Azienda Ospedaliera
C.T.O. – Maria Adealaide
Via Zuretti 29 - Torino
Dipartimento di Traumatologia,
Ortopedia e Medicina del Lavoro.
Università degli Studi di Torino
LE PROBLEMATICHE
CONNESSE ALL’ATTIVITA’
LAVORATIVA DEL
SOGGETTO DIABETICO
Parma 15 Giugno 2012
Maurizio COGGIOLA
DIABETE
Il diabete interessa non solo come
concezione biologica di malattia,
ma soprattutto sotto l’aspetto
economico - sociale, perché agita
problemi sulla prognosi lavorativa
ed eventuali interferenze patogene,
che
possono
determinarsi
tra
ambiente e lavoro.
( Il diabete mellito, nei suoi riflessi sociali.
Tipografia Pipola. Napoli, 1957)
1
2
ISTITUTO DI MEDICINA
DEL LAVORO DI TORINO
Indagine
condotta
sul
territorio
nazionale nel 1991-‘92 su oltre
20.000 lavoratori del terziario.
Valori di glicemia riscontrati:
“
121-140 mg %: 4,1 % dei soggetti
“
≥ 140 mg %: 3,4 % dei soggetti
da Perrelli G. et al.: Atti 55° Congr. Naz. SIMLII; TO, 1992
PREVALENZA IN ITALIA
dati riportati nell’annuario
statistico ISTAT 2011 indicano che
è diabetico il 4,9% degli italiani
(5,0% delle donne e 4,7 % degli
uomini), pari a quasi 3.000.000 di
persone
3
4
DIABETE E DISCRIMINAZIONE
5%
95%
Discriminati
Non discriminati
da Rapporto Sociale Diabete 2003
DIABETE E DISCRIMINAZIONE
“ 35%
giovani diabetici ha avuto
difficoltà al momento dell’assunzione
“ 34%
dei datori di lavoro non ha
neppure preso in considerazione
l'assunzione di chi è affetto da
diabete
da TuttoDiabete, anno 14, n.3, Luglio Settembre 1997.
“Al lavoro senza paura” di Giordana Fauci
5
ASSENZA DAL LAVORO E DA
SCUOLA A CAUSA DEL DIABETE
5%
3% 4%
88%
Nessuna Assenza
< 1 sett.
1-2 sett.
> 2 sett.
da Rapporto Sociale Diabete 2003
ASSENZA DAL LAVORO PER LA
CURA DEL DIABETE
“
2-4 mattine l'anno per le
analisi di laboratorio
“
2-6 volte l'anno per le
verifiche periodiche
6
AFFERENZA PER PATOLOGIA
ALL’AMBULATORIO DI MEDICINA
DEL LAVORO
osteoarticolare
6%
gastrointestinale
ORL
pneumologica
0%1% 4%
1%
10%
3%
47%
oncologica
varie
cardiologica
15%
1%
nefrologica
autoimmune
neuropsichiatrica
1%
8%
3%
0%
oculistica
dermatologica
allergo
endocrino
AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO
1991
Malattia diabetica causa
di richiesta di visita di
idoneità nell’1,4 % dei
casi osservati.
2010
Malattia
diabetica
rappresenta meno del
1% delle motivazioni di
richiesta di consulenza
specialistica.
7
RAPPORTO TRA DIABETE ED
ATTIVITÀ LAVORATIVA
Diabetici
(N=2104)
Controlli
(N=1602)
P
Difficoltà di
impiego
13%
2%
< 0.001
Cambio di lavoro
9%
2%
< 0.001
Perdita di lavoro
7%
2%
< 0.001
Atti 55° Congr. Naz. SIMLII; TO, 1992
RAPPORTO TRA DIABETE ED
ATTIVITÀ LAVORATIVA
Il lavoro come
elemento
che influenza
il controllo
della malattia
Il lavoro come causa
della malattia diabetica
Il lavoro come
occasione
per attività di
promozione
della salute
8
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
-Fattori
di rischio psicosociali (stress)
-Sforzi fisici eccessivi
-Sedentarietà
-Agenti fisici (rumore, variazioni di
temperatura)
-Agenti chimici (metalli, solventi,
pesticidi)
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
I più recenti dati di letteratura
evidenziano una correlazione tra il
diabete tipo 2 e l’esposizione sia
occupazionale che ambientale ad
arsenico e pesticidi
9
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
Yangho KIm et al. in “Science of the Total
Environment – 2011”:
“This study showed an association between total
urinary arsenic concentration and the prevalence
of diabetes mellitus in a representative sample
of the adult population ………after adjustement
for seafood intake and relevant diabetes risk
factors”.
