DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE
Div 5 ex MOT4
Prot. n. 1304/404
Allegati n.1
Roma,lì 1 luglio 2005
Ai Direttori Generali SIIT
Settore Trasporti
LORO SEDI
Al C.S.R.P.A.D. di
ROMA
Ai C.P.A.
LORO SEDI
Agli Uffici Provinciali dei SIIT
Settore Trasporti
LORO SEDI
All’Assessorato ai Trasporti
Turismo Comunicazione della
Regione Sicilia
Direzione Trasporti
Via Notarbartolo, 9
PALERMO
Alla Provincia Autonoma di Trento
Servizio Comunicazioni e Trasporti
Motorizzazione Civile
Lungo Adige San Nicolò, 14
38100 TRENTO
Alla Provincia Autonoma di Bolzano
Ripartizioni Traffico e Trasporti
Via Crispi 8
BOLZANO
E.p.c.
Alla AICA
Via A.G.Ragazzi, 9
4001 ANZOLA DELL’EMILIA (BO)
All’ACEA
Via Borsellino,14
43029 Traversetolo (PR)
All’ANARA Confartigianato
Via S. Giovanni in Laterano, 152
00184 ROMA
Alla CNA AIRA
Via G.A. Guattani, 13
00161 ROMA
All’U.P.I.
P.zza Cardarelli 4
00186 ROMA
All’ANCI
Via dei Prefetti, 46
00100 ROMA
All’ANCMA
Via Mauro Macchi, 32
MILANO
All’ALPI
Via Saccardo,
20134 LAMBRATE (MI)
OGGETTO : Caratteristiche tecniche di omologazione dei “banchi a rulli
con collegamento meccanico o elettronico per prove di velocità e di
complemento alla analisi dei gas di veicoli a tre e quattro ruote (
Categorie Internazionali L2, L5e, L6e, L7e)”.
Con precedenti Circolari prot. 213/404 del 28 gennaio 2003 e prot.
2258/404 del 29 settembre 2003, sono state emanate norme tecniche di
omologazione relative alle apparecchiature in oggetto.
La presente Circolare porta in allegato la norma tecnica di
omologazione aggiornata che tiene conto del progresso tecnologico dei
veicoli oggetto di verifica, nonché della valutata necessità di prevedere
condizioni di utilizzo più puntuali relativamente agli apparecchi dotati di
sistema di dissipazione fluidodinamica.
2
Per tale ultima tipologia di apparecchiatura dovrà pertanto essere
previsto un sistema automatico di controllo, ovvero portare in evidenza i
limiti di utilizzo dell’apparecchio in funzione delle condizioni ambientali.
Il costruttore dovrà dare ampia informativa all’utilizzatore in sede di
vendita.
L’apparecchio a rulli per la prova di velocità di veicoli a tre e quattro
ruote di cui alle presenti norme tecniche di omologazione, è utilizzato nella
prova di emissione e velocità di ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri (
categorie internazionali L2e, L6e) e per le verifiche delle emissioni dei gas di
scarico per le categorie L5e, L7e. Parte dell’attrezzatura di cui alle presenti
disposizioni, se anche omologata ai sensi del D.D. 4 gennaio 2002, può essere
utilizzata per la prova di emissione e di velocità dei ciclomotori 2 ruote (
categoria L1e ) e per le verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le
categorie L3e, L4e.
Dalla data della presente non potranno essere accettate domande di
omologazione di apparecchiature che facciano riferimento alle precedenti
circolari prot. 213/404 del 28 gennaio 2003 e prot. 2258/404 del 29 settembre
2003.
Transitoriamente e per un periodo non superiore a sei mesi dalla data
della
presente
circolare
si
potrà
continuare
a
commercializzare
apparecchiature omologate conformemente alle circolari di cui sopra; dopo
tale termine sarà ammessa la vendita delle sole apparecchiature che risultino
omologate o riconosciute nel tipo in conformità delle presenti disposizioni.
Le Associazioni di categoria in indirizzo, ognuna per propria
competenza, sono invitate a dare massima pubblicità alla presente circolare.
Firmato
IL DIRETTORE GENERALE
(ing. Sergio Dondolini)
3
4
Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti
DIPARTIMENTO DEI TRASPORTI TERRESTRI
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE
Banco a rulli con collegamento meccanico o
elettronico per prove velocità e di complemento
alla analisi gas di veicoli a tre e quattro ruote
(categorie internazionali L2e, L5e, L6e, L7e)
5
1.1 GENERALITA’
Nel presente documento sono riportate le caratteristiche tecniche minime che debbono
essere previste per il banco prova velocità da utilizzarsi nella prova di emissione e velocità
di ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri (categorie internazionali, L2e, L6e) e per le
verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le categorie L5e, L7e. Parte
dell’attrezzatura di cui alle presenti disposizioni, se anche omologata ai sensi del D. D.
04.01.2002, può essere utilizzata per la prova di emissione e velocità dei ciclomotori 2
ruote (categoria L1e) e per le verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le categorie
L3e, L4e; in tal caso, la selezione delle modalità d’uso dell’apparecchiatura, ai sensi della
presente o del D. D. 04 01 2002, dovrà essere inequivocabile e consentire l’esecuzione
delle prove in modo completo ed in piena sicurezza.
