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VALUTAZIONE DEI RISCHI
NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Ai sensi del D.Lgs. 81/2008
come modificato dal D. Lgs. 106/2009
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Sede operativa TEATRO ASTRA
Contrà Barche, 53 - 36100 Vicenza (VI)
Via Cristofferi 18 - 36100 Vicenza
0444/530492 FAX 0444/533468
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INDICE
1
DATI GENERALI .......................................................................................................... 3
2
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE ......................................................... 5
3
CRITERI TECNICI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DEI RISCHI ......................... 6
3.1.1
Definizione di pericolo e rischio ...................................................................... 6
3.1.2
Definizione di valutazione e valutazione dei rischi.......................................... 6
3.1.3
Probabilità di accadimento ............................................................................. 6
3.1.4
Gravità dell’evento / danno ............................................................................. 7
3.2
Matrice del rischio utilizzata ................................................................................... 8
3.3
Normativa considerata per la valutazione.............................................................. 9
4
FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEI LAVORATORI .......................................... 10
5
ELENCO DEI PERICOLI CONSIDERATI NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ..... 12
5.1
Criteri adottati per la valutazione ......................................................................... 13
5.2
Fattori di pericolo ................................................................................................. 13
5.3
Individuazione dei fattori di pericolo / rischio nell’ambiente di lavoro ................... 14
5.4
Individuazione dei rischi per mansione ................................................................ 14
6
VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL’AMBIENTE DI LAVORO ..................................... 15
7 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E
FORMAZIONE DEL PERSONALE .................................................................................... 50
8
VALUTAZIONE DELLE MACCHINE / ATTREZZATURE ........................................... 52
9
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE .......................................................... 55
10
SORVEGLIANZA SANITARIA ................................................................................ 56
11
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI ...................................................................... 58
ALLEGATI.......................................................................................................................... 61
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1 DATI GENERALI
RAGIONE SOCIALE: La Piccionaia I Carrara Soc. Coop.
SEDE LEGALE
Stradella dell’Isola 19
36100 Vicenza (VI)
SEDE OPERATIVA
Via del Progresso 6
36050 Sovizzo (VI)
SEDE OPERATIVA
Teatro Astra Contrà Barche, 53
36100 Vicenza (VI)
0444 / 323725
0444 / 255486
P. IVA
00345390249
NUMERO DIPENDENTI
50 circa (attori, tecnici, ecc.)
14 impiegati (organizzatori, amministrativi,
ecc.)
TIPOLOGIA LAVORATIVA:
La società cooperativa La Piccionaia I Carrara si occupa della gestione del
Teatro Astra, dell’organizzazione di spettacoli e rappresentazioni teatrali e di
realizzazione di scenografie per i propri spettacoli. In particolare gli uffici
gestionali sono situati in Stradella dell’Isola 19, l’attività teatrale vera e
propria si sviluppa presso il Teatro Astra in Contrà Barche 53, mentre
l’attività di realizzazione delle scenografie ha luogo presso un magazzino con
laboratorio sito a Sovizzo.
NUMERO E TIPOLOGIA DEI REPARTI PRESSO LA SEDE OPERATIVA
TEATRO ASTRA:
uffici
TURNI DI LAVORO:
servizi igienici
palcoscenico
camerini
ingresso Teatro
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SI
NO
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ORGANIGRAMMA AZIENDALE
DATORE DI LAVORO:
sig. Pierluigi Cecchin (Legale Rappresentante)
1
RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE :
dr. Pietro Scambi
Requisiti del D.Lgs. 195/03 SI NO
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 2:
sig. Graziano Pretto (da formare)
PREPOSTO:
Previsto/necessario
Non previsto/non necessario
sig. Giampaolo Tovo
3
MEDICO COMPETENTE :
Previsto/necessario
Non previsto/non necessario
dr. Michele Padoan
ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO ED EMERGENZA 4:
1. sig. Marco Artusi
2. sig.ra Francesca Butera
3. sig.ra Cinzia Benetazzo
4. sig.ra Laura Bombana
5. sig. Pierluigi Cecchin
6. sig.ra Anna Colella
7. sig. Giampaolo Fioretti
8. sig.ra Giorgia Melison
9. sig. Riccardo Turco Livieri
10. sig. Luigi Vanucci
11. sig.ra Nina Zanotelli
12. sig. Sergio Meggiolan
ADDETTI ALLA SQUADRA PRIMO SOCCORSO 4:
1. sig.ra Laura Bombana
2. sig.ra Anna Colella
3. sig. Giampaolo Tovo
4. sig.ra Nina Zanotelli
5. sig. Sergio Meggiolan
1.
2.
3.
4.
Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione da parte del Datore di Lavoro, secondo l’art. 17 del D.Lgs.
81/2008 come modificato dal D. Lgs. 106/09.
Elezione o designazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, secondo l’art. 47 del D.Lgs. 81/2008 come
modificato dal D. Lgs. 106/09.
Nomina
del
Medico
Competente
da
parte
del
Datore
di
Lavoro,
secondo
l’art.
18
del
D.Lgs. 81/2008 come modificato dal D. Lgs. 106/09.
Nomina degli addetti antincendio e degli addetti al primo soccorso da parte del Datore di Lavoro, secondo l’art. 18 del D.Lgs.
81/2008 come modificato dal D. Lgs. 106/09.
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2 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE
TIPO DI LAVORAZIONE:
La società cooperativa La Piccionaia I Carrara si occupa della gestione del Teatro Astra,
dell’organizzazione di spettacoli e rappresentazioni teatrali e di realizzazione di
scenografie per i propri spettacoli. In particolare gli uffici gestionali sono situati in
Stradella dell’Isola 19, l’attività teatrale vera e propria si sviluppa presso il Teatro Astra in
Contrà Barche 53, mentre l’attività di realizzazione delle scenografie ha luogo presso un
magazzino con laboratorio sito a Sovizzo.
CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORO (Teatro Astra):
Uffici per le attività gestionali, amministrative, ecc.
Servizi igienici, spogliatoi, camerini a disposizione per il personale e per il pubblico.
Palcoscenico.
Ingresso del Teatro e vani tecnici.
MACCHINE E ATTREZZATURE:
UFFICI, CAMERINI, INGRESSO:
Scrivanie.
Stampanti.
Bancone.
Personal Computer.
Fax.
PALCOSCENICO:
Scenografie.
Attrezzature per montaggio scene.
PRODOTTI E SOSTANZE UTILIZZATE:
UFFICI:
Colla e altro materiale da cancelleria.
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Toner/inchiostro per stampanti e fax.
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3 CRITERI TECNICI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DEI
RISCHI
3.1.1Definizione di pericolo e rischio
• Pericolo:
proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (per esempio sostanze, attrezzi,
prodotti, materiali, metodi di lavoro, ecc.) avente potenzialità di causare danni.
• Rischio:
probabilità che un determinato fattore o agente fisico, chimico o biologico, al verificarsi di
determinate condizioni, proprie dell’agente stesso, possa diventare arrecare danno alla
salute dell’uomo.
3.1.2Definizione di valutazione e valutazione dei rischi
• Valutazione:
insieme delle attività conoscitive ed operative che devono essere svolte per addivenire ad
una stima del rischio di esposizione ai fattori di pericolo per la salute del personale
• Valutazione dei rischi:
procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori,
nell’espletamento delle loro mansioni, derivante dalle circostanze del verificarsi di un
pericolo sul luogo di lavoro.
3.1.3Probabilità di accadimento
La scala di probabilità di accadimento è legata:
1. al grado di protezione esistente sulle macchine, alle condizioni del posto di lavoro,
al metodo di lavoro, al ritmo imposto, ecc., tutti fattori oggetto di valutazione nel
presente documento;
2. allo stato psicologico del lavoratore sottoposto a rischio, che è collegato a fattori
estremamente soggettivi e di conseguenza difficilmente prevedibili e quantificabili.
•
BASSA:
L’evento dannoso è improbabile;
susciterebbe incredulità.
•
MEDIA:
L’evento dannoso è poco probabile ma possibile.
•
MEDIO - ALTA:
L’evento dannoso è probabile. La sua manifestazione è legata al
verificarsi di un evento sfavorevole probabile, ad esempio condizioni
anomale di funzionamento delle macchine o degli impianti, non
osservanza alle procedure di lavoro, mancato utilizzo dei mezzi di
prevenzione e protezione.
•
ALTA:
L’evento dannoso è molto probabile e si è già verificato in altre
occasioni.
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il
verificarsi
dell’episodio
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3.1.4Gravità dell’evento / danno
La gravità del danno è legata alle conseguenze che possono derivare dall’accadimento
dell’evento stesso ed è quantificabile dai giorni di invalidità conseguenti.
•
LIEVE:
Infortunio che comporta un’inabilità limitata nel tempo; ad esempio:
contusioni, abrasioni e ferite di lieve entità.
•
MEDIO:
Infortunio con inabilità guaribile in un periodo medio; ad esempio
schiacciamenti, tagli, ferite guaribili in 5-20 giorni.
•
GRAVE:
Infortunio causante invalidità parziale o degenza a lungo termine
con invalidità temporanea superiore ai 30 giorni; ad esempio
schiacciamenti, fratture, traumi e ferite di notevole entità.
•
GRAVISSIMO:
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Infortunio causante invalidità permanente o morte.
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3.2 Matrice del rischio utilizzata
MATRICE DEL RISCHIO
BASSA
MEDIA
MEDIO
ALTA
ALTA
GRAVITÀ
GRAVISSIMO
GRAVE
MEDIO
LIEVE
PROBABILITÀ
RISCHIO ELEVATO
L’intervento di bonifica è urgente. Qualora l’intervento
di bonifica non fosse tecnicamente fattibile, occorre
effettuare interventi sostitutivi, effettuare una
adeguata formazione ai lavoratori esposti alla fonte di
rischio e limitare in ogni caso il tempo di esposizione.
Il colore rosso indica una operazione a rischio
elevato.
RISCHIO CONSISTENTE
L’intervento deve essere effettuato con una adeguata
programmazione (entro 4 mesi), provvedendo nel
frattempo ad una puntuale e periodica formazione del
personale esposto e ponendo in atto degli interventi
sostitutivi per ridurre temporaneamente il rischio
presente.
RISCHIO MODESTO
L’intervento di bonifica è da eseguirsi entro 9 mesi,
informando nel frattempo i lavoratori esposti; nel
contempo migliorare la situazione di rischio con
interventi sostitutivi.
RISCHIO BASSO
Programmare adeguatamente l’intervento di bonifica
(se ritenuto necessario).
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3.3 Normativa considerata per la valutazione
Per l'individuazione delle situazioni di rischio sono state prese in considerazione le
seguenti fonti:
Riferimento legislativo
D.P.R. 302/1956
D.P.R. 303/1956
D.P.R. 1124/1965
D.M. 28/01/1992
D.M. 16/02/1993
D.Lgs. 758/1994
D.P.R. 459/1996
D.M. 16/01/1997
D.M. 10/03/1998
D.P.R. 37/1998
D.P.R. 126/1998
D.M. 2/10/2000
Legge 125/2001
D.Lgs. 151/2001
D.Lgs. 231/2001
D. Lgs. 66/2003
D.M.S. 388/2003
D.M. 27 aprile 2004
D.Lgs. 123/2007
D.M. 37/2008
D.Lgs. 81/2008
D.Lgs. 106/2009
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Campo di applicazione
Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative di quelle
generali emanate con D.P.R. 547/1955.
Norme generali per l' igiene del lavoro (solo art. 64)
Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli
infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Concernente la classificazione / imballaggio ed etichettatura dei
preparati pericolosi (schede di sicurezza).
Ultimo elenco ufficiale di sostanze etichettate.
Modificazioni alla disciplina in materia di lavoro.
Direttiva macchine pubblicata sul supplemento ordinario n. 146 della
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 209 del 06/09/96.
Individuazione dei contenuti minimi della formazione dei lavoratori, dei
rappresentanti per la sicurezza e dei datori di lavoro che possono
svolgere direttamente i compiti propri del responsabile del servizio di
prevenzione e protezione.
