7 LUNEDÌ 7 MARZO 2011 il Cittadino Sezione Lodigiano & dintorni IL RAGAZZO ERA A CASA DI AMICI VENERDÌ SERA NEL PAVESE: È TORNATO A CASA CON I GENITORI SOLO DOPO UNA NOTTE IN OSPEDALE Va a una festa, 14enne in coma etilico Beve otto birre e una bottiglia di vodka, alla fine si sente male n A 14 anni finisce in coma etilico durante una festa con gli amici. Troppo alcol (birra e vodka so prattutto) per il suo fisico ancora “acerbo” di ragazzino. È successo venerdì notte a Pavia. Il 14enne, che abita nel Lodigiano, è stato portato in ospedale con un’ambulanza e solo il giorno do po è potuto tornare a casa con i genitori. Al momento del ricovero aveva un tasso di alcol in corpo al tissimo, quasi otto grammi per li tro di sangue (il limite di legge per mettersi alla guida, per fare un paragone, è di 0,5 grammi). Non è stato reso noto comunque nessun elemento che possa rende re il piccolo riconoscibile, visto che si tratta di un minorenne. L’allarme lo hanno lanciato gli amici, intorno all’una e mezza di notte, quando si sono resi conto che forse il 14enne aveva abusato con l’alcol. Si era bevuto infatti, sembra, otto birre una dietro l’al tra e una bottiglia di vodka. Si è conclusa così per lui, nel mo do peggiore, una serata che dove va essere dedicata solo al diverti mento: si trovava infatti con gli amici a casa di uno di questi per partecipare a una festa. Un’ambulanza lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo, dove è stato ricoverato. Dagli esami a cui è stato sottopo sto è emerso un valore di alcol nel suo corpo decisamente troppo al to, soprattutto per un ragazzo così giovane. A quel punto dall’ospe dale è partita la chiamata alla fa miglia, per riferire quello che era successo. E così il giorno succes sivo, in tarda mattinata, i genitori sono arrivati a Pavia per riporta re il ragazzo a casa, nonostante avesse ancora un valore di alcol nel sangue elevato, circa tre grammi per litro. Da quello che è emerso finora il 14enne prima di sentirsi male avrebbe bevuto otto bicchieri di birra uno dietro l’altro, poi una bottiglia di vodka. Forse quella era una “sfida” con gli amici, una prova, o forse solo un folle gioco che avrebbe anche potuto finire male. Non c’è stato comunque nessun intervento delle forze del l’ordine. Quella di un giovanissimo in co ma etilico non è un’immagine nuova per i medici di pronto soc corso, anche a Lodi. Sempre più spesso, infatti, ragazzi che abusa no con l’alcol, soprattutto nel fine settimana, finiscono in ospedale semi incoscenti dopo una notte di sballo con gli amici. Solo poche settimane fa la presidente dei gruppi Acat (alcolisti in tratta mento) del Lodigiano e del Sudmi lano, Loredana Castoldi, aveva lanciato l’allarme: «Il fenomeno è drammatico, sempre più diffuso. Serve più dialogo e confronto fra genitori e figli». Davide Cagnola Pescatori dilettanti al voto, Magli verso la riconferma n «I pescatori sono una realtà im portante, le istituzioni sanno di po ter contare su di noi: conosciamo il territorio e amiamo il fiume», ha spiegato Antonio Granata, uno dei soci, all’assemblea annuale dell’As sociazione lodigiana pescatori dilet tanti. Le istituzioni, infatti, erano presenti nella persona di Matteo Boneschi, assessore provinciale, e Giuliana Co minetti, vicesindaco, entrambi soci dell’Alpd. I due assessori hanno sot tolineato l’importanza del lavoro svolto dal consiglio uscente, prima che si aprissero le elezioni per il rin novo del direttivo. L’occasione è servita anche per l’ap provazione del bilancio, dimostran do come il consiglio abbia svolto un buon lavoro anche dal punto di vista economico, riuscendo a mantenere in attivo il bilancio nonostante la di minuzione dei contributi istituzio nali, da 6740 euro a circa 2mila. La collaborazione è stata comunque fruttifera, sia da parte della Provin cia che del comune. Giuliana Comi netti ne ha approfittato infatti per introdurre ai soci l’incontro dell’11 marzo: «Nell’ambito dei lavori per il progetto “Ore d’Adda”, per la riso cializzazione del fiume, l’apporto dell’associazione ha un peso fonda mentale. Da sempre siete proiettati verso il futuro, quindi la continuità che c’è stata nel direttivo