WINE BAR e CUCINA questo periodico pranzi e cene a Monfalcone antica osteria notizie - evidenziazioni - storie - curiosità e altro via Toti 25 (verso la stazione ferroviaria) tel. 0481 410883 chiuso domenica e lunedì a pranzo MENSILE Registrato al Tribunale di Trieste con il n. 1227 del 5.10.2010 (Direttore responsabile: Walter Grandis) 9 novembre 2010 - anno I - n. 2 (Stampato da Archimedia srl - Novara) DIFFUSIONE in OMAGGIO in evidenza editoriale Ma è festa vera? Fra poco è Natale, poi arriva Capodanno e l’Epifania che, come si sa, tutte le feste porta via. Con il trascorrere degli anni queste feste mi piacciono sempre meno. Non dico che andrebbero abolite ma riportarle a qualcosa di più vero, più genuino, sarebbe utile per noi tutti. Come negare che, spesso, l’apparire di luminarie, dei finti o veri abeti, delle musiche natalizie già nel mese di novembre ci provoca un senso di fastidio, una mestizia strana, quasi una ribellione. Ci rendiamo conto che la nostra festa sta per essere costruita secondo i canoni del consumismo e non per quella che potrebbe essere: serenità, quiete, riflessione, riposo, gioia della famiglia e allegria autentica. Tutti stati d’animo dei quali sentiamo sempre di più una grande esigenza bombardati, come siamo, da notizie di delitti, nefandezze e catastrofi che, purtroppo, non si fermano nel periodo delle feste. Cerco di non vivere fuori dalla realtà e, quindi, comprendo bene l’esigenza, in questi momenti di crisi, di invogliare la gente a spendere in acquisti, cene e cenoni. Di costruire una massa di addobbi per una festa che, in qualche modo, ci faccia non ballare di gioia ma sballare inebetiti da colori, rumori, sapori… come drogati dall’esigenza di non pensare mentre sarebbe più bello (e più giusto) essere, semplicemente, spensierati. Un tempo facevamo gli addobbi sull’albero di natale con arance e mandarini, facevamo macerare i vecchi giornali formandone palle da asciugare sullo “spargher” dove sarebbero finite come carbone… già, su quel vecchio focolare ponevamo le bucce delle arance che deodoravano la casa. Quella “semplice miseria” ci infondeva felicità e allegria. Anche i popoli selvaggi sono felici quando si riuniscono, dopo una buona battuta di caccia, attorno al fuoco nella gioia di aver assicurato cibo per la propria famiglia. Si, la festa vera è quella dei selvaggi. Noi ci affidiamo, invece, a quella finta per ritrovare bontà e pace… poi la nostra finisce e il nuovo focolare domestico, rappresentato dallo schermo televisivo, ci farà ripiombare nell’angoscia del quotidiano e metteremo nella soffitta della mente il ritornello di “Jingle bells”. (1) In via Imbriani angolo via Mazzini Un semaforo inutile che può diventare pericoloso è realizzato in collaborazione con: GRAN PRIORATO d’ITALIA Cavalieri Templari Istituzione no - profit fondata nel 1804 P.O. box 2610 - 34142 Trieste www.templariditalia.it dai numeri precedenti Cambiamenti? Nessuno: continua la totale indifferenza. Come preannunciato questo foglio mensile viene inviato per posta anche a Sindaci, Assessori, Comando di Polizia municipale, vari organi competenti. Nessuno può dire “non sapevo”. Riproponiamo qualche segnalazione dai numeri precedenti e, in futuro, se non vi sarà il minimo intervento o spiegazione di una indifferenza che giudichiamo colpevole, sarà nostra premura proporre queste evidenze non solo alla pubblica opinione ma anche all’esame di altre autorità. Il semaforo posto in via Imbriani angolo via Mazzini non serve a nessuno perché la via Imbriani è a senso unico e la corsia riservata agli autobus, provenienti da piazza San Giovanni, consente agli stessi di svoltare in via Mazzini ma non certo Walter Grandis di proseguire verso Corso Italia come è chiaramente indicato dal cartello di divieto di accesso posto sulla destra della casa. in evidenza (2) Abbiamo, inoltre, notato che alla totale inutilità dell’impianto si aggiunge il rischio un problema di civiltà che, come evidenziato nella foto a lato, un pedone interessato ad attraversare la via Mazzini sia confuso dall’apparire del segnale di verde (mentre quello che si riferisce ai pedoni è ancora rosso) e inizi l’attraversamento rischiando di essere travolto da automezzi provenienti dalla corsia preferenziale