TRATTAMENTO DI GRUPPO NEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO Esperienze a confronto Vicenza, 29.11.2012 IVANA STIMAMIGLIO Dipartimento per le Dipendenze Ulss 19 Adria, ACAT Basso Polesine e Ass.ne AMA Polesine martedì 22 gennaio 13 L’esperienza del Dipartimento per le dipendenze dell’ULSS 19 Adria martedì 22 gennaio 13 L’esperienza del Dipartimento per le dipendenze dell’ULSS 19 Adria Nei primi anni 2000 arrivano richieste d’aiuto di familiari e cittadini con problemi di gioco d’azzardo provenienti dal territorio, da altri Servizi, dall’Associazione A.C.A.T. Basso Polesine Inizialmente si interviene con una serie di colloqui psicologici e/o si indirizzano le persone ai Giocatori Anonimi di Padova Dal 2002 ad oggi si sono moltiplicate le occasioni per formarci, per organizzare formazione sul tema, facendo rete con chi come noi “doveva” occuparsi delle conseguenze del gioco d’azzardo, anche in assenza di un mandato istituzionale Oggi, le famiglie con GAP trovano un intervento più strutturato: colloquio psicologico, - visita medica, - percorso psico-educazionale (Accoglienza per circa due mesi, 2 volte alla sett.) - inserimento in un gruppo di auto mutuo aiuto - martedì 22 gennaio 13 martedì 22 gennaio 13 Il primo contatto martedì 22 gennaio 13 La richiesta d’aiuto viene raccolta in genere dallo Il primo contatto psicologo che propone un appuntamento per una consulenza rivolta al giocatore e ai suoi familiari. Gli operatori che si occupano di gioco, attualmente sono (2 psicologi, 1 educatore, 1 psichiatra). Se telefona direttamente il giocatore, si chiede di venire all’appuntamento con un familiare, se a telefonare è un familiare, si propone comunque di venire all’incontro anche se il giocatore non si rende disponibile. martedì 22 gennaio 13 La richiesta d’aiuto viene raccolta in genere dallo Il primo contatto psicologo che propone un appuntamento per una consulenza rivolta al giocatore e ai suoi familiari. Gli operatori che si occupano di gioco, attualmente sono (2 psicologi, 1 educatore, 1 psichiatra). Se telefona direttamente il giocatore, si chiede di venire all’appuntamento con in uncarico familiare, se a Colloqui e presa telefonare è un familiare, si propone comunque di venire all’incontro anche se il giocatore non si rende disponibile. martedì 22 gennaio 13 La richiesta d’aiuto viene raccolta in genere dallo Il primo contatto psicologo che propone un appuntamento per una consulenza rivolta al giocatore e ai suoi familiari. Gli operatori che si occupano di gioco, attualmente sono (2 psicologi, 1 educatore, 1 psichiatra). Se telefona direttamente il giocatore, si chiede di venire all’appuntamento con in uncarico familiare, se a Colloqui e presa telefonare un familiare, Durante il èprimo incontro si si propone raccogliecomunque la storia di venire all’incontro se il giocatore non su si personale e familiare anche del giocatore, indagando rende disponibile. eventuali altri comportamenti a rischio e/o su altri aspetti problematici, sulla situazione economica, legale e penale. Negli incontri successivi, in genere altri due, si procede ad una valutazione psicologica e medico diagnostica (somministrazione del SOGS e Intervista martedì 22 gennaio 13 Formazione psicoeducazionale martedì 22 gennaio 13 Formazione psicoeducazionale Fin dall’inizio, alle famiglie del gruppo, si è predisposto un percorso formativo di informazione, riflessione e approfondimento sulle problematiche specifiche legate all’azzardo: 6-8 lezioni di 1 ora, prima dell’ingresso al gruppo di auto mutuo aiuto. Attualmente le famiglie che accettano un programma, sono inserite in un percorso psicoeducazionale, denominato “Accoglienza “ strutturato con una parte informativa, seguita dalla comunità terapeutica, dove accanto ai temi connessi all’azzardo, si danno informazioni martedì 22 gennaio 13 Famiglie incontrate al Ser.D. dal 2000, a ottobre 2012 21 16 11 5 martedì 22 gennaio 13 10 8 6 4 2 -1 2 O ct 20 00 0 tot. Famiglie 101 Persone famiglie entrate nei gruppi dal 2007 tot. n. 53 Uomini n. 34 Donne n. La nascita dei