ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ANDREA BAFILE”
Via Acquasanta, 16 – 67100 L’AQUILA – Cod. Min.: AQIS01800Q – Cod. fisc.: 93073790664
Tel. 0862410212 - Fax 0862412432 - Sito web www.iisbafile.gov.it - E-mail [email protected] - Pec [email protected]
Sezioni associate:
Liceo Scientifico Statale “Andrea Bafile” – Cod. Min.: AQPS018016
Liceo Artistico Statale “Fulvio Muzi” – Cod. Min.: AQSD01801L
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
2014-15
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L’I.I.S. “A.Bafile” è uno dei principali Licei cittadini , inserito nel contesto sociale del post –sisma
aquilano,disomogeneo e disgregato , si pone come un punto di riferimento importante per il territorio e le
famiglie che nella solida storia dell’Istituto cercano risposte al bisogno di una educazione scolastica
motivante e seria.
Le vere sfide che i giovani dovranno affrontare, al termine del loro progetto di formazione, saranno il
positivo inserimento nella vita lavorativa e lo sviluppo di una personalità matura e aperta: in una società
profondamente dinamica, la realizzazione delle proprie aspettative sociali e personali si può ottenere con
una mentalità agile ed attiva, capace di adeguarsi alla crescente flessibilità delle funzioni da svolgere e
all’incontro con esperienze socio-culturali diverse ed in divenire, ma anche consapevole della propria
identità e della propria tradizione culturale.
Con il suo Piano dell’Offerta Formativa, strumento di promozione e partecipazione al processo di
rinnovamento sociale e culturale in atto, il “Bafile”è pienamente inserito nel percorso di sviluppo del
Paese, non solo nella dimensione locale e nazionale, ma anche e soprattutto in quella europea ed
internazionale.
È molto importante che la Scuola condivida con gli Studenti, le loro Famiglie e il Territorio un progetto volto
non solo a raggiungere elevati livelli di conoscenze, competenze e abilità nei vari settori rappresentati dalle
discipline, ma anche, e soprattutto, a possedere gli strumenti con cui affrontare gli inevitabili cambiamenti
che sopraggiungeranno e la capacità di apprendere in modo autonomo, capacità fondamentale, vista la
continua evoluzione dei saperi e l’esigenza di affrontare ed indagare la realtà attraverso un corretto
approccio scientifico, alieno da idee preconcette.
Il progetto educativo del Liceo dà agli studenti la possibilità di scegliere in modo motivato come proseguire
gli studi, il corso universitario per il quale si sentono più portati. Il percorso liceale contribuisce anche alla
formazione globale della persona e fornisce una buona a adattabilità a diversi ambienti di apprendimento
e/o di prestazioni, anche in ambito professionale.
Particolare attenzione viene posta allo sviluppo delle potenzialità e delle “eccellenze”. Una équipe di
docenti e psicologi è inoltre presente per alunni, genitori, personale della scuola, al fine di affrontare
problematiche di disagio scolastico o psicologico e cercarne le possibili soluzioni, per favorire il benessere
dello studente e delle famiglie.
Il Liceo propone numerose attività extrascolastiche, che s’intrecciano con l’offerta curricolare e
l’arricchiscono con esperienze sempre molto qualificate.
L’IDENTITA’
Formazione globale della persona
Valenza culturale delle discipline
Potenziamento della responsabilità personale dello studente
TRADIZIONE
FAMIGLIE E STUDENTI
INNOVAZIONE
LICEALE
P.O.F.
CULTURA
Come
DATI DELL’ISTITUTO
SAPERE
SAPER FARE
SAPER2 ESSERE
P.O.F
P.O.F.
RETE DI RELAZIONI
TERRITORIO
L’Istituto di Istruzione “A. Bafile”, frequentato da 1139 alunni, è situato nella città di L’Aquila in via
Acquasanta 16, zona della città nota come polo scolastico di Colle Sapone, poiché ospita la maggior parte
delle scuole superiori. L’area di ubicazione, in quanto meta quotidiana di centinaia di studenti, è servita dai
mezzi pubblici e non è molto distante dalla sede del terminal dei bus urbani ed extra urbani, così da essere
raggiungibile con discreta facilità da tutti gli studenti, molti dei quali provengono da fuori Comune. Il
pendolarismo, dovuto anche alle conseguenze post sisma, è la condizione che riguarda una buona
percentuale dell’utenza e costituisce un elemento imprescindibile dell’organizzazione scolastica.
CONTESTO TERRITORIALE
L’Istituto d’Istruzione “A. Bafile” radicato nel tessuto sociale e culturale della città di L’Aquila fin dai primi
decenni del secolo scorso, opera in un contesto socio-economico in crisi e che negli ultimi anni è diventato
sempre più complicato da gestire. L’evento tellurico del 6 Aprile 2009 ha decisamente trasformato la vita
sociale e culturale della città che ha dovuto anche subire e patire le conseguenze di scelte avventate, poco
attente alle esigenze primarie di una classe giovanile che chiedeva ( e continua a farlo!) stimoli culturali e
centri di aggregazione utili a cementificare un’identità sociale e culturale che ha rischiato di andare
perduta.
IDENTITA’ DI ISTITUTO
VALORI ISPIRATORI E CONNOTAZIONE CULTURALE
Il complesso delle grandi trasformazioni civili, culturali ed economiche che caratterizzano la società attuale
impone alla scuola un impegno autentico ed intenso di rinnovamento dei contenuti da comunicare, una
revisione critica delle tecniche di trasmissione delle conoscenze, una riflessione consapevole delle proprie
finalità. Perché tali mutamenti siano concreti ed efficaci e tali da orientare con sicurezza l’azione educativa,
è necessario che resti salda e venga con vigore ribadita la tensione per la democrazia e la libertà che la
Costituzione Repubblicana assegna alla scuola.
L’Istituto d’Istruzione “A. Bafile” è da sempre sostenitore dell’idea che un’offerta formativa seria e
qualificata deve sapersi costantemente rinnovare ed aggiornare senza rinunciare al ruolo fondamentale che
essa deve assumersi nell’educare all’esercizio attivo e responsabile della cittadinanza, alla legalità ed al
rispetto dei diritti di tutti.
Il nostro Liceo nella sua specificità culturale e nella sua autonomia deve saper guardare oltre i
condizionamenti delle mode culturali e del mercato, ponendosi come punto di riferimento la centralità
dell’uomo.
I nostri studenti oltre ad acquisire una preparazione scientifica, umanistica, linguistica ed artistica, sono
formati anche dal punto di vista sociale e civile per poter essere in grado di rispettare le diversità religiose,
etniche e politiche della nostra società.
Pertanto nel contesto di continui e profondi cambiamenti che modificano l’intera società ridisegnando il
ruolo della formazione, la sfida dell'I.I.S."Bafile" è quella di promuovere un percorso formativo che sappia
coniugare i due ambiti della conoscenza, quello scientifico , quello storico-umanistico, quello artistico
offrendo agli studenti la prospettiva di un sapere che, nella diversità degli statuti disciplinari, è unitario in
quanto radicato nella universale domanda di comprensione di sé e del mondo e nella vocazione umana alla
ricerca.
Si ritiene essenziale che il Liceo sia luogo in cui la progettualità del futuro avviene mediantel’acquisizione
di un sapere tecnico-scientifico in continuo aggiornamento, ma anche attraverso l’incontro con il passato.
La memoria critica di ciò che è stato promuove infatti una riflessione capace di costruire “il sé” riscoprendo
il senso della storia come radice del cambiamento.
Lo studio delle singole materie deve fornire gli strumenti di metodo che consentano - anche al di fuori degli
ambiti strettamente disciplinari - di porre problemi, di individuare o ipotizzare soluzioni, di predisporre
strategie. L’acquisizione dei contenuti, tanto nell’ambito umanistico quanto in quello scientifico, deve
pertanto condurre lo studente a interrogarsi sugli statuti disciplinari e a sviluppare capacità autonome di
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riflessione, interpretazione, previsione dei fenomeni, siano essi naturali,storici, culturali, economici, artistici
attraverso procedimenti induttivi e deduttivi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’offerta formativa esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed
organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della propria autonomia (D.M.111 del 24/09/1999).
Esso è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso
delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si
impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
PRINCIPI ISPIRATORI E FINALITA’
La scuola si propone di favorire la crescita culturale e civile delle studentesse e degli studenti, anche
attraverso una adeguata preparazione di base, generale e specifica, al fine di formare cittadine e cittadini
consapevoli e attivi costruttori di diritti di cittadinanza.
I principi ispiratori dell’azione educativa sono:
cultura delle differenze e dell’inclusione
cultura della legalità
cultura del “bene comune”
cultura della partecipazione e del confronto
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze sia adeguate al
proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia
coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del Regolamento recante “revisione
dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…” (D.P.R.15.03.2010,n.89-Regolamento
recante revisione dell’assetto ordina mentale, organizzativo e didattico dei licei)
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro
scolastico:
 lo studio della discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
 la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
 l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d’arte;
 l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
 la pratica dell’argomentazione e del confronto;
 la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
 l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Le finalità che l'Istituto si è dato sono quelle di:
 promuovere la crescita culturale della persona insieme al senso e all’esercizio della
 responsabilità;
 valorizzare e utilizzare in modo ottimale le risorse esistenti sia in termini professionali (competenze
culturali) che materiali (strutture e dotazioni tecnologiche);
 progettare attività integrative per l’educazione ai linguaggi non verbali e per l’acquisizione di
capacità relazionali e comunicative attraverso la valorizzazione delle arti, dello spettacolo e
dell'attività motoria;
 operare per la prevenzione e il sostegno al disagio relazionale e affettivo degli studenti;
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 contrastare la dispersione e l'abbandono attraverso attività di orientamento, ri-orientamento,
sostegno e recupero.
PROPOSTA FORMATIVA DELLA SCUOLA
L'I.I.S. "Bafile" intende promuovere un percorso formativo che, coniugando l’ambito scientifico e
umanistico, permetta agli studenti di trasformare le conoscenze e le competenze acquisite in nuove
esperienze e saperi.
Leggere e comprendere in forma critica il presente a partire dall'incontro con il passato PER maturare
atteggiamenti di sensibilità e comportamenti idonei ad interagire con i cambiamenti in atto;
Acquisire un metodo efficace di studio PER sviluppare abilità personali di organizzazione e impiego del
proprio tempo, delle proprie capacità in riferimento agli obiettivi da conseguire;
Promuovere competenze produttive scritte e orali attraverso una ricca gamma di strumenti espressivi PER
stabilire rapporti interpersonali efficaci con i diversi interlocutori e in vari ambiti comunicativi;
Promuovere la riflessione sui diversi ambiti del spere scientifico, umanistico e artistico PER acquisire la
consapevolezza della loro necessaria interdipendenza;
Cogliere lo specifico di ciascuna disciplina, delle sue domande, delle sue procedure PER sapere reperire e
utilizzare informazioni superando stereotipi culturali e comportamentali;
Utilizzare ogni occasione offerta sia dalla scuola come collettività sociale sia dai saperi disciplinari PER
sviluppare d approfondire gli aspetti più rilevanti della Carta Costituzionale come terreno condiviso di valori
e dei diritti di tutti i cittadini.
Promuovere la riflessione sui problemi di genere PER sensibilizzare al rispetto delle differenze;
Promuovere la riflessione sulla pratica sportiva PER offrire occasioni di socializzazione amatoriale
amichevole e leale e sviluppare uno stile di vita volto al rispetto del proprio corpo e al mantenimento della
salute.
E’ pertanto integralmente recepito lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno
1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
“Il compito della scuola è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da
trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità .
Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle singole
istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre
componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita
umana e civile dei giovani. Ed infatti obiettivo delle norme introdotte con il regolamento in oggetto,
non è solo la previsione di sanzioni più rigide e più adeguate a rispondere a fatti di gravità
eccezionale quanto, piuttosto la realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed
operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole
e percorsi di crescita degli studenti. Con le recenti modifiche non si è voluto quindi stravolgere
l’impianto culturale e normativo che sta alla base dello Statuto delle studentesse e degli studenti e
che rappresenta, ancora oggi, uno strumento fondamentale per l’affermazione di una cultura dei
diritti e dei doveri tra le giovani generazioni di studenti. Tuttavia, a distanza di quasi dieci anni
dalla sua emanazione, dopo aver sentito le osservazioni e le proposte delle rappresentanze degli
studenti e dei genitori, si è ritenuto necessario apportare delle modifiche alle norme che
riguardano le sanzioni disciplinari (art. 4) e le relative impugnazioni (art. 5).
In particolare, anche di fronte al diffondersi nelle comunità scolastiche di fenomeni, talvolta
5
gravissimi, di violenza, di bullismo o comunque di offesa alla dignità ed al rispetto della persona
umana, si è inteso introdurre un apparato normativo che consenta alla comunità educante di
rispondere
ai
fatti
sopra
citati
con
maggiore
severità
sanzionatoria.
Si è infatti voluto offrire alle scuole la possibilità di sanzionare con la dovuta severità, secondo un
criterio di gradualità e di proporzionalità, quegli episodi disciplinari che, pur rappresentando
un’esigua minoranza rispetto alla totalità dei comportamenti aventi rilevanza disciplinare,
risultano particolarmente odiosi ed intollerabili, soprattutto se consumati all’interno
dell’istituzione pubblica preposta all’educazione dei giovani. La scuola deve poter avere gli
strumenti concreti di carattere sia educativo che sanzionatorio per far comprendere ai giovani la
gravità ed il profondo disvalore sociale di atti o comportamenti di violenza, di sopraffazione nei
confronti di coetanei disabili, portatori di handicap o, comunque, che si trovino in una situazione di
difficoltà. Comportamenti che, come afferma chiaramente la norma, configurino delle fattispecie di
reati che violano la dignità ed il rispetto della persona umana o che mettano in pericolo
l’incolumità delle persone e che, al contempo, nei casi più gravi, siano caratterizzati dalla
circostanza di essere stati ripetuti dalla stessa persona, nonostante per fatti analoghi fosse già stato
sanzionato, e che quindi siano connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato
allarme sociale nell’ambito della comunità scolastica. Di fronte a tali situazioni, che la norma
descrive in via generale, la scuola deve poter rispondere con fermezza ed autorevolezza al fine di
svolgere pienamente il suo ruolo educativo e, al tempo stesso, di prevenire il verificarsi dei predetti
fatti.
Appare necessario, a seguito delle modifiche introdotte dal D.P.R. in oggetto, ricapitolare i
contenuti dei regolamenti d’istituto in tema di disciplina, come risultanti unitariamente dalle
vecchie e dalle nuove norme. Detti regolamenti dovranno individuare:
1. le mancanze disciplinari. Partendo dalla previsione dell’ art. 3 del citato D.P.R. n 249/98,
che individua dei macro-doveri comportamentali facenti riferimento ad ambiti generali del
vivere insieme, i regolamenti delle istituzioni scolastiche devono declinare gli stessi, tramite
la specificazione di doveri e/o divieti di comportamento e di condotta.
2. le sanzioni da correlare alle mancanze disciplinari. Le sanzioni diverse
dall’allontanamento dalla comunità scolastica sono appannaggio del regolamento delle
istituzioni scolastiche, che quindi le dovrà specificatamente individuare. A tal fine le
istituzioni scolastiche si ispireranno al principio fondamentale della finalità educativa e
“costruttiva” e non solo punitiva della sanzione e alla non interferenza tra sanzione
disciplinare e valutazione del profitto (art 4, comma 3, DPR 249). Quello che si richiede
alle scuole è uno sforzo di tipizzazione di quei comportamenti generali cui ricollegare le
sanzioni e non un rinvio generico allo Statuto delle studentesse e degli studenti, che di per
sé non contiene fattispecie tipizzate, se non nei casi gravissimi.
3. gli organi competenti a comminare le sanzioni. Il regolamento d’istituto è chiamato ad
identificare gli organi competenti ad irrogare le sanzioni diverse dall’allontanamento dalla
comunità scolastica (ad es. docente, dirigente scolastico o consiglio di classe). Le sanzioni
comportanti l’allontanamento dalla comunità scolastica sono, inoltre, riservate dal D.P.R.
alla competenza del Consiglio di Classe e del Consiglio d’Istituto.
Al riguardo va osservato che, a seguito delle recenti modifiche normative, la competenza di
irrogare sanzioni che comportino l’allontanamento non viene più attribuita genericamente
in capo ad un organo collegiale, come avveniva nel testo normativo previgente.
E’ stato, viceversa, specificato dall’art. 4 comma 6 che: a) le sanzioni ed i provvedimenti
che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15
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giorni sono sempre adottati dal CONSIGLIO DI CLASSE; b) le sanzioni che comportano un
allontanamento superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle
lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato
conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal CONSIGLIO DI ISTITUTO.
In particolare, con riferimento al Consiglio di classe si deve ritenere che l’interpretazione
maggiormente conforme al disposto normativo (art. 5 D.Lgs. n. 297/1994) sia nel senso che
tale organo collegiale quando esercita la competenza in materia disciplinare deve operare
nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi pertanto gli studenti e i
genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo lo studente
sanzionato o il genitore di questi)e di successiva e conseguente surroga.
4. il procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari, con specifico riferimento ad
es.alla forma e alle modalità di contestazione dell’addebito; forma e modalità di attuazione
del contraddittorio; termine di conclusione.
5. procedure di elaborazione condivisa e sottoscrizione del Patto educativo di
corresponsabilità. E’ questo un ulteriore e nuovo elemento di contenuto del regolamento
d’istituto, introdotto dal D.P.R.n. 235 del 2007.”
AREA DIDATTICA
Nella prospettiva dell’autonomia scolastica e in ordine alla riforma della scuola, si è ritenuto opportuno
programmare in modo istituzionalizzato la verifica sulla produttività del corpo insegnante.
L’attività didattico - pedagogica deve assumere sempre più carattere di trasparenza e di“ufficialità” che
potrà essere richiesta dall’autorità ministeriale.
I prodotti della scuola, infatti, sono sempre più inquadrati in un sistema obiettivo di valutazione nazionale
che comporta anche prove di verifica oggettive, specifiche per ogni disciplina.
Oltre ai motivi di carattere strutturale legati ad una nuova immagine della scuola e degli insegnanti futuri,
sempre nella prospettiva dell’autonomia, si rileva anche l’importanza dei dipartimenti disciplinari in vista
del potenziamento e della razionalizzazione delle risorse del corpo docente.
Ad esempio:
- organizzazione collegiale dei programmi e delle unità didattiche
- proposte di griglie valutative comuni
I docenti, allo scopo di favorire l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità specifiche e trasversali,
operano per Dipartimenti disciplinari così strutturati:
Area Umanistica ( Lettere, Storia e Geografia, Filosofia, Latino, Disegno e Storia dell’Arte, Religione);
Area Matematico-scientifica ( Matematica, Informatica, Fisica, Biologia, Chimica, Scienze della Terra);
Area linguistica (Inglese)
Area Corporeo-espressiva ( Educazione Fisica)
Area artistica ( Design, discipline grafiche e pittoriche, disc. Geometriche, plastiche e scultoree, Laboratorio
artistico, Laboratorio del design, Storia dell’arte) .
Area del sostegno e dell’inclusione
METODI E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
La programmazione dei contenuti disciplinari si avvale anche della logica modulare che, superando la
partizione cronologica e sequenziale, consente di espletare programmi per blocchi e nuclei tematici,
sollecitando la collegialità nelle scelte didattiche e nella formulazione degli interventi.
L’azione di insegnamento/apprendimento è affidata a:
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