non ci sono sistemi atti a migliorare il problema delle di via Imbriani, che svoltano in direzione di deiezioni animali e facilitare così il rispetto delle norme Piazza Goldoni.. Certo, la responsabilità sarebbe del pedone ma perché rischiare un Le norme, i divieti, le sanzioni esistono sia per gli esseri umani che fanno la pipì sui incidente per colpa di un semaforo inutile? muri (fino a 500 euro) sia per gli animali o, meglio, per i loro proprietari se non raccolgono la “popo” di Fido. Nel caso degli umani la totale mancanza di gabinetti pubblici non giustifica di certo i comportamenti incivili anche se è condivisibile il malu- in evidenza (3) more dei cittadini per l’assenza totale di questi servizi a Trieste. Non tutti, infatti, hanno piacere di dover entrare in un bar in caso di “bisogno”. Per gli animali che, ovviamente, non possono essere accolti in un bar per i loro bisogni, devono provvedere i proprietari, muniti obbligatoriamente di paletta e sacchetto, all’asporto ma la domanda - un esempio in via San Michele è: dove dovranno riporre il “corpo del reato”? In molte città si è risolto con appositi contenitori collocati dalle amministrazioni pubbliche soprattutto nelle aree destinate alle passeggiate dei cani. Nell’estate del 2009 l’architetto di Lubiana, Ivana Antolovic, presentò un suo progetto, già collaudato in alcune città, per la raccolta delle deiezioni animali al Vicesindaco di Trieste Paris Lippi che lo giudicò interessante. Quando la professionista slovena ritornò a Trieste per presentare il suo studio riferito alla città giuliana, la materia non era più di competenza di Lippi ma La “Sagrada Familia” imponente cattedrale di Antoni Gaudì a Barcellona (v, ridi un nuovo assessore che, attraverso una L’architetto Ivana Antolovic presenta il suo segretaria, rifiutò l’appuntamento infor- progetto al vicesindaco di Trieste Paris Lippi. quadro nella foto sotto) sembrerebbe sia stata, dopo 127 anni, completata. Non è così per certi cantieri disseminati nelle vie di Trieste che, spesso, a causa di somando che la cosa non lo interessava. Poiché nulla di nuovo è stato, nel frattempo, fatto la cosa ha interessato noi che ci sia- spensione delle imprese rimangono per anni come ingombranti monumenti alla mo messi in contatto con la giovane architetto. Nel presentarci il suo totem-pattumiera irresponsabilità umana. Questo, segnalato da operatori economici della zona di via per la raccolta delle deiezioni canine (un elemento curato in ogni San Michele, è anche un esempio di pericolosità oltre che di disagio. L’intera particolare che ben si inserisce nel contesto di ogni arredo urba- carreggiata è dimezzata, il marciapiede è annullato (come si vede nella foto, una no) Ivana ci spiega che l’eliminazione degli escrementi non è solo carrozzella si affaccia con grande rischio) e l’autobus proveniente da via della un fatto estetico ma un serio problema di igiene e di prevenzione Rotonda deve effettuare una complicata manovra per svoltare. Rileviamo, in quedella salute pubblica. Gli escrementi dei cani, che hanno bisogno sto caso, anche la totale assenza del cartello lavori del cantiere che dovrebbe essedai 3 ai 10 giorni per una decomposizione naturale, possono con- re obbligatorio. Invitiamo i lettori a segnalarci altre situazioni di questo genere (Altair) tenere le uova di tenia molto pericolose per l’uomo. A Trieste ci auspicando il doveroso intervento delle autorità competenti. sarebbero oltre 15.000 cani e, secondo la giovane, la “produzione” giornaliera di escrementi può superare le sette tonnellate! Spesso i proprietari si sottraggono all’obbligo di raccolta delle deiezioni perché non sanno dove poterle gettare. I bidoni delle varie differenziate non sembra si prestino allo scopo e, inoltre, non sono presenti in parchi, giardini e boschi. Animali a Trieste: solo norme e divieti (dal n. di agosto 2010) Lo stato di un marciapiede vicino alla fermata delle linee 25 e 26 in via Marchesetti altezza di via Civrani. Cantieri infiniti a Trieste COMUNE DI TRIESTE - REGOLAMENTO PER LA TUTELA ED IL BENESSERE DEGLI ANIMALI Art. 29 - Aree e percorsi destinati ai cani 1. Nell’ambito di giardini, parchi ed altre aree a verde di uso pubblico, possono essere individuati, mediante