Associazione Amici del Festival di Mezza Estate
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23° Festival Internazionale
di Mezza Estate
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Domenica 5 Agosto
Teatro Talia ore 18.00
Lirica / Opera Boschereccia
Il pastor di Corinto
(Napoli 1701)
di Alessandro Scarlatti
Romabarocca Ensemble
Direttore Lorenzo Tozzi
Allestimento semiscenico Tito Schipa Jr.
Disegni Luigi Stefano Cannoni
23° Festival Internazionale
di Mezza Estate
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Interpreti Bruna Tredicine (Clori), Caterina Novak (Silvio), Cristina Cappellini
(Niso), Anna Carbonera (Fille), Carlo Putelli (Melisso), Roberta De Nicola
Associazione Amici del Festival di Mezza Estate
29 Luglio / 19 Agosto 2007
Tagliacozzo (AQ)
- Comune di Tagliacozzo
- Presidenza del Consiglio dei
Ministri
- Ministero per i Beni e le Attività
Culturali
- Regione Abruzzo
- Provincia dell’Aquila
- Banca di Credito Cooperativo di
Roma
- Fondazione Cassa di Risparmio
della Provincia dell’Aquila
- Micron
media partner
- Il Tempo
Direttore Artistico
Lorenzo Tozzi
Con la collaborazione di
Giuseppe Berardini
Associazione Amici del Festival
di Mezza Estate
Istituto Tecnico per il Turismo
Organizzazione
Associazione Amici del Festival
di Mezza Estate
Tel/Fax 0863.66715
[email protected]
www.amicidelfestival.it
Ufficio Stampa
Sara Ciccarelli, Luca Pellegrini
[email protected]
Informazioni
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(Serpilla), Massimo Di Stefano (Serpollo).
Elementi di costume Adriana Ruvolo
Violino principale Corrado Stocchi
Violini I Laura Scipioni, Laura Bruggen, Alberto Caponi
Violini II Prisca Amori, Gabriele Benigni, Ernesto Celani
Viola Gabriele Spadino, Lorenzo Rundo
Violoncelli Matteo Scarpelli, Giacomo Grandi
Violone Fabrizio Cardosa
Flauto dolce Barbara Ferrara
Oboi barocchi Barbara Ferrara, Chiara Telleri
Oboe da caccia Orlando D’Achille
Fagotto Cecilia Medi
Cembalo Simone Gulli
Tiorba e chitarra Luca Marconato
Opera pastorale in tre atti su libretto di Francesco Maria Paglia rappresentata nel
Casino del Vicer è a Posillipo per il compleanno della Viceregina il 5 agosto 1701
(revisione critica sull ’autografo a cura di Lorenzo Tozzi)
Prima esecuzione moderna
Allestimento del Festival di Mezza Estate di Tagliacozzo in coproduzione col
Festival Barocco di Viterbo
L’opera viene eseguita con un solo intervallo
(durata 2 ore e 30’ circa)
Quando si parla di Arcadia, o quando si parla di Opera Barocca nel senso più
proprio del termine, cioè ancora ben addentro i modi e la sensibilità del 600 quante volte me lo ripeteva Luigi Ronga, mio grande professore - siamo al di l à di
un limite netto, oltre il quale il passato è irrimediabilmente tale. Solo qualche
decennio più tardi, dalle parti di Gluck probabilmente, scatterà qualcosa per cui
ogni evento di recitar-cantando sarà improvvisamente nostro contemporaneo,
magari distinguibile mille volte in mille sfumature diverse ma, in ogni caso, nostro
simile. Invece qui, tra pastori finti che discorrono di sentimenti teorici catalogati
come in un codice alchemico - ma vivi e sfacciati poi all ’improvviso -, o in una
Tessaglia altrettanto finta, in un mondo doppiamente, triplamente riflesso in
maniera su maniera, dove la Grecia antica veste parrucche e spadini, il Settecento
incombente si crede vestito di pelli di capra, e dove la musica, colta fino all
’inverosimile (ma che nell’intenzione si dichiara “villana”) sta per tramutarsi quasi
suo malgrado nella più gran festa di sublime-popolare mai vista - quella dell’Opera
Buffa - qui tutto è talmente “oltre”, talmente “al di là”, che quando Lorenzo Tozzi
sorridendo mi ha detto: “A me fa pensare ai fumetti”, mi si è aperto uno spiraglio
che mi è parso imperdibile. Ho chiamato Luigi Stefano Cannelli, un valente pittore,