Tutte le verifiche di seguito previste per i banchi dotati di sistema di dissipazione
fluidodinamica ad aria si applicano anche per i banchi di cui al D. D. 04 01 2002.
1.2 GRANDEZZE DA RILEVARE
Durante l’esecuzione della prova, l’apparecchiatura deve essere in grado di rilevare le
grandezze seguenti e di permetterne la visualizzazione e la stampa
Velocità
Velocità del veicolo in prova: corrisponde alla velocità periferica del rullo
espressa in km/h o multipli.
Spazio
Spazio percorso dal veicolo durante la prova espresso in m o multipli.
In sede di manutenzione, verifica o taratura, l’apparecchiatura deve essere in grado di
rilevare le grandezze seguenti e di permetterne la visualizzazione e la stampa
Velocità angolare rulli
espressa in giri/min o multipli.
Tempo
espresso in secondi ( s ) o multipli.
Potenza
Potenza assorbita dal dispositivo di frenatura espressa in Watt ( W ) o multipli.
1.3 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
Il banco prova velocità deve essere composto dai seguenti elementi base:
1. Banco a rulli con uno o più telai e dispositivi che permettono il test della velocità
massima su tutti i veicoli con distanza tra i bordi esterni dei pneumatici maggiore o
uguale a 2000 mm e distanza tra i bordi interni dei pneumatici minore o uguale a 200
mm.
2. Due rulli frenati da dispositivi/o di assorbimento della potenza sullo stesso asse di
rotolamento (in assenza di connessione fra i gruppi rulli è obbligatorio un dispositivo di
assorbimento per ogni rullo frenato). (E’ ammessa anche la soluzione con un unico
rullo frenato di lunghezza maggiore o uguale a 2000 mm)
3. Due rulli folli (non obbligatori se i rulli frenati hanno diametro > maggiore o uguale a
400 mm sullo stesso asse di rotolamento). (E’ ammessa anche la soluzione con un
unico rullo folle di lunghezza maggiore o uguale a 2000 mm)
4. Dispositivi di sicurezza, ancoraggio e/o bloccaggio del veicolo a terra.
5. Una coppia di coperture delle parti dei rulli non utilizzati durante le prove. In alternativa,
nel caso della soluzione monorulli, la/le coperture debbono permettere la copertura
6
della parte di rulli non in uso e possono lasciare scoperta una porzione di rulli uguale
alla lunghezza utile per la prova del veicolo in esame.
6. Unità di controllo, elaborazione e visualizzazione (questa può essere integrata nella
apparecchiatura di altra attrezzatura di linea).
7. Dispositivi di raffreddamento del motore del veicolo.
8. Dispositivi di verifica della taratura previsti dal costruttore.
9. Dispositivo di segnalazione della curva di assorbimento selezionata
10. Dispositivi di selezione delle curve:
a. Ciclomotori e motocicli a due ruote (curva 2) (SOLO NEL CASO DI BANCO P.
V. CORRISPONDENTE AL DECRETO DIRIGENZIALE DEL 04/01/ 2002)
b. Ciclomotori a 3ruote (curva 3) vedi pag. seguenti
c. Quadricicli leggeri (curva 4) vedi pag. seguenti
• Dispositivi di connessione, protezione e segnalazione come da tabella
Tipologia banco prova velocità
A
B
C
D
E
F
Connessione meccanica rulli dx e sx
SI
NO
NO
NO
SI
NO
Connessione elettronica rulli dx e sx
NO
NO
SI
SI
SI
NO
Rulli traslabili con connessione meccanica
Rulli traslabili con connessione elettronica
SI
NO
Si
SI
NO
SI
NO
SI
SI
SI
SI
SI
•
•
A= Dispositivo Meccanico di connessione dei rulli folli o frenati
B= coperture scorrevoli, calpestabili,con portata maggiore o uguale a 500Kg.
(in nessun modo devono presentarsi situazioni di pericolo per schiacciamento
e/o traslazioni
accidentali di parti di apparecchiature).
• C= dispositivo di segnalazione del superamento del limite di differenza di velocità
fra i due rulli frenati
• D= Sistema di monitoraggio delle velocità dei due gruppi rulli e dispositivo di
segnalazione del superamento del limite di differenza di velocità fra i due rulli frenati
che si attivi alla soglia di 2 km/h di differenza, per velocità superiori ai 20 km/h.
• E= Dispositivo di ausilio all’uscita dei veicoli dai rulli.
• F= Dispositivo di traslazione dei rulli con indicazione della distanza massima e
minima dei bordi dei rulli.
1.3.1 Banco a rulli
1.3.1.1 Configurazione
Il banco deve prevedere:
Una struttura portante idonea a sopportare le sollecitazioni di esercizio (separata in
assenza di connessione meccanica fra i gruppi rulli).
Una coppia di rulli solidali tra loro e con uno o più dispositivi di frenatura oppure, in
alternativa, una coppia di rulli non solidali tra loro con uno o più dispositivi di frenatura
ciascuno. E’ ammessa anche la soluzione con un solo rullo di lunghezza maggiore o
uguale a 2000 mm , con uno o più dispositivi di frenatura.
