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tempo.carpi
a soli € 0,50 in edicola venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
Settimanale di
@Tempo_di_Carpi
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AZIENDALE
SABATO 7 SETTEMBRE
APERTURA SPACCIO
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SABATO 7 SETTEMBRE
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SABATO
9:30_12:30 /E15:00_19:00
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APERTURA SPACCIO 5 SETTEMBRE
A PARTIRE DA OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE LE DOMENICHE
DAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30_12:30 / 15:00_19:00
A PARTIRE
DA
OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE
A PARTIRE DA OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE LE DOMENICHE
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero
Modena tassa riscossa, Tax percue.
Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
Massimo Bigarelli
Mauro Clò
acetaie aperte: alla scoperta
delL’oro nero di casa clò
Italo
Reggiani
Cimici al Palamaio: tre famiglie
chiedono aiuto all’ausl
Passamonte
e Lugli
Carpi combatte
la febbre da gioco
e’ nata a Carpi l’Associazione
artistica e culturale Muschio
nella terra dei canguri
la nostra città si configura sempre più come un centro di riferimento per la lotta al gioco patologico. A carpi sono previsti
un approfondimento rivolto ai medici di base e un momento di formazione che coinvolgerà l’intero mondo del volontariato.
tra le righe:
Le code tra Modena e Carpi?
La soluzione sarà Soliera
eVENTI
festivalfilosofia
torna ad abitare piazze e cortili
macchine
puliamo il mondo: un piccolo esercito ha lustrato la città
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nuove regole ma occhio ai costi
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Elisa Benevelli
2 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
Tra le righe...
Le code tra Modena e Carpi?
La soluzione sarà Soliera
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Foto della settimana...
Un vasino da notte sulla rotonda di via Muratori
Ph Dario Po
P
er snellire il traffico tra Modena
e Carpi è previsto nell’ambito del
piano della Provincia l’allargamento della strada provinciale 413
Romana sud, nel tratto compreso tra la
tangenziale di Modena e la provinciale
13 di Campogalliano. Un breve tratto
di strada (in tutto 450 metri circa), che
però diventa un imbuto, dove si formano lunghe code in entrambi i sensi
di marcia soprattutto nelle ore di punta. L’intervento prevede l’allargamento della strada allo scopo di consentire
la circolazione a due corsie anche per
chi da Modena è diretto a Carpi (nella
direzione da Carpi a Modena l’organizzazione attuale della circolazione
resta invariata): nella corsia di sinistra
si immetteranno i veicoli diretti a Campogalliano percorrendo la rotatoria
di S.Pancrazio, a destra quelli diretti a
Carpi che proseguiranno direttamente
sulla provinciale evitando la rotatoria
stessa. Il progetto ha un costo complessivo di 2 milioni e 600mila euro e
l’obiettivo della Provincia è partire con
i lavori nella primavera del 2016.
Il Piano della Provincia di Modena,
che ha come obiettivo “lo snellimento
dei collegamenti tra Modena, Soliera,
Carpi e Mirandola” (quelli tra Modena, Soliera e Carpi rappresentano una
“criticità”) contiene anche un’altra
importante novità: il raddoppio per
consentire i due sensi di marcia sul
ponte dell’Uccellino. I tecnici della Provincia e del Comune di Modena stanno
effettuando le verifiche per definire
la soluzione più idonea: tra le ipotesi
c’è quella di utilizzare il ponte bailey
(situato nei pressi della linea dell’alta
velocità ferroviaria) che sarà affiancato al ponte dell’Uccellino al fine di
consentire la circolazione a doppio
senso di marcia eliminando il semaforo
attuale.
Il progetto prevede anche l’innalzamento dei due ponti di circa 80 centimetri riducendo la frequenza delle
chiusure dell’infrastruttura a causa
delle piene del Secchia.
Il costo di questo intervento, comprese
le opere di adeguamento stradale e
delle rampe ammonta a 1 milione e
800mila euro.
Complementare al progetto, la realizzazione della nuova rotatoria (costo
complessivo di 1 milione e 400mila
euro; sarà pronta entro l’autunno
del 2016) sulla statale 12 Canaletto,
all’incrocio tra la strada del ponte
dell’Uccellino e la strada comunale
di Albareto. Non è un caso che alla
presentazione del piano ci fosse il
sindaco di Soliera Roberto Solomita.
“Condividiamo questi progetti che
avranno una ricaduta positiva anche
sulla viabilità del nostro comune - ha
detto - soprattutto il raddoppio del
ponte dell’Uccellino contribuirà a
snellire il traffico da Soliera a Modena, superando l’attuale semaforo che
regola il passaggio del ponte a senso
unico alternato”. In attesa del raddoppio della Romana da Carpi a Modena, i
carpigiani che affrontano quotidianamente con grande pazienza il tragitto
per Modena avranno un’alternativa:
Soliera.
Sara Gelli
Frase della settimana...
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Circolo N.P.
Carpi
dal 1993
ginnastica e cicloturismo
organizza
CORSI DI GINNASTICA DOLCE
per restare in forma
per prevenire e curare mal di schiena
per ridurre il rischio di osteoporosi
dal 1°
28ottobre
settembre
Informazioni: Angelo Lucchini tel. 333 2557980
“Il valore di un individuo non si
misura sulla base della sua
nazionalità e io ne ho avuto la
conferma”.
Dichiarazione della madre del 17enne soccorso da due
ragazzi stranieri dopo una caduta in bicicletta in via
Matteotti, tratta dalla Gazzetta di Carpi del 10 settembre.
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio,
Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa
Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
Liliana Corradini
PUBBLICITA’
Il graffio
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STAMPA
Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
La Iena
Posto vacante in San Francesco.
Per un don Bianchini che se ne va,
non si sa chi arriverà.
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE
Via Nuova Ponente, 28 CARPI
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Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 16 settembre 2015
venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34 3
la nostra città si configura sempre più come un centro di riferimento per la lotta al gioco patologico. a carpi sono previsti
un approfondimento rivolto ai medici di base e un momento di formazione che coinvolgerà l’intero mondo del volontariato
Carpi combatte la febbre da gioco
O
gni storia è diversa.
L’ultima è quella
di una signora che
dopo aver perso quarantamila euro al gioco ha
raccontato di essere stata
vittima di una rapina per
giustificare l’ammanco. Da
quando il gioco d’azzardo
è entrato nelle nostre case,
grazie ai siti su Internet, la
situazione si è ancor più
aggravata.
Sul fronte del contrasto alle
ludopatie, Carpi si configura sempre più come un
centro di riferimento per la
lotta al gioco patologico.
Nella nostra città sono previsti un approfondimento
rivolto ai medici di base e
un momento di formazione
che coinvolgerà l’intero
mondo del volontariato.
Il primo appuntamento è
in programma sabato 17
ottobre nell’ambito di un
corso di aggiornamento,
organizzato dall’Ausl,
su psichiatria e geriatria
presso la Sala Congressi di
Carpi: il dottor Massimo
Bigarelli, direttore di struttura complessa Dipendenze
patologiche Area Nord,
interverrà sul tema delle
ludopatie e sarà presentato
un caso clinico. In platea ci
saranno i medici di medicina generale, i primi a cui
il cittadino si rivolge per
un qualsiasi problema di
salute. Il dottor Bigarelli
interverrà successivamente
giovedì 29 ottobre presso
la Casa del Volontariato di
via Peruzzi: ad ascoltarlo
ci saranno i volontari delle
associazioni cittadine che
operano sul territorio e
hanno il polso di ciò che sta
accadendo a livello sociale.
L’obiettivo, è evidente, è
quello di costruire una rete
per far fronte alla febbre
del gioco, un fenomeno in
continua crescita in particolar modo per i giochi
che si svolgono al chiuso
oppure attraverso Internet.
Massimo Bigarelli
“E’ fondamentale informare la classe medica e
promuovere il coinvolgimento di tutte le figure in-
teressate – spiega il dottor
Bigarelli – perché l’azione
del singolo individuo non
è sufficiente: si tratta di aiu-
tare il paziente ludopatico,
ma anche i suoi familiari”.
Dottor Bigarelli, qual è
l’entità del fenomeno?
“Come primo dato già il
Ministero della Salute ha
considerato affetto da ludopatia, cioè gioco patologico
una percentuale fra lo 0,5 e
il 2,2% della popolazione
adulta anche se ultimamente abbiamo dei casi di
segnalazioni di giovani o di
minori. Come Azienda Usl
seguiamo circa 130 persone nei nostri servizi pur non
essendo ancora ricompreso
il gioco d’azzardo nei Lea,
cioè nei Livelli essenziali
di assistenza”.
Che tipo di percorso
si propone a chi vuole
affrontare i propri pro-
Con il nuovo anno scolastico, una novità introdotta dalla Regione Emilia Romagna:
è stato abolito il certifica medico per malattia in caso di assenza scolastica
Certificato medico addio
L
’inizio del nuovo
anno scolastico porta
una novità: in caso di
assenza per malattia superiore ai cinque giorni, per
essere riammessi in classe,
non occorre più presentare
il certificato medico.
A deciderlo è stata la Regione Emilia Romagna, con
una legge regionale approvata a luglio, con l’obiettivo
di semplificare la normativa
in materia di certificazione
sanitaria riducendo drasticamente i casi in cui per
tornare a frequentare le
lezioni dopo una lunga assenza, occorre il certificato
medico passando prima dal
pediatra. Il provvedimento
riguarda tutti gli alunni che
frequentano le scuole di
ogni ordine e grado.
L’obbligo di presentare il
certificato medico rimane
quando “lo richiedano
misure di profilassi a livello
internazione e nazionale per
esigenza di sanità pubblica
(situazioni di particolare
criticità) e quando i soggetti
interessati siano tenuti alla
presentazione del certificato
in altre Regioni”.
Per il mondo della scuola
si tratta di una rivoluzione.
Del resto si legge nella
comunicazione “evidenze
scientifiche in materia di
malattie infettive e della
loro diffusione confermano
che il pericolo di contagio è
di solito massimo durante la
fase di incubazione e all’esordio, per ridursi durante
la convalescenza e, passati
i cinque giorni dall’inizio
della malattia, raggiunge
livelli compatibili con la
presenza in collettività”.
La novità introdotta responsabilizza i medici di
famiglia e i pediatri di libera
scelta, chiamati a educare i
genitori circa le indicazioni di profilassi da seguire
e le famiglie, che devono
assicurare la piena guarigione dei ragazzi, prima di
rimandarli a scuola. Il problema del certificato medico
costringeva le famiglie a
ritornare dal pediatra dopo
la visita per la diagnosi: un
problema burocratico a cui
far fronte nella routine già
complicata di una giornata
normale. Per informazioni è
possibile chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033,
dal lunedì al venerdì dalle
8.30 alle 17.30, il sabato
dalle 8.30 alle 13.30.
S.G.
nale a cui gli imprenditori e
i commercianti che hanno
le macchinette, le video
lottery e i gratta e vinci
partecipano per essere
formati ad affrontare clienti
problematici. Esistono poi
associazioni di volontariato, come Ceis e Lag, che
organizzano dei gruppi di
recupero. E’ un’attività di
rete che da quattro anni
abbiamo messo in campo”.
Che cosa possiamo fare
di più?
“Si può fare molto di più
sul fronte della prevenzione: il momento di formazione rivolto ai medici di
famiglia il 17 ottobre e
blemi?
l’appuntamento
“Come
“I percorsi
Azienda Usl del 29 ottobre
di recupero
presso la Casa
seguiamo
sono sia
del Volontariato
circa 130 persone
individuali nei nostri servizi pur di viale Peruzzi
che di grup- non essendo ancora con i volontapo: colloqui ricompreso il gioco
ri delle varie
individuali
associazioni si
d’azzardo nei Lea,
con un’imcioè nei Livelli essen- propongono di
postazione
sensibilizzare
ziali di assistenza”.
di sostegno
gli operatori.
psicologico o cognitivoE’ importante diffondere
comportamentale e dei
il messaggio anche nelle
percorsi di gruppo che si
scuole: nelle iniziative
sono rivelati particolarrivolte agli studenti, oltre
mente efficaci. In questo
a parlare di fumo, alcol e
senso dobbiamo segnalare
droghe, ora affrontiamo il
che i nostri programmi
tema del gioco d’azzardo.
sono nati in collaborazione E’ chiaro che è una gara
con varie organizzazioni:
molto dura da vincere persia con i comuni sia con le
ché gli interessi economici
associazioni dei commersono elevatissimi”.
cianti. C’è un corso regioSara Gelli
Associazione Italiana sulla Sindrome
di Wolf-Hirschhorn
Una cena per Sara e i suoi amici
C
i sarà anche Sara alla
cena che è stata organizzata per raccogliere
fondi a favore di chi, come lei,
è colpito da questa malattia
rara e malformativa, una
patologia che deriva da un
difetto genetico a carico del
cromosoma numero 4. La
carpigiana Sara ora ha più di
trent’anni ma i suoi genitori
non si fermano e, con l’associazione, continuano a darsi
da fare. A.I.Si.W.H. Onlus,
l’Associazione Italiana sulla
Sindrome di Wolf-Hirschhorn
in collaborazione con il
Circolo Giliberti, ha organizzato una cena di beneficenza
presso il circolo in via Tassoni
a Carpi, sabato 19 settembre.
Il menù prevede due primi,
due secondi, un contorno,
il dolce, vino e acqua per il
costo di 20 euro per gli adulti
e 10 euro per i bambini dai
6 ai 14 anni. La cena è gratis
per i bambini sotto i 6 anni.
Nel corso della serata ci sarà
una sottoscrizione interna
con ricchi premi sponsorizzati
da: A.Si.W.H., Edicola Carezza, Mini Bar, Settimo Cielo,
Parrucchiera Prima Donna,
Il Barattolo, Pasticceria Napoletana, Macelleria Sernesi Giuseppe, Oreficeria Il
Karato, Zannoni Impianti,
Madrilena. Per info e prenotazioni: Giorgio 347.6966626
– Silvia 338.4127811 – Elisa
347.4125636 oppure presso
Edicola Carezza di via Meloni
5/a.
4 venerdì 18 settembre 2015
“
Il mio obiettivo è di
arrivare a una scelta definitiva di cosa
debba essere quell’area e a
chi debba essere destinata
entro la fine del mandato”.
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi Giuseppe Schena
chiarisce di voler affrontare la questione e risoverla
entro i prossimi tre anni
perché quel terreno rientra
nel patrimonio della Fondazione e in qualche modo
va valorizzato a beneficio
della città. Con il sindaco
Alberto Bellelli concorda
sulla necessità di avere una
visione, condividere un progetto e dare una destinazione definitiva a quello spazio.
anno XVI - n. 34
Il terreno si estende complessivamente su 350mila metri quadrati. L’idea di privilegiarne la vocazione
naturalistica non esclude quella di realizzarvi strutture di base funzionali a renderlo fruibile. Il
Presidente della Fondazione CRC chiarisce di voler arrivare a una scelta entro i prossimi tre anni
Il Parco inizia a prendere forma
Giuseppe Schena
Il riferimento è al terreno
agricolo acquistato per quattro milioni di euro nel 2007
dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Carpi a Santa
Croce tra la via dei Mulini
per Gargallo, traversa San
Giorgio e via Bersana. La
Fondazione e l’Amministrazione Comunale, partendo
dal presupposto che quell’a-
“
E’ dal mese di giugno che
aspettiamo una risposta da
parte dell’Azienda sanitaria.
La situazione nelle nostre case è
ormai intollerabile. Le cimici sono
ovunque”. A lanciare un grido di
aiuto è il carpigiano Italo Reggiani unitamente a Laura Zironi ed
Elfa Barbieri. Le tre famiglie, tutte residenti al Palamaio di via Santa Chiara, sono afflitte da tempo
dalla piaga delle cimici: “a giugno
gli addetti dell’Ausl sono venuti a
fare un sopralluogo, promettendoci di tornare per la disinfestazione
ma, da allora, non abbiamo più visto, né sentito nessuno. Ogni notte
questi fastidiosi insetti invadono
pareti, letti, lenzuola, cuscini…
non appena ci si addormenta, le
cimici escono lasciando piaghe su
ogni parte del corpo. Siamo tutti
anziani e disabili. Tiriamo avanti
con la pensione minima - prosegue Italo - da soli non riusciamo a
sbarazzarci del problema. L’Ausl
deve aiutarci come promesso”.
J.B.
rea debba essere utilizzata,
sono all’inizio di un percorso di valutazione e condivisione. Idee? Il ventaglio di
possibili soluzioni è ampio.