lezione frontale;
lezione partecipata;
mappe e schemi cognitivi;
lavoro di gruppo;
ricerca documentazione (per conoscere/per approfondire);
discussione;
I mezzi e gli strumenti di cui si avvale l’elaborazione dei percorsi educativi e formativi sono:
 libri di testo;
 manuali;
 riviste;
 audiovisivi;
 LIM;
 computer;
 internet
 documentazione (articoli di giornale, carte tematiche, grafici, …);
 carte geografiche;
 strumenti professionali;
 uscite sul territorio e viaggi d’istruzione
VERIFICA,VALUTAZIONE RECUPERO
L’azione di verifica e valutazione non è rivolta solo all’accertamento del profitto individuale dello
studente, al fine di classificare il suo apprendimento, ma anche alla conoscenza ed al miglioramento del
processo di apprendimento-insegnamento degli obiettivi didattici programmati. E’ un processo essenziale
dell’evoluzione formativa del discente poiché garantisce e certifica la qualità della didattica, perciò essa si
deve basare su criteri di trasparenza e di collegialità, al fine di realizzare un rapporto di fiducia tra docenti e
discenti, dal quale traspaia il senso del giusto riconoscimento del lavoro svolto nei diversi momenti della
formazione individuale.
La valutazione del processo formativo tende ad accertare conoscenze, abilità e competenze. Esso si articola
in tre fasi:
Valutazione iniziale: effettuata all’inizio dell’anno scolastico, consente di rilevare la situazione di partenza
degli studenti attraverso test, questionari, esercizi, colloqui. Il quadro della situazione di partenza
suggerisce le strategie da attivare per l’azione educativa e didattica.
Valutazione formativa: tende a cogliere in itinere i livelli d’apprendimento dei singoli, a controllare
l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi, ad impostare attività di
recupero e sostegno, a valorizzare le eccellenze.
Valutazione sommativa: tiene conto dell’intero percorso formativo, degli eventuali progressi registrati,
dell’efficacia degli interventi, del comportamento, dell’impegno.
Le prove di verifica adottate si distinguono in:
1.
strutturate e semistrutturate.
Sono prove oggettive, valutate con un punteggio definito.
Sono esempi di prove strutturate:
quesiti a risposta chiusa (scelta multipla /vero-falso);
quesiti a risposta aperta;
brani da completare;
prove pratiche di laboratorio.
2.
non strutturate.
8
Sono le prove “tradizionali” quali: interrogazioni, colloqui, prove scritte, prove grafiche, attività di
laboratorio.
Tali prove sono valutate in base a griglie specifiche che misurano i livelli di conoscenze, di competenze e
abilità dimostrate rispetto a determinati indicatori.
Criteri e metodi di valutazione
Per la verifica dei processi di apprendimento saranno presi in considerazione i seguenti fattori:
 il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati;
 l’impegno manifestato dall’allievo nel processo di apprendimento;
 le effettive abilità, competenze e capacità raggiunte;
 le attitudini maturate dall’allievo.
Per quanto riguarda le modalità di effettuazione della valutazione si ritiene indispensabile:
 esplicitare i criteri a cui l’insegnante intende attenersi (da inserire nel piano annuale di lavoro);
 informare gli allievi su tali criteri.
Le valutazioni degli alunni hanno cadenza quadrimestrale e sono effettuate,a seconda delle discipline, sulla
base di prove scritte (almeno due prove eseguite in classe o in laboratorio), o scritto-grafiche, (le quali, in
caso di assenza giustificata per gravi e comprovati motivi, potrebbero anche essere individuali) e di un
congruo numero di prove orali (almeno due prove eseguite in classe): interrogazioni o interventi in
discussioni su argomenti proposti dal docente o da studenti, o di prove standard (quesiti a scelta multipla,
corrispondenze, completamenti, ecc.).
Al fine di offrire uno strumento comune per la misurazione del grado di preparazione specifica, che è alla
base della valutazione, si propone la seguente scala tassonomica:
CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL BIENNIO
CONOSCENZE
COMPETENZE
ABILITA’
Nulle/gravemente lacunose
Espressione scorretta e disorganica
Lo studente utilizza le poche
conoscenze in modo non pertinente
Esprime a fatica poche informazioni
Utilizza le poche conoscenze in modo
incompleto, sa individuare solo gli
aspetti marginali di un problema.
Non è in grado di esporre in modo
compiuto.
Utilizza le conoscenze in modo
impreciso, sa individuare solo alcuni
aspetti di un problema
Sa
esprimere
sufficientemente
Utilizza le conoscenze in modo
pertinente,
ma
sostanzialmente
Voto: 1-2-3
Lacunose e frammentarie
Voto: 4
Frammentarie e confuse
Voto: 5
Omogenee, ma limitate a contenuti
9
in
chiaro
modo
le
semplici.
informazioni acquisite
meccanico, individua gli elementi
essenziale di un problema e riesce ad
organizzarli.
Applica le conoscenze a compiti di
media difficoltà con un inizio di
rielaborazione personale; esposizione
semplice e lineare ma corretta;
lessico abbastanza adeguato
Analisi
Guidato
coerenti
Si esprime con chiarezza e usa spesso
una terminologia appropriata.
Utilizza le conoscenze in modo
corretto. Riconosce i rapporti causali.
Si esprime in modo chiaro e preciso,
utilizzando quasi sempre una corretta
terminologia.
Utilizza le conoscenze in modo
corretto e sicuro, interpretando e
organizzando i contenuti.
Si esprime abitualmente utilizzando il
linguaggio specifico richiesto.
Utilizza le conoscenze in modo
autonomo; individuando analogie e
differenze.
Voto: 6
Di buona parte degli argomenti
trattati, seppure a livello talvolta
mnemonico
Voto: 7
Complete
quasi sempre corrette.
formula anche sintesi
Voto: 8
Ampie
Voto: 9
Ampia e completa, con
capacità di orientamento
buone
Voto: 10
CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL TRIENNIO
CONOSCENZE
COMPETENZE
ABILITA’
Nulle/gravemente lacunose
Espressione scorretta e disorganica
Lo studente utilizza le poche
conoscenze in modo non pertinente
Esprime a fatica poche informazioni
Utilizza le poche conoscenze in modo
incompleto, sa individuare solo gli
aspetti marginali di un problema.
Non è in grado di esporre in modo
compiuto.
Utilizza le conoscenze in modo
impreciso, sa individuare solo alcuni
aspetti di un problema
Sa esprimere in modo
Utilizza le conoscenze in modo
pertinente,
ma
sostenzialmente
meccanico, individua gli elementi
essenziale di un problema e riesce ad
organizzarli.
Voto: 1-2-3
Lacunose e frammentarie
Voto: 4
Frammentarie e confuse
Voto: 5
Omogenee, ma limitate a contenuti
semplici.
Voto: 6
Abbastanza complete , ma non tutte
sufficientemente chiaro le
informazioni acquisite
Si esprime in modo chiaro e corretto
10
Utilizza le conoscenze in modo
padroneggiate
competenza.
con
la
stessa
opportuno; spesso
rapporti causali.
riconosce
i
Voto: 7
Complete e abbastanza approfondite
Si esprime con chiarezza utilizzando
un preciso linguaggio disciplinare.
Utilizza le conoscenze in modo
corretto. Padroneggia i rapporti
causali.
Sa interpretare e organizzare i
contenuti e li esprime con un
linguaggio appropriato.
Utilizza le conoscenze in modo
corretto, sa individuare i principi
organizzatori di un problema.
Sa organizzare i contenuti in una
struttura diversa da quella data, anche
in ambito pluridisciplinare.
Utilizza le conoscenze in modo
autonomo; individua ed è in grado di
giustificare i principi organizzatori di
un problema.
Voto: 8
Ampie con
orientamento
buone
capacità
di
Voto: 9
Ampia, completa e approfondita
Voto: 10
Lo studente ha il diritto di conoscere in ogni momento i criteri ed i risultati della valutazione delle singole
prove; deve essere informato sul grado di conseguimento degli obiettivi e sulle attività previste per ovviare
all’insuccesso.
I docenti nelle loro valutazioni periodiche, fatto lo screening delle cause delle difficoltà ricorrenti negli
studenti per ciascuna disciplina o ambito disciplinare individuano i casi di insufficienza e attivano
iniziative di consolidamento e recupero ; altresì si evidenzieranno i casi di eccellenza per promuovere
azioni che li valorizzino.
Al fine di evitare l’insuccesso scolastico, fattore determinante del fenomeno della dispersione e
dell’abbandono, l’Istituto attua interventi come: ascolto attivo, supporto psicologico ,collaborazione
costruttiva con le famiglie, individuazione dei talenti e opportuna valorizzazione, per rinforzare la
motivazione al successo formativo e consentire un adeguato e proficuo iter scolastico.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 (in G.U. 19 agosto 2009, n. 191) contiene
il Regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori
modalita' applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 :
“Il presente regolamento provvede al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione
degli alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilita'
degli alunni, ed enuclea le modalita' applicative della disciplina regolante la materia secondo
quanto previsto dall'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito,
con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, di seguito indicato: «decreto-legge».
4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono
essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito
dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica
8 marzo 1999, n. 275. 5.
Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e
trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento. Detti criteri
e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa.”
11
ASSI CULTURALI E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Nel contesto di “Obbligo d’Istruzione” (L. 296 del 27/12/06) L’Istituto ha individuato le conoscenze, le
abilità e le competenze degli Assi Culturali (Linguistico – Matematico – Storico Sociale – Tecnico Scientifico).
Si tratta, essenzialmente, di un sistema educativo di istruzione e formazione che consente agli alunni del
Biennio di acquisire una base comune necessaria per proseguire il percorso di studio, per costruire un
proprio progetto personale e culturale, per svolgere, infine, un ruolo attivo nella società (competenze di
cittadinanza).
I Consigli delle Classi seconde, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni alunno una
scheda che certifica le competenze di base e il relativo livello raggiunto in relazione agli Assi Culturali.
CREDITI
Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio e che si andrà a sommare al punteggio
delle prove scritte ed orali per determinare il voto finale dell’Esame di Stato . Esso tiene conto del profitto
strettamente scolastico dello studente comprensivo del voto di condotta
Il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con
l’indirizzo di studi e debitamente documentate.
CREDITO SCOLASTICO
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
Candidati interni
MEDIA DEI VOTI
M=6
6<M<7
7<M<8
8<M<9
9<M<10
CREDITO SCOLASTICO (punti)
I anno
II anno
3-4
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
III anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al
fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento
vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di
comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei
voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella
partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti
formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
L’insegnamento della Religione Cattolica o della Materia alternativa ad essa concorrono all’attribuzione del
credito secondo quanto previsto dall’O.M.13 del 24/04/2013,commi 13-16,che di seguito si riportano :
“13. I docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe
12
concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento,
esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e al profitto che ne
ha tratto. 14. Analogamente, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti
l’attribuzione del credito scolastico i docenti delle attività didattiche e formative alternative
all’insegnamento della religione cattolica. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato e sul profitto
raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività.15. Il consiglio di classe tiene conto,
altresì, degli elementi conoscitivi preventivamente forniti da eventuale personale esterno (docenti e/o
esperti) di cui si avvale la scuola per le attività o gli insegnamenti che contribuiscono all’ampliamento e al
potenziamento dell’offerta formativa.16. Sempre ai fini dell’attribuzione del credito scolastico nell’ambito
della banda di oscillazione il consiglio di classe tiene conto anche dell’interesse manifestato e del profitto
raggiunto dagli alunni che hanno seguito, in luogo dell’insegnamento della religione cattolica, attività di
studio individuale, traendone un arricchimento culturale o disciplinare specifico, certificato e valutato dalla
scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica medesima. Nel caso in cui l’alunno abbia
scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative formative in ambito extrascolastico, potrà far
valere tali attività come crediti formativi qualora presentino i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000.”
Credito formativo: è possibile integrare i crediti scolastici con quelli formativi attribuiti in attività
extrascolastiche svolte in diversi ambiti;la validità dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti
dal Consiglio di classe il quale procede sulla base di parametri individuati dal Collegio dei Docenti al fine di
assicurare la dovuta omogeneità.
In questa Istituzione scolastica sono riconosciuti,fino a punti 1 per anno scolastico interessato e senza
superare la fascia della Media dei Voti :
Certificazione di Competenze Linguistiche Europee di livello B1 punti 0,2
Certificazione di Competenze Linguistiche Europee di livello B2 punti 0,4
Certificazione di Competenze Linguistiche Europee di livello C1 punti 0,5
Patente Europea del Computer- ECDL punti 0,8
Esami di Conservatorio 5°-8°-10° anno o Esami corrispondenti per le diverse specialità punti 0,8
Partecipazione a Concorsi letterari, artistici,scientifici con esiti positivi punti 0,2
Attività sportiva agonistica di livello nazionale o internazionale con esiti positivi punti 0,5
INIZIATIVE DI CONSOLIDAMENTO E RECUPERO
Fermo restando che nessun successo formativo è possibile senza un positivo impegno dello studente,
fondato sulla partecipazione e sullo studio regolare, la scuola ha l’obbligo di predisporre attività di recupero
e sostegno, che “costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta formativa”.
Nel corso dell’anno scolastico, vengono prese iniziative finalizzate al recupero e al potenziamento quali:
- recupero in itinere: è previsto in orario scolastico per tutte le discipline, gestito autonomamente da
ogni singolo Docente e può assumere la forma di pausa didattica, o di approfondimento;
- sportello didattico: si svolge in orario pomeridiano, è attivato su richiesta di uno o più studenti
(max 5) che selezionano autonomamente gli argomenti su cui soffermarsi. Non è obbligatorio e
non prevede forme di accertamento/verifica.
Recupero durante la pausa estiva
La recente normativa introduce nuove norme sulle carenze formative e sulle attività di recupero. La
novità più rilevante è costituita dal fatto che per ottenere la promozione alla classe successiva è necessario
avere raggiunto la sufficienza in tutte le discipline. “Nei confronti degli studenti per i quali, al temine delle
lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non
comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il consiglio di classe procede al rinvio della
formulazione del giudizio finale”. Il recupero delle carenze formative deve perciò avvenire prima dell’inizio
delle lezioni dell’anno scolastico successivo, pena la non promozione.
13
Come previsto dalla normativa, l'Istituto "Bafile" promuoverà le seguenti attività di recupero estive,
secondo le disponibilità della programmazione annuale:
Corsi di recupero (dei quali lo studente e i genitori possono scegliere se avvalersi o
meno, dandone comunicazione scritta alla scuola).
Recupero online, (curato dai docenti che offrono la disponibilità a fornire e correggere esercitazioni,
chiarire argomenti del programma disciplinare non pienamente assimilati e sostenere lo studio individuale
per via informatica, secondo il calendario preventivamente fissato e comunicato alle famiglie).
Tempi e modalità saranno comunicate alle famiglie dopo lo scrutinio finale, per gli studenti per i quali il
giudizio è stato sospeso in una o più discipline ,fino ad un massimo di tre, contestualmente alle indicazioni
di lavoroper lo studio individuale. Il superamento della carenza formativa non è conseguenza della semplice
partecipazione alle attività di recupero ma richiede un responsabile impegno personale di studio da
parte dell’allievo/a. Per l'ammissione alla classe successiva, gli studenti hanno l'obbligo di sottoporsi alla
prova di verifica conclusiva, secondo quanto stabilito dalla legge, nelle modalità definite dal Collegio dei
docenti e dai dipartimenti disciplinari.
Rapporti con le famiglie
La comunicazione scuola-famiglia si avvale delle seguenti modalità:
Comunicazioni individuali scritte (e-mail)
- su particolari situazioni relative all’andamento didattico e disciplinare;
-d’informazione sulle mancanze rilevate dal Consiglio di Classe.
Incontri:
- per appuntamento (richiesto al /dal Dirigente Scolastico per conferire con i genitori degli alunni su
particolari problemi);
- con i Docenti : organizzati in modo da consentire il colloquio con i docenti rispettando il calendario
scandito dai singoli e comunicato agli studenti;
Documenti:
-Libretto personale dello studente: considerato un vero e proprio documento di identità dell’alunno in
quanto, oltre a registrare le assenze e le relative giustificazioni, prevede spazi dedicati alla registrazione
delle valutazioni delle verifiche scritte e orali permettendo così una proficua e trasparente comunicazione
scuola-famiglia. In caso di smarrimento,previa richiesta del genitore anche per i maggiorenni, verrà
consegnata una nuova copia al costo di € 5,00.
-documento di valutazione (pagella dello studente).
PATTO FORMATIVO
All’inizio del primo anno scolastico i genitori, gli alunni e il Dirigente sottoscrivono un Patto Formativo in cui
elencano ruoli e responsabilità che sono a fondamento del processo educativo e degli interventi disciplinari.
In particolare, i docenti si impegnano a rispettare tempi e scadenze relativamente a programma, calendario
delle interrogazioni e delle verifiche, correzione e riconsegna dei compiti in classe e di quelli assegnati a
casa.
Gli alunni, altresì, si impegnano a rispettare il lavoro del docente, ad eseguire compiti, a partecipare alle
sessioni di verifica.
I docenti, inoltre, dichiarano la propria disponibilità ad apportare i chiarimenti richiesti e a rispondere alle
esigenze della classe in ordine ad istanze non programmate, se ritenute valide, ai fini della crescita
culturale, sociale, civile e professionale.
La validità del Patto permane per tutta la durata del ciclo di studi.
14
Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
Indicatori
1. Frequenza assidua
2. Attenzione, disponibilità, partecipazione alle attività didattiche proposte alla classe
3. Impegno nello studio
4. Rispetto delle persone e dell’ambiente, secondo le regole.
–
10
In presenza di tutte le condizioni descritte dagli indicatori al massimo livello, unite ad un
percorso
didattico in cui la partecipazione alle attività proposte dal consiglio di classe è stata
interpretata in
modo consapevole, costruttivo e condiviso con il resto del gruppo classe.
9
In presenza di tutte le condizioni descritte dagli indicatori al massimo livello: frequenza
costante,positivo impegno nello studio domestico, attiva partecipazione al lavoro in classe,
rispetto delle persone e dell’ambiente secondo le regole.
8
In presenza di una frequenza regolare, di una adeguata partecipazione, di un impegno
costante, nel pieno rispetto delle regole condivise.
7
In presenza di un comportamento non pienamente soddisfacente rispetto agli indicatori
sopra elencati, con isolati episodi non particolarmente gravi di contravvenzione alle regole,
tenendo conto delle dinamiche di classe. (es. assenze strategiche, giustificazione delle
assenze non sempre tempestiva, contenuta partecipazione al lavoro in classe, sufficiente
impegno nello studio, poca cura dell’ambiente, superficialità nell’ottemperare al
Regolamento di istituto, atteggiamento non sempre corretto verso compagni, insegnanti e
personale scolastico, scarsa cura nella consegna delle comunicazioni scuola - famiglia….)
6
In presenza di un comportamento non soddisfacente rispetto agli indicatori sopra elencati,
con reiterati episodi di infrazioni/ e o gravi contravvenzione alle regole, (la valutazione
espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma
deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello
studente in ordine all’intero anno scolastico).
Si elencano di seguito, a solo titolo esemplificativo, comportamenti non propriamente
“coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e dei propri doveri, che corrispondono
sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri" :
consuetudine alle assenze strategiche per evitare verifiche,consuetudine al ritardo, costante
irregolarità nella giustificazione delle assenze, disturbo e disattenzione in classe, discontinuo
impegno nello studio, scarsa cura dell’ambiente, superficialità e strafottenza
nell’ottemperare al regolamento di istituto, atteggiamento non corretto verso i compagni,
gli insegnanti e il personale scolastico, gravi comportamenti non conformi al regolamento
d’istituto e sanzionati da note disciplinari e comunque non lesivi della dignità altrui, ….),
1) art. 3 DM n. 5 16 gennaio 2009. 2) art. 1, idem.
5
Il cinque in condotta viene assegnato “esclusivamente in presenza di comportamenti di
particolare gravità che prevedano, visto lo statuto delle studentesse e degli studenti ( ... ) e
visto il Regolamento di istituto, l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino
l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori
a quindici giorni”.
L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire sotto i 6/10, in sede di scrutinio
finale ( … )presuppone che il Cdc abbia accertato che lo studente: a) sia stato destinatario di
15
almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; b) successivamente alla
irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare,
non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di
maturazione” ( …) “La valutazione va sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede
di effettuazione dei Consigli di Classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di
scrutinio intermedio e finale” (3). Il coordinatore deve avvertire i genitori, che dovranno
sempre essere informati tempestivamente e coinvolti attivamente in merito alla condotta
dei propri figli.
3) art. 4, idem si elencano di seguito, a solo titolo esemplificativo, comportamenti non
propriamente “coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e dei propri doveri, che
corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri”. consuetudine
alle assenze strategiche per evitare verifiche, consuetudine al ritardo, costante irregolarità
nella giustificazione delle assenze, disturbo e disattenzione in classe, discontinuo impegno
nello studio, scarsa cura dell’ambiente, superficialità nell’ottemperare al regolamento di
istituto, atteggiamento scorretto verso i compagni, gli insegnanti e il personale scolastico,
gravi comportamenti non conformi al regolamento d’istituto e sanzionati da note disciplinari
e comunque non lesivi della dignità altrui, ….),
1) art. 3 DM n. 5 16 gennaio 2009. 2) art. 1, idem
.
ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO
Un programma di accoglienza in entrata, specifico per gli alunni delle prime classi, tende a favorirne
l’orientamento all’interno dell’edificio e a renderli partecipi della vita dell’Istituto, attraverso la
conoscenza dei propri diritti/doveri e dell’offerta formativa della scuola,delle disposizioni in
materia di sicurezza.
Allo scopo di favorire le scelte future dei singoli studenti, l’Istituto intensifica le relazioni con il
mondo del lavoro e con le Università al fine di orientare le scelte future degli studenti nella
consapevolezza che la Maturità conseguita presso i Licei Scientifico e Artistico consente l’accesso a
qualsiasi tipologia di studi Universitari.
 L’Istituto partecipa al bando “Scuole aperte ed inclusive” ,Regione Abruzzo,Direzione delle Politiche
attive del Lavoro,Formazione ed Istruzione,Politiche sociali; Progetto pilota di promozione delle
scuole aperte e di sotegno alle azioni di miglioramento dell’offerta formativa extracurricolare.
 L’Istituto è accreditato Test center ECDL (Patente europea del computer.
 L’Istituto è accreditato per gli esami Cambridge ESOL
Parte integrante del presente Piano dell’Offerta Formativa è il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) adottato
ai sensi dellla CM.n.8 del 6/03/2013,Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012
“Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”
Il PAI è elaborato dal Gruppo di lavoro per l’Inclusività (GLI),approvato dal Collegio Docenti e, inserito nel
POF, costituisce il fondamento dei processi di apprendimento individualizzati e personalizzati,delle
metodologie e strategie adottate a garanzia del successo formativo di tutti gli alunni.
16
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
n°
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito

Psicofisici
12
2. disturbi evolutivi specifici
11

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro
1
1
Totali
2% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
11
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
9
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
2
Prevalentemente utilizzate in…
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
17
Sì / No
si
AEC
Assistenti alla comunicazione
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
si
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
esterni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
18
si
Attraverso…
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Sì / No
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI
Si
Rapporti con famiglie
No
Tutoraggio alunni
si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI
No
Rapporti con famiglie
No
Tutoraggio alunni
No
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili
No
Progetti di inclusione / laboratori integrati
si
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
No
Coinvolgimento in progetti di inclusione
No
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
si
Altro:
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
19
No
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS /
CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
No
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Si
Progetti territoriali integrati
No
Progetti integrati a livello di singola scuola
No
Rapporti con CTS / CTI
si
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
H. Formazione docenti
Progetti territoriali integrati
No
Progetti integrati a livello di singola scuola
No
Progetti a livello di reti di scuole
No
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Si
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Si
Didattica interculturale / italiano L2
Si
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
si
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
2
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
x
20
3
4
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
x
Valorizzazione delle risorse esistenti
x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Dirigenza :Coordinamento attività;
Segreteria : Gestione risorse economiche;
Collegio Docenti :Elezione GLI;
Consiglio di Istituto : approvazione/determina eventuali impegni di spesa;
GLI : elaborazione PAI successivamente approvato dal Collegio ed inserito nel POF
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Corso ICF per Docenti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;


Valutazione dei processi e non di performance
Valutazione dei processi in relazione al livello di partenza
21
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola




Per
Per
Per
Per
le disabilità certificate presenza di docenti specializzati e assistenti alla persona;
i DSA : PDP , stesura che preveda strumenti compensativi e misure dispensative;
disagi comportamentali e di relazione stesura PDP;
disagio linguistico culturale : attivazione di mediazione linguistico-culturale
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Riferimento :



Al Dipartimento di Neuropsichiatria infantile (Diagnosi funzionale -PDF-PEI);
Al Centro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie e Disabilità (Aggiornamento;fornitura
attrezzature in comodato d’uso);
Al Centro di Riabilitazione dell’autismo (Supporto e indicazioni sulla gestione degli utenti).
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Tale ruolo si limita a collaborare all’organizzazione delle attività educative solo marginalmente e dietro
sollecitazione della scuola per gli alunni diversamente abili;
molto più presente nel caso dei DSA per i quali più che di collaborazione , supporto e partecipazione talvolta
si è ai limiti dell’invadenza nelle competenze prettamente didattiche.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Il curricolo viene adeguato di volta in volta :



Nel rispetto degli obiettivi programmati;
Secondo le esigenze delle diversità rilevate;
Tenendo conto delle finalità dei Piani individualizzati.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Formazione dei docenti in servizio.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione




Computer;
Software;
Ausili compensativi;
Mediatore linguistico.
22
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Progetto di continuità tra scuola secondaria di primo grado e di secondo grado;
colloqui con i componenti del GLI
23
LICEO SCIENTIFICO “ANDREA BAFILE
IDENTITA’ D’ ISTITUTO
ll liceo scientifico fu istituito nel 1923 con la Riforma Gentile :il corso durava quattro anni e si concludeva
con l'esame di maturità, un esame di stato estremamente impegnativo con cinque prove scritte (italiano,
latino, matematica, lingua straniera e disegno) e un colloquio orale (che verteva su tutte le materie studiate
negli ultimi tre anni di corso), della durata di un'ora, in due sedute: una per le materie letterarie e una per
le materie scientifiche
Si accedeva al liceo scientifico dopo i primi quattro anni di una delle tre scuole medie inferiori che,
all'epoca, consentivano il proseguimento degli studi (ginnasio,istituto tecnico inferiore e l'istituto
magistrale inferiore) e dopo il superamento di un esame di ammissione.
Il liceo scientifico era evidentemente derivato dal ginnasio liceo (classico) ma, rispetto a questo, aveva la
pesante limitazione di non consentire l'accesso alle facoltà di Lettere e Filosofia e soprattutto
di Giurisprudenza la quale, oltre a prospettare alcune professioni specifiche (magistratura, avvocatura,
notariato) era la facoltà frequentata dalla maggior parte di coloro che ricoprivano ruoli dirigenziali. La
struttura del liceo scientifico cambiò nel 1940, quando la riforma Bottai istituì la scuola media unica
triennale e l'accesso alle scuole medie superiori fu razionalizzato. Il liceo scientifico iniziò così ad affermarsi
e il numero di studenti crebbe costantemente fino a raggiungere il numero degli studenti del liceo classico.
Permaneva il divieto di iscrizione a Lettere e a Giurisprudenza. A parte qualche ritocco agli orari,
conseguenza del prolungamento del corso liceale a cinque anni, il nuovo corso riproduceva il corso
precedente. La materia più importante per numero di ore rimaneva latino (20), poi italiano (19),
matematica (18) e lingua straniera (17).Dal 1962 si stabilì che la maturità scientifica era valida l'iscrizione a
qualsiasi facoltà esclusa lettere; fu in pratica concessa l'iscrizione anche a giurisprudenza.
Dal 1969 in poi, quando fu liberalizzato l'accesso all'università, ci fu un vero e proprio boom del liceo
scientifico, tanto che all'approvazione della riforma Gelmini(2010), tra gli iscritti all'ultimo anno di corso, il
liceo scientifico contava 103.000 studenti a fronte dei 51.000 del liceo classico. Oggi il liceo scientifico, tra le
scuole superiori italiane, è quella che accoglie la maggioranza relativa degli studenti (22 per cento, di cui
oltre metà ragazze).
Il Liceo scientifico “M.O. Andrea Bafile” fu istituito a L’Aquila con Regio decreto il 17 novembre 1934.
I Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati dal Presidente della
Repubblica in data 15 marzo 2010 hanno definito un nuovo assetto dei percorsi dell’Istruzione secondaria di
secondo grado, per cui anche il Liceo scientifico ha un diverso ordinamento :
 LICEO SCIENTIFICO
 LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
Nel rispetto della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica, l’opzione “scienze applicate” che fornisce allo studente competenze
particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico tecnologica, con particolare
riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all’informatica e alle loro
applicazioni.
L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo
biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno,
corrispondenti a 30 ore medie settimanali.
24
25
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze
sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo
del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante
“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del
lavoro scolastico:
 lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
 la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
 l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,
 saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
 l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
 la pratica dell’argomentazione e del confronto;
 la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
 l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la
pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare.
La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità
educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta
formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai
singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in
parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e
abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree : metodologica; logico
argomentativa;linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.
Risultati di apprendimento
A conclusione del percorso liceale gli studenti dovranno:
1. Area metodologica

Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa

Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni.

Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3 Area linguistica e comunicativa

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi
aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa,
precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a
seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; saper leggere e comprendere testi complessi di
diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in
26



rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;curare l’esposizione orale e
saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue
moderne e antiche.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare.
4. Area storico-umanistica

Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini.

Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la
storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.

Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...)
e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti
soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società
contemporanea.

Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di
pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e
culture.

Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo
attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.

Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la
musica, le arti visive.

Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le
lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri,
anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e
di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
DIMENSIONE PROGETTUALE
In questi ultimi anni l’Istituto d’Istruzione “A.Bafile” si è adoperato per tentare di riportare “normalità”
nella vita di ogni singolo studente Aquilano, non solo con l’attività scolastica, ma soprattutto
incrementando le attività progettuali interne ed esterne, chiedendo e ottenendo collaborazione a vari Enti
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pubblici e privati, impegnando gli studenti in percorsi culturali che hanno accresciuto la loro preparazione
personale. Attività sportive con partecipazione ai Campionati studenteschi, Stages di formazione presso le
Facoltà della locale Università degli Studi, presso aziende farmaceutiche come la Sanofi Aventis, presso il
CERN di Ginevra, presso l’Istituto di Fisica Nucleare del Gran Sasso, partecipazione ad Olimpiadi della
Chimica e della Matematica, nonché ai prestigiosi corsi di Fisica presso l’Università di Princeton, Stages
formativi con la Soprintendenza ai B.A.A.A.S., collaborazione con il F.A.I ,sono solo alcune delle attività
promosse dalla Liceo scientifico.Negli anni il “Bafile “si è trasformato in un “laboratorio vivente” di arte
contemporanea grazie al progetto “Polvere negli occhi, nel cuore sogni” che ha affiancato a prestigiosi
artisti gli studenti, realizzando nel l’edificio in cui è ospitata la scuola un Museo Di Arte permanente che il
MIBAC ha inserito, unico esempio di scuola -museo, nella prestigiosa Guida ai luoghi del contemporaneo in
Italia .
PROGETTI INTERNI a.s. 2014/2015
BIBLIOTECA
E.E.E.
ECDL
CLIL
VALORIZZAZIONE DELLA MATEMATICA
CERTAMEN SALLUSTIANUM
CORSO DI STORIA
CORO POLIFONICO
POLVERE NEGLI OCCHI
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
CORSO DI SCACCHI
ORIENTAMENTO IN USCITA (UNIVAQ; ROTARY CLUB L’AQUILA)
PROGETTI ESTERNI :CONSULENZA PSICOLOGICA
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LICEO ARTISTICO “FULVIO MUZI”
IDENTITA’ D’ISTITUTO
Il Liceo Artistico Statale “Fulvio Muzi” di L’Aquila nasce nell’anno scolastico 2010-11 con l’entrata in vigore
della Riforma della scuola superiore (D.P.R. n 89 del 15 marzo 2010), con la quale il Ministero della P.I. ha
riconosciuto la specificità delle diverse Arti e il valore delle esperienze artistica, formativa e professionale
maturate dagli Istituti d’Arte.
L’Istituto Statale d’Arte di L’Aquila, nato negli anni cinquanta, si è progressivamente trasformato e
arricchito nel corso del tempo e, dopo la sperimentazione del Progetto Michelangelo, è arrivato oggi ad
essere Liceo Artistico Statale, condividendo le finalità di tutti gli altri Licei stabilite dalla Riforma
Ministeriale.
L’intitolazione dell’Istituto Statale d’Arte-Liceo Artistico al pittore aquilano Fulvio Muzi (1915-1984)
sottolinea il riconoscimento istituzionale e cittadino all’opera di un artista che, studente egli stesso della
prima Scuola d’Arte locale e, in seguito, anche docente nella stessa scuola per i suoi particolari meriti
artistici, riconosciutigli da subito e da più parti, ha saputo fondere nel suo lavoro passione, impegno e
coraggio, che lo hanno portato ad esprimere compiutamente lo spirito di un’epoca e la forza del pensiero.
Dall’a.s. 2013-14 il Liceo Artistico-Istituto d’Arte “Fulvio Muzi” è entrato a far parte dell’Istituto d’Istruzione
Superiore “Andrea Bafile”, insieme al Liceo Scientifico Statale “Andrea Bafile”.
Contesto scolastico
Il Liceo Artistico si trova al piano terra dell’ edificio che, da diversi anni, accoglie la popolazione scolastica
del Liceo Scientifico, con cui condivide la Dirigenza e la Direzione Amministrativa, nonché la struttura e i
relativi spazi e servizi. Oltre alle aule per la normale attività curricolare, la scuola dispone di laboratori ben
attrezzati, fondamentali per lo svolgimento delle attività caratterizzanti il percorso di studi, quali i
Laboratori di Discipline pittoriche, Discipline plastiche, Design. Sono inoltre presenti spazi specifici per
accogliere gli alunni diversamente abili, per attività di classe aperta, una sala insegnanti e una vice
Presidenza.
Inclusione
Il Liceo Artistico “Fulvio Muzi”, facendo propri i valori dell’inclusione e delle differenze, è da sempre
frequentato anche da alunni diversamente abili, che qui trovano un ambiente capace di accoglierli e
guidarli nel loro percorso di crescita e formazione, oltre che di promuoverne l’apprendimento, grazie anche
alla pratica laboratoriale e all’elasticità organizzativa. La volontà e la capacità progettuale dei docenti
dell’Istituto prevedono, ogni anno, Progetti didattici che includono le risorse di tutti gli alunni frequentanti
il Liceo Artistico.
Rapporti con l’esterno
L’attenzione alle sollecitazioni provenienti dall’esterno è una prerogativa di un istituto artistico, che
dovrebbe raccogliere e interpretare con i suoi linguaggi quanto si va via via realizzando nella realtà
circostante. Il momento storico che la città sta vivendo dall’Aprile 2009 impone all’istituzione scolastica
particolare cura e impegno nel recepire le proposte provenienti dall’esterno, anche al fine di arricchire e
“compensare” le limitazioni imposte dal post-sisma, ma soprattutto di connotare qualitativamente il tempo
scolastico ed extra dei giovani.
29
La scuola mantiene un costante collegamento con le Istituzioni culturali presenti in città, non solo offrendo
agli allievi la possibilità di assistere agli eventi culturali, ma anche, e soprattutto, ponendo in essere
iniziative di fattiva collaborazione che li vedano protagonisti.
L’Istituto partecipa con interesse anche a molte delle manifestazioni promosse dagli Enti locali, quali
Comune, Provincia e Regione, nonché alle iniziative culturali organizzate con la Soprintendenza ai
B.A.A.A.S., l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Cinematografico “La lanterna magica”, l’Università degli
studi-Facoltà di Archeologia medievale, il FAI, Italia Nostra e le diverse Associazioni e Istituzioni presenti sul
territorio.
ARTICOLAZIONE DEGLI STUDI
Il sistema dei Licei prevede risultati di apprendimento in parte comuni a tutti i percorsi liceali e in parte
specifici dei distinti indirizzi.
“Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica.
Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei
linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio
artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società
odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le
competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle
arti (art. 4 comma 1).”
A conclusione del percorso di studio, sono previsti risultati di apprendimento specifici:
 Conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei
diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti;
 Cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;
 Conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e
multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici;
 Conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato
tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;
 Conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della
composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;
 Conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio
artistico e architettonico.
Il percorso di studi si struttura come segue:


