cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 1/2013 Vladimiro (Vladi) Stocker una vita per la speleologia Ricordo di Vladimiro Stocker Vladimiro "Vladi" Stocker, classe 1931. 1968. Nella sede del Gruppo Speleologico Monfalconese. Il 2 gennaio 2013 è venuto a mancare mio fratello Vladimiro (Vladi) e con Lui una parte di me. Con Lui se ne va un pezzo di storia della speleologia monfalconese. Da quando si appassionò a questa attività, che svolse nella piccola élite di speleo con a capo il Cav. Giovanni Spangar nell'allora “Gruppo Speleologico Monfalconese”, sono passati 65 anni nei quali ha pienamente meritato i riconoscimenti qui elencati: “Medaglia d’argento al valor Civile” per gli aiuti dati alla popolazione durante l’alluvione del Polesine (quando la protezione civile era ancora da inventare); “Premio San Benedetto Abate” premio che con Lui ho avuto la fortuna e l’onore di condividere, assegnato per il costante impegno, in moltissimi anni, nella diffusione della pratica speleologica. Ho voluto condividere con tutti Voi e con tutti gli speleologi che hanno partecipato assieme a Lui alle epiche spedizioni alla Spluga della Preta, all'Antro del Corchia, a Vallesinella …ecc., questo breve ricordo. Ugo Stocker Carso 1971. Durante una esercitazione del Soccorso Speleologico. cronache ipogee IN RICORDO DI VLADIMIRO STOCKER All’inizio del nuovo anno è mancato Vladimiro Stocker, fratello di Ugo. Molti conoscono la sua attività di speleologo e molti hanno avuto occasione di incontrarlo ai vari incontri e manifestazioni. Non parlerò dunque di questi argomenti, ma mi soffermerò su alcuni ricordi personali. Quando ero ragazzino, abitavo a Monfalcone in via del Carso. Il nome di questa via la dice lunga, infatti terminava sul Carso dove facevo le mie prime esplorazioni di grotticelle e cavernette, ovviamente all’oscuro dei genitori. La passione per la speleologia era forte, ma i genitori non mi permettevano di iscrivermi a un Gruppo se prima non avessi conseguito il diploma di scuola superiore. Vladimiro Stocker abitava nella stessa zona ed era compagno di lavoro di mio papà, per cui le nostre famiglie si frequentavano ogni tanto e quando lui ci ospitava a casa sua, ci mostrava fotografie delle sue esplorazioni. In questa maniera la mia passione aumentava e i miei genitori diventavano più fiduciosi. Fu così che finalmente mi iscrissi al Gruppo Speleologico Monfalconese (poi divenuto Gruppo Speleologico Monfalconese Spangar). Vladimiro, che noi chiamavamo Vladi, fu il mio primo “maestro” di speleologia, ma non in senso classico. Ossia, non si limitò solo ad insegnarmi a costruire l’illuminazione per il casco (allora bisognava arrangiarsi così…) o a salire e scendere lungo le scalette. Mi diede, invece, soprattutto degli insegnamenti morali e insegnamenti di vita, che allora erano il patrimonio del Gruppo Spangar. Poco tempo dopo, mi convinse a partecipare alla spedizione alla Grotta del Torrione di Vallesinella, nelle Dolomiti di Brenta, realizzata in collaborazione con speleologi di Verona e di Vicenza e che fu l’esperienza più dura della mia vita. Al giorno d’oggi, la grotta non presenta grandi difficoltà esplorative, ma coi mezzi di quella volta, tutto era più difficile. Era stato deciso, infatti, di realizzare il “campo base” all’interno, nel gelo, dove siamo rimasti alcuni giorni. In certi punti le pareti erano ricoperte da ghiaccio. Più avanti, dentro la montagna, lo scioglimento dei ghiacci formava piccoli corsi d’acqua gelidi. Alcuni di noi indossavano la tuta da meccanico, che si inzuppava subito e restava bagnata. L’illuminazione del casco era con le batterie da 4,5 volt che si esaurivano ben presto. L’entusiasmo nello scoprire rami nuovi superava la fatica fisica e psicologica, ma Vladi si era accorto che i suoi uomini erano sotto stress. Per questo motivo ci stava vicino, ci confortava, diceva qualche battuta allegra, ci teneva su di morale. Prima di entrare nel sacco a pelo per dormire, ci preparava un the caldo. Attendeva poi il nostro risveglio e ci portava qualche altra bevanda calda e qualcosa di energetico da mangiare. Per pranzo, sempre sottoterra, ci aveva preparato gli spaghetti. Noi sorridevamo e scherzosamente dicevamo che in quel momento era la nostra mamma…. In realtà, se non ci fosse stato lui, il clima della spedizione sarebbe stato diverso, almeno per noi monfalconesi. I fatti della vita mi hanno portato poi a trasferirmi per diversi anni a Ferrara e a cambiare anche associazione speleologica. Di lui, però, ricordo sempre la positività e il continuo cercare di appianare i contrasti che inevitabilmente sorgevano nel mondo della speleologia. Peccato che non ci siano state tante persone come lui, buone, generose, coerenti fino in fondo e modeste. Graziano Cancian Grotta del Torrione di Vallesinella (Gruppo del Brenta, 1968). I quattro monfalconesi sono a sinistra: in alto c'è Vladimiro Stocker. Subito sotto, col berretto in testa e le mani in tasca, Graziano Cancian, poi Bruno Vianello e, seduto con il gagliardetto in mano, Sergio Tromba. All’estrema destra del gruppo c'è il capo-spedizione Mario Cargnel dei “Falchi” di Verona, un’altra figura mitica di quegli anni. cronache ipogee dicembre 2012... Nuovo Direttivo alla Società Lindner Il nuovo Consiglio Direttivo della "Lindner": Andrea Colus, Cristiano Peressini, Antonella Miani, Sara Baldo e Marco Petruzzi. Natale a Campone. Gli speleo dell'USP. Natale a Campone. Il folto pubblico che ha partecipato alla funzione religiosa in grotta. Il 20 dicembre scorso si sono svolte le elezioni alla Società di Studi Carsici A.F. Lindner per il rinnovo delle cariche sociali. Questi i risultati: riconfermato l’incarico della Presidenza per altri due anni ad Antonella Miani, presidente uscente. Riconfermato anche l’incarico ad Andrea Colus come Economo Magazziniere. La novità questo anno è stata l’elezione di tre giovani soci, studenti universitari in materie scientifiche: Sara Baldo: Vice Presidente, Marco Petruzzi: Direttore Scientifico, Cristiano Peressini: Direttore Tecnico. Ha cambiato