La discussione sugli spazi
verdi ha acceso la città con
riferimento, in particolare,
al Parco Lama individuato
dalla parte opposta rispetto
a Santa Croce. Più recente il
dibattito sulla dotazione di
infrastrutture di tipo sportivo di cui la città, secondo
alcuni, sarebbe carente. Per
sgomberare il campo da
fraintendimenti, il presidente chiarisce che il terreno
della Fondazione “non può
essere una destinazione utile
per lo stadio, ma non sono
un talebano. La Fondazione
e l’Amministrazione Comunale condividono la scelta di
non cambiare la destinazione urbanistica di quell’area
che non diventerà edificabile, ma ciò non esclude la
possibilità di sfruttare un
numero minimo di metri
quadri per dotare quello
spazio di strutture che siano
strumentali all’uso che se ne
vuole fare”.
Il terreno si estende complessivamente su 350mila
metri quadrati. Insistono
lì due edifici, uno rurale e
uno civile, il cui potenziale
edificatorio potrebbe essere
preso come riferimento
ma da collocare in modo
diverso rispetto all’attuale.
Privilegiarne la vocazione
naturalistica comporterebbe
un onere ben poco rilevante per la Fondazione che
dovrebbe aprire quell’area
alla fruizione della città
realizzando semplicemente
le infrastrutture minime
di servizio. L’altra ipotesi potrebbe essere quella
di realizzarvi strutture di
base funzionali a renderlo
fruibile. “Le due idee non si
escludono a vicenda perché l’area verde può essere
messa a disposizione subito
e, nel tempo, si possono
progettare interventi che
caratterizzano alcune zone
del parco”. Per quel che
riguarda la possibilità di
indire un concorso di idee, il
presidente Schena rivendica
il ruolo decisionale della
Fondazione e dell’Amministrazione perché tale
concorso si deve basare su
indirizzi chiari e riferimenti
precisi. Insomma, non si
mettono i carri davanti a
buoi.
Sara Gelli
“E’ dal mese di giugno che aspettiamo una risposta da parte
dell’Azienda sanitaria. La situazione nelle nostre case è ormai intollerabile.
Le cimici sono ovunque”. A lanciare un grido di aiuto è
il carpigiano Italo Reggiani
Cimici al Palamaio:
tre famiglie chiedono aiuto
I lettori ci scrivono
“
Qualche anno fa
(dal 2004 al 2009)
sono stato seduto
sui banchi del Consiglio
Comunale carpigiano
perché eletto dai nostri
concittadini nella lista
dei Verdi. Mi occupai soprattutto di tematiche
sportive. Ricordo che
già allora ebbi modo di
sollevare la questione
relativa alla carenza
e all’inadeguatezza
degli impianti sportivi
nel nostro territorio.
Dallo Stadio Cabassi alla
Piscina, dal Palazzetto
dello sport alle palestre
scolastiche e non.
Proprio all’inizio del-
Non è mai troppo tardi
la legislatura proposi
di dar vita a un Polo
Sportivo, un luogo dove
fossero concentrati gli
impianti sportivi più
grandi. Si sarebbero
conseguiti vari vantaggi: dalla possibilità di
affrontare campionati
di vertice per le nostre
squadre all’abbattimento dei costi di gestione,
al favorire una virtuosa convivenza tra le
associazioni sportive.
La mia proposta venne
snobbata da sindaco
e assessori. Sono passati più di 10 anni e le
difficoltà di allora sono
diventate le emergenze di oggi. Anno dopo
anno stiamo perdendo
molte squadre che, nel
frattempo, sono state
promosse chi in Serie B
e chi in A nelle rispettive discipline sportive
e non disponendo di
strutture adeguate,
per continuare la loro
attività, sono costrette
a emigrare a Modena. Tutte le discipline
sono penalizzate: dalla
pallavolo al nuoto, dal
calcio alla pallamano. E
così è stato per la Liu Jo
Volley, poi per il Carpi
Calcio e adesso per
Terraquilia. Lo stesso
Gregorio Paltrinieri si
allena nella piscina di
Novellara. Ma puntare e
investire sugli impianti
sportivi é una questione
di cultura: non significa
soltanto vedere in casa
le gare di campionato,
bensì di avviare i giovani allo sport, vera
palestra di vita. Oggi il
dibattito si riapre grazie
al calcio perché é la
disciplina che fa più audience. Il caso del Carpi
che non ha lo stadio per
la Serie A (ma nemmeno per la B considerato
che lo scorso campionato lo ha giocato al
Cabassi solo in virtù di
una deroga speciale
della Federazione), è
clamoroso ed è stato
ripreso da tutti i giornali nazionali. Mentre
il Sassuolo compera lo
stadio di Reggio Emilia,
il Carpi deve chiedere
al Modena di poter giocare al Braglia. Come
minimo si deve dire
che l’Amministrazione
comunale carpigiana è
in gravissimo ritardo.
Gli errori commessi 10
anni fa e perpetrati nel
tempo, ma che venivano da più lontano es-
sendo sempre mancata
una programmazione
impiantistica sportiva
seria, ricadono pesantemente e negativamente
oggi su cittadini incolpevoli. Occorre dunque
un cambio di passo e
serve istituire al più presto una nuova Consulta
dello Sport composta
da persone competenti
e avvedute che incalzi
e solleciti il Comune a
intervenire e riesca, con
la tenacia e l’orgoglio
del nostro beneamato
Dorando Pietri, a recuperare il tempo colpevolmente perso.
Marcello Savino
P
rofumato. Come la
cultura legata alle nostre origini, alla terra.
Dense stille aromatiche,
frutto di una sapienza antica.
Di un amore che viene da
lontano, tramandato, con pazienza, dalle mani dei nostri
nonni. Dei nostri padri. Un
tesoro che racconta la nostra
storia. La memoria delle nostre radici. L’aceto balsamico tradizionale di Modena
nasce da mani esperte, che
fanno di pazienza e lentezza
i propri alleati. Cullate con
amorevoli carezze quotidiane, le botticelle attendono.
Custodite nei sottotetti, in
silenzio, le batterie ma-
Mauro Clò
durante la
registrazione di
Mezzogiorno
Italiano
turano e, tra un rabbocco
e l’altro, il loro prezioso
contenuto cresce in qualità.
Muta. Sino a raggiungere la
piena armonia, un assoluto
equilibrio tra dolcezza e acidità. Tra i custodi di questa
millenaria tradizione, vi è
il carpigiano Mauro Clò:
“fu mia madre a farmi dono
di una batteria che io ho
ribattezzato col suo nome,
Argentina”. Un’eredità
preziosa che Mauro desidera condividere con altri,
“affinché l’amore per l’aceto
balsamico tradizionale di
Modena si diffonda sempre
più”. Il balsamico, infatti, è
sinonimo da tempo immemorabile di cultura e storia:
“un patrimonio - aggiunge
Mauro Clò - che non può
rischiare di andare perduto e
venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34 5
eccessivamente corposo,
il balsamico tradizionale
ha un aroma penetrante e
persistente ed è di un lucente
color bruno scuro carico”. Custode di una tradizione
centenaria e garante di un
prodotto unico che nasce, da
secoli, nei sottotetti delle nostre case, Mauro Clò apre,
per il secondo anno alla
cittadinanza la sua acetaia
di Fondo Toschina, in via
Gherardo Cavetto, al civico
11, domenica 27 settembre
in occasione dell’iniziativa
Acetaie Aperte organizzata dal Consorzio Aceto
Balsamico di Modena e dal
Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Dop. Dalle 9 alle 13 e dalle
15 alle 19 sarà possibile assistere alla cottura del mosto,
(“sempre che le uve di Trebbiano siano disponibili”,
sorride Mauro) e fare una
visita dell’acetaia con tanto
di degustazione. Davvero
un’occasione imperdibile
per scoprire i segreti e la
maestria che si
prezioso e
“Passo dopo
costosissimo
passo, vedi na- celano dietro
pronto per
scere questo l’oro nero di
essere sugtesoro, e lo curi sino Modena. Un
gellato dal
a farlo diventare un tesoro mostrato
Consorzio
prodotto eccellente anche in ocTutela Aceto capace di sprigiona- casione della
Balsamico
re profumi definiti e registrazione
del programma
Tradizionale
regalare sensazione Mezzogiorno
di Modena
gustative che riem- Italiano nella
per poi essere
piono il palato”.
sua tappa carpicommergiana, trasmescializzato rigorosamente
so su Rai 1 il 20 agosto: “è
dopo 12 o 25 anni di invecstato un passaggio fugace chiamento. Un cerimoniale
ammette Mauro - ma ciò che
che si perpetua nel tempo, conta davvero è che sempre
assaggio dopo assaggio,
più persone imparino ad
affinché solo un nettare
apprezzare l’eccellenza di
perfetto possa guadagnarsi
questo prodotto figlio della
il titolo di incontrastato re
nostra storia e della nostra
della tavola: “l’equilibrio
terra d’Emilia”.
tra dolce e agro dev’essere
Jessica Bianchi
perfetto. Sciropposo ma non
Il carpigiano Mauro Clò, maestro assaggiatore della Consorteria dell’Aceto
Balsamico Tradizionale di Spilamberto, nonché esperto degustatore, apre alla
cittadinanza la sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico
11, domenica 27 settembre in occasione dell’iniziativa Acetaie Aperte
Il tesoro di casa Clò
Mauro Clò
nella sua
acetaia
ogni operazione avviene
secondo regole precise: “le
mie otto batterie sono custodite nel sottotetto del Fondo
Toschina. Il luogo ideale per
garantire all’aceto quelle
escursioni termiche indispensabili per farlo maturare
e invecchiare al meglio”,
spiega Clò. Ogni batteria
- che porta il nome di un
famigliare di Mauro, quale
ennesima dimostrazione
d’amore - è composta da 5
fino a 7-8 botti, di dimensioni decrescenti: ogni anno, tra
la fine dell’inverno e l’inizio
della primavera, dopo aver
spillato solo dalla botte
al quale confi“Il balsamico più piccola
do che sempre
tradizionale è la quantità di
più giovani si
qualcosa che oro nero che
avvicinino”. cresce e vive. Insie- verrà gelosaA Mauro,
mente imbottime a noi e dopo di
maestro
gliata per sè e
noi, con le generaassaggiatore
zioni che verranno”. i propri cari, si
della Consorprocede ai rabteria dell’Aceto Balsamico
bocchi. Si preleva così dalla
Tradizionale di Spilamberto, seconda botte la quantità di
nonché esperto degustatore, aceto che verrà messo nella
brillano gli occhi quando
prima per riportarla a livello,
racconta il lento procedidalla terza alla seconda e si
mento che dalla cottura del
continua via via a salire, fino
mosto porta all’acetificazio- alla botte più capiente che
ne: “passo dopo passo, vedi
viene a sua volta rincalzata
nascere questo tesoro, e lo
con 15/20 litri di mosto cotto
curi sino a farlo diventare un fermentato e acetificato naprodotto eccellente capaturalmente nell’annata, “nel
ce di sprigionare profumi
mio caso - svelta il maestro
definiti e regalare sensazioni - ottenuto rigorosamente
gustative che riempiono il
da uve di Trebbiano come
palato”. Il processo di marichiesto dal disciplinare”. turazione è lento e costante, Ogni rabbocco è un patto di
alleanza tra uomo e natura.
Tra passato e presente. “Il
balsamico tradizionale è
qualcosa che cresce e vive. Insieme a noi e dopo di noi,
con le generazioni che verranno. I miei due nipoti, Elia
e Bruno, ai quali ho fatto
dono di una batteria ciascuno quando sono nati, mi
aiutano e mi stanno vicino in
acetaia, spero si appassionino sempre più”. L’aceto, anno dopo anno,
riposa in botti realizzate
con diversi tipi di legni che
conferiscono al prodotto una
naturale aromatizzazione
(“dalla dolcezza del ciliegio alla nota resinosa del
ginepro”, aggiunge Clò) e
ne influenzano consistenza
e colore; nasce così un aceto
Domenica 4 ottobre, alle 15, al Circolo Loris Guerzoni di via Genova
appuntamento con una tombola solidale
Sosteniamo la comunità di don Gallo
L
a coppia carpigiana formata da Maura Casali e Lauro Veroni organizza al
Circolo Loris Guerzoni, di via Genova,
domenica 4 ottobre, a partire dalle 15, una
tombola per raccogliere fondi da destinare alla
Comunità San Benedetto al Porto di Genova, fondata dal rimpianto Don Andrea Gallo.
Un pomeriggio all’insegna della leggerezza
e della spensieratezza ma, soprattutto della
solidarietà. Con soli 10 euro si potrà giocare
a tombola, fare una merenda a base di dolci
rigorosamente fatti in casa e, chi vorrà, potrà
acquistare anche alcuni biglietti della lotteria - 2
euro l’uno - e, con un pizzico di fortuna, sperare
di vincere i premi in palio, offerti da varie ditte
del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Maura - andrà alla Comunità San Benedetto
al Porto di Genova”.
Don Gallo
6 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
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venerdì 18 settembre 2015
L
’Australia, un territorio tanto lontano quanto affascinante dove
sembra ancora possibile realizzare sogni e aspirazioni,
specialmente se si è giovani
e intraprendenti.
Una meta entrata nell’immaginario collettivo anche
di tanti universitari che
scelgono di studiare per un
certo periodo in una realtà
completamente diversa
dalla propria, come ha fatto
la 22enne carpigiana Elisa
Benevelli, prossima alla
laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche
presso l’Università degli
Studi di Trieste: è da poco
rientrata da un semestre di
studio a Melbourne grazie
a un progetto di mobilità
internazionale.
Come si svolgeva la tua
vita lì? Quali differenze
hai riscontrato nello
studio in Italia e in Australia?
“Dopo la fase di assestamento, la mia vita si svolgeva abbastanza regolarmente ma in una città che
ha dell’inverosimile: così
enorme e diversa. I miei
orari all’università erano
piuttosto dilatati nell’arco
della settimana e mi permettevano di fare sport,
vedere gli amici e visitare
i musei. Infatti, i ritmi in
Australia sono molto più
rilassati rispetto all’Italia.
Le differenze sono a dir
poco abissali. Essendo
Melbourne la seconda città
in Australia per numero
di abitanti, le dimensioni
stesse del campus erano da
capogiro.
Per le prime due settimane
dovevo portare sempre
con me mappe della città
e del campus per evitare
di perdermi e correvo da
un’aula all’altra con tempi
di percorrenza anche di
parecchi minuti. Quanto al
sistema educativo, è tutto
LA STUDENTESSA 22ENNE ELISA BENEVELLI RACCONTA DELLA SUA ESPERIENZA A MELBOURNE
DOVE HA VISSUTO PER cinque MESI GRAZIE A UNA BORSA DI STUDIO
Nella terra dei canguri
molto più digitalizzato e
anche in Italia, soprattutto
gran parte del lavoro viene
negli atenei più grandi. Tutsvolto online. Le lezioni
tavia, non avevo mai vissuerano suddivise tra lecto qualcosa di simile prima:
tures, l’equivalente delle
Gorizia è una città piccola e
nostre lezioni frontali con
quanto all’università i suoi
il professore che fornisce i
numeri non hanno niente a
contenuti, e tutorials, ossia che vedere con il distretto
i gruppi di lavoro. Questi
universitario di Melbourne.
ultimi erano l’unica vera
Proprio in conseguenza del
occasione per un confronto notevole numero di studendiretto con
ti, in Australia
“L’Australia
la classe e il
non esistono
è viaggio e
professore o i
veri e propri
avventura,
suoi assistenti, è sapersela cavare
esami orali
e l’unico mo- anche quando hai
e la maggior
mento in cui
degli
perso l’ultimo auto- parte
non ci si senesami consta
bus che ti riporterà
tisse solamendi progetti di
te un numero in città, distante
ricerca, almechilometri,
quando
o sopraffatti
no per quanto
dalla totalità. sai che dovrai adatriguarda la
Per intenderci, tarti e saper prendere mia esperienl’occasione quando ti za. Infine,
questa sorta
di spersonasi presenta. L’Austra- il sistema
lizzazione
australiano
lia mi ha insegnato
nell’ambito
che il viaggio non è la mi pare che
universitario
meta, ma il percorso indirizzi più
è un fenome- che conduce a quella concretamente
no frequente
e direttamente
destinazione”.
al futuro professionale”.
Si sente anche lì la crisi?
