cronache ipogee
pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 1/2013
Vladimiro (Vladi) Stocker
una vita per la speleologia
Ricordo
di Vladimiro
Stocker
Vladimiro "Vladi" Stocker, classe 1931.
1968. Nella sede del Gruppo Speleologico
Monfalconese.
Il 2 gennaio 2013 è venuto a mancare
mio fratello Vladimiro (Vladi) e con Lui
una parte di me.
Con Lui se ne va un pezzo di storia
della speleologia monfalconese.
Da quando si appassionò a questa
attività, che svolse nella piccola élite
di speleo con a capo il Cav. Giovanni
Spangar nell'allora “Gruppo Speleologico Monfalconese”, sono passati 65
anni nei quali ha pienamente meritato
i riconoscimenti qui elencati: “Medaglia
d’argento al valor Civile” per gli aiuti
dati alla popolazione durante l’alluvione
del Polesine (quando la protezione civile era ancora da inventare); “Premio
San Benedetto Abate” premio che con
Lui ho avuto la fortuna e l’onore di
condividere, assegnato per il costante
impegno, in moltissimi anni, nella diffusione della pratica speleologica.
Ho voluto condividere con tutti Voi
e con tutti gli speleologi che hanno
partecipato assieme a Lui alle epiche
spedizioni alla Spluga della Preta,
all'Antro del Corchia, a Vallesinella
…ecc., questo breve ricordo.
Ugo Stocker
Carso 1971. Durante una esercitazione del Soccorso Speleologico.
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IN RICORDO
DI VLADIMIRO STOCKER
All’inizio del nuovo anno è mancato
Vladimiro Stocker, fratello di Ugo.
Molti conoscono la sua attività di
speleologo e molti hanno avuto occasione di incontrarlo ai vari incontri
e manifestazioni. Non parlerò dunque
di questi argomenti, ma mi soffermerò
su alcuni ricordi personali.
Quando ero ragazzino, abitavo a Monfalcone in via del Carso.
Il nome di questa via la dice lunga,
infatti terminava sul Carso dove facevo
le mie prime esplorazioni di grotticelle
e cavernette, ovviamente all’oscuro
dei genitori.
La passione per la speleologia era forte, ma i genitori non mi permettevano
di iscrivermi a un Gruppo se prima
non avessi conseguito il diploma di
scuola superiore.
Vladimiro Stocker abitava nella stessa
zona ed era compagno di lavoro di
mio papà, per cui le nostre famiglie
si frequentavano ogni tanto e quando
lui ci ospitava a casa sua, ci mostrava
fotografie delle sue esplorazioni.
In questa maniera la mia passione aumentava e i miei genitori diventavano
più fiduciosi.
Fu così che finalmente mi iscrissi al
Gruppo Speleologico Monfalconese
(poi divenuto Gruppo Speleologico
Monfalconese Spangar).
Vladimiro, che noi chiamavamo Vladi,
fu il mio primo “maestro” di speleologia,
ma non in senso classico.
Ossia, non si limitò solo ad insegnarmi
a costruire l’illuminazione per il casco
(allora bisognava arrangiarsi così…) o
a salire e scendere lungo le scalette.
Mi diede, invece, soprattutto degli
insegnamenti morali e insegnamenti
di vita, che allora erano il patrimonio
del Gruppo Spangar.
Poco tempo dopo, mi convinse a partecipare alla spedizione alla Grotta del
Torrione di Vallesinella, nelle Dolomiti
di Brenta, realizzata in collaborazione
con speleologi di Verona e di Vicenza
e che fu l’esperienza più dura della
mia vita.
Al giorno d’oggi, la grotta non presenta
grandi difficoltà esplorative, ma coi
mezzi di quella volta, tutto era più
difficile.
Era stato deciso, infatti, di realizzare
il “campo base” all’interno, nel gelo,
dove siamo rimasti alcuni giorni. In
certi punti le pareti erano ricoperte
da ghiaccio. Più avanti, dentro la
montagna, lo scioglimento dei ghiacci
formava piccoli corsi d’acqua gelidi.
Alcuni di noi indossavano la tuta da
meccanico, che si inzuppava subito
e restava bagnata. L’illuminazione del
casco era con le batterie da 4,5 volt
che si esaurivano ben presto.
L’entusiasmo nello scoprire rami nuovi
superava la fatica fisica e psicologica,
ma Vladi si era accorto che i suoi
uomini erano sotto stress. Per questo
motivo ci stava vicino, ci confortava,
diceva qualche battuta allegra, ci teneva su di morale.
Prima di entrare nel sacco a pelo per
dormire, ci preparava un the caldo.
Attendeva poi il nostro risveglio e ci
portava qualche altra bevanda calda
e qualcosa di energetico da mangiare.
Per pranzo, sempre sottoterra, ci aveva
preparato gli spaghetti.
Noi sorridevamo e scherzosamente
dicevamo che in quel momento era la
nostra mamma…. In realtà, se non ci
fosse stato lui, il clima della spedizione
sarebbe stato diverso, almeno per noi
monfalconesi.
I fatti della vita mi hanno portato poi
a trasferirmi per diversi anni a Ferrara e a cambiare anche associazione
speleologica. Di lui, però, ricordo
sempre la positività e il continuo
cercare di appianare i contrasti che
inevitabilmente sorgevano nel mondo
della speleologia.
Peccato che non ci siano state tante
persone come lui, buone, generose,
coerenti fino in fondo e modeste.
Graziano Cancian
Grotta del Torrione di Vallesinella (Gruppo del Brenta, 1968). I quattro monfalconesi sono a sinistra: in alto c'è Vladimiro Stocker. Subito sotto, col
berretto in testa e le mani in tasca, Graziano Cancian, poi Bruno Vianello e, seduto con il gagliardetto in mano, Sergio Tromba. All’estrema destra
del gruppo c'è il capo-spedizione Mario Cargnel dei “Falchi” di Verona, un’altra figura mitica di quegli anni.
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dicembre 2012...
Nuovo Direttivo
alla Società
Lindner
Il nuovo Consiglio Direttivo della "Lindner":
Andrea Colus, Cristiano Peressini, Antonella
Miani, Sara Baldo e Marco Petruzzi.
Natale a Campone. Gli speleo dell'USP.
Natale a Campone. Il folto pubblico che ha
partecipato alla funzione religiosa in grotta.
Il 20 dicembre scorso si sono svolte
le elezioni alla Società di Studi Carsici
A.F. Lindner per il rinnovo delle cariche
sociali.
Questi i risultati: riconfermato l’incarico
della Presidenza per altri due anni ad
Antonella Miani, presidente uscente.
Riconfermato anche l’incarico ad
Andrea Colus come Economo Magazziniere.