ha il suo vantaggio». La continuità è dettata dal fatto che il presidente uscente, Giancarlo Ma gli, molto probabilmente verrà rie letto per il sesto mandato. Secondo lo statuto, i soci votano i membri del di rettivo, che a loro volta, venerdì, sce glieranno il presidente e le altre ca riche; ma i 57 votanti non hanno do Assemblea dell’Associazione lodigiana pescatori dilettanti: il momento della relazione del presidente Giancarlo Magli vuto far altro che votare i 7 candidati che così sono stati tutti rieletti, con un’unica modifica: Andrea Bigioli è stato sostituito da Osvaldo Gilli. Lo stesso Giancarlo Magli ha dichia rato una leggera delusione: «Non mi spiace continuare, ma vorrei che qualcun altro, dopo 15 anni, volesse prendersi questo incarico. Molti gio vani, anche attivi nell’organizzazio ne, si tirano indietro». «Non bisogna arrendersi all’amarez za ha commentato Silverio Gori, presidente del Parco Adda sud : in ogni situazione si trovano degli in convenienti, ma bisogna andare PASSAMONTI CINQUE MECCANICI IERI MATTINA HANNO SISTEMATO FRENI, RUOTE E CATENE A DECINE DI “DUE RUOTE” Tutti in piazza a riparare la bicicletta Un successo l’iniziativa di Ciclodi, giunta al nono anno n Domenica mattina, mentre i bambini sotto il duomo festeggiava no il Carnevale, l’associazione Ci clodi era in piazza per aprire il 2011 con l’iniziativa Bici Sicura. «Prima di partire spiega la presidente Pi na Spagnolello è necessario che il mezzo sia in condizioni ottimali, con freni, fari e gomme ben control lati». Tutto comincia quindi con la manutenzione, che i soci dell’asso ciazione hanno fornito gratuita mente ai passanti. «È un’iniziativa che riproponiamo ogni anno com menta Stefano Caserini, un respon sabile di Ciclodi e ha sempre più successo. Il primo anno c’era un so lo meccanico, ora sono già in cin que». Nonostante i cinque volonta ri, però, il via vai è continuato inin terrottamente per tutta la mattina ta: «Non ci danno tregua dalle nove e mezza commenta con un sorriso uno dei riparatori . Soltanto io ho fatto passare più di dieci biciclette». La manutenzione è anche un modo per farsi conoscere, infatti altri vo lontari si sono dedicati a informare la cittadinanza delle iniziative del 2011, il decimo anniversario dell’as sociazione.Già domenica 13 marzo è prevista la prima uscita, lungo un I meccanici di Ciclodi sono stati molto impegnati nella mattinata di ieri percorso poco conosciuto che co steggia il Lambro: i partecipanti sa luteranno la primavera con una pe dalata di 40 chilometri. «La bicicletta, però, non serve solo per le gite sottolinea Pina Spagno lello . Basta coprirsi e diventa una valida alternativa all’automobile, anche d’inverno». L’associazione infatti si propone come “cicloam bientalista”: la bicicletta si inseri sce in un progetto di più ampie ve dute sul tema della mobilità soste nibile. Questo tema, a giudicare dall’af fluenza di persone, è caro a molti cittadini, oltre a essere tra i punti di vanto dell’amministrazione co munale. La città presenta ancora al cuni limiti da questo punto di vista, e per migliorare la situazione, in ac cordo con le istituzioni, è in corso d’opera la stesura del “Libro Ver de”. «Un’iniziativa che nasce dal basso racconta Stefano Caserini , infatti invitiamo tutti i cittadini a segnalare i problemi di viabilità per le biciclette. Verranno raccolti in questo libretto che sarà presenta to in consiglio comunale a settem bre». L’attenzione è quindi evidente, e si concretizza anche attraverso i vari corsi di sensibilizzazione che sono stati avviati nelle scuole. Già dalle elementari vengono realizzati degli incontri per insegnare le prime norme di circolazione e qualche ru dimento per la cura del veicolo, mentre alla scuola media Cazzulani il corso si conclude con il rilascio di un vero e proprio “patentino del ci clista”. «Iniziamo a educare i bam bini conclude la presidente per ché la bicicletta, come recita il no stro motto, diventi uno stile di vi ta». Federico Gaudenzi Nel Lodigiano per vendere una casa ci vogliono 220 giorni di “sofferenza” n Nel capoluogo del Lodigiano per vendere un immobile ci vo gliono 220 gior ni, cinque in più rispetto