Lampada ai miei passi è la tua Parola... COMUNIC@RE F OGLIO A CURA DELLA P ARROCCHIA S. MARIA DELLE GRAZIE DI CAROSINO OTTOBRE 2010 Anno V, Numero 36 Periodico Parrocchiale gratuito Lampada per i miei passi e’ la tua parola, luce sul mio cammino. Novità al “Sacro Cuore” A gli inizi di settembre scorso è giunta a Carosino la nuova Direttrice della scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” retta dalle consorelle del Divino Amore. L’avvicendamento ha interessato Sr. Paola Pignatelli, spostata a Roma presso la Casa Madre, cui va il nostro saluto comunitario. La nuova superiora Sr. Maria Ausilia Galizzi, nata in provincia di Bergamo a San Giovanni Bianco, proviene da Altamura (BA) dove ha svolto l'incarico di coordinatrice e insegnante della scuola dell’infanzia “Pasquale e Maria Sabini”, collaborando alle iniziative che si sono svolte all’interno della Parrocchia “Sacro Cuore” della cittadina barese. Attraverso il nostro giornale parrocchiale, Sr. (Continua a pagina 2) La grazia di un nuovo anno pastorale… U n nuovo anno pastorale è un’occasione splendida che il Signore ci offre per sperimentare sempre più la sua meravigliosa presenza nella nostra vita. Il tempo non è uno sterile correre di eventi che si susseguono senza significato, al contrario è un’occasione di grazia per accorgerci che la nostra vita con la sua meravigliosa bellezza e le sue profonde contraddizioni è follemente amata da Dio. Vorrei raggiungere ciascuno e dire: “Tu sei importante per Dio, non temere gli insuccessi, i fallimenti, le precarietà dell’esistere, tu sei molto di più…”. In questo anno la Parola di Dio sarà il faro luminoso da riscoprire. I nostri Vescovi per questo prossimo decennio ci chiedono di lavorare attentamente sul piano dell’educativo e come comunità credente vogliamo riscoprire che niente può aiutare la nostra vita a crescere come lo fa la Parola di Dio. Custodendo, leggendo, meditando, interpretando la Sacra Scrittura ci si accorge di essere da Lei custoditi, letti, illuminati, interpretati. Dio ha creato le viscere dell’uomo e anche chi non lo sa o chi dice di non credere anela a Lui, desidera Lui, cercando la felicità e il Senso della vita… cerca Lui. Carissimi amici, con tanta semplicità e con commozione sento di dire che mi accorgo che questa nostra comunità sta crescendo nell’amore verso il Signore e nella consapevolezza che vivere il Vangelo umanizza la vita. E’ il Signore che sta guidando i nostri passi, solo Lui può compiere meraviglie di grazie con la nostra pochezza ma Lui è vivo e questo ci riempie di profondo stupore. Solo Lui noi sacerdoti vogliamo portare, solo Lui vogliamo annunciare; desideriamo profondamente che solo Lui regni nei cuori di ciascuno. Vorrei far sentire il mio cuore soprattutto a chi ci sente lontani: in nome Suo noi vi amiamo profondamente, desideriamo che la nostra Parrocchia sia casa accogliente per ciascuno, palestra di “uomini nuovi” che insaporiti del Vangelo possano fare bella e nuova la nostra società. Tante sono le iniziative che umilmente cerchiamo di proporre, ma la realtà più grande, dove ogni giorno è portata tutta Carosino, è l’Eucarestia. Nulla di più prezioso avviene ogni giorno nel nostro paese, Cristo sull’altare dona tutto se stesso per sostenere la vita di ciascuno, per incoraggiare i passi stanchi, per consolare i cuori segnati dal dolore della vita, per gioire con le tante genuine gioie umane che toccano la vita di ciascuno. Sarebbe lungo ora descrivere le proposte formative che in Suo nome ci impegniamo a vivere ma dal calendario mensile ognuno può cogliere ciò che è su “misura della propria vita” e scegliere di provare a compiere un cammino di fede che lo aiuti a riscoprire la bellezza della propria esistenza. Buon cammino, il Signore benedica ogni cuore… Don Lucangelo COMUNIC@RE