Un biennio comune
Un triennio articolato in 6 possibili indirizzi:
Arti figurative
Design
Architettura e ambiente
Grafica
Scenografia
Audiovisivo e multimediale
Al momento, gli indirizzi attivati nel Liceo Artistico “Fulvio Muzi” sono Arti figurative e Design ma,
compatibilmente con la dinamica delle iscrizioni, potranno essere attivati anche gli altri indirizzi.
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L’articolazione del piano degli studi , relativamente ai due indirizzi attivati, è il seguente:
Indirizzo Arti figurative
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:
 Aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o
scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi
fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva;
 Saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico,
urbano e paesaggistico;
 Conoscere e applicare processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse
tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria
contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie);
 Conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea
e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;
 Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma
grafica, pittorica e scultorea.
Indirizzo Design
Gli studenti a conclusione del percorso, dovranno:
 Conoscere gli elementi costitutivi del codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;
 Avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie
espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;
 Sapere individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalità-contesto,
nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;
 Saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del
prototipo e del modello tridimensionale;
 Conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;
 Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.
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PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO ARTISTICO
32
33
Accoglienza e orientamento scolastico
Un programma di accoglienza in entrata, specifico per gli alunni delle prime classi, tende a favorirne
l’orientamento all’interno dell’edificio e a renderli partecipi della vita dell’Istituto, attraverso la conoscenza
dei propri diritti/doveri e dell’offerta formativa della scuola.
Allo scopo di indirizzare al meglio le scelte future dei singoli studenti,sia al termine del primo biennio che
alla fine del corso di studi, l’Istituto cura l’azione di orientamento degli alunni e intensifica le relazioni con il
mondo del lavoro e con le Università, con l’Accademia di Belle Arti e con altri istituti specifici, come
l’Istituto Europeo del Design.
La maturità conseguita con la frequenza del Liceo Artistico rende possibile l’accesso a qualsiasi facoltà
universitaria:
nell’Area scientifica
ai corsi di laurea in scienze dell’architettura e dell’ingegneria civile;
ai corsi di laurea in tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali;
ai corsi di laurea in Scienze dei beni culturali e ambientali;
nell’Area umanistica
ai corsi di laurea in Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della
moda;
ai corsi di laurea in Storia e tecniche delle produzioni artistiche e artigianali.
E’ da considerare che le specifiche competenze conseguite rendono particolarmente efficace la
prosecuzione degli studi in ambito artistico, estetico, architettonico.
Inoltre il percorso formativo dello studente può trovare il suo completamento nella frequenza dei corsi
specifici presso:
le Accademie di Belle Arti
l’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche
l’Istituto Centrale del Restauro
il Centro Sperimentale di Cinematografia
Infine, lo studente che consegue la maturità artistica è comunque in grado di inserirsi, a vario titolo, nel
mondo professionale delle arti figurative, del design, del restauro e della conservazione e valorizzazione dei
beni culturali.
Dimensione progettuale
Il percorso scolastico degli studenti del Liceo Artistico si arricchisce e completa, ogni anno, con l’offerta di
attività legate a progetti specifici, che hanno lo scopo di favorire negli alunni lo sviluppo della dimensione
progettuale del lavoro, la messa in campo di conoscenze acquisite, capacità possedute e competenze
sviluppate, e di tessere relazioni significative fra quanto avviene “dentro” la scuola e quanto si verifica
“fuori”.
Nel corso degli anni, gli studenti e i docenti del Liceo Artistico-Istituto d’Arte hanno realizzato progetti,
anche nolto diversi, che hanno avuto riconoscimenti ufficiali e non.
Ne citiamo alcuni :
2000 – Concorso per tutte le scuole “Riciclare l’arte”. 1° e 2° premio
– “Bibliapauperum”. Studio sugli affreschi di S. Pellegrino a Bominaco, in collaborazione con la Facoltà
di Ingegneria dell’Aquila
2001 – Scenografia per la 1° festa medievale, in collaborazione con gli Sbandieratori aquilani. L’Aquila
– Restauro del mosaico pavimentale del salone della sede centrale delle Poste a L’Aquila
– “Natale d’arte 2001”. Mostra di presepi e natività nei locali dell’Istituto e nella città di Sora
– “Arredare un nido”. In collaborazione con il Comune dell’Aquila e gli asili nido. L’Aquila
– “Natale d’arte 2001”. Mostra di presepi e natività nel Forte spagnolo a L’Aquila
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- Stage presso la Scuola Europea del Restauro a isola di San Servolo, su arte del ferro battuto, affresco,
intarsio ligneo
2002 –Archeologia ed arti visive, in collaborazione col Museo La Civitella di Chieti
– Ceramica – metalli, in collaborazione con l’ISA di Castelli
2003 – Giornata della memoria 27 Gennaio, evento artistico, Piazzale Basilica di Collemaggio, L’Aquila
– Lettura artistico-culturale del murale di Fulvio Muzi nella Sala del Consiglio comunale, L’Aquila
2010- L’arte di Nicola da Guardiagrele come fonte di ispirazione per una creatività contemporanea:
esperienza di didattica degli Istituti d’Arte d’Abruzzo intorno all’opera dell’orafo di Guardiagrele finalizzata
alla reinterpretazione di un’opera del maestro
2011- Incontro degli studenti con il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, nell’ambito del
progetto Arte per la legalità, Progetto di Educazione alla legalità*, in collaborazione con l’Associazione
Nazionale Magistrati della Famiglia.
- Gemellaggio di solidarietà post-terremoto con il Liceo Artistico di Vicenza e visita di una delegazione
presso il nostro Istituto
2012 -Progetto “Le trasformazioni dello spazio urbano” : esposizione lavori presso il Chiostro di S.
Domenico, Notte dei Musei 19 Maggio, L’Aquila;
Progetto Legalmente Arte, arte e legalità. Classificazione e partecipazione al viaggio a Palermo sulla
Nave della Legalità, 22-23 Maggio;
Progetto di scrittura “Scrivere di sé”: laboratori e incontri con autori.
2013 - Maggio, “INVISTA”: Mostra della collezione di fotografia contemporanea, patrimonio del Liceo
Artistico, presso la sede della Sovrintendenza Beni Culturali, L’Aquila;
-Progetto “Terremoto e media”: documentare e raccontare. Accoglienza di una classe del Liceo
Artistico “Paolo Toschi” di Parma , indirizzo arti multimediali.
“Perdonanza young”: I edizione del concorso riservato agli studenti delle classi terze della scuola
media della città, finalizzato alla progettazione di una cartolina artistica per la Perdonanza Celestiniana,
patrocinato dal Comune di L’Aquila, Regione Abruzzo, FAI.
Progetto Legalità, viaggio di una delegazione di studenti a Palermo sulla Nave della Legalità.
2014-Progetto didattico “Le pietre e i cittadini: educare al patrimonio”, per il concorso nazionale promosso
da Italia Nostra : menzione speciale nazionale.
-II Edizione del Concorso “Una cartolina per la Perdonanza”, indetto dal Liceo Artistico e dal Comitato
Perdonanza Young;
- Incipit : progetto e realizzazione di un calendario;
-Partecipazione al concorso nazionale della Presidenza della Repubblica contro le differenze di genere (8
marzo 2014) con premiazione al Quirinale dell’alunna vincitrice ( classe 2A);
-Partecipazione e vittoria al Concorso promosso da AICA-URS Abruzzo: BookTrailer;
-Partecipazione e terzo posto nazionale al Premio “Boccioni”-Milano;
PROGETTI INTERNI
Il liceo Artistico “Fulvio Muzi” ha ipotizzato di realizzare per questo anno scolastico diversi progetti che,
anche con il supporto di enti e risorse esterne, metteranno in gioco competenze e qualità di studenti,
studentesse e docenti:
PERDONANZA YOUNG
Collaborazione con Comune dell’Aquila per eventi legati all’Adunata nazionale degli Alpini, maggio 2015
MUSEO DIFFUSO
CONOSCERE LA STORIA ,CONOSCERE LA CITTA’
LE PIETRE E I CITTADINI
APPRENDISTI CICERONI FAI
MURALES CON D.D.”Silvestro dell’Aquila”
PROGETTI ESTERNI : Consulenza psicologica
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
DISPOSIZIONI GENERALI
1) La vita e le attività dell'Istituto devono ispirarsi e adeguarsi ai principi della Costituzione
repubblicana italiana.
2) Tutti coloro che operano nell'Istituto per qualsiasi mansione sono tenuti:
a) a improntare il loro comportamento in modo da contribuire alla crescita civile,
culturale, sociale dei giovani nel rispetto dei diritti e delle opinioni di ciascuno;
b) a operare, ciascuno secondo la propria funzione, per l'attuazione concreta del diritto
allo studio da parte degli studenti iscritti senza discriminazioni o differenziazione di
razza, di sesso, di censo, di religione, di ideologia.
3) È vietata, in base alle leggi e norme vigenti, ogni manifestazione di violenza fisica o
morale e, in genere, qualsiasi intolleranza o intimidazione rispetto alla libera e
democratica partecipazione alla vita della scuola.
4) L'istituto è aperto al contributo responsabile e costruttivo di ogni sua componente per cui il Consiglio
d'istituto e il Collegio dei docenti esamineranno qualsiasi proposta o richiesta che venisse in tal senso
presentata e ne promuoveranno l'attuazione ove approvata dall'Organo competente.
5) In base alle norme vigenti è fatto divieto agli studenti e al personale di fumare nei localidell'Istituto e
nelle sue pertinenze esterne.
6) È altresì fatto divieto agli studenti, al personale della scuola e a qualsiasi persona presente di scattare
fotografie, girare filmati ed eseguire registrazioni audio nei locali dell’istituto comprese le pertinenze
esterne (cortili, giardini, impianti sportivi, parcheggi e depositi ciclomotori) con qualsivoglia
apparecchiatura per usi che si configurino come “abuso dell’immagine altrui” (Direttiva 104 del Ministero
della Pubblica Istruzione in data 30 novembre 2007).
7) Contestualmente all’iscrizione a questo Istituto è richiesta la sottoscrizione da parte deigenitori e degli
studenti di un Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire inmaniera dettagliata e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolasticaautonoma, studenti e famiglie (art. 3 del D.P.R. 21-112007, n. 235).
CAPITOLO I
ORGANI COLLEGIALI DELL'ISTITUTO
Art. 1 - ORGANI ELETTI ED ISTITUITI
a) Consiglio d'istituto (artt. 5-8, 10-11);
b) Giunta esecutiva del Consiglio d’istituto (artt. 9 e 11);
c) Collegio dei docenti (art. 12);
d) Consigli di classe (artt. 14-17);
e) Comitato dei genitori (art. 18);
f) Comitato degli studenti (art. 19);
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g) Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti (art. 20);
h) Organo di garanzia interna (art. 21);
i) Assemblee degli studenti (di classe e di istituto) (artt. 22-23);
j) Assemblee dei genitori (di classe e di istituto) (art. 24).
Art. 2 – COMPETENZE
Ciascun organo svolge la propria autonoma azione nei limiti delle competenze ad essoattribuite sia dalle
norme di cui al D.Lgs. 16-4-94 n. 297 (e successive modificazioni) che da quelle contenute nei regolamenti
interni degli organi stessi.
Art. 3 - PROGRAMMAZIONE DELL'ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascuno degli organi collegiali programma le attività di propria competenza nel tempo.
Art. 4 - SVOLGIMENTO COORDINATO DELL'ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano
competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.
Ciascuna delle componenti che operano all'interno della scuola può presentare le proprie richieste ai
competenti organi collegiali tramite i propri rappresentanti.
Art. 5 - CONSIGLIO D'ISTITUTO
Essendo la popolazione scolastica di questo istituto superiore a 500 alunni, il Consiglio d'istituto è
composto dei seguenti 19 membri:
Il Dirigente scolastico dell'istituto;
8 membri eletti tra il personale docente e ATA
4 rappresentanti dei genitori
4 rappresentanti degli studenti
Art. 6 - DURATA IN CARICA DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
La durata in carica di ognuno dei membri eletti è di tre anni scolastici eccezion fatta per i rappresentanti
degli studenti che verranno rinnovati annualmente mediante apposite elezioni.
Coloro i quali durante il periodo del loro incarico perdono i requisiti per continuare a far parte del Consiglio
o che si dimettono volontariamente verranno sostituiti dai primi non eletti nelle rispettive liste. In caso di
esaurimento delle liste, si procederà ad elezioni suppletive, da tenersi entro 45 giorni dal momento in cui è
reso vacante il seggio. In ogni caso i membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del
periodo di durata dell'organo.
Decade dall'incarico qualunque membro non faccia più parte della popolazione scolastica (nel caso dei
genitori quando cessino di farne parte i propri figli) o non sia intervenuto per tre sedute consecutive del
Consiglio senza motivata giustificazione.
Art. 7 - NORME PER L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DELLA GIUNTA ESECUTIVAE MODALITÀ DELLE
CONVOCAZIONI DEL CONSIGLIO
La prima convocazione del Consiglio d'istituto, indetta dal Dirigente scolastico ecomportante d'ordinario
l'elezione del Presidente, è dal Dirigente scolastico presieduta finoalla conclusione.
Il Consiglio elegge a scrutinio segreto nella persona di un genitore il Presidente e ilVicepresidente, che
durano in carica tre anni scolastici, salvo il caso di dimissioni o di perdita dei requisiti di cui all'art. 8 del
D.Lgs. 16-4-94 n. 297 comma 10.
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Di norma il Consiglio d’istituto si riunisce in via ordinaria una volta al mese per trattare e deliberare
secondo il disposto del D.Lgs. 16-4-94 n. 297, art. 10 e su ogni altra questione di sua competenza, durante il
periodo delle lezioni, in date che sono stabilite dal Presidente, sentito il parere dei Consiglieri.
In via straordinaria si riunisce:
A. per richiesta della Giunta esecutiva;
B. per richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti (arrotondato per eccesso);
C. per iniziativa del Presidente, in presenza di occorrenze urgenti ed eccezionali.
Il Presidente convoca il Consiglio per iscritto, con recapito di preavviso di almeno cinque giorni.
L'avviso di convocazione informa contestualmente sull'ordine del giorno predisposto dalla Giunta esecutiva.
In assenza del Presidente, il Vicepresidente ne assume tutte le funzioni.
Quando il Presidente cessi dalle funzioni per dimissioni o per la perdita dei requisiti citati nell'art. 6, il Vicepresidente convoca il Consiglio e presiede la riunione per l'elezione del nuovo Presidente.
Art. 8 - DURATA E SVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO
Per la validità delle adunanze è richiesta la presenza di almeno la metà più uno deicomponenti in carica
(D.Lgs. 16-4-94, n. 297, art. 37).
Le adunanze si tengono in ore diurne non coincidenti con l'orario di lezione, in giornate non festive né
prefestive. Le sedute a norma di legge sono pubbliche, salvo nei casi in cui siano in discussione argomenti
concernenti persone (D.Lgs. 16-4-94, art. 42, comma 7).
Le sedute durano al massimo tre ore; nell'eventualità che al termine delle tre ore non fosse esaurita la
discussione su tutti i punti all' ordine del giorno, su proposta del Presidente o per mozione d'ordine di uno
qualsiasi dei Consiglieri si porrà ai voti se proseguire nella stessa seduta o aggiornarla a nuova data.
Il Consiglio d'Istituto prende le sue decisioni collegialmente.
Gli interventi alla discussione sono coordinati dal Presidente, secondo le richieste poste dai Consiglieri con
alzata di mano.
Le proposte di deliberazione sono votate per alzata di mano e sono approvate a maggioranza dei voti
espressi; le assenze e le astensioni dal voto si intendono escluse dal conteggio per il calcolo della
maggioranza. In caso di parità il voto del Presidente vale doppio. Le decisioni che rivestano carattere
personale nei confronti dei componenti il Consiglio d'istituto o riguardino l'attribuzione di cariche in seno al
Consiglio o alla Giunta esecutiva sono prese con voto segreto.
La verbalizzazione delle adunanze è affidata al Segretario del Consiglio, nominato dal Presidente (D.Lgs. 164-94 n. 297, art. 8). Il verbale riferisce sugli argomenti trattati, sulla discussione e sulle conseguenti
decisioni in modo sintetico, ma esauriente. Ogni membro ha diritto di far porre a verbale le proprie
dichiarazioni testuali.
Ogni consigliere può proporre argomenti per l'ordine del giorno di successive adunanze. Le proposte,
coordinate dalla Giunta esecutiva, sono inserite nei successivi ordini del giorno, rispettandosi l'ordine
cronologico di presentazione, salve le eccezioni per carattere di urgenza.
In qualsiasi adunanza del Consiglio la trattazione di argomenti non inseriti nell'ordine del giorno non è
ammessa salvo che siano presenti tutti i consiglieri e che, sottoposto ad approvazione, tale inserimento sia
approvato all'unanimità. La successione degli argomenti all'ordine del giorno può essere modificata, purché
tale decisione sia presa entro le prime due ore di discussione.
Al termine della seduta ogni Consigliere può chiedere la parola per comunicazioni di particolare rilevanza,
contenendo l'intervento entro i cinque minuti.
Nei cinque giorni precedenti la riunione del Consiglio, durante l'orario di segreteria, i membri possono
prendere visione dell'eventuale documentazione ed atti relativi alla riunione stessa, che dovranno
comunque essere loro recapitati entro i termini previsti dal presente Regolamento a cura dello stesso
Istituto.
La pubblicità degli atti del Consiglio d'Istituto si realizza in primo luogo con la pubblicazione on line nella
sez. Albo dell’Istituto del sito del testo integrale, sottoscritto dal Segretario verbalizzante e dal Presidente,
delle deliberazioni prese dal Consiglio. La pubblicazione avviene entro il termine massimo di dieci giorni
dalla relativa adunanza ed ha la durata di almeno dieci giorni.
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Durante questo periodo, il verbale dell'adunanza, l'eventuale documentazione e gli eventuali atti scritti
preparatori sono depositati nell'ufficio di Segreteria, a disposizione di chiunque voglia consultarli. Qualora il
testo del verbale non riporti dichiarazioni corrispondenti a quanto richiesto dai singoli componenti del
Consiglio o difformi da quantoespresso, tali dichiarazioni dovranno essere modificate a richiesta
dell’interessato all’iniziodella successiva seduta del Consiglio.
Art. 9 - GIUNTA ESECUTIVA
Viene eletta in seno al Consiglio d'istituto a scrutinio segreto una Giunta esecutiva composta
da: 1 docente; 1 non docente; 1 genitore; 1 studente .Della Giunta esecutiva inoltre fanno parte di diritto:
il Dirigente scolastico che la presiede;
il Direttore dei servizi generali e amministrativi che svolge anche funzione di segretario della Giunta stessa.
La durata in carica dei membri della Giunta esecutiva è di tre anni scolastici, salvo la rappresentanza
studentesca che viene rinnovata annualmente.
La Giunta è convocata dal Dirigente scolastico.
Compiti della Giunta sono:
a) predisporre l’o.d.g. del Consiglio d’Istituto;
b) predisporre ogni altro atto, documento o attività necessari ai fini delle sedute del Consiglio d’Istituto;
c) predisporre una proposta di Programma annuale sulla scorta delle indicazioni presentate dalle varie
componenti della scuola;
