ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ANDREA BAFILE” Via Acquasanta, 16 – 67100 L’AQUILA – Cod. Min.: AQIS01800Q – Cod. fisc.: 93073790664 Tel. 0862410212 - Fax 0862412432 - Sito web www.iisbafile.gov.it - E-mail [email protected] - Pec [email protected] Sezioni associate: Liceo Scientifico Statale “Andrea Bafile” – Cod. Min.: AQPS018016 Liceo Artistico Statale “Fulvio Muzi” – Cod. Min.: AQSD01801L PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2014-15 1 L’I.I.S. “A.Bafile” è uno dei principali Licei cittadini , inserito nel contesto sociale del post –sisma aquilano,disomogeneo e disgregato , si pone come un punto di riferimento importante per il territorio e le famiglie che nella solida storia dell’Istituto cercano risposte al bisogno di una educazione scolastica motivante e seria. Le vere sfide che i giovani dovranno affrontare, al termine del loro progetto di formazione, saranno il positivo inserimento nella vita lavorativa e lo sviluppo di una personalità matura e aperta: in una società profondamente dinamica, la realizzazione delle proprie aspettative sociali e personali si può ottenere con una mentalità agile ed attiva, capace di adeguarsi alla crescente flessibilità delle funzioni da svolgere e all’incontro con esperienze socio-culturali diverse ed in divenire, ma anche consapevole della propria identità e della propria tradizione culturale. Con il suo Piano dell’Offerta Formativa, strumento di promozione e partecipazione al processo di rinnovamento sociale e culturale in atto, il “Bafile”è pienamente inserito nel percorso di sviluppo del Paese, non solo nella dimensione locale e nazionale, ma anche e soprattutto in quella europea ed internazionale. È molto importante che la Scuola condivida con gli Studenti, le loro Famiglie e il Territorio un progetto volto non solo a raggiungere elevati livelli di conoscenze, competenze e abilità nei vari settori rappresentati dalle discipline, ma anche, e soprattutto, a possedere gli strumenti con cui affrontare gli inevitabili cambiamenti che sopraggiungeranno e la capacità di apprendere in modo autonomo, capacità fondamentale, vista la continua evoluzione dei saperi e l’esigenza di affrontare ed indagare la realtà attraverso un corretto approccio scientifico, alieno da idee preconcette. Il progetto educativo del Liceo dà agli studenti la possibilità di scegliere in modo motivato come proseguire gli studi, il corso universitario per il quale si sentono più portati. Il percorso liceale contribuisce anche alla formazione globale della persona e fornisce una buona a adattabilità a diversi ambienti di apprendimento e/o di prestazioni, anche in ambito professionale. Particolare attenzione viene posta allo sviluppo delle potenzialità e delle “eccellenze”. Una équipe di docenti e psicologi è inoltre presente per alunni, genitori, personale della scuola, al fine di affrontare problematiche di disagio scolastico o psicologico e cercarne le possibili soluzioni, per favorire il benessere dello studente e delle famiglie. Il Liceo propone numerose attività extrascolastiche, che s’intrecciano con l’offerta curricolare e l’arricchiscono con esperienze sempre molto qualificate. L’IDENTITA’ Formazione globale della persona Valenza culturale delle discipline Potenziamento della responsabilità personale dello studente TRADIZIONE FAMIGLIE E STUDENTI INNOVAZIONE LICEALE P.O.F. CULTURA Come DATI DELL’ISTITUTO SAPERE SAPER FARE SAPER2 ESSERE P.O.F P.O.F. RETE DI RELAZIONI TERRITORIO L’Istituto di Istruzione “A. Bafile”, frequentato da 1139 alunni, è situato nella città di L’Aquila in via Acquasanta 16, zona della città nota come polo scolastico di Colle Sapone, poiché ospita la maggior parte delle scuole superiori. L’area di ubicazione, in quanto meta quotidiana di centinaia di studenti, è servita dai mezzi pubblici e non è molto distante dalla sede del terminal dei bus urbani ed extra urbani, così da essere raggiungibile con discreta facilità da tutti gli studenti, molti dei quali provengono da fuori Comune. Il pendolarismo, dovuto anche alle conseguenze post sisma, è la condizione che riguarda una buona percentuale dell’utenza e costituisce un elemento imprescindibile dell’organizzazione scolastica. CONTESTO TERRITORIALE L’Istituto d’Istruzione “A. Bafile” radicato nel tessuto sociale e culturale della città di L’Aquila fin dai primi decenni del secolo scorso, opera in un contesto socio-economico in crisi e che negli ultimi anni è diventato sempre più complicato da gestire. L’evento tellurico del 6 Aprile 2009 ha decisamente trasformato la vita sociale e culturale della città che ha dovuto anche subire e patire le conseguenze di scelte avventate, poco attente alle esigenze primarie di una classe giovanile che chiedeva ( e continua a farlo!) stimoli culturali e centri di aggregazione utili a cementificare un’identità sociale e culturale che ha rischiato di andare perduta. IDENTITA’ DI ISTITUTO VALORI ISPIRATORI E CONNOTAZIONE CULTURALE Il complesso delle grandi trasformazioni civili, culturali ed economiche che caratterizzano la società attuale impone alla scuola un impegno autentico ed intenso di rinnovamento dei contenuti da comunicare, una revisione critica delle tecniche di trasmissione delle conoscenze, una riflessione consapevole delle proprie finalità. Perché tali mutamenti siano concreti ed efficaci e tali da orientare con sicurezza l’azione educativa, è necessario che resti salda e venga con vigore ribadita la tensione per la democrazia e la libertà che la Costituzione Repubblicana assegna alla scuola. L’Istituto d’Istruzione “A. Bafile” è da sempre sostenitore dell’idea che un’offerta formativa seria e qualificata deve sapersi costantemente rinnovare ed aggiornare senza rinunciare al ruolo fondamentale che essa deve assumersi nell’educare all’esercizio attivo e responsabile della cittadinanza, alla legalità ed al rispetto dei diritti di tutti. Il nostro Liceo nella sua specificità culturale e nella sua autonomia deve saper guardare oltre i condizionamenti delle mode culturali e del mercato, ponendosi come punto di riferimento la centralità dell’uomo. I nostri studenti oltre ad acquisire una preparazione scientifica, umanistica, linguistica ed artistica, sono formati anche dal punto di vista sociale e civile per poter essere in grado di rispettare le diversità religiose, etniche e politiche della nostra società. Pertanto nel contesto di continui e profondi cambiamenti che modificano l’intera società ridisegnando il ruolo della formazione, la sfida dell'I.I.S."Bafile" è quella di promuovere un percorso formativo che sappia coniugare i due ambiti della conoscenza, quello scientifico , quello storico-umanistico, quello artistico offrendo agli studenti la prospettiva di un sapere che, nella diversità degli statuti disciplinari, è unitario in quanto radicato nella universale domanda di comprensione di sé e del mondo e nella vocazione umana alla ricerca. Si ritiene essenziale che il Liceo sia luogo in cui la progettualità del futuro avviene mediantel’acquisizione di un sapere tecnico-scientifico in continuo aggiornamento, ma anche attraverso l’incontro con il passato. La memoria critica di ciò che è stato promuove infatti una riflessione capace di costruire “il sé” riscoprendo il senso della storia come radice del cambiamento. Lo studio delle singole materie deve fornire gli strumenti di metodo che consentano - anche al di fuori degli ambiti strettamente disciplinari - di porre problemi, di individuare o ipotizzare soluzioni, di predisporre strategie. L’acquisizione dei contenuti, tanto nell’ambito umanistico quanto in quello scientifico, deve pertanto condurre lo studente a interrogarsi sugli statuti disciplinari e a sviluppare capacità autonome di 3 riflessione, interpretazione, previsione dei fenomeni, siano essi naturali,storici, culturali, economici, artistici attraverso procedimenti induttivi e deduttivi. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’offerta formativa esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della propria autonomia (D.M.111 del 24/09/1999). Esso è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. PRINCIPI ISPIRATORI E FINALITA’ La scuola si propone di favorire la crescita culturale e civile delle studentesse e degli studenti, anche attraverso una adeguata preparazione di base, generale e specifica, al fine di formare cittadine e cittadini consapevoli e attivi costruttori di diritti di cittadinanza. I principi ispiratori dell’azione educativa sono: cultura delle differenze e dell’inclusione cultura della legalità cultura del “bene comune” cultura della partecipazione e del confronto “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del Regolamento recante “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…” (D.P.R.15.03.2010,n.89-Regolamento recante revisione dell’assetto ordina mentale, organizzativo e didattico dei licei) Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio della discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; la pratica dell’argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Le finalità che l'Istituto si è dato sono quelle di: promuovere la crescita culturale della persona insieme al senso e all’esercizio della responsabilità; valorizzare e utilizzare in modo ottimale le risorse esistenti sia in termini professionali (competenze culturali) che materiali (strutture e dotazioni tecnologiche); progettare attività integrative per l’educazione ai linguaggi non verbali e per l’acquisizione di capacità relazionali e comunicative attraverso la valorizzazione delle arti, dello spettacolo e dell'attività motoria; operare per la prevenzione e il sostegno al disagio relazionale e affettivo degli studenti; 4 contrastare la dispersione e l'abbandono attraverso attività di orientamento, ri-orientamento, sostegno e recupero. PROPOSTA FORMATIVA DELLA SCUOLA L'I.I.S. "Bafile" intende promuovere un percorso formativo che, coniugando l’ambito scientifico e umanistico, permetta agli studenti di trasformare le conoscenze e le competenze acquisite in nuove esperienze e saperi. Leggere e comprendere in forma critica il presente a partire dall'incontro con il passato PER maturare atteggiamenti di sensibilità e comportamenti idonei ad interagire con i cambiamenti in atto; Acquisire un metodo efficace di studio PER sviluppare abilità personali di organizzazione e impiego del proprio tempo, delle proprie capacità in riferimento agli obiettivi da conseguire; Promuovere competenze produttive scritte e orali attraverso una ricca gamma di strumenti espressivi PER stabilire rapporti interpersonali efficaci con i diversi interlocutori e in vari ambiti comunicativi; Promuovere la riflessione sui diversi ambiti del spere scientifico, umanistico e artistico PER acquisire la consapevolezza della loro necessaria interdipendenza; Cogliere lo specifico di ciascuna disciplina, delle sue domande, delle sue procedure PER sapere reperire e utilizzare informazioni superando stereotipi culturali e comportamentali; Utilizzare ogni occasione offerta sia dalla scuola come collettività sociale sia dai saperi disciplinari PER sviluppare d approfondire gli aspetti più rilevanti della Carta Costituzionale come terreno condiviso di valori e dei diritti di tutti i cittadini. Promuovere la riflessione sui problemi di genere PER sensibilizzare al rispetto delle differenze; Promuovere la riflessione sulla pratica sportiva PER offrire occasioni di socializzazione amatoriale amichevole e leale e sviluppare uno stile di vita volto al rispetto del proprio corpo e al mantenimento della salute. E’ pertanto integralmente recepito lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. “Il compito della scuola è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità . Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle singole istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani. Ed infatti obiettivo delle norme introdotte con il regolamento in oggetto, non è solo la previsione di sanzioni più rigide e più adeguate a rispondere a fatti di gravità eccezionale quanto, piuttosto la realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi di crescita degli studenti. Con le recenti modifiche non si è voluto quindi stravolgere l’impianto culturale e normativo che sta alla base dello Statuto delle studentesse e degli studenti e che rappresenta, ancora oggi, uno strumento fondamentale per l’affermazione di una cultura dei diritti e dei doveri tra le giovani generazioni di studenti. Tuttavia, a distanza di quasi dieci anni dalla sua emanazione, dopo aver sentito le osservazioni e le proposte delle rappresentanze degli studenti e dei genitori, si è ritenuto necessario apportare delle modifiche alle norme che riguardano le sanzioni disciplinari (art. 4) e le relative impugnazioni (art. 5). In particolare, anche di fronte al diffondersi nelle comunità scolastiche di fenomeni, talvolta 5 gravissimi, di violenza, di bullismo o comunque di offesa alla dignità ed al rispetto della persona umana, si è inteso introdurre un apparato normativo che consenta alla comunità educante di rispondere ai fatti sopra citati con maggiore severità sanzionatoria. Si è infatti voluto offrire alle scuole la possibilità di sanzionare con la dovuta severità, secondo un criterio di gradualità e di proporzionalità, quegli episodi disciplinari che, pur rappresentando un’esigua minoranza rispetto alla totalità dei comportamenti aventi rilevanza disciplinare, risultano particolarmente odiosi ed intollerabili, soprattutto se consumati all’interno dell’istituzione pubblica preposta all’educazione dei giovani. La scuola deve poter avere gli strumenti concreti di carattere sia educativo che sanzionatorio per far comprendere ai giovani la gravità ed il profondo disvalore sociale di atti o comportamenti di violenza, di sopraffazione nei confronti di coetanei disabili, portatori di handicap o, comunque, che si trovino in una situazione di difficoltà. Comportamenti che, come afferma chiaramente la norma, configurino delle fattispecie di reati che violano la dignità ed il rispetto della persona umana o che mettano in pericolo l’incolumità delle persone e che, al contempo, nei casi più gravi, siano caratterizzati dalla circostanza di essere stati ripetuti dalla stessa persona, nonostante per fatti analoghi fosse già stato sanzionato, e che quindi siano connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale nell’ambito della comunità scolastica. Di fronte a tali situazioni, che la norma descrive in via generale, la scuola deve poter rispondere con fermezza ed autorevolezza al fine di svolgere pienamente il suo ruolo educativo e, al tempo stesso, di prevenire il verificarsi dei predetti fatti. Appare necessario, a seguito delle modifiche introdotte dal D.P.R. in oggetto, ricapitolare i contenuti dei regolamenti d’istituto in tema di disciplina, come risultanti unitariamente dalle vecchie e dalle nuove norme. Detti regolamenti dovranno individuare: 1. le mancanze disciplinari. Partendo dalla previsione dell’ art. 3 del citato D.P.R. n 249/98, che individua dei macro-doveri comportamentali facenti riferimento ad ambiti generali del vivere insieme, i regolamenti delle istituzioni scolastiche devono declinare gli stessi, tramite la specificazione di doveri e/o divieti di comportamento e di condotta. 2. le sanzioni da correlare alle mancanze disciplinari. Le sanzioni diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica sono appannaggio del regolamento delle istituzioni scolastiche, che quindi le dovrà specificatamente individuare. A tal fine le istituzioni scolastiche si ispireranno al principio fondamentale della finalità educativa e “costruttiva” e non solo punitiva della sanzione e alla non interferenza tra sanzione disciplinare e valutazione del profitto (art 4, comma 3, DPR 249). Quello che si richiede alle scuole è uno sforzo di tipizzazione di quei comportamenti generali cui ricollegare le sanzioni e non un rinvio generico allo Statuto delle studentesse e degli studenti, che di per sé non contiene fattispecie tipizzate, se non nei casi gravissimi. 3. gli organi competenti a comminare le sanzioni. Il regolamento d’istituto è chiamato ad identificare gli organi competenti ad irrogare le sanzioni diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica (ad es. docente, dirigente scolastico o consiglio di classe). Le sanzioni comportanti l’allontanamento dalla comunità scolastica sono, inoltre, riservate dal D.P.R. alla competenza del Consiglio di Classe e del Consiglio d’Istituto. Al riguardo va osservato che, a seguito delle recenti modifiche normative, la competenza di irrogare sanzioni che comportino l’allontanamento non viene più attribuita genericamente in capo ad un organo collegiale, come avveniva nel testo normativo previgente. E’ stato, viceversa, specificato dall’art. 4 comma 6 che: a) le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 6 giorni sono sempre adottati dal CONSIGLIO DI CLASSE; b) le sanzioni che comportano un allontanamento superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal CONSIGLIO DI ISTITUTO. In particolare, con riferimento al Consiglio di classe si deve ritenere che l’interpretazione maggiormente conforme al disposto normativo (art. 5 D.Lgs. n. 297/1994) sia nel senso che tale organo collegiale quando esercita la competenza in materia disciplinare deve operare nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi pertanto gli studenti e i genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi)e di successiva e conseguente surroga. 