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
Chun Fa Huang et al. in “Kaohsiung Journal of
Medical Sciences– 2011”:
“Moreover, although the precise mechanism for
the arsenic-induced diabetogenic effect are still
largely undefined, recent in vitro experimental
studies indicated that inorganic arsenic or its
metabolites impair insulin-dependent glucose
uptake or glucose-stimulated insulin secretion”.
10
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
Jinsons Wang et al. in “Chemosphere – 2011”:
“An indication of increased risk for abnormal
glucose regulation was noted for exposure to
pyrethroids (OR= 1.482, 95% CL = 1.2381.774)”.Abnormal glucose regulation is common
in subjects exposed to pyrethroids
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
Tiina M. Makinen et al. in “Industrial Helath –
2009”: “Health Problems in Cold Work”
“Research
information
concerning
the
association between diabetes and cold exposure
is scarce, and expecially reports on diabetics in
an occupational context are lacking”.
11
IL LAVORO COME CAUSA DEL
DIABETE
Nella lista delle malattie per le quali sussiste l’obbligo di
denuncia (Decreto del 11.12.2009) e nella tabella delle
malattie professionali (D.M 09.09.2008) non vi è alcun
riferimento al diabete.
Tab. 1: lista delle malattie non tabellate ed indennizzate in Piemonte nel
2000-‘07
Patologie per Codice sanitario
N
Ipoacusia
257
Malattie dei tendini ed affezioni sinoviali
166
Tumore maligno della vescica
89
Affezioni dei muscoli, legamenti, aponeurosi, e tessuti molli
89
Affezione dei dischi intervertebrali
40
Tumore maligno della trachea, dei bronchi e del polmone
37
Altre neuropatie periferiche
33
Tumore maligno della pleura
27
Dermatite da contatto ed altri eczemi
22
Artrosi ed affezioni correlate
17
IL LAVORO COME ELEMENTO CHE
INFLUENZA IL CONTROLLO DELLA
MALATTIA
LEGGE 16 marzo 1987 N. 115
Art. 8, comma 1:
La malattia diabetica priva di
complicanze
invalidanti
non
costituisce motivo ostativo (…) per
l’accesso ai posti di lavoro pubblico
e privato, salvo i casi per i quali si
richiedono
specifici,
particolari
requisiti attitudinali.
12
ALCUNE ATTIVITÀ LAVORATIVE A CUI
I CITTADINI CON IL DIABETE NON
POSSONO ACCEDERE:
“
Vigili del fuoco (D.M. 3/5/1993, n. 228,
art.2, lettera s)
“
Controllore e assistente di volo, solo se si
fa uso di farmaci non orali come l'insulina
(Personnel licensing, dell'ICAO International Civil Aviation Organization)
“
Attività che richiedano il Libretto di
navigazione (Regio Decreto Legge n. 1773
del 14/12/1933: “Accertamento
dell'idoneità fisica della gente di mare di
prima categoria”)
Requisiti ?
Non esplicitati in ambito lavorativo
E’ un’eccezione la normativa vigente
in tema di rilascio e conferma della
patente di guida.
13
Problemi che il diabetico si trova
ad affrontare nel mondo del lavoro
“
Stress
“
Attività fisica
“
Alimentazione
“
Lavori in Altezza
“
Turni notturni
“
Guida professionale
“
Trasferta
Problemi che il diabetico si trova
ad affrontare nel mondo del lavoro
“
Evelyn P. Davila et al. in
“American Journal of
Industrial Medicine – 2011”
Long Work Hours Is
Associated With Suboptimal
Glycemic Control Among US
Workers With Diabetes?
“Work-related factors,
such as number of hours
worked, may affect the
ability of adults with type 2
diabetes to reach and
mantain glycemic control
goals.”
14
Problemi che il diabetico si trova
ad affrontare nel mondo del lavoro
STRESS
“
Fattori psicosomatici legati alla personalità
del soggetto, al suo adattamento al lavoro o
all’ambiente
“
Rincorsa al successo, apprensione, lavoro
dirigenziale etc.