La novità questo anno è stata
l’elezione di tre giovani soci, studenti
universitari in materie scientifiche:
Sara Baldo: Vice Presidente, Marco
Petruzzi: Direttore Scientifico, Cristiano
Peressini: Direttore Tecnico.
Ha cambiato volto quindi parte del
Direttivo della "Lindner", con la
presenza di nuove leve: ragazzi di
23 anni d’età, molto determinati ed
entusiasti.
Un ringraziamento va ai consiglieri
“storici” uscenti Ugo Stocker e Maurizio
Comar, che hanno fatto parte del
Direttivo fin dalla fondazione della
Società nelle diverse cariche di
Presidente e Vice-Presidente il primo,
Direttore Scientifico e Presidente il
secondo.
Un grazie per il prezioso contributo che
hanno dato alla nostra associazione
e che, di certo, continueranno a
garantire, anche da dietro le quinte.
Un buon lavoro ai nuovi consiglieri Sara,
Marco e Cristiano che sicuramente
porteranno una ventata d’aria fresca
e idee nuove.
Antonella Miani
1972-2012:
Quarantanni
per un Natale
di pace e di amicizia
È stata una vigilia di Natale veramente
indimenticabile quella che i componenti
l’Unione Speleologica Pordenonese
CAI e i loro Amici hanno trascorso a
Campone (Pordenone) vivendo la Messa Natalizia che, per il quarantesimo
anno consecutivo, hanno organizzato
nella famosa grotta “La Foos” con il
tradizionale spirito e augurio di amicizia
e di pace.
A completare una serata ricca di
momenti di musica, poesie, ricordi e
solidarietà, non poteva mancare lo
“SpeleoPanettonedel40°”.
Occasione per festeggiare, come ha
sottolineato la Presidente del Gruppo,
Romina De Lorenzi, quell’amicizia che
nel tempo unisce giovani e vecchi
appassionati del magico mondo delle
grotte.
Giampaolo Fornasier
Ho il piacere di allegare alcune foto
della Grotta dei Lavandini o Grotta dei
Soldati (Valska jama) in località Vale
(Slovenia), nella valle di Brestovizza
(ex 783 VG), grotta ancora poco
conosciuta.
Paolo Omari
Gruppo CAI-GCA
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gennaio 2013...
"La Voragine
di piano Macchi Under
“No man’s land”
Nell’estate del 2011 è stata scoperta la
prosecuzione di una piccola cavità nel
cuore delle Alpi Carniche, sul Monte
Pal Piccolo, alla quota di 1779 metri.
Sono state neccesarie sei uscite ed
un campo estivo di cinque giorni per
esplorare e rilevare oltre un chilometro
tra gallerie, meandri e pozzi.
In questo libro abbiamo “materializzato”
i ricordi raccogliendo ed assemblando
gran parte delle foto scattate fuori e
dentro la voragine durante le varie
puntate esplorative.
Per completezza sono stati aggiunti
dei cenni storici e geologici, una
breve nota sul rilievo ed ovviamente la
completa descrizione della grotta.
- 160 pagine
- Oltre 120 foto a colori
- Cenni storici e geologici
- Le ricerche speleologiche nell’area
- Pianta e sezione dettagliata della
cavità
- Diagrammi di sviluppo
- Descrizione della cavità
- Immagini e mappe storiche
- Cartografia geologica
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- Note sul rilievo
- Diario delle uscite
L'anteprima è visibile su: http://www.
grottacontinua.org/libro_voragine_
piano_macchi.
Il libro è attualmente acquistabile su:
http://it.blurb.com/books/3866257
Michele Potleca
Grotta Continua Trieste
CONCLUSA LA GIORNATA
DI STUDI DEDICATA
A UGO FURLANI
Già ampiamente annunciato, finalmente ha avuto luogo la giornata di studi
dedicata a Ugo Furlani.
In una sonnacchiosa città di Gorizia
bagnata da una sottile pioggia che
non lasciava presagire niente di buono, inverosimilmente ha registrato un
vero successo di pubblico la giornata
di studi denominata “Caput Adriae tra storia e archeologia” organizzata
dal Centro Ricerche Carsiche “C.
Seppenhofer” e svoltasi sabato 19
gennaio presso la sala conferenze
della Fondazione Cassa di Risparmio
di Gorizia.
Seppure l’argomento fosse, riservato
agli addetti ai lavori, ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico
che ha assistito con vero interesse alle
numerose relazioni presentate.
La giornata dedicata al compianto
archeologo goriziano, dott. Ugo Furlani, ha visto la presenza di numerosi
studiosi provenienti anche da fuori
regione tanto che qualcuno ha azzardato di riconoscere questa, come una
“Giornata internazionale di studi”.
Oltre ad esperti archeologi italiani provenienti dal Friuli e dal vicino Veneto,
erano presenti infatti, anche studiosi
di Lubiana, della vicina Slovenia, ma
anche dalla Croazia e dalla lontana
Sarajevo della Bosnia-Erzegovina.
Toccanti le rievocazioni fatte dalla
dott.ssa Paola Càssola Guida dell’Università di Trieste, che ha ricordato
l’attività di Furlani come archeologo, e
quella del sig. Vinicio Tomadin, che
di Furlani fu un valido e competente
collaboratore.
Singolare e importantissima la rievocazione, fatta da Claudio Vigna, attraverso i diari di guerra, della battaglia
di Monte Lungo del 1943 dove Ugo
Furlani ancora diciottenne svolse un
ruolo decisivo.
Eccezionali e dettagliatissimi i disegni
eseguiti dal nostro Furlani durante
questa sanguinosa battaglia.
Disegni che hanno permesso ai ricercatori attuali di rintracciare con
estrema precisione postazioni e reperti
abbandonati sul campo dopo quasi 70
anni di oblio.
La giornata è continuata addentrandosi
nel tema più propriamente tecnico
dell’archeologia dopo i saluti, della
dott. Serena Vitri, da parte della Soprintendenza per i beni Archeologici
del Friuli Venezia Giulia.
Si sono così avvicendati i relatori con
temi specifici riguardanti le ricerche
archeologiche svolte nei siti più disparati ma tutte con unico denominatore:
i ritrovamenti fatti in Friuli.
Si scopre così che la dott.ssa Ana
Marič, di Sarajevo, ha scoperto delle
fibule in bronzo simili come fattura a
quelle trovate dal Furlani sul monte
di Medea.
La dott.ssa Lara Orlič, di Pola, ha poi
fatto una dettagliata analisi riguardante la diffusione di un tipo di fibula,
denominato “Nauheim II”, su tutto
il territorio dell’Alto Adriatico: Caput
Adriae, appunto!
Interessante anche la relazione svolta
dal dott. Dragan Bozič, di Lubiana, su
un ripostiglio di oggetti in ferro scoperto a Rubbia (Savogna d’ Isonzo) nel
1889 da uno studioso dell’epoca e da
lui rivisitati sotto lo sguardo di un archeologo con le conoscenze attuali.