Una coppia di rulli folli abbinati alla coppia di rulli frenati secondo le modalità indicate al
punto precedente. E’ ammessa anche la soluzione con un solo rullo folle di lunghezza
7
maggiore o uguale a 2000 mm abbinato al rullo singolo frenato indicato nel punto
precedente.
Nel caso i rulli frenati siano di diametro ≥ 400 mm i rulli folli non sono obbligatori in
nessuna delle configurazioni descritte.
Uno o più dispositivi di frenatura ad assorbimento di potenza, collegato/i ai rulli
secondo le configurazioni descritte nei punti precedenti, avente caratteristica
predefinita e conforme a quanto previsto al paragrafo 1.5
Un sistema di rilevamento della velocità di rotazione dei rulli adeguato alla
configurazione scelta dal costruttore secondo quanto indicato nei punti precedenti. In
assenza di collegamento meccanico fra i due gruppi rulli, l’elettronica deve essere in
grado di monitorare continuamente la velocità di entrambi i rulli frenati e di correggere
eventuali squilibri di velocità con una ripartizione diversa della coppia resistente sui due
rulli; tale azione deve comunque far sì che la coppia, risultato della somma delle
singole azioni frenanti, sia ricompresa nel limite di errore relativo alla curva di coppia
illustrata al paragrafo 1.5.1. L’obbiettivo di detto controllo della coppia resistente sarà
ottenere una differenza di velocità fra i due gruppi rulli < 2 km/h. La velocità misurata
sarà pari alla media aritmetica delle velocità dei due rulli frenati. Qualora la differenza
di velocità fra i rulli frenati, a partire da 20 km/h, superi il valore di 2 km/h in modo
continuativo per più di 10 secondi l’operatore deve essere prontamente avvertito con
un segnale luminoso dell’evento anomalo ed il sistema deve interrompere la prova.
Dimensioni e soluzioni tecniche che consentano:
• il posizionamento del veicolo in piano durante la prova (con tolleranza di +/- 5°) e
che assicurino la corretta esecuzione della prova anche con veicoli con ruote di
diametro minimo di 300 mm e/o con distanze da terra limitate (in particolare nelle
zone prossime alle ruote);
1.3.1.2
Dati tecnici
Rulli Distanza esterna
≥ 2000mm
Rulli Distanza interna
≤
200 mm
Carico ammissibile per asse
≥ 10000 N
Diametro rulli: Doppia coppia
≥
180 mm
Diametro rullo Due monorulli
≥
400 mm
Diametro rullo Un rullo ≥ 2000mm
≥
400 mm
Somma Lunghezza utile rulli (rulli non traslabili ) B ≥ 1800 mm
Lunghezza minima rulli
C ≥
300 mm (*)
Traslazione rulli (Bancate traslabili) ≥ di “T” dove :
T= (2000 – X –Y)
X= lunghezza rulli bancata sinistra
Y= lunghezza rulli bancata destra
Distanza tra i centri dei rulli
≤
400 mm
Velocità massima di prova
≥
70 km/h
Temperatura di utilizzo
5 ÷ 40 °C
Pressione di utilizzo
850 ÷1025 hPa
Umidità relativa di utilizzo
10 ÷ 90 %
(*)In ogni caso deve essere possibile l’accesso e la prova di veicoli che necessitano di
una lunghezza utile per il passaggio di pneumatici max di 400 mm (esp. con il
posizionamento dei cunei di fine corsa).
8
1.3.2 Dispositivi di sicurezza
I dispositivi di ancoraggio e/o bloccaggio debbono essere idonei a garantire la non
espulsione del veicolo dai rulli in caso di blocco accidentale dei rulli e/o delle ruote del
veicolo durante l’esecuzione della prova .
Tale requisito s'intende verificato se, applicando una forza orizzontale di 200 kg in
direzione longitudinale al telaio del veicolo nel verso di marcia del veicolo ed in quello
opposto, non si verifica la fuoriuscita del veicolo dai rulli. Le forze trasmesse dai dispositivi
non debbono creare danni al veicolo.
1.3.3 Unità di controllo, elaborazione, visualizzazione e stampa
L’apparecchiatura deve prevedere:
Un'unità di acquisizione ed elaborazione dei dati di prova, collegabile all’analizzatore
gas o ad altra apparecchiatura di linea secondo quanto previsto al paragrafo 1.7
Un dispositivo di visualizzazione (proprio od integrato in altra apparecchiatura di linea)
analogico o digitale, facilmente leggibile dall’operatore durante la prova.
Un dispositivo di allarme, di tipo ottico od acustico, ad attivazione automatica al
superamento della velocità di 60 km/h.
Se il banco ha uno o più dispositivi per facilitare l’uscita del veicolo dai rulli, detto
comando può essere dato o attraverso analizzatore (RS) alla condizione di velocità
nulla oppure dal comando sul banco azionato direttamente dall’operatore in
condizioni di sicurezza durante l’esecuzione della prova. Per garantire
l’intercambiabilità degli analizzatori il sistema di comando sul banco deve essere
sempre presente.
Se il banco è dotato di un dispositivo di bloccaggio del veicolo di tipo automatico il
comando può essere dato o attraverso analizzatore (RS) oppure dal comando sul
banco azionato direttamente dall’ operatore in condizioni di sicurezza a inizio e fine
prova. Per garantire l’intercambiabilità degli analizzatori il sistema di comando sul
banco deve essere sempre presente.
