Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
ANNO 17 - N.2 - FEBBRAIO 2015 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
LA SIAE COLPISCE ANCORA
Il previsionale “fantasma”
Rimosso dal sito dell’ente, dopo essere stato pubblicato, il bilancio 2015. Tra gli elementi maggiormente
degni di nota: +75% delle entrate legate alla copia privata e +163% della sezione cinema.
A pagina 12
ANNO 17 - N.2 - FEBBRAIO 2015 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
VIDEOGAMES
Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
ATTUALITA’
Rispunta
la Web Tax
Nintendo verso
il rilancio?
A pagina 6
A pagina 6
Il ministero dell’Economia starebbe lavorando a un provvedimento di legge,
che attende di essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri.
Alla base della normativa l’assimilazione dei cosiddetti operatori “over-the-top”
alle organizzazioni stabili obbligate a pagare le tasse nel nostro Paese.
Nei nove mesi dallo scorso dicembre la società ha registrato
un balzo degli utili da 10,2 a 59,52 miliardi di yen
(da 86 a oltre 500 milioni di euro), mentre le attese degli analisti
parlavano di 49,82 miliardi (circa 420 milioni di euro).
PRIMO PIANO
Il “Gigante”
cede il passo
A pagina 10
Come già avvenuto in Italia nel 2011, Paramount
affida la distribuzione del prodotto home video a Universal
in tutti i territori al di fuori degli Stati Uniti.
SPECIAL INTEREST
A pagina 24
NEL CUORE DEI MUSEI VATICANI
ESTERI
Alle pagine 8 e 9
Europa: Amazon batte,
Carrefour risponde
Il colosso dell’e-commerce conquista il 25% del mercato britannico
del supporto fisico e lancia un proprio listino cinematografico.
Intanto, l’insegna francese della Gd presenta una piattaforma di Est e Vod.
La Santa Alleanza
Major e broadcaster studiano strategie e convergenze per arginare
l’avanzata di Netflix. Disney guarda a Sling Tv. E, in Italia,
Rupert Murdoch potrebbe entrare presto in Mediaset Premium.
SPECIALE
ANIMATION
Riflettori puntati sui titoli
di genere, disponibili
in Dvd, Blu ray, cofanetto
e special edition.
Redbox alla guerra del prezzo
Ancora in attesa di rinnovo il deal con Warner, che vorrebbe strappare
una marginalità più alta per copia-noleggio. E nelle prossime settimane
dovrebbero essere ridiscusso anche l’accordo con 20th Century Fox.
Da pagina 18 a pagina 22
ALL’INTERNO
ODEON MAGAZINE
EDITORIALE
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
Cose belle
dal mondo…
dell’elettronica
di Angelo Frigerio
Com’è andato lo scorso anno nel segmento delle catene di elettronica di consumo? La fotografia scattata da Aires (Associazione Italiana
Retailer Elettrodomestici Specializzati) parla di una prima inversione
di tendenza. In territorio positivo. E di questi tempi poco non è. Lo
dicono i numeri e i dati di mercato dei Technical Consumer Goods relativi al mese di dicembre e all’intero anno 2014. Con un complessivo
incremento del 2,4% rispetto al 2013, l’anno appena trascorso si conferma incoraggiante per il settore. Il mese di dicembre, con un +7,3%,
fa chiudere il 2014 con un segno positivo, il quinto consecutivo su base
mensile.
Considerando i singoli comparti merceologici, i settori che nel 2014
sono risultati più in salute sono la telefonia, carro trainante dell’intero
comparto (+21,8%), e i grandi elettrodomestici (MDA), con un +3,7%.
Buone performance anche per l’entertainment (+1,0%) e per i piccoli
elettrodomestici (SDA), che hanno registrato una crescita dell’1,2%.
Tra i settori fortemente in calo, fotografia e home comfort, rispettivamente a -22,3% e a -23,9% su base annua. L’It non esce dal periodo di
sofferenza, segnando un -4,1%, mentre il consumer electronics (dominato dai Tv) si è fermato a un -1,5% nonostante un rialzo delle vendite
nel periodo dei mondiali di calcio.
Vi sono alcuni segni negativi in questa classifica annuale, ma per dare
una lettura corretta dei dati occorre tenere in conto che la fetta maggiore di fatturato proviene da settori che si sono rivelati in crescita nel 2014:
telefonia, grandi elettrodomestici e Ped. Altre voci importanti in termini di vendite sono stati gli ambiti del consumer electronics e dell’lnformation Technology, i cui risultati moderatamente negativi non hanno
influito in modo decisivo sul giro di affari globale del settore, che passa
dai 9.459 milioni di euro del 2013, ai 9.684 milioni del 2014.
Il segmento della telefonia si conferma leader e, nel 2014, ha portato
i maggiori introiti: 2.210 milioni di euro che provengono infatti dalle
sole vendite di smartphone, telefoni cellulari, telefoni domestici e accessori.
Alessandro Butali, presidente di Aires ha dichiarato: “Dopo un novembre e un dicembre positivi per il settore, che rispettivamente hanno
segnato +7,5% e +7,3%, adesso auspichiamo un consolidamento di questa tendenza nel 2015, restando sempre consapevoli delle difficoltà del
Paese. Gli italiani si confermano un popolo di ‘navigatori mobili’: l’utilizzo di smartphone è ormai una tendenza consolidata, a discapito delle
vendite di televisori e del settore It in senso generale”.
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pagina 4
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Periodico mensile
Anno 17 - n.2 - Febbraio 2015
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La rivista è stata chiusa in redazione il 19 febbraio 2015
ATTUALITÀ
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
Rispunta
la Web Tax
CLASSIFICHE
Titolo in Dvd
Il ministero dell’Economia starebbe lavorando a un provvedimento di legge,
che attende di essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri. Alla base
della normativa l’assimilazione dei cosiddetti operatori “over-the-top” alle
organizzazioni stabili obbligate a pagare le tasse nel nostro Paese.
Il Governo Renzi torna a lavorare su di
un’ipotesi di tassazione delle web company. Il
ministero dell’Economia avrebbe infatti allo
studio una misura fiscale per normare i principali player multinazionali dell’economia
digitale.
Secondo le indiscrezioni, il provvedimento
è nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri e andrebbe a integrare l’introduzione della tracciabilità dei pagamenti
per i servizi online, sostituendo negli effetti
il disegno dell’onorevole Francesco Boccia,
che prevedeva l’obbligo di partita Iva italiana
per le società che operano nel settore della
pubblicità in Rete. Luigi Casero, viceministro
dell’Economia, in occasione del dibattito parlamentare sulla riforma fiscale, ha infatti citato tra le imprese che vanno
inquadrate in un nuovo ordinamento quelle che “utilizzano strumenti tecnologici”
e “tutte quelle del web, come
Google”. L’intenzione è di
introdurre una tassa sui profitti che vengono realizzati
nel nostro Paese, sfruttando
i decreti attuativi previsti dalla delega fiscale. Resta però
da capire come il Tesoro
pensi di aggirare l’ostacolo
che ha oggi consentito agli
operatori ‘over-the-top’ (Ott,
ndr) di pagare tasse esigue
nel nostro Paese, ossia la
possibilità di iscriversi al fisco Luigi Casero
come società di servizi e non
come organizzazione stabile. L’escamotage
potrebbe, secondo i rumors di Montecitorio,
ricalcare l’emendamento a firma dell’onorevole Ernesto Carbone che aveva preceduto
la formulazione della Web Tax predisposta
da Boccia e poi (parzialmente) bocciata dal
premier Matteo Renzi. Anche le imprese
che hanno formalmente sede legale all’estero sarebbero infatti riconducibili alla fattispecie fiscale della stabile organizzazione se
utilizzano abitualmente una rete italiana. La
relazione dell’emendamento Carbone (che
risale all’autunno 2013 e si credeva definitivamente accantonato) parla espressamente di
come “un flusso di dati con un elevato tasso
presuppone un preciso target di riferimen-
home video noleggio
to sia per il business sia per la costante fruizione di infrastrutture di rete localizzate sul
territorio nazionale, da cui si possa evincere
una nuova forma di stabile organizzazione”.