A conclusione di questa magnifica giornata, il presidente, Maurizio
Tavagnutti,del “Seppenhofer” ha voluto
ringraziare tutti i partecipanti ricordando anche che nel corso del 2013
ci saranno ulteriori manifestazioni in
calendario indette per festeggiare i
primi 35 anni di attività dell’associazione goriziana.
UN APPELLO
DA "DIVERSAMENTE SPELEO"
Stiamo raccogliendo fondi per l'acquisto
di una barella per portare in grotta i
disabili con "Diversamente Speleo",
e stiamo chiedendo barelle dismesse
dal Soccorso che siano funzionali per
le grotte orizzontali.
"Diversamente Speleo" si svolgerà
il 16 giugno 2013 a Frasassi.
Un anno fa, davanti al sorriso dei
disabili, ho capito che tutta l'energia
spesa per fare "Scintilena", per
portarla avanti e l'andare in grotta si
è finalizzata, e ha trovato motivo di
essere, in una giornata trascorsa nella
Grotta dell'Arco di Bellegra (Roma),
e che ha regalato un pò di felicità a
persone meno fortunate di noi.
Aiutateci, grazie.
Andrea Scatolini
Per contatti:
Matteo Turci: www.teoturci.it
oppure: www.scintilena.com
Il dott. Maurizio Buora e la dott.ssa Paola
Càssola Guida.
La dott.ssa Lara Orlič.
Nuovo calendario
della società
Lindner
Ugo Stocker, in arte “Sugo”, socio
della Società di Studi Carsici A. F.
Lindner ha presentato il suo ultimo
lavoro da vignettista-speleologo:
il calendario 2013, illustrato con i
divertenti ed originali personaggi di
sua creazione, che con piglio ironico
prendono spunto da situazioni reali
(o verosimili) verificatesi durante i
corsi di speleologia o comunque
nella lunga esperienza di vita vissuta
da speleologo di cinquantennale
carriera.
Il Calendario completo, presentato
in anteprima a dicembre all'incontro
"Speleotroviamoci" di Taipana (Udine),
è visionabile e scaricabile sul sito www.
studicarsici.it.
Antonella Miani
Il sig. Ezio Cociancig.
Il sig. Claudio Vigna.
La sig.ra Gabriella Graziuso, il sig. Franco
Grusovin e la dott.ssa Paola Càssola Guida.
(Sinistra e sopra) Il pubblico presente in sala.
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RIENTRATA
DA GRAN CanariA
LA PRE-SPEDIZIONE
speleo-archeologica
DEL Club Alpinistico Triestino
La Fortaleza de Ansite. A sinistra: "Titana".
Fortaleza de Ansite. Caverna sul versante est.
Fortaleza de Ansite. Abitazione trogloditica.
È sera inoltrata quando usciamo
dall'aeroporto di Las Palmas e, ad
attenderci ci sono due nostri soci
che da almeno 15 anni hanno eletto
domicilio sull'isola: Moreno e Giacomo
Godina.
E, per una settimana, saremo loro
ospiti nella bella casa che hanno a
Maspalomas, nel sud dell'isola.
Moreno è stato uno dei miei primi compagni di avventura grottistica: abbiamo
iniziato insieme nei primi anni 60!
Il giorno dopo, quando facciamo il
primo giro d'ispezione per l'isola, ci
rendiamo immediatamente conto che
le caverne archeologiche da rilevare
possono tranquillamente dare lavoro a
un paio di generazioni di speleologi.
Dove lo sguardo si posa, si vedono
caverne, ingrottamenti e ripari...
A questo punto è chiaro che non possiamo permetterci il lusso, in così poco
tempo di girare l'isola e decidiamo,
dopo aver fatto un secondo sopralluogo molto più selettivo accompagnati
da Giacomo, di concentrare la nostra
attenzione sulla Fortaleza de Ansite
che, in quanto a storia e caverne, non
è seconda a nessun altro luogo.
Fortaleza de Ansite
(Note storiche)
Fortaleza de Ansite. Passaggio tra due caverne.
Il versante est della Fortaleza de Ansite.
Mundo Aborigen (Fataga). Esempi di sepolture.
La Fortezza è costituita da un affioramento di basalto che si trova nel
Barranco de Tirajana, nel comune di
Santa Lucía de Tirajana.
È un bel esempio di villaggio fortificato
e presenta un gran numero di grotte
naturali e artificiali dove c'erano le
abitazioni, i luoghi di culto e i silos
per conservare i cereali.
L'insieme era organizzato in diversi
livelli che, a suo tempo, erano collegati
da scale e arditi sentieri, come il tunnel
originale che attraversa la roccia e
collega i due versanti della fortezza.
L'intero perimetro è definito "Zona
Arqueológica de Las Fortaleza" e si
compone di tre grandi affioramenti
basaltici: la "Fortaleza Grande (o de
Ansite)", la "Fortaleza Chica" e, la più
discosta, "Fortaleza Titana".
Stando alla cronaca, la Fortaleza de
Ansite, è stata l'ultima roccaforte degli
aborigeni Canari prima della conquista
spagnola dell'isola.
cronache ipogee
La conquista dell'isola cominciò nel
1478 da Juan Rejón e si concluse,
cinque anni dopo, con Pedro de Vera
al quale si deve l'incorporazione definitiva di Gran Canaria alla Corona
di Castiglia.
Quando il generale Pedro de Vera decise di andare alla conquista di Ansite
mise il suo esercito ai piedi della rocca
per impedire agli aborigeni Canarios
ogni via di fuga perché questa fortezza
naturale era il rifugio principale del
capo guerriero Bentejuí.
La Fortaleza venne conquistata di
notte con l'aiuto di alcuni indigeni
convertiti che conoscevano il sentiero
che portava alla roccia.
Sconfitti, Bentejuí e il suo sciamano
Tazarte (Faycan di Telde), non vollero
arrendersi e piuttosto di cadere prigionieri si gettarono nel vuoto dall'alto
della rupe al grido di "Atis Tirma".
E qui il mito si appropria della storia:
alcuni dicono che mentre precipitava,
l'ultimo eroe dei Canarios gridò "Libertà"; altri dicono che disse "Viva la
Montagna Sacra", altri ancora "meglio morire che smettere di essere
Canarios".
Ed è qui, proprio in questo storico
luogo che abbiamo rilevato 12 cavità
(9 sul versante est, 2 su quello ovest
+ la grande galleria passante che si
affaccia su entrambi i versanti).
Altre quattro cavernette sono state
rilevate sul versante est della vicina
Fortaleza Chica.
L'ultimo giorno, ci siamo spostati nella
Cueva de la Audiencia, vicino alla città
di Temisa. Si tratta di una abitazione
trogloditica composta da alcuni vani
artificiali collegati tra loro da passaggi più o meno agevoli e usata per il
deposito di granaglie.
