437 del 18/01/2014 anno XXVI° Via Divisione Acqui, 44 61122 PESARO Tel. 0721 281796 Fax 0721 450658 www.arautosrl.com direttore: Marco Bedinotti Via Divisione Acqui, 44 61122 PESARO Tel. 0721 281796 Fax 0721 450658 www.arautosrl.com Via Divisione Acqui, 44 61122 PESARO Tel. 0721 281796 Fax 0721 450658 www.arautosrl.com Sports Magazine è on line: www.danilobilli.it V i c t o r i a L i b e r t a s Vs S i d i g a s A V Arriva Avellino arrabbiatissima! i due punti persi in casa con i biancorossi hanno forse determinato l’esclusione dalle final eight degli irpini. Guardando la classifica la Vuelle deve solo cercare di ripetersi TRATTORIA ADRIATICA Con un po’ di fantasia abbiamo voluto immaginare Perry Petty in casacca Vuelle. Il nuovo play, se tutto va bene, dovrebbe giocare l a partita contro Caserta. Amici va a Ferrara mentre la VL tratta l ’ ala-centro di C m 207 Gaspardo classe 1993 CUCINA CASALINGA ROMAGNOLA Specialità di Pesce Strada Statale Adriatica, 61 PESARO • Tel.0721/22210 TRADIZIONE & PROFESSIONALITÁ PANETTERIA • BISCOTTERIA TORTE DI PRODUZIONE PROPRIA PASTICCERIA PUNTI VENDITA - Tel. 23595 - PESARO Via Andreani, 3 - Tel. 31424 - PESARO Via Castelfidardo, 65/67 - Tel. 453993 - PESARO Via Scialoia, 62 ( parallela V. Lubiana ) Perry Petty Pesaro Macerata Tel. 0721.408956 Tel. 0733.2058240 Ancona Jesi Tel. 071.21320250 Tel. 0731.6488290 Ascoli Piceno Perugia Tel. 0736.2268535 Via Abeti, 80 - 61100 Pesaro tel. 0721 405349 Civitanova Tel. 0733.8025777 Tel. 075.52856421 www.rematarlazzi.it Pescara Tel. 085.43091615 Sede Provinciale: 61100 Pesaro • Strada Statale Adriatica, 35 Tel_0721 4371 - Telefax_0721 401245 Posta Elettronica: [email protected] Sito Internet: www.confartps.it ALVIN LASCIA PESARO CO C Contro Avellino potrebbe essere l’ultima partita della guardia voluta dalla Vuelle per fare da collante ad un gruppo giovane Il caso della Settimana L’ esempio di Messi: si può perdere purchè si abbia un nuovo obiettivo Gli appuntamenti 19 Gennaio 2014 Victoria Libertas vs Sidigas Avellino 02/02/2014 Victoria Libertas vs Vitasnella Cantù 23/02/2014 Victoria Libertas vs Sutor M.granaro 09/03/2014 Victoria Libertas vs Giorgio Tesi PT Per info: 0721/400272 Med a Serv ce Sports Magazine Diffusione Gratuita Numero 437 del 18/01/2014 Alé Vis - Quindicinale Sportivo Reg.Tribunale di Pesaro al N° 297 Anno XXVI Dir. Responsabile Marco Bedinotti Composizione Grafica Matteo Bedinotti Stampa La Pieve - V. Verucchio Impianti Linotipia - Rimini Sports Magazine, TVRS, TV Centro Marche: MediaService s.r.l. • Via G. Giolitti, 20 • 61121 Pesaro Tel. e Fax 0721/490173 Cell.329/6921300 [email protected] All’indomani della consegna del Pallone d’Oro a Ronaldo (un premio meritatissimo), Messi - il suo principale antagonista insieme al francese Ribery - ha dichiarato ai giornali che l’aver perso quel prestigioso riconoscimento (vinto nelle tre edizioni precedenti) lo ha motivato a tal punto da voler fare di tutto per vincere i mondiali in Brasile. Quel che ci attira della ‘Pulce’ è la sua capacità di andare oltre, di porsi obiettivi nonostante le sconfitte, di trovare dentro di sé la forza per fare meglio. Ora, fatte le debite proporzioni, c’è qualcuno in casa Vuelle che è in grado di porsi rispetto al futuro con la stessa mentalità? Siamo pochi, siamo stanchi, siamo poveri: tutta una sequenza di negatività, che danno l’idea di una rassegnazione che, magari, non è sostenuta dalle parole, ma i fatti (che poi sono quelli che servono) vanno in una direzione diversa. Con l’inizio del girone di ritorno della stagione regolare, dunque, vale la pena di mettere da parte alibi, negatività e quant’altro, per guardare in faccia alla situazione: dopo i risultati di domenica scorsa, la Vuelle è la principale candidata alla retrocessione. C’è una strada che porta da un’altra parte? La risposta semplice è sì, ma quella strada non la possono trovare i tifosi o i giornalisti, ma la squadra e la società. Domenica scorsa, subito dopo la sconfitta a Venezia, i sussurri riguardavano soprattutto il futuro di Montegranaro. Un antico proverbio recita così: ‘Aver compagno al duol scema la pena’. Insomma, non era poi nemmeno troppo nascosta una piccola fetta di ottimismo, riferita alla situazione societaria dei cugini marchigiani, che non avrebbe permesso loro di concludere il campionato e, di conseguenza, scippare a Pesaro il biglietto per la retrocessione. A dire il vero, questa settimana in casa dei fermani non è successo nulla di quello che sembrava imminente, ma fonti molto qualificate ci riferivano che domenica scorsa, subito dopo la sconfitta, a Porto San Giorgio girava la storiella che Pesaro avrebbe presto liberato i suoi giocatori migliori, preferendo la serie A2 alle incertezze economiche. Come dire che ognuno vede a modo suo il bicchiere mezzo pieno. Significa, però, che pensare di doversi salvare sperando nelle disgrazie altrui non porta lontano, o forse porta esattamente dove spingono quelle negatività che hanno riempito la testa di giocatori e dirigenti. Anche il tifo pesarese è afflitto da negatività? Non lo pensiamo. Anzi, sembra aver perso la pazienza ed è tutt’altra cosa. Il girone di ritorno comincia oggi, con Avellino. Sembra passata una vita da quell’esordio vittorioso e pieno di speranze. Porsi, da oggi, nuovi obiettivi e nuove motivazioni è un dovere per chi si sente biancorosso o per chi lo è semplicemente per contratto. Marco Bedinotti Pag.2 Fra occasioni perse e brutte figure, la Vuelle ha preso coscienza di essere all’interno di un trend che porta direttamente a retrocedere. Dunque, quella di oggi con Avellino è l’ennesima occasione per cominciare a costruire una salvezza che solo Pesaro - intesa come squadra, società e tifosi - possono raggiungere. Con le proprie mani e con la propria testa, senza nemmeno fare i conti con un nuovo play che potrebbe esserci, ma per ora non c’è. Si ricomincia con Avellino, così come si era cominciato ad Avellino, sia pure con uno stato d’animo assolutamente differente. Tra l’altro, classifica a parte, la situazione tecnica si è modificata rispetto alla gara di andata. A proposito di situazione tecnica: Amici è a Ferrara e Dell’Agnello