“
Lavori che richiedono una
concentrazione continua e
prolungata
Problemi che il diabetico si trova
ad affrontare nel mondo del lavoro
ATTIVITA’ FISICA
“
Lavoro pesante →
sforzi fisici eccessivi
ipoglicemia
“
Sedentarietà → iperglicemie
per
15
E’ preferibile:
attività lavorativa più gravosa
dispendio energetico costante
con
o
attività lavorativa complessivamente
più leggera ma con possibilità di sforzi
fisici di breve durata ma molto intensi ?
16
Problemi che il diabetico si trova
ad affrontare nel mondo del lavoro
ALIMENTAZIONE
“
Problemi legati alla mensa aziendale
“
Pendolari e rappresentanti → rispettare
orari pasti
“
Cuochi, baristi e camerieri
17
CARTA DEL LAVORATORE
DIABETICO
(Stati Uniti, 1957)
I diabetici sono nelle condizioni fisiche e
psichiche di praticare qualsiasi lavoro.
Soltanto quei diabetici che praticano
notevoli dosi di insulina devono essere
assegnati a lavori per i quali eventuali
crisi ipoglicemiche non possano risultare
pericolose.
CARTA DEL LAVORATORE
DIABETICO
(Stati Uniti, 1957)
I diabetici devono lavorare sempre per lo
stesso numero di ore a rotazione fissa e
per essi vanno evitati gli orari di lavoro
da mezzanotte alle otto del mattino.
18
CARTA DEL LAVORATORE
DIABETICO
(Stati Uniti, 1957)
E’ obbligatoria, almeno una volta all’anno,
una visita medica completa.
CARTA DEL LAVORATORE
DIABETICO
(Stati Uniti, 1957)
E’ obbligatorio il giudizio del medico per
la riassegnazione del diabetico ad altro
lavoro, ogni qualvolta le sue condizioni
fisiche siano cambiate e non siano più
rispondenti alle mansioni fino ad allora
esercitate.
19
CARTA DEL LAVORATORE
DIABETICO
(Stati Uniti, 1957)
Un diabetico sotto cura insulinica può
considerarsi controllato quando la sua glicemia
a digiuno sia inferiore a 150 mg/dL e tre ore
dopo il pranzo non più alta di 250 mg/dL.
Glicemie sporadiche più elevate, agli effetti
della qualificazione lavorativa possono non
avere valore qualora il medico fiduciario del
lavoratore, o quello fiduciario dell’industria,
siano d’accordo nel ritenere che il controllo del
soggetto in esame è ugualmente buono.
• COMITATO MEDICO SOCIALE DELLA
SOCIETA’ TEDESCA PER IL DIABETE
• CLUB TEDESCO PER LA DIFESA
DEGLI INTERESSI DEI DIABETICI
ATTIVITA’
LAVORATIVE
CONSIDERATE
ADATTE PER IL
SOGGETTO
DIABETICO
OCCUPAZIONI
SCONSIGLIATE
AI DIABETICI
20
ATTIVITA’ LAVORATIVE CONSIDERATE
ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO
Premesse ottimali per lo svolgimento costante
di attività professionali di diabetici insulinodipendenti sono offerte dalla possibilità di
osservare la dieta e di controllare la glicemia sul
posto di lavoro o nelle vicinanze, per esempio con
le seguenti occupazioni:
“
professioni
farmacista;
sanitarie:
medico,
dentista,
“
attività assistenziali e sanitarie: infermiere,
aiutante di medici e dentisti, laboratorista,
dietologo, fisioterapista.
ATTIVITA’ LAVORATIVE CONSIDERATE
ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO
Buone premesse per uno svolgimento costante
dell’attività professionale dei diabetici si hanno nei
seguenti lavori:
“
occupazioni inerenti l’amministrazione e il
commercio all’interno di ospedali, istituti
scientifici, uffici d’igiene, ecc;
“
occupazioni di carattere religioso (parroco,
diacono);
“
attività didattiche: insegnamento nei corsi di
laurea e nelle specialità;
“
insegnamento scuole inferiori e superiori.
21
ATTIVITA’ LAVORATIVE CONSIDERATE
ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO
Premesse sufficienti per lo svolgimento
costante di attività
professionali dei diabetici
sono offerte da:
“
Occupazioni tecniche:
“
“
“
meccanico e tecnico di ogni branca delle
correnti a bassa tensione,
disegnatore tecnico;
Lavori artigianali:
“
“
“
“
giardiniere,
fabbro,
sarto,
incisore, ecc.
OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI
DIABETICI
Occupazioni che non sono permesse ai diabetici
in nessun caso per la sicurezza generale:
“
“
“
“
macchinista di locomotiva,
pilota d’aereo,
camionista,
casellante.
22
OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI
DIABETICI
Occupazioni sconsigliate ai diabetici per la
propria incolumità (in particolare lavori che
comportano un pericolo di caduta):
“
“
“
“
“
“
“
muratore,
tirafili,
pompiere,
operaio di altiforni,
guida alpina,
trapezista,
spazzacamino.
OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI
DIABETICI
Occupazioni che non sono consigliabili ai
diabetici perché rendono difficile evitare
errori dietetici:
“
“
“
“
“
confezione e preparazione dei cibi,
cuoco,
oste,
panettiere,
pasticcere
23
OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI
DIABETICI
Occupazioni nelle quali il modo di vita
irregolare e l’impossibilità conseguente
di
assumere piccoli pasti intermedi possono
causare notevoli danni:
rappresentante,
artista,
operaio turnista (particolarmente
controindicato nel diabete giovanile).
“
“
“
CONDIZIONI DI DISAGIO LAVORATIVO
RIFERITE DAI DIABETICI
“
“
“
rotazione su turni
guida professionale
lavori ad altezza dal suolo
da Perrelli G. et al.: Atti 55° Congr. Naz. SIMLII; TO, 1992
24
IDONEITÀ LAVORATIVA
L’idoneità lavorativa viene definita
determinando lo stato di compenso
metabolico di ogni singolo operatore
evitando la generica classificazione o
suddivisione tra portatori di diabete
insulino-dipendente e non insulinodipendente
COMPITI DEL MEDICO DEL LAVORO
Interventi di sensibilizzazione nei
confronti del datore di lavoro al fine
di garantire un corretto inserimento
lavorativo.
Servizi idonei ad assecondare le
esigenze dei soggetti diabetici:
mensa,
locali per la terapia insulinica
25
MICROINFUSORI
Negli
Stati
Uniti
il
microinfusore è spesso la
terapia di elezione per i
casi di diabete di tipo 1 e
per molte persone con il
diabete di tipo 2 ma
insulino-trattati.
In Germania il
suo utilizzo è in
netta crescita sia
in età pediatrica,
sia fra gli adulti
MICROINFUSORI
INDICAZIONI
“
“
“
“
“
“
“
“
Controllo non ottimale della glicemia
Ampie fluttuazioni della glicemia
Fenomeno dell’alba con elevata glicemia
a digiuno
Frequenti episodi di ipoglicemia severa
Ipoglicemia notturna
Pianificazione di gravidanza
Attività lavorativa (turnista)
Trapianto di isole di Langherans (?)
26
MICROINFUSORI
CONTROINDICAZIONI
“
“
“
“
“
Indisponibilità ad eseguire autocontrollo
della glicemia
Incapacità ad apprendere il
funzionamento della pompa
Malattie psichiatriche gravi
Problemi psicologici (paura di far sapere
di essere diabetico, desiderio di
nascondere il microinfusore)
Cattiva condotta terapeutica
DIABETE E PATENTE DI GUIDA
27
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E
DEI TRASPORTI
Decreto Ministeriale 30 novembre 2010
(G.U. n. 301 del 27/12/2010)
Recepimento della direttiva 2009/112/CE
della Commissione del 25 agosto 2009,
recante modifica della direttiva 91/439/CEE
del Consiglio concernente la patente di guida.
Art.1
Il rilascio e la conferma di validità della
patente di guida a soggetti con patologie a
carico dell’apparato visivo, diabetici o
epilettici è subordinato all’accertamento dei
requisiti previsti dagli allegati I,II e III
ALLEGATO II
Ai fini del presente allegato, i conducenti sono
classificati in due gruppi:
GRUPPO 1
(conducenti di veicoli delle categorie A, B, B+E
e delle sottocategorie A1 e B1)
GRUPPO 2
(conducenti di veicoli delle categorie C, C+E, D,
D+E e della sottocategoria C1)
28
GRUPPO 1
L’accertamento dei requisiti per il rilascio e il
rinnovo della patente di guida del candidato
affetto da DM è effettuato dal medico
monocratico di cui al comma 2 dell’Art. 119 del
Codice della Strada,
previa acquisizione del
parere di un medico specialista in diabetologia
o con specializzazione equipollente, ai sensi
del D.M. 30/01/1998 e successive modifiche e
integrazioni,
operante
presso
strutture
pubbliche
o
private
accreditate
e
convenzionate.