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza
nei luoghi di lavoro.
Regolamento recante la disciplina sui procedimenti di prevenzione
incendi.
Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 94/9/CE in
materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati
in atmosfera potenzialmente esplosiva.
Linee guida d’uso dei videoterminali.
Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcol correlati.
Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno
della maternità e della paternità, a norma dell’art. 15 della legge 8 marzo
2000, n. 53.
Disciplina della responsabilità amministrative delle persone giuridiche,
delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica , a
norma dell’art.11 della legge 29 settembre 2000, n. 300.
Attuazione della direttiva 2000/34/CE concernenti taluni aspetti
dell’organizzazione dell’orario di lavoro.
Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in
attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre
1994, n. 626, e successive modificazioni.
Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi e
per gli effetti dell’art. 139 del testo unico, approvato con decreto del
presidente della repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive
modificazioni e integrazioni.
Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega
al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia di
sicurezza.
Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies,
comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante
riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli
impianti all'interno degli edifici.
Attuazione dell’art.1 della legge 3 Agosto 2007 n.123, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
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4 FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEI LAVORATORI
Con la presente tabella vengono individuati e programmati gli interventi formativi,
attraverso i quali si intende informare e formare precise categorie di lavoratori.
L’informazione e formazione del personale è necessaria nonché obbligatoria:
1. in occasione di modifiche delle situazioni di rischio;
2. in occasione di modifiche della tipologia lavorativa;
3. in occasione di assunzione di nuovo personale.
Alla luce del sopralluogo, risulta che debbano essere formati:
• il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), mediante corso di
32 ore;
• il Preposto, mediante apposito corso di formazione;
• tutti i dipendenti aziendali, mediante un corso base sulla sicurezza della
durata di 2 ore.
Si ricorda inoltre che:
• nel caso in cui sia stato eletto, il RLS deve aggiornare la propria formazione
secondo le seguenti modalità:
i. almeno 4 ore di aggiornamento annuale se l’azienda occupa da 15 a
50 dipendenti,
ii. almeno 8 ore di aggiornamento annuale se l’azienda occupa più di
50 dipendenti.
• a cadenza triennale gli addetti al primo soccorso devono aggiornarsi,
frequentando un corso di 4 ore relativamente alla parte pratica del corso
stesso;
• a cadenza periodica (non ancora definita normativamente) gli addetti
antincendio devono aggiornare la loro formazione;
• tutti i dipendenti devono essere periodicamente formati mediante un corso
base sulla salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
Se necessario, si consiglia infine di predisporre delle procedure/istruzioni operative che
riguardino le attrezzature e/o le macchine più utilizzate e/o più pericolose, da mettere poi
a disposizione dei dipendenti che utilizzano le attrezzature e/o le macchine cui le
procedure/istruzioni operative si riferiscono.
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FORMAZIONE RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Corso di più ore e aggiornamento
dr. Pietro Scambi
FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Corso di 32 ore e aggiornamento
Anno
sig. Graziano Pretto (da formare)
FORMAZIONE ADDETTI ANTINCENDIO ED EMERGENZA
Corso di 8 ore e aggiornamento
Settembre sig. ra Cinzia Benetazzo
Settembre sig. Pierluigi Cecchin
2006
2006
Settembre sig. ra Nina Zanotelli
Settembre sig. ra Giorgia Melison
2006
2006
Settembre sig. Luigi Vannucci
Settembre sig. Giampaolo Fioretti
2006
2006
Settembre sig. ra Laura Bombana
Settembre sig. Riccardo Turco Livieri
2006
2006
Settembre sig. ra Anna Colella
Settembre sig. ra Francesca Butera
2006
2006
Settembre sig. Marco Artusi
Marzo
sig. Sergio Meggiolan
2006
2009
Anno
da formare
FORMAZIONE ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
Corso di 12 ore e aggiornamento
Marzo
sig.ra Laura Bombana
Marzo
sig.ra Anna Colella
2008
2008
Marzo
sig. Giampaolo Tovo
Marzo
sig. ra Nina Zanotelli
2008
2009
Anno
da formare
FORMAZIONE LAVORATORI SULLA SICUREZZA ED IGIENE NEI LUOGHI DI LAVORO
Corso di 2 ore
Ottobre
sig. Marco Artusi
Ottobre
sig. Giampaolo Fioretti
2007
2007
Ottobre
sig.ra Maria Teresa Lora
Ottobre
sig.ra Giorgia Melison
2007
2007
Ottobre
sig. Pierluigi Cecchin
Ottobre
sig. Graziano Pretto
2007
2007
Ottobre
sig. Riccardo Turco Livieri
Ottobre
sig. Giampaolo Tovo
2007
2007
Ottobre
sig. Luigi Vannucci
Anno
da formare
2007
Anno
FORMAZIONE PREPOSTO
Corso di 4 ore
sig. Giampaolo Tovo (da formare)
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5 ELENCO
DEI
PERICOLI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
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CONSIDERATI
NELLA
PREMESSA
Il presente elaborato tecnico è stato redatto ai sensi del D.Lgs. 81/2008 come corretto e
integrato dal D. Lgs. 106/2009 e deve essere custodito presso l’unità produttiva alla quale
si riferisce.
La valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro è stata effettuata previo sopralluogo negli
ambienti di lavoro dell’azienda: uffici, reparti operativi, aree esterne.
Questo ha permesso di procedere ad una accurata valutazione del rischio cui i lavoratori
sono esposti in relazione alla propria mansione (impiegati, operai, ecc.), per permettere
quindi di effettuare un programma di informazione e formazione quanto più attinente.
Contemporaneamente si è proceduto alla valutazione delle attività di rischio che
comportino l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione personale, al fine di poter
scegliere i più appropriati per la prevenzione dei rischi specifici relativi all’azienda oggetto
della presente valutazione.
Il presente documento di valutazione del rischio:
individua ed esamina i rischi connessi alla lavorazione, secondo i processi produttivi
e le indicazioni tecniche fornite dal datore di lavoro e/o dai suoi delegati;
richiede la presa visione da parte del Datore di lavoro e del Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nonché del Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione (RSPP), al fine di accertarne il contenuto o di richiedere
delle integrazioni tecniche e/o di contenuto;
richiede da parte del Datore di lavoro, congiuntamente al RSPP e al RLS (e per
alcuni aspetti, di natura medico-sanitaria, anche al medico competente),
l’individuazione di programmi di intervento (cap.11) ai fini dell’adeguamento e/o del
miglioramento delle norme di sicurezza;
richiede una costante e programmata verifica da parte del Datore di lavoro e dei
suoi delegati e/o preposti e del RSPP, della permanenza in efficienza, nel tempo,
delle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro e delle macchine/attrezzature
(intrinseche ed estrinseche), e del livello di preparazione e di formazione del
personale sulle norme di sicurezza e sui corretti comportamenti aziendali;
presume, da parte del Datore di lavoro, l’individuazione dei preposti a cui richiedere
il controllo del rispetto delle misure di sicurezza e delle norme comportamentali da
parte dei lavoratori;
presuppone la necessità da parte del Datore di lavoro di definire un mansionario
della sicurezza, individuando competenze tecniche e responsabilità;
necessita da parte del Datore di lavoro o del Responsabile del personale la
conoscenza immediata del nuovo personale in forza lavoro, a cui fornire, in modo
immediato, sia informazione che formazione specificatamente alla mansione, ed
eventuale istruzione tecnica specialistica; questi interventi formativi sono attuabili
sia per mezzo di consegna di un manuale della sicurezza, sia per mezzo di attività
di formazione con docenza specialistica.
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5.1 Criteri adottati per la valutazione
L’individuazione dei fattori potenziali di rischio è stata effettuata prendendo in
considerazione sia i PERICOLI AMBIENTALI specifici per i reparti omogenei nei quali
l’azienda è stata suddivisa, sia i PERICOLI PARTICOLARI presenti all’interno di ciascun
reparto.
Si ricorda inoltre che l’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 (come corretto dal D. Lgs. 106/2009)
prevede che vengano valutati quei rischi dovuti ad interferenze tra azienda committente
ed azienda appaltatrice (ad esempio nel caso di lavori all’interno del capannone
aziendale, oppure nel caso di prestazione di servizi quali l’impresa di pulizie o
l’impiantista che opera sempre all’interno dei locali aziendali). La valutazione di tali rischi
interferenziali e l’insieme delle procedure atte a prevenire e proteggere da tale tipologia di
rischi devono portare all’elaborazione, da parte del committente, del Documento
Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali, come previsto dall’articolo sopra citato.
5.2 Fattori di pericolo
- PERICOLI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
☛ Pericoli derivanti dalle strutture (tipologia costruttiva, scale ecc.).
☛ Pericoli da impianti, attrezzature e macchinari.
☛ Pericoli da uso di energia elettrica.
☛ Pericoli da impiego di sostanze pericolose.
☛ Pericoli da incendio o esplosioni.
☛ Pericoli da apparecchi di sollevamento.
- PERICOLI PER LA SALUTE DEI LAVORATORI
☛ Pericoli da agenti fisici.
☛ Pericoli da agenti biologici.
☛ Pericoli da agenti chimici.
☛ Pericoli derivanti dall’ambiente di lavoro (microclima, illuminamento, aerazione).
☛ Pericoli dal lavoro ai videoterminali.
- PERICOLI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI
☛ Pericoli derivanti dall’organizzazione aziendale.
☛ Pericoli da movimentazione dei carichi.
- PERICOLI SPECIFICI
☛ Pericoli derivanti dalla presenza di lavoratori stranieri.
☛ Pericoli derivanti dalla presenza di lavoratrici madri.
☛ Pericoli derivanti dalla presenza di lavoratori minori.
☛ Pericoli derivanti da lavori solitari.
☛ Pericoli derivanti da lavorazioni in ambienti confinati.
☛ Pericoli da stress-lavoro correlati.
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5.3 Individuazione dei fattori di pericolo / rischio nell’ambiente di lavoro
REPARTO
UFFICI, CAMERINI,
PALCOSCENICO
FONTI DI PERICOLO
Aree di transito, pavimenti.
Microclima.
Armadi e scaffali.
Porte, uscite di emergenza.
FATTORE DI RISCHIO
Caduta, inciampo.
Aerazione, illuminazione.
Caduta di materiale dall’alto.
Identificazione, accessibilità.
Impiantistica.
Elettrocuzione, cortocircuiti.
Rumore.
Videoterminale.
Movimentazione dei carichi.
Disturbi agli organi uditivi ed extrauditivi.
Disturbi alla vista. Disturbi di postura.
Postura (disturbi dorso-lombari). Disturbi
muscolo- scheletrici.
Scarsa informazione.
Segnaletica di sicurezza, procedure di
emergenza, primo soccorso, emergenza
incendio.
Caduta, inciampo, caduta di materiale
dall’alto, elettrocuzione, corto circuiti,
rischio rumore, rischio vibrazioni, rischi
connessi all’utilizzo di attrezzature quali
scale, ecc.
Allestimento/disallestimento
scenografie
5.4 Individuazione dei rischi per mansione
MANSIONE
FATTORE DI RISCHIO
TECNICI
e
ADDETTI Caduta, inciampo. Aerazione, illuminazione, temperature inadeguate.
ALLESTIMENTO
Caduta di materiale dall’alto. Caduta di personale dall’alto.
Elettrocuzione, cortocircuiti. Rischio rumore e disturbi agli organi
uditivi ed extrauditivi. Rischio da movimentazione manuale dei
carichi: postura (disturbi dorso-lombari) e disturbi muscoloscheletrici. Rischio elettromagnetico. Rischio Incendio: presenza di
materiale combustibile e/o infiammabile. Rischi legati all’utilizzo di
macchine, apparecchi, attrezzature: cesoiamento, abrasione, taglio,
proiezione di schegge e/o schizzi, schiacciamento, ustione. Rischio
vibrazioni: danni osteo-articolari al sistema mano-braccio e al
rachide. Rischi legati all’utilizzo di sostanze e prodotti chimici:
esposizione cutanea e/o inalatoria a sostanze e preparati chimici
pericolosi: intossicazione, ustione, corrosione, avvelenamento.
