DAB PUMPS LTD. Unit 4, Stortford Hall Industrial Park Dunmow Road, Bishops Stortford, Herts CM23 5GZ - UK Tel. +44 1279 652 776 Fax +44 1279 657 727 DAB PUMPS B.V. Brusselstraat 150 B-1702 Groot-Bijgaarden - Belgium Tel. +32 2 4668353 Fax +32 2 4669218 DAB PUMPS RUSSIA 127247 Dmitovskoe sh., 100 bld. 3 Moscow, Russia òåë.: + 7(495) 739-5250 Fax: + 7(495) 485-3618 DAB PUMPEN DEUTSCHLAND GmbH Tackweg 11 D - 47918 Tönisvorst - Germany Tel. +49 2151 82136-0 Fax +49 2151 82136-36 DAB PUMPS IBERICA S.L. Parque Empresarial San Fernando Edificio Italia Planta 1ª 28830 - San Fernando De Henares - Madrid - Spain Ph. +34 91 6569545 Fax +34 91 6569676 DAB PUMPS CHINA Shandong Sheng Qingdao Shi Jinji Jishu Kaifaqu Kaituo Rd ZIP PC266510 CN - China Tel. +8613608963089 Fax. +8653286812210 DAB PUMPS B.V. Albert Einsteinweg, 4 5151 DL Drunen - Nederland Tel. +31 416 387280 Fax +31 416 387299 [email protected] PUMPS AMERICA, INC. DAB PUMPS DIVISION 3226 Benchmark Drive Ladson, SC 29456 USA Ph. 1-843-824-6332 Toll Free 1-866-896-4DAB (4322) Fax 1-843-797-3366 MANUALE DELL’INSTALLATORE EDIZIONE GENNAIO 2010 DAB PUMPS S.p.A. Via M. Polo, 14 - 35035 Mestrino (PD) - Italy Tel. +39 049 9048811 - Fax +39 049 9048847 http://www.dabpumps.com Tel. 049 9048873-75-76 049 9048950 Fax 049 9048888 Export Sales Dept: Ph. (+39) 049 9048895-96-97 049 9048964-996 Fax (+39) 049 9048900 Assistenza Tecnica Clienti: Customer Technical Assistance: Ph. (+39) 049 9048911 Fax (+39) 049 9048920 a e y 60110634 - 01/10 Vendite Italia: Energ i A MANUALE DELL’INSTALLATORE EDIZIONE GENNAIO 2010 Benvenuto!!! Il presente Manuale è stato studiato e realizzato come strumento di facile consultazione rivolto agli Installatori. Gli argomenti trattati sono stati scelti in base alle numerose richieste pervenute in DAB PUMPS SPA attraverso l’Assitenza Tecnica Clienti e sviluppati in collaborazione con i Centri Assistenza, gli Installatori e il Dipartimento Tecnico DAB PUMPS SPA. ATTENZIONE: I suggerimenti sono a titolo indicativo e applicabili alla maggior parte dei casi. È comunque, consigliato eseguire un calcolo approfondito delle reali necessità e condizioni di installazione, da parte di uno Studio Tecnico di Progettazione o di un professionista abilitato e specializzato. È esclusa qualsiasi responsabilità di Dab Pumps Spa per danni a persone, ivi inclusi i consumatori così come definiti al D. Lgs. 206/2005, o a cose, ivi inclusi impianti, attrezzature e prodotti, derivanti direttamente o indirettamente da fatti imputabili ad una errata selezione del prodotto in relazione alle indicazioni contenute nel presente manuale ed alle reali necessità e condizioni di installazione. IL MANUALE 2 PER L’INSTALLATORE Calcolo pompa di riscaldamento pag. 5 Calcolo gruppo di pressurizzazione pag. 25 Come calcolare la massima pag. 33 aspirazione della pompa Installazione pompa sommersa pag. 41 Sistema ad inverter Active Driver pag. 45 Suggerimenti per la regolazione pressostato pag. 53 e dimensionamento vaso di espansione Dimensionamento pompa sommergibile pag. 61 Dimensionamento camicia di raffreddamento pag. 69 motore pompe sommerse Compatibilità materiali con pag. 73 liquidi diversi dall’acqua Difformità d' uso pag. 113 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 3 IL MANUALE IL MANUALE 4 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Applicazioni Impianto di riscaldamento Impianto di Condizionamento Caricamento Boiler Riciclo acqua di condensa Applicazioni industriali a circuito chiuso IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 5 CALCOLO POMPA DI RISCALDAMENTO La normativa assegna ad ogni edificio una “dotazione di calore disperdibile” e fissa la temperatura massima dell’aria nell’ambiente 20°C. Affinchè all’interno dei locali via sia una temperatura di 20°C, è necessario che si realizzi un equilibrio fra la “dotazione di calore disperdibile” e le dispersioni totali dell’edificio. La dotazione di calore disperdibile nell’unità di tempo si esprime in quantità di calore disperso dall’edificio in un’ora per metro cubo e per grado centigrado. Tale coefficiente è determinato dalla sommatoria di: - potenza termica per metro cubo e per grado centigrado necessario per compensare i disperdimenti per trasmissione attraverso le parti opache e trasparenti di una struttura edilizia (vedi fig. A). - potenza termica per metro cubo e per grado centigrado necessario per riscaldare l’aria di rinnovo degli ambienti (vedi fig. B). figura A Apporti gratuiti quali irraggiamento solare IL MANUALE IL MANUALE 6 figura B Apporti interni quali computer, illuminazione, elettrodomestic, etc ... PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Esempi di esecuzione degli impianti IMPIANTO DI RISCALDAMENTO MONOTUBO Circolatore di riscaldamento Circolatore caricamento boiler Per calcolare la portata di un circolatore anticondensa Considerando: P = Potenza in kcal/h = 60.000 kcal/h ǻT = Delta di temperatura tra mandata e ritorno = 20°C Q = (0,33 x P)/ǻT = (0,33x60.000 kcal/h)/20°C = 990 l/h = 0,9 m3/h IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A DUE TUBI Circolatore di riscaldamento Circolatore caricamento boiler IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 7 Esempi di esecuzione degli impianti IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO Circolatore di riscaldamento Circolatore caricamento boiler IMPIANTO A VASO APERTO pressione statica (mca) Nel caso di impianti a vaso aperto, la posizione del serbatoio determina la pressione statica. Nel caso rappresentato nella foto a lato, la pressione statica del circolatore è di 3,5mca. È sempre buona norma installare il circolatore a valle del serbatoio, in modo da evitare problemi di cavitazione e che l’acqua fuoriesca dal vaso. IL MANUALE IL MANUALE 8 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Esempi di esecuzione degli impianti Di seguito vengono rappresentati due modi di installazione di circolatori, a scelta dell’installatore e non sempre una prerogativa fondamentale al fine di garantire una più lunga durata dell’elettropompa. P1 (80°) > P2 (60°) Installazione circolatore in mandata Installazione circolatore sul ritorno P2 Temperatura di funzionamento sul ritorno dell’impianto ~ 60°C P1 Temperatura di funzionamento in mandata dell’impianto ~ 80°C QUANDO SCEGLIERE LA POMPA A ROTORE BAGNATO O VENTILATO SU UN IMPIANTO DI RISCALDAMENTO? La scelta delle pompe spetta solitamente al progettista; quella a rotore ventilato è la soluzione che è per la maggior parte dei casi utilizzata dove la richiesta di portata è superirore a 70m3/h e/o la prevalenza è superiore a 15mca. Con prestazioni inferiori, si installano per la maggior parte dei casi circolatori a rotore bagnato, che hanno la possibilità di avere un minimo di due curve selezionabili da un selettore installato nella scatola morsettiera. Vantaggi delle pompe a rotore ventilato: 9 Si può utilizzare con acqua con presenza di calcare; 9 Possibilità di installazione con asse motore in verticale; 9 Ampio range; Vantaggi del circolatore a rotore bagnato: 9 Silenzioso; 9 Da 2 a 3 velocità selezionabili; IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 9 COMPONENTI PRINCIPALI DI UN IMPIANTO DI RISCALDAMENTO TRADIZIONALE GENERATORE DI CALORE Solitamente il generatore di calore è una caldaia alimentata a gas, legna o altro combustibile, in modo da produrre la quantità necessaria di calore per eseguire il riscaldamento attraverso il ricircolo dell’acqua. Recentemente una fonte alternativa è rappresentata dal “pannello solare”, che sfruttando l’energia per irradiazione del sole riscalda l’acqua che poi verrà immessa nel circuito di riscaldamento. TUBAZIONI E CORPI SCALDANTI Le tubazioni devono essere in grado di trasportare il liquido di riscaldamento alle utenze, garantendo la massima portata e il minor rumore generato dal passaggio dell’acqua. Inoltre, se ben coibentate, devono garantire la minor perdita di temperatura tra la mandata e il ritorno, un aspetto da non sottovalutare perchè incide fortemente nei costi di esercizio dell’impianto. I corpi scaldanti possono essere dei radiatori, fan-coil, pannelli radianti a parete e a pavimento. POMPA La pompa è un componente fondamentale per il ricircolo dell’acqua nell’impianto e per dimensionarla correttamente bisogna tener presente due aspetti essenziali: Massima quantità di acqua, definita come portata massima; Prevalenza in metri, che deve essere in grado di compensare le perdite di carico delle tubazioni e di tutti gli altri componenti dell’impianto (es. radiatori, riscaldatori d’aria, curve, gomiti, saracinesce etc..). CALCOLO PORTATA DELL’IMPIANTO Q= Pw x 0,86 (T) m3 h Q = Portata in volume (m3/h) Pw = Richiesta di calore in kW 0,86 = Fattore di conversione tra Kcal/h a kW T = Differenza di temperatura tra mandata e ritorno in °C Essendo la pompa un componente fondamentale, su di essa devono essere fatte delle considerazioni in termini di risparmio energetico molto importanti e sulla possibilità di utilizzare la velocità fissa o variabile. Se lanello dellimpianto prevede di lavorare in un punto preciso della curva, la pompa a velocità fissa è sufficiente a soddisfare le richieste dell’impianto stesso. Se limpianto ha la possibilità di variare la portata è cosigliato limpiego di un circolatore elettronico ad inverter che regola la velocità della pompa in base alle esigenze dell’impianto. IL MANUALE IL MANUALE 10 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE STIMA APPROSSIMATIVA PER CALCOLARE LA NECESSARIA POTENZA CALORIFICA DI RISCALDAMENTO K = 20/25 W/m3 necessari per abitazione K = 35/40 W/m3 solo per i bagni 1kcal/h = 1,163 W (W=J/sec) 3 2 1 4 6 5 9 7 8 volume locale in mc K W 1 – salotto 43 25 1075 2 – sala pranzo 17 25 425 3 – cucina 11 25 275 4 – ingresso 46 25 1150 5 - corridoio 42 25 1050 6 – camera 1 16 25 400 7 – camera 2 22 25 550 8 - bagno 16 40 640 9 - studio 24 25 600 totale 237 6.165 Potenza calorifica in W necessaria per il riscaldamento IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 11 SELEZIONE CIRCOLATORE PER RISCALDAMENTO Esempio: 1- 2- CALCOLO DELLA PORTATA Q = P / ǻT = 60.000 kcal/h / 10°C = 6.000 l/h = 6 m3/h P = Potenza in kcal/h = 60.000 kcal/h ǻT = Delta di temperatura tra mandata e ritorno = 10°C CALCOLO DELLA PORTATA Q = P / ǻT = 60.000 kcal/h / 20°C = 3.000 l/h = 3 m3/h P = Potenza in kcal/h = 60.000 kcal/h ǻT = Delta di temperatura tra mandata e ritorno = 20°C = Q1 = Q2 PREVALENZA E’ la pressione necessaria per vincere le perdite di carico, consideriamo: H = 1,8 mt =H Q2 = 3 m3/h – H= 1,8 mca – ǻT 20°C Q1 = 6 m3/h – H= 1,8 mca – ǻT 10°C IL MANUALE IL MANUALE 12 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CALCOLO APPROSSIMATO DELLA PREVALENZA DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO La prevalenza dell’impianto risulta dalla sommatoria delle perdite di carico localizzate nell’impianto di riscaldamento. In via del tutto approssimativa, per velocizzare il calcolo su impianti a circuito chiuso si considera circa 0,8-1 mca per ogni piano: ad esempio in un’edificio di 4 piani, possiamo considerare 3,2 4mca di prevalenza. Esempio di calcolo: H = Hed x K Hed = Altezza edificio di 9m K = considerando il 25% - 30% dell’altezza edificio ¾ H= 9 x 0,30 = 2,7 mca ¾ H= 9 x 0,25 = 2,25 mca Generalmente, installando una pompa elettronica si possono evitare errori nella scelta della prevalenza, impostando il valore direttamente sull’impianto in fase di installazione. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 13 CALCOLO APPROSSIMATO DELLA PREVALENZA DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO Si cosiglia di impegnare qualche minuto in più nel calcolo della prevalenza, per aiutarVi, di seguito troverete una tabella nella quale viene riportata la perdita di carico di ogni componente presente nell’impianto termico. Inoltre, per quanto riguarda le perdite di carico della sola tubazione, consigliamo di riferirsi al regolo allegato al manuale o alle tabelle a pag. 30 e 31. Eventualmente, al fine di ottenere un calcolo più preciso Vi consigliamo di consultare le tabelle dei maggiori produttori di componenti di sistemi di distribuzione. VALORI DI PERDITA DI CARICO LOCALIZZATE A TEMPERATURA 80°C E VELOCITA' ACQUA 1 m/sec dimensione commerciale Tipo di resistenza 3/8" - 1/2" 3/4" - 1" Ventilconvettore 1500 Radiatore 149 Caldaia 1 1/4" - 2" > 2" 149 Valvola a tre vie 495 495 396 396 Valvola a quattro vie 297 297 198 198 Valvola corpo scaldante tipo a squadra 198 198 149 - Valvola corpo scaldante tipo diritto 421 347 297 - Valvola di ritegno 149 99 50 50 Valvola a farfalla 173 99 74 50 Valvola a sfera a passaggio totale 10 10 5 5 Valvola a sfera a passaggio ridotto 80 50 40 30 Saracinesca a passaggio integrale 10 10 5 5 Saracinesca a passaggio ridotto 60 50 40 30 Curva a 90° 75 50 25 20 Curva a U 99 75 40 25 Allargamento 50 Restringimento 25 I numeri in rosso in tabella si riferiscono alle perdite di carico localizzate, in mm c.a. IL MANUALE IL MANUALE 14 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE ALCUNE INFORMAZIONI SUI VASI DI ESPANSIONE CHE VALE LA PENA DI CONOSCERE: Il vaso di espansione a membrana è un componente indispensabile e presente su ogni impianto di riscaldamento, che serve a compensare le variazioni di volume dell’acqua di riscaldamento dovute alle variazioni di temperatura. L’esperienza insegna che una delle ragioni che può provocare disfunzioni negli impianti di riscaldamento è la presenza di aria, per evitare questo bisogna assicurarsi che la pressione statica del sistema sia sempre superiore a quella atmosferica. E’ buona norma verificare lo stato di pressione almeno una volta l’anno, sia della precarica del vaso che dell’impianto. Generalmente la pressione del vaso si tara considerando la pressione statica dell’impianto diviso 10, (es. 30mts = 3 bar), mentre a sistema freddo bisogna aumentare di 0,5 bar la pressione del vaso. Esempio: Se consideriamo l’altezza del sistema pari a 30mts, la precarica del vaso di espansione dovrà essere di: 30mts/10 = 3 bar Esempio: Pressione di precarica a vaso scarico di 3 bar Stato del vaso durante il nomale funzionamento IL MANUALE IL MANUALE Stato del vaso in fase di precarica, senza acqua all’interno della membrana PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 15 ALCUNI SUGGERIMENTI SU COME INSTALLARE CORRETTAMENTE IL CIRCOLATORE E’ sempre consigliato alla messa in servizio, lo spurgo dell’aria dal motore allentando il tappo di sfiato lentamente e facendo defluire il liquido per qualche secondo. Dopo l’installazione, riempire l’impianto ed effettuare lo spurgo, prima di far funzionare il circolatore. Avviare il circolatore alla massima velocità. Generalmente non è richiesta alcuna manutenzione del circolatore. All’inizio della stagione invernale assicurarsi che l’albero motore non sia bloccato. In caso di coibentazione (isolamento termico) accertarsi che i fori di scarico condensa della cassa motore non vengano chiusi o parzialmente ostruiti. IL MANUALE IL MANUALE 16 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Installare sia sul condotto aspirazione che su quello mandata una valvola intercettazione di di di CONSIGLI DI INSTALLAZIONE Alla prima accensione e in alcune occasioni dell’anno, dove l’impianto di riscaldamento è in attività, può capitare che il corpo scaldante più alto non scaldi. A questo punto viene eseguito lo sfiato, a impianto freddo, in modo da espellere l’aria formatasi all’interno del radiatore. Per evitare il formarsi di aria, si consiglia che il valore della pressione statica del corpo più alto deve essere superiore a 0,5bar. ESEMPIO DI Pressione di aspirazione INFORMAZIONE PRESENTE A CATALOGO TECNICO DAB Per evitare effetti di cavitazione e rumorosità nell’impianto si consiglia di rispettare in corrispondenza della bocca di aspirazione della pompa i seguenti valori minimi di pressione in funzione della temperatura. In questo caso si evitano danni ai cuscinetti e/o alle bronzine della pompa. Suggerimenti per eseguire una corretta installazione di un circolatore DAB - non installare un circolatore più prestante perchè può causare problemi di rumorosità nell’impianto termico, generando ricircoli e turbolenze nelle tubazioni; - è sempre buona norma effettuare un lavaggio dell’impianto prima dell’installazione e la messa in funzione del circolatore, in modo da garantire che nel liquido non siano presenti depositi di saldature che possono danneggiare l’idraulica e il fermo della pompa; - per evitare l’infiltrazione di acqua nella morsettiera attraverso il cavo di alimentazione, consigliamo di orientare il passacavo verso il basso; - il vaso di espansione solitamente va messo in aspirazione della pompa in modo da eviatare l’effetto cavitazione, dannoso per la pompa; - è consigliato prima di alimentare il circolatore degasare e rimuovere l’aria presente, anche brevi funzionamenti a secco possono danneggiare la pompa stessa; - in caso di nuovi impianti si devono pulire accuratamente valvole, tubazioni, serbatoi e attacchi. Per evitare che scorie di saldatura o altre impurità entrino nella pompa, si consiglia l’impiego di filtri tronco conici. Tali filtri, costruiti con materiali resistenti alla corrosione, hanno superficie libera del filtro di sezione pari a 3 volte quella della tubazione su cui sono montati al fine di non creare eccessive perdite di carico. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 17 IMPIANTO DI CIRCOLAZIONE Considerando un impianto a circuito chiuso: - ricircolo acqua sanitaria; - riscaldamento; - condizionamento. La prevalenza manometrica totale è la sommatoria delle perdite di carico della rete di distribuzione, l’altezza dell’edifico non incide. Dalla figura a lato, i due manometri posizionati uno nella tubazione di mandata e uno nel ritorno misurano la pressione e la differenza rapppresenta la prevalenza manometrica. PRIMI CONTROLLI IN CASO DI RUMOROSITA’ - Ridurre velocità; - Chiudere leggermente la valvola in mandata; - Controllare la pressione statica; - Degasare il circolatore. La curva di resistenza cambia in funzione del fabbisogno dell’impianto. Nel caso in cui le valvole di zona si chiudono, la portata diminuisce e le caratteristiche del sistema cambiano con una pressione dinamica più elevata. In questo caso si passa dal punto di funzionamento indicato con la lettera X a Z. Installare un circolatore sovradimensionato in un impianto può creare problemi di rumorosità a causa di un’elevata velocità dell’aqua e una portata superiore, compromettendone il funzionamento e la durata. In alcuni casi si possono avere problemi di cavitazione. IL MANUALE IL MANUALE 18 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CIRCOLATORI AD INVERTER DIALOGUE DIALOGUE è un dispositivo di controllo integrato in circolatori a rotore bagnato (tipo BPH-E, BMH-E, DPH-E, DMH-E) che consente la regolazione delle prestazioni delle pompe in base ai requisiti effettivi dell'impianto. Dispositivi ad inverter come DIALOGUE si stanno largamente diffondendo negli ultimi anni, poichè gli impianti sono sempre più rivolti ad una riduzione del consumo di energia, all'eliminazione della rumorosità dovuta a valvole termostatiche e accessori simili e al miglioramento del controllo dell'impianto. MIGLIORE REGOLAZIONE L’impiego del convertitore di frequenza permette di controllare la portata e/o la pressione del sistema, ottenendo una regolazione precisa. L’inverter è in grado di variare la velocità della girante della pompa, assicurando un controllo continuo e adattando la prestazione idraulica alle nuove condizioni del sistema. Per contro i sistemi di regolazione tradizionali consentono una lenta e imprecisa regolazione rispetto a un convertitore di frequenza. Circolatore singolo DIALOGUE FACILITA’ DI INSTALLAZIONE Installando una pompa elettronica si possono evitare errori nella scelta della prevalenza impostando il valore in fase di installazione. Inoltre l’inverter consente di semplificare l’impianto, rendendo superflue valvole di sovrapressione, bay pass, etc... RUMOROSITA’ RIDOTTE Al variare della velocità della girante, cambia il livello acustico. Infatti riducendo la velocità di rotazione del 70% rispetto al livello nominale, il livello acustico si abbassa notevolmente migliorando il confort. Vista interna del dispositivo ad inverter Trasduttore di pressione diferenziale IL MANUALE IL MANUALE 20 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 19 MODI DI REGOLAZIONE del DISPOSITIVO DIALOGUE 1. Modo di regolazione a pressione differenziale costante P-c La modalità di regolazione P-c mantiene costante la pressione differenziale dell’impianto al valore di impostabile H setp al variare della portata. Questa regolazione è particolarmente indicata negli impianti con pompe di circuiti primari con basse perdite di carico. 2. Modo di regolazione a pressione differenziale proporzionale P-v La modalità di regolazione P-v al variare della portata, varia linearmente il valore di consegna della prevalenza da Hsetp ad Hsetp/2. Questa regolazione è particolarmente indicata negli impianti con pompe di circuiti primari con elevate perdite di carico. 3. Modalità di regolazione a velocità costante La regolazione a velocità costante disattiva la regolazione del modulo elettronico. La velocità della pompa può essere regolata manualmente ad un valore costante agendo direttamente sul pannello frontale o con comando remoto tramite un segnale 0-10V. Questo tipo di regolazione è particolarmente indicato nella sostituzione di circolatori in impianti già esistenti. 4. Modalità di regolazione a pressione differenziale costante e proporzionale in funzione della temperatura dell’acqua Il Setpoint relativo alla prevalenza del circolatore viene ridotto o aumentato in funzione della temperatura dell’acqua. La temperatura del liquido può essere impostata a 80°C o a 50°C. Hmin=30%Hset IL MANUALE IL MANUALE 20 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 21 ESEMPIO NUMERICO PER L’IMPOSTAZIONE DELL’ Hset CON PRESSIONE DIFFERENZIALE PROPORZIONALE Considerato il seguente punto di lavoro: Q = 6,5 m3/h H=6m PROCEDURA: 1. Riportare nel grafico il punto di lavoro desiderato e cercare la curva DIALOGUE più vicina ad esso (in questo caso il punto è proprio sulla curva) 2. Risalire la curva fino ad incrociare la curva limite del circolatore. 3. La lettura della prevalenza in corrispondenza di questo punto limite sarà la prevalenza di set point da impostare per ottenere il punto di lavoro desiderato. Quindi Hset=7bar IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 21 ESEMPIO PRATICO DI FUNZIONAMENTO DIALOGUE Nella situazione di seguito indicata, si rappresenta con EV.. l’elettrovalvola e R.. l’utenza da servire. Nel caso specifico, all’aumentare della richiesta d’acqua (consenso EV...) oltre ad aumentare proporzionalmente il fabbisogno in quantità di acqua di ricircolo, aumentano le perdite di carico che la pompa deve sopperire. ESEMPIO DI REGOLAZIONE A PRESSIONE DIFFERENZIALE PROPORZIONALE La pressione e la portata aumentano o diminuiscono proporzionalmente al variare della richiesta dell’impianto da servire. Nel ns caso in cui la pressione Hsetp è di 7mca, il valore di Hsetp/2 è automaticamente impostato a 3,5mca che è il valore di partenza. IL MANUALE IL MANUALE 22 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CIRCOLATORE AD INVERTER DIALOGUE ESEMPIO DI UN’INSTALLAZIONE DI CIRCOLATORI DIALOGUE I circolatori gemellari ad inverter rappresentati nelle foto a lato, gestiscono l’impianto di riscaldamento di un’edificio scolastico. Essendo gemellari hanno la possibiltà di impostare il funzionamento alternato ogni 24 ore (prevista nel prodotto standard) e la modalità di funzionamento, che in questo impianto è a pressione differenziale costante. Tale impostazione permette di compensare le perdite di carico del sistema, quali: collettore, generatore di calore, tubazioni di distribuzione, valvole, corpi scaldanti etc.... Nel caso specifico l’installazione di circolatori in parallelo necessita di valvole di non ritorno atte a garantire il corretto funzionamento dell’impianto. REGOLAZIONE A PRESSIONE DIFFERENZIALE COSTANTE Impostazione per mezzo del pannello di controllo posto a bordo motore. In questo caso la pressione differenziale rimane costante indipendentemente dalla richiesta d’acqua. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 23 CALCOLO DELLA RETE DI RICIRCOLO L’esecuzione di un sistema di ricircolo, oltre a garantire il miglior comfort, permette la riduzione dello spreco dell’acqua calda ad uso sanitario. Determinare in modo corretto la pompa di ricircolo significa sopperire alle dispersioni di calore delle tubazioni nel momento in cui le utenze non prelevano acqua calda. La prevalenza deve essere calcolata in base alle perdite di carico nei tubi considerando il circuito più sfavorito. Per un calcolo di massima consigliamo quanto segue: Portata: 6lt/h per ogni metro di sviluppo dell’impianto di ricircolo Prevalenza: 30 mm c.a. Per ogni metro di ricircolo del circuito più sfavorito Sviluppo della rete di ricircolo = mt. (3+2+13)+(3+2+10+13)+(3+2+10+10+13)= mt 80 Portata = 6lt/h mt x 80 mt = 480 lt/h Sviluppo di ricircolo del circuito più sfavorito = mt 2+3+10+10+13= mt 38 Prevalenza = 30 mm c.a./mt x 38 mt = 1.140 mm c.a. IL MANUALE IL MANUALE 24 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Applicazioni Impianto di pressurizzazione Applicazioni industriali Irrigazione Gruppi uso antincendio Agricoltura IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 25 COME DETERMINARE LA PORTATA Informazione generale: Il calcolo della portata di acqua corretta in un’abitazione dipende dal numero di utenze da servire, solitamente per alimentare un’abitazione composta da 5 a 8 persone, la portata di acqua varia da 1,6m3/h a 2,8m3/h mentre per l’irrigazione di un giardino delle dimensioni che variano da 800m2 a 1000m2 la portata varia da 1-2 m3/h, naturalmente suddividendo l’impianto in più zone. Per determinare il gruppo più idoneo bisogna conoscere; quanta acqua serve e a che altezza portarla. Nella tabella che segue si evidenzia il consumo in l/min necessario per ogni utenza. GABINETTO CON SCARICO A PASSO RAPIDO VASCA DA BAGNO DOCCIA LAVATRICE LAVASTOVIGLIE LAVANDINO LAVABO BIDE’ GABINETTO CON SCARICO A CASSETTA TOTALE 90 l/min 15 l/min 12 l/min 12 l/min 10 l/min 9 l/min 6 l/min 6 l/min 6 l/min ___________ 166 l/min Naturalmente non servono 166l/min per appartamento perchè tutte le utenze non vengono usate contemporaneamente. Per calcolare allora quanta acqua serve si usano delle formule matematiche che per numero di appartamenti ci forniscono la portata d’acqua necessaria. I risultati dei calcoli sono riportati nelle seguenti due tabelle: IL MANUALE IL MANUALE 26 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE COME DETERMINARE LA PORTATA Per calcolare la portata (in m3/h) necessaria si usano le seguenti tabelle: 9 per abitazioni: in base n° appartamenti 50 Consumo d’acqua in (Q=m3/h) 45 40 appartamenti normali con flussometri 35 30 25 20 15 appartamenti normali con cassette 10 5 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220 230 240 250 260 270 280 (appartam. con 2 bagniÎ+30% Q - appartam. con 3 bagniÎ+25% Q) N° appartamenti 9 per hotel/ospedali: in base al n° posti letto IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 27 CALCOLO PREVALENZA Una volta determinata la portata necessaria, dobbiamo determinare correttamente la prevalenza. Il gruppo pompe deve portare l’acqua al piano più alto dell’edificio e deve avere nel punto più distante una pressione di almeno 2 bar (circa 20 m). Il gruppo deve però vincere le perdite di carico che ci sono nell’impianto, mentre se è aiutato da una pressione in aspirazione; la prevalenza del gruppo vale: H= (Hedificio + Hperdite + Hresidua) – Haspirazione (m) Hperdite Hresidua Haspirazione Pressione rete comunale Considerando che le perdite sono circa il 20% di Hedificio e che la Hresidua si desidera paria a 2 bar (circa 20 m) si ha: H= (1,2 x Hedificio + 20) – Haspirazione (m) Riassuendo: IL MANUALE IL MANUALE 28 1) Dal numero di appartamenti ricavo la portata Q. 2) Dall’altezza dell’edificio e della pressione se presente in aspirazione ricavo H 3) Si scelglie il gruppo che ha come punto intermedio, della curva idraulica, i valori calcolati di Q ed H PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE ESEMPIO CALCOLO PREVALENZA Edificio: Alto 42 metri con 50 appartamenti con cassette ( 12 m3/h totali ) Pressione ingresso 1 bar ( = 10 m.c.a. ) 42 metri Prevalenza richiesta al punto più sfavorito 20 m.c.a. 1 bar Pressione rete comunale Le pompe del gruppo devono avere una Prevalenza H : (42 metri x 1,2) + 20 m.c.a. - 10 m.c.a. = 60 m.c.a. Se non ci sono specifiche richieste del cliente relativamente al numero di pompe del gruppo si può scegliere la versione ad una, due o tre pompe tenendo conto che: La portata totale viene suddivisa La prevalenza rimane invariata IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 29 TABELLA PERDITE DI CARICO E VELOCITA’ Per Per calcolare calcolare le le perdite perdite di di carico carico in in maniera maniera accurata accurata ee la la velocità velocità sisi usa usa la la seguente seguente tabella: tabella: La La formula formula di di calcolo calcolo èè quella quella di di Hazen Hazen Williams Williams (UNI (UNI 9489 9489 13.3.3.6) 13.3.3.6) Numeri in bianco: Perdite di carico in m. per ogni 100 m. di tubazione Numeri in verde: Velocità dell’acqua in m/sec IL MANUALE IL MANUALE 30 La tabella si riferisce a tubazioni zincate. zincate Per materiali diversi moltiplicare per: - 0,6 tubi PVC - 0,7 tubi alluminio - 0,8 tubi acciaio laminato e inox PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE TABELLA PERDITE DI CARICO E VELOCITA’ Per Per calcolare calcolare le le perdite perdite di di carico carico in in maniera maniera accurata accurata ee la la velocità velocità sisi usa usa la la seguente seguente tabella: tabella: La La formula formula di di calcolo calcolo èè quella quella di di Hazen Hazen Williams Williams (UNI (UNI 9489 9489 13.3.3.6) 13.3.3.6) Numeri in bianco: Perdite di carico in m. per ogni 100 m. di tubazione Numeri in verde: Velocità dell’acqua in m/sec IL MANUALE IL MANUALE La tabella si riferisce a tubazioni zincate. zincate Per materiali diversi moltiplicare per: - 0,6 tubi PVC - 0,7 tubi alluminio - 0,8 tubi acciaio laminato e inox PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 31 IL MANUALE IL MANUALE 32 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Calcolo capacità di aspirazione Cavitazione Suggerimenti per una corretta installazione IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 33 CALCOLO CAPACITA’ DI ASPIRAZIONE Per calcolare la massima altezza di aspirazione Z1 si usa la formula: Z1 = pb - NPSHrichiesto - Hr – pV 9 pb = pressione barometrica (in m.c.a.), dipende dall’altitudine sul livello del mare (vedere tabella 2 pagina seguente) 9 NPSH = NPSH della pompa sul punto di funzionamento, riportato a catalogo DAB PUMPS SPA 9 Hr = perdite di carico (in m.c.a.) dalla parte dell’aspirazione 9 pV = tensione di vapore, che è la tendenza dei liquidi ad evaporare, (in m.c.a.) in funzione della temperatura del liquido (vedere tabella 1 pagina seguente) IL MANUALE IL MANUALE 34 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CALCOLO CAPACITA’ DI ASPIRAZIONE Tabella 1 Tabella 2 IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 35 ESEMPIO DI CALCOLO Formula da applicare: Z1 = pb - NPSHrichiesto - Hr – pV Esempio: 9 Considerando la pompa mod. K 90/100 9 Q = 7,4 m3/h 9 NPSH= 3,25 m 9 Pb = 10.33 m.w.c. 9 Hr = consideriamo per semplicità 2 m Volendo lavorare a tre diverse temperature: T=20°C = pV=0,22m Z1=10,33-3,25-2-0,22= 4,86m T=90°C = pV=7,035m Z1=10,33-3,25-2-7,035= -1,95m T=95°C = pV=8,55m Z1=10,33-3,25-2-8,55= -3,47m NB: Si consiglia di aggiungere all’NPSH calcolato il fattore di sicurezza= - 0,5 m. Nel caso di acqua in presenza di gas si aggiunge il fattore= -0,5 m. IL MANUALE IL MANUALE 36 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CAVITAZIONE Per garantire un buon funzionamento ed il massimo rendimento dell’elettropompa, è necessario conoscere il livello dell’NPSH (Net Positive Suction Head) della pompa per calcolare la massima altezza di aspirazione Z1. Il calcolo di Z1 è importante affinchè la pompa possa funzionare correttamente senza il verificarsi di fenomeni di cavitazione. Il funzionamento in condizioni di CAVITAZIONE avviene quando, all’ingresso della girante, la pressione assoluta scende a valori tali da permettere la formazione di bolle di vapore all’interno del fluido, per cui la pompa lavora irregolarmente con un calo di prevalenza. La pompa non deve funzionare in cavitazione perchè, oltre a generare un rumore simile ad un martellio metallico (dovuto all’implosione delle bolle di vapore) , provoca danni irreparabili alla girante. Di seguito troverete un’mmagine di una girante in ghisa che ha lavorato in cavitazione. E’ evidente l’inzio di erosione in prossimità delle pale della bocca di aspirazione IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 37 PERCHE’ SCONSIGLIAMO L’ EFFETTO SIFONE Presenza di aria Presenza di aria In alcuni casi si trovano aspirazioni in contro pendenza o con sifone, assolutamente sconsigliate perchè causano il disadescamento della pompa. Nelle immagini sopra riportate, si rappresenta nel punto più alto la formazione di aria, che si interpone tra la tubazione di pescaggio e quella che si collega alla bocca di aspirazione della pompa. Questa situazione causa il funzionamento a secco della pompa danneggiando la tenuta meccanica, la parte idraulica. IL MANUALE IL MANUALE 38 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE SUGGERIMENTI PER UNA CORRETTA INSTALLAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. È sempre buona norma posizionare la pompa il più vicino possibile al liquido da pompare. Un solido ancoraggio delle zampe della pompa alla base di appoggio favorisce l’assorbimento di eventuali vibrazioni create dal funzionamento. La pompa dovrà essere installata in posizione orizzontale o verticale, purchè il motore sia sempre sopra la pompa. Evitare che le tubazioni metalliche trasmettano forzi eccessivi alle bocche della pompa, per non creare deformazioni o rotture. Se il battente all’aspirazione è negativo è indispensabile installare in aspirazione una valvola di fondo con adeguate caratteristiche. L’eventuale passaggio da una tubazione di piccolo diametro ad una di diametro maggiore dev’essere graduale. La lunghezza del cono di passaggio dev’essere 5÷7 la differenza dei diametri. Controllare accuratamente che le giunzioni del tubo aspirante non permettano infiltrazioni d’aria. Per evitare il formarsi di sacche d’aria nel tubo di aspirazione prevedere una leggera pendenza positiva del tubo di aspirazione verso l’elettropompa, come mostrato in figura. NOTA BENE:Assicurarsi che le caratteristiche della fonte di alimentazione idrica siano proporzionate a quelle del gruppo installato. ASPIRAZIONE DA POZZO (POMPA SOPRABATTENTE): è consigliabile utilizzare una protezione contro la marcia a secco per evitare il funzionamento del gruppo in condizioni anomale. ASPIRAZIONE DA SERBATOIO (POMPA SOPRABATTENTE O SOTTOBATTENTE): è consigliabile proteggere la pompa contro la marcia a secco utilizzando ad esempio degli interruttori a galleggiante. ATTACCO DIRETTO ALLACQUEDOTTO: nel caso che la pressione possa scendere a valori troppo bassi, è consigliabile installare in aspirazione un pressostato di minima pressione a protezione del gruppo. IL FUNZIONAMETO A SECCO DANNEGGIA LE ELETTROPOMPE!! IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 39 IL MANUALE IL MANUALE 40 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Scelta della pompa sommersa Esempi di installazione IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 41 SCELTA DELLA POMPA SOMMERSA Per scegliere la pompa più idonea è necessario definire il servizio considerando i seguenti elementi: 9 Tipo di liquido, se acqua salata, termale, da pozzo etc ... 9 Contenuto di sabbia per mc (per pompe 4” max 120gr/mc, per pompe 6” max 40gr/mc); 9 Temperatura dell’acqua in °C; 9 Valore di acidità (PH range consigliato da 6 a 9); 9 Prodondità e diametro pozzo; 9 Tipo di utilizzatore, se fornitura acqua abitazione, industria, scarico acqua da serbatoio, irrigazione o altre utilizzazioni da precisare; 9 Portata di acqua necessaria; 9 Pressione richiesta all’utenza; 9 Livello statico dell’acqua nel pozzo; 9 Livello dinamico dell’acqua nel pozzo; 9 Caratteristiche della tubazione di distribuzione; 9 Caratteristiche dell’alimentazione, se monofase o trifase; 9 Caratteristiche del comando, se con variatore di frequenza o tradizionale; 9 Distanza tra elettropompa e dispositivo di comando per la scelta della sezione corretta del cavo di alimentazione. D = dislivello tra pelo libero dell’acqua e il livello terreno ĭ=1¼ ” L = lunghezza totale della tubazione fino all’ingresso dell’utenza D L Punto di ingresso acqua nell’utenza Esempio di calcolo pompa: Considerando la richiesta all’utenza di Q=60l/min H=2,5bar e la distribuzione della tubazione di: L= 120mt - D= 30mt Hpompa = Perdita di carico lunghezza tubazione + Dislivello + Pressione richiesta ingresso utenza = 5,7 + 30 + 25 = 60,7 mca Qpompa = 60l/min IL MANUALE IL MANUALE 42 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE ESEMPIO DI UN IMPIANTO TRADIZIONALE CON PRESSOTATO, VASO ESPANSIONE E QUADRO ELETTRICO Quadro elettrico serie ES .. di comando e protezione pompa sommersa. Nel caso di pompa monofase, è necessario il CONTOLBOX, contenente il condensatore di avviamento. COMPONENTI NECESSARI PER LA POSA DELL’IMPIANTO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Vaso di espansione + manometro + raccordo 5 vie + pressostato 10. 