2. In caso di presenza di comorbilità o di gravi
complicanze
che possano pregiudicare la
sicurezza alla guida, il giudizio di idoneità è
demandato alla Commissione medica locale.
1.
GRUPPO 1
1.La patente di guida non deve essere né rilasciata né
rinnovata al candidato o al conducente affetto da DM
che soffre di ipoglicemia grave e ricorrente o di
un’alterazione dello stato di coscienza per ipoglicemia.
2.Per i candidati o i conducenti affetti da DM in
trattamento solo dietetico, o con farmaci che non
inducono ipoglicemie gravi, il limite massimo di durata
di validità della patente di guida, in assenza di
complicanze che interferiscano con la sicurezza alla
guida, può essere fissato secondo i normali limiti di
legge previsti in relazione all’età.
3.In caso di trattamento farmacologico con farmaci che
possono indurre una ipoglicemia grave, il limite
massimo di durata di validità della patente di guida è di
5 anni.
29
GRUPPO 2
In caso di trattamento farmacologico con farmaci che
non
possono
indurre
una
ipoglicemie
gravi,
l’accertamento dei requisiti per il rilascio e il rinnovo
della patente di guida del candidato affetto da DM è
effettuato dalla Commissione medica locale, avvalendosi
di consulenza da parte di un medico specialista in
diabetologia operante presso strutture pubbliche o
private
accreditate
e
convenzionate,
che
possa
attestare:
“assenza di crisi di ipoglicemia grave nei dodici mesi
precedenti
“la piena coscienza da parte del conducente dei rischi
connessi all’ipoglicemia
“adeguato controllo delle condizioni di salute attraverso
monitoraggio dei livelli di glucosio
“assenza di gravi complicanze connesse al diabete che
possano compromettere la sicurezza alla guida
D. Lgs. n. 59 del 2011
"Attuazione delle direttive comunitarie
2006/126/CE e 2009/113/CE
concernenti la patente di guida”
Allegato III. “Requisiti minimi di idoneità
fisica e mentale per la guida di un veicolo a
motore”
30
Allegato B
alla circolare del 25/07/2011 n. 0017798
“Certificazione di idoneità alla guida di
autoveicoli per pazienti affetti da DM”
Per la valutazione del profilo di rischio da attribuire ai
soggetti diabetici in riferimento alla valutazione di
pericolosità alla guida si individuano i seguenti criteri:
1. controllo glicemico ADEGUATO, un valore di
emoglobina glicata < 9.0 %, non adeguato in caso di
valori > 9.0%;
2. per le valutazioni delle ipoglicemie dovranno essere
tenuti presenti al fine di attribuzione del giudizio di
BUONO, ACCETTABILE o SCARSO i seguenti parametri
valutativi:
a. valutazione anamnestica della capacità del soggetto di
avvertire l'ipoglicemia e gestirla precocemente e
adeguatamente;
b. presenza/assenza di ipoglicemie gravi (che richiedono
l'intervento di altra persona) e ricorrenti (almeno
2 episodi) riferite negli ultimi 12 mesi;
RISCHIO BASSO:
“assenza
di retinopatia
“assenza di neuropatia
“assenza di nefropatia
“ipertensione ben controllata
“assenza di ipoglicemie gravi e ricorrenti
riferite negli ultimi 12 mesi
“capacità del soggetto di avvertire
l'ipoglicemia e gestirla precocemente e
adeguatamente
“controllo glicemico ADEGUATO
“giudizio sull'ipoglicemia BUONO
31
RISCHIO MEDIO:
“uso
di farmaci ipoglicemizzanti
non proliferante o proliferante con buona
conservazione del visus
“neuropatia autonomica o sensitivo-motoria di grado
lieve, se con buona conservazione della percezione
sensitiva e delle capacità motorie
“nefropatia, se solo con microalbuminuria o
macroalbuminuria
“ipertensione ben controllata
“cardiopatia ischemica ben controllata
“assenza di ipoglicemie gravi e ricorrenti riferite negli
ultimi 12 mesi
“capacità del soggetto di avvertire l'ipoglicemia e
gestirla precocemente e adeguatamente
“controllo glicemico NON ADEGUATO
“giudizio sull'ipoglicemia ACCETTABILE
“retinopatia
RISCHIO ELEVATO:
“retinopatia
proliferante, con riduzione del visus
“neuropatia autonomica o sensitivo-motoria grave, con
perdita della percezione sensitiva e delle capacità
motorie, trattata con farmaci specifici
“nefropatia con insufficienza renale cronica
“ipertensione non controllata, TIA/ictus, ischemia
cardiaca recente (< 1 anno) o non ben controllata
“ipoglicemie gravi e ricorrenti riferite negli ultimi 12 mesi
“incapacità del soggetto di avvertire l'ipoglicemia e
gestirla precocemente e adeguatamente
“controllo glicemico NON ADEGUATO
“giudizio sull'ipoglicemia SCARSO
32
Nell’ambito della sorveglianza
sanitaria in campo occupazionale,
il medico del lavoro si deve
limitare alla ricerca passiva del
soggetto
diabetico
o
deve
piuttosto ricercare attivamente il
“diabete misconosciuto”?