Infortunio in itinere. Stress lavoro – correlato.
MASCHERE, DIREZIONE SALA Caduta, inciampo. Aerazione, illuminazione. Caduta di materiale
dall’alto. Elettrocuzione, cortocircuiti. Rischio elettromagnetico.
Rischio Incendio: presenza di materiale combustibile e/o
infiammabile. Infortunio in itinere. Stress lavoro – correlato.
ATTORI
Caduta, inciampo. Aerazione, illuminazione. Caduta di materiale
dall’alto. Elettrocuzione, cortocircuiti. Rischio elettromagnetico.
Rischio Incendio: presenza di materiale combustibile e/o
infiammabile. Infortunio in itinere. Stress lavoro – correlato.
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6 VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL’AMBIENTE DI LAVORO
SCHEDA:
DIMENSIONI / STRUTTURA DELL’AZIENDA
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Superficie - altezza - cubatura
È garantita una superficie per lavoratore di almeno
2 m2.
L’altezza dei locali di lavoro è di almeno 3 m.
È garantita una cubatura per ogni lavoratore di almeno
10 m3.
Gli spazi di lavoro e le zone di transito sono
adeguatamente protetti contro la caduta di materiale.
STIMA DEL RISCHIO
-
-
Prestare
attenzione
all’impiantistica collocata nella
parte
superiore
del
palcoscenico. Tutti i fari e le
eventuali attrezzature appese
sono dotate di catena di
sicurezza.
BASSO
Aerazione - microclima
È presente un adeguato ricambio d’aria.
Sono presenti adeguati estrattori di aria che
permettono durante la stagione estiva e in particolari
situazioni climatiche un adeguato ricambio d’aria.
L’umidità relativa presente normalmente nei locali di
lavoro rientra nei limiti di accettabilità per un corretto
svolgimento delle mansioni lavorative senza disturbi
per la salute del lavoratore.
Il posizionamento alto della finestratura evita che i
lavoratori siano colpiti direttamente da correnti d’aria.
Sono presenti adeguati tendaggi per proteggere i
lavoratori da eventuali soleggiamenti oppure i vetri
sono del tipo oscurati.
La tipologia delle finestre presenti permette la
regolazione dell’aerazione attraverso l’inclinazione
delle finestre stesse.
L’ambiente di lavoro è adeguatamente climatizzato.
I diffusori dell’aria condizionata permettono una
diffusione regolabile e uniforme dell’aria.
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-
-
Le finestre sono ad altezza
normale.
Non necessario.
-
Non necessario.
-
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Aerazione - microclima
L’aria condizionata è adeguatamente filtrata.
Per evitare pericolose sacche di metano in caso di
fuga, sono presenti adeguate aperture di aerazione in
prossimità dei bruciatori.
STIMA DEL RISCHIO
Pulire almeno una volta
all’anno
i
filtri
dei
condizionatori, per evitare
possibili
infezioni
da
Legionella.
-
BASSO
Finestre
Sono disponibili adeguati attrezzi per un’agevole e
sicura apertura e regolazione delle finestre (aste
metalliche, dispositivi meccanici, dispositivi elettrici,
ecc.).
Esiste un fermo meccanico (o snodo) per trattenere la
finestra in fase di apertura.
Il numero delle finestre apribili è adeguato alla
superficie di ciascun locale di lavoro.
La finestratura presente è facilmente accessibile per
operazioni di manutenzione e pulizia.
Le
finestre
sono
realizzate
con
materiale
adeguatamente sicuro e ben fissate alla struttura.
Gli spogliatoi, i bagni e i camerini sono dotati di
adeguata finestratura apribile e di dimensioni tali da
dare una buona aerazione e luminosità.
L’apertura delle finestre non è ostacolata dalla
presenza di scaffalature.
STIMA DEL RISCHIO
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Non necessario. Le finestre
sono ad altezza normale e
quindi
facilmente
apribili
manualmente.
Non necessario.
-
-
-
-
-
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Illuminazione
È presente un numero adeguato di corpi illuminanti, in
funzione anche dell’ambiente di lavoro e del tipo di
lavorazione svolta.
I corpi illuminanti sono tutti dotati di idonea plafoniera
atta a distribuire uniformemente la luce generata.
Le plafoniere sono adeguatamente fissate.
-
-
Tutti i collegamenti elettrici sono resi inaccessibili da
idonee protezioni.
Le plafoniere sono poste ad un altezza tale da non
essere a rischio di contatto da parte dell’operatore od
eventuali mezzi di trasporto.
È presente una illuminazione uniforme e priva di zone
d’ombra per i locali di lavoro.
Il teatro è dotata di una adeguata illuminazione
naturale.
L’illuminazione naturale è regolabile attraverso appositi
tendaggi.
Le lampade per l’illuminazione
del palcoscenico, montante
all’occorrenza,
sono
adeguatamente fissate anche
tramite catene di sicurezza.
Prestare
attenzione
ad
eventuali cavi elettrici non
canalizzati, in particolare a
quelli per collegare gli impianti
dei tecnici collocati alla fine
della platea.
-
-
-
Viene eseguita una pulizia periodica della finestratura
presente.
È presente una adeguata illuminazione all’esterno del
teatro.
Non necessario. Le finestre
degli uffici presenti presso il
teatro sono opache.
-
-
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Pareti - pavimenti
Le pareti sono adeguatamente tinteggiate in modo da
garantire un’adeguata igiene e luminosità.
Le pareti divisorie in materiale trasparente o traslucido
(vetro, plastica, ecc.) sono segnalate all’altezza degli
occhi.
Le pareti in materiale trasparente o traslucido sono
infrangibili o protette con idonee strutture contro lo
sfondamento.
La pavimentazione all’esterno del teatro è regolare e
permette un sicuro transito dei mezzi e dei pedoni; in
particolare sono stati valutati i pericoli per la presenza
di avvallamenti, rampe, ecc.
La pavimentazione all’interno dei locali è idonea al tipo
di lavorazione svolta e permette una facile pulizia della
stessa.
STIMA DEL RISCHIO
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-
Le porte d’ingresso al teatro
sono trasparenti e sono
chiaramente identificate.
Da verificare.
-
-
BASSO
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SCHEDA:
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PORTE - PORTONI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Porte - uscite di emergenza
Le porte dei locali di lavoro sono facilmente apribili
dall’interno, ovvero dispongono di maniglie e/o sistemi
di apertura efficienti, agevoli e prive di sporgenze che
possono arrecare danno alle persone.
Tutte le porte e portoni presenti presso il teatro sono
tenuti in efficienza.
Sulle porte trasparenti o traslucide è apposto un segno
indicativo, un pittogramma o uno stemma all’altezza
degli occhi.
Le porte apribili nei due sensi (tipo saloon) sono
trasparenti o dotate di pannelli trasparenti (finestrella).
-
-
Le porte e i portoni presenti hanno un’altezza superiore
o uguale ai 2 m.
Le uscite di emergenza dotate di porte sono facilmente
apribili dall’interno, ovvero non sono chiuse a chiave e
il senso di apertura delle stesse è verso l’esodo.
Le porte d’ingresso al teatro
sono trasparenti e sono
chiaramente identificate.
Le porte d’ingresso al teatro
sono apribili nei due sensi e
sono trasparenti.
-
Le uscite di emergenza sono lasciate libere da ostacoli
ed immettono in luoghi sicuri.
Il numero di uscite di emergenza è adeguato
all’ambiente di lavoro e al numero di lavoratori
presenti.
Per i locali in cui lavorano fino a 25 addetti, è presente
una uscita di sicurezza di larghezza superiore a 0,8 m.
Per i locali in cui lavorano da 26 a 50 addetti, è
presente una uscita di sicurezza di larghezza minima
di 1,2 m apribile nel senso di esodo.
Le porte di accesso a particolari locali produttivi sono
dotate di idonea segnaletica di identificazione.
-
-
-
Sono vietate le porte scorrevoli, le saracinesche a
rullo, le porte girevoli su asse centrale quali uscite di
emergenza.
È identificato con apposita
cartellonistica il divieto di
accesso ai non addetti ai lavori
in tutti i vani tecnici e in tutti i
locali in cui è bene interdire
l’accesso (dietro le quinte,
scale che portano nei locali
seminterrati, ecc.).
-
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All’interno del teatro sono
presenti
più
uscite
di
emergenza dotate di porte con
maniglione antipanico e apribili
verso il senso dell’esodo.
Il punto di raccolta esterno
deve essere segnalato da
apposito cartello.
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Porte - uscite di emergenza
Le uscite di emergenza sono adeguatamente
segnalate e dotate in loro prossimità di illuminazione
sussidiaria in caso di mancanza della corrente
elettrica.
Se esiste il pericolo di esplosioni o incendi e sono
presenti più di 5 lavoratori, i locali non al pianterreno
hanno almeno due scale distinte, di facile accesso o
comunque rispondono alla specifica normativa
antincendio.
I portoni scorrevoli sono dotati di fermo meccanico di
fine corsa tale da impedire la fuoriuscita dello stesso
dalle guide.
I portoni azionati elettricamente sono dotati di:
- arresto tramite fotocellula,
- costola sensibile sul fronte avanzante,
- segnalazione luminosa di movimento dello
stesso,
- cartello indicante la presenza di cancello
elettrico.
Le porte e portoni apribili elettricamente possono
essere azionati e aperti anche manualmente.
STIMA DEL RISCHIO
-
Non pertinente. Il teatro si
sviluppa in un unico piano
terra e in alcuni locali
seminterrati ai quali si può
accedere da vari ingressi. È
presente un solo vano tecnico
al piano primo (non utilizzato)
che ha accesso solo mediante
scala esterna.
Presente solo il portone
d’ingresso scorrevole elettrico.
Verificare che il cancello di
ingresso al cortile entro cui si
trova il teatro sia dotato dei
dispositivi indicati accanto. Si
precisa che tale cancello è a
servizio di tutti gli edifici
limitrofi al teatro ed è di
proprietà e pertinenza del
Comune di Vicenza.
-
MODESTO
Passaggi - zone di transito
Le zone di transito sono mantenute libere da ostacoli.
Le dimensioni dei passaggi presenti presso il teatro
permettono un transito dei lavoratori in sicurezza.
Le dimensioni dei passaggi sono adeguate ai carichi
da movimentare.
I passaggi sono protetti da eventuali rischi dovuti alla
caduta di materiale.
Ricordarsi
di
mantenere
sempre in ordine le zone di
transito, specialmente le vie di
esodo in caso di emergenza.
-
-
Le lampade per l’illuminazione
del palcoscenico, montante
all’occorrenza,
sono
adeguatamente fissate anche
tramite catene di sicurezza.
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
NO
OSSERVAZIONI
Passaggi - zone di transito
Le zone di transito sono identificabili dai lavoratori
anche in assenza di corrente elettrica, attraverso una
adeguata illuminazione di emergenza.
Tubi e cavi elettrici, mobili o fissi, sono adeguatamente
protetti con canalette o interrati per evitare pericoli di
inciampo, elettrocuzione, instabilità dei mezzi e del
materiale trasportato nonché usura dei cavi elettrici o
tubi stessi.
STIMA DEL RISCHIO
Verificare
periodicamente
l’efficienza dell’illuminazione di
emergenza.
Prestare
attenzione
ad
eventuali cavi elettrici non
canalizzati, in particolare a
quelli per collegare gli impianti
dei tecnici collocati alla fine
della platea.
BASSO
Transito mezzi
Non sono presenti mezzi all’interno del teatro. Prestare attenzione nel cortile esterno dello stesso,
in particolare durante l’attività di carico e scarico materiale e attrezzature durante gli allestimenti e
disallestimenti.
STIMA DEL RISCHIO
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
NO
OSSERVAZIONI
Zone di pericolo
Le zone di pericolo (rischi di cadute dei lavoratori o di
oggetti, lavorazioni particolari, ecc.) sono delimitate in
modo che possano accedere solo gli autorizzati.