11. 12. Pompa sommersa Valvola di non ritorno Raccordo 5 vie Pressostato Manometro Vaso di espansione Tubazione flessibile Quadro elettrico di comando e controllo Sonda di livello protezione marcia a secco n.1 cavo di alimentazione n.1 cavo segnale pressostato n.1 cavo per sonda livello Valvola di non ritorno installata in modo da agevolare la manutenzione Sonda di livello controllo marcia a secco, da installare almeno 30-50cm sopra griglia aspirazione IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 43 ESEMPIO DI UN IMPIANTO CON POMPA SOMMERSA E CONVERTITORE DI FREQUENZA COMPONENTI NECESSARI PER LA POSA DELL’IMPIANTO 1. 2. 3. 4. 5. 6. Vaso di espansione da 3 a 8 litri Sistema ad inverter Active Driver Pompa sommersa Inverter Valvola di non ritorno Vaso di espansione n.1 cavo di alimentazione inverter n.1 cavo tra inverter e pompa Attenzione: Nella versione con inverter monofase/monofase (AD M/M 1,1) è necessaria l’installazione del quadro elettrico mod. control box, contenente il condensatore di avviamento. Valvola di non ritorno installata in modo da agevolare la manutenzione SUGGERIMENTO: In alcuni impianti, consigliamo l’intallazione di un filtro a monte dell’AD in modo da evitare che il sensore di pressione all’interno dell’inverter si danneggi. IL MANUALE IL MANUALE 44 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE SISTEMA AD INVERTER ACTIVE DRIVER Cos'è l'ACTIVE DRIVER Range di prodotti compatibili con ACTIVE DRIVER Risparmio energetico IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 45 COS’ È L’ACTIVE DRIVER Il dispositivo ACTIVE DRIVER è un sistema innovativo integrato di controllo per elettropompe a velocità variabile, capace di mantenere costante la pressione al variare della portata. L’ACTIVE DRIVER è costituito da: - un inverter - un sensore di flusso - un sensore di pressione L’acqua fluisce attraverso il dispositivo stesso, svolgendo la funzione di raffreddarne i componenti (Temperatura massima del liquido pompato 50°C). Alcuni vantaggi nell’applicazione dell’ACTIVE DRIVER: - maggiore comfort dovuto alla pressione costante, - risparmio energetico dovuto ad un più efficiente utilizzo del motore, - maggiore silenziosità dovuto alla riduzione del numero di giri del motore in funzione della riduzione della portata richiesta, - eliminazione delle sovrappressioni, - maggiore durata dell’elettropompa, - semplicità di installazione. L’ ACTIVE DRIVER è dotato di un sistema di protezione dai malfunzionamenti: - Protezione contro la marcia a secco - Protezione contro le sovratemperatura dell’elettropompa - Protezione contro tensioni di alimentazioni anomale - Protezione amperometrica - Protezione contro corto diretto tra le fasi di uscita IL MANUALE IL MANUALE 46 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CARATTERISTICHE DELL’ACTIVE DRIVER Modello Corrente nominale motore (A) Massima potenza motore (kW) Alimentazione ACTIVE DRIVER (V) Alimentazione elettropompa (V) Range regolazione di pressione (bar) Pressione massima (bar) Active Driver M/M 1.1 8.5 A 1.1 Kw 1x230V~ 1x230V~ 1-6 16 Active Driver M/M 1.5 11 A 1.5 Kw 1x230V~ 1x230V~ 1-9 16 Active Driver M/M 1.8 14 A 1.8 Kw 1x230V~ 1x230V~ 1-9 16 Active Driver M/T 1.0 4.7 A 1.0 Kw 1x230V~ 3x230V~ 1-9 16 Active Driver M/T 2.2 10.5 A 2.2 Kw 1x230V~ 3x230V~ 1-15 16 Active Driver T/T 3.0 7.5 A 3.0 Kw 3x400V~ 3x400V~ 1-15 16 Active Driver T/ T 5.5 13.3 A 5.5 Kw 3x400V~ 3x400V~ 1-15 16 L’ACTIVE DRIVER viene fornito nei diversi modelli, monofase e trifase, per essere abbinato a tutte le pompe DAB per pressurizzazione. Di seguito sono riportati alcuni esempi di pompe compatibili con il dispositivo ACTIVE DRIVER. Serie K Serie EURO, EUROINOX, EUROCOM Serie K Serie JET, JETINOX, JETCOM Serie CS4, AS4, S4 Serie PULSAR, PULSAR DRY Serie KVC, KVCX Serie KV3-6-10 Serie KV 32 N.B. Portata massima consigliata della pompa Q max < 300 lt/min IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 47 RISPARMIO ENERGETICO CON SISTEMA INVERTER ACTIVE DRIVER I gruppi di pressurizzazione con convertitore di frequenza Active Driver permettono, oltre a una semplice installazione e sucessiva taratura della pressione, un confort percepito in termini di stabilità di pressione e di risparmio energetico. Nelle seguenti due pagine vengono rappresentate le curve di potenza a diverse pressioni di taratura e il relativo rendimento. Come potete notare, si evidenzia una considerevole diminuzione della potenza assorbita, matenendo quasi costante l’efficienza. I tests eseguiti con una pompa EURO 40/80T 2x230V e inverter AD 2,2 M/T, dimostrano un considerevole risparmio energentico in “WATT”. Di seguito troverete un’esempio pratico, alla stessa portata di 60l/min, sono riportati i valori di potenza assorbita: Q= 60l/min H=42mca P=1300W Q= 60l/min H=35mca P=1100W Q= 60l/min H=25mca P=820W IL MANUALE IL MANUALE 48 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE RISPARMIO ENERGETICO Euro 40-80 ACTIVE DRIVER 70 CURVA IDRAULICA 60 50 40 30 20 10 CURVA DI POTENZA ANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 49 RISPARMIO ENERGETICO Euro 40-80 ACTIVE DRIVER ATTENZIONE: A set-point di 1 bar, visto l’abbasarsi dell’efficienza non si suggerisce tale impostazione. A questo punto si consiglia una pompa con prestazioni in prevalenza inferiori. CURVA DI RENDIMENTO 70 60 50 40 30 20 10 CONCLUSIONI: 1 - Abbassando il valore di prevalenza costante si riduce la potenza assorbita, dove si evidenzia un risparmio energetico medio di circa il 30%, dipendentemente dal valore di prevalenza impostata 2 - Si consiglia di impostare il valore di prevalenza (SET-POINT) nella parte centrale della curva, (non superiore ai 2/3 e non inferiore al 1/3), vedi range indicato in verde LE IL MANUALE 50 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE GRUPPI DI PRESSURIZZAZIONE AD INVERTER CON DISPOSITIVO ACTIVE DRIVER 1 KVCX AD... 2 JET .... AD Pompa multistadio verticale Pompe autoadescanti 2 EUROINOX .... AD Pompe multistadio orizzontali 2 PULSARDRY .... AD Pompe multistadio PULSARDRY 3 KVCX AD... Pompe multistadio verticali IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 51 QUALE GRUPPO POMPE DAB SCEGLIERE? Per guidarvi a una scelta veloce, di seguito troverete una tabella nella quale vengono riportati, in base al n° di appartamenti, piani e n° bagni il gruppo di pressurizzazione idoneo. Qr DSSDUW Qr K PW WLSRORJLD SLDQL ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 ZF ZF ZF $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' 0 $' $' 0 $' 0 $' $' 0 $' 0 $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' $' LEGENDA: h = è la prevalenza necessaia considerando l’altezza dell’edificio corrispondente Tipologia = n° di wc per appartamento Esempio: Nel caso di un edificio di 7 piani con 30 appartamenti, 1WC e senza pressione in aspirazione si sceglie il gruppo 2 A.D. 65/80 M Nel caso di un battente positivo e consideriamo: H_aspirazione = 1,5bar = 15mt H_piano = 3mt a piano Nel caso di un edificio di 7 piani con 30 appartamenti, 1WC per appartamento e pressione in aspirazione di 15mt si sceglie il gruppo 2 A.D. 35/120 M perchè sottranedo 15 mt (di pressione positiva in aspirazione) è come se considerassi un edificio di 2 piani. IL MANUALE IL MANUALE 52 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Scelta vaso di espansione Esempio di installazione e regolazione Come leggere la curva idraulica pompa jet Come regolare un pressostato IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 53 SCELTA DEL VASO DI ESPANSIONE La scelta della capacità del vaso di espansione viene determinata in base al punto di lavoro (portata richiesta) dalla pompa: solitamente la capacità è pari a 1/3 della portata espressa in l/min. Esempio: Portata Q=120 l/min Î capacità vaso espansione = 120/3 = 40 litri ------La presenza del vaso di espansione su impianti tradizionali con pressostati previene continui cicli intermittenti di start/stop dovuti all’assenza della compensazione, garantendo una stabilità di pressione. SCELTA DELLA PRECARICA VASO ESPANSIONE La pressione di precarica dei vasi d’espansione deve essere pari a 0.3 bar inferiore alla più bassa tra le pressioni di partenza delle elettropompe dell’impianto. H Pressione di precarica a vaso scarico di 2 - 0,3 =1 ,7 bar. Pstop =4 bar Pstart =2 bar Q Situazione vaso senz’acqua, in fase di precarica Situazione vaso con acqua, nel normale funzionamento PER UNA CORRETTA MANUTENZIONE ..... Controllare almeno ogni 4 – 6 mesi, ad impianto scarico, la precarica dei vasi d’espansione, verificando che sia mantenuta 0.3 bar inferiore alla più bassa tra le pressioni di partenza delle elettropompe dell’impianto. La frequenza di tale controllo deve essere comunque incrementata tanto più quanto maggiore è la frequenza degli avviamenti e la massima pressione d’esercizio del gruppo IL MANUALE IL MANUALE 54 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE ESEMPIO DI INSTALLAZIONE E REGOLAZIONE Punto di funzionamento richiesto:Q=80 l/min – H=4,5bar pressostato set pressostato: strat = 3,5 bar stop = 5,5 bar vaso espansione Capacità vaso 80 : 3 27 litri Precarica del vaso 3,5 – 0,3 = 3,2 bar Quadro di comando e controllo utenza Q= 80l/min H=4,5bar CURVA IDRAULICA POMPA KVC 45/80 Pressione di stop 5,5 bar Pressione di start 3,5 bar IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 55 ESEMPIO DI INSTALLAZIONE E REGOLAZIONE Punto di funzionamento richiesto: Q=27 l/min – H=3,2 bar riserva di’acqua utenza Q= 27 l/min H=3,2 bar vaso espansione Capacità vaso 27 : 3 = 9 litri Precarica del vaso 2,5 – 0,3 = 2,2 bar Rete idrica comunale CURVA IDRAULICA POMPA EUROINOX 30/30 Pressione di stop 4,0 bar Pressione di start 2,5 bar IL MANUALE IL MANUALE 56 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE pressostato set pressostato: start = 2,5 bar stop = 4,0 bar GUIDA ALLA LETTURA DI UNA CURVA IDRAULICA POMPA AUTOADESCANTE DAB Le pompe autoadescanti sono capaci, all’avviamento, di generare nella tubazione vuota una depressione, grazie all’ugello e al “tubo venturi”, sufficiente a consentire la risalita del liquido ed il riempimento della tubazione di aspirazione, come nel caso di aspirazione da pozzi con pompe situate al di sopra del pelo libero. L’altezza di aspirazione comunque non può essere superiore a 9 metri. Tali pompe sono caratterizzate da portate e potenze relativamente ridotte. Di seguito viene rappresentata una curva idraulica di una pompa jet autoadesacante DAB PUMPS SPA. Tale prestazione evidenzia la caratteristica idraulica a diverse altezze di aspirazione, indicate con Hs. Infatti, con l’aumentare del dislivello la portata diminuisce. Esempio: Nel caso di altezza di aspirazione pari a 8 m la portata massima della pompa sarà di 2,5 m3/h con una prevalenza di 25 mca. Hs Hs Pompa in marcia Arresto pompa Aspirazione da pozzo IL MANUALE IL MANUALE Aspirazione da pozzo romano, con galleggiante di protezione contro la marcia a secco. PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 57 PRESSOSTATI UTILIZZATI SUI GRUPPI DI PRESSURIZZAZIONE Square D Telemecanique Square D & Telemecanique Italtecnica ISTRUZIONI PER LA REGOLAZIONE DEL PRESSOSTATO I gruppi automatici di pressurizzazione sono forniti con una regolazione di fabbrica adeguata alla maggior parte degli impianti ed esigenze. È comunque possibile variare la regolazione del pressostato per meglio adattare il gruppo a richieste diverse. REGOLAZIONE DELL’AUTOMATISMO DI COMANDO Stabilire il valore di pressione minima desiderato (partenza pompa). Regolare la pressione di precarica del serbatoio di accumulo di 0,3 bar inferiore al valore di pressione minima. Questa operazione deve essere effettuata solo dopo aver svuotato l’acqua dal serbatoio. Dopo aver identificato il modello del pressostato fornito a corredo della pompa, procedere alla taratura seguendo le indicazioni riportate a seguito verificando i valori stabiliti con l’aiuto del manometro. Square D: avvitare il dado A per variare il valore della pressione di partenza. Automaticamente cambierà anche il valore della pressione di arresto in quanto il differenziale non è variabile; agire sul dado A in senso opposto per effettuare l’operazione contraria. Telemecanique / Square D – Telemecanique / Italtecnica: avvitare il dado B per diminuire il valore della pressione di partenza, variando di conseguenza il differenziale; avvitare il dado A per aumentare il valore della pressione di arresto; agire sui dadi A e B in senso opposto per effettuare l’operazione contraria. IL MANUALE IL MANUALE 58 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE RICERCA E SOLUZIONE INCONVENIENTI INCONVENIENTI VERIFICHE (possibili cause) RIMEDI 1.Il motore non parte A.Verificare che il pressostato sia sotto tensione. B.Verificare che la pressione di precarica del serbatoio non sia superiore a quella di minima del pressostato A.Diminuire la pressione di precarica di 0,2 bar al di sotto della pressione minima del pressostato 1.Il motore non si arresta quando la richiesta d’acqua è cessata A.Verificare che la pressione di taratura del pressostato per l’arresto del motore non sia superiore a quella che la pompa può generare (aspirazione + mandata) B.Verificare che i contatti del pressostato siano liberi nel loro movimento. A.Regolare il pressostato per una pressione inferiore B.In caso contrario sostituire il pressostato. 1.Il pressostato interviene con frequenti attacchi e stacchi durante la normale erogazione d’acqua. A.Verificare la taratura del pressostato che sarà comunque troppo bassa. B.Verificare l’integrità della membrana del vaso di espansione (se utilizzato). A.Aumentare il valore di taratura del pressostato fino al superamento dell’inconveniente. Non dimenticare poi di ripristinare la precarica del serbatoio in funzione della pressione di attacco. B.In caso contrario provvedere a rimuovere l’inconveniente. PRESSOSTATO KLOCKNER MOELLER TIPO MCS Allentare le 4 viti e togliere il coperchio trasparente. Svitare e togliere la vite di bloccaggio B posizionata in uno dei 12 fori della manopola di taratura A. (figura 1) Ruotare la manopola di taratura A in senso orario per incrementate contemporaneamente le pressioni di partenza e d’arresto della pompa. Girando in senso antiorario vengono decrementate. (figura 2) Premere la manopola di taratura A e ruotarla in senso antiorario per incrementareil differenziale tra la pressione di partenza e quella darresto della pompa (la pressione di partenza diminuisce mentre quella darresto rimane fissa). Premere la manopola di taratura A e ruotarla in senso orario per decrementato il differenziale. (figura 3) Rimettere e fissare la vite di bloccaggio B nel foro della manopola di taratura A in modo che sia allineato con uno dei due filetti sottostanti la manopola stessa. (figura 4) Figura 1 Rimettere il coperchio trasparente e avvitare le 4 viti. Figura 2 Figura 4 Figura 3 IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 59 IL MANUALE IL MANUALE 60 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Applicazioni Drenaggio acqua piovana Scarico acqua condensa (condizionamento, caldaia, ecc.) Lavanderie sotto livello retefognaria Svuotamento Cisterne e/o piscine Trasferimento liquami Installazioni industriali per macchine utensili IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 61 POMPA SOMMERGIBILE Il metodo per scegliere un’elettropompa per il prosciugamento è lo stesso di quello già esposto per le normali elettropompe centrifughe; si tratta di calcolare la portata e la prevalenza richiesta dall’impianto e scegliere l’elettropompa in grado di fornire le prestazioni richieste. L’installazione di pompe sommergibili può essere di due tipi: installazione fissa o portatile. Nel caso di installazione portatile, le pompe sommergibili DAB sono dotate di maniglia ad impugnatura ergonomica che permette un’agevole movimentazione e una facile installazione. É importante che l’installazione sia corretta per prevenire problematiche riconducibili a difformità d’uso. In caso di installazione fissa, DAB propone il dispositivo rapido si sollevamento denominato DSD2. Tale dispositivo costituisce un utile strumento per l’agevole estrazione della pompa dal pozzo, oltre ad essere di semplice utilizzo e adattabile a diversi modelli di pompe DAB (vevi Catalogo Tecnico). Un fondamentale componente degli impianti di drenaggio è la valvola di non ritorno a passaggio integrale (a palla o a clapet). La sua installazione permette di evitare il reflusso e la formazione di bolle d’aria nel corpo pompa. Infatti la presenza di aria nel corpo pompa potrebbe causare il disadescamento della pompa, il funzionamento a secco e quindi possibili infiltrazioni nel motore dalla tenuta meccanica. Inoltre, l’omissione della valvola di non ritorno, nei casi in cui il pozzetto sia di dimensioni relativamente contenute, permette il ritorno della colonna d’acqua che causa l’innalzamento del livello ed il funzonamento continuo della pompa. Infine, va fatta una considerazione sulla scelta della tubazione di mandata: è buona norma ridurre il più possibile le perdite di carico nella tubazione di mandata, poichè altrimenti si richiederebbe l’installazione di una pompa più potente in termini di consumo elettrico. IL MANUALE IL MANUALE 62 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE CALCOLO PORTATA Dimensionamento pompe - LINEA ACQUE REFLUE TIPOLOGIA UTENZA Uffici Abitazione Ristoranti/mense Alberghi Comunità varie Unità mis. Servizio Abitante Presenza Presenza Presenza Quantità in litri/ora 120 65/80 60/70 55/65 65/75 CALCOLO DELLA PORTATA DELLA POMPA: Moltiplicare il numero di utenze per la quantità media stimata. Es: Edificio composto da 20 uffici e 30 appartamenti (con 3 abitanti per appartamento); (20x120) + (30x3x80) = 2.400 + 7.200 = 9.600 It/h Tot da smaltire - CALCOLO PORTATA POMPA PER SMALTIMENTO ACQUA PIOVANA K x SUPERFICE ESPOSTA ALLE PRECIPITAZIONI diviso Nr POMPE INSTALLATE K = 1,3 l/min x mq nel caso superficie rigida (es. asfalto, cemento, pavimentazione in genere etc..) K = 0,3 l/min x mq nel caso di superficie molla (es. prato, giardino, zona in ghiaino, etc...) Es.: 1000 m2 di superfice esposta con impianto composto da 2 pompe 1000 m2 x 1,3 = 1300 l/min diviso 2 pompe =650 l/min cadauna (considerando: asfalto, cemento, pavimentazione in genere etc..) 1000 m2 x 0,3 = 300 l/min diviso 2 pompe =150 l/min cadauna (considerando: prato, giardino, zona in ghiaino, etc...) Q= 0,3 l/min x m2 nel caso di superficie molla (es. prato, giardino, zona in ghiaino, etc...) Q = 1,3 l/min x m 2 nel caso superficie rigida (es. tetti, asfalto, cemento, pavimentazione in genere, etc..) Calcolare la portata di acqua da infiltrazioni di falda non è semplice e non ci sono tabelle in grado di identificare sia per profondità che per zona geografica la portata di acqua necessaria per m 2. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 63 CALCOLO PREVALENZA Si definisce prevalenza geodetica il dislivello totale, disposto in verticale, tra la pompa e il livello di uscita della tubazione. Un elemento molto importante del dimensionamento di un impianto è la scelta della tubazione più idonea: per evitare saturazioni nella tubazione e rumorosità, si consiglia di dimensionare la tubazione affinchè la velocità del liquido sia entro il range 0,7m/sec-1,7msec. Nelle pagine precedenti (pag. 30 e 31) si trovano alcune tabelle per poter calcolare le perdite di carico in base alla portata di acqua e la dimensione della tubazione. Le perdite di carico degli eventuali accessori che compongono l’impianto, solitamente dovrebbero essere calcolate con una formula in funzione a un coefficiente fornito dal produttore dei componenti del sistema di distribuzione. In via del tutto orientativa, di seguito troverete una tabella che si riferisce alle perdite di carico dovute a curve, raccordi, saracinesche e valvole di non ritorno. I valori riportati si riferiscono alle perdite di metri come lunghezza di tubazione equivalente. Cu rve DN 45° 90° Racco rdi 90° am pio rag gio Saracin esca valvola di ritegn o Lu ng hezza d i tub azion e eq uivalen te (metri) 25 0,3 0,6 0,6 _ 1,5 32 0,3 0,9 0,6 _ 2,1 40 0,6 1,2 0,6 _ 2,7 50 0,6 1,5 0,9 0,3 3,3 65 0,9 1,8 1,2 0,3 4,2 80 0,9 2,1 1,5 0,3 4,8 100 1,2 3,0 1,8 0,6 6,6 125 1,5 3,6 2,4 0,6 8,3 150 2,1 4,2 2,7 0,9 10,4 200 2,7 5,4 3,9 1,2 13,5 250 3,3 6,6 4,8 1,5 16,5 300 3,9 8,1 5,4 1,8 19,5 CALCOLO CAPACITA’ VASCA CAPACITA’ VASCA ACQUE REFLUE Quantità totale da smaltire diviso 4 (moltiplicare per 0,6 se installazione a 2 pompe). Esempio: 10 m3/h / 4 = 2,5 m3 (per 1 pompa) 10 m3/h / 4 x 0,6 = 1,5 m3 (per 2 pompe) CAPACITA’ VASCA ACQUE PIOVANE 0,035 x SUPERFICE ESPOSTA = m3 di capacità Es.: 1000 m2 x 0,035 = 35 m3 Capacità della vasca deve prevedere fino a 25-30 minuti di assenza di energia elettrica. IL MANUALE 64 PER L’INSTALLATORE Quadro elettrico Pressione di uscita consigliata 2 o 3mca Galleggiante di start/stop L ǻh Valvola di non ritorno Esempio di calcolo pompa: Considerando la richiesta di Q=300l/min Con una distribuzione della tubazione di: L= 30mt e h= 4mt Hpompa = PCL + h + Press. di uscita = 4,2 + 4 + 3 = 11,20 mca Qpompa = 300l/min PCL = Perdite di carico tubazione h = dislivello totale L = lunghezza totale della tubazione IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 65 ESEMPIO DI INSTALLAZIONE CON DISPOSITIVO DI SOLLEVAMENTO DSD2 ESEMPIO DI INSTALLAZIONE FISSA Dispositivo di sollevamento DAB Valvola parzializzatrice Suggerimenti per un’attenta manutenzione Dopo lavviamento dellimpianto, si consiglia di effettuare lispezione ed eventualmente la pulizia dello stesso, in particolare della valvola di non ritorno, ogni tre mesi circa. Questo intervallo di tempo potrà essere aumentato dopo le prime ispezioni con esito favorevole. Pulire la pompa accuratamente asportando ogni corpo estraneo ancorato alla griglia di aspirazione e verificare il movimento libero del galleggiante. Se necessario, estrarre la pompa dalla vasca. Si consiglia di effettuare almeno una volta lanno la pulizia dellimpianto con acqua corrente, azionando ripetutamente la pompa. IL MANUALE IL MANUALE 66 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Valvola di non ritorno a passaggio integrale ESEMPIO DI COLLEGAMENTO GALLEGGIANTI SU STAZIONE A 1 POMPA IMPIANTO CON DUE GALLEGGIANTI Sirena acustica QUADRO DI PROTEZIONE E CONTROLLO Galleggiante di segnalazione allarme massimo Valvola di non ritorno a passaggio integrale Galleggiante di start/stop POMPA IMPIANTO CON TRE GALLEGGIANTI Sirena acustica QUADRO DI PROTEZIONE E CONTROLLO Galleggiante di segnalazione allarme massimo Valvola di non ritorno a passaggio integrale Galleggiante di start POMPA IL MANUALE IL MANUALE Galleggiante di stop PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 67 ESEMPIO DI COLLEGAMENTO GALLEGGIANTI SU STAZIONE A 2 POMPE IMPIANTO CON QUATTRO GALLEGGIANTI Sirena acustica QUADRO DI PROTEZIONE E CONTROLLO Galleggiante di segnalazione allarme massimo Valvole di non ritorno a passaggio integrale Galleggiante di comando di start/stop POMPA 2 POMPA 1 Galleggiante di comando di start/stop Galleggiante di protezione marcia a secco IMPIANTO CON CINQUE GALLEGGIANTI Sirena acustica QUADRO DI PROTEZIONE E CONTROLLO Galleggiante di segnalazione allarme massimo Valvole di non ritorno a passaggio integrale Galleggiante di comando di start pompa POMPA 2 POMPA 1 Galleggiante di comando di start pompa Galleggiante di stop contemporaneo delle due pompe Galleggiante di protezione marcia a secco IL MANUALE IL MANUALE 68 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Dimensionanento camicia di raffreddamento IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 69 COME DIMENSIONARE UNA CAMICIA DI RAFFREDDAMENTO Una regola che non tutti seguono, all’atto dell’installazione della pompa sommersa è la costruzione del flusso di acqua atta a garantire il raffreddamento del motore durante il suo funzionamento 100 80 Altro Raffreddamento Totale Motori Guasti 60 40 20 0 Da una stima fatta, più dell‘80 80 % dei guasti è dovuto a: sovratemperatura Q = portata d’acqua acqua I motori utilizzati nelle pompe sommerse DAB sono progettati per lavorare a una temperatura ambiente di 40° 40°C. Il raffreddamento del motore deve essere garantito in modo da consentire al motore stesso una lunga durata. La velocità di raffreddamento è indicata sulla taghetta motore e nel libretto di installazioni allegato al pompa. pozzo IL MANUALE IL MANUALE 70 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE COME DIMENSIONARE UNA CAMICIA DI RAFFREDDAMENTO (considerazioni valide per temperature dell'acqua inferiori a 40°C) 1. Verifica dell'adeguato raffreddamento del motore - Calcolare la velocita del flusso secondo la formula: v[m / s ] = Q[m3 / h ] × 353,7 (D[ ] ) (d[ ] ) 2 2 mm mm dove: Q = portata D = diametro pozzo d = diametro motore Se v > 0,3 m/s (0,08 m/s per i 4" Franklin e 0,15 m/s per i 6" Franklin) Non serve la camicia di raffreddamento, il motore è raffreddato adeguatamente. Se v < 0,3 m/s (0,08 m/s per i 4" Franklin e 0,15 m/s per i 6" Franklin) passare al punto 2 alla pagina sucessiva IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 71 COME DIMENSIONARE UNA CAMICIA DI RAFFREDDAMENTO (considerazioni valide per temperature dell'acqua inferiori a 40°C) 2. Calcolo del diametro raccomandato per la camicia - Data la portata Q del sistema, interpolare con il grafico il diametro massimo consigliato per la camicia Diametro massimo raccomandato - Motori DAB Diametro massimo raccomandato - Motori FRANKLIN IL MANUALE IL MANUALE 72 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE COMPATIBILITA’ MATERIALI CON LIQUIDI DIVERSI DALL’ACQUA IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 73 INDICE CON QUALE ACQUA STIAMO LAVORANDO? ACQUA POTABILE: ACQUE NATURALI ACQUE SUPERFICIALI: AQUE PROFONDE ACQUE PIOVANE ACQUE DI RAFFREDDAMENTO: (IMPIEGATE PER IMPIANTI DI RAFFREDDAMENTO DI OGNI GENERE) ACQUE PER CALDAIE A VAPORE: ACQUA DI CONDENSA: (ACQUA RISCALDATASI IN SEGUITO ALLA CONDENSAZIONE) L’ACQUA PER USI IGIENICI E DI SICUREZZA: SI PARLA DI CORROSIONE MA, DA COSA CI DOBBIAMO DIFENDERE ? I FATTORI PRINCIPALI DI CORROSIONE MA, TECNICAMENTE? LA TEMPERATURA LA TEMPERATURA DELLE ACQUE LA CONCENTRAZIONE SALINA LA VELOCITÀ DI CIRCOLAZIONE DELLA SOLUZIONE LE SOSTANZE STIMOLATRICI LE SOLLECITAZIONI MECCANICHE DEL MATERIALE AGGRESSIVITÀ DELL’ACQUA L’ACQUA E’ UN LIQUIDO! PERCHE’ SI DICE: E’ “DURA”? L’ACQUA CI ASSOMIGLIA.. POTREBBE ESSERE ACIDA ! (ALCALINA O ACIDA) LE DIVERSE MISURAZIONI DELLA DUREZZA LE GHISE ACCIAI MATERIE PLASTICHE GOMME MATERIALI CERAMICI MATERIALI SINTERIZZATI COMPATIBILITA’ MATERIALI E LIQUIDI IL MANUALE IL MANUALE 74 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 75 75 75 75 75 76 76 76 77 77 77 79 81 81 82 82 82 83 83 84 84 85 87 89 89 90 91 92 94 95 96 96 100 CON QUALE ACQUA STIAMO LAVORANDO? Acqua potabile: limpida, incolore, inodore, battericamente pura, pH ~6,4÷8 e temperatura 8÷15°C Acque naturali L’acqua può essere di origine superficiale, profonda o molto più raramente di origine atmosferica. Acque superficiali: (Provenienza di acque superficiali: da fiume, laghi, stagni o mare) Le acque di fiumi e laghi sono generalmente dolci; ossia il loro contenuto salino non è molto elevato; fanno eccezione le acque di alcuni laghi salati, e quello del corso terminale dei fiumi che sboccano in mare con un estuario, limitatamente ai periodi di alta marea o siccità. La durezza totale delle acque dei fiumi europei è compresa, nella maggior parte dei casi, nell’intervallo di 10÷35°F, con eccezioni in più o in meno. La composizione chimica delle acque di superficie, così come le acque profonde, rispecchia facilmente la natura del terreno sul quale esse scorrono. Le acque dure provengono da terreni ove abbondano calcite e argonite (CaCO3), gesso (CaSO4 2H2O) e dolomite (CaCO3 MgCO3). Le acque alcaline provengono da terreni ove i carbonati prevalgono sui Sali neutri. Le acque silicee scorrono prevalentemente su rocce quarzose. Aque Profonde Le acque profonde a differenza di quelle di superficie; non contengono sostanze sospese come fanghiglia, argilla e vari rifiuti provenienti da scarichi industriali e domestici. Tali rifiuti nelle acque profonde vengono filtrati attraverso gli strati geologici che attraversano. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 75 Acque Piovane L’acqua piovana è tutt’altro che pura perchè attraversando l’atmosfera la lava e si satura di impurità in essa contenute. Inoltre è fortemente corrosiva a causa del notevole contenuto di gas disciolti (ossigeno, anidride carbonica e, nelle zone industriali, anidride solforosa e idrogeno solforato.) Acque di Mare L’acqua di mare(o più in generale acque salmastre) è fortemente soprassatura di carbonato di calcio (CaCO3), tuttavia essa non ha alcuna tendenza a formare incrostazione, però costituisce un mezzo fortemente corrosivo. Il contenuto salino è variabile da 32÷38 g/Kg a seconda dei mari. I Sali che si trovano in maggiore quantità sono: il cloruro di sodio seguito dal cloruro di magnesio. La composizione percentuale si può ritenere, in prima approssimazione, quasi costante almeno per i suoi costituenti principali e per i campioni prelevati al largo; pertanto sarà sufficiente conoscere il tenore di uno di questi costituenti per poter calcolare tutti gli altri. Come fattore fondamentale è stata scelta la cosiddetta clorinità, ossia la quantità di grammi di alogeni contenuti in un Kg di acqua di mare, espressi come “Cl.”. Tra clorinità e salinità totale vi è una relazione espressa dalla formula: S% = 0,03 + 1,805 Cl.% Il contenuto dei gas disciolti dipende naturalmente in modo essenziale dalla temperatura, benchè si possono avere talvolta casi di sopra o sotto-saturazione legati a particolari condizioni locali o all’attività biologica. Acque di raffreddamento: (Impiegate per impianti di raffreddamento di ogni genere) Caratteristiche ideali: durezza calcica media 10÷20°Fr; leggera soprassaturazione in carbonato di calcio; alto potere tampone, (difficilmente pH Alterabile); salinità totale, tenore in cloruri e in gas disciolti non troppo elevati; assenze di spore e di microrganismi animali o vegetali (batteri, funghi e alghe); IL MANUALE IL MANUALE 76 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE assenza di sostanze solide sospese nonchè di sostanze putrescibili o corrosive provenienti da scarichi di origine domestica o industriale; temperatura costante e non troppo elevata; portata costante nel tempo. Acque per caldaie a vapore: prive di Sali incrostanti (indurenti); non corrosive per i materiali costituenti limpianto; non devono dar luogo a schiumeggiamenti o alla contaminazione del vapore prodotto. Acqua di condensa: (acqua riscaldatasi in seguito alla condensazione) Lacqua di condensa può essere considerata come soluzione diluita di anidride carbonica e ossigeno Lanidride carbonica disciolta determina nellacqua una reazione acida, tanto più forte quanto più alta è la pressione parziale che lanidride carbonica possiede nella fase gassosa soprastante. Lacqua di condensa è una soluzione acida e quindi in essa il ferro si discioglie , secondo la reazione Fe ļ Fe++ + H2 (1), che rappresenta una pila nella quale vi è soluzione di ferro alle zone anodiche e sviluppo didrogeno alle zone catodiche. Se lossigeno è assente, la reazione (1) può svolgersi solo con molta difficoltà (perchè lo sviluppo dellidrogeno è impedito da fenomeni non ancora chiariti, che si svolgono a livello atomico). Di conseguenza anche la reazione anodica si ferma o rallenta fortemente. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 77 Se la soluzione è fortemente acida, l’altissima concentrazione di ioni di idrogeno riesce, per azione di massa, a smuovere questo stato d’inerzia e la reazione può allora compiersi. In pratica l’influenza del pH sulla velocità di corrosione del ferro in acqua di condensa è data dalla tabella qui sotto riportata. Tab. dovuto a R.Rath pH Velocità di corrosione del ferro in acqua di condensa 7 Nulla 6 Debole 5 Forte <5 Fortissima La situazione è completamente differente quando è presente l’ossigeno. Esso si combina con l’idrogeno gassoso secondo la reazione H2 + ½O2 ļ H2O, liberando la reazione (1), la quale rimette in attività il processo corrosivo. È stato dimostrato che la reazione Fe ļ Fe++ + H2 è termodinamicamente possibile fino a pH 9,7. tale valore è stato definito <<pH di corrosione nulla del ferro in acqua>>. È stato calcolato da R.Rath, che tale valore è valevole anche all’interno dell’intervallo della temperatura fra 25÷250°C. Concludendo: per ottenere una buona protezione contro la corrosione, è sufficiente alcalinizzare[1] l’acqua di condensa e che il pH venga portato al valore 9. Per quanto riguarda l’ossigeno si assicura che non sono da temere fenomeni corrosivi se il suo tenore non supera 0,07 ppm. [1] Le sostanze alcalinizzanti sono: l’ammoniaca e le ammine liquide (morfolina, benzilammina, cicloesilammina) Queste hanno un doppio compito; primo di neutralizzare l’acidità dovuta all’anidride carbonica disciolta, e poi alcalinizzare la soluzione fino ad un pH fissato. L’ossigeno può essere eliminato dall’acqua di caldaia, e di conseguenza da quella di condensa, introducendo nell’acqua di alimento, nel punto immediataamente a monte della pompa, speciali sostanze chimiche che si combinano con esso rendendolo inoffensivo. IL MANUALE IL MANUALE 78 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE L’acqua per usi Igienici e di sicurezza: Le acque per uso igienico (bagni, docce, ecc..) non devono contenere sostanze irritanti per la pelle o gli occhi, ne essere batteriologicamente inquinate. Tali acque subiscono un processo di riscaldamento e quindi possono provocare incrostazioni o corrosioni. In questi casi il trattamento chimico deve essere fatto con sostanze sicuramente non nocive. Benchè le acque dei servizi igienici non siano destinate ad uso di bevanda, i medici di fabbrica esigono spesso che esse abbiano caratteristiche di potabilità, potendosi temere errori da parte delle maestranze. L’acqua dei servizi di sicurezza in caso d’incendio non deve avere particolari requisiti fisicochimici, ma deve essere sempre disponibile in quantità tali da far fronte in qualsiasi momento ad ogni eventuale sinistro. In special modo questa esigenza è molto sentita nelle fabbriche di esplosivi e materiali infiammabili e soprattutto nelle raffinerie di petrolio. È questa una delle ragioni per cui le raffinerie sono spesso costruite in riva al mare. Le acque Residue (di rifiuto, di fogna, sporche) L’inquinamento della acque naturali può essere di tipo: > domestico > Industriale > Agricolo L’inquinamento domestico è dovuto agli scarichi delle fognature urbane contenenti prodotti del metabolismo umano, residui alimentari, detergenti e rifiuti vari; esso è particolarmente sensibile nelle zone fortemente industrializzate, ad alta concentrazione di popolazione che vive con tenore di vita elevato. Tali acque di fogna, che ricevono scarichi di origine domestica, hanno una composizione qualitativa che non differisce sensibilmente da città a città: è solo diversa la concentrazione delle sostanze sospese o disciolte. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 79 L’inquinamento industriale è dovuto allo scarico delle acque residue dalle fabbriche, contenenti sensibili quantità di materie prime, prodotti finiti e di sottoprodotti, tutte le sostanze che sono spesso altamente nocive. Inoltre, le variazioni di temperatura, causate generalmente da acque di raffreddamento industriali o da scarichi di centrali termoelettriche, provocano gravi squilibri biologici nelle specie viventi nei corsi d’acqua. L’inquinamento agricolo è dovuto ai concimi chimici e soprattutto agli anticrittogamici ed insetticidi. Benchè esista una grande varietà di specie di inquinamento, essi si possono sempre ricondurre a tre casi fondamentali, ossia: mancanza di ossigeno presenza di sostanze tossiche o comunque nocive variazioni di temperatura IL MANUALE IL MANUALE 80 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE SI PARLA DI CORROSIONE MA, DA COSA CI DOBBIAMO DIFENDERE ? I fattori principali di corrosione l’elevato tenore di cloruri, che provoca un processo di depolarizzazione, fa penetrare gli ioni Cl sotto gli strati passivati e ne causa la rottura. La bassa resistività del liquido, che causa un aumento dei processi corrosivi. La forte concentrazione di ossigeno, generalmente vicina o anche superiore alla saturazione. Se invece l’ossigeno è assente (acque profonde, acque di porto o di laguna), l’ambiente anaerobico favorisce l’azione dei batteri solfato-riduttori, con conseguente depolarizzazione catodica La presenza di organismi viventi, le cui attività biologiche possono contribuire direttamente all’attacco del metallo (es. “Gallianella”). In altri casi molluschi che aderiscono al metallo possono formare celle di areazione differenziale. L’acqua di mare è nota come aggressiva nei confronti dei metalli. Le leghe più adatte per la costruzione di impianti e macchine sono: bronzi fosforosi (contenuto di fosfori 0,1 ÷ 0,3 %); bronzi con zinco e nichel; coprallumini e in certi casi, lacciaio inossidabile. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 81 ma, TECNICAMENTE? La Temperatura Velocità di corrosione In base ad alcune considerazioni di cinetica chimica, ci si potrebbe attendere un aumento della velocità di corrosione al crescere della temperatura secondo una legge esponenziale. In realtà non sempre ciò si verifica, come mostra la figura sotto riportata. sistema chiuso sistema aperto 40 80 100 120 160 Temperatura °C Figura 1 - Velocità di Corrosione Se l’acciaio è a contatto con l’acqua in un sistema chiuso, la velocità di corrosione aumenta costantemente con la temperatura; se invece il sistema è aperto, la curva dopo aver toccato un massimo di corrosione, diminuisce. Il fenomeno si spiega col fatto che l’ossigeno, la cui solubilità è in funzione inversa della temperatura, può abbandonare la soluzione quando il sistema è aperto. La temperatura delle acque Le acque di superficie subiscono ampie variazioni stagionali connesse alle oscillazioni della temperatura atmosferica. IL MANUALE IL MANUALE 82 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Da osservare che nei laghi è possibile avere una temperatura abbastanza costante, purchè il prelievo sia fatto a notevole profondità. Le acque sotterranee conservano una temperatura pressochè costante durante tutto l’anno. Le acque di mare subiscono variazioni stagionali di temperatura, tuttavia inferiori alle corrispondenti variazioni nell’aria soprastante; nelle regioni temperate e al largo possono essere comprese tra i 5 ÷ 10°C. La concentrazione Salina Analogo discorso va fatto per ciò che riguarda l’influenza della salinità della soluzione. Cioè, al crescere della salinità diminuisce la resistività della soluzione, di conseguenza aumenta il tasso di corrosione. Tuttavia la solubilità dell’ossigeno diminuisce al crescere della salinità e pertanto ad un certo punto questo secondo fattore prevale sul primo, e per ulteriore aumento di concentrazione, la velocità di corrosione diminuisce La velocità di circolazione della soluzione È questo un fattore estremamente importante, che purtroppo non è attualmente ben noto nel suo complesso meccanismo. Per quanto riguarda il ferro è stato dimostrato che, mentre in soluzione acida l’aumento di velocità di circolazione produce un aumento trascurabile del tasso di corrosione, in soluzione neutra l’andamento del fenomeno è ben più complesso. Questo strano comportamento viene spiegato ammettendo che la circolazione del liquido favorisca l’accesso dell’ossigeno; poichè questo ha una doppia azione, stimolatrice ed inibitrice della corrosione, l’andamento della curva nei primi due rami riflette il prevalere di ciascuna della due tendenze. L’ultimo ramo ascendente della curva si spiega invece con un’azione meccanica della soluzione che, a causa della turbolenza, strappa film protettivi che ricoprono il metallo. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 83 Le sostanze stimolatrici Tra le sostanze, che quando si trovano disciolte nella soluzione causano un’accelerazione dei processi corrosivi, si deve ricordare in primo luogo i depolarizzanti. Si tratta in genere di sostanze capaci di cedere ossigeno. Un altro gruppo di stimolatori della corrosione è quello delle sostanze complessanti. Esse formano, con gli ioni dei metallo disciolti, dei complessi solubili, che ha come conseguenza di abbassare notevolmente la concentrazione degli ioni stessi e quindi di denobilitare il metallo. Se il metallo è ricoperto da un film protettivo, che rende più elettropositivo il suo potenziale, una forte denobilizzazione può essere provocata dalla presenza di apprezzabili quantità di ioni di cloruro. Ciò sembra essere dovuto alle piccole dimensioni di questi ioni, che consentono loro di penetrare attraverso ai pori di film di ossido e di venire a diretto contatto del metallo.. Il vero meccanismo di azione dei cloruri non è stato ancora messo ben chiaro; comunque è certo che essi sono da imputare numerosi casi di accelerazione dei processi corrosivi, con effetti talvolta distruttivi. Le sollecitazioni meccaniche del materiale Molti impianti sono sottoposti, durante il loro funzionamento, a sforzi di vario genere. Inoltre molti pezzi sono ottenuti mediante una deformazione del metallo alla quale non fa seguito il corrispondete rinvenimento. L’esperienza mostra che le tensioni e le deformazioni del metallo contribuiscono sempre ad aumentare il tasso di corrosione. Inoltre esse peggiorano notevolmente la situazione, nel senso che trasformano una corrosione uniforme in corrosione intercristallina. L’esatto meccanismo di questi fenomeni non è stato fino ad oggi messo in chiaro; sembra che una parte importante sia da attribuire alla variazione dei potenziali nelle regioni intercristalline, prodotta da deformazione elastica del metallo. IL MANUALE IL MANUALE 84 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Aggressività dell’Acqua È molto importante per la corrosione l’ossigeno libero disciolto nell’acqua sotto forma di gas. Il valore del pH è determinante per la rapidità di corrosione che genera l’acqua povera di ossigeno. La corrosione è tanto più rapida quanto più il pH è inferiore a 7 (è anche percepibile a pH 7). Nell’acqua ricca di ossigeno, l’idrogeno nascente si converte in acqua, il ferro disciolto è ossidato (ruggine). In tal caso la velocità di corrosione non dipende più dal pH, ma dal contenuto o dall’aggiunta di ossigeno. Il contenuto di ossigeno facilita la formazione di uno strato protettivo sulla superficie ferrosa che ne impedisce il progredire della corrosione, ciò solo nel caso che il valore pH si trovi al di sopra della curva d’equilibrio. 9 8,5 pH 8 7,5 curva d'equilibrio Campo Aggressivo 7 6,5 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 Durezza dei carbonati - ppm di CaCO3 n.b. il residuo secco restante da 1l d’acqua evaporata indica con approssimazione la quantità di Sali in essi disciolti. Tale residuo di Sali danno luogo alla conduttività elettrolitica: con l’impiego di metalli diversi si genera la corrosione elettrolitica. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 85 Una valutazione orientativa è data dalla tabella sotto riportata nella quale, in base a rilievi di analisi, a partire dall’alto man mano si eliminano le caratteristiche che non corrispondono al caso in esame sino a trovare l’indicazione corrispondente. ANALISI-RILIEVI Durezza ppm di CaCO3 OSSIGENO LIBERO (mg/L) Valutazione Anidride Carbonica CO2, Libera(mg/L) pH del valore d'equilibrio <del valore d'equilibrio <4 < 107,4 Comportamento Aggressivo >4 §0 107,4 >0 Residui da evaporazione del valore d'equilibrio <del valore d'equilibrio CO2 Libera del valore necessaria d'equilibrio >CO2 Libera <del valore necessaria d'equilibrio < 500 mg/l > 500 mg/l < 150 mg/l Cloruri > 151 mg/l Acido solfidico Depositi calcari (gas di palude) CO2 libera > CO2 necessaria CO2 libera < CO2 necessaria < 0,2 mg Fe/l ferro 0,2 mg Fe/l < 0,1 mg Mn/l Abrasione per Sabbia manganese IL MANUALE IL MANUALE 86 0,1 mg Mn/l contenuto di sabbia 0,1% contenuto di sabbia > 0,1% PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE non temibile attacca il ferro; l'attacco aumenta con la diminuzione del pH attacca il ferro; l'attacco aumenta con l'aumento del contenuto di O2 non temibile attacca il ferro; l'attacco aumenta con la diminuzione del pH non temibile attacca il ferro; l'attacco aumenta con l'aumento del contenuto di O2 non temibile evitare l'uso dei metalli diversi corrosione elettroliticanon temibile evitare l'uso dei metalli diversi possibile foraturaattacca il ferro nessun deposito il deposito cresce con la diminuzione CO2: CO2 libera = 0: sotto forma di fango; CO2 Libera > 0 : sotto forma di incrostazioni nessuna precipitazione Deposito di fango; cresce con l'aumentare del contenuto del ferro e dell'O2 nessuna precipitazione deposito di manganese; cresce con l'aumentare del contenuto di CO2 impiegare macchine insensibili alla sabbia temibile L’ACQUA E’ UN LIQUIDO! PERCHE’ SI DICE: E’ “DURA”? L’ Acqua che solitamente utilizziamo contiene delle sostanze la cui presenza è tutt’altro che desiderata. Tali sostanze sono dei Sali che l’acqua scioglie e accumula durante il passaggio tra i vari strati del terreno e la loro presenza determina la Salinità totale dell’acqua (misurata in ppm – parti per milione – per litro d’acqua). Tra i vari Sali disciolti nell’acqua sono presenti quelli di Calcio (Ca) e di Magnesio (Mg) per cui si parla di «durezza calcica» e di «durezza magnesica» L’utilizzo di acqua “dura” causa una serie di inconvenienti tra i quali: depositi calcarei su tubazioni, radiatori, bollitori e caldaie, causando una cattiva trasmissione del calore e problemi a valvole, saracinesche, rubinetti.. e quindi sprechi di energia. Inoltre, l’esempio più semplice e di facile riscontro è quello d’ottenere della biancheria ruvida se lavata con acqua “dura” (ed è per questo motivo che si utilizzano gli ammorbidenti) La durezza si può esprimere in differenti unità di misura e le più usate sono le ppm di CaCO3 (Carbonato di calcio) ed i gradi Francesi. La durezza viene indicata generalmente con il simbolo H. Nei paesi di lingua francese sono in uso i simboli TH(titre hycrotimétrique) e TCa(titre calcique) Gradi di Durezza Francesi 1°Francese 1° Inglese 1° Americano 1° Tedesco 1 ppm IL MANUALE IL MANUALE Inglesi Americani Tedeschi ppm di CaCO3 10 mg 1 grano 1 grano 10 mg 1mg CaCO3 CaCO3 CaCO3 CaCO3 CaCO3 per litro per UK gal per US gal per Litro per Litro 1,00 0,70 0,59 0,56 10,00 1,43 1,00 0,83 0,80 14,30 1,71 1,20 1,00 0,95 17,10 1,79 1,25 1,05 1,00 17,90 0,10 0,07 0,06 0,06 1,00 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 87 Aggressività dell’acqua naturale La durezza totale da sola non è determinante per dare un giudizio sull’aggressività. Per poter giudicare l’aggressività dell’acqua naturale in base all’analisi chimica è determinante la durezza per carbonati, cioè la durezza totale dell’acqua proveniente dal bicarbonato di calcio Ca(HCO3)2. Questo sale, molto solubile, può esistere solo in presenza di una certa quantità di anidride carbonica CO2 Libera. Se tale equilibrio è disturbato una parte del bicarbonato si trasforma in monocarbonato insolubile (calcare) e precipita. L’anidride carbonica è sciolta nell’acqua sotto forma di gas. Una parte di essa è innocua, poichè necessaria per mantenere i bicarbonati, ovvero i Sali che danno la durezza temporanea. La parte in eccesso è aggressiva e attacca ferro e cemento. La tabella suddivide l’acqua naturale in “aggressiva” e “innocua”. 160,00 CO2 Libera mg/l 140,00 120,00 100,00 80,00 CO2 Aggressiva 60,00 CO2 libera innocua 40,00 20,00 0,00 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 52 56 Durezza °TH IL MANUALE IL MANUALE 88 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE L’Acqua ci assomiglia.. potrebbe essere ACIDA ! (Alcalina o Acida) L’acidità dell’acqua dipende dagli acidi in essa contenuti (acido carbonico, solfidrico, cloridrico, borico... ecc.) L’alcalinità dipende dalla presenza nell’acqua di sostanze basiche. Il pH è il cologaritmo della concentrazione degli ioni d’idrogeno in soluzione ed esprime la reazione dell’acqua se acida o alcalina. 9 8,5 pH 8 7,5 7 6,5 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 Durezza dei carbonati - ppm di CaCO3 IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 89 LE DIVERSE MISURAZIONI DELLA DUREZZA ppm Francesi Americani Tedeschi °Th o Tca Inglesi °H °H °dH 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 DISTINZIONE DELL'ACQUA M O 40,0 71,2 4,0 7,1 2,8 5,0 2,4 4,2 2,2 4,0 80,0 8,0 5,6 4,7 4,5 120,0 140,0 143,2 160,0 12,0 14,0 14,3 16,0 8,4 9,8 10,0 11,2 7,1 8,3 8,4 9,4 6,7 7,8 8,0 9,0 M O LT O PO 20,0 21,5 24,0 28,0 14,0 15,0 16,8 19,6 11,8 12,7 14,2 16,5 C O 11,2 12,0 13,4 15,7 PO 320,0 32,0 22,4 18,9 LC E DO LC E C O DU 32,2 36,0 40,0 44,0 22,6 25,2 28,0 30,8 19,0 21,2 23,6 26,0 18,0 20,2 22,4 24,6 480,0 520,0 537,0 540,0 48,0 52,0 53,7 54,0 33,6 36,4 37,6 37,8 28,3 30,7 31,7 31,9 26,9 29,1 30,1 30,2 56,0 39,2 33,0 31,4 DU R IS SI M A Secondo scala Francese IL MANUALE IL MANUALE 90 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE R A R A D U 560,0 DU 17,9 322,2 360,0 400,0 440,0 LC E LL E DO 200,0 214,8 240,0 280,0 D O M O R A LT O D U RA Secondo Scala Tedesca CARATTERISTICHE GENERALI DEI PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI PER OTTENERE UNA POMPA DAB LE GHISE Sono leghe Fe-C (Ferro-Carbonio) con C>2.06% ; Alta colabilità (applicazioni in fusioni con geometrie complesse, come motori di automobili, corpi pompa…); Proprietà meccaniche non elevate come per gli acciai ma, buona resistenza alle vibrazioni e urti grazie alle dissipazioni di energia tra le lamelle di graffite che fanno cuscinetto. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 91 ACCIAI Basso contenuto di carbonio (C < 2%) e di molte varietà Acciaio comune (senza elementi leganti, da carpenteria, Fe 360, Fe410,…): oha basso tenore di C (max 0.25%) per garantire la saldabilità (caratteristica molto importante!); oappena discreta resistenza meccanica; oottime doti di duttilità, tenacità e buona lavorabilità alle macchine utensili; oscarsa resistenza alla corrosione; ocosto molto contenuto. Acciai speciali da costruzione bonificabili: molto importanti per la costruzione di parti di macchine sollecitate dinamicamente (pignoni, ingranaggi,..) Acciai da cementazione: adatti per un trattamento termico con il quale si modifica la superficie del metallo per dargli caratteristiche di resistenza all’usura. Acciai per utensili: sono molto legati con altri elementi per dare elevate resistenza meccanica, all’abrasione e all’usura. Utilizzati in stampi, punzoni e matrici, cesoie, calibri, etc. Acciai inossidabili: (es 18-8 in posate e pentole…nomenclatura solo italiana) oOttima resistenza alla corrosione perchè ricchi in cromo che si passivizza formando una patina che lo protegge; oBasso tenore di C<0.1% ; oOttima formatura a freddo; oottima resilienza; omalleabilità; oresistenza alle alte temperature. oAISI 316 ha in lega il 2-3% di Molibdeno per resistere soprattutto negli ambienti marini, o all’acido solforico. Superleghe al Nickel: alto tenore di Nickel, eccellente resistenza alle sollecitazioni meccaniche, all’ossidazione e agli ambienti aggressivi. Utilizzato nelle pale di turbine. Gli acciai inossidabili austenitici + Cr, +Ni resistenza saldabilità resistenza, ossidazione 308, 309, 310, 314, 330 + Nb, +Ta corrosione intergranulare 347 +Ti corrosione intergranulare 321 AISI 304 -C Corrosione ntergranulare 304L,316L, 317L + Mo Corrosione localizzata 316 + Mo Corrosione localizzata 317 Figura 2- Acciai serie AISI 304 IL MANUALE IL MANUALE 92 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE + Mn, +N, +Ni resistenza, ma corrosione 201,202,205 +C resistenza, ma corrosione 301, 302, 302B +N resistenza 304N, 316N + S, +Se lavorabilità, ma corrosione 201, 202, 205 Gli acciai inossidabili ferritici -Cr, +Ti minor costo 409 -Cr, Al contro incrudimento 405 -C saldabilità 429 +Mo corrosione 434 + P, +S lavorabilità 430F AISI 430 + Cr resistenza allo scagliamento 442, 446 +Mo, + Nb, +Ta corrosione, resistenza a caldo 436 + Se lavorabilità 430FSe Figura 3 Acciai serie AISI 430 Gli acciai inossidabili martensitici +C caratt. Meccaniche 420 +Mo, +V, +W resistenza a caldo 422 AISI 410 +C caratt. Meccaniche +Cr corrosione 440C +P, +S lavorabilità 420F, 416 +Se Lavorabilità 416Se +Ni corrosione 414 +Cr, +Ni corrosione 431 -C resilienza 440B -C resilienza 440A Figura 4 Acciai serie AISI 410 IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 93 MATERIE PLASTICHE Le materie plastiche sono sostanze organiche macromolecolari (derivanti dal petrolio e le sue varie forme) formate da una unità fondamentale ripetuta molte volte (polimero), come tante palline magnetiche attaccate all’altra. Queste catene molto lunghe e flessibili, si attorcigliano tra di loro come a formare un piatto di spaghetti; La quantità di legami tra le varie catene fa diventare la plastica più tenera o più dura, più flessibile e malleabile, oppure rigida e fragile; Nei termoindurenti la connessione tra le varie molecole è talmente fitta da formare un unico grande reticolo tridimensionale (resine come quelle degli scarponi, delle scocche, ect); Alcune plastiche amorfe (cioè “senza forma”) sono perfettamente trasparenti come il plexiglass o il policarbonato usato per fare le visiere dei caschi da moto; Hanno eccellenti proprietà di isolante elettrico e termico e vengono utilizzate per cavi elettrici o isolanti nell’edilizia (poliuretano espanso, polistirolo, etc…); Buona resistenza chimica ma, richiedono particolari attenzioni per alcune plastiche o gomme (per le gomme consultare il paragrafo specifico) a contatto con solventi derivati dal petrolio. IL MANUALE IL MANUALE 94 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE GOMME Le gomme sono particolari materiali molto elastiche, flessibili e resistenti. Conosciuto da tempo è la gomma naturale per costruire pneumatici. Oggi si usano gomme artificiali come l’ NBR, EPDM.. per fare guarnizioni e/o O-ring. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 95 MATERIALI CERAMICI I materiali ceramici hanno una struttura cristallina molto compatta e rigida che conferisce particolari proprietà; Proprietà meccaniche: oelevatissima resistenza meccanica, ma alta fragilità, tanto da scheggiarsi o rompersi al minimo urto; oOttimo antiabrasivo, utilizzato nelle parti in movimento a strisciamento (bronzine, tenute, etc..). Buone proprietà elettriche e termiche infatti, sono utilizzati come isolante nell’industria elettronica o per esempio nei piloni dell’elettricità. MATERIALI SINTERIZZATI La sinterizzazione è un particolare processo di produzione che utilizza polveri per ottenere prodotti di varie forme e utilizzi. Questi grani vengono pressati ad alta temperatura ed alta pressione in uno stampo e vengono quasi fusi l’un l’altro a formare un pezzo resistente; Esempio sono le bronzine dei circolatori DAB in carbone che lascia il polvericcio toccandolo ma, ha buonissima resistenza all’abrasione e all’usura; Altro esempio è il WIDIA utilizzato anche per fare lame da taglio. IL MANUALE IL MANUALE 96 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE TENUTE MECCANICHE STANDARD NELL’OFFERTA DAB PUMPS Carbone – Grafite Il termine “carbone -grafite” o semplicemente “carbone” è usato per un’ampia gamma di materiali carboniosi che generalmente costituiscono uno dei due anelli di tenuta. Vantaggi: 1) buona capacità di lubrificazione anche in condizioni di attrito limite o a secco 2) attitudine ad attenuare e riempire piccole imperfezioni sulla pista di scivolo 3) buona resistenza chimica 4) ampia resistenza alla temperatura, si va da temperature criogeniche fino ai 250 °C, questo limite può essere portato a 350 °C usando alcuni carboni metallizzati, e fino a 450 °C per carboni tipo elettrografite 5) ragionevole resistenza alla compressione 6) costi di realizzazione relativamente contenuti. Svantaggi: 1) bassa tolleranza alla presenza di abrasivi 2) possibilità di attacchi chimici al carbone all’impregnante o a entrambi, da parte di forti agenti ossidanti (nitrati, clorati, etc.) 3) rigidezza più bassa e maggiore tendenza alla distorsione alle alte temperature rispetto ai metalli e ai ceramici. 4) alcune applicazioni industriali possono non tollerare la presenza di polvere di carbone 5) bassa resistenza alla trazione 6) il prodotto finito deve essere maneggiato con una certa cautela 7) bassa conducibilità termica (per alcuni tipi) Controfacce L’attitudine ad accoppiarsi con un’ampia gamma di controfacce, giustifica la diffusione del carbone come materiale da tenuta. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 97 Carburo di tungsteno E’ costituito da particelle di carburo (elevata durezza) legate con un metallo duttile. Viene usato in condizioni particolarmente severe (in termini di PV). Nonostante sia il più costoso tra i materiali già visti, viene spesso utilizzato a causa dei vantaggi che porta in termini di prestazioni e durata delle tenute. Vantaggi: 1) buone capacità di resistenza all’usura anche in condizioni di lavoro particolarmente gravose 2) alta conducibilità termica 3) elevato modulo elastico e perciò minore tendenza rispetto ai materiali metallici a deformarsi sotto pressione 4) migliore resistenza agli shock meccanici rispetto agli altri materiali non metallici duri Svantaggi: 1) limitata resistenza chimica, particolarmente in ambiente acido 2) densità del materiale elevata, fatto che può compromettere le prestazioni del materiale alle alte velocità di rotazione 3) limitate capacità di resistere in funzionamento a secco o con lubrificazione limite in caso di accoppiamento carburo-carburo 4) alto costo del materiale grezzo Controfacce Essendo impiegato in presenza di liquidi abrasivi viene accoppiato generalmente con se stesso o con l’allumina. Dal momento che in tali casi la tolleranza al funzionamento a secco è scarsa, viene sempre più frequentemente sostituito dal carburo silicio. Ossido di alluminio Chiamato comunemente “allumina”, è stato il primo tra i materiali non metallici “duri” a essere impiegato nelle tenute meccaniche. Vantaggi: 1) uno dei più economici tra i materiali duri, eccellente resistenza all’usura 2) ottima resistenza chimica, dipendente dal grado di purezza 3) ottime proprietà in acqua o soluzioni acquose usando un carbone come controfaccia. Buona resistenza in presenza di soluzioni abrasive. IL MANUALE IL MANUALE 98 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE Svantaggi: 1) scarsa conducibilità termica, dissipa poco calore in condizioni critiche 2) resistenza allo shock termico soddisfacente soltanto con particolari tipi di carbone. Questo può causare problemi in caso di condizioni di funzionamento transitorie. Ia resistenza allo shock termico viene aumentata relativamente ricorrendo a una opportuna additivazione 3) materiale fragile soggetto in talune condizioni a danni meccanici Controfacce L’allumina viene in genere accoppiata con vari tipi di carbone o con PTFE, quest’ultimo accoppiamento viene usato in condizioni altamente corrosive. Carburo di silicio L’applicazione del carburo di silicio (in particolare del tipo sinterizzato) sta diventando sempre più ampia, non solo nelle applicazioni più critiche, poichè anche nei casi più comuni il rapporto prestazione-prezzo gioca un ruolo importante nel farlo preferire ad altri materiali. Vantaggi: 1) buone caratteristiche di resistenza all’usura anche in condizioni particolarmente severe 2) alta conducibilità termica rispetto agli altri materiali ceramici 3) buona resistenza allo shock termico 4) elevato modulo elastico 5) buona inerzia chimica 6) densità più bassa del carburi tungsteno 7) costo meno elevato del carburo di tungsteno 8) il materiale grezzo è facilmente reperibile Svantaggi: 1) minore tenacità del carburo di tungsteno 2) bassa resistenza alla tensione 3) particolare cura deve essere usata nella selezione degli accoppiamenti, una scelta errata può portare infatti a una elevata generazione di calore e conseguentemente alla possibilità di vaporizzazione del film fluido di interfaccia con inevitabile danno per la tenuta. Sono alla studio carburi di silicio opportunamente additivati per migliorarne il comportamento in condizioni di lubrificazione ridotta. Controfacce Carburo di silicio con carbone è una combinazione che assicura una lunga vita alla tenuta in un’ampia varietà di condizioni, poichè presenta un’eccellente resistenza allo shock termico, ai transitori e alle condizioni limite. La combinazione carburo di silicio carburo di silicio viene invece usualmente utilizzata in tutti quei casi in cui sono richieste alte caratteristiche di resistenza all’usura. IL MANUALE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE 99 COMPATIBILITA’ MATERIALI e LIQUIDI PREMESSA Le informazioni che seguono, riferite alla compatibilità dei liquidi contenute in questo manuale, dovranno essere utilizzate unicamente per una conferma dei materiali di costruzione delle pompe. Le informazioni sono state reperite da varie fonti ritenute attendibili mentre DAB PUMPS s.p.a. non ha compiuto tests di verifica e non si assume alcuna responsabilità riguardo alla correttezza di tali informazioni. Ogni applicazione prevede un insieme specifico di sollecitazioni, concentrazione tempo della di esposizione, sostanza chimica e temperatura specifica per l’utilizzo. Pertanto DAB PUMPS s.p.a. raccomanda vivamente di sottoporre a prove pratiche i materiali che saranno a contatto con i liquidi diversi da quelli per cui le pompe sono state studiate, progettate e garantite. IL MANUALE IL MANUALE 100 PER L’INSTALLATORE PER L’INSTALLATORE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 101 Acido Cloridrico Acido Cloridrico Acido Cloridrico Acido Cloridrico Acido Fluoridrico Acido Fluoridrico Acido Fluoridrico Acido Fluoridrico Acido Formico Acido Fosforico Acido Fosforico Acido Fosforico Acido Fosforico Acido Fosforico Acido Nitrico Acido Nitrico Acido Nitrico Acido Nitrico Acido Nitrico Acido Nitrico Acido Nitrico Acido Ossalico Hydrochloric Acid Hydrochloric Acid Hydrochloric Acid Hydrochloric Acid Hydrofluoric Acid Hydrofluoric Acid Hydrofluoric Acid Hydrofluoric Acid Formic Acid Phosphoric Acid Phosphoric Acid Phosphoric Acid Phosphoric Acid Phosphoric Acid Nitric Acid Nitric Acid Nitric Acid Nitric Acid Nitric Acid Nitric Acid Nitric Acid Oxalic Acid Citric Acid C6H8O7 Citric Acid C6H8O7 Acido Citrico Acetic Acid, Glacial Acetato di etile Vinegar Acetic Acid Acetic Acid Acetic Acid Acetic Acid LIQUID Acido Citrico Acetato di Etile Aceto Acido Acetico Acido Acetico Acido Acetico Acido Acetico Acido Acetico Glaciale LIQUIDO 10 25 50 60 85 <10 30 40 50 70 puro Fuming 10 2 MAX < 25 37 100 <3 30 40 50 SAT'D. 10 100 25 50 85 90 CONC.% ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ź Ź Ź Ÿ Ź Ź Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ AISI 304 Series 400 Ź Ÿ Ÿ Ź Ÿ ź ź ź Ÿ Ź ĵ Ÿ Ź Ÿ AISI 304 Serie 400 Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 ĵ CAST IRON CARBON STEEL ĵ ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ź ĵ ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ź ĵ GHISA ACCIAIO AL CARBONIO ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ź Ź Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ź ĵ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ź Ź ĵ ĵ ĵ ĵ BRONZE BRONZO ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ź BRASS OTTONE ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ NBR NBR Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM ĵ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL 102 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE Acqua Ragia Salata Acqua Salata Acqua Salata White Spirit / Calcium Chloride Water, Salt Water, Salt Acqua Ossigenata hydrogen peroxide demineralized water desalinated water Water, Distilled ionized water Ź Ź Ź Ÿ Ÿ 30 Ź Ÿ Ÿ 70/30 100 100 Ź ź Ź Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ CARBON STEEL ź ĵ ĵ ĵ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ CAST IRON GHISA Ź Ÿ ĵ ź Ź Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ BRONZE BRONZO ĵ Ź ĵ ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ BRASS OTTONE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ NBR NBR Ÿ Ź ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ź Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Acqua Demineralizzata Acqua Dissalata Acqua distillata Acqua Ionizzata Ź Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ź ĵ AISI316 AISI316 Ÿ AISI 304 AISI 304 Ź Series 400 Serie 400 Acqua Deionizzata Water, Deionized 50 3 UP TO 30 30 50 60 70 80 90 93 94 95 96 98 FUMING 5 SAT'D. circa 30 CONC.% Ÿ Oxalic Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfuric Acid Sulfurous Acid Sulfurous Acid Tartaric Acid Tartaric Acid LIQUID Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL Acqua Deionizzata Water, Deionized Acido Ossalico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforico Acido Solforoso Acido Solforoso Acido Tartarico Acido Tartarico LIQUIDO ACCIAIO AL CARBONIO CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 103 LIQUID CONC.% Sea Water water + abrasives sale marino Ethyl Alcohol Alcool Etilico 100 (Ethenol) Ethyl Alcohol Alcool Etilico (Ethenol) Alcool Isopropilico Alcohols:Isopropyl 100 Alcool Isopropilico Alcohols:Isopropyl Amido Starch AMMONIA, Ammoniaca 10 AQUEOUS Ammoniaca Ammonia 30 Ammoniaca Ammonia 100 AMMONIACA, AMMONIA, GAS 100 GAS AMMONIACA, AMMONIA, LIQUID 100 LIQUIDO Anidride Carbonica liquid carbon liq. dioxide Benzina + Acqua Gasoline + Water 50 Benzina al piombo Gasoline Leaded Benzina senza Gasoline Piombo UnLeaded Bicarbonato ammonium Ammonio bicarbonate Ammonium SAT'D Ammonio Acetato Acetate Ammonium SAT'D Ammonio Bifloruro Bifluoride Ammonium Ammonio Bisulfito Bisulfide Ammonio Ammonium SAT'D Carbonato Carbonate Acqua di Mare Acqua + abrasivi LIQUIDO Ÿ Ź Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ź Ź ĵ Ÿ Ź Ÿ CAST IRON CARBON STEEL ĵ Ź GHISA Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ź Ź Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 Ź Ÿ AISI 304 Series 400 Ź AISI 304 Serie 400 ACCIAIO AL CARBONIO ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ź ĵ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ź Ź BRONZE BRONZO ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ź Ÿ ĵ BRASS OTTONE Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ NBR NBR Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL 104 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE LIQUID Ammonium Ammonio Cloruro Chloride Ammonio Ammonium Dicromato Dichromate Ammonium Ammonio Floruro Fluoride Ammonium Ammonio Floruro Fluoride Ammonium Ammonio Idrossido Hydroxide Ammoniaca Ammonia Idrossido Hydroxide Ammonio Nitrato Ammonium Nitrate Ammonio Ammonium Persolfato Persulphate Ammonium Ammonio fosfato Phospate Monobasico (monobasic) Ammonio Solfato Ammonium Sulfate Ammonio Solfito Ammonium Sulfide Tiocianato di Ammonium ammonio Thiocyanate Birra Beer Allume potassico Potassium Alum Potassium Solfato di alluminio Alluminum e potassio Sulphate Amilxantato di Potassium Amyl potassio Xanthale Potassio Potassium bicarbonato Bicarbonate Potassium Potassio bicromato Bichromate LIQUIDO Ź Ź Ź Ÿ Ź SAT'D Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ SAT'D 50-60 DILUTE ALL Ź Ÿ Ź Ź 10 SAT'D SAT'D ĵ ĵ ĵ ĵ 25 Ź AISI316 AISI316 10 AISI 304 AISI 304 ĵ Series 400 Serie 400 SAT'D CONC.% Ź Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ CARBON STEEL ACCIAIO AL CARBONIO ĵ ĵ Ź ĵ Ź ĵ ĵ CAST IRON GHISA Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ BRONZE BRONZO Ź ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ BRASS OTTONE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ NBR NBR Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 105 PotassiumDichrom ate Potassium Ethyl Xantato di potassio Xanthate Potassio Potassium ferricianuro Ferricyanide Potassio Potassium ferrocianuro Ferrocyananide Fluoruro di Potassium Fluoride potassio Idrossido di Potassium potassio Hydroxide Potassium Potassio ipoclorito Hypochlorite Potassio ioduro Potassium Iodide Nitrato di potassio Ptassium Nitrate Potassio di Nitrito potassium nitrite Potassio Cianato Dicromato di potassio Potassium Cyanide Potassio cromato 25 SAT'D Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ź Cloruro di Potassio Potassium Chloride Potassium Chromate Ÿ Potassium Chlorate (Aqueous) Potassio clorato (acquoso) Ź ĵ Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ź Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ź Ź ĵ Ź Ź Ź Ź Ź Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ CAST IRON CARBON STEEL Ÿ GHISA Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 Ÿ AISI 304 Series 400 Ÿ AISI 304 Serie 400 Potassium Carbonate CONC.% Potassium Bromide Potassium Bisulfate Potassium Bromate LIQUID Bisolfato di potassio Bromato di potassio Bromuro di Potassio Carbonato di Potassio LIQUIDO ACCIAIO AL CARBONIO Ź Ÿ ĵ ĵ Ź ĵ Ź ĵ Ÿ Ź Ź Ź Ź BRONZE BRONZO Ź ĵ ĵ Ÿ Ź BRASS OTTONE Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR Ÿ Ÿ ĵ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ NBR NBR Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL 106 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE LIQUID Ÿ Ź Ź ĵ BRASS OTTONE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP Ÿ Ÿ Ÿ Sodium Aluminate Sodium Benzoate Sodium Sodio bicarbonato Bicarbonate Sodium Bicromato di sodio Bichromate Sodio bisolfato Sodium Bisulfate Sodio bisolfito Sodium Bisulfite Sodium Borate Sodio tetraborato (Borax) Sodio bromuro Sodium Bromide Sodio carbonato Sodium Carbonate Sodium Alum SAT'D SAT'D SAT'D SAT'D Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ź ĵ ĵ Ÿ Ź Ź Ÿ Ÿ ĵ Ź ĵ Ÿ ĵ Ź ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM ĵ ĵ ĵ Ÿ NBR NBR ĵ Ź Ÿ ĵ Ź Ź Ź BRONZE BRONZO Ÿ Sodium Acetate ĵ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ CAST IRON GHISA Sodio acetato Solfato di alluminio e sodio Sodio alluminato Sodio benzoato Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ SAT'D Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ CARBON STEEL Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 Ÿ AISI 304 AISI 304 10 Series 400 Serie 400 25 CONC.% Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL Carbonato di Sodio sodium carbonate Potassium Potassio perborato Perborate Perclorato di Potassium potassio Perchlorate Potassio Potassium permanganato Permanganate Potassio Potassium permanganato Permanganate Per solfato di Potassium potassio Persulfate Potassio solfato Potassium Sulfate Potassio solfuro Potassium Sulfide Solfito di potassio Potassium Sulfite Tetraborato di Potassium potassio Tetraborate Potassio Potassium tripolifosfato Tripolyphosphate LIQUIDO ACCIAIO AL CARBONIO CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 107 LIQUID Sodium Chlorate Sodium Chloride Sodium Chlorite Sodium Chromate Sodium Cyanide Sodium Dicromato di sodio Dichromate Ferricianuro di Sodium sodio Ferricyanide Ferrocianuro di Sodium sodio Ferrocyanide Sodio fluoruro Sodium Fluoride Sodio Idrossido Sodium Hydroxide Sodium Hydroxide Soda Caustica e (Caustic Soda) + H2O H2O Sodio Idrossido Sodium Hydroxide (soda caustica) (Caustic Soda) Sodio Idrossido Sodium Hydroxide Sodio Idrossido Sodium Hydroxide Sodio Ipoclorito Sodium Hypochlorite Sodium Sodio Ipoclorito Hypochlorite Sodium Sodio Ipoclorito Hypochlorite Ioduro di sodio Sodium Iodide Sodium Sodio metafosfato Metaphosphate Sodio nitrato Sodium Nitrate Nitrito di sodio Sodium Nitrite Palmitato di sodio Sodium Palmitate Sodio perborato Sodium Perborate Sodium Perclorato di sodio Perchlorate Sodio clorato Sodio cloruro Clorito di sodio Sodio cromato Sodio cianuro LIQUIDO ĵ Ÿ SAT'D SAT'D Ÿ ĵ 5 5 Ÿ Ÿ Ÿ 30 Ÿ 50 70 <20 <30 <10 Ź ĵ Ź ĵ Ÿ Ź Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ź Ź ĵ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ Ź Ź ź Ź ĵ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ź ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ź Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ ĵ Ÿ Ÿ NBR NBR Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ BRASS OTTONE SAT'D ĵ Ź Ź ĵ Ÿ Ź BRONZE BRONZO Ÿ Ź Ź Ÿ Ź Ź CAST IRON CARBON STEEL Ź Ź GHISA SAT'D Ÿ Ÿ Ÿ Ź AISI316 AISI316 Ÿ Ÿ Ź AISI 304 Series 400 Ź Ÿ AISI 304 Serie 400 Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ ĵ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ź Ź Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL 20 25 SAT'D CONC.% ACCIAIO AL CARBONIO CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR 108 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE LIQUID CONC.