volto quindi parte del Direttivo della "Lindner", con la presenza di nuove leve: ragazzi di 23 anni d’età, molto determinati ed entusiasti. Un ringraziamento va ai consiglieri “storici” uscenti Ugo Stocker e Maurizio Comar, che hanno fatto parte del Direttivo fin dalla fondazione della Società nelle diverse cariche di Presidente e Vice-Presidente il primo, Direttore Scientifico e Presidente il secondo. Un grazie per il prezioso contributo che hanno dato alla nostra associazione e che, di certo, continueranno a garantire, anche da dietro le quinte. Un buon lavoro ai nuovi consiglieri Sara, Marco e Cristiano che sicuramente porteranno una ventata d’aria fresca e idee nuove. Antonella Miani 1972-2012: Quarantanni per un Natale di pace e di amicizia È stata una vigilia di Natale veramente indimenticabile quella che i componenti l’Unione Speleologica Pordenonese CAI e i loro Amici hanno trascorso a Campone (Pordenone) vivendo la Messa Natalizia che, per il quarantesimo anno consecutivo, hanno organizzato nella famosa grotta “La Foos” con il tradizionale spirito e augurio di amicizia e di pace. A completare una serata ricca di momenti di musica, poesie, ricordi e solidarietà, non poteva mancare lo “SpeleoPanettonedel40°”. Occasione per festeggiare, come ha sottolineato la Presidente del Gruppo, Romina De Lorenzi, quell’amicizia che nel tempo unisce giovani e vecchi appassionati del magico mondo delle grotte. Giampaolo Fornasier Ho il piacere di allegare alcune foto della Grotta dei Lavandini o Grotta dei Soldati (Valska jama) in località Vale (Slovenia), nella valle di Brestovizza (ex 783 VG), grotta ancora poco conosciuta. Paolo Omari Gruppo CAI-GCA cronache ipogee gennaio 2013... "La Voragine di piano Macchi Under “No man’s land” Nell’estate del 2011 è stata scoperta la prosecuzione di una piccola cavità nel cuore delle Alpi Carniche, sul Monte Pal Piccolo, alla quota di 1779 metri. Sono state neccesarie sei uscite ed un campo estivo di cinque giorni per esplorare e rilevare oltre un chilometro tra gallerie, meandri e pozzi. In questo libro abbiamo “materializzato” i ricordi raccogliendo ed assemblando gran parte delle foto scattate fuori e dentro la voragine durante le varie puntate esplorative. Per completezza sono stati aggiunti dei cenni storici e geologici, una breve nota sul rilievo ed ovviamente la completa descrizione della grotta. - 160 pagine - Oltre 120 foto a colori - Cenni storici e geologici - Le ricerche speleologiche nell’area - Pianta e sezione dettagliata della cavità - Diagrammi di sviluppo - Descrizione della cavità - Immagini e mappe storiche - Cartografia geologica cronache ipogee - Note sul rilievo - Diario delle uscite L'anteprima è visibile su: http://www. grottacontinua.org/libro_voragine_ piano_macchi. Il libro è attualmente acquistabile su: http://it.blurb.com/books/3866257 Michele Potleca Grotta Continua Trieste CONCLUSA LA GIORNATA DI STUDI DEDICATA A UGO FURLANI Già ampiamente annunciato, finalmente ha avuto luogo la giornata di studi dedicata a Ugo Furlani. In una sonnacchiosa città di Gorizia bagnata da una sottile pioggia che non lasciava presagire niente di buono, inverosimilmente ha registrato un vero successo di pubblico la giornata di studi denominata “Caput Adriae tra storia e archeologia” organizzata dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” e svoltasi sabato 19 gennaio presso la sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Seppure l’argomento fosse, riservato agli addetti ai lavori, ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico che ha assistito con vero interesse alle numerose relazioni presentate. La giornata dedicata al compianto archeologo goriziano, dott. Ugo Furlani, ha visto la presenza di numerosi studiosi provenienti anche da fuori regione tanto che qualcuno ha azzardato di riconoscere questa, come una “Giornata internazionale di studi”. Oltre ad esperti archeologi italiani provenienti dal Friuli e dal vicino Veneto, erano presenti infatti, anche studiosi di Lubiana, della vicina Slovenia, ma anche dalla Croazia e dalla lontana Sarajevo della Bosnia-Erzegovina. Toccanti le rievocazioni fatte dalla dott.ssa Paola Càssola Guida dell’Università di Trieste, che ha ricordato l’attività di Furlani come archeologo, e quella del sig. Vinicio Tomadin, che di Furlani fu un valido e competente collaboratore. Singolare e importantissima la rievocazione, fatta da Claudio Vigna, attraverso i diari di guerra, della battaglia di Monte Lungo del 1943 dove Ugo Furlani ancora diciottenne svolse un ruolo decisivo. Eccezionali e dettagliatissimi i disegni eseguiti dal nostro Furlani durante questa sanguinosa battaglia. Disegni che hanno permesso ai ricercatori attuali di rintracciare con estrema precisione postazioni e reperti abbandonati sul campo dopo quasi 70 anni di oblio. La giornata è continuata addentrandosi nel tema più propriamente tecnico dell’archeologia dopo i saluti, della dott. Serena Vitri, da parte della Soprintendenza per i beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. Si sono così avvicendati i relatori con temi specifici riguardanti le ricerche archeologiche svolte nei siti più disparati ma tutte con unico denominatore: i ritrovamenti fatti in Friuli. Si scopre così che la dott.ssa Ana Marič, di Sarajevo, ha scoperto delle fibule in bronzo simili come fattura a quelle trovate dal Furlani sul monte di Medea. La dott.ssa Lara Orlič, di Pola, ha poi fatto una dettagliata analisi riguardante la diffusione di un tipo di fibula, denominato “Nauheim II”, su tutto il territorio dell’Alto Adriatico: Caput Adriae, appunto! Interessante anche la relazione svolta dal dott. Dragan Bozič, di Lubiana, su un ripostiglio di oggetti in ferro scoperto a Rubbia (Savogna d’ Isonzo) nel 1889 da uno studioso dell’epoca e da lui rivisitati sotto lo sguardo di un archeologo con le conoscenze attuali. A conclusione di questa magnifica giornata, il presidente, Maurizio Tavagnutti,del “Seppenhofer” ha voluto ringraziare tutti i partecipanti ricordando anche che nel corso del 2013 ci saranno