Bilancio al 31/12/2006
Fondaz.ne Antiusura S.Nicola e SS.Medici
Sede in:
Codice fiscale:
Via Dei Gesuiti, 20 - 70122 BARI (BA)
93103310723
Partita IVA:
93103310723
Bilancio al: 31/12/2006
al 31/12/2006
al 31/12/2005
TOTALE Immobilizzazioni materiali
1.768
6.762
837
9.367
2.303
5.159
1.048
8.510
TOTALE Immobilizzazioni
9.367
8.510
185.109
185.109
118.135
118.135
100.941
124.283
100.941
124.283
-
378
378
286.050
242.796
503.817
5.572.240
6.076.057
401.436
2.955.207
3.356.643
TOTALE Liquidità Disponibile
1.596.850
1.256.497
147
2.853.494
3.394.004
1.193.164
2.403
4.589.571
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
9.224.967
8.197.520
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
B ) IMMOBILIZZAZIONI
II ) Immobilizzazioni materiali:
Mobili e Arredi
Impianti e macch.elettr. e telefon.
Macchine Elettroniche
Arredi Mobili Macc. uff.
Beni Inferiori a € 516.46
C ) Attivo circolante:
II ) Crediti
Verso Assistiti per interventi minimi
-entro l'esercizio
TOTALE verso Assistiti per interventi minimi
Verso Assistiti in sofferenza
TOTALE verso assistiti in sofferenza
Verso altri
-entro l'esercizio
TOTALE verso altri
TOTALE Crediti
III ) Attività finanz. non immobilizzate
Titoli Acq. da Fondi Propri
Titoli Acq. da Fondi Stato
TOTALE Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:
IV ) Disponibilità liquide:
Depositi bancari Fondi Stato
Depositi bancari e postali
3 ) Denaro e valori in cassa
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70122 – Bari – Via Dei Gesuiti 20 Cod.Fisc.93103310723 - Tel. 080/5241909 fax 080/5241900
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Bilancio al 31/12/2006
D ) RATEI E RISCONTI
- Risconti attivi
- Ratei attivi
TOTALE RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO
CONTI D’ORDINE
Garanzie prestate
Fondo garanzie prestate
Sofferenze in essere
Fondo sofferenze
28.812
30.394
59.206
45.823
10.858
56.681
9.284.174
8.254.201
4.547.266
4.547.266
3.284.641
3.284.641
316.260
316.260
311.149
311.149
291.993
614.668
243.499
189.000
14.440
258.462
1.612.062
269.956
550.232
155.348
144.925
14.440
220.378
1.355.279
7.253.824
406.862
7.660.686
6.471.606
411.158
6.882.764
5.319
11.785
1.127
1.127
1.452
1.452
4.980
4.980
2.921
2.921
6.107
4.373
9.284.174
8.254.201
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
A ) Patrimonio e Fondi
Fondo Antiusura
Fondo Rischi e Garanzie
Fondo Acc.to perdite su rischi
Fondo erogazione Beneficenze e Assistenza Future
Fondo Copertura Spese Future
Avanzo/Disavanzo
TOTALE Patrimonio e Fondi
B ) Altri Fondi e Debiti LMT
Fondi Art. 15 L.108/96
Fondi Convenzioni altre Diocesi
TOTALE Altri Fondi e Debiti LMT
C ) Accantonamento TFR
D ) DEBITI
Debiti verso fornitori
-entro l'esercizio
TOTALE Debiti verso fornitori
Debiti v/istituti previdenziali e altri
-entro l'esercizio
TOTALE Debiti verso istituti di previdenza e altri
TOTALE Debiti
TOTALE PASSIVO
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Bilancio al 31/12/2006
CONTO ECONOMICO
A ) ENTRATE
Entrate Contributive
Contributi Enti e Amministrazioni
Contributi Parrocchie ed Enti Religiosi
Contributi da Privati
TOTALE Entrate Contributive
268.077
26.132
4.270
298.479
204.762
26.523
14.558
245.843
14.057
10.377
24.434
12.096
7.845
19.941
6.419
58.671
9
65.099
7.185
63.105
5
70.295
388.012
336.079
15.542
1.757
17.299
13.530
2.113
15.643
250
1.898
3
640
2.296
5.087
250
11.000
5.542
500
2
57.834
57.834
31.565
31.565
343
620
32.349
9.677
2.478
528
32.334
9.835
2.584
492
Entrate Finanziarie
Interessi su Conti e Depositi
Interessi su Titoli
TOTALE Entrate Contributive
Altre Entrate
Raccolta Fondi
Rimborso Spese Stato art. 15
Abbuoni e Sopravvenienze
TOTALE Altre Entrate
TOTALE ENTRATE
B ) SPESE
Oneri della Gestione Corrente
Costi per servizi
Cancelleria e Stampati
Altri Oneri e spese
Contributi Associativi
Per la Prevenzione Usura
Spese Conferenze-Convegni
Omaggi a S. Padre
Abbuoni passivi
Collaborazioni Occasionali
Altri oneri e spese
Erogazioni per Beneficenza e assistenza
Erogazioni per Beneficenza e assistenza
TOTALE Erogazioni per Beneficenza e Assistenza
TOTALE Oneri e spese bancarie
Oneri del Personale
Stipendi
Oneri sociali
Accantonamento TFR
Collaborazioni esterne
1.883
19.177
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3
Bilancio al 31/12/2006
TOTALE Oneri del Personale
45.032
45.245
759
3.196
3.955
167
3.284
3.451
129.550
115.701
Differenza tra entrate e spese
258.462
220.378
Avanzo dell'esercizio
258.462
220.378
Ammortamento e svalutazioni:
Amm.to Beni inf. a € 516.46
Amm.to Immob.mater.
TOTALE Ammortamento e svalutazioni:
TOTALE SPESE
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Bilancio al 31/12/2006
Nota integrativa
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CHIUSO 31/12/2006
Il Bilancio, chiuso al 31-12-2006 è stato redatto in modo conforme alle norme che ne disciplinano
i criteri di redazione e fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale e finanziaria e del risultato di gestione del nostro Ente. La nota integrativa è stata
formulata, ai sensi della normativa civilistica e fiscale aggiornata, tenendo conto dei criteri di
valutazione che non si discostano da quelli utilizzati negli anni precedenti. In tal modo si è ottenuta
la comparazione dei valori attuali con quelli del bilancio precedente. La Fondazione nell’osservanza
del principio di richiamo all’informativa ha tenuto conto, nel contesto della specifica attività
istituzionale, di sostenere gli investimenti: con cautela e nel rispetto delle circolari ministeriali, e
monitorare i rischi al fine di una gestione più appropriata alle attività specificatamente esercitate.
Persistono i requisiti per l’iscrizione nel registro nazionale delle ONLUS in base alla normativa
vigente.
L’analisi dei conti Patrimoniali ed Economici è la seguente:
VOCI DELL'ATTIVO E DEL PASSIVO
1. Immobilizzazioni Materiali
€ (9.367-8.510) = + 875
I beni materiali acquistati nell’anno 2006 sono macchinari elettronici per l’accresciuta attività
svolta e per l’aggiornamento tecnologico.
I valori iscritti in bilancio sono al netto di fondi.
2. Crediti :
- Verso Assistiti minimi
- Verso Assistiti in sofferenza
185.109
100.941
Il conto CREDITI in bilancio è distinto in interventi verso Assistiti minimi con Fondi Propri e
interventi verso assistiti in sofferenza. Il primo evidenzia un saldo superiore rispetto allo scorso
anno per la più intensa attività svolta. Il secondo è costituito da sovvenzioni inerenti l’art. 15 della
L. 108/96 e da sovvenzioni con Fondi Propri. Questi ultimi sono già segnalati dalle Banche per
insolvenza. In seguito sono valutati dal Consiglio Direttivo, ai fini dello storno dai Fondi Stato dopo
aver accertato l’inesigibilità. Pertanto il saldo pari a € 100.941 risulta depurato di € 32.554 non
recuperabili a fine esercizio.
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5
Bilancio al 31/12/2006
3. Attività finanziarie non immobilizzate €(6.076.057-3.356.643) = +2.719.414
I Fondi disponibili del Ministero dell’Economia sono stati investiti nel rispetto della circolare
ministeriale, che suggerisce prudenza e brevità di immobilizzazione per ottenere migliori risultati.
L’investimento in titoli dei Fondi dello Stato nel 2006 pari ad € 27.220 è stato più vantaggioso
rispetto al 2005, lo si evidenzia nel rendiconto che viene inviato al Ministero. L’investimento in
Fondi Propri è rimasto invariato rispetto allo scorso anno per avere disponibilità liquida da usare per
eventuali anticipazioni ai sovvenuti.
4. Disponibilità liquide
Il saldo c/depositi bancari Fondi Stato pari a € 1.596.850 è comprensivo del contributo per
l’anno 2006 pervenuto dal Ministero del Tesoro a fine dicembre ed investito in titoli a breve nei
primi giorni del 2007 a sostegno della politica finanziaria impostata nella gestione della
Fondazione. Gli altri depositi bancari di € 1.256.497 sono costituiti dai Fondi propri per sopperire
alle esigenze delle sempre più numerose sovvenzioni erogate e le anticipazioni sulle pratiche da
erogare, in attesa dei mutui.
5. Ratei e Risconti
I Risconti pari a € 28.812 rappresentano contributi in conto anno 2006 pervenuti nell’anno
2007; mentre i Ratei Attivi sono interessi e proventi su titoli investiti che scadranno nel 2007, ma
conteggiati al 31-12-2006 per competenza. Il rateo maggiore calcolato sui titoli dei Fondi Stato è
stato già girato ad incremento del conto Patrimoniale Fondi art. 15 L.108/96 del conto Passività.
6. Patrimonio e Fondi
€ (1.612.062-1.355.279) = +256.783
Le voci dal Fondo Antiusura al Fondo copertura e Spese Future risultano incrementati in
percentuale, ai sensi statutari, dell’avanzo di gestione dell’anno precedente. I Fondi accesi ai rischi
ed alle spese a volte sono utilizzati, su delibera del Consiglio Direttivo, per il recupero di sofferenze
non esigibili e destinate a beneficenza. L’avanzo di gestione di € 258.462 anche per quest’anno sarà
ripartito fra i suddetti fondi in base a percentuali indicate nello Statuto.
7. Altri Fondi e Debiti:
- Fondi Stato
- Fondi Diocesi
€ 7.253.824
€ 406.861
I Fondi ex art. 15 L. 108/96 sono incrementati dal contributo relativo all’anno 2006 pervenuto a
dicembre, dagli interessi su c/c, dai proventi su titoli maturati nel 2006, e decurtati dal rimborso
spese 2005 autorizzate dal Ministero e dalle minime escussioni acquisite dalle banche per
insolvenza. I Fondi di solidarietà di n.9 Diocesi (della Provincia di Bari, Taranto, Lecce e Brindisi)
gestite dalla Fondazione per conto dei loro assistiti hanno subito un decremento rispetto al 2005 di €
4.297 per un’insolvenza.