Per i lavoratori autorizzati ad accedere alle zone di
pericolo vengono prese adeguate misure di sicurezza.
Le zone di pericolo sono chiaramente segnalate.
STIMA DEL RISCHIO
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È identificato con apposita
cartellonistica il divieto di
accesso ai non addetti ai lavori
in tutti i vani tecnici e in tutti i
locali in cui è bene interdire
l’accesso (dietro le quinte,
scale che portano nei locali
seminterrati, ecc.). è segnalata
con apposita cartellonistica la
centrale termica.
Al
personale
interno,
a
seconda
delle
mansioni,
vengono
forniti
DPI
e
indicazioni sul comportamento
da tenere e sulle modalità
operative da seguire.
È identificato con apposita
cartellonistica il divieto di
accesso ai non addetti ai lavori
in tutti i vani tecnici e in tutti i
locali in cui è bene interdire
l’accesso (dietro le quinte,
scale che portano nei locali
seminterrati, ecc.). è segnalata
con apposita cartellonistica la
centrale termica.
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SCHEDA:
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SCAFFALATURE - DEPOSITO MATERIALE
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Scaffalature
Non sono presenti scaffalature in teatro. Si ricorda comunque che, in caso di utilizzo di
scaffalature, queste devono essere stabili, ancorate a parete o a pavimento, dotate di segnaletica
indicante la portata massima e per ripiano e collocate in modo da essere facilmente accessibili.
STIMA DEL RISCHIO
NULLO
Armadi - archivi
Gli armadi / archivi sono adeguatamente stabili e/o
fissati al terreno o alle pareti.
Gli armadi / archivi sono adeguati ai carichi presenti.
I carichi sono equamente ripartiti su tutti i ripiani, con i
carichi pesanti posizionati nella parte inferiore delle
scaffalature.
Gli armadi / archivi sono posizionati in modo tale da
non essere di intralcio al transito dei mezzi e del
personale.
STIMA DEL RISCHIO
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-
-
-
BASSO
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Scale fisse
Le pedate dei gradini sono in materiale antiscivolo, o
dotati di appositi dispositivi antiscivolo (strisce in
gomma o strisce in carta abrasiva).
I gradini hanno alzata e pedata dimensionale
adeguata, ossia: alzata compresa tra 13 e 17 cm, e
pedata compresa tra 26 e 28 cm.
Le scale hanno larghezza di almeno 60 cm o
120 cm in funzione del numero di dipendenti e
conseguentemente delle vie di esodo.
Le scale sono dotate di adeguata illuminazione.
Le scale sono dotate di illuminazione di emergenza
ovvero di lampade con batteria a tampone.
Le scale e gli eventuali pianerottoli sono dotati d’idonei
parapetti (altezza di protezione: 100 cm; corrente
intermedio a 50 cm; fasce ferma-piede: h=15 cm), o in
alternativa in struttura piena.
Le scale con funzione di via di esodo sono identificate
con adeguata cartellonistica.
In funzione della dislocazione delle scale negli
ambienti di lavoro, gli elementi delle scale sono
sagomati adeguatamente contro il pericolo di
contusioni.
STIMA DEL RISCHIO
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Tutte le scale presenti presso
il teatro sono dotate di
dispositivi antiscivolo.
-
-
-
Si ricorda che tutte le scale
devono essere servite da
illuminazione di emergenza.
-
-
-
BASSO
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AGENTI FISICI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Carico di lavoro fisico
In teatro sono svolte operazioni che espongono a rischi
particolari dovuti alle movimentazioni dei carichi.
I
carichi
movimentati
manualmente
hanno
caratteristiche tali da agevolare la loro presa e la loro
movimentazione.
Il carico viene movimentato sopra l’altezza della testa.
Il carico manipolato manualmente non supera i 30 Kg
(per quanto riguarda i lavoratori), e i 25 Kg (per quanto
riguarda le lavoratrici).
La tipologia di lavoro svolta permette l’intervallare il
lavoro in piedi con il lavoro da seduti, oppure di avere
adeguate pause di riposo.
Il lavoro comporta l’esecuzione di cicli ripetuti per tutto
il turno di lavoro.
Esistono dei piani di appoggio stabili e di dimensioni
adeguate per i carichi movimentati.
Durante il turno di lavoro sono svolte particolari
traslazioni con il carico.
Saltuariamente
i
carichi
potrebbero
essere
movimentati sopra l’altezza
della testa.
In linea di massima si.
-
Il pavimento presenta dei dislivelli da superare con la
movimentazione manuale dei carichi.
La superficie del pavimento è priva di irregolarità e
senza rischio di scivolamento.
La struttura esterna dei carichi movimentati presenta
rischi di lesione dovuta a parti acuminate o taglienti.
Il personale addetto alla movimentazione dei carichi
utilizza adeguati Dispositivi di Protezione Individuale.
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Durante
le
attività
di
allestimento
e
montaggio
scenografie possono essere
svolte
operazioni
che
espongono a rischi derivanti
da movimentazione manuale
carichi.
In linea di massima si.
-
-
Saltuariamente
potrebbero
essere
svolte
particolari
traslazioni con i carichi.
-
-
In linea di massima no.
Agli addetti al montaggio
scenografie devono essere
sempre forniti guanti e scarpe
antinfortunistiche.
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Carico di lavoro fisico
È stato valutato il rischio da movimentazione manuale
dei carichi (metodo NIOSH o equivalenti).
È stato valutato il rischio da movimenti ripetitivi
(metodo OCRA o equivalenti).
STIMA DEL RISCHIO
Si consiglia di valutare il
rischio
derivante
dalla
movimentazione manuale dei
carichi.
Non necessario.
MODESTO
Radiazioni ionizzanti e non
Non sono presenti attività che generano radiazioni ionizzanti o non ionizzanti.
STIMA DEL RISCHIO
NULLO
Rumore
L’attività svolta dalla ditta presenta particolari rischi per
i lavoratori dovuti all’esposizione al rumore.
In funzione della tipologia lavorativa è eseguita la
valutazione dei rischi dovuti al rumore.
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Elaborare l’autocertificazione
relativa al rischio rumore per i
dipendenti che operano presso
il teatro in quanto svolgono
attività
di
montaggio
scenografie e impiegatizia.
Presente indagine fonometrica
per il sito in via del Progresso
a
Sovizzo.
Elaborare
l’autocertificazione relativa al
rischio rumore per il teatro.
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Rumore
Il personale è stato adeguatamente informato sui livelli
di esposizione personali e, se previsto, formato sui
rischi dovuti al rumore (> 80 dB(A)).
È stato valutato il livello di esposizione al rumore negli
ambienti di lavoro quali uffici in relazione alla presenza
di macchine ed attrezzature presenti (stampanti,
calcolatrici, ecc.).
La rilevazione fonometrica è aggiornata allo stato
attuale della realtà aziendale ovvero è stata
aggiornata:
• all’acquisto di nuove macchine o attrezzature;
• a seguito di modifiche dei macchinari o delle
postazioni di lavoro;
• cambiamenti strutturali dell’edificio;
• manutenzione straordinaria dei macchinari.
Il personale dispone di adeguati dispositivi di
protezione individuale e di misure preventive in
relazione ai tempi di utilizzo, all’ambiente di lavoro, alle
lavorazioni svolte ed ai connessi rischi di esposizione
al rumore.
Si stanno riducendo al minimo i livelli di rumorosità
presenti nel teatro attraverso misure tecniche
organizzative e procedurali.
L’acquisto di nuove attrezzature è vincolato ad una
adeguata informazione sul rumore prodotto.
I luoghi con livelli di rumore maggiore di 85 dB(A) sono
stati delimitati (se possibile) e segnalati con apposita
cartellonistica.
STIMA DEL RISCHIO
Far sottoscrivere a tutti i
dipendenti che operano presso
il teatro l’autocertificazione
relativa al rischio rumore.
Elaborare l’autocertificazione
relativa al rischio rumore per il
teatro.
Presente indagine fonometrica
per il sito in via del Progresso
a
Sovizzo.
Elaborare
l’autocertificazione relativa al
rischio rumore per il teatro.
Tenere a diposizione dei
tecnici e degli addetti al
montaggio
scenografie
dispositivi oto-protettivi.
-
-
Non necessario.
MODESTO
Vibrazioni
In teatro sono presenti macchine o attrezzi che
generano vibrazioni.
Le sorgenti di vibrazioni sono dotate di idonei sistemi
ammortizzanti e isolanti atti a ridurre al minimo la
trasmissione di vibrazioni ai lavoratori.
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Il rischio vibrazioni per i tecnici
o gli addetti al montaggio che
utilizzano utensili manuali
elettrici (avvitatori, trapano,
ecc.)
è
stato
valutato
nell’agosto 2008.
-
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Vibrazioni
Si adottano delle procedure per ridurre al minimo il
tempo di esposizione dei lavoratori alle vibrazioni.
Il personale esposto a vibrazioni è dotato di idonei
dispositivi di protezione individuale.
Viene eseguita una verifica periodica dell’efficienza
delle macchine che generano vibrazioni e dei relativi
sistemi di ammortizzamento.
È stato valutato il rischio vibrazioni a cui sono esposti i
dipendenti aziendali.
STIMA DEL RISCHIO
-
-
-
Il rischio vibrazioni per i tecnici
o gli addetti al montaggio che
utilizzano utensili manuali
elettrici (avvitatori, trapano,
ecc.)
è
stato
valutato
nell’agosto 2008.
BASSO
Campi elettromagnetici
Sono presenti fonti di emissioni elettromagnetiche
(elettrodomestici, televisori, forni a microonde, telefoni
cord-less, cellulari, monitor del computer, ripetitori,
sistemi per saldatura dielettrica, apparecchi medicali).
È stato valutato il rischio da esposizione a campi
elettromagnetici.
STIMA DEL RISCHIO
-
Si consiglia al datore di lavoro
di valutare il rischio da
esposizione
a
campi
elettromagnetici.
MODESTO
Radiazioni ottiche
Non sono presenti fonti di radiazioni ottiche (apparecchiature laser).
STIMA DEL RISCHIO
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SCHEDA:
Pag. 29
VIDEOTERMINALI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Sedile (uffici)
Gli elementi del sedile hanno dimensioni sufficienti
(lunghezza sedile 38-44 cm, larghezza sedile
40-45 cm) e bordi arrotondati.
Il sedile è mobile (rotelle), ovvero la base del sedile
dispone di 5 razze.
La seduta e lo schienale sono regolabili in altezza
(con variazione compresa tra i 38 e i 54 cm).
Lo schienale è regolabile in altezza ed inclinazione: in
altezza dal centro del supporto lombare tra i 17 e i 26
cm, in inclinazione da 90° a 110°.
I comandi di regolazione sono accessibili ed azionabili
agevolmente.
Il piano è imbottito con materiale che permetta la
traspirazione.
-
-
-
-
-
-
È data la possibilità all’operatore di avere a
disposizione un poggiapiedi inclinato.
È stata valutata la necessità di dare in dotazione sedie
con braccioli, in funzione della postazione di lavoro e
della mansione che il lavoratore abitualmente svolge.
I braccioli, se presenti, impediscono l’avvicinamento al
piano di lavoro.
I braccioli, se presenti, sono di tipo chiuso per impedire
la trattenuta.
-
-
STIMA DEL RISCHIO
-
BASSO
Piano di lavoro - video (uffici)
Le dimensioni del tavolo sono sufficienti (dimensione
minima 120x90 cm, spessore massimo 2 cm, altezza
del piano da terra 72 cm).
La superficie del tavolo è idonea a ridurre i riflessi
luminosi.
Per il lavoro di trasferimento dati c’è in dotazione un
porta-documenti e, se sì, è regolabile.
La tastiera è inclinabile ed i tasti sono in materiale
opaco con caratteri sufficientemente grandi.
Il bordo superiore dello schermo è posto all’altezza
degli occhi o comunque al di sotto di essi ed inoltre è
possibile orientare il video e regolare la luminosità.