ulteriori manifestazioni in calendario indette per festeggiare i primi 35 anni di attività dell’associazione goriziana. UN APPELLO DA "DIVERSAMENTE SPELEO" Stiamo raccogliendo fondi per l'acquisto di una barella per portare in grotta i disabili con "Diversamente Speleo", e stiamo chiedendo barelle dismesse dal Soccorso che siano funzionali per le grotte orizzontali. "Diversamente Speleo" si svolgerà il 16 giugno 2013 a Frasassi. Un anno fa, davanti al sorriso dei disabili, ho capito che tutta l'energia spesa per fare "Scintilena", per portarla avanti e l'andare in grotta si è finalizzata, e ha trovato motivo di essere, in una giornata trascorsa nella Grotta dell'Arco di Bellegra (Roma), e che ha regalato un pò di felicità a persone meno fortunate di noi. Aiutateci, grazie. Andrea Scatolini Per contatti: Matteo Turci: www.teoturci.it oppure: www.scintilena.com Il dott. Maurizio Buora e la dott.ssa Paola Càssola Guida. La dott.ssa Lara Orlič. Nuovo calendario della società Lindner Ugo Stocker, in arte “Sugo”, socio della Società di Studi Carsici A. F. Lindner ha presentato il suo ultimo lavoro da vignettista-speleologo: il calendario 2013, illustrato con i divertenti ed originali personaggi di sua creazione, che con piglio ironico prendono spunto da situazioni reali (o verosimili) verificatesi durante i corsi di speleologia o comunque nella lunga esperienza di vita vissuta da speleologo di cinquantennale carriera. Il Calendario completo, presentato in anteprima a dicembre all'incontro "Speleotroviamoci" di Taipana (Udine), è visionabile e scaricabile sul sito www. studicarsici.it. Antonella Miani Il sig. Ezio Cociancig. Il sig. Claudio Vigna. La sig.ra Gabriella Graziuso, il sig. Franco Grusovin e la dott.ssa Paola Càssola Guida. (Sinistra e sopra) Il pubblico presente in sala. cronache ipogee cronache ipogee RIENTRATA DA GRAN CanariA LA PRE-SPEDIZIONE speleo-archeologica DEL Club Alpinistico Triestino La Fortaleza de Ansite. A sinistra: "Titana". Fortaleza de Ansite. Caverna sul versante est. Fortaleza de Ansite. Abitazione trogloditica. È sera inoltrata quando usciamo dall'aeroporto di Las Palmas e, ad attenderci ci sono due nostri soci che da almeno 15 anni hanno eletto domicilio sull'isola: Moreno e Giacomo Godina. E, per una settimana, saremo loro ospiti nella bella casa che hanno a Maspalomas, nel sud dell'isola. Moreno è stato uno dei miei primi compagni di avventura grottistica: abbiamo iniziato insieme nei primi anni 60! Il giorno dopo, quando facciamo il primo giro d'ispezione per l'isola, ci rendiamo immediatamente conto che le caverne archeologiche da rilevare possono tranquillamente dare lavoro a un paio di generazioni di speleologi. Dove lo sguardo si posa, si vedono caverne, ingrottamenti e ripari... A questo punto è chiaro che non possiamo permetterci il lusso, in così poco tempo di girare l'isola e decidiamo, dopo aver fatto un secondo sopralluogo molto più selettivo accompagnati da Giacomo, di concentrare la nostra attenzione sulla Fortaleza de Ansite che, in quanto a storia e caverne, non è seconda a nessun altro luogo. Fortaleza de Ansite (Note storiche) Fortaleza de Ansite. Passaggio tra due caverne. Il versante est della Fortaleza de Ansite. Mundo Aborigen (Fataga). Esempi di sepolture. La Fortezza è costituita da un affioramento di basalto che si trova nel Barranco de Tirajana, nel comune di Santa Lucía de Tirajana. È un bel esempio di villaggio fortificato e presenta un gran numero di grotte naturali e artificiali dove c'erano le abitazioni, i luoghi di culto e i silos per conservare i cereali. L'insieme era organizzato in diversi livelli che, a suo tempo, erano collegati da scale e arditi sentieri, come il tunnel originale che attraversa la roccia e collega i due versanti della fortezza. L'intero perimetro è definito "Zona Arqueológica de Las Fortaleza" e si compone di tre grandi affioramenti basaltici: la "Fortaleza Grande (o de Ansite)", la "Fortaleza Chica" e, la più discosta, "Fortaleza Titana". Stando alla cronaca, la Fortaleza de Ansite, è stata l'ultima roccaforte degli aborigeni Canari prima della conquista spagnola dell'isola. cronache ipogee La conquista dell'isola cominciò nel 1478 da Juan Rejón e si concluse, cinque anni dopo, con Pedro de Vera al quale si deve l'incorporazione definitiva di Gran Canaria alla Corona di Castiglia. Quando il generale Pedro de Vera decise di andare alla conquista di Ansite mise il suo esercito ai piedi della rocca per impedire agli aborigeni Canarios ogni via di fuga perché questa fortezza naturale era il rifugio principale del capo guerriero Bentejuí. La Fortaleza venne conquistata di notte con l'aiuto di alcuni indigeni convertiti che conoscevano il sentiero che portava alla roccia. Sconfitti, Bentejuí e il suo sciamano Tazarte (Faycan di Telde), non vollero arrendersi e piuttosto di cadere prigionieri si gettarono nel vuoto dall'alto della rupe al grido di "Atis Tirma". E qui il mito si appropria della storia: alcuni dicono che mentre precipitava, l'ultimo eroe dei Canarios gridò "Libertà"; altri dicono che disse "Viva la Montagna Sacra", altri ancora "meglio morire che smettere di essere Canarios". Ed è qui, proprio in questo storico luogo che abbiamo rilevato 12 cavità (9 sul versante est, 2 su quello ovest + la grande galleria passante che si affaccia su entrambi i versanti). Altre quattro cavernette sono state rilevate sul versante est della vicina Fortaleza Chica. L'ultimo giorno, ci siamo spostati nella Cueva de la Audiencia, vicino alla città di Temisa. Si tratta di una abitazione trogloditica composta da alcuni vani artificiali collegati tra loro da passaggi più o meno agevoli e usata per il deposito di granaglie. L'ingresso originale era una scala intagliata nel baratro; ma ora è stato aperto un nuovo ingresso molto più comodo. Hanno partecipato alla pre-spedizione speleo-archeologica: Moreno e Giacomo Godina, Massimo Razzuoli, Tiziana Varcounig e Franco Gherlizza. Con il patrocinio e il contributo del ESPLORATI DUE ANTICHI POZZI A ROMANS D'ISONZO Maurizio Tavagnutti