% Ź ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ NBR NBR Magnesium Sulfate Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP Magnesio solfato Ź Ź Ź Ź ĵ ĵ ĵ Ź ĵ ĵ ĵ Ź Ź ĵ ĵ Ź Ź Ź BRASS OTTONE Ÿ Ź Ź Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ Ź Ź Ź ĵ Ź Ź ĵ Ź Ź Ź Ź Ÿ ĵ Ÿ BRONZE BRONZO Magnesium Fluoride Magnesium Oxide Ÿ ĵ Ź Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ź Ź ĵ Ÿ ĵ ĵ Ź Ź Ź Ÿ Ÿ Ź Ź CAST IRON GHISA Fluoruro di magnesio Magnesio ossido Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ź Ź ĵ ĵ ĵ Ź Ź ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ź Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź Ź ĵ Ź ĵ Ź Ź Ź Ÿ Ÿ ĵ Ź CARBON STEEL Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 Ź Ÿ Ÿ AISI 304 AISI 304 Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Series 400 Serie 400 Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL Citrato di magnesio Magnesium Citrate Sodium Peroxide Sodium Phosphate ACID Sodium Phosphate ALKALINE Sodium Phosphate NEUTRAL Sodium Silicate Sodium Sulfate SAT'D Sodium Sulfide Sodium Sulfite Sodium Tiosolfato di sodio Thiosulphate Acqua Clorinata Chlorinated Water Liquid Acqua Clorinata Chlorinated Water <3500 PPM Calcio cloruro Calcium Chloride Calcio bisolfuro Calcium Bisulfide Calcio bisolfito Calcium Bisulfite Calcio carbonato Calcium Carbonate Calcio clorato Calcium Chlorate Calcio idrossido Calcium Hydroxide Calcium Calcio ipoclorito Hypochlorite Calcio nitrato Calcium Nitrate Calcio ossido Calcium Oxide Calcio solfato Calcium Sulfate Magnesium Magnesio cloruro Chloride Magnesio Magnesium carbonato Carbonate Sodio perossido Fosfato di sodio Fosfato di sodio Fosfato di sodio Silicato di Sodio Sodio solfato Sodio solfuro Sodio Solfito LIQUIDO ACCIAIO AL CARBONIO CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 109 Esano n-Esano Esanolo Fenolo Formaldeide Formaldeide Formaldeide Formaldeide Formaldeide Freon 111 Detergenti Dilute 35% 37% 50% 100 Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź Ź Ź Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ź ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ethylene Dichloride Ÿ Ÿ Ethylene Glycol Ethylene Oxide Ethyl Ether Ethyl Formate 2-Ethythexanol Ethyl Mercaptan Ethyl Oxalate Detergents (Heavy Duty) Hexane n-Hexane Hexanol Phenol Formaldehyde Formaldehyde Formaldehyde Formaldehyde Formaldehyde Freon 111 Ÿ Ÿ Etilene bicloruro Etilendiammina Etilencloridrina Ÿ Ÿ Etilenglicole Etilene ossido Etil etere Etilformiato 2-etilesanolo Etilmercaptano Etilossalato Ÿ ĵ ĵ NBR NBR Ethylene Bromide Ethylene Chloride Ethylene Chlorohydrin Ethylene Diamine ĵ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP Etilene bromuro Etilene cloruro Ÿ Ź BRASS OTTONE Ethyl Chloroacetate Ÿ Ź Ÿ Ÿ BRONZE BRONZO Etilcloroacetato Ÿ Ź Ÿ Ÿ CAST IRON CARBON STEEL Ÿ Ÿ GHISA ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 ĵ ĵ Ÿ Ÿ AISI 304 Series 400 Ÿ Ÿ AISI 304 Serie 400 Ethyl Acrylate Ethyl Benzyne 100 CONC.% Etilacrilato Etil benzene Ethyl Chloride Ethyl Acetate LIQUID ź ĵ ĵ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ź Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE ĵ ĵ ĵ ĵ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ ĵ Ź Ÿ ĵ Ÿ ĵ Ÿ ĵ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL Acetacetato di etile Ethyl Acetoacetate Etilcloruro Etilacetato LIQUIDO ACCIAIO AL CARBONIO CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR 110 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 5 di Calce Ÿ 50 100 perfume Liquid soap pure Liquid soap 90 100 Idrogeno Perossido Hydrogen Peroxide Profumo Sapone liquido puro Saponi liquidi Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Series 400 Serie 400 100 <25 >25 CONC.% 50 Linseed Oil Mineral Oil Ozone Perchloroethylene Freon 113 Freon 12 Freon 11 Freon 21 Freon 22 Freon 114 Diesel Fuels Glycerin Di-ethylene glycol Propylene Glycol Propylene Glycol triethylene glycol (Paraflu) Glycol Amine Glycolic Acid Ethylene Glycol Kerosene Milk Milk (Butter) LIQUID Perossido Idrogeno Hydrogen Peroxide Freon 113 (R113) Freon 12 Freon 11 Freon 21 Freon 22 Freon 114 Diesel (Gasolio) Glicerina Glicole Dietilenico Glicole Propilenico Glicole Propilenico Glicole Triet.(Paraflù) Glicolammina Acido glicolico Etilenglicole Kerosene Latte Siero di latte Latte di Calce Olio di Lino Olio Minerale Ozono Percloroetilene Percolato LIQUIDO Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź AISI 304 AISI 304 Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź ź ĵ ĵ Ź ź ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ Ź Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ BRASS Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP Ÿ Ź ĵ ĵ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ ź Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ NBR NBR ĵ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ź Ÿ Ź ĵ Ÿ ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ BRONZE OTTONE Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ź Ź Ź Ź Ź Ź Ÿ Ÿ CAST IRON BRONZO Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ź Ź Ź Ź Ź Ÿ Ÿ CARBON STEEL GHISA ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ AISI316 AISI316 ACCIAIO AL CARBONIO CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 111 LIQUID Ź Ÿ SAT'D grapefruit juice Ź circa30 100 100 Ź Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Toluene (Toluol) trichloroethylene/ac etone/toluene Acetone Trichloroethylene Triethylamine Urine Vaseline (Petroleum Jelly) Wine Vodka Whiskey Yoghurt 100 Ź Ź Ÿ AISI316 AISI316 Ÿ Ÿ ĵ 5 Ź AISI 304 Series 400 30 AISI 304 Serie 400 SAT'D CONC.% Tomato Juice Vino Vodka Whiskey Yoghurt Zucchero + Acqua Sugar + Water 65° Brix Vaselina Succo di Pomodoro Succo di Pompelmo Toluene Trielina/Acetone/To luol Acetone Tricloroetilene Trietilammina Urina Aluminum Sulfate Solfato di Alluminio (Alum) Aluminum Sulfate Solfato di alluminio (Alum) Solfato di Ferro Ferric Sulfate Solfato di Ferro Ferric Sulfate Solfato di Rame Copper Sulfate Succo d'Arancia Juice: concent Succo d'Arancia Juice: Tropica LIQUIDO ĵ ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ź Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ź Ź Ÿ ĵ ź ĵ ĵ ĵ ź CAST IRON CARBON STEEL ĵ GHISA ACCIAIO AL CARBONIO ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ź ĵ ĵ ĵ Ź BRONZE BRONZO Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ BRASS OTTONE Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ ĵ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ POLYPROPI LENE PP CORPO POMPA-IDRAULICA-ALBERO MOTORE / PUMP BODY-HYDRAULICS-SHAFT MOTOR Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ź Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ ź Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ EPDM EPDM Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ NBR NBR Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ GRAPHITE GRAFITE Ÿ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ ĵ Ÿ ĵ Ÿ ĵ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ VITON VITON TENUTA MECCANICA - MECH. SEAL IL MANUALE 112 PER L’INSTALLATORE DIFFORMITÀ D’USO Ricerca e riparazione di un guasto Impariamo a leggere i dati dalle targhette pompe Impurità dagli impianti di riscaldamento Surriscaldamento motore Troppi cicli Colpo d’ariete Sovrapressione La tenuta meccanica: usura e shock termico Pitting e correnti vaganti Avvolgimenti: possibili guasti Motori sommersi IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 113 Una volta acquistato un prodotto originale, per evitare spiacevoli inconvenienti, DAB PUMPS SPA suggerisce di spendere qualche minuto nella lettura del libretto di istruzioni e manutenzione presente all’interno dell’imballo, in modo da approfondire la conoscienza del prodotto, dei suoi possibili impieghi e per poter seguire eventuali raccomandazioni. Il seguente capitolo elenca le esperienze raccolte negli anni dal nostro servizio di assistenza tecnica, mostrando alcune foto significative di danneggiamenti dei prodotti e spiegandone non solo la causa, ma anche l’azione correttiva da avviare affinchè problemi simili non si ripresentino. Molte volte la sostituzione o la riparazione di una pompa non aiutano l’utilizzatore alla risoluzione definitiva di eventuali problemi. Per questo motivo DAB PUMPS, oltre ad offrire una linea telefonica dedicata ed un indirizzo e -mail per l'assistenza tecnica, trasferisce ai propri clienti parte delle proprie esperienze con questo manuale in cui si suggeriscono i classici trucchi del mestiere per risolvere o evitare i più comuni inconvenienti. Molto spesso il cliente richiede la sostituzione o la riparazione in garanzia di un prodotto, ma come può il servizio di assistenza tecnica verificare se il prodotto è in garanzia se non sa cosa può essere successo? Consigliamo la lettura, innanzitutto, delle condizioni generali di vendita di DAB PUMPS, riportate su tutti i listini, e di questo manuale che può aiutare l’utilizzatore ad individuare la causa dei problemi più comuni di alcuni prodotti DAB PUMPS. A conclusione di questo capitolo troverete tutto quello che avreste voluto sapere sulle elettropompe DAB PUMPS, ma non avete mai osato chiedere: Ho una prodotto marchiato DAB PUMPS, a chi mi devo rivolgere per richiedere assistenza? Se sono un privato a chi mi rivolgo? Il prodotto lo devo portare in un Centro Assistenza autorizzato o i tecnici vengono a casa mia? La garanzia del prodotto è di 24 o 12 mesi? Entro i 24 mesi, se il prodotto non funziona, è in garanzia? IL MANUALE 114 PER L’INSTALLATORE IDRODUZIONE: Impariamo a leggere le targhette e le date di produzione di alcune pompe Numero di serie Modello pompa Anno e settimana di produzione Codice DAB PUMPS Funzionamento continuo a carico costante Prestazioni idrauliche Pressione e temperatura massime Certificazioni Numero di serie Anno e settimana di produzione Funzionamento continuo a carico costante Modello pompa Prestazioni idrauliche Potenza nominale Corrente nominale Tensioni di alimentazione Capacità condensatore Certificazioni IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 115 IDRODUZIONE: Impariamo a leggere le targhette e le date di produzione di alcune pompe Anno e settimana di produzione Numero di serie Modello pompa Funzionamento continuo a carico costante Capacità condensatore Certificazioni Tensioni di alimentazione Potenza e corrente alle diverse velocità IL MANUALE 116 PER L’INSTALLATORE CIRCOLATORI L’ acqua non è sempre pulita ..... La maggior parte dei danni ai circolatori è dovuta alla scarsa qualità dell’acqua. La qualità dell’acqua, infatti, gioca un ruolo molto importante al fine di ottenere affidabilità e durata negli anni dei circolatori. Durante la sua vita, l’impianto di riscaldamento viene rabboccato con nuova acqua fresca ricca di ossigeno e carbonati di calcio che possono generare depositi di calcio (comunemente detto calcare) generando la conseguente corrosione delle parti in acciaio e ghisa del circolatore. Foto 1 Consigliamo, per garantire la durata di un nuovo circolatore, di verificare l’eventuale pulizia delle tubazioni. Anche questo fattore gioca un ruolo importante nella durata del circolatore, infatti se le tubazioni sono molto sporche si possono danneggiare alcuni componenti dei circolatori. E’ utile quindi, in caso di installazione di nuovi circolatori in vecchi impianti, di eseguire un risanamento, protezione e disincrostazione dei circuiti termo-idraulici. Consigliamo, inoltre, particolare attenzione nella scelta di un circolatore in sostituzione di uno “vecchio” in una centrale termica. Nella sostituzione, infatti, non si deve prediligere uno con prestazioni superiori, perchè si corre il rischio che questo generi rumorosità nell’impianto. Nelle Foto 1 si notano delle erosioni nel gruppo rotore, dovute al fatto che il circolatore si è trovato a lavorare con residui solidi abrasivi contenuti nell’acqua dell’impianto. Foto 2 IL MANUALE Nelle Foto 2 il materiale che ricopre il rotore evidenzia anche in questo caso la scarsa pulizia delle tubazioni e una presenza importante di calcare nelle tubazioni. PER L’INSTALLATORE 117 L’’ acqua non è sempre pulita ..... Nelle immagini sopra riportate risultano evidenti i residui che si depositano sul circolatore in presenza di un liquido pompato molto sporco. Depositi di materiale di colore rosso-marrone sono indice di scarsa pulizia. I componenti di un circolatore che possono essere danneggiati in modo irreparabile a causa di tubazioni e acqua sporche sono: ceramica dell’anello reggispinta, albero rotore, camicia statore e boccole. IL MANUALE 118 PER L’INSTALLATORE L’acqua non è sempre pulita ..... In queste immagini sono riportate ulteriori foto raffiguranti dei circolatori sui quali si sono depositati residui di colore rosso-marrone e calcare presenti nel circuito in cui hanno lavorato. Nelle Foto 1 è evidenziato un danneggiamento della camicia provocato da una erosione continua tra il gruppo rotore e la camicia in acciaio, che genera dapprima rumoristà e conseguentemente il trafilamento di acqua attraverso la bronzina. Foto 1 Nelle Foto 2 si nota un anomalo rivestimento delle parti rotanti, segno di un continuo deposito che ha portato al bloccaggio del circolatore. Ricordiamo, inoltre, che condotte poco pulite possono portare a perdite di carico talmente alte da rendere le prestazioni idrauliche del circolatore insufficienti per il circuito in cui è stato installato. Foto 2 IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 119 CIRCOLATORE BLOCCATO? Il calcare presente nell’ nell’acqua Il circolatore presenta evidenti depositi di calcare sull’albero rotore. In queste situazioni è inevitabile il bloccaggio meccanico che porta a dover sostituire il circolatore. L’aumento dello spessore dell’albero, guidato dalla bronzina anteriore, è uno dei fenomeni più diffusi in caso di depositi calcarei. IL MANUALE 120 PER L’INSTALLATORE CIRCOLATORE BLOCCATO? Glicole solidificato Spesso i circolatori possono risultare bloccati meccanicamente a causa di liquido pompato non conforme alle specifiche d’utilizzo . Nei circolatori in foto il glicole, solidificandosi, ha portato al bloccaggio di parti rotanti. In questo caso l’immissione di glicole nell’impianto non è avvenuta miscelandolo in modo opportuno all’acqua. La percentuale di glicole impiegata negli impianti con circolatori standard può arrivare al 30%, mentre in impianti a pannelli solari (dotati di opportuni circolatori tipo VSA) può arrivare fino al 60%. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 121 Danni per sovrapressione Casi di rotture, come quelle del circolatore nelle immagini sopra, sono dovuti a sovrapressioni che si possono verificare in fase di carica degli impianti. Il circolatore è stato sottoposto ad una pressione talmente alta che ha generato la rottura della cassa motore. A titolo di esempio, se consideriamo che un circolatore dichiarato PN 10 deve resistere ad una pressione superiore a 10 bar, la rottura, come evidenziato da test effettuati presso il nostro Laboratorio di Ricerca e Sviluppo, avviene ad una pressione 2-3 volte superiore a quella nominale. IL MANUALE 122 PRESSIONE PERMANENZA in PRESSIONE bar minuti 3 2 ok 6 2 ok 9 2 ok 13 120 ok 33 / scoppio PER L’INSTALLATORE ESITO ALTRI ESEMPI DI DANNI PER USO IMPROPRIO Pompaggio di liquido oleoso Durante l’analisi dei circolatori nella nostra Sala Prove, abbiamo sentito un forte odore di “gasolio”, e soprattutto dopo aver tolto il motore dal corpo pompa si è notato all’interno della voluta e del canotto la presenza di tracce oleose . Inoltre, gli o-ring di tenuta e i clapet dei circolatori, essendo in EPDM (che a contatto con olio tendono a gonfiarsi), risultano deformati e danneggiati. VD 55/220.32M Stato del circolatore gemellare Perdita da scarico condensa Causa della perdita dallo scarico condensa Guarnizione corpo danneggiata Tracce di olio e impurità sulla girante IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 123 Pompaggio di liquido oleoso OR tenuta flangia e cuffia reggispinta rigonfiati OR tenuta canotto danneggiato Dimensioni: nuovo 32,92 x 3,53 deformato 36,5 x 4,2 nuovo deformato BPH 120/280-50T Zona perdita su BPH 120/280-50T IL MANUALE 124 OR danneggiato tracce di combustibile nel motore PER L’INSTALLATORE Pompaggio di liquido oleoso DMH 60/280-50T DMH 60/280-50T zona perdita Clapet bloccato a metà perché rigonfiato Tracce di olio OR tenuta flangia – canotto deformato CONCLUSIONI: La causa delle perdite dagli scarichi per la condensa è da attribuirsi al pompaggio di acqua mista a “gasolio”, che ha deteriorato le guarnizioni compromettendone la tenuta. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 125 Pompaggio di liquido con impurità impurità e corpi solidi Foto 1 Foto 2 Foto 3 Il corpo solido evidente nella Foto 3 denota che il circolatore era installato in un impianto con tubazioni sporche e incrostate. In questo caso, il deposito sull’albero rotore ha creato il malfunzionamento dell’intero impianto di riscaldamento. Ribadiamo, perciò, che risulta di primaria importanza la verifica dello stato delle condizioni di lavoro di un circolatore per poter garantire la sua affidabilità e durata. IL MANUALE 126 PER L’INSTALLATORE SURRISCALDAMENTO DEL MOTORE ? collegamento elettrico errato Prima di mettere in moto il circolatore è sempre consigliato il controllo del collegamento elettrico, poichè fino alla potenza motore di 2,2 kW è possibile il collegamento degli avvolgimenti sia a triangolo ( per V=3x230V) sia a stella ( Y per V=3x400V). Dalle foto sopra riportate è possibile constatare che l’avvolgimento del motore è stato surriscaldato perchè albero rotore e cuscinetti si presentano di colore “viola” tipico del raggiungimento di temperature superiori a 160 °C. L’alimentazione con tensione non corretta, oltre a determinare il surriscaldamento dell’albero e dei cuscinetti, e quindi il loro danneggiamento, porta ad una riduzione del numero di giri e quindi di prestazioni idrauliche. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 127 ECCESSIVA RUMOROSITA’ RUMOROSITA’ delle ELETTROPOMPE? L’eccessiva rumorosità di una pompa è spesso dovuta all’ossidazione dei cuscinetti. Questa si può verificare non solo a causa di perdite dalla tenuta meccanica, ma anche, ad esempio, a causa dell’allagamento del locale in cui sono installate, come nel caso delle foto sotto riportate. In esse si può notare che l’isolamento dell’avvolgimento dello statore è rimasto in buone condizioni, ma i cuscinetti si sono danneggiati rendendo l’elettropompa rumorosa. In caso di allagamento del locale pompe è possibile anche riscontrare un rivestimento di ruggine sul pacco statore e sul rotore. IL MANUALE 128 PER L’INSTALLATORE POMPE DA DRENAGGIO Per una corretta installazione Consigliamo sempre di non appoggiare la pompa da drenaggio, serie NOVA-FEKADRENAG-GRINDER sul fondo della vasca per impedire che depositi fangosi impediscano il regolare funzionamento della girante e portino al danneggiamento del motore per funzionamento sotto sforzo o a rotore bloccato. Consigliamo, inoltre, di consultare sempre il libretto presente al’interno dell’imballo per le istruzioni di installazione e manutenzione. Manutenzione e verifica La manutenzione, il controllo e la pulizia per le pompe da drenaggio sono molto importanti per garantire il buon funzionamento delle stesse. Nelle foto sopra è possibile vedere esempi di pesanti incrostazioni e depositi anche sulla zona del galleggiante, dovute a scarsa manutenzione degli impianti in cui erano installate. Incrostazioni nella zona del galleggiante possono portare al suo bloccaggio e quindi espongono al rischio di allagamenti. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 129 POMPE DA DRENAGGIO Pompaggio di acqua mista a sabbia E’ stato effettuato un test in laboratorio per valutare l’impatto sulla girante in acciaio microfuso AISI 304 di una pompa da drenaggio funzionante con acqua mista a sabbia. La quantità di sabbia disciolta nel liquido è dell’ordine dell’ 1%, con una dimensione Ø 2 mm max. Girante per FEKA VX 1000 che ha lavorato con sabbia per 3500 ore (146 gg in funzionamento continuo) Girante per FEKA VX 1000 con pale usurate dalla sabbia IL MANUALE 130 Girante per FEKA VX 1000 nuova Girante per FEKA VX 1000 nuova, pale senza segni di usura PER L’INSTALLATORE Attenzione al SENSO DI ROTAZIONE delle pompe con motore trifase!!!! In queste foto è riportato un esempio di avvolgimento del motore di una pompa FEKA 2500.2T bruciato per sovraccarico. Il sovraccarico, in questo caso è stato determinato dall’errato senso di rotazione della pompa. Infatti le pompe della serie FEKA 2500-3000-4000-6000 garantiscono le stesse prestazioni idrauliche con entrambi i sensi di rotazione del motore. Il motore, però assorbe una corrente pari a circa il 30% in più rispetto a quella nominale. Per la verifica del corretto senso di rotazione, prima dell’installazione suggeriamo di procedere nel seguente modo, come riportato nel manuale di installazione e manutenzione delle elettropompe di questa serie: Inclinare lelettropompa su un fianco o mantenerla sospesa in sicurezza. Avviare lelettropompa per un breve istante ed osservare il senso del contraccolpo all’avviamento. Il corretto senso di rotazione corrisponde ad un contraccolpo antiorario guardandola dall’alto. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 131 POMPE SOMMERSE 4” Il motivo dell’abbassamento di prestazioni di una pompa sommersa a servizio di un impianto di irrigazione è sinonimo di funzionamento con un’alta presenza di sabbia/fango (superiore a 120 gr/m3 per pompe 4” DAB). Nelle foto è riportato un esempio di pompa sommersa 4” che presenta forti abrasioni della girante che hanno provocato riduzioni delle prestazioni idrauliche. In questi casi si consiglia una verifica del pozzo e della valvola di non ritorno. Quest’ultima può essere difettosa e creare continuamente il ritorno della colonna d’acqua, andando così a distruggere il filtro naturale creatosi con la ghiaia che circonda il pozzo. Filtro naturale composto ghiaia, sassi, etc.... IL MANUALE 132 PER L’INSTALLATORE da Troppi cicli!!! Per una pompa sommergibile Troppi avviamenti ravvicinati in termini di tempo possono danneggire la pompa e stressare elettricamente l’avvolgimento ed eventualmente il condensatore. Le cause di continui cicli di start e stop di una pompa sommergibile possono essere: -Vasca troppo piccola, che si riempie in troppo poco tempo. La pompa si avvia ad ogni riempiemento e si arresta a svuotamento completato. Si consiglia che il volume utile della vasca sia pari ad un quarto della quantità d’acqua da smaltire in un’ora. - assenza della valvola di non ritorno in mandata o danneggiamento della stessa. Questo comporta il ritorno della colonna d’acqua facendo funzionare la pompa ripetutamente. Nelle foto è riportato un caso di pompa con l’avvolgimento di marcia e condensatore bruciati a causa di troppi avviamenti ripetuti. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 133 Troppi cicli!!! Per una pompa di superfice Il tipo di rottura delle giranti ed il cedimento dell’ inserto, come quelli evidenti nelle foto sopra, si manifesta nei casi in cui la pompa si trova a lavorare in una situazione di stress meccanico. I fattori che possono determinare questa rottura a fatica in impianti di pressurizzazione possono essere: - Errata precarica del serbatoio di pressione, solitamente troppo bassa (vedi pag. 54 per la determinazione del corretto valore di pressione di precarica); - Delta di pressione impostata sul pressostato troppo ristretto. In questo caso, per ogni piccolo prelievo d’acqua la pompa esegue un ciclo si start e stop. La fatica è un fenomeno meccanico per cui un materiale sottoposto a carichi variabili nel tempo (in maniera regolare o casuale) si danneggia fino alla rottura, nonostante l'intensità massima dei carichi in questione sia sensibilmente inferiore a quella di rottura o di snervamento statico del materiale stesso. IL MANUALE 134 PER L’INSTALLATORE Pompando acqua di fiume senza filtro... Il corpo pompa, nelle foto sopra, presenta zone erose a causa del liquido aspirato contenente particelle solide (in questo caso la pompa aspirava direttamente acqua di fiume senza filtri). Nel corpo pompa si sono venute a creare delle turbolenze tali che le particelle solide aspirate hanno eroso la ghisa in modo localizzato, fino alla formazione dei fori evidenziati. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 135 PULSAR Nelle foto sopra sono visibili alcuni componenti della parte idraulica di una pompa sommersa PULSAR che ha evidentemente pompato liquido molto sporco. I residui ferrosi presenti sotto forma di piccoli granuli di polvere (foto sopra), ma soprattutto la terra e il fango aspirati (come evidenziato dalle foto sotto), possono causare danni alle tenute e alla parte idraulica. La diretta conseguenza di ciò è rappresentata da infiltrazioni d’acqua, che possono provocare il completo danneggiamento della cassa motore. Consiglio per una corretta installazione: tenere l’elettropompa sollevata dal fondo del pozzo di almeno 1 mt in modo che i depositi che si formeranno dopo l’installazione non vengano aspirati (vedi Fig. 1) esempio Installazione non corretta: pompa sommersa posizionata a contatto con il suolo. Causa del danneggiamento: aspirato liquido con terra e fango. Effetto: danneggiamento della parte idraulica con conseguente infiltrazione d’acqua nel motore Fig. 1 IL MANUALE 136 PER L’INSTALLATORE IL COLPO D’ D’ARIETE In queste foto è riportato un caso di pompe il cui corpo è stato danneggiato su tutta la voluta da un colpo d’ariete. Il colpo d'ariete è un fenomeno che si presenta in una condotta quando il flusso d’acqua in movimento al suo interno viene bruscamente fermato dalla repentina chiusura di una valvola. Esso consiste in un’ onda di pressione che si origina in prossimità della valvola a causa dell‘ inerzia della colonna d’acqua in movimento che impatta contro la parete della valvola chiusa. La pressione generata è funzione delle dimensioni della condotta (lunghezza e diametro), della velocità del fluido, e soprattutto del tempo di chiusura della valvola. Consigli pratici per ridurre o eliminare il problema di danni causati dal colpo d’ariete: installare valvole di non ritorno sulle tubazioni, installare un vaso d’espansione con adeguata pressione di precarica (vedere pag. 54). IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 137 COLPO D’ D’ARIETE e SOVRAPRESSIONE A volte il fenomeno del colpo d’ariete si verifica in maniera talmente forte, sopratutto in impianti con tubazioni lunghe e diametro elevato, da creare danni anche ai vasi d’espansione. Nella foto un esempio di danneggiamento dei vasi di espansione provocato da una elevata sovrapressione. Si consiglia inoltre di scegliere il PN dei vasi d’espansione di un impianto in funzione delle sovrapressioni che vi si possono generare, tenendo in considerazione i seguenti fattori: -Lunghezza delle tubazioni -Diametro delle tubazioni -Velocità dell’acqua -Tempo di chiusura di valvole installate sulla tubazione -Pressione massima sviluppata dalle pompe. Altre cause per cui si possono verificare rotture dei vasi d’espansione è la rottura della membrana interna (che oltretutto porta all’ossidazione della lamiera esterna rendendola più fragile) e la bassa pressione di precarica del vaso. IL MANUALE 138 PER L’INSTALLATORE LA TENUTA MECCANICA Usura a causa del liqudo pompato OK DANNEGGIATA Parte ROTANTE CERAMICA Parte FISSA CARBONE La formazione di microimperfezioni della superficie di contatto tra parte fissa e parte rotante di una tenuta meccanica dà luogo a perdite d’acqua dalla tenuta stessa. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 139 LA TENUTA MECCANICA Perdite dalla tenuta meccanica L’evidente incisione sull’albero della pompa è dovuto all’azione meccanica esercitata dalla cuffia metallica della parte rotante della tenuta meccanica. La situazione che è venuta a crearsi è: 1 - Incollaggio della tenuta 2 - Usura e deformazione dell'anello OR parte rotante. 3 - Leggera inclinazione della tenuta parte rotante 4 - Usura/tornitura dell'albero con creazione dell’evidente solco mostrato nella foto. IL MANUALE 140 PER L’INSTALLATORE LA TENUTA MECCANICA Shock termico Sbadatamente a volte non si adescano le pompe facendole lavorare a secco e provocando un innalzamento di temperatura della tenuta meccanica. Solitamente in questi casi, per correre ai ripari, l’utilizzatore riempie velocemente il corpo pompa di acqua che è a temperatura ambiente (circa 20°C) bagnando le faccie della tenua meccanica, che avendo lavorato a secco possono aver raggiunto temperature fino a circa 180°C, generando il cosidetto shock termico o sbalzo repentino di temperatura, ed il danneggiamento irreversibile della tenuta meccanica. Le evidenti crepe nella parte rotante della tenuta meccanica raffigurata nella foto, sono la conseguenza di uno shock termico. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 141 PITTING Il PITTING, è una forma di corrosione estremamente localizzata che porta alla creazione di piccoli fori nel metallo. Il meccanismo di corrosione è dovuto alla mancanza di ossigeno in una piccola area. Questa zona diventa anodica, mentre la zona con eccesso di ossigeno diventa catodica, portando ad una corrosione molto localizzata. Il pitting è il tipo di attacco corrosivo che l'acciaio subisce in presenza di cloruri. La resistenza al pitting dipende dalla composizione dell'acciaio. Da questa si ricava Pitting resistance equivalent number (PREN), una relazione empirica per definire la resistenza di un acciaio al fenomeno di corrosione. PREN = Cr + 3.3 (Mo + 0.5 W) + 16N. CORRENTI VAGANTI Una struttura metallica in un mezzo avente conducibilità ionica, quale ad esempio l’ acqua, nel quale sia presente un campo elettrico associato alla circolazione di corrente continua, può subire attacchi di corrosione per interferenza. esempio Installazione: pompa sommersa collegata senza adeguato impianto di messa a terra. Causa: Le correnti vaganti si richiudono sull’albero rotore. Effetto: danneggiamento/corrosione dell’albero rotore in acciaio AISI 416 IL MANUALE 142 PER L’INSTALLATORE ESEMPI di POSSIBILI GUASTI di AVVOLGIMENTI Statore di un circolatore A50/180XM completamente bruciato a causa di sovraccarico o rotore bloccato. Statore JET 151 M: danneggiato avvolgimento di avviamento (interno) causa scarica elettrica. Avvolgimento pompa sommergibile Feka VS 750 M: danneggiato avvolgimento di marcia (esterno) a causa di troppi cicli. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 143 ESEMPI di POSSIBILI GUASTI di AVVOLGIMENTI Motore pompa da drenaggio modello Feka 2500T: è evidente che una delle tre fasi si è danneggiata a causa della mancanza della terza fase in linea di alimentazione. Motore trifase di una pompa industriale da 11KW: dopo 3 mesi di funzionamento ha manifestato una bruciatura localizzata vicino l’isolamento di cava a causa dello scarso isolamento dovuto ad un difetto di produzione. IL MANUALE 144 PER L’INSTALLATORE MOTORI SOMMERSI Danno per sovratensione o fulmine Entrata cavo Foto 1 Foto 2 Il foro rappresentato nella foto 1 è causato da una sovratensione in linea di alimentazione o un fulmine. Come è possibile notare nella Foto 2, il danneggiamento è in prossimità dell’entrata cavo di alimentazione. Abrasione dell’ dell’albero e del millerighe, dovuta alla presenza di sabbia nell’ nell’acqua Ancora una volta la sabbia si rivela causa di danneggiamenti e infiltrazioni di acqua nel motore. Nella foto a lato si nota, nella parte evidenziata in rosso, un’erosione diffusa appena sotto il millerighe. I granelli di sabbia, o in altri casi polvere di marmo, si depositano sull’albero e, a seguito del movimento rotatorio dello stesso (circa 2800rpm), lo erodono fino a permettere l’infiltrazione d’acqua nel motore e causano il danneggiamento dell’isolamento. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 145 Usura cuscinetto radiale Cuscinetto radiale nuovo Nelle foto si nota un’usura eccessiva del cuscinetto radiale del motore, generato da infiltrazioni di materiale abarsivo o da eccessive vibrazioni. Quest’ultime sono possibili nel caso in cui il motore, durante il trasporto o movimentazioni varie, subisce urti violenti. IL MANUALE 146 PER L’INSTALLATORE Rondella controspinta danneggiata dal funzionamento del motore in controspinta Condizioni di Controspinta Se la quantità d’acqua pompata è maggiore di quella per cui è stata progettata la pompa, si crea una spinta assiale negativa (carico verso l’alto). I motori sommersi sono progettati per supportare questo carico per uno limitato periodo di tempo. Operando continuatamente in questa condizione, la pompa distruggerà la rondella di controspinta. Carico assiale Le piccole parti di plastica che si verrebbero a staccare dalla rondella controspinta potrebbero ridurre la lubrificazione di entrambi i cuscinetti radiali e reggispinta, portando il motore all’avaria. Nelle foto in alto si notano delle rondelle controspinta tipicamente usurate per eccessivo carico assiale negativo. IL MANUALE Carico negativo PER L’INSTALLATORE 147 Cuscinetti reggispinta danneggiati Danneggiamento generato da un surriscaldamento del disco in carbone e causato da una non idonea lubrificazione. Questo tipo di danneggiamenti sono tipici di istallazioni con convertitore di frequenza, in cui il motore può girare costantemente ad una velocità inferiore a 1800 rpm (corrispondente a 30Hz) Rotture del disco di carbone e danni ai pattini possono essere causati da colpi d’ariete o da urti violenti sulla base del motore. IL MANUALE 148 PER L’INSTALLATORE Funzionamento dei cuscinetti reggispinta Disco Portante Disco Carbone Pellicola d‘Acqua Pattino Supporto Normale RPM 30-50/60 Hz Durante il funzionamento normale del motore si crea una pellicola d’acqua tra disco di carbone e pattini: condizione per il corretto funzionamento dei cuscinetti reggispinta. Disco Portante Disco Carbone Pattino Supporto Basso RPM 0-30 Hz Durante il funzionamento a bassi giri, l’assenza della pellicola d’acqua è causa dell’usura dei cuscinetti reggispinta. IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 149 Effetto del surriscaldamento Il surriscaldamento del motore, in questo caso ha portato al bloccaggio. Il rigonfiamento visibile nelle foto in alto avviene quando si superano i limiti di temperatura massima del liquido e/o non è garantitala velocità minima del fluido pompato attorno alla camicia. Per dimensionare opportunamente la camicia di raffreddamento Vi suggeriamo di seguire i suggerimenti a pag. 71-72 del presente manuale. Ricordiamo che da una stima fatta, più dell‘80 80 % dei guasti è dovuto a sovratemperatura. Motore Riavvolgibile corto circuito interno e materiale isolante fuso Nelle foto sopra è riportato un esempio di motore riavvolgibile in corto circuito. E’ possibile notare che il materiale isolante, normalmente di colore bianco, dopo il surriscaldamento risulta di colore nero. Il danneggiamento dell’isolante e degli avvolgimenti ha portato al cortocircito. IL MANUALE 150 PER L’INSTALLATORE Domande frequenti Ho un prodotto marchiato DAB PUMPS SPA, a chi mi devo rivolgere per richiedere assistenza? Se il prodotto è stato acquistato direttamente da DAB, l’acquirente, a propria cura e spese, potrà far pervenire il prodotto non funzionante presso: DAB PUMPS SpA , via Marco Polo , 14 Mestrino, PD o presso un centro di assistenza autorizzato DAB. Se sono un privato a chi mi rivolgo? In caso di necessità di assistenza tecnica un privato può rivogersi al rivenditore da cui ha acquistato il prodotto DAB o ad uno dei Centri di Assistenza autorizzati da DAB. L’elenco dei Centri Assitenza Autorizzati in Italia è riportato sul listino prezzi e sul sito www.dabpumps.com. Il prodotto lo devo portare in un Centro Assistenza autorizzato o i tecnici vengono a casa mia? I prodotti DAB per cui è richiesta assistenza devono essere portati presso un cento di Assistenza autorizzato. In alcuni casi (impossibilità di trasportare il prodotto da riparare presso centro assistenza) gli inteventi in garanzia possono essere effettuati sul luogo dell’installazione. Tali inteventi dovranno comunque essere preventivamente autorizzati dal Customer Service di DAB. La garanzia del prodotto è di 24 o 12 mesi? DAB risponde di difetti di conformità e dei vizi dei prodotti se denunciati entro il termine di prescrizione di 24 mesi dalla data di consegna. In caso di incertezza sulla data della consegna farà fede la data di produzione del prodotto apposta sulla targhetta dello stesso. Entro i 24 mesi, se il prodotto non funziona, è in garanzia? DAB non risponde dei difetti di conformità e dei vizi di prodotti nei seguenti casi: -Se il difetto di conformità o il vizio sono dovuti a disegni, progetti, informazioni, istruzioni, software, materiali, semilavorati, componentistica e da quant’altro sia stato fornito dall’acquirente o da soggetti diversi e per conto di questo; -Se il difetto di conformità o il vizio sono dovuti ad una non corretta installazione del prodotto; -Se il difetto di conformità o il vizio sono dovuti a mancata o inadeguata protezione o ad errori di collegamento del prodotto; -Se il difetto di conformità o il vizio sono dovuti all’impiego di liquidi corrosivi e/o non contemplati nella documentazione allegata al prodotto; -Se il difetto di conformità o il vizio sono dovuti all’usura normale del prodotto; -Se il difetto di conformità o il vizio sono dovuti ad un non corretto utilizzo del prodotto (ad esempio sovraccarico oltre i limiti previsti per il prodotto). IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 151 NOTE IL MANUALE 152 PER L’INSTALLATORE NOTE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 153 NOTE IL MANUALE 154 PER L’INSTALLATORE NOTE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 155 NOTE IL MANUALE 156 PER L’INSTALLATORE NOTE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 157 NOTE IL MANUALE 158 PER L’INSTALLATORE NOTE IL MANUALE PER L’INSTALLATORE 159 NOTE IL MANUALE 160 PER L’INSTALLATORE