appositi cartelli e delimitazioni, spazi destinati ai cani, opportunamente recintati, dotati anche delle opportune attrezzature anche per le relative deiezioni. Art. 31 - Obbligo di raccolta degli escrementi 3. I proprietari e/o detentori di cani che si trovano su area pubblica o di uso pubblico hanno l’obbligo di essere muniti di apposita paletta o sacchetto o altro apposito strumento per una igienica raccolta o rimozione degli escrementi prodotti da questi ultimi atto a ripristinare l’igiene ed il decoro del luogo. (SOPRA dal n. di ottobre 2010) Un contenitore di rifiuti, accanto all’ingresso dell’Acquario che invade la carreggiata. (SOTTO dal n. di ottobre 2010) Semaforo invisibile perché nascosto da un cartello stradale in via Battisti angolo via Palestrina. OSTERIA ristorante e buffetteria SERATE GASTRONOMICHE A TEMA FESTE DI LAUREA via Negrelli 16 - Trieste tel. 040305696 (chiuso il giovedì) in evidenza (4) Le foto dei lettori Questo mese la freccia dove la metto? 21 ottobre 2010 10 novembre 2010 Questa volta l’errore è stato rilevato e modificato prima che noi si potesse porlo fra le evidenze del mese. Ringraziamo comunque la lettrice Adele M. che ci ha inviato la fotografia di ottobre (v. sopra) dalla quale appariva un incomprensibile errore di posizionamento della freccia all’ingresso del parcheggio per la Cappella Civica di via Costalunga. Un nostro sopralluogo di verifica, prima di andare in stampa, della segnalazione ci dimostra che qualcuno, nel frattempo, se ne è accorto e ha provveduto. Meno male, bravi! è un mensile diffuso gratuitamente in luoghi convenzionati come: • bar, ristoranti, pizzerie • studi professionali • saloni di acconciature viene spedito per posta agli amministratori pubblici e alle autorità locali. Lo ricevono autisti di mezzi pubblici (taxi. autobus, ambulaze). Viene consegnato a domicilio dai portapizza. Si trova sul sito dei Templari (www.templariditalia.it) e viene inviato con e-mail a migliaia di iscritti e simpatizzanti. in evidenza (5) Incrocio della via Brandesia con via San Cilino. Il lettore Federico M. ci invia questa foto curiosa dove fra tanti segnali stradali quello di divieto di accesso è rivolto contro il muro. Può capitare questo genere di inconvenienti a causa della bora o di un camion ma è bene sapere che bisogna risolverli. Anche questo è lo scopo del nostro periodico. Come contattare la redazione Cavalieri Templari: p.o. box 2610 - 34142 Trieste e - mail = [email protected] tel. (al venerdì dalle 10 alle 18 e al sabato mattina) 3474157304 ATTENZIONE Per pubblicare una lettera o foto devono essere precisate generalità e indirizzo dell’autore con recapiti telefonici. Salvo casi particolari non saranno pubblicate notizie senza il nome degli autori. La pubblicazione è gratuita se non sottintende evidenti interessi commerciali. Questo orario è offerto da: NOVEMBRE nella storia di TRIESTE 3 novembre 1811 Il Governatore generale francese della Province Illiriche decreta l’Intendenza dell’Istria (o Provincia), divisa In quattro distretti: Trieste, Gorizia, Capodistria, Rovigno. 3 novembre 1918 Armistizio di Villa Giusti. A Trieste il cacciatorpediniere “Audace” entra nel porto. Il Comitato di salute pubblica, costituito il 30 ottobre, consegna la città al primo governatore italiano, generale Petitti di Roreto. 4 novembre 1882 La Suprema Corte di Giustizia militare di Vienna conferma la sentenza di morte pronunciata dalla Corte marziale contro Guglielmo Oberdan. Invano Victor Hugo chiede per lui la grazia. 7 novembre 1946 Togliatti di ritorno da Belgrado, rende note le proposte di Tito: Trieste all’Italia in cambio di Gorizia. 8 novembre 1813 Salve al Castello di San Giusto annunciano l’abbandono della città da parte dei francesi che per quattro anni furono signori di Trieste. 11 novembre 1600 Scoppia a Trieste la peste asiatica mietendo 800 vittime, pari a circa un quinto della popolazione. 14 novembre 1920 Entrano in funzione, munite di tassametro, 16 vetture Fiat per il servizio pubblico. 16 novembre 1850 Giuseppe Verdi assiste al Teatro Grande alla rappresentazione dell’opera “Stiffelio” da lui scritta per questo teatro su libretto di F.M. Piave. 