si cala nell'antico pozzo di Romans d'Isonzo. L'antico pozzo di Romans d'Isonzo. Kleine Berlin. Visita guidata per i Ricreatori. Kleine Berlin. L'ultimo venerdì del mese... Kleine Berlin. Con le scuole superiori. I soci del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, mercoledì 23 gennaio hanno ispezionato l’interno del pozzo rinvenuto davanti Casa Candussi-Pasiani, in piazza Garibaldi a Romans. Maurizio Tavagnutti, presidente assieme al socio Roberto Ferrari si sono incontrati con il vicesindaco di Romans, Michele Calligaris, e dopo l’ispezione esterna dell’antico manufatto sono scesi e hanno fotografato e misurato l’interno della cavità, profonda quasi 7 metri con diametro di circa un metro e mezzo. Le pareti sono interamente costituite da blocchi di pietra arenaria, assemblati a secco, che rende più particolare un elemento architettonico che grazie ai fondi aggiuntivi del Comune impreziosirà sia la facciata del palazzo, in avanzato restauro, sia piazza Garibaldi. Il tutto per restituire al paese un altro segno storico importante, testimoniato dal passato anche attraverso le foto d’epoca. La più significativa mostra una pompa a mano nel punto in cui è stato ritrovato il pozzo, dentro il quale si notano ancora i ferri di sostegno del tubo di pescaggio dell’acqua dalla falda. Alcune foto di Renato Valentinuz mostrano uno spaccato di vita paesana di un tempo con la presenza di due bambini, uno intento ad azionare manualmente la pompa, l’altro a sorreggere il secchio. Le ispezioni sono state rese possibili grazie alla disponibilità della direzione lavori dell’architetto Ennio Snider, del coordinatore della sicurezza Raffaele Stocco e della titolare del cantiere, la ditta Friulana Costruzioni, sensibili alle iniziative legate al restauro della casa padronale di piazza Garibaldi, che diventerà il nuovo polo culturale comunale. Gli speleologi del “Seppenhofer” si sono poi spostati nella piazza principale del paese per ispezionare un secondo pozzo, simile al primo, situato proprio di fronte alla chiesa. Il pozzo, già ben conosciuto e chiuso da una grata, presenta della analogie con il primo sia in diametro sia in profondità, solamente sul fondo di quest’ultimo al momento dell’esplorazione si trovavano circa 90 cm d’acqua, probabilmente di falda. Maurizio Tavagnutti cronache ipogee UN ANNO DI TURISMO IPOGEO ALLA KLEINE BERLIN I nostri volontari, che gestisono le visite nel rifugio antiaereo e bunker denominato "Kleine Berlin", ci hanno comunicato le presenze nel 2012. La parte del leone l'ha fatta il turismo scolastico dove, anche da fuori regione, è arrivato un gratificante afflusso di studenti e di insegnanti. Quasi sempre, queste escursioni culturali, vengono organizzate da operatori turistici che prendono contatto direttamente con il responsabile delle visite. Una piccola fetta se la sta ritagliando anche la presentazione di libri e di mostre tematiche. Circoli dopolavoristici e Associazioni varie chiudono la tipologia delle utenze. Da segnalare la serata dedicata alla presentazione del video-documentario «Kleine Berlin. La "Piccola Berlino" di Trieste» (regia di Cristina Milovan e Deborah Viviani) che ringraziamo per la sensibilità nei confronti della nostra attività e per l'ottimo lavoro prodotto. Un immenso grazie a Maurizio Radacich, Franco Gleria, Dean leonardelli e a tutti i soci che hanno potuto dedicare un po' del loro tempo alla "Kleine". Istituti scolastici e ricreatori: Centro didattico "Gocce d’inchiostro" Scuola Villaggio del Fanciullo (Ts) Scuola media "Tommasini" (Ts) Scuola media "N. Sauro" (Muggia) Scuola primaria Roli (S. Dorligo - Ts) Ricreatorio Cobolli (Ts) Ricreatorio di Opicina (Ts) Scuola media di Osoppo (Ud) Scuola di Domodossola (Vb) Scuola dalla provincia di Varese Scuola media Manzoni di Benzi (Pv) Scuola media Falcone di Rozzano (Mi) Scuola media di Grandate (Mi) Scuola media di Capodistria (Slo) Circoli e associazioni: Circolo ITIS "San Giusto" Trieste. Associazione Culturale "M. Simic". Mostre e presentazioni di libri: Mostra d'arte di Alessandro Abrami Presentazione libro "Muli de grota" Presentazione libro "La prospettiva del ragno" di Massimo Grusovin. Presentazione video "Kleine Berlin". Iniziativa "Suolo e sottosuolo": 10 scuole della Provincia di Trieste. Per un totale di 3065 visitatori. Carso Triestino, Goriziano e Sloveno 1:25 000 Carta Topografica per Escursionisti Con Indice dei Nomi, dei Sentieri e degli Itinerari Autori: Alessandro Ambrosi - Claudio Oretti Collana: "Le Cartine" n. 02 Curatore: Alessandro Ambrosi Elaborazione cartografica: LaGiralpina ISBN: 978-88-88281-05-6 Prezzo: 15 euro (iva inclusa) La carta Carta dettagliatissima del Carso Triestino, del Carso Goriziano e del Carso Sloveno in scala 1:25 000 per escursionisti e turisti con itinerari e sentieri, ricca di informazioni e simboli. Con coordinate GPS WGS84. Formato chiuso 13,5x22 cm (aperto 124x85 cm) fronte/retro. Copertina cartonata/ plastificata, a colori, con legenda quadrilingue dei simboli in italiano, sloveno, inglese e tedesco. Libretto allegato (64 pagine) con indice di tutti i nomi compresi in carta, in italiano e sloveno; con descrizione dei sentieri CAI, degli altri sentieri escursionistici, degli itinerari sui percorsi della Grande Guerra, degli itinerari in bici e mtb, degli itinerari di corsa, degli itinerari a cavallo, degli itinerari enogastronomici e turistici. Prima edizione 2013-2014. Nella carta sono evidenziati anche percorsi e itinerari presenti nelle seguenti pubblicazioni di Transalpina Editrice: - “Ciceria e Monte Maggiore” di Ettore Tomasi - Collana: Andar de Bora (a cura di Alessandro Ambrosi) ISBN 978-88-88281-14-8 328 pp. - 27,00 € - “Carso di Corsa” di Fabio Fabris e Mauro Santoni - Collana: Andar de Bora (a cura di Alessandro Ambrosi) ISBN 978-88-88281-11-7 136 pp. - 18,00 € - “Trincee Nascoste” di Roberto Todero e Aa.Vv. - Collana: Andar de Bora (a cura di Alessandro Ambrosi) ISBN 978-88-88281-10-0 176 pp. - 18,50 € TRANSALPINA EDITRICE via di Torre Bianca 27/a 34132 Trieste (Ts) P.IVA 00871160321 - C.F. STR LNE 59S58L483L tel. +39 040662297 - 040661288 fax +39 040661288 [email protected] www.transalpina.it UNICREDIT BANCA Agenzia: Trieste Cavana IBAN: IT 11 M 02008 02210 000008915508 Codice BIC SWIFT : UNCRITM10NA BANCA POPOLARE DI VICENZA Agenzia: Trieste Via Mazzini IBAN: IT 96 A 05728 02200 801570015829 Codice BIC SWIFT : BPVIIT22801 cronache ipogee TRANSALPINA EDITRICE PRESENTA LA NUOVA CARTA DEL CARSO Un lungo lavoro redazionale e cartografico, durato oltre due anni e mezzo, per realizzare la più dettagliata carta del Carso Kras mai pubblicata in precedenza, ricca d’informazioni e simboli. Una carta topografica per escursionisti e turisti con una capillare copertura del territorio del Carso Triestino, del Carso Goriziano e del Carso Sloveno, in scala 1:25.000. Da Gradisca d’Isonzo a nord-ovest al lago di Vogršček a nord a Dobravlje-Vipavski Križ a nord-est; dalla “Bisiacarìa” a ovest a Komen al centro a Štanjel a est; da Fossalon di Grado-Isola della Cona a sud-ovest a Sgonico Zgonik a sud a Tomaj a sud-est: nella carta ‘superiore’. Da Santa Croce a nord-ovest a Sežana a nord a Senožeče a nord-est; da Trieste e il suo Golfo a ovest alla Val Rosandra al centro alla Vremščica a est; dal porto di Koper Capodistria a sud-ovest a Osp-Črni Kal (dintorni) a sud a Markovščina a sud-est: nella carta ‘inferiore’. Un viaggio appassionante in un territorio unico e bellissimo, in parte ancora integro e sicuramente affascinante. Lungo le dolci Valli del Soča Isonzo e della Vipava Vipacco, e attraverso il Carso di Castelnuovo, il Carso Isontino, il Carso di Doberdò, il Carso di Devetachi, il Carso Monfalconese e le indelebili tracce della Grande Guerra, Trieste e il suo territorio, l’Altopiano triestino, il Carso di Basovizza, la Val Rosandra Glinščica, il Carso di Kostanjevica (Castagnevizza), i Črni Hribi, il Carso di Komen (Comeno), il Carso di Sežana (Sesana), il Carso di Divaca (Divaccia), lungo il corso del Reka Timavo, la Vremska Dolina (Valle di Vreme), il Parco delle Škocjanske Jame (Grotte di San Canziano), e verso i Brkini e la Ciceria Čičarija Ćićarija, e ancora il promontorio di Muggia e Ankaran-Ancarano, verso l’Istra Istria, il BregBržanija, il Podgorski Kras e il Matarsko Podolje. Una carta per escursionisti e turisti, con tutti i confini comunali sia in Italia sia in Slovenia, multilingue, con i nomi delle località in italiano e sloveno, con anche le denominazioni adottate lo scorso secolo tra le due guerre (riportate soltanto quale riferimento storico), quelle dei comuni e delle frazioni “friulanofoni” e “slovenofoni” in provincia di Gorizia con le loro denominazioni rispettivamente in lingua friulana (“friulano goriziano”) e in lingua slovena (sloveno e dialetto carsico), quelle dei comuni e delle principali località del territorio della “Bisiacarìa” nel dialetto “bisiàco”, quelle dei comuni e delle principali località della provincia di Trieste nella denominazione dialettale triestina. Tutta la viabilità autostradale e stradale, principale e secondaria, con la rispettiva numerazione, monti e colline con cime, altitudini, quote topografiche e punti trigonometrici, passi e valli, boschi con le relative denominazioni, doline e conche con indicazione delle profondità, riserve naturali e loro limiti territoriali, giardini botanici, vivai, parchi urbani, zone pedonali, monumenti e curiosità naturali, punti panoramici, vedette, torri e torrette d’osservazione, valichi, cippi di confine numerati, cimiteri cattolici e di altre religioni, cimiteri della Grande Guerra, castelli, forti e fortezze, rovine e ruderi, castellieri, “casite”, siti archeologici e paleontologici, laghi e relative profondità, fiumi e torrenti con sorgenti e foci, canali artificiali, laghetti e stagni, fonti, pozzi, vasche e abbeveratoi. Tutta la rete di sentieri da percorrersi a piedi (sentieri europei, sentieri con segnavia CAI, sentieri marcati dalla PZS e dallo SPDT, altri sentieri numerati o segnati, altri sentieri e itinerari vari, tracce di sentiero), sentieri sugli itinerari e sui luoghi della Grande Guerra, percorsi ciclistici e cicloturistici su strade asfaltate poco trafficate e con dislivelli contenuti, percorsi per la corsa e il trail-running, itinerari ciclabili e ciclopedonali, piste ciclabili, percorsi in mtb anche off-road, ippovie e la rete di sentieri da percorrersi a cavallo, un’ampia selezione tra le innumerevoli grotte disseminate sul territorio, da quelle turistiche a quelle attrezzate per le visite turistiche, quelle accessibili con speleo-guide, cavità verticali quali abissi, baratri e 10 cronache ipogee inghiottitoi, “karren”, trincee, bunker e ricoveri, cave e fornaci, falesie e palestre di arrampicata, vie attrezzate e vie ferrate, decolli e atterraggi per volo a vela, parapendio e deltaplano, canoa-kayak da mare e fluviale, agriturismi e fattorie agrituristiche, campeggi e aree caravan-camper, info-point e uffici d’informazione turistica, parcheggi, musei e centri visite, chiese, santuari, cappelle, croci e tabernacoli, campi di calcio, tennis, e altri siti sportivi, lidi e spiagge, linee ferroviarie, anche dismesse, stazioni e fermate, gallerie e viadotti, tranvie e fermate di corriere e autobus, il tracciato dell’oleodotto transalpino ed il percorso della circonvallazione ferroviaria sotterranea di Trieste, rifugi e bivacchi, alberghi, hotel e locande, ristoranti e trattorie, “osmize” e cantine vinicole, vigneti e zone di produzione vitivinicola, strade del vino, frutteti e strade della frutta, aree attrezzate per sagre, maneggi e galoppatoi, case di caccia e sedi delle associazioni dei cacciatori, stazioni forestali, della protezione civile e dei vigili del fuoco anche volontari, caserme, ospedali, aeroporti internazionali e turistici, stazioni di servizio carburante anche marittimo, fari e fanali, linee di collegamento marittimo, porti, porticcioli e marine, spiagge, stabilimenti balneari, piscine, windsurf spot e immersioni, vela, pesca e relativi divieti … Con allegato libretto indice dei nomi, dei sentieri e degli itinerari. Sessantaquattro