“Parlando con chi in Australia ci vive da sempre, la
crisi esiste ed è tangibile,
ma da straniera posso dire
che nel mio piccolo non
l’ho avvertita. Ciò che mi
ha sorpresa è stato scoprire che anche l’Australia,
all’apparenza perfettamente
funzionante ed efficiente,
ha i propri problemi. Primo
fra tutti, il grande divario
sociale esistente tra le
comunità discendenti dalle
popolazioni aborigene e
il resto della popolazione.
Non è un argomento di cui
si parla con tranquillità,
forse anche in ragione del
fatto che non è un fenomeno
che interessa direttamente
Elisa Benevelli
le grandi città ed è vissuto
diversamente a seconda
delle zone”.
L’esperienza più bella
e significativa che hai
vissuto là?
“Non c’è un’esperienza più
significativa di un’altra,
perché ogni posto che ho
visitato mi ha lasciato qualcosa. Forse, le sensazioni
più forti le ho provate in
Tasmania, almeno dal punto
di vista emotivo. E’ uno dei
pochi luoghi in cui la natura
è più importante dell’universo umano. Come tutta
l’Australia, la Tasmania è
selvaggia, ma a differenza
di altre zone, è l’uomo a
essersi adattato alla natura
e non il contrario. Standovi
per una settimana durante
anno XVI - n. 34 7
la pausa universitaria per
le vacanze di Pasqua, ho
potuto apprezzare appieno
il significato di vivere il momento, di immergersi nel
luogo. Ho dato da mangiare
ai canguri, mi sono arrampicata per sentieri a malapena
battuti, ho camminato per
chilometri e non ne avevo
mai abbastanza. Il senso di
libertà e di perfezione che
quei luoghi comunicano è
disarmante, al punto che a
fatica riesco a descriverlo.
Credo però che l’esperienza
più significativa sia stata
l’idea del viaggio in sé, la
scoperta, così come la voglia di rischiare e mettersi
in gioco. L’Australia è viaggio e avventura, è sapersela
cavare anche quando hai
perso l’ultimo autobus che
ti riporterà in città, distante
chilometri, quando sai che
dovrai adattarti e saper
prendere l’occasione quando ti si presenta. E’ l’Australia che mi ha insegnato
che il viaggio non è la meta,
ma il percorso che conduce
a quella destinazione”.
Progetti per il futuro?
“Attualmente sto scrivendo la tesi di laurea, ma ho
tanti progetti. Sono stata
ammessa in un’università
londinese e mi trasferirò lì
per frequentare un master
in Conflitto, Sicurezza e
Sviluppo. Partirò appena
laureata, a fine settembre. Non ho idea di cosa
aspettarmi esattamente,
perché un’altra cosa che
l’esperienza australiana mi
ha insegnato è di gustarsi
attimo per attimo ciò che si
vive senza pensare troppo
al domani, anche se con
questo non voglio dire che
non si debbano fare progetti
o avere ambizioni: le due
realtà devono coesistere,
anche perché, spesso, ciò
che stiamo vivendo è ben
più sorprendente di quello
che avremmo immaginato”.
Chiara Sorrentino
DAL 21 AL 26 SETTEMBRE LA MUSICA CLASSICA NON AVRÀ PIÙ SEGRETI GRAZIE ALLA SETTIMANA OPEN DELLA SCUOLA MUSIKÈ PER
SELEZIONARE GIOVANI STRUMENTISTI
Musikè: porte aperte alla musica classica
U
na settimana open per avvicinare i giovani alla
musica classica e moderna e ampliare l’organico
dell’orchestra giovanile. E’ lo scopo dell’iniziativa lanciata dalla scuola di musica Musikè in via Lago di
Carezza, 14 che dal 21 al 26 settembre darà la possibilità
a ogni neo allievo di provare i diversi strumenti acustici
ed elettrici per scoprire, per esempio, se si è più attratti dal
sassofono piuttosto che dal clarinetto, e iniziare a esibirsi
nei primi concerti.
“Base classica ma accostandovi un repertorio prettamente moderno - ha affermato Gianni D’Addese, docente
e tastierista-corista nella band di Umberto Tozzi - con
un’impronta sempre più professionalizzante per avviare i
ragazzi al mestiere del musicista”.
Infatti, a partire da quest’anno, lo staff di insegnanti si amplia, e oltre a D’Addese ci saranno anche Gianni Vancini,
musicista di Tozzi, Mingardi e tanti altri, con all’attivo
due album strumentali incisi in America, che porterà una
ventata di freschezza con il nuovo corso di Sax, e Riccardo
Maccaferri che svilupperà alcuni stage di canto indirizzati
al teatro musicale.
Quest’ultimo, dopo essere stato un allievo della scuola,
Gianni Vancini
Riccardo Maccaferri
ha intrapreso una carriera come performer nei musical di
successo Notre Dame de Paris e Romeo e Giulietta - Ama e
cambia il mondo.
Una rosa di nuovi professionisti per arricchire le possibilità
artistiche della scuola e testimoniare che passione e mestiere possono andare a braccetto anche quando si parla di
musica.
Chiara Sorrentino
8 venerdì 18 settembre 2015
“
Ormai Carpi C’è
equivale a un brand,
a un certificato di garanzia per un successo che
si è ripetuto, per la settima
volta”: così l’assessore
al Centro storico Simone
Morelli ha commentato la
buona riuscita della manifestazione che, sabato 12
settembre, ha portato decine di migliaia di persone a
vivere il centro storico di
Carpi, dal pomeriggio sino
a notte inoltrata, con centinaia di proposte che hanno
spaziato dalla musica al
buon cibo, dall’animazione
per bambini alla danza, fino
alle visite agli istituti culturali. Meno gente del solito,
come per ogni edizione settembrina dell’evento, ma
proprio per questo, ancor
più godibile.
“Registro con soddisfazione – continua Morelli – il
fatto che il centro sia stato
pieno di persone sin dal
pomeriggio, che gli orari e
i volumi siano stati rispet-
I
l 25 settembre Villa
Teresa (via della Rosa 4/a),
ospiterà Evolversi per
non estinguersi: i modelli
vincenti sul territorio per
agganciare la ripresa. La
seconda edizione del convegno - organizzato da P&B
Servizi, in collaborazione
con Apvd - avrà luogo dalle
9 alle 12,30. La P&B Servizi di
Chiara Po e Claudia Bergamaschi, forte dell’esperienza
dell’anno scorso, intende
continuare il percorso intrapreso nella scorsa edizione
che ha visto confrontarsi e
interrogarsi imprenditori,
professionisti ed esperti di
settore sulle modalità di fare
impresa in tempo di crisi. Un
vero cambiamento richiede
costanza e determinazione,
i paradigmi e le strategie
utilizzate vanno rimesse in
discussione; per questo la
P&B dopo Evolversi per
non estinguersi edizione
anno XVI - n. 34
Si conferma un successo anche la settima edizione di Carpi C’è,
che ha riempito di pubblico e iniziative il cuore della città
Che festa Carpi c’è!
Venerdì 25 settembre, a Villa Teresa di Carpi, la P&B presenterà i modelli
vincenti sul territorio per agganciare la ripresa
Evolversi per non estinguersi 2.0
Foto della scorsa
edizione
2014 ha continuato a offrire
alle imprese la possibilità
di approfondire gli spunti
emersi nel convegno. Nei
primi mesi del 2015 sono
nati gli Aper-Attivi, una
serie di incontri-aperitivo
dove professionisti della consulenza strategica d’impresa
hanno incontrato le piccole
e medie imprese del territorio per fornire strumenti
Domenica 20 settembre, a partire dalle 11,
grande inaugurazione della nuova piscina
E piscina sia!
I
l cerchio si chiude: dopo oltre vent’anni di polemiche, progetti bocciati e ritardi, finalmente Carpi
avrà da domenica 20 settembre la sua nuova Piscina Comunale. L’impianto, una delle opere pubbliche
più importanti degli ultimi decenni, verrà inaugurata alle 11 con una cerimonia che vedrà la presenza (e
non poteva essere altrimenti) di Gregorio Paltrinieri
(in foto), neo campione del mondo e primatista
europeo nei 1500 s.l. Con lui ci saranno il sindaco di
Carpi Alberto Bellelli, il presidente della Provincia
Giancarlo Muzzarelli e il presidente della Regione
Stefano Bonaccini oltre a
tutti coloro che hanno reso
possibile la realizzazione
della struttura. Nel corso
della mattinata, ad accompagnare i discorsi ufficiali,
sono previsti anche gli interventi musicali dell’Orchestra
Vecchi - Tonelli.
Dopo il taglio del nastro e la
benedizione del vescovo di
Carpi, monsignor Francesco
Cavina, il pubblico presente
potrà visitare la struttura. I
gruppi - da trenta persone saranno accompagnati dagli
istruttori della Cooopernuoto, società che gestirà l’impianto natatorio. Maestro
di cerimonia dell’evento
sarà Pierluigi Senatore di
Radio Bruno.
utili a trasformare le idee in
comportamenti allo scopo
di far crescere l’azienda e la
sua reddittività. “Le imprese - spiegano Chiara Po e
Claudia Bergamaschi - sono
le fondamenta del nostro
territorio: un patrimonio che
va salvaguardato, sostenuto
e valorizzato in ogni modo.
Le nostre iniziative, completamente gratuite e rivolte di-
rettamente agli imprenditori,
vogliono essere il contributo
di P&B all’economia locale”.
A differenza dell’edizione 2014, la mattinata si
articolerà in due parti. Una
prima parte che prenderà la
forma di una tavola rotonda
il cui focus saranno i modelli
d’impresa che sono riusciti
a realizzare il cambiamento
affrontando una realtà che
sembra non trovare soluzioni
alla crisi economica. Dati alla
mano ed esperienze dirette
scopriremo quali sono le
caratteristiche delle imprese che sanno evolversi. La
seconda parte sarà animata
da uno dei più apprezzati
esperti internazionali di
leadership, negoziazione e
comunicazione competitiva:
il professor Emanuele Ma-
ria Sacchi ci farà conoscere
le più moderne leve del marketing emozionale e della
comunicazione competitiva
nel suo intervento dal tema,
Se fosse facile… Non si
chiamerebbe Impresa! Un
concentrato di strumenti
concreti, provocazioni ed
esperienze vincenti, per fare
marketing e comunicazione
competitiva, per “mordere”
la concorrenza e aggredire
il mercato. Ad aprire la giornata sarà il sindaco di Carpi
Alberto Bellelli che anticiperà la tavola rotonda dal
tema La ripresa economica
è possibile? con Letizia
Sandri, Area Commerciale
Carpi di Unicredit Regione
Centro Nord, Luigi Zanti,
direttore Area Territoriale
Carpi di Banca Popolare
Emilia Romagna e Alberto
Pirovine, responsabile Area
Modena Nord di Banco S.
Geminiano e S. Prospero.
Novi di Modena
Noi,iragazzidel1975…
C
orreva l’anno 1975.
E il quarantennio,
si sa, è un traguardo
importante, un momento in
cui si fanno i primi bilanci,
come raccontava anche
il film l’Ultimo bacio. E
allora per ingannare un po’
il tempo, gli ex bambini del
1975, quelli che hanno frequentato la Scuola elementare Anna Frank di Novi di
Modena distrutta dal sisma,
hanno voluto ritrovarsi e
trascorrere una giornata
insieme per guardarsi in
faccia e ripetere la canonica frase “Mio Dio, non
sei cambiato per niente”. E
invece di acqua sotto i ponti
ne è passata e parecchia.
Per questo la speranza è
che la prossima volta ci si
ritrovi prima per una bella
e piacevole giornata in
compagnia.
F.B.
N
apule è na carta
sporca e nisciuno
se ne importa…
cantava Pino Daniele. Non
che a Carpi ce la passiamo
meglio. Basti guardare il
furgoncino carico di rifiuti
raccolti in poco meno di tre
ore. Sabato 12 settembre,
infatti, animati dal motto
“Scusate il disturbo, stiamo
pulendo la vostra…”, un
piccolo esercito di volenterosi di giallo vestiti, sono
partiti da Piazza Martiri
per poi battere i “quattro
cantoni” e ripulire dai rifiuti
la nostra città. Una sessantina i volontari che hanno
pedalato per alcuni quartieri
e, armati di sacchi, guanti
e pinze, hanno fatto incetta
di pattume abbandonato.
Muniti di biciclette personalizzate con bidoni o carriole,
grandi e piccini, hanno
dato vita alle operazioni di
pulizia lasciando un cartello
nei luoghi ‘visitati’, come
segno del loro passaggio, un
invito alla cittadinanza ad
avere maggiore senso civico
e rispetto della cosa pubblica. L’iniziativa Puliamo il
Mondo - organizzata in città
dai Circoli di Legambiente
Terre d’Argine, Progetto
Chernobyl di Carpi, Novi
e Soliera, Guardie Ecologiche di Legambiente
e Comitatissimo della
Balorda - ha permesso di
raccogliere oltre 200 chili di
spazzatura (perlopiù carta e
plastica) poi accuratamente
separata per essere così avviata al recupero. “Il nostro
obiettivo principale è stato
quello dimostrare che molti
oggetti abbandonati, in realtà possono essere avviati al
recupero, contribuendo così
alla salvaguardia dell’ambiente e al mantenimento del
decoro urbano.
Tenere pulita Carpi è anche
compito nostro e non solo
venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34 9
tati e che sin dalla mattina
successiva le strade fossero
pulite. Questa manifestazione rappresenta l’apice
e la felice sintesi di una
stagione estiva ricchissima
di iniziative, con il vasto
programma de La Carpi
Estate in testa. Gli ultimi mesi hanno costituito
un’occasione importante
e di grande visibilità per la
città, occasione che, grazie
all’aiuto di tutti, abbiamo
saputo cogliere e sfruttare.
Ma non finisce qui: questo
fine settimana il cuore di
Carpi torna a popolarsi con
le lezioni magistrali del
Festival della Filosofia e,
a inizio ottobre, con gli incontri della Festa del Racconto. La strada di Carpi
dunque continua, costellata
di successi che ci spronano
a proseguire, nell’ottica di
un continuo miglioramento
dell’offerta e degli spazi,
per fare della nostra città la
perla dell’attrattiva provinciale”.
Sabato 12 settembre un piccolo esercito di volenterosi di giallo vestiti, sono
partiti da Piazza Martiri per battere i “quattro cantoni” e ripulire dai rifiuti la
nostra città
Pulizie di fine estate…
delle istituzioni”, ha ribadito Mario
Poltronieri,
presidente
della sezione
carpigiana
di Legambiente. Grande successo
anche per il
Mercatino
a misura di
bambino:
affollato di
mamme e
papà desiderosi di fare
qualche affare
tra le numerose bancarelle
di abiti e giochi dismessi
e ridare loro
nuova vita.
J.B.
10 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
D
all’inizio di quest’anno
sono scattate le nuove regole per la revisione degli
auto/motoveicoli che segnano la
fine delle “finte” revisioni, ossia
quelle eseguite in maniera approssimativa e superficiale, talvolta
persino truccate. Le officine
autorizzate a effettuare le revisioni
hanno tempo fino al 1° gennaio
2016 per adeguarsi ai requisiti
introdotti dal nuovo protocollo di
comunicazione denominato Mctcnet2, ma sono già tanti i centri che
hanno provveduto ad apportare le
modifiche necessarie.
Ma quali sono i pro e i contro della
riforma?
Lo abbiamo chiesto a Massimo
Ariani, titolare della storica Carrozzeria Ariani: “le nuove regole
vanno tutte a vantaggio di una
maggiore trasparenza e sicurezza
stradale. Il nuovo sistema provvisto di telecamera che trasmette in
tempo reale alla motorizzazione
civile la foto della targa non permette di interrompere il processo
di revisione. Pertanto, se c’è
qualcosa che non va, l’auto viene
bocciata subito, senza “rattoppi”
dell’ultimo minuto. Ed è proprio
qui il passo in avanti rispetto al
passato: si impedisce ad alcuni
furbetti di far passare qualsiasi
tipologia di mezzo, limitando
così chi bara. Se il veicolo presenta qualcosa che non va e viene
bocciato, l’utente dovrà pagare
nuovamente per un nuovo esame
la stessa cifra di 65,60 euro. Il
consiglio per gli utenti è quindi
quello di non aspettare il momento
della revisione per provvedere alla
venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34 11
MASSIMO ARIANI, TITOLARE DELL’OMONIMA CARROZZERIA, E ORIANO SETTI DI CNA SPIEGANO LE PRINCIPALI NOVITÀ
IN FATTO DI REVISIONI: DAL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA ALLA MAGGIORE ACCURATEZZA DELLE OPERAZIONI
Revisioni auto: nuove regole anti
truffa, ma occhio ai costi
risoluzione di eventuali problemi
con il rischio di dover ripetere e
ripagare il test, ma di recarsi preventivamente dal proprio riparatore di fiducia affinché possa sistemarla in vista della revisione”.