ISTITUTO DI MEDICINA
DEL LAVORO DI TORINO
Indagine
condotta
sul
territorio
nazionale nel 1991-‘92 su oltre
20.000 lavoratori del terziario.
Valori di glicemia riscontrati:
“
121-140 mg %: 4,1 % dei soggetti
“
≥ 140 mg %: 3,4 % dei soggetti
da Perrelli G. et al.: Atti 55° Congr. Naz. SIMLII; TO, 1992
33
AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO
2002 - 2004
Attività complesse comprensive di
lavoro in quota (h > 2,5 m)
Valutazione
300
soggetti
compresa tra 40 e 56 aa.
di
età
In precedenza adibiti a:
- lavori di ufficio
- attività di tipo tecnico-manutentivo
senza salita “in altezza dal suolo”
AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO
2002 - 2004
Protocollo diagnostico adottato:
-
ECG
Spirometria
Esame ergoftalmologico
Prove vestibolari cliniche
Esami ematochimici di base
comprensivi di glicemia basale
- Esame chimico-fisico delle urine
34
AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO
2002 - 2004
Risultati:
- Primo riscontro occasionale di valori
elevati di glicemia in 23 soggetti con
anamnesi negativa per diabete.
- 15 soggetti con valori elevati di
glicemia a conferma di anamnesi
positiva per diabete.
AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO
2002 - 2004
Fase successiva:
Soggetti con valore glicemico borderline
inviati per ulteriori controlli
al medico curante
35
AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO
2002 - 2004
Fase successiva:
Soggetti con iperglicemia marcata
ripetizione glicemia basale
dosaggio Hb glicata
visita specialistica diabetologica
In 15 casi prima diagnosi di diabete
mellito
Ricerca attiva o passiva?
Valutare l’opportunità di passare da una
ricerca del diabete passiva (a partire dal
dato
anamnestico)
ad
una
attiva
(glicemia basale a tutti) in quei soggetti
che svolgono attività per le quali la
malattia diabetica può costituire una
controindicazione (?).
Corretta gestione dei dati per un proficuo
utilizzo e non come condizione
di selezione e discriminazione.
36
Il lavoro come occasione per attività di
Promozione della Salute
Manifesto dei Diritti della Persona con
Diabete – DAWN e Associazione Diabete
Italia Roma 2009:
Vi sono efficaci misure preventive che possono essere
attuate nei confronti della popolazione generale per ridurre
la comparsa del diabete nelle persone a rischio:
-Richiedere
-Informare
-Coinvolgere
-Considerare
-Realizzare
-Invitare
Il lavoro come occasione per attività di
Promozione della Salute
-Informare i lavoratori che l’insorgenza del diabete
tipo 2 può essere ridotto adottando stili di vita
salutari
-Considerare il luogo di lavoro un luogo privilegiato
per l’educazione ad un corretto stile di vita
-Realizzare programmi di informazione ed educazione
sanitaria
37
Il lavoro come occasione per attività di
Promozione della Salute
Educazione alimentare con una interazione
con i servizi di ristorazione aziendale per
valutare l’adeguatezza dei menù proposti sia
in termini qualitativi che quantitativi. Con il
supporto di personale esterno qualificato
(es. specialisti in scienza dell’alimentazione)
si potranno proporre modifiche sulle ricette,
sulle materie prime utilizzate e sulle
grammature.
Il lavoro come occasione per attività di
Promozione della Salute
Screening ?:
38
CONCLUSIONI
Medico
competente
Medico
curante
Specialista diabetologo
39
Scarica

le problematiche connesse all`attivita` lavorativa del soggetto