pagine con l’indice di tutti i nomi e delle località presenti in carta, in italiano e sloveno (oltre 7.000 toponimi!). Duecentocinquanta tra sentieri e itinerari descritti. Sessanta sentieri CAI e oltre cento altri sentieri escursionistici. E ancora altri novanta percorsi tematici e itinerari vari tra "sentieri di guerra", itinerari in bici e mtb, itinerari di corsa (trail-running), itinerari a cavallo, itinerari enogastronomici e turistici. Legenda quadrilingue in italiano, sloveno, inglese e tedesco. CARSO TRIESTINO, GORIZIANO E SLOVENO 1:25 000 Carta Topografica per Escursionisti Con Indice dei Nomi, dei Sentieri e degli Itinerari (coordinate GPS WGS84 e curve di livello con equidistanza di venti metri) TRANSALPINA EDITRICE - TRIESTE Prima edizione 2013-2014 N. 02 della collana "Le Cartine" Curatore: Alessandro Ambrosi Autori: Alessandro Ambrosi - Claudio Oretti Elaborazione cartografica: LaGiralpina - Fagagna/Ud Formato chiuso 13,5x22 cm (aperto 124x85 cm) fronte/retro. Copertina cartonata/plastificata, a colori, con legenda dei simboli sul retro ISBN: 978-88-88281-05-6 Prezzo: 15 euro (iva inclusa) Uscita: gennaio 2013 Informazioni e prenotazioni: [email protected] tel. +39 040662297 - 040661288 fax +39 040661288 www.transalpina.it cronache ipogee 11 febbraio 2013... NOMINATO IL NUOVO CONSERVATORE PER IL CATASTO REGIONALE DELLE GROTTE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Sergio Dolce, nella versione speleologica e in quella alpinistica. 12 In seguito alle dimissioni, per motivi strettamente personali e di lavoro, del dott. geol. Maurizio Comar, nel corso dell'assemblea ordinaria per l'anno 2013 della Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia, è stato sottoposto ai rappresentanti dei gruppi speleologici regionali il nome del dott. Sergio Dolce, quale persona indicata, dall'attuale Consiglio Direttivo, alla direzione del Catasto Regionale delle Grotte del Friuli Venezia Giulia. La nomina a Conservatore è stata ratificata dai legali rappresentanti delle associazioni speleologiche regionali presenti all'Assemblea. Al dott. Sergio Dolce, alpinista, speleologo e ricercatore, già direttore dei Civici Musei Scientifici del Comune di Trieste, i migliori auguri per la sua nomina e un grazie per aver accettato l'importante incarico federativo. Un sentito ringraziamento di cuore al dott. Maurizio Comar per il lavoro sin qui svolto in questi anni di guida al Catasto Grotte sotto la gestione della Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia. Il CD della FSR-FVG cronache ipogee Domenica 3 febbraio, la Scintilena compie 10 anni. Il primo blog di speleologia (il primo al mondo, proprio il primo) è nato il 3 febbraio 2003 su piattaforma Clarence. La Scintilena nasceva molto prima, negli anni '90 come Notiziario cartaceo del "Gruppo Speleologico UTEC NARNI" registrato in tribunale come allegato a "Forza Narnese"; nel 2000 diventa notiziario on line all'interno del sito dell'UTEC ma non è un blog, poi quella mattina di febbraio di 10 anni fa, apro su Clarence una fortunata pagina di notizie di speleologia on line... mai avrei pensato che sarebbe durata 10 anni. Su Scintilena pubblicano liberamente 147 autori. Ne sono stati invitati altri 100, che significa liber tà e pluralità di informazione, indipendenza, multidisciplinarità, in sintesi "Speleologia trasversale" alla massima esponenza. In 10 anni sono stati scritti 11338 articoli con una media di 3 al giorno Due milioni di visitatori, quasi 6 milioni di pagine viste. Festeggeremo l'evento a Casola, tra un mese, il 3 e 4 marzo 2013. Chi è intenzionato a partecipare, mi telefoni 335/7825523, è una occasione per ritrovarsi tra amici. Andrea Scatolini RIAPRE IL MITREO DI S. GIOVANNI DI DUINO La Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia ha annunciato la riapertura della Grotta del Mitreo o Grotta del dio Mithra presso San Giovanni di Duino (TS), con la possibilità di visitarla tutti i giovedì dalle 9 alle 11. Mitreo di San Giovanni di Duino. particolare della stele dedicata al dio Mitra. (Foto Halupca) Venerdì 8 febbraio i Musei Scientifici del Comune di Trieste celebrano il Darwin Day (giornata mondiale per il compleanno di Charles Darwin, scopritore dell'evoluzione) in un modo veramente particolare e dedicato soprattutto ai più giovani. Alle 10.00, in Via dei Tominz 4, proprio presso la sala che ospita il dinosauro Antonio (il Tethyshadros unico al mondo!) verrà presentato alla stampa il fumetto a lui dedicato: "LA STORIA DI ANTONIO THE STORY OF ANTONIO". cronache ipogee Antonio è infatti uno dei simboli per la città di Trieste e per tutto il territorio regionale. Un valore aggiunto per scienza, storia, cultura e turismo, ma anche l’espressione dell’attrattività museale di un territorio unico, poliedrico è ricco di scoperte, com’è il Carso. L'opera si deve a Francesco Carbone, Raimondo Pasin, Rita Pecorari Novak e soprattutto all’ideazione della conservatrice del Museo di Storia Naturale di Trieste: Deborah Arbulla. Il fumetto, in chiave turistica e internazionale, è molto originalmente redatto anche in una contemporanea versione in inglese. Servizio Musei Scientifici (Storia Naturale, Mare, Aquario, Orto Botanico) Comune di Trieste - Area Cultura Via Tominz 4; 34139 Trieste; Italy tel +39 0406758662/58; fax +39 0406758230 [email protected] 13 COMUNICATO STAMPA ALPI GIULIE CINEMA 2013 Grande arrampicata, grande alpinismo, grande speleologia riunite in due autentiche maratone cinematografiche in febbraio al Teatro Miela di Trieste. Ecco la sintesi, ancora una volta molto spettacolare, dell’edizione 2013 di Alpi Giulie Cinema, rassegna di video dedicati alla montagna che trova le sue radici nei lontani anni ’90. Accanto alla rassegna, ben due concorsi a premi: la seconda edizione di Hells Bells Speleo Award, con l’assegnazione della campana d’oro e d’argento per i migliori cortometraggi di speleologia e la Scabiosa Trenta per le più belle immagini di montagna girate da video maker sloveni, austriaci e friulani. L’associazione Monte Analogo, in collaborazione con la CGEBAlpina delle Giulie di Trieste ed il CAI di Gorizia, è riuscita ancora una volta, nonostante i tempi, a proporre immagini di alta suggestione e qualità per tutti: vi aspettiamo! 