8. Altri Debiti
I debiti sono costituiti da T.F.R. (calcolato a norma al netto degli acconti erogati), da saldi da
erogare a fornitori e a istituti previdenziali.
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6
Bilancio al 31/12/2006
9. Variazione delle entrate
Voce di bilancio
Valore
2006
Contributi Enti e Amm.ni
Contr.Parrocchie ed Enti Relig.
Contributi da privati
Contrib.e Raccolta Fondi
Interessi attivi su conti e depos.
Interessi attivi su titoli
Valore
2005
268.077
26.132
4.270
65.099
14.057
10.377
Variazione
204.762
26.523
14.558
70.295
12.096
7.845
+
+
+
+
63.315
391
10.286
5.196
1.961
2.532
Il prospetto di sintesi delle entrate riscontra l’incremento dei contributi degli Enti e delle
Amministrazioni. Il massimo contributo di € 150.000 è stato erogato dalla Regione Puglia. Segue il
Comune di Bari con € 52.000, la Provincia e la Camera di Commercio rispettivamente con €
15.000. Contributi inferiori sono stati concessi da altri Enti e solo due banche. Il solito contributo
della Diocesi di Bari e Bitonto di € 25.823, mentre i Privati non sono stati generosi come lo scorso
anno, infatti la variazione è negativa. Si registra anche una diminuzione della raccolta Fondi dovuta
solo ad una diminuzione del rimborso annuo da parte del Ministero, mentre le iniziative della
Fondazione con la diffusione dei CD in concerto d’organo sono sempre efficienti. Il dato positivo
dei proventi rivenienti dal prospetto pari a complessivi € 24.434 è inerente solo agli interessi attivi
su c/c e proventi su investimenti dei fondi propri con incrementi positivi rispetto allo scorso anno. Il
risultato ottenuto sui Fondi dello Stato ha dato incrementi pari ad € 27.220. La rendicontazione dei
Fondi Stato viene formulata con prospetti esplicativi a parte che si inviano al Ministero.
10. Variazione delle Spese correnti e per beneficenza
Voce di bilancio
Acquisto di servizi
Cancell.e Stampati
Stipendi e collaboraz.
Oneri contributivi
Accantonamento TFR
Ammortamenti
Erogazioni per benef.
Altre spese e oneri
Spese bancarie
Valore
2006
15.542
1.757
32.877
9.677
2.478
3.955
57.834
5.087
343
Valore
2005
13.530
2.113
32.826
9.835
2.584
3.451
31.565
19.177
620
Variazione
+
+
+
+
-
2.012
356
51
158
106
504
26.269
3.170
277
Il prospetto delle spese pone in evidenza la gestione equilibrata e contenuta anche rispetto
all’anno precedente, nonostante la maggiore attività che ha comportato più erogazioni in
beneficenza già ben preventivato in proiezione nel precedente bilancio 2005/2006. I responsabili del
Consiglio Direttivo si impegneranno per ottenere un maggior rimborso spese dal Ministero sempre
a favore dell’attività istituzionale di solidarietà.
Il presente bilancio è reale, corretto e veritiero e corrispondente alle scritture contabili.
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7
Bilancio al 31/12/2006
Destinazione dell’avanzo dell’esercizio
L’avanzo di € 258.462 è costituito da una sana gestione finanziaria e di contenimento delle spese
e va imputato a termini statutari nel seguente modo:
Voce
Importo
Avanzo dell’esercizio
A Fondo di Garanzia Antiusura ( 30%)
A Fondo Accant. perdite su rischi (40%)
A Fondo Erogazioni Beneficenze (20%)
A Fondo di Dotazione (10%)
A Fondo Spese Future (0)
258.461,91
77.538,57
103.384,76
51.692,38
25.846,20
-
Valore al
Valore adeguato
31.12.2006
al 01.01.2007
1.353.601,19
1.612.063,10
614.667,70
692.206,27
243.499,25
346.884,01
189.000,42
240.692,80
291.993,41
317.839,61
14.440,41
14.440,41
Altri dati e notizie
ORGANICO: Volontari n. 30 - Impiegati n. 2
Tutti gli operatori della Fondazione sono volontari, non percepiscono compensi e/o rimborsi,
opera quotidianamente il Responsabile della Segreteria e frequentemente i gruppi d’ascolto. Il
Consiglio Direttivo si riunisce minimo settimanalmente. L’apporto dei Revisori è gratuito e
costante.
Bilancio di previsione al 31.12.2007
Entrate
Contributi Enti Pubblici
Contributi Enti Religiosi
Contributi da Privati
Entrate finanziarie
Altre : recupero spese stato
2006
Totale Entrate
280.000
30.000
10.000
30.000
75.000
Spese
Personale e collaborazioni
Oneri per acquisiz.servizi
Altri Oneri
Investimenti tecnologici
Beneficenze e sovvenzioni
50.000
25.000
22.000
10.000
150.000
425.000
Oneri bancari e Tasse
Spese promozionali
Ammortamenti
Accantonamenti e Insolvenze
Totale a pareggio
2.000
20.000
5.000
141.000
425.000
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8
Bilancio al 31/12/2006
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
Egregi Signori, abbiamo esaminato il progetto di bilancio della Fondazione al 31/12/2006 redatto
dal Consiglio Direttivo ai sensi di legge e da questi tempestivamente trasmesso al Collegio Dei
Revisori unitamente ai prospetti ed agli allegati di dettaglio e alla loro Relazione sulla Gestione.
Il bilancio annuale sottoposto alla nostra attenzione, redatto secondo gli schemi previsti dal codice
civile e dalle indicazioni dell'articolo 2427 è conforme alle norme in essi contenuti, e tiene altresì
in debito conto quanto dallo stesso previsto relativamente al trattamento delle singole voci dello
Stato Patrimoniale e all'iscrizione dei proventi, delle spese ed oneri nel Conto Economico. Lo Stato
Patrimoniale evidenzia un avanzo di gestione di Euro 258.462,00 .
Il Conto Patrimoniale ed il Conto Economico sono stati commentati in modo analitico negli allegati
alla nota integrativa.
Il nostro esame sul bilancio è stato svolto secondo i principi di comportamento del Collegio
Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Ragionieri, e, in
conformità a tali principi, abbiamo fatto riferimento alle norme di legge che disciplinano il bilancio
annuale della Fondazione integrate dai corretti principi contabili enunciati dai Consigli Nazionali
dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e, ove necessario, ai principi contabili internazionali
dello I.A.S.C. - International Accounting Standards Committee.
Abbiamo svolto il controllo contabile del bilancio d'esercizio della Fondazione chiuso al 31
dicembre 2006, ai sensi dell'art. 2409-ter del codice civile la cui redazione compete al Consiglio
Direttivo, mentre è nostra responsabilità esprimere un giudizio sul bilancio stesso.
Nell'ambito della nostra attività di controllo contabile abbiamo verificato:
-
la regolare e corretta tenuta della contabilità dell’ Ente;
-
la corrispondenza del bilancio di esercizio alle scritture contabili nonché la conformità dello
stesso alle disposizioni di legge.
I nostri controlli sono stati finalizzati al reperimento di ogni elemento utile per accertare se il
bilancio di esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.
Il lavoro di verifica contabile ha incluso l'esame, sulla base di verifiche campionarie, degli elementi
probatori a sostegno dei saldi e delle informazioni del bilancio.
Per il giudizio relativo al bilancio dell'esercizio precedente, i cui dati sono stati comparati secondo
quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione emessa per l’esercizio 2005.
Fondazione S. Nicola e SS. Medici - Fondo di Solidarietà Antiusura O.n.l.u.s.
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9
Bilancio al 31/12/2006
A nostro giudizio, il bilancio in esame nel suo complesso è redatto con chiarezza e rappresenta in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico della
Fondazione per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, in conformità alle norme che disciplinano il
bilancio di esercizio.
La nostra attività relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006 è stata ispirata alle norme di
comportamento del collegio Sindacale raccomandate dai consigli nazionali dei dottori
commercialisti e dei ragionieri.
In particolare:
-
la gestione finanziaria inerente gli investimenti sia dei fondi propri che di quelli dello Stato
in titoli di tutta garanzia e di breve durata. Per i fondi dello Stato abbiamo vigilato circa il rispetto
delle circolari Ministeriali a cui l’Ente si è attenuto ampiamente. Abbiamo monitorato i rischi sulle
sovvenzioni sia con Fondi propri che di quelli ex.art.15 L.108/96 disponendo per gli appositi Fondi
Rischi e Garanzie. A fine esercizio abbiamo collaborato con il Consiglio Direttivo per girare ai
Fondi Stato le escussioni per insolvenza già segnalate dalle Banche ed accertate dai legali quali
crediti inesigibili. Abbiamo rilevato poche sofferenze rispetto ad un volume di pratiche espletate su
un’ attività sempre in crescita verso i sovvenuti.
Sulla base di quanto precede, ivi inclusa la prima parte della presente relazione, il collegio sindacale
non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2006,
confermando l’avanzo già innanzi menzionato e concordando con la proposta del Consiglio
Direttivo di riportarlo a nuovo, ed di ripartirlo con le percentuali previste dallo Statuto.
Il collegio dei revisori
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Bilancio al 31/12/2006
Parte Seconda
Relazione Socio – Pastorale del Presidente
Premesse
A) Il titolo di questa relazione, “Fragilità umane e orizzonti di speranza”, è scaturito da quattro
eventi eccezionali che hanno caratterizzato la vita della Fondazione nel corso dell’anno 2006:
Il primo è il messaggio augurale pervenuto dal Presidente della Repubblica On. Giorgio
Napolitano (cfr. testo integrale in All. 1) in occasione del Convegno: “Lotta all’usura, un
impegno che parte da lontano”, organizzato dalla nostra Fondazione presso l’Università di Bari
il 27/10/2006. Mai prima d’ora una personalità così autorevole aveva fatto sentire la sua voce in
un evento organizzato dalla Fondazione sul tema dell’usura. Questo è segno tangibile che alle
nascoste e profonde radici del fenomeno corrisponde un albero del male, oramai sempre più
visibile e preoccupante di cui la società civile giorno dopo giorno sta prendendo coscienza,
anche attraverso la sensibilità e l’attenzione che dimostrano i suoi più autorevoli rappresentanti.
Le parole di incoraggiamento del Presidente costituiscono uno sprone a proseguire ed
incrementare il nostro impegno (nella lotta all’usura e al racket) con sempre maggiore forza,
vigore e credibilità.
