Indicazioni per la lavorazione di ProCrea® Intonaci Possibili supporti Gli intonaci ProCrea® sono applicabili su svariati supporti: intonaci vecchi e nuovi in argilla, calce, gesso/calce, intonaci in gesso, calce-cemento e cemento. I supporti non devono sfarinare né essere saturi di sale. Supporti indicati sono anche opere murarie in laterizio, arenaria a cemento calcareo, cemento cellulare, conci, mattoni o pannelli in argilla, calcestruzzo, pannelli in gessofibra o cartongesso, pannelli portaintonaco in silicato di calcio, pannelli HWL, pannelli in fibre di legno e canna palustre. Questi supporti richiedono tuttavia diverse preparazioni e strutture degli intonaci. Riportiamo di seguito le combinazioni più frequenti. Importante: Una concreta valutazione del supporto disponibile è sempre possibile solo in loco. In caso di dubbio è utile, prima di dare inizio ai lavori, applicare la struttura di intonaco prevista su un metro quadro di prova. Il cannucciato si presta perfettamente per completare anche costruzioni moderne. Caratteristiche e preparazione dei supporti Tutti i supporti da intonacare devono essere asciutti, puliti e privi di residui (colori, agenti distaccanti, olii, fuliggine ecc.). L’assenza di umidità, in particolare, è di importanza primaria. Anche opere murarie od opere in calcestruzzo appena terminate dovranno essere lasciate asciugare completamente prima di procedere alla stesura dell’intonaco. Anche i residui di oli disarmanti vanno eliminati. Lo stesso discorso vale anche per le superfici in gessofibra o in cartongesso che in seguito all’assorbimento di acqua avvenuto durante i processi di presa del calcestruzzo o delle solette presentano un alto livello di umidità. In caso di lavorazione su vecchie superfici intonacate è necessario invece assicurarsi della portata degli intonaci preesistenti. Eventuali parti di intonaco che tendano a sgretolarsi vanno dunque rimosse, leggermente inumidite e quindi trattate con ProCrea® Fondo. Eventuali superfici tendenti a sfarinare vanno trattate con ProCrea® Fondo (vedi anche la tabella a pag. 8). É sconsigliato invece l’uso di fondi per il consolidamento delle superfici di fughe e intonaci poiché questi prodotti tendono ad avere un effetto di blocco. Eventuali macchie di fumo e nicotina vanno invece fissate usando preferibilmente il sale isolante PUFAS. Importante: Le costruzioni permanentemente umide non sono indicate per la lavorazione di intonaci in argilla. L’applicazione di una soluzione neutralizzante previene l’affioramento di fughe sui muri freschi. Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Lavorazione In caso di lavorazione su superfici intonacate di fresco con malta di calce o calce-cemento occorre considerare che queste superfici sono supporti alcalini. Anche le scanalature passacavi e gli intonaci ritoccati sono ovviamente alcalini e vanno dunque neutralizzati se si vuole avere una superficie priva di macchie su cui stendere l’intonaco di argilla. Il medesimo discorso vale anche per le fughe fresche sui muri. Anche in questo caso consigliamo l’uso del sale isolante PUFAS: mescolare 500 g di sale isolante Pufas in 5 l di acqua fino a completo scioglimento. Stendere quindi la soluzione con il pennello o una spazzola sulla superficie da trattare. Lasciare agire per circa 10 minuti, quindi risciacquare a fondo con acqua. Solo ad asciugatura completa è possibile dare inizio ai lavori di intonacatura con argilla. Importante: Intonaco fresco e fughe fresche hanno un effetto alcalino. Si raccomanda sempre di neutralizzarli prima di posare l’intonaco. Miscelazione dell’intonaco I ProCrea® Intonaci vengono miscelati a mano, con una frusta elettrica o un miscelatore, aggiungendo la quantità d’acqua indicata sulla confezione e mescolando fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Usare solo acqua del rubinetto. Prima di passare alla lavorazione, lasciare riposare l’intonaco miscelato per 20-30 minuti e mescolare nuovamente prima dell’utilizzo. La miscelazione dell’intonaco è più facile con una frusta elettrica. Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Lavorazione meccanica Con l’ausilio di tecniche meccaniche sperimentate, come quelle fornite dalla ditta PFT con le serie di pompe intonacatrici PFT G4/G5, anche gli intonaci di argilla ProCrea® vantano una lavorabilità eccellente. Il caricamento della macchina con malta secca di argilla secca è possibile sia a sacchi che direttamente dal silo con la cuffia di insufflamento. La stesura del prodotto è adatta a tutti i supporti che, a seconda delle caratteristiche, potranno eventualmente richiedere un pretrattamento con primer ProCrea®. A questo proposito si rimanda alla tabella “Strutture di intonaco frequenti“ pubblicata sull’ultima pagina del presente libretto. Soprattutto con il sottointonaco di argilla ProCrea® è possibile ottenere, grazie alla notevole capacità di aderenza, spessori di posa che arrivano tranquillamente anche a 40 mm a parete e a 30 mm a soffitto, persino su pannelli di cartongesso con mano di fondo. La velocità di lavorazione di 1 m²/min con strati da 10 mm di spessore garantisce l’esecuzione di un lavoro effi- cace e rapido. Anche gli intonachini ProCrea® sono lavorabili con l’intonacatrice PFT G4/G5. La finezza del materiale e il ridotto spessore di applicazione (2 mm) impongono però, oltre alla lavorazione (e diversamente da sottointonaco e intonachino), anche l’impiego di uno spruzzino. Per gli intonachini è inoltre importante, prima di dare inizio ai lavori e quando si cambia colore, pulire perfettamente l’intonacatrice in modo da evitare mescolanze cromatiche. Intonacatrice PFT G4 Su un supporto in cartongesso / fibrogesso è possibile applicare fino a 40 mm di intonaco. La tabella che segue indica le impostazioni e gli accessori della intonacatrice PFT G4 / G5 da scegliere in funzione del tipo di intonaco. Prodotto Intonacatrice (pompa) Lancia spruzzatrice Pressione di esercizio [bar] Quantità d’acqua [l(h)] Portata malta [l/min] ProCrea Fondo D 6-3 Twister Ø25, LW24, ugello 14 mm 28 330 22 ProCrea Fine D 6-3 Twister Ø25, LW24, ugello 14 mm 28 330 22 ProCrea Intonachino D 4-3 Twister ugello 10 mm 30 275 12 Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Applicazione del ProCrea® Primer Il ProCrea® Primer è particolarmente adatto alla preparazione di supporti lisci, che assorbono male (es. cartongesso o gessofibra e pannelli in silicato di calcio). Per la stesura del Primer si utilizza un pennello o un rullo. Prima della successiva intonacatura, assicurarsi che il fondo sia completamente asciugato. Applicazione del ProCrea® Fondo Importante: Fare sempre asciugare il Primer prima di stendere l’intonaco. Lo stesso accorgimento vale anche per gli strati di intonaco stesi in precedenza. I ProCrea® Fondo possono essere tirati a mano con la cazzuola, lavorati a spatola oppure con una intonacatrice. A seconda del supporto, la superficie va inumidita prima della posa dell’intonaco servendosi di un pennello grosso o di uno spruzzino (cfr. tabella pag. 8). Applicare un portaintonaco e un’armatura su eventuali superfici in legno, passaggi di materiale o scanalature passacavi. Il primo strato di intonaco va pettinato con una cazzuola o un frattazzo dentati (dentatura 6-12 mm a seconda dello spesso- re) e quindi lisciato. Ogni strato successivo sarà applicato e tirato a liscio con un frattazzo quando lo strato sottostante si sia rappreso. Pur essendo possibile far seguire al sottointonaco direttamente un intonachino o un intonaco di finitura, si consiglia uno strato preliminare di caseina o fondo ai silicati. In caso di successivo rinnovo dell’intonaco di finitura, il sottointonaco non si bagnerà con il necessario inumidimento, consentendo un distacco più agevole dell’intonaco da rinnovare. 1) A seconda del supporto, inumidire sempre senza eccessi. 2) Il Fondo viene steso con una cazzuola dentata. Importante: Prima di passare all’applicazione di altri strati, lasciare sempre asciugare per bene quelli sottostanti. 3) La superficie viene quindi lisciata per la successiva posa del Fine. Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Posa dei tessuti d’armatura ProCrea® Quando sia necessaria un’armatura (in base al supporto, vedi tabella pag. 8), questa, tranne che negli intonaci di argilla posati sui sistemi di riscaldamento a parete, va sempre inserita nello strato superiore di intonaco. I tessuti di armatura in fibra di vetro o in juta vengono premuti nello strato superiore di intonaco con l’ausilio di una cazzuola o un frattazzo. Il tessuto di armatura va inserito nel terzo superiore dello strato di intonaco. Dopo aver lisciato con la cazzuola, non vi dovranno essere più parti visibili del tessuto. 1) Il tessuto d’armatura viene inserito nell’intonaco fresco. 2) Annegare il tessuto nell’intonaco servendosi della cazzuola. Il tessuto non dovrà più essere visibile. 2) Lisciatura con la spatola larga. 3) Se necessario, è possibile livellare con la pialla a griglia (rabott). Lisciatura e livellamento La lisciatura avviene dopo avere pettinato a fondo il singolo strato con la cazzuola, il frattazzo o la spatola larga. In caso di struttura multistrato, dopo l’asciugatura e la lisciatura dello strato superiore è possibile livellarlo ancora una volta con un rabott a griglia o un pialletto. 1) Frattazzatura. Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Posa di ProCrea® Fine e ProCrea® Intonachino Vista la granulometria fine, la posa di ProCrea® Fine e ProCrea® Intonachino avviene con uno spessore compreso fra 2 e max 4 mm. La superficie dell’intonaco viene dapprima pettinata con una cazzuola dentata da 4 mm. Anche qui è importante che il supporto sia ben indurito. Un intonaco di fondo schiaritosi è facile da pre-inumidire. L’ideale è servirsi di uno spruzzo da giardino da 5 o 10 litri. Il modesto spessore con cui queste due varietà di intonaco vengono stese con- sente, su supporti adatti, di applicare gli intonaci ProCrea® anche ad un solo strato. Supporti adatti sono sia i ProCrea® Pannelli che le pareti in ProCrea® Elementi ma anche cartongesso e pannelli in gessofibra. Agli stessi va tuttavia data una mano di ProCrea® Primer ai silicati. Dopo l’asciugatura, la superficie dell’intonaco di ProCrea® Intonachino viene spazzolata a umido con un frattazzo a spugna. La fanghiglia prodottasi con la frattazzatura viene quindi lisciata con la cazzuola o la spatola per stucco veneziano. Una volta asciugato, l’intonaco può essere passato nuovamente con un frattazzo a spugna. L’asciugatura completa può richiedere, a seconda del clima abitativo, fino a 24 ore. 1) Posa dell’intonaco Fine su un intonaco di Fondo pettinato. 2) Fine e Intonachino sono stesi con uno spessore di soli 4 mm. 3) In seguito, anche queste superfici vengono lisciate. Angoli esterni Angoli interni Per stabilizzare gli angoli esterni su pilastri, porte, finestre ecc. raccomandiamo l’uso dei tradizionali profili angolari. I profili vanno fissati all’angolo e intonacati. Nei punti di giunzione fra diverse strutture di parete e solai è possibile eseguire gli angoli interni con il cosiddetto taglio di cazzuola. L’angolo interno è dunque realizzato e ben definito con l’ausilio di un’apposita cazzuola. Montaggio di un angolare. L’angolo interno realizzato con l’apposita Importante: Nella stesura monostrato, non dimenticare la mano di fondo ed eseguire le fughe con l’apposito nastro coprifuga. cazzuola è un lavoro ben fatto. Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Finitura delle superfici Nella finitura delle superfici non esistono limiti alla fantasia. L’aspetto estetico di un intonaco dipende dal momento della lavorazione, dalla tecnica utilizzata e dall’utensile impiegato. Uno stesso materiale può presentare una finitura ruvida, liscia o molto liscia a seconda che si usi ad esempio un frattazzo a spugna o una cazzuola. Anche la spatolatura consente di ottenere splendide superfici strutturate. Una asciugatura lenta dell’intonaco riveste a questo proposito grande importanza. Anche eventuali difetti si correggono con facilità semplicemente tirando nuovamente e rifinendo la parte interessata. Importante: Un inumidimento abbondante e ripetuto delle superfici eseguito durante la frattazzatura con spugna, feltratura o lisciatura può portare alla formazione di