14 cronache ipogee VENERDI’ 10 FEBBRAIO 2012 alle ore 11.00 al Teatro Miela Piazza Duca degli Abruzzi 3 - Trieste si terrà la presentazione ufficiale di “ALPI GIULIE CINEMA 2013” CINEMA di MONTAGNA La Vostra presenza sarà particolarmente gradita Giovedì 14 febbraio Teatro Miela (arrampicata sportiva, alpinismo, arrampicata, alpinismo invernale) Giovedì 21 febbraio Teatro Miela “ HELLS BELLS speleo award 2013” (la speleologia nel mondo) Giovedì 28 febbraio Antico Caffè San Marco “Premio Alpi Giulie Cinema” (proiezione delle produzioni cinematografiche di autori del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna) Segreteria organizzativa MONTE ANALOGO Via Fabio Severo 31 34133 Trieste (Italy) tel. +39 040 761683 +39 335 5279319 [email protected] www.monteanalogo.net cronache ipogee 15 GIOVEDI’ 14 FEBBRAIO (ingresso €5.00) TEATRO MIELA Piazza Duca degli Abruzzi, 3 - Trieste ore 18.00 THE WIZARD’S APPRENTICE (Italia-110’) Regia: Petr Pavlicek - Produzione: MONTURA EDITING Il film è il frutto di due anni di riprese al seguito di Adam Ondra, un eccezionale arrampicatore ceco nato nel 1993, che partecipa con successo alle gare di arrampicata di difficoltà e boulder, oltre che l’arrampicata in falesia. Dati i suoi risultati straordinari in gara e su roccia è considerato un protagonista del futuro dell’arrampicata. Ha vinto il premio Salewa Rock Award nel 2008, 2010 e 2011. Il premio è attribuito a colui o colei che ha segnato la stagione precedente per le performance su falesia e su boulder. La motivazione nel 2011 era “Per la capacità di alzare continuamente il livello dell’arrampicata superando se stesso e facendo sognare tutti i climbers”. Il film vuole essere il ritratto a tutto tondo di un ragazzo normale e allo stesso tempo fuori dal comune che, con i suoi successi, sta sconvolgendo i parametri dello sport verticale. “Durante il lavoro -spiega Petr Pavlìcek- ho avuto la possibilità di conoscere Adam e il suo mondo: con questo lavoro voglio condividere con tutti le mie impressioni”. ore 21.00 HARDEST OF THE ALPS ( Italia-12’) Regia: Damiano Levati - Produzione: STORY.teller COLLECTIVE Nell’estate del 2010, Iker e Eneko Pou decidono di far visita a vere e proprie leggende della storia dell’alpinismo. Viaggiando con il loro camper attraverso le Alpi, incontrano i miti che cambiarono l’alpinismo per sempre. Seguendo le tracce di Manolo, Alex Huber e Beat Kammerlander, ripercorrono alcune delle vie più simboliche della storia delle grandi pareti alpini che rimangono itinerari d’ispirazione per le nuove generazioni. 16 cronache ipogee OUTSIDE THE BOX – A FEMALE TALE (Germania-16’) Regia: Stefanie Brockhaus - Produzione: MOVING ADVENTURES MEDIEN GMBH Anna Stöhr è maestra nel mantenere la calma durante le competizioni e non per niente campionessa mondiale di boulder dal luglio del 2011. Neppure Juliane Wurm, classificatasi al terzo posto, le è da meno. Ma cosa succede quando due della atlete più esperte provano il crack climbing (l’arrampicata in fessura) per la prima volta? Le due donne incontrano Lynn Hill, che negli anni 80 è stata una delle migliori alpiniste agonistiche al mondo, per venire da lei introdotte a questa nuova tecnica d’arrampicata. Al Castleton Tower, nello Utah, si incontrano così due diverse generazioni di alpiniste. Da una parte Lynn, che ha iniziato ad arrampicare ancora prima che Juliane e Anna sapessero camminare. Dall’altra due scalatrici, esperte soprattutto di arrampicata in interni ma prive di esperienza di crack climbing. L’ avventura si rivela più pericolosa del previsto dal momento che vengono sorprese da un forte temporale poco prima di giungere in vetta. L’ aria è carica di elettricità e un fulmine squarcia il cielo. Un momento che gli americani definirebbero “epico” e di cui Juliane e Anna avrebbero preferito fare a meno. cronache ipogee 17 COLD (Stati Uniti-19’) Regia: Anson Fogel - Produzione: Forge Motion Pictures All’inizio di febbraio del 2011 Simone Moro con il kazako Denis Urubko e lo statunitense Cory Richards raggiunge la vetta del Gasherbrum II a 8.035 metri di quota. Si tratta della prima invernale e la prima invernale in assoluto in uno dei cinque ottomila del Karakorum pakistano. La spedizione, partita il 27 dicembre dall’Italia, ha dovuto affrontare temperature fino a -50gradi e forti venti fino a 200km/h per poter attrezzare la via fino alla vetta. Per Simone Moro è stata la terza prima scalata invernale di un ottomila, dopo lo Shisha Pangma nel 2005 e del Makalu nel 2009. L’esperienza dei tre alpinisti impegnati sul Gasherbrum II, nel cuore di un buio e durissimo inverno, coglie con efficacia, attraverso le vive parole dei protagonisti, la fatica, i dubbi, le paure e rivela quanto terribile sia stata la discesa che ha esasperato il rischio dell’assideramento e di perdersi. 18 cronache ipogee LINEA CONTINUA (Italia-17’) Regia: Hervé Barmasse - Giacomo Berthet e Damiano Levati Quattro generazioni un solo “intento”: andare per monti alla ricerca dell’avventura, del nuovo! Questa è la famiglia Barmesse di Valtournenche; montanari, alpinisti, esploratori e guide alpine del Cervino. Ed è proprio sulla “Gran Becca” – così viene chiamato il Cervino dai Valdostani – che il 17 marzo 2010, a distanza di una generazione, padre e figlio si legano assieme per cercare di salire quel Couloir che, dall’Enjambée, precipita per 1200 metri verso la base della parete Sud del Cervino, Un vecchio progetto tentato 24 anni prima dal padre Marco ed oggi ripreso dal figlio Hervé. Una via difficile, definita dai più forti alpinisti degli anni 80 come “uno degli ultimi grandi progetti logici della Alpi”, ed ancora irrisolta nel 2010. LINEA 4.000 (Italia-40’) Regia: Giuliano Torghele - Produzione: EMMEDUE SRL Sulle orme di Patrick Berhault, Franco Nicolini insegue da molto tempo il sogno di concatenare tutte le 82 vette che superano i quattromila