4. il procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari, con specifico riferimento ad es.alla forma e alle modalità di contestazione dell’addebito; forma e modalità di attuazione del contraddittorio; termine di conclusione. 5. procedure di elaborazione condivisa e sottoscrizione del Patto educativo di corresponsabilità. E’ questo un ulteriore e nuovo elemento di contenuto del regolamento d’istituto, introdotto dal D.P.R.n. 235 del 2007.” AREA DIDATTICA Nella prospettiva dell’autonomia scolastica e in ordine alla riforma della scuola, si è ritenuto opportuno programmare in modo istituzionalizzato la verifica sulla produttività del corpo insegnante. L’attività didattico - pedagogica deve assumere sempre più carattere di trasparenza e di“ufficialità” che potrà essere richiesta dall’autorità ministeriale. I prodotti della scuola, infatti, sono sempre più inquadrati in un sistema obiettivo di valutazione nazionale che comporta anche prove di verifica oggettive, specifiche per ogni disciplina. Oltre ai motivi di carattere strutturale legati ad una nuova immagine della scuola e degli insegnanti futuri, sempre nella prospettiva dell’autonomia, si rileva anche l’importanza dei dipartimenti disciplinari in vista del potenziamento e della razionalizzazione delle risorse del corpo docente. Ad esempio: - organizzazione collegiale dei programmi e delle unità didattiche - proposte di griglie valutative comuni I docenti, allo scopo di favorire l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità specifiche e trasversali, operano per Dipartimenti disciplinari così strutturati: Area Umanistica ( Lettere, Storia e Geografia, Filosofia, Latino, Disegno e Storia dell’Arte, Religione); Area Matematico-scientifica ( Matematica, Informatica, Fisica, Biologia, Chimica, Scienze della Terra); Area linguistica (Inglese) Area Corporeo-espressiva ( Educazione Fisica) Area artistica ( Design, discipline grafiche e pittoriche, disc. Geometriche, plastiche e scultoree, Laboratorio artistico, Laboratorio del design, Storia dell’arte) . Area del sostegno e dell’inclusione METODI E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO La programmazione dei contenuti disciplinari si avvale anche della logica modulare che, superando la partizione cronologica e sequenziale, consente di espletare programmi per blocchi e nuclei tematici, sollecitando la collegialità nelle scelte didattiche e nella formulazione degli interventi. L’azione di insegnamento/apprendimento è affidata a: 7 lezione frontale; lezione partecipata; mappe e schemi cognitivi; lavoro di gruppo; ricerca documentazione (per conoscere/per approfondire); discussione; I mezzi e gli strumenti di cui si avvale l’elaborazione dei percorsi educativi e formativi sono: libri di testo; manuali; riviste; audiovisivi; LIM; computer; internet documentazione (articoli di giornale, carte tematiche, grafici, …); carte geografiche; strumenti professionali; uscite sul territorio e viaggi d’istruzione VERIFICA,VALUTAZIONE RECUPERO L’azione di verifica e valutazione non è rivolta solo all’accertamento del profitto individuale dello studente, al fine di classificare il suo apprendimento, ma anche alla conoscenza ed al miglioramento del processo di apprendimento-insegnamento degli obiettivi didattici programmati. E’ un processo essenziale dell’evoluzione formativa del discente poiché garantisce e certifica la qualità della didattica, perciò essa si deve basare su criteri di trasparenza e di collegialità, al fine di realizzare un rapporto di fiducia tra docenti e discenti, dal quale traspaia il senso del giusto riconoscimento del lavoro svolto nei diversi momenti della formazione individuale. La valutazione del processo formativo tende ad accertare conoscenze, abilità e competenze. Esso si articola in tre fasi: Valutazione iniziale: effettuata all’inizio dell’anno scolastico, consente di rilevare la situazione di partenza degli studenti attraverso test, questionari, esercizi, colloqui. Il quadro della situazione di partenza suggerisce le strategie da attivare per l’azione educativa e didattica. Valutazione formativa: tende a cogliere in itinere i livelli d’apprendimento dei singoli, a controllare l’efficacia delle procedure seguite, a verificare il raggiungimento degli obiettivi, ad impostare attività di recupero e sostegno, a valorizzare le eccellenze. Valutazione sommativa: tiene conto dell’intero percorso formativo, degli eventuali progressi registrati, dell’efficacia degli interventi, del comportamento, dell’impegno. Le prove di verifica adottate si distinguono in: 1. strutturate e semistrutturate. Sono prove oggettive, valutate con un punteggio definito. Sono esempi di prove strutturate: quesiti a risposta chiusa (scelta multipla /vero-falso); quesiti a risposta aperta; brani da completare; prove pratiche di laboratorio. 2. non strutturate. 8 Sono le prove “tradizionali” quali: interrogazioni, colloqui, prove scritte, prove grafiche, attività di laboratorio. Tali prove sono valutate in base a griglie specifiche che misurano i livelli di conoscenze, di competenze e abilità dimostrate rispetto a determinati indicatori. Criteri e metodi di valutazione Per la verifica dei processi di apprendimento saranno presi in considerazione i seguenti fattori: il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati; l’impegno manifestato dall’allievo nel processo di apprendimento; le effettive abilità, competenze e capacità raggiunte; le attitudini maturate dall’allievo. Per quanto riguarda le modalità di effettuazione della valutazione si ritiene indispensabile: esplicitare i criteri a cui l’insegnante intende attenersi (da inserire nel piano annuale di lavoro); informare gli allievi su tali criteri. Le valutazioni degli alunni hanno cadenza quadrimestrale e sono effettuate,a seconda delle discipline, sulla base di prove scritte (almeno due prove eseguite in classe o in laboratorio), o scritto-grafiche, (le quali, in caso di assenza giustificata per gravi e comprovati motivi, potrebbero anche essere individuali) e di un congruo numero di prove orali (almeno due prove eseguite in classe): interrogazioni o interventi in discussioni su argomenti proposti dal docente o da studenti, o di prove standard (quesiti a scelta multipla, corrispondenze, completamenti, ecc.). Al fine di offrire uno strumento comune per la misurazione del grado di preparazione specifica, che è alla base della valutazione, si propone la seguente scala tassonomica: CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL BIENNIO CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’ Nulle/gravemente lacunose Espressione scorretta e disorganica Lo studente utilizza le poche conoscenze in modo non pertinente Esprime a fatica poche informazioni Utilizza le poche conoscenze in modo incompleto, sa individuare solo gli aspetti marginali di un problema. Non è in grado di esporre in modo compiuto. Utilizza le conoscenze in modo impreciso, sa individuare solo alcuni aspetti di un problema Sa esprimere sufficientemente Utilizza le conoscenze in modo pertinente, ma sostanzialmente Voto: 1-2-3 Lacunose e frammentarie Voto: 4 Frammentarie e confuse Voto: 5 Omogenee, ma limitate a contenuti 9 in chiaro modo le semplici. informazioni acquisite meccanico, individua gli elementi essenziale di un problema e riesce ad organizzarli. Applica le conoscenze a compiti di media difficoltà con un inizio di rielaborazione personale; esposizione semplice e lineare ma corretta; lessico abbastanza adeguato Analisi Guidato coerenti Si esprime con chiarezza e usa spesso una terminologia appropriata. Utilizza le conoscenze in modo corretto. Riconosce i rapporti causali. Si esprime in modo chiaro e preciso, utilizzando quasi sempre una corretta terminologia. Utilizza le conoscenze in modo corretto e sicuro, interpretando e organizzando i contenuti. Si esprime abitualmente utilizzando il linguaggio specifico richiesto. Utilizza le conoscenze in modo autonomo; individuando analogie e differenze. Voto: 6 Di buona parte degli argomenti trattati, seppure a livello talvolta mnemonico Voto: 7 Complete quasi sempre corrette. formula anche sintesi Voto: 8 Ampie Voto: 9 Ampia e completa, con capacità di orientamento buone Voto: 10 CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL TRIENNIO CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’ Nulle/gravemente lacunose Espressione scorretta e disorganica Lo studente utilizza le poche conoscenze in modo non pertinente Esprime a fatica poche informazioni Utilizza le poche conoscenze in modo incompleto, sa individuare solo gli aspetti marginali di un problema. Non è in grado di esporre in modo compiuto. Utilizza le conoscenze in modo impreciso, sa individuare solo alcuni aspetti di un problema Sa esprimere in modo Utilizza le conoscenze in modo pertinente, ma sostenzialmente meccanico, individua gli elementi essenziale di un problema e riesce ad organizzarli. Voto: 1-2-3 Lacunose e frammentarie Voto: 4 Frammentarie e confuse Voto: 5 Omogenee, ma limitate a contenuti semplici. Voto: 6 Abbastanza complete , ma non tutte sufficientemente chiaro le informazioni acquisite Si esprime in modo chiaro e corretto 10 Utilizza le conoscenze in modo padroneggiate competenza. con la stessa opportuno; spesso rapporti causali. riconosce i Voto: 7 Complete e abbastanza approfondite Si esprime con chiarezza utilizzando un preciso linguaggio disciplinare. Utilizza le conoscenze in modo corretto. Padroneggia i rapporti causali. Sa interpretare e organizzare i contenuti e li esprime con un linguaggio appropriato. Utilizza le conoscenze in modo corretto, sa individuare i principi organizzatori di un problema. Sa organizzare i contenuti in una struttura diversa da quella data, anche in ambito pluridisciplinare. Utilizza le conoscenze in modo autonomo; individua ed è in grado di giustificare i principi organizzatori di un problema. Voto: 8 Ampie con orientamento buone capacità di Voto: 9 Ampia, completa e approfondita Voto: 10 Lo studente ha il diritto di conoscere in ogni momento i criteri ed i risultati della valutazione delle singole prove; deve essere informato sul grado di conseguimento degli obiettivi e sulle attività previste per ovviare all’insuccesso. I docenti nelle loro valutazioni periodiche, fatto lo screening delle cause delle difficoltà ricorrenti negli studenti per ciascuna disciplina o ambito disciplinare individuano i casi di insufficienza e attivano iniziative di consolidamento e recupero ; altresì si evidenzieranno i casi di eccellenza per promuovere azioni che li valorizzino. Al fine di evitare l’insuccesso scolastico, fattore determinante del fenomeno della dispersione e dell’abbandono, l’Istituto attua interventi come: ascolto attivo, supporto psicologico ,collaborazione costruttiva con le famiglie, individuazione dei talenti e opportuna valorizzazione, per rinforzare la motivazione al successo formativo e consentire un adeguato e proficuo iter scolastico. Il Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 (in G.U. 19 agosto 2009, n. 191) contiene il Regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalita' applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 : “Il presente regolamento provvede al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione degli alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilita' degli alunni, ed enuclea le modalita' applicative della disciplina regolante la materia secondo quanto previsto dall'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, di seguito indicato: «decreto-legge». 4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. 5. Il collegio dei docenti definisce modalita' e criteri per assicurare omogeneita', equita' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della liberta' di insegnamento. Detti criteri e modalita' fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa.” 11 ASSI CULTURALI E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Nel contesto di “Obbligo d’Istruzione” (L. 296 del 27/12/06) L’Istituto ha individuato le conoscenze, le abilità e le competenze degli Assi Culturali (Linguistico – Matematico – Storico Sociale – Tecnico Scientifico). Si tratta, essenzialmente, di un sistema educativo di istruzione e formazione che consente agli alunni del Biennio di acquisire una base comune necessaria per proseguire il percorso di studio, per costruire un proprio progetto personale e culturale, per svolgere, infine, un ruolo attivo nella società (competenze di cittadinanza). I Consigli delle Classi seconde, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni alunno una scheda che certifica le competenze di base e il relativo livello raggiunto in relazione agli Assi Culturali. CREDITI Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio e che si andrà a sommare al punteggio delle prove scritte ed orali per determinare il voto finale dell’Esame di Stato . Esso tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente comprensivo del voto di condotta Il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamente documentate. CREDITO SCOLASTICO TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Candidati interni MEDIA DEI VOTI M=6 6<M<7 7<M<8 8<M<9 9<M<10 CREDITO SCOLASTICO (punti) I anno II anno 3-4 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 III anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. L’insegnamento della Religione Cattolica o della Materia alternativa ad essa concorrono all’attribuzione del credito secondo quanto previsto dall’O.M.13 del 24/04/2013,commi 13-16,che di seguito si riportano : “13. I docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe 12 concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e al profitto che ne ha tratto. 14. Analogamente, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico i docenti delle attività didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività.15. Il consiglio di classe tiene conto, altresì, degli elementi conoscitivi preventivamente forniti da eventuale personale esterno (docenti e/o esperti) di cui si avvale la scuola per le attività o gli insegnamenti che contribuiscono all’ampliamento e al potenziamento dell’offerta formativa.16. Sempre ai fini dell’attribuzione del credito scolastico nell’ambito della banda di oscillazione il consiglio di classe tiene conto anche dell’interesse manifestato e del profitto raggiunto dagli alunni che hanno seguito, in luogo dell’insegnamento della religione cattolica, attività di studio individuale, traendone un arricchimento culturale o disciplinare specifico, certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica medesima. Nel caso in cui l’alunno abbia scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative formative in ambito extrascolastico, potrà far valere tali attività come crediti formativi qualora presentino i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000.” Credito formativo: è possibile integrare i crediti scolastici con quelli formativi attribuiti in attività extrascolastiche svolte in diversi ambiti;la validità dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti dal Consiglio di classe il quale procede sulla base di parametri individuati dal Collegio dei Docenti al fine di assicurare la dovuta omogeneità. In questa Istituzione scolastica sono riconosciuti,fino a punti 1 per anno scolastico interessato e senza superare la fascia della Media dei Voti : Certificazione di Competenze Linguistiche Europee di livello B1 punti 0,2 Certificazione di Competenze Linguistiche Europee di livello B2 punti 0,4 Certificazione di Competenze Linguistiche Europee di livello C1 punti 0,5 Patente Europea del Computer- ECDL punti 0,8 Esami di Conservatorio 5°-8°-10° anno o Esami corrispondenti per le diverse specialità punti 0,8 Partecipazione a Concorsi letterari, artistici,scientifici con esiti positivi punti 0,2 Attività sportiva agonistica di livello nazionale o internazionale con esiti positivi punti 0,5 INIZIATIVE DI CONSOLIDAMENTO E RECUPERO Fermo restando che nessun successo formativo è possibile senza un positivo impegno dello studente, fondato sulla partecipazione e sullo studio regolare, la scuola ha l’obbligo di predisporre attività di recupero e sostegno, che “costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta formativa”. Nel corso dell’anno scolastico, vengono prese iniziative finalizzate al recupero e al potenziamento quali: - recupero in itinere: è previsto in orario scolastico per tutte le discipline, gestito autonomamente da ogni singolo Docente e può assumere la forma di pausa didattica, o di approfondimento; - sportello didattico: si svolge in orario pomeridiano, è attivato su richiesta di uno o più studenti (max 5) che selezionano autonomamente gli argomenti su cui soffermarsi. Non è obbligatorio e non prevede forme di accertamento/verifica. Recupero durante la pausa estiva La recente normativa introduce nuove norme sulle carenze formative e sulle attività di recupero. La novità più rilevante è costituita dal fatto che per ottenere la promozione alla classe successiva è necessario avere raggiunto la sufficienza in tutte le discipline. “Nei confronti degli studenti per i quali, al temine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale”. Il recupero delle carenze formative deve perciò avvenire prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, pena la non promozione. 