crepe. Feltratura di ProCrea® Fine Feltratura di ProCrea® Intonachino La lavorazione dell’Intonachino con la cazzuola con un frattazzo a spugna di grana grossa. con un frattazzo a spugna di grana fine . consente di ottenere una superficie liscia. Asciugatura L’argilla si asciuga per effetto dell’evaporazione dell’acqua di preparazione dalla superficie dell’intonaco. Se intonachini monostrato di 2-4 mm di spessore posati su supporti assorbenti richiedono 24 ore per l’asciugatura completa, un sottointonaco può necessitare giorni, anche settimane. L’umidità atmosferica e il supporto giocano un ruolo importante. Consigliamo di iniziare ad aerare il locale, aprendo porte e finestre, già un giorno dopo l’applicazione del sottointonaco. Nei mesi invernali o in presenza di una forte umidità atmosferica, si consiglia di utilizzare un deumidificatore. Se l’intonaco è posato sottile e monostrato, si consiglia di evitare la corrente d’aria sia in fase di lavorazione che di asciugatura in modo da prevenire la possibile formazione di crepe e fessure nell’intonaco. Posa di sistemi radianti a parete Il sistema di ProCrea® Intonaci è abbinabile ai più comuni sistemi di riscaldamento a parete. Il supporto dovrà essere sufficientemente poroso per dare il giusto sostegno agli strati piuttosto spessi di intonaco di argilla. I lavori di intonacatura per i sistemi radianti a parete sono sempre eseguiti multistrato. Il sistema di riscaldamento dovrà essere funzionante al momento della posa dell’intonaco. Fasi della lavorazione: Posare il primo e secondo strato di sottointonaco; il riscaldamento deve essere spento. Accendere il riscaldamento per l’asciugatura. Asciugati gli strati precedenti, applicare altri strati di sottointonaco fino a coprire i tubi del riscaldamento. Spegnere a questo punto il riscaldamento. Inserire un’armatura nell’ultimo strato di intonaco steso 5-10 mm oltre i tubi. Il tessuto di armatura non dovrà essere visibile in superficie. Applicare lo strato di finitura Non accendere il riscaldamento per asciugare l’intonaco. Importante: Dopo la posa dei primi strati di intonaco, si accende il riscaldamento per favorire l’asciugatura. Con la dilatazione dei tubi negli strati ancora umidi di argilla si evita una successiva formazione di crepe nell’intonaco finito. Tutti gli altri strati vanno fatti asciugare a riscaldamento spento! Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060 Con riserva di modifiche tecniche Tutti i diritti sono riservati 01 / 2010 Strutture d’intonaco frequenti Sottofondo Inumidire ProCrea® Primer ProCrea® Pannelli sì ProCrea® Elementi sì sì 3,4) ProCrea® Mattoni crudi sì sì 3,4) sì 3,4) ProCrea® Fondo Armatura1) ProCrea® Fine / Intonachino 1x sì – sì 1x 1x sì 1x – sì 1x 1x sì 1x – sì 1x 1x Intonaco esistente d’argilla sì sì – sì 1x Intonaco di calce no sì – sì 1x Intonaco di calcecemento no sì – no 1x Mattoni sì no 1x no 1x Blocchi in pietra arenaria sì sì 4) 1x no 1x Calcestruzzo cellulare sì sì 4) 1x no 1x Cemento no sì 4) 1x no 1x Pietra e sasso ** no no 1x sì 1x Stuoie di canna no no 2x sì 1x Lana di legno no no 1x sì Gessofibra no sì 4) 1x Cartongesso2) no sì 4) 1x 2) Note: 1) Inserire il tessuto di armatura sempre nel terzo superiore dello strato. 2) Eseguire l’armatura delle fughe servendosi dei nastri per armatura indicati dal fabbricante dei pannelli. 3) Primer alla caseina 4) Primer ai silicati * Raccomandazione: Stendere sui mattoni d’argilla cruda un portaintonaco (es. pannelli di canne palustri da 70 gambi) e procedere solo dopo all’intonacatura e all’armatura. * * Raccomandazione: 1x no 2) 1x no 2) 1x prodotti d‘argilla raccomanadto dal comitato di medicina abitativa Settembre 2008 Prodotti premiati con la raccomandazione degli esperti del Comitato tedesco di Medicina abitativa e igiene edilizia. Con i conci asciutti (nessuna umidità di risalita) applicare un intonaco di base di calce pura. Lasciare asciugare per almeno 3 settimane e applicare solo dopo il sottointonaco e l’intonachino d’argilla. Merano Via Carlo Abarth 20 www.naturalia-bau.it [email protected] Tel: +39 0473 499 050 Fax: +39 0473 499 060