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-
-
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Pag. 30
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Piano di lavoro - video (uffici)
Lo schermo è del tipo antiriflettente o, se necessario,
ha subito trattamenti antiriflesso.
L’immagine sullo schermo è stabile.
La distanza degli occhi dell’operatore dallo schermo è
di circa 50-60 cm.
STIMA DEL RISCHIO
-
-
BASSO
Illuminazione (uffici)
L’illuminazione presente non crea abbagliamenti o
zone d’ombra per l’operatore.
L’illuminazione naturale è regolabile attraverso idonei
tendaggi posti sulla finestra o sulla porta.
Il corpo illuminante è provvisto di plafoniera o sistema
equivalente per diffondere in modo omogeneo la luce.
Il corpo illuminante è posizionato correttamente sopra il
posto di lavoro.
I comandi luce sono in numero adeguato e posizionati
correttamente.
Presenza di adeguata illuminazione di emergenza.
STIMA DEL RISCHIO
-
-
-
-
-
-
BASSO
Rumore (uffici)
L’ufficio è silenzioso, ossia non sono presenti sorgenti
sonore di entità superiore agli 80 dB(A).
STIMA DEL RISCHIO
Elaborare l’autocertificazione
relativa al rischio rumore per il
teatro.
MODESTO
Disposizione del posto di lavoro (uffici)
Il posto di lavoro permette lo svolgere normale delle
operazioni in modo agevole e senza impacci.
Davanti e dietro lo schermo sono presenti finestre o
fonti di luce non schermata.
La direzione dello sguardo operatore-schermo è
parallela al fronte delle finestre.
STIMA DEL RISCHIO
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Microclima (uffici)
Il microclima del locale in cui è installato il VDT è
sufficientemente difeso dalle condizioni climatiche
esterne.
L’ambiente in cui è installato il VDT è termoregolato da
impianti condizionatori.
Se la ventilazione dell’ambiente è meccanica,
consente un adeguato apporto di aria primaria.
È facilmente accessibile la regolazione dell’impianto di
condizionamento.
STIMA DEL RISCHIO
-
-
-
-
BASSO
Esposizione al videoterminale (uffici)
L’addetto lavora in modo continuativo per più di 20 ore
settimanali al terminale.
Se lavora in modo continuativo per più di 20 ore
settimanali al terminale, l’addetto è sottoposto a visite
mediche preventive e periodiche per verificarne
l’idoneità.
Ogni 2 ore di lavoro continuativo al computer è
garantita una pausa di 15 minuti.
Presenza
di
personale
impiegatizio che rientra nella
categoria dei videoterminalisti.
-
-
STIMA DEL RISCHIO
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SCHEDA:
Pag. 32
SPOGLIATOI - SERVIZI IGIENICI - MENSA - REFETTORIO
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Spogliatoi - servizi igienici
Gli spogliatoi e i camerini sono adeguatamente
areati, illuminati e di dimensioni adeguate al numero di
persone presenti.
Sono presenti adeguati attaccapanni e armadietti
serrabili a chiave per ogni lavoratore.
La lavorazione svolta dai lavoratori necessita di un
armadietto con 2 scomparti (abiti civili / abiti specifici).
Gli spogliatoi sono divisi tra i due sessi, ad eccezione
di luoghi di lavoro che contano fino a 5 dipendenti.
È a disposizione dei lavoratori acqua calda.
I servizi igienici sono divisi dai locali di lavoro e dotati
di porte.
In funzione dell’ambiente di lavoro sono stati previsti
e/o presenti servizi igienici per portatori di handicap,
attrezzati con adeguati sanitari e con porte provviste di
serratura di emergenza.
Sono disponibili idonei mezzi per detergersi e
asciugarsi.
I bagni sono dotati di adeguato riscaldamento nella
stagione fredda.
Sono presenti dei locali docce.
Le docce presenti sono provviste di acqua corrente
calda e fredda e idonei mezzi per asciugarsi e
detergersi.
La pulizia dei locali è sufficiente per garantire una
sufficiente condizione di igiene per i lavoratori.
STIMA DEL RISCHIO
-
Presenti
appendiabiti
all’interno dei vari camerini.
Gli attori utilizzano costumi e
abiti di scena.
-
-
-
-
-
Non pertinente.
-
BASSO
Mensa - refettorio
Presso il teatro non sono presenti mense o ristoranti
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SCHEDA:
Pag. 33
SOLAI E SOPPALCHI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Solai - soppalchi
Viene segnalata la portata massima del ripiano,
attraverso adeguata cartellonistica (Kg/m2), ed inoltre
sono state valutate le caratteristiche strutturali dei solai
e soppalchi in funzione dei carichi in essi depositati.
I carichi sono fissati in modo tale da evitare cadute del
materiale e sono equamente distribuiti.
È presente una scala fissa che assicuri una agevole
accessibilità al soppalco.
È identificata con apposita segnaletica di sicurezza la
zona di carico/scarico e conseguente divieto di transito
durante tali operazioni.
Le operazioni di carico/scarico del materiale
avvengono senza pericolo per gli operatori, in quanto
sono presenti protezioni mobili che vengono rimosse
solo il tempo necessario per effettuare le operazioni di
cui sopra.
Il perimetro del soppalco è delimitato da apposito
parapetto (almeno 1 metro di altezza, con corrente
intermedio a 50 cm). È presente anche la fascia al
piede (almeno 15 centimetri di altezza).
STIMA DEL RISCHIO
Sopra il palcoscenico sono
presenti
dei
soppalchi/passerelle
(il
graticcio). Si consiglia di
segnalare la portata massima.
Si raccomandi di accertarsi
che il materiale depositato nei
soppalchi/passerelle sopra il
palcoscenico
sia
sempre
fissato e disposto in modo
stabile.
Presente scala fissa alla
marinara.
Non necessario. I soppalchi/le
passerelle presenti non sono
utilizzati per carico/scarico
merci.
Non necessario. I soppalchi/le
passerelle presenti non sono
utilizzati per carico/scarico
merci.
-
MODESTO
Aperture nel suolo o nelle pareti
Non pertinente in quanto in teatro non sono presenti aperture.
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SCHEDA: SCALE TRASPORTABILI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Misure generali
Le scale sono dotate di appoggi antisdrucciolo alle
estremità
inferiori
e
superiori
di
adeguate
caratteristiche in relazione alle superfici di appoggio.
I pioli ed i gradini hanno una superficie antisdrucciolo.
La lunghezza delle scale presenti in teatro è adeguata
all’altezza dei piani da raggiungere: si consiglia una
lunghezza di almeno 100 cm in più rispetto al piano da
raggiungere.
Le scale di altezza superiore agli 8 metri sono dotate di
rompitratta.
Accertarsi che tutte le scale
trasportabili
presenti
e
utilizzate siano dotate di
appoggi antisdrucciolo.
Accertarsi che tutte le scale
trasportabili
presenti
e
utilizzate siano dotate di
gradini
con
superficie
antisdrucciolo.
-
Da verificare se presenti.
Utilizzo
Le scale vengono impiegate con un angolo di
inclinazione di circa 75°.
Viene verificato, prima dell’utilizzo, che le superfici
garantiscano stabilità ed uniformità di appoggio.
Se le scale non superano di almeno 100 cm il piano di
arrivo, vengono garantiti ugualmente degli appigli sicuri
per la salita e la discesa.
I lavoratori salgono e scendono tenendo entrambe le
mani sui pioli e non sui montanti laterali, con il viso
rivolto sempre verso le scale.
Le scale sono sempre spostate senza la presenza di
persone o materiali sulle stesse.
Le scale sono posizionate in prossimità di porte o
passaggi solo dopo aver preso i dovuti accorgimenti
per evitare il transito delle persone.
Da provvedere regolarmente a
disporre le scale trasportabili
in maniera adeguata.
Da provvedere regolarmente.
-
Da provvedere regolarmente.
Da provvedere regolarmente.
Da provvedere regolarmente.
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MODESTO
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SCHEDA:
Pag. 35
IMPIANTISTICA
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Accessibilità
Tutti i quadri di comando sono facilmente accessibili.
I quadri elettrici sono chiusi a chiave.
I quadri elettrici sono apribili solamente in mancanza di
corrente.
Si ricorda di segnalare la
presenza dei quadri elettrici
principali, evidenziando di non
utilizzare
acqua
per
lo
spegnimento di incendi.
Si raccomanda di chiudere a
chiave tutti i quadri elettrici.
-
Conformità normativa
Il teatro è in possesso del progetto e relativa
dichiarazione di conformità al D.M. 37/08 (per gli
impianti successivi al marzo 2008) per l’impiantistica
elettrica e termoidraulica.
È presente la denuncia dell’impianto di messa a terra.
Sono state eseguite le verifiche periodiche
dell’impianto di messa a terra con cadenza
quinquennale (o biennale), ai sensi del D.P.R. 462/01.
Sono presenti libretti d’impianto (<30000 kcal/h) o
libretti di centrale (>30000 kcal/h) per le centrali
termiche presenti in teatro.
Reperire i progetti e le
conformità relative all’impianto
elettrico
e
termoidraulico
(tramite il Comune di Vicenza)
Verificare
se
è
stata
presentata
la
denuncia
dell’impianto di messa a terra
confrontandosi con il Comune
di Vicenza.
L’impianto di messa a terra è
verificato regolarmente,
a
cadenza biennale, a carico de
La Piccionaia – I Carrara.
L’ultima verifica è stata
effettuata nel 2009.
-
Dispositivi di comando
Sono presenti adeguati dispositivi di comando e
sezionamento degli impianti. Gli stessi sono
adeguatamente segnalati.
I dispositivi di comando sono protetti adeguatamente
contro gli azionamenti accidentali.
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-
In linea di massima sì.
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Dispositivi di comando
I quadri elettrici e i quadri di derivazione sono adeguati
ai luoghi di lavoro e al numero di macchine ed
apparecchiature ad essi collegate.
Sono presenti apparecchiature di blocco e sblocco
della corrente elettrica opportunamente dislocate
nell’ambiente di lavoro e facilmente accessibili ed
azionabili.
I quadri elettrici sono dotati di differenziale magnetotermico con taratura a 30 mA.
-
-
Da verificare.
Protezione
I componenti elettrici sono protetti dai contatti diretti
attraverso quadri e connessioni idonee.
I componenti elettrici utilizzati e le relative misure di
protezione sono idonee al tipo di ambiente. I quadri e
le connessioni elettriche garantiscono un grado di
isolamento conforme a quanto dichiarato inizialmente
dal costruttore del componente.
Le calate per le alimentazioni alle singole macchine
sono adeguate al carico collegato e sono del tipo
stagno interbloccato.
-
Verificare
periodicamente
l’adeguatezza e l’efficienza
delle protezioni dell’impianto
elettrico.
In linea di massima sì.
Canalizzare i cavi elettrici
eventualmente svolazzanti.
Segnalazione
Nei quadri di tutti gli impianti tutti i comandi sono
identificati attraverso adeguate targhette o pittogrammi.
I locali adibiti a centrale termica, cabina elettrica, ecc.
sono identificati con appositi cartelli sulle porte di
accesso.
In linea di massima sì.
I pozzetti dell’impianto di messa a terra sono segnalati
con appositi cartelli.
Le valvole di intercettazione di impianti trasporto gas
sono segnalate con appositi cartelli ed è segnalato il
senso di apertura e chiusura delle valvole.
Le centrali termiche e i quadri
elettrici sono tutti segnalati
mediante
apposita
cartellonistica (segnalare il
quadro elettrico nei pressi del
bancone all’ingresso).
-
-
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Segnalazione
Sui quadri elettrici è riportato il cartello indicante il
divieto di impiegare acqua per spegnere incendi.
I quadri elettrici sono tutti
segnalati mediante apposita
cartellonistica (segnalare il
quadro elettrico nei pressi del
bancone all’ingresso).
Sui quadri elettrici è riportato il cartello indicante
“pericolo corrente elettrica” e la tensione presente.