17 novembre 256 Le vergini triestine Eufemia e Tecla sostengono il martirio della Fede. 21 novembre 1856 Francesco Giuseppe ed Elisabetta sono a Trieste, ospiti in casa Regensdorf (Montuzza). 24 novembre 1615 I veneziani piombano con 3000 soldati a Zaule, devastando campagne e saline. Affrontati dal capitano triestino Francol lasciano sul campo il loro condottiero e 600 uomini. 26 novembre 1878 Il Governo scioglie il Consiglio comunale di Trieste per aver negato festeggiamenti alle truppe austroungariche reduci dalla Bosnia. 29 novembre 1842 Muore il grande concittadino Domenico Rossetti. orari TRIESTE - MUGGIA - TRIESTE via mare (in collaborazione con Trieste Trasporti) (prima parte) i Templari a Trieste? testimonianze attraverso immagini poco conosciute I mitici Cavalieri Templari furono presenti anche a Trieste. Segni del loro passaggio si trovano a Muggia, a Santa Croce a San Giusto e a Lokev (Corgnale) in Slovenia. Su entrambi i lati del portale principale di accesso alla Basilica di San Giusto le pietre hanno inciso e scolpito alcune croci di foggia Templare. Qualcuno sostiene trattarsi di elementi presenti nel Convento dei Frati Cavalieri presente a Grignano alla fine del XIII secolo. Altri simboli appartenuti a tale insediamento si trovano sulle pietre di una casa a Santa Croce di cui scriveremo nel prossimo numero. (Citiamo dal sito del Centro Regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali) “Nella prima metà dell’Ottocento, L. De Jenner fu in grado di prendere visione diretta dei documenti conservati presso l'archivio del monastero benedettino di Grignano: in questi scritti, ora perduti, era citata l'esistenza, attorno al 1308, di una sede dei Templari nella zona di Grignano.”. in evidenza (6) Restauri: meglio niente? la Madonna dei Templari Diversi anni fa ci siamo recati nel Piazzale delle Milizie, del Castello di San Giusto, per individuare una Madonnina proveniente dal Convento dei Templari di Grignano che ci risultava trovarsi in quel posto. Grande fatica per trovarla in quanto era completamente nascosta da un’edera rampicante che la stava corrodendo fino a sfigurarne completamente i volti. Con una scopa di saggina, che qualcuno aveva abbandonato, abbiamo liberato questo prezioso reperto di oltre 700 anni e lo abbiamo fotografato (v. a sinistra) chiedendo poi, in alcune interviste sui media locali, che venisse adeguatamente protetto. Nei giorni scorsi dopo un sopralluogo abbiamo visto che il manufatto è stato “rimesso a nuovo” (foto a destra) con un intervento di restauro che lasciamo giudicare ai lettori. Non siamo esperti d’arte e, quindi, invieremo questo articolo al critico Vittorio Sgarbi per sentirne un parere ma, a prima vista, ci sembra che l’icona dei “Poveri Cavalieri di Cristo” sia stata davvero maltrattata e i lineamenti dei volti hanno perso l’eleganza iniziale… Peccato! (pegio el tacon del buso) in evidenza (7) Una tabella scomparsa via… i Templari da Muggia? Che fine ha fatto la tabella di Via dei Templari messa dal Comune di Muggia nella strada laterale la via delle Saline? Attendiamo una risposta. UN LIBRO VERITÀ le prime recensioni a MUGGIA (molo Colombo) tel. 040 275331 dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 22.00 lunedì chiuso [email protected] imbarcazione BIBIONE Corsa singola = € 3,45 - Andata e ritorno = € 6,40. Abbonamento nominativo per 10 corse = € 11,00 Abbonamento nominativo per 50 corse = € 26,50. Tariffe valide fino al 31 dicembre “… Grandis attraverso le sue pagine conduce per mano il lettore guidandolo tra antichi e nuovi Cavalieri del Tempio…” “… Un templare non è legato a nessuno, se ne va senza salutare. La sua forza è nella solitudine, si dirige dove gli viene detto e dove il Tempio lo chiama…” “…Un segreto per scoprire il quale occorre avere un cuore puro…” “…Ma il templare del 2010 non combatte più con le armi e non attraversa l'Europa a cavallo. Al massimo, viaggia su internet e si connette on-line con i confratelli…” “… La vera leggenda? Più che sulla loro fine quella che avvolge, spiega Grandis, la loro nascita, dopo la conquista di Gerusalemme. 'Nove Cavalieri si trovano sotto un Tempio e cambiano il mondo…” autore: Walter Grandis pagine: 116 formato: 17 x 25 prezzo: € 15,00 prenotabile presso la libreria “LA FENICE” via Battisti 6 - tel. 040370275