“Le persone - ha aggiunto Oriano
Setti responsabile provinciale
di Cna - devono capire che la
revisione viene effettuata per la
sicurezza del loro veicolo e per la
loro incolumità. Considerato il
momento di crisi, non fa piacere
a nessuno dover ripetere il test
e per questo è meglio effettuare
prima un controllo dal proprio
meccanico: per
risparmiare soldi
e tempo. In ogni
caso, come associazioni ci stiamo
impegnando a
livello nazionale
per chiedere che
vengano abbassati i costi della
seconda revisione
nel caso si riveli
necessaria.
Per quanto
riguarda l’accuratezza del test,
“Il nuovo
sistema provvisto di telecamera che trasmette
in tempo reale alla
motorizzazione civile
la foto della targa non
permette di interrompere il processo
di revisione. Pertanto, se c’è qualcosa che
non va l’auto viene
bocciata subito, senza“rattoppi”dell’ultimo minuto”.
un altro effetto delle
novità introdotte è
l’allungamento del
tempo necessario per
effettuare la revisione:
dall’accettazione del
veicolo all’esecuzione delle prove, fino
all’emissione del
referto e della documentazione fiscale,
sono necessari tra i 25
e i 30 minuti in base
anche all’esperienza
e all’organizzazione
del centro”. Se non
emergono particolari problemi,
al termine della revisione viene
rilasciata un’etichetta con la dicitura “Regolare” da applicare sulla
carta di circolazione. Altrimenti,
se il veicolo viene considerato
fuori dai parametri di legge viene
posta l’etichetta “Ripetere”, che
consente di circolare un mese
entro il quale la vettura dev’essere
messa in regola prima di ripetere
la revisione, oppure “Sospeso
dalla circolazione” qualora le sue
condizioni siano talmente inefficienti da consentirne la circolazione solo fino a un’officina riparatrice o verso uno sfasciacarrozze.
La sanzione per chi circola senza
revisione completata nei termini
previsti è salata e, tra pochi mesi,
con l’introduzione del tagliando
elettronico, sarà ancora più semplice individuare i trasgressori:
da 159 a 639 euro con l’aggiunta
della sanzione amministrativa
accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni, oltre
al ritiro del libretto di circolazione
che verrà restituito solo dopo
aver superato la revisione. Multe
peggiori sono previste in caso di
recidiva: da 398 a 1.596 euro e
sanzione accessoria della confisca
amministrativa della vettura.
Chiara Sorrentino
12 venerdì 18 settembre 2015
festivalfilosofia
18 settembre
10.00
La lezione dei Classici
Enrico Berti
Fisica di Aristotele
Piazzale Re Astolfo
11.30
La lezione dei Classici
Marco Belpoliti
I sommersi e i salvati
di Primo Levi
Piazzale Re Astolfo
15.00
La lezione dei Classici
Rocco Ronchi
Materia e memoria
di Henri Bergson
Piazzale Re Astolfo
16.30
Lezioni magistrali
Michela Marzano
Riconciliarsi col proprio
passato
Piazza Martiri
18.00
Lezioni magistrali
Alberto Melloni
Matrimonio post-tridentino
Piazza Martiri
19.30
Teatro e perfomance
Teatro dell’Argine
La memoria di una storia
Trasformazioni del Campo di
Fossoli (1942-1970)
Reading teatrale
con musica dal vivo
A cura di Fondazione
ex Campo Fossoli
Cortile delle Stele
20.30
Lezioni magistrali
Costante De Simone
Tutela del clima
Piazzale Re Astolfo
21.00
Film e docufilm
Terra Nera
Documentario
di D. Licciardello e S. Ciani
(Ita 2013, 62’)
Intervengono gli autori
A cura di Biblioteca A. Loria
In collaborazione con
D.E-R - Documentaristi
Emilia Romagna
Auditorium Loria
22.00
Conversazioni
Chiara Gamberale
Come si diventa grandi
Racconti di generazioni
e nuove famiglie
Conduce: Paolo Di Paolo
Piazza Martiri
19 settembre
10.00
Lezioni magistrali
Marc Augé
La scrittura fra eredità
e avventura
Piazzale Re Astolfo:
11.30
Lezioni magistrali
Salvatore Natoli
Perseveranza
La virtù che regge nel tempo
Piazzale Re Astolfo
14.00-20.00
Filatelia
Annullo Filatelico
A cura di: Poste Italiane
Piazza Martiri (Cattedrale)
15.00
Lezioni magistrali
Tullio Gregory
anno XVI - n. 34
D
edicato al tema ereditare,
il festivalfilosofia 2015,
promosso dal Consorzio per il festivalfilosofia, in
programma a Modena, Carpi e
Sassuolo dal 18 al 20 settembre
in 40 luoghi diversi delle tre città,
mette a tema la diffusa percezione
che si sia interrotta una continuità
culturale, tanto nei rapporti tra le
generazioni, quanto nella trasmissione dei saperi e dei valori. La
quindicesima edizione del festival prevede lezioni magistrali,
mostre, spettacoli, letture, giochi
per bambini e cene filosofiche. Gli
appuntamenti saranno quasi 200 e
tutti gratuiti.
Piazze e cortili Zygmunt Bauman
ospiteranno
oltre 50 lezioni
magistrali in
cui maestri
del pensiero
filosofico si
confronteranno
con il pubblico sulle varie
declinazioni
contemporanee
dell’ereditare.
Il nostro tempo
è reso inquieto dal senso di una
interruzione di continuità culturale che pare spezzare la catena
tra le generazioni ed erodere ogni
forma di trasmissione. L’articolazione tra passato, presente e
futuro ha perduto evidenza, mentre l’accelerazione, trainata dalle
tecnologie, genera uno squilibrio
tra esperienza e attesa che ci rende
“prigionieri del presente”, tanto
ansiosi di previsioni e innovazioni, quanto preoccupati di conservare la tradizione. A partire dall’analisi dell’esperienza del tempo e
della memoria culturale, il lavoro
dell’edizione fornirà riflessioni
per riformulare l’opposizione tra
tradizione e innovazione, eredità
e cambiamento, autonomia individuale e retaggio. Strutturato per
gruppi di questioni, il programma
filosofico porterà pertanto in primo piano un lessico concettuale
a più voci dove si
confronteranno
prospettive filosofiche plurali e
anche divergenti.
Quest’anno tra
i protagonisti ci
sono, tra gli altri,
Enzo Bianchi,
Massimo Cacciari, Gianrico
Carofiglio,
Roberto Esposito, Umberto
Galimberti, Tullio Gregory, che
fa parte del Comitato scientifico
del Consorzio, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Federico
Rampini (lectio Rotary), Massimo Recalcati, Stefano Rodotà,
Il senso del tempo
Sempre inquadrate in “regimi di storicità”, le dimensioni del tempo
si configurano in modi plurali e complessi, dando vita a relazioni tra
passato, presente e futuro talvolta sfasate e, in questa circolare sovrapposizione, sempre creative.
Il Tempio immaginato. Alla ricerca del progetto di Baldassarre Peruzzi
per la Collegiata di Carpi esibisce un “futuro passato”, ovvero quello
immaginato da un progetto cinquecentesco mai compiutamente realizzato. In questa appassionante caccia alla cattedrale esistita nella mente
del suo progettista, la mostra si avvale anche delle tecnologie informatiche per tentare una ricostruzione del modello ligneo che sarebbe dovuto servire come plastico per la realizzazione dei lavori (Carpi, Musei
di Palazzo dei Pio, a cura di: Andrea Giordano, Manuela Rossi ed
Elena Svalduz). Una forma di eternità è quella raffigurata nelle opere
di Tobia Ravà, che in Codici trascendentali. Eternità e temporalità
delle cose stende fitte sequenze numerologiche su oggetti di uso quotidiano facendo emergere l’ermetica rete di immanenza con la quale essi
attraversano il tempo (Carpi, Darkroom, SilmarArtGallery, curatrice:
Chiara Iemmi).
festivalfilosofia - Da venerdì 18 a domenica 20 settemb
fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e ce
Cacciari, Galimberti, Recalcati, Rodotà, Augé, Nancy e Se
Prigionieri del pres
Nelle piazze e nei cortili si discuterà di tempo e memoria
patrimonio culturale e debito, senza dimenticare che er
festivalfilosofia - un nutrito programma di eventi, tu
La tradizione del nu
di abiti e forme colorate (Carpi, Palazzo dei Pio, Cortile d’Onore,
sabato 19 e domenica 20 settembre, ore 16-19), mentre, nello stesso
luogo e agli stessi orari, Colori in scena propone a bambini e ragazzi
un percorso di narrazioni e musica che li guida nella realizzazione
di grandi tavolozze, da montare a rotazione su appositi pannelli e da
fotografare per serbarne ricordo. In Piazza Garibaldi (sabato 19 e
domenica 20 settembre, ore 10,30-13 / 17-19) letture a tema aiutano
a ricostruire L’immaginario fiabesco di Madame Delaunay, mentre,
nello stesso luogo e negli stessi giorni, dalle 16 alle 19, La bottega
delle forme propone laboratori di design, architettura e moda ispirati
all’opera dell’artista.
Cultural Heritage
Canonizzare e conservare il passato, tutelandolo entro enti come i
musei, è uno dei sensi fondamentali del processo dell’ereditare, di cui
Generazioni
è opportuno segnalare la dimensione costruita, inscritta in pratiche e
Sequenza ininterrotta di viventi, le generazioni sono frutto della storia politiche di memoria dalla sempre più stringente valenza pubblica.
nel senso che ogni epoca ridefinisce non solo i rapporti tra di esse, ma
L’impegno alla custodia riguarda anche l’obbligo del ricordo, come
anche i confini tra le differenti “età della vita”.
emerge dalle iniziative della Fondazione Ex Campo
Nell’epoca
Percorsi di crescita spesso singolari, che avvengono
Fossoli, il cui compito è valorizzare il significato di questo
presente
entro forme di famiglia e di familiarità specialissi“luogo di memoria”. L’installazione Ai figli, e ai figli dei
la trasmisme, sono quelli di molti dei personaggi dei romanzi
figli, presso il Museo Monumento al Deportato, propone
sione
culturale
è
di Chiara Gamberale, che discuterà questi temi in
una riflessione sul ruolo della testimonianza attraverso
sottoposta alla
Come si diventa grandi. Racconti di generazioni e
l’ascolto di brani dedicati all’esperienza della deportazione,
nuove famiglie sollecitata dalle domande di Paolo Di duplice sfida della
mentre Metamorfosi della memoria, di Roberto Zampa, è
globalizzazione e
Paolo (Carpi, Piazza Martiri, venerdì 18 settembre,
un racconto per immagini che, nel ricostruire l’esperienza
dell’accelerazione.
ore 21).
della deportazione, mostra anche la “storia della memoria”,
Le aspettative di una generazione orfana del proprio Mostre e laboratori
ossia le trasformazioni che il ricordo ha subito nel corso
passato ma tenacemente in cerca di crescere e “parla colgono in due
del tempo e nei diversi contesti in cui si è espresso (Palazzo
torire” buone idee saranno cantate e raccontate da
dei Pio, Cortile delle Stele). Una storia di cambiamenti è
ambiti fondamenNiccolò Fabi in Padri di buone idee. Canzoni e patali, quello dell’edu- anche quella de La memoria di una storia. Trasformazioni
role, una serata di musica e racconti con il cantautore cazione scolastica e del Campo di Fossoli, 1942-1970, un reading del Teatro
romano (Carpi, Piazza Martiri, venerdì 18 settembre, quello più ampio del dell’Argine che ne documenta la lunga traiettoria, da campo
ore 22).
“processo di civiliz- per usi militari a campo di transito utilizzato dalle SS come
anticamera dei Lager nazisti, fino alla sua trasformazione in
zazione”.
Trasmettere-apprendere
luogo di accoglienza nel dopoguerra (Carpi, Palazzo dei Pio,
Nell’epoca presente la trasmissione culturale è sottoposta alla duplice Cortile delle Stele, venerdì 18 settembre, ore 19,30).
sfida della globalizzazione e dell’accelerazione. Mostre e laboratori la
colgono in due ambiti fondamentali, quello dell’educazione scolastica Debito
e quello più ampio del “processo di civilizzazione”.
L’eredità è spesso debito, non solo economico, ma di vita, e per queUn insieme di attività a cura di Castello dei Ragazzi e Centro Zaffiria sto tanto più inestinguibile. Nella reinvenzione del passato, sopratpropone installazioni, laboratori e letture che reinventano l’atelier e
tutto nelle riprese artistiche e nelle rielaborazioni dei generi, vibra
le opere della protagonista dell’avanguardia Sonia Delaunay (1885una tensione tra quel che si è ricevuto e quel che si aggiunge, là dove
1979): ne emerge il lato attivo, negoziabile, della trasmissione. La bot- l’omaggio ai precursori slitta nel loro creativo superamento.
tega reinventata propone la realizzazione di un’installazione collettiva I Goldsmack nel loro concerto A psychedelic pop trip to the future
venerdì 18 settembre 2015
bre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti
ene filosofiche. Tra i protagonisti Bodei, Bauman,
ennett
sente
ia, rapporti tra generazioni e crisi della trasmissione,
reditare significa lascito per l’avvenire.
utti gratuiti, affiancherà le lezioni magistrali
uovo
Niccolò Fabi
Chiara Gamberale
Chiara Saraceno, Carlo Sini,
Gustavo Zagrebelsky e Remo
Bodei, presidente del Comitato
scientifico del
Consorzio. Nutrita la componente di filosofi
stranieri: tra loro
i francesi JeanLuc Nancy,
Enzo Bianchi
François
Hartog, François Jullien e Marc
Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; i
tedeschi Aleida Assmann, Jan
Assmann e Christoph Wulf, i
britannici Zygmunt Bauman e
Richard Sennett, l’americano
Robert Darnton, l’indiana Vandana Shiva. Il programma propone anche la sezione la lezione dei
classici: esperti commenteranno
i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali
rilevanti per il tema dell’ereditare,
dalla lezione di disobbedienza di
Socrate alla dottrina del tempo di
Aristotele e a quella della memoria di Agostino. Per misurare
la rilevanza del tema nell’epoca
contemporanea cruciale è lo snodo di Sull’utilità e il danno della
storia per la vita di Nietzsche,
così come Materia e memoria di
Bergson con la
sua concezione
della durata. Se
Essere e tempo di Martin
Heidegger pone
la temporalità al
cuore del discorso filosofico
novecentesco,
I sommersi e i
salvati di Primo Levi passa
contropelo gli
stereotipi della testimonianza. Se
le lezioni magistrali sono il cuore
della manifestazione, un vasto
programma creativo coinvolge
performance e conversazioni che
avranno per protagonisti Massimo Bottura e Marino Niola,
Lella Costa, Chiara Gamberale
e Paolo Di Paolo, Valerio Massimo Manfredi, Neri Marcorè,
Moni Ovadia, Arrigo Sacchi.
Nutrito anche il programma
musicale (tra cui spiccano il
concerto di Danilo Rea e la serata
di canzoni e parole con Niccolò
Fabi). E, accanto a pranzi e cene
filosofici ideati dall’Accademico
dei Lincei Tullio Gregory per gli
oltre ottanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di
sabato 19 settembre è previsto il
Tiratardi, con iniziative e aperture
di gallerie e musei fino alle ore
piccole.
presenteranno una musica che è profondamente debitrice della Summer of Love, reintepretando il futuro sognato in quel passato ormai
lontano (Carpi, Circolo culturale Mattatoio, sabato 19 settembre, ore
00,30. A cura di: Mattatoio Culture Club).
In Time Machine. Dal rock al blues, Paul Venturi opererà un procedimento diverso: creerà una macchina del tempo musicale per viaggiare
a ritroso, trasformando successi pop-rock contemporanei in preziose
composizioni roots-blues, mescolandole a classici del blues (Carpi,
Piazzale Re Astolfo, Cortile di Levante, sabato 19 settembre, ore 23,30,
A cura di Cookies e Mattatoio).Citazioni, rimandi e reinterpretazioni sono al cuore anche di La reinvenzione del violoncello. Partiture
tra musica e immagini, con cui Mattia Cipolli, Giovanni Franzoi e
Giulio Zanet, tra pittura, esecuzione musicale e videomaking, omaggiano e rileggono le opere per violoncello solo di Domenico Gabrielli,
Johann Sebastian Bach e Benjamin Britten, appropriandosi di una
tradizione e della sua invenzione (Carpi, Galleria Spazio Meme, curatrice: Francesca Pergreffi).