gruppi di auto mutuo aiuto martedì 22 gennaio 13 La nascita dei gruppi di auto mutuo aiuto Il 23 Luglio 2007 nasce il primo gruppo delle famiglie con problemi azzardo correlati la cui metodologia di lavoro si ispira all’approccio Ecologico-Sociale dei Club Alcologici Territoriali; il Ser.T. inizia a strutturare interventi più articolati sulla problematica azzardo. martedì 22 gennaio 13 La nascita dei gruppi di auto mutuo aiuto Il 23 Luglio 2007 nasce il primo gruppo delle famiglie con problemi azzardo correlati la cui metodologia di lavoro si ispira all’approccio Ecologico-Sociale dei Club Alcologici Territoriali; il Ser.T. inizia a strutturare interventi più articolati sulla problematica azzardo. La nuova offerta viene pubblicizzata in maniera capillare (con fondi ACAT, grazie ad una convenzione ULSS) e le richieste d’aiuto divengono più numerose martedì 22 gennaio 13 La nascita dei gruppi di auto mutuo aiuto Il 23 Luglio 2007 nasce il primo gruppo delle famiglie con problemi azzardo correlati la cui metodologia di lavoro si ispira all’approccio Ecologico-Sociale dei Club Alcologici Territoriali; il Ser.T. inizia a strutturare interventi più articolati sulla problematica azzardo. La nuova offerta viene pubblicizzata in maniera capillare (con fondi ACAT, grazie ad una convenzione ULSS) e le richieste d’aiuto Ildivengono 20 Maggio 20 10numerose nasce il 2° gruppo per più gemmazione dal primo Il 28 Novembre 2011 nasce l’Associazione A.M.A. (Auto Muto Aiuto) Polesine martedì 22 gennaio 13 Gruppo n. 1 composto da 7 famiglie: 5 maschi e 2 donne 5 4 3 maschi donne 1 0 scommesse sportive martedì 22 gennaio 13 gratta&vinci Gruppo n. 2composto da 7 famiglie: 4 maschi e 3 donne 4 3 2 maschi donne 1 0 scommesse sportive martedì 22 gennaio 13 gratta&vinci Cornice Teorica di riferimento martedì 22 gennaio 13 Cornice Teorica di riferimento L’ Approccio Ecologico Sociale è una cornice interpretativa o chiave di lettura dei fenomeni sociali e anche dei comportamenti additivi, entro la quale si utilizza e si applica una particolare metodologia di lavoro. E’ una cornice mobile, dinamica, ricca di sfumature, non assimilabile alle forme classiche della professionalizzazione, ma capace di comunicare ed interagire con queste per un miglior fronteggiamento di problemi correlati a stili di vita a rischio per la salute. L’ A.E.S. fa una lettura multidimensionale dell’essere umano e mira a promuovere l’utilizzo delle risorse e potenzialità della persona, della famiglia e della comunità L’esempio più chiaro è costituito dai Club Alcologici Territoriali (Metodo Hudolin). Modificato da “Manifesto sull’Approccio Ecologico Sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi” a cura di: A. Baselice, G. Corlito, R. Cuni, F. Marcomini, M. T. Salerno martedì 22 gennaio 13 La cornice ecologico-sociale martedì 22 gennaio 13 La cornice ecologico-sociale Usare alcol e o altre droghe, giocare d’azzardo, ecc. sono comportamenti a rischio per la salute. Le problematiche legate a questi comportamenti non sono una patologia individuale, ma la risultanza di fattori interni ed esterni alla persona, incluso il contesto culturale e relazionale. martedì 22 gennaio 13 La cornice ecologico-sociale Usare alcol e o altre droghe, giocare d’azzardo, ecc. sono comportamenti a rischio per la salute. Le problematiche legate a questi comportamenti non sono una patologia individuale, ma la risultanza di fattori interni ed esterni alla persona, incluso il contesto culturale e relazionale. Le problematiche correlate ai comportamenti a rischio non colpiscono solo il singolo, ma tutto il sistema sociale, in primis il sistema familiare. Per promuovere salute occorre un cambiamento culturale generale, attraverso una collaborazione sinergica tra il Pubblico e il Privato Sociale. martedì 22 gennaio 13 I gruppi AMA Polesineazzardo martedì 22 gennaio 13 I gruppi AMA Polesineazzardo Si ispirano ai principi dell’Approccio Ecologico Sociale – Metodo Hudolin dei Club Alcolgici Territoriali e lavorano per: - interrompere il comportamento legato al gioco d’azzardo e/o