Il secondo è il riconoscimento del dott. Vito Marino Caferra, Presidente della Corte
d’Appello di Bari, che nella sua “Relazione sull’Amministrazione della Giustizia nel Distretto
di Bari”, presentata in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2007, riferendosi
alla presenza e alle iniziative promosse dalla nostra Fondazione Antiusura sul territorio, ha
affermato: “E’ doveroso segnalare come significativa ed efficace risposta della società civile la
meritoria azione di prevenzione, solidarietà ed educazione alla legalità della Fondazione
Antiusura S. Nicola e SS. Medici, che opera da un decennio nella lotta all’usura, sia agendo
nelle situazioni di sovraindebitamento, sia offrendo alle vittime dell’usura e alle loro famiglie
assistenza legale, morale ed economica” (cfr. testo integrale in All. 2).
Il terzo è la partecipazione attiva della nostra Fondazione
-
sul piano locale ai lavori preparatori per la Legge Regionale, varata sul tema dell’usura
nell’aprile 2006, e alla stesura del relativo Regolamento attuativo, in fase di elaborazione;
-
sul piano nazionale al lavoro, tutt’ora in corso, con proposte di modifica della Legge
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Bilancio al 31/12/2006
108/96 (in particolare l’art. 14), perché vengano riconosciute alle famiglie gli stessi diritti
assicurati ai soggetti che “esercitano attività imprenditoriali, commerciali…”.
Il quarto è il Convegno Ecclesiale di Verona (16-20 ottobre 2006).
A questo appuntamento, anche attraverso la partecipazione del nostro Presidente, invitato dalla
C.E.I., siamo stati presenti come testimoni e tessitori di speranza, coscienti del lavoro
realizzato in 13 anni di non facile impegno (dal 1994). Abbiamo seminato con crescente
fiducia, ispirati dal Vangelo di Cristo Risorto, vincitore della morte e quindi capace di
trasformare le fragilità umane in esperienze di risurrezione, di redenzione, di solidarietà e di
condivisione.
B) Una seconda premessa è legata alla presenza e alla collaborazione dei nostri volontari.
Per sostituire coloro che, per motivi di salute o familiari, non possono più operare
fisicamente in Fondazione, la Provvidenza ne ha provvisti altri, giunti con lo stesso entusiasmo
e la stessa disponibilità.
Incalcolabile sarebbe il costo delle loro prestazioni per lo Stato: il loro servizio è sempre
e unicamente ispirato dalla carità, dalla solidarietà, dalla condivisione e dalla spiritualità del
buon Samaritano, attento a curare le piaghe e i problemi di chi versa nel bisogno.
Un vivissimo grazie giunga a tutti: a quanti hanno lavorato e a quanti continuano a
lavorare in Fondazione. Ad ognuno di loro si deve la nostra crescente operatività.
C) Una terza premessa, certamente non formale, ma doverosa e opportuna è nel grazie e
nell’invito che viene rivolto a tutti i presenti: alle autorità e ai rappresentanti degli organi
di informazione e dei diversi Enti e Istituzioni intervenuti. Sollecitiamo tutti a condividere e
a collaborare perché questo nostro lavoro possa diventare sempre più incisivo. E’ necessario un
maggior coinvolgimento della comunità civile pugliese, ogni possibile collaborazione morale e
materiale, per aiutarci a risollevare chi giace in condizione di degrado e di miseria morale e
materiale. A volte basta veramente poco! Mi riferisco a quanto di più potrebbero assicurarci
gli Enti territoriali e i Comuni. A questi stiamo offrendo, grazie anche all’ausilio della
contribuzione annuale di alcuni di loro (Bari e altri sei comuni della provincia), il monitoraggio
di tutti coloro che si rivolgono alla Fondazione per chiedere consigli e assistenza. Sono ancora
molti gli Enti che ignorano - volutamente o per disattenzione - l’opportunità che la Fondazione
offre ai cittadini di potersi avvalere della disponibilità di un volontariato competente e
disponibile.
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Bilancio al 31/12/2006
Attività degli Organi Collegiali
Il Consiglio Direttivo
A) Come già comunicato in occasione dell’approvazione del bilancio relativo all’anno 2005, la
Diocesi di Bari-Bitonto, nella persona dell’Arcivescovo Mons. Francesco Cacucci, indicò come
membri del Consiglio direttivo per il successivo triennio Mons. Alberto D’Urso, Don Luigi
Trentadue e Don Paolo Sangirardi.
La stessa Assemblea, su proposta del Presidente, elesse quali membri laici l’avv. Mario
Cogliandro e il dott. Giuseppe Lucchese, rendendo il Consiglio Direttivo formalmente
operativo.
B) Come da tradizione e come risulta dai verbali conservati in Segreteria, esso si è riunito
ordinariamente il Giovedì di ogni settimana (per un totale di 45 incontri, con un impegno di
oltre 250 ore).
Si è avvalso della collaborazione del Segretario, dott. Nicola Agnano, costantemente
coadiuvato dalla signora Ilda Traetta, responsabile amministrativa con funzioni di
collegamento tra i vari Organi collegiali, e dal signor Giuseppe Leone, valido aiuto per il
collegamento tra i gruppi di ascolto. A loro e ai componenti dei Pool, che hanno di volta in
volta relazionato in Consiglio sui casi personalmente trattati, va un particolare
ringraziamento per il qualificato e prezioso contributo offerto.
Il Consiglio Direttivo ha adottato 283 delibere: un numero di decisioni di gran lunga
superiore a quello dell’anno precedente (2005).
C) Ai sensi del Regolamento Operativo della Fondazione, con delibera N° 53-06 bis del 23 marzo
2006, divenuta parte integrante dello Statuto, sono stati aggiornati ed elevati da € 5.000 a €
10.000 i limiti massimi d’erogazione per quanto attiene le sovvenzioni e le beneficenze, al
fine di meglio adattarli alle accresciute esigenze degli assistiti.
Il Comitato Tecnico
Significativamente oneroso è stato il lavoro svolto dal Comitato Tecnico, composto dal dott.
Ennio Pizzini, dall’avv. Vincenzo Scicutella e dal rag. Michele Belviso, per l’aumento delle
pratiche esaminate e dei pareri espressi, indispensabili perché il Consiglio Direttivo potesse adottare
le relative delibere. Il Comitato Tecnico, per la qualità del lavoro svolto, si è confermato organismo
composto da professionisti di primaria importanza. L’attività settimanale, assicurata da tutti, l’ha
visto impegnato, con profonda abnegazione e disponibilità, ordinariamente in Fondazione e
straordinariamente presso la chiesa di S. Croce.
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Bilancio al 31/12/2006
Il Comitato Giuridico
Fondamentale è stata l’attività svolta dal Comitato Giuridico, composto dall’avv. Michele
Carnevale, dall’avv. Manuel Costantino, dall’avv. Angelo De Gaetano, dall’avv. Samuela Riccio,
dall’avv. Nicola Rondinelli, dall’avv. Vincenzo Scicutella e dall’avv. Paolo Vitti, coordinati
dall’avv. Mario Cogliandro, membro del Consiglio Direttivo di questa Fondazione. A loro, nel
corso di quest’anno, si è aggiunta l’avv.ssa Martina Panarese.
La Fondazione si avvale della loro professionalità per l’esame delle leggi e per l’interpretazione
della Giurisprudenza relativa all’attività da essa svolta. Ai singoli componenti è affidato, secondo i
casi, l’incarico di rappresentarla nello svolgimento degli adempimenti in Tribunale e nelle diverse
sedi istituzionali, oltre l’oneroso, quanto paziente, servizio di tessitura di proficue relazioni con i
diversi creditori, al fine di operare le transazioni più convenienti.
I Gruppi di ascolto
I Gruppi di Ascolto, che delle disponibilità e professionalità dei componenti del Consiglio
Direttivo, del Comitato Tecnico e del Segretario, hanno usufruito, come in passato, della
collaborazione, della professionalità e dell’esperienza del rag. Nicola Belsanti, dell’avv. Antonino
Cammarota, del rag. Tommaso Castellano, della sig.ra Cecilia Di Cagno, del dott. Nicola
Gisonda, del dott. Antonio Giuliani, della sig.ra Maria Minischetti, del sig. Vincenzo Oreste, del
dott. Raffaele Papadia e del dott. Teodoro Penta. A loro si sono aggiunti man mano altri nuovi
collaboratori: la dott.ssa Francesca Balsano, il dott. Ruggero Ricco e il dott. Nicola Totaro.
L’attività di questi gruppi non è certo riducibile ed identificabile con i soli ascolti tenuti ogni
martedì in Fondazione, in quanto essa trova continuità in una quotidiana opera di
accompagnamento e tutoraggio delle persone ascoltate.
Sede degli ascolti
Come sede per gli ascolti effettuati a Bari sono stati utilizzati non soltanto gli ambienti messi a
disposizione dalla Diocesi al 2° Piano di via dei Gesuiti 20, ma anche, quando necessario, quelli
della sede della Consulta Nazionale, al 3° Piano, e parte di quelli della Caritas, al 1° Piano.
Per gli incontri straordinari (quasi quotidiani) sono stati utilizzati, inoltre, alcuni ambienti della
parrocchia Santa Croce in Bari, dove hanno trovato ospitalità anche gli incontri del Direttivo, ogni
giovedì, e le iniziative di carattere culturale, finalizzate ad informare e sensibilizzare la comunità
civile (Tavole Rotonde ed il Concerto annuale di presentazione del nuovo CD di musica d’organo
edito dalla Fondazione).
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Bilancio al 31/12/2006
Convenzioni e Centri d’ascolto.
Sono in corso i contatti per la sottoscrizione di possibili nuove convenzioni con altre Diocesi, tra
cui quelle di Lecce e di Nardò.
Sono, inoltre, operativi i Centri di Ascolto ad Altamura (Responsabile il diac. Pino Angelillo,
che si è avvalso della collaborazione dell’avv. Antonio Caporusso, presente ogni martedì in
Fondazione), a Molfetta (Responsabile il diac. Nando Vitelli, che si è avvalso della collaborazione
dell’avv. Mario Baccardi e di don Gennaro Farinola), a Taranto (Responsabile don Nino Borsci,
che si è avvalso della collaborazione del rag. Roberto Falcone, del dott. Mimmo Greco e del dott.
Ulderico Perrone), a Castellaneta (Responsabile don Oronzo Marraffa, che si è avvalso della
collaborazione del dott. Nicola Calò, anch’egli spesso presente nella nostra sede di Bari), a
Monopoli (Responsabile don Angelo Sabatelli, coadiuvato, tra gli altri, dall’avv.ssa Rosalba
Berardi e dalla dott.ssa Gabriella Ostuni) e a Maglie per la Diocesi di Otranto (Responsabile don
Enzo Pisanello).
In data 06/07/2006 è stata sottoscritta la convenzione con la Diocesi di Oria, con delega di
rappresentenza a mons. Vito Cavallo, che si sta attivando per organizzare un Gruppo d’ascolto locale.
E’ stata sottoscritta, infine, la convenzione con la Diocesi di Brindisi-Ostuni in data 18/12/2006,
con delega a don Giuseppe Laghezza, che da poco ha dato vita a un Centro d’ascolto con altri
collaboratori.