L'ingresso originale era una scala intagliata nel baratro; ma ora è stato aperto
un nuovo ingresso molto più comodo.
Hanno partecipato alla pre-spedizione
speleo-archeologica: Moreno e Giacomo Godina, Massimo Razzuoli, Tiziana
Varcounig e Franco Gherlizza.
Con il patrocinio e il contributo del
ESPLORATI
DUE ANTICHI POZZI
A ROMANS D'ISONZO
Maurizio Tavagnutti si cala nell'antico pozzo di
Romans d'Isonzo.
L'antico pozzo di Romans d'Isonzo.
Kleine Berlin. Visita guidata per i Ricreatori.
Kleine Berlin. L'ultimo venerdì del mese...
Kleine Berlin. Con le scuole superiori.
I soci del Centro Ricerche Carsiche “C.
Seppenhofer”, mercoledì 23 gennaio
hanno ispezionato l’interno del pozzo
rinvenuto davanti Casa Candussi-Pasiani, in piazza Garibaldi a Romans.
Maurizio Tavagnutti, presidente assieme al socio Roberto Ferrari si sono incontrati con il vicesindaco di Romans,
Michele Calligaris, e dopo l’ispezione
esterna dell’antico manufatto sono
scesi e hanno fotografato e misurato
l’interno della cavità, profonda quasi 7
metri con diametro di circa un metro
e mezzo.
Le pareti sono interamente costituite da
blocchi di pietra arenaria, assemblati
a secco, che rende più particolare un
elemento architettonico che grazie ai
fondi aggiuntivi del Comune impreziosirà sia la facciata del palazzo, in avanzato restauro, sia piazza Garibaldi.
Il tutto per restituire al paese un altro
segno storico importante, testimoniato
dal passato anche attraverso le foto
d’epoca.
La più significativa mostra una pompa
a mano nel punto in cui è stato ritrovato il pozzo, dentro il quale si notano
ancora i ferri di sostegno del tubo di
pescaggio dell’acqua dalla falda.
Alcune foto di Renato Valentinuz mostrano uno spaccato di vita paesana
di un tempo con la presenza di due
bambini, uno intento ad azionare
manualmente la pompa, l’altro a sorreggere il secchio.
Le ispezioni sono state rese possibili
grazie alla disponibilità della direzione
lavori dell’architetto Ennio Snider, del
coordinatore della sicurezza Raffaele
Stocco e della titolare del cantiere,
la ditta Friulana Costruzioni, sensibili
alle iniziative legate al restauro della
casa padronale di piazza Garibaldi,
che diventerà il nuovo polo culturale
comunale.
Gli speleologi del “Seppenhofer” si
sono poi spostati nella piazza principale del paese per ispezionare un
secondo pozzo, simile al primo, situato
proprio di fronte alla chiesa.
Il pozzo, già ben conosciuto e chiuso
da una grata, presenta della analogie con il primo sia in diametro sia
in profondità, solamente sul fondo di
quest’ultimo al momento dell’esplorazione si trovavano circa 90 cm d’acqua,
probabilmente di falda.
Maurizio Tavagnutti
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UN ANNO
DI TURISMO IPOGEO
ALLA KLEINE BERLIN
I nostri volontari, che gestisono le
visite nel rifugio antiaereo e bunker
denominato "Kleine Berlin", ci hanno
comunicato le presenze nel 2012.
La parte del leone l'ha fatta il turismo
scolastico dove, anche da fuori regione, è arrivato un gratificante afflusso di
studenti e di insegnanti. Quasi sempre,
queste escursioni culturali, vengono
organizzate da operatori turistici che
prendono contatto direttamente con il
responsabile delle visite.
Una piccola fetta se la sta ritagliando
anche la presentazione di libri e di
mostre tematiche.
Circoli dopolavoristici e Associazioni
varie chiudono la tipologia delle utenze.
Da segnalare la serata dedicata alla
presentazione del video-documentario
«Kleine Berlin. La "Piccola Berlino" di
Trieste» (regia di Cristina Milovan e
Deborah Viviani) che ringraziamo per
la sensibilità nei confronti della nostra
attività e per l'ottimo lavoro prodotto.
Un immenso grazie a Maurizio Radacich, Franco Gleria, Dean leonardelli e
a tutti i soci che hanno potuto dedicare
un po' del loro tempo alla "Kleine".
Istituti scolastici e ricreatori:
Centro didattico "Gocce d’inchiostro"
Scuola Villaggio del Fanciullo (Ts)
Scuola media "Tommasini" (Ts)
Scuola media "N. Sauro" (Muggia)
Scuola primaria Roli (S. Dorligo - Ts)
Ricreatorio Cobolli (Ts)
Ricreatorio di Opicina (Ts)
Scuola media di Osoppo (Ud)
Scuola di Domodossola (Vb)
Scuola dalla provincia di Varese
Scuola media Manzoni di Benzi (Pv)
Scuola media Falcone di Rozzano (Mi)
Scuola media di Grandate (Mi)
Scuola media di Capodistria (Slo)
Circoli e associazioni:
Circolo ITIS "San Giusto" Trieste.
Associazione Culturale "M. Simic".
Mostre e presentazioni di libri:
Mostra d'arte di Alessandro Abrami
Presentazione libro "Muli de grota"
Presentazione libro "La prospettiva del
ragno" di Massimo Grusovin.
Presentazione video "Kleine Berlin".
Iniziativa "Suolo e sottosuolo":
10 scuole della Provincia di Trieste.
Per un totale di 3065 visitatori.
Carso Triestino, Goriziano e Sloveno 1:25 000
Carta Topografica per Escursionisti
Con Indice dei Nomi, dei Sentieri e degli Itinerari
Autori: Alessandro Ambrosi - Claudio Oretti
Collana: "Le Cartine" n. 02
Curatore: Alessandro Ambrosi
Elaborazione cartografica: LaGiralpina
ISBN: 978-88-88281-05-6
Prezzo: 15 euro (iva inclusa)
La carta
Carta dettagliatissima del Carso Triestino, del Carso Goriziano e del Carso Sloveno in
scala 1:25 000 per escursionisti e turisti con itinerari e sentieri, ricca di informazioni e
simboli. Con coordinate GPS WGS84. Formato chiuso 13,5x22 cm (aperto 124x85 cm)
fronte/retro. Copertina cartonata/ plastificata, a colori, con legenda quadrilingue dei simboli
in italiano, sloveno, inglese e tedesco.
Libretto allegato (64 pagine) con indice di tutti i nomi compresi in carta, in italiano e
sloveno; con descrizione dei sentieri CAI, degli altri sentieri escursionistici, degli itinerari
sui percorsi della Grande Guerra, degli itinerari in bici e mtb, degli itinerari di corsa, degli
itinerari a cavallo, degli itinerari enogastronomici e turistici.