perde quanto meno un cambio che ha già assaggiato - sia pure con poca fortuna - i parquet della lega principale. Ma è su altro che bisogna puntare e si tratta, anche questa volta, dello spirito di squadra, della voglia di raggiungere insieme un obiettivo. Insomma, un discorso trito e ritrito. Quale potrebbe essere, allora, la novità? Che la probabile ultima partita di Alvin Young in maglia biancorossa si concluda con un regalo dell’ex Venezia alla società che lo ha voluto fortemente a inizio di campionato, convinta che avrebbe potuto dare molto a un gruppo senza grande esperienze. Invece, la guardia di New York è come se si fosse bloccato e - lo sa anche lui non ha mai fatto la differenza, come invece sarebbe dovuto accadere. Sulla sua professionalità nessuno può obiettare, per cui nemmeno oggi si tirerà indietro, ma non basta andare sotto la doccia con la consapevolezza di non essere stato peggiore degli altri suoi compagni: serve un salto di qualità, almeno oggi. Poi, da domenica prossima, Young ON UN BUON RICORDO Inizia il girone di ritorno: biancorossi con le spalle al muro Vitucci è “nero” per l’esclusione dalle finali di coppa Italia troverà certamente un ruolo e una squadra più adeguati alle sue aspirazioni e alle sue condizioni. Da Avellino ci dicono che Frank Vitucci è arrabbiato (un eufemismo): un po’ perché - forse - la squadra non sta percorrendo la stessa traiettoria dello scorso anno, ma soprattutto perché ritiene inaccettabile il rendimento di domenica scorsa a Reggio Emilia. Non a caso, un coach misurato come lui, ha preso di petto i suoi giocatori, che forse si sono un po’ seduti ritenendo praticamente raggiunto l’obiettivo minimo di questa stagione: la salvezza. Ma che qualcosa in casa dei lupi non funzioni a dovere lo confermano proprio le parole del coach, costretto a precisare meglio il “presentimento” che ha avuto alla vigilia della trasferta di Reggio: un riferimento, ha spiegato in settimana, “dovuto ad un episodio, accaduto nella giornata di venerdì da parte del giocatore Will Thomas che, non presentandosi alla partenza per Reggio Emilia, ha minato la serena e regolare routine di trasferta della squadra”. Effettivamente, la parola presentimento poteva far nascere mille dubbi, ma le parole del coach vanno prese in un altro modo: se, per caso, qualcuno può pensare di trovarsi di fronte a una squadra senza ambizioni da qui alla fine del campionato ha fatto male i conti. Avellino vuole cambiare rotta e la salvezza non è un obiettivo accettabile, così come brucia l’eliminazione dalla Final Eight di Coppa Italia. Chi conosce bene cosa significa giocare sotto pressione è senza dubbio Daniele Cavaliero, che oltre a essere passato per Pesaro, conosce perfettamente anche la situazione di Montegranaro. Ad Avellino è tornato pieno di voglia e con tante ambizioni: sa che si tratta di una piazza esigente e difficile, che per certi aspetti ricalca proprio l’ambiente che si respira intorno alla Vuelle. Può essere uno degli elementi chiave di questa partita: perché è un ex che ha vissuto nella nostra città un periodo professionale fatto di cose buone e altre da scartare, per cui avrà voglia di rivincita. Ma lui per primo sa che non basta il talento individuale per fare una squadra vincente e che quella di oggi, per Pesaro, è “la partita” che riapre un’intera stagione. Qual è la debolezza di Avellino? Se non si considera la pessima prova di Reggio Emilia, si può tranquillamente dire che si tratta di una squadra estremamente talentuosa e, forse proprio per questa ragione, soggetta a continui alti e bassi: sono le pause il punto debole sul quale la Vuelle dovrebbe agire. Se non fosse che - proprio quel tipo di amnesie - hanno portato più volte Pesaro alla resa, sprecando vantaggi anche piuttosto ampi. Ecco perché augurarsi che l’ultima partita di Young possa essere la migliore è, per i biancorossi, cosa buona e giusta. Ma.Be. La classifica Enel Brindisi Vitasnella Cantù EA7 Emp. Armani MI Montepaschi Siena Acea Roma Dinamo Sassari Grissin Bon RE Umana Venezia Sidigas Avellino Pasta Reggia CE Granarolo BO Giorgio Tesi Pistoia Cimberio Varese Vanoli Cremona Sutor M.granaro Victoria Libertas Le partite di oggi Sidigas AV Pasta Reggia CE Umana Venezia Pasta Reggia CE Montepaschi SI Pag.3 Sidigas AV Giorgio Tesi PT Cimberio VA Sutor M.granaro Dinamo Sassari Granarolo BO Vitasnella Cantù Acea Roma Al giro di boa che segna la fine del girone di andata di questo campionato, la Vuelle si trova di fronte per la seconda volta Avellino. In terra irpina i biancorossi hanno conquistato una vittoria che con il senno del poi si è rivelata fondamentale per le residue speranze di salvezza. La Sidigas è una formazione dotata di grande talento e completa in ogni ruolo che riesce ad esprimere la sua qualità a fasi alterne: protagonista spesso di ottime partite, in altrettante prestazioni è stata protagonista di black-out totali. Le ultime tre sconfitte hanno avuto uno scarto medio di 25 punti. I ragazzi di Coach Vitucci giocano una pallacanestro prettamente difensiva. Sono il terzultimo attacco della massima serie (76.5 segnati di media) ma la pericolosità offensiva di tanti suoi giocatori è chiara. Ne sono una testimonianza, i 15 assist a partita, sintomo che tutti gli uomini avellinesi possono essere pericolosi. Nonostante la impressionante batteria di esterni tiratori e la presenza di un indubbio realizzatore come Will Thomas, gli uomini chiave sono due in particolare. Jaka Lakovic, ex Panathinaikos e Barcellona, è il metronomo di questa squadra, che gestisce smazzando la bellezza di 4.3 assist a sera, pur non disdegnano la conclusione personale quando ce ne sia bisogno. Accanto al cestista sloveno non si può non citare Kaloyan Ivanov, una delle sorprese più positive della stagione bianco-verde. Il cestista bulgaro, sta mettendo insieme numeri spaventosi: 14 punti a partita, conditi da 8.6 rimbalzi, pericolo costante per tutte le difese anche per la capacità di aprirsi dopo il blocco per punire da oltre l’arco dei tre punti. Fondamentale per i risultati di questa squadra è il rendimento di questo atipico asse play-pivot da cui partono tutti i giochi. Luigi Maria