Ringraziamenti
Rinnoviamo doverosamente, anche quest’anno, il più vivo ringraziamento per l’attività svolta
al nostro Segretario, dott. Nicola Agnano, alla sig.ra Ilda Traetta, al sig. Giuseppe Leone, al sig.
Fabrizio Lovecchio, a tutti i membri del Comitato Tecnico, ai componenti dei Pool di ascolto, ai
rappresentanti delle Diocesi convenzionate, delegati dai loro vescovi a coordinarsi con l’azione
della Fondazione, alla Caritas diocesana di Bari e alla comunità parrocchiale di Santa Croce,
per la costante vicinanza, per la calda accoglienza dimostrata in ogni incontro e per gli ambienti
messi a disposizione.
Assieme ai ringraziamenti rivolgiamo sentiti auguri per il prosieguo della sua attività
professionale alla dott.ssa Tamara Tarricone, che nei giorni scorsi ha comunicato l’impossibilità di
proseguire nella precedente collaborazione per sopraggiunti impegni di carattere personale.
Un vivo grazie va anche ai membri del Collegio dei Revisori dei Conti: al suo Presidente, dott.
Gerardo Mennella, e ai componenti tutti, oggi dimissionari per scadenza naturale del mandato.
Si chiede, pertanto, all’Assemblea di procedere, per acclamazione, all’elezione del nuovo
Collegio dei Revisori dei Conti e si propone che lo stesso risulti composto dal dott. Gerardo
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Bilancio al 31/12/2006
Mennella, nel ruolo di Presidente, e dai dottori Giuseppe D’Alessandro e Teresa Ceglie, che
salutiamo e ringraziamo di vero cuore per la disponibilità accordataci.
La signora Ilda Traetta, Responsabile della contabilità della Fondazione, avendo maturato il
diritto alla quiescenza ha comunicato che dal 1° aprile p.v. lascerà il servizio. Il Presidente, i
volontari e coloro che hanno avuto modo di apprezzarne la diligenza, l’abnegazione, il forte senso
del dovere e l’attaccamento alla Fondazione, la ringraziano per l’egregio lavoro svolto e,
mentre le consegnano un significativo dono, quale testimonianza di stima ed affetto, accolgono
la sua disponibilità a continuare la propria opera come volontaria.
Ascolti
In sintesi: considerando solo gli appuntamenti ordinari del martedì, nel corso del 2006 sono
state ascoltate 410 nuove persone/famiglie, ciascuna in media per 8 volte, per un totale di oltre
3.200 ascolti.
Al fine di venire incontro a coloro che hanno espresso man mano le esigenze più disparate,
grazie alla grande ed impagabile disponibilità dei volontari, si sono tenuti, inoltre, ascolti in
qualsiasi altra ora e giorno della settimana. Anche per questo la Fondazione si connota, sempre
più, come un luogo in cui tutti coloro che ne fanno richiesta trovano ascolto e aiuto.
Collaborazione con le Istituzioni civili
Com’è noto, in occasione dell’Assemblea ordinaria dello scorso anno, il dott. Tommaso Blonda,
Prefetto di Bari, annunciò le sue dimissioni, per sopraggiunti limiti di età.
Al nuovo Prefetto, il dott. Carlo Schilardi, in occasione dell’esecuzione del “Concerto di
Natale” tenutosi in S. Croce il 10/06/2006, è stata conferita la carica di Presidente onorario della
Fondazione. L’odierna assemblea ci permette di esprimergli il più vivo grazie, perché, in poco
tempo, nei diversi incontri, ha sempre rivelato grande sensibilità ed attenzione verso il nostro
lavoro, intervenendo in maniera decisiva per la risoluzione di non pochi problemi.
Per la nascita e l’operatività dell’Associazione Antiracket ed Antiusura, costituita su sua
indicazione presso la Prefettura di Bari, la Fondazione ha assicurato ogni possibile contributo, in
particolare
dell’avv.
Mario
Cogliandro,
componente
del
nostro
Consiglio
Direttivo.
L’Associazione si è costituita varie volte Parte Civile in procedimenti penali per estorsione e usura.
La nostra costante aspirazione per la massima diffusione della legalità sta generando visibili
frutti nel territorio provinciale e regionale. Riteniamo che essi possano ulteriormente essere
incrementati allorché sarà operativa la nuova Legge della Regione Puglia, che purtroppo, allo stato,
manca ancora di un Regolamento attuativo e, quindi, di efficacia.
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Bilancio al 31/12/2006
Rapporti col Commissario Straordinario Governativo e con il Ministero dell’Interno
La Fondazione, soprattutto nella persona del suo Presidente, ha incontrato il Prefetto Raffaele
Lauro numerose volte, apprezzandone l’entusiasmo e il singolare pragmatismo.
La sua presenza, in occasione di Convegni tenuti a Roma e Bari, ha favorito una serie di
iniziative promosse dalla Consulta Nazionale, dalla Fondazione o dal suo Ufficio. Ne sono sempre
seguiti informazioni e impegni puntualmente rispettati. Di questi rapporti si riferirà meglio nel
capitolo delle Attività.
All’insegna di un encomiabile dinamismo si è caratterizzato anche l’impegno del Sottosegretario
all’interno On. Ettore Rosato: instancabile, disponibile, ottimo punto di riferimento per un’azione
in rete dispiegata a livello regionale e nazionale.
Siamo certi che, con le sollecitazioni del Sottosegretario Rosato e del Prefetto Lauro,
l’operatività delle Fondazioni in Italia sarà ulteriormente rilanciata, come ci assicurano anche i
nostri rappresentanti presso il Comitato Antiusura e Antiracket di Roma, avv. Manuel Costantino e
dott. Paolo Giusto, che godono di stima in campo nazionale.
§ Rapporti con la Consulta Nazionale
Per noi questi rapporti sono facilitati dalla vicinanza della sede e dalle persone che la animano.
Molte di esse operano sia in Consulta che in Fondazione.
Abbiamo aderito al Sistema G.I.F.A. (Gestione Integrata delle Fondazioni Antiusura), promosso
dalla Consulta, che ci offre numerose opportunità, tra cui:
§ il monitoraggio dell’attività svolta per la comprensione dell’evoluzione e della diffusione dei
fenomeni dell’usura e del racket a livello nazionale;
§ l’approfondimento delle cause per raccordare al meglio l’azione di prevenzione, solidarietà e
legalità tra le diverse Fondazioni in Italia.
Dati significativi dell’attività della Fondazione
Come sempre la Relazione amministrativa, che con questa e quella dei Revisori dei Conti forma
un unico corpo di documentazione, offre un quadro riepilogativo, in forma numerica, dell’attività
svolta dalla Fondazione. In questa parte della Relazione Socio-Pastorale sono comunque opportune
le seguenti rilevanti osservazioni.
§ Rapporti con le banche
Diciamo subito che con qualche Istituto bancario i rapporti attualmente non sono buoni, per
vari motivi, tra i quali, come rileviamo dagli ascolti e dalla documentazione raccolta, una
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Bilancio al 31/12/2006
continua crescita dei tassi, che hanno portato il costo del danaro ad un livello preoccupante.
Si è presentata, pertanto, la necessità di meglio allineare alle esigenze sopravvenute le
convenzioni precedentemente sottoscritte.
Al 31 dicembre 2006 le pratiche in essere presso le quattro banche convenzionate risultano
così ripartite: 146 (Banca Popolare di Bari), 45 (Banca Popolare di Puglia e Basilicata), 61
(SanPaolo-Banco Napoli) e 6 (Banca Carime con la quale operiamo da poco tempo).
Nel corso del 2006 le nuove pratiche affidate a queste banche sono state 50.
Dopo molto tempo e ripetuti incontri sono state rinnovate o riviste le convenzioni con il
SanPaolo-Banco di Napoli, la Banca Popolare di Bari, la Banca Popolare di Puglia e Basilicata e
la Banca Carime. I testi in vigore contengono importanti novità in merito alla durata dei
finanziamenti, al limite di importo erogabile e alla misura dei tassi.
Solo raramente e con scarsi contributi le Banche hanno partecipato e partecipano alle
spese per iniziative di prevenzione.
Nel corso del 2006 è stato erogato il contributo come Socio Fondatore unicamente da
parte della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Mancano all’appello i contributi del
SanPaolo-Banco Napoli e della Banca Popolare di Bari, che pure gestiscono la maggior
parte dei depositi della Fondazione, e della Banca Carime.
Riteniamo che le finalità filantropiche, presenti nei loro atti istitutivi, debbano suggerire
orientamenti diversi: le iniziative d’informazione e prevenzione non possono pesare sul bilancio
della Fondazione, che, pur beneficiando di collaborazioni volontarie ed ambienti di lavoro
messi a disposizione gratuitamente dalla Diocesi di Bari-Bitonto, è gravata da spese di gestione
notevoli.
Da un’attenta valutazione dei dati al 31 dicembre 2006 emerge, purtroppo, l’eccessiva
lentezza nell’istruttoria e nella definizione delle pratiche affidate ad alcune banche: fatto
davvero grave, perché solitamente penalizza i poveri che vedono nella Fondazione la loro
“ultima spiaggia”. Si tratta, infatti, per lo più, di persone già respinte dalle Banche, che non
finanzierebbero mai il ripianamento delle sofferenze senza la garanzia della Fondazione. Ci
pare doveroso rilevare che:
a) al di là di casi particolari, che, in quanto tali, non vanno considerati ai fini statistici, il
tempo medio necessario all’erogazione di un finanziamento chirografario varia da 45 a 90
giorni;
b) i mutui ipotecari richiedono tempi ancora più lunghi: da 6 a 9 mesi, quando sono presenti
procedure esecutive. In questo caso i tempi si allungano, per la necessità di ottenere dal
Tribunale il provvedimento di estinzione delle procedure.
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Bilancio al 31/12/2006
Confidiamo che questi tempi lunghi vengano ridotti, ricordando ancora una volta che
la serenità di tanta gente dipende dalla sensibilità di chi non fa “dormire” le richieste sui
tavoli dei propri uffici.
§ Rapporti con la Diocesi di Bari-Bitonto
Oltre all’annuale contributo, quest’anno la Diocesi prevede di mettere a disposizione della
Fondazione altri ambienti, necessari ad assicurare una più dignitosa accoglienza degli ospiti.
La presenza tra noi del Vicario generale Mons. Domenico Ciavarella, delegato
dell’Arcivescovo, conferma l’attenzione della Comunità diocesana perché non manchi alla
Fondazione ogni incoraggiamento. A nome del Consiglio Direttivo e di tutti i presenti rinnovo il
saluto a Mons. Ciavarella e lo prego di esprimere all’Arcivescovo, con la nostra gratitudine,
l’assicurazione del nostro impegno per il futuro.