all’ultimo dato for nito dall’uf ficio studi di Tecnocasa. L’analisi ha preso in considerazione l’andamen to dei tempi medi di vendita durante il periodo che va da gennaio 2010 a gennaio 2011, verificando la situazione sia nelle grandi città sia nell’hin terland. L’indagine mostra che gli agenti immobiliari devono spesso sudare sette camicie prima di riuscire a “piazzare” un appartamento, in tutte le realtà è più difficile mettere a segno un affare. «Gli ultimi dati evidenziano che nelle grandi città le tempi stiche di vendita si attestano intorno ai 168 giorni, contro i avanti». Con questa intraprendenza, l’associazione continuerà a portare avanti i diritti dei pescatori, a man tenere la riserva di pesca e, con la propria esperienza di più di 40 anni, a fare da tramite tra la città e il fiu me. F. G. 156 registrati l’anno scorso fanno sapere coloro che si so no occupati della ricerca . Il periodo di vendita nei capo luoghi di provincia ha invece una media di 201 giorni, con tro i 167 del gennaio 2010, infi ne i comuni dell’hinterland delle metropoli hanno fatto re gistrare 206 giorni contro 188 di gennaio 2010. Nelle realtà metropolitane i tempi di ven dita, anche se in aumento, so no più brevi rispetto alle altre, grazie ad un maggior dinami smo del mercato». È Verona la città nella quale il mercato immobiliare è più len to: si riesce a vendere un’abi tazione in 215 giorni, seguita a ruota da Palermo con 192 gior ni e Bari con 190. Per trovare un mercato immobiliare più vivace, invece, bisogna spo starsi in Toscana, a Siena ser vono 160 giorni per trovare un acquirente, gli altri centri do ve i tempi di vendita si rivela no inferiori sono Viterbo con 118 e trieste con 139. In questi giorni il Gruppo Tec nocasa è approdato su Face book: «I social network spie ga Marco Prosdocimi, respon sabile dei servizi Informativi della società sono un’oppor tunità per parlare con i clienti, costruendo una comunicazio ne. La scelta di sviluppare una pagina su Facebook e rafforza re la nostra presenza sul web deriva dalla strategia multica nale che il Gruppo sta attivan do nell’ambito della comunica zione istituzionale». Gr. Bo. Secondo il gruppo Tecnocasa nel Lodigiano servono 220 giorni per vendere «L’inno di Mameli venga eseguito a ogni consiglio» n L’inno di Mameli all’ini zio di ogni seduta del con siglio comunale di Lodi. La proposta è dell’esponente dell’Italia dei valori, Da niele Passamonti. Il politi co lodigiano di centrosini stra ha infatti presentato ieri un ordine del giorno a palazzo Broletto per sotto lineare l’importanza delle cerimonie del 150esimo di anniversario dell’Unità nazionale. Per festeggiare questa ricorrenza, ha an che suggerito l’idea di fare risuonare le note dell’inno d’Italia all’apertura di ogni riunione dell’assem blea municipale dei consi glieri. «Credo che l’inno degli italiani sia caro a tutti gli italiani, a tutti noi italiani dichiara Passa monti . È un sentimento che, evidentemente, condi vidono i consiglieri della nostra regione; sentimento che ha portato martedì i consiglieri della regione Lombardi ad approvare, a scrutinio segreto, una pro posta dell’Italia dei valori che prevede che prima di ogni seduta di consiglio regionale verrà suonato l’inno nazionale. Questo avverrà all’inizio di tutte le sedute del 2011». In li nea con questa decisione del Pirellone, da una delle forze di maggioranza che sostiene la giunta di Loren zo Guerini, è stata avanza ta la proposta di caratteriz zare anche con la musica la vita amministrativa in Broletto. «Un auspicio del lo stesso tipo era stato espresso dal presidente del consiglio provinciale di Lodi, Massimo Codari, che pure non appartiene al mio partito. Io voglio riprende re la sua lodevole proposta sottolinea Passamonti . Il mio ordine del giorno vuo le rappresentare un’inizia tiva che sottolinei l’impor tanza della ricorrenza che si festeggia quest’anno, il 150esimo d’Unità d’Italia. Ascoltare l’inno del nostro Paese all’inizio di ogni seduta del consiglio comu nale nel corso del 2011 mi pare proprio un modo effi cace per ricordare la no stra storia e il senso di appartenenza e di identità che ci unisce. Siamo tutti italiani».