Piarulli Montepaschi SI Enel Brindisi Sutor Montegranaro Giorgio Tesi PT Vitasnella Cantù Victoria Libertas Grissin Bon RE Grissin Bon RE EA7 Emp. MI La Sidigas AV vista da Gigi Prossimo turno 26/01/2014 Victoria Libertas Vanoli Cremona 22 22 20 20 20 18 16 16 14 14 14 12 12 8 8 4 Umana Venezia Dinamo Sassari Granarolo BO Vanoli Cremona Cimberio VA EA7 Emp. MI Enel Brindisi * Acea Roma *Lunedì 27/01/2014 ore 20:30 Victoria Libertas Sidigas Avellino La Squadra La Squadra 4 5 6 7 8 9 11 13 15 21 31 A n d r e a Tr a i n i Be r nardo M u ss o A ndrea Bar t olu cci D i e g o Te r e n z i Ra v e r n Jo h n so n A l e s s a n d r o Pa n z i e r i A n d r e a Pe c i l e ( K ) A l v i n Yo u n g M a r c Tr a s o l i n i O b e r a h A n o s i ke E l s t o n T u r n e r J r. 5 Will Thom as 6 Pa u l S t e p h a n B i l i g h a 7 J a k a L a ko v i c 8 Jer emy R ic h a rdson 9 Va l e r i o S p i n e l l i 10 Ka l o y a n I v a n o v 14 Ni k o l a D r a g ov i c 15 Ivan M orgi ll o 18 D a n i e l e C a va l i e r o 20 Gian pao lo R ic c io 24 Jar vis H ayes 42 Ta q u a n D e a n Capo All. S . D e l l ’ A g n e l l o CapoAll. F ra n c e s c o V i t u c c i Ass. All. U m b e r t o B a d i o l i Ass.All.G G ia n l u c a D e G e n n ar o Ass. All. S p i r o L e ka Ass. All. G ia nl uc a tuc ci G.Serafini - R.Tamburini Mass. Gi u s e p p e C a l ò Mass.G Prep. Atl. M a r z i o B a l d u c c i Prep.Atl. S i l v i o B a r n a b à MediciSoc.P. Benelli - M. Mancino Medico. F ra n c o C e ru l l o le ragazze del basket Ennesima impresa della ConfartFidi Pesaro Torniamo a scrivere dopo il lungo stop delle vacanze di Natale, per raccontarvi l’ennesima impresa delle ragazze della ConfartFidi basket femminile Pesaro di A3. Questa volta dopo una trasferta in treno di quelle che taglierebbero le gambe a tutti, per kilometraggio, stanchezza ecc…le nostre ragazze, si sono imposte anche sulle ostiche locali della formazione del Bari, una partita che ha sempre visto le ospiti in vantaggio con secco 0-14 iniziale. Le padrone di casa, a meta del secondo quarto, si avvicinano, anche grazie ad un arbitraggio che definirlo casalingo è poco, ma la banda di Tonucci quest’anno suona sempre il rock, e infatti grazie alle sua difesa, ormai timbro e marchio di fabbrica di queste ragazze, riesce sempre ad allungare e, nonostante un finale tutt’altro che tranquillo, riesce a vincere con un buon margine di vantaggio, ovvero di 12 punti, 40-52, con le due Giulie, il Capitano Biagini, 16 punti all’attivo, e Pierdicca anche lei in doppia cifra con 11. A questo punto grande la soddisfazione di tutte le ragazze e dei due allenatori Giulio Tonucci e Luca Tartaro, con questa vittoria, a due giornate dalla fine del girone di andata, le pesaresi conquistano per la prima volta nella loro storia la qualificazione per le final eight di Coppa Italia. Il capitano Giulia Biagini (foto) commenta cosi: “ E’ una grande soddisfazione per la sottoscritta e per tutte le mie compagne, specie per chi da tantissimo tempo gioca a basket femminile a Pesaro in questa società, onoreremo al meglio questo impegno e cercheremo sempre di difendere con il coltello fra i denti i colori di Pesaro”. Molto entusiasta anche lo staff tecnico, ecco uno stralcio di cosa ha scritto CLASSIFICA il vice allenatore Luca Tartaro alle sue ragazze in un messaggio molto bello dopo la gara di Bari: “Siete fantaA3 Conference Centro-Sud stiche per quello che fate ogni giorno. È 20 BancaStabiese Stabia vero, quest’anno il livello del campionato è 18 Co n fa r t F id i P e s a r o più basso di quello dell’anno scorso, ma non Maddalena Vision Palermo 14 l’abbiamo chiesto noi di essere inseriti nel 6 Pink Sport Time Bari girone Sud, e poi chi le fa le trasferte? Ieri NPG Polisportiva Sorrento 6 avete raggiunto un traguardo 4 New System Maddaloni meraviglioso...tutte insieme! Grazie a questo 1 Fortitudo Anagni Gruppo Splendido. Qualcuna di voi gioca di meno, qualcuna da tanto in allenamento, Pesaro - Bari - Sorrento - Maddaloni - Palermo qualcuna viene con la febbre, qualcuna si Una partita in meno allena, anche se non al cento per cento, c’è Anagni 3 punti di penalità chi fa tanti sacrifici, ma tutte aiutate Giulio e me a raggiungere gli obiettivi prefissati. Grazie di tutto!”. Questa è anche la soddisfazione espressa dallo stesso capo coach Giulio Tonucci in palestra alle ragazze in occasione del primo allenamento del lunedì successivo. Il prossimo impegno sarà ancora una lunga trasferta per avere la matematica assoluta del secondo o, eventualmente, primo posto in classifica, contro Palermo. Per gli amanti di questo sport, finalmente dopo quasi due mesi l’appuntamento per una gara in casa è fissato per il 25 gennaio, ultima di ritorno per la prima fase contro Maddaloni. Testo e foto di Danilo Billi LUPO PANTA NO BA SKET UNA G RA ND E TR ADI ZI ONE In questo numero ci occupiamo della Lupo Pantano Basket e lo facciamo con grande piacere, perché si tratta di una società che in questi ultimi anni sta dando molto al movimento cestistico cittadino. Sotto la guida attenta del presidente Fabio Filippucci, collaborano al progetto Lupo tanti allenatori e istruttori, molti dei quali di scuola VL: Luca Pentucci, Gianluca Bellucci, Luca Filippucci, Giovanni Luminati, Lorenzo Spagnoli, Andrea Nardini, Stefano Sanchioni, Alfredo Iannetti, Giulia Biagini, Chiara Pentucci, Marcella Monti, Massimo Cesaroni, Andrea De Angelis e Sabina Albanese. Abbiamo sentito prima Marcella Monti, che è entrata in società per occuparsi di Baskin da 3 anni a questa parte. La Lupo, infatti, in provincia, oltre ad Urbania e a Sant’Ippolito, è stata la prima società pesarese ad abbracciare questo movimento e farlo suo e, quest’anno, partecipa al campionato con due squadre, coinvolgendo 30 ragazzi. Dunque la Lupo è in grande fermento e da la possibilità di essere una famiglia allargata fin dal mini basket, dai pulcini agli aquilotti. A parlarcene con grande entusiasmo è una bandiera stessa della società, Stefano Sanchioni, che la descrive come un ambiente sano che va al di là della pallacanestro, i genitori sono soddisfatti e spesso si fermano oltre l’allenamento, e i ragazzini sono sempre in