumentali – Indicazioni al trattamento medico e chirurgico. CHIRURGIA VASCOLARE Arterie Elementi di semeiotica clinica e strumentale del sistema arterioso. Arteriopatie obliteranti croniche degli arti inferiori. Ischemia acuta degli arti: trombosi, embolia, arteriospasmo. Aneurismi: dell’aorta toracica, toraco-addominale, addominale, periferici, viscerali. L’aterosclerosi: complicanze vascolari. Insufficienza cerebro-vascolare dei tronchi epiaortici: aterosclerotiche, infiammatorie, displasiche, traumatiche, neoplastiche. Furto della succlavia. Sindrome dello stretto toracico superiore. Ipertensione nefrovascolare. Lesioni traumatiche arteriose. Fistole artero-venose. Morbo di Raynaud e sindromi Raynaud simili. Vene Cenni di anatomia. Elementi di semeiotica clinica e strumentale del sistema venoso. Insufficienza venosa cronica degli arti inferiori. Varici degli arti inferiori. Flebiti e tromboflebiti. Malattia tromboembolica. Trombosi venosa profonda. Sindrome post-trombotica. Linfatici Cenni di anatomia. Elementi di semeiotica clinica e strumentale del sistema linfatico. Linfangiti e linfoadeniti. Linfedemi. ANATOMIA PATOLOGICA Patologia cardiovascolare Cuore - Malattia ischemica del cuore. Malattia reumatica. Miocarditi. Malattie vascolari sistemiche: aterosclerosi e sue complicanze, aneurismi, malattie delle vene (anomalie congenite, varici, flebiti, trombosi e tromboflebiti). Patologia dell’apparato respiratorio Polmone - Processi infiammatori polmonari: bronchiti acute, bronchioliti acute, polmoniti batteriche e virali, ascessi polmonari, polmoniti da aspirazione, polmoniti ostruttive, infezioni fungine. TBC. Malattie allergiche polmonari (asma, alveolite allergica estrinseca, polmonite eosinofila). Patologia vascolare del polmone: embolia, infarto, edema polmonare, sindrome da distress respiratorio dell’adulto, polmonare, sindrome da distress respiratorio del neonato. Vasculiti polmonari. CHIRURGIA GENERALE La trasfusione in chirurgia: indicazioni, tecniche del recupero del sangue, autodonazione. Incisioni chirurgiche. Drenaggi chirurgici. Occlusioni: generalità. Ernie: generalità. Chirurgia tradizionale e chirurgia mini-invasiva. Trapianti d’organo: generalità. La chirurgia dell’anziano: le piaghe da decubito. MEDICINA INTERNA Lezioni teoriche Fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa. Approccio clinico al paziente iperteso. Terapia dell’ipertensione e della crisi ipertensiva. L’anziano iperteso; complicanze multiple dell’aterosclerosi. Sindromi edemigene. Pratica Basi interpretative dell’elettrocardiogramma normale e patologico. Test di valutazione del sistema nervoso autonomo e diagnostica funzionale dell’ipertensione arteriosa. Esame oftalmoscopico internistico. Correzione dietetica di fattori di rischio cardiovascolari. Testi consigliati - Fisiopatologia respiratoria e Pneumologia J. WEST, Fisiopatologia polmonare, McGraw-Hill Italia. Harrison’s: Principles of internal medicine, McGraw-Hill. - Chirurgia, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare FEGIZ, MARRANO, RUBERTI, Manuale di chirurgia, Piccin. DIONIGI, Chirurgia, Masson. ZANNINI, Chirurgia Generale, UTET. - Cardiologia e Cardiochirurgia Harrison’s Principles of Internal Medicine, McGraw-Hill (sufficiente per gli argomenti del programma d’esame, talvolta troppo sintetico). E. BRAUNWALD, Heart Disease, WB Saunders (è il testo più completo e dettagliato). H. MARRIOT, Elettrocardiografia pratica, Piccin, Padova. - Anatomia patologica S.R. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol I-II, Piccin, 1997, IV ed. G. LANZA, Anatomia patologica sistematica. vol I-II, Piccin, II ed. E. RUBIN, J.L. FABER, Patologia sistematica e generale. vol I-II, McGraw-Hill, 1991, I ed. J. GEE, P. JSAACSON, N. WRIGHT, Patologia – Patologia sistematica, vol I-IIa, IIb, Zanichelli, 1996. F. SQUARTINI, Anatomia Patologica. Ambrosiana, 1993, I ed. J.C.E. UNDERWOOD, General and systematic pathology, Churchill Livingstone, 1996, II ed. Modalità d’esame Prova scritta con domande a risposta multipla. Gli studenti che supereranno questa prova saranno ammessi all’esame orale. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni formali, seminari, lezioni integrate. Parte pratica Esercitazioni sul malato con discussione di casi clinici; apprendimento di procedure diagnostiche; apprendimento degli aspetti di anatomia patologica microscopica delle principali malattie; valutazione in itinere delle nozioni acquisite. Corso integrato di MALATTIE DIGESTIVE ED ENDOCRINO-METABOLICHE (8 CFU – 111 ore) Coordinatore: prof. D. Sorrentino Settori scientifico-disciplinari: MED/12 Gastroenterologia (1.5 CFU), MED/13 Malattie del sistema endocrino e metabolismo (2.0 CFU), MED/18 Chirurgia generale (3.5 CFU), MED/08 Anatomia patologica (0.5 CFU), MED/09 Medicina interna (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. A. Ceriello, dott. L. Noce, prof.ssa C. Di Loreto, prof. D. Sorrentino, prof. G. Terrosu, prof. A. Uzzau, dott. C. Noacco Discipline: Endocrinologia,Chirurgia generale, Anatomia patologica, Medicina interna, Gastroenterologia, Chirurgia dell’apparato digerente, Endocrinochirurgia, Malattie del metabolismo. Obiettivi formativi. Finalità generali del corso Offrire allo studente l’opportunità di apprendere i quadri clinici sistematici delle malattie digestive ed endocrino-metaboliche, e di individuare, con un approccio sia teorico che applicativo, le inerenti modalità medico-chirurgiche di diagnosi, trattamento, e profilassi. Obiettivi. Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere i quadri clinici delle malattie digestive ed endocrino-metaboliche, e di decidere correttamente sui procedimenti diagnostici e sui principi di trattamento e profilassi da applicare, rapportandosi al contesto umano del paziente ed all’insieme delle sue affezioni. Requisiti propedeutici Conoscenza delle materie impartite nel triennio documentata dal superamento dei relativi esami. Programma di insegnamento GASTROENTEROLOGIA (GE), CHIRURGIA DIGESTIVA (CD), MEDICINA INTERNA (MI), ANATOMIA PATOLOGICA (AP), CHIRURGIA GENERALE (CG) Inquadramento delle esofagopatie: sintomatologia specifica; ruolo diagnostico-terapeutico delle procedure endoscopiche, manometriche, e pH-metriche (GE). Malattia da reflusso gastro-esofageo: patogenesi del reflusso (GE); esofagiti e loro complicazioni (GE, AP); trattamento medico ed endoscopico (GE); trattamento chirurgico (CD). Acalasia e spasmo esofageo: patogenesi e trattamento (CD). Lesioni esofagee: da traumi, caustici, e corpi estranei; sindromi di Mallory-Weiss e di Boerhaave (CD). Ernie jatali; diverticoli esofagei (CD). Neoplasie esofagee: lesioni e condizioni precancerose: inquadramento e quadri morfologici. Tumori benigni, tumori maligni (CD,AP). Gastriti: diagnosi e trattamento delle gastriti acute e croniche. Mal. Menetrier (GE). Ulcera peptica: sintomatologia, patogenesi dell’ipersecrezione acida e dell’alterata protezione mucosa; impostazione della terapia medica; ruolo dell’endoscopia (GE). Complicazioni (CD). Neoplasie gastriche: lesioni e condizioni precancerose: inquadramento e quadri morfologici. Tumori benigni, tumori maligni (CD,AP). Linfoma gastrico MALT: ruolo eziopatogenetico dell’infezione da Helicobacter P., quadro clinico e terapia (MI). Sindromi dispeptiche: inquadramento, gestione del paziente dispeptico e connesse implicazioni diagnostiche, economiche e medico-legali (MI). Inquadramento fisiopatologico del malassorbimento: digestione ed assorbimento dei nutrienti; espressioni cliniche di malassorbimento, diagnosi e trattamento (GE). Malattia celiaca (GE). Altre forme di malassorbimento: sprue tropicale, morbo di Whipple, linfomi intestinali, abeta/ipobetalipoproteinemia; sindromi da essudazione proteica o da contaminazione batterica intestinale, o da intestino corto (GE). Patogenesi, diagnosi e terapia (GE). Neoplasie del piccolo intestino: tumori benigni, tumori maligni (CD, AP). Allergie alimentari: eziopatogenesi, quadro clinico e diagnosi, impostazione terapeutica (MI). Morbo di Crohn e colite ulcerosa: quadri clinici, endoscopici, e radiologici; patogenesi; diagnosi specifica e differenziale con altre enteriti e coliti; megacolon tossico; principi ed applicazione del trattamento medico (GE). Trattamento chirurgico delle forme refrattarie o complicate (CD). Complicazioni extra-intestinali: quadri clinici principali, diagnosi, e terapia (MI). Enterocoliti e Coliti acute a genesi infettivo-tossica: eziopatogenesi e quadri clinici, epidemiologia, diagnosi e terapia (MI). Turbe croniche dell’alvo: diarrea, stipsi, incontinenza. Eziopatogenesi, inquadramento, diagnosi e trattamento (GE). Malattia diverticolare (CD). Megacolon congenito (CD). Colon irritabile: eziopatogenesi, quadro clinico e terapia (MI). Sindromi poliposiche del colon: diagnosi; relazioni patogenetiche con il carcinoma colorettale (GE). Tumori benigni e maligni del colon-retto (CD, AP). Appendiciti: forme acute e croniche (CD). Affezioni anali: emorroidi, ragade, ascesso e fistola, cancro (CD). Ischemia intestinale: forme acute e croniche (CD). Occlusione intestinale: ileo meccanico e ileo dinamico (CD). Emorragie digestive (CD). Diagnosi delle epatobiliopatie: diagnosi clinica, bioumorale e strumentale delle epato-biliopatie (GE). Epatiti acute: diagnosi delle varie forme eziologiche, sintomi ed evoluzione. Epatite fulminante (GE). Epatiti croniche: inquadramento, diagnosi, e principi di trattamento delle forme ad eziopatogenesi virale, autoimmune, dismetabolica, o da farmaci (GE). Cirrosi epatica e sue complicanze: forme eziologiche, sintomi, diagnosi; patogenesi e trattamento delle complicazioni. Specificità clinico-patogenetiche delle cirrosi da morbo di Wilson, emocromatosi, e deficit di alfa1-antitripsina (GE). Ipertensione portale: inquadramento, sintomatologia, diagnosi e trattamento delle complicanze (CD). Ittero e colestasi intra- ed extra-epatica: metabolismo della bilirubina ed iperbilirubinemie. Secrezione biliare. Colestasi intraepatica: meccanismi patogenetici; cirrosi biliare primitiva, colangite sclerosante; forme di colestasi genetica o acquisita; iter diagnostico, e trattamento medico (GE). Colestasi extra-epatica: cause, diagnosi e trattamento (CD). Litiasi biliare e sue complicanze: patogenesi, sintomatologia, diagnosi clinica e strumentale, e trattamento medico della colelitiasi (GE). Complicazioni della litiasi biliare (CD). Epatopatia alcolica: Effetti dismetabolici e tossici dell’alcol. Steatosi, epatite e cirrosi alcolica. Raffronto patogenetico e diagnostico con la steatoepatite non alcolica (GE). Neoplasie epatiche primitive e secondarie e delle vie biliari: tumori benigni epatici, tumori maligni epatici primitivi e secondari, tumori della colecisti e della via biliare principale. Traumi epatici. Echinococcosi (CD). Pancreatiti acute e loro complicanze: ruolo digestivo del pancreas; sintomi, patogenesi, diagnosi e complicanze medichedelle pancreatiti acute e loro trattamento (GE). Complicanze chirurgiche e loro trattamento (CD). Pancreatiti croniche: eziopatogenesi delle varie forme, sintomatologia, valutazione funzionale ed endoscopica del pancreas, modalità di trattamento (GE). Cancro del pancreas (CD, AP). ENDOCRINOLOGIA (EN), ENDOCRINOCHIRURGIA (EC), CHIRURGIA DIGESTIVA (CD), ANATOMIA PATOLOGICA (AP), CHIRURGIA GENERALE (CG) Principi di endocrinologia: il sistema endocrino; teorie sul meccanismo d’azione degli ormoni; meccanismi di controllo ormonale (EN). Malattie ipotalamo-ipofisarie: ipopituitarismo; iperfunzioni anteroipofisarie; tumori ipotalamo-ipofisari; diabete insipido e SIADH (EN). Disordini dell’accrescimento e della pubertà: gigantismi e nanismi (EN). Ipogonadismi maschili primitive e secondari (EN). Ipercorticosurrenalismi: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi e trattamento (EN, EC). Iperaldosteronismi primitivi e secondari: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi e trattamento (EN, EC). Feocromocitoma (EC). Insufficienza corticosurrenalica acuta e cronica: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi e terapia (EN). Irsutismo e virilismo; sindrome adrenogenitale (EN). Carcinoma del surrene (EC). Tiroiditi: fisiopatologia, quadro clinico, diagnosi e terapia (EN). Ipertiroidismi: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi e terapia (EN). Ipotiroidismi: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi e terapia (EN). Gozzo, noduli tiroidei: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi e terapia (EN, EC). Cancro della tiroide (EC). Iperparatiroidismi: fisiopatologia e clinica (EN, EC). Ipoparatiroidismi: fisiopatologia e clinica (EN). Tumori endocrini del pancreas: insulinoma, glucagonoma, somatostatinoma, gastrinoma, vipoma (EC, AP). Neoplasie endocrine multiple e sindromi paraneoplastiche (EC). Neoplasie del sistema neuroendocrino diffuso (AP). MALATTIE METABOLISMO (MM), ANATOMIA PATOLOGICA (AP) Le iperuricemie: metabolismo dell’acido urico e patogenesi delle iperuricemie primarie e secondarie. La gotta: fisiopatologia, quadri clinici, diagnosi differenziale e terapia (MM). Diabete mellito tipo 2: classificazione, quadri clinici, patogenesi, diagnosi. Terapia e suo monitoraggio (MM). Sindromi ipoglicemiche: regolazione della glicemia e fattori neuro-ormonali coinvolti (MM). Sintomatologia dell’ipoglicemia, classificazione, test diagnostici e terapia (MM). Diabete mellito di tipo 1: fisiopatologia, patogenesi, diagnosi e presentazione clinica. La terapia insulinica (MM). Complicanze del diabete: chetoacidosi e comi diabetici. Complicanze d’organo: nefropatia, retinopatia, neuropatia, piede diabetico, mano diabetica, cardiopatia, disfunzione erettile. Epidemiologia e costi sanitari (MM). Patologia del diabete: quadri morfologici del pancreas e delle principali complicanze d’organo (AP). La via metabolica dell’arteriosclerosi (MM). Le iperlipoproteinemie primitive e secondarie: eziopatogenesi, classificazione, quadri clinici, diagnosi, principi di terapia dietetica e farmacologia (MM). Sindrome metabolica e fattori di rischio metabolici: fisiopatologia, aspetti clinici ed epidemiologici, rischio cardiovascolare (MM). Disturbi del comportamento alimentare, obesità e magrezze: bilancio energetico e valutazione della massa corporea. L’obesità: epidemiologia, patogenesi, classificazione, diagnosi e terapia (MM). L’anoressia mentale e la diagnosi differenziale con altri quadri di magrezza (MM). Testi consigliati E. BRAUNWALD, K. ISSELBACHER, Harrison’s Principi di Medicina Interna, McGraw-Hill, 1998, XIV ed. (MI, GE, EN, MM). UNIGASTRO, Manuale delle malattie dell’apparato digerente, UTET 1998 (GE). G. FAGLIA, Malattie del sistema endocrino e del metabolismo, McGraw-Hill (EN, MM). FEGIZ, MARRANO, RUBERTI, Manuale di Chirurgia, Piccin, 1998. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol I-II, Piccin, 1999, VI ed. (AP). N. WOOLF, Anatomia Patologica, EdiSES, 2001 (AP). J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia 1, 2a, 2b, Zanichelli, 1994, I ed. (AP). G. LANZA, Anatomia patologica sistematica, vol I-II, Piccin, ultima ed. (AP). Modalità d’esame Prova scritta con domande a risposte multiple. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni, seminari. Parte pratica Partecipazione attiva degli studenti suddivisi in gruppi alle procedure cliniche relative ai pazienti di pertinenza digestiva ed endocrino-metabolica svolte nei reparti di Medicina interna e di Chirurgia generale del Policlinico universitario e negli annessi ambulatori, laboratori diagnostici e sale operatorie. Corso integrato di MALATTIE DEL SANGUE E MALATTIE INFETTIVE (6 CFU – 90 ore) Coordinatore: prof. R. Fanin Settori scientifico-disciplinari: MED/15 Malattie del sangue (2.5 CFU), MED/17 Malattie infettive (2.5 CFU), MED/08 Anatomia patologica (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. R. Fanin, prof.ssa C. Di Loreto, prof. P.L. Viale Discipline: Ematologia, Anatomia patologica, Malattie infettive. Obiettivi formativi La finalità generale del corso è: a) l’insegnamento delle malattie del sangue e degli organi emopoietici: dall’inquadramento fisiopatologico ai principi di diagnostica e di terapia. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: utilizzare le conoscenze di anatomia, di biologia e di fisiologia dell’apparato emolinfopoietico e del sistema immunitario per comprendere la genesi e le manifestazioni cliniche e di laboratorio delle principali malattie del sangue; imparare ad usare e ad interpretare, in clinica, la semeiotica strumentale e di laboratorio del sangue e del sistema emolinfopoietico; imparare a collaborare con il Patologo e con il Patologo clinico ai fini diagnostici e scientifici; imparare ad interpretare le principali alterazioni del sangue e del sistema emolinfopoietico che sono secondarie alle malattie non primariamente ematologiche. Apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie ematologiche. Imparare ad applicare i principi della terapia emotrasfusionale e della terapia anticoagulante. b) insegnare allo studente elementi di diagnosi e terapia delle Malattie Infettive di maggior rilevanza clinica ed epidemiologica, fornendo nel contempo un quadro generale di riferimento per l’eventuale approfondimento di problemi più complessi di diagnosi differenziale. Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado di garantire allo studente adeguati livelli di conoscenza riguardo: le principali sindromi infettive; gli agenti infettivi epidemiologicamente più significativi e le patologie ad essi correlate; le infezioni nel paziente immunocompromesso; le infezioni ospedaliere; le metodologie diagnostiche; le basi teorico-pratiche della terapia antinfettiva; i principi della prevenzione delle malattie infettive. Programma di insegnamento EMATOLOGIA Emopoiesi, cellule staminali e fattori di crescita. Fisiopatologia e clinica delle anemie; aplasie midollari e pancitopenie; anemia da carenza di folati e bilancio marziale; anemie emolitiche congenite; emoglobinopatie e talassemie; anemie emolitiche immuni; anemie megaloblastiche; anemie secondarie a malattie croniche. Policitemie: primitive e secondarie; leucemia mieloide cronica; mielofibrosi idiopatica; trombocitemie: primitive e secondarie. Sindromi mielodisplastiche; leucemie acute. Linfoma di Hodgkin; linfomi non Hodgkin; leucemia linfatica cronica; mieloma multiplo; malattia di Waldenstrom; linfoadenomegalie e splenomegalia. Emostasi e terapia anticoagulante; piastrinopenie e piastrinopatie; porpore; sindrome trombofilica; coagulopatie congenite e acquisite. Terapia trasfusionale. Trapianto di cellule staminali emopoietiche. ANATOMIA PATOLOGICA Patologia dell’apparato emolinfopoietico Sangue ed organi emopoietici Disordini mieloproliferativi cronici, sindromi mielodiplastiche, leucemie acute: classificazione, quadri midollari e conseguenze d’organo. Quadri morfologici in corso di malattie infettive MALATTIE INFETTIVE Generalità La trasmissione delle infezioni. L’approccio diagnostico alle malattie infettive. Le infezioni ospedaliere. Le infezioni nell’ospite immunocompromesso. Le infezioni nel paziente critico. La terapia anti-infettiva: terapia antibatterica, antivirale, antimicotica. La prevenzione delle Malattie Infettive. Sindromi cliniche e problematiche epidemiologiche Febbre di origine sconosciuta. Infezioni del Sistema Nervoso Centrale. Endocarditi infettive. Infezioni di alte e basse vie aeree. Infezioni gastro-intestinali. Epatiti infettive. Infezioni dell’apparato urinario. Infezioni di ossa ed articolazioni. Sepsi e shock settico. Infezioni a trasmissione sessuale. Infezioni a trasmissione materno-fetale. Infezione da HIV. Malattie esantematiche; Infezioni correlate all’emporiatria. Malattia da Prioni. Zoonosi. Malattie ad eziologia batterica Infezioni da cocchi gram positivi (Streptococcus spp, Staphylococcus spp. Enterococcus spp). Infezioni da cocchi gram negativi (Neisseria spp). Infezioni da bacilli gram positivi (difterite, antrace). Infezioni causate dai principali batteri gramnegativi (salmonellosi, colera, brucellosi, pertosse, legionellosi, bartonellosi, infezioni da Bacilli gram negativi non fermentanti, infezioni da Enterobacteriaceae) Infezioni da anaerobi (tetano, botulismo, gangrena gassosa). Infezioni da spirochete (sifilide, borreliosi, leptospirosi) infezioni da Rickettsie. Infezioni da Micoplasmi e Chlamydie. Tubercolosi ed altre micobatteriosi. Malattie da virus Raffredore comune. Faringiti, lariginti, e bronchiti virali. Influenza. Malattie da Herpesviridae (malattie da EBV e mononucleosi infettiva, malattia da Cytomegalovirus, Infezione da Herpes Simplex Virus 1/2, Infezione da Varicella-Zoster Virus. Infezioni da HHV 6,7,8). Cenni relativi alle Malattie da Flavivirus, Rhabdoviridae, Filoviridae, Arenaviridae. Malattie da Miceti Candidiasi, Aspergillosi, Criptococcosi. Pneumocistosi. Malattie da protozoi Malaria, Toxoplasmosi, Amebiasi. Leishmaniosi. Malattie da elminti Infezioni da cestodi intestinali (Tenia saginata, Tenia solium) e tessutali (Echinococcosi). Infezioni da trematodi (Schistomiasi). Infezioni da nematodi intestinali (Anchilostomiasi, Ascariasi, Enterobiasi, Trichuriasi). Infezioni da nematodi tissutali (Filariasi). Testi consigliati SANTE TURA, Lezioni di Ematologia, Soc. Editrice Esculapio, Bologna, 1998. A. VICTOR HOFFBRAND, JOHN E. PETTIT, Color Atlas of Clinical Hematology, 2000, III ed. E. BEUTLER, M.A. LICHTMAN, B.S. COLLER, T.J. KIPPS, Williams Hematology, McGraw-Hill, VI ed. M. MORONI, R. ESPOSITO, F. DE LALLA, Malattie Infettive, Masson, 1988, V ed. G. CAROSI, G, F. CASTELLI, F. DI NOLA, Manuale di Malattie Infettive e Tropicali, Piccin, 1999. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol I-II, Piccin, VI ed., 1999. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Pathologic basis of disease, Saunders, 1999, VI ed. J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia, 1, 2a, 2b, Zanichelli, 1994, I ed. G. LANZA, Anatomia patologica sistematica, vol I-II, Piccin, ultima ed. Organizzazione del corso. Parte teorica Consiste in lezioni formali e in seminari applicativi. Parte pratica Consiste in un periodo di frequenza presso le degenze delle rispettive Cliniche con esercitazioni pratiche e con seminari clinici. Corso integrato di MALATTIE DEL RENE, DELLE VIE URINARIE E REUMATOLOGICHE (7 CFU – 92 ore) Coordinatore: Prof. B.Frea Settori scientifico-disciplinari: MED/14 Nefrologia (1.5 CFU), MED/24 Urologia (1.5 CFU), MED/08 Anatomia patologica (1.0 CFU), MED/16 Reumatologia (2.0 CFU), MED/09 Medicina interna (1.0 CFU) Docenti titolari: prof. S. De Vita, prof. aggr. G. Romano, prof.ssa C. Di Loreto, prof. B.Frea, prof. S. De Marchi Discipline: Reumatologia, Nefrologia, Anatomia patologica, Urologia, Allergologia Obiettivi formativi Urologia. Le malattie dell’apparato urinario e dell’apparato genitale maschile costituiscono un rilevante capitolo della patologia per ragioni epidemiologiche, cliniche (il carcinoma della prostata è uno dei quattro killer tumorali), sociali (l’invecchiamento della popolazione con le malattie che ne derivano), anche a carico dell’apparato urinario in modo diretto o come conseguenza di altre patologie, rendono indispensabile per il laureato in Medicina e Chirurgia la conoscenza delle problematiche urologiche. Il modulo si prefigge di fornire allo studente le basi teoriche, le strategie pratiche per lo studio del paziente urologico fornendo la conoscenza necessaria per guidare il paziente nell’iter diagnostico indispensabile Allergologia Le malattie allergiche costituiscono un problema sanitario rilevante che recenti studi epidemiologici e clinici dimostrano essere in continua crescita. Secondo le stime attuali le malattie allergiche coinvolgono almeno il 30% della popolazione. Ciò nonostante questa patologia trova al momento poco spazio nella didattica del corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia dove viene scarsamente trattata e per lo più frammentata nell’ambito dei diversi corsi specialistici riguardanti le malattie dell’apparato respiratorio, gastrointestinale e cutaneo. Il modulo di allergologia si prefigge di affrontare in modo organico ed unitario la patologia allergica o meglio il “paziente allergico” prendendo spunto dalla pratica clinica nella quale i disturbi delle alte (rinite) e delle basse vie respiratorie (asma) spesso coesistono con i sintomi gastrointestinali (allergia alimentare) e con le manifestazioni cutanee (orticaria-angioedema ed eczema). In questa realtà clinica un approccio globale al paziente non solo è utile per un corretto inquadramento diagnostico ma talora è addirittura indispensabile per l’ottimizzazione delle cure. Il modulo si prefigge di fornire allo studente le basi teoriche e le strategie pratiche per l’approccio al paziente allergico ed alle sue molteplici problematiche respiratorie, gastrointestinali e cutanee. Programma di insegnamento UROLOGIA Parte teorica Le grandi sindromi urologiche: anuria e ritenzione urinaria acuta e cronica, colica reno-ureterale e diagnosi differenziali, ematuria ed uretrorragia, i disturbi minzionali (difficoltà, frequenza, bruciori, imperiosità ed urgenza), febbre urosettica, incontinenza e fistole, le urgenze urologiche. Fisiopatologia della minzione: dal normale controllo neurologico alle alterazioni secondarie a lesioni anatomiche ed a malattie neurologiche centrali e periferiche (S. di Parkinson, sclerosi multipla, lesioni midollari, neuropatia diabetica, lesioni periferiche post-chirurgiche). Fisiopatologia dell’erezione e dell’eiaculazione: dalla fisiologia alle alterazioni secondarie alle varie cause organiche e psichiche. Malformazioni urogenitali. Infezioni dell’apparato uro-genitale (cistiti, uretriti, prostatiti acute croniche, epididimiti ed orchiti, pielonefriti, pionefrosi, pionefriti o ascesso renale, peri e paranefriti). Malattie della prostata: inquadramento di ipertrofia prostatica benigna, prostatite, carcinoma della prostata. Calcolosi urinaria. Masse scrotali e patologia acuta dello scroto. Incontinenza urinaria maschile e femminile. Oncologia urologia: rene, uretere, vescica, prostata, uretra, testicolo e pene. Parte pratica Nozioni sul cateterismo vescicole (tipi di catetere, metodo di posizionamento, indicazioni, gestione e complicanze). Nozioni sulle derivazioni urinarie interne ed esterne, sulla loro gestione e sulle complicanze. Nozioni sullo studio del paziente andrologico (deficit erettile, ipogonadismi primitivi e secondari, varicocele, malformazioni ed altre cause di infertilità). Nozioni di diagnostica urologica ecografica, urodinamica, neurofisiologica. Nozioni di endoscopia ed endourologia. - Skills professionalizzanti Assistere ad uno studio ecografico dell’apparato urinario (reni, vescica, prostata transrettele, perineale) femminile e perminzionali nel maschio e nella femmina. Assistere ad una indagine endoscopica dell’apparato urinario. Assistere ad un esame urodinamico. Assistere/eseguire un esame obiettivo esterno nefro-urologico. Assistere/eseguire una palpazione della prostata (simulatore). Assistere/eseguire una palpazione dello scroto e del tragitto inguinale. Posizionare un catetere vescicole nel maschio e nella femmina (simulatore). Preparazione e lettura del sedimento urinario. REUMATOLOGIA - Argomenti aggiuntivi esercitazioni. L’artrosi. Le osteoporosi. L’amiloidosi secondaria. L’algodistrofia. Il morbo di Paget osseo. Sarcoidosi muscolo-scheletrica - Skills ed attività professionalizzanti Artrocentesi ed analisi del liquido sinoviale. Infiltrazione articolare. Ecografia articolare. Capillaroscopia. Laboratorio nell’autoimmunità. Valutazione esami radiologici. Densitometria e metabolismo minerale. Inquadramento clinico del malato con connettivite o vasculite sistemica. ALLERGOLOGIA Gli argomenti clinici sono stati selezionati sulla base di criteri di prevalenza, urgenza, possibilità di intervento terapeutico, gravità ed esemplarità pedagogica della patologia. In ciascuno di essi, sulla base dell’esperienza clinica derivata dalla pratica quotidiana, sono stati identificati alcuni obiettivi di apprendimento ritenuti utili o indispensabili per la formazione del medico e che, pertanto, lo studente dovrà sforzarsi di acquisire. 1. La nomenclatura e le basi fisiopatologiche della reazione allergica Che cosa si intende per ipersensibilità, allergia ed atopia? Quali sono le differenze tra antigene, allergene ed aptene? Perché un individuo sviluppa una reazione allergica? Che cosa significa polarizzazione Th1/Th2? Che cosa si intende per reazione allergica immediata? E per reazione allergica ritardata? Quali sono le cellule ed i mediatori coinvolti in queste reazioni? Che cosa sono le citochine, le chemochine e le molecole di adesione? Quali sono gli effetti dell’istamina e dei leucotrieni? 2. L’approccio al paziente con rinite allergica Che cosa si intende per rinite? E per rinosinusite? Quali sono le più frequenti cause di rinite? Quali sono gli elementi clinici suggestivi della rinite allergica? Quali sono i principali allergeni responsabili? Quali sono le caratteristiche cliniche della rinite da ipersensibilità al dermatophagoides e quali quelle delle forme da derivati epidermici degli animali o da pollini? Quali sono le procedure per confermare la diagnosi? Come si cura la rinite allergica? Che cosa si deve conoscere per prescrivere un corretto trattamento con anti-istaminici, steroidi e antagonisti dei leucotrieni? Quali sono le principali misure di profilassi antiacaro? 3. L’approccio al paziente con malattia allergica dell’occhio Quali sono i sintomi che fanno sospettare una malattia allergica dell’occhio? Quali sono le patologie allergiche che colpiscono l’occhio? Oculorinite da allergeni ambientali (pollini e derivati epidermici degli animali), blefarocongiuntivite allergica da contatto (cosmetici e colliri), cheratocongiuntivite vernale e cheratocongiuntivite atopica: quali sono le caratteristiche cliniche e come si curano? 4. L’approccio al paziente con asma bronchiale Che cos’è l’asma bronchiale e quali sono le sue basi fisiopatologiche? Che cosa si intende per iperreattività bronchiale aspecifica e quali sono i sintomi che ne suggeriscono la presenza? Qual’è il quadro clinico dell’attacco acuto di asma bronchiale? Qual’è il ruolo delle prove di funzionalità respiratoria nella diagnosi di asma bronchiale? Qual’è il significato clinico del test di provocazione bronchiale e di quello di broncoreversibilità? Quali sono i criteri clinici sui quali si basa la classificazione di gravità dell’asma? La terapia dell’attacco acuto e la terapia di fondo dell’asma: quali farmaci ed a quali dosaggi? 5. L’approccio al paziente con allergia/intolleranza alimentare Che cosa si intende per allergia alimentare? E per intolleranza alimentare? Quali sono le basi fisiopatologiche delle due entità cliniche? Quali sono i sintomi delle allergie alimentari IgE-mediate? … e quali quelle delle allergie non-IgE-mediate? Quali sono gli elementi clinici utili per la diagnosi differenziale? Che cos’è la sindrome orale allergica? La soia ed il problema degli allergeni “nascosti”. Le allergie alimentari non-IgE mediata da nickel e quelle da sulfiti. Come correggere la dieta in caso di allergia alimentare. Quali sono le basi fisiopatologiche e qual’è il quadro clinico dell’intolleranza al lattosio? Il breath test ed il test di tolleranza con il lattosio: modalità di esecuzione ed interpretazione dei risultati. Qual’è il contenuto in lattosio del latte e dei principali prodotti caseari? Come correggere la dieta in caso di intolleranza al lattosio? 6. L’approccio al paziente con malattia allergica della cute: orticaria-angioedema ed eczema Che cosa si intende per orticaria? E per angioedema? Quali sono le cause allergiche più frequenti? Qual’e il quadro clinico? … e quali sono gli elementi clinici utili per la diagnosi differenziale con l’orticaria-angioedema di natura non allergica? La terapia con anti-istaminici e corticosteroidi: quale posologia e che durata? Che cos’è l’eczema? … e qual è la differenza tra dermatite atopica e dermatite da contatto? Come si manifestano clinicamente queste due entità cliniche? Quali sono le cause e quali gli elementi clinici utili per la diagnosi differenziale. Il trattamento del paziente con eczema: la detersione e l’idratazione della pelle, la terapia farmacologica: corticosteroidi, antiistaminici ed altri trattamenti (tacrolimus e ciclosporina), la dieta. 7. L’approccio al paziente con reazioni anafilattiche/anafilattoidi sistemiche Che cosa si intende per reazione anafilattica? E per reazione anafilattoide? Quali sono le basi fisiopatologiche delle due entità cliniche? Quali sono le cause più frequenti? Qual’e il quadro clinico? … e quali sono gli elementi clinici utili per la diagnosi differenziale? Che cosa si intende per anafilassi bifasica? … e per anafilassi protratta? Quali sono le priorità terapeutiche? Come usare adrenalina, corticosteroidi ed anti-istaminici, fluidi e glucagone? NEFROLOGIA Il significato fisiopatologico e diagnostico dei principali parametri di funzionalità renale: la semeiotica glomerulare e tubulare. Il rene nella regolazione del bilancio idrosalino, della pressione arteriosa, del metabolismo fosfocalcico, dell’equilibrio acido base. Classificazione fisiopatologica delle principali malattie renali: nefropatie glomerulari primitive ed associate a malattie sistemiche, nefropatie tubulointerstiziali primitive ed associate a malattie sistemiche e nefropatie vascolari. Le infezioni delle vie urinarie. Le principali malattie renali ereditarie. Insufficienza renale acuta e cronica: semeiotica, fisiopatologia, diagnosi e trattamento. Le modificazioni fisiologiche della funzione renale in gravidanza. Le alterazioni della funzione renale nella gravidanza complicata. Gli effetti della gravidanza sulla funzione renale in pazienti affette preesistente malattia renale o portatrici di trapianto renale. - Argomenti aggiuntivi Acidosi ed alcalosi metabolica. L’uso dei diuretici nelle sindromi edemigene e nell’insufficienza renale cronica. Terapia degli squilibri idro-elettrolitici. - Skills professionalizzanti 1) Saper allestire un campione urinario per esame chimico-fisico e del sedimento. 2) Saper dare un appropriato significato alle informazioni derivanti dall’esame chimico-fisico delle urine. 3) Saper distinguere, in base alle caratteristiche morfologiche, i differenti elementi (cellulari e non) che possono essere repertati in un sedimento urinario. 4) Saper allestire un campione per urinocultura. 5) Saper eseguire una raccolta delle urine delle 24 ore e saper distinguere i casi di raccolta urinaria inappropriata. 6) Saper eseguire il calcolo della filtrazione glomerulare attraverso l’allestimento di una clearance della creatinina endogena. 7) Saper dare un appropriato significato clinico agli elementi costitutivi di un referto di Emogas Arterioso o Venoso. 8) Assistere ad una procedura di dialisi. 9) Assistere ad una procedura di biopsia renale. ANATOMIA PATOLOGICA Le vasculiti sistemiche: quadri anatomopatologici. Patologia dell’apparato urinario. Rene Glomerulonefriti, classificazione, quadri morfologici, ruolo della biopsia renale. Disturbi di circolo del rene: inquadramento, eziopatogenesi e quadri morfologici. Nefriti interstiziali: eziopatogenesi, complicanze, quadri morfologici. Tubulopatie: generalità e principali quadri morfologici. Le nefropatie tossiche e da farmaci. Malattie metaboliche nel rene: amiloidosi, mieloma, diabete, calcolosi renale, gotta. Vescica e vie urinarie Flogosi acute e croniche delle vie urinarie e della vescica. Patologia ostruttiva delle vie urinarie e della vescica, urolitiasi. Neoplasie delle vie urinarie e della vescica. Patologia dell’apparato genitale maschile. Prostata Prostatiti acute e croniche; iperplasia nodulare; carcinoma della prostata. Testi consigliati L. SIMON, Reumatologia, Masson. D.P. STITES, Basic and Clinical Immunology, Lange. HARRISON, Principi di Medicina Interna, McGraw-Hill. J.H. KLIPPEL, P.A. DIEPPE, Rheumatology, Mosby. E.A. TANAGHO, J.W. MCANINCH, Smith’s General Urology, Appleton & Lange Publishers, Piccin, 2003, XVI ed. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol. I e II, Piccin, 1997. J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia 1 - I Principi; Patologia 2a e 2b - Patologia Sistematica, Zanichelli Bologna, 1996. G. LANZA, Anatomia Patologica Sistematica, vol. I e II, Piccin, II ed. N. WOOLF, Anatomia Patologica, EdiSES, 2001. E. RUBIN, J.L. FARBER, Patologia Sistematica e Generale, vol. I e II, McGraw-Hill, 1991. J.C.E. UNDERWOOD, General and systematic pathology, Churchill Livingstone II, 1996. V.E. ANDREUCCI, Nefrologia per il medico e lo studente, Liviana. Allergologia E. ERRIGO, Malattie allergiche, Lombardo Editore, Roma, 1999, III ed. C. ZANUSSI, Trattato Italiano di Allergologia, Selecta Medica, Pavia, 2002, I ed. Al termine del corso verrà fornita una dispensa relativa alle lezioni ed alle esercitazioni effettuate unitamente ad altro materiale didattico di approfondimento per chi vuol saperne di più! Organizzazione del corso. Allergologia Il modulo si articola in lezioni frontali ed esercitazioni. Le lezioni frontali affrontano nel modo didattico classico la più comuni patologie allergiche. Nel corso delle esercitazioni viene simulato l’approccio clinico-pratico alle varie tipologie di pazienti che afferiscono all’ambulatorio allergologico. Corso integrato di MALATTIE NEOPLASTICHE (5 CFU – 70 ore) Coordinatore: prof. A. Piga Settori scientifico-disciplinari: MED/06 Oncologia medica (3.0 CFU), MED/36 Radioterapia (0.5 CFU), MED/03 Genetica medica (1.0 CFU), MED/18 Chirurgia generale (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. A. Piga, prof.ssa C. Zuiani, prof. G. Damante, prof. A. Uzzau Discipline: Oncologia medica, Radioterapia, Genetica medica, Chirurgia oncologica Obiettivi formativi I diversi obiettivi didattici (cognitivi = CO, gestuali = GE, relazionali = RE) vengono perseguiti utilizzando metodi didattici diversi: - lezioni (L) ed autoapprendimento (A) CO; - insegnamento tutoriale (T) in aula / ambulatorio / corsia GE, RE. Una lista degli obiettivi gestuali specifici viene consegnata allo studente quando inizia la frequenza in reparto. Al termine del corso integrato di Oncologia clinica, lo studente dovrà essere in grado di: CO A/L - elencare i tumori più frequenti nell’uomo e nella donna; CO A/L - indicare per quali neoplasie è dimostrata una relazione tra stile di vita ed insorgenza; CO A/L - descrivere le modalità, i tempi, l’utilità ed i risultati attesi dello screening nelle seguenti neoplasie, anche in funzione del rischio individuale: polmone, mammella, cervice uterina, colon-retto, prostata; CO A/L - elencare le fasi della malattia neoplastica, spiegare il significato dei vari interventi terapeutici ed indicarne gli obiettivi in funzione della fase stessa; CO A/L - definire il grado di curabilità delle principali neoplasie, ed indicare il corretto orientamento diagnostico e terapeutico; CO/GE T/A - indicare le caratteristiche dei segni che possono suggerire la presenza di neoplasia ai fini della diagnosi precoce: noduli mammari, prostatici, polmonari, linfoadenomegalie, masse, lesioni cutanee pigmentate; CO L/A - indicare le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neuro; GE T - insegnare alla paziente la corretta modalità di esecuzione dell’autopalpazione del seno; GE T - descrivere le caratteristiche di un nodulo mammario di circa 2 cm e descrivere le caratteristiche della cute e del capezzolo mammari sede di possibili lesioni neoplastiche; GE T - identificare masse addominali, linfonodi superficiali aumentati di volume, noduli e lesioni sospette del retto e della prostata e descriverne le caratteristiche; CO L/A/T - programmare il corretto iter diagnostico laboratoristico-strumentale in presenza di sospetta neoplasia del: polmone, mammella, colon-retto, prostata, ovaio, melanoma, linfoma; CO