Conterebbero in tal senso tutte quelle azioni poste in essere attraverso le infrastrutture
di Rete, siano esse fisse, mobile o satellitari,
finalizzate alla trasmissione di dati da elaboratori elettronici verso indirizzi Ip italiani per
fornire servizi online, indipendentemente dal
fatto che essi provengano dal nostro Paese o
dall’estero. Anche le azioni promozionali atte
ad aumentare la visibilità di siti, link e banner
ricadrebbero in questa tipologia, allargando
notevolmente il perimetro delle imprese suscettibili di essere obbligate a pagare le tasse
al nostro erario.
Ma c’è di più: il legislatore
vorrebbe fissare anche una
quota di fatturato oltre cui
le aziende ‘over-the-top’ sarebbero comunque dovute
giungere a pagare le tasse
in Italia. Gli uffici del ministero che stanno lavorando
alla normativa sostengono in
tal senso che questo meccanismo s’ispira ai nuovi standard dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e
lo sviluppo economico.
Dopo la Gran Bretagna,
che ha fissato al 25% la tassazione sugli utili fatti dalle
varie Google e Amazon su
territorio britannico, con un
provvedimento che entrerà in vigore ad aprile e che stabilisce un prelievo più alto rispetto al 21% applicato normalmente nel Regno
Unito, l’Italia potrebbe essere così il secondo Paese a dotarsi di una normativa propria
contro l’elusione fiscale da parte degli ‘Ott’.
L’orientamento di Francia e Germania è invece di arrivare a una normativa unica per tutti i
territori Ue, da elaborare attraverso una consultazione pubblica che superi l’attuale normativa comunitaria sulla libera concorrenza,
rivelatasi uno strumento insufficiente. Sempre che qualcuno non faccia leva sulle tensioni interne al Governo per rinviare ancora una
volta il provvedimento.
Andrea Dusio
Casa di distribuzione
Universal Pictures
03/02/15
2 Guardiani della Galassia
The Walt Disney C. Italia
04/02/15
3 La preda perfetta
Eagle Pictures
15/06/05
4 Lucy Universal Pictures
14/01/15
5 Joe Eagle Pictures
11/02/15
6 Maze Runner Il Labirinto
20th Century Fox HE
29/01/15
7 Annabelle
Warner Bros. Ent. Italia
04/02/15
8 Sin City Una donn a per uccidere
CG Entertainment
03/02/15
9 La spia - A most wanted man
01 Distribution
12/02/15
10 The Judge
Warner Bros. Ent. Italia
12/02/15
11 Tutto molto bello
Warner Bros. Ent. Italia
04/02/15
12 The Wolf of Wall Street
01 Distribution
15/05/14
13 Liberaci dal male
Universal Pictures
10/12/14
14 I due volti di gennaio
Eagle Pictures
11/02/15
15 Sex Tape-Finiti in rete
Universal Pictures
22/12/14
16 Il fuoco della vendetta
01 Distribution
18/12/14
17 Boyhood
Universal Pictures
04/02/15
18 The Hunter
Koch Media
08/11/14
19 Insieme per forza
Warner Bros. Ent. Italia
16/10/14
20 The giver-Il mondo di Jonas
01 Distribution
15/01/15
21 Into the storm
Warner Bros. Ent. Italia
03/12/14
22 The Remaining-Il giorno è giunto
Universal Pictures
28/01/15
23 3 Days to kill
Eagle Pictures
08/10/14
24 Tower Block
Koch Media
12/02/15
20th Century Fox HE
25/11/14
25 Apes Revolution-Il Pianeta delle scimmie
Fonte:
Settimana dal 9 al 15 febbraio
Titolo
home video vendita
Casa di distribuzione
The Walt Disney C. Italia
04/02/15
2 The Equalizer - Il vendicatore
Universal Pictures
04/02/15
3 Maze Runner - Il labirinto
20th Century Fox HE
29/01/15
4 Frozen - Il regno di ghiaccio
The Walt Disney C. Italia
09/04/14
5 Lucy Universal Pictures
14/01/15
6 Il Signore degli Anelli - Trilogia cinematografica Warner Bros. Ent. Italia
01/02/14
7 Boyhood
Universal Pictures
04/02/15
8 Harry Potter coll. completa (8 dischi)
Warner Bros. Ent. Italia
04/11/13
9 Gomorra - stagione 1 (4 supporti)
20th Century Fox HE
06/11/14
10 Maleficent - Il segreto della bella addormentata The Walt Disney C. Italia
Classifica dei titoli più venduti a valore dal 2 all’8 febbraio (settimana 6), relativa ai supporti
(Dvd e Blu-ray) aggregati, elaborata dall’Ufficio Studi Univideo su dati GfK.
NINTENDO VERSO IL RILANCIO?
pagina 6
dicembre. Il fatturato pari a 442,920
miliardi di yen (3,3 miliardi di euro) è
calato dell’11,3% rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno, mentre i
profitti sono risultati pari a 31,6 miliardi di yen (236 milioni di euro).
Wii U ha raggiunto un installato
complessivo di 9,2 milioni di macchine, di cui 1,91 milioni sono quelle
vendute a Natale, mentre 3DS è a
quota 50,4 milioni (4,99 milioni ne sono state vendute
nel terzo quarter). Sul versante software, Wii U è a quota
52,87 milioni, mentre 3DS si
attesta a 215,96 milioni di
pezzi venduti.
Nei nove mesi dallo
scorso dicembre Nintendo ha registrato
un balzo degli utili
da 10,2 a 59,52
miliardi di yen
(da 86 a ol-
Data di uscita
1 Guardiani della Galassia
VIDEOGAMES
Stanno andando alla grande le
vendite degli Amiibo, le statuette
Nintendo utilizzabili attraverso la
connessione Nfc con Wii U e 3DS.
Il presidente Satoru Iwata ha annunciato che dal lancio a fine novembre
2014 a oggi, nel giro di pochi mesi,
sono state circa 5,7 milioni le miniature da collezione vendute in tutto
il mondo dalla casa videoludica giapponese. Il futuro degli
Amiibo si profila dunque assai positivo, in un momento in cui la società di
Kyoto sta cercando
di ritrovare una propria stabilità, dopo
tre anni consecutivi
di perdita.
A fine gennaio Nintendo ha reso noti i
risultati
finanziari
del terzo trimestre,
terminato lo scorso 31
Data di uscita
1 The Equalizer-Il vendicatore
tre 500 milioni di euro), mentre le attese degli analisti parlavano di 49,82
miliardi (circa 420 milioni di euro).
La performance è stata trainata
dalle vendite di videogiochi, ma anche aiutata dall’indebolimento dello yen, che ha permesso al gruppo
giapponese di alzare da 20 a 30
miliardi di yen (da 170 a 250 milioni
di euro) le stime sui profitti netti per
l’anno fiscale in chiusura in marzo,
mentre quelle sugli utili operativi
dell’esercizio sono state dimezzate
a 20 miliardi di yen.
Riviste al ribasso da 590 a 550
miliardi di yen (da 5 a 4,7 miliardi
di euro) anche le stime di vendite
nette. Un ruolo strategico, su questo versante, è rivestito dai titoli,
che, sottolinea l’azienda, si sono
dimostrati decisivi per incoraggiare
le vendite dell’hardware. Rispetto
a Wii U Nintendo cita in particolare
Mario Kart 8 e Super Smash Bros.
per Wii U, che, nei primi nove
mesi dell’anno fiscale, hanno totalizzato rispettivamente
vendite per 4,77 milioni di unità
e 3,39 milioni di unità, a rappresentare una grossa parte delle
vendite totali di software, pari a
20,59 milioni di titoli.
Sul versante 3DS, invece,
Nintendo raccoglie i primi
frutti del lancio giapponese
delle nuove versioni della console, New Nintendo 3DS e New
Nintendo 3DS XL. Le vendite
hanno fatto registrare 1,84 milioni di unità, e sono positive le
attese rispetto al debutto sul mercato statunitense e europeo.
L’obiettivo a cui lavorare, per ora,
è la chiusura del bilancio annuale
2014 in positivo. E per il 2015 si vedrà.
M.B.