1.3.4 Dispositivi di raffreddamento
Per evitare il surriscaldamento del motore del veicolo in prova, deve essere prevista la
presenza di un sistema di raffreddamento costituito in alternativa da:
•
due ventole con superficie ciascuna maggiore o uguale a 0,01 m2 e portata tale da
garantire una velocità del flusso misurata a 10 cm dalla sezione di uscita pari a 80
km/h ±10 km/h.
• due ventole con superficie ciascuna maggiore o uguale a 0.02 m2 e portata tale da
garantire una velocità del flusso misurata a 10 cm dalla sezione di uscita pari a 60
km/h ±5 km/h.
Nel caso in cui le ventole siano dotate di convogliatori flessibili, il rilievo dei dati
caratteristici và eseguito a 10 cm dalla sezione di uscita del flessibile.
Il banco deve avere il sistema di comando delle ventole
dall’operatore durante l’esecuzione di una prova di velocità.
facilmente utilizzabile
1.3.5 Dispositivi di taratura
L’apparecchiatura deve essere provvista di attrezzatura idonea ad effettuare le verifiche di
taratura secondo le modalità riportate al punto 1.5.2
1.4 CARATTERISTICHE METROLOGICHE
9
1.4.1 Fondo scala
Fondo scala di misura della velocità
70 km/h
1.4.2 Precisione di misura
Precisione di misura della velocità
Precisione di misura dello spazio
Precisione di misura del tempo
± 1 km/h per vel. >20 km/h
±2%
± 0,1 s
1.4.3 Risoluzione
Risoluzione minima ai fini dei calcoli
Risoluzione minima del dispositivo di visualizzazione
potenza
velocità
spazio
5 Watt
1 km/h
100 m
1.5 CURVE DI ASSORBIMENTO DI POTENZA
1.5.1 Determinazione delle curve di assorbimento
La curva della potenza teorica (espressa in Watt) assorbita dal dispositivo di frenatura
deve essere determinata in base alla formula
P = (1/2)*ρ*S*cx*V3 + [(f0+kV2)*Q*g]*V
(Watt)
Parametri per ciclomotori a tre ruote
f0 = 18 * 10-3
k= 2,6 * 10-6 (s2/m2)
V
Q = 180
ρ = 1,225
S = 1,6
(m/s)
(kg)
(kg/m3)
(m2 )
cx = 0,8
g = 9,81
(m/s2)
coeff. del termine di grado zero della resistenza al
rotolamento
coeff. del termine di 2° grado della resistenza al
rotolamento
velocità del veicolo
massa del veicolo con conducente (valore assunto)
densità dell’aria
area frontale del veicolo con conducente
(valore assunto)
coeff. aerodinamico di forma (valore assunto)
accelerazione di gravità
Parametri per quadricicli leggeri
f0 = 18 * 10-3
coeff. del termine di grado zero della resistenza
al rotolamento
k= 2,6 * 10-6 (s2/m2)
coeff. del termine di 2^ grado della resistenza al
rotolamento
V
(m/s)
velocità del veicolo
Q = 458
(kg)
massa del veicolo con conducente (valore assunto)
3
ρ = 1,225
(kg/m )
densità dell’aria
S = 1,75
(m2)
area frontale del veicolo con conducente
(valore assunto)
cx = 0,33
coeff. aerodinamico di forma (valore assunto)
g = 9,81
(m/s2)
accelerazione di gravità
Nota: nella formula sopra riportata non si tiene volutamente conto del
contributo di potenza assorbita nel contatto ruota-rullo che si somma al valore
erogato dal freno motore.
10
In assenza di collegamento meccanico fra i due gruppi rulli, l’elettronica deve
essere in grado di garantire continuamente una ripartizione della coppia
frenante su entrambi i rulli frenati in modo che la differenza di velocità fra i due
gruppi rulli sia < 2 km/h.
I valori della potenza teorica assorbita nel range di velocità di utilizzazione
della apparecchiatura (20 ÷ 70 - 80 km/h) sono pertanto
CURVA 3
Curva ciclomotori a tre ruote
km/h
Watt
20
312
25
485
30
721
35
1034
40
1435
45
1938
50
2554
55
3298
60
4181
65
5216
70
6415
80
9360
CURVA 4
Curva quadricicli leggeri
km/h
Watt
20
512
25
684
30
885
35
1122
40
1400
45
1725
50
2102
55
2539
60
3040
65
3611
70
4259
80
5807
Gli errori massimi ammessi sono
± 10%
per velocità comprese tra 20 e 59 km/h
± 20%
per velocità superiori a 60 km/h
1.5.2 Verifica della curva in sede di omologazione e controllo periodico
La verifica della curva in sede di omologazione può essere effettuata in diversi
modi, egualmente riconosciuti dall’ente di omologazione, che riconosce il metodo
di coast-down ed il rilevamento della forza sulla cella di carico.