continuo aumento. Ma è proprio l’ambiente familiare a fare la differenza, la Lupo, infatti, è diventata un punto fermo di riferimento per i ragazzi e per i genitori sempre più piacevolmente coinvolti. Abbiamo sentito anche Luca Pentucci, allenatore della prima squadra che partecipa al campionato di Promozione, una squadra molto giovane, di ragazzi che si divertono insieme nel campo e anche fuori. Il gruppo è praticamente lo stesso da tre anni (con qualche “ricambio”). Due anni fa la squadra ha vinto i playoff per andare in serie D (per poi rinunciare) e l’anno scorso ha vinto la stagione regolare e perso solo la finale contro i Blue Storm. L’obiettivo attuale è rimanere nei piani alti della classifica per poi giocare al meglio i playoff, anche se il livello della Promozione cresce sempre più (sono tanti i giocatori di categorie superiori che scendono a giocare in promozione, vedi Giroli, Corsini, Sciarrini, e altri), e non sarà facile confermare i risultati degli anni passati. Il gruppo s’allena forte e gioca ad alta intensità in attacco e in difesa. La Lupo partecipa come settore giovanile anche ai campionati under 14 e under 13. Il gruppo dell’under 14 partecipa al campionato Elite (unica società di Pesaro presente insieme alla “famosa” Victoria Libertas), campionato che raccoglie le migliori squadre della regione. Il gruppo under 13 è formato da due annate (nati 20012002) e quindi si ritrova spesso a competere contro avversari “più grandi”. Il gruppo migliora di partita in partita, riuscendo a lavorare molto intensamente ad ogni allenamento. Nell’ultimo turno del campionato è stata bella la vittoria dei ragazzi di Pentucci e Filippucci contro gli amici del Sant’Angelo in Vado. Nel campionato Esordienti il gruppo è a punteggio pieno dopo 5 giornate di campionato. Danilo Billi PRES EN TA TO A FAN O IL G AL A’ D ELLO S PORT 20 1 4 Sarà al Cinema Politeama la consueta serata finale della Pindaro Eventi Venerdì 10 gennaio 2014 il Sindaco di Fano Stefano Aguzzi ha presentato la quinta edizione de “Il Galà dello Sport della Provincia di Pesaro e Urbino” ideata e organizzata dall’Associazione culturale Pindaro dei fratelli Spagnuolo in collaborazione con Comune di Fano, Provincia di Pesaro e Urbino, Coni Regionale e Provinciale, Panathlon International, ConfartigianatoFidi e Camera di Commercio PU. Il Comune di Fano ha accolto e supportato con energia ed entusiasmo l’idea di far svolgere la manifestazione, per la prima volta nella sua storia, dopo le quattro edizioni pesaresi, nella “città della fortuna”, ricca di passione per lo sport ed espressione di società sportive di primissimo livello. L’evento avrà il suo atto conclusivo nella serata di gala prevista per lunedì 20 Gennaio 2014 presso il Cinema Politeama di Fano: si scoprirà chi fra gli sportivi della provincia inseriti in nomination da una giuria di qualità (composta da giornalisti, presidenti di federazioni, assessori allo sport) avrà raccolto il maggior numero di preferenze dopo i sette giorni di votazioni (dal 7 al 13 gennaio 2013) effettuate sul sito www.pindaroeventi.it. Si contendono il premio come miglior atleta uomo dell’anno Filippo Magnini, Giacomo Ridolfi, Mirko Larghetti e Daniel Hackett; come miglior donna Camilla Bini, Raffaella Manieri, Sara Braida ed Agnese Aguzzi; come miglior giovane Alessandro Tonucci, Andrea Bargnesi, Maicol Azzolini e Alberto Torelli. La miglior squadra sarà scelta tra Pesaro Rugby, Sport’s School, Allievi Nazionali Alma Juventus Fano e Vis Pesaro; il miglior settore giovanile tra Bees Basket, Canguri Pesaro Rugby, Scuola Calcio Fanella, Volley Pesaro. La miglior realtà emergente tra Loreto Basket, Sagitta Arcieri, Fano Rugby e Club Scherma Pesaro. Verrà decretato il miglior allenatore tra Matteo Solforati, Massimo Fiscaletti, Zare Markovski e Giuseppe Magi; il miglior dirigente tra Francesco Paolo Fabbri, Franco Del Moro e le coppie Giancarlo Sorbini/Barbara Rossi e Carlo Mercantini/Andrea Farabini. L’evento sarà scelto tra Ginnastica in Festa, Europei Flag Football Americano, 8° tappa Giro d’Italia Gabicce – Saltara, Eurocup Sordi Basket. Saranno inoltre previsti ben quattro premi speciali: alla carriera, Panathlon, Giuria di Qualità e Pindaro. A premiare i vincitori saranno insigni atleti e dirigenti sportivi del nostro territorio e sarà dedicato ampio spazio al sociale con la partecipazione di Nazionale Basket Femminile Sorde ed altre meritevoli realtà. L’evento avrà inizio alle ore 21 con ingresso gratuito. L’Associazione Culturale Pindaro ringrazia inoltre Mercantini Mobili e tutti i partner privati dell’evento. foto di Danilo Billi Pag 4 Puoi leggere Sport g i e e o li e ilo illi it e- il e i er i e itri e li ero it tel CONFINDUSTRIA PESARO URBINO Fipe - Confcommercio: Movida si Malamovida no Problema o opportunità? E’ di questi giorni la polemica che vede coinvolti i pubblici esercizi e i cittadini di Fano e prima ancora di Urbino. Una questione che nasce dall’utilizzo, magari in alcuni casi dall’abuso, di orari notturni, spazi aperti, musica e modalità di ritrovarsi dei giovani: insomma la cosiddetta movida. E’ proprio su questo che la Confcommercio, di’intesa con la Fipe (Federazione Pubblici Esercizi) ed il Silb (Sindacato locali da ballo) ha predisposto una ricerca Censis sulla questione. Che ai giovani piaccia la movida è un fatto acclarato, ma che la apprezzi ben il 92,1% è un dato degno di nota. Ma è eclatante la scoperta che il 46,3% delle persone di una certa età giudichi importante che vi siano luoghi nelle città caratterizzati dalla concentrazione di locali per mangiare, ballare, divertirsi. La movida, insomma, piace alla stragrande maggioranza dei cittadini che associano a questo fenomeno sociale un giudizio positivo. La percentuale di chi vede la movida come un fatto positivo diminuisce con l’aumentare dell’età pur rimanendo il valore più alto rispetto a chi la vede come ‘negativa’. Ciò vale fino alla fascia di età over 65 dove i due valori si invertono, ma risultano fortemente influenzati da chi (40,1%) non sa neanche che cosa sia la movida. ??In buona sostanza, alle persone piace uscire la sera e distrarsi. E per oltre il 63% dei cittadini è molto importante che nelle città ci siano luoghi dove mangiare, ballare e divertirsi. Anche qui le percentuali più alte si registrano nella fascia di età 18-29 anni, ma diminuiscono con l’aumentare dell’età. Nonostante ciò, anche fra gli ultra sessantacinquenni c’è un buon 46,3% che ritiene la movida molto importante per la qualità della vita e abbastanza importante per attirare turisti. Tradotto in valori assoluti, sono oltre 29 milioni gli italiani che una volta ogni tanto escono la sera e di questi 15,6 milioni escono almeno una volta a settimana, mentre a frequentare il centro storico della propria città sono circa 22 milioni di italiani. ?