Ereditare il pianeta
Nell’anno di Expo non poteva mancare una pista dedicata al nutrimento del pianeta, declinato prevalentemente nelle sue valenze culturali,
per mostrare come il sistema sociale ruotante attorno al cibo e all’alimentare vada compreso nei termini di un complesso scambio simbolico
con il passato e le tradizioni, non solo culinarie.
Che la tavola sia spazio in cui si leggono i codici alimentari, i riti
domestici e collettivi, i valori cerimoniali condivisi, emerge da Tutti
invitati. Tavole e tavolate festive, un’installazione di immagini storiche
di cibi, pranzi, tavolate che fanno parte della nostra tradizione novecentesca e che i visitatori possono ammirare sedendosi a tavola come
invitati speciali (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, Museo della Città, A
cura di: Natascia Arletti e Manuela Rossi).
Due documentari, entrambi presso l’Auditorium Loria a Carpi e in
collaborazione con D.E-R – Documentaristi Emilia-Romagna,
indagano l’emergenza ambientale, le conseguenze devastanti dello
sfruttamento industriale sulla salute e anche i lati oscuri di talune politiche ambientalistiche: Green Lies di Andrea Paco Mariani e Angela
Gentilini mostra le anomalie nella gestione delle energie rinnovabili
(venerdì 18 settembre, ore 21,00), mentre Terra nera, di Danilo Licciardello e Simone Ciani, dà voce ai nativi di Canada e Congo per mostrare come l’estrazione di sabbie bituminose per produrre idrocarburi
metta a repentaglio non solo la sopravvivenza di quelle popolazioni,
ma anche la salvezza dell’umanità e del pianeta (sabato 19 settembre,
ore 21).
Sempre nella prospettiva della conservazione, ma in questo caso nel
senso della lotta allo spreco e del valore del riuso (di memorie da non
scartare pena l’impoverimento del presente), va interpretata la mostra
La lezione della soffitta. Tra riuso e scarto, che allestisce uno “spaziosoffitta” per evidenziare come gli oggetti possiedano una ricchezza di
significati che trascende la loro dimensione fisica e utilitaristica (Carpi,
Palazzo dei Pio, Torre dell’Uccelliera. A cura di Recuperandia).
anno XVI - n. 34 13
festivalfilosofia
Traduzione
Ereditare e tradurre
Piazzale Re Astolfo
16.30
Lezioni magistrali
Zygmunt Bauman
Educazione globale
Piazzale Re Astolfo:
Piazza Martiri
18.00
Lezioni magistrali
Remo Bodei
Le età della vita
Piazza Martiri
20.30
Lezioni magistrali
Paolo Jedlowski
Memoria mediata
Media e rappresentazioni del
passato comune
Piazzale Re Astolfo
21.00
Film e docufilm
Green lies
Documentario di
A. P. Mariani e A. Gentilini
Intervengono gli autori
A cura di Biblioteca A. Loria
In collaborazione con
D.E-R - Documentaristi
Emilia Romagna
Auditorium Loria
22.00
Musica
Niccolò Fabi
Padri di buone idee
Canzoni e parole
Piazza Martiri
23.30
Musica
Paul Venturi Trio
Time machine
Dal rock al blues
Concerto
A cura di Cookies e Mattatoio
Piazzale Re Astolfo
Cortile di Levante
00.30
Musica
Goldsmack
A psychedelic-pop trip
to the future
Circolo Culturale Mattatoio
20 settembre
10.00
Lezioni magistrali
Nicla Vassallo
Verità e testimonianza
Piazzale Re Astolfo
11.30
Lezioni magistrali
Silvia Vegetti Finzi
Nuovi nonni
Piazza Martiri
15.00
Lezioni magistrali
Simona Forti
Disobbedienza etica
Ereditare Socrate
Piazzale Re Astolfo
16.30
Lezioni magistrali
François Jullien
Il nutrimento vitale nel pensiero
cinese. Abbiamo un corpo?
Piazza Martiri
18.00
Lezioni magistrali
Enzo Bianchi
Sequela
Piazza Martiri
21.00
Lezioni magistrali
Philippe Daverio
Enea e il suo mito
Piazza Martiri
14 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
Dal 18 al 20 settembre, la sede dell’azienda di Daniela Dallavalle accoglie una mostra dedicata a Tamara de Lempicka
Vittorio Sgarbi alla Baracca sul Mare
Q
uale eredità ci hanno
lasciato i grandi
artisti del passato? Cosa ci racconta oggi,
l’arte dei maestri di ieri?
Sarà questo l’intrigante e
affascinante tema al centro
della lezione del critico e
storico dell’arte Vittorio
Sgarbi, ospite a Carpi di
Daniela Dallavalle nella
sua Baracca sul mare, in via
Fleming 9/11. Interpretando
appieno il tema del festivalfilosofia di quest’anno, la
poliedrica artista carpigiana,
dal 18 al 20 settembre, ha
voluto portare tra le pareti
della sua azienda-atelier,
E
gli ultimi saranno i
primi. Pare che questo
dettato evangelico
abbia guidato la scelta
della Giuria della 72° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia, presieduta dal regista
messicano Alfonso Cuaron,
nell’assegnare il Leone d’oro
al film venezuelano Desde
allà (Da lontano), opera prima di Lorenzo Vigas, scritta
dall’affermato sceneggiatore
messicano Guillermo Arriaga, interpretata dallo straordinario Alfredo Castro,
attore cileno tra i più capaci
e conosciuti a livello globale
e dal giovane Luis Silva
che si impone per l’intensità
dell’espressione sempre in
bilico tra paura e desiderio,
celati dietro una facciata
aggressiva e arrogante. Il
film ha ottenuto pochissimi
apprezzamenti da critica e
pubblico: a me invece è piaciuto molto perché racconta
un’autentica sofferenza intima, narrata con poche parole
e affidata alla potenza di immagini essenziali. La storia
è condotta da Armando, un
anziano odontotecnico benestante, che adesca giovani
per le strade della periferia
di Caracas. Bulletti violenti
e omofobi, ma così affamati
di denaro da accettare quegli
inviti mercenari. L’incontro,
pur nel chiuso di un appartamento, avviene a distanza:
Armando non vuole avere alcun contatto con l’altro. Tra
i due protagonisti è subito
violenza che Elder (questo il
nome del giovane) sprigiona
sull’anziano, per poi derubarlo e fuggire. Armando nel
suo girovagare per la città
spia anche un signore più
vecchio di lui inquadrato,
sempre con campi lunghi,
in compagnia di bambini, a
suggerire un legame pedofilo che faticosamente viene
accennato in seguito. La
storia tra Armando ed Elder
procede al punto che tra i due
si stabilirà un rapporto padrefiglio che l’anziano vorrebbe
casto, mentre il ragazzo, ora
ingelosito, desidera fisico.
Vittorio
Sgarbi
una mostra dedicata a
Tamara de Lempicka. In una scenografia
d’eccezione, saranno
esposte una trentina
di copie d’autore dei
quadri più famosi
della pittrice polacca, realizzati dagli
allievi del Centro di
formazione artistica
L’Atelier e selezionati da Daniela. Le opere
dipinte a olio nel formato originale rispettano perfettamente la
tecnica a sfumo con
effetti di trasparenza
tipica dello stile della
celebre pittrice. Un modo
per avvicinare l’arte alle
persone in un contesto inusuale e del tutto informale.
Uno spazio che racconta - in
ogni angolo - la sensibilità
e la ricchezza di Daniela
Dallavalle. Dove l’arte abita
e respira quotidianamente.
L’esposizione, dal titolo
Tamara de Lempicka, che
gode del patrocinio della
Città di Carpi, verrà inaugurata - venerdì 18 settembre,
alle 18 - con la conferenza
di Sgarbi e moderata dal
giornalista Roberto Armenia dal tema Eredità d’autore. L’ingresso è aperto al
pubblico ma è necessaria
la prenotazione al numero
059.6323544.
J.B.
La giuria della 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, presieduta dal regista
messicano Alfonso Cuaron, ha assegnato il Leone d’oro all’opera prima di Lorenzo Vigas - parte 1
Il Leone venuto Da lontano
Alfonso Cuaron
Lo sguardo del regista si
concentra sui personaggi,
approfondendone gli aspetti
psicologici con un’intensità
che tocca la sfera più intima,
quasi inconscia. Caracas
sullo sfondo è una cornice
perfetta al dramma che si
snoda nelle strade e sui volti
di un’umanità diseredata e
sofferente. Un Leone meritato e coraggioso che premia
un paese mai rappresentato
alla Mostra e un continente
che ultimamente esprime un
cinema vitale e innovativo.
Sempre in America latina,
ma in Argentina, è ambientato il vincitore del Leone
d’Argento alla miglior regia.
Pablo Trapero con El Clan
conferma il suo talento
raccontandoci una famiglia
attiva nei sequestri di persona seguiti dall’eliminazione
dei “desaparecidos” a solo
scopo di lucro, approfittando
della dittatura ma prolungando questa pratica anche dopo
la caduta del regime militare. Basato su avvenimenti
realmente accaduti il film si
dimostra molto preciso nel
disegnare i legami famigliari
di questo clan delittuoso, e
nel descrivere il momento:
la transizione, tra un regime
e l’altro, con gli inevitabili
camaleontismi di personaggi
compromessi col regime alla
ricerca di una nuova credibilità. Drammatico come solo
le situazioni estreme possono
essere, la crudeltà si spinge
fino alla fine del racconto che
si riallaccia alla cronaca di
quei primi Anni ’80, segnati
dagli embrionali tentativi
di ritorno alla democrazia.
Il Gran Premio della Giuria
è andato a un film di animaValeria Golino
zione di Charlie Kaufman e
Duke Johnson: Anomalisa.
Strana storia su uno scrittore
di best seller che ha spopolato nel mercato editoriale
con un manuale rivolto ai
venditori per incrementare i
propri risultati del cento per
cento. Assistiamo al viaggio
di quest’uomo a Cincinnati
per presentare il suo libro.
Ancora sull’aereo saluta
moglie e figli che gli parlano
con voce maschile. In seguito tutti parleranno con voce
maschile, a simboleggiare la
totale omologazione ai canoni dominanti. Tutti tranne lei:
Lisa che accetta l’invito di
una notte. Lei che con voce
femminile svela se stessa, la
sua timidezza, la sua paura
di non essere né bella né
all’altezza. Lei che proprio
per la sua diversità, conserva
una voce non omologata e
verrà chiamata AnomaLisa.
Apologo molto interessante
sulla contemporaneità di un
regista, Kaufman, che già abbiamo apprezzato in Essere
John Malkovich e Se mi lasci
ti cancello (solo per citare
due titoli). In questo film
utilizza al posto di attori dei
pupazzi molto realistici sin
nella scena di sesso, fotografandoli fotogramma per fotogramma, impiegando circa
due anni. Scelta azzardata
ma funzionale a evidenziare
la disperazione, la solitudine
e i tenui e fragili rapporti tra i
personaggi, dai volti composti e componibili, come solo
delle figure simboliche possono avere. La Coppa Volpi
al miglior attore premia l’immenso Fabrice Luchini che
in L’Hermine (l’ermellino)
disegna un curioso magistra-
to alle prese con un processo
di cui non gli importa nulla,
ma interessatissimo a una
giurata popolare, ritrovata
casualmente sei anni dopo
aver avuto una storia con
lei, forse l’unica importante
della sua vita. Vicenda se si
vuole banale che il regista
francese Christian Vincent
cuce addosso al suo attore
meglio di qualsiasi stilista,
donandogli una sottile intrinseca comicità in perfetto
contrasto con la definizione
di giudice a due cifre, affibbiatagli da tutti i colleghi
perché le pene che infligge
non sono mai inferiori ai
dieci anni. Migliore attrice la
grande Valeria Golino che
merita la sua seconda Coppa
Volpi, dopo quella del 1986
con Storia d’amore di Citto
Maselli, nel film Per amor
vostro di Giuseppe Gaudino. Storia di una donna che
si è lasciata andare per amore
dei tre figli e del marito.
Personaggio difficile proprio
perché nella normalità di
tante donne che ancora si
annullano, fingono di non
vedere la realtà che le circonda, assecondano illusioni e
speranze che puntualmente
le deludono. La durezza della vita affrontata però a viso
aperto, coraggiosamente,
lottando. Un duello infinito
tra sé e il mondo. Gaudino
inscena il suo personaggio
con un linguaggio improntato alla ricerca visiva e stilistica, fedele alla sua poetica ma
rischiando però di rendere
il film, a volte, eccessivamente complesso nella sua
veste formale. Sogno e realtà
spesso si confondono tra
animazioni ed effetti visivi.
Anche la fotografia alterna
il colore al bianco e nero a
sottolineare la duplicità delle
emozioni.
Continua la prossima settimana.
di Ivan Andreoli
“
Occorre riaprire la
Cattedrale il prima
possibile”: queste le
prime parole del vescovo
monsignor Francesco
Cavina nell’aprire la conferenza stampa organizzata
per illustrare il concerto
di sabato 26 settembre, un
evento eccezionale promosso dalla Diocesi di Carpi e
reso possibile dal sostegno
della Banca Popolare
dell’Emilia, in collaborazione con l’Istituto centrale delle banche popolari,
Cedac software e Unione
Fiduciaria.
“Un evento – ha spiegato il
vescovo - per dare impulso
e vigore alla ricostruzione
del Duomo dopo il terremoto di tre anni e mezzo fa.
Un’apertura straordinaria
del Duomo ferito e ancora
transennato, per richiamare
l’attenzione su un monumento che deve tornare a
essere quanto prima fruibile
non solo dai fedeli ma da
tutta la comunità. La Cattedrale è infatti patrimonio
identitario e il suo legame
con i carpigiani è fortissimo: una comunità – ha
aggiunto - ha due polmoni,
l’ospedale e la Cattedrale
e se questa manca, manca
l’anima della comunità
stessa”.
Erano presenti, oltre al
vescovo, il vice sindaco
Simone Morelli, il direttore territoriale della Bper
Tarcisio Fornaciari, il
venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34 15
L’Angolo di Cesare Pradella
Grande concerto in Duomo sabato 26 settembre
parroco del Duomo don
Rino Bottecchi e Giacomo Loprieno, direttore
dell’Ensemble symphony
orchestra che eseguirà
per l’occasione la Messa
in Gloria di Pietro Mascagni e la Preghiera dalla
Cavalleria Rusticana dello
stesso Mascagni, col Coro
L’Hotel Touring dopo i lavori di adeguamento
antisismico riapre completamente rinnovato
“Tra gli alberghi più sicuri dal
punto di vista antisismico”
dell’Opera di Parma, il
tenore Rubens Pellizzari, il
baritono Sergio Bologna e
il soprano Mimma Briganti. In tutto cento artisti che
D
suoneranno e canteranno
col… casco giallo in testa, dovendo posizionarsi
proprio sull’altare centrale
del Duomo. Gli spettatori
invece saranno sistemati su
700 sedie posizionate nella
navata centrale e in quelle
laterali.
Il vescovo Cavina ha anche
annunciato che il giorno
dopo, domenica 27, verrà celebrata la messa di
mezzogiorno nella stessa
Cattedrale “perchè il tutto
non finisca in una semplice
emozione ma per ricordare
opo un anno di lavori, effettuati senza mai sospendere l’attività, l’Hotel Touring di proprietà della
Famiglia Molinari Tarabini, ha terminato il consolidamento e la messa in sicurezza della struttura seguenti al
sisma del 2012. Con la progettazione affidata all’ingegner
Leonardo Gualandi, la supervisione del responsabile
tecnico di Edra, Andrea Visani e di Giampiero Guerra, il
capo cantiere, sono stati eseguiti, con largo anticipo rispetto
alle scadenze fissate dalla legge, i lavori di adeguamento
alle nuove norme antisismiche. Le opere hanno riguardato
le fondazioni, che sono state prolungate fino a 18 metri
nel sottosuolo e la realizzazione di nuovi contrafforti in
cemento armato che, oltre a svolgere una funzione architettonica, rappresentano gli elementi portanti dell’edificio.