P AGINA 2 (Continua da pagina 1) … Novità al “Sacro Cuore” ... Ausilia coglie l’occasione di salutare e ringraziare per la calorosa accoglienza il parroco Don Lucangelo, il vicario don Graziano nonchè tutti i parrocchiani, autori di una trattamento che l’ha fatta sentire subito a suo agio. Suor Galizzi intende offrire la serenità della propria esperienza unita all'entusiasmo per i tanti impegni che la parrocchia di Carosino presenta in questo nuovo anno pastorale parrocchiale, Il tutto unito alla responsabilità che l’ha vista subito al lavoro con l'inizio dell'anno scolastico 2010/2011 e con il progetto educativo-didattico proposto quest’anno dalla scuola dell’infanzia carosinese che è “Mangiare per Crescere”. Dopo la Direttrice, nel mese di ottobre è giunta a Carosino anche Suor Maria Petromila, al secolo Catasi Mendoza, peruviana di nascita ma in Italia dal 2004, proveniente dal Divino Amore di Roma. Quando è arrivata a Carosino non conosceva il nostro paese, ma subito si è ben inserita nella nostra comunità, grazie all'accoglienza riservatagli dai sacerdoti e da tutti i cittadini. Sicuramente la presenza della Direttrice Sr. Maria Ausilia, insieme a quella delle altre consorelle Sr. Bertha e Sr. Petromila, è un altro dono per il paese e la loro testimonianza e disponibilità verso tutti saranno esempio e guida per la comunità. ■ L’Associazione Culturale e Sociale in collaborazione con la Parrocchia S. Maria delle Grazie Bandisce la 4^ edizione del Premio di Poesia “S. Maria delle Grazie di Carosino” ANNO 2011 Titolo del concorso Il "sapore" della Parola Per informazioni www.parrocchiacarosino.it, [email protected] segreteria del premio 3391572807 (ore pasti) Nel saio di Francesco I giovani e giovanissimi della parrocchia S. Maria delle Grazie di Carosino, accompagnati dal loro parroco don De Cantis e dal vicario don Lupoli, hanno portato nel mese di ottobre il loro musical su san Francesco a tre altrettante parrocchie tarantine. Si è cominciato dalla “Santa Lucia”, sita in via Gen. Messina a Taranto, che ha visto la gradita presenza tra il pubblico anche dell’Arcivescovo Mons. Benigno Luigi Papa, proseguendo per quella di Martina Franca e, ritornando nuovamente a Taranto, presso la parrocchia San Pio X. Ovunque un pubblico numeroso “complice”, insieme agli attori ed ai due sacerdoti, di quella che a tutti è sembrata più una preghiera che una naturale rappresentazione teatrale. E sì perché in una semplicità in cui palco, luci, costumi e soprattutto musica e canti hanno saputo far riassaporare lo stile inconfondibile del fraticello di Assisi, è andata in scena una vera e propria preghiera dell’animo, teso esclusivamente alla riscoperta della purezza e della pienezza contemplativa del Signore e della Sua meravigliosa misericordia. Alla fine il leader indiscusso della scena è stata la Croce, quella simbolicamente istoriata sul legno di san Damiano tanto cara ed importante per San Francesco, cui è ruotato intorno tutto il musical. Una storia, quella francescana, che pare ancora attuale sotto tutti i punti di vista e che mette ancora oggi, forse più di allora, l’uomo di fronte ai suoi idoli anavirtuosi come il denaro, il lusso ed il potere, rispetto invece ad una esistenza moderata e semplice nella considerazione e nell’aiuto del suo prossimo. Il fine della rappresentazione è tutto racchiuso negli applausi del pubblico il quale, a testimonianza della condivisione della tematica e dell’impatto straordinariamente positivo prodotto dalla rappresentazione, si è alzato in piedi senza finire mai di applaudire. L’ennesimo miracolo di Francesco? o semplicemente una profonda attestazione e richiamo alle fede? In fondo in fondo era ciò per cui tantissime ragazzi e ragazze, insieme alle loro guide don Lucangelo e don Graziano, si erano messi in