Prima edizione 2013-2014.
Nella carta sono evidenziati anche percorsi e itinerari presenti nelle seguenti pubblicazioni di Transalpina Editrice:
- “Ciceria e Monte Maggiore” di Ettore Tomasi - Collana: Andar de Bora (a cura di Alessandro Ambrosi) ISBN 978-88-88281-14-8
328 pp. - 27,00 €
- “Carso di Corsa” di Fabio Fabris e Mauro Santoni - Collana: Andar de Bora (a cura di Alessandro Ambrosi) ISBN 978-88-88281-11-7
136 pp. - 18,00 €
- “Trincee Nascoste” di Roberto Todero e Aa.Vv. - Collana: Andar de Bora (a cura di Alessandro Ambrosi) ISBN 978-88-88281-10-0
176 pp. - 18,50 €
TRANSALPINA EDITRICE
via di Torre Bianca 27/a 34132 Trieste (Ts)
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Agenzia: Trieste Via Mazzini
IBAN: IT 96 A 05728 02200 801570015829
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TRANSALPINA EDITRICE
PRESENTA
LA NUOVA CARTA DEL CARSO
Un lungo lavoro redazionale e cartografico, durato oltre due anni e mezzo, per realizzare la più dettagliata
carta del Carso Kras mai pubblicata in precedenza, ricca d’informazioni e simboli.
Una carta topografica per escursionisti e turisti con una capillare copertura del territorio del Carso Triestino,
del Carso Goriziano e del Carso Sloveno, in scala 1:25.000.
Da Gradisca d’Isonzo a nord-ovest al lago di Vogršček a nord a Dobravlje-Vipavski Križ a nord-est; dalla
“Bisiacarìa” a ovest a Komen al centro a Štanjel a est; da Fossalon di Grado-Isola della Cona a sud-ovest a
Sgonico Zgonik a sud a Tomaj a sud-est: nella carta ‘superiore’.
Da Santa Croce a nord-ovest a Sežana a nord a Senožeče a nord-est; da Trieste e il suo Golfo a ovest alla
Val Rosandra al centro alla Vremščica a est; dal porto di Koper Capodistria a sud-ovest a Osp-Črni Kal
(dintorni) a sud a Markovščina a sud-est: nella carta ‘inferiore’.
Un viaggio appassionante in un territorio unico e bellissimo, in parte ancora integro e sicuramente
affascinante. Lungo le dolci Valli del Soča Isonzo e della Vipava Vipacco, e attraverso il Carso di
Castelnuovo, il Carso Isontino, il Carso di Doberdò, il Carso di Devetachi, il Carso Monfalconese e le
indelebili tracce della Grande Guerra, Trieste e il suo territorio, l’Altopiano triestino, il Carso di Basovizza, la
Val Rosandra Glinščica, il Carso di Kostanjevica (Castagnevizza), i Črni Hribi, il Carso di Komen (Comeno),
il Carso di Sežana (Sesana), il Carso di Divaca (Divaccia), lungo il corso del Reka Timavo, la Vremska
Dolina (Valle di Vreme), il Parco delle Škocjanske Jame (Grotte di San Canziano), e verso i Brkini e la
Ciceria Čičarija Ćićarija, e ancora il promontorio di Muggia e Ankaran-Ancarano, verso l’Istra Istria, il BregBržanija, il Podgorski Kras e il Matarsko Podolje.
Una carta per escursionisti e turisti, con tutti i confini comunali sia in Italia sia in Slovenia, multilingue, con i
nomi delle località in italiano e sloveno, con anche le denominazioni adottate lo scorso secolo tra le due
guerre (riportate soltanto quale riferimento storico), quelle dei comuni e delle frazioni “friulanofoni” e
“slovenofoni” in provincia di Gorizia con le loro denominazioni rispettivamente in lingua friulana (“friulano
goriziano”) e in lingua slovena (sloveno e dialetto carsico), quelle dei comuni e delle principali località del
territorio della “Bisiacarìa” nel dialetto “bisiàco”, quelle dei comuni e delle principali località della provincia di
Trieste nella denominazione dialettale triestina.
Tutta la viabilità autostradale e stradale, principale e secondaria, con la rispettiva numerazione, monti e
colline con cime, altitudini, quote topografiche e punti trigonometrici, passi e valli, boschi con le relative
denominazioni, doline e conche con indicazione delle profondità, riserve naturali e loro limiti territoriali,
giardini botanici, vivai, parchi urbani, zone pedonali, monumenti e curiosità naturali, punti panoramici,
vedette, torri e torrette d’osservazione, valichi, cippi di confine numerati, cimiteri cattolici e di altre religioni,
cimiteri della Grande Guerra, castelli, forti e fortezze, rovine e ruderi, castellieri, “casite”, siti archeologici e
paleontologici, laghi e relative profondità, fiumi e torrenti con sorgenti e foci, canali artificiali, laghetti e stagni,
fonti, pozzi, vasche e abbeveratoi.
Tutta la rete di sentieri da percorrersi a piedi (sentieri europei, sentieri con segnavia CAI, sentieri marcati
dalla PZS e dallo SPDT, altri sentieri numerati o segnati, altri sentieri e itinerari vari, tracce di sentiero),
sentieri sugli itinerari e sui luoghi della Grande Guerra, percorsi ciclistici e cicloturistici su strade asfaltate
poco trafficate e con dislivelli contenuti, percorsi per la corsa e il trail-running, itinerari ciclabili e
ciclopedonali, piste ciclabili, percorsi in mtb anche off-road, ippovie e la rete di sentieri da percorrersi a
cavallo, un’ampia selezione tra le innumerevoli grotte disseminate sul territorio, da quelle turistiche a quelle
attrezzate per le visite turistiche, quelle accessibili con speleo-guide, cavità verticali quali abissi, baratri e
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cronache ipogee
inghiottitoi, “karren”, trincee, bunker e ricoveri, cave e fornaci, falesie e palestre di arrampicata, vie attrezzate
e vie ferrate, decolli e atterraggi per volo a vela, parapendio e deltaplano, canoa-kayak da mare e fluviale,
agriturismi e fattorie agrituristiche, campeggi e aree caravan-camper, info-point e uffici d’informazione
turistica, parcheggi, musei e centri visite, chiese, santuari, cappelle, croci e tabernacoli, campi di calcio,
tennis, e altri siti sportivi, lidi e spiagge, linee ferroviarie, anche dismesse, stazioni e fermate, gallerie e
viadotti, tranvie e fermate di corriere e autobus, il tracciato dell’oleodotto transalpino ed il percorso della
circonvallazione ferroviaria sotterranea di Trieste, rifugi e bivacchi, alberghi, hotel e locande, ristoranti e
trattorie, “osmize” e cantine vinicole, vigneti e zone di produzione vitivinicola, strade del vino, frutteti e strade
della frutta, aree attrezzate per sagre, maneggi e galoppatoi, case di caccia e sedi delle associazioni dei
cacciatori, stazioni forestali, della protezione civile e dei vigili del fuoco anche volontari, caserme, ospedali,
aeroporti internazionali e turistici, stazioni di servizio carburante anche marittimo, fari e fanali, linee di
collegamento marittimo, porti, porticcioli e marine, spiagge, stabilimenti balneari, piscine, windsurf spot e
immersioni, vela, pesca e relativi divieti …
Con allegato libretto indice dei nomi, dei sentieri e degli itinerari.