Nel caso di utilizzazione del metodo di “coast–down” la verifica della curva di
assorbimento deve essere eseguita nei punti previsti secondo i parametri
riportati in tabella
Ciclomotori a tre ruote (CURVA 3)
Punto della curva
Potenza teorica
Limiti di
assorbita
accettabilità
km/h
Watt
Watt
70
±1283
6415
65
±1043
5216
60
±836
4181
55
±330
3298
50
±255
2554
45
± 194
1938
40
±143
1435
35
±103
1034
30
±72
721
25
±48
485
20
±31
312
Range di velocità
km/h
72-68
67-63
62-58
57-53
52-48
47-43
42-38
37-33
32-28
27-23
22-18
11
Ciclomotori a quattro ruote (CURVA 4)
Punto della curva
Potenza teorica
Limiti di
assorbita
accettabilità
km/h
Watt
Watt
70
± 852
4259
65
± 722
3611
60
± 608
3040
55
± 254
2539
50
± 210
2102
45
± 172
1725
40
± 140
1400
35
± 112
1122
30
± 89
885
25
± 68
684
20
± 51
512
Range di velocità
km/h
72-68
67-63
62-58
57-53
52-48
47-43
42-38
37-33
32-28
27-23
22-18
Per ottenere le diminuzioni richieste di velocità in tempi significativi (> 5 s) è
ammessa l’eventuale aggiunta temporanea di masse inerziali. La verifica della
potenza assorbita può essere fatta utilizzando lo stesso strumento in fase di
omologazione.
Nel caso di assenza di collegamento meccanico fra i due telai rulli, il costruttore
deve proporre, in sede di omologazione, un metodo di verifica dell’efficacia del
controllo in retroazione. In ogni caso verranno simulate verifiche al limite di
allarme di squilibrio per verificare che la somma delle due curve (dx e sx) sono
nei limiti di errore ammesso. Tale metodo deve essere riproposto in sede di
verifica periodica.
Per i banchi nei quali si adotta il metodo di “coast down”, in sede di
omologazione deve essere inoltre determinato il tempo di “coast-down” a vuoto
della apparecchiatura fra 50 km/h e 20 km/h.
Questo dato deve essere calcolato come media aritmetica dei valori ottenuti
con almeno 5 prove e deve essere riportato sia sul libretto metrologico sia nella
targhetta di omologazione.
In sede di controllo periodico la verifica della curva di assorbimento si limiterà
al rilevamento del tempo di “coast-down” a vuoto fra 50 km/h e 20 km/h ed al
successivo confronto con il valore corrispondente rilevato in sede di
omologazione, accettando scostamenti massimi contenuti entro ±10%
Per i banchi dotati di sistema di dissipazione fluidodinamico ad aria, la
caratterizzazione delle curve, in sede di omologazione, dovrà essere abbinata
alla densità dell’aria rilevata dai parametri ambientali del momento (σ Oml).
Ovvero si rileverà la curva alle condizioni ambientali di prova, si ricalcoleranno
le curve alle condizioni di utilizzazione di cui al punto 1.3.1.2 Dati tecnici con
le relazioni
P Ma = PVerif
*
σ max.
σ Verif
PMin x = PVerif.
*
σ min.
σ Verif
12
Non sono ammessi funzionamenti fuori dai valori limiti di accettabilità di
Potenza max e min.
Per tale prescrizione può essere previsto un sistema automatico di controllo
oppure nel manuale d’uso dell’apparecchiatura, dovranno essere riportati i
limiti di utilizzo in funzione delle condizioni ambientali. L’apparecchiatura dovrà
essere dotata di sistemi riconosciuti adeguati in sede di omologazione, che
consentano all’operatore di verificare l’ammissibilità d’uso del banco in
funzione delle condizioni ambientali.
Il tempo di coast-down dell’attrezzatura, in sede di verifica o controllo
successivo all’omologazione (t Ctrl), dovrà tenere conto dei parametri
ambientali del momento e rientrare nelle tolleranze ammesse ±10% dal
tempo di coast-down misurato in sede di Omologazione (t Oml) :
t Ctrl = t Oml ±10%
t Ctrl = t Verif. *
σ Verif.
σ Oml
in dove:
t Verif (s) = tempo di coast-down misurato in sede di verifica o controllo
successivo all’omologazione
σ Verif.(kg/m³) = densità dell’aria rilevata in sede di verifica o controllo
successivo all’omologazione secondo la seguente:
σ Verif. = ( 0,348444 * Pa) – HR ( 0,00252 * T – 0,020582)
273,1 + T
σ
Pa
HR
T
=
=
=
=
densità dell’aria [kg/m³]
pressione atmosferica [hPa]
umidità relativa [%]
temperatura [°C]
I dati ambientali dovranno essere rilevati dalla stazione meteorologica in
dotazione al centro di revisione o da strumenti di bordo del banco approvati
sede di omologazione.
Per i banchi dotati di sistema di dissipazione fluidodinamico ad aria, dove la
componente caratteristica del sistema avesse un andamento diverso dalle
espressioni di assorbimento di potenza riportate nel presente capitolato
(restando nelle tolleranze ammesse), il costruttore può produrre, in sede di
omologazione, la documentazione tecnica necessaria probante le opportune
correzioni. In fase di omologazione,verifica o controllo dell’apparecchiatura si
dovrà tenere conto dei parametri ambientali del momento (vedi punto specifico
del presente documento).
Confronto con prova su strada
In sede di omologazione è comunque richiesta una prova comparativa con un
veicolo omologato alla velocità max. di 45 km/h il cui valore effettivo della
13
velocità, rilevato su strada piana in assenza di vento, non deve discostarsi dal
valore letto sul banco di prova di oltre 5 km/h.