Un grato pensiero va, anche quest’anno, alla Squadra di calcio Sacerdoti e Diaconi, che tra
l’altro tiene vivo il rapporto con l’Istituto Fornelli grazie all’annuale incontro natalizio. La
rappresentativa calcistica, nata su ispirazione del nostro Presidente, si è confermata sempre
disponibile ad ogni iniziativa di solidarietà. Il nostro grazie va in particolare a don Luigi
Trentadue, a don Luciano Cassano e a don Pino Bozzi, che assicurano una concreta
collaborazione all’allenatore nostro e della Primavera del Bari Enzo Tavarilli.
§ Rapporti con la Conferenza Episcopale Italiana
La CEI, nelle persone del suo Presidente, Card. Camillo Ruini, e del Segretario, Mons.
Giuseppe Betori, ha incoraggiato la nostra attività ed ha apprezzato la diffusione del settimo CD,
“Concerto per il Natale”, e la distribuzione di depliant e sussidi della Collana Pastorale, aventi
per oggetto l’informazione sul tragico fenomeno dell’usura.
Anche quest’anno il nostro referente per il dialogo con gli Uffici CEI è stata la Consulta
Nazionale Antiusura, che ci rappresenta anche nei saltuari incontri con gli altri membri
responsabili degli uffici e degli Organismi Socio-Assistenziali che ad essa fanno riferimento.
§ Rapporti con il Mondo Accademico
Specie con l’Università degli studi di Bari si sono incrementati, come è testimoniato dalla
Tavola Rotonda “La lotta all’usura. Un impegno che parte da lontano”, tenuta nell’Aula
Magna “Aldo Moro” della Facoltà di Giurisprudenza il 27 ottobre 2006 e di cui parlerò in
seguito.
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Bilancio al 31/12/2006
§ Campagna sul 5 per mille
La scorsa Legge Finanziaria aveva previsto la possibilità di destinare alle realtà associative
impegnate nel Volontariato, che ne avessero fatto richiesta, il 5 per mille dell’Irpef corrisposta
da ciascun contribuente attraverso la compilazione della dichiarazione dei redditi per l’anno
d’imposta 2005. Purtroppo, però, i proventi sperati non sono mai giunti per mancanza del
Decreto Governativo.
La nuova Finanziaria ha riproposto la norma e a tal fine la Fondazione si già è attivata
attraverso la diffusione dei bigliettini (All. 10) recanti il proprio codice fiscale con il logo.
§ Lotta all’azzardo
Prosegue, (anche se con qualche discontinuità), l’attività del Centro d’ascolto per Giocatori
d’Azzardo, che si avvale della professionalità della Prof.ssa Maria Sinatra, Ordinaria di
Psicologia all’Università di Bari, e della sua equipe.
Siamo un Paese che, com’è noto, ama tentare la fortuna: in 30 milioni ci provano almeno
una volta all’anno tra lotto, superenalotto, lotterie, totocalcio, gratta e vinci, scommesse e
quant’altro, spendendo complessivamente 28 miliardi e duecento milioni di euro, la cifra di
un’intera Legge Finanziaria, ciò che fa del “gioco” la quinta azienda nazionale. Più di un
terzo di questa cifra è impiegata intorno alle “slot machines”, che però, per un’ipocrisia del
legislatore, in Italia vengono chiamate “apparecchiature da intrattenimento” o “new slot”,
perché “slot” sa di vizio. La legge Bersani-Visco ha allargato questo mercato, incrementando
dagli attuali 800 a 7.000 i punti di raccolta delle scommesse sportive, con l’istituzione dei
cosiddetti “corner” anche in bar o altri luoghi d’incontro, che potranno dotarsi di apposite
apparecchiature omologate. Le agenzie di scommesse ippiche passeranno da 800 a 1.300, i
“corner” ippici, invece, potranno essere 9.500. In totale i punti di gioco saranno 18 mila:
uno per ogni 3.000 Italiani!!!
Sarà lo Stato a stabilire su cosa puntare, così come avviene in Gran Bretagna, dove
qualunque evento può essere oggetto di scommessa.
Per incentivare l’emersione dal sommerso la legge prevede anche una diversa fiscalità: le
aliquote a carico del gestore possono progressivamente abbassarsi in rapporto alla quantità di
giocate raccolte; chi più incasserà pagherà meno tasse.
Sul fronte opposto salutiamo con favore l’iniziativa di un ex giocatore d’azzardo,
aiutato dalla nostra Fondazione e da un Centro d’ascolto per Giocatori d’Azzardo di Taranto a
superare con una opportuna cura il proprio stato patologico. Nel settembre scorso ha dato vita ad
una sezione barese dei gruppi G.A. (giocatori anonimi) e dei gruppi GAM ANON (familiari e
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amici dei giocatori), che sono in continua crescita e si riuniscono nei locali messi a loro
disposizione dalla Parrocchia di San Sabino in Bari.
§ Ambiguità nella pubblicità delle Finanziarie
Già lo scorso anno denunciammo il fiorire di società finanziarie, a livello locale e nazionale,
che propagandano prestiti che hanno del miracoloso, creando false aspettative nelle fasce più
deboli della popolazione.
Non sappiamo se queste finanziarie siano del tutto rispettose delle normative vigenti. Siamo,
comunque, curiosi di sapere cosa ne pensi l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, che ci
auguriamo si pronunci presto in merito.
Intanto rileviamo che la pubblicità sui prestiti, così violentemente persuasiva, per frequenza e
pervasività, fa pressione su chi spesso ambisce a un tenore di vita superiore alle proprie
possibilità.
A volte ci s’indebita per emulazione (si vedano i cospicui prestiti richiesti per far fronte a
battesimi, comunioni e matrimoni costosissimi), evidenziando una diffusa mancanza di
equilibrio nell’amministrazione responsabile del denaro. Le persone ascoltate in Fondazione
hanno fatto riferimento anche alla corsa agli acquisti natalizi, con dilazioni di pagamenti fino a
due anni e prima rata anche dopo un anno. Le grandi catene commerciali, specie nel campo
dell’elettronica, hanno praticato sconti cospicui, riservati ai soli clienti che accettano di
pagare a rate, giocando sull’incapacità di questi di spendere il denaro oculatamente e sul
fatto che, non dovendo pagare immediatamente, gli stessi fossero incentivati a comprare quantità
maggiori di beni. Ne è scaturito un incremento dell’indebitamento degli acquirenti, spesso privi
di effettive capacità di rimborso, anche se dilazionato, ed esposti, a causa di insolvenze e ritardi
nei pagamenti, a un insostenibile aumento del carico degli interessi di mora ed altre deleterie
conseguenze.
Ciò che le banche non hanno concesso, per motivi vari, lo hanno dato le Finanziarie con
pochi scrupoli!
C’è da chiedersi: “Perché i contratti non prevedono chiare e non elusive informative sui
tassi? Perché, trattando di recupero dei crediti e di normative a tutela dei consumatori, non si
sottolinea l’ammontare del TAEG (spesso oltre il 23%), insieme al tanto reclamizzato TAN”?
(cfr. All. 3 – redatto dal dott. G. Lucchese, componente del Consiglio Direttivo di questa
Fondazione).
Secondo uno studio condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, il trend degli
acquisti rateali in 20-50-100 rate ha avuto un incremento del 16% nel primo semestre del 2005.
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Non perché ci si sia abbandonati a spese pazze (i consumi, infatti, sono stati stazionari), ma
perché ci si è indebitati comprando lo stesso volume di beni con interessi maggiori.
Oggi rileviamo che un terzo delle famiglie italiane si sente più povero, essendosi interrotto il
trend delle aspettative crescenti. Chi non ha una casa, dubita che mai l’avrà; chi non ha un
lavoro, vive la stessa ansia e così si vanno diffondendo, sempre più, le carte a doppio
marchio (quello della finanziaria e quello del supermercato), che permettono di dilazionare
anche il pagamento dei generi alimentari.
§ Cause di contenzioso bancario
Incuriositi da alcune affermazioni fatte da persone che abbiamo ascoltato, abbiamo realizzato
una piccola informativa sulle liti che occupano il Tribunale di Bari in materia di contenzioso
bancario. Le controversie più frequenti sono quelle in tema di:
1. nullità
delle
clausole
contrattuali
relative
alla
capitalizzazione
trimestrale
degli
interessi passivi maturati sul conto corrente (il cosiddetto “anatocismo”) e rideterminazione
della debitoria oggetto della lite entro il tasso soglia previsto dalla Legge antiusura 108/96;
2. nullità delle clausole che determinano il tasso di interesse con riferimento agli usi di
piazza. La Banca, infatti, approfittando della posizione di contraente più forte, prevede il tasso
con riferimento agli usi di piazza. Questa clausola ordinariamente viene considerata nulla dal
magistrato, in quanto rinvia a criteri estrinseci, inidonei a consentire un’oggettiva
determinabilità del tasso convenzionale. Il tasso così determinato dalla Banca, in quanto privo
della forma scritta, viene sostituito automaticamente dal tasso legale
3. vendita di prodotti finanziari rivelatisi spazzatura (bond argentini, obbligazioni Cirio,
Parmalat, ecc.) che hanno determinato la perdita, talvolta, di risparmi di una vita.
§ Denunzia degli usurai
Essa è, come sempre, incoraggiata in tutti i modi, assicurando, in tanti casi, ai denunzianti
assistenza legale, beneficenze e sovvenzioni.
Permane, però, l’angoscia delle vittime, offuscate da paure incontrollabili e da una scarsa
fiducia nelle Istituzioni.
I dati relativi al 2006 sono disarmanti. In una recente intervista rilasciata nel corso di un
programma di RAI 3 (7 febbraio u.s.), alla presenza del Commissario Straordinario di Governo
per le iniziative Antiracket e Antiusura, ho riferito che non vi sono significative variazioni
rispetto al passato ed ho auspicato che le modifiche suggerite per la legge 108/96 possano
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incoraggiare le denunce, dando risposte molto più concrete a chi compie questo gesto, sia in
termini di pronto riscontro, sia di tutela personale e legale.
Risultati positivi sembrano essere venuti dalla campagna di sensibilizzazione trasmessa
dai Mass media nazionali tra novembre e dicembre uu.ss. Al Numero Verde, predisposto dal
Ministero dell’Interno, sono giunte 3.200 telefonate, di cui circa l’80% relative alla prevenzione
ed il resto all’usura.
L’azione di intelligence, che ha condotto gli inquirenti baresi ad operare significativi arresti
anche nella nostra Città vecchia, grazie all’impulso ed al sostegno assicurato alle vittime dalla
Fondazione, ha generato germi di speranza: comincia a crescere la fiducia delle vittime, che
immaginano percorribile la strada della denunzia, suggerita negli spot e promossa dal
Commissario Straordinario di Governo in ogni intervento pubblico e dalle Forze dell’Ordine e
dalla Magistratura nel lavoro quotidiano.