Sessantaquattro pagine con l’indice di tutti i nomi e delle località presenti in carta, in italiano e sloveno (oltre
7.000 toponimi!).
Duecentocinquanta tra sentieri e itinerari descritti.
Sessanta sentieri CAI e oltre cento altri sentieri escursionistici.
E ancora altri novanta percorsi tematici e itinerari vari tra "sentieri di guerra", itinerari in bici e mtb, itinerari di
corsa (trail-running), itinerari a cavallo, itinerari enogastronomici e turistici.
Legenda quadrilingue in italiano, sloveno, inglese e tedesco.
CARSO TRIESTINO, GORIZIANO E SLOVENO 1:25 000
Carta Topografica per Escursionisti
Con Indice dei Nomi, dei Sentieri e degli Itinerari
(coordinate GPS WGS84 e curve di livello con equidistanza di venti metri)
TRANSALPINA EDITRICE - TRIESTE
Prima edizione 2013-2014
N. 02 della collana "Le Cartine"
Curatore: Alessandro Ambrosi
Autori: Alessandro Ambrosi - Claudio Oretti
Elaborazione cartografica: LaGiralpina - Fagagna/Ud
Formato chiuso 13,5x22 cm (aperto 124x85 cm) fronte/retro.
Copertina cartonata/plastificata, a colori, con legenda dei simboli sul retro
ISBN: 978-88-88281-05-6
Prezzo: 15 euro (iva inclusa)
Uscita: gennaio 2013
Informazioni e prenotazioni:
[email protected]
tel. +39 040662297 - 040661288
fax +39 040661288
www.transalpina.it
cronache ipogee
11
febbraio 2013...
NOMINATO IL NUOVO
CONSERVATORE
PER IL CATASTO
REGIONALE
DELLE GROTTE
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Sergio Dolce, nella versione speleologica e in
quella alpinistica.
12
In seguito alle dimissioni, per motivi
strettamente personali e di lavoro, del
dott. geol. Maurizio Comar, nel corso
dell'assemblea ordinaria per l'anno
2013 della Federazione Speleologica
Regionale del Friuli Venezia Giulia, è
stato sottoposto ai rappresentanti dei
gruppi speleologici regionali il nome
del dott. Sergio Dolce, quale persona
indicata, dall'attuale Consiglio Direttivo,
alla direzione del Catasto Regionale
delle Grotte del Friuli Venezia Giulia.
La nomina a Conservatore è stata ratificata dai legali rappresentanti delle
associazioni speleologiche regionali
presenti all'Assemblea.
Al dott. Sergio Dolce, alpinista, speleologo e ricercatore, già direttore dei
Civici Musei Scientifici del Comune
di Trieste, i migliori auguri per la sua
nomina e un grazie per aver accettato
l'importante incarico federativo.
Un sentito ringraziamento di cuore al
dott. Maurizio Comar per il lavoro sin
qui svolto in questi anni di guida al Catasto Grotte sotto la gestione della Federazione Speleologica Regionale del
Friuli Venezia Giulia.
Il CD della FSR-FVG
cronache ipogee
Domenica 3 febbraio,
la Scintilena compie 10 anni.
Il primo blog di speleologia (il primo
al mondo, proprio il primo) è nato
il 3 febbraio 2003 su piattaforma
Clarence.
La Scintilena nasceva molto prima,
negli anni '90 come Notiziario cartaceo
del "Gruppo Speleologico UTEC
NARNI" registrato in tribunale come
allegato a "Forza Narnese"; nel 2000
diventa notiziario on line all'interno del
sito dell'UTEC ma non è un blog, poi
quella mattina di febbraio di 10 anni
fa, apro su Clarence una fortunata
pagina di notizie di speleologia on
line... mai avrei pensato che sarebbe
durata 10 anni.
Su Scintilena pubblicano liberamente
147 autori. Ne sono stati invitati
altri 100, che significa liber tà e
pluralità di informazione, indipendenza,
multidisciplinarità, in sintesi
"Speleologia trasversale" alla massima
esponenza.
In 10 anni sono stati scritti 11338
articoli con una media di 3 al giorno
Due milioni di visitatori, quasi 6 milioni
di pagine viste.
Festeggeremo l'evento a Casola, tra
un mese, il 3 e 4 marzo 2013.
Chi è intenzionato a partecipare, mi
telefoni 335/7825523, è una occasione
per ritrovarsi tra amici.
Andrea Scatolini
RIAPRE IL MITREO
DI S. GIOVANNI DI DUINO
La Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia ha annunciato la riapertura della Grotta del
Mitreo o Grotta del dio Mithra presso
San Giovanni di Duino (TS), con la
possibilità di visitarla tutti i giovedì
dalle 9 alle 11.
Mitreo di San Giovanni di Duino. particolare della
stele dedicata al dio Mitra.
(Foto Halupca)
Venerdì 8 febbraio i Musei Scientifici
del Comune di Trieste celebrano il
Darwin Day (giornata mondiale per
il compleanno di Charles Darwin,
scopritore dell'evoluzione) in un modo
veramente particolare e dedicato soprattutto ai più giovani.
Alle 10.00, in Via dei Tominz 4, proprio
presso la sala che ospita il dinosauro Antonio (il Tethyshadros unico al
mondo!) verrà presentato alla stampa
il fumetto a lui dedicato:
"LA STORIA DI ANTONIO
THE STORY OF ANTONIO".
cronache ipogee
Antonio è infatti uno dei simboli per la
città di Trieste e per tutto il territorio
regionale.
Un valore aggiunto per scienza, storia,
cultura e turismo, ma anche l’espressione dell’attrattività museale di un
territorio unico, poliedrico è ricco di
scoperte, com’è il Carso.
L'opera si deve a Francesco Carbone,
Raimondo Pasin, Rita Pecorari Novak
e soprattutto all’ideazione della conservatrice del Museo di Storia Naturale
di Trieste: Deborah Arbulla.
Il fumetto, in chiave turistica e internazionale, è molto originalmente redatto
anche in una contemporanea versione
in inglese.