gioco attraverso un vero e proprio cammino spirituale, di cui questa raffigurazione rappresenta la tappa finale. ■ COMUNIC@RE P AGINA 3 Congresso Diocesano Unitario E ’ passato un po’ sottono tra i media, ma ha riscosso un grande successo di partecipanti, svoltosi a Taranto che ha interessato tre dei più importanti Uffici dell’Arcidiocesi jonica: quello per la Catechesi, per la Liturgia e per la Caritas. Le relazioni hanno provveduto ad esprimere e rafforzare quei contesti educativi che rappresentano ciascuna una vera e propria forza motrice all’interno della comunità cristiana e, quindi, della stessa Chiesa. Dalle relazioni è anche emerso che gli orizzonti, da questo punto di vista, si sono oramai allargati ed approfonditi allo stesso tempo, interessando la radice medesima dell’uomo e di quello credente cristiano in particolare. Bisogna,ad esempio, superare la lettura semplicemente “funzionale“ della liturgia per I utilizzarla più in generale come vera risorsa e fonte educativa; così come anche la catechesi non è più in grado di educare da s o l a , abbisognando invece di un più ampio i m p e g n o educativo. La stessa carità, inoltre, per e s s e r e veramente mirata, non comprende più solamente l’ uom o ma anche il suo c o n t e s t o sociale e culturale. E’ la realtà attuale insomma, è stato più volte sottolineato, che spinge verso questa pluralità di espressioni educative le quali, a loro volta, esigono una capacità di lavorare in rete e di creare vere e proprie Barbiana - Cronaca di una docente di Taranto sui tre giorni di studio alla scuola di Don Milani e l’incontro con i suoi ex allievi. il titolo di un diario di bordo sui tre giorni È passati alla scuola di Barbiana, sul Mugello (in regalo con questo numero nella sola S. Messa delle ore 11,30 del 23.10.2010, ndr). Sono andata di persona a toccare con mano la prima scuola che ha smesso di essere adultocentrica per diventare al servizio dell’alunno. Nella chiesetta vicino la scuola è stata decorata una vetrata a mosaico con l’immagine di “santo scolaro” eseguita proprio dagli ex alunni di don Milani. Questi ultimi mi hanno accolta subito senza riserve. O quasi. alleanze formative. Nel corso del convegno hanno relazionato il prof. Andrea Grillo, docente di Teologia presso l’ist it ut o “S.Giustino” di Padova che ha riferito sulla influsso educante rappresentato dalla Liturgia; p. Salvatore Currò, presidente Associazione Catechisti Italiani, ha invece aggiornato sulla Catechesi mentre un’altra giornata di studio, curata da mons. Giancar lo Perego, direttore generale della fondazione Migrantes, è stata im per niat a sulla pot enza formante della Caritas. Tutti gli appuntamenti hanno potuto godere di accurate introduzioni operate la prima da mons. Franco Castellana, vicario generale Arcidiocesi di Taranto; le restanti due da mons. Carmine Agresta, vicario episcopale per la pastorale dell’Arcidiocesi jonica. Tutte e tre le serate di studio sono state completate da altrettanti appositi laboratori pastorali, curati dai direttori diocesani degli Uffici interessati. Le conclusioni sono state infine affidate a S.E. Mons. Benigno L u i g i P a p a, Ar c i ve s c o vo Metropolita di Taranto. di Floriano Cartanì Michele Gesualdi, Presidente della fondazione “don Lorenzo Milani”, era un po’ titubante sulla mia venuta improvvisa, non programmata. Poi ha forse compreso che ero in buona fede e con molti km alle spalle ed ha espresso il suo assenso con un sorriso che vale più di tante parole. In questa cronaca dei tre giorni ho cercato di sintetizzare una esperienza straordinaria, fatta di insegnamenti capaci di far gridare al mondo: un altro tipo di scuola è possibile! Giancarlo Carotti, uno dei primi 6 allievi della scuola, è un sostenitore accanito di questo sogno. Infatti mi ha detto senza riserve: “Io sono convintissimo che un altro tipo di scuola è possibile, però attenta, non devi stare ad aspettarla, devi costruirtela insieme a tutte le Tue Colleghe d’Italia!”