§ Attività di prevenzione
Solo il 6 dicembre u.s. sono stati assegnati alle Fondazioni Antiusura in Italia i fondi per il
2006 rivenienti da quanto non utilizzato in favore delle vittime del racket. Alla nostra
Fondazione sono stati assegnati circa € 730.000,00: una somma modesta, ma è la prima boccata
di ossigeno pervenutaci dal Governo dal 2002. Malgrado tutto siamo soddisfatti, perché
prevediamo che la dotazione di fondi garantita anche ad altre Fondazioni e alla Consulta
Nazionale alleggerirà il nostro lavoro.
Iniziative varie
Nell’elenco ne sono riportate solo alcune, le più significative. In ogni caso, esse sono state
realizzate durante tutto l’anno.
13 marzo - Bari: Sottoscrizione dell’Atto costitutivo dell’Associazione “Impegno e Solidarietà
contro il Racket e l’Usura”
L’atto è stato firmato dal Prefetto Tommaso Blonda e dal Sindaco di Bari Michele Emiliano,
come Soci Ordinari, dalla nostra Fondazione e da tutte le associazioni di impegno civile presenti
sul territorio, dalle forze imprenditoriali, dal CNA, dalla Confartigianato e dai sindacati, come Soci
Fondatori. L’incontro è stato presieduto dall’allora Sottosegretario all’Interno On. Alfredo
Mantovano. Per la Fondazione sono intervenuti il Presidente, l’avv. Manuel Costantino ed il dott.
Nicola Agnano.
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27 aprile – Bari: Convegno presso il Rotary Club
Si è svolto presso la sede del Rotary Club Bari-Ovest un Convegno dal titolo: “Le Fondazioni
Antiusura e il sistema bancario di fronte al sovraindebitamento”. Relatori del Convegno sono stati il
Prof. Raffaele Coppola, Ordinario di diritto ecclesiastico dell’Università di Bari, il Prof. Salvatore
Di Staso, già Presidente della Regione Puglia, Mons. Alberto D’Urso, Presidente della Fondazione,
e il dott. Errico Ronzo, Direttore Generale della Banca Polare di Puglia e Basilicata.
Nell’occasione è stato presentato il romanzo “Sotto schiaffo” di Vittorio Stagnani, che è stato
molto apprezzato.
Nella mia relazione ho analizzato le “motivazioni” della piaga dell’usura, con particolare
attenzione ai “dove?”, ai “come?” e ai “quando?”, oltre ad alcuni orientamenti per affrontare e
risolvere questo sommerso male sociale: riscoprire il valore di una vita sobria; imparare ad
utilizzare il denaro in modo responsabile e a contrarre debiti solo se si è in condizione di pagarli,
senza fare il passo più lungo della gamba; non fidarsi dei sedicenti amici e dei loro “...ti do io una
mano…”; insistendo sul coinvolgimento dell’intera famiglia per ritrovare vincoli di solidarietà e
amore.
10 giugno - Bari: Concerto “La Musica contro l’Usura” e Cd “Concerto per il Natale”
Anche quest’anno l’appuntamento con “La Musica contro l’Usura” ha riscosso notevole
successo. L’iniziativa, realizzata a cura della Fondazione Antiusura S. Nicola e SS. Medici, del
Centro Culturale Marin, dell’Associazione Amici della musica d’organo e della Parrocchia Santa
Croce di Bari, si è articolata in due momenti: la diffusione del Cd musicale dal titolo “Concerto per
il Natale” e la riproposizione dei brani di musica d’organo, in esso contenuti, in occasione di un
Concerto Straordinario, che ha visto la partecipazione di artisti affermati in campo nazionale ed
internazionale.
Il Cd è stato diffuso in abbinamento con la “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Domenica 14
maggio, impreziosito da un libretto illustrativo, curato da Mons. D’Urso, e da un’introduzione a
firma del Presidente della Caritas Nazionale Mons. Francesco Montenegro.
Il Cd di quest’anno è il settimo di una collana prodotta dalla Fondazione dopo “Concerto per il
Giubileo” del 2000, “Concerto per Maria” del 2001, “Concerto per la Speranza” del 2002, “Dies
Domini” del 2003, “Dies Ecclesiae” del 2004 e “Dies Hominis” del 2005. Anche quest’anno il
citato CD è stato inviato a tutte le Fondazioni italiane; inoltre è stato donato ai partecipanti al
Convegno Ecclesiale di Verona.
In occasione del concerto del 10 giugno è stata consegnata una Targa di benemerenza a Mons.
Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto. All’evento hanno presenziato il nuovo Prefetto di
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Bari Carlo Schilardi, il Presidente della Consulta Nazionale Padre Massimo Rastrelli, il Sindaco di
Bari Michele Emiliano, il Presidente del Consiglio della Provincia di Bari dott. Marco Sportelli e
numerosi altri rappresentanti delle Amministrazioni comunale, provinciale e regionale.
2-4 ottobre - Roma: “Tre Giornate di ascolto”
Promossa dal Commissario Lauro, la “Tre Giorni” di formazione si è svolta presso la Scuola
Superiore d’addestramento del Ministero dell’Interno (SSAI) a Roma. L’iniziativa, volta ad
individuare proposte e suggerimenti di modifica alla Legge 108/96, sulla base delle esperienze
maturate da ciascuna delle 21 Fondazioni Antiusura presenti in Italia, è stata presieduta dal
Sottosegretario all’Interno Ettore Rosato e dal Commissario Straordinario di Governo per le
Iniziative Antiracket ed Antiusura Raffaele Lauro. Per la Fondazione di Bari è intervenuto il
Segretario dott. Agnano, delegato dal Presidente, impegnato in altre attività pastorali, che ha
relazionato sull’attività svolta dalla Fondazione ed ha proposto di dare nuovo impulso alle politiche
per la famiglia, attualmente penalizzate.
Tra le relazioni presentate ricordiamo quelle dell’avv. Manuel Costantino e del dott. Paolo
Giusto, componenti del Comitato di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura, e quella di
Padre Massimo Rastrelli, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura. Tutte le relazioni proposte
sono state successivamente pubblicate in un volume che raccoglie gli Atti del Convegno.
15 ottobre - Campoformido: Convegno dal titolo “La terapia di gruppo nella dipendenza del gioco
d’azzardo, prima, durante e dopo un lungo percorso terapeutico”
Il Convegno ha aperto nuovi scenari ed opportunità d’intervento terapeutico per i giocatori
d’azzardo e per le loro famiglie. Sono intervenuti il dott. Rolando De Luca, psicologopsicoterapeuta e Responsabile del centro di Campoformido e, per la Fondazione e la Consulta
Antiusura, il prof. Maurizio Fiasco. Il Convegno ha ospitato numerose famiglie, che per anni si
sono sottoposte alla terapia di gruppo e che ancora oggi continuano ad animare confronti sulle
esperienze terapeutiche in tema di gioco d’azzardo.
16-20 ottobre - Verona: IX Convegno Ecclesiale della Chiesa Italiana
Nel solco della tradizione dei Convegni Ecclesiali Nazionali, organizzati dalla C.E.I. ogni dieci
anni, il Convegno di Verona ha fatto seguito a quelli di Roma nel ’76, Loreto nell’85 e Palermo nel ’95.
Il tema “Testimoni di Cristo, speranza del mondo” ha proposto l’immagine della Chiesa del “Si,
a Cristo Speranza del mondo”: del sì all’amore fedele, alla ragione, alla fede, “perché fede e
ragione non sono in contraddizione” (Benedetto XVI).
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Hanno partecipato 2.700 delegati delle diverse Diocesi italiane, da Nord a Sud, oltre a
rappresentanti di Associazioni e Movimenti vecchi e nuovi.
Per la Fondazione e la Consulta Nazionale vi hanno preso parte Padre Massimo Rastrelli,
Fabrizio Lovecchio e Mons. Alberto D’Urso, che, all’interno del XIV gruppo di lavoro, hanno
assicurato il proprio contributo con più interventi sul tema delle FRAGILITA’. La Consulta
Nazionale ha, inoltre, realizzato uno stand, che ha permesso di evidenziare il lavoro svolto da tutte
le Fondazioni Antiusura in Italia.
27 ottobre - Bari: Tavola rotonda dal titolo “La lotta all’usura. Un impegno che parte da
lontano”
Organizzata dalla Fondazione Antiusura di Bari, in collaborazione con la Consulta Nazionale, la
Tavola Rotonda ha avuto luogo presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza di Bari per
operare in sinergia con il mondo accademico.
Ha esordito il Vicario Generale della Diocesi Mons. Domenico Ciavarella portando il saluto
dell’Arcivescovo Mons. Francesco Cacucci. Hanno fatto seguito gli interventi del Prefetto di Bari
Carlo Schilardi, del Presidente della Consulta Nazionale Antiusura P. Massimo Rastrelli, della
Prof.ssa Maria Sinatra, Responsabile Scientifico del Centro d’ascolto per giocatori d’azzardo
istituito dalla Fondazione, dell’Assessore regionale alla Formazione professionale Marco Barbieri,
in rappresentanza del Governatore Nichi Vendola, della dott.ssa Elisabetta Pugliese della Procura
della Repubblica, del Commissario Straordinario di Governo Raffaele Lauro, del Sottosegretario
all’Interno Ettore Rosato e del sociologo Maurizio Fiasco. Sono stati presenti, inoltre, magistrati,
avvocati, giornalisti, direttori delle banche convenzionate con la Fondazione, esponenti del mondo
accademico, del lavoro, dell’imprenditoria, del mondo civile, simpatizzanti e assistiti dalla
Fondazione.
Come ricordato all’inizio di questa relazione, caloroso e gratificante è stato, infine, il saluto
inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha evidenziato l’importanza
dell’impegno della Fondazione nella lotta all’usura.
Il Presidente Mons. Alberto D’Urso, moderatore del Convegno, ha sottolineato come la Chiesa si
sia fatta responsabilmente carico della fragilità rappresentata dall’usura, con questa ed altre
iniziative ed attività, confermandosi segno di speranza, come indicato nel Convegno Ecclesiale di
Verona.
Il sottosegretario all’Interno Ettore Rosato ha assicurato: “…Finalmente il Fondo per finanziare
la lotta all’usura è stato rifinanziato dal Governo con la somma di 70 milioni di euro ed è allo studio
una legge per estendere il sostegno e la disponibilità dei fondi alle famiglie e non solo agli imprenditori”.
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17-18 novembre - Bucarest: Seminario dal titolo “Usura, fenomeno antisociale complesso”
Su invito dell’Organizzazione “Transparency International Romania”, pervenuto tramite la Curia
Arcivescovile di Bucarest, Mons. D’Urso e l’avv. Mario Cogliandro hanno partecipato ad un
seminario tenutosi a Bucarest, presso il Palazzo del Parlamento. Entrambi hanno relazionato, nel
corso di una presentazione di diritto comparato, sul tema dell’usura in Italia sul piano sociale e
normativo e sui relativi strumenti di contrasto.