13 Come previsto dalla normativa, l'Istituto "Bafile" promuoverà le seguenti attività di recupero estive, secondo le disponibilità della programmazione annuale: Corsi di recupero (dei quali lo studente e i genitori possono scegliere se avvalersi o meno, dandone comunicazione scritta alla scuola). Recupero online, (curato dai docenti che offrono la disponibilità a fornire e correggere esercitazioni, chiarire argomenti del programma disciplinare non pienamente assimilati e sostenere lo studio individuale per via informatica, secondo il calendario preventivamente fissato e comunicato alle famiglie). Tempi e modalità saranno comunicate alle famiglie dopo lo scrutinio finale, per gli studenti per i quali il giudizio è stato sospeso in una o più discipline ,fino ad un massimo di tre, contestualmente alle indicazioni di lavoroper lo studio individuale. Il superamento della carenza formativa non è conseguenza della semplice partecipazione alle attività di recupero ma richiede un responsabile impegno personale di studio da parte dell’allievo/a. Per l'ammissione alla classe successiva, gli studenti hanno l'obbligo di sottoporsi alla prova di verifica conclusiva, secondo quanto stabilito dalla legge, nelle modalità definite dal Collegio dei docenti e dai dipartimenti disciplinari. Rapporti con le famiglie La comunicazione scuola-famiglia si avvale delle seguenti modalità: Comunicazioni individuali scritte (e-mail) - su particolari situazioni relative all’andamento didattico e disciplinare; -d’informazione sulle mancanze rilevate dal Consiglio di Classe. Incontri: - per appuntamento (richiesto al /dal Dirigente Scolastico per conferire con i genitori degli alunni su particolari problemi); - con i Docenti : organizzati in modo da consentire il colloquio con i docenti rispettando il calendario scandito dai singoli e comunicato agli studenti; Documenti: -Libretto personale dello studente: considerato un vero e proprio documento di identità dell’alunno in quanto, oltre a registrare le assenze e le relative giustificazioni, prevede spazi dedicati alla registrazione delle valutazioni delle verifiche scritte e orali permettendo così una proficua e trasparente comunicazione scuola-famiglia. In caso di smarrimento,previa richiesta del genitore anche per i maggiorenni, verrà consegnata una nuova copia al costo di € 5,00. -documento di valutazione (pagella dello studente). PATTO FORMATIVO All’inizio del primo anno scolastico i genitori, gli alunni e il Dirigente sottoscrivono un Patto Formativo in cui elencano ruoli e responsabilità che sono a fondamento del processo educativo e degli interventi disciplinari. In particolare, i docenti si impegnano a rispettare tempi e scadenze relativamente a programma, calendario delle interrogazioni e delle verifiche, correzione e riconsegna dei compiti in classe e di quelli assegnati a casa. Gli alunni, altresì, si impegnano a rispettare il lavoro del docente, ad eseguire compiti, a partecipare alle sessioni di verifica. I docenti, inoltre, dichiarano la propria disponibilità ad apportare i chiarimenti richiesti e a rispondere alle esigenze della classe in ordine ad istanze non programmate, se ritenute valide, ai fini della crescita culturale, sociale, civile e professionale. La validità del Patto permane per tutta la durata del ciclo di studi. 14 Criteri per l’attribuzione del voto di condotta Indicatori 1. Frequenza assidua 2. Attenzione, disponibilità, partecipazione alle attività didattiche proposte alla classe 3. Impegno nello studio 4. Rispetto delle persone e dell’ambiente, secondo le regole. – 10 In presenza di tutte le condizioni descritte dagli indicatori al massimo livello, unite ad un percorso didattico in cui la partecipazione alle attività proposte dal consiglio di classe è stata interpretata in modo consapevole, costruttivo e condiviso con il resto del gruppo classe. 9 In presenza di tutte le condizioni descritte dagli indicatori al massimo livello: frequenza costante,positivo impegno nello studio domestico, attiva partecipazione al lavoro in classe, rispetto delle persone e dell’ambiente secondo le regole. 8 In presenza di una frequenza regolare, di una adeguata partecipazione, di un impegno costante, nel pieno rispetto delle regole condivise. 7 In presenza di un comportamento non pienamente soddisfacente rispetto agli indicatori sopra elencati, con isolati episodi non particolarmente gravi di contravvenzione alle regole, tenendo conto delle dinamiche di classe. (es. assenze strategiche, giustificazione delle assenze non sempre tempestiva, contenuta partecipazione al lavoro in classe, sufficiente impegno nello studio, poca cura dell’ambiente, superficialità nell’ottemperare al Regolamento di istituto, atteggiamento non sempre corretto verso compagni, insegnanti e personale scolastico, scarsa cura nella consegna delle comunicazioni scuola - famiglia….) 6 In presenza di un comportamento non soddisfacente rispetto agli indicatori sopra elencati, con reiterati episodi di infrazioni/ e o gravi contravvenzione alle regole, (la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico). Si elencano di seguito, a solo titolo esemplificativo, comportamenti non propriamente “coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri" : consuetudine alle assenze strategiche per evitare verifiche,consuetudine al ritardo, costante irregolarità nella giustificazione delle assenze, disturbo e disattenzione in classe, discontinuo impegno nello studio, scarsa cura dell’ambiente, superficialità e strafottenza nell’ottemperare al regolamento di istituto, atteggiamento non corretto verso i compagni, gli insegnanti e il personale scolastico, gravi comportamenti non conformi al regolamento d’istituto e sanzionati da note disciplinari e comunque non lesivi della dignità altrui, ….), 1) art. 3 DM n. 5 16 gennaio 2009. 2) art. 1, idem. 5 Il cinque in condotta viene assegnato “esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità che prevedano, visto lo statuto delle studentesse e degli studenti ( ... ) e visto il Regolamento di istituto, l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni”. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire sotto i 6/10, in sede di scrutinio finale ( … )presuppone che il Cdc abbia accertato che lo studente: a) sia stato destinatario di 15 almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; b) successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione” ( …) “La valutazione va sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di Classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale” (3). Il coordinatore deve avvertire i genitori, che dovranno sempre essere informati tempestivamente e coinvolti attivamente in merito alla condotta dei propri figli. 3) art. 4, idem si elencano di seguito, a solo titolo esemplificativo, comportamenti non propriamente “coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri”. consuetudine alle assenze strategiche per evitare verifiche, consuetudine al ritardo, costante irregolarità nella giustificazione delle assenze, disturbo e disattenzione in classe, discontinuo impegno nello studio, scarsa cura dell’ambiente, superficialità nell’ottemperare al regolamento di istituto, atteggiamento scorretto verso i compagni, gli insegnanti e il personale scolastico, gravi comportamenti non conformi al regolamento d’istituto e sanzionati da note disciplinari e comunque non lesivi della dignità altrui, ….), 1) art. 3 DM n. 5 16 gennaio 2009. 2) art. 1, idem . ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO Un programma di accoglienza in entrata, specifico per gli alunni delle prime classi, tende a favorirne l’orientamento all’interno dell’edificio e a renderli partecipi della vita dell’Istituto, attraverso la conoscenza dei propri diritti/doveri e dell’offerta formativa della scuola,delle disposizioni in materia di sicurezza. Allo scopo di favorire le scelte future dei singoli studenti, l’Istituto intensifica le relazioni con il mondo del lavoro e con le Università al fine di orientare le scelte future degli studenti nella consapevolezza che la Maturità conseguita presso i Licei Scientifico e Artistico consente l’accesso a qualsiasi tipologia di studi Universitari. L’Istituto partecipa al bando “Scuole aperte ed inclusive” ,Regione Abruzzo,Direzione delle Politiche attive del Lavoro,Formazione ed Istruzione,Politiche sociali; Progetto pilota di promozione delle scuole aperte e di sotegno alle azioni di miglioramento dell’offerta formativa extracurricolare. L’Istituto è accreditato Test center ECDL (Patente europea del computer. L’Istituto è accreditato per gli esami Cambridge ESOL Parte integrante del presente Piano dell’Offerta Formativa è il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) adottato ai sensi dellla CM.n.8 del 6/03/2013,Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” Il PAI è elaborato dal Gruppo di lavoro per l’Inclusività (GLI),approvato dal Collegio Docenti e, inserito nel POF, costituisce il fondamento dei processi di apprendimento individualizzati e personalizzati,delle metodologie e strategie adottate a garanzia del successo formativo di tutti gli alunni. 16 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità n° A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 12 2. disturbi evolutivi specifici 11 DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 1 1 Totali 2% su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO 11 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 9 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2 Prevalentemente utilizzate in… B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo 17 Sì / No si AEC Assistenti alla comunicazione Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) si Attività individualizzate e di piccolo gruppo no Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no Attività individualizzate e di piccolo gruppo no Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si Psicopedagogisti e affini esterni/interni esterni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: 18 si Attraverso… C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Sì / No Partecipazione a GLI si Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si Altro: Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie No Tutoraggio alunni si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva si Altro: Altri docenti Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie No Tutoraggio alunni No Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva si Altro: D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili No Progetti di inclusione / laboratori integrati si Altro: E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva No Coinvolgimento in progetti di inclusione No Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante si Altro: F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità 19 No istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili No Procedure condivise di intervento sulla disabilità Si Procedure condivise di intervento su disagio e simili Si Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Rapporti con CTS / CTI si Altro: G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Progetti a livello di reti di scuole No Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Si Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Si Didattica interculturale / italiano L2 Si Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) si Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare x 20 3 4 alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. x Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Dirigenza :Coordinamento attività; Segreteria : Gestione risorse economiche; Collegio Docenti :Elezione GLI; Consiglio di Istituto : approvazione/determina eventuali impegni di spesa; GLI : elaborazione PAI successivamente approvato dal Collegio ed inserito nel POF Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Corso ICF per Docenti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Valutazione dei processi e non di performance Valutazione dei processi in relazione al livello di partenza 21 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Per Per Per Per le disabilità certificate presenza di docenti specializzati e assistenti alla persona; i DSA : PDP , stesura che preveda strumenti compensativi e misure dispensative; disagi comportamentali e di relazione stesura PDP; disagio linguistico culturale : attivazione di mediazione linguistico-culturale Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Riferimento : Al Dipartimento di Neuropsichiatria infantile (Diagnosi funzionale -PDF-PEI); Al Centro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie e Disabilità (Aggiornamento;fornitura attrezzature in comodato d’uso); Al Centro di Riabilitazione dell’autismo (Supporto e indicazioni sulla gestione degli utenti). Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Tale ruolo si limita a collaborare all’organizzazione delle attività educative solo marginalmente e dietro sollecitazione della scuola per gli alunni diversamente abili; molto più presente nel caso dei DSA per i quali più che di collaborazione , supporto e partecipazione talvolta si è ai limiti dell’invadenza nelle competenze prettamente didattiche. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Il curricolo viene adeguato di volta in volta : Nel rispetto degli obiettivi programmati; Secondo le esigenze delle diversità rilevate; Tenendo conto delle finalità dei Piani individualizzati. Valorizzazione delle risorse esistenti Formazione dei docenti in servizio. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Computer; Software; Ausili compensativi; Mediatore linguistico. 22 Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Progetto di continuità tra scuola secondaria di primo grado e di secondo grado; colloqui con i componenti del GLI 23 LICEO SCIENTIFICO “ANDREA BAFILE IDENTITA’ D’ ISTITUTO ll liceo scientifico fu istituito nel 1923 con la Riforma Gentile :il corso durava quattro anni e si concludeva con l'esame di maturità, un esame di stato estremamente impegnativo con cinque prove scritte (italiano, latino, matematica, lingua straniera e disegno) e un colloquio orale (che verteva su tutte le materie studiate negli ultimi tre anni di corso), della durata di un'ora, in due sedute: una per le materie letterarie e una per le materie scientifiche Si accedeva al liceo scientifico dopo i primi quattro anni di una delle tre scuole medie inferiori che, all'epoca, consentivano il proseguimento degli studi (ginnasio,istituto tecnico inferiore e l'istituto magistrale inferiore) e dopo il superamento di un esame di ammissione. Il liceo scientifico era evidentemente derivato dal ginnasio liceo (classico) ma, rispetto a questo, aveva la pesante limitazione di non consentire l'accesso alle facoltà di Lettere e Filosofia e soprattutto di Giurisprudenza la quale, oltre a prospettare alcune professioni specifiche (magistratura, avvocatura, notariato) era la facoltà frequentata dalla maggior parte di coloro che ricoprivano ruoli dirigenziali. La struttura del liceo scientifico cambiò nel 1940, quando la riforma Bottai istituì la scuola media unica triennale e l'accesso alle scuole medie superiori fu razionalizzato. Il liceo scientifico iniziò così ad affermarsi e il numero di studenti crebbe costantemente fino a raggiungere il numero degli studenti del liceo classico. Permaneva il divieto di iscrizione a Lettere e a Giurisprudenza. A parte qualche ritocco agli orari, conseguenza del prolungamento del corso liceale a cinque anni, il nuovo corso riproduceva il corso precedente. La materia più importante per numero di ore rimaneva latino (20), poi italiano (19), matematica (18) e lingua straniera (17).Dal 1962 si stabilì che la maturità scientifica era valida l'iscrizione a qualsiasi facoltà esclusa lettere; fu in pratica concessa l'iscrizione anche a giurisprudenza. Dal 1969 in poi, quando fu liberalizzato l'accesso all'università, ci fu un vero e proprio boom del liceo scientifico, tanto che all'approvazione della riforma Gelmini(2010), tra gli iscritti all'ultimo anno di corso, il liceo scientifico contava 103.000 studenti a fronte dei 51.000 del liceo classico. Oggi il liceo scientifico, tra le scuole superiori italiane, è quella che accoglie la maggioranza relativa degli studenti (22 per cento, di cui oltre metà ragazze). Il Liceo scientifico “M.O. Andrea Bafile” fu istituito a L’Aquila con Regio decreto il 17 novembre 1934. I Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 hanno definito un nuovo assetto dei percorsi dell’Istruzione secondaria di secondo grado, per cui anche il Liceo scientifico ha un diverso ordinamento : LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Nel rispetto della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l’opzione “scienze applicate” che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all’informatica e alle loro applicazioni. L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali. 24 25 “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”). Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; la pratica dell’argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare. La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo. Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree : metodologica; logico argomentativa;linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica. Risultati di apprendimento A conclusione del percorso liceale gli studenti dovranno: 1. Area metodologica Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3 Area linguistica e comunicativa Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in 26 rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. 4. Area storico-umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. DIMENSIONE PROGETTUALE In questi ultimi anni l’Istituto d’Istruzione “A.Bafile” si è adoperato per tentare di riportare “normalità” nella vita di ogni singolo studente Aquilano, non solo con l’attività scolastica, ma soprattutto incrementando le attività progettuali interne ed esterne, chiedendo e ottenendo collaborazione a vari Enti 27 pubblici e privati, impegnando gli studenti in percorsi culturali che hanno accresciuto la loro preparazione personale. Attività sportive con partecipazione ai Campionati studenteschi, Stages di formazione presso le Facoltà della locale Università degli Studi, presso aziende farmaceutiche come la Sanofi Aventis, presso il CERN di Ginevra, presso l’Istituto di Fisica Nucleare del Gran Sasso, partecipazione ad Olimpiadi della Chimica e della Matematica, nonché ai prestigiosi corsi di Fisica presso l’Università di Princeton, Stages formativi con la Soprintendenza ai B.A.A.A.S., collaborazione con il F.A.I ,sono solo alcune delle attività promosse dalla Liceo scientifico.Negli anni il “Bafile “si è trasformato in un “laboratorio vivente” di arte contemporanea grazie al progetto “Polvere negli occhi, nel cuore sogni” che ha affiancato a prestigiosi artisti gli studenti, realizzando nel l’edificio in cui è ospitata la scuola un Museo Di Arte permanente che il MIBAC ha inserito, unico esempio di scuola -museo, nella prestigiosa Guida ai luoghi del contemporaneo in Italia . PROGETTI INTERNI a.s. 2014/2015 BIBLIOTECA E.E.E. ECDL CLIL VALORIZZAZIONE DELLA MATEMATICA CERTAMEN SALLUSTIANUM CORSO DI STORIA CORO POLIFONICO POLVERE NEGLI OCCHI CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE CORSO DI SCACCHI ORIENTAMENTO IN USCITA (UNIVAQ; ROTARY CLUB L’AQUILA) PROGETTI ESTERNI :CONSULENZA PSICOLOGICA 28 LICEO ARTISTICO “FULVIO MUZI” IDENTITA’ D’ISTITUTO Il Liceo Artistico Statale “Fulvio Muzi” di L’Aquila nasce nell’anno scolastico 2010-11 con l’entrata in vigore della Riforma della scuola superiore (D.P.R. n 89 del 15 marzo 2010), con la quale il Ministero della P.I. ha riconosciuto la specificità delle diverse Arti e il valore delle esperienze artistica, formativa e professionale maturate dagli Istituti d’Arte. L’Istituto Statale d’Arte di L’Aquila, nato negli anni cinquanta, si è progressivamente trasformato e arricchito nel corso del tempo e, dopo la sperimentazione del Progetto Michelangelo, è arrivato oggi ad essere Liceo Artistico Statale, condividendo le finalità di tutti gli altri Licei stabilite dalla Riforma Ministeriale. L’intitolazione dell’Istituto Statale d’Arte-Liceo Artistico al pittore aquilano Fulvio Muzi (1915-1984) sottolinea il riconoscimento istituzionale e cittadino all’opera di un artista che, studente egli stesso della prima Scuola d’Arte locale e, in seguito, anche docente nella stessa scuola per i suoi particolari meriti artistici, riconosciutigli da subito e da più parti, ha saputo fondere nel suo lavoro passione, impegno e coraggio, che lo hanno portato ad esprimere compiutamente lo spirito di un’epoca e la forza del pensiero. Dall’a.s. 2013-14 il Liceo Artistico-Istituto d’Arte “Fulvio Muzi” è entrato a far parte dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Andrea Bafile”, insieme al Liceo Scientifico Statale “Andrea Bafile”. Contesto scolastico Il Liceo Artistico si trova al piano terra dell’ edificio che, da diversi anni, accoglie la popolazione scolastica del Liceo Scientifico, con cui condivide la Dirigenza e la Direzione Amministrativa, nonché la struttura e i relativi spazi e servizi. Oltre alle aule per la normale attività curricolare, la scuola dispone di laboratori ben attrezzati, fondamentali per lo svolgimento delle attività caratterizzanti il percorso di studi, quali i Laboratori di Discipline pittoriche, Discipline plastiche, Design. Sono inoltre presenti spazi specifici per accogliere gli alunni diversamente abili, per attività di classe aperta, una sala insegnanti e una vice Presidenza. Inclusione Il Liceo Artistico “Fulvio Muzi”, facendo propri i valori dell’inclusione e delle differenze, è da sempre frequentato anche da alunni diversamente abili, che qui trovano un ambiente capace di accoglierli e guidarli nel loro percorso di crescita e formazione, oltre che di promuoverne l’apprendimento, grazie anche alla pratica laboratoriale e all’elasticità organizzativa. La volontà e la capacità progettuale dei docenti dell’Istituto prevedono, ogni anno, Progetti didattici che includono le risorse di tutti gli alunni frequentanti il Liceo Artistico. Rapporti con l’esterno L’attenzione alle sollecitazioni provenienti dall’esterno è una prerogativa di un istituto artistico, che dovrebbe raccogliere e interpretare con i suoi linguaggi quanto si va via via realizzando nella realtà circostante. Il momento storico che la città sta vivendo dall’Aprile 2009 impone all’istituzione scolastica particolare cura e impegno nel recepire le proposte provenienti dall’esterno, anche al fine di arricchire e “compensare” le limitazioni imposte dal post-sisma, ma soprattutto di connotare qualitativamente il tempo scolastico ed extra dei giovani. 29 La scuola mantiene un costante collegamento con le Istituzioni culturali presenti in città, non solo offrendo agli allievi la possibilità di assistere agli eventi culturali, ma anche, e soprattutto, ponendo in essere iniziative di fattiva collaborazione che li vedano protagonisti. L’Istituto partecipa con interesse anche a molte delle manifestazioni promosse dagli Enti locali, quali Comune, Provincia e Regione, nonché alle iniziative culturali organizzate con la Soprintendenza ai B.A.A.A.S., l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Cinematografico “La lanterna magica”, l’Università degli studi-Facoltà di Archeologia medievale, il FAI, Italia Nostra e le diverse Associazioni e Istituzioni presenti sul territorio. ARTICOLAZIONE DEGLI STUDI Il sistema dei Licei prevede risultati di apprendimento in parte comuni a tutti i percorsi liceali e in parte specifici dei distinti indirizzi. “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti (art. 4 comma 1).” A conclusione del percorso di studio, sono previsti risultati di apprendimento specifici: Conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti; Cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; Conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; Conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti; Conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni; Conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico. Il percorso di studi si struttura come segue: Un biennio comune Un triennio articolato in 6 possibili indirizzi: Arti figurative Design Architettura e ambiente Grafica Scenografia Audiovisivo e multimediale Al momento, gli indirizzi attivati nel Liceo Artistico “Fulvio Muzi” sono Arti figurative e Design ma, compatibilmente con la dinamica delle iscrizioni, potranno essere attivati anche gli altri indirizzi. 30 L’articolazione del piano degli studi , relativamente ai due indirizzi attivati, è il seguente: Indirizzo Arti figurative Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: Aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva; Saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico; Conoscere e applicare processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie); Conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e scultorea. Indirizzo Design Gli studenti a conclusione del percorso, dovranno: Conoscere gli elementi costitutivi del codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; Avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali; Sapere individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione; Saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; Conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate; Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. 31 PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO ARTISTICO 32 33 Accoglienza e orientamento scolastico Un programma di accoglienza in entrata, specifico per gli alunni delle prime classi, tende a favorirne l’orientamento all’interno dell’edificio e a renderli partecipi della vita dell’Istituto, attraverso la conoscenza dei propri diritti/doveri e dell’offerta formativa della scuola. Allo scopo di indirizzare al meglio le scelte future dei singoli studenti,sia al termine del primo biennio che alla fine del corso di studi, l’Istituto cura l’azione di orientamento degli alunni e intensifica le relazioni con il mondo del lavoro e con le Università, con l’Accademia di Belle Arti e con altri istituti specifici, come l’Istituto Europeo del Design. La maturità conseguita con la frequenza del Liceo Artistico rende possibile l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria: nell’Area scientifica ai corsi di laurea in scienze dell’architettura e dell’ingegneria civile; ai corsi di laurea in tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali; ai corsi di laurea in Scienze dei beni culturali e ambientali; nell’Area umanistica ai corsi di laurea in Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda; ai corsi di laurea in Storia e tecniche delle produzioni artistiche e artigianali. E’ da considerare che le specifiche competenze conseguite rendono particolarmente efficace la prosecuzione degli studi in ambito artistico, estetico, architettonico. Inoltre il percorso formativo dello studente può trovare il suo completamento nella frequenza dei corsi specifici presso: le Accademie di Belle Arti l’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche l’Istituto Centrale del Restauro il Centro Sperimentale di Cinematografia Infine, lo studente che consegue la maturità artistica è comunque in grado di inserirsi, a vario titolo, nel mondo professionale delle arti figurative, del design, del restauro e della conservazione e valorizzazione dei beni culturali. Dimensione progettuale Il percorso scolastico degli studenti del Liceo Artistico si arricchisce e completa, ogni anno, con l’offerta di attività legate a progetti specifici, che hanno lo scopo di favorire negli alunni lo sviluppo della dimensione progettuale del lavoro, la messa in campo di conoscenze acquisite, capacità possedute e competenze sviluppate, e di tessere relazioni significative fra quanto avviene “dentro” la scuola e quanto si verifica “fuori”. Nel corso degli anni, gli studenti e i docenti del Liceo Artistico-Istituto d’Arte hanno realizzato progetti, anche nolto diversi, che hanno avuto riconoscimenti ufficiali e non. Ne citiamo alcuni : 2000 – Concorso per tutte le scuole “Riciclare l’arte”. 1° e 2° premio – “Bibliapauperum”. Studio sugli affreschi di S. Pellegrino a Bominaco, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Aquila 2001 – Scenografia per la 1° festa medievale, in collaborazione con gli Sbandieratori aquilani. L’Aquila – Restauro del mosaico pavimentale del salone della sede centrale delle Poste a L’Aquila – “Natale d’arte 2001”. Mostra di presepi e natività nei locali dell’Istituto e nella città di Sora – “Arredare un nido”. In collaborazione con il Comune dell’Aquila e gli asili nido. L’Aquila – “Natale d’arte 2001”. Mostra di presepi e natività nel Forte spagnolo a L’Aquila 34 - Stage presso la Scuola Europea del Restauro a isola di San Servolo, su arte del ferro battuto, affresco, intarsio ligneo 2002 –Archeologia ed arti visive, in collaborazione col Museo La Civitella di Chieti – Ceramica – metalli, in collaborazione con l’ISA di Castelli 2003 – Giornata della memoria 27 Gennaio, evento artistico, Piazzale Basilica di Collemaggio, L’Aquila – Lettura artistico-culturale del murale di Fulvio Muzi nella Sala del Consiglio comunale, L’Aquila 2010- L’arte di Nicola da Guardiagrele come fonte di ispirazione per una creatività contemporanea: esperienza di didattica degli Istituti d’Arte d’Abruzzo intorno all’opera dell’orafo di Guardiagrele finalizzata alla reinterpretazione di un’opera del maestro 2011- Incontro degli studenti con il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, nell’ambito del progetto Arte per la legalità, Progetto di Educazione alla legalità*, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati della Famiglia. - Gemellaggio di solidarietà post-terremoto con il Liceo Artistico di Vicenza e visita di una delegazione presso il nostro Istituto 2012 -Progetto “Le trasformazioni dello spazio urbano” : esposizione lavori presso il Chiostro di S. Domenico, Notte dei Musei 19 Maggio, L’Aquila; Progetto Legalmente Arte, arte e legalità. Classificazione e partecipazione al viaggio a Palermo sulla Nave della Legalità, 22-23 Maggio; Progetto di scrittura “Scrivere di sé”: laboratori e incontri con autori. 2013 - Maggio, “INVISTA”: Mostra della collezione di fotografia contemporanea, patrimonio del Liceo Artistico, presso la sede della Sovrintendenza Beni Culturali, L’Aquila; -Progetto “Terremoto e media”: documentare e raccontare. Accoglienza di una classe del Liceo Artistico “Paolo Toschi” di Parma , indirizzo arti multimediali. “Perdonanza young”: I edizione del concorso riservato agli studenti delle classi terze della scuola media della città, finalizzato alla progettazione di una cartolina artistica per la Perdonanza Celestiniana, patrocinato dal Comune di L’Aquila, Regione Abruzzo, FAI. Progetto Legalità, viaggio di una delegazione di studenti a Palermo sulla Nave della Legalità. 2014-Progetto didattico “Le pietre e i cittadini: educare al patrimonio”, per il concorso nazionale promosso da Italia Nostra : menzione speciale nazionale. -II Edizione del Concorso “Una cartolina per la Perdonanza”, indetto dal Liceo Artistico e dal Comitato Perdonanza Young; - Incipit : progetto e realizzazione di un calendario; -Partecipazione al concorso nazionale della Presidenza della Repubblica contro le differenze di genere (8 marzo 2014) con premiazione al Quirinale dell’alunna vincitrice ( classe 2A); -Partecipazione e vittoria al Concorso promosso da AICA-URS Abruzzo: BookTrailer; -Partecipazione e terzo posto nazionale al Premio “Boccioni”-Milano; PROGETTI INTERNI Il liceo Artistico “Fulvio Muzi” ha ipotizzato di realizzare per questo anno scolastico diversi progetti che, anche con il supporto di enti e risorse esterne, metteranno in gioco competenze e qualità di studenti, studentesse e docenti: PERDONANZA YOUNG Collaborazione con Comune dell’Aquila per eventi legati all’Adunata nazionale degli Alpini, maggio 2015 MUSEO DIFFUSO CONOSCERE LA STORIA ,CONOSCERE LA CITTA’ LE PIETRE E I CITTADINI APPRENDISTI CICERONI FAI MURALES CON D.D.”Silvestro dell’Aquila” PROGETTI ESTERNI : Consulenza psicologica 35 REGOLAMENTO D’ISTITUTO DISPOSIZIONI GENERALI 1) La vita e le attività dell'Istituto devono ispirarsi e adeguarsi ai principi della Costituzione repubblicana italiana. 2) Tutti coloro che operano nell'Istituto per qualsiasi mansione sono tenuti: a) a improntare il loro comportamento in modo da contribuire alla crescita civile, culturale, sociale dei giovani nel rispetto dei diritti e delle opinioni di ciascuno; b) a operare, ciascuno secondo la propria funzione, per l'attuazione concreta del diritto allo studio da parte degli studenti iscritti senza discriminazioni o differenziazione di razza, di sesso, di censo, di religione, di ideologia. 3) È vietata, in base alle leggi e norme vigenti, ogni manifestazione di violenza fisica o morale e, in genere, qualsiasi intolleranza o intimidazione rispetto alla libera e democratica partecipazione alla vita della scuola. 