I quadri elettrici sono tutti
segnalati mediante apposita
cartellonistica (segnalare il
quadro elettrico nei pressi del
bancone all’ingresso).
Tipo - personale addetto
Gli interventi sull’impianto elettrico sono effettuati da
personale specializzato interno o esterno ed ogni
intervento per la manutenzione straordinaria è
corredato da dichiarazione di conformità.
Le manutenzioni sulle macchine sono effettuate dal
personale solo dopo aver scollegato con apposito
interruttore onnipolare la macchina dall’impianto
elettrico.
La manutenzione a impianti funzionanti a gas viene
eseguita dopo aver chiuso la valvola di intercettazione
posta a monte dell’impianto.
Tutti gli interventi sull’impiantistica all’interno del teatro
sono eseguiti previo rilascio da parte del responsabile
dell’azienda di un’apposita autorizzazione.
Gli
interventi
all’impianto
elettrico o termo-meccanico
sono eseguiti da manutentori
esterni.
-
-
-
Impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosioni o incendio
Gli impianti elettrici in questione sono conformi alla
norma CEI in materia.
Le lampade sono collocate in nicchie munite, verso
l’interno del luogo da illuminare, di robuste lastre di
vetro a chiusura ermetica, o almeno protette da un
robusto involucro di vetro a chiusura ermetica,
comprendente anche il portalampada e le relative
connessioni con i conduttori di alimentazione.
Le linee di alimentazione sono provviste, all’esterno dei
locali pericolosi o prima dell’entrata nella zona
pericolosa, di interruttori onnipolari.
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Da verificare.
Da verificare in particolare per
il locale adibito a centrale
termica.
Da verificare.
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Pag. 38
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosioni o incendio
Sono adottate le prescritte misure contro le scariche
elettrostatiche.
È stato valutato il rischio di atmosfera esplosiva
secondo la Direttiva Atex.
Non pertinente.
Verificare la potenza della
centrale
termica
e
programmare la valutazione
del rischio atmosfere esplosive
se la caldaia ha potenza
superiore a 35 kW.
Protezione contro le scariche atmosferiche
Presenza di un impianto di protezione dell’edificio
contro le scariche atmosferiche.
I camini industriali che, in relazione all’ubicazione e
all’altezza, possano costituire pericolo, sono protetti
contro le scariche atmosferiche.
STIMA DEL RISCHIO
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0444/530492 FAX 0444/533468
Da verificare.
Da verificare.
CONSISTENTE
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SCHEDA:
Pag. 39
RISCHIO INCENDIO - ESPLOSIONI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
NO
OSSERVAZIONI
Combustibili
Il materiale infiammabile è stoccato in modo corretto.
I contenitori dei materiali infiammabili sono chiusi
ermeticamente.
Il materiale infiammabile non è utilizzato e stoccato in
prossimità delle vie e uscite di emergenza.
Nei locali di lavoro è presente solamente la quantità di
materiale infiammabile destinata all’uso quotidiano del
reparto.
Sono presenti nel reparto le schede tecniche e di
sicurezza dei prodotti utilizzati.
Eventuali versamenti di liquidi infiammabili sono
trattenuti da bacini di contenimento.
È presente una adeguata illuminazione sussidiaria di
emergenza che permette ai lavoratori di lasciare il
proprio posto di lavoro in sicurezza.
STIMA DEL RISCHIO
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Presenza di cancelleria e di
prodotti
per
le
pulizie.
Eventuali altri prodotti sono
presenti
temporaneamente
solo in fase di allestimento
scenografie.
Presenza solo di piccole
quantità di prodotti per le
pulizie. Eventuali altri prodotti
sono
presenti
temporaneamente solo in fase
di allestimento scenografie.
Presenza di cancelleria e di
prodotti
per
le
pulizie.
Eventuali altri prodotti sono
presenti
temporaneamente
solo in fase di allestimento
scenografie.
Si ricorda di conservare le
schede di sicurezza dei
prodotti per le pulizie.
Si consiglia di dotare di bacino
di contenimento la zona di
deposito dei prodotti per le
pulizie. Anche le zone di
stoccaggio temporaneo di
prodotti devono essere dotate
di bacini.
Verificare
periodicamente
l’efficienza dei punti luce di
emergenza.
BASSO
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
NO
OSSERVAZIONI
Incendi
Il teatro è soggetto al Certificato di Prevenzione
Incendi (CPI).
Se il teatro è soggetta al Certificato di Prevenzione
Incendi (CPI), ha ottenuto il CPI stesso.
È presente una planimetria indicante lay-out impianti,
vie di emergenza e mezzi di lotta antincendio.
È presente una adeguata compartimentazione tra i
locali lavorativi, dove esiste il rischio d’incendio, e gli
altri locali di lavoro.
Sono presenti dei sistemi di lotta antincendio:
- Estintori
- Idranti
- Coperte antifiamma
- Sabbia
- Impianto antincendio
- Altri.
Tutti i mezzi antincendio sono adeguatamente
segnalati.
Tutti i mezzi antincendio sono sottoposti a
manutenzione e verifiche periodiche.
È stato elaborato un piano di evacuazione del
personale dai posti di lavoro.
I bruciatori e/o le centrali termiche sono sottoposte a
verifiche di manutenzione e pulizia periodiche da parte
di ditte esterne autorizzate.
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Il teatro è soggetto a CPI per
l’attività 83 (locali di spettacolo
e
di
trattenimento
con
capienza superiore a 100
posti).
Verificare
lo
stato
di
avanzamento del CPI (a carico
del Comune di Vicenza).
Si raccomanda di tenere
sempre
aggiornate
le
planimetrie
di
emergenza
esposte.
-
Indicazioni generali:
•
tutti gli estintori devono
essere attaccati al muro, ad
un’altezza massima di 150 cm;
•
i presidi antincendio
devono essere segnalati;
•
i presidi antincendio
devono essere facilmente
raggiungibili ed accessibili.
Si ricorda che i controlli dei
presidi antincendio devono
essere semestrali.
Le procedure di emergenza
relative al teatro sono state
aggiornate nel dicembre 2008.
-
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Pag. 41
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Incendi
Sono stati designati e formati adeguatamente gli
addetti alla lotta antincendio e gestione delle
emergenze.
STIMA DEL RISCHIO
I
sigg.
Marco
Artusi,
Francesca
Butera,
Cinzia
Benetazzo, Laura Bombana,
Pierluigi
Cecchin,
Anna
Colella, Giampaolo Fioretti,
Giorgia Melison, Riccardo
Turco Livieri, Luigi Vanucci,
Nina
Zanotelli,
Sergio
Meggiolan sono stati formati
come addetti antincendio con
corso di 8 ore nel settembre
2006 e marzo 2009 (solo per
quanto riguarda gli uffici e il
Teatro Astra). Si ricorda che
tale formazione deve essere
aggiornata
a
cadenza
periodica (non ancora definita
legislativamente).
CONSISTENTE
Inneschi
I materiali infiammabili sono maneggiati lontano da
fonti di calore, fiamme libere o fonti di innesco.
Gli impianti elettrici in prossimità di luoghi con rischio
d’incendio sono di tipo stagno.
Tutti i quadri e le connessioni elettriche sono efficienti
e garantiscono il grado di isolamento originario.
In prossimità di fotocopiatrici o di fonti di calore negli
uffici è presente materiale infiammabile (carta, legno,
imballi) in quantità rilevanti.
A fine giornata tutta la documentazione usata durante il
giorno è riposta in appositi armadietti e/o contenitori.
Nei locali dove esiste la formazione di pulviscolo o
vapori infiammabili sono eseguite a fine giornata le
pulizie.
Tutte le alimentazioni elettriche delle macchine e/o
impianti sono sconnesse attraverso interruttore
principale a fine turno di lavoro.
STIMA DEL RISCHIO
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-
In linea di massima sì.
Verificare
l’efficienza
elettrico.
-
-
-
-
periodicamente
dell’impianto
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SCHEDA:
Pag. 42
EMERGENZA - PRIMO SOCCORSO
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Emergenza - primo soccorso
Il teatro conta un numero di dipendenti a tempo
indeterminato superiore a 3.
Il teatro è dotata di una:
cassetta di primo soccorso,
pacchetto di medicazione.
Il contenuto dei presidi di primo soccorso risponde a
quanto disposto dal D.M.S. 388 del 2003.
-
-
Sono periodicamente controllate le scadenze dei
presidi medicinali contenuti nella cassetta.
L’ubicazione del materiale di pronto soccorso è
segnalata in modo tale da essere facilmente e
rapidamente raggiunta dai locali di lavoro aziendali.
Sono stati designati e formati gli addetti al primo
soccorso e al controllo della scadenza dei medicinali.
Si ricorda che il contenuto
della
cassetta
di
primo
soccorso deve rispondere al
D.M.S. 388 del 2003 (vedere
allegato).
Gli addetti al primo soccorso
devono
controllare
le
scadenze dei medicinali e
verificare il contenuto della
cassetta stessa.
-
STIMA DEL RISCHIO
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I sigg. Laura Bombana, Anna
Colella, Giampaolo Tovo sono
stati formati come addetti al
primo soccorso nel marzo
2008 (per quanto riguarda gli
uffici e il Teatro). La sig.ra
Nina Zanotelli è stata formata
come
addetta
al
primo
soccorso nel marzo 2009. Si
ricorda la durata triennale del
corso, da aggiornare quindi
entro marzo 2011 e marzo
2012.
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SCHEDA: SOSTANZE CHIMICHE
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Deposito sostanze chimiche
I recipienti contenenti sostanze fluide dispongono di
bacino di contenimento della capienza di almeno 1/3
della capacità complessiva dei recipienti.
È stata valutata la necessità (in base al rischio chimico,
alla lavorazione e ai tempi di esposizione) di disporre,
in prossimità del deposito sostanze chimiche, di una
doccia lava-occhi.
È stata effettuata la valutazione dei rischi dovuti alle
sostanze ed ai prodotti chimici.
STIMA DEL RISCHIO
Si consiglia di dotare di bacino
di contenimento la zona di
deposito dei prodotti per le
pulizie. Anche i prodotti
utilizzati
temporaneamente
durante le fasi di allestimento
devono essere conservati su
bacino di contenimento.
Non necessario.
Non necessario per il teatro.
Presente
valutazione
del
rischio chimico per il sito di via
del Progresso a Sovizzo.
BASSO
Formazione - gestione emergenza
I dipendenti interessati alle lavorazioni con sostanze
chimiche sono stati informati sui rischi dovuti alla loro
manipolazione.
I dipendenti hanno ricevuto una adeguata formazione
sui contenuti delle schede di sicurezza dei prodotti
presenti in teatro; le schede di sicurezza sono a
disposizione in prossimità del deposito delle sostanze
chimiche.
Sono definite delle procedure di emergenza da
adottare in caso di rottura, allarme, versamenti, ecc. di
sostanze pericolose.
STIMA DEL RISCHIO
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Mettere a disposizione dei
dipendenti le schede di
sicurezza dei prodotti utilizzati.
Non necessario.
Le procedure di emergenza
relative al teatro sono state
aggiornate nel dicembre 2008.
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Polveri - fumi - gas - vapori
L’operatore è dotato di idonei dispositivi di protezione
individuale (guanti, protezioni delle vie respiratorie,
protezioni degli occhi e/o del viso, ecc.).
I contenitori utilizzati per le sostanze pericolose
possiedono idonee caratteristiche di robustezza e
resistenza alla corrosione ed all’invecchiamento dovuti
alle sostanze presenti.
La conformazione del locale permette la formazione di
pericolose sacche di vapore o gas.
Si utilizzano dispositivi di protezione individuale
marchiati CE.
Il teatro, se necessario, è autorizzata alle emissioni in
atmosfera.
STIMA DEL RISCHIO
Nel caso in cui durante
l’allestimento in teatro si
utilizzino
attrezzature
o
sostanze chimiche utilizzare
guanti, occhiali, mascherine.
-
-
-
Non necessario.