L - descrivere il significato clinico dei principali marcatori tumorali (CEA, CA 19.9, CA 15.3, CA125, alfa-fetoproteina, betaHCG, NSE, CYFRA), l’importanza del loro livello plasmatico e della loro cinetica plasmatica; CO L - descrivere i marcatori tumorali di uso comune in funzione della loro sensibilità e specificità nelle neoplasie del polmone, mammella, colon-retto, prostata, ovaio, testicolo, melanomi e linfomi; CO/GE T - descrivere gli elementi utili e necessari per la definizione dello stadio dall’esame della cartella clinica di un paziente affetto da una neoplasia del polmone, mammella, colon-retto, prostata, ovaio, testicolo, melanomi e linfomi; CO L/A - descrivere ed interpretare le caratteristiche di storia naturale per le stesse neoplasie, in funzione dello stadio, indicando per ciascuna di esse i principali fattori prognostici ed il pattern metastatico; CO L - indicare il tipo di trattamento proponibile (chirurgico, medico, radiante), in funzione della storia naturale, dei fattori prognostici e dello stadio delle stesse neoplasie; CO L - definire i criteri che guidano la scelta delle diverse terapie mediche (chemioterapia, ormonoterapia, immunoterapia); CO L - descrivere i principi e le finalità della radioterapia antineoplastica; CO A - elencare le varie classi di chemioterapici antineoplastici, i vari tipi di ormonoterapia identificandone i principali meccanismi d’azione e di resistenza; CO L - descrivere lo spettro di tossicità dei principali farmaci antineoplastici e della radioterapia in funzione del tempo di comparsa dopo il trattamento stesso; CO/GE L/T - elencare le principali complicanze delle neoplasie indicando le possibilità terapeutiche ed indicando l’eventuale urgenza dell’intervento necessario; RE T - comunicare al paziente ed ai familiari la diagnosi di neoplasia adeguando la comunicazione in funzione delle caratteristiche del paziente e della prognosi della malattia; RE T - spiegare al paziente l’iter diagnostico ed il programma terapeutico ottenendone il consenso; CO L/T - definire le situazioni in cui non è più consigliabile una terapia antineoplastica specifica ed è invece indicata terapia di supporto. Programma di insegnamento I riflessi clinici delle biologia dei tumori: cinetica dei tumori (caratteristiche di crescita, indice di marcatura, morte cellulare); tendenza a metastatizzare e sedi preferenziali delle metastasi; cloni resistenti. Applicazioni cliniche della biologia molecolare: oncogeni e geni oncosoppressori, tumori ereditari; possibili applicazioni terapeutiche. Epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza). Fattori di rischio, stili di vita e tumori. Screening: caratteristiche e applicazioni in oncologia. Prevenzione e chemioprevenzione in oncologia. Le fasi della malattia neoplastica. Storia naturale delle neoplasie. Fattori prognostici. Sistemi di stadiazione. Obiettivi della terapia e valutazione della risposta (sopravvivenza, risposta, palliazione, qualità della vita). Obiettivi e modalità del “follow-up”. Marcatori tumorali. Metodologia clinica in oncologia. Trattamenti disponibili in oncologia e loro indicazione in rapporto alle caratteristiche di storia naturale del tumore, allo stadio, ai fattori prognostici, alle caratteristiche del paziente. Terapia adiuvante, neoadiuvante, della malattia avanzata. Principi di chemioterapia. Farmacoresistenza. Meccanismo di azione delle principali classi dei farmaci antitumorali. Terapia ciclica; polichemioterapia. Ormonoterapia in oncologia (meccanismo di azione, indicazioni). Studi clinici in oncologia. Terapia radiante: sorgenti, meccanismo di azione, principali indicazioni ed effetti collaterali. Elementi di dosimetria clinica. Aspetti generali e principali indicazioni alla radioterapia metabolica. Inquadramento generale del paziente oncologico in chirurgia. Interventi curativi, potenzialmente curativi e palliativi. Complicanze più frequenti degli interventi chirurgici per neoplasia. Terapia di supporto in oncologia: terapia antidolorifica, terapia delle complicanze. Nutrizione parenterale. Urgenze in oncologia. Tumori polmonari: storia naturale, prognosi, terapia. Carcinoma mammario: storia naturale, prognosi, terapia. Tumori dell’apparato gastroenterico: storia naturale, prognosi, terapia. Tumori della prostata: storia naturale, prognosi, terapia. Tumori dell’ovaio: storia naturale, prognosi, terapia. Terapia ad alte dosi. Terapie innovative in oncologia. Problemi psicologici del paziente e della famiglia. La qualità della vita in oncologia. Comunicazione in oncologia. Terapie di efficacia non provata. Testo consigliato Harrison’s Principles of Internal Medicine, McGraw-Hill, XV ed. Corso di DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (5 CFU – 70 ore) Coordinatore: prof. M. Bazzocchi Settori scientifico-disciplinari: MED/36 Diagnostica per immagini (5.0 CFU) Docenti titolari: prof. M. Bazzocchi, prof.ssa C. Zuiani Discipline: Diagnostica per immagini Obiettivi formativi Finalità generali del corso Le finalità del corso consistono nel presentare allo studente il ventaglio delle possibilità offerte dalla diagnostica per immagini, facendogli conoscere le possibilità ed i limiti delle tecniche e delle metodiche, nonché i rischi connessi al loro impiego, al fine di enucleare le indicazioni nel rispetto del rapporto rischio/beneficio. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Lo studente deve avere cognizioni di Anatomia, Fisiologia, Fisica, Patologia generale, nonché Oncologia per meglio comprendere le indicazioni metodologiche delle principali patologie dell’apparato gastroenterico, respiratorio, urinario ed endocrino. Obiettivi. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di conoscere le indicazioni all’impiego delle tecniche e delle metodiche della D.P.I., conscio delle possibilità e dei limiti, nonché dei rischi connessi. Lo studente deve essere in grado, nel rispetto del rapporto rischio-beneficio, di informare il paziente del miglior iter diagnostico da percorrere nelle diverse sindromi morbose, di comprendere il significato del referto radiologico e delle sue implicazioni, spiegandone il contenuto al paziente, consigliandolo per eventuali ulteriori accertamenti o indirizzandolo verso la scelta terapeutica più idonea. Lo studente deve inoltrre comprendere gli elementi basilari di Anatomia radiologica clinica. Programma di insegnamento DIAGNOSTICA PER IMMAGINI La diagnostica per immagini: definizione, storia, e prospettive future. Le radiazioni ionizzanti. Formazione dell’immagine radiografica. Tecniche radiologiche fondamentali: intensificatore di brillanza. La tomografia. Angiografia digitale. Tomografia Assiale Computerizzata: principi ed indicazioni. Radiologia digitale. Contrasto naturale e contrasto artificiale. I mezzi di contrasto. Vie di somministrazione dei mezzi di contrasto. Caratteristiche chimiche e farmacologiche dei mezzi di contrasto. Indicazioni all’impiego dei mezzi di contrasto. Effetti collaterali e reazioni avverse ai mezzi di contrasto. Ecografia ed ecoDoppler: principi fisici e principali campi di applicazione. Risonanza Magnetica: principi fisici. Risonanza Magnetica: principali indicazioni. Iter diagnostici delle principali patologie (capo, collo, torace, mammella, cardiovascolare, addome, apparato muscoloscheletrico, apparato urogenitale). Principi di radiochimica e radiofarmaceutica. Natura e caratteristiche dei radioisotopi. Formazione dell’immagine scintigrafica. Tecniche mediconucleari. Il reperto radiologico scritto e le copie di immagini: come interpretarli. Principi ed indicazioni della radiologia interventistica. Indicazioni alla radiologia interventistica (malattie del capo e del collo, dell’apparato respiratorio, mammella, urogenitale, malattie sistemiche, malattie muscolo-scheletriche). Dosi massime ammissibili. Radioprotezione del paziente e degli operatori professionalmente esposti. Aspetti legali della radioprotezione. Testi consigliati G. CITTADINI, Manuale di diagnostica per immagini e radioterapia, E.C.I.G. A. CHIESA, R. MAROLDI, L. OLIVETTI, Diagnostica per immagini in medicina clinica, C.G. Edizioni Medico Scientifiche. G. JULIANI, Radiologia medica, Minerva Medica. STUART, Radiologia medica, Piccin. G. SIMONETTI, Radiologia clinica, Idelson-Gnocchi. A. CARDINALE, Radiologia Clinica, Gnocchi. PASSARIELLO, SIMONETTI, Compendio di Radiologia, Idelson-Gnocchi. Parte delle lezioni è disponibile sul sito internet www.radiologiadonna.it. I file possono essere scaricati mediante una password fornita allo studente durante le lezioni. Modalità d’esame Gli esami si svolgeranno con una prova scritta ed una orale. Le domande verteranno esclusivamente sugli argomenti trattati durante il corso. Organizzazione del corso. Parte teorica Si espleterà attraverso lezioni frontali e seminari per un totale di 70 ore, sul programma del corso. Parte pratica Esercitazioni pratiche durante il tirocinio (20 ore), a piccoli gruppi nelle sale di Diagnostica, nonché al negativoscopio, dove vengono illustrati gli aspetti relativi alle principali indagini e le nozioni più elementari di Anatomia radiologica clinica. La parte esercitativa si avvale anche di tecniche di autoapprendimento. V ANNO Corso di ANATOMIA PATOLOGICA (7 CFU – 98 ore) Coordinatore: prof. C. A. Beltrami Settori scientifico-disciplinari: MED/08 Anatomia patologica Docenti titolari: prof. C.A. Beltrami Discipline: Anatomia ed istologia patologica, Istochimica e immunoistochimica patologica Programma d’esame ANATOMIA PATOLOGICA Patologia dell’apparato respiratorio Naso, seni paranasali, rinofaringe. Flogosi. Neoplasie benigne e maligne. Polmone. Malattia ostruttiva cronica polmonare (bronchite cronica, enfisema, bronchiolite cronica, bronchiectasie). Malattie interstiziali polmonari e fibrosi polmonari. Pneumoconiosi. Neoplasie polmonari: classificazione e quadri anatomo-clinici. Pleura. Pneumotorace. Versamenti pleurici. Flogosi acute e croniche. Neoplasie. Patologia dell’apparato cardiovascolare Cuore. Miocarditi. Endocarditi. Cardiomiopatie primitive e secondarie. Fisiopatologia delle malattie cardiache: stenosi ed insufficienza valvolare aortica, polmonare, mitralica e tricuspidale; cardiopatia ipertensiva, cuore polmonare, insufficienza cardiaca sinistra, insufficienza cardiaca destra. Scompenso cardiaco: quadri anatomo-clinici. Trapianto cardiaco. Pericardio. Versamenti pericardici. Flogosi acute e croniche. Patologia dell’apparato gastroenterico e del pancreas Ghiandole salivari. Sialoadeniti acute e croniche. Neoplasie benigne e maligne. Stomaco e duodeno. Gastriti acute e croniche. Ulcera peptica. Intestino. Sindromi da malassorbimento. Patologia vascolare. Enterocoliti infettive e non infettive, morbo di Crohn, colite ulcerosa. Malattia diverticolare. Appendice. Appendiciti. Mucocele dell’appendice. Peritoneo. Versamenti peritoneali. Flogosi acute e croniche. Cisti. Neoplasie benigne e maligne. Pancreas. Mucoviscidosi. Pancreatiti acute e croniche. Patologia del fegato e vie biliari Fegato. Patologia vascolare del fegato. Ipertensione portale. Ittero. Epatiti infettive virali e non virali. Epatiti croniche. Danno epatico da alcool, da farmaci e da tossici. Cirrosi: classificazione e quadri anatomo-clinici. Iperplasia nodulare focale e diffusa. Neoplasie benigne e maligne. Colecisti. Colelitiasi. Colecistiti acute e croniche. Neoplasie benigne e maligne della colecisti, delle vie biliari e della regione ampollare. Patologia dell’apparato urinario Anomalie congenite principali del rene: displasia renale e rene cistico. Trapianto renale. Neoplasie del rene: carcinoma del rene, tumore di Wilms, tumori mesenchimali. Patologia dell’apparato genitale maschile Testicolo. Orchiepididimiti acute e croniche. Lesioni vascolari. Sterilità. Cisti ed idrocele. Neoplasie del testicolo e dell’epididimo. Pene. Fimosi. Infiammazioni. Condilomi. Lesioni preneoplastiche e neoplastiche. Patologia dell’apparato genitale femminile Vulva. Flogosi. Lesioni displastiche. Neoplasie. Vagina. Flogosi. Lesioni displastiche. Neoplasie. Cervice uterina. Flogosi. Polipi cervicali. Condilomi. Lesioni displastiche. Neoplasie. Diagnosi citologica delle lesioni della cervice uterina. Endometrio. Alterazioni funzionali. Flogosi ed infezioni dell’endometrio. Polipi endometriali ed iperplasia dell’endometrio. Neoplasie dell’endometrio. Miometrio. Patologie del miometrio. Tuba. Flogosi. Neoplasie. Ovaio. Cisti e malattia policistica. Neoplasie. Placenta. Generalità sulle patologie della placenta. Patologia della mammella Malattia fibrocistica. Tumori benigni e neoplasie maligne. La ginecomastia e il carcinoma della mammella maschile. Patologia dell’apparato emolinfopoietico Tessuto linfatico. Linfoadeniti acute e croniche. Il linfoma di Hodgkin, i linfomi non Hodgkin, i linfomi extranodali. Milza. Quadri morfologici e diagnosi differenziale delle splenomegalie. Timo. Neoplasie. Patologia del sistema nervoso centrale Malattie vascolari del S.N.C.: aterosclerosi cerebrale, encefalopatia ischemica, infarto cerebrale, emorragie cerebrali. Edema cerebrale. Idrocefalo. Meningiti ed encefalaliti virali, batteriche e fungine e protozoarie. Encefalopatie spongiforme. Malattie degenerative: m. di Parkinson, corea di Huntington, malattia di Alzheimer. Malattie demielinizzanti: sclerosi multipla. Neoplasie cerebrali: classificazione e quadri anatomo-clinici. Patologia del sistema endocrino Principali quadri di iper ed ipofunzione di ogni ghiandola endocrina. Ipofisi. Neoplasie. Tiroide. Iperplasia. Tiroiditi. Neoplasie. Paratiroide. Iperplasia. Neoplasie. Surrene. Flogosi. Adenomi e carcinomi della corticale e della midollare. Patologia dell’apparato locomotore Ossa. Osteomieliti. Malattie metaboliche. Articolazioni. Artriti infettive. Malattie infiammatorie croniche delle articolazioni. Neoplasie. Muscolo. Malattie neurogene. Miopatie. Tumori del sistema nervoso periferico. Tessuti molli. Generalità. Lesioni proliferative pseudosarcomatose. Neoplasie. Patologia del mediastino e retroperitoneo Inquadramento e classificazione. Patologia del trapianto d’organo Testi consigliati R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins Le basi patologiche delle malattie, vol. I e II, Piccin, ultima ed. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins Pathologic basis of disease, Saunders, ultima ed. J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia 1, 2a, 2b, Zanichelli, 1994, I ed. G. LANZA, Anatomia Patologica sistematica, vol. I e II, Piccin, ultima ed. Modalità d’esame Gli esami si svolgono durante le regolari sessioni e consistono in una prova pratica di Anatomia Patologica macroscopica e in una prova orale. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni e seminari monotematici. Parte pratica Esercitazioni di Anatomia Patologica macroscopica in corso di riscontri diagnostici. Discussione anatomo-clinica di casi clinici selezionati. Esercitazioni di Anatomia Patologica microscopica. Corso di FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA (5 CFU – 75 ore) Coordinatore: prof. M. Furlanut Settori scientifico-disciplinari: BIO/14 Farmacologia Docenti titolari: prof. M. Furlanut, prof. M. Baraldo Discipline: Farmacologia Clinica, Farmacologia II, Tossicologia, Neuropsicofarmacologia Obiettivi formativi Finalità generali del corso Lo studente deve: dimostrare di possedere gli elementi fondamentali indispensabili per un uso razionale dei farmaci: massima efficacia, minima tossicità, costi economici accettabili. Obiettivi. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di saper descrivere e scegliere correttamente un farmaco o un’associazione di farmaci. Per ciascun farmaco o classe di farmaci bisogna conoscere: a) farmacocinetica; b) farmacodinamica; c) tossicità; d) indicazioni terapeutiche e modalità di impiego (vie di somministrazione). Dei farmaci asteriscati (*) bisogna conoscere anche la posologia giornaliera e suo frazionamento. Bisogna dar prova di saper stilare le ricette dei seguenti farmaci di comune impiego: fenobarbitale, fenitoina, diazepam, lorazepam, imipramina, cloropromazina, morfina, aspirina, paracetamolo, indometacina, allopurinolo, digossina, alfametildopa, clortalidone, captoprile, chinidina, verapamile, colestiramina, codeina, prednisone, betametasone, teofillina, ranitidina, amoxicillina, cefalotina, ceflacor, ceftriaxone, claritromicina, doxiciclina, gentamicina. Bisogna dar prova di conoscere le basi farmacologico-cliniche delle seguenti condizioni patologiche: - Malattie neuropsichiatriche: epilessia, parkinson, insonnia, ansia, depressione, emicrania; - Malattie osteoarticolari: artrosi, artrite reumatoide, gotta, osteoporosi; - Malattie cardiovascolari: scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, angina pectoris, dislipidemie; - Malattie endocrine: diabete; - Malattie respiratorie: asma, infezioni delle vie aeree superiori, polmoniti comunitarie; - Malattie dell’apparato gastroenterico: coliche addominali, ulcera peptica; - Malattie dell’apparato urinario: coliche renali, infezioni delle vie urinarie; - Malattie oculari: congiuntiviti batteriche; - Malattie otoiatriche: infezioni delle vie aeree superiori, chinetosi; - Malattie dermatologiche: micosi, psoriasi, acne. Bisogna altresì conoscere i lineamenti fondamentali di Farmacologia Clinica concernenti: a) la gravidanza; b) la neonatologia; c) la pediatria; d) l’età geriatrica. Programma di insegnamento FARMACOLOGIA Principi di Farmacologia Clinica La variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Criteri di scelta del farmaco e della dose. Principi di Farmacologia Clinica in gravidanza, nel neonato, nel bambino e nell’anziano. Sistema nervoso centrale - Sedativi ipnotici Non barbiturici: cloralio idrato. Barbiturici: a lunga durata d’azione (fenobarbitale); a breve durata d’azione: esobarbitale, pentobarbitale; ad ultrabreve durata d’azione: metoesitale, tiopentale. Alcooli: metilico, etilico, isopropilico, glicolo etilenico, glicerina. Antiepilettici: fenobarbitale *, primidone, fenitoina*, carbamazepina*, dipropilacetato*, etosuccimide*, acetazolamide, diazepam, clonazepam, (ACTH), vigabatrin*, gabapentina, lamotrigina*, felbamato, tiagabina, topiramato. - Psicofarmarmaci - Neurolettici Fenotiazine: cloropromazina*; tioridazina, flufenazina, trifluoperazina. Butirrofenoni: aloperidolo*, deidrobenzperidolo,benperidolo, penfluridolo. Tioxanteni: clorprotixene, tiotixene. - Ansiolitici Antistaminici Benzodiazepine: clordesmetildiazepam, diazepam*, clorazepato, flurazepam, clonazepam, lorazepam*, oxazepam, alprazolam, triazolam. - Antidepressivi Antimao: deprenil, meclobemide. Triciclici: imipramina*, desipramina, amitriptilina*, nortriptilina, clomipramina. Altri: mianserina, paroxetina, fluoxetina*, sertralina, trazodone. - Antimaniacali: litio*. - Psicostimolanti: amfetamine, metilfenidato, pemolina, caffeina. - Psicodislettici: LSD, triptaminergici, mescalina, cocaina, anticolinergici, fenciclidina, canapa. - Tossicodipendenze (comprese quelle da alcool e tabagismo). - Istamina e antistaminici Anti H1: difenidramina, clorfeniramina*, prometazina, astemizolo, cetirizina*. Anti H2: cimetidina, ranitidina*. Prostaglandine: misoprostol. Antiserotoninici: metisergide, pizotifene, ciproeptadina, sumatriptan, ondansetron, granisetron. - Anestetici generali: protossido d’azoto, alotano, enfluorano, metossifluorano, isofluorano, tiopentale, meteositale, propofol, ketamina; neuroleptoanalgesia. - Anestetici locali: procaina, lidocaina, mepivacaina, etidocaina. - Bloccanti neuromuscolari: succinilcolina, tubocurarina, pancuronio, vecuronio, atracurio, fazadinio. - Miorilassanti centrali: carisoprodolo, diazepam, baclofene, (dantrolene). Analgesici Narcotici: morfina*, codeina, eroina, fentanile, alfentanile, surfentanile, metadone*, meperidina, ketamina, pentazocina, buprenorfina. Antagonisti: nalorfina, naloxone*, naltrexone. Non narcotici (FANS): aspirina*, metamizolo, indometacina*, sulindac, diclofenac, ac. mefanamico, ibuprofen, naproxene*, ketoprofene* piroxicam, paracetamolo*, celecoxib, rofecoxib. - Antireumatici: sali d’oro, clorochina, penicillamina. - Antiemicranici: ergotamina*, pizotifene, metisergide, sumatriptan. - Anticolinesterasici: neostigmina*, piridostigmina, edrofonio. - Anticolinergici: atropina*, scopolamina*, orfenadrina*, triesifenidile, biperiden, pirenzepina, ipratropio bromuro. - Antiparkinsoniani (vedi anticolinergici): Levodopa*, inibitori dopadecarbossilasi, inibitori delle COMT, amantadina, bromocriptina. - Simpaticomimetici: adrenalina* e noradrenalina, dopamina, isoprenalina, metossamina, fenilefrina, nafazolina, efedrina, destromfetamina, dietilpropione, fenfluramina, dexfenfluramina. - Simpaticolitici: Alfa-bloccanti: ergotamina, ergometrina, fentolamina, fenossibenzamina; Beta-bloccanti: propranololo*, pindololo, metropololo, acebutololo, atenololo; Alfa-beta-bloccanti: labetalolo, celiprololo. - Ganglioplegici: trimetafano. Cardiovascolare Inotropi: digossina*, digitossina*, amrinone, milrinone, dopamina, dobutamina. Antipertensivi: diuretici tiazidici, alfa-bloccanti, beta-bloccanti, guanetidina, clonidina*, metildopa*, idralazina, minossidile, diazossido, prazosina*, nitroprussiato, captoprile*, enalaprile*, losartan, verapamile*, diltiazem. Antianginosi: trinitrina*, isosorbide* mono e dinitrato, beta-bloccanti, verapamile, amiodarone. Antiaritmici: chinidina*, disopiramide, propafenone, fenitoina, lidocaina, mexiletina, beta-bloccanti, amiodarone, verapamile*, diltiazem. Diuretici: mannitolo, glicerolo, acetazolamide, spironolattone, triamterene, idroclorotiazide*, clortalidone*, acido etacrinico, furosemide*. Antitrombotici: aspirina*, sulfinpirazone, ticlopidina*, eparina, warfarina, streptokinasi, urokinasi, alteplasi. Procoagulanti: vitamina K, acido e-aminocaproico, acido tranexamico. Ipolipemizzanti: colestiramina*, acido nicotinico, bezafibrato, gemfibrozil, sinvastatina*, pravastatina*. Prostaglandine: alprostadil, epoprostenolo, iloprost. Apparato respiratorio Analettici: nichetamide, pentametilentetrazolo, prectamide, caffeina, teofillina. Antiasmatici: teofillina*, sodiocromoglicato, chetotifene, ipratropio bromuro, adrenalina*, salbutamolo*, clenbuterolo, salmeterolo, corticosteroidi. Antitosse: codeina*, diidrocodeina, destrometorfano, benzonatato, acetilcisteina. Endocrinofarmacologia Insulina*, tolbutamide, glibenclamide, metformina, ACHT, idrocortisone*, prednisone*, prednisolone, triamcinolone, betametasone*, aldosterone, desossicorticosterone, fludrocortisone, o‚, p‚, DDD, amfenone, vasopressina, ossitocina, tiroxina, triiodotironina*, ioduro di potassio, carbimazolo, metimazolo*, estradiolo, etinilestradiolo, stilbestrolo, testosterone, metiltestosterone, nandrolone, idrossiprogesterone, medrossi-progesterone, ciproterone, clomifene, tamoxifene. Apparato gastroenterico Emetici: apomorfina, ipecacuana. Antiemetici: cloropromazina*, domperidone*, metoclopramide*, scopolamina*, ondansentron, granisetron. Antiulcera: idrossido di alluminio, ossido ed idrossido di magnesio, bismuto colloidale, pirenzepina, sucralfato, cimetidina*, ranitidina, omeprazolo, misoprostol. Purganti: solfato di sodio, solfato di magnesio, lattulosio, fibre vegetali, olio di vasellina, bisacodile, picosolfato di sodio. Antidiarroici: caolino, carbone vegetale, difenossilato, loperamide. Enzimi digestivi, acidi biliari (chenodesossicolico, ursodeossicolico). Farmaci contro malattie metaboliche Antigottosi: colchicina*, allopurinolo*, sulfinpirazone. Ricambio del calcio: Vitamina D e metaboliti attivi, calcitonina, bifosfonati, mitramicina, tiazidi, furosemide, resine a scambio ionico. Farmaci antianemici: ferro, cobalamine, acido folico, eritropoietina. Farmacologia oculare (cenni) Generalità di cinetica oculare dei farmaci; farmaci miotici, midriatici, cicloplegici. Farmacologia dermatologica e venerea (cenni) Cinetica dei farmaci e tossicità a livello cutaneo. Intossicazioni acute Misure generali: antidoti; diuresi forzata alcalina; diuresi forzata acida; emodialisi; dare prova di conoscere le intossicazioni acute delle principali classi di farmaci: barbiturici, alcooli, psicofarmaci, oppiacei, FANS, paracetamolo, colinergici, anticolinergici, simpaticomimetici, ferro, arsenicali. Stricnina. Chemioterapia Antibatterica. Generalità: classificazione dei farmaci antibatterici, criteri per la scelta e l’uso dell’antibatterico, resistenza batterica, associazioni antibatteriche, mascheramento infezioni, superinfezioni, disvitaminosi, malassorbimento, profilassi delle infezioni batteriche. Sulfamidici: sulfametossazolo*, sulfadoxina, sulfisoxazolo. Trimetoprim*. Penicilline: penicillina G*, fenossimetilpenicillina*, benzatinpenicillina*, ampicillina*, amoxicillina*, carbenicillina, indanilcarbenicillina, meticillina, dicloxacillina, piperacillina, aztreonam, imipenem-cilastatina, meropenem, acido clavulanico e sulbactam e loro associazioni. Cefalosporine: cefalotina*, cefalexina, cefoxitina, cefotetan, cefotaxime, ceftriaxone*. Macrolidi: eritromicina*, claritromicina, azitromicina. Tetracicline: tetraciclina*, ossitetraciclina, doxiciclina*, minociclina. Cloramfenicolo, tiamfenicolo. Aminoglicosidi: streptomicina, kanamicina, neomicina, gentamicina*, tobramicina, amikacina. Polimixine: plimixina B, colistina. Lincosamidi: lincomicina, clindamicina. Antibiotici minori: acido fusidico, fosfomicina, spectinomicina*, bacitracina, gramicidina. Disinfettanti urinari e chinoloni: nitrofurantoina, ac. nalidixico e pipemidico, norfloxacina, ciprofloxacina, levofloxacina. Antitubercolari: PAS, isoniazide*, etambutolo*, rifampicina*, streptomicina, cicloserina, viomicina, pirazinanide, capreomicina. Antilepromatosi: solfoni, rifampicina*, tiacetazone, tiambutosina, clofazimina. Antifungini: tolnaftato, griseofulvina, nistatina, amfoteracina B, clotrimazolo, miconazolo, chetoconazolo, fluconazolo, itraconazolo, flucitosina, idrossistilbamidina isetionato. Antimalarici: clorochina*, meflochina, chinina, primachina, pirimetamina, proguanile. Antiamebici: metronidazolo*, diloxanide. Antileishmanie: sodioantimonilgluconato, pentamidina. Antitripanosomiasi: suramina, nifurtimox, eflornitina,melarsoprol. Antielmintici: mebendazolo, tiabendazolo, pirantel, piperazina, befenio, niclosamide, praziquantel, dietilcarbamazepina, ivermectin. Antineoplastici: metotrexato, 6-mercaptopurina, 6-tioguanina, 5-fluorouracile, citosina arabinoside, ciclofosfamide, ifosfamide, clorambucile, melfalam, dacarbazina, carmustina, lomustina, vinblastina, vincristina, etoposide, teniposide, cisplatino, carboplatino, nitrosourea, daunorubicina, doxorubicina, idarubicina, bleomicina, mitramicina, asparaginasi, docetaxel, paclitaxel, steroidi, GRH, octreotide. Antivirali: amantadina, iododesossiuridina, acyclovir, ganciclovir, foscarnet, ribavirina, zidovudina, inibitori delle proteasi. Immunofarmacologia: ciclosporina, tacrolimus, micofenolato, corticosteroidi, azatioprina, ciclofosfamide, interferoni, interleuchina 2, gammaglobuline, vaccini. Fattori di crescita: GM-CSF, G-CSF. La sperimentazione in farmacologia clinica (cenni). Testi consigliati M. FURLANUT, La Farmacologia nella Pratica Medica, Piccin, Padova, 1992. M.FURLANUT, Farmacologia: Principi ed Applicazioni (II parte: Farmacologia Clinica), Piccin, Padova, 2005. Modalità d’esame Propedeuticità Per sostenere l’esame di Farmacologia Speciale è necessario aver superato gli esami di Anatomia II, Immunologia, Patologia Generale II, Microbiologia II, Fisiopatologia generale e applicata e Farmacologia generale. Modalità Modalità di valutazione di profitto Prova scritta. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni e seminari. Parte pratica Esercitazioni di Therapeutic Drug Monitoring, di Tossicologia, di Farmacocinetica clinica e di correlazioni cinetico-dinamiche. Corso di PSICHIATRIA (3 CFU – 40 ore) Coordinatore: prof. M. Balestrieri Settori scientifico-disciplinari: MED/25 Psichiatria Docenti titolari: prof. M. Balestrieri Discipline: Psichiatria Obiettivi formativi Finalità generali del corso Fornire allo studente adeguate competenze conoscitive, operative e relazionali nell’area delle scienze del comportamento umano. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Nozioni di neurofisiologia (aree e funzioni cerebrali), di neurochimica (funzione neurotrasmettitoriale), di psicologia generale (mente e cervello) e di psicologia medica (rapporto del paziente con la malattia, il medico e i processi collegati alla ospedalizzazione) rappresentano elementi fondamentali conoscitivi più utili allo studio della psicologia clinica e della psichiatria. Obiettivi. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di rappresentare e descrivere i più comuni comportamenti umani patologici, sapendoli differenziare da quelli solitamente definiti come normali, secondo la sequenza logica che procede dal probabile modello patogenetico, al quadro sintomatologico, ai criteri di inquadramento diagnostico, al decorso clinico fino al momento terapeutico, con una particolare attenzione al rapporto rischi-benefici per ciascuno dei possibili trattamenti. Circa le competenze operative, lo studente dovrà essere in grado di orientarsi su come debba essere condotta un’intervista psichiatrica ai fini diagnostici e prefigurarsi come dovrebbe essere redatta una relazione clinica comprensiva delle priorità di intervento da svolgere; di giustificare una richiesta di consulenza psichiatrica; di saper ricavare da un caso clinico descritto in cartella una diagnosi psichiatrica e un adeguato programma terapeutico. Relativamente alle competenze relazionali, lo studente dovrà essere in grado di prefigurarsi come affrontare con il paziente e i suoi familiari gli aspetti emotivi e cognitivi del disturbo intercorrente ed i relativi trattamenti terapeutici; come inviare il paziente allo specialista e come favorire l’accettazione da parte del paziente e delle figure significative attorno a lui di un trattamento specialistico; come contribuire a minimizzare lo stigma del disturbo mentale. Lo studente, infine, dovrà aver appreso le informazioni riguardanti gli obiettivi dell’assistenza psichiatrica articolata sul territorio, l’organizzazione dei Dipartimenti di Salute Mentale e la legislazione che regola l’accertamento e l’intervento nel campo della salute mentale. Programma di insegnamento PSICHIATRIA 1. Psicopatologia generale; 2. diagnosi e classificazioni psichiatriche; 3. valutazione e intervista psichiatrica; 4. esami psicodiagnostici; 5. rapporto medico-paziente; 6. disturbi mentali organici; 7. schizofrenia; 8. disturbo delirante e altri disturbi psicotici; 9. disturbi dell’umore; 10. disturbi d’ansia; 11. disturbi somatoformi; 12. disturbi dissociativi; 13. alcolismo; 14. disturbi di personalità; 15. disturbi del comportamento alimentare; 16. disturbi del sonno; 17. disturbi psicosomatici; 18. suicidio; 19. trattamenti farmacologici; 20. la riabilitazione in psichiatria; 21. psicoterapia; 22. paradigmi di intervento in psicologia clinica; 23. legislazione e psichiatria forense; 24. organizzazione dei servizi psichiatrici. Testi consigliati G. INVERNIZZI, Manuale di Psichiatria Clinica, McGraw-Hill, Milano, 2000, II ed. C. BELLANTUONO, G. IMPERATORE, Guida alla Terapia Farmacologica dei Disturbi Psichici in Medicina Generale, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma, 2001, II ed. Modalità d’esame Propedeuticità Lo studente deve aver superato gli esami dei Corsi integrati di “Il Medico, il Paziente e la Società” del I e del II anno. Modalità Il voto finale sarà il risultato delle seguenti componenti: 1) pratica vale il 20% del voto finale. È una valutazione delle clinical skills acquisite nel tirocinio pratico, effettuata tramite un questionario a risposta multipla svolto a fine tirocinio; 2) teorica l’esame sarà composto da un questionario a risposta multipla il cui risultato contribuisce al 70% del voto finale, integrato da un esame orale che vale per il 10% del voto finale. La Commissione è composta dal prof. Balestrieri e dai dott. P. Brambilla, G. Marcon, R. Ciano e P.L. Rocco. Organizzazione del corso. Il corso consta di lezioni teoriche su argomenti riguardanti le discipline del Corso Integrato e di una parte pratica nei Dipartimenti di Salute Mentale del Friuli, con i quali verrà organizzato un tirocinio di frequenza presso le diverse sedi territoriali nelle quali i Dipartimenti si articolano Corso integrato di MEDICINA E SANITÀ PUBBLICA (6 CFU – 84 ore) Coordinatore: prof. F. Barbone Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene (2.0 CFU), MED/43 Medicina legale (2.0 CFU), MED/44 Medicina del lavoro (2.0 CFU) Docenti titolari: prof. F. Barbone, prof. aggr. C. Moreschi, prof.ssa aggr. L. Filon. Discipline: Igiene ambientale, Medicina legale, Medicina del lavoro IGIENE Obiettivi formativi Preparare lo studente a conoscere i metodi fondamentali per osservare e promuovere la salute del singolo e della comunità nonché quelle relative ai compiti del medico in tale campo. Programma di insegnamento Il corso di Igiene consisterà in lezioni e esercitazioni. Le esercitazioni affronteranno casi reali o virtuali di attualità in sanità pubblica. - Lezioni Principi generali di epidemiologia e prevenzione. Demografia e statistica sanitaria finalizzata allo studio epidemiologico. Classificazione internazionale delle malattie. Epidemiologia generale e prevenzione delle malattie infettive. Epidemiologia dei tumori. Prevenzione e controllo dei tumori. Epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari. Epidemiologia dei traumatismi e avvelenamenti. Prevenzione e controllo dei traumatismi e avvelenamenti. Epidemiologia clinica. Farmacoepidemiologia. Igiene degli alimenti e dell’alimentazione: malnutrizione, fabbisogni alimentari. Presenze negli alimenti di sostanze estranee e valutazione dei rischi. Infezioni veicolate dagli alimenti e tossinfezioni alimentari. Le cause ambientali delle malattie. Prevenzione e sicurezza ambientale. Potabilizzazione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano. L’organizzazione Sanitaria Internazionale ed in Italia. La programmazione Sanitaria: modello e strumenti. L’Organizzazione territoriale dei Servizi Sanitari: Presidi sanitari e Distretti sanitari. Metodi per la valutazione del Sistema Sanitario. L’assetto organizzativo dell’Ospedale. Le infezioni nosocomiali: (1) i fattori di rischio; (2) metodi di controllo. Testi consigliati Oxford Textbook of Public Health, Oxford University Press, New York, 1997, III ed. Modalità d’esame Modalità di valutazione di profitto La valutazione del profitto sarà fatta in base ad un esame scritto e terrà anche conto dell’impegno dello studente durante il tirocinio e le esercitazioni. MEDICINA LEGALE Obiettivi formativi Finalità generali del corso Lo studio della Medicina Legale porta lo studente ad apprendere una metodologia ed una dialettica che, utilizzando e integrando le nozioni già acquisite nelle altre discipline mediche e chirurgiche, devono rispondere ad esigenze giuridiche e sociali, oltre che deontologiche. L’insegnamento mira, dunque, a far acquisire al futuro medico una specifica preparazione culturale per assumere capacità valutative ed affrontare scelte professionali nelle quali l’esercizio della Medicina si deve rapportare con il Diritto. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Trattandosi, per definizione, di una materia applicativa della scienza medica al Diritto, sono opportune, ancorché non vincolanti propedeuticamente, le conoscenze dell’anatomia patologica, della farmacologia, delle discipline mediche e di quelle chirurgiche. Obiettivi Alla fine del corso lo studente dovrebbe: - conoscere gli obblighi del medico verso l’Autorità Giudiziaria; - aver appreso gli elementi giuridici fondamentali e la criteriologia nella valutazione del danno alla persona in ambito penalistico, civilistico, previdenziale, assistenziale e assicurativo; - conoscere ed interpretare specifiche norme di legge in materia sanitaria; - aver appreso le problematiche relative alla responsabilità medica. Programma di insegnamento Le lezioni composte sia dalla parte formale che da quella pratica seguiranno, in linea di massima, l’ordine degli argomenti sotto elencati. Le parti VI - VI - VIII - IX del programma saranno prevalentemente affrontate in forma di esercitazioni. I. Medicina legale deontologica 1. 1. Esercizio della Medicina e professioni sanitarie. 2. Il consenso all’atto medico. 3. Divieto di rivelazione del segreto e tutela dei dati personali. 4. Obblighi di comunicazione e di certificazione del medico: - 4.1. verso l’autorità giudiziaria: referto, denuncia, consulenza tecnica e perizia; - 4.2. verso l’autorità sanitaria: denuncie sanitarie; - 4.3. verso l’assistito o altre istituzioni: certificati, cartella clinica. 5. Problematiche e procedure mediche previste da specifiche normative: - 5.1. negli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori; - 5.2. nell’interruzione volontaria della gravidanza; - 5.3. nella legislazione in tema di stupefacenti e tossicodipendenze. II. Metodologia medico-legale 1. Il danno alla persona. 2. Il rapporto di causalità materiale. III. Medicina legale in ambito penale 1. Imputabilità e responsabilità penale. 2. Elemento psicologico del reato. 3. Omicidio, infanticidio, aborto criminoso. 4. Percosse e lesioni personali. 5. Violenza sessuale. 6. Altri delitti: contro l’assistenza familiare, omissione di soccorso, rissa, mutilazione fraudolenta, violenza privata... 7. Esimenti di reato e circostanze aggravanti. IV. Medicina legale in ambito civile 1. Capacità civile; interdizione e inabilitazione. 2. Il risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale). V. La responsabilità professionale del medico VI. Tanatologia medico-legale 1. L’accertamento della morte; il “regolamento di polizia mortuaria”, i trapianti d’organo. 2. I fenomeni cadaverici (raffreddamento, ipostasi, rigidità cadaverica, putrefazione e altre forme di decomposizione) e la cronologia della morte. 3. Metodologia d’esame del cadavere ed elementi di sopralluogo giudiziario. VII. Patologia medico-legale 1. Traumatologia forense: finalità e metodologia: - 1.1. lesioni da azioni contundenti: escoriazioni, ecchimosi, ferite lacero-contuse, rotture viscerali e fratture ossee; - 1.2. grandi traumatismi: precipitazione, investimento...; - 1.3. ferite incise: per azioni di punta, taglio, punta e taglio, fendente; - 1.4. ferite d’arma da fuoco: per proiettile unico e multiplo. 2. Asfissiologia forense: generalità: - 2.1. soffocazione, impiccamento, strangolamento, strozzamento; - 2.2. annegamento, sommersione interna; - 2.3. altre modalità asfittiche: bolo alimentare, immobilizzazione del torace. 3. Lesioni da elettricità. VIII. Tossicologia forense 1. La diagnosi di avvelenamento (elementi). IX. Identificazione 1. Identificazione personale, generica e individuale (elementi). 2. Identificazione di tracce biologiche e cenni di emogenetica forense. X. Medicina legale assicurativa e della sicurezza sociale 1. La tutela previdenziale. - 1.1. assicurazione sociale contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL); - 1.2. assicurazione sociale contro l’invalidità e la malattia (INPS); - 1.3. pensionistica del pubblico impiego: ordinaria e privilegiata. 2. La tutela assistenziale: - 2.1. invalidi civili; - 2.2. ciechi e sordomuti civili; - 2.3. portatori di handicap. 