A conclusione dei lavori, Mons. D’Urso ha esortato ad organizzare, anche con il sostegno del
volontariato e dei cattolici, che rappresentano lo 0,8% dei cittadini, adeguate strutture di lotta al
fenomeno dell’usura, che in Romania appare molto diffuso e, per certi aspetti, nei casi di esecuzione
forzata immobiliare, perfino legalizzato.
L’occasione ha dato modo di ipotizzare un progetto di futura collaborazione con la Curia
Arcivescovile di Bucarest per il proseguimento delle comuni finalità di educazione alla legalità e
all’uso responsabile del denaro.
30 novembre – Roma: Tavola Rotonda dal titolo “Decennale della Legge 108/96 sull’usura,
flagello umano, economico e sociale”
Organizzata dal Commissario Straordinario di Governo Raffaele Lauro, ha avuto luogo presso la
sede della SSAI a Roma.
Nel corso della prima parte, presieduta dall’On. Ettore Rosato, sono intervenuti il sociologo
Fiasco, l’On. T. Grasso, P. Massimo Rastrelli, il Sindaco di Foggia Ciliberti e don Marcello Cozzi
dell’Associazione “Libera”.
Nel corso della seconda parte, intitolata “Per una nuova strategia di lotta all’usura”, sono invece
intervenuti il Vice Presidente di Confindustria Artioli, il Presidente della Confesercenti Venturi, il
Presidente dell’Abi Fissola ed il Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati
on. Pino Pisicchio.
Nell’occasione è stato presentato il menzionato volume “Tre Giornate di Ascolto”. Per la
Fondazione hanno partecipato il Segretario Nicola Agnano, il componente del Consiglio Direttivo
Giuseppe Lucchese e l’avv. Manuel Costantino nella veste di membro del Comitato di solidarietà
per le vittime del racket e dell’usura.
14 dicembre – Castellaneta: Conferimento del “Premio Lucerna 2006”
La Comunità “L’Incontro” di Castellaneta (TA) ha assegnato, a seguito delle testimonianze
raccolte, la Targa Premio “Lucerna 2006” al nostro Presidente Alberto D’Urso, in considerazione
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del “suo amore per il prossimo, illuminato dalla Parola di Dio, motore di questo impegno”.
Ringraziando, Mons. D’Urso ha affermato: “Noi vogliamo diffondere l’idea che ognuno di noi
può cambiare in meglio la propria porzione di mondo. Vogliamo illuminare il mondo di tante
lucerne al fine di sconfiggere i lati oscuri della società, perché siamo fermamente convinti che
l’amore generi amore e che come voi, esistono tante lucerne, che meritano segnalazione ed eco”.
16 dicembre - Reggio Emilia: Convegno Nazionale dal titolo “Auto-aiuto e terapie per i giocatori
d’azzardo e le loro famiglie, esperienze e prospettive in Italia”
Vi ha partecipato Mons. Alberto D’Urso con una relazione dal titolo: “L’azzardo e i Farisei del
nostro tempo” (cfr. All. 4).
Attività globali in Fondazione
Le difficoltà riscontrate nella risoluzione dei problemi sottoposti ai Gruppi d’ascolto sono legate
essenzialmente
- alla naturale ritrosia degli assistiti a raccontare tutta la verità;
- all’incapacità di questi di riconoscere le cause del proprio indebitamento, stante il disordine al
quale hanno improntato la propria vita e l’amministrazione del proprio denaro;
- al tentativo di nascondere e sottodimensionare la propria situazione debitoria;
- alla frequente incapacità di conoscere l’effettiva consistenza patrimoniale di cui dispongono.
Anche per questo l’attività di tutoraggio ha richiesto e richiede un enorme dispendio di tempo:
alle ore dedicate agli ascolti sono state infatti aggiunte quelle spese per i contatti con le banche
convenzionate, per l’istruttoria delle pratiche, per la conclusione di transazioni con i creditori,
contestuale alla risoluzione di ogni eventuale ostacolo, tra cui, spesso, le procedure espropriative in
atto.
L’azione svolta dalla Fondazione ha, così, ridato, in tanti casi, ordine legale, amministrativo e
bancario alle persone. Un ordine che per molte famiglie ha significato serenità ritrovata. Un sevizio
alla persona, dunque, e non alle cifre. Per questa ragione ci sembra opportuno allegare una
rappresentazione grafica della distribuzione degli assistiti, divisi per età (All. 6.a), sesso (All. 6.b) e
attività svolta (All. 6.c), al fine di tracciarne un profilo che consenta ad ognuno di immaginare volti,
che reclamano sostegno, e non numeri, che offuscano la mente.
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In cifre l’utilizzo dei Fondi può essere così riassunto:
A) FONDO EX ART. 15 L. 108/96
N° 90 PRATICHE DI FINANZIAMENTI BANCARI, per un totale di € 6.889.500,00.
Al 31 dicembre 2006 le pratiche ex art. 15 L. 108/96 in istruttoria presso la Fondazione
erano 50, per un potenziale erogabile complessivo di ulteriori 5 milioni di euro circa.
B) FONDO DI SOLIDARIETA’
a) N° 17 finanziamenti bancari in Fondi propri, per un totale di € 260.500,00;
b) N° 26 beneficenze per un totale di € 57.456,64;
c) N° 39 sovvenzioni a titolo non oneroso, per un totale di € 193.069,25;
d) N° 29 archiviazioni (con spese varie di approfondimento delle pratiche);
e) N° 6
f)
assistenze legali (ogni assistenza comporta una sovvenzione di € 3.000);
N° 19 elevazioni di garanzia;
g) N° 70 pratiche non proseguite.
TOTALE ATTIVITA’ GLOBALE ANNO 2006
Pratiche ex Art. 15 L. 108/96
N° 90 per € 6.889.500,00
Pratiche Fondi Propri
N° 82 per €
Pratiche in istruttoria
N° 50 per € 5.000.000,00
511.025,89
TOTALE € 12.400.525,89
Da una prima analisi si evince che:
• Sono aumentate le archiviazioni. Paradossalmente, ciò è dovuto all’effetto delle campagne di
informazione diffuse dai Media e al fenomeno del “Passa parola”, che ha fatto lievitare il
numero di coloro che si sono rivolti alla Fondazione senza aver titolo ad assistenza.
• Sono aumentate le assistenze legali, soprattutto per verificare la legittimità dei tassi
d’interesse e dei costi delle varie commissioni applicati dalle banche. Se ne è monitorata
costantemente la variazione per verificarne la conformità alla normativa vigente.
• Sono aumentate le beneficenze e le sovvenzioni, come numero e come importo, avendo
elevato, come accennato, i limiti statutari di erogazione.
• Sono aumentati i finanziamenti bancari.
In base a quanto su esposto, l’importo totale delle garanzie, che la Fondazione offre alle
Banche convenzionate, andrà ad esaurire completamente l’ammontare delle giacenze
apparentemente libere tutt’ora in evidenza contabile.
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Cause dell’indebitamento
Sono confermate quelle dello scorso anno, che in alcuni casi si sono aggravate:
1. Spese mediche
2. Aumento del costo della vita, che ha ridotto i margini di accantonamento (in particolare per
le rate del mutuo della casa e/o dell’acquisto di beni di consumo durevoli e/o per il
pagamento di canoni di locazione arretrati, utenze gas, acqua, elettricità, …)
3. Spese familiari per consumi non strettamente necessari (in aumento rispetto allo scorso anno
è il fenomeno del ricorso al credito al consumo)
4. Riduzione del reddito per licenziamento, cassa integrazione o mobilità del capo famiglia e/o
familiare convivente (anche in relazione alla prassi dei lavori precari e/o flessibili)
5. Acquisto casa o ristrutturazioni
6. Spese impreviste (ad es. per incidenti in ambito familiare o relativi ai propri beni e al
pagamento di bollette “pazze”)
7. Debiti di gioco (sempre più allarmanti)
8. Ricorso alla droga
9. Assistenza a un familiare in stato di bisogno (questa voce comincia ad essere sempre più
ricorrente)
10. Fallimento
11. Ritardo dei pagamenti dei clienti a cui sono state forniti merci o servizi
12. Cattivi investimenti, in particolare per avvio di attività economica (commercio, artigianato,
agricoltura, ecc.)
13. Debiti verso Erario ed Enti Previdenziali (l’E.T.R. e gli altri Enti esattori hanno la possibilità
di avviare azioni cautelative ed esecutive di espropriazione in tempi rapidi)
14. Richieste di rientri immediati di prestiti da parte di Banche e Finanziarie
15. Tasse universitarie del figlio
16. Incentivazione promossa attraverso i mezzi mediatici di più ampia diffusione (ad es.
Televideo…) reperendo più facili adesioni nelle persone bancariamente respinte e non
educate all’uso responsabile del denaro
Identikit delle persone indebitate
(cfr. All. 6 - elaborato su un campione di 67 pratiche)
a) Età: il 78% degli assistiti ha un’età compresa tra i 35 e i 64 anni;
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25-34: 5,7%; 35-44: 24,5%; 45-54: 24,5%; 55-64: 34%; 65-74: 11,3% (cfr. All. 6.a); (da
notare che, rispetto all’anno scorso, è quadruplicata la percentuale di persone sovraindebitate
di età compresa tra i 25 e i 34 anni, passando dall’1,5% al 5,7% ).
b) Sesso femminile: 22,6%; Sesso maschile: 77,4% (cfr. All. 6.b);
c) Condizione professionale = persone assistite divise per attività (cfr. All. 6.c):
> Lavoratore dipendente da impresa o ditta privata: 37,7%
> Percettore di pensioni: 24,5%
> Lavoratore dipendente da Pubblica Amministrazione: 15,1%
> Pubblico esercente: 1,9%
> Artigiano: 1,9%
> Disoccupato: 1,9 %
> Libero professionista: 5,7%
> Commerciante: 5,7%
> Altro: 5,7%
d) Soggetti creditori:
> Banche
> Finanziarie
> Fornitori
> Terzi (privati ed enti)
Lo studio elaborato dal sociologo Maurizio Fiasco (cfr. All. 5) sulla base dei dati raccolti al 31
dicembre 2006 fornisce altre utili informazioni per la realizzazione di un fedele identikit della
persona indebitata.
Conclusioni
•
Guardiamo con speranza all’attuazione del Disegno di Legge Regionale “Strumenti
antiusura e antiracket”, precedentemente citato, e al promesso rifinanziamento del Fondo
ex Lege 108/96. Confidiamo nelle iniziative del Presidente della Regione Vendola che, come
riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno del 16 marzo 2007, ha sostenuto che: “il fenomeno
dell’usura ha accompagnato l’impoverimento del ceto medio” (cfr. All. 7).