altre sostanze - il cambiamento dello stile di vita personale e familiare - per affrontare e contenere le ricadute - per il cambiamento della cultura generale e sanitaria della comunità di appartenenza e per una migliore qualità della vita stessa martedì 22 gennaio 13 Carta di identità del gruppo martedì 22 gennaio 13 Carta di identità del gruppo Il gruppo è aperto a chiunque chieda di impegnarsi per affrontare il problema con il gioco d’azzardo. Le persone entrano a ciclo continuo. martedì 22 gennaio 13 Carta di identità del gruppo Il gruppo è aperto a chiunque chieda di impegnarsi per affrontare il problema con il gioco d’azzardo. Le persone entrano a ciclo continuo. Accoglie giocatori e familiari insieme (ma non esclude né i singoli giocatori, né i singoli familiari). Si accetta di lavorare con chi è inizialmente disponibile, favorendo poi il coinvolgimento del resto della famiglia L’incontro è a cadenza settimanale La durata è di 1 ora e mezza circa e l’incontro si svolge presso la sede A.C.A.T. (Associazione dei Club Alcologici Territoriali), a Taglio di Po (RO) La partecipazione è senza limiti temporali L’astinenza non è la condizione indispensabile, ma si lavora perché il giocatore e i familiari accettino di iniziare fin da subito l’astensione dal gioco (fin dal loro arrivo al Servizio) E’ auspicabile che frequentino minimo 2 famiglie e non più di 7-8 famiglie Le famiglie versano all’Associazione A.M.A . una quota mensile di 5€ martedì 22 gennaio 13 Le “regole” del gruppo martedì 22 gennaio 13 Le “regole” del gruppo Puntualità dell’inizio della seduta; giorno e ora sono fissi Regolarità agli incontri (chi non può partecipare lo comunica telefonicamente al presidente del gruppo o al facilitatore) Non si fuma durante l’incontro Formazione di base al Ser.D. o organizzata dall’Associazione e aggiornamento continuo per le famiglie Gemmazione o divisione del gruppo oltre le 8 famiglie (scelte per anzianità di appartenenza al gruppo, criteri geografici, età, sesso) Riservatezza su quanto viene comunicato e discusso martedì 22 gennaio 13 Come lavora il gruppo La disposizione è in cerchio Appello e si contano “i giorni” che non si gioca e/o uso di altre sostanze Responsabilizzazione l’individuazione volta all’anno: dei partecipanti anche attraverso di cariche che cambiano una Presidente e vicepresidente Cassiere (un familiare) Chi si impegna a telefonare agli assenti o decide di andare a far visita a casa martedì 22 gennaio 13 Gli abbandoni martedì 22 gennaio 13 Gli abbandoni Quando una famiglia abbandona il programma, il facilitatore e le famiglie del gruppo si attivano per conoscerne i motivi. Si stabilisce un incontro con la famiglia per valutare le motivazioni e si cerca di capire gli aspetti sottostanti a questa decisione. Se necessario si concorda un incontro di verifica con l’operatore del Servizio che ha accolto la famiglia all’inizio (in genere è lo psicologo). martedì 22 gennaio 13 Gli abbandoni Quando una famiglia abbandona il programma, il facilitatore e le famiglie del gruppo si attivano per conoscerne i motivi. Si stabilisce un incontro con la famiglia per valutare le motivazioni e si cerca di capire gli aspetti sottostanti a questa decisione. Se necessario si concorda un incontro di verifica con l’operatore del Servizio che ha accolto la famiglia all’inizio (in genere è lo psicologo). Quando viene meno l’interesse del singolo o di tutta la famiglia, e/o si sentono minacciose le riflessioni del gruppo rispetto ai comportamenti familiari, si è di fronte a una ricaduta del sistema e quindi alla difficoltà di proseguire nel cambiamento. A volte dopo un breve periodo di partecipazione (3-6 mesi circa) si pensa “adesso ho capito, è tutto a posto”, “non ho più bisogno”, “posso venire anche da solo”, “ ora sta bene, non servo più, può venire al gruppo da solo”. Non si può forzare nessuno a un cambiamento che non è pronto a fare. Si esplicita comunque che nel gruppo martedì 22 gennaio 13 Il facilitatore martedì 22 gennaio 13 Il facilitatore accetta il problema ed evita pregiudizi, è disponibile a