d) predisporre le risultanze per la stesura del conto consuntivo (atti e documenti amministrativi);
e) fare la stima dei danni eventualmente provocati dagli studenti agli spazi e alle attrezzature dell’istituto ai
sensi del successivo Capitolo VII e comunicare per lettera agli studenti interessati e ai loro genitori la
richiesta di risarcimento per la quota spettante.
Art. 10 - ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’istituto delibera il Programma annuale e il Conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego
dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'istituto.
Ha potere deliberante, su proposta della Giunta, nelle seguenti materie:
• approvazione del POF;
• approvazione dei regolamenti interni;
• acquisto e rinnovo delle attrezzature varie e materiale di consumo per leesercitazioni;
• adattamento del calendario scolastico alle esigenze ambientali;
• promozione delle attività para-, intra-, extra-scolastiche (corsi di sostegno erecupero, visite guidate, viaggi
d'istruzione, ecc.);
• promozione di contatti con altre scuole o istituti;
• partecipazione ad attività culturali, sportive, ricreative di particolare interesse;
• iniziative assistenziali.
Fa proposte al Collegio dei docenti sulla sperimentazione di ordinamento e strutture del personale non
docente. Indica altresì i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'orario delle lezioni ed esprime
parere sull'andamento generale dell'Istituto.
Nell'adottare deliberazioni, il Consiglio d'istituto terrà conto delle eventuali proposte dei Consigli di classe,
del Collegio dei docenti, del Comitato dei genitori e del Comitato degli studenti.
Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo sulle forme di
autofinanziamento, sul piano annuale e sul conto consuntivo, in generale sull’impiego dei mezzi finanziari,
nonché sull’acquisto delle attrezzature tecnico-scientifiche,dei sussidi didattici e dei materiali di consumo
(art. 8, comma 3, D.Lgs. 16-4-94, n. 297).
Art. 11 - AUTONOMIA AMMINISTRATIVA – BILANCI
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Il Consiglio d'istituto per quanto riguarda la gestione amministrativo-contabile opera ai sensi e per i fini di
cui al Decreto Interministeriale 1° febbraio 2001, n. 44. Pertanto gestisce i fondi assegnati sulla base di un
programma annuale con rendiconto consuntivo annuale.
L'esercizio finanziario ha una durata annuale e coincide con l'anno solare.
La Giunta esecutiva è tenuta a predisporre una proposta di programma annuale sulla scorta di indicazioni
presentate dalle varie componenti della scuola da presentare agli inizi dell'anno solare al Consiglio
d'istituto, per l'esame e per l'approvazione.
In via normale la Giunta prepara la documentazione e la relazione occorrente per la formazione dell'o.d.g.
dei lavori del Consiglio d'istituto. Al termine dell'anno solare la Giunta predisporrà le risultanze per la
stesura del conto consuntivo (atti e documenti amministrativi) da presentare al Consiglio d'istituto per la
conseguente deliberazione.
Art. 12 - COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei docenti opera secondo le modalità e per i fini stabiliti dall'art. 7 del D.Lgs. 16-4-94, n. 297.
Art. 13 - CONSIGLI DI CLASSE
A completamento e precisazione di quanto previsto dall'art. 5 del D.Lgs. 16-4-94 n. 297 il Consiglio di classe
è convocato con preavviso di almeno tre giorni, dal Dirigente scolastico o da un suo delegato sia di propria
iniziativa sia, obbligatoriamente, su richiesta scritta e motivata da almeno 1/3 dei suoi membri. Il Consiglio
di classe si riunisce con la sola presenza dei docenti quando siano da trattare il coordinamento didattico, i
rapporti interdisciplinari, la valutazione periodica e finale degli alunni.
Art. 14 - COMPITI DEI CONSIGLI DI CLASSE
Il compito dei Consigli di classe è quello di formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione
educativa e didattica ed a iniziative di sperimentazione e quello di agevolare ed estendere i rapporti
reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
Art. 15 - PARTECIPAZIONE AL CONSIGLIO DI CLASSE
Alle riunioni del Consiglio di classe allargate agli eletti possono assistere gli studenti ed i genitori della
classe. Possono partecipare anche, per la discussione di uno specifico punto all'o.d.g., su richiesta di almeno
tre membri e previa autorizzazione del Dirigente scolastico, rappresentanti dell'Ente locale, delle Aziende
sanitarie e delle organizzazioni sindacali di zona dei lavoratori. Possono altresì partecipare, sempre su
richiesta di almeno tre membri e previa autorizzazione del Dirigente scolastico, esperti del campo culturale,
sociale e medico.
Art. 16 - PUBBLICITÀ DEGLI ATTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Per ciascuna riunione verrà redatto a cura del segretario, un verbale riassuntivo degli argomenti trattati e
delle deliberazioni prese. Tutti i verbali, ad eccezione di quelli delle riunioni riservate alla sola componente
docente, verranno messi a disposizione di ciascun componente la classe per estratto dietro apposita
richiesta scritta.
Art. 17 - COMITATO DEI GENITORI
Il Comitato dei genitori è composto da tutti i genitori eletti nei Consigli di classe. Il Comitato dei genitori è
organo di coordinamento delle classi ed ha compiti di studio e di impostazione dei problemi comuni delle
classi stesse nonché deve curare il collegamento fra queste e gli altri organi collegiali della scuola. I membri
eletti della componente dei genitori presso il Consiglio d'istituto sono considerati rappresentanti del
Consiglio d'istituto stesso nell'ambito del Comitato dei genitori e svolgono una funzione di collegamento.
Art. 18 - COMITATO DEGLI STUDENTI
Il Comitato degli studenti è composto da tutti gli studenti eletti come rappresentanti nei Consigli di classe. Il
Comitato degli studenti è organo di coordinamento delle classi ed ha compiti di studio e di impostazione dei
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problemi comuni delle classi stesse nonché di collegamento tra queste e gli altri organi collegiali della
scuola. I membri eletti della componente studentesca presso il Consiglio d'istituto sono considerati
rappresentanti del Consiglio d'istituto stesso nell'ambito del Comitato degli studenti e rappresentano
organo di coordinamento tra questo e il Comitato degli studenti.
Art. 19 - COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI
Il Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti è convocato per iniziativa del Dirigente scolastico o
anche su richiesta degli interessati ai sensi e per i fini di cui all’art. 11 del D.Lgs. 16-4-1994, n. 297.
Art. 20 - ORGANO DI GARANZIA INTERNO
L’organo di garanzia interno opera ai sensi e per i fini indicati nello Statuto delle studentesse e degli
studenti (D.P.R. 249/98 come modificato dal D.P.R. 235/07).
Esso ha il compito, dietro ricorso di chiunque vi abbia interesse, di confermare o annullare le sanzioni,
irrogate dagli organi competenti, nei confronti degli studenti che siano stati giudicati responsabili di
mancanze disciplinari, secondo i criteri e le modalità indicati nei successivi commi.
Esso è altresì competente a giudicare i conflitti interni relativi all’applicazione di tali sanzioni.
È composto da sei membri: il Dirigente Scolastico, due docenti, designati dal Collegio dei docenti, due
studenti eletti dal Comitato studentesco, un genitore designato dal Consiglio d'istituto. L'organo di garanzia
è annuale e viene rinnovato entro il 31 ottobre di ciascun anno scolastico.
VALORE DELLE SANZIONI
I provvedimenti disciplinari hanno carattere educativo e tendono a rafforzare il senso di responsabilità e a
ripristinare rapporti corretti all'interno dell'istituto.
La responsabilità disciplinare è sempre individuale, anche quando attiene ad episodiche abbiano coinvolto
gruppi di studenti.
MODALITÀ DI ESECUZIONE
Il procedimento disciplinare ha inizio con la contestazione degli addebiti che per le lettere A – B – D – E
della tabella che costituisce l’Allegato 1 al presente Regolamento,viene formulata immediatamente dopo il
verificarsi del fatto, anche in forma orale,dall'organo individuale o collegiale competente a irrogare la
sanzione disciplinare. Leeventuali giustificazioni orali verranno registrate per iscritto. Per gli addebiti alle
lettere C – F1 della tabella allegata, la contestazione viene formulata per iscritto dal Dirigente scolastico o
dal docente che per primo sia venuto a conoscenza del fatto. Per gli addebiti di cui alle lettere F2 – G della
tabella allegata la contestazione viene formulata per iscritto dall’organo collegiale competente su
segnalazione del Dirigente scolastico o del docente che per primo sia venuto a conoscenza del fatto. Le
eventuali giustificazioni devono essere registrate per iscritto e riferite al Consiglio di classe o al Consiglio
d’istituto.
A nessuno studente possono essere inflitte sanzioni disciplinari prima dell'invito adesporre le proprie
ragioni. In caso di mancata presentazione delle eventuali giustificazioni,l'azione disciplinare prosegue il suo
corso e produce i suoi effetti.
Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e alle circostanza in cui si sono
verificate. Esse prescrivono il risarcimento del danno eventualmente arrecato agli arredi, alle attrezzature e
all'edificio.
La sanzione può essere convertita, anche su richiesta dello studente, in attività a favore della comunità
scolastica, dell'edificio e delle attrezzature didattico-scientifiche, da effettuarsi fuori dell'orario scolastico.
Le sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica sono sempre
adottate da un organo collegiale (Consiglio di classe fino a 15 giorni, Consiglio d’istituto per periodi
superiori o per l’esclusione dallo scrutinio finale o per la non ammissione all’esame di Stato) e possono
essere disposte solo in casi gravi o per reiterate infrazioni.
In caso di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica l’Istituto si impegna a mantenere un
rapporto con lo stesso e con la sua famiglia in modo da preparare il suo rientro.
RICORSI:
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Lo studente ha sempre diritto ad opporre ricorso, con istanza in carta semplice, davanti all'organo di
garanzia interno entro 15 giorni dalla notifica della irrogazione. L’organo di garanzia interna è tenuto a
decidere entro i 10 giorni successivi alla data di ricezione dell’istanza.
In materia di violazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, riscontrate eventualmente anche
nel presente Regolamento, è possibile indirizzare, da parte di chiunque abbia interesse, un reclamo al
Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, che decide in via definitiva, acquisito il parere vincolante
dell’organo regionale di garanzia.
Art. 21 - ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento
dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti.
La assemblee studentesche possono essere di classe o d'Istituto.
In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali, l'Assemblea d'istituto può articolarsi in
assemblea di classi parallele. È consentito lo svolgimento di un'assemblea di istituto ed una di classe al
mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda, di 1 ora.
L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno
scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dall'orario delle lezioni, subordinatamente alla
disponibilità dei locali.
Entro cinque giorni dallo svolgimento dell’assemblea , la classe deve presentare al D.S. il verbale delle
discussioni tenute. La mancata presentazione di tale verbale impedisce lo svolgimento di una successiva
assemblea.
Non è possibile recuperare nei mesi successivi una assemblea di classe non svolta, né anticiparne al mese
precedente lo svolgimento.
Al termine dell’assemblea di classe le lezioni riprendono regolarmente.
Alle assemblee d'Istituto, svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può
essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli
studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere
autorizzata dal Consiglio d'istituto o, in casi eccezionali, dalla Giunta esecutiva.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di
attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
All'assemblea di classe o di Istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico od un suo delegato, gli
insegnanti che lo desiderino ,rispettivamente della classe o dell'istituto.
I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco di Istituto.
Il Comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto. La
concessione dell’assemblea dei rappresentanti, motivata e firmata, è concessa dal D.S. solo una volta, in
preparazione di assemblee di classe e una volta per l’assemblea di Istituto.
Art. 22 - FUNZIONI DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
L'assemblea d'istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione
al Consiglio d'istituto. L'assemblea d'istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato
studentesco d'istituto o su richiesta del 10% degli studenti. La data di convocazione e l'ordine del giorno
dell'assemblea devono essere presentati al Dirigente scolastico almeno 15 gg. prima. Il Comitato
studentesco, ove costituito, ovvero il Presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio democratico
dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del
regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea. All'assemblea,
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una volta approvata, dovranno partecipare tutti gli studenti presenti a scuola o loro rappresentanti in caso
di mancanza di locali idonei.
Art. 23 - ASSEMBLEE DEI GENITORI
Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. Qualora le assemblee sisvolgano nei locali
dell'istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta
con il Dirigente scolastico. L'assemblea di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei consigli di
classe; l'Assemblea d'istituto è convocata su richiesta del presidente dell' Assemblea ove sia stato eletto, o
dalla maggioranza del Comitato dei genitori, oppure qualora lo richiedono per iscritto almeno 100 genitori.
Il Dirigente scolastico, sentita la Giunta esecutiva del Consiglio d'istituto, autorizza la convocazione ed i
genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all'albo, rendendo noto anche
l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni. L'assemblea dei genitori deve darsi
un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio d'istituto. In relazione
al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea
di classi parallele.
All'assemblea di classe o d'istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente scolastico e gli
insegnanti rispettivamente della classe o dell'istituto.
Art.24- VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le deliberazioni relative alle visite guidate e ai viaggi di istruzione devono essere assunte dai Consigli di
Classe, i quali individuano le mete in funzione di finalità culturali ed educative, integrandole nella
programmazione didattica delle rispettive classi.
I Consigli di classe, nella deliberazione di cui al punto precedente, devono anche individuare i docenti
accompagnatori; devono inoltre indicare un docente supplente che possa sostituire, in caso di necessità,
uno degli accompagnatori. Devono inoltre specificare un costo pro capite presunto del viaggio,
comprensivo di ogni onere (trasferimenti, pasti, pernottamenti etc.).
A ogni visita o viaggio di istruzione devono partecipare almeno i due terzi degli allievi componenti ogni
singola classe.
Le deliberazioni assunte dai C.d.C. circa le visite ed i viaggi di istruzione devono essere approvate dal
Consiglio di Istituto, le cui decisioni sono inappellabili.
All’atto dell’approvazione della visita o viaggio di istruzione, per consentirne l’organizzazione, gli alunni
partecipanti devono versare un anticipo pari al 50% della quota presunta; l’eventuale saldo a conguaglio
dovrà essere versato entro quindici giorni prima della partenza. Nel caso di visita guidata, dovrà essere
versata l’intera quota in un’ unica soluzione. La mancata partecipazione al viaggio, qualunque sia il motivo,
può comportare la perdita delle somme versate.
Per partecipare ad una visita guidata o viaggio di istruzione, gli allievi devono presentare una dichiarazione
preventiva con la quale i genitori autorizzano i propri figli a prendere parte al viaggio, sollevando altresì
l’Istituto da ogni responsabilità inerente comportamenti dei singoli o del gruppo che si configurino quali
mancanze disciplinari per le quali subentri la culpa in educando.
Il C.d.C. può deliberare la non partecipazione alla visita o al viaggio di istruzione di alunni che si siano stati
sanzionati per gravi mancanze disciplinari.
Gli insegnanti accompagnatori devono sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità,
prima di intraprendere il viaggio.
Al termine delle visite e dei viaggi di istruzione i docenti accompagnatori dovranno redigere una relazione,
da consegnare al D.S., circa il programma svolto, la valenza didattica, la sistemazione alberghiera, il
comportamento degli alunni, segnalando eventuali disfunzioni o disagi.
Per ogni altro adempimento si fa riferimento all’Allegato mansionario.
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CAPITOLO II
ISCRIZIONI
Le domande di iscrizione all'istituto sono accolte se conformi alle norme vigenti; il Dirigente scolastico
procede alla formazione delle classi in base ai criteri generali annualmente indicati dal Consiglio d'istituto,
sentito il parere del Collegio dei docenti.
All'atto dell'iscrizione ogni studente è tenuto a dichiarare, a norma della Legge 281/86 e successive
modificazioni, se intende avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica oppure svolgere attività
didattiche e formative, attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente, libera
attività di studio e/o di ricerca senza assistenza di personale docente o, ancora, uscire dalla scuola.
Contestualmente all’iscrizione, a norma dell’ art. 3 del D.P.R. 21-11-2007, n. 235, è richiesta la
sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto educativo di corresponsabilità come formulato
nell’Appendice 2 di questo Regolamento.
CAPITOLO III
DOVERI DEGLI STUDENTI
1. L'iscrizione alla scuola comporta l'obbligo della frequenza, per cui ogni assenza deve essere
opportunamente giustificata e annotata sul registro di classe e sul registro personale dell'insegnante.
2. Gli studenti possono di norma entrare nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni e devono
essere già nell'aula loro assegnata al segnale acustico. Gli allievi possono essere ammessi in classe entro la
prima ora, solo se il ritardo non supera i cinque minuti dall'inizio della lezione; gli alunni che giungessero
successivamente potranno entrare nella loro classe solo all'inizio della seconda ora. Ogni ritardo andrà
comunque giustificato.
Lo studente che entra dopo la prima ora senza giustificazione ma con una provvisoria autorizzazione
firmata dal Dirigente scolastico o da uno dei suoi collaboratori, viene ammesso alle lezioni ma con l'obbligo
di portare il giorno dopo la giustificazione scritta del ritardo. Ai singoli alunni è permesso di lasciare la
scuola prima del termine dell'orario di lezione a discrezione dell'insegnante di cui non seguiranno la lezione,
comunque a fronte di documentate esigenze ed in presenza dei genitori anche per i maggiorenni.
Ai minori sarà concesso di lasciare anticipatamente la scuola solo previa richiesta scritta del genitore o di
chi ne fa le veci e solo se prelevati a scuola dallo stesso o da un adulto conosciuto e a ciò delegato dal
genitore.
3. Le giustificazioni delle assenze sono vagliate dai professori della 1^ ora delegati dalla Dirigenza
scolastica.
Ogni 5 assenze è richiesta la giustificazione alla presenza dei genitori. Se il Consiglio di classe considererà
eccessive le assenze di un alunno nel corso dell'anno scolastico, ciò potrà incidere sul voto di condotta.