«La movida – sostiene il Segretario Fipe Marco Arzeni (foto in alto) – assume sempre più una connotazione turistica, come dimostrano le notti bianche. Spesso però un’offerta fuori controllo da parte di locali diversi dai pubblici esercizi, una vendita di alcol a basso costo e comportamenti spregiudicati da parte di alcuni operatori, se non addirittura una presenza di offerta abusiva che può spingersi fino a limiti deprecabili e riprovevoli, contribuiscono a trasformare i luoghi di ritrovo in arene di conflitto con problemi di gestione dell’ordine pubblico. È necessario trovare un punto di equilibrio per migliorare la qualità della vita di chi si diverte e di chi risiede nelle zone del divertimento».?Se uscire la sera è considerato un comportamento positivo - si esce per passeggiare, incontrare amici (69%), andare a mangiare (59%) o al pub, in discoteche ed enoteche (28%) e anche per fare shopping (2,7%) - il mal governo di un territorio fa percepire la movida come un problema tanto da arrivare all’emanazione di regole ed ordinanze che spesso non reggono di fronte ai giudizi dei Tribunali Amministrativi. In questo contesto trovano spazio le degenerazioni che trasformano un fenomeno da opportunità a problema. E sulla ferrea regola che la buona notizia non è mai una notizia e quella cattiva lo è, la ‘malamovida’ trova un’eco forte sui mass-media, soprattutto se ad essa sono legati fatti di cronaca nera. A far degenerare la situazione sono gli eccessi, sia nel senso del numero delle persone rispetto agli spazi delle zone cruciali, sia nel senso del consumo di alcol soprattutto quando associato ad assunzione di sostanze stupefacenti, sia nel senso della perdita di ogni freno. Secondo il 45% dei giovani ci sono dei momenti di svago in cui è lecito trasgredire e secondo il 26,6% di essi nella sfera privata ogni comportamento è lecito. ?È sbagliato pensare, tuttavia, che a creare un rapporto critico con l’alcol sia la movida o la discoteca. Da un’indagine a cui la ricerca fa riferimento, risulta che oltre il 90% dei minori in età compresa tra i 12 e 14 anni ha già provato alcolici e il 59% ha sperimentato l’alcol in presenza dei propri genitori. Ancora più significativo diventa il 73% degli adolescenti che ha bevuto la prima volta in presenza di adulti. E l’iniziazione è avvenuta per il 63% in occasione di un semplice un pasto in casa o fuori casa e in meno del 23% dei casi in un’occasione speciale.?«Occorre pertanto – conclude Arzeni - riflettere anche sulla capacità di istituzioni quali la famiglia e la scuola di indirizzare i giovani verso salutari stili di vita». Chiude la discarica di Barchi Comune e Provincia: «Stop ai conferimenti dal 18 gennaio» Chiude la discarica di Barchi. Lo annunciano Provincia e Comune specificando, rispettivamente con l’assessore Tarcisio Porto e il sindaco Sauro Marcucci, che «da sabato 18 gennaio scatterà lo stop ai conferimenti». Successivamente, aggiungono, «sarà effettuata la copertura temporanea del corpo discarica, in attesa della stabilizzazione dei rifiuti. Dopo la quale verrà realizzata l’operazione di ‘capping’ finale (la copertura definitiva, ndr), insieme alla messa in sicurezza conclusiva. La discarica, così come prescrive la legge, dovrà essere comunque controllata per i prossimi 30 anni». Per Porto, che inquadra il tema in termini di prospettiva, «la chiusura è il destino di tutte le discariche dove, in aerea vasta e nel territorio di comprensorio, avanzano processi di differenziata spinta e di prevenzione, a prescindere dalle autorizzazioni che hanno gli impianti. Fino a qualche tempo fa, i piccoli impianti avevano capacità di tenuta economica e funzionalità nella gestione della sicurezza. Oggi i livelli di controllo non permettono più queste realtà, se non su siti già esistenti e ad alta dotazione infrastrutturale». Un’analisi confermata da Marcucci, che va nel dettaglio su Barchi: «Nei primi anni ottanta – osserva il sindaco, ogni Comune aveva la propria discarica che era gestita con le modalità dell’epoca. I 12 Comuni della Comunità montana decisero di realizzarne una per consentire una migliore tutela dell’ambiente, con un’ottica di razionalizzazione per sostenere la gestione economica. Ora, con l’avvento delle raccolte differenziate spinte, sebbene non sia ancora esaurita, la necessità delle discariche si è decisamente ridotta. E’ per questo che ampliare la discarica comunitaria, come si prevedeva fino a qualche anno fa, non è più necessario e sostenibile». Pag.5 Puoi leggere Sport g i e e o li e ilo illi it e- il e i er i e itri e li ero it tel CNA avverte i comuni “coinvolgete le imprese locali” Soddisfazione dell’associazione per il provvedimento varato dal Governo. Ma lancia un appello alle nove amministrazioni per far partecipare le aziende del territorio Pesaro e Urbino, 8ml di euro grazie al “6mila Campanili” Nove progetti per più di 8 milioni di euro nella provincia di Pesaro e Urbino. Di questi tempi per CNA Costruzioni è manna dal cielo, soprattutto se si pensa che la maggior parte andranno a favore dei comuni dell’entroterra e che potrebbero favorire le imprese del luogo. “Il progetto 6mila Campanili varato dal Governo - afferma il presidente di CNA Costruzioni, Fabio Vernarecci - servirà a realizzare opere ed interventi destinati a raggiungere una miglior efficienza energetica, a migliorare la sicurezza, a favorire le comunicazioni, al recupero e alla manutenzione di reti viarie e infrastrutture. Insomma tutte opere destinate alla collettività ma anche