. Ma il resto potete scoprirlo leggendo il libello … buona lettura!! di Elena Manigrasso COMUNIC@RE P AGINA 4 In memoria della Beata Chiara Luce Badano Nei giorni scorsi, in occasione della beatificazione di Chiara Luce, il ricordo di tutti i carosi- nesi è sicuramente andato a quella serata di domenica 13 aprile del 2003 quando, presso il salone parrocchiale di Carosino si tenne un incontro con i genitori di Chiara Luce, che al- lora era “semplicemente” una ragazza prematuramente scomparsa a Sassello (SV), in odore di santità. La possibilità di tenere la tappa conclusiva di quella discesa pugliese dei coniugi Badano proprio nel nostro paese, rappresentò sicuramente un momento di importante riflessione per l’intera comunità locale e non solo. L’iniziativa partiva, più in generale, dai “Giovani per un Mondo Unito” (espressione giovanile del Movimento dei Focolari), i quali avevano organizzato alcuni incontri per conoscere meglio l’esperienza di questa loro coetanea divenuta, suo malgrado, nonostante la terribile malattia che l’aveva colpito, un esempio lampante d’amore per Gesù e per gli altri e di eroica sopportazione dell’infermità che l’aveva colpito. Chiara Luce Badano raggiunge il Cielo anticipatamente, a soli 18 anni, il 7 ottobre 1990, ma la sua testimonianza di vita terrena non passa inosservata. La stessa fondatrice dei Focolari, infatti, la addita come “modello per tutti i giovani” mentre Mons. Maritano, vescovo di Aqui Terme, provvede ad avviare il suo processo di beatificazione, sottolineando che “Quanto offerto da Chiara Luce con la sua vita è un’esperienza che è Luce per tanti.” Da quanto sopra ed a maggior ragione per gli avvenimenti di questi giorni, l’importanza che sicuramente ha rivestito questo incontro carosinese per i nostri giovani non tanto e non solo per la presenza di due “testimoni privilegiati” della vicenda (gli stessi genitori di Chiara Luce), quanto per lo splendido messaggio di coerenza a quell’”Ideale di Unità” lasciatoci in eredità dalla stessa Chiara Luce. ■ Con il bene comune scritto nel cuore Si è tenuta nei giorni scorsi a Reggio Calabria la 46esima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani dal titolo “Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società”. E’ stata un’occasione imperdibile per interrogarsi sul futuro del cattolicesimo sociale in Italia, sulle responsabilità del laicato nella costruzione della città dell’uomo, sulla possibilità di indicare alcune priorità in vista del benessere civile e sociale della comunità nazionale. E’ questa la cosiddetta “fatica del discernimento” per declinare il bene comune, qui e ora. Con umiltà intellettuale, certo, ma anche con la consapevolezza che il Paese ha bisogno delle energie di tutti gli uomini di buona volontà per tornare a crescere. Quindi anche dei cattolici che a questo Paese hanno dato tanto, ma il cui contributo va sempre rinnovato senza mai perdere di vista la scelta educativa, una vera e propria vocazione che dovrebbe guidare i passi di noi tutti: dai pastori alle famiglie, dagli educatori alle comunità parrocchiali, dalle associazioni ai movimenti. Una rete fittissima che già opera, talvolta nel silenzio altre sotto i riflettori dei media, e che da tempo rispecchia la necessità di rilanciare l’azione educativa facendo leva proprio sull’intelligenza della fede, nella quale trova il proprio nutrimento. Il tutto nella consapevolezza che ogni sforzo fatto in questa direzione non solo faccia bene ai credenti, ma soprattutto sia un servizio disinteressato reso a tutti i cittadini e al Paese intero. ■ COMUNIC@RE P AGINA 5 COMUNIC@RE P AGINA 6 Il Palio