A completamento delle opere strutturali è stato realizzato
un isolamento a cappotto termico che ha reso necessaria la
provvisoria rimozione della caratteristica facciata, la sostituzione degli infissi esistenti con una tipologia innovativa che
migliora notevolmente il confort acustico e termico e l’introduzione di sorgenti luminose di ultima generazione con
tecnologia a led. “L’adeguamento - ha spiegato l’amministratore unico Gianguido Tarabini - ha richiesto un lavoro
imponente che è riuscito a raggiungere l’obiettivo primario
che ci eravamo preposti: rendere l’Hotel Touring uno degli
alberghi più sicuri della zona dal punto di vista antisismico”.
che è stata costruita seicento
anni fa per avere un’anima
ovvero la liturgia che in essa
si celebra”.
Dal canto suo il direttore
Fornaciari ha aggiunto che
“la Banca è ogogliosa di
partecipare a questo evento straordinario perchè la
chiesa non è solo luogo di
culto ma di aggregazione
e incontro”. Infine il vice
sindaco Morelli ha definito
“importanti le sollecitazioni
del vescovo per giungere a
risposte più rapide e veloci
sulla ricostruzione del tempio” e ha ricordato la mostra
sull’architetto Peruzzi ideatore del progetto della Cattedrale di Carpi che ricorda
nella facciata la Basilica di
San Pietro a Roma.
L’ingegner Marco Soglia,
responsabile per la Diocesi
della ricostruzione post
sisma, ha ricordato che i
lavori sul Duomo dureranno
un altro anno e mezzo dalla
ripresa dei lavori (data ancora incerta) e che alla fine
il costo complessivo dell’opera di ricostruzione sarà
di due milioni e 500mila
euro. Il concerto è gratuito
e i biglietti di ingresso si
possono ritirare presso la
sede centrale della Bper di
Piazza Martiri.
16 venerdì 18 settembre 2015
N
ascosto. Protetto
dall’ombra, il muschio cresce. Ovunque. Con forza e tenacia porta la vita anche nei luoghi
più inospitali. Straordinario
simbolo di evoluzione,
nella tradizione orientale, il
muschio segna il confine, il
passaggio da una conoscenza meramente intellettuale
a una sapienza in grado di
coinvolgere i sensi, il cuore
e l’anima. Una conoscenza
più viscerale, che fa della
percezione e dell’ascolto del
proprio corpo, i suoi punti
di forza. “E cos’è l’arte se
non uno strumento, potentissimo, di espressione del
sé? Quello più emotivo,
passionale. Vero”, spiega la
pittrice e cantante carpigiana Valentina Maddalena
Lugli, fondatrice, insieme
a Manuela Passamonte e
Marco Sabadini, dell’Associazione artistica e culturale Muschio. “L’associazione - le fa eco Manuela
- è nata con l’obiettivo di
creare eventi che abbiano
un’impronta scientifica
integrata all’aspetto più
intuitivo e percettivo che
l’arte figurativa, la musica e
il teatro le consegnano. Allo
stesso tempo siamo animati
dal desiderio di valorizzare
l’arte e il talento che popolano il nostro territorio.
Quel ricchissimo sottobosco
che si nasconde in città e,
spesso, sfugge allo sguardo
della maggioranza delle
persone”. Arte e scienza a
braccetto per andare oltre,
superare i limiti e tracciare
nuovi percorsi di conoscenza condivisa: “ci siamo
costituiti a luglio senza far
troppo rumore. L’intento era
quello di aprire una finestra
su un tema delicato, che
anno XVI - n. 34
Valentina Maddalena Lugli, Manuela Passamonte e Marco Sabadini hanno creato
a Carpi l’Associazione artistica e culturale Muschio
Il potere dell’arte
Manuela Passamonte e
Valentina Maddalena Lugli
fa parte della vita di molte
donne, quello dell’endometriosi. Una malattia con
la quale convivo da anni.
Chiacchierando con Valentina, da tempo impegnata in
progetti artistici legati alla
femminilità, l’idea è nata
con grande spontaneità”. La
sfida? Affrontare la malattia secondo tre prospettive
differenti, indagandone l’aspetto medico - chirurgico,
quello psicologico e, infine,
quello legato all’alimentazione. “Incontri informali
che si muovono su territori
spesso inesplorati, mettendo
a confronto anime completamente diverse del nostro
territorio: medici, attori,
fotografi… La nostra intenzione è quella di affrontare
anche altre tematiche, cercando sempre di utilizzare la
medesima chiave di lettura,
coniugando scienza e arte.
Solo attraverso una visione olistica della vita, così
come della malattia, si può
Il 18 settembre, a partire dalle 20.30, presso la Sala Congressi
Tutto sull’endometriosi
I
l 18 settembre, a partire
dalle 20.30, presso la
Sala Congressi, si terrà
la seconda serata del ciclo
di incontri sul tema: Endometriosi e femminilità.
Per abbattere i pregiudizi e
promuovere la conoscenza di
questa patologia tutti sono
invitati all’incontro: un appuntamento multidisciplinare
nel quale il tema dell’endometriosi, patologia che colpisce il 10% delle donne in età
riproduttiva, verrà affrontato
a tutto tondo. L’endometriosi
è spesso causa di infertilità e
porta conseguenze invalidanti, sia sul fronte della salute
che su quello lavorativo.
Per festeggiare il suo primo anno di vita, il 29 agosto, questo percorso
a tappe di tango illegale e itinerante ha animato Carpi, passando poi per
Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma
Tangopolitan compie un anno
“
Ballare il tango ti riempie di emozioni. La passione è lì, tutta intorno.
Palpabile. Tra i due partner
si crea un’alchimia, una simbiosi, straordinaria. Il tango
è un abbraccio. Avvicinarsi a
questa danza significa, prima
di tutto, imparare ad affidarsi
all’altro. Al suo abbraccio”.
A parlare è la tanguera carpigiana Anna Ruta, che da
un anno si è posta l’obiettivo
di trasformare, insieme a un
gruppo di amici, ogni strada
in una milonga col suo Tangopolitan. “Tangopolitan
è nato per gioco, durante
una cena. L’idea è stata
quella di portare il tango
nelle vie e nelle piazze, per
avvicinare la gente a questa
danza. E ce l’abbiamo fatta”.
Per festeggiare il suo primo
anno di vita, il 29 agosto,
questo percorso a tappe di
giungere alla reale comprensione di ciò che accade
in noi e intorno a noi. Un
approccio nuovo poi, che
faccia della musica, della
poesia e dell’arte in generale
un elemento fondante, ha il
potere di abbattere barriere
e pregiudizi. E’ capace di
avvicinare le persone. Di
incuriosirle e appassionarle”, sottolineano Valentina
e Manuela. Divulgare e fare
cultura in modo nuovo. Cercando di mettere in circolo
le idee. Anche quelle dei più
giovani. Eccolo l’obiettivo
dichiarato dei fondatori di
Muschio. E con la chiusura
del ciclo di incontri dedicati
all’endometriosi (il prossimo è in programma il 18
settembre, a partire dalle
20.30, presso la Sala Congressi mentre l’ultimo sarà
entro fine anno) i ragazzi di
Muschio sono già al lavoro
per costruire, insieme, altre
opportunità di crescita e aggregazione. “In prossimità
del 25 novembre, Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne, organiz-
illustrerà la maEppure se ne
Opera di Erika
lattia dal punto
parla poco e le
Marchi
di vista medico
donne che ne
- chirurgico. Le
soffrono sono,
artiste carpigiaspesso, vittime
ne Valentina
di pregiudizi e
Maddalena
discriminazioni.
Lugli (pittrice e
La dottoressa
cantante), AnSimona Mornalisa Lugari
tilla, psicologa
(chitarrista) e
e psicoterapeuGaia Davolio
ta, illustrerà i
(attrice), aiuterisvolti psicoloranno i presenti a esplorare il
gici, sociali e di coppia della
mondo femminile attraverso
patologia, mentre il dottor
le varie sfumature dell’arte:
Marc’Antonio Vezzani,
dalla musica al teatro, alla
specialista in Ostetricia e
pittura. Al termine della seGinecologia – Responsabile
rata è previsto un buffet bio
del progetto Endometriosi
(vegetariano e crudista) preUsl Modena – Area Nord,
parato dalla cuoca Stefania
Taulli in collaborazione con
Cristina Francia. Le opere
della pittrice Erika Marchi
saranno invece esposte presso Palazzo Meloni in Corso
Alberto Pio, 77B dal 18 al 20
settembre. Al primo piano
dello storico palazzo invece,
fino al 5 ottobre, esporranno
l’affermato fotografo Nicola
Mastroianni e i due giovani
esordienti Gisella Piccagliani e Davide Ciriello.
L’evento, patrocinato dal
Comune di Carpi, è reso
possibile grazie al sostegno di
Immagine abbigliamento,
Isabella Calzature, Virtual
Fitness, Farmacie La Speranza e Dell’Assunta, Ape
Onlus, Oxidiana Service,
La Fonte e Art press print.
Dopo il libro, il premio e il festival, è in arrivo il progetto che racconterà in
immagini la storia di quella ‘sala prove a cielo aperto’ che è stata Carpi
60 anni di Beat e Rock a Carpi diventano un film
U
tango illegale e itinerante
ha animato Carpi, passando
poi per Modena, Bologna,
Reggio Emilia e Parma:
“dopo lo stupore iniziale,
la gente ci segue sempre, si
entusiasma, abbandonandosi al ritmo”. Impossibile
infatti resistere all’intensità dello sguardo di due
tangueros, alla forza dei loro
movimenti. Alla potenza di
ogni gesto.
zeremo Voci di donna. Sei
donne, di età, formazione e
professionalità differenti,
si metteranno a confronto e
racconteranno cosa significa per loro la femminilità.
Una fotografa, una pianista,
un’assessora, una consigliera comunale, una psicologa
e un’attrice, guidate dalla
regia del filosofo Luca
Zanoli, interagiranno col
pubblico. L’evento non
avrà alcun canovaccio, non
sappiamo cosa accadrà. Siamo curiosi di capire quale
direzione prenderà questa
specie di laboratorio sociale. Il pubblico allaccerà un
rapporto con queste donne?
Saranno in grado di comunicare tra loro? Il moderatore
sarà capace di riannodare
i fili? Come sarà gestita
ed elaborata la lettura del
monologo che sta nascendo
appositamente in Rete sul
tema della prevaricazione?
Staremo a vedere”. Una
cosa è certa, con Muschio,
l’ottica si ribalta. E qualcosa di nuovo è già pronto a
nascere.
Jessica Bianchi
n
volume di
500 pagine,
un festival
musicale e
un premio
per band
emergenti:
dopo questa
serie di iniziative, Maurizio
Dente e il gruppo che si è
creato intorno a lui, hanno
deciso che, dopo il successo
in libreria, On Fire diverrà
un docufilm la cui uscita è
prevista per il mese di dicembre con la regia di Francesco
Lodi Lancellotti, la direzione
artistica e generale di Dente,
l’introduzione di Pierluigi
Senatore in qualità di giornalista e critico musicale, la
voce narrante di Francesco
Grillenzoni, la colonna sonora dei Maestri Stefano Muscaritolo e Giuliano Basile,
la supervisione del giornalista
Nelson Bova e la fotografia
a cura di Andrea Avanzi.
Un gruppo di giovani talenti,
‘90 minuti (oltre ai contenuti
speciali) di pellicola, interviste
e racconti dei più importanti
musicisti di Carpi, Modena e
Correggio - tra i quali Cisco
dei Modena City Ramblers,
Wilko dei Rats, Chris Dennis
(ex Nomadi), Francesco
Grillenzoni dei Tupamaros,
Fabrizio ‘Taver’ Tavernelli
di Correggio, i Flexus – e tanto materiale inedito. Inoltre,
nel film avranno un posto
speciale anche le modalità di
concepire e fare musica delle
nuove generazioni, attraverso il racconto delle band
carpigiane emergenti. Per
finanziarsi, il team creativo
ha deciso di adottare un
metodo innovativo, ovvero
il crowdfounding. Nomadi,
Luciano Ligabue, Modena
City Ramblers, Paolo Belli:
sono soltanto alcune delle
punte di diamante della storia
musicale di Carpi e dintorni,
uno spicchio d’Emilia che,
nebbiosa e apparentemente
placida, ha saputo invece
creare il terreno fertile per lo
sviluppo di un vero e proprio
‘humus musicale’, la fucina
dalla quale sono emersi non
soltanto i nomi più noti,
divenuti veri e propri punti di
riferimento della musica d’autore italiana, ma tantissimi
altri esponenti di un mondo
vivo, stimolante e in continuo
mutamento, un ambiente
capace di favorire uno sviluppo musicale diffuso. Una
città, Carpi, nella quale sono
nati uno dei primi esempi di
centro sociale autogestito,
il Tuwat, uno dei primi locali
dove, in Italia, si potesse proporre e partecipare a serate
punk, il Mattatoio. A Carpi si
sono altresì conosciuti i membri del nucleo che poi avrebbe
formato i CCCP, una delle
band più innovative e originali
della new wave tricolore. On
Fire. Il Beat e il Rock a Carpi
racconterà tutto questo,
gli ultimi sessant’anni della
scena musicale in provincia di
Modena: la moda, i complessi, le band, le radio libere e i
generi musicali che hanno caratterizzato questa ‘sala prove
a cielo aperto’ incastonata tra
globale e locale o, come ha
detto Francesco Guccini, tra
la via Emilia e il West.
venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34 17
Grazie al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi
di Clarissa Martinelli
[email protected]
Spesso si parla di “mala
sanità”, io volevo parlare
della mia esperienza positiva presso il Pronto Soccorso
dell’Ospedale di Carpi.
L’accettazione d’urgenza “in
codice giallo”, la prima visita generale, la somministrazione di flebo e l’immediato
esame del sangue, la successiva visita dallo specialista,
il tutto svolto durante la
mattinata e il primo pomeriggio.
Stabilita la diagnosi, il resto
del pomeriggio è trascorso
nel ricevere ulteriori flebo, il
tutto (nonostante il sovraffollamento) con personale
sempre molto preparato,
cortese, scherzoso e sorridente.
Il tranquillo colloquio con
il medico che, sotto la mia
responsabilità, mi ha permesso di trascorrere la notte
a casa per tornare il mattino successivo a fare una
prima visita di controllo, la
chiarezza con cui mi è stato
esposto il problema che ho
avuto e i potenziali sviluppi.
Considerato l’esito della
situazione clinica direi che
la cura stia dando i risultati
sperati, una cura pesante
ma decisamente efficace.
Ecco, mi sembrava giusto
ringraziare pubblicamente
la struttura e i singoli medici
che mi hanno seguito e che
ringrazio sin da ora.
Quando le cose non vanno è
giusto segnalarlo e chiedere
di migliorare; stavolta voglio solo dire grazie.
Riccardo
V
ale la pena segnalare anche quando le cose funzionano. Grazie Riccardo.
Libri da non perdere!
La dieta del sorriso
di Alain Mességué
A
ncora una volta Alain
Mességué ci stupisce.
L’uomo imprevedibile
che tutti conosciamo vuole
dare in questo libro un’immagine di sé più intima.
Mességué, guru delle diete e
delle erbe, si racconta ripercorrendo alcune tappe della
sua vita professionale, rilette
con lo spirito e l’ironia che lo
contraddistinguono.
Oltre quarant’anni di carriera, ma lui preferirebbe
forse parlare di “missione”,
riassunti in rapidi tocchi e in
episodi che acquistano qui un
particolare significato, aiutando a comprendere l’uomo
Mességué. Ma non si tratta di
un’autobiografia. E’ quasi un
bilancio umano, che l’autore
fa e offre generosamente al
suo pubblico, e soprattutto
a suo figlio. E’, infatti, da
una chiacchierata con lui che
nasce l’idea di ricostruire in
punti la sua vita fino a qui,
splendido soggetto per un
libro di avventura.
Anche attraverso le testimonianze dei suoi ospiti illustri,
si scopre così che, dietro il
professionista noto a tutti, si
nasconde un uomo coraggioso, instancabile e generoso
che dà suggerimenti e consigli per aiutarci a stare bene
mangiando meglio, regala
ricette che mescolano ingredienti sani e sorprendenti,
sfata credenze e false convinzioni sull’alimentazione e i
trucchi per dimagrire.
Chiunque potrà beneficiare
di questa lettura, distillandone le notizie che più interessano: dati biografici? Trucchi
per rimettersi in forma? Consigli di benessere e salute?