Servizio Musei Scientifici
(Storia Naturale, Mare, Aquario, Orto
Botanico)
Comune di Trieste - Area Cultura
Via Tominz 4; 34139 Trieste; Italy
tel +39 0406758662/58;
fax +39 0406758230
[email protected]
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COMUNICATO STAMPA
ALPI GIULIE CINEMA 2013
Grande arrampicata, grande alpinismo, grande speleologia riunite
in due autentiche maratone cinematografiche in febbraio al
Teatro Miela di Trieste. Ecco la sintesi, ancora una volta molto
spettacolare, dell’edizione 2013 di Alpi Giulie Cinema, rassegna di
video dedicati alla montagna che trova le sue radici nei lontani
anni ’90. Accanto alla rassegna, ben due concorsi a premi: la
seconda edizione di Hells Bells Speleo Award, con l’assegnazione
della campana d’oro e d’argento per i migliori cortometraggi di
speleologia e la Scabiosa Trenta per le più belle immagini di
montagna girate da video maker sloveni, austriaci e friulani.
L’associazione Monte Analogo, in collaborazione con la CGEBAlpina delle Giulie di Trieste ed il CAI di Gorizia, è riuscita ancora
una volta, nonostante i tempi, a proporre immagini di alta
suggestione e qualità per tutti: vi aspettiamo!
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cronache ipogee
VENERDI’ 10 FEBBRAIO 2012
alle ore 11.00
al Teatro Miela
Piazza Duca degli Abruzzi 3 - Trieste
si terrà la presentazione ufficiale di
“ALPI GIULIE CINEMA 2013”
CINEMA di MONTAGNA
La Vostra presenza sarà particolarmente gradita
Giovedì 14 febbraio Teatro Miela (arrampicata sportiva, alpinismo, arrampicata, alpinismo invernale)
Giovedì 21 febbraio Teatro Miela “ HELLS BELLS speleo award 2013” (la speleologia nel mondo)
Giovedì 28 febbraio Antico Caffè San Marco “Premio Alpi Giulie Cinema” (proiezione delle produzioni
cinematografiche di autori del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna)
Segreteria organizzativa
MONTE ANALOGO
Via Fabio Severo 31
34133 Trieste (Italy)
tel. +39 040 761683 +39 335 5279319
[email protected] www.monteanalogo.net
cronache ipogee
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GIOVEDI’ 14 FEBBRAIO (ingresso €5.00)
TEATRO MIELA
Piazza Duca degli Abruzzi, 3 - Trieste
ore 18.00
THE WIZARD’S APPRENTICE (Italia-110’)
Regia: Petr Pavlicek - Produzione: MONTURA EDITING
Il film è il frutto di due anni di riprese al seguito di Adam Ondra, un eccezionale
arrampicatore ceco nato nel 1993, che partecipa con successo alle gare di
arrampicata di difficoltà e boulder, oltre che l’arrampicata in falesia. Dati i suoi
risultati straordinari in gara e su roccia è considerato un protagonista del futuro
dell’arrampicata. Ha vinto il premio Salewa Rock Award nel 2008, 2010 e 2011. Il
premio è attribuito a colui o colei che ha segnato la stagione precedente per le
performance su falesia e su boulder. La motivazione nel 2011 era “Per la capacità di
alzare continuamente il livello dell’arrampicata superando se stesso e facendo
sognare tutti i climbers”. Il film vuole essere il ritratto a tutto tondo di un ragazzo
normale e allo stesso tempo fuori dal comune che, con i suoi successi, sta
sconvolgendo i parametri dello sport verticale. “Durante il lavoro -spiega Petr
Pavlìcek- ho avuto la possibilità di conoscere Adam e il suo mondo: con questo
lavoro voglio condividere con tutti le mie impressioni”.
ore 21.00
HARDEST OF THE ALPS ( Italia-12’)
Regia: Damiano Levati - Produzione: STORY.teller COLLECTIVE
Nell’estate del 2010, Iker e Eneko Pou decidono di far visita a vere e proprie leggende
della storia dell’alpinismo. Viaggiando con il loro camper attraverso le Alpi,
incontrano i miti che cambiarono l’alpinismo per sempre. Seguendo le tracce di
Manolo, Alex Huber e Beat Kammerlander, ripercorrono alcune delle vie più
simboliche della storia delle grandi pareti alpini che rimangono itinerari d’ispirazione
per le nuove generazioni.
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cronache ipogee
OUTSIDE THE BOX – A FEMALE TALE (Germania-16’)
Regia: Stefanie Brockhaus - Produzione: MOVING ADVENTURES MEDIEN GMBH
Anna Stöhr è maestra nel mantenere la calma durante le competizioni e non per
niente campionessa mondiale di boulder dal luglio del 2011. Neppure Juliane Wurm,
classificatasi al terzo posto, le è da meno. Ma cosa succede quando due della atlete
più esperte provano il crack climbing (l’arrampicata in fessura) per la prima volta? Le
due donne incontrano Lynn Hill, che negli anni 80 è stata una delle migliori alpiniste
agonistiche al mondo, per venire da lei introdotte a questa nuova tecnica
d’arrampicata. Al Castleton Tower, nello Utah, si incontrano così due diverse
generazioni di alpiniste. Da una parte Lynn, che ha iniziato ad arrampicare ancora
prima che Juliane e Anna sapessero camminare. Dall’altra due scalatrici, esperte
soprattutto di arrampicata in interni ma prive di esperienza di crack climbing. L’
avventura si rivela più pericolosa del previsto dal momento che vengono sorprese da
un forte temporale poco prima di giungere in vetta. L’ aria è carica di elettricità e un
fulmine squarcia il cielo. Un momento che gli americani definirebbero “epico” e di
cui Juliane e Anna avrebbero preferito fare a meno.
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COLD (Stati Uniti-19’)
Regia: Anson Fogel - Produzione: Forge Motion Pictures
All’inizio di febbraio del 2011 Simone Moro con il kazako Denis Urubko e lo
statunitense Cory Richards raggiunge la vetta del Gasherbrum II a 8.035 metri di
quota. Si tratta della prima invernale e la prima invernale in assoluto in uno dei
cinque ottomila del Karakorum pakistano. La spedizione, partita il 27 dicembre
dall’Italia, ha dovuto affrontare temperature fino a -50gradi e forti venti fino a
200km/h per poter attrezzare la via fino alla vetta. Per Simone Moro è stata la terza
prima scalata invernale di un ottomila, dopo lo Shisha Pangma nel 2005 e del Makalu
nel 2009. L’esperienza dei tre alpinisti impegnati sul Gasherbrum II, nel cuore di un
buio e durissimo inverno, coglie con efficacia, attraverso le vive parole dei
protagonisti, la fatica, i dubbi, le paure e rivela quanto terribile sia stata la discesa
che ha esasperato il rischio dell’assideramento e di perdersi.