dei Rioni 2010 va a…. Carosino! L e cinque contrade carosinesi si sono contese, anche quest’anno, l’ambito Palio, ideato per l’occasione da Biagio Lieti e realizzato dalle signore del Centro Polivalente Anziani. il Palio è stato dedicato al piccolo Giovannino Marinelli e donato alla sua famiglia - cui giunga ancora il nostro più affettuoso pensiero – dal rione vincitore, i Pipitari. La formula rimane invariata ormai da anni e gli ingredienti sono sempre gli stessi, ma è importante che siano di qualità: voglia di stare assieme, spirito di fratellanza, sportività, sano entusiasmo e tanta, tanta voglia di vivere assieme momenti di gioco e spensieratezza in un luogo che ci appartiene e che ci rappresenta, il centro storico del nostro paese. I vincitori dei giochi siamo davvero tutti e, se tutto prosegue per il meglio, il merito è soprattutto di Carosino. Il C.O.G.E. invita a partecipare alla manifestazione, ma è proprio il popolo di Carosino che la rende viva, per questo l’intero comitato tiene a ringraziare davvero tutti: chi ha partecipato, chi ci ha seguito, chi ci ha sostenuto, chi ci ha incoraggiato e chi si è semplicemente gustato lo spettacolo. Il Pagine… altre “Il segno della Croce” (pag. 87-Ed. Progedit - € 14,00), ultima fatica in ordine di tempo del pugliese Michele Loconsole. C’è grande attenzione attorno a questo docente di Religione cattolica ed autore molto apprezzato, che riesce a trattare tematiche religiose molto importanti e profonde le quali, oltre ad interessare il lettore più osservante, riescono ad attrarre anche il laico meno fervente. Uno stile secco e preciso, senza fronzoli insomma, che non potevano certamente passare inosservati all’editore di Progedit, Gino Dato. Il testo potrebbe apparire, ad una vista superficiale, come uno dei tanti approfondimenti effettuati sull’annuncio evangelico cristologico. COMUNIC@RE FOGLIO A CURA DELLA PARROCCHIA S . MARIA DELLE GRAZIE DI CAROSINO www.parrocchiacarosino.it Redazione [email protected] Stampato in proprio per la diffusione interna desiderio più grande è quello di divertire e divertirsi, l’augurio è quello che in tutti possa rimanere un bel ricordo delle serata trascorse assieme, la speranza, quella di continuare a vivere insieme questi momenti, e l’auspicio è quello di costruire insieme una collettività sempre migliore, favorendo la socializzazione e, perché no, la nascita di nuove e intense amicizie. Sulla scia dell’edizione appena conclusa, carica di entusiasmo, la macchina operativa del C.O.G.E. inizia a mobilitarsi, sin da ora, per l’edizione 2011, la ventesima. Una tappa importante, un momento che vorremmo costruire e vivere al meglio in cui, ne siamo certi, sentiremo ancora più forte il sostegno della comunità. Il C.O.G.E. Loconsole, invece, pur partendo dalla tesi che va per la maggiora (la croce è divenuta simbolo del cristianesimo con l'imperatore Costantino- sec.IV), produce dimostrazioni di come il suo culto fosse già presente sin dai primi anni successivi alla morte di Gesù Cristo. Il libretto proposto da Loconsole porta il lettore a seguire la cosiddetta Translatio Hierosolymae, attraverso un viaggio sconfinato tra la Chiesa Orientale e quella Occidentale, permettendoci di interpretare più profondamente questo segno della fede cristiana e capire, in questo modo, molto di più di quello che comunemente conosciamo sulla sua simbologicità. di Floriano Cartanì Redazione F. Cartanì, A. Lai, A. Leuzzi, E. Manigrasso, C. Mastroeni, M. Quaranta, U. Sodoso, G. Scalone, A. Scarciglia. Tutte le pubblicazioni di Comunic@re, sono realizzate senza scopo di lucro, attraverso autotassazione dei soci o il contributo di qualche cittadino. Sostienici anche tu, con un tuo aiuto economico. Grazie Il presente numero di Comunic@re è stato chiuso in data 22 ottobre alle ore 18.00.