molto utili al locale sistema delle imprese”. “E’ un primo passo, seppur limitato a nove Comuni, che va nella giusta direzione - afferma Fausto Baldarelli, responsabile provinciale di CNA Costruzioni - visto che si tratta di risorse che potranno essere impiegate in progetti per importi non superiori al milione di euro. Si tratta dunque di gare alle quali potranno partecipare le piccole imprese del territorio”. A questo proposito Vernarecci e Baldarelli, a nome della CNA di Pesaro e Urbino, rivolgono un invito a quelle amministrazioni comunali della provincia inserite nel progetto 6mila campanili (Sant’Angelo in Vado; Acqualagna; Monte Cerigone; Mercatello sul Metauro; Peglio; Lunano; Serrungarina; Sassofletrio), affinchè coinvolgano nelle gare d’appalto le imprese locali. “Questo - dicono i responsabili di CNA Costruzioni - permetterà non solo di evitare pericolose intrusioni di imprese poco affidabili provenienti da fuori regione, ma di far lavorare le aziende locali. E potrà tradursi in una maggior garanzia sulla qualità degli interventi, oltre a consentire ai cittadini e alle amministrazioni locali un controllo diretto sullo stato di avanzamento dei lavori e sulla bontà degli interventi stessi. Coinvolgere imprese del posto significherà inoltre una non dispersione degli investimenti che comunque rimarranno nei Comuni interessati ed avranno una ricaduta positiva anche in termini occupazionali sul territorio stesso”. “Per parte nostra - concludono presidente e responsabile di CNA Costruzioni - vigileremo affinché i Comuni indicano presto le gare d’appalto relative ai progetti finanziati e coinvolgano direttamente il sistema delle imprese locali”. Hai un’ idea? trasformala in impresa grazie al Prestito D’ Onore un incontro di gruppo per spiegare le opportunita’ per chi vuole aprire una nuova impresa Si è svolto mercoledì scorso presso la sede di Confartigianato Imprese PU, l’incontro di presentazione sul Prestito D’Onore, l’iniziativa di Regione Marche nata con il fine di sostenere attivamente la creazione di nuove realtà imprenditoriali per le quali Confartigianato si offre come punto informativo e di orientamento. Nell’incontro, al quale hanno partecipato oltre 40 aspiranti nuovi imprenditori del nostro territorio, gli esperti di Confartigianato hanno fornito le basi informative per usufruire dei finanziamenti e del tutoraggio messo a disposizione da Regione Marche oltre a ulteriori opportunità di credito messe a disposizione da Confartfidi. Cos’è il prestito d’Onore La Regione Marche, ha individuato quale strumento di politica attiva del lavoro, l’iniziativa denominata “Prestito d’Onore regionale”, con il fine di favorire l’avvio di nuove imprese attraverso la concessione di “microcredito” a medio termine, che escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica gratuiti (tutoraggio), al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica. Obiettivi L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire l’avvio di nuove imprese (fino ad un massimo di 400 nuove iniziative di microimprese) attraverso la concessione di un finanziamento agevolato da parte della Banca delle Marche S.p.A., da restituire in 6 anni e da utilizzare per far fronte alle spese di costituzione, agli investimenti ed alla gestione della nuova iniziativa economica. Al fine di favorire in maniera più incisiva la fase di start up della nuova iniziativa economica il “Prestito d’Onore regionale” prevede, oltre alla concessione del predetto finan- Le proteste dei carrozzieri Dal 13 gennaio sono entrate nel vivo in tutta Italia le iniziative organizzate dalle associazioni dei carrozzieri di Confartigianato che rappresentano 14000 carrozzerie delle 17000 operanti sul mercato, contro alcune norme della riforma rc auto, contenute nel decreto Destinazione Italia, entrato in vigore lo scorso 24 dicembre. I carrozzieri contestano la misura che rende nei fatti obbligatoria la forma specifica nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. In pratica, le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo, sostengono i carrozzieri di Confartigianato, si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti con 60000 addetti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza,si impedirebbe ai ziamento, l’erogazione di servizi gratuiti ed obbligatori di accompagnamento personalizzato (tutoraggio) nei primi 12 mesi di attività. Destinatari Possono accedere all’iniziativa le donne e gli uomini che, alla data di presentazione della domanda di ammissione, abbiamo un’età compresa fra i 18 ed i 60 anni, siano residenti da almeno 12 mesi nella Regione Marche ed appartengano ad una delle seguenti categorie: * disoccupate/i o inoccupate/i * lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) o in deroga; * donne occupate “over 35”. Ambiti di intervento L’iniziativa è finalizzata a finanziare le nuove attività d’impresa in forma Individuale, di Società di Persone e di Società Cooperativa, quest’ultima composta da un minimo di 3 fino ad un numero massimo di 8 soci, che rientrino nei seguenti settori: * produzione di beni; * commercio; * servizi. Per chi fosse interessato all’iniziativa ci si può mettere in contatto con Francesco Albertucci di Confartigianato Imprese PU al n. 0721/ 437253; e mail: [email protected] e consultare il link: http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/prestitodonore.aspx cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare la propria auto dall’officina di fiducia. A Roma la mobilitazione dei carrozzieri ha organizzato, da lunedi 13 gennaio e per tutta la settimana, un presidio davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, dove i rappresentanti di categoria dal lunedi al sabato, hanno manifestato le ragioni della protesta e chiedendo la modifica delle nuove norme. Il presidio davanti al Ministero proseguirà durante tutto l’iter di conversione del decreto Destinazione Italia. Inoltre, per lo scorso 15 gennaio, i carrozzieri di Confartigianato, hanno organizzato una manifestazione nazionale, svoltasi a Roma, presso il centro congressi Capranichetta, nei pressi di Montecitorio, nel corso della quale sono state presentate