I minori che siano stati assenti non possono essere ammessi senza giustificazione del genitore o di chi ne fa
le veci, sottoscritta con firma autografa e corrispondente a quella depositata presso la segreteria
dell'istituto.
Gli alunni che abbiano compiuto il diciottesimo anno, possono presentare giustificazione autografa.
Le assenze dovute a motivi familiari, che si presume possano prolungarsi oltre il quarto giorno, devono
essere preventivamente comunicate per iscritto o di persona dai genitori al docente coordinatore di classe.
La scuola ha l'obbligo di informare le famiglie degli alunni che siano ripetutamente assenti o ritardatari.
Ogni qualvolta si verifichino assenze collettive dovute a qualsiasi motivo che non sia di forza maggiore, è
necessario che sul libretto scolastico, nella sezione "Corrispondenza fra famiglia ed insegnante", sia
sottoscritta dal genitore, per gli alunni minorenni, la seguente dichiarazione. "Sono a conoscenza che mio/a
figlio/a nel giorno ………. si è astenuto/a volontariamente dal prendere parte alle lezioni per
………………………".
Gli alunni maggiorenni faranno invece personalmente la seguente dichiarazione: “Dichiaro di aver
informato i miei genitori che nel giorno ………… mi sono astenuto/a volontariamente dal prendere parte alle
lezioni per ……………………”. Tale dichiarazione non costituisce giustificazione, in quanto tali assenze a norma
di legge non possono essere giustificate, quali che ne siano le motivazioni, ma solo una dichiarazione di
conoscenza dell'assenza da parte di chi esercita la patria potestà.
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4. Gli studenti sono tenuti a un comportamento rispettoso di tutti i compagni e del personale dell’istituto;
ogni atto di prevaricazione fisica o psicologica sarà sanzionato come analiticamente indicato nell’Appendice
1 di questo Regolamento.
5. Agli studenti è vietato l’uso del telefono cellulare nelle ore di lezione, salvo casi di comprovata necessità
e con l’autorizzazione dell’insegnante presente.
6. Agli studenti è parimenti vietato durante le lezioni l’uso di qualsiasi apparecchiatura personale che
consenta collegamenti senza fili con l’esterno.
7.Agli studenti è altresì vietato l’uso di qualsiasi apparecchiatura (radio, registratore, I-pod e simili) che li
possa distrarre dalle attività scolastiche, salvo che per esigenze specifiche autorizzate dall’insegnante
responsabile.
8. Si ribadisce che in tutti i locali della scuola, comprese le pertinenze esterne (cortili, giardini, impianti
sportivi, parcheggi e depositi ciclomotori) è vietato scattare fotografie, girare filmati ed eseguire
registrazioni audio di persone, che si configurino come “abuso dell’immagine altrui” (Direttiva 104 del 30
novembre 2007).
9. Nel corso delle ore di insegnamento gli studenti possono lasciare l'aula singolarmente su richiesta
motivata e purché li autorizzi l'insegnante cui sono affidati. Nessuno studente può allontanarsi dalla classe
senza l'autorizzazione dell'insegnante.
10. Gli studenti sono tenuti a rispettare la norma per cui durante i cambi dell'ora non è loro concesso
attardarsi nei corridoi e i docenti sono tenuti a farla rispettare.
CAPITOLO IV
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante'uscita dalla
medesima, valgono le norme seguenti:
a) Il personale docente dovrà trovarsi in aula all'inizio delle lezioni e da tale momento decorre la relativa
responsabilità.
b) Durante l'intervallo delle lezioni il personale docente di turno vigilerà sul comportamento degli alunni in
maniera da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose.
c) Gli insegnanti dell'ultima ora di lezione vigileranno sull'uscita dei propri alunni dalla scuola.
d) Il personale ausiliario, oltre agli altri compiti previsti dal proprio ruolo, assolve anche alle funzioni di
accoglienza e di sorveglianza connesse alle attività dell’istituto.
CAPITOLO V
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
Gli studenti, come le altre componenti della comunità scolastica, hanno facoltà di manifestare il proprio
pensiero con la parola e gli scritti. Gli studenti possono nell'ambito dell'istituto, negli spazi approvati ed a
ciò riservati, esporre i fogli, i cartelli e gli avvisi che siano testimonianza della loro partecipazione alla vita
della scuola e della società civile, purché non siano contrari alle norme costituzionali; è comunque vietata
l'affissione dì avvisi a sfondo pubblicitario o di manifesti anonimi.
Ogni manifesto o cartello, sia esso di contenuto tecnico, politico o culturale, dovrà essere sottoscritto da
una sigla, se è opera di un gruppo, o dalla firma completa quando si tratti di un'iniziativa di singoli o di
gruppi occasionalmente costituiti.
L'affissione va fatta nelle apposite bacheche.
Non potrà contenere attacchi o riferimenti offensivi a persone. Dovrà rispettare le norme generali sulla
stampa e le regole di una corretta convivenza scolastica.
Ogni pubblicazione o affissione che contravvenga le disposizioni sopra citate verrà rimossa.
La diffusione di documenti scritti è consentita previo accordo e autorizzazione della Presidenza circa le
modalità di distribuzione, da effettuare senza interrompere l'attività didattica e nel rispetto dei criteri
esposti nel presente Capitolo.
45
CAPITOLO VI
UTILIZZAZIONE DEI LOCALI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO
Tutte le componenti dell'istituto hanno facoltà di usufruire in orario extrascolastico dei locali per riunioni ed
iniziative di carattere culturale, sportivo, politico e sociale, se preventivamente concordate con la dirigenza,
nel rispetto anche delle esigenze del personale ATA. In particolare tali attività, se organizzate dagli studenti,
dovranno essere svolte con la presenza a scuola di uno o più docenti. Possono essere invitati esperti o
persone professionalmente competenti previa approvazione del Consiglio d'istituto.
CAPITOLO VII
USO E TUTELA DEGLI SPAZI ATTREZZATI:BIBLIOTECA ,LABORATORI,PALESTRA,AULE
Gli spazi attrezzati, insieme agli arredi e al materiale didattico , sono patrimonio di tutti e sono affidati al
senso civico e al rispetto di ognuno .
Il materiale bibliografico , le attrezzature tecnico-scientifiche e sportive sono dati in consegna ad insegnanti
competenti designati annualmente dal Collegio dei Docenti
BIBLIOTECA
Il patrimonio della Biblioteca è patrimonio comune e tutti hanno diritto di usufruirne con il rispetto e la
cura dovuti.
La Biblioteca fornisce il servizio di lettura e prestito a studenti, insegnanti e personale scolastico.
Nella sala è rigorosamente vietato utilizzare cellulari e disturbare la quiete necessaria alla lettura.
È rigorosamente vietato danneggiare i libri o apporre segni su di essi
A richiesta è possibile portare in aula i testi da consultare, purché gli stessi vengano restituiti entro le ore
11.55 dello stesso giorno.
Il lettore può richiedere che i volumi che restituisce vengano tenuti a sua disposizione.
Il servizio prestito è attivato dal primo giorno di scuola di ogni anno scolastico ed è sospeso il 20 maggio per
consentire le operazioni di verifica e controllo.
Sono esclusi dal prestito: le grandi opere, le opere di pregio (rari e di importanza storica),le enciclopedie, i
dizionari e i libri definiti “antichi”.
La durata del prestito è di 15 gg.; in caso di necessità l’utente può chiederne il rinnovo.
La concessione del rinnovo del prestito è subordinata all’assenza di richieste dello stesso testo da parte di
altri ed è ripetibile fino a un massimo di tre volte consecutive.
Sono inoltre a disposizione degli studenti vocabolari che possono essere presi in prestito giornalmente.
L’utente è tenuto a restituire i testi presi in prestito entro i tempi stabiliti e nelle stesse condizioni della
consegna
In caso di ritardo nella restituzione, verranno applicate le sanzioni riportate in calce.
In caso di danno o smarrimento l’utente sarà tenuto al rimborso del prezzo del testo nuovo.
Sanzioni : 1.Lettera di sollecito
2.Sospensione del prestito
3.Avviso nominale all’Albo della Biblioteca
4.Richiamo del Dirigente Scolastico
5.Denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza
E’ compito dell’Istituto predisporre e aggiornare i cataloghi del patrimonio librario e dei prodotti
multimediali messi a disposizione degli utenti.
46
LABORATORI
La vigilanza,l’efficienza, il buon uso dei laboratori sono demandati ai responsabili indicati ogni anno dal
Collegio Docenti premesso che
L’uso dei laboratori è consentito solo alle classi che hanno l’attività di laboratorio in orario;
Vi possono accedere solo classi accompagnate dal docente della materia e/o in presenza dell’assistente
T.P.;
Gli studenti non devono mai essere lasciati da soli in modo da evitare danneggiamenti;
I docenti che hanno necessità di utilizzare i laboratori nelle ore pomeridiane per attività di progetto devono
anticipatamente stabilire le ore e i giorni di impegno dei laboratori al fine di evitare sovrapposizioni;
Alla fine delle attività bisogna lasciare in ordine;
È severamente vietato mangiare o consumare bevande
È necessario che i docenti registrino l’utente di ogni postazione e che si registri anche l’accesso a Internet.
PALESTRA
Il controllo degli spazi sportivi usati nelle attività pomeridiane è affidato ai docenti del gruppo sportivo.
LOCALI DELLA SCUOLA
Affermato il principio che il rispetto dei beni comuni e, nel caso particolare, dei locali della scuola, è dovere
civico,e che lo spreco si configura come forma di violenza e di inciviltà, e constatato che tale principio è
condiviso ed accettato da tutte le componenti della scuola, al fine di evitare che la ingente spesa sostenuta
dalla collettività per assicurare un luogo di lavoro dignitoso, si risolva in uno spreco a causa di atteggiamenti
irresponsabili, quando non vandalici, vengono proposte le seguenti sanzioni :
Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali è tenuto a risarcire il danno.
Nel caso in cui il responsabile o i responsabili non vengano individuati , sarà la classe, come gruppo sociale,
ad assumere l’onere del risarcimento, e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe nella sua attività
didattica.
Nel caso si accerti che la classe,operante per motivi didattici in spazi diversi dalla propria aula, risulti
realmente estranea ai fatti, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere del risarcimento secondo le
specificazioni indicate al punto 4.
Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi e servizi) e non ci siano responsabilità accertate,
saranno le classi che insieme utilizzano quegli spazi ad assumersi l’onere della spesa; nel caso di un’aula
danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l’aula viene equiparata al corridoio.
Se i danni riguardano spazi collettivi (atrio,Aula magna, Biblioteca), il risarcimento spetterà all’intera
comunità scolastica.
È demandato alla Giunta esecutiva del Consiglio d’istituto il compito di fare la stima dei danni verificatisi e
di comunicare per lettera agli studenti interessati e ai loro genitori la richiesta del risarcimento per la quota
spettante.
Il principio della corresponsabilità che è alla base di tali sanzioni è stato scelto perché ciascuno si senta
solidale verso la collettività e impari a bandire atteggiamenti di superficiale individualismo.
MODIFICHE AL REGOLAMENTO
Il Regolamento d'istituto, comprese le sue Appendici e nello specifico il Patto educativo di corresponsabilità
può essere modificato dal Consiglio d'istituto convocato esplicitamente a questo scopo. Ogni modifica
proposta, deve essere approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.
Per la revisione del Patto educativo di corresponsabilità, saranno preventivamente sentiti il Comitato dei
genitori e il Comitato degli studenti.
47
Allegato 1
Mancanze disciplinari
A.
1.Assenze ingiustificate
2.Mancato svolgimento
del lavoro assegnato
3.Comportamento
scorretto in classe
4.Uso non autorizzato
del cellulare e di
apparecchiature
informatiche private
in classe
B
Comportamento scorretto
nell’esercizio dei diritti di
associazione
C
1.Comportamento
offensivo verso
compagni,docenti,
personale ATA,D.S.
2.Riprese fotografiche,
cinematografiche e
registrazioni audio che
si configurino come
“abuso dell’immagine
altrui”
D
Inosservanza delle
Disposizioni organizzative
e di
sicurezza
E
Danni
al
patrimonio
scolastico
F1
Reiterazione
dei
comportamenti di cui alle
lettere A-B
F2
Reiterazione
di
comportamenti di cui alle
lettere C-D-E
G Reati
1.Furto
2.Calunnia
3.Oltraggio
4.Diffusione pubblica di
Sanzioni disciplinari
Organo
competente
infliggere le sanzioni
Richiamo verbale o
Richiamo scritto e nota sul
registro
Docente
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
Richiamo verbale o
Richiamo scritto e nota sul
registro
Dirigente Scolastico
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
Richiamo scritto
Dirigente Scolastico
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
Richiamo scritto
Dirigente Scolastico
Richiamo scritto e richiesta
di risarcimento dei danni
Dirigente Scolastico
Richiamo
scritto
e
convocazione dei genitori
Consiglio di Classe
Sospensione dalle lezioni
fino a 15 giorni
Consiglio di Classe
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
Sospensione dalle lezioni
fino a 15 giorni con
convocazione dei genitori.
Allontanamento
dello
Consiglio di Classe fino a
15 gg. Consiglio di Istituto
per periodi superiori e per
la non ammissione agli
Ricorso entro 15 giorni
all’organo di garanzia
interno.
48
a
Termini del ricorso
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
Ricorso entro 15 giorni
all’organo
di
garanzia
interno
foto,filmati o registrazioni audio relativi a
persone presenti nell’
Istituto con pregiudizio
per il decoro o la reputazione delle stesse
persone
studente dalla comunità
scolastica
per
periodi
superiori, non ammissione
agli scrutini finali o
all’Esame di Stato nei casi
più gravi
scrutini finali o all’Esame
di Stato.
Ogni altro atto legale inerente ai punti 1-4 della lettera G è di pertinenza del Dirigente Scolastico che per i reati di
natura penale il D.S. rimetterà gli atti alla Procura della Repubblica
Allegato 2
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(Art.3 D.P.R. 21 novembre 2007, n.235)
Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico
Visto l’art.3 del DPR 235/207
Preso atto che :
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che
dello studente, della scuola,della famiglia e dell’intera comunità scolastica: infatti la scuola non è soltanto il
luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e
immateriali, tempi ,organismi etc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione,
conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;
sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità
1)RAPPORTO SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA
Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui si sostiene l’impegno formativo e il
sistema di equilibri entro il quale si realizza la transazione educativa. Alla promozione ed allo sviluppo di
questo rapporto genitori,studenti ed operatori dedicano impegno particolare i cui tratti essenziali sono
richiamati nei punti che seguono.
2) REGIME DI RECIPROCITA’ NEI DIRITTI E NEI DOVERI
Le carte fondamentali dell’Istituto (Carta dei Servizi,Regolamento d’Istituto, Piano dell’Offerta
Formativa,programmazioni etc.) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti ed i doveri
dei genitori/ affidatari,diritti e doveri degli alunni,diritti e doveri degli operatori scolastici. I documenti
fondamentali dell’Istituto sono adeguatamente pubblicizzati e a disposizione di chiunque ne abbia
interesse.
3) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITA’
Il genitore sottoscrivendo l’istanza di iscrizione, assume l’impegno :
Ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate;
A sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno;
Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e responsabile gestionale
assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano
pienamente garantiti.
4) DISCIPLINA
Il genitore/ affidatario nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che :
Le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
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Nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione
del danno (art.4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);
Il Regolamento d’Istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e l’impugnazione.
5) PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE ; AVVISI E RECLAMI
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la
procedura di composizione obbligatoria ; la procedura di composizione obbligatoria comprende :
Segnalazione di inadempienza tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola , “reclamo” se prodotta dallo
studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale
che scritta.
Accertamento : una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di
immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le
circostanze segnalate.
Ripristino : sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro
positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di
inadempienza e le eventuali conseguenze;
Informazione : il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle
eventuali misure di ripristino adottate.
Il Dirigente Scolastico……………………………………………
IlGenitore…………………………………………………….…..
L’alunno………………………………………………………….
50
Allegato 3
USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI D'ISTRUZIONE
1. USCITE DIDATTICHE
(che si concludano nella mattinata o nel primo pomeriggio)
CHI SE NE DEVE
OCCUPARE?
COSA DEVE FARE?
ENTRO QUANDO?
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
Presentare al Consiglio di Classe l’uscita
che si vuole proporre e ottenere
l’approvazione dei colleghi
Prima possibile, e comunque
nel
primo Consiglio di Classe utile.
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
- Raccogliere le adesioni degli studenti
(Mod. 5
e 6 disponibili on line)
- Compilare tutti i moduli richiesti (Mod. 1 e
2
disponibili on line)
- Verificare se si possono utilizzare i mezzi
di
trasporto pubblici, verificare l'importo ed
eventualmente prenotare
- Verificare l'eventuale costo di ingresso
a musei
o mostre e occuparsi della
prenotazione
Almeno tre settimane prima
della
data prevista
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
Occuparsi dell’organizzazione del
pagamento
dei biglietti, facendo raccogliere i soldi dal
rappresentante degli alunni
Entro la settimana prima della
partenza
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
SUPPORTATO
DALLA SEGRETERIA
ALUNNI
(nel caso in cui sia
necessario
prenotare un
pullman non di
linea)
Contattare la SEGRETERIA SOLO nel caso
in cui sia necessario prenotare un pullman
non di linea.
-Ritirare in Segreteria il bollettino per il
pagamento della quota e consegnarlo agli
studenti (solitamente un unico versamento
da parte del rappresentante degli Alunni o di
un genitore per la quota indicata dalla
Segreteria)
- Consegnare alla Segreteria la ricevuta
di versamento
Almeno tre settimane prima
della data prevista
Il Dirigente Scolastico autorizzerà direttamente le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione.
Le richieste dovranno essere presentate al Dirigente almeno sette giorni prima con le motivazioni
didattiche, l’autorizzazione dei Genitori ed il consenso scritto dei colleghi impegnati nell’orario della
mattinata.
51
2. VISITE GUIDATE
(intera giornata)
NB: se il docente accompagnatore è uno solo, i suoi compiti saranno anche quelli del
docente referente, il
quale è il capogruppo e l’unico coordinatore del viaggio nonché colui che si relaziona con
la Segreteria
CHI SE NE DEVE
OCCUPARE?
COSA DEVE FARE?
ENTRO QUANDO?
l DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Individuare una meta e le classi
interessate, fare dei possibili
raggruppamenti e individuare gli
insegnanti accompagnatori delle
altre sezioni
Prima dei Consigli di Classe di
Novembre
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
Presentare al proprio Consiglio di