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cronache ipogee
LINEA CONTINUA (Italia-17’)
Regia: Hervé Barmasse - Giacomo Berthet e Damiano Levati
Quattro generazioni un solo “intento”: andare per monti alla ricerca dell’avventura,
del nuovo! Questa è la famiglia Barmesse di Valtournenche; montanari, alpinisti,
esploratori e guide alpine del Cervino. Ed è proprio sulla “Gran Becca” – così viene
chiamato il Cervino dai Valdostani – che il 17 marzo 2010, a distanza di una
generazione, padre e figlio si legano assieme per cercare di salire quel Couloir che,
dall’Enjambée, precipita per 1200 metri verso la base della parete Sud del Cervino,
Un vecchio progetto tentato 24 anni prima dal padre Marco ed oggi ripreso dal figlio
Hervé. Una via difficile, definita dai più forti alpinisti degli anni 80 come “uno degli
ultimi grandi progetti logici della Alpi”, ed ancora irrisolta nel 2010.
LINEA 4.000 (Italia-40’)
Regia: Giuliano Torghele - Produzione: EMMEDUE SRL
Sulle orme di Patrick Berhault, Franco Nicolini insegue da molto tempo il sogno di
concatenare tutte le 82 vette che superano i quattromila sulle Alpi. Insieme a Diego
Giovannini, Nicolini riesce nell’impresa in 60 giorni muovendosi a piedi, sugli sci o in
bicicletta. Scopriamo così una nuova spinta dell’alpinismo sulle Alpi.
cronache ipogee
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GIOVEDI’ 21 FEBBRAIO (ingresso €5,00)
ore 18.00 e ore 21.00
HELLS BELLS speleo award 2013
Anche quest’anno Monte Analogo e la Commissione Grotte E. Boegan di Trieste
concorrono all’evento “Hells Bells Speleo Award” organizzando all’insegna di “ALPI
GIULIE CINEMA” una giornata interamente dedicata alla speleologia. Saranno gli
speleologi i veri protagonisti, ma non solo, l’ambiente sotterraneo ed i suoi
molteplici aspetti anche visionari, faranno viaggiare lo spettatore in mondi mai visti.
Scopriremo anche attraverso il canyoning, pratica vicina alla speleologia, il territorio
segreto custodito nell’isola sperduta della Reunion in mezzo all’Oceano Indiano, e
poi nella profondità della terra in Messico scopriremo i cristalli di Gesso (Selenite)
più grandi al mondo.
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cronache ipogee
Programma di massima
ore 18.00
TROU DE FER (cayoning)
fuori concorso
55’
Pavol Barabàs’
Slovacchia
REPEN, ABBIAMO
TOCCATO IL FONDO
8’
Daniela Perhinek
Italia
CORAZZAINO
4’
Sirio Sechi
Italia
E BUIO SIA
2’
Sirio Sechi
Italia
LE GALLERIE DI
PALMANOVA
13’
Antonio Giacomin
Italia
PROTEUS EVOLUTION
10’
Edgardo Mauri
Italia
PRESERVATUTTO
5’
Sirio Sechi
Italia
LUFTLOCHER
10’
Massimiliano Blocher
Italia
IL SOGNO CARSICO DI
ISTETTAI
15’
Vittorio Crobu
Italia
PETTICASCO
6’
Sirio Sechi
Italia
CRO RI DI LO MA
30’
Antonio Giacomin
Italia
NAICA, UN LUOGO
DELLA MEMORIA
15’
Tullio Bernabei
Messico
Ore 21.00
cronache ipogee
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GIOVEDI’ 1° MARZO (ingresso libero)
Antico Caffè San Marco - Via C.Battisti 8
Ore 20.30
Premio ALPI GIULIE CINEMA
Concorso riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni
alpine del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna ( sport,
cultura e ambiente). Verranno proiettate le produzioni premiate dalla giuria,
formata da autorevoli operatori, nel campo della comunicazione, della cultura, ed
esperti della montagna. Al regista del miglior video verrà assegnata la “Scabiosa
Trenta”, fiore alpino immaginario, cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi
Giulie , Julius Kugy. Ogni edizione, un artista, scelto in ambito regionale, interpreta
questo fiore che costituisce il principale riconoscimento del concorso.
Le produzioni premiate nelle precedenti edizioni sono state nel 1994 “Namastè
Annapurna” di M. Svetel (Slovenia), nel 1995 “Vivere è un pericolo mortale” di V.
Armar Stih (Slovenia), nel 1996 “Insieme sulle vette” di M. Arnez (FVG), nel 1997
“Timavo: un fiume da proteggere” di G. Penco (FVG), nel 1998 “Una Salita tra le
Giulie” di G. Gregorio (FVG), nel 1999 “Camanchaca” di T. Miklautsch (Carinzia), nel
2000-1 “Valentin Stanič” di M. Svetel (Slovenia), nel 2002 “Ski-Everest” di J. Stucin
(Slovenia), nel 2003 “Mednarodno Leto Gora” di M. Svetel (Slovenia), nel 2004
“Terske doline in gore” di M. Svetel (Slovenia), nel 2005 “Oxus – Montagne per la
pace” di G. Gregorio (FVG), nel 2006 “Oltarji Špika” di B. Mašera (Slovenia), nel 2007
“L’uomo di stregna” di P. Rojatti – A. Petricig (FVG), nel 2008 “Dežela šerp” di M.
Žbontar (Slovenia), nel 2009 “On the sunny side of the Alps” di J. Burger (Slovenia),
nel 2010 “ Giusto Gervasutti, il solitario signore delle pareti” di G. Gregorio (FVG),
nel 2011” Trenutek Reke/Il Tempo del Fiume" di A.Medved e N. Velušček (FVG), nel
2012 “Sfinga” di V.Anzeljc e G. Kresal (Slovenia).
I film stranieri saranno proposti in lingua originale con traduzione simultanea e
sottotitoli.
Con il patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Trieste
In collaborazione con CAI sezione di Gorizia, Cooperativa Bonawentura, Arci Servizio
Civile, Antico Caffe’ San Marco, CAI Societa’ Alpina delle Giulie- Commissione Grotte
Eugenio Boegan
Con la partecipazione di CAI sezione di Gorizia, Provincia di Trieste
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cronache ipogee
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alla redazione entro la fine del
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Buona lettura e, grazie.
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pervenuti sarà garantita per
tre mesi.
Passato questo lasso di tempo,
se non viene rinnovata la richiesta, il messaggio verrà rimosso.
Chiediamo la cortesia di segnalare alla redazione le eventuali
contrattazioni, andate a buon
fine in tempi inferiori a quelli trimestrali, evitandoci così di promuovere quegli articoli che sono
già stati evasi dalle parti.
Grazie.
La Redazione
cronache ipogee
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base e avanzato di fotografia digitale
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corso fotografia digitale di base;
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