15/10/14
ESTERI
Europa: Amazon batte, Carrefour risponde
Il colosso dell’e-commerce conquista il 25% del mercato britannico del supporto fisico e lancia un proprio listino cinematografico,
con finestra ristretta a due mesi per gli utenti di Prime. Intanto, l’insegna francese della Gd presenta una piattaforma di Est e Vod.
Doveva essere l’anno di Netflix e invece a fare notizia nel mondo dell’entertainment in questo gennaio continua a essere Amazon. Il colosso dell’e-commerce si sta imponendo rapidamente
come player distributivo leader, con una capacità di giocare a tutto campo che sino a pochi mesi fa nessuno gli riconosceva.
Partiamo dai dati di mercato: Kantar Worldpanel ha pubblicato
i numeri Uk relativi alle dodici settimane chiuse al 21 dicembre,
coincidenti con il periodo di vendite più alte dell’anno. La spesa
in packaged media dei consumatori britannici per il 24,8% è passata proprio per Amazon. Dvd e BD dunque, ma anche videogame e Cd. È un dato che rispecchia l’evoluzione delle dinamiche
di acquisto dei media entertainment, che oggi nel Regno Unito
passano per il 40% dalla Rete, con un incremento del 3% anno
su anno. Resta però una criticità: se la percentuale di acquisti
d’impulso negli store vale circa un terzo dei volumi di vendita,
Kantar stima che su Amazon la quota scenda al 15%. La crescita del 6% degli acquisti on line di packaged media è dunque legata a scelte ponderate, mentre il colosso dell’e-commerce deve
ancora identificare modalità efficaci per dare maggior spinta al
casual shopping. Ma la quota di mercato dell’e-tailer è già abbondantemente superiore a quella di Tesco (14,7%), Hmv (13,9%)
e Game Group (10,8%). Va detto che non in tutte le merceologie dell’entertainment Amazon è altrettanto consistente. Nella
musica, ad esempio, Hmv è tornato a essere leader di mercato,
grazie alla spinta data dal revival del vinile. La market share della
catena è invece cresciuta più modestamente nel video, dove ha
registrato un incremento dello 0,5%. Amazon insomma appare
difficilmente attaccabile, almeno per quanto riguarda BD e Dvd:
a consolidare la sua posizione dovrebbe infatti contribuire già dal
2015 la scelta di costruire un proprio listino cinematografico e
una library proprietaria di serie Tv. Dall’head quarter di Seattle
arriva infatti l’annuncio della produzione a partire dai prossimi
mesi di dodici titoli theatrical destinati a passare prima per le sale
e poi su Amazon Prime a due mesi di distanza, dunque con dieci
mesi di anticipo rispetto alla window normalmente applicata dai
servizi di subscription video alle uscite cinematografiche, e un notevole scarto anche rispetto alla finestra di 16 settimane tra data
di uscita theatrical e primo sfruttamento digitale e home video.
Il budget per questi titoli si aggira dai 5 ai 25 milioni di dollari: si
tratta dunque di produzioni che non avranno certo l’impatto di
un blockbuster hollywoodiano, e che sembrano più assimilabili ai
film indipendenti (quelli che vanno al Sundance Film Festival) o,
per la fascia bassa, alle realizzazioni dell’industria cinematografica
nostrana. C’è però da segnalare che Amazon si sta muovendo anche nel segmento delle produzioni Tv: ha siglato infatti un accordo con Woody Allen, per la creazione della prima serie televisiva
firmata dal grande regista. E proprio sul fronte delle produzioni
televisive la società di Jeff Bezos ha ottenuto due Golden Globe
Awards per Transparent, a conferma che la costruzione di un portfolio di qualità è già in atto. A esso contribuiscono anche le property delle terze parti: nelle scorse settimane è stato infatti siglato
un deal con Hbo, per portare su Prime due evergreen come Boardwalk Empire e The Sopranos.
Una strategia multipiattaforma e multicanale dunque, quella
di Amazon. Che deve essere inquadrata anche alla luce di alcuni
nuovi elementi di scenario: secondo una nuova ricerca di Npd
la penetrazione degli streaming player entro il 2017 arriverà al
40%, in virtù della concorrenza tra Amazon Fire Tv, Roku, Google
Chromecast e Apple Tv. A inizio del 2014 la penetrazione era stata
stimata nel 16%. Dunque nel giro di un triennio la tecnologia si
appresterebbe a fare un balzo in avanti di circa 25 punti, anche
grazie alla consistenza delle app usate dagli streaming media device: in questo senso al panorama di dodici mesi fa, dove egemonici
erano ancora Netflix, Hulu Plus e You Tube, si è aggiunta la forte
crescita di Amazon Prime e l’apparizione di Hbo Go.
La strategia di Amazon va letta non solo in chiave di leadership
del settore entertainment, ma come “cavallo di Troia” per spingere il largo consumo a migrare verso la distribuzione digitale.
L’home video si trova in tal senso a giocare una partita enormemente più grande di lui, all’interno della quale però torna a essere considerato una pedina fondamentale. Intanto Carrefour ha
annunciato il lancio di Nolim Films, una piattaforma che offrirà
electronic sell-thru e transactional video a una libreria composta
inizialmente da 3mila titoli. L’elemento di novità è rafforzato dal
fatto che si tratterà della prima soluzione di questo tipo che in
Francia renderà disponibile la funzionalità UltraViolet. Un tentativo dunque di replicare da un lato a Netflix e dall’altro proprio
ad Amazon, offrendo il noleggio dei titoli a 1,99 euro per 48 ore e
l’acquisto a partire da 4,99 euro, con accessibilità da tablet, smartphone, Pc e connected Tv.
Ricordiamo in tal senso che Carrefour in Francia rappresenta
(il riferimento è ai numeri del 2013, in assenza ancora di stime
per retailer relative al 2014) il terzo player dell’home video, con 7
milioni di pezzi venduti: ecco allora che la funzionalità UltraViolet assume ancora più significato, grazie alla possibilità di utilizzare il codice inserito nei titoli venduti dalla catena registrandosi al
sito www.nolim.fr. Al di là del business generato da questa possibilità, Carrefour è in grado così di offrire una soluzione “chiusa” tra
prodotto fisico e file digitali: un buon deterrente contro i nuovi
colossi dell’entertainment. E non solo.
Andrea Dusio
La Santa Alleanza
Major e broadcaster studiano strategie e convergenze per arginare l’avanzata di Netflix. Disney guarda a Sling Tv.
E, in Italia, Rupert Murdoch potrebbe entrare presto in Mediaset Premium.
C’è vita oltre Netflix: le major stanno mettendo a punto nuove strategie relative alle
piattaforme video, con l’obiettivo di valorizzare i propri contenuti senza svenderli nel
calderone dei deal con i servizi di Subscription video on demand.
I primi annunci in tal senso arrivano da
Disney e 20th Century Fox. Il 3 febbraio Bob
Iger, ceo di Walt Disney Co., durante una
conference call con gli analisti di mercato,
ha dichiarato che la società sta studiando
una soluzione di broadcasting direct-toconsumer interamente dedicata ai propri
brand, a partire da Marvel e Star Wars. Ma
ha dichiarato di guardare con interesse anche all’esperimento di Sling Tv, il servizio di
Dish Network presentato a inizio gennaio al
Consumer Electronics Show di Las Vegas,
basato sull’idea di offrire un bouquet dei
migliori canali della Tv via cavo in streaming
su Smart Tv, digital media player e device
di ultima generazione (in questo caso attraverso app), per un prezzo di 20 dollari
al mese. La strategia di Sling Tv è di mirare al target dei 12 milioni di possessori di
connessioni a Banda Larga che non hanno
sottoscritto un abbonamento alle Pay Tv o a
Espn (la televisione americana che trasmette
esclusivamente eventi sportivi 24 ore su 24),
puntando sull’integrazione di eventi live e
contenuti di entertainment dedicati al pubblico più giovane. Come ha ricordato lo stesso Iger, Walt Disney Studios ha chiuso al 26
dicembre 2014 il primo quarter del proprio
anno fiscale con un netto operativo in crescita anno su anno del 33%, grazie soprattutto al risultato dei titoli home video, da
Guardians of The Galaxy a Maleficent e Frozen,
che continuano a macinare numeri altissimi,
soprattutto se paragonati a Monster University
e The Lone Ranger, che a fine 2013 avevano
performato al di sotto delle aspettative. Sotto il profilo degli incassi theatrical il pur ottimo risultato di Big Hero 6, che ha generato
pagina 8
Chase Carey,
chief operating
officer di Fox
484 milioni di dollari, è comunque inferiore
a quello dell’anno precedente di Frozen, che,
lo ricordiamo, tra i tanti record battuti vanta
anche quello relativo al maggior box office
di sempre di un titolo animation.