1.6 SICUREZZE
L’apparecchiatura deve essere conforme alle Normative di sicurezza vigenti.
1.7 COLLEGAMENTO AD ALTRI SISTEMI DI ACQUISIZIONE
Vengono definite le specifiche del protocollo di comunicazione (compatibile
MCTCNET) fra il banco ed altri sistemi di acquisizione.
Stringa “Richiesta Valori di misura” da unità esterna (esempio da analizzatore
gas).
STX
GAS
E
T
B
Add
E
T
B
VE
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
GAS
Add
VE
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico riferito all'apparecchiatura
Comando richiesta velocità in km/h
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
Add
E
T
B
V
E
E
T
B
spee
d
E
T
B
spa
zio
E
T
B
curv
a
CRC-H
CRC-L
ETX
Dove:
Campo
Descrizione
VEL
Add
VE
Speed
Spazio
Curva
Es.Formato
Risposta dall’apparecchiatura di velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Risposta al comando di richiesta velocità VE
Km/h con risoluzione 1 km/h (due digit interi)
Spazio percorso in m (4 digit interi)
Curva di assorbimento selezionata
2,3,4****
(*****curva a 2, 3, 4 ruote)
Stringa “Richiesta Identificazione” da unità esterna (esempio da analizzatore gas).
STX
GAS
E
T
B
Add
E
T
B
ID
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
GAS
Add
ID
Descrizione
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico riferito all'apparecchiatura
Comando richiesta identificazione
14
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
E
T
B
NumVe
r
Add
E
T
B
E
T
B
ID
VerMctcN
et
E
T
B
Ma
r
CRC-H
E
T
B
E
T
B
Mod
CRC-L
NumO
m
E
T
B
NumSe
r
E
T
B
DataSca
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
VEL
Add
ID
Mar
Mod
NumOm
NumSer
DataSca
NumVer
VerMctcNet
Es.Formato
Risposta dall’apparecchiatura di velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Risposta al comando identificazione
Marca
Modello
Numero di omologazione
Numero di serie
Data di Scadenza del controllo periodico
Numero versione software
Numero versione MCTC Net
"ggmmaaaa"
“100”
Stringa “Comando Selezione Curva Coppia” da unità esterna (esempio da
analizzatore gas).
Domanda:
STX
GAS
E
T
B
Add
E
T
B
SC
C
E
T
B
Curva
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
GAS
Add
SCC
Curva
Es.Formato
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando selezione curva coppia
Curva di assorbimento selezionata
Tipi possibili:
“2”
“3”
“4”
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
Add
E
T
B
SC
C
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
VEL
Add
SCC
Descrizione
Risposta dall’apparecchiatura velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando eseguito
15
Stringa “Comando Bloccaggio Rulli” (comando di attivazione del dispositivo di
uscita veicolo) da unità esterna (esempio da analizzatore gas).
Domanda:
STX
GAS
E
T
B
Add
E
T
B
BRC
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
GAS
Add
BRC
Es.Formato
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando bloccaggio rulli
NOTA : l’ unità esterna potrà generare il comando di bloccaggio rulli ovvero
di altro dispositivo di uscita del veicolo dai rulli,
solo riconoscendo il campo SPEED = “00” nella risposta alla richiesta “VE” .
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
Add
E
T
B
BRC
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
VEL
Add
BRC
Risposta dall’apparecchiatura velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando bloccaggio rulli eseguito
Stringa “Comando Sbloccaggio Rulli” (comando di disattivazione del dispositivo di
uscita veicolo) da unità esterna (esempio da analizzatore gas).
Domanda:
STX
GAS
Campo
GAS
Add
BRO
E
T
B
Add
E
T
B
BRO
CRC-H
CRC-L
ET
X
Descrizione
Es.Formato
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando sbloccaggio rulli
16
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
Add
E
T
B
BRO
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
VEL
Add
BRO
Risposta dall’apparecchiatura velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando sbloccaggio rulli eseguito
Stringa “Comando Bloccaggio Veicolo” da unità esterna (esempio da analizzatore
gas).
Domanda:
STX
GAS
E
T
B
Add
E
T
B
BVS
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
GAS
Add
BVS
Es.Formato
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando bloccaggio veicolo
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
Add
E
T
B
BVS
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
Descrizione
VEL
Add
BVS
Risposta dall’apparecchiatura velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando bloccaggio veicolo eseguito
Stringa “Comando Sbloccaggio Veicolo”
analizzatore gas).
da unità esterna (esempio da
Domanda:
STX
GAS
Campo
GAS
Add
BVR
E
T
B
Add
E
T
B
BVR
CRC-H
CRC-L
ET
X
Descrizione
Es.Formato
Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando sbloccaggio veicolo
17
Risposta:
STX
VEL
E
T
B
Add
E
T
B
BVR
CRC-H
CRC-L
ET
X
Dove:
Campo
VEL
Add
BVR
Descrizione
Risposta dall’apparecchiatura velocità
Indirizzo numerico dell'apparecchiatura
Comando sbloccaggio veicolo eseguito
18
CAPO II
PROCEDURE DI VERIFICA DEL BANCO VELOCITA’
A - VERIFICA INIZIALE
Lo strumento deve essere sottoposto a verifica iniziale dopo omologazione del modello;
La verifica iniziale va eseguita per verificare il rispetto di requisiti e condizioni previsti
dalla presente circolare.