3. Le assicurazioni private: polizza infortunio, malattia, vita (elementi). Testi consigliati G. CANUTO, S. TOVO, Medicina Legale e delle Assicurazioni, Piccin, Padova, 1996, XII ed. (consigliato, in particolare, per la traumatologia). M. FALLANI, Medicina Legale. Manuale per il Corso Integrato di Medicina Legale, Soc. Ed. Esculapio, Bologna, 1998 (consigliato per gli aspetti generali della disciplina e in particolare per la parte assicurativa). C. PUCCINI. Istituzioni di Medicina Legale, Ambrosiana, Milano, 1999, V ed. (consigliabile, in particolare, per approfondimento degli argomenti giuridici). Modalità d’esame Modalità di valutazione e profitto Gli esami si terranno sotto forma di colloquio con domande riguardanti i vari argomenti del programma e le loro interconnessioni. Potrà essere richiesto di interpretare una documentazione iconografica. Organizzazione del corso. Parte teorica Il corso è strutturato con una serie di lezioni cosiddette formali sui vari temi del programma supportate da ausili didattici (diapositive, lucidi, etc.) che, in genere, prendono avvio con riferimenti all’attività pratica con cui il giovane medico verrà in contatto. Parte pratica Casistica concernente l’applicazione delle norme illustrate, l’esame medico legale della lesività sia sul cadavere che sulla persona, in funzione delle esigenze dell’Amministrazione della Giustizia e delle norme assistenziali e previdenziali. MEDICINA DEL LAVORO Obiettivi formativi Fornire allo studente informazioni relative alle problematiche dell’igiene e della medicina del lavoro, trasmettendo conoscenze sull’esposizione e gli effetti degli inquinanti chimici, fisici e biologici presenti nei luoghi di lavoro, sulle procedure per la valutazione del rischio e sulle misure di prevenzione primaria e secondaria da adottare. Il corso si propone anche di illustrare i principi della tossicologia industriale e le tecniche di monitoraggio biologico da associare alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Verranno trattate le principali patologie professionali per organo ed apparato, le neoplasie di origine occupazionale ed i criteri per la diagnostica differenziale rispetto alle patologie comuni. Il corso prevede didattica frontale ed esercitazioni pratiche. Programma di insegnamento 1. Finalità e compiti della medicina del lavoro e dell’igiene industriale 1.1. La normativa nazionale ed europea sulla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. 1.2. Compiti e ruolo del Medico Competente (D.lg. 626/94). 2. Gli infortuni sul lavoro 2.1. Definizioni e indicatori statistici. 2.2. La normativa e gli adempimenti di legge. 2.3. La prevenzione tecnica. 3. Inquadramento dei fattori di rischio fisico, chimico, biologico ed ergonomico sul posto di lavoro 3.1. La valutazione dei rischi. 3.2. Il monitoraggio ambientale. Metodi di campionamento e di misura. 3.3. I Threshold Limit Values (TLV): valutazione e significato. 4. Elementi di tossicologia industriale 4.1. Assorbimento, distribuzione ed eliminazione dei tossici industriali. 4.2. Tossicità acuta e cronica, relazione esposizione/risposta e dose/effetto. 4.2. Il monitoraggio biologico. 4.3. I TLV biologici. 5. Elementi di epidemiologia occupazionale 5.1. Il disegno degli studi epidemiologici. 5.3. Gli studi di coorte, caso-controllo, e trasversale. 5.4. Gli indicatori e le misure di rischio in epidemiologia occupazionale. 6. Le intossicazioni professionali 6.1. Rischi e patologie da metalli. 6.2. Rischi e patologie da solventi. 6.3. Rischi e patologie da pesticidi. 6.4. Rischi e patologie da altri tossici (CO, H2S, materie plastiche). 7. Il rischio biologico e le malattie infettive e parassitarie di origine occupazionale 8. Le allergopatie di origine occupazionale 8.1. Le allergopatie respiratorie (rinite, asma, alveoliti allergiche estrinseche). 8.2. Le dermatiti allergiche ed ortoergiche. 9. Le patologie d’organo e apparato 9.1. Pneumopatie professionali. 9.2. Cardiovasculopatie professionali. 9.3. Epatopatie professionali. 9.4. Nefropatie professionali. 9.5. Neuropatie professionali. 9.6. Emopatie professionali. 9.7. Patologie muscolo-scheletriche di origine professionale. 10. Le emergenze ed il pronto soccorso in Medicina del Lavoro 10.1. Le sindromi anossiche. 10.2. Le emergenze cardiovascolari. 10.3. Le intossicazioni acute nell’industria e nell’agricoltura. 11. I tumori professionali 11.1. Aspetti generali della cancerogenesi professionale. 11.2. Composti cancerogeni nell’industria e nell’agricoltura. 11.3. I principali tumori professionali. 11.4. La normativa nazionale e internazionale sui cancerogeni occupazionali. 12. I rischi da agenti fisici 12.1. Aspetti fisici e misura dell’esposizione agli agenti fisici. 12.2. Rischi e patologie da rumore industriale. 12.3. Rischi e patologie da vibrazioni meccaniche. 12.4. Rischi e patologie da radiazioni ionizzanti. 12.5. Rischi e patologie da radiazioni non ionizzanti. 12.6. Rischi e patologie da variazioni di pressione (baropatie). 13. Il rischio indoor 13.1. Rischi e patologie degli ambienti confinati (sick building syndrome). 13.2. Rischi da videoterminali. 13.3. Rischi e patologie nel settore sanitario. 14. Nozioni generali di fisiologia, ergonomia e psicologia del lavoro 15. Nozioni di prevenzione primaria e secondaria 15.1. La prevenzione tecnica e ambientale. 15.2. I dispositivi di protezione individuale. 15.3. La sorveglianza sanitaria preventiva e periodica. Testo consigliato L. AMBROSI, V. FOÀ, Trattato di Medicina del Lavoro, UTET, Torino, 1998. Modalità d’esame Modalità di valutazione e profitto La valutazione del profitto sarà fatta in base ad un esame orale tenendo conto dell’impegno dello studente durante le esercitazioni. Corso integrato di MALATTIE DELL’APPARATO LOCOMOTORE (3 CFU – 37 ore) Coordinatore: prof. A. Causero Settori scientifico-disciplinari: MED/33 Ortopedia e traumatologia (2.0 CFU), MED/08 Anatomia patologica (0.5 CFU), MED/16, Reumatologia (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. A. Causero, prof. S. De Vita, prof.ssa L. Mariuzzi Discipline: Ortopedia e traumatologia, Reumatologia, Anatomia patologica Obiettivi formativi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: - Dimostrare di possedere una buona cultura medica e generale; le sue conoscenze, adeguatamente finalizzate all’esercizio della professione di medicina generale, gli permettono un approccio complessivo ai problemi che gli si presentano; possedere personalità e tecniche adeguate all’approccio relazionale col paziente; e culturalmente essere in grado di affrontare i compiti di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. - Saper formulare le ipotesi e impostare i relativi piani diagnostici nel rispetto rigoroso della loro probabilità e gravità (sia nelle situazioni teoriche dell’attività seminariale che nella realtà operativa dell’attività pratica). - Saper interpretare gli esami di laboratorio e conoscere gli iter diagnostici. Conoscere bene il campo delle risorse disponibili (“come, dove, quando, quanto”) nell’attività professionale e nelle strutture socio-sanitarie che gli possono consentire di giungere ad una definizione diagnostica dei problemi e dei quadri clinici. - Saper identificare problemi maggiori e minori del paziente. Al termine della visita è in grado di definire il problema in termini chiari e globali, sufficienti a consentirgli di formulare un sicuro, efficace ed accettabile piano d’azione. - Saper arrivare a decisioni terapeutiche. Sapere dimostrare di conoscere le varie possibilità terapeutiche farmacologiche, strumentali, chirurgiche e riabilitative relative ai problemi della pratica clinica quotidiana. - Saper raccogliere un’anamnesi e inquadrare un problema. - Avere l’abilità nell’eseguire l’esame obiettivo e le manovre strumentali. - Avere l’abilità nella raccolta e nella codifica dei dati. (Usa regolarmente e con accuratezza le cartelle fornendo quadri chiari e sintetici dello stato dei problemi del paziente; nello studio del MMG usa la cartella in maniera “orientata per problemi” e registra i dati secondo il modello “SOAP”. Dimostra padronanza nell’uso del computer. - Avere l’abilità nella formulazione di una diagnosi. (Sulla base delle informazioni disponibili riesce a formulare un range di ipotesi diagnostiche plausibili e logiche circa la possibile natura del problema; ricorre alla diagnostica ed alla consulenza in modo idoneo ed efficace). - Avere l’abilità nel saper prescrivere una terapia. (Dopo aver raccolto ogni possibile informazione in modo adeguato, effettua prescrizioni appropriate nel rispetto dei rapporti costo beneficio e rischio/beneficio, senza escludere forme diverse di risoluzione del problema; spiega e coinvolge il paziente negli obbiettivi del trattamento; si serve del follow-up anche per controllare l’efficacia ed il costo globale della terapia). - Dimostrare di avere spirito di solidarietà sociale, pazienza, gentilezza e tatto con gli utenti. (Dimostra palesemente la sua disponibilità ed i pazienti lo consultano volentieri; include nell’analisi dei problemi tutto ciò che riguarda la vita del paziente ed il suo contesto, in modo da poter sempre definire i problemi in termini fisici, psichici e sociali; mantiene una comunicazione efficace con le diverse tipologie di pazienti usando un linguaggio che li mette a loro agio e riuscendo quindi ad essere di aiuto e di sostegno; considera i suoi pazienti come persone, ciascuna con la sua particolare situazione familiare e lavorativa, e prova a costruire con loro un rapporto collaborativo consapevole nel quale essi siano stimolati ad interessarsi dei propri problemi). - Dimostrare un adeguato comportamento nei riguardi dei colleghi e del personale docente. (Attraverso i suoi comportamenti mostra di comprendere il ruolo e la responsabilità dei colleghi con cui è chiamato ad interagire nella pratica professionale e nel corso del tirocinio; si confronta apertamente, non considerandosi in posizione subalterna ma avendo riguardo della maggiore esperienza dei colleghi, dà e pretende rispetto) - Dimostrare un adeguato comportamento nei riguardi del personale infermieristico, di segreteria e delle altre figure assistenziali. (Attraverso i suoi comportamenti mostra di comprendere il ruolo e la responsabilità delle altre figure sanitarie non mediche con cui è chiamato ad interagire nella pratica professionale e nel corso del tirocinio; accetta i consigli di tali figure, per quanto di loro competenza, e non esita a prendere le decisioni che derivano dal suo ruolo e ad impostare e coordinare le conseguenti azioni delle altre figure professionali; dà e pretende rispetto). - Avere cura della propria persona e del vestiario. (A prescindere dallo stile formale od informale che ognuno è libero di esprimere in ogni circostanza, tiene in dovuta considerazione le elementari norme di igiene ed educazione che si confanno all’esercizio della professione medica, nel rispetto del decoro della propria persona e della categoria di cui è parte integrante). - Osservare l’orario. (Dimostra di essere puntuale e preciso; assolve diligentemente i compiti che gli sono stati affidati nel tempo previsto; pretende altrettanta puntualità dai pazienti e dalle altre figure con cui è chiamato ad interagire nella pratica professionale; sa rendere disponibile il proprio tempo nei confronti dei pazienti in modo oggettivamente adeguato). ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Obiettivi formativi È quello di fornire al futuro medico le cognizioni più importanti (sia d’Ortopedia sia di Traumatologia) da un punto di vista e teorico e pratico, specie in connessione anatomo-clinica con altre discipline. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Lo studente deve avere elementi di base riguardanti l’apparato locomotore nel suo complesso, già appresi nelle precedenti discipline(anatomia, istologia, biochimica, patologia generale, anatomia patologica). Programma di insegnamento Generalità sull’Ortopedia e traumatologia. Concetti sulle fratture. I mezzi di osteosintesi. Le fratture dell’arto superiore. Le fratture vertebrali. Le fratture del bacino. Le fratture dell’estremità superiore del femore. Le fratture dell’arto inferiore. Le lussazioni traumatiche. Le lesioni capsulo-legamentose del ginocchio. Le rotture meniscali. Le lesioni legamentose della caviglia. Le fratture esposte. L’osteomielite. L’artrosi. L’osteoporosi. L’ernia del disco. La displasia congenita dell’anca. I tumori ossei primitivi benigni. I tumori ossei primitivi maligni. I tumori ossei metastatici. Il piede torto congenito. Il torcicollo. La scoliosi. Le necrosi ossee. Le osteocondrosi. La malattia di Dupuytren. La tbc osteo articolare. Testo consigliato E. Campailla, Clinica Ortopedica. Modalità d’esame Modalità di valutazione di profitto Valutazione globale basato sulla conoscenza della materia (parte teorica/sapere), e dal comportamento in reparto (parte pratica/saper fare e saper essere). Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni tradizionali. Parte pratica Esercitazioni in reparto ANATOMIA PATOLOGICA Programma di insegnamento Osso - Neoplasie dell’osso. Testi consigliati R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol. I e II, Piccin, 1999, VI ed. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins pathologic basis of disease, Saunders, 1999, VI ed. J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia 1, 2a, 2b, Zanichelli, 1994, I ed. G. LANZA, Anatomia patologica sistematica, vol. I e II, Piccin, ultima ed. REUMATOLOGIA Programma di insegnamento Le lezioni formali. Argomenti aggiuntivi trattati nelle esercitazioni: Semeiotica articolare, l’esame del liquido sinoviale, la capillaroscopia, la densitometria, le indagini di laboratorio, i pattern autoanticorpali. Corso integrato di MALATTIE TESTA-COLLO (6 CFU – 88 ore) Coordinatore: prof. M. Politi Settori scientifico-disciplinari: MED/08 Anatomia Patologica (0.5 CFU), MED/28 Odontostomatologia (1.0 CFU), MED/29 Chirurgia Maxillo-Facciale (1.0 CFU), MED/30 Oftalmologia (2.0 CFU), MED/31 Otorinolaringoiatria (1.5 CFU) Docenti titolari: prof.ssa L. Mariuzzi, prof. M. Politi, prof. M. Robiony, prof. F. Bandello, prof. A. Ferlito Discipline: Anatomia Patologica, Chirurgia Maxillo-Facciale, Odontostomatologia, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria ANATOMIA PATOLOGICA Programma di insegnamento Cavo orale: flogosi, lesioni e condizioni precancerose, neoplasie benigne e maligne. Cisti e neoplasie odontogene. Laringe: edema, flogosi, neoplasie benigne e maligne. Occhio: melanoma. Testi consigliati R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol. I e II, Piccin, 1999, VI ed. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins pathologic basis of disease, Saunders, 1999, VI ed. J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia 1, 2a, 2b, Zanichelli, 1994, I ed. G. LANZA, Anatomia patologica sistematica, vol. I e II, Piccin, ultima ed. ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE Obiettivi formativi Finalità generali del corso Le finalità del corso sono: - fornire allo studente le nozioni di base relative alle principali patologie nell’ambito dell’odontostomatologia e della chirurgia maxillo-facciale sviluppando il concetto di valutazione globale del paziente; - sviluppare la conoscenza dei metodi di prevenzione e di diagnosi precoce delle principali malattie fornendo allo studente gli strumenti necessari per decidere sulla necessità di invio allo specialista. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Elementi di anatomia, fisiologia, anatomia patologica, diagnostica per immagini del distretto oro-maxillo-facciale. Obiettivi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: Conoscere e descrivere, con le opportune correlazioni, le varie malattie. Formulare una diagnosi e una diagnosi differenziale interpretando la sintomatologia, scegliendo con razionalità le metodiche diagnostiche opportune per consigliare una terapia adeguata. Informare il paziente ed i familiari, indirizzare gli stessi nell’ambiente più idoneo per le cure adeguate. Programma di insegnamento Odontostomatologia Eruzione dentaria. Patologia dell’eruzione. Anomalie dentarie. Carie dentaria, pulpopatie, parodontiti apicali. Malattia parodontale. Stomatomucositi. Il dolore oro-facciale. Chirurgia maxillo-facciale Malformazioni cranio-facciali: schisi labio-maxillo-palatine, microsomie latero-facciale, craniostenosi e craniofaciostenosi. Anomalie di crescita dei mascellari: difetto ed eccesso mandibolare, difetto ed eccesso mascellare, asimmetrie facciali. Traumatologia cranio-maxillo-facciale: emergenza nel traumatizzato facciale, traumi dei tessuti molli, fratture dentarie e dento-alveolari, fratture dello scheletro facciale, esiti. Lesioni cistiche oro-maxillo-facciali: cisti endossee dei mascellari, cisti del seno mascellare, cisti dermoidi. Tumori benigni oro-maxillo-facciali: tumori odontogeni, tumori non odontogeni. Tumori maligni della testa e del collo: tumori del cavo orale, oro-faringe, rino-faringe, cavità paranasali. Chirurgia ricostruttiva oro-maxillo-facciale. Patologia infiammatoria dei mascellari: ascessi e flemmoni, osteomieliti ed osteite cronica sclerosante, sinusiti, osteoradionecrosi. Patologia non infiammatoria dei mascellari: displasia fibrosa, granuloma a cellule giganti, malattia di Paget, displasie osteocementizie. Patologia chirurgica delle ghiandole salivari: disordini ostruttivi, patologia in corso di malattie infettive e sistemiche, tumori. Patologia chirurgica delle ATM: disordini cranio-mandibolari, artrosi e artriti, anchilosi, tumori. Chirurgia preprotesica-preimplantare: atrofia del mascellare, atrofia della mandibola. Angiodisplasie del distretto facciale. Testi consigliati B. DE MICHELIS, R. MODICA, G. RE, Trattato di Clinica odontostomatologica, Minerva Medica, 1998, ristampa III ed. P.W. BOOTH, S.A. SCHENDEL, J.E. HAUSAMEN, Maxillofacial surgery, Churchill Livingstone, 1999, I ed. R. BRUSATI, M. CHIAPASCO, Elementi di chirurgia oro-maxillo-facciale, Masson, 1999, I ed. R.S. FONSECA, Oral and maxillofacial surgery, Saunders, 2000, I ed. Modalità d’esame Modalità di valutazione di profitto Il voto finale sarà il risultato dei seguenti componenti: 1) pratica (rotazione) sarà una valutazione dell’attività pratica dello studente che sarà valutato da tutti i docenti che vengono in contatto con lui in base al “sapere”, “saper fare” e “saper essere”; 2) teorica esame scritto con domande a scelta multipla. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni, conferenze, seminari sulle principali patologie che interessano il distretto oro-maxillo-facciale. Parte pratica La parte pratica consiste nella divisione degli studenti in gruppi che dovranno ruotare in reparto, sala operatoria ed in ambulatorio dove potranno seguire l’attività assistenziale con la discussione di casi clinici, valutazione diagnostica, programmazione e terapia chirurgica. Particolare attenzione viene posta alla diagnosi differenziale con le varie patologie che interessano il distretto oro-maxillofacciale. OFTALMOLOGIA Obiettivi formativi Finalità generali del corso Il corso ha lo scopo di istruire i futuri medici sulle attuali possibilità diagnostiche e terapeutiche in Oftalmologia. A questo scopo vengono descritte le principali patologie privilegiandone l’aspetto pratico. Notevole importanza viene data alle malattie che costituiscono la maggiore causa di cecità nei Paesi industrializzati. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Fisica delle lenti. Anatomia e fisiologia dell’occhio. Obiettivi Lo studente deve saper riconoscere e descrivere le principali patologie legate alle varie strutture oculari, sia sotto l’aspetto teorico, sia inquadrandole praticamente con le semplici attrezzature diagnostiche che possono essere disponibili per il medico generico. A tal fine dovrà saper interpretare i principali sintomi e segni allo scopo di formulare nei casi più semplici una corretta diagnosi, eseguire una adeguata terapia, o ricorrere, nei casi più complicati, all’ausilio di uno specialista. Programma di insegnamento Anatomia e fisiologia. Semeiotica. Ottica fisiopatologica. Vizi di rifrazione. Ipermetropia. Miopia. Presbiopia. Astigmatismo. Patologia dell’orbita. Quadri malformativi. Quadri patologici. Patologia delle palpebre ed annessi. Malformazioni congenite. Alterazioni acquisite. Affezioni flogistiche, batteriche e virali. Ghiandola lacrimale e vie lacrimali. Patologia della congiuntiva. Congiuntiviti. Processi degenerativi. Tumori della congiuntiva. Cornea. Cheratiti superficiali e ulcerazioni. Cheratiti profonde non ulcerative. Distrofie corneali. Tumori. Cristallino. Cataratta. Uvea. Sclera. Anomalie congenite. Uveiti. Anomalie della vascolarizzazione uveale. Tumori. Sclera blu. Melanosi. Episclerite. Sclerite. Glaucoma. Definizione. Classificazione. Diagnosi e terapia. Retina. Vitreo. Fondo dell’occhio. Malformazioni congenite. Occlusione dell’arteria centrale della retina (OACR). Occlusione di un ramo dell’arteria centrale della retina. Occlusione della vena centrale della retina (OVCR). Occlusione di un ramo della vena centrale della retina. Lesioni retiniche in corso di ipertensione arteriosa. Degenerazioni maculari. Altre degenerazioni maculari acquisite. Retinopatie eredodegenerative. Retina e vitreo. Retinopatia diabetica. Tumori della retina. Retina e vitreo. Distacco di retina. Degenerazioni retiniche periferiche. Nervo ottico. Membrana epipapillare. Atrofia ottica. Papilla da stasi e papilledema. Pseudopapilledema. Sindrome di Foster-Kennedy. Neuropatia ottica ischemica anteriore. Affezioni flogistiche. Neuropatie ottiche tossiche. Tumori. Vie ottiche e fisiopatologia dei riflessi pupillari. Motilità oculare. Strabismo. Nistagmo. Testi consigliati R. BRANCATO, Malattie dell’apparato visivo, Poletto, 1994. C. BIANCHI, F. BANDELLO, R. BRANCATO, Manuale di Oftalmologia Essenziale, Ghedini, Milano, 1995. JACK J. KANSKI, Oftalmologia Clinica, USES. Ed. Scientifiche, Firenze, 1990. Modalità d’esame Modalità di valutazione del profitto Il voto finale in Oftalmologia sarà il risultato delle seguenti componenti: 1) pratica (rotazione) sarà una valutazione dell’attività pratica dello studente che sarà valutato da tutti i docenti che vengono in contatto con lui in base al “sapere”, “saper fare” e “saper essere”; 2) teorica esame scritto con domande a scelta multipla. Organizzazione del corso. Parte teorica La parte teorica viene svolta durante un ciclo di lezioni. Parte pratica Viene svolta in reparto, dividendo gli studenti in gruppi che seguiranno l’attività assistenziale. OTORINOLARINGOIATRIA Obiettivi formativi Finalità generali del corso Portare lo studente a conoscenza delle principali nozioni di anatomo-fisiologia dell’orecchio, dell’apparato uditivo e dell’apparato vestibolare, del naso e dei seni paranasali, della faringe, della laringe e del collo. Fornire allo studente gli strumenti per poter riconoscere i principali quadri clinici della patologia otorinolaringoiatrica in modo che egli sia in grado di decidere sulla necessità di invio allo specialista. Obiettivi Alla fine del corso lo studente dovrà saper riconoscere le patologie otorinolaringoiatriche di più frequente osservazione; discernere quali siano i quadri clinici che necessitano l’invio del paziente presso lo specialista in tempi brevi; trattare le patologie mediche otorinolaringoiatriche di più frequente osservazione nella medicina di base; possedere nozioni di pronto soccorso in otorinolaringoiatria Programma di insegnamento Orecchio: cenni di anatomia, fisiologia e semeiotica. Malformazioni. Lesioni traumatiche. Patologia e clinica della vertigine. Processi infiammatori acuti e cronici e loro complicanze. Timpanosclerosi. Otosclerosi. Labirintosi. Tumori. Fosse nasali e seni paranasali: cenni di anatomia, fisiologia e semeiotica. Malformazioni. Lesioni traumatiche. Processi infiammatori acuti e cronici e loro complicanze. Granulomatosi di Wegener. Sindromi algiche naso-facciali e craniche. Epistassi. Rinoliquorrea. Tumori. Cavo orale: cenni di anatomia, fisiologia e semeiotica. Malformazioni. Processi infiammatori acuti e cronici e loro complicanze. Manifestazioni su base angioneurotica. Precancerosi. Tumori. Ghiandole salivari: cenni di anatomia, fisiologia e semeiotica. Processi infiammatori acuti e cronici. Calcolosi salivare. Sindrome di Mickulicz e Sjoegren. Tumori. Faringe: cenni di anatomia e fisiologia e semeiotica. Malformazioni. Processi infiammatori acuti e cronici e loro complicanze. Tumori. Laringe: cenni di anatomia, fisiologia e semeiotica. Malformazioni. Lesioni traumatiche. Processi infiammatori acuti e cronici. Noduli e polipi. Alterazioni della sensibilità e motilità. Precancerosi. Tumori. Stenosi. Trachea: malformazioni. Corpi estranei. Tracheobroncoscopia. Indicazioni e tecniche della tracheotomia. Stenosi. Tiroide: processi infiammatori acuti e cronici. Tumori. Esofago: lesioni traumatiche. Diverticoli. Corpi estranei. Stenosi. Collo: cenni di anatomia con particolare riguardo al sistema linfoghiandolare. Malformazioni. Adenopatie specifiche, aspecifiche e neoplastiche (primarie e secondarie). Testi consigliati O. SALA, T. SALA, Atlante a colori di Otorinolaringoiatria, Piccin, Padova, 1996. G. ROSSI, Morfologia funzionale e patologia otorinolaringoiatrica per corsi universitari, Minerva Medica, 1996. G. ROSSI, Trattato di Otorinolaringoiatria, Minerva Medica, 1997, VI ed. Modalità d’esame Modalità di valutazione di profitto Il voto finale in otorinolaringoiatria sarà il risultato dei seguenti componenti: 1) pratica sarà una valutazione dell’attività pratica dello studente che sarà valutato da tutti i docenti che vengono in contatto con lui in base al “saper fare” e “saper essere”; 2) teorica l’esame sarà composto da domande a scelta multipla. Organizzazione del corso. Il corso è suddiviso in parte teorica, costituita da un ciclio di lezioni, e in parte pratica che prevede l’accesso, per gruppi di studenti, al reparto di degenza, alle strutture ambulatoriali (ambulatorio di Otorinolaringoiatria di I livello, Oncologia della Testa e del Collo, otomicroscopia e di otoneurologia, audiovestibologia) ed alla sala operatoria. È prevista inoltre la preparazione e la discussione (sotto forma di “seminari” e da parte degli studenti coadiuvati da un’equipe di docenti) di casi clinici osservati durante la frequenza in reparto. Corso integrato di SCIENZE NEUROLOGICHE (4 CFU – 56 ore) Coordinatore: prof. P. Bergonzi Settori scientifico-disciplinari: MED/26 Neurologia (3.0 CFU), MED/27 Neurochirurgia (0.5 CFU), MED/34 Medicina fisica e riabilitativa (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. P. Bergonzi, prof. G.L. Gigli, prof. F. Carta, prof.ssa aggr. Valente. Discipline: Neurologia, Neurofisiopatologia, Neurochirurgia, Medicina fisica e riabilitativa. Obiettivi formativi Finalità generali del corso Le finalità generali del corso sono quelle di preparare gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia in modo tale che siano alla fine in grado di: - richiamare, riconsiderare e memorizzare, alla luce di argomenti di anatomia clinica, alla luce di presentazione di manovre semeiologiche, alla luce di riferimenti strumentali per le indagini neurofisiologiche alcuni concetti di anatomia, fisiologia e semeiotica del sistema nervoso centrale e periferico; riconoscere lo natura neurologica di un disturbo ed individuare la sede della lesione e l’ambito della sua natura; ipotizzare correttamente la prospettiva diagnostica e programmare l’iter diagnostico individuando lo specialista o l’esame di laboratorio cui fare riferimento; individuare gli indirizzi terapeutici, comprendendone le motivazioni e conoscendo i meccanismi di azione dei formaci. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Funzioni nervose somatiche (motricità, sensibilità); funzioni cognitive (funzioni nervose superiori: fasiche, gnosiche, prassiche); funzioni psichiche (in relazione al substrato biologico corrispondente e alla sua patologia); le sindromi corticali; la semeiologia speciale e strumentale; le sindromi neurologiche (e i rispettivi momenti etiopotogenetici); le malattie neurologiche (e i rispettivi momenti terapeutici). Obiettivi Alla fine del corso, lo studente deve essere in grado di: - Dimostrare di conoscere (di avere richiamato) gli aspetti anatomici, fisiologici, semeiologici, fisiopatologici e anatomopatologici indispensabili per una corretta comprensione della semeiotica neurologica, delle sindromi anatomo-cliniche e delle malattie neurologiche come di sopra ricordate e deve saperli esporre ed approfondire con linguaggio e terminologia tecnicamente e scientificamente corretti e adeguati, dimostrando anche di saper fare un corretto uso della lingua italiana; saper organizzare gli argomenti che tratta secondo ordinamenti logici e metodologia corretta. - Saper strutturare la materia che espone in ordine di rilevanza teorica e pratica; saper porre le premesse propedeutiche di base per una migliore comprensione degli aspetti clinici e semeiologici; sapere riconoscere la natura neurologica di un disturbo, di uno stato, di una sindrome, di una malattia; eseguire le monovre dell’esame obiettivo neurologico. - Sapere tracciare un iter operativo nell’ambito della diagnostica differenziale e sapersi orientare nella scelta delle indagini strumentali più utili per un corretto accertamento diagnostico conclusivo; conoscere e saper utilizzare i farmaci adeguati per maggior efficacia e minor incidenza di disturbi collaterali; sapersi porrre in corretta comunicazione con il paziente, per fornirgli un supporto non solo professionale ma più estesamente e genericamente umano e morale; saper informare il paziente e/o i famigliari della realtà delle sue conclusioni diagnostiche e prognostiche in modo adeguato e nella misura meno traumatica possibile; saper gestire correttamente il rapporto con altri colleghi eventualmente coinvolti nella gestione dello stesso paziente neurologico. Programma di insegnamento Orientativamente l’ordine degli argomenti trattati è il seguente. Lezione 1 - Disordini delle funzioni motorie. Alterazioni della motilità volontaria e rifiessa. Strutture motorie. Segni caratteristici della lesione piramidale (sindrome piramidale ovvero paralisi centrale). Sindromi anatomo-cliniche da lesioni piramidali. Paralisi periferica. Definizione di sistema extrapiramidale. Le strutture anatomiche del sistema extrapiramidale. Lezione 2 -Meccanismi di controllo di regolazione del tono muscolare. Sintomi caratteristici da lesioni extrapiramidali. Alterazioni della coordinazione motoria e della statica corporea (sistema cerebellare). Organizzazione anatomo-funzionale delle strutture cerebellari. Sintomi caratteristici da lesioni cerebellare. Sindromi anatomo-cliniche. Lezione 3 - Disordini delle Funzioni di senso. Disordini delle funzioni di senso somatiche. Sensibilità superficiale e profonda, sensibilità protopatica ed epicritica. Vie delle sensibilità somatiche generali. Sintomi da lesione delle vie della sensibilità superficiale. Sindromi anatomo-cliniche. Fisiopatologia del dolore (terapia) - Le Sindromi Midollari. Mielopatie trasverse. Sindrome di Brown Sequard. Lezione 4 - Disordini delle funzioni di coscienza. Sintomi caratteristici. Meccanismi fisiopatologici. Sindromi anatomo-clliniche Semeiotica elettroencefalografia - Semeiotica neuropsichiatria. Psicologia e psicopatologia delle funzioni psichiche. Lezione 5 - Semeiotica dell’apparato neuromuscolare. Semeiotica clinica. Semeiotica strumentale. Lezione 6 - Affezioni neurologiche e neurochirurgiche infantili. Sviluppo del sistema nervoso e semeiotica neurologica infantile. Le alterazioni congenite del S.N. ldrocefalo e meningocele. Le craniostenosi. Meningoencefaliti e ascessi. I tumori cerebrali infantili. Lezione 7 - Disordini delle funzioni corticali superiori. Principi generali di organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale. La dominanza emisferica e le sindromi afasiche. Lezione 8 - Le sindromi frontale, parietale, temporale, occipitale e da lesione del corpo calloso. Lezione 9 - Malattie degenerative. Degenerazioni sistemiche - morbo di Parkinson. Corea di Huntington. Eredo-atassie. Lezione 10 - Malattie infiammatorie. Processi infiammatori del sistema nervoso. Encefalopatie da virus. Malattie demielinizzanti. Problemi etiopatogenetici. Patologia. Clinica della sclerosi a placche. Diagnostica differenziale e terapia. Lezione 11 – Epilessia. Concetti generali. Basi fisiopatologiche della classificazione delle sindromi epilettiche. Correlati clinicoEEG. Diagnostica. Lezione 12 - I disturbi psichici dell’epilettico. Basi terapeutiche farmacologiche. Basi terapeutiche chirurgiche. Lezione 13 - Patologia tumorale del S.N. nell’adulto. La sindrome da ipertensione endocranica. I tumori del sistema nervoso (neuropatologia). Lezione 14 - I tumori endocranici. Mezzi diagnostici strumentali. EEG, ecoencefalografia, scintigrafia, angiografla, pneumoencefalografia. Adenomi ipofisari. Classificazione e localizzazioni preferenziali. Lezione 15 - Malattie cerebro-vascolari. Cenni anatomo-funzionali sulla rete circolatoria cerebro-midollare. Fattori eziologici generali nelle cerebropatie vascolari. Cenni di patologia del circolo encefalico. Inquadramento fisiopatologico delle vasculopatie encefaliche. Lezione 16 - Clinica delle sindromi distrettuali. Clinica della emorragia cerebrale. Diagnostica e terapia medica delle encefalopatie vascolari. Clinica delle sindromi ischemiche diffuse. Sindrome pseudo-bulbare e demenza arteriosclerotica. Lezione 17 - Alterazioni vascolari endocraniche di interesse neurochirurgico: aneurismi e angiomi endocranici. Emorragia subaracnoidea ed ematoma intra-parenchimale. Terapia chirurgica delle encefalopatie vascolari. Lezione 18 - Traumi cranio-encefalici. Commozione, contusione e lacerazione cerebrale. Ematomi epidurali, sottodurali, intracerebrali, sequele tardive. Assistenza e terapia del traumatizzato cranio-encefalico. Sequele dei traumi cranio-encefalici. Lezione 19 - Patologia midollare. Compressione midollare, ernie discali, tumori endorachidei. Mielopatie vascolari e spondiloartrosiche. I traumi midollari. Lezione 20 - La neurolue. Lezione 21 - Psicosi organiche. Processi demenziali. Le psicosi confusionali. Lezione 22 - Malattie del sistema neuromuscolare. Patologia della unità motoria: generalità e classificazione. Neuropatologia delle malattie neuromuscolari. Le amiotrofie spinali. Lezione 23 - Patologia periferica da compressione traumatica. Radicolopatie e plessiti. Polineuropatie, multineuropatie, mononeuropatie. Lezione 24 - Miositi e polimiositi. Miastenia e sindromi miasteniche. Distrofie muscolari progressive. Genetica delle distrofie muscolari progressive. Lezione 25 - Sindromi neurologiche periferiche paraneoplastiche. Miopatie metaboliche ed endocrine. Malattie tossicometaboliche. Testi consigliati P. LARIZZA, Manuale di Medicina Interna, vol. IX: Malattie del Sistema Nervoso (a cura di G. Macchi), Piccin Ed. (Padova), 1981. P. PINELLI, M. POLONI, Neurologia, Ambrosiona, Milano, 1993. P. BERGONZI, A.R. MASSARO, Trattato Italiano di Neurologia, Verduci, Roma, 1993. M. MANFREDI, Neurologia, Medicina Interna, diretta da C. Zanussi, UTET, Torino. Modalità d’esame Propedeuticità Per sostenere l’esame di Malattie del sistema nervoso è richiesto il superamento del blocco del primo triennio. Modalità Modalità di valutazione di profitto Prova orale con votazione unica congiunta. La Commissione si riserva la possibilità di proporre prove di ingresso o in itinere a quiz e prove pratiche col malato, propedeutiche o ad integrazione o in sostituzione della prova orale. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni in aula svolte dal docente; preparazione in gruppo di argomenti specifici precedentemente identificati e loro presentazione e discussione in aula. Parte pratica Partecipazione ad esercitozioni al letto del malato; partecipazione alla attività clinica del Reparto di Neurologia; discussione in aula dei casi clinici osservati; frequenza nei laboratori di diagnostica strumentale; presentazione di videotapes di casi clinici caratterizzati da rarità o acuzie di comparsa. Corso integrato di MALATTIE CUTANEE E CHIRURGIA PLASTICA (3 CFU – 34 ore) Coordinatore: prof. P. Patrone Settori scietifico-disciplinari: MED/35 Dermatologia (1.5 CFU), MED/19 Chirurgia plastica (1.0 CFU), MED/08 Anatomia patologica (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. P. Patrone, dott. C. Parodi, prof.ssa L. Mariuzzi Discipline: Malattie cutanee e veneree, Chirurgia plastica e ricostruttiva, Anatomia patologica DERMATOLOGIA E CHIRURGIA PLASTICA Obiettivi formativi Finalità generali del corso Il Corso si propone di presentare in maniera semplice e schematica una panoramica dei principali argomenti di pertinenza delle discipline, focalizzando l’attenzione sul comune approccio medico e chirurgico di alcuni quadri più esemplificativi. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Lo studente deve conoscere i principi generali di Anatomia umana, Fisiologia, Patologia generale, Medicina e Chirurgia. Obiettivi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di affrontare i vari quadri patologici, utilizzando le conoscenze teoriche e pratiche apprese durante il Corso. Programma di insegnamento Dermatologia Anatomia e fisiologia della cute. Lesioni elementari cliniche ed istologiche. Psoriasi. Pitiriasi rosea. Dermatite seborroica. Lichen ruber planus. Dermatite da contatto. Dermatite atopica. Fotodermatiti: generalità, classificazione. Pemfigo. Dermatite erpetiforme di Duhring. Pemfigoide bolloso. Malattia ad IgA lineari. Orticaria. Eruzioni cutanee da medicamenti. Sifilide: eziologia, patogenesi clinica. Sifilide: diagnosi, prognosi, terapia. Blenorragia ed uretriti non gonococciche. Scabbia. Pediculosi. Herpes Zoster. Herpes Simplex. Molluschi contagiosi. Verruche piane. Verruche volgari. Condilomi acuminati. Dermatofitosi. Candidosi. Pitiriasis versicolor. Chirugia plastica Principi di tecnica operatoria in Chirurgia plastica. Malformazioni congenite: concetti generali. Malformazioni vascolari e linfatiche. Tumori cutanei. Lesioni da raggi e da decubito. Ricostruzione mammaria post-mastectomia. Espansione cutanea e sue applicazioni cliniche. Malattie da ustione ed elementi di microchirurgia. Nozioni di Chirurgia estetica. Testi consigliati Malattie Cutanee e Veneree CAINELLI, GIANNETTI, REBORA, Manuale di dermatologia medica e chirurgica, McGraw-Hill Italia. ANGELINI, VENA, Manuale di Dermatologia, Soc. Edit. Universo. MONTAGNANI, PISANI, Manuale di dermatologia e Venereologia, Monduzzi. Chirurgia Plastica Ricostruttiva N. SCUDERI, Chirurgia Plastica, Piccin (utile per l’esame). GRABB, SMITH, Plastic Surgery, Little Brown (per una conoscenza più ampia). CONVERSE, Chirurgia Plastica Ricostruttiva, Piccin (guida completa). MCCARTHY, Plastic and Reconstructive Surgery, Saunders (guida completa). Modalità d’esame Modalità di valutazione del profitto L’esame consiste in una prova orale ed il profitto del candidato viene valutato congiuntamente dai docenti tenendo conto anche del rendimento e della frequenza mostrati dallo studente presso le due Cliniche. Organizzazione del corso. Parte teorica Il corso è composto di un numero di lezioni teoriche divise fra Dermatologia, Chirurgia plastica e Anatomia patologica. Parte pratica La parte pratica si svolge suddividendo gli studenti in piccoli gruppi dalle 9:00 alle 12:00 in reparto, ambulatorio ed in sala operatoria. ANATOMIA PATOLOGICA Programma di esame Cute - Lesioni epiteliali benigne, lesioni epiteliali premaligne, neoplasie epiteliali maligne; nevi, melanomi; tumori; tumori dermici. Testi consigliati R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L. ROBBINS, Robbins. Le basi patologiche delle malattie, vol. I e II, Piccin, 1999, VI ed. R.S. COTRAN, V. KUMAR, S.L.ROBBINS, Robbins Pathologic basis of disease, Saunders, 1999, VI ed. J. MC GEE, P. ISAACSON, N. WRIGHT, Patologia 1, 2a, 2b, Zanichelli, 1994, I ed. G. LANZA, Anatomia patologica sistematica, vol. I-II, Piccin, ultima ed. VI ANNO Corso integrato di GINECOLOGIA E OSTETRICIA (2 CFU – 28 ore) Coordinatore: prof. D. Marchesoni Settori scientifico-disciplinari: MED/40 Ginecologia e ostetricia Docenti titolari: prof. D. Marchesoni Discipline: Ginecologia e ostetricia Obiettivi formativi Finalità generali del corso Attraverso questo corso lo studente deve poter inquadrare la salute riproduttiva della donna in rapporto alle condizioni generali di salute. Tale finalità è di primaria importanza per poter inserire le problematiche sia ginecologiche che ostetriche in rapporto con la medicina generale. L’adolescenza, il periodo riproduttivo in età adulta, la postmenopausa sono tappe fondamentali nella vita della donna e coincidono con variazioni del suo stato ormonale che incidono sia sullo stato di salute fisico che psichico. La conoscenza di tali problematiche può aumentare la possibilità del medico non specialista in ginecologia e ostetricia di poter fare diagnosi e terapie più appropriate. Lo stesso vale per la gravidanza, condizione caratterizzata da modificazioni di funzione di vari organi e apparati e che può associarsi ad alcune patologie di ampio interesse internistico. Altra meta di questo corso è di far conoscere le strategie più attuali per la prevenzione dei tumori dell’apparato riproduttivo femminile, capitolo questo molto attuale nella medicina moderna. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Lo studente deve possedere nozioni di anatomia e istologia dellíapparato riproduttivo femminile, di fisiologia della ghiandola ipofisaria e delle gonadi, di embriologia generale. Obiettivi Coinvolgimento della medicina generale e delle altre specialità ai problemi fondamentali dell’ostetricia e della ginecologia. Indicare quali sono le patologie della donna, gravida e non, che abbiano un rilievo nella pratica medica, individuandone i protocolli diagnostici e terapeutici. Focalizzare le strategie di prevenzione di patologie ginecologiche ed ostetriche. Programma di insegnamento Parte teorica Asse ipotalamo-ipofisi-ovaio; ciclo ovarico, ciclo endometriale, ciclo mestruale. Pubertà e disturbi della maturazione puberale. Alterazioni del ciclo mestruale. Controllo della fertilità. Infertilità e sterilità. Endometriosi. Le terapie della sterilità. Fecondazione, annidamento e placentazione. Diagnosi di gravidanza e modificazioni indotte dalla gravidanza. La placenta e la fisiologia dell’unità feto-placentare. Protocollo di monitoragio della donna gravida. Valutazione del benessere fetale. Diagnosi prenatale. Complesso TORCH e malattie infettive in gravidanza. Minaccia d’aborto. Patologia placentare e degli annessi. Ritardo di crescita intra–uterino (IUGR) il parto fisiologico. Diabete gestazionale. Ipertensione e pre–eclampsia. Il parto pre–termine. Farmaci e gravidanza. Parto per via vaginale e per taglio cesareo. Puerperio e lattazione. Patologia del puerperio. Gravidanza extra–uterina. Diagnosi differenziale dell’addome acuto in ostetricia e ginecologia. Menopausa e sindrome climaterica. Trattamento ormonale sostitutivo in postmenopausa. Menometrorragie disfunzionali. Diagnostica ginecologica. La prevenzione dei tumori ginecologici e lesioni preneoplastiche. Oncologia ginecologica. Patologia mammaria. Patologia flogistica dell’apparato genitale femminile. Malattie sessualmente trasmesse. Uroginecologia. Parte pratica Le esercitazioni pratiche verranno svolte nell’ambito del Reparto di Ginecologia e di Ostetricia, nella sala travaglio e parto, nella sala operatoria, negli ambulatori di ginecologia, ostetricia, menopausa, sterilità di coppia, medicina prenatale e nei servizi di ecografia. Testi consigliati PESCETTO, DE CECCO, PECORARI, Manuale di Clinica Ostetrica e Ginecologica, SEU. CANDIANI, DANESINO, GASTALDI, La Clinica Ostetrica e Ginecologica, Masson. SPEROFF, GLASS, KASE, Endocrinologia Ginecologica Clinica e Sterilità, Ed. Centro Scientifico internazionale, V ed. PETRAGLIA, FELICE, Ginecologia ed ostetricia, Paletto Editore. Modalità d’esame Modalità di valutazione del profitto Colloquio orale non nozionistico sui temi trattati alle lezioni, teso a mettere in evidenza i collegamenti della materia con l’attività di medicina generale. Organizzazione del corso. Il corso si articola in un ciclo di lezioni pari a 2 crediti durante le quali, a fianco della descrizione preliminare della materia si svolgono esercitazioni pratiche di Ginecologia e Ostetricia. Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, saranno ammessi nei reparti, negli ambulatori, in sala operatoria e sala parto. Corso integrato di EMERGENZE MEDICO-CHIRURGICHE (4 CFU – 63 ore) Coordinatore: prof. G. Della Rocca Settori scientifico disciplinari: MED/41 Anestesiologia (3.0 CFU), MED/09 Medicina interna (0.5 CFU), MED/18 Chirurgia generale (0.5 CFU) Docenti titolari: prof. G. Della Rocca, prof. A. Uzzau, prof. S. De Marchi. Discipline: Anestesiologia e rianimazione, Chirurgia d’urgenza e pronto soccorso, Medicina d’urgenza e pronto soccorso Obiettivi formativi Finalità generali del corso Dare allo studente le basi teorico-pratiche del riconoscimento e trattamento delle principali sindromi cliniche che si incontrano in emergenza, sul territorio e all’interno dell’Ospedale. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Fisica, Chimica e Biochimica, Anatomia e Fisiologia della nocicezione, Farmacologia, Fisiologia e Fisiologia respiratoria, cardiocircolatoria, del SNC, metabolica. Obiettivi formativi Cardio-circolatorio 1. Cuore Arresto cardiaco; scompenso cardiaco acuto, compreso EPA; insufficienza cardiaca media o moderata; angina; infarto e complicanze; valvulopatie; tamponamento cardiaco/dissezione aortica; aritmie; trapianto cardiaco e cardio-polmonare. - Tutorial: ABC/ ALS/ accessi venosi/monitoraggi (ECG, PA, PVC, SW, CO, SpO2, ETC02)/ metodiche di supporto (CEC, contropulsazione aortica). 2. Circolo Shock; emergenze ipertensive; ipertensione. Respiratorio Arresto respiratorio; insufficienza respiratoria acuta; ostruzione delle prime vie aeree; broncospasmo; EPA non cardiogeno (ARDS); embolia polmonare; emottisi massiva; pneumotorace; pneumomediastino; versamenti pleurici; insufficienza respiratoria cronica (COPD). - Tutorial: Intubazione e alternative, ossigenoterapia, metodiche di supporto ventilatorio, drenaggi toracici, monitoraggio respiratorio. Neurologico Coma; ipertensione endocranica; crisi convulsive/perdita di coscienza; sincopi; stroke; shock spinale; delirio e stato confusionale; EPH gestosi; valutazione della morte cerebrale e problematiche del donatore d’organo. - Tutorial: EEG, SEP, PIC. Rene, Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Insufficienza renale acuta; iponatriemie, ipernatriemie; fluidoterapia; ipo- e iper-K; ipo- e iper-Ca; ipo- e iper-Fosfatemia; ipo- e iper-Mg; acidosi; alcalosi; trapianto di rene. - Tutorial: Dialisi, CAVH, CAVHD. Emergenze ematologiche Approccio al paziente sanguinante; emocoagulativi; trobocitopenie/policitemie; anemie; emolisi acute; terapie sostitutive e complicanze; trapianto di midollo. - Tutorial: Autotrasfusione (donazione, recupero). Emergenze endocrinologiche Coma diabetico; iper- e ipo-glicemie; insufficienza surrenalica acuta; feocromocitoma; SIADH/diabete insipido; tireotossica e coma mixedematoso. Patologia infettiva Shock settico; SIRS/MOF/SEPSI; infezioni nel paziente immunodepresso infezioni con febbre e rash infezioni in ICU tetano; profilassi in chirurgia principi di antibioticoterapia. - Tutorial: Mezzi diagnostici invasivi (BAL-Brushing). Patologia traumatica Approccio al paziente con trauma/trasporto; il politraumatizzato; crush syndrome; embolia grassosa; trauma cranico; trauma toracico; trauma addominale; traumi vertebrali o spinali. - Tutorial: Sistemi contenitivi, sistema regionale di emergenza, Maxiemergenza. Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti, Annegamenti, Allergie L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione; intossicazioni da farmaci; intossicazione da prodotti di uso domestico; avvelenamenti; annegamenti; embolia gassosa; allergie e shock anafilattico. - Tutorial: Emodepurazione; terapia iperbarica. Dolore 1. Sintomo dolore in emergenza Dolore toracico; dolore addominale; mal di testa; mal di schiena; dolore post-operatorio e post-trauma. 2. Sindromi dolorose croniche Dolore cronico; cure palliative. 3. Parto-analgesia - Tutorial: Misure del dolore; metodologie fisiche (TENS); approccio alternativi (peridurale...). Emergenze addominali CE vie digestive; sanguinamenti vie digestive; addome acuto; insufficienza epatica; insufficienza pancreatica; trapianto di fegato; trapianto di pancreas. - Tutorial: Ecografia; plasmaferesi; tecn. depurative nell’insuff. epatica. Problematiche del paziente in ICU Nutrizione; Valutazione dello stato nutrizionale; Alimentazione artificiale; Alimentazione artificiale in particolari patologie - Tutorial: Calorimetria Scopo e compiti della rotazione in Emergenze Medico-chirurgiche Scopo didattico Riconoscimemto delle principali sindromi di riscontro in emergenza e sostegno delle funzioni vitali (BLSD). Diagnosi, diagnostica differenziale e trattamento delle insufficienze acute d’organo del sistema nervoso centrale, dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, renale, epatico, degli squilibri idro-elettrolitici ed acido-base. Criteri di diagnosi e gestione di un paziente in emergenza ed in Terapia Intensiva. Monitoraggio di base delle funzioni vitali. Problematiche dell’anestesia generale e loco-regionale. Diagnosi differenziale e principi di trattamento del paziente con dolore acuto e cronico (oncologico e non). Casi clinici. Scopo e compiti della rotazione in: - Reparto, Ambulatorio e Terapia Antalgica, Sala Operatoria. Acquisizione delle nozioni base di: - manovre di emergenza per il sostegno delle funzioni vitali; - criteri di diagnosi e gestione di un paziente in emergenza; - inquadramento del paziente ricoverato critico, criteri di gravità, disfunzioni d’organo, monitoraggi delle funzioni d’organo, trattamento generale e specifico; - problematiche dell’anestesia generale e loco-regionale: valutazione preoperartoria, rischio anestesiologico, controllo delle funzioni vitali, complicanze intra- e post-operatorie; - diagnosi differenziale e principi di trattamento del paziente con dolore acuto e cronico (oncologico e non). Programma di insegnamento Condizioni d’urgenza a carattere interdisciplinare Shock (ipovolemico, cardiaco, settico, anafilattico). Embolia polmonare. Stati settici. I corpi estranei nelle vie di transito aero-digestive. Il grande ustionato. La “crush-syndrome”. Le gangrene. Triage e selezione dei coinvolti in maxi-emergenze. Emergenze nucleari. Trattamento del donatore d’organo. Urgenze cardiovascolari (tachiaritmie e bradicardie; emergenze ipertensive; angina instabile; infarto del miocardio e complicanze; scompenso cardiaco acuto ed assistenza meccanica alla circolazione; tamponamento cardiaco) Urgenze respiratorie (sindrome da distress respiratorio dell’adulto; asma e stato asmatico; embolia polmonare). Urgenze da patologia addominale (addome acuto; emorragie digestive; insufficienza epatica acuta e coma epatico; insufficienza renale acuta e coma uremico). Urgenze endocrine (coma diabetico ed ipoglicemico; emergenze neuroendocrine). Urgenze ematologiche (malattie emorragiche acute; trombosi e trombolisi). Altre condizioni d’urgenza (stati di sepsi, emergenze neoplasiche; ustioni; traumi del cranio, colonna, torace, addome; rigetto di organi). Anestesia e rianimazione Principi, tecniche e rischi (intubazione tracheale e bronchiale; fluidoterapia e terapie emosostitutive; rianimazione cardiopolmonare avanzata). Principi generali, strumentali ed organizzativi di una rianimazione. Organizzazione dell’emergenza extra-ospedaliera. Sindromi polmonari acute da inalazione. Intossicazioni acute. Ipotermie ed ipertermie. Annegamento e folgorazione. Terapia del dolore L’anestesia e l’analgesia nelle emergenze. L’analgesia nel parto. La terapia antalgica nel paziente terminale. Il trattamento del dolore post-operatorio e post-traumatico. Il trattamento del dolore nelle cefalee accessionali e nelle nevralgie facciali. Terapia intensiva Principi, organizzazione ed utilizzazione delle tecniche di terapia intensiva (Ventilazione artificiale; Monitoraggio emodinamico; Tecniche di supporto extracorporeo e respiratorio; Tecniche depurative nell’insufficienza epatica; Terapia intensiva in alcune patologie virali). Terapia iperbarica Principi, organizzazione ed utilizzazione di una struttura di terapia iperbarica (L’embolia gassosa e la malattia da decompressione; La terapia iperbarica nelle infezioni acute, nelle gangrene, in tossicologia ed in traumatologia). Medicina delle catastrofi Linee di intervento nelle maxi emergenze. Triage e selezione degli infortunati. Le lesioni da emergenze nucleari. Testi consigliati E. ROMANO, Anestesia - I Principi e le Tecniche, UTET. P. ROSEN, Emergency Medicine, vol. 1 e 2, Mosby, II ed. R.D. MILLER, Anesthesia, Churchill Livingstone, III ed. J.M. CIVETTA, Critical Care: J.B. Lippincott, Philadelphia, 1988 Textbook of advanced cardiac life support, American Heart Association, II ed. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, American Heart Association. Critical Care Diagnosis & Treatment, edited by F. S. Bongard & D. Y Sue, Lange Medical Book. Emergency Diagnosis & Treatment, edited by C.E. Saunders & M.T. Ho, Lange Medical Book. NOVELLI ET AL., Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Gnocchi, Napoli, 1995. ZANNINI, Chirurgia Generale, UTET. DIONIGI, Chirurgia, Masson. FEGIZ, Manuale di Chirurgia generale, Piccin. Modalità d’esame Propedeuticità I prerequisiti per sostenere l’esame includono: 1. aver completato tutti gli esami del primo triennio; 2. aver superato i seguenti esami del secondo triennio: Scienze neurologiche, Diagnostica per immagini, Anatomia patologica, Farmacologia e tossicologia, tutte le specialità medico-chirurgiche di organo. Modalità Modalità di valutazione del profitto Prova scritta con domande a risposta multipla e prova orale. Organizzazione del corso. Parte teorica 43 ore complessive degli insegnamenti integrativi. Meetings interdisciplinari. Parte pratica Esercitazioni in Sala operatoria ed in Terapia intensiva; Tutorial di gruppo Svolgimento dell’attività giornaliera Terapia intensiva La terapia intensiva prevede un’assistenza medica continua, articolata in tre turni di servizio: ore 8.00-14.00, 14.00-20.00, 20.00-8.00. L’attività giornaliera inizia alle ore 8.00 con la visita in reparto che viene fatta dallo staff medico, che consiste per ogni paziente in: - storia clinica; - le problematiche in corso di studio; - le eventuali problematiche insorte di recente; - programmazione esami urgenti; - per i malati in via di dimissione viene compilato un breve riassunto clinico; - trasferimento diurno. Alle 14.00 si esegue il secondo giro del reparto per il cambio turno e le consegne al medico di guardia entrante. Dalle 17.00 alle 18.00 c’è il colloquio e la visita dei parenti. Successivamente arrivano gli esami di routine, i colturali, i dosaggi farmacologici e, dopo aver aggiornato le cartelle degli esami, si modificano, se necessario, le terapie per il giorno successivo e la programmazione degli esami. Alle 20.00 iniziano le consegne al medico di guardia notturna. Lo studente deve partecipare alle consegne ed al giro del reparto. Il medico di guardia strutturato in turno è disponibile per le spiegazioni dei casi clinici. Ogni studente sarà affidato ad un tutor che lo seguirà per il periodo di rotazione. Lo studente è tenuto a compilare un rendiconto sulla sua attività durante il servizio vistata dal tutore che comprenda la visita al malato e il programma diagnostico e terapeutico. Sala Operatoria Il turno in sala operatoria (SO) inizia alle 7.45 e finisce al completamento della lista operatoria. A seconda del tipo di sala operatoria saranno eseguiti uno o più interventi chirurgici. L’attività in sala operatoria prevede: - l’accoglimento del paziente in SO; - la verifica delle condizioni cliniche e la valutazione del paziente; - la verifica delle attrezzature di SO; - il controllo ed il monitoraggio delle funzioni vitali; - l’induzione, il mantenimento ed il recupero dell’anestesia generale o loco-regionale; - l’impostazione del primo decorso post-operatorio (fluidi, terapia antalgica, indicazioni al monitoraggio post-operatorio); - lo studente deve assistere all’attività anestesiologica in sala operatoria, sia in elezione che in urgenza per apprendere e quindi conoscere le problematiche anestesiologiche relative a tipo di paziente, tipo di anestesia, tipo di intervento chirurgico; - il medico anestesista strutturato in turno in sala operatoria sarà il responsabile dello svolgimento dell’anestesia. Ogni studente sarà affidato ad un tutor che lo seguirà per il periodo di rotazione. Ambulatorio Il turno in ambulatorio si articola su diverse attività svolte dal medico strutturato con la collaborazione dei medici specializzandi. Il medico strutturato in turno è il responsabile dell’attività svolta. Il turno in ambulatorio prevede: - l’attività di ambulatorio anestesiologico per i pazienti esterni o in day-hospital, (e/o preospedalizzazione) dove viene effettuata la valutazione preoperatoria, oppure visite di terapia antalgica per il trattamento del dolore cronico; - l’assistenza durante procedure invasive programmate in sedazione (EGDS, colonscopie, radiologia interventistica, RNM pediatriche, broncoscopie ed altro); - le procedure invasive presso l’ambulatorio anestesiologico (cateterismo venoso centrale, posizionamento di cateteri epidurali etc.). Ogni studente sarà affidato ad un tutor che lo seguirà per il periodo di rotazione. Terapia Antalgica Il turno prevede il giro dei pazienti nel decorso postoperatorio nei reparti chirurgici per il controllo della qualità del trattamento antalgico avviato nel periodo perioperatorio e di eventuali problemi sopraggiunti. Corso di CHIRURGIA GENERALE (4 CFU – 60 ore) Coordinatore: prof. F. Bresadola Settori scientifico-disciplinari: MED/18 Chirurgia generale Docenti titolari: prof. F. Bresadola, prof. V. Bresadola Discipline: Chirurgia generale Obiettivi formativi Finalità generali del corso Lo studente deve imparare a valutare nel singolo individuo, in una visione unitaria, sotto l’aspetto clinico, diagnostico e terapeutico le malattie di pertinenza chirurgica. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Elementi di diagnostica per immagini, farmacologia clinica, anatomia patologica, oltre alle discipline chirurgiche dell’area della patologia sistematica. Obiettivi Alla fine del corso lo studente dovrebbe dimostrare di: - Sapere: conoscere le principali malattie chirurgiche; - Saper fare: eseguire una diagnosi e consigliare una terapia; - Saper essere: informare il paziente ed i familiari, in rapporto alla causa della malattia e alla prognosi. Programma di insegnamento Le lezioni di Chirurgia Generale consistono fondamentalemente nella discussione, soprattutto con la presentazione dei casi clinici, della problematica diagnostica-terapeutica relativi ai quadri morbosi di maggiore interesse e di più frequente riscontro nella pratica chirurgica. Partendo dal caso in esame, verranno passate in rassegna le affezioni, che rientrano nella diagnostica differenziale, ed i mezzi clinici, strumentali e/o per immagini utili ai fini diagnostici. Sarà infine trattata la problematica chirurgica (indicazioni, scelta del tipo di intervento, cenni di tecnica chirurgica, complicanze, prognosi post-operatoria immediata e a distanza) relativa alla patologia diagnosticata. Testi consigliati ZANNINI, Chirurgia Generale, UTET. DIONIGI, Chirurgia, Masson. FEGIZ, Manuale di Chirurgia generale, Piccin. Modalità d’esame Propedeuticità Per sostenere l’esame di Chirurgia Generale è necessario aver superato gli esami di Diagnostica per immagini, Farmacologia speciale e Anatomia patologica II oltre alle discipline dell’area della patologia sistematica. Modalità Quiz, caso clinico e esame orale sulla materia. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni, Conferenze e Seminari. Parte pratica Frequenza nel reparto, sala operatoria e negli ambulatori con opportune rotazioni Corso integrato di PEDIATRIA (3 CFU – 42 ore) Coordinatore: prof. A. Tenore Settori scientifico-disciplinari: MED/38 Pediatria (2.5 CFU), MED/20 Chirurgia pediatrica (O. 5 CFU) Docenti titolari: prof. A. Tenore, prof. aggr. S. Intini Discipline: Pediatria, Chirurgia pediatrica Obiettivi formativi Finalità generali del corso La meta principale è quella di sviluppare il concetto della valutazione globale del bambino. Questo richiede non solo l’orientarsi verso il problema principale per cui è arrivato all’attenzione del pediatra, ma anche la necessità di considerare il bambino rispetto al suo background particolare in termini di condizioni familiari, socio-economici, fisiche, emotive e di sviluppo. Le tecniche principali per raggiungere questo obiettivo includono: - sviluppare l’abilità nel: raccogliere e trascrivere anamnesi mediche. Eseguire esami obiettivi. Interpretare dati clinici e di laboratorio. L’uso di referenze pediatriche; - sviluppare la conoscenza in aree pediatriche di base: Il neonato. Crescita e sviluppo. Nutrizione dell’infanzia, bambino e adolescente. Vaccinazioni e pediatria preventiva. Fattori genetici in salute e malattie. Malattie pediatriche. Partecipazione attiva nello svolgimento di tutte le attività della Divisione di Pediatria. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Lo studente deve avere la capacità di riconoscere un alterato funzionamento fisiologico, di conoscere i processi normali che causano le malattie (corsi compresi nel primo triennio), gli esami di laboratorio e le azioni ed impiego terapeutico dei più frequenti usati farmaci. Programma di insegnamento Orientativamente l’ordine degli argomenti trattati è il seguente: I settimana a) Le Vaccinazioni. b) Valutazione della crescita staturale. c) Differenziazione sessuale e le sue alterazioni. d) Sviluppo puberale e le sue alterazioni. e) Casi clinici interdivisionali. f) Accrescimento prenatale: Fisiologia e valutazione. g) Cause di alterato accrescimento prenatale: fetali, materne, gravidiche. II settimana a) Prime cure al neonato sano. b) Uso di esami di laboratorio e terapia antimicrobiale e antivirale. c) Il vomito da cause chirurgiche. d) Problemi respiratori neonatali. e) Casi clinici interdivisionali. f) La sepsi e la meningite batterica/virale. III settimana a) Patologia del neonato pretermine: RDS, apnea, NEC. b) Patologia del neonato pretermine. c) Emorragia intestinale. d) Valutazione cardiologica del paziente pediatrico: malattie cardiache congenite. e) Le immunodeficienze. f) Casi clinici interdivisionali. g) Reumatologia pediatrica. h) Valutazione neurologica: Le convulsioni, Coma ABR. IV settimana a) Infezioni respiratorie acute e insufficienza respiratoria acuta. b) Malattie diarroiche: Sindromi da malassorbimento: stipsi. c) Valutazione del bambino con dolore addominale. d) Malattie genetiche: aspetti generali e consigli genetici. e) Casi clinici interdivisionali. f) I tumori solidi del bambino. g) Quando sospettare una malattia renale pediatrica: proteinuria, ematuria, insufficienza renale acuta. V settimana a) Infezioni in asili nidi: Problemi ambulatoriali frequenti. b) Problemi neurologici neonatali: tocotraumatismo, convulsioni. c) Patologie chirurgiche della parete addominale e toracica. d) Problemi ematologici a manifestazione neonatale. e) Infezioni della testa e collo. f) Casi clinici interdivisionali. g) Debolezza progressiva muscolare: atassia acuta. h) Distress respiratorio da cause chirurgiche. VI settimana a) Ittero neonatale. b) Anemia in pediatria. c) Patologie chirurgiche della parete addominale e toracica. d) Accudire in neonato sano: consigli ai genitori. e) Casi clinici interdivisionali. f) Malattie cardiache acquisite. VII settimana a) Leucemie e malattie emorragiche. b) Sindromi genetiche riconoscibili. c) Masse addominali. d) Nutrizione e carenza nutrizionali. e) Casi clinici interdivisionali. f) Emergenze tossicologiche pediatriche. g) Otorinolaringoiatria pediatrica. VIII settimana a) Correzione dei problemi di disidratazione. b) La chetoacidosi diabetica. c) Patologie chirurgiche della testa e collo. d) Errori del metabolismo. e) Casi clinici interdivisionali. f) Glomerulonefrite: infezione urinaria, ipertensione; disordini tubulari renali. IX settimana a) Settimana dedicata a seminari di Igiene e Medicina di Comunità. b) Casi clinici interdivisionali. X settimana a) Settimana dedicata a seminari di Igiene e Medicina di Comunità. b) Casi clinici interdivisionali. Programma di apprendimento A. Cura globale del bambino 1) Vaccinazioni: - a) Uso ragionato del calendario delle vaccinazioni, - b) Valutazione dell’efficacia delle vaccinazioni, - c) Controindicazioni alle vaccinazioni, - d) “Recupero” delle vaccinazioni. 2) Dieta: - a) Capacità di valutare e prescrivere diete per bambini sani di tutte le età, - b) Allattamento al seno; allattamento artificiale. 3) Crescita: - a) Patterns di crescita, - b) Come ottenere misure accurate, - c) L’uso delle curve di Crescita, - d) Le frequenti variazioni dalla norma. 4) Sviluppo Psicomotorio: - a) L’uso del Test di Denver, - b) Frequenti problemi di comportamento. 5) Prevenzione di incidenti ed avvelenamenti: - a) Consigli ai genitori, - b) Avvelenamenti frequenti, - c) Incidenti frequenti. 6) Valutazione della dentizione, visione, udito. B. Ricovero ospedaliero 1) Ragioni per ricoverare pazienti pediatrici. 2) Effetti del ricovero sul bambino e la sua famiglia. 3) L’esperienza pratica in reparto: - a) Scrivendo l’anamnesi e l’esame obiettivo, - b) Diario medico del progresso del paziente, - c) Scrivendo gli ordini medici, - d) Procedure di dimissione. 4) Ragioni per consultare lo specialista pediatrico. C. Esame obiettivo pediatrico 1) Metodi per ottenere la collaborazione del paziente. 2) Dimostrazione di come si esegue un esame obiettivo. 3) Enfasi sull’approccio sistematico completo. 4) Uso del concetto: Fermati, Guarda, Ascolta e Odora. D. Malattie infettive 1) Infezione virale vs batterica. 2) L’uso di colture e CBC. 3) Scelta degli antibiotici. 4) Le frequenti infezioni respiratorie delle alte e basse vie. 5) Eziologia delle malattie diarroiche. 6) Infezioni delle vie urinarie. 7) Meningite. 8) Infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A e H influenza di tipo B. E. Allergie 1) Reazioni allergiche. 2) Riconoscimento del bambino allergico. 3) Asma; allergie; anafilassi; orticaria; allergia alimentare. F. Immunologia clinica 1) Riassunto del sistema immunitario. 2) Valutazione del bambino con deficienza immunitaria. G. Neonatologia 1) Valutazione e cura del neonato a termine. 2) Consigli alla madre di un neonato normale (allattamento al seno vs artificiale). 3) Rianimazione del neonato. 4) Il neonato ad alto rischio. 5) Valutazione dell’anamnesi materna. 6) Sindrome da distress respiratorio. 7) Ittero. 8) Sepsi. 9) Regolazione termica. 10) Ipoglicemia. H. Disturbi dell’equilibrio Acido-Base, liquidi ed elettroliti (EAB, L, E) 1) Caratteristiche cliniche e fisiopatologia dei più frequenti disturbi del EAB, L, E. 2) Uso del normogramma acido-base ed il “Gap-anionico”. 3) Interpretazione degli elettroliti sierici. 4) Problemi particolari:grave acidosi; squilibri di Na, K, Cl. I. Ematologia 1) Il valore clinico del CBC e striscio. 2) L’uso di tabelle di riferimento per i normali valori pediatrici. 3) Valutazione del paziente anemico. 4) Anemia da mancanza di ferro. 5) Talassemia. 6) Le più frequenti condizioni pediatriche viste su vetrino. J. Neoplasie pediatriche 1) Diagnosi,Trattamento e Prognosi delle più frequenti neoplasie pediatriche: - a) Leucemia, - b) Wilms, - c) Neuroblastoma, - d) Linfoma, - e) Sarcoma. K. Cardiologia 1) Esame clinico del paziente pediatrico cardiologico (anamnesi + esame obiettivo). 2) Frequenza cardiaca. 3) Pressione arteriosa: metodologia e valori normali. 4) Suoni cardiaci: normali e patologici. 5) Soffi: classificazione: - a) Sistolici. - b) Diastolici. - c) Continui, 6) I più frequenti difetti cardiaci congeniti, 7) Esami non invasivi: ECG; Radiografia toracica; Doppler; Ecocardiografia, L. Nefrologia 1) Quando sospettare una malattia renale pediatrica (work-up). 2) Analisi delle urine. 3) Infezioni delle vie urinarie (IVU). 4) Nefrite e nefrosi. M. Valutazione neurologica 1) Work-up neurologico nei primi anni di vita (riflessi). 2) Convulsioni. 3) Coma. N. Genetica 1) Cause delle malattie genetiche. 2) Frequenza. 3) Approccio diagnostico generale: anamnesi, pedigree. 4) Uso del laboratorio. O. Endocrinologia 1) Diabete/Ipoglicemia. 2) Malattie tiroidee. 3) Crescita e pubertà normale (maschi e femmine). 4) Variazioni nella crescita e sviluppo puberale: - a) Pubertà ritardata, - b) Pubertà precoce, - c) Adrenerca prematura, - d) Telarca prematuro. 5) Differenziazione sessuale e le sue anomalie. P. Problemi dell’adolescente 1) Comunicando con l’adolescente. 2) Problemi di identità. 3) Problemi sessuali (differenza tra adolescenza e pubertà). 4) Problemi di dipendenza (Alcool, Farmaci e suoi pericoli - AIDS). Q. Reumatologia 1) Esame delle articolazioni. 2) Esame dei muscoli. 3) Valutazione del bambino che zoppica. 4) Valutazione dell’articolazione calda. 5) Diagnosi differenziale dell’artrite. R. I più comuni problemi gastrointestinali 1) Meccanismo delle diarree. 2) Vomito: reflusso GE; stenosi del piloro. 3) Stipsi. 4) Malattia epatica. 5) Dolore addominale;appendicite. 6) Emorragia gastrointestinale. S. Il bambino maltrattato 1) Diagnosi e comportamento. 2) Prevenzione. T. Nutrizione 1) Requisiti nutrizionali normali. 2) Malnutrizione (alterazioni cliniche, biochimiche, immunologiche, endocrinologiche). Testi consigliati Manuali Harriet Lane Handbook, Year Book Medical Publishers, Chicago, 1991. Traduzione italiana: Il Manuale Harriet Lane, a cura di V. Scognamiglio, Mediserve, 1993, III ed. italiana. B.J. ROSENSTEIN, P.D. FOSARELLI, Pediatric Pearls (Companion to the Harriet Lane Handbook) Year Book Medical Publishers, Chicago, 1991. Traduzione italiana: Perle di Pediatria: Il compagno del manuale Harriet Lane, a cura di A. Tenore, Mediserve, 1991. Testi ZITELLI, DAVIS, Atlas of Pediatric Physical Diagnosis, Gower Medical Publishers, II ed. Traduzione italiana: Atlante a Colori di Semeiotica Fisica in Pediatria, a cura di A. Tenore, Mediserve, 1994. NELSON, Textbook of Pediatrics, Behrman and Vaughn Saunders, Philadelphia, 1992, XIV ed. Traduzione italiana: Nelson, Trattato di Pediatria, a cura di M. Giovannini, Minerva Medica, 1993. CACCIARI ET AL., Principi e Pratica di Pediatria, Monduzi, Bologna, 1987. G.B. AVERY, Neonatology, Lippincott J.B. Co, Philadelphia, 1987, III ed. Modalità d’esame Propedeuticità Per sostenere l’esame di Pediatria è necessario aver superato tutti gli esami del 1o triennio, e gli esami di Medicina di Laboratorio, Metodologia Clinica, Farmacologia Generale e Speciale e Anatomia Patologica I e II. Modalità Modalità di valutazione di profitto Il voto finale in Pediatria sarà il risultato dei seguenti componenti: 1) pratica (rotazione) vale il 60% del voto finale. Sarà una valutazione di tutto quello che è trascorso durante l’attività pratica dello studente e sarà valutato da tutti i docenti che vengono in contatto con lui in base al “sapere”, “saper fare” e ”saper essere”; 2) teorica (esame finale scritto) vale il 40% del voto finale. L’esame sarà composto di 150 domande a scelte multiple. La prima parte dell’esame è composto di 100 domande su conoscenze di Pediatria generale. La seconda parte di 50 domande sono casi clinici simulati. Circa 80-90% della prima parte di 100 domande vengono direttamente dai seminari, conferenze, casi clinici interdivisionali e patologie discusse al “morning report”. Organizzazione del corso. Parte teorica La parte teorica sarà svolta insieme con il corso di Igiene e Medicina di Comunità. La parte pediatrica consisterà in lezioni in forma di conferenze e seminari che includono informazioni pediatriche di base e presentazione e discussione di casi clinici. Il calendario dei seminari di tutta la rotazione in pediatria sarà disponibile all’inizio del corso. Parte pratica La parte pratica sarà svolta insieme con il corso di Igiene e Medicina di Comunità. 8 settimane saranno spese in Pediatria e 2 in Igiene/Med di Comunità. La parte pratica del corso di Pediatria consisterà nella divisione degli studenti in piccoli gruppi che dovranno ruotare nei 5 settori assistenziali della Pediatria. Questi comprendono: a) 2 settimane in reparto di pediatria; b) 2 settimane in neonatologia, dei quali: 1 settimana al nido, 1 settimana al centro immaturi; c) 2 settimane in pronto soccorso pediatrico; d) 1 settimana in ambulatorio pediatrico; e) 1 settimana in day hospital. Ogni studente, durante la sua permanenza in Pediatria, è tenuto a compilare delle cartelle che sono specifiche della rotazione che segue. Il contenuto di queste consegne verranno controllate e saranno fissati appuntamenti individuali giornalieri con ogni studente per commentare il loro lavoro. Corso di MEDICINA INTERNA (6 CFU – 80 ore) Coordinatore: prof. L. Sechi Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina interna (6.0 CFU) Docenti titolari: prof. L. Sechi Discipline: Medicina interna MEDICINA INTERNA Obiettivi formativi Finalità generali del corso L’obiettivo primario del corso è quello di generare competenza clinica sul paziente, competenza comprensiva di una intelligente ed esauriente raccolta dei dati nella Cartella finalizzata per problemi. L’obiettivo consiste nell’addivenire ad una diagnosi differenziale che partendo dai problemi e dai sintomi o reperti cardinali individuati, viene poi razionalizzata sulle più probabili condizioni che possano spiegare l’insieme della sintomatologia e della storia clinica del paziente. Gli studenti vengono quindi addestrati alla diagnosi differenziale, terapia e gestione del paziente. Elementi conoscitivi per affrontare il corso Fisiologia, Farmacologia, Specialità d’organo sistematica delle malattie, Anatomia patologica. Obiettivi Alla fine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di: - conoscere la parte sistematica delle varie malattie; - interpretare i dati raccolti con anamnesi e esame obiettivo; - scegliere le varie opzioni diagnostiche e terapeutiche; - utilizzare i risultati dei test eseguiti; - eseguire le manualità diagnostiche-terapeutiche necessarie; - saper informare i parenti ed i pazienti. Programma di insegnamento Nel corso di Medicina interna gli studenti devono apprendere la metodologia del processo diagnostico e dell’approccio globale al malato, costruendo una cartella clinica che in effetti rappresenta il modo di concepire la strutturazione della raccolta dei dati secondo uno schema logico che contiene la diagnosi differenziale e la terapia come conseguenza necessaria. In questo la metodologia deve essere applicata come se lo studente dovesse avere responsabilità diretta del paziente, e la competenza clinica va estesa alla terapia del paziente ed agli aspetti relativi alla Geriatria e alla Genetica Medica. Le lezioni iniziali sono sulla metodologia diagnostica. Successivamente vengono discussi i casi che si presentano di volta in volta. Nell’ambito di questo programma gli studenti discuteranno informalmente con i Titolari del Corso dei pazienti ogni giorno, li visiteranno con loro, ne discuteranno tutti gli aspetti e ne faranno relazione allo stesso dopo essersi preparati sulla malattia studiando in biblioteca da libri e da articoli specializzati che essi stessi impareranno a cercare e che verranno forniti in parte dal Docente e dai suoi assistenti. In questo modo il momento didattico e quello pratico si fondono nello studio delle malattie eseguito a partire da casi reali, presenti nel reparto, nell’ambulatorio, o negli altri reparti nei quali gli internisti vengano chiamati in consulenza, alla quale devono partecipare uno o più studenti. Il programma consiste in tutta la Medicina Interna e Specialità mediche, viste però nella sintesi rappresentata dai problemi del singolo paziente che sfugge alla logica restrittiva della malattia d’organo, spesso astratta, per ricadere quasi sempre nella interazione fra patologie diverse di vari organi ed apparati. Il programma consiste inoltre in iter terapeutici che sfuggono alla logica restrittiva della terapia di una singola malattia per ricadere nella terapia globale del paziente, che deve tener conto di indicazioni, controindicazioni, patologie e tossicità, nonchè modificazioni di dosaggio dei farmaci, che ne influenzano ed alterano volta per volta i criteri di scelta e di priorità. Organizzazione del corso. Parte teorica Seminari al letto del malato e durante la visita. Parte pratica Consiste nella rotazione nel Reparto di Medicina Interna, durante la quale a ciascuno studente vengono affidati uno o più pazienti. Lo studente dovrà eseguire su di essi, sotto supervisione dei titolari del Corso e dei loro assistenti, tutte le pratiche, manualità e gli adempimenti che sono compito dei medici. 1. Anamnesi, EO e revisione dei sistemi. 2. Lista dei problemi. 3. Diagnosi differenziale ed iter diagnostico, durante il quale dovrà richiedere gli esami opportuni e seguirne l’iter, andando di persona in Radiologia a discuterne col radiologo, in Microbiologia a discuterne col microbiologo, etc. Dovrà eseguire di persona quegli esami che ogni medico deve saper eseguire, come l’esame dello striscio del sangue periferico, esame urine, dell’escreato ed altri liquidi biologici, colorazioni di Gram, etc. 4. Terapia del paziente, indicando i farmaci, le dosi, la durata, le possibili complicanze e tossicità. 5. Educazione del paziente, che viene informato della natura della malattia, del motivo degli esami e della terapia praticata, e coinvolto nella terapia cronica e nei programmi preventivi che lo riguardano. 6. Lettera al Medico curante, che riassuma concisamente tutte le informazioni precedenti e che contenga gli elementi per una fattiva collaborazione al fine di dare il più fattivo aiuto al medico. 7. Programma di controllo periodico a distanza per sorvegliare l’evoluzione della malattia ed il risultato della terapia GERIATRIA Obiettivi formativi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di sapere: a. riconoscere i principali sintomi e segni clinici delle malattie di pertinenza geriatrica; b. utilizzare ed interpretare correttamente i vari tests di laboratorio utili alla diagnosi; c. effettuare la diagnosi della patologia osservata; d. predisporre un efficace intervento terapeutico. Programma di insegnamento Nel corso d’insegnamento della Geriatria gli studenti devono apprendere: - il ruolo della Geriatria nella medicina moderna; - la valutazione e gestione del paziente anziano; - le vertigini e le cadute; - le incontinenze; - la malattia di Alzheimer e le demenze; - lo stato confusionale acuto; - la nutrizione; - l’uso dei farmaci in geriatria; - la gestione ospedaliera del paziente anziano; - la gestione domicilare del paziente anziano. Organizzazione del corso. Parte teorica Lezioni, seminari e presentazione di casi clinici. Parte pratica Frequenza del reparto di Medicina interna e dei reparti dell’Istituto Geriatrico di Assistenza di Udine. Testi consigliati Medicina interna HARRISON’S, Principles of Internal Medicine, McGraw-Hill; 14th ed. TEODORI, Trattato Italiano di Medicina Interna, Soc. Editrice Universo, 2001, VI ed. Geriatria D.W. JAHNIGEN, R.W. SCHRIER, Geriatric Medicine, Blackwell, II ed. Modalità d’esame Propedeuticità Per sostener l’esame di Medicina interna è necessario aver sostenuto gli esami di Malattie del Sistema Nervoso, Diagnostica per Immagini, Farmacologia e tossicologia, Anatomia Patologica e delle Specialità Medico-Chirurgiche di Organo. Modalità Modalità di valutazione di profitto L’esame consisterà in un quiz di soluzione di problemi clinici e terapia medica, e di un caso clinico analizzato completamente mediante anamnesi, esame obiettivo lista dei problemi e piano di risoluzione dei problemi e di un colloquio orale.