20th Century Fox sta invece articolando
una strategia sul digitale molto complessa,
declinata con diversi strumenti e azioni territorio per territorio. Citiamo due esempi.
Da un lato il risultato eccezionale ottenuto
in Uk a livello di digital sell-thru, con una
crescita anno su anno a fine 2014 del 280%,
che ha aiutato non poco il risultato complessivo della major, pari a un incremento del
36%, anche in virtù di iniziative promozionali di grande efficacia, come il “Buy and
Keep” implementato su BskyB, lo store digitale di Sky. Dall’altro, in Cina la major ha siglato il 2 febbraio un accordo di licenza con
la piattaforma digitale You On Demand, a
cui ha ceduto i diritti locali relativi allo streaming di una parte consistente del proprio
catalogo, scommettendo - come d’altra parte hanno fatto altri studi, su di un player che
però fa ancora fatica a guadagnare quote di
mercato nel territorio di riferimento.
Bob Iger,
ceo di
Walt Disney Co.
Nell’ambito dei commenti relativi all’andamento dell’ultimo quarter, il 4 febbraio,
Chase Carey, chief operating officer di Fox,
ha definito la transizione a un business model basato sul digitale “un bicchiere mezzo
pieno”, ritornando sulle dichiarazioni recenti di Rupert Murdoch, secondo cui Netflix
non è autorizzata a monopolizzare il mercato dello Svod. “La crescita dei servizi di streaming è stata più veloce di quanto molti di
noi si attendessero”, ha sottolineato Chase
Carey. “Le loro performance hanno finito
per determinare una certa pressione sul nostro business, ma Fox non intende mettere
a repentaglio i canali di distribuzione tradizionali per ottenere nel breve periodo risultati finanziari dagli accordi di licenza con
i player dello Svod, a partire da Netflix. La
nostra continua invece a essere una prospettiva di lungo periodo. Copriamo d’altronde
uno spettro di contenuti talmente ampio da
poterci muovere con assoluta autonomia nel
mondo delle piattaforme video. Gli accordi che abbiamo siglato recentemente con
Amazon e Hulu Plus vanno nella direzione
di una maggior apertura e competizione nel
mercato”. In sintonia con le dichiarazioni
di Murdoch, anche Carey sembra insomma
prefigurare una “guerra fredda” alle aspirazioni monopoliste di Netflix.
Vanno letti anche in questa chiave i tanti
rumors che alle nostre latitudini riportano
la possibilità di una riconciliazione, se non
proprio di un’alleanza, tra Sky e Mediaset.
Prende infatti sempre più consistenza l’ipotesi di un ingresso di Murdoch nel gruppo
guidato da Pier Silvio Berlusconi, ingresso
che passerebbe per l’acquisizione di una
quota di maggioranza relativa di Mediaset
Premium. Restano da chiarire in tal senso
le intenzioni di Vincent Bollorè. Il boss di
Vivendì e Canal Plus non nasconde infatti
il progetto di diventare primo socio di Telecom, rilevando la quota ora di Telefonica:
una strategia che ha come secondo step l’ingresso in Mediaset.
A spingere per una convergenza tra Murdoch e Berlusconi è anche Mediobanca, che
attraverso i propri analisti rimarca come si
vada verso un consistente rialzo del prezzo
dei contenuti premium, a cui sono sempre
più interessate anche le compagnie di telecomunicazioni. Non dimentichiamo inoltre un’altra questione: allorché Netflix fa il
proprio ingresso in un mercato, si spostano
completamente gli equilibri relativi all’occupazione della Banda Larga. E potrebbe diventare più difficile anche per gli operatori
di telecomunicazioni monetizzare l’interesse del pubblico per la fruizione dei contenuti in modalità mobile.
Ecco perché, esattamente come sta avvenendo negli Usa, major e broadcaster sembrano destinati a disegnare nuove alleanze
contro l’avanzata dello streaming entertainment. Le une per salvaguardare il valore delle proprie property, gli altri per puntellare le
proprie posizioni. Senza farsi tirare il collo
nella corsa all’“oro” dei contenuti premium.
Margherita Bonalumi
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
Redbox alla guerra del prezzo
Ancora in attesa di rinnovo il deal con Warner, che vorrebbe strappare una marginalità più alta per copia-noleggio.
E nelle prossime settimane dovrebbero essere ridiscusso anche l’accordo con 20th Century Fox.
L’epoca in cui Redbox si poteva permettere
di negoziare deal costosissimI con le major è
definitivamente alle spalle. Outerwall, la società che gestisce i sistemi di automazione delle attività di videonoleggio leader del mercato
Usa, ha annunciato attraverso il proprio chief
finance officer Galen Smith che le trattative
per un nuovo accordo di distribuzione con
Warner sono a oggi a un nulla di fatto.
Nel frattempo Redbox sta acquisendo il prodotto della casa attraverso canali alternativi, a
partire dalle insegne retail. Outerwall, che è
guidata dall’ex executive di Warner Mark Horak, mirava infatti a prolungare l’accordo con
la major, così come aveva fatto l’anno scorso con Sony Pictures HE, Paramount Home
Media Distribution e Universal Pictures HE,
siglando peraltro un nuovo agreement con lo
Studio indipendente Lionsgate.
“Continuiamo ad avere con Warner degli
incontri che fanno prospettare un esito positivo della trattativa”, ha spiegato Smith in una
conference call con gli analisti finanziari. “Ma
dobbiamo arrivare a un accordo che funzioni
per entrambe le parti e ci consenta di supportare come desideriamo l’industria dell’home
entertainment. Abbiamo tutte le intenzioni di
continuare a lavorare con Warner, ma vogliamo farlo all’interno di termini commerciali
corretti”.
Nel contempo, Outerwall si appresta a rinnovare il deal con 20th Century Fox. Ma le
trattative si potrebbero rivelare complicate
anche in questo caso, se la major insistesse
come sta facendo Warner per strappare un
prezzo più alto per copia-noleggio. Galen
Smith non ha in tal senso aggiunto ragguagli
intorno alla causa del mancato rinnovo a oggi
I titoli home video e dei videogame più noleggiati presso i distributori
automatici Redbox nel 2014
TOP MOVIE RENTAL
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10
Captain Phillips
The Wolf of Wall Street
22 Jump Street
The Equalizer
Divergent
The Hunger Games: Catching Fire
Ride Along
Neighbors
Jackass Presents: Bad Grandpa
Tammy
del contratto, ma le fonti di mercato sostengono che la motivazione sia proprio da ricercare dall’incremento di prezzo imposto dalle
case di distribuzione nella definizione della
nuova percentuale di revenue sharing: una
condizione che Redbox non vuole accettare,
anche in ragione del fatto che, con la scomparsa di Blockbuster e di molte catene “brick
and mortar” è ormai per taglia dimensionale
il secondo o terzo buyer di packaged media
TOP VIDEO GAME RENTAL
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10
Call of Duty: Advanced Warfare
Destiny
Call of Duty: Ghosts
Madden NFL 15
Minecraft
Grand Theft Auto V
The Amazing Spider-Man 2
NBA 2K15
Thief
Teenage Mutant Ninja Turtles
operante negli Usa.
Da notare che Outerwall grazie all’aumento del prezzo del noleggio applicato nella parte finale dell’anno ha compensato il risultato
non soddisfacente del terzo quarter, portando
il proprio risultato operativo a crescere anno
su anno del 9%, con un margine del 24,6%
(contro il 22,4% di dodici mesi prima).