BASSO
Prodotti: identificazione e segnalazione
Tutte le sostanze chimiche presenti in teatro sono
tenute in contenitori chiusi.
Tutti i contenitori delle sostanze chimiche sono
facilmente identificabili.
Le sostanze chimiche presenti in teatro sono stoccate
in modo ordinato e in luogo ben definito.
Sono presenti nei locali lavorativi soltanto le sostanze
pericolose necessarie al consumo quotidiano.
Le sostanze pericolose sono stoccate in luogo lontano
da zone di transito e protette da eventuali contatti
accidentali.
In teatro sono presenti solo
piccole quantità di prodotti per
le pulizie. E in fase di
allestimento possono essere
presenti prodotti quali colle,
vernici,
ecc.
in
piccole
quantità.
Conservare i prodotti utilizzati
nei loro contenitori originali o
cmq identificando il contenuto.
-
-
-
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Prodotti: identificazione e segnalazione
Lo stoccaggio dei prodotti è eseguito separando i
prodotti chimicamente incompatibili.
I prodotti presenti in teatro sono corredati di apposita
scheda di sicurezza.
Le schede di sicurezza sono in prossimità del prodotto.
Il trasporto delle sostanze è eseguito in modo sicuro e
l’addetto non entra in contatto diretto con la sostanza.
STIMA DEL RISCHIO
Reperire
e
mettere
a
disposizione dei lavoratori le
schede di sicurezza di tutti i
prodotti presenti in teatro.
Raccogliere tutte le schede e
farle visionare ai dipendenti
che utilizzano i prodotti stessi.
-
BASSO
Agenti biologici
È presente il rischio derivante dalla manipolazione di
agenti biologici quali:
• materiali naturali o di natura organica (terra, argilla,
fieno, paglia, cotone ecc.);
• derivati di origine animale (cotone, pelo, cuoio,
pelle, lana, ecc.);
• generi alimentari;
• polveri organiche (farina, polveri di origine animale,
polveri prodotte dalla carta, ecc.);
• rifiuti e acque di scarico.
È stato valutato il rischio derivante dalla manipolazione
di agenti biologici.
Ai dipendenti vengono forniti adeguati DPI.
STIMA DEL RISCHIO
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-
Non necessario.
Non necessario.
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SCHEDA: RISCHI SPECIFICI
Lavoro solitario
Definizioni (D.Lgs. 66/03 e D.L. 112/08):
1. Periodo notturno: periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la
mezzanotte e le cinque del mattino.
2. Lavoratore notturno: qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga almeno 3 ore
del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale.
3. Lavoratore notturno: qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una
parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro. In difetto
di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro
notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all’anno, il suddetto limite è riproporzionato in caso
di lavoro a tempo parziale.
Nessuna presenza di lavoro notturno per gli operatori de La Piccionaia – I Carrara.
Può verificarsi, saltuariamente, lavoro solitario. Tutti gli operatori hanno però, in tal caso, a
disposizione telefoni fissi o mobili per comunicare con l’esterno.
STIMA DEL RISCHIO
NULLO
Lavorazioni in ambienti confinati
Nessuna lavorazione in ambienti confinati.
STIMA DEL RISCHIO
NULLO
Minori in azienda
L'età' minima per l'ammissione al lavoro e' fissata al momento in cui il minore ha concluso il
periodo di istruzione obbligatoria e comunque non può essere inferiore ai 15 anni compiuti.
Il datore di lavoro, prima di adibire i minori al lavoro e a ogni modifica rilevante delle condizioni di
lavoro, effettua la valutazione dei rischi con particolare riguardo a fattori quali lo sviluppo non
ancora completo, mancanza di esperienza e di consapevolezza nei riguardi dei rischi lavorativi,
esistenti o possibili, in relazione all'età'; attrezzature e sistemazione del luogo e del posto di lavoro;
natura, grado e durata di esposizione agli agenti chimici, biologici e fisici; movimentazione
manuale dei carichi; sistemazione, scelta, utilizzazione e manipolazione delle attrezzature di
lavoro, specificatamente di agenti, macchine, apparecchi e strumenti; situazione della formazione
e dell'informazione dei minori.
E' comunque vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori indicati
nell'Allegato I della Legge Ordinaria del Parlamento n. 977 del 1967 modificata dal D.Lgs. 345/99 e
dal D.Lgs. 262/00. In particolare è vietato adibire i minori a lavorazioni che comportano
l’esposizione prolungata ad agenti fisici (rumore, vibrazioni, ecc.), biologici e chimici (sostanze
nocive, tossiche, pericolose, esplosive, ecc.), lavorazioni in ambienti confinati, lavorazioni in orario
notturno, lavorazioni che comportano movimentazione manuale di carichi, ecc..
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I minori possono essere ammessi al lavoro purché siano riconosciuti idonei all'attività' lavorativa
cui saranno adibiti a seguito di visita medica. L'idoneità' dei minori all'attività' lavorativa cui sono
addetti deve essere accertata mediante visite periodiche da effettuare ad intervalli non superiori ad
un anno.
Si rileva che non sono presenti lavoratori in età minorile in teatro.
STIMA DEL RISCHIO
NULLO
Lavoratrici gestanti, puerpere o in allattamento
Il D.Lgs. 151/01 prescrive misure di tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici durante il
periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio, che abbiano informato il Datore di Lavoro
del proprio stato, conformemente alle disposizioni vigenti. La tutela si applica altresì alle lavoratrici
che hanno ricevuto bambini in adozione o in affidamento, fino al compimento dei sette mesi di età.
È fatto obbligo alle lavoratrici di comunicare al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza, non
appena accertato.
Per ogni mansione e/o attività il datore di lavoro valuta i rischi per la salute e la sicurezza delle
lavoratrici e, in collaborazione con il Medico Competente, definisce l’assegnabilità della
postazione / mansione o divieto di assegnazione alle lavoratrici stesse. È vietato adibire le
lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché a lavori pericolosi, faticosi e insalubri quali
lavorazioni che comportano l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose, tossiche o nocive, che
comportano esposizione a radiazioni ionizzanti, lavorazioni su scale e impalcature mobili e fisse,
lavorazioni che comportano lo stazionamento continuativo in posizione eretta, lavorazioni e nei
periodi notturni, lavori a bordo di mezzi di comunicazione in moto (Allegato A e allegato B
D.Lgs. 151/01).
Durante il periodo di divieto delle lavorazioni indicate sopra, le lavoratrici dovranno essere addette
ad altre mansioni.
Si ricorda che, qualora i risultati della valutazione dei rischi rivelino un rischio per la sicurezza e la
salute delle lavoratrici, il datore di lavoro deve adottare le misure necessarie affinché l’esposizione
al rischio delle lavoratrici sia evitata, modificandone temporaneamente le condizioni o l’orario di
lavoro. Qualora ciò non sia possibile si può disporre l’interdizione dal lavoro per tutto il periodo
indicato dal D.Lgs. 151/01.
Attualmente presso La Piccionaia – I Carrara Soc. Coop. sono presenti lavoratrici madri. Tali
signore svolgono però esclusivamente lavoro impiegatizio.
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Stress lavoro - correlato
Il D.Lgs. 81/08 ribadisce l’obbligo per il datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi (art.
28) considerando tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ivi compresi quelli
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress
lavoro-correlato.
Il D. Lgs. 106/2009 (che corregge e integra il D. Lgs. 81/2008) indica che l’obbligo di elaborazione
di tale valutazione dello stress lavoro – correlato decorre a far data dal 1 agosto 2010.
Il rischio da stress lavoro – correlato è piuttosto ostico in quanto è difficilmente quantificabile
(men che meno con parametri oggettivi) ed è un rischio per cui non basta valutare ambiente e
mansioni, non si può prescindere dal considerare le persone coinvolte: ognuno di noi risponde agli
eventi stressanti in modo diverso.
I rischi derivanti da stress lavoro – correlato possono essere influenzati da fattori personali legati al
ruolo all’interno dell’azienda (conflitti di ruolo, pressioni, responsabilità, autonomia), alle relazioni
con colleghi, con superiori o con utenti (relazioni conflittuali o assenza di relazioni), alla carriera
(insicurezza lavorativa, immobilità, avanzamenti di carriera), a caratteristiche intrinseche del lavoro
(mansioni, esposizione ad agenti fisici, orario di lavoro), a condizioni e caratteristiche
dell’organizzazione (trasferimenti, posizione nell’organizzazione aziendale).
Possono essere poi influenzati da altre cause comuni di stress occupazionale come: mancanza di
controllo / autonomia, monotonia, pressione sui tempi, condizioni di lavoro fisicamente
impegnative, presenza di condizioni di lavoro patologiche (mobbing, burnout).
I fattori da analizzare della valutazione del rischio stress sono:
• cultura o atmosfera aziendale;
• impegno richiesto;
• autonomia e controllo;
• rapporti interpersonali;
• cambiamento;
• chiarezza dei ruoli;
• sostegno sociale;
• formazione;
• fattori individuali.
Gli obiettivi della valutazione del rischio stress – lavoro correlato sono:
valutare le condizioni di benessere psicofisico dei lavoratori in relazione a fattori di stress
connessi all’organizzazione del lavoro
analizzare le interazioni con le caratteristiche personali in grado di condizionare le diverse
modalità di risposta allo stress
individuare eventuali aspetti critici del problema
indirizzare eventuali interventi di tipo preventivo o correttivo
verificare nel tempo l’efficacia delle iniziative attuate.
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Alcuni indicatori della possibile presenza di rischio da stress lavoro – correlato sono :
alto tasso di assenteismo;
elevata rotazione del personale;
frequenti conflitti interpersonali;
lamentele da parte delle persone;
richieste di cambio mansione/settore;
disfunzioni o episodi di interruzione/rallentamento dei flussi comunicativi.
Non è attualmente disponibile uno strumento o un metodo univoco per l’analisi e la valutazione di
tale rischio.
Non si evidenzia per La Piccionaia – I Carrara Soc. Coop. la presenza di particolari fattori o
indicatori legati allo stress lavoro - correlato. Si consiglia comunque al datore di lavoro di consultare
anche il Medico Competente per avere eventuali ulteriori indicazioni in materia.
In seguito alla valutazione del rischio da stress lavoro –correlato o nel caso in cui emergano sintomi
o indicatori legati a tale rischio si raccomanda l’adozione delle misure di prevenzione e protezione
che riguardino:
misure tecniche, organizzative, procedurali;
alternanza di mansioni;
riprogrammazione dell’attività lavorativa;
programmazione della formazione e dell’addestramento;
miglioramento delle forme di comunicazione.
STIMA DEL RISCHIO
BASSO
Lavoratori stranieri
Presso l’azienda sono impiegati lavoratori che provengano da paesi di cultura e lingua diversi da
quella italiana. Tali dipendente sono ben integrati e comprendono e parlano la lingua italiana.
Si ricorda che è un compito del Datore di Lavoro operare al fine di garantire una efficace e sicura
comprensione delle informazioni e della formazione trasmessi in merito all’attività lavorativa. Si
consiglia, in particolare, di consegnare ai lavoratori stranieri materiale formativo nella lingua di più
facile comprensione.
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7 VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE ATTIVITÀ
INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
DI
OSSERVAZIONI
NO
Informazione e formazione del personale
Formazione per Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione (RSPP).
Formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza (RLS).
Formazione base sulla sicurezza per dipendenti.
Formazione sul rumore.
Formazione per addetti alle misure di pronto soccorso.
Formazione per addetti alla lotta antincendio.
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Il dr. Pietro Scambi è
adeguatamente formato.
Il sig. Graziano Pretto deve
frequentare apposito corso di
formazione per RLS.
I dipendenti sono stati formati
con corso base nell’ottobre
2007.
In occasione di un nuovo
corso base si parlerà anche
del rischio rumore.