le proposte di modifica alla riforma rc auto. All’iniziativa, oltre ai rappresentanti delle associazioni dei carrozzieri provenienti da tutta Italia, sono intervenuti i rappresentanti del Governo e del Parlamento. Pesaro - Via Parigi, 8 - tel. 0721 400303 [email protected] Pag 6 CONFINDUSTRIA PESARO URBINO Adriabus: la crisi ha cambiato la mobilità le priorità restano studenti e anziani Quando il signor Luigi Bianchi - a proposito del trasporto pubblico locale - scrive che “una volta da Urbania si poteva...” sostiene una sacrosanta verità: ha ragione, ma la crisi ha rivoltato completamente anche il sistema dei collegamenti tra città. Dobbiamo, con grande concretezza, fare i conti con almeno due elementi, perché non si può fare finta che non sia successo nulla. Il primo è che, giocoforza, dobbiamo cambiare le nostre abitudini, anche quelle legate agli spostamenti. E’ impensabile che ci possano essere dei ‘trasporti a chiamata’ (se non a costi insostenibili per la clientela): non si può uscire di casa e attendere non più di un minuto per salire su un autobus. Come azienda abbiamo lavorato duramente per garantire un numero di corse adeguato alle esigenze del territorio e agli orari dei flussi di spostamento. Non pensiamo si possa fare molto meglio se si vuole continuare a tutelare la collettività e non le esigenze (pur legittime) di singoli cittadini. Insomma, così come sono cambiati in questi anni gli usi alimentari, gli acquisti dei vestiti e tante altre abitudini quotidiane, la crisi impone anche delle forti novità sul tema della mobilità. Il secondo elemento è una pura questione di bilancio: la colonna degli aumenti riguarda carburanti, assicurazioni, manutenzione e rinnovamento dei mezzi e tante altre voci, mentre quella dei tagli riguarda la parte del finanziamento pubblico, in perenne discesa. Come un buon padre di famiglia, anche chi gestisce un’azienda ha l’obbligo di rivedere la parte improduttiva, e una volta fissate le priorità, le gestisce con logica, attenzione e rispetto. Si tenga presente, infatti, che le attuali norme di ripartizione del fondo trasporti penalizzano tutte le gestioni che hanno una scarsa efficacia, cioè gestiscano servizi con scarsa utenza. Per questo motivo, la Regione Marche ha inserito tali criteri nel momento in cui ha indicato le guide per effettuare i tagli e questi criteri abbiamo l’obbligo di rispettare. Le categorie che ci hanno indicato di tenere in considerazione sono studenti ed anziani. Infine, che i tagli, significativi e verticali per le imprese del trasporto pubblico su gomma, avrebbero colpito proprio le fasce più deboli lo dicemmo oltre un anno fa, di fronte ai primi sussurri sulle risorse che sarebbero venute a mancare. Non trovammo, allora, molti consensi, nemmeno fra l’opinione pubblica. Ora che le conseguenze di quei tagli si fanno sentire c’è chi alza la voce e, magari, se la prende con l’interlocutore sbagliato. Ma è purtroppo forte la sensazione che ‘i buoi siano già fuggiti dalla stalla’. Teniamo a precisare, però, che i collegamenti tra la Valle del Foglia e quella del Metauro sono garantiti, con una sosta di 5’ ad Urbino, tra le Circolari Dx e Sx e la linea 15, purtroppo entrambe presenti solo nei giorni feriali. Per quel che riguarda l’ospedale, è necessario considerare che far transitare mezzi di grandi dimensioni (minimo 14 mt) su percorsi urbani, oltre che essere doppioni rispetto a quelli urbani, provocherebbero un traffico inutile ed un inquinamento non necessario a garantire il genere servizi per il raggiungimento appunto di un presidio sanitario. “ Le forme del lavoro” : 40 tirocini, 10 assunzione e 6 aspiranti imprenditori Presentati i risultati del progetto che ha coinvolto oltre 160 studenti degli istituti superiori della provincia di Pesaro e Urbino. Interessanti esperienze in aziende e all’estero Si è concluso con importanti risultati il progetto “Le forme del lavoro”, che ha coinvolto oltre 160 studenti degli istituti superiori della provincia di Pesaro e Urbino. L’iniziativa, volta a favorire l’occupazione giovanile sia sul versante del lavoro dipendente che su quello autonomo, facilitando il passaggio dalla scuola al lavoro, ha permesso ad oltre 40 giovani di svolgere tirocini nelle aziende (che in 10 casi si sono trasformati in assunzioni) ed ha aiutato altri ragazzi e ragazze ad avviare un percorso verso l’autoimprenditorialità, con la possibilità, per 6 di loro, di fare esperienze all’estero presso imprenditori dello stesso settore di interesse. Il progetto, che ha visto come capofila la Provincia di Pesaro e Urbino in partenariato con la Provincia di Rimini e la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della gioventù) tramite l’Unione delle Province Italiane. Nel territorio provinciale sono stati coinvolti come partner l’Itis “Mattei” di Urbino, il Polo scolastico 3 di Fano, l’Istituto “Cecchi” di Pesaro, l’Istituto “Santa Marta – Branca” di Pesaro e l’Ipsia Benelli di Pesaro, mentre nella provincia di Rimini sono stati interessati centri di aggregazione giovanile e della formazione professionale, coinvolgendo l’associazione “Sergio Zavatta onlus” (Enaip) ed il Comune. In un incontro con i giovani, l’assessore provinciale alla Formazione e Lavoro Massimo Seri (foto), il responsabile Area formazione Claudio Andreani, il segretario generale della Camera di Commercio Fabrizio Schiavoni e la referente per la Provincia di Rimini Elena Malfatti hanno fatto il punto sull’iniziativa, coordinati dalla project manager Paola Mancini. Gli esperti formatori Letizia Dini e Giovanni Pelonghini si sono soffermati sul percorso svolto, a partire dalla formazione degli insegnanti su tutti i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, così da metterli in condizione di trasferire le conoscenze ai propri allievi. Per scoprire e valorizzare attitudini, competenze e interessi dei giovani sono stati poi organizzati tirocini, incontri con testimoni significativi, visite ad imprese, partecipazione a programmi di mobilità internazionale. In ricordo di Arnoldo Foà di Massimo Puliani Alcuni flashback degli incontri e dei progetti fatti con Arnoldo Foà 2001: dopo una settimana di prove a Macerata Feltria (dove è ospite a Casa di Massimo Vannucci) il 4 novembre 2001 - Arnoldo Foà porta in scena al Comunale di Cagli “Colpevole d’innocenza” di Ronald Harwood. 