La verifica iniziale deve essere eseguita dal CSRPAD, da CPA autorizzato dal
Dipartimento dei Trasporti Terrestri, dal costruttore, tramite sua organizzazione diretta
od indiretta con personale autorizzato dalla casa, o da Enti di certificazione
riconosciuti;
La verifica iniziale deve includere almeno le prove seguenti e deve essere eseguita
sulla apparecchiatura installata:
1) Controllo funzionale globale.
2) Verifica del rispetto delle dimensioni previste per il banco rulli: dal documento di
omologazione.
3) Verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di ANCORAGGIO del veicolo.
4) Verifica dei requisiti previsti per il / i dispositivi di raffreddamento: come previste dal
documento di omologazione.
5) Verifica del corretto rilevamento della velocità di rotazione del rullo frenato su tre punti
della scala 20, 40, 50 ±5 km/h.
6) Verifica della soglia di allarme al superamento della velocità di 60 km/h.
Nel caso di banchi velocità dotati di strumentazione digitale la verifica strumentale può
essere sostituita con il controllo dell’intervento dell’allarme in corrispondenza alle
soglie impostate nel programma.
In assenza di collegamento meccanico fra i due gruppi rulli, verifica dispositivo di
segnalazione del superamento del limite di differenza di velocità fra i due rulli frenati
che si attivi alla soglia dei 2 km/h di squilibrio della velocità a partire da una velocità di
20 km/h.
7) Verifica della curva di assorbimento del dispositivo di frenatura
La verifica della curva può essere effettuata in diversi modi, dipendentemente dal tipo
di dispositivo di frenatura presente sul banco.
Il metodo da adottarsi deve essere precisato dal costruttore nel manuale istruzioni della
apparecchiatura e deve essere stato riconosciuto idoneo in sede di omologazione.
Nel caso di dissipatori dinamometrici o equivalenti il metodo può basarsi sul calcolo
della coppia di frenatura tramite il rilevamento della forza sulla cella di carico.
Nel caso di dissipatori aerodinamici o equivalenti può essere utilizzato il metodo di
coast-down.
In questo caso la verifica della curva di assorbimento si può limitare al rilevamento
del tempo di “coast- down” a vuoto fra 50 km/h e 20 km/h ed al successivo
confronto con il valore corrispondente rilevato in sede di omologazione, accettando
19
scostamenti massimi contenuti entro ±10% tenendo conto dei parametri ambientali
come specificato al punto 1.5.2 .
8) Verifica della ripetibilità della prova mediante gli attrezzi di taratura appositamente
predisposti.
9) Verifica delle sicurezze.
10) Taratura stazione meteorologica (se ricorre)
B - VERIFICA PERIODICA OD OCCASIONALE
La verifica periodica deve essere effettuata al termine del periodo stabilito dal
costruttore e comunque almeno una volta l’anno.
La verifica occasionale va effettuata dopo ogni intervento di riparazione quando a
discrezione del costruttore possono variare le caratteristiche metrologiche.
Lo strumento non può essere utilizzato per prove ufficiali sino a che non sia intervenuta
la verifica periodica, se ne sono scaduti i termini.
La data di scadenza deve essere riportata anche sul referto stampato della prova
ufficiale.
Le verifiche periodiche ed occasionali devono essere eseguita dal CSRPAD, da CPA
autorizzato dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, dal costruttore, tramite sua
organizzazione diretta od indiretta con personale autorizzato dalla casa, o da Enti di
certificazione riconosciuti;
Le verifiche periodiche consistono nella ripetizione delle verifiche previste per la
verifica iniziale e nel controllo della rispondenza della componentistica a quella
originale.
20
LIBRETTO METROLOGICO
L’originale del libretto deve sempre accompagnare l’attrezzatura, una copia deve essere depositata agli atti dell’Ufficio Provinciale.
(Riprodurre tutte le pagine a stampa nel formato A5 e su carta con impresso ideogramma della Soc. realizzato o in filigrana o a stampa in sottofondo).
Nel caso di prova velocità già omologato per la revisione dei ciclomotori/motocicli il LIBRETTO METROLOGICO esistente verrà integrato dal
presente libretto e le pagine relative alle verifiche periodiche verranno annullate a cura del costruttore con un timbro riportante le seguente dicitura
"ANNULLATA”. Per le visite periodiche vedere Libretto relativo allo stesso banco reso idoneo per veicoli a tre ruote, quadricicli e quadricicli
leggeri". Unitamente al timbro dovrà essere riportata anche la firma a cura del Costruttore tramite sua organizzazione diretta od indiretta con
personale autorizzato dalla casa, o da Enti di certificazione riconosciuti;
La successiva verifica periodica andrà effettuata secondo il periodo indicato dal costruttore e comunque non oltre i 12 mesi a partire dalla data
riportata sulla nuova verifica iniziale.