Curiosità e ricette? Ovunque,
per tutti, tra le pagine gocce
di saggezza che rinfrescano
le nostre preoccupazioni e i
nostri stress del quotidiano. E
tanti sorrisi.
CIAK MODA!
Tutte le ultime tendenze per essere sempre
al passo con la moda
A/I 2015-2016:
IL PIZZO È PROTAGONISTA
Pizzi di ogni tipo e colore invadono top, vestiti e capispalla
dell'autunno/inverno 2015-2016 per outfit iper femminili e seducenti.
Il pizzo è un motivo ricorrente nelle collezioni di Dolce e Gabbana
che per la stagione autunnale propongono un abito chemisier
interamente in pizzo con maxi bottoni dorati per un look sofisticato
d'altri tempi che enfatizza le forme.
Gucci sceglie il beige per il suo grazioso minidress in pizzo: dal
taglio minimal ma glamour, adatto per la mise da giorno.
Da femme fatale, il completo rosso firmato Salvatore Ferragamo
coniuga eleganza e sensualità grazie all'austerità della gonna lunga
al ginocchio che si contrappone alle trasparenze su decollete e
braccia. Bellissimo nei toni del crepuscolo il mini abito di Elie Saab
con intarsi di pizzo e decorazione di foglie su tutta la lunghezza:
perfetto per un outfit da sera romantico e trendy.
È incentrato sulla raffinatezza del pizzo e sull'effetto vedo- non
vedo il long dress firmato Valentino: riccamente lavorato si accompagna a borsa e scarpe lineari. Leggermente a zampa, il pantalone
in pizzo rosa confetto di Alexis Mabille è l'ideale per il giorno in
abbinamento ad un top e ad una giacca color grigio chiaro.
Casual ma di tendenza, l'abito con fiori in pizzo di Liu Jo indossato
con i giusti accessori può essere adatto anche per una cerimonia di
giorno. È grintoso ma con un tocco femminile il blazer in pizzo
nero di Zara per un look total-black. Infine, la sensualità di un top
trasparente in pizzo nero gioca a contrasto con lo street style dei
jeans strappati ed il mannish style del trench nella proposta di
Bershka.
18 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
L’aforisma della settimana...
“La menzogna e il silenzio compongono molti drammi familiari”.
Tristan Bernard
appuntamenti
Mostre
CARPI
16 - 27 settembre
Dare luce al silenzio
Foto di Luigi Ottani
In occasione dei vent’anni del
Comitato Progetto Chernobyl
di Carpi, Novi e Soliera
Saletta Fondazione Cassa di
Risparmio
A partire dal 18 settembre, e fino al 6 gennaio, ai Musei di Palazzo dei Pio,
grande mostra sulla cattedrale di Carpi a cura di Andrea Giordano,
Manuela Rossi ed Elena Svalduz
Costruire il Tempio
18 settembre - 6 gennaio
Costruire il Tempio
Alla ricerca del progetto di
B. Peruzzi per la Collegiata di
Carpi
Curatori: Andrea Giordano,
Manuela Rossi, Elena
Svalduz
Musei di Palazzo dei Pio
18 - 20 settembre
Tamara de Lempicka (Copie
d’Autore)
18 settembre - ore 18
Vernissage dell’esposizione
Conferenza di apertura a cura
del critico e storico dell’arte
Vittorio Sgarbi, moderata dal
giornalista-scrittore Roberto
Armenia
Azienda La Baracca sul mare
Fino al 30 settembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Gianni Chiostri
O&A Centro Affari
Fino al 1° novembre
Trame e Colori - Intrecci tra
Arte e Maglieria
Mostra a cura di Pierluigi
Sgarbi
Opere di
Carlotta Bertelli/Gianluca
Guaitoli
Luigi Bertogalli
Giamprimo Bertoni
Dario D’Incerti
Fabio Iemmi
Stefano Mariani
Claudia Marini
Mr Fijddor
Ketty Tagliatti
Elena Viappiani
Speciale: Tre serate letterarie
con visita mostra
A cura di Apoire
25 settembre - ore 21.15/22.30
Una seconda pelle - Storie di
anime, abiti e accessori
9 ottobre - ore 21.15/22.30
L’arte addosso - La moda
narrata da artisti, stilisti
e correnti letterarie
21 ottobre - ore 21.15/22.30
Trame di donne - Racconti di
traduzione e di rivoluzione
Appartamento Inferiore di
Palazzo dei Pio
Eventi
CARPI
17 settembre
Giretto d’Italia
5° Campionato nazionale
U
n principe illuminato, un
architetto visionario e un
prezioso modello ligneo
andato perduto. Una triplice relazione che fa della Carpi artistica,
a inizio del Cinquecento, luogo
di importanti e pionieristiche
elaborazioni teorico-formali.
Un territorio che diventa sintesi
costruttiva a metà strada tra i più
innovativi motivi architettonici
padani e quelli provenienti dai
cantieri vaticani. Una centralità
sorprendente dovuta al passaggio
di un artista fondamentale per il
Rinascimento maturo, ovvero
il toscano Baldassarre Peruzzi,
giunto a Carpi per elaborare
un’architettura talvolta talmente
eterodossa da essere considerata
“sconveniente” e “sconcia”. Questi scenari affronta la mostra Costruire il tempio, allestita presso i
Musei di Palazzo dei Pio a Carpi,
promossa da Comune di Carpi,
Fondazione CR Carpi e Diocesi
I
l reading La memoria di una
storia - Trasformazioni del
Campo di Fossoli (1942-1970),
del Teatro dell’Argine, racconta
storie di vita trascorse al Campo
di Fossoli, dalla sua costruzione
per usi militari nel 1942, al suo
utilizzo come Campo di concentramento per ebrei fino al 1944 e
poi come Campo poliziesco e di
transito utilizzato dalle SS come
anticamera dei Lager nazisti, fino
alla sua trasformazione in luogo
di accoglienza nel dopoguerra. La
selezione di testimonianze - alcune
inedite - e di brani musicali dal
vivo, disegnano i contesti storici attraverso la singolarità delle
voci protagoniste, dando vita a un
intreccio fatto di piccoli frammenti
di vita quotidiana, di paure, idealità
e speranze. Il reading, a cura della
Fondazione ex Campo Fossoli,
si terrà venerdì 18 settembre, alle
19.30, nel Cortile delle Stele.
di Carpi, e aperta al pubblico
dal 18 settembre al 6 di gennaio
2016. Curata da Andrea Giordano, Manuela Rossi ed Elena
Svalduz – in collaborazione con il
Centro Internazionale di Studi di Architettura Palladio di
Vicenza e Università di Padova
– la mostra attraversa soprattutto
le complesse vicende costruttive
della Collegiata di Carpi, poi divenuta Cattedrale. E lo fa nell’anno
in cui la comunità carpigiana ne
festeggia i 500 anni dalla fondazione, voluta da Alberto III Pio.
Nel 1515 venne gettata la prima
pietra per quella chiesa principale
che il signore di Carpi avrebbe
voluto come fondale di una grande
piazza, ulteriore manifestazione
del suo potere. Educato alla teoria
aristotelica della magnificenza,
che trovava nell’eleganza e nella
potenza architettonica una delle
sue massime espressioni, Alberto
incaricò Baldassarre Peruz-
zi di progettare la costruzione
dell’edificio sacro. Suggestionato
dalle vertiginose e inquiete opere
romane dell’architetto e pittore
senese, le cui soluzioni prospettico-formali avrebbero segnato
uno dei punti più alti dell’arte
tardo rinascimentale, il principe
lo incaricò di realizzare il progetto
della futura Cattedrale, dedicata
alla Madonna Assunta. Già nel
1514 è documentato l’arrivo a
Carpi di un sontuoso modello
ligneo per la nuova Collegiata,
realizzato da Peruzzi per i capomastri emiliani. La permanenza in
città del manufatto è testimoniata
fino al 1642, dopodiché scompaiono le sue tracce. Le cronache e
le stampe dell’epoca ne parlano
come di un oggetto di straordinaria bellezza, capace di attrarre
numerosi viaggiatori. Il cantiere
del duomo si arresta nel 1525, con
cupola e transetto già impostati.
Riprenderà un secolo dopo, nel
1604, allontanandosi però sempre
più dall’illustre modello. Nel 1883
sarà corretta e resa più ortodossa
l’eccentrica soluzione del Peruzzi
data al pennacchio reggi cupola
che si sviluppava in alto secondo
una doppia curvatura. Questa
soluzione, seppur abbandonata,
assumeva un ruolo centrale nel
curriculum peruzziano, inserendo di diritto l’artista senese nel
dibattito post bramantesco sulla
struttura a cupola dal San Pietro in
poi. Inoltre, ciò permette di collocare l’originario duomo carpigiano in una posizione pionieristica
nell’ambito delle ricerche sugli
organi a cupola. Carpi diventa
allora per Peruzzi un luogo ideale
di formazione e progettazione di
opere (Pieve della Sagra, Chiesa
S. Nicolò, Portico del grano) che
rivelano un’indagine creativa
spesso talmente sperimentale per
i suoi contemporanei da essere al
limite dell’accettabilità.
Venerdì 18 settembre, alle 19.30, reading del Teatro dell’Argine
con musica dal vivo nel Cortile delle Stele
La memoria di una storia
venerdì 18 settembre 2015
Sabato 19 settembre, alle 19.30, presso lo Spazio Meme, spazio a La reinvenzione del violoncello.
Partiture classiche tra musica e immagine, con gli artisti Mattia Cipolli, Giovanni Franzoi e
Giulio Zanet, a cura di Francesca Pergreffi
Quando la musica si fa immagine
S
pazio Meme riapre a Carpi in
via Giordano Bruno 4, venerdì
18 settembre, la nuova stagione in occasione del Festivafilosofia
2015, edizione dedicata all’Ereditare. Per l’occasione verrà presentato il
progetto inedito: La reinveinzione del
violoncello. Partiture classiche tra
musica e immagine che vede coinvolti gli artisti Mattia Cipolli, Giovanni
Franzoi e Giulio Zanet, a cura di
Francesca Pergreffi. Tre artisti, un
musicista, un pittore e un regista,
dialogando tra loro reinterpretano
attraverso il suono e le immagini
le partiture musicali di Domenico
Gabrielli, Johann Sebastian Bach
e Benjamin Britten. Accogliendo
e rileggendo le affinità e i legami
esistenti tra passato e presente, danno
vita a una partitura sonoro - visiva
che svela il concetto di declinazione
della tradizione e di eredità storica e
culturale. Misurandosi con un genere, quello del violoncello solo, che
Gabrielli trasformò nel tardo Seicento in un genere nuovo e fino ad allora
impensabile, i tre artisti ripercorrono
e rigenerano il filo rosso che riunisce
i tre compositori: la letteratura per un
violoncello solo. Un esempio straordinario di come si possano annullare secoli di distanza in virtù di un
legame basato su reciproci riferimenti e affinità estetiche. Mentre un
video di Franzoi reinterpreta, rimonta e proietta in loop le esecuzioni
musicali del violoncello di Cipolli, una striscia di tele opera di Zanet
propone una sorta di pentagramma in cui la musica scritta si fa immagine. Le citazioni e i rimandi svelano legami a volte insospettabili
tra musica classica, astrattismo contemporaneo e nuove tecnologie.
“Giulio Zanet - scrive Francesca Pergreffi - conduce la sua produzione
artistica attraverso un percorso basato sulla
potenza delle immagini. Le immagini su cui
si focalizza non sono immagini pre-esistenti,
sono quelle che si generano autonomamente
quando si lascia parlare l’elemento primario:
la pittura. Per Zanet la pittura è il fulcro e
l’approccio spontaneo che ha con essa è lo
stimolo originario che dà il via alla sua pratica artistica. Egli è attratto dalla potenzialità e
dalla libertà della pittura, le ricerca e le accoglie senza timore. Non si da delle costrizioni,
si abbandona al caos dell’atto originario e
da lì tenta, molto lentamente, di dare ordine
alla composizione della tela. Il contatto con
la tela è per lui di natura bipolare: egli riesce
contemporaneamente a essere carnale e
prorompente; e a compiere una sottrazione
del gesto pittorico. Per Zanet il colore è un
elemento fondamentale poiché è materia
informe che al tempo stesso disegna; esso,
infatti, definisce uno spazio sulla tela creando delle linee di contorno che generano delle
forme. La composizione nelle sue opere diventa un gioco di ruoli, dove ogni elemento
gioca per affinità o per contrasto con gli altri.
Se si considera l’interesse di Zanet per l’ambiguità, la ripetizione, la variazione, l’accettazione, l’evidenza e la negazione su cui si
basa il suo procedimento rappresentativo, è
chiaro il perché non sia interessato all’univocità del messaggio delle sue opere. Non se
ne preoccupa, poiché ritiene che andrebbe
a intaccare la prima vera comunicazione,
ossia l’atto della visione e la molteplicità di letture che ne comporta da
parte del fruitore. Nel suo lavoro Zanet non ricerca un codice di decodificazione poiché è interessato alla libertà d’interpretazione. Del resto
per lui la pittura è l’essenza del tutto e deve essere libera, come diceva
Duchamp: Ricordo che un professore di fisica diceva sempre che non
si può definire l’elettricità. Non si può dire che cosa è ma si sa che cosa
fa. Vale lo stesso per l’arte”.
T
rasformazioni della
memoria - Racconto per
immagini dell’esperienza
della deportazione è il titolo
dell’installazione audiovideo che
verrà proiettata in loop, domenica
20 settembre, dalle 21 alle 24,
sul simbolico fondale dei monoliti
del Cortile delle Stele. Realizzata
da Roberto Zampa - produzione
della Fondazione ex Campo
Fossoli - l’installazione utilizza e
rielabora documenti iconografici
di diversa natura da cui emergono
le trasformazioni storiche della
memoria.Si tratta di immagini dai
campi (raccolti in occasione della
Mostra nazionale del 1955), disegni di testimoni nei campi (Aldo
Carpi, Alberto Cavallari, Alberto
Longoni), progetti e studi grafici
elaborati in ricordo (Studio BBPR, di
Albe e Lica Steiner).
Attraverso queste testimonianze
della deportazione, si evidenziano
così le diverse forme del ricordo che
essa ha assunto nel tempo, sia nella
sfera privata che in quella pubblica.
Domenica 20 settembre, alle 21, nel Cortile delle Stele, verrà
proiettata l’installazione audiovideo di Roberto Zampa
Trasformazioni della memoria
Domenica 20 settembre, dalle 9 alle 21, al Museo
Monumento al Deportato, sarà protagonista la parola dei
testimoni
Ai figli, e ai figli dei figli
D
omenica 20 settembre, dalle 9 alle 21, al Museo Monumento al Deportato, luogo che già di per sé è una rappresentazione di memoria ma
anche un lascito, le parole dei testimoni proporranno una riflessione sul
ruolo della testimonianza, richiedendo al visitatore di riprodurne simbolicamente l’atto fondante: la domanda e la disponibilità all’ascolto.
Gli altoparlanti utilizzati creeranno l’effetto di voci avvertite in lontananza, che
diventano distinte nel momento in cui il visitatore intenzionalmente posiziona
in un determinato modo il dispositivo su un’apposita teca. Un luogo che per sua
concezione è silente prenderà così voce per obbedire all’imperativo del ricordo.
I testi - selezionati dallo studioso di ebraismo Alberto Cavaglion - sono tratti
da opere e testimonianze di deportati nei campi. L’installazione sonora dal
titolo, Ai figli, e ai figli dei figli, prevede letture di Claudia Bulgarelli, Vanni
Fregni e Roberto Zampa, mentre l’allestimento è di Enrico Guidetti e Giulia
Macheda.
anno XVI - n. 34 19
appuntamenti
della ciclabilità urbana
Esci dal gruppo!
Il 17 settembre usa la bici per
andare al lavoro
L’obiettivo è la promozione
della ciclabilità e quindi
dell’utilizzo della bici per
recarsi al lavoro
Il Giretto d’Italia è una delle
iniziative programmate per la
Settimana europea della
Mobilità
A Carpi per due ore tra le 6 e le
10 i Check-point sono
posizionati in Corso Fanti, viale
Cavallotti, via Nuova Ponente e
via San Giacomo
18, 19 e 20 settembre
Festival Filosofia 2015
Modena, Carpi Sassuolo
20 settembre - ore 11
Inaugurazione Nuova Piscina
Comunale Campedelli
Programma
Saluto delle Autorità
Taglio del nastro
Visita guidata all’impianto
Ospite d’onore Gregorio
Paltrinieri
Campione mondiale 1.500
metri stile libero
20 settembre
Open day del Gattile
Festa del Gattile
I volontari vi accompagneranno
nelle Oasi a conoscere i gatti
presenti e risponderanno a tutte
le vostre domande
Durante il pomeriggio
ci saranno altre attività: giochi,
trucca bimbi, un fantastico
buffet e un banchetto
Ci saranno tante altre sorprese e
la premiazione del vincitore del
concorso
AutosGatto: noi e loro
Gattile di Carpi
20 settembre
Il mondo delle Formiche
Da formicai didattici si potrà
vedere la loro organizzazione
A Cura di Luca Bosetti
Oasi la Francesa
22 settembre - ore 18.30
Il benessere economico
nell’epoca delle insicurezze.