svolgere il compito, ad esserci come persona ha conoscenza della problematica che si acquisisce lavorando con il gruppo, studiando e aggiornandosi sulle varie tematiche è inserito in un percorso di formazione ecologico continua contribuisce a creare un clima di empatia, di accettazione, di non giudizio, in cui ognuno si sente libero di esprimersi catalizza il processo di scambio reciproco, non offre soluzioni che la famiglia deve trovare con le altre famiglie scegliendo per sé quelle che meglio le corrispondono stimola e promuove riflessioni e confronto tra le famiglie, lavora per aumentare la consapevolezza del cambiamento ha capacità di contagiare positività disincentiva meccanismi di delega martedì 22 gennaio 13 La famiglia con problemi azzardo correlati martedì 22 gennaio 13 La famiglia con problemi azzardo correlati “La famiglia con problemi di gioco non è mai vista negativamente come portatrice di disturbi, ma come un sistema aperto al resto della comunità e quindi capace di interscambio e dotata di risorse proprie, secondo i principi della teoria generale dei sistemi. Di conseguenza l’approccio eco-sistemico privilegia il trattamento multifamiliare, in cui sempre più viene coinvolta la comunità dove la famiglia vive e lavora.” (Gruppo Logos Onlus Salerno) martedì 22 gennaio 13 Impegni della famiglia martedì 22 gennaio 13 Impegni della - Partecipazione alle sedute di tutta la famiglia famiglia Tutti i componenti si impegnano a non giocare d’azzardo, le eventuali ricadute vanno analizzate e comunicate all’interno del gruppo - La famiglia deve stabilire l’ammontare degli eventuali debiti e organizzare il risarcimento degli stessi, con i modi e i tempi ritenuti possibili - Il giocatore accetta il controllo dei familiari sulle entrate finanziarie e dispone solo di piccole somme che, all’atto della spesa, dovranno essere documentate con scontrini o pezze giustificative - martedì 22 gennaio 13 Impegni della famiglia martedì 22 gennaio 13 -I familiari accettano di esercitare il controllo sul giocatore, Impegni dellafacendosi consegnare ad es: carta d’identità, bancomat, libretto degli famiglia assegni, ecc., obiettivo successivo è imparare a gestire insieme il denaro. - E’ opportuno informare parenti, amici o colleghi di lavoro che si sta affrontando il problema del gioco d’azzardo. - Il controllo del denaro non è fine a se stesso, ma aiuta i familiari a cambiare loro stessi per impegnarsi ad una attenzione maggiore - Mettere in sicurezza il denaro o beni di famiglia è fondamentale nella fase iniziale, l’obiettivo a lungo termine è quello di trovare insieme diverse e più efficaci modalità di gestione del denaro martedì 22 gennaio 13 In sintesi il gruppo aiuta a … martedì 22 gennaio 13 martedì 22 gennaio 13 In sintesi il gruppo Ti aiuta a nona"resistere" al aiuta … cambiamento Mette le mani sul vissuto Incide sui comportamenti Si alimenta la dignità e l’autostima Lavora sulla qualità del tempo libero (tempo di vita) La centralità non è il giocatore ma il sistema famiglia Se si prosegue da soli c’è il rischio dell’abbandono E’ importante il confronto con un “nucleo storico” L’auto aiuto apre alla speranza martedì 22 gennaio 13 “trovare il tempo per fare delle cose insieme, riempire il tempo libero con azioni e stimoli nuovi, ad es: il canto, la lettura, le passeggiate, coltivare le relazioni amicali trascurate per il gioco, andare al cinema, coltivare l’orto e il giardino, essere più presenti con i nipoti, avere nuovi desideri e nuove emozioni” martedì 22 gennaio 13 “trovare il tempo per fare delle cose insieme, riempire il tempo libero con azioni e stimoli nuovi, ad es: il canto, la lettura, le passeggiate, coltivare le relazioni amicali trascurate per il gioco, andare al cinema, coltivare l’orto e il giardino, essere più presenti con i nipoti, avere nuovi desideri e nuove emozioni” Gruppo n. 1 A.M.A. Polesine martedì 22 gennaio 13 martedì 22 gennaio 13 La vita è troppo bella per essere insignificante martedì 22 gennaio 13 La vita è troppo bella per essere insignificante Grazie! martedì 22 gennaio 13