4) L'istituto è aperto al contributo responsabile e costruttivo di ogni sua componente per cui il Consiglio d'istituto e il Collegio dei docenti esamineranno qualsiasi proposta o richiesta che venisse in tal senso presentata e ne promuoveranno l'attuazione ove approvata dall'Organo competente. 5) In base alle norme vigenti è fatto divieto agli studenti e al personale di fumare nei localidell'Istituto e nelle sue pertinenze esterne. 6) È altresì fatto divieto agli studenti, al personale della scuola e a qualsiasi persona presente di scattare fotografie, girare filmati ed eseguire registrazioni audio nei locali dell’istituto comprese le pertinenze esterne (cortili, giardini, impianti sportivi, parcheggi e depositi ciclomotori) con qualsivoglia apparecchiatura per usi che si configurino come “abuso dell’immagine altrui” (Direttiva 104 del Ministero della Pubblica Istruzione in data 30 novembre 2007). 7) Contestualmente all’iscrizione a questo Istituto è richiesta la sottoscrizione da parte deigenitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire inmaniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolasticaautonoma, studenti e famiglie (art. 3 del D.P.R. 21-112007, n. 235). CAPITOLO I ORGANI COLLEGIALI DELL'ISTITUTO Art. 1 - ORGANI ELETTI ED ISTITUITI a) Consiglio d'istituto (artt. 5-8, 10-11); b) Giunta esecutiva del Consiglio d’istituto (artt. 9 e 11); c) Collegio dei docenti (art. 12); d) Consigli di classe (artt. 14-17); e) Comitato dei genitori (art. 18); f) Comitato degli studenti (art. 19); 36 g) Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti (art. 20); h) Organo di garanzia interna (art. 21); i) Assemblee degli studenti (di classe e di istituto) (artt. 22-23); j) Assemblee dei genitori (di classe e di istituto) (art. 24). Art. 2 – COMPETENZE Ciascun organo svolge la propria autonoma azione nei limiti delle competenze ad essoattribuite sia dalle norme di cui al D.Lgs. 16-4-94 n. 297 (e successive modificazioni) che da quelle contenute nei regolamenti interni degli organi stessi. Art. 3 - PROGRAMMAZIONE DELL'ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascuno degli organi collegiali programma le attività di propria competenza nel tempo. Art. 4 - SVOLGIMENTO COORDINATO DELL'ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Ciascuna delle componenti che operano all'interno della scuola può presentare le proprie richieste ai competenti organi collegiali tramite i propri rappresentanti. Art. 5 - CONSIGLIO D'ISTITUTO Essendo la popolazione scolastica di questo istituto superiore a 500 alunni, il Consiglio d'istituto è composto dei seguenti 19 membri: Il Dirigente scolastico dell'istituto; 8 membri eletti tra il personale docente e ATA 4 rappresentanti dei genitori 4 rappresentanti degli studenti Art. 6 - DURATA IN CARICA DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO La durata in carica di ognuno dei membri eletti è di tre anni scolastici eccezion fatta per i rappresentanti degli studenti che verranno rinnovati annualmente mediante apposite elezioni. Coloro i quali durante il periodo del loro incarico perdono i requisiti per continuare a far parte del Consiglio o che si dimettono volontariamente verranno sostituiti dai primi non eletti nelle rispettive liste. In caso di esaurimento delle liste, si procederà ad elezioni suppletive, da tenersi entro 45 giorni dal momento in cui è reso vacante il seggio. In ogni caso i membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata dell'organo. Decade dall'incarico qualunque membro non faccia più parte della popolazione scolastica (nel caso dei genitori quando cessino di farne parte i propri figli) o non sia intervenuto per tre sedute consecutive del Consiglio senza motivata giustificazione. Art. 7 - NORME PER L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DELLA GIUNTA ESECUTIVAE MODALITÀ DELLE CONVOCAZIONI DEL CONSIGLIO La prima convocazione del Consiglio d'istituto, indetta dal Dirigente scolastico ecomportante d'ordinario l'elezione del Presidente, è dal Dirigente scolastico presieduta finoalla conclusione. Il Consiglio elegge a scrutinio segreto nella persona di un genitore il Presidente e ilVicepresidente, che durano in carica tre anni scolastici, salvo il caso di dimissioni o di perdita dei requisiti di cui all'art. 8 del D.Lgs. 16-4-94 n. 297 comma 10. 37 Di norma il Consiglio d’istituto si riunisce in via ordinaria una volta al mese per trattare e deliberare secondo il disposto del D.Lgs. 16-4-94 n. 297, art. 10 e su ogni altra questione di sua competenza, durante il periodo delle lezioni, in date che sono stabilite dal Presidente, sentito il parere dei Consiglieri. In via straordinaria si riunisce: A. per richiesta della Giunta esecutiva; B. per richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti (arrotondato per eccesso); C. per iniziativa del Presidente, in presenza di occorrenze urgenti ed eccezionali. Il Presidente convoca il Consiglio per iscritto, con recapito di preavviso di almeno cinque giorni. L'avviso di convocazione informa contestualmente sull'ordine del giorno predisposto dalla Giunta esecutiva. In assenza del Presidente, il Vicepresidente ne assume tutte le funzioni. Quando il Presidente cessi dalle funzioni per dimissioni o per la perdita dei requisiti citati nell'art. 6, il Vicepresidente convoca il Consiglio e presiede la riunione per l'elezione del nuovo Presidente. Art. 8 - DURATA E SVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO Per la validità delle adunanze è richiesta la presenza di almeno la metà più uno deicomponenti in carica (D.Lgs. 16-4-94, n. 297, art. 37). Le adunanze si tengono in ore diurne non coincidenti con l'orario di lezione, in giornate non festive né prefestive. Le sedute a norma di legge sono pubbliche, salvo nei casi in cui siano in discussione argomenti concernenti persone (D.Lgs. 16-4-94, art. 42, comma 7). Le sedute durano al massimo tre ore; nell'eventualità che al termine delle tre ore non fosse esaurita la discussione su tutti i punti all' ordine del giorno, su proposta del Presidente o per mozione d'ordine di uno qualsiasi dei Consiglieri si porrà ai voti se proseguire nella stessa seduta o aggiornarla a nuova data. Il Consiglio d'Istituto prende le sue decisioni collegialmente. Gli interventi alla discussione sono coordinati dal Presidente, secondo le richieste poste dai Consiglieri con alzata di mano. Le proposte di deliberazione sono votate per alzata di mano e sono approvate a maggioranza dei voti espressi; le assenze e le astensioni dal voto si intendono escluse dal conteggio per il calcolo della maggioranza. In caso di parità il voto del Presidente vale doppio. Le decisioni che rivestano carattere personale nei confronti dei componenti il Consiglio d'istituto o riguardino l'attribuzione di cariche in seno al Consiglio o alla Giunta esecutiva sono prese con voto segreto. La verbalizzazione delle adunanze è affidata al Segretario del Consiglio, nominato dal Presidente (D.Lgs. 164-94 n. 297, art. 8). Il verbale riferisce sugli argomenti trattati, sulla discussione e sulle conseguenti decisioni in modo sintetico, ma esauriente. Ogni membro ha diritto di far porre a verbale le proprie dichiarazioni testuali. Ogni consigliere può proporre argomenti per l'ordine del giorno di successive adunanze. Le proposte, coordinate dalla Giunta esecutiva, sono inserite nei successivi ordini del giorno, rispettandosi l'ordine cronologico di presentazione, salve le eccezioni per carattere di urgenza. In qualsiasi adunanza del Consiglio la trattazione di argomenti non inseriti nell'ordine del giorno non è ammessa salvo che siano presenti tutti i consiglieri e che, sottoposto ad approvazione, tale inserimento sia approvato all'unanimità. La successione degli argomenti all'ordine del giorno può essere modificata, purché tale decisione sia presa entro le prime due ore di discussione. Al termine della seduta ogni Consigliere può chiedere la parola per comunicazioni di particolare rilevanza, contenendo l'intervento entro i cinque minuti. Nei cinque giorni precedenti la riunione del Consiglio, durante l'orario di segreteria, i membri possono prendere visione dell'eventuale documentazione ed atti relativi alla riunione stessa, che dovranno comunque essere loro recapitati entro i termini previsti dal presente Regolamento a cura dello stesso Istituto. La pubblicità degli atti del Consiglio d'Istituto si realizza in primo luogo con la pubblicazione on line nella sez. Albo dell’Istituto del sito del testo integrale, sottoscritto dal Segretario verbalizzante e dal Presidente, delle deliberazioni prese dal Consiglio. La pubblicazione avviene entro il termine massimo di dieci giorni dalla relativa adunanza ed ha la durata di almeno dieci giorni. 38 Durante questo periodo, il verbale dell'adunanza, l'eventuale documentazione e gli eventuali atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di Segreteria, a disposizione di chiunque voglia consultarli. Qualora il testo del verbale non riporti dichiarazioni corrispondenti a quanto richiesto dai singoli componenti del Consiglio o difformi da quantoespresso, tali dichiarazioni dovranno essere modificate a richiesta dell’interessato all’iniziodella successiva seduta del Consiglio. Art. 9 - GIUNTA ESECUTIVA Viene eletta in seno al Consiglio d'istituto a scrutinio segreto una Giunta esecutiva composta da: 1 docente; 1 non docente; 1 genitore; 1 studente .Della Giunta esecutiva inoltre fanno parte di diritto: il Dirigente scolastico che la presiede; il Direttore dei servizi generali e amministrativi che svolge anche funzione di segretario della Giunta stessa. La durata in carica dei membri della Giunta esecutiva è di tre anni scolastici, salvo la rappresentanza studentesca che viene rinnovata annualmente. La Giunta è convocata dal Dirigente scolastico. Compiti della Giunta sono: a) predisporre l’o.d.g. del Consiglio d’Istituto; b) predisporre ogni altro atto, documento o attività necessari ai fini delle sedute del Consiglio d’Istituto; c) predisporre una proposta di Programma annuale sulla scorta delle indicazioni presentate dalle varie componenti della scuola; d) predisporre le risultanze per la stesura del conto consuntivo (atti e documenti amministrativi); e) fare la stima dei danni eventualmente provocati dagli studenti agli spazi e alle attrezzature dell’istituto ai sensi del successivo Capitolo VII e comunicare per lettera agli studenti interessati e ai loro genitori la richiesta di risarcimento per la quota spettante. Art. 10 - ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio d’istituto delibera il Programma annuale e il Conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'istituto. Ha potere deliberante, su proposta della Giunta, nelle seguenti materie: • approvazione del POF; • approvazione dei regolamenti interni; • acquisto e rinnovo delle attrezzature varie e materiale di consumo per leesercitazioni; • adattamento del calendario scolastico alle esigenze ambientali; • promozione delle attività para-, intra-, extra-scolastiche (corsi di sostegno erecupero, visite guidate, viaggi d'istruzione, ecc.); • promozione di contatti con altre scuole o istituti; • partecipazione ad attività culturali, sportive, ricreative di particolare interesse; • iniziative assistenziali. Fa proposte al Collegio dei docenti sulla sperimentazione di ordinamento e strutture del personale non docente. Indica altresì i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'orario delle lezioni ed esprime parere sull'andamento generale dell'Istituto. Nell'adottare deliberazioni, il Consiglio d'istituto terrà conto delle eventuali proposte dei Consigli di classe, del Collegio dei docenti, del Comitato dei genitori e del Comitato degli studenti. Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo sulle forme di autofinanziamento, sul piano annuale e sul conto consuntivo, in generale sull’impiego dei mezzi finanziari, nonché sull’acquisto delle attrezzature tecnico-scientifiche,dei sussidi didattici e dei materiali di consumo (art. 8, comma 3, D.Lgs. 16-4-94, n. 297). Art. 11 - AUTONOMIA AMMINISTRATIVA – BILANCI 39 Il Consiglio d'istituto per quanto riguarda la gestione amministrativo-contabile opera ai sensi e per i fini di cui al Decreto Interministeriale 1° febbraio 2001, n. 44. Pertanto gestisce i fondi assegnati sulla base di un programma annuale con rendiconto consuntivo annuale. L'esercizio finanziario ha una durata annuale e coincide con l'anno solare. La Giunta esecutiva è tenuta a predisporre una proposta di programma annuale sulla scorta di indicazioni presentate dalle varie componenti della scuola da presentare agli inizi dell'anno solare al Consiglio d'istituto, per l'esame e per l'approvazione. In via normale la Giunta prepara la documentazione e la relazione occorrente per la formazione dell'o.d.g. dei lavori del Consiglio d'istituto. Al termine dell'anno solare la Giunta predisporrà le risultanze per la stesura del conto consuntivo (atti e documenti amministrativi) da presentare al Consiglio d'istituto per la conseguente deliberazione. Art. 12 - COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei docenti opera secondo le modalità e per i fini stabiliti dall'art. 7 del D.Lgs. 16-4-94, n. 297. Art. 13 - CONSIGLI DI CLASSE A completamento e precisazione di quanto previsto dall'art. 5 del D.Lgs. 16-4-94 n. 297 il Consiglio di classe è convocato con preavviso di almeno tre giorni, dal Dirigente scolastico o da un suo delegato sia di propria iniziativa sia, obbligatoriamente, su richiesta scritta e motivata da almeno 1/3 dei suoi membri. Il Consiglio di classe si riunisce con la sola presenza dei docenti quando siano da trattare il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari, la valutazione periodica e finale degli alunni. Art. 14 - COMPITI DEI CONSIGLI DI CLASSE Il compito dei Consigli di classe è quello di formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica ed a iniziative di sperimentazione e quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Art. 15 - PARTECIPAZIONE AL CONSIGLIO DI CLASSE Alle riunioni del Consiglio di classe allargate agli eletti possono assistere gli studenti ed i genitori della classe. Possono partecipare anche, per la discussione di uno specifico punto all'o.d.g., su richiesta di almeno tre membri e previa autorizzazione del Dirigente scolastico, rappresentanti dell'Ente locale, delle Aziende sanitarie e delle organizzazioni sindacali di zona dei lavoratori. Possono altresì partecipare, sempre su richiesta di almeno tre membri e previa autorizzazione del Dirigente scolastico, esperti del campo culturale, sociale e medico. Art. 16 - PUBBLICITÀ DEGLI ATTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Per ciascuna riunione verrà redatto a cura del segretario, un verbale riassuntivo degli argomenti trattati e delle deliberazioni prese. Tutti i verbali, ad eccezione di quelli delle riunioni riservate alla sola componente docente, verranno messi a disposizione di ciascun componente la classe per estratto dietro apposita richiesta scritta. Art. 17 - COMITATO DEI GENITORI Il Comitato dei genitori è composto da tutti i genitori eletti nei Consigli di classe. Il Comitato dei genitori è organo di coordinamento delle classi ed ha compiti di studio e di impostazione dei problemi comuni delle classi stesse nonché deve curare il collegamento fra queste e gli altri organi collegiali della scuola. I membri eletti della componente dei genitori presso il Consiglio d'istituto sono considerati rappresentanti del Consiglio d'istituto stesso nell'ambito del Comitato dei genitori e svolgono una funzione di collegamento. Art. 18 - COMITATO DEGLI STUDENTI Il Comitato degli studenti è composto da tutti gli studenti eletti come rappresentanti nei Consigli di classe. Il Comitato degli studenti è organo di coordinamento delle classi ed ha compiti di studio e di impostazione dei 40 problemi comuni delle classi stesse nonché di collegamento tra queste e gli altri organi collegiali della scuola. I membri eletti della componente studentesca presso il Consiglio d'istituto sono considerati rappresentanti del Consiglio d'istituto stesso nell'ambito del Comitato degli studenti e rappresentano organo di coordinamento tra questo e il Comitato degli studenti. Art. 19 - COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Il Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti è convocato per iniziativa del Dirigente scolastico o anche su richiesta degli interessati ai sensi e per i fini di cui all’art. 11 del D.Lgs. 16-4-1994, n. 297. Art. 20 - ORGANO DI GARANZIA INTERNO L’organo di garanzia interno opera ai sensi e per i fini indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249/98 come modificato dal D.P.R. 235/07). Esso ha il compito, dietro ricorso di chiunque vi abbia interesse, di confermare o annullare le sanzioni, irrogate dagli organi competenti, nei confronti degli studenti che siano stati giudicati responsabili di mancanze disciplinari, secondo i criteri e le modalità indicati nei successivi commi. Esso è altresì competente a giudicare i conflitti interni relativi all’applicazione di tali sanzioni. È composto da sei membri: il Dirigente Scolastico, due docenti, designati dal Collegio dei docenti, due studenti eletti dal Comitato studentesco, un genitore designato dal Consiglio d'istituto. L'organo di garanzia è annuale e viene rinnovato entro il 31 ottobre di ciascun anno scolastico. VALORE DELLE SANZIONI I provvedimenti disciplinari hanno carattere educativo e tendono a rafforzare il senso di responsabilità e a ripristinare rapporti corretti all'interno dell'istituto. La responsabilità disciplinare è sempre individuale, anche quando attiene ad episodiche abbiano coinvolto gruppi di studenti. MODALITÀ DI ESECUZIONE Il procedimento disciplinare ha inizio con la contestazione degli addebiti che per le lettere A – B – D – E della tabella che costituisce l’Allegato 1 al presente Regolamento,viene formulata immediatamente dopo il verificarsi del fatto, anche in forma orale,dall'organo individuale o collegiale competente a irrogare la sanzione disciplinare. Leeventuali giustificazioni orali verranno registrate per iscritto. Per gli addebiti alle lettere C – F1 della tabella allegata, la contestazione viene formulata per iscritto dal Dirigente scolastico o dal docente che per primo sia venuto a conoscenza del fatto. Per gli addebiti di cui alle lettere F2 – G della tabella allegata la contestazione viene formulata per iscritto dall’organo collegiale competente su segnalazione del Dirigente scolastico o del docente che per primo sia venuto a conoscenza del fatto. Le eventuali giustificazioni devono essere registrate per iscritto e riferite al Consiglio di classe o al Consiglio d’istituto. A nessuno studente possono essere inflitte sanzioni disciplinari prima dell'invito adesporre le proprie ragioni. In caso di mancata presentazione delle eventuali giustificazioni,l'azione disciplinare prosegue il suo corso e produce i suoi effetti. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e alle circostanza in cui si sono verificate. Esse prescrivono il risarcimento del danno eventualmente arrecato agli arredi, alle attrezzature e all'edificio. La sanzione può essere convertita, anche su richiesta dello studente, in attività a favore della comunità scolastica, dell'edificio e delle attrezzature didattico-scientifiche, da effettuarsi fuori dell'orario scolastico. Le sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale (Consiglio di classe fino a 15 giorni, Consiglio d’istituto per periodi superiori o per l’esclusione dallo scrutinio finale o per la non ammissione all’esame di Stato) e possono essere disposte solo in casi gravi o per reiterate infrazioni. In caso di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica l’Istituto si impegna a mantenere un rapporto con lo stesso e con la sua famiglia in modo da preparare il suo rientro. RICORSI: 41 Lo studente ha sempre diritto ad opporre ricorso, con istanza in carta semplice, davanti all'organo di garanzia interno entro 15 giorni dalla notifica della irrogazione. L’organo di garanzia interna è tenuto a decidere entro i 10 giorni successivi alla data di ricezione dell’istanza. In materia di violazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, riscontrate eventualmente anche nel presente Regolamento, è possibile indirizzare, da parte di chiunque abbia interesse, un reclamo al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, che decide in via definitiva, acquisito il parere vincolante dell’organo regionale di garanzia. Art. 21 - ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. La assemblee studentesche possono essere di classe o d'Istituto. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali, l'Assemblea d'istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. È consentito lo svolgimento di un'assemblea di istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda, di 1 ora. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dall'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Entro cinque giorni dallo svolgimento dell’assemblea , la classe deve presentare al D.S. il verbale delle discussioni tenute. La mancata presentazione di tale verbale impedisce lo svolgimento di una successiva assemblea. Non è possibile recuperare nei mesi successivi una assemblea di classe non svolta, né anticiparne al mese precedente lo svolgimento. Al termine dell’assemblea di classe le lezioni riprendono regolarmente. Alle assemblee d'Istituto, svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d'istituto o, in casi eccezionali, dalla Giunta esecutiva. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di Istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico od un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino ,rispettivamente della classe o dell'istituto. I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco di Istituto. Il Comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto. La concessione dell’assemblea dei rappresentanti, motivata e firmata, è concessa dal D.S. solo una volta, in preparazione di assemblee di classe e una volta per l’assemblea di Istituto. Art. 22 - FUNZIONI DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI L'assemblea d'istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio d'istituto. L'assemblea d'istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco d'istituto o su richiesta del 10% degli studenti. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere presentati al Dirigente scolastico almeno 15 gg. prima. Il Comitato studentesco, ove costituito, ovvero il Presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea. All'assemblea, 42 una volta approvata, dovranno partecipare tutti gli studenti presenti a scuola o loro rappresentanti in caso di mancanza di locali idonei. Art. 23 - ASSEMBLEE DEI GENITORI Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. Qualora le assemblee sisvolgano nei locali dell'istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente scolastico. L'assemblea di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei consigli di classe; l'Assemblea d'istituto è convocata su richiesta del presidente dell' Assemblea ove sia stato eletto, o dalla maggioranza del Comitato dei genitori, oppure qualora lo richiedono per iscritto almeno 100 genitori. Il Dirigente scolastico, sentita la Giunta esecutiva del Consiglio d'istituto, autorizza la convocazione ed i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all'albo, rendendo noto anche l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni. L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio d'istituto. In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. All'assemblea di classe o d'istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente scolastico e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell'istituto. Art.24- VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Le deliberazioni relative alle visite guidate e ai viaggi di istruzione devono essere assunte dai Consigli di Classe, i quali individuano le mete in funzione di finalità culturali ed educative, integrandole nella programmazione didattica delle rispettive classi. I Consigli di classe, nella deliberazione di cui al punto precedente, devono anche individuare i docenti accompagnatori; devono inoltre indicare un docente supplente che possa sostituire, in caso di necessità, uno degli accompagnatori. Devono inoltre specificare un costo pro capite presunto del viaggio, comprensivo di ogni onere (trasferimenti, pasti, pernottamenti etc.). A ogni visita o viaggio di istruzione devono partecipare almeno i due terzi degli allievi componenti ogni singola classe. Le deliberazioni assunte dai C.d.C. circa le visite ed i viaggi di istruzione devono essere approvate dal Consiglio di Istituto, le cui decisioni sono inappellabili. All’atto dell’approvazione della visita o viaggio di istruzione, per consentirne l’organizzazione, gli alunni partecipanti devono versare un anticipo pari al 50% della quota presunta; l’eventuale saldo a conguaglio dovrà essere versato entro quindici giorni prima della partenza. Nel caso di visita guidata, dovrà essere versata l’intera quota in un’ unica soluzione. La mancata partecipazione al viaggio, qualunque sia il motivo, può comportare la perdita delle somme versate. Per partecipare ad una visita guidata o viaggio di istruzione, gli allievi devono presentare una dichiarazione preventiva con la quale i genitori autorizzano i propri figli a prendere parte al viaggio, sollevando altresì l’Istituto da ogni responsabilità inerente comportamenti dei singoli o del gruppo che si configurino quali mancanze disciplinari per le quali subentri la culpa in educando. Il C.d.C. può deliberare la non partecipazione alla visita o al viaggio di istruzione di alunni che si siano stati sanzionati per gravi mancanze disciplinari. Gli insegnanti accompagnatori devono sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità, prima di intraprendere il viaggio. Al termine delle visite e dei viaggi di istruzione i docenti accompagnatori dovranno redigere una relazione, da consegnare al D.S., circa il programma svolto, la valenza didattica, la sistemazione alberghiera, il comportamento degli alunni, segnalando eventuali disfunzioni o disagi. Per ogni altro adempimento si fa riferimento all’Allegato mansionario. 43 CAPITOLO II ISCRIZIONI Le domande di iscrizione all'istituto sono accolte se conformi alle norme vigenti; il Dirigente scolastico procede alla formazione delle classi in base ai criteri generali annualmente indicati dal Consiglio d'istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti. All'atto dell'iscrizione ogni studente è tenuto a dichiarare, a norma della Legge 281/86 e successive modificazioni, se intende avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica oppure svolgere attività didattiche e formative, attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente, libera attività di studio e/o di ricerca senza assistenza di personale docente o, ancora, uscire dalla scuola. Contestualmente all’iscrizione, a norma dell’ art. 3 del D.P.R. 21-11-2007, n. 235, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto educativo di corresponsabilità come formulato nell’Appendice 2 di questo Regolamento. CAPITOLO III DOVERI DEGLI STUDENTI 1. L'iscrizione alla scuola comporta l'obbligo della frequenza, per cui ogni assenza deve essere opportunamente giustificata e annotata sul registro di classe e sul registro personale dell'insegnante. 2. Gli studenti possono di norma entrare nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni e devono essere già nell'aula loro assegnata al segnale acustico. Gli allievi possono essere ammessi in classe entro la prima ora, solo se il ritardo non supera i cinque minuti dall'inizio della lezione; gli alunni che giungessero successivamente potranno entrare nella loro classe solo all'inizio della seconda ora. Ogni ritardo andrà comunque giustificato. Lo studente che entra dopo la prima ora senza giustificazione ma con una provvisoria autorizzazione firmata dal Dirigente scolastico o da uno dei suoi collaboratori, viene ammesso alle lezioni ma con l'obbligo di portare il giorno dopo la giustificazione scritta del ritardo. Ai singoli alunni è permesso di lasciare la scuola prima del termine dell'orario di lezione a discrezione dell'insegnante di cui non seguiranno la lezione, comunque a fronte di documentate esigenze ed in presenza dei genitori anche per i maggiorenni. Ai minori sarà concesso di lasciare anticipatamente la scuola solo previa richiesta scritta del genitore o di chi ne fa le veci e solo se prelevati a scuola dallo stesso o da un adulto conosciuto e a ciò delegato dal genitore. 3. Le giustificazioni delle assenze sono vagliate dai professori della 1^ ora delegati dalla Dirigenza scolastica. Ogni 5 assenze è richiesta la giustificazione alla presenza dei genitori. Se il Consiglio di classe considererà eccessive le assenze di un alunno nel corso dell'anno scolastico, ciò potrà incidere sul voto di condotta. I minori che siano stati assenti non possono essere ammessi senza giustificazione del genitore o di chi ne fa le veci, sottoscritta con firma autografa e corrispondente a quella depositata presso la segreteria dell'istituto. Gli alunni che abbiano compiuto il diciottesimo anno, possono presentare giustificazione autografa. Le assenze dovute a motivi familiari, che si presume possano prolungarsi oltre il quarto giorno, devono essere preventivamente comunicate per iscritto o di persona dai genitori al docente coordinatore di classe. La scuola ha l'obbligo di informare le famiglie degli alunni che siano ripetutamente assenti o ritardatari. Ogni qualvolta si verifichino assenze collettive dovute a qualsiasi motivo che non sia di forza maggiore, è necessario che sul libretto scolastico, nella sezione "Corrispondenza fra famiglia ed insegnante", sia sottoscritta dal genitore, per gli alunni minorenni, la seguente dichiarazione. "Sono a conoscenza che mio/a figlio/a nel giorno ………. si è astenuto/a volontariamente dal prendere parte alle lezioni per ………………………". Gli alunni maggiorenni faranno invece personalmente la seguente dichiarazione: “Dichiaro di aver informato i miei genitori che nel giorno ………… mi sono astenuto/a volontariamente dal prendere parte alle lezioni per ……………………”. Tale dichiarazione non costituisce giustificazione, in quanto tali assenze a norma di legge non possono essere giustificate, quali che ne siano le motivazioni, ma solo una dichiarazione di conoscenza dell'assenza da parte di chi esercita la patria potestà. 44 4. Gli studenti sono tenuti a un comportamento rispettoso di tutti i compagni e del personale dell’istituto; ogni atto di prevaricazione fisica o psicologica sarà sanzionato come analiticamente indicato nell’Appendice 1 di questo Regolamento. 5. Agli studenti è vietato l’uso del telefono cellulare nelle ore di lezione, salvo casi di comprovata necessità e con l’autorizzazione dell’insegnante presente. 6. Agli studenti è parimenti vietato durante le lezioni l’uso di qualsiasi apparecchiatura personale che consenta collegamenti senza fili con l’esterno. 7.Agli studenti è altresì vietato l’uso di qualsiasi apparecchiatura (radio, registratore, I-pod e simili) che li possa distrarre dalle attività scolastiche, salvo che per esigenze specifiche autorizzate dall’insegnante responsabile. 8. Si ribadisce che in tutti i locali della scuola, comprese le pertinenze esterne (cortili, giardini, impianti sportivi, parcheggi e depositi ciclomotori) è vietato scattare fotografie, girare filmati ed eseguire registrazioni audio di persone, che si configurino come “abuso dell’immagine altrui” (Direttiva 104 del 30 novembre 2007). 9. Nel corso delle ore di insegnamento gli studenti possono lasciare l'aula singolarmente su richiesta motivata e purché li autorizzi l'insegnante cui sono affidati. Nessuno studente può allontanarsi dalla classe senza l'autorizzazione dell'insegnante. 10. Gli studenti sono tenuti a rispettare la norma per cui durante i cambi dell'ora non è loro concesso attardarsi nei corridoi e i docenti sono tenuti a farla rispettare. CAPITOLO IV VIGILANZA SUGLI ALUNNI Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante'uscita dalla medesima, valgono le norme seguenti: a) Il personale docente dovrà trovarsi in aula all'inizio delle lezioni e da tale momento decorre la relativa responsabilità. b) Durante l'intervallo delle lezioni il personale docente di turno vigilerà sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. c) Gli insegnanti dell'ultima ora di lezione vigileranno sull'uscita dei propri alunni dalla scuola. d) Il personale ausiliario, oltre agli altri compiti previsti dal proprio ruolo, assolve anche alle funzioni di accoglienza e di sorveglianza connesse alle attività dell’istituto. CAPITOLO V LIBERTÀ DI ESPRESSIONE Gli studenti, come le altre componenti della comunità scolastica, hanno facoltà di manifestare il proprio pensiero con la parola e gli scritti. Gli studenti possono nell'ambito dell'istituto, negli spazi approvati ed a ciò riservati, esporre i fogli, i cartelli e gli avvisi che siano testimonianza della loro partecipazione alla vita della scuola e della società civile, purché non siano contrari alle norme costituzionali; è comunque vietata l'affissione dì avvisi a sfondo pubblicitario o di manifesti anonimi. Ogni manifesto o cartello, sia esso di contenuto tecnico, politico o culturale, dovrà essere sottoscritto da una sigla, se è opera di un gruppo, o dalla firma completa quando si tratti di un'iniziativa di singoli o di gruppi occasionalmente costituiti. L'affissione va fatta nelle apposite bacheche. Non potrà contenere attacchi o riferimenti offensivi a persone. Dovrà rispettare le norme generali sulla stampa e le regole di una corretta convivenza scolastica. Ogni pubblicazione o affissione che contravvenga le disposizioni sopra citate verrà rimossa. La diffusione di documenti scritti è consentita previo accordo e autorizzazione della Presidenza circa le modalità di distribuzione, da effettuare senza interrompere l'attività didattica e nel rispetto dei criteri esposti nel presente Capitolo. 