I sigg. Laura Bombana, Anna
Colella, Giampaolo Tovo sono
stati formati come addetti al
primo soccorso nel marzo
2008 (per quanto riguarda gli
uffici e il Teatro). La sig.ra
Nina Zanotelli è stata formata
come
addetta
al
primo
soccorso nel marzo 2009. Si
ricorda la durata triennale del
corso, da aggiornare quindi
entro marzo 2011 e marzo
2012.
I
sigg.
Marco
Artusi,
Francesca
Butera,
Cinzia
Benetazzo, Laura Bombana,
Pierluigi
Cecchin,
Anna
Colella, Giampaolo Fioretti,
Giorgia Melison, Riccardo
Turco Livieri, Luigi Vanucci,
Nina
Zanotelli,
Sergio
Meggiolan sono stati formati
come addetti antincendio con
corso di 8 ore nel settembre
2006 e marzo 2009 (solo per
quanto riguarda gli uffici e il
Teatro Astra). Si ricorda che
tale formazione deve essere
aggiornata
a
cadenza
periodica (non ancora definita
legislativamente).
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Informazione e formazione del personale
Formazione per addetti all’uso dei carrelli elevatori.
Formazione sul rischio chimico.
Formazione per il preposto.
STIMA DEL RISCHIO
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Non necessario per il teatro.
Non necessario per teatro.
Da programmare per il sig.
Giampaolo Tovo.
MODESTO
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8 VALUTAZIONE DELLE MACCHINE / ATTREZZATURE
SCHEDA MACCHINA: UTENSILI MANUALI ELETTRICI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
SITUAZIONE
VERIFICATA
SI
OSSERVAZIONI
NO
Misure generali
Presenza di libretto di istruzioni e uso.
-
Strumenti idonei all’uso richiesto.
-
Strumenti in buono stato.
-
Manutenzione programmata.
-
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LAVORI IN ALTEZZA CON SCALE A MANO
DESCRIZIONE DELLA FASE DI LAVORO
La presente scheda si applica a quelle attività che si svolgono (temporaneamente) su scale a mano oppure
dove si utilizza questa attrezzatura per accedere a postazioni di lavoro.
ATTREZZATURE
MATERIALI
Scale semplice, scale doppia.
-------------------RISCHI
ENTITA’ RISCHIO
Caduta di persone dall’alto durante l’esecuzione dell’attività lavorativa.
MEDIO
Caduta di persone dall’alto durante la salita o la discesa della scala.
MEDIO
Caduta di attrezzature o materiali dall’alto.
MEDIO
MISURE DI SICUREZZA
Idoneità strutturale
Le scale utilizzate in cantiere saranno conformi alla normativa vigente e quindi:
- dotate di piedini antisdrucciolevoli;
- realizzate in materiale resistente;
- con pioli incastrati sui montanti, se realizzate in legno;
le scale doppie saranno dotate di un dispositivo che eviti l’apertura oltre il limite (catenella o corda o
fermo pieghevole).
NON SONO AMMESSA LE SCALE CON LISTELLI IN LEGNO INCHIODATI
Utilizzo delle scale
Le scale a mano devono essere usate solo per passare a zone di differente quota; per questo non
devono servire da strutture sulle quali eseguire i lavori. Fanno eccezione alcune attività come quelle per
la posa di linee elettriche e telefoniche, purché le scale siano correttamente vincolate, dotate di piedini
antisdrucciolevoli, vigilate alla base da un addetto e purché vi si operi indossando le cinture di sicurezza.
Le scale a pioli vanno SEMPRE bloccate alla sommità con legacci in corda, filo di ferro e quanto altro
(per evitare rischi di ribaltamento verticale e laterale) ed eventualmente bloccate alla estremità inferiore
con una tavoletta – listello in legno o comunque appoggiate a ridosso di strutture stabili (per evitare
rischio di scivolamento).
Le scale a pioli DEVONO SEMPRE SPORGERE DI ALMENO 1 METRO OLTRE IL PIANO DI
APPOGGIO SUPERIORE per permettere all’operatore di assicurarsi al termine della salita o all’inizio
della discesa.
La scala a pioli deve essere appoggiata ad una parete con un angolo di inclinazione pari ad ¼ la
lunghezza della scala.
Scale di altezza superiore ai 5 metri devono essere provviste di rompitratta.
OSSERVARE QUANTO SEGUE: sulla scale deve salire un solo operatore, portare gli utensili ed
attrezzature a tracolla per mantenere libere le mani, non stare a cavalcioni sulle scale doppie, salire e
scendere con entrambe le mani agganciate ai pioli e non ai montanti e guardando sempre la scala, non
appoggiare la scale di fronte a porte e portoni, movimentare la scale tenendola in posizione obliqua
soprattutto nell’intersecazione di ambienti di lavoro o zone di passaggio.
Cintura vincolata a
un punto stabile per
altezza superiori a 2
metri.
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Guanti da lavoro
Calzature di sicurezza
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UTILIZZO ATTREZZATURE ELETTRICHE PORTATILI
DESCRIZIONE DELLA FASE DI LAVORO
La presente scheda si applica a tutte le attività lavorative in cui sia presente l’utilizzo di attrezzature
funzionanti elettricamente tra cui il flessibile, tassellatore, demolitore.
ATTREZZATURE
MATERIALI
Attrezzature elettriche portatili
---------------RISCHI
Elettrocuzione per inadatto isolamento
ENTITA’ RISCHIO
MEDIO
Inalazione di polvere durante l’utilizzo del flessibile, esposizione a rumore
ELEVATO
Lesioni oculari dovute alla proiezione di particelle (foratura-smerigliatura)
MEDIO
Proiezione del materiale non correttamente fissato
MEDIO
durante il funzionamento delle attrezzature elettriche, lesioni alle mani
MISURE DI SICUREZZA
Utilizzo delle apparecchiature elettriche
Gli impianti elettrici saranno collegati a terra e protetti con interruttori differenziali adeguatamente
dimensionati. I cavi di alimentazione saranno difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici; in
particolare si avrà cura di sopraelevare da terra i cavi elettrici utilizzati come prolunghe. Al fine di evitare
la presenza disordinata di cavi elettrici, prese ecc. spesso motivo di inciampo, elettrocuzione, si metterà
a disposizione delle squadre di lavoro dei quadretti di derivazione con proprio differenziale
magnetotermico, o di avvolgicavo.
SONO VIETATE le prese e le spine di tipo civile (sono ammesse solo le prese e le spine di tipo
industriale) e le prese multiple.
Lavori in luoghi conduttori ristretti e bagnati
Nei lavori in luoghi conduttori ristretti (es. tubi e metalliche, scavi ristretti, presenza di acqua ecc.) NON
E’ CONSENTITO l’uso di attrezzi portatili a tensione superiore a 50 V; utilizzare per l’alimentazione
dell’apparecchiatura elettrica un trasformatore di sicurezza a bassissima tensione (es. 220/24 V).
Le prolunghe devono possibilmente avere presa e spina con grado di isolamento IP67 e pressacavo con
gommini concentrici in gomma a tenuta della guaina.
Utilizzo smerigliatrice angolare a disco
Prima di forare o tagliare accertarsi del contenuto precedentemente stoccato/conservato/depositato che
a contatto con scintille o a seguito del surriscaldamento della superficie interessata alla lavorazione
potrebbe incendiare o esplodere.
Accertarsi del buon funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto e della presenza della cuffia di
protezione del disco. NON USARE dischi da taglio per sgrassare o levigare e non usare dischi per
levigare per operazioni di taglio. Non fermare mai il disco in movimento sul pezzo in lavorazione.
Non toccare il disco o il pezzo in lavorazione subito dopo la lavorazione perché potrebbero essere molto
caldi.
Utilizzo del martello demolitore
Verificare l’eventuale presenza di impianti elettrici, acqua e gas all’interno o in prossimità del ,manufatto
da demolire e provvedere allo scollegamento delle stesse; eventualmente procedere con cautela.
Utilizzare le cuffie antirumore; non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALI
Secondo quanto previsto nelle schede delle diverse fasi lavorative.
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9 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
In considerazione della tipologia di lavorazione ovvero della manipolazione di sostanze
chimiche, si prescrive che il personale degli uffici utilizzi i seguenti DPI:
1) guanti in lattice monouso in caso di attività di pulizia degli ambienti di lavoro;
2) guanti in kevlar o in crosta per la movimentazione dei carichi;
3) scarpe antinfortunistiche durante l’attività di allestimento e disallestimento;
4) caschetti in caso di lavori in altezza;
5) imbragatura in caso di lavori in altezza;
6) tappi, cuffie, archetti in caso di lavorazioni rumorose in fase di allestimento e
disallestimento.
Si ricorda al datore di lavoro che al momento della consegna dei DPI è necessario far
firmare al proprio dipendente una ricevuta di avvenuta consegna, informando nel
contempo il lavoratore stesso sugli obblighi relativi al corretto utilizzo e alla corretta
conservazione del dispositivo stesso.
Infine, nel caso in cui i dipendenti aziendali operino al di fuori della sede aziendale (ad
esempio presso clienti, oppure presso cantieri, ecc.), essi devono necessariamente
esporre il cartellino di riconoscimento previsto per legge.
Per maggiori e più specifiche informazioni fare riferimento all’Allegato VIII
del D.Lgs. 81/2008 come modificato dal D. Lgs. 106/2009.
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10 SORVEGLIANZA SANITARIA
L’articolo 18 del D.Lgs. 81/2008 prevede l’obbligo del datore di lavoro di nominare un
medico competente (ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. 81/2008) per l’effettuazione della
sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo stesso.
L’articolo 41 del D.Lgs. 81/2008 (come modificato dal D. Lgs. 106/2009) dice che:
1.
La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente:
a)
nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle direttive europee
nonché dalle indicazioni fornite dalla Commissione Consultiva di cui
all’art.6;
b)
qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal
medico competente correlata ai rischi lavorativi.
2.
La sorveglianza sanitaria comprende:
a)
visita medica preventiva […];
b)
visita medica periodica […];
c)
visita medica su richiesta del lavoratore […];
d)
visita medica in occasione del cambio di mansione […];
e)
visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro, nei casi previsti
dalla normativa vigente;
e-bis) visita medica preventiva in fase preassuntiva;
e-ter) visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di
assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni
continuativi […].
2-bis.
Le visite mediche preventive possono essere svolte in fase preassuntiva,
su scelta del datore di lavoro, dal medico competente o dai dipartimenti di
prevenzione delle ASL. […].
4.
Le visite mediche di cui al comma 2, a cura e spese del datore di lavoro,
comprendono gli esami clinici e biologici ed indagini diagnostiche mirati al
rischio ritenuti necessari dal medico competente […].
5.
Gli esiti della visita medica devono essere allegati alla cartella sanitaria e
di rischio […] secondo i contenuti minimi indicati nell’Allegato 3A del
D.Lgs. 81/2008.
6.
Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche di
cui al comma 2, esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione
specifica:
a)
idoneità;
b)
idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o
limitazioni;
c)
inidoneità temporanea;
d)
inidoneità permanente.
6-bis.
Nei casi in cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 6 il medico competente
esprime il proprio giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al
lavoratore e al datore di lavoro.
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La sorveglianza sanitaria è obbligatoria se sono presenti in azienda le seguenti
lavorazioni / mansioni:
Movimentazione manuale dei carichi;
Esposizione a rischio vibrazione, rumore, piombo, amianto;
Lavorazioni in altezza;
Esposizione a rischi derivanti dall’utilizzo e la manipolazione di sostanze chimiche
o pericolose e agenti biologici;
• Videoterminalisti.
•
•
•
•
Pertanto, in considerazione della normativa vigente e delle lavorazioni / mansioni presenti
in azienda, si ritiene che l’attività lavorativa:
comporti
non comporti
l’obbligo di sottoporre i lavoratori a controllo medico sanitario da parte di un medico
competente.
Si ricorda inoltre che gli “addetti alla guida di macchine di movimentazione merci”
devono essere sottoposti a visite mediche che accertino l’assenza di
tossicodipendenza o di assunzione sporadica di sostanze stupefacenti o
psicotrope. (Provvedimento Stato-Regioni 30 Ottobre 2007).
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