Associazione Amici del Festival di Mezza Estate
329.1804157 Silvio Buoninfante
328.3261778 Carlo De Sanctis
[email protected]
Progetto Grafico
Alessandro Di Michele
Logo di Alessandro Asci
Il Festival Internazionale
di Mezza Estate di Tagliacozzo
è socio di ItaliaFestival (Agis)
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mio amico e collaboratore da sempre come lo era stato di Pizzi e altri nostri maestri,
e conoscendogli un ’affinità naturale per le cose del Seicento - debuttò definendosi
post-manierista - l’ho convinto a prendere sulle sue e sulle mie spalle tutto l’onere
della visualizzazione di questa favola lontana, in un misto di distanza stilistica
davvero arcaica pi ù che arcadica, e di tecnica fumettistica che ce la avvicinasse nei
suoi lati più teneri e leggeri. Anche i fumetti, del resto, portano vicinissimi a noi
luoghi, personaggi e storie del tutto improbabili, se non addirittura alieni. Badate,
uno strattagemma da teatro povero, dove le uniche ricchezze sono la pazienza e il
tempo, e che spero ci aiuti a far sentire meno l ’eroica ristrettezza in cui Lorenzo
Tozzi ha portato avanti testardamente questa riscoperta coraggiosa. Tito Schipa Jr.
Il Romabarocca Ensemble è stato fondato nel 1994 dal musicologo Lorenzo Tozzi e
da altri specialisti della musica antica per la riscoperta del vasto repertorio
musicale italiano centro-meridionale e soprattutto romano del Sei-Settecento in
esecuzione filologica. Ha nel suo vasto repertorio, con strumenti originali o copie,
musiche inedite e rare, strumentali e vocali, sacre e profane, del barocco italiano,
oratori, cantate, melodrammi ed intermezzi comici anche in forma scenica. Il
gruppo debutta nel 1994 con la prima esecuzione moderna della favola boschereccia
Diana schernita (Roma 1629) di Giacinto Cornacchioli con la regia di Vera
Bertinetti e si impone successivamente all ’attenzione per la versatilità ed originalità
dei suoi programmi musicali. Ha tenuto concerti in tutta Italia, dalla Val d’Aosta
alla Sicilia ed anche per istituzioni prestigiose come la Settimana musicale senese
della prestigiosa Accademia musicale chigiana (Eumelio di Agazzari registrato da
Raitre), il Festival barocco di Viterbo ( La foresta incantata di Geminiani e la
Giuditta di Cambridge di Alessandro Scarlatti). Ha portato alla luce anche l
’intermezzo L’Avaro (1720) di Gasparini (regia di Ugo Gregoretti). Importanti anche
le sue presenze all ’estero: in rappresentanza dell’Italia partecipa al XVII Festival
Internazionale dell’arte e dell’amicizia di PyongYang (Corea del Nord) ottenendo il
Primo Premio (medaglia d’oro) per la sezione musica strumentale ma suona anche
per la Filarmonica di Minsk (Bielorussia) su invito dell’Ambasciata italiana con
grande successo di critica e pubblico Nel febbraio 2000 per i Concerti del Giubileo
esegue nella patriarcale basilica di San Paolo dinanzi a oltre duemila persone La
Rappresentazione di Anima e di Corpo (Roma 1600) di Emilio de ’ Cavalieri con
Cecilia Gasdia e Furio Zanasi nel quarto centenario dell’opera. L’esecuzione è
ripresa dalla televisione e registrata dalla Pan Dream in DVD stereo. Nel 2005
registra per Bongiovanni in prima esecuzione moderna la “festa teatrale” Decebalo
(Napoli 1743) di Leonardo Leo con il controtenore Angelo Manzotti. E’ presente
ripetutamente per i Concerti dell’Oratorio del Gonfalone a Roma. Ha in corso di
stampa per il 2008 l’incisione di un CD per la Tactus in prima esecuzione moderna
di inedite cantate, duetti e lamentazioni dell ’architetto seicentesco romano Carlo
Rainaldi in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e la
Associazione Amici del Festival di Mezza Estate
Sovrintendenza alle Belle Arti di Roma. Nel 2004 ha compiuto una tournée in
estremo Oriente (Cina, Mongolia, Corea) su invito dall’ Ambasciata Italiana a
Pechino.