Classe la visita
che si vuole proporre e ottenere
l'approvazione
di massima dai colleghi
Durante il Consiglio di Classe
di Novembre.
Il CONSIGLIO DI
CLASSE
- Approvare la visita guidata.
- Indicare i docenti
accompagnatori (uno ogni
15 alunni più 1 per ciascun alunno
diversamente
abile) e i docenti supplenti.
- Fissare indicativamente un limite di
spesa
massimo.
Durante lo scrutinio di
gennaio o
il Consiglio di Classe di
marzo
Il DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Compilare le schede “viaggi di
istruzione/uscite
didattiche” (Mod. 1 e 3 disponibili on
line), nelle
quali si elaborerà un progetto che
presenti in
modo completo:
- gli obiettivi educativi, culturali e
didattici;
- l’elenco degli studenti partecipanti
(devono
essere almeno i 2/3 dei frequentanti);
- la meta e il programma dettagliato
del viaggio
giorno per giorno;
- tutte le modalità organizzative (
trasporto,
visite, pasti ecc.).
- le ricadute didattiche attese;
Entro Dicembre
52
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
- Dopo aver ottenuto l’autorizzazione
dal
Dirigente Scolastico predisporre i
permessi per
gli studenti (fotocopie da Mod 5 e 6
reperibili on
line)
- consegnare ad ogni docente
accompagnatore
tali moduli e indicare l'importo
relativo alla
visita guidata da far raccogliere al
rappresentante degli Alunni
Entro 15 Gennaio
IL CONSIGLIO DI
CLASSE
Decidere se escludere qualche alunno
per
ragioni di condotta negativa,
debitamente
motivate (sospensioni, note, richiami)
Durante lo scrutinio di
gennaio o
il Consiglio di Classe di
marzo
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
- Raccogliere i Mod. 5 e 6 debitamente
firmati
dai genitori e dagli alunni
- far raccogliere dal rappresentante
degli Alunni
le quote individuali e far versare dal
rappresentante degli Alunni o da un
genitore
con un unico bollettino, predisposti
dalla
commissione viaggi l’importo per
l’intero
gruppo.
- consegnare le adesioni firmate e la
ricevuta
attestante il pagamento al referente
del viaggio
Entro 25 Gennaio
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
- Verificare se si possono utilizzare i
mezzi di
trasporto pubblici, verificare
l'importo ed
eventualmente prenotare
- Verificare l'eventuale costo di
ingresso a
musei o mostre e occuparsi della
prenotazione
- raccogliere tutte le adesioni e le
ricevute di
pagamento e consegnare il tutto alla
commissione viaggi
Entro 25 Gennaio
53
per DURC, CIG, nomine docenti,
elenchi alunni
Entro 15 Febbraio
Uff. Didattica Prepara gli elenchi
validati degli alunni
Almeno una settimana
prima della partenza
Uff. Amministrativo Fornisce DURC
e CIG alla commissione viaggi
Uff. Protocollo Fornisce n°
protocollo
Predispone le nomine dei docenti
Scrive e pubblica la circolare del
viaggio
Entro 15 Febbraio
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Fornire agli alunni partecipanti
tutto il materiale
necessario per orientarsi (cellulare,
piantine
della città, indicazione per i mezzi di
trasporto,
luoghi di ritrovo e ritorno, etc)
Almeno una settimana prima
della partenza
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Compilare una breve relazione
(modulo
reperibile on line) segnalando
eventuali
inconvenienti o comportamenti
inopportuni
degli alunni
una settimana dopo il viaggio
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
-consegnare alla commissione viaggi
eventuali
ricevute pasti o biglietti per il rimborso
una settimana dopo il viaggio
LA COMMISSIONE
VIAGGI
- predisporre la chiusura della
pratica da
consegnare alla segreteria
amministrativa
Al rientro dal viaggio
SEGRETERIA
AMMINISTRATIVA
3. VIAGGI D'ISTRUZIONE
(più giorni)
54
NB: se il docente accompagnatore è uno solo, i suoi compiti saranno anche quelli del
docente referente, il quale è il capogruppo e l’unico coordinatore del viaggio nonché colui
che si relaziona con la commissione viaggi
CHI SE NE DEVE
OCCUPARE?
COSA DEVE FARE?
ENTRO QUANDO?
Il DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Individuare una meta e le classi interessate, Prima dei Consigli di Classe di
fare
Novembre
dei possibili raggruppamenti e individuare gli
insegnanti accompagnatori delle altre sezioni
Prima dei Consigli di Classe di
Novembre
IL DOCENTE
REFERENTE
E IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
Presentare al proprio Consiglio di Classe il
viaggio
che si vuole proporre e ottenere
l'approvazione
di massima dai colleghi
Durante il Consiglio di
Classe di
Novembre.
Il CONSIGLIO DI
CLASSE
- Approvare il Viaggio d'Istruzione.
- Indicare i docenti accompagnatori (uno
ogni 15
alunni più 1 per ciascun alunno
diversamente
abile) e i docenti supplenti.
- Fissare indicativamente un limite di
spesa
massimo.
Durante il Consiglio di
Classe di
Novembre.
Il DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Compilare le schede “viaggi di
istruzione/uscite
didattiche” (Mod. 1 e 4 disponibili on line),
nelle
quali si elaborerà un progetto che presenti in
modo completo:
- gli obiettivi educativi, culturali e didattici;
- l’elenco degli studenti partecipanti (devono
essere almeno i 2/3 dei frequentanti);
- la meta e il programma dettagliato del
viaggio
giorno per giorno;
- tutte le modalità organizzative (trasporto,
alloggio, visite, pasti ecc.).
- le ricadute didattiche attese;
Consegnare tale scheda
alla commissione viaggi
Entro Dicembre
IL CONSIGLIO DI
CLASSE
Decidere se escludere qualche alunno per
ragioni
di condotta negativa, debitamente motivate
(sospensioni, note, richiami)
Durante lo scrutinio di
gennaio
o il Consiglio di Classe di
marzo
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
- Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal
Dirigente Scolastico predisporre i permessi
Entro 15 Gennaio
55
VIAGGIO
per
gli studenti (fotocopie da Mod 5 e 6
reperibili on
line)
- Indicare l'importo relativo all'acconto
che ogni
studente deve versare (circa 1/3 del costo
stimato in sede di Consiglio di Classe)
- consegnare ad ogni docente
accompagnatore
tali moduli e i bollettini predisposti dalla
commissione viaggi per il versamento
dell'acconto (uno per ogni alunno)
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
- Raccogliere i Mod. 5 e 6 debitamente
firmati dai
genitori e dagli alunni
- Raccogliere nella propria classe le ricevute
dei
versamenti attestanti il pagamento
dell'acconto
(ogni alunno deve pagare SINGOLARMENTE
l'importo)
- le adesioni firmate e le ricevute di
pagamento
vengono consegnate al docente referente
del
viaggio che le farà pervenire alla
commissione
viaggi
Entro 25 Gennaio
LA COMMISSIONE
VIAGGI
richiedere preventivi di massima sulla base
delle
adesioni e degli acconti ricevuti
- definire l'importo del saldo per ogni
partecipante e comunicarlo al docente
referente
- relazionarsi con la segreteria
amministrativa
per DURC, CIG, nomine docenti, elenchi
alunni
Entro 15 Febbraio
Uff. Amministrativo
coadiuvato dalla Commissione viaggi
richiedere
almeno 3 preventivi ufficiali sulla base
delle
adesioni e degli acconti ricevuti
prenotare i servizi di trasporto e di alloggio
Fornisce DURC e CIG alla commissione viaggi
Preparare gli elenchi validati degli
alunni
Almeno una settimana prima
della partenza
56
Entro 15 Febbraio
Uff. Didattica
Uff. Protocollo
Fornisce n° protocollo
Predisporre le nomine dei docenti
Scrive e pubblica la circolare del viaggio
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
-Comunicare ai docenti accompagnatori
l'importo del saldo
- Ritirare i bollettini per il pagamento
del saldo
per ogni alunno predisposti dalla
commissione
viaggi e consegnarli ad ogni docente
accompagnatore
Almeno un mese prima
della
partenza
IL DOCENTE
ACCOMPAGNATORE
- Consegnare ad ogni partecipante il
bollettino
per il saldo (ogni studente deve pagare
singolarmente)
- Ritirare tutte le ricevute e consegnarle al
docente referente del viaggio
Almeno un mese prima
della
partenza
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
- Ritirare tutti i bollettini del saldo dagli altri
docenti accompagnatori e consegnarli alla
commissione viaggi
Almeno tre settimane prima
della partenza
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Fornire agli alunni partecipanti tutto il
materiale
necessario per orientarsi (cellulare, piantine
della
città, indicazione per i mezzi di trasporto,
luoghi
di ritrovo e ritorno, etc)
Almeno una settimana prima
della partenza
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
Compilare una breve relazione (modulo
reperibile on line) segnalando eventuali
inconvenienti o comportamenti inopportuni
degli
alunni
una settimana dopo il viaggio
IL DOCENTE
REFERENTE DEL
VIAGGIO
-consegnare alla commissione viaggi
eventuali
ricevute pasti o biglietti per il rimborso
una settimana dopo il viaggio
LA COMMISSIONE
VIAGGI
- predisporre la chiusura della pratica
da
consegnare alla segreteria amministrativa
Al rientro dal viaggio
57
ESTRATTO DAL REGOLAMENTO:
TIPOLOGIA DEI VIAGGI
• Viaggi d’integrazione culturale: promuovono negli alunni una migliore conoscenza del loro paese o di un
altro paese negli aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folkloristici
• Viaggi d’integrazione della preparazione d’indirizzo: sono finalizzati all’acquisizione di
esperienze tecniche attraverso le visite di aziende, mostre, e la partecipazione a
manifestazioni diverse;
• Viaggi connessi ad attività sportiva: prevedono la partecipazione a manifestazioni sportive e sono rilevanti
sotto il profilo dell’educazione alla salute;
• Visite guidate e/o uscite didattiche: si effettuano nell’arco di una sola giornata presso
aziende, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali ecc...sia nell’ambito comunale
che fuori;
• Ai fini della comprensione del regolamento si adotta la seguente terminologia:
• viaggi d’istruzione: prevedono almeno un pernottamento fuori sede;
• visite guidate: hanno la durata di un’intera giornata;
• uscite didattiche: si concludono entro l’orario curriculare o entro il primo pomeriggio.
Si consiglia, in generale, l’esclusione di: Gennaio e Maggio in quanto è intensa l’attività di verifica in
chiusura rispettivamente del primo quadrimestre e dell’anno scolastico in prossimità dello scrutinio finale;
I giorni di attività istituzionali programmate dal Collegio dei Docenti che coinvolgano direttamente gli
studenti e i loro genitori, come ad esempio gli incontri scuola-famigliai;
Il Consiglio di classe designa, esclusivamente al proprio interno, i Docenti accompagnatori (uno per ogni 15
Alunni), di cui uno con il compito di coordinare l'organizzazione del viaggio, e un Docente supplente, il cui
impegno ad una eventuale sostituzione è vincolante.
Ogni Insegnante può partecipare a viaggi e visite guidate al massimo per n. 7 giorni di lezione per anno
scolastico (per docenti su più scuole, occorre acquisire preventivamente l’autorizzazione dei Dirigenti di
tutti gli istituti). Per ridurre il numero degli accompagnatori e contenere la spesa a carico degli studenti e
della Scuola è opportuno evitare, di norma, i viaggi di singole classi. I Consigli di classe sono tenuti a
favorire, anche per il massimo contenimento dei costi, la più ampia partecipazione degli alunni, che non
58
può essere inferiore a 2/3 della classe. Gli studenti che eventualmente non partecipassero a tale attività
sono tenuti alla regolare frequenza. L’eventuale assenza incide sul monte ore complessivo.
Limite di spesa
Al fine di garantire la massima adesione degli studenti, ciascun consiglio di classe potrà concordare con i
Rappresentanti dei Genitori e degli Studenti un limite di spesa massimo per ciascuna delle attività previste
dal presente Regolamento. Il Consiglio di Classe si impegna ad una riformulazione delle proposte di viaggio
che dovessero superare il limite di spesa previsto. Si ritiene opportuno,indicativamente, evitare i viaggi per i
quali la spesa preventivata superi € 450,00.
Nei viaggi di istruzione potrebbe essere previsto un deposito cauzionale per il soggiorno in albergo, che
verrà restituito, totalmente, al momento della partenza, se non saranno riscontrati danneggiamenti da
parte del gruppo.
Gli Alunni, una volta confermata la partecipazione, non possono ritirare l'adesione alle iniziative in oggetto
se non pergravi e comprovati motivi, assumendosi, comunque, gli eventuali costi d'Agenzia.
Occorre inoltre che almeno uno dei Docenti accompagnatori conosca adeguatamente la lingua parlata nel
Paese stero visitato o una lingua di uso internazionale. Non sono autorizzate presenze di Famigliari dei
Docenti.
Classi 1^- 2^: fino a 1 giorno ;
Classi 3^ e 4^: fino a 3 giorni (2 pernottamenti) in Italia;
Classi 5^: fino a 6 giorni (cinque pernottamenti) per viaggi in Italia o all'estero.
(In tale computo non rientrano le giornate utilizzate per le uscite didattiche).
Una più lunga durata può essere concessa eccezionalmente per iniziative particolari approvate nei Consigli
di Classe e opportunamente deliberate dal Consiglio di Istituto (ad es.: scambi tra classi, gemellaggi, viaggiapprendimento di Lingue straniere, fiera di “simulimpresa”, progetti specifici ecc.). Il ritorno dovrà
avvenire, di norma, in un giorno prefestivo al fine di evitare assenze non motivate nel giorno successivo.
I preventivi per l'estero comprenderanno anche l'Assicurazione Europe-Assistance.
I Progetti di viaggio incompleti o non coerenti con le presenti disposizioni non verranno presi in
considerazione.
In fase di programmazione del viaggio ogni consiglio di classe deve tenere presente le esigenze particolari
degli alunni disabili per quanto riguarda destinazioni e ausili specifici relativamente ai mezzi di trasporto e
alle camere.
In relazione a particolari situazioni, fra cui la presenza di alunni disabili, il consiglio di classe potrà deliberare
la presenza di accompagnatori aggiuntivi (un educatore o eventualmente un genitore), a condizione che ciò
non comporti oneri a carico del bilancio dell’Istituto, che il genitore o l'educatore si impegni a partecipare
alle attività programmate e provveda a proprie spese alla stessa copertura assicurativa cui sono soggetti gli
alunni.
Nel caso di viaggi con classi abbinate deve essere garantita la presenza di almeno un accompagnatore
appartenente a ciascuna delle classi coinvolte.
NOTA SULLE MISSIONI/RIMBORSI SPESE
• uscite/visite/viaggi d’istruzione in Italia e all’Estero non danno luogo a nessuna indennità di missione(art.6
comma 12 del D.L.31 maggio 2010,n.78, convertito nella Legge 122 ,30 luglio 2010);
• il rimborso pasti è concesso con le modalità di seguito riportate ma esclusivamente con la presentazione
della fattura/ricevuta fiscale/scontrino fiscale “parlante”. Tali documenti fiscali dovranno riportare le
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generalità del dipendente (nome cognome codice fiscale) e per gli scontrini anche l’elenco analitico delle
portate o la dicitura “pasti” con la firma del gestore;le fatture e/o ricevute fiscali devono essere intestate al
richiedente l’indennità di missione. Presupposto per riscuotere l’ammontare delle spese anzidette è la
consegna degli originali dei giustificativi di spesa (biglietti,ricevute o fatturazioni)-nota Min.Tesoro
n.137828 del 30/03/1982.
• uscite sul territorio minori di 4 ore e entro 10km: nessun rimborso nessuna missione
• visite guidate da 8 a 12 ore: rimborso per 1 pasto con limite di spesa € 22.26 circa
• visite guidate superiori a 12 ore: rimborso per 2 pasti con limite di spesa € 44,26 circa.
Gli accompagnatori dei Viaggi di Istruzione in Italia che fruiscono del trattamento di mezza pensione non
hanno diritto al rimborso del costo del secondo pasto (nota Min.Tesoro prot.205876 del 14/05/1999)
Viaggio-mezzi di trasporto pubblici/linea :
è rimborsabile solo la spesa per l’utilizzo di mezzi extra-urbani e sono necessari i biglietti di viaggio in
originale. E’ necessario dichiarare il costo di tutti quei titoli di viaggio che non lo riportino in modo esplicito,
diversamente non sarà possibile determinare la somma da rimborsare.
Alcune ulteriori raccomandazioni per i docenti accompagnatori
I Docenti accompagnatori sono tenuti alla collaborazione e precisione nella programmazione ed
organizzazione dei viaggi e visite guidate, al fine di ridurre agli stretti compiti amministrativi il lavoro della
Segreteria. Gli alunni sono tenuti alla puntualità nella consegna di autorizzazioni e nei versamenti (anticipi e
saldi). Essi devono avvenire direttamente ed esclusivamente sul conto corrente postale della scuola,
specificando il nome dell’allievo, la classe e la causale.
Gli studenti e i loro genitori verranno invitati a firmare le seguenti regole di comportamento:
• Essere puntuali alla partenza e a tutti gli appuntamenti collettivi;
• Non portare con sé oggetti di valore e custodire attentamente gli effetti personali;
• Tenere un comportamento adeguato in tutte le circostanze;
• Vigilare sullo stato delle camere d’albergo, segnalando guasti o problemi riscontrati all’ingresso;
• Considerare che tutto ciò che si consuma nelle camere d’albergo (bibite dal frigo, telefonate dalle
camere,) o che si danneggia, viene annotato e addebitato agli occupanti all’atto della partenza;
• Considerare che non è possibile assumere iniziative diverse dalle indicazioni dei docenti specialmente in
ordine a spostamenti autonomi e uscite serali;
• Considerare che non è possibile allontanarsi dal gruppo tranne eccezioni concordate con gli
accompagnatori;
• Rispettare l’orario notturno definito oltre il quale non sarà possibile uscire dalla stanza assegnata in hotel;
• Fare silenzio nelle camere e non disturbare gli altri clienti dell’hotel;
• Non portare e non consumare nessun tipo di bevanda alcolica nelle stanze;
• Non fumare all’interno dell’hotel /ristorante;
• Non fare uso di qualsiasi tipo di sostanza stupefacente;
• Rispettare gli ambienti, quindi non sporcare e non recare danni a pullman, hotel, musei e luoghi oggetto
di visita;
• Non discutere il programma e i tempi di sosta previsti;
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• Risarcire eventuali danni provocati nel corso dei viaggi;
• Osservare le disposizioni previste dal Regolamento di Istituto che rimane in vigore per l’intero periodo di
svolgimento dell’iniziativa didattica.
Qualora non fossero osservate le suddette regole, i docenti accompagnatori potranno decidere il rientro
immediato
per l'alunno o gli alunni inadempienti (naturalmente a sue/loro spese).
Sono vietate gestioni fuori bilancio, per cui gli Studenti devono evitare qualsiasi versamento diretto alle
Agenzie. La Scuola provvederà a liquidare le Ditte interessate, previa presentazione di fattura.
Gli accompagnatori dovranno inoltre avere sottoscritto una propria copertura assicurativa RCT
(Responsabilità Civile verso Terzi) in quanto sono tenuti alla vigilanza degli alunni con l’assunzione delle
responsabilità di cui all’art.2048 del codice civile integrato dalla norma di cui all’art.61 della legge 11 luglio
1980 n.312, Art. 61 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e
colpa grave.
Elenco riepilogativo degli adempimenti amministrativi
a) Tutta la gestione deve avvenire all’interno del Programma annuale della Scuola con divieto di
gestione di fondi fuori Programma;
b) Definizione del progetto di viaggio da inserire nel Programma annuale con il costo complessivo,la
quota di partecipazione dei partecipanti, il numero degli accompagnatori, la spesa per rimborso
spese di viaggio se prevista;
c) Versamento delle quote di partecipazione sul Ccp della Scuola, prima dell’inizio del
viaggio;auspicabile il versamento individuale.
d) In caso di necessità (ingressi a pagamento,acquisto di biglietti per traghetti etc.) può essere
concessa ad un accompagnatore una somma in contanti;lo stesso al rientro rendiconterà le spese
effettuate mediante documenti di riscontro ( scontrini, fatture etc.) e verserà la somma residua
ovvero richiederà l’eventuale spesa sostenuta in più rispetto alla somma ricevuta in partenza;
Non sono ammessi anticipi all’Agenzia prescelta tranne che per eventuali acquisti
di
biglietti effettuati dalla
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