2003: Alessandro Baricco, Arnoldo Foà e Gabriele Vacis. Uno scrittore, un attore, un regista: tre autentiche personalità per un unico personaggio, “Novecento”. È lo spettacolo che “Sipario d’inverno”, il festival della Provincia (assessorato ai Beni e alle Attività culturali - Editoria) e del Trs (Teatro stabile in rete), porta in scena il 30 gennaio al Teatro Bramante di Urbania (dopo una settimana di prove) con repliche sabato 1° febbraio alle 21,15 al Teatro “Angel dal Foco”, fresco di riapertura. Un monologo teatrale, tratto dal racconto di Alessandro Baricco e interpretato da un grande attore che non perde l’occasione per fare nuove scommesse e cogliere nuove sfide: Arnoldo Foà. «La storia di Novecento racconta il libretto di sala - è la storia di un eccentrico personaggio, Danny Boodmann T. D. Novecento, nato per caso nel ventre di una nave che agli inizi del secolo faceva la spola tra l’Europa e l’America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Novecento era un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica meravigliosa. Pare che non fosse mai sceso da quella nave. L’ormai celebre fiaba di Baricco ha avuto una versione cinematografica di Giuseppe Tornatore, “La leggenda del pianista sull’oceano”». Di seguito un saggio tratto dal libro IL TEATRO DELLA MEMORIA di Massimo Puliani (ed. CSMM 2012) “Arnoldo Foà: L’Ebreo Italiano” Quella voce radiofonica che annunciava l’8 settembre Con uno dei più longevi attori italiani mi ritrovo nel 2001 al Teatro Battelli di Macerata Feltria. In seguito (nel gennaio 2003) farò un’esperienza simile a Urbania per l’allestimento di Novecento di Alessandro Baricco (anche lui presente al Teatro Bramante con il regista Gabriele Vacis per le prove e il debutto del suo spettacolo in “anteprima nazionale”). Arnoldo Foà, che nasce a Ferrara il nel 1916 da una famiglia di origine ebraica, è costretto nel 1938, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, a lasciare i corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Riesce a sopravvivere in quei difficili anni trovando lavoro come “pompiere”, cioè sostituendo attori malati nelle più famose compagnie dell’epoca, la Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, la Ninchi- Barnabò, la Adani-Cimara, la Maltagliati-Cimara, utilizzando dei nomi falsi, come quello di Puccio Gamma. Verso la fine della guerra si rifugia a Napoli dove viene assunto come capo-annunciatore alla Radio Alleata PWB: a lui il compito di comunica- re a milioni di ascoltatori la mattina dell’8 settembre 1943 la firma dell’armistizio tra le forze armate alleate e quelle italiane. Colpevole innocente secondo Arnoldo Foà A Macerata Feltria Foà con la sua compagnia prova Taking sides, pièce del 1995 di Ronald Harwood , una storia sulla tematica “arte e potere” durante il Nazismo. Di questo testo ci fu anche una versione cinematografica per la regia di István Szabó, già regista del magnifico Mephisto, film con Klaus Maria Brandauer del 1981, premio Oscar come miglior film straniero, incentrato anch’esso sulle stessa tematica dello spettacolo teatrale di Harwood. Ecco cosa scrive Foà nelle sue note di regia dello spettacolo Taking sides che sarà tradotto (per scelta dello stesso Foà) con il titolo Colpevole innocente: Non è stato certo perché il personaggio che ho scelto di interpretare nella commedia ha il mio stesso nome, che ho pensato di mettere in scena Taking sides di Harwood. È stato il profondo significato morale della stessa, e che viene rivelato dal Maggiore americano Arnold durante l’indagine che fa, lui, semplice assicuratore nella vita privata, uomo normale, banale, anche volgare, per rilevare la colpevolezza di un uomo superiore, generoso, umano, oltre che genio poetico e musicale, nei confronti dell’umanità, durante il processo che lui conduce contro il celebre Maestro d’orchestra Furtwaengler, subito dopo la seconda guerra mondiale. L’innocenza di Furtwaengler è manifesta, conclamata da prove evidenti, testimonianze affettuose e riconoscenti: l’indagine accanita del Maggiore Arnold è certamente destinata al fallimento se non fosse la sua ingenua umanità e far scoprire la colpevolezza nell’innocenza dell’indagato. Non è facile per nessuno rendersi conto degli errori che si commettono contro l’umanità a causa del nostro egoismo, anche quando il nostro operato può testimoniare invece la nostra generosità, la dedizione al prossimo, la nostra appartenenza ad una classe superiore per spiritualità, tanto da farci ammettere alla conclusione i nostri torti: ci si può arrivare solo in grazia di una mentalità veramente superiore. Alla lettura del testo mi sono sentito anch’io fra gli innocenti colpevoli per il mio egoismo naturale nel mio medio livello spirituale. Il Maggiore Arnold è un mezzo umano, direi banalmente naturale, per arrivare all’altissima conclusione che l’autore si è proposto in questa sua commedia-dramma, testimonianza della sua grandezza di commediografo. Il ricordare le atrocità hitleriane potrebbe sembrare inopportuno se anche certi ultimi tragici avvenimenti non ci obbligassero a riflettere sulla necessità di tener sempre presente tutto ciò che la crudeltà umana può mettere in atto da un momento all’altro. I personaggi della commedia sono caratteri estremamente differenti e richiederanno, da parte mia e da parte degli attori una cura particolare per l’interpretazione: ed è proprio questa differenza che mette ciascuno in un’atmosfera distaccata dagli altri, a causa della propria origine, professione, vicende familiari, ecc., che non li trova mai nella stessa atmosfera. La musica meravigliosa di Beethoven è l’unica cosa che li unisce, tranne il mio personaggio... io invece personalmente l’adoro. Una commedia sulla verità, sulla libertà e sul potere: un confronto serrato ed emozionante tra l’inchiesta giudiziaria e la ricerca di testimonianze. Quanti uomini sono stati nelle condizioni di Wilhem Furtwaengler? Quanti di loro sono stati sottoposti a processi e condannati? Pag.7