•
Confidiamo nella possibilità che venga permesso ai contribuenti di destinare alle Fondazioni
Antiusura, in fase di dichiarazione dei redditi, il 5 per mille dell’Irpef dovuta allo Stato.
Facciamo appello a commercialisti e ragionieri amici, affinché, qualora il Tesoro dovesse
prevedere questa provvidenza, segnalino la possibilità al maggior numero di contribuenti.
Fondazione S. Nicola e SS. Medici - Fondo di Solidarietà Antiusura O.n.l.u.s.
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Bilancio al 31/12/2006
•
Confermiamo alcune preoccupazioni, già segnalate lo scorso anno, circa le ormai ricorrenti
richieste di assistenza provenienti anche da nuclei familiari collocabili nella cosiddetta
“classe media”. Questa, infatti, va sempre più assottigliandosi e impoverendosi. Sempre più
spesso ascoltiamo le litanie del dolore e delle privazioni di chi, come un tempo accadeva solo
per le famiglie monoreddito, teme, scientemente, di non riuscire ad arrivare al “20 del mese”. I
bisogni vanno dalle ricorrenti difficoltà nell’onorare la rata del mutuo della casa
all’impossibilità di mantenere un tenore di vita che si considerava ormai acquisito. La
condizione è peggiorata a causa di una continua diminuzione del potere d’acquisto.
•
Altrettanto preoccupante ci appare la situazione di persone che si sono indebitate per motivi
di solidarietà, avendo condiviso catene di sostegno con familiari o amici per l’accesso al
credito e che vedono, nella difficile risoluzione di questi problemi, un motivo di sfiducia nel
prossimo e nel futuro.
•
Nel 2006, secondo l’Istat, l’inflazione ha colpito soprattutto le famiglie più povere. In
particolare sono state penalizzate le “famiglie con bassi livelli di spesa per consumi”, che
registrano una crescita dei prezzi pari al 2,85%; mentre l’inflazione per tutte le famiglie italiane
si è attestata intorno al 2,5%, di poco più contenuta si rileva per “le famiglie in affitto o sub
affitto” (+2,52%) e per le “famiglie di pensionati” (+2,59%). Pesano, secondo lo studio, le
spese per l’abitazione.
•
C’è inoltre da ribadire “la paura” della denuncia da parte di molte persone.
Le speranze, cui abbiamo fatto prima cenno, ci spronano a moltiplicare il nostro impegno
anche per il nuovo anno sociale. Si stanno studiando nuove forme di collaborazione e di
informazione, al fine di realizzare ogni possibile e necessaria azione di rete. A tal proposito
siamo grati alla Provvidenza per l’arrivo di nuovi collaboratori per i “Gruppi di ascolto” e per il
tutoraggio. Continuiamo, inoltre, a stipulare nuove convenzioni e a ricercare ulteriori ambienti
che offrano maggiori spazi per il rispetto della riservatezza di quanti ci chiedono di essere
ascoltati e aiutati.
Tra gli obiettivi, che ci prefiggiamo di perseguire, citiamo:
A) Rapporti con la Consulta Nazionale Antiusura
Il nostro Presidente è anche Segretario della Consulta, così come altri nostri collaboratori
rappresentano contemporaneamente le due realtà associative locale e nazionale, con responsabilità
tecniche, di consulenza, di segreteria o di ascolto. I rapporti possono essere comunque migliorati
con una più completa adesione al Sistema GIFA (Gestione Integrata Fondazioni Antiusura),
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Bilancio al 31/12/2006
che la Consulta ha prodotto, mirando ad armonizzare l’azione delle Fondazioni su tutto il territorio
nazionale.
B) Rapporti con le Banche
Sono da migliorare i tempi di risoluzione delle pratiche, a volte esageratamente lunghi.
La Fondazione vuole affermare il principio di una cultura alternativa a quella delle banche,
che persegue unicamente la logica del profitto. I nostri interventi, a volte anticipando anche le
delibere delle banche, hanno impedito la vendita di tanti immobili che avrebbero privato i nostri
assistiti del loro bene più prezioso.
Chiediamo fiducia alle Banche: una fiducia supportata da un tasso di insolvenza davvero
contenuto. Ciò grazie, soprattutto, ad un’azione costante di monitoraggio mensile, effettuato dai
nostri tutor su ciascuna delle posizioni debitorie.
Anche l’ammontare delle perdite dovute alle insolvenze è, per queste ragioni, limitatissimo.
Per ripianare le stesse è stato sufficiente attingere ad una piccola quota degli interessi maturati
sui Fondi assegnati, che quindi rimangono intatti nel loro ammontare.
Invitiamo ancora una volta le Banche alle più opportune riflessioni in fase di rigetto della
richiesta di fidi e/o di repentina ed inflessibile revoca degli stessi. Questa costituisce una delle
prime cause di gravi traumi finanziari nei confronti dei singoli e ovviamente si ripercuote ed
estende in ambito sociale.
Alla luce dei positivi risultati conseguiti da questa Fondazione, che com’è noto assiste
soltanto i richiedenti ai quali è stato negato credito da parte delle Banche o di altri finanziatori
legalmente riconosciuti, non appaiono condivisibili i timori del Sistema bancario in ordine ai
rischi sui rientri.
C)
Rapporti con tutte le Diocesi della Regione Puglia
Malgrado le indicazioni della CEI, affinché ogni Diocesi Italiana devolva un contributo alle
Fondazioni Regionali Antiusura, ce ne sono ancora diverse in Puglia che non hanno provveduto
a canalizzare queste provvidenze, né hanno sottoscritto alcuna convenzione con la nostra
Fondazione, impegnata su tutto il territorio regionale. In ogni caso la Fondazione è sempre
intervenuta a favore dei bisognosi senza porsi limiti legati alle appartenenze diocesane. Lo ha
fatto, in modo particolare, operando ai sensi dell’art. 15 della Legge 108/96, ma anche con
consulenze legali, beneficenze, sovvenzioni e definizione di pratiche. Il Presidente e i membri
del Consiglio Direttivo continuano, per questo, a cercare un più concreto e diretto dialogo con
tutti i vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese.
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D)
Rapporti con il Commissario Straordinario di Governo per le iniziative antiracket e
antiusura
Sempre improntati a collaborazione, stima, rispetto e grande amicizia, i rapporti con il
Commissario Governativo continueranno ad essere coltivati e migliorati, anche per il tramite del
Presidente e dei due membri presenti nel Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e
dell’usura. Attualmente sono più che proficui, come testimoniano i risultati concreti ottenuti
anche nel 2006 (cfr. All. 8).
E)
Rapporti con la Regione Puglia, la Provincia, i Comuni e gli Enti locali
•
Lo scorso anno abbiamo registrato l’adesione della Regione Puglia alla Fondazione, come
“Amico promotore”, ricevendo un concreto aiuto economico.
Siamo anche approdati, dopo anni di richieste, ad una Legge Regionale sui temi che ci
occupano. Speriamo venga presto dotata di un valido Regolamento attuativo, del quale al
momento è stata redatta solo una bozza (cfr. All. 9).
•
E’ ancora possibile migliorare i rapporti con la Provincia, già peraltro consolidati negli
incontri avuti con il Presidente e l’Assessore alle Attività Sociali. Lo scopo è quello di
agevolare l’operatività sul piano della prevenzione.
•
Dispiace infine constatare, ancora una volta, la mancanza di adesione alla Fondazione da
parte di non pochi Comuni ed Enti locali della provincia barese: segno, questo, che in alcune
realtà le povertà legate al sommerso non sono sufficientemente curate.
Cari Amici,
la relazione ha registrato un insieme di “fragilità”e il lamento di persone deboli e bisognose
che ci interpellano. Seguiamo con particolare attenzione l’accresciuta propensione dei giovani a
ricorrere al sovraindebitamento. La percentuale delle persone assistite di età compresa tra i 25 e i 34
anni è, infatti, quadruplicata, passando all’1,5% al 5,7%. E’ necessario provvedere assicurando a
tutti i nostri assistiti l’invocata assistenza e una cosciente vicinanza; garantendo accoglienza ma,
soprattutto, accompagnamento generoso, amorevole, umile e al tempo stesso competente, specie
sul piano della prevenzione, che è scuola di vita. Bisogna sviluppare iniziative che educhino e
promuovano la sobrietà, l’essenzialità nell’uso delle ricchezze, responsabilizzando la comunità
civile ed ecclesiale e i centri di ascolto nella condivisione dei problemi.
L’esperienza ci insegna come l’ascolto, l’accoglienza e l’accompagnamento delle persone fragili
siano essenziali per irrobustire e rendere maggiormente credibile la testimonianza della solidarietà.
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Bilancio al 31/12/2006
Questa esigenza è, però, spesso oscurata da esperienze di rifiuto, di indisponibilità e di limitata
sensibilità, che inficiano l’azione promossa. Anche per questo riaffermiamo il bisogno di
rintracciare, nel nostro servizio, percorsi educativi e di solidarietà che evidenzino la presenza
dell’amore di Cristo Risorto, Speranza del mondo, particolarmente sollecito verso le persone fragili.
Puntiamo allora a formare e valorizzare un volontariato competente, particolarmente motivato,
capace di elaborare e animare iniziative di recupero, anche di persone coinvolte nella malavita o
“sotto schiaffo”, in particolare di quelle dedite al crimine organizzato, nel quale crescono l’usura e
l’estorsione. Queste forme di peccato e di ingiustizie sociali esigono la promozione della giustizia,
ispirata dalla carità e dalla verità.
Papa Benedetto XVI a Verona ci ha ricordato che “l’autenticità della nostra adesione a Cristo si
verifica specialmente nell’amore e nella sollecitudine concreta per i più deboli e i più poveri, per chi
si trova in maggior pericolo e in più grave difficoltà. La Chiesa in Italia ha una grande tradizione
di vicinanza, aiuto e solidarietà verso i bisognosi, che trova la sua espressione più alta in una
serie meravigliosa di “Santi della Carità”. Questa tradizione continua anche oggi e si fa carico
delle molte forme di nuove povertà, morali e materiali attraverso il volontariato sociale, l’opera
spesso nascosta di associazioni e gruppi, singole persone mosse dall’amore di Cristo e dei fratelli.
E’ quindi quanto mai importante che tutte queste testimonianze di carità mantengano sempre alto e
luminoso il loro profilo specifico, nutrendosi di umiltà e di fiducia nel Signore, mantenendosi libere
da suggestioni ideologiche e da simpatie pratiche, e soprattutto misurando il proprio sguardo sullo
sguardo di Cristo. E’ importante, allora, l’azione concreta, ma conta ancora di più la nostra
partecipazione personale ai bisogni e alle sofferenze del prossimo.”.
E’ la Carità che rende visibile l’Amore di Dio nel mondo e convincente il servizio dei nostri
volontari, impegnati a mostrare ai poveri nuovi orizzonti di speranza.
Il Presidente
Mons. Alberto D’Urso
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