148
LIBRETTO METROLOGICO
DEL
BANCO VELOCITA’
510
÷8
AAAAAAA
(marca)
35
BBBBB (tipo)
64
210
5÷8
pag. 1/27
Pagina 1 plastificata
21
17
148
(Foto dell’attrezzatura a colori)
210
30
AAAAAAA
BBBB
(Ragione sociale del costruttore)
5÷8
64
pag. 2/27
Timbro e firma
dell’Ufficio
Provinciale
del DTT
22
148
Dichiarazione di conformità per
BANCO VELOCITA’
di tipo omologato (*)
Si
dichiara,
ai
sensi
del************************che il
Banco velocità per ciclomotori a tre ruote e
quadricicli leggeri sotto indicato è conforme in tutte
le sue parti al tipo omologato dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti D.T.T. DGM S.I.I.T.
CSRPAD con certificato n°
OM 00000 (* )
del 00/00/0000
210
Costruttore e sede:
Tipo:
N° di serie:
Luogo, 00/00/0000
___________________
firma (1)
Timbro e
firma
(1) Depositata presso il Ministero dei trasporti e della Navigazione
dell’Ufficio
Provinciale
del DTT
Dichiarazione n° .................del...........
pag. 3/27
23
Facsimile valido per banco velocità per prove inquinamento veicoli a due ruote, tre ruote e
quadricicli
148
Verifica iniziale
1
Controllo funzionale globale.
2
Verifica dimensionale:
diametro rulli, interassi rulli,
distanza minima e massima bordi rulli
eventuali dispositivi connessione rulli addizionali
Funzionalità eventuale dispositivo di traslazione
3
Verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di
ancoraggio e/o bloccaggio del veicolo.
4
Verifica dell’efficienza del dispositivo di
raffreddamento
5
Verifica del corretto rilievo della velocità di
rotazione del rullo frenato. A 20 , 40 , 60 km/h +/5km/h.
6
Verifica della soglia di allarme al superamento della
velocità di 60 km/h
7
Verifica della curva di assorbimento del dispositivo
di frenatura con il metodo riportato sul manuale uso
e manutenzione e verificato in sede di
omologazione.
8
Verifica della ripetibilità della prova mediante gli
attrezzi di taratura appositamente predisposti.
210
Timbro e firma
dell’Ufficio
Provinciale
del DTT
pag. 4/27
24
Facsimile valido per banco velocità per prove inquinamento veicoli a due ruote, tre ruote e
quadricicli
148
Verifica iniziale
9
1
1
Verifica delle sicurezze
Taratura stazione meteorologica (se ricorre)
Altre verifiche
_____________________________
210
_____________________________
data
timbro e firma
Timbro e firma
dell’Ufficio
Provinciale
del DTT
pag. 5/27
25
Facsimile valido per banco velocità per prove inquinamento veicoli a due ruote, tre ruote e
quadricicli
148
Verifica periodica od occasionale
1
Verifica della rispondenza della componentistica
dell’apparecchio a quella originale
2
Controllo funzionale globale
3
Verifica dimensionale del banco a rulli
diametro rulli, interassi rulli
distanza minima e massima bordi rulli
eventuali dispositivi connessione rulli addizionali
Funzionalità eventuale dispositivo di traslazione
210
Verifica di assenza di deterioramenti e del corretto
4
funzionamento dei dispositivi di ancoraggio del
veicolo.
5
Verifica dell’efficienza del dispositivo di
raffreddamento
6
Verifica del corretto rilievo della velocità di
rotazione del rullo frenato. Per banchi velocità
digitali anche tramite software, con la procedura
verificata in sede d’omologazione
7
Verifica della soglia di allarme al superamento della
velocità di 60 km/h
8
Verifica della curva di assorbimento del dispositivo
di frenatura con il metodo riportato sul manuale uso
e manutenzione e verificato in sede di
omologazione.
pag. 6/27
Timbro e firma
dell’Ufficio
Provinciale
del DTT
26
Facsimile valido per banco velocità per prove inquinamento veicoli a due ruote, tre ruote e
quadricicli
148
14
Verifica periodica od occasionale
9
Verifica della ripetibilità della prova mediante gli
attrezzi di taratura appositamente predisposti.
10
Verifica delle sicurezze
11
Taratura stazione meteorologica (se ricorre)
12
Altre verifiche
210
_______________________________________
______________________________________
__
______________________________________
__
______________________________________
__
______________________________________
data
__
______________________________________
data prossima v.
timbro e firma
_
Esito:
positivo
Timbro e firma
dell’Ufficio
Provinciale
del DTT
negativo
pag. 7/27
27
148
Riparazione
Guasto segnalato
____________________________________
____________________________________
____________________________________
________________________________
210
Riparazione
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
____________________________________
______________________________
data
timbro e firma
Timbro e firma
dell’ufficio
Provinciale
dell’MCTC
pag. 16 ÷ 26 /27 o 18 ÷ 28/29
28
148
Laboratori e tecnici autorizzati dal costruttore
1
timbro e firma del
costruttore
2
timbro e firma del
costruttore
3
timbro e firma del
costruttore
210
4
timbro e firma del
costruttore
5
timbro e firma del
costruttore
6
timbro e firma del
costruttore
7
timbro e firma del
costruttore
8
timbro e firma del
costruttore
Timbro e firma
dell’ufficio
Provinciale
dell’MCTC
pag. 27 /27 o 29/29
29
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Prot. n. 1304/404 Roma,lì 1 luglio 2005 Allegati n.1 Ai