Il prezzo medio per transazione è passato
da 2,58 a 2,72 dollari, anche in funzione della
crescita della quota di noleggi relativi al Bluray. Il numero di atti di noleggio sono invece
in calo: da 192 a 181,3 milioni, mentre il volume d’affari dei chioschi consolidati è diminuito dell’1,3%. Tra le cause della diminuzione
del numero di noleggi, gli analisti citano anzitutto il box office non irresistibile: un fattore
che rischia di avere un impatto marcato anche nel 2015, se è vero che il botteghino Usa
è calato nella seconda parte del 2014 anno su
anno del 16% e che nel primo quarter 2015
la diminuzione è per ora del 31%. I dati dovrebbero migliorare nel Q2, anche perché il
secondo quarter del 2014 si era rivelato particolarmente debole. Tra le strategie di Outerwall per consolidare il risultato del 2014 c’è
il potenziamento ulteriore della parte BD e il
focus sulla campagna di fidelizzazione denominata “Redbox Play Pass”, che consente ai
chi noleggia con maggior frequenza di avere
a disposizione alcuni titoli in modalità free.
La promozione ha totalizzato in due mesi
non meno di 1,5 milioni di adesioni. “Mentre
tutti gli altri player stanno in qualche modo
smobilitando il presidio del prodotto fisico,
noi riteniamo di poter trarre ancora notevoli vantaggi da quella che definirei la “coda
lunga del noleggio tradizionale”, a fronte del
calo del Dvd”, ha concluso Smith, rimarcando
come nella settimana finale di dicembre Redbox abbia fatto segnare il risultato più alto di
sempre, “A riprova che quando hai prodotti
forti, le performance del rental continuano a
essere molto buone”. Nel box al centro pubblichiamo le classifiche dei titoli home video
e dei videogame più noleggiati presso i distributori automatici Redbox nel 2014.
Margherita Bonalumi
ESTERI
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
Il “Gigante”
cede il passo
Come già avvenuto in Italia nel 2011, Paramount affida
la distribuzione del prodotto home video a Universal
in tutti i territori al di fuori degli Stati Uniti.
A cura di Andrea Dusio
breaking news
Google: quarto trimestre in
crescita, ma sotto le attese
Mountain View – I ricavi nel quarto trimestre per Google crescono del 15% a 18,1
miliardi di dollari. Il risultato è sotto le attese
degli analisti, che scommettevano su 18,46
miliardi di dollari. L’utile netto è salito a 4,76
miliardi di dollari dai 3,38 miliardi di dollari
dello stesso periodo del 2013. I ricavi del
2014 di Google sono stati 66 miliardi di dollari, il 19% in più rispetto all’anno precedente. Google ha speso molto per mantenere
la crescita. Le spese operative nel quarto
trimestre sono state 6,78 miliardi di dollari,
il 37% dei ricavi, in aumento rispetto a 5,03
miliardi di dollari del 2013.
Apple supera il valore di
700 miliardi di dollari in Borsa
Cupertino – Apple ha superato il valore
di 700 miliardi di dollari in Borsa. È la prima
società nella storia di Wall Street a raggiungere questo traguardo. Alla chiusura delle
contrattazioni dello scorso 10 febbraio il
titolo dell’azienda che produce iPhone e
iPad valeva 122,02 dollari, per un valore
di mercato pari a 710,70 miliardi di dollari: un balzo in avanti notevole rispetto agli
oltre 647 mila dollari con cui Apple aveva
chiuso il terzo trimestre del 2014. Il primato
storico è arrivato al termine di una giornata in cui il ceo Tim Cook ha annunciato un
nuovo ambizioso progetto di Apple, pronta
a entrare nel settore delle energie rinnovabili attraverso l’alleanza con First Solar.
Dallo sbarco in Borsa, nel dicembre 1980,
la capitalizzazione di mercato della società
è cresciuta di ben il 50.600%.
Facebook debutta
al cinema con Oculus Rift
Paramount affida a Universal la distribuzione del proprio prodotto home
video in tutti i territori, ad esclusione
degli Usa.
Con un accordo siglato il 12 febbraio
il “Gigante” esce così dalla scena della
distribuzione diretta in Europa, a partire dal primo giugno, allorché il deal
diventerà operativo in Uk (con gli altri
Paesi che seguiranno a ruota). La partnership con Universal avrà la durata di
cinque anni, mentre i dettagli finanziari dell’accordo non sono noti. “L’industria dell’home entertainment continua a evolvere: abbiamo così puntato a
importanti economie di scala per il business della distribuzione del prodotto
fisico. Ci aspettiamo dunque da questo
deal benefici sensibili per i nostri risultati finanziari”, ha spiegato Peter Levinsohn, chief distribution officer di Universal Pictures. Ricordiamo che le due
società lavorano già assieme in diversi
mercati: in tal senso il nuovo accordo
non fa che espandere il perimetro di
azione di deal già operanti da anni.
In particolare, una partnership distributiva analoga a quella definita ora a
livello internazionale è stata attivata in
Italia nel febbraio 2011, allorché Paramount Home Entertainment Italia venne dismessa e la commercializzazione
del prodotto fu assegnata a Universal
Pictures Italia. In quel caso l’annuncio
arrivò dalle parole di Dennis Maguire,
a capo della divsione home video di Paramount, e da Eddie Cunningham, alla
pagina 10
testa dell’home entertainment in Universal. Oltre alla distribuzione, il deal
prevedeva anche l’affidamento delle
attività finanziarie, commerciali, di
marketing e logistica, con la chiusura
della sede milanese di Paramount. Ricordiamo anche che pochi mesi prima,
a settembre 2010, in Spagna era stata
effettuata la scelta inversa, affidando il
prodotto Universal a Paramount.
Il mercato iberico si appresta dunque ora a vivere un “rovesciamento” di
quanto accaduto cinque anni fa. Allora
Spagna e Italia pagarono con il merge
l’impatto gravissimo della pirateria sui
volumi di vendita. Già in precedenza
però era stato stabilito di far distribuire
in Italia il prodotto theatrical dei due
Studios da una sola società, la Universal
guidata da Richard Borg. Infatti, sino
al 2006, era la joint venture United International Pictures (Uip) a portare in
sala il prodotto delle due major. Un primo accordo prevedeva una turnazione
biennale tra due società distinte. Poi intervennero altri fattori, tra cui il lungo
stallo della produzione cinematografica Paramount, la scelta di concentrare
l’azione su poche franchise collaudate
e la crisi del rapporto con DreamWorks.
L’Italia risulta in tal senso la country
con l’organizzazione più simile al futuro assetto distributivo scelto dalle due
major, con il lavoro già concentrato
tanto per la parte cinema quanto per
la parte home video nella sola struttura
Universal. E se nel 2011 era la pirateria
a dettare le nuove strategie, oggi la necessità di diverse e più consistenti economie di scala sul piano distributivo è
determinata dagli assetti di un mercato
che vede il digitale sviluppare tuttora
revenue non sufficienti a compensare la contrazione del prodotto fisico,
da cui deriva ancora la maggior parte
del fatturato, e che ha bisogno di consolidare le proprie marginalità, anche
alla luce del rischio concreto che un
futuro, a causa dell’affermazione dello
streaming e dei servizi di Svod, il digitale dia meno di quanto prospettato
alcuni anni fa, quando si pensava che
l’Electronic Sell-Thru sarebbe stato in
grado di sviluppare valori non lontani
da quelli del packaged media.
“Siamo convinti che il nuovo accordo
strategico creerà un’importante opportunità di potenziare il nostro business
anche a livello distributivo durante
questa fase di cambiamento dell’ecosistema dell’home entertainment”, spiega commentando il deal Rob Moore,
vice chairman di Paramount Pictures.
Per quanto riguarda il “Gigante”, rimane operativo nella distribuzione di prodotto home video nel mercato domestico, dove la presenza del rental by mail
di Netflix e di Redbox, unitamente alla
buona performance del prodotto sell e
al business residuale delle videoteche
“brick and mortar” determinano la necessità di continuare a presidiare il settore con una presenza diretta.