sulle Alpi. Insieme a Diego Giovannini, Nicolini riesce nell’impresa in 60 giorni muovendosi a piedi, sugli sci o in bicicletta. Scopriamo così una nuova spinta dell’alpinismo sulle Alpi. cronache ipogee 19 GIOVEDI’ 21 FEBBRAIO (ingresso €5,00) ore 18.00 e ore 21.00 HELLS BELLS speleo award 2013 Anche quest’anno Monte Analogo e la Commissione Grotte E. Boegan di Trieste concorrono all’evento “Hells Bells Speleo Award” organizzando all’insegna di “ALPI GIULIE CINEMA” una giornata interamente dedicata alla speleologia. Saranno gli speleologi i veri protagonisti, ma non solo, l’ambiente sotterraneo ed i suoi molteplici aspetti anche visionari, faranno viaggiare lo spettatore in mondi mai visti. Scopriremo anche attraverso il canyoning, pratica vicina alla speleologia, il territorio segreto custodito nell’isola sperduta della Reunion in mezzo all’Oceano Indiano, e poi nella profondità della terra in Messico scopriremo i cristalli di Gesso (Selenite) più grandi al mondo. 20 cronache ipogee Programma di massima ore 18.00 TROU DE FER (cayoning) fuori concorso 55’ Pavol Barabàs’ Slovacchia REPEN, ABBIAMO TOCCATO IL FONDO 8’ Daniela Perhinek Italia CORAZZAINO 4’ Sirio Sechi Italia E BUIO SIA 2’ Sirio Sechi Italia LE GALLERIE DI PALMANOVA 13’ Antonio Giacomin Italia PROTEUS EVOLUTION 10’ Edgardo Mauri Italia PRESERVATUTTO 5’ Sirio Sechi Italia LUFTLOCHER 10’ Massimiliano Blocher Italia IL SOGNO CARSICO DI ISTETTAI 15’ Vittorio Crobu Italia PETTICASCO 6’ Sirio Sechi Italia CRO RI DI LO MA 30’ Antonio Giacomin Italia NAICA, UN LUOGO DELLA MEMORIA 15’ Tullio Bernabei Messico Ore 21.00 cronache ipogee 21 GIOVEDI’ 1° MARZO (ingresso libero) Antico Caffè San Marco - Via C.Battisti 8 Ore 20.30 Premio ALPI GIULIE CINEMA Concorso riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni alpine del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna ( sport, cultura e ambiente). Verranno proiettate le produzioni premiate dalla giuria, formata da autorevoli operatori, nel campo della comunicazione, della cultura, ed esperti della montagna. Al regista del miglior video verrà assegnata la “Scabiosa Trenta”, fiore alpino immaginario, cercato per una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie , Julius Kugy. Ogni edizione, un artista, scelto in ambito regionale, interpreta questo fiore che costituisce il principale riconoscimento del concorso. Le produzioni premiate nelle precedenti edizioni sono state nel 1994 “Namastè Annapurna” di M. Svetel (Slovenia), nel 1995 “Vivere è un pericolo mortale” di V. Armar Stih (Slovenia), nel 1996 “Insieme sulle vette” di M. Arnez (FVG), nel 1997 “Timavo: un fiume da proteggere” di G. Penco (FVG), nel 1998 “Una Salita tra le Giulie” di G. Gregorio (FVG), nel 1999 “Camanchaca” di T. Miklautsch (Carinzia), nel 2000-1 “Valentin Stanič” di M. Svetel (Slovenia), nel 2002 “Ski-Everest” di J. Stucin (Slovenia), nel 2003 “Mednarodno Leto Gora” di M. Svetel (Slovenia), nel 2004 “Terske doline in gore” di M. Svetel (Slovenia), nel 2005 “Oxus – Montagne per la pace” di G. Gregorio (FVG), nel 2006 “Oltarji Špika” di B. Mašera (Slovenia), nel 2007 “L’uomo di stregna” di P. Rojatti – A. Petricig (FVG), nel 2008 “Dežela šerp” di M. Žbontar (Slovenia), nel 2009 “On the sunny side of the Alps” di J. Burger (Slovenia), nel 2010 “ Giusto Gervasutti, il solitario signore delle pareti” di G. Gregorio (FVG), nel 2011” Trenutek Reke/Il Tempo del Fiume" di A.Medved e N. Velušček (FVG), nel 2012 “Sfinga” di V.Anzeljc e G. Kresal (Slovenia). I film stranieri saranno proposti in lingua originale con traduzione simultanea e sottotitoli. Con il patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Trieste In collaborazione con CAI sezione di Gorizia, Cooperativa Bonawentura, Arci Servizio Civile, Antico Caffe’ San Marco, CAI Societa’ Alpina delle Giulie- Commissione Grotte Eugenio Boegan Con la partecipazione di CAI sezione di Gorizia, Provincia di Trieste 22 cronache ipogee un abisso di occasioni...? Sito internet: www.cronacheipogee.jimdo.com Indirizzo di posta elettronica: [email protected] cerco... vendo... Cerco "SpeleoCollezionisti" di francobolli sulle grotte e sui pipistrelli. Vendo scarponi della Quechua numero 40-41. Modello molto simile, nell'estetica e nelle prestazioni, agli scarponi della Sportiva Nepal Extreme. Ottimi su terreno misto neve/ghiaccio, esterno in pelle/gore-tex, suola rigida in Vibram, ramponabili. Usati una volta. Euro 80,00. [email protected] cell: +39 349 5128401 Per scambio materiale e informazioni: Gianpaolo Fornasier e-mail: [email protected] cell. 335 6058868. 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Chi desidera vedere tutti i numeri precedenti può consultarli, o scaricarli, direttamente dal nostro sito: Cronacheipogee.jimdo.com. Buona lettura e, grazie. La Redazione Franco Gherlizza MULI DE GROTA (Franco Gherlizza) 248 pagine con storie di grotta e di montagna dal 1951 al 1984 (20,00 €). Info: 348 5164550 - [email protected]. CORSI DI FOTOGRAFIA funziona così... Questa rubrica vi viene offerta in forma gratuita e la durata dell'esposizione dei messaggi pervenuti sarà garantita per tre mesi. Passato questo lasso di tempo, se non viene rinnovata la richiesta, il messaggio verrà rimosso. Chiediamo la cortesia di segnalare alla redazione le eventuali contrattazioni, andate a buon fine in tempi inferiori a quelli trimestrali, evitandoci così di promuovere quegli articoli che sono già stati evasi dalle parti. Grazie. La Redazione cronache ipogee Anche quest'anno si terranno i nostri corsi di fotografia. Oltre al corso di base e avanzato di fotografia digitale attiveremo a breve il corso di postproduzione e i workshop di fotografia "bianco e nero" e quello di "Fine Art". Sul nuovo sito di Sara Kaleb potrete ammirare alcune immagini a riguardo. Le date di inizio dei corsi sono: 5 febbraio 2013 corso fotografia digitale di base; 6 febbraio 2013 corso fotografia digitale avanzato. Non esitate a contattarci per ulteriori informazioni. SARA KALEB PHOTOGRAPHY www.sarakaleb.com [email protected] Tel. 329 4249976 23