45 CAPITOLO VI UTILIZZAZIONE DEI LOCALI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO Tutte le componenti dell'istituto hanno facoltà di usufruire in orario extrascolastico dei locali per riunioni ed iniziative di carattere culturale, sportivo, politico e sociale, se preventivamente concordate con la dirigenza, nel rispetto anche delle esigenze del personale ATA. In particolare tali attività, se organizzate dagli studenti, dovranno essere svolte con la presenza a scuola di uno o più docenti. Possono essere invitati esperti o persone professionalmente competenti previa approvazione del Consiglio d'istituto. CAPITOLO VII USO E TUTELA DEGLI SPAZI ATTREZZATI:BIBLIOTECA ,LABORATORI,PALESTRA,AULE Gli spazi attrezzati, insieme agli arredi e al materiale didattico , sono patrimonio di tutti e sono affidati al senso civico e al rispetto di ognuno . Il materiale bibliografico , le attrezzature tecnico-scientifiche e sportive sono dati in consegna ad insegnanti competenti designati annualmente dal Collegio dei Docenti BIBLIOTECA Il patrimonio della Biblioteca è patrimonio comune e tutti hanno diritto di usufruirne con il rispetto e la cura dovuti. La Biblioteca fornisce il servizio di lettura e prestito a studenti, insegnanti e personale scolastico. Nella sala è rigorosamente vietato utilizzare cellulari e disturbare la quiete necessaria alla lettura. È rigorosamente vietato danneggiare i libri o apporre segni su di essi A richiesta è possibile portare in aula i testi da consultare, purché gli stessi vengano restituiti entro le ore 11.55 dello stesso giorno. Il lettore può richiedere che i volumi che restituisce vengano tenuti a sua disposizione. Il servizio prestito è attivato dal primo giorno di scuola di ogni anno scolastico ed è sospeso il 20 maggio per consentire le operazioni di verifica e controllo. Sono esclusi dal prestito: le grandi opere, le opere di pregio (rari e di importanza storica),le enciclopedie, i dizionari e i libri definiti “antichi”. La durata del prestito è di 15 gg.; in caso di necessità l’utente può chiederne il rinnovo. La concessione del rinnovo del prestito è subordinata all’assenza di richieste dello stesso testo da parte di altri ed è ripetibile fino a un massimo di tre volte consecutive. Sono inoltre a disposizione degli studenti vocabolari che possono essere presi in prestito giornalmente. L’utente è tenuto a restituire i testi presi in prestito entro i tempi stabiliti e nelle stesse condizioni della consegna In caso di ritardo nella restituzione, verranno applicate le sanzioni riportate in calce. In caso di danno o smarrimento l’utente sarà tenuto al rimborso del prezzo del testo nuovo. Sanzioni : 1.Lettera di sollecito 2.Sospensione del prestito 3.Avviso nominale all’Albo della Biblioteca 4.Richiamo del Dirigente Scolastico 5.Denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza E’ compito dell’Istituto predisporre e aggiornare i cataloghi del patrimonio librario e dei prodotti multimediali messi a disposizione degli utenti. 46 LABORATORI La vigilanza,l’efficienza, il buon uso dei laboratori sono demandati ai responsabili indicati ogni anno dal Collegio Docenti premesso che L’uso dei laboratori è consentito solo alle classi che hanno l’attività di laboratorio in orario; Vi possono accedere solo classi accompagnate dal docente della materia e/o in presenza dell’assistente T.P.; Gli studenti non devono mai essere lasciati da soli in modo da evitare danneggiamenti; I docenti che hanno necessità di utilizzare i laboratori nelle ore pomeridiane per attività di progetto devono anticipatamente stabilire le ore e i giorni di impegno dei laboratori al fine di evitare sovrapposizioni; Alla fine delle attività bisogna lasciare in ordine; È severamente vietato mangiare o consumare bevande È necessario che i docenti registrino l’utente di ogni postazione e che si registri anche l’accesso a Internet. PALESTRA Il controllo degli spazi sportivi usati nelle attività pomeridiane è affidato ai docenti del gruppo sportivo. LOCALI DELLA SCUOLA Affermato il principio che il rispetto dei beni comuni e, nel caso particolare, dei locali della scuola, è dovere civico,e che lo spreco si configura come forma di violenza e di inciviltà, e constatato che tale principio è condiviso ed accettato da tutte le componenti della scuola, al fine di evitare che la ingente spesa sostenuta dalla collettività per assicurare un luogo di lavoro dignitoso, si risolva in uno spreco a causa di atteggiamenti irresponsabili, quando non vandalici, vengono proposte le seguenti sanzioni : Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali è tenuto a risarcire il danno. Nel caso in cui il responsabile o i responsabili non vengano individuati , sarà la classe, come gruppo sociale, ad assumere l’onere del risarcimento, e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe nella sua attività didattica. Nel caso si accerti che la classe,operante per motivi didattici in spazi diversi dalla propria aula, risulti realmente estranea ai fatti, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere del risarcimento secondo le specificazioni indicate al punto 4. Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi e servizi) e non ci siano responsabilità accertate, saranno le classi che insieme utilizzano quegli spazi ad assumersi l’onere della spesa; nel caso di un’aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l’aula viene equiparata al corridoio. Se i danni riguardano spazi collettivi (atrio,Aula magna, Biblioteca), il risarcimento spetterà all’intera comunità scolastica. È demandato alla Giunta esecutiva del Consiglio d’istituto il compito di fare la stima dei danni verificatisi e di comunicare per lettera agli studenti interessati e ai loro genitori la richiesta del risarcimento per la quota spettante. Il principio della corresponsabilità che è alla base di tali sanzioni è stato scelto perché ciascuno si senta solidale verso la collettività e impari a bandire atteggiamenti di superficiale individualismo. MODIFICHE AL REGOLAMENTO Il Regolamento d'istituto, comprese le sue Appendici e nello specifico il Patto educativo di corresponsabilità può essere modificato dal Consiglio d'istituto convocato esplicitamente a questo scopo. Ogni modifica proposta, deve essere approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Per la revisione del Patto educativo di corresponsabilità, saranno preventivamente sentiti il Comitato dei genitori e il Comitato degli studenti. 47 Allegato 1 Mancanze disciplinari A. 1.Assenze ingiustificate 2.Mancato svolgimento del lavoro assegnato 3.Comportamento scorretto in classe 4.Uso non autorizzato del cellulare e di apparecchiature informatiche private in classe B Comportamento scorretto nell’esercizio dei diritti di associazione C 1.Comportamento offensivo verso compagni,docenti, personale ATA,D.S. 2.Riprese fotografiche, cinematografiche e registrazioni audio che si configurino come “abuso dell’immagine altrui” D Inosservanza delle Disposizioni organizzative e di sicurezza E Danni al patrimonio scolastico F1 Reiterazione dei comportamenti di cui alle lettere A-B F2 Reiterazione di comportamenti di cui alle lettere C-D-E G Reati 1.Furto 2.Calunnia 3.Oltraggio 4.Diffusione pubblica di Sanzioni disciplinari Organo competente infliggere le sanzioni Richiamo verbale o Richiamo scritto e nota sul registro Docente Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno Richiamo verbale o Richiamo scritto e nota sul registro Dirigente Scolastico Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno Richiamo scritto Dirigente Scolastico Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno Richiamo scritto Dirigente Scolastico Richiamo scritto e richiesta di risarcimento dei danni Dirigente Scolastico Richiamo scritto e convocazione dei genitori Consiglio di Classe Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni Consiglio di Classe Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni con convocazione dei genitori. Allontanamento dello Consiglio di Classe fino a 15 gg. Consiglio di Istituto per periodi superiori e per la non ammissione agli Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno. 48 a Termini del ricorso Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno Ricorso entro 15 giorni all’organo di garanzia interno foto,filmati o registrazioni audio relativi a persone presenti nell’ Istituto con pregiudizio per il decoro o la reputazione delle stesse persone studente dalla comunità scolastica per periodi superiori, non ammissione agli scrutini finali o all’Esame di Stato nei casi più gravi scrutini finali o all’Esame di Stato. Ogni altro atto legale inerente ai punti 1-4 della lettera G è di pertinenza del Dirigente Scolastico che per i reati di natura penale il D.S. rimetterà gli atti alla Procura della Repubblica Allegato 2 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (Art.3 D.P.R. 21 novembre 2007, n.235) Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico Visto l’art.3 del DPR 235/207 Preso atto che : La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dello studente, della scuola,della famiglia e dell’intera comunità scolastica: infatti la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi ,organismi etc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti; sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità 1)RAPPORTO SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui si sostiene l’impegno formativo e il sistema di equilibri entro il quale si realizza la transazione educativa. Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori,studenti ed operatori dedicano impegno particolare i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono. 2) REGIME DI RECIPROCITA’ NEI DIRITTI E NEI DOVERI Le carte fondamentali dell’Istituto (Carta dei Servizi,Regolamento d’Istituto, Piano dell’Offerta Formativa,programmazioni etc.) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti ed i doveri dei genitori/ affidatari,diritti e doveri degli alunni,diritti e doveri degli operatori scolastici. I documenti fondamentali dell’Istituto sono adeguatamente pubblicizzati e a disposizione di chiunque ne abbia interesse. 3) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITA’ Il genitore sottoscrivendo l’istanza di iscrizione, assume l’impegno : Ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate; A sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno; Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. 4) DISCIPLINA Il genitore/ affidatario nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che : Le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari; 49 Nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art.4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); Il Regolamento d’Istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e l’impugnazione. 5) PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE ; AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria ; la procedura di composizione obbligatoria comprende : Segnalazione di inadempienza tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola , “reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta. Accertamento : una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate. Ripristino : sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; Informazione : il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate. Il Dirigente Scolastico…………………………………………… IlGenitore…………………………………………………….….. L’alunno…………………………………………………………. 50 Allegato 3 USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI D'ISTRUZIONE 1. USCITE DIDATTICHE (che si concludano nella mattinata o nel primo pomeriggio) CHI SE NE DEVE OCCUPARE? COSA DEVE FARE? ENTRO QUANDO? IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE Presentare al Consiglio di Classe l’uscita che si vuole proporre e ottenere l’approvazione dei colleghi Prima possibile, e comunque nel primo Consiglio di Classe utile. IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE - Raccogliere le adesioni degli studenti (Mod. 5 e 6 disponibili on line) - Compilare tutti i moduli richiesti (Mod. 1 e 2 disponibili on line) - Verificare se si possono utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, verificare l'importo ed eventualmente prenotare - Verificare l'eventuale costo di ingresso a musei o mostre e occuparsi della prenotazione Almeno tre settimane prima della data prevista IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE Occuparsi dell’organizzazione del pagamento dei biglietti, facendo raccogliere i soldi dal rappresentante degli alunni Entro la settimana prima della partenza IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE SUPPORTATO DALLA SEGRETERIA ALUNNI (nel caso in cui sia necessario prenotare un pullman non di linea) Contattare la SEGRETERIA SOLO nel caso in cui sia necessario prenotare un pullman non di linea. -Ritirare in Segreteria il bollettino per il pagamento della quota e consegnarlo agli studenti (solitamente un unico versamento da parte del rappresentante degli Alunni o di un genitore per la quota indicata dalla Segreteria) - Consegnare alla Segreteria la ricevuta di versamento Almeno tre settimane prima della data prevista Il Dirigente Scolastico autorizzerà direttamente le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione. Le richieste dovranno essere presentate al Dirigente almeno sette giorni prima con le motivazioni didattiche, l’autorizzazione dei Genitori ed il consenso scritto dei colleghi impegnati nell’orario della mattinata. 51 2. VISITE GUIDATE (intera giornata) NB: se il docente accompagnatore è uno solo, i suoi compiti saranno anche quelli del docente referente, il quale è il capogruppo e l’unico coordinatore del viaggio nonché colui che si relaziona con la Segreteria CHI SE NE DEVE OCCUPARE? COSA DEVE FARE? ENTRO QUANDO? l DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Individuare una meta e le classi interessate, fare dei possibili raggruppamenti e individuare gli insegnanti accompagnatori delle altre sezioni Prima dei Consigli di Classe di Novembre IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE Presentare al proprio Consiglio di Classe la visita che si vuole proporre e ottenere l'approvazione di massima dai colleghi Durante il Consiglio di Classe di Novembre. Il CONSIGLIO DI CLASSE - Approvare la visita guidata. - Indicare i docenti accompagnatori (uno ogni 15 alunni più 1 per ciascun alunno diversamente abile) e i docenti supplenti. - Fissare indicativamente un limite di spesa massimo. Durante lo scrutinio di gennaio o il Consiglio di Classe di marzo Il DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Compilare le schede “viaggi di istruzione/uscite didattiche” (Mod. 1 e 3 disponibili on line), nelle quali si elaborerà un progetto che presenti in modo completo: - gli obiettivi educativi, culturali e didattici; - l’elenco degli studenti partecipanti (devono essere almeno i 2/3 dei frequentanti); - la meta e il programma dettagliato del viaggio giorno per giorno; - tutte le modalità organizzative ( trasporto, visite, pasti ecc.). - le ricadute didattiche attese; Entro Dicembre 52 IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO - Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Dirigente Scolastico predisporre i permessi per gli studenti (fotocopie da Mod 5 e 6 reperibili on line) - consegnare ad ogni docente accompagnatore tali moduli e indicare l'importo relativo alla visita guidata da far raccogliere al rappresentante degli Alunni Entro 15 Gennaio IL CONSIGLIO DI CLASSE Decidere se escludere qualche alunno per ragioni di condotta negativa, debitamente motivate (sospensioni, note, richiami) Durante lo scrutinio di gennaio o il Consiglio di Classe di marzo IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE - Raccogliere i Mod. 5 e 6 debitamente firmati dai genitori e dagli alunni - far raccogliere dal rappresentante degli Alunni le quote individuali e far versare dal rappresentante degli Alunni o da un genitore con un unico bollettino, predisposti dalla commissione viaggi l’importo per l’intero gruppo. - consegnare le adesioni firmate e la ricevuta attestante il pagamento al referente del viaggio Entro 25 Gennaio IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO - Verificare se si possono utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, verificare l'importo ed eventualmente prenotare - Verificare l'eventuale costo di ingresso a musei o mostre e occuparsi della prenotazione - raccogliere tutte le adesioni e le ricevute di pagamento e consegnare il tutto alla commissione viaggi Entro 25 Gennaio 53 per DURC, CIG, nomine docenti, elenchi alunni Entro 15 Febbraio Uff. Didattica Prepara gli elenchi validati degli alunni Almeno una settimana prima della partenza Uff. Amministrativo Fornisce DURC e CIG alla commissione viaggi Uff. Protocollo Fornisce n° protocollo Predispone le nomine dei docenti Scrive e pubblica la circolare del viaggio Entro 15 Febbraio IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Fornire