Menlo Park – Dopo Amazon, anche Facebook fa il suo debutto al cinema. L’anno
scorso Mark Zuckerberg ha acquistato, per
2 miliardi di dollari, Oculus VR, la società
che produce i visori per la realtà aumentata Oculus Rift. La compagnia ha annunciato ora una nuova divisione, chiamata
Story Studio, che produrrà film basati sulla
realtà virtuale. Per farlo sono stati arruolati veterani della Pixar e del settore dei
videogame. Il primo prodotto realizzato è
il corto Lost, presentato al Sundance Film
Festival, la manifestazione dello Utah, Stati
Uniti. Lo spettatore, munito di caschetto, si
immerge nell’ambiente virtuale, esplorabile
a 360 gradi muovendo la testa, ed è accompagnato nella visione da una lucciola
che interagisce con i suoi movimenti e lo
aiuta a seguire il racconto. Obiettivo del
corto è mostrare le potenzialità della realtà
virtuale e la sua applicazione al linguaggio
cinematografico e a una forma narrativa
studiata ad hoc.
a cura di Margherita Bonalumi
PRIMO PIANO. LA SIAE COLPISCE ANCORA
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
Il previsionale
“fantasma”
Rimosso dal sito dell’ente, dopo essere stato pubblicato, il bilancio 2015.
Tra gli elementi maggiormente degni di nota: +75% delle entrate legate alla copia privata
e +163% della sezione cinema.
A cura di Tommaso Stigliani
Un colpo degno del mago Silvan. Svanito nel nulla.
Evaporato. Il bilancio previsionale 2015 che Siae ha pubblicato sul proprio sito a fine gennaio è stato rimosso,
senza che al suo posto sia apparsa una versione definitiva o un’indicazione che dia ragione della cancellazione
del link, editato con in calce l’indicazione del carattere
riservato del documento.
Al suo posto appare, al momento di andare in stampa,
una pagina bianca, con la scritta “documento in costruzione”. Probabile che qualcuno lo abbia postato in Rete
troppo presto e che, a seguito di un articolo pubblicato
dall’avvocato Guido Scorza su Il Fatto Quotidiano i vertici
dell’ente abbiano optato per un clamoroso dietrofront.
Molti, in effetti, i dati “scomodi” che comparivano nel
documento. A partire dal numero fondamentale: il risultato economico atteso è infatti in attivo per 7,4 milioni di euro (avanzo dopo le imposte), al punto che
Siae prevede di poter confermare il provvedimento di
riduzione delle aliquote provvigionali già adottate per il
repertorio musica nel 2014 e soprattutto proporre una
riduzione dell’1,3% dell’aliquota relativa alla provvigione per la raccolta dell’equo compenso relativo alla Sezione Cinema. Come mai tanta “liberalità”, da parte di
un ente che negli ultimi anni ha fatto delle convenzioni
il puntello per la contrazione dei proventi derivati dal
diritto d’autore?
La ragione è semplice. Siae resta un’organizzazione
non particolarmente efficiente (spende 179 milioni di
euro per avere ricavi per 156 milioni), ma ha rafforzato
notevolmente le proprie entrate grazie al “regalo” ricevuto dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali con
l’aumento delle tariffe relative al compenso di copia
privata. Forse è questo il dato che andava proposto in
maniera più “discreta”, magari ridimensionando nella
versione “ufficiale” gli effetti del provvedimento ottenuto dopo un pressing asfissiante da parte di viale della
Letteratura sui vertici del Mibact? Basta guardare i numeri: la copia privata generava sino all’anno scorso 67,1
milioni di euro. Nella previsione 2015 si parla invece
di ben 117,5 milioni, per un incremento del 75%, legato, come si legge testualmente: “…in esito alla revisione
delle tariffe di cui al D.M. 20 giugno 2014 con il quale
è stata rideterminata la misura dei compensi. Le nuove
tariffe si applicano per le cessioni dal 7 luglio 2014”.
Questo numero non ci convince sino in fondo: siamo
andati a controllare la cifra relativa alla copia privata
messa a bilancio nel consuntivo 2013. Era di 67,1 milioni di euro, esattamente come nel preconsuntivo 2014.
Possibile che, a fronte dell’entrata in vigore delle nuove
tariffe a luglio 2014, non vi sia stato alcun effetto positivo sui numeri a fronte di cinque mesi a disposizione per
incrementare l’incasso della sezione? Più facile concludere che il preconsuntivo è probabilmente sottostimato. Nel previsionale 2014, preparato a novembre 2013
(allorché Siae non era ancora sicura dell’aumento delle
tariffe) si parlava di 59 milioni di euro, a fronte di un
preconsuntivo 2013 di 61 milioni (dunque addirittura
una contrazione anno su anno). Tanta prudenza è forse
servita a rafforzare gli argomenti a favore di una revisione delle tariffe? Chissà che il ministro Franceschini non
si sia convinto a innalzare l’entità in emolumento anche
sulla base della constatazione del ribasso dei ricavi...Ma
tant’è, Siae si dice finalmente convinta che la copia privata contribuirà al suo piccolo “boom”.
C’è però un’altra voce che nel 2015 è in predicato di
lievitare in maniera macroscopica. Si tratta degli incassi
cinema, che nel preconsuntivo 2014 sono stimati a 30,6
milioni di euro, e che nel previsionale 2015 passano a
80,9 milioni, con una crescita “spettacolare” del 163%,
pari a un + 50,2 milioni di euro. L’incremento sarebbe
legato agli “esiti positivi di arbitrati già definiti, delle
trattative in corso e della conclusione favorevole di contenziosi con l’emittente Sky”. Recita un vecchio adagio:
pagina 12
“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Ma evidentemente, almeno nella formulazione del previsionale
riservata ai componenti del Consiglio di Gestione e del
Consiglio di Sorveglianza, Siae si sente libera di sbilanciarsi. L’obiettivo è infatti incassare somme pregresse,
saldi 2014 e acconti da parte della Rai per un totale
di 11,2 milioni, e ancora ben 40 milioni da Mediaset,
a conclusione di una serie di trattative che sono tuttora in corso, mentre non viene quantificata la cifra che
potrebbe arrivare dalla Pay-tv di Murdoch. Un gruzzolo
che farà contenta in primis Anica, facendo dimenticare a molti quel che oggi è uno dei punti deboli della
distribuzione cinematografica, ossia il fatto di non aver
assegnato a Siae una convezione che le avrebbe consentito di raccogliere gli incassi negli esercizi cinema.
Ai tempi in cui alla guida di viale della Letteratura era
Mauro Masi si era pensato a un’ipotesi del genere, che
eviterebbe probabilmente oggi ai distributori più piccoli
di avere crediti insoluti verso molti esercenti, nell’oggettiva difficoltà ad avere quel che loro spetta senza un
decreto ingiuntivo. Nelle gestioni separate è invece contabilizzato il risultato economico relativo al contrassegno obbligatorio antipirateria, che oggi costituisce una
voce marginale per Siae: il valore della produzione 2015
viene quantificato in 3,6 milioni di euro, contro i 3,8
del consuntivo 2014. Il costo invece è di 3,15 milioni
(contro i 3,380 dell’anno scorso), per una differenza di
450mila euro, comunque in crescita rispetto ai 420mila
euro del 2014.
Da notare che la riduzione dell’impatto delle imposte
finirà per lasciare nelle casse di viale della Letteratura
350mila euro, rispetto ai 220mila relativi all’ultimo esercizio. Qualcosa in più, ma, alla luce della sempre minor
incidenza del bollino come efficace strumento anti contraffazione, ha ancora senso questa movimentazione di
soldi e di mezzi?
Tra gli elementi che consentono a Siae di porre come
obiettivo 2015 una crescita del 12,5% degli incassi per
diritto d’autore vi è anche, relativamente al settore emittenza, la prospettiva di veder maturare cifre consistenti
relativamente alle spettanze di Sky legate a musica, li-
rica, opere drammatiche e radiotelevisive (il cosiddetto Dor) e le opere letterarie e artistiche (raggruppate
alla voce Olaf). Buona parte dell’incremento è dunque
appeso al filo-Murdoch, anche al di fuori della voce
“cinema”. E non potrebbe essere altrimenti, visto che
il mercato della musica è tuttora in stagnazione e a forte impatto della pirateria. Attenzione però, perché Siae
conta nel 2015 di batter cassa presso retailer e Grande
distribuzione anche in merito all’utilizzo del repertorio
amministrato per la musica d’ambiente. Nel previsionale si parla esplicitamente di “accordi con importanti
marchi della Gd”. Da notare che un maggiore introito è
previsto anche in relazione all’impatto dell’Expo 2015.
Quanto ai costi, va sottolineato come la tanto vantata
gestione commissariale, che doveva razionalizzare drasticamente le spese, contribuendo a ridare efficienza
alla struttura, abbia evidentemente fallito: il preventivo
2015 è infatti più alto del preconsuntivo 2014 per quanto riguarda la voce del personale, ma anche per altri
oneri, per un totale già citato di 178,9 milioni di euro,
contro i 175,4 dell’esercizio precedente. Il costo degli
acquisti è calato drasticamente (-36,6%) o forse è stato
semplicemente spalmato in altre voci, che crescono sino
al 21,5%. In equilibrio è il costo dei servizi (-0,2%), pari
a 63,8%. Da notare che viene dato in aumento l’esborso
per l’attività sul territorio e per gli straordinari, su cui
si erano concentrate in passato le critiche relative alla
gestione “allegra” contenute in un articolo sul Corriere
della Sera a firma di Gian Antonio Stella. Il quale, criticando le spese dell’amministrazione Siae all’epoca della
presidenza Assumma, sembrava dar credito all’azione di
risanamento operata dai commissari. Invece con tutta
evidenza nulla sotto questo profilo è cambiato.
E infatti Siae continua a reggersi sulle convezioni con
le pubbliche amministrazioni, che nulla hanno a che
fare con la sua mission, ma che le consentono di avere
in concessione i servizi più disparati, a partire da quello
da poco confermato per il biennio 2015/2016 da parte
dell’Agenzia delle Entrate, che porterà nelle casse di viale della Letteratura 28,4 milioni di euro, su di un totale
di servizi in convezione per 33,337 milioni di euro (in
decremento del 3% anno su anno). Senza quella convenzione, che deve essere ancora approvata dal Consiglio di
Gestione dell’Agenzia, Siae non sarebbe sostenibile. Attenzione poi ai proventi finanziari. Il saldo della gestione è in tal senso in attivo per 33,8 milioni di euro, con
una flessione rispetto al 2014 di 3 milioni, pari all’8,2%,
in buona parte legati alla voce interessi attivi sui conti
correnti bancari e postali, in calo di 4,7 milioni. Cosa
significano questi numeri? Che Siae, soprattutto in virtù
dell’intervallo di tempo tra la raccolta degli incassi e la
loro ripartizione, mette a frutto un consistente risultato.
Più è lenta, più guadagna. Una specie di incentivo
all’inefficienza, se ci passate il termine, su cui forse qualcuno dovrebbe mettere la lente d’ingrandimento, anche
perché molti degli incassi riguardano servizi in cui teoricamente Siae compete con altri attori di mercato.
Vi sono infine i 6 milioni di euro che costituiscono
il rendimento atteso dalla gestione del Fondo Norma,
in cui, lo ricordiamo, la gestione commissariale ha fatto conferire il patrimonio immobiliare della società. Ma
attenzione a dire “qui però sono stati bravi”: Siae continua infatti a spendere non meno di 12 milioni di euro
in affitti di immobili. E proprio riguardo al patrimonio
immobiliare c’è la chicca finale. Sempre nel pezzo uscito su Il Fatto Quotidiano si parlava, tra l’altro, della cessione dell’immobile di via Valadier 37 a Roma, già sede
sociale.
Ebbene, persino l’annuncio relativo alla vendita dello
stabile è stato rimosso dal portale dell’agenzia che lo ha
in carico, pur restando l’immobile sul mercato. Leggetevi insomma quest’articolo, ma non fategli troppa pubblicità. Altrimenti chissà cos’altro fanno sparire.
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ANNO 5 - NUMERO 2 - FEBBRAIO 2015
PERIODICO DI ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
FESTIVAL DI ROMA
SI RIPARTE DA ZERO
Presidente e cda si sono dimessi. Ora i sei soci dovranno nominare il nuovo direttore, gli organi sociali
e operare alcune scelte strategiche. Il bilancio della gestione uscente, nelle parole di Michele Lo Foco.
E le dimissioni arrivarono. Nella
giornata del 2 febbraio, con 90 giorni di anticipo, il presidente Paolo
Ferrari e tutto il consiglio di amministrazione del Festival di Roma
hanno rimesso i propri mandati. Ora
il pallino passa ai sei soci, che sono
chiamati a dire se ci sarà un’edizione
2015, come intendono finanziarla e
chi sarà chiamato da un lato a dirigere la macchina gestionale e dall’altro
a guidare le scelte artistiche. L’azzeramento degli organi sociali impone
infatti un ripensamento su diversi
ordini di problemi.
In primis la formula da seguire:
festa o festival? Subito a ruota: due
figure distinte, un direttore artistico
e uno generale, o esiste la possibilità di accorpare i due incarichi in una
sola professionalità? Terzo punto: si
intende continuare a far lavorare Cinema per Roma su un palinsesto di
attività inscritto nei soli giorni della manifestazione o si vuol dar vita
a un programma che abbia maggior
respiro, giustificando anche i costi di
una struttura che a fronte degli emolumenti ha sempre avuto per molti
mesi l’anno un’operatività ridotta
all’osso? Quarto: la manifestazione
va tenuta nei perimetri dell’Auditorium o la si può allargare alla città?
Quinto: quale ruolo, quale dimensione e che tipo di investimento devono
connotare il mercato? Sesto e ultimo
punto: come si può costruire una collaborazione effettiva tra l’evento e il
comparto del cinema e dell’audiovisivo locale?
Qualche risposta possiamo già
azzardarla, anche alla luce delle di-
chiarazioni, invero molto, troppo
prudenti, dei soci, che continuano a
trattare il tema come se a dipanare la
matassa dovesse essere qualcun altro. Prendiamo Giovanna Marinelli,
assessore alla Cultura del Comune
di Roma. Ha spiegato alle pagine dei
quotidiani locali, dal Messaggero al
Tempo, che si proverà a far convergere Festa del Cinema e Festival della
Fiction.
É una cosa che si dice da anni, ma
la componente della Giunta Marino
non si sbilancia troppo, spiegando
che l’organizzazione gestionale sarà
affidata a Cinema per Roma in entrambi i casi. Non si sa però se le date
coincideranno, e l’idea è di mantenere divise le direzioni artistiche. (...)
PRIMO PIANO
IL CASO
Maledetto
giovedì...
Dov’è finito il nostro
cinema finanziato?
Tre film italiani nei primi sette per incasso nel 2014. E una ‘valanga azzurra’
di commedie nella top 100. Eppure qualcosa non torna...
Alle pagine II e III
ATTUALITA’
A pagina III
Le “innocenti evasioni”
del Viperetta
Massimo Ferrero è accusato dal pm Mario Palazzi di non aver
pagato 1 milione e 176mila euro di Ires nel 2009, in relazione
all’attività della Blu Cinematografica. Si tratta della società
che tra l’altro ha realizzato ‘Gas’, il film del 2005 finanziato
dal Mibact perché vi recitava Lorenzo Balducci.
FOCUS ON
A pagina IV
Media Salles, presenze in sala
in crescita dell’1,3% in Europa
La digitalizzazione dell’esercizio è ora al 91%.
Boom del botteghino in Turchia. Italia, Germania e Uk i Paesi
con il calo più sensibile anno su anno del box office.
Paolo Ferrari
segue a pagina IV
A Maurizio Sciarra
la presidenza
dell’Apulia Film
Commission
A pagina IV
I
La giornata di lancio in sala dei film,
anticipata nell’ottobre 2012, ha perso
il suo effetto novità. E nel 2014 ha fatto
registrare un significativo calo nelle
presenze e negli incassi.
A pochi giorni dalla partenza della sperimentazione
di multiprogrammazione introdotta da Anec, e sposata per ora senza troppo entusiasmo dall’esercizio (ne
parleremo tra sette giorni), per il box office la settimana conclusiva di gennaio si è aperta con un lunedì “nero”. Nessun titolo infatti ha superato i 100mila
euro d’incasso.
Exodus - Dei e Re si è fermato a 87mila euro, La teoria del tutto ne ha rastrellati 78mila, American Sniper,
la sorpresa più consistente del botteghino degli ultimi
due anni, è ancora terzo a 74mila. Numeri piccoli piccoli, che inducono a una riflessione e forse dovrebbero
portare a un ripensamento.
In seguito all’introduzione nell’ottobre del 2012
dell’uscita in sala al giovedì, che mirava a consolidare
il giorno tradizionalmente più debole della settimana,
gli incassi, dopo il riequilibrio iniziale, tendono a evidenziare nuove tendenze. La prima, e più evidente, è
che le new release del giovedì rischiano al quinto giorno di avere il fiato corto: scavallata la domenica, molti
film hanno già fatto “il pieno”, esaurendo le loro potenzialità. La riduzione delle risorse destinate al lancio
e il peso dei voti e delle recensioni sul web, che sono
in grado di affossare un titolo dopo un paio di giorni,
fanno il resto. (...)
segue a pagina II
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
N.2 - FEBBRAIO 2015
segue da pagina I
PRIMO PIANO
Maledetto giovedì...
(...) Il risultato è quel che si è visto lunedì scorso:
dei film usciti in settimana (John Wick, Sei mai stata
sulla luna, Il nome del figlio, Still Alive...) nessuno è
entrato nei primi tre. Chiaro che il risultato del secondo weekend si complica e la tenitura si accorcia:
anche i titoli di medie potenzialità dopo 8/10 giorni
dall’uscita raschiano il barile e la tentazione di smontarli dopo una settimana cresce.
Spostare l’uscita al giovedì è stato insomma un errore. La mossa non è servita nemmeno a conseguire
l’obiettivo concordato nel mondo associativo. Basterebbe prendere in mano i numeri Anica per rendersene conto. Tra le tabelle puntualmente ignorate da
operatori, analisti e colleghi ce n’è una che riguarda
l’incidenza dell’incasso per giornata della settimana.
La domenica è il giorno dove il numero di biglietti
staccati è più consistente (22.426.000), mentre il botteghino più ricco si registra il sabato con 153 milioni di
euro, contro i 151 milioni di euro del giorno festivo,
dove evidentemente più frequentate sono le sale a
prezzo medio più basso.
Segue, con numeri già dimezzati per presenze e
box office, il venerdì (11,6 milioni di presenze e 73
milioni di euro d’incasso). Un gradino più sotto sta
il mercoledì, con 10 milioni di presenze e 56 milioni
d’incasso. Il giovedì è il quinto giorno, con 8,7 milioni di spettatori e 52 milioni di euro di box office.
Chiudono il lunedì con 8,1 milioni di biglietti e 47
milioni di euro e il martedì, con 8 milioni di spettatori e 41 milioni d’incasso (da leggersi anche in relazione alle molte azioni promozionali ora veicolate in
questa giornata). Insomma, rafforzare il giovedì ha
significato indebolire il lunedì e ridurre il martedì al
lumicino. Ma il dato su cui distributori ed esercenti
dovrebbero innescare una riflessione è un altro, quello riguardante il confronto tra 2014 e 2013.
Attestato che nell’anno appena concluso la flessione è stata del 7,13% per quanto riguarda le presenze
e del 6,09% per l’incasso, la giornata che va in controtendenza è quella del lunedì, con crescite del 4%
degli spettatori e dell’8% del box office. E la ragione
è una: tolto l’effetto novità iniziale la situazione si sta
riequilibrando e la programmazione della sala si sta
rimodulando. A dimostrazione che non è solo la programmazione delle sale a determinare le abitudini
dello spettatore, ma una pluralità di fattori, tra cui la
“controprogrammazione” televisiva, le altre forme di
impiego del tempo libero, gli impegni della settimana lavorativa e così via.
Volete la conferma di questa tendenza. Qual è la
giornata che anno su anno nel 2014 ha perso di più?
Il giovedì, naturalmente. Il calo è del 13,4% nelle presenze e del 16,7% negli incassi. Più del doppio della
media, insomma. Numeri che sanciscono un sostanziale fallimento dello spostamento dell’uscita. O, se
vogliamo essere più morbidi, la presa d’atto che le
abitudini degli spettatori sono più radicate di quanto si creda, e le variazioni di palinsesto non bastano
a cambiarle. Un’ulteriore certificazione scaturisce
anche da altri dati: il giorno che ha perso meno è il
venerdì (meno 3,2% nelle presenze e 3,9% negli incassi), quello dove nulla (programmazione e costo
del biglietto) è cambiato. Seguono sabato e domenica. I numeri si fanno allarmanti per quanto riguarda
il mercoledì, che perde il 7,30% per biglietti staccati e
l’8,35% per incasso, in ragione della concorrenza del
giovedì e del venir meno di alcune leve promozionali, spostate al martedì. Che a sua volta perde in maniera importante per presenze (-10,25%) e soprattutto va sotto pesantemente per botteghino (-13,96%),
zavorrato da troppi sconti nel prezzo. Insomma: il
giovedì di uscita ha fatto male a tutti. Forse anche
a se stesso. Dove nulla è cambiato, la risposta del
pubblico è migliore. Meglio tenerne conto per le
prossime sperimentazioni.
Andrea Dusio
II
Un’immagine del film
Exodus - Dei e Re
IL CASO
Tre film italiani
nei primi sette
per incasso nel 2014.
E una ‘valanga azzurra’
di commedie nella top 100.
Eppure qualcosa non torna...
Una quota di produzione nazionale pari al 27%. Questo il
dato relativo al risultato di botteghino 2014, secondo i numeri
diffusi da Cinetel. Il calo rispetto al 2013 c’è ed è di 6 punti, abbastanza marcato ma comunque leggibile nelle logiche di
un’annata in cui non era in uscita un film di Checco Zalone,
che abbiamo imparato a considerare l’unico fattore capace davvero di spostare il box office annuale del nostro cinema (ce ne
accorgeremo da qui a 12 mesi, quando saluteremo il boom del
prodotto nazionale...).
Vale invece la pena di addentrarci nella classifica dei 100 film
che hanno incassato di più, per verificare come, in un’annata
povera di titoli capaci di totalizzare incassi importanti (il film
con il box office più alto è Maleficent, che comunque non supera la soglia dei 15 milioni di euro), la nostra produzione se
l’è cavata egregiamente, con ben tre titoli nei primi dieci. Un
boss in salotto ha chiuso sopra i 12 milioni di euro, Il ricco, il povero e il maggiordomo ha sfiorato gli 11 milioni e
Sotto una buona stella ha superato abbondantemente i 10.
Di sette film oltre l’incasso a due digit in milioni di euro, tre
sono italiani. Nel 2013 i titoli sopra i 10 milioni erano stati 10,
quelli oltre i 15 milioni tre, e l’Italia aveva avuto, oltre ai 51
milioni di Sole a catinelle, anche i 14 milioni de Il principe
abusivo. Tutti gli altri, da La migliore offerta a Benvenuto
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
N.2 - FEBBRAIO 2015
ATTUALITA’
Le “innocenti evasioni”
del Viperetta
Massimo Ferrero è accusato dal pm Mario Palazzi di non aver pagato 1 milione e 176mila euro di Ires nel 2009,
in relazione all’attività della Blu Cinematografica. Si tratta della società che tra l’altro ha realizzato Gas,
il film del 2005 finanziato dal Mibact perché vi recitava Lorenzo Balducci.
Dopo Sanremo e l’apparizione al Festival,
Massimo Ferrero è atteso nei prossimi mesi
da impegni meno mondani e che tuttavia non
mancheranno di fare notizia. Il Viperetta, assurto ormai al rango di star mediatica dopo
l’acquisizione della Sampdoria e le imitazioni
di Maurizio Crozza, deve infatti fare i conti
con qualche magagna giudiziaria. Il pubblico ministero Mario Palazzi lo accusa di aver
evaso l’Imposta sul reddito delle società (Ires)
con la propria società di produzione, la Blu
Cinematografica. Il fatto risalirebbe al 2009 e
l’entità dell’imposta evasa sarebbe di 1 milione e 176mila euro. Ferrero dovrà così comparire il prossimo 27 maggio davanti al giudice
Annamaria Planitario.
Prima della recente ribalta delle cronache,
ma anche dell’acquisizione dei 13 cinema del
circuito Cecchi Gori, Ferrero, tra le sue tante
avventure imprenditoriali (tra cui ricordiamo
la compagnia aerea Livingston, per cui ha
patteggiato recentemente un anno e otto mesi
per bancarotta