Nel dicembre 2005 il gruppo si esibisce al Conservatorio di Musica di Astrakan
(Russia) Per il 2006 è invitato a suonare a Pietroburgo. Nel 2006 suona per la
Fondazione Piccinni di Bari ed inaugura il 15 giugno con un concerto dedicato a
musiche dell’architetto Carlo Rainaldi la mostra “Roma Barocca” a Castel S. Angelo
su Borromini, Bernini e Pietro da Cortona curata da Paolo Portoghesi e Marcello
Fagiolo. Il RBE è stato ospite per Videosapere della rubrica Maestrissimo su
Radiouno e più volte di rubriche musicali radiofoniche (ad esempio la rubrica I
grandi interpreti)- E’ stato invitato a suonare in Campidoglio in occasione della
sfilata dello stilista Gai Mattiolo. Dopo il Decebalo (1743), “festa teatrale” di
Leonardo Leo il Romabarocca Ensemble riporta ora alla vita un altro gioiello della
scuola settecentesca napoletana. Si tratta questa volta della prima esecuzione
moderna della “favola pastorale” Il Pastor di Corinto di Alessandro Scarlatti
(libretto di Francesco Maria Paglia), allestito il 5 agosto del 1701 per il compleanno
della viceregina spagnola nel Casino di Posillipo. Si tratta di una delle rare opere di
ambientazione pastorale di Scarlatti, che alterna disquisizioni amorose di sapore
arcadico ( Scarlatti entr ò nell’Accademia romana dell’ Arcadia nel 1706 insieme a
Corelli e Pasquini) a scenette comiche tra i due “buffi” Serpilla e Serpollo di
estrazione servile. L’opera è ricca di spunti melodici e di innovazioni formali pur
nel frequente ricorso all’aria col da capo e rende ragione della fantasia del
compositore siciliano, caposcuola indiscusso della cosiddetta Scuola napoletana. I
pastori di Corinto Silvio e Melisso approdano nella Tessaglia e vivono alterne
vicende amorose, attratti dalla avvenenza delle ninfe Clori e Fille e oggetti delle
gelosie di Niso. Alla fine le coppie pastorali si comporranno per lo happy end di
rito. Dal punto di vista musicale l’opera equipara i diversi ruoli, con la prima coppia
Silvio-Clori a fare da contrappeso a quella formata da Fille e dai suoi due spasimanti
rivali Melisso e Niso ( quest ’ultimo solo in extremis premiato con la mano della
ninfa), mentre i due vispi servitori non troveranno la sospirata intesa amorosa
neppure al chiudersi del sipario. Un fantasioso universo amoroso dalle mille
sfaccettature e soluzioni teatrali con un occhio bonariamente sorridente all ’Arcadia
per la gioia dell’orecchio degli aristocratici spettatori settecenteschi, ma anche per
quella del pubblico dei nostri giorni.
Associazione
Amici del Festival
di Mezza Estate
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c/o Teatro Talia
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