agli alunni partecipanti tutto il materiale necessario per orientarsi (cellulare, piantine della città, indicazione per i mezzi di trasporto, luoghi di ritrovo e ritorno, etc) Almeno una settimana prima della partenza IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Compilare una breve relazione (modulo reperibile on line) segnalando eventuali inconvenienti o comportamenti inopportuni degli alunni una settimana dopo il viaggio IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO -consegnare alla commissione viaggi eventuali ricevute pasti o biglietti per il rimborso una settimana dopo il viaggio LA COMMISSIONE VIAGGI - predisporre la chiusura della pratica da consegnare alla segreteria amministrativa Al rientro dal viaggio SEGRETERIA AMMINISTRATIVA 3. VIAGGI D'ISTRUZIONE (più giorni) 54 NB: se il docente accompagnatore è uno solo, i suoi compiti saranno anche quelli del docente referente, il quale è il capogruppo e l’unico coordinatore del viaggio nonché colui che si relaziona con la commissione viaggi CHI SE NE DEVE OCCUPARE? COSA DEVE FARE? ENTRO QUANDO? Il DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Individuare una meta e le classi interessate, Prima dei Consigli di Classe di fare Novembre dei possibili raggruppamenti e individuare gli insegnanti accompagnatori delle altre sezioni Prima dei Consigli di Classe di Novembre IL DOCENTE REFERENTE E IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE Presentare al proprio Consiglio di Classe il viaggio che si vuole proporre e ottenere l'approvazione di massima dai colleghi Durante il Consiglio di Classe di Novembre. Il CONSIGLIO DI CLASSE - Approvare il Viaggio d'Istruzione. - Indicare i docenti accompagnatori (uno ogni 15 alunni più 1 per ciascun alunno diversamente abile) e i docenti supplenti. - Fissare indicativamente un limite di spesa massimo. Durante il Consiglio di Classe di Novembre. Il DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Compilare le schede “viaggi di istruzione/uscite didattiche” (Mod. 1 e 4 disponibili on line), nelle quali si elaborerà un progetto che presenti in modo completo: - gli obiettivi educativi, culturali e didattici; - l’elenco degli studenti partecipanti (devono essere almeno i 2/3 dei frequentanti); - la meta e il programma dettagliato del viaggio giorno per giorno; - tutte le modalità organizzative (trasporto, alloggio, visite, pasti ecc.). - le ricadute didattiche attese; Consegnare tale scheda alla commissione viaggi Entro Dicembre IL CONSIGLIO DI CLASSE Decidere se escludere qualche alunno per ragioni di condotta negativa, debitamente motivate (sospensioni, note, richiami) Durante lo scrutinio di gennaio o il Consiglio di Classe di marzo IL DOCENTE REFERENTE DEL - Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Dirigente Scolastico predisporre i permessi Entro 15 Gennaio 55 VIAGGIO per gli studenti (fotocopie da Mod 5 e 6 reperibili on line) - Indicare l'importo relativo all'acconto che ogni studente deve versare (circa 1/3 del costo stimato in sede di Consiglio di Classe) - consegnare ad ogni docente accompagnatore tali moduli e i bollettini predisposti dalla commissione viaggi per il versamento dell'acconto (uno per ogni alunno) IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE - Raccogliere i Mod. 5 e 6 debitamente firmati dai genitori e dagli alunni - Raccogliere nella propria classe le ricevute dei versamenti attestanti il pagamento dell'acconto (ogni alunno deve pagare SINGOLARMENTE l'importo) - le adesioni firmate e le ricevute di pagamento vengono consegnate al docente referente del viaggio che le farà pervenire alla commissione viaggi Entro 25 Gennaio LA COMMISSIONE VIAGGI richiedere preventivi di massima sulla base delle adesioni e degli acconti ricevuti - definire l'importo del saldo per ogni partecipante e comunicarlo al docente referente - relazionarsi con la segreteria amministrativa per DURC, CIG, nomine docenti, elenchi alunni Entro 15 Febbraio Uff. Amministrativo coadiuvato dalla Commissione viaggi richiedere almeno 3 preventivi ufficiali sulla base delle adesioni e degli acconti ricevuti prenotare i servizi di trasporto e di alloggio Fornisce DURC e CIG alla commissione viaggi Preparare gli elenchi validati degli alunni Almeno una settimana prima della partenza 56 Entro 15 Febbraio Uff. Didattica Uff. Protocollo Fornisce n° protocollo Predisporre le nomine dei docenti Scrive e pubblica la circolare del viaggio IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO -Comunicare ai docenti accompagnatori l'importo del saldo - Ritirare i bollettini per il pagamento del saldo per ogni alunno predisposti dalla commissione viaggi e consegnarli ad ogni docente accompagnatore Almeno un mese prima della partenza IL DOCENTE ACCOMPAGNATORE - Consegnare ad ogni partecipante il bollettino per il saldo (ogni studente deve pagare singolarmente) - Ritirare tutte le ricevute e consegnarle al docente referente del viaggio Almeno un mese prima della partenza IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO - Ritirare tutti i bollettini del saldo dagli altri docenti accompagnatori e consegnarli alla commissione viaggi Almeno tre settimane prima della partenza IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Fornire agli alunni partecipanti tutto il materiale necessario per orientarsi (cellulare, piantine della città, indicazione per i mezzi di trasporto, luoghi di ritrovo e ritorno, etc) Almeno una settimana prima della partenza IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO Compilare una breve relazione (modulo reperibile on line) segnalando eventuali inconvenienti o comportamenti inopportuni degli alunni una settimana dopo il viaggio IL DOCENTE REFERENTE DEL VIAGGIO -consegnare alla commissione viaggi eventuali ricevute pasti o biglietti per il rimborso una settimana dopo il viaggio LA COMMISSIONE VIAGGI - predisporre la chiusura della pratica da consegnare alla segreteria amministrativa Al rientro dal viaggio 57 ESTRATTO DAL REGOLAMENTO: TIPOLOGIA DEI VIAGGI • Viaggi d’integrazione culturale: promuovono negli alunni una migliore conoscenza del loro paese o di un altro paese negli aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folkloristici • Viaggi d’integrazione della preparazione d’indirizzo: sono finalizzati all’acquisizione di esperienze tecniche attraverso le visite di aziende, mostre, e la partecipazione a manifestazioni diverse; • Viaggi connessi ad attività sportiva: prevedono la partecipazione a manifestazioni sportive e sono rilevanti sotto il profilo dell’educazione alla salute; • Visite guidate e/o uscite didattiche: si effettuano nell’arco di una sola giornata presso aziende, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali ecc...sia nell’ambito comunale che fuori; • Ai fini della comprensione del regolamento si adotta la seguente terminologia: • viaggi d’istruzione: prevedono almeno un pernottamento fuori sede; • visite guidate: hanno la durata di un’intera giornata; • uscite didattiche: si concludono entro l’orario curriculare o entro il primo pomeriggio. Si consiglia, in generale, l’esclusione di: Gennaio e Maggio in quanto è intensa l’attività di verifica in chiusura rispettivamente del primo quadrimestre e dell’anno scolastico in prossimità dello scrutinio finale; I giorni di attività istituzionali programmate dal Collegio dei Docenti che coinvolgano direttamente gli studenti e i loro genitori, come ad esempio gli incontri scuola-famigliai; Il Consiglio di classe designa, esclusivamente al proprio interno, i Docenti accompagnatori (uno per ogni 15 Alunni), di cui uno con il compito di coordinare l'organizzazione del viaggio, e un Docente supplente, il cui impegno ad una eventuale sostituzione è vincolante. Ogni Insegnante può partecipare a viaggi e visite guidate al massimo per n. 7 giorni di lezione per anno scolastico (per docenti su più scuole, occorre acquisire preventivamente l’autorizzazione dei Dirigenti di tutti gli istituti). Per ridurre il numero degli accompagnatori e contenere la spesa a carico degli studenti e della Scuola è opportuno evitare, di norma, i viaggi di singole classi. I Consigli di classe sono tenuti a favorire, anche per il massimo contenimento dei costi, la più ampia partecipazione degli alunni, che non 58 può essere inferiore a 2/3 della classe. Gli studenti che eventualmente non partecipassero a tale attività sono tenuti alla regolare frequenza. L’eventuale assenza incide sul monte ore complessivo. Limite di spesa Al fine di garantire la massima adesione degli studenti, ciascun consiglio di classe potrà concordare con i Rappresentanti dei Genitori e degli Studenti un limite di spesa massimo per ciascuna delle attività previste dal presente Regolamento. Il Consiglio di Classe si impegna ad una riformulazione delle proposte di viaggio che dovessero superare il limite di spesa previsto. Si ritiene opportuno,indicativamente, evitare i viaggi per i quali la spesa preventivata superi € 450,00. Nei viaggi di istruzione potrebbe essere previsto un deposito cauzionale per il soggiorno in albergo, che verrà restituito, totalmente, al momento della partenza, se non saranno riscontrati danneggiamenti da parte del gruppo. Gli Alunni, una volta confermata la partecipazione, non possono ritirare l'adesione alle iniziative in oggetto se non pergravi e comprovati motivi, assumendosi, comunque, gli eventuali costi d'Agenzia. Occorre inoltre che almeno uno dei Docenti accompagnatori conosca adeguatamente la lingua parlata nel Paese stero visitato o una lingua di uso internazionale. Non sono autorizzate presenze di Famigliari dei Docenti. Classi 1^- 2^: fino a 1 giorno ; Classi 3^ e 4^: fino a 3 giorni (2 pernottamenti) in Italia; Classi 5^: fino a 6 giorni (cinque pernottamenti) per viaggi in Italia o all'estero. (In tale computo non rientrano le giornate utilizzate per le uscite didattiche). Una più lunga durata può essere concessa eccezionalmente per iniziative particolari approvate nei Consigli di Classe e opportunamente deliberate dal Consiglio di Istituto (ad es.: scambi tra classi, gemellaggi, viaggiapprendimento di Lingue straniere, fiera di “simulimpresa”, progetti specifici ecc.). Il ritorno dovrà avvenire, di norma, in un giorno prefestivo al fine di evitare assenze non motivate nel giorno successivo. I preventivi per l'estero comprenderanno anche l'Assicurazione Europe-Assistance. I Progetti di viaggio incompleti o non coerenti con le presenti disposizioni non verranno presi in considerazione. In fase di programmazione del viaggio ogni consiglio di classe deve tenere presente le esigenze particolari degli alunni disabili per quanto riguarda destinazioni e ausili specifici relativamente ai mezzi di trasporto e alle camere. In relazione a particolari situazioni, fra cui la presenza di alunni disabili, il consiglio di classe potrà deliberare la presenza di accompagnatori aggiuntivi (un educatore o eventualmente un genitore), a condizione che ciò non comporti oneri a carico del bilancio dell’Istituto, che il genitore o l'educatore si impegni a partecipare alle attività programmate e provveda a proprie spese alla stessa copertura assicurativa cui sono soggetti gli alunni. Nel caso di viaggi con classi abbinate deve essere garantita la presenza di almeno un accompagnatore appartenente a ciascuna delle classi coinvolte. NOTA SULLE MISSIONI/RIMBORSI SPESE • uscite/visite/viaggi d’istruzione in Italia e all’Estero non danno luogo a nessuna indennità di missione(art.6 comma 12 del D.L.31 maggio 2010,n.78, convertito nella Legge 122 ,30 luglio 2010); • il rimborso pasti è concesso con le modalità di seguito riportate ma esclusivamente con la presentazione della fattura/ricevuta fiscale/scontrino fiscale “parlante”. Tali documenti fiscali dovranno riportare le 59 generalità del dipendente (nome cognome codice fiscale) e per gli scontrini anche l’elenco analitico delle portate o la dicitura “pasti” con la firma del gestore;le fatture e/o ricevute fiscali devono essere intestate al richiedente l’indennità di missione. Presupposto per riscuotere l’ammontare delle spese anzidette è la consegna degli originali dei giustificativi di spesa (biglietti,ricevute o fatturazioni)-nota Min.Tesoro n.137828 del 30/03/1982. • uscite sul territorio minori di 4 ore e entro 10km: nessun rimborso nessuna missione • visite guidate da 8 a 12 ore: rimborso per 1 pasto con limite di spesa € 22.26 circa • visite guidate superiori a 12 ore: rimborso per 2 pasti con limite di spesa € 44,26 circa. Gli accompagnatori dei Viaggi di Istruzione in Italia che fruiscono del trattamento di mezza pensione non hanno diritto al rimborso del costo del secondo pasto (nota Min.Tesoro prot.205876 del 14/05/1999) Viaggio-mezzi di trasporto pubblici/linea : è rimborsabile solo la spesa per l’utilizzo di mezzi extra-urbani e sono necessari i biglietti di viaggio in originale. E’ necessario dichiarare il costo di tutti quei titoli di viaggio che non lo riportino in modo esplicito, diversamente non sarà possibile determinare la somma da rimborsare. Alcune ulteriori raccomandazioni per i docenti accompagnatori I Docenti accompagnatori sono tenuti alla collaborazione e precisione nella programmazione ed organizzazione dei viaggi e visite guidate, al fine di ridurre agli stretti compiti amministrativi il lavoro della Segreteria. Gli alunni sono tenuti alla puntualità nella consegna di autorizzazioni e nei versamenti (anticipi e saldi). Essi devono avvenire direttamente ed esclusivamente sul conto corrente postale della scuola, specificando il nome dell’allievo, la classe e la causale. Gli studenti e i loro genitori verranno invitati a firmare le seguenti regole di comportamento: • Essere puntuali alla partenza e a tutti gli appuntamenti collettivi; • Non portare con sé oggetti di valore e custodire attentamente gli effetti personali; • Tenere un comportamento adeguato in tutte le circostanze; • Vigilare sullo stato delle camere d’albergo, segnalando guasti o problemi riscontrati all’ingresso; • Considerare che tutto ciò che si consuma nelle camere d’albergo (bibite dal frigo, telefonate dalle camere,) o che si danneggia, viene annotato e addebitato agli occupanti all’atto della partenza; • Considerare che non è possibile assumere iniziative diverse dalle indicazioni dei docenti specialmente in ordine a spostamenti autonomi e uscite serali; • Considerare che non è possibile allontanarsi dal gruppo tranne eccezioni concordate con gli accompagnatori; • Rispettare l’orario notturno definito oltre il quale non sarà possibile uscire dalla stanza assegnata in hotel; • Fare silenzio nelle camere e non disturbare gli altri clienti dell’hotel; • Non portare e non consumare nessun tipo di bevanda alcolica nelle stanze; • Non fumare all’interno dell’hotel /ristorante; • Non fare uso di qualsiasi tipo di sostanza stupefacente; • Rispettare gli ambienti, quindi non sporcare e non recare danni a pullman, hotel, musei e luoghi oggetto di visita; • Non discutere il programma e i tempi di sosta previsti; 60 • Risarcire eventuali danni provocati nel corso dei viaggi; • Osservare le disposizioni previste dal Regolamento di Istituto che rimane in vigore per l’intero periodo di svolgimento dell’iniziativa didattica. Qualora non fossero osservate le suddette regole, i docenti accompagnatori potranno decidere il rientro immediato per l'alunno o gli alunni inadempienti (naturalmente a sue/loro spese). Sono vietate gestioni fuori bilancio, per cui gli Studenti devono evitare qualsiasi versamento diretto alle Agenzie. La Scuola provvederà a liquidare le Ditte interessate, previa presentazione di fattura. Gli accompagnatori dovranno inoltre avere sottoscritto una propria copertura assicurativa RCT (Responsabilità Civile verso Terzi) in quanto sono tenuti alla vigilanza degli alunni con l’assunzione delle responsabilità di cui all’art.2048 del codice civile integrato dalla norma di cui all’art.61 della legge 11 luglio 1980 n.312, Art. 61 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Elenco riepilogativo degli adempimenti amministrativi a) Tutta la gestione deve avvenire all’interno del Programma annuale della Scuola con divieto di gestione di fondi fuori Programma; b) Definizione del progetto di viaggio da inserire nel Programma annuale con il costo complessivo,la quota di partecipazione dei partecipanti, il numero degli accompagnatori, la spesa per rimborso spese di viaggio se prevista; c) Versamento delle quote di partecipazione sul Ccp della Scuola, prima dell’inizio del viaggio;auspicabile il versamento individuale. d) In caso di necessità (ingressi a pagamento,acquisto di biglietti per traghetti etc.) può essere concessa ad un accompagnatore una somma in contanti;lo stesso al rientro rendiconterà le spese effettuate mediante documenti di riscontro ( scontrini, fatture etc.) e verserà la somma residua ovvero richiederà l’eventuale spesa sostenuta in più rispetto alla somma ricevuta in partenza; Non sono ammessi anticipi all’Agenzia prescelta tranne che per eventuali acquisti di biglietti effettuati dalla 61