Libretti di istruzioni
Relatore: Sergio Sorgi, vice
presidente e socio fondatore
di Progetica
Programma
La mutazione di società
e i suoi esiti
Il ciclo di vita della famiglia
italiana
Il benessere: cos’è, come si
misura
Che fare, Le tendenze collettive,
le scelte individuali
I fattori critici di successo:
l’educazione finanziaria, la
mutualità, il tempo
Auditorium Biblioteca Loria
27 settembre
Il mondo delle Api
Dolce come il miele
Con l’Apicoltore Mirco
Pellacani
A cura di Franco Losi
Oasi la Francesa
20 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
Carpi Calcio - I biancorossi strappano un punto contro il Palermo. Domenica 13 sul campo del Braglia arriva la Fiorentina
Primo punto dei biancorossi in Serie A
P
alermo e Gavillucci sono
due sorte di talismani per
il Carpi e anche in questa
occasione, seppur con l’amarezza del gol subito nel finale, non
hanno tradito. Il Carpi contro il
Palermo, in gare ufficiali, non
aveva mai perso e nemmeno sotto
la direzione del signor Gavillucci di Latina. Serviva almeno un
punto per muovere la classifica,
“ringalluzzire” il morale e dare
concretezza al trend positivo
iniziato contro l’Inter e proseguito
nella prestigiosa vittoria contro lo
Shaktar Donetsk in amichevole.
Così è stato, vittoria sfumata
sì, ma poco importa, perché la
squadra ha dimostrato a tutt’Italia
che l’appellativo di Cenerentola
della categoria inizia a star stretto
a questo Carpi. Un Carpi che non
è soltanto simpatico e volenteroso ma sa essere cinico, seppure
ancora poco maturo, e con ampi
e innegabili margini di miglioramento.
Bene, anzi benissimo i nuovi con
Marco Borriello in gol e Cristian Zaccardo a guidare una
difesa talentuosa ma inesperta che
necessitava di un leader carismatico. Un punto sì, soltanto uno, ma
ora i biancorossi hanno imparato
come si fa a muovere la classifica
e adesso l’ostacolo Fiorentina
spaventa meno. Al momento in
attacco sono in cinque a “sgomitare” per una maglia da titolare e
resta complicato escludere uno fra
Jerry Mbakogu e Marco Borriello per il ruolo di prima punta al
fianco dell’intoccabile “rondine”
brasiliana Ryder Matos, già idolo
indiscusso del tifo biancorosso.
Resta solo il grande punto interrogativo legato al guardiano
della porta biancorossa che pare
non aver ancora trovato un titolare. Se le prime due prestazioni
in campionato di Zeljko Brkic
hanno convinto Castori a puntare
a Palermo su Francesco Benussi, contro la Fiorentina il mister
potrebbe optare per Vid Belec così
da avere un quadro completo della
situazione portieri.
Piccola curiosità sull’avversario:
la Fiorentina è la squadra che in
Serie A, dopo soltanto tre giornate, ha fatto scendere in campo
il maggior numero di giocatori:
diciotto. Un numero decisamente
consistente a testimonianza di
una rosa ampia ed equilibrata ben
gestita dal tecnico portoghese
Paulo Sousa che, pagato lo scotto
iniziale con la piazza viola per il
Ph Carpi Fc 1909
suo passato juventino, ora pare davvero
aver conquistato l’esigente pubblico
toscano.
Enrico Bonzanini
“Il Carpi mi ha fatto sentire importante e ho detto subito sì”, queste le prime parole di Cristian
Zaccardo in maglia biancorossa
Benvenuto Capitan Zaccardo!
C
i sono storie nel calcio che
rendono più umano uno
sport troppo spesso gonfiato da cifre da capogiro che poco
hanno a che vedere con una realtà
in cui la gente fatica ad arrivare a
fine mese. Una di queste potrebbe
essere quella di Cristian Zaccardo, passato dal sollevare la Coppa
del Mondo nel 2006 per poi finire
nel dimenticatoio di Milanello ai
margini della rosa rossonera.
“Il Carpi mi ha fatto sentire
importante e ho detto subito sì”,
con queste semplici ma esaustive
parole, Zaccardo si è presentato il
2 settembre in conferenza stampa
da neo giocatore biancorosso. Sì
perché i soldi, certo, sono importanti ma, prima di tutto, i calciatori sono uomini e, per questo
motivo, le grandi prestazioni non
possono prescindere da grandi
stimoli. Zaccardo, al Milan, di
stimoli non ne aveva
più. Da subito snobbato
dalla raffinata tifoseria
milanista che aveva
ancora negli occhi le
strepitose prestazioni
dei due titani Alessandro Nesta e Thiago
Silva. E proprio quando
la scelta di abbandonare
il calcio ad alti livelli
pareva materializzarsi,
ecco comparire Sean
Sogliano che lo convince a sposare il “progetto Carpi” col chiaro
obbiettivo di portare
esperienza e solidità
a un reparto apparso
inesperto e facilmente
perforabile nelle prime
due uscite stagionali.
Ricaricato e rigenerato,
l’esperto difensore na-
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tivo di Castelvetro di
Modena (che in carriera vanta anche la
vittoria nell’Europeo
Under 21 del 2004 disputatosi a Bochum),
risponde immediatamente presente, si
prende la fascia di
capitano e la onora
con una prestazione
decisamente positiva
che aiuta il Carpi a
uscire dal Barbera col
primo storico punto in
Serie A.
Storie di rivincite, di
sport e di uomini che,
mentre scrivono pagine della loro carriera,
compilano quelle
della storia del calcio
in biancorosso.
Enrico Bonzanini
N
venerdì 18 settembre 2015
ata del 2002 con
la fusione di Virtus e AC Cibeno,
l’A.S.D Virtus Cibeno può
vantare numeri e risultati
che la collocano nell’Olimpo delle realtà calcistiche
del territorio: con i suoi oltre 400 tesserati dai 5 anni
agli over 30, un organico di
circa 50 persone tra dirigenti, allenatori, personale
tecnico, addetti e volontari, la società carpigiana,
in tre anni, ha registrato
un aumento del 10% nel
numero degli iscritti, tanto
da detenere il primato di
prima realtà cittadina per la
pratica del calcio.
Due le articolazioni – calcio a 11 e a 5 – che a loro
volta si dividono in varie
categorie. Il settore giovanile del calcio a 11 di
cui si era sempre occupato
soltanto Massimo D’Elia, è stato suddiviso tra
più responsabili, i quali
si occuperanno di diverse
fasce d’età – dai 5 ai 12 e
dai 13 ai 18 anni - così da
consentire una maggiore
specializzazione, attenzione a ogni atleta e cura
dei dettagli. Per quel che
riguarda la prima squadra,
invece, la società non nasconde, pur senza sbilanciarsi eccessivamente, di
nutrire obiettivi ambizioni,
puntando al confronto con
le realtà sportive del territorio e a salire di catego-
anno XVI - n. 34 21
La più grande realtà calcistica carpigiana per numero di tesserati rinnova
la dirigenza e si pone obiettivi sempre più ambiziosi
Virtus Cibeno punta in alto
Da sinistra Giovanni Morselli, Davide Nora, Giuliano De Boni,
Sandro Guaita, Andrea Motta e Lamberto Lugli
ria, formando sempre più
giovani in grado di militare
nella formazione di punta.
Ma le novità non finiscono
qui: è da poco stato inaugurato un progetto di attività
motoria di base concepito
per i bambini della scuola
calcio al fine di attivare i
meccanismi coordinativi
funzionali alla crescita
agonistica dei ragazzi. Se
dai giovani allievi si cerca
di ottenere le prestazioni
migliori possibili, altrettanto è richiesto a chi, a
quegli stessi ragazzi, ha
il compito di insegnare:
gli allenatori partecipano infatti non soltanto a
regolari corsi d’aggiornamento, esterni e interni, per
rimanere al passo con le
innovazioni tecniche, ma
intraprendono percorsi di
sensibilizzazione per saper
gestire al meglio i rapporti con i giovani atleti. In
particolare, il personale
tecnico viene formato
sulle migliori modalità per
affrontare gli eventuali casi
di disagio sociale, economico o psicologico dei ragazzi. “Il nostro obiettivo
è duplice – spiega il direttore tecnico Davide Nora
– e consiste nel prefissarci
mete sportive importanti
senza però rinunciare all’idea di una pratica sportiva
per tutti, che tutti sappia
accogliere e comprendere.
L’ambizione è quella di
ottenere eccellenti risultati
in campo agonistico senza
tuttavia lasciar indietro
nessuno, perché lo sport
non è solo competizione
ma anche scuola di vita
e modello per imparare a
stare nella società. Per far
questo, però, per prima
cosa occorre che le prestazioni più alte arrivino
proprio da noi tecnici. Per
questo la Virtus Cibeno intende, nel prossimo futuro,
puntare innanzitutto sulle
qualità umane del proprio
personale, affinché sia il
più preparato e qualificato
possibile, per fornire così
una proposta educativa e
tecnica all’avanguardia”.
Terraquilia Handball Carpi
“Il mio primo pensiero è creare un gruppo vero”
C
oach Saša Ilic ha commentato il suo primo
mese al lavoro con la
Terraquilia Handball Carpi. “E’ nelle mie intenzioni
giocare una pallamano diversa, fatta di grande rapidità e
fisicità che possa, attraverso
una spettacolarizzazione del
gioco, far divertire non solo
i tifosi carpigiani ma anche
tutti gli appassionati di questo
sport. Questa è una squadra
che ha cambiato molto, anzi
moltissimo con 10/15 nuovi
e una guida tecnica diversa.
Ho un gruppo di ottimi atleti
e di bravi ragazzi che si fidano
di me e mi seguono. Si sono
visti miglioramenti notevoli e
ora siamo quasi al top”. Fondamentale per l’allenatore è
il gruppo: “non serve a nulla
essere forte come giocatore
se, nel momento in cui vai in
campo, non ti senti parte di una
famiglia. Solo con un gruppo
unito e affiatato si può veder
un atleta andare oltre il proprio
limite. I ragazzi lavorano duramente e devono capire che far
parte della Terraquilia Handball
Carpi non significa solo scendere in campo per allenamenti
e partite. Per cui è importante
stare insieme anche la sera o
durante i pasti per cementare
la nostra conoscenza e l’affiatamento”. A presentarsi alla
stampa nella sede modenese
di Trenkwalder anche il gran-
de acquisto del mercato estivo
Rudolf Cuzic: “sono un centrale che può giocare terzino,
un giocatore che, una volta
sposato un progetto, dà tutto
se stesso alla causa e quando
dico tutto intendo che non mi
risparmio mai. Mi piace molto
attaccare la difesa schierata più
che tirare dalla distanza e cerco
sempre di creare lo spazio per la
conclusione dei terzini”.
Taglio del nastro alla presenza del sindaco Bellelli e dei vertici Uisp, con la
presentazione della nuova stagione
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I
l Centro Tennis comunale di Carpi si è presentato
mercoledì 16 settembre,
col suo nuovo volto e le tante
attività che arricchiranno
la stagione 2015/2016 in
via Carlo Marx, a due passi
dallo Stadio Cabassi. Quello
gestito da UispModena è
infatti uno dei centri della
racchetta più all’avanguardia
in regione, e coi suoi 220 tesserati uno dei più numerosi.
Tanti i tornei organizzati nella
passata stagione, per tutte le
età e tutti i livelli: tornei che
saranno incrementati (come
numero e platea di partecipazione) nell’annata ai nastri
di partenza. Ospiti del taglio
del nastro
il sindaco
di Carpi,
Alberto
Bellelli,
il presidente
UispModena
Giorgio
Baroni, il presidente della
Lega Tennis Uisp nazionale
Erasmo Palma e il responsabile tecnico del centro Fabio
Menabue.
22 venerdì 18 settembre 2015
anno XVI - n. 34
Domenica 20 settembre, Open Day alla palestra La Patria
1879 con i danzatori Amilcar Moret Gonzalez
e Virginia Tomarchio
I ballerini
di Amici alla Patria
L
’amatissimo ballerino di Amici, Amilcar Moret
Gonzalez, accompagnato dalla bellissima rivelazione
di quest’anno del talent show di Maria De Filippi,
Virginia Tomarchio, scelta da Eleonora Abbagnato come
danzatrice del Balletto dell’Opera di Roma, saranno protagonisti, domenica 20 settembre alla palestra La Patria
1879. Una giornata importante per la storica palestra che
apre le porte alla città in occasione del tradizionale Open
Day e per festeggiare il primo anniversario della nuova Area
Depietri, intitolata al giovane ginnasta Andrea Depietri,
prematuramente scomparso. Il programma della giornata
inizierà al mattino con due stage di danza, classica e moderna, insieme ad Amilcar e Virginia: per partecipare e
assicurarsi così un posto è necessario prenotarsi in palestra
(059.644070)! La festa dello sport proseguirà poi con prove
gratuite per grandi e piccini di Cross training la grande novità della stagione sportiva ai nastri di partenza alla Patria.
Rafforzare i muscoli, incrementare la resistenza agli sforzi e
accelerare il metabolismo: ecco i benefici del Cross Training, l’allenamento che combina un mix di sollevamento
pesi, esercizi a corpo libero e allenamento cardiovascolare
in un’unica breve, ma intensa, sessione. Un’occasione
preziosa per visitare la palestra e avvicinarsi alle numerose
discipline sportive che vi si possono praticare: dalla danza
classica (dai 7 anni in su) al Raggaeton, dall’autodifesa
ai corsi di Insanity (un complesso sistema di allenamento
aerobico e muscolare a corpo libero, senza nessun tipo di
attrezzo, che mira a potenziare i muscoli e allenare il sistema cardiovascolare), passando per Haha Yoga e Kick
Boxe… Dalle 18 la festa si sposta nell’Area Depietri: in
programma numerose esibizioni degli allievi della Patria,
uno sfizioso aperitivo, una sfilata curata dal Centro estetico
Domenica 20 settembre
Pedalando... contro l’Alzheimer
I
l 20 settembre si celebra in
tutto il mondo la Giornata
Mondiale dell’Alzheimer,
nata con l’obiettivo di non far
dimenticare la malattia e la difficile assistenza di cui i malati
necessitano per molti anni da
parte delle loro famiglie. Do-
menica 20 settembre - ritrovo
in Piazza Martiri, di fronte a Palazzo Scacchetti, alle 10, con
un contributo di 5 euro, gratis
per chi ha prenotato il pranzo
- l’associazione di volontariato
di Carpi, Gruppo Assistenza
Familiari Alzheimer - Gafa,
Estetista Alexia, l’allegria dei clown dell’Associazione
Naso Rosso, tanta musica e divertimento e, per chi lo vorrà,
una grigliata all’aperto (su prenotazione) per concludere la
serata tra amici, in un clima festoso e godere delle ultime
tiepide serate estive. La serata sarà anche l’occasione per
la famiglia Depietri per ringraziare tutti coloro che hanno
generosamente contribuito alla fondazione della borsa di
studio dedicata al figlio Andrea: uno strumento prezioso per
favorire l’avvicinamento dei più giovani alla pratica della
ginnastica artistica.
J.B.
organizza l’edizione 2015 di
Pedalando... contro l’Alzheimer, la tradizionale biciclettata
di 15 km in compagnia di nonni, nipoti, figli, mogli, mariti e
amici. Prevista una sosta ristoro
a metà percorso a Budrione,
al Circolo Rinascita, mentre
l’arrivo al Centro Sociale Loris
Guerzoni di via Genova è previsto intorno alle 12,15 dove, chi
vorrà, alle 12.45, potrà fermarsi
a pranzo (20 euro). Per info e
prenotazioni, potete contattare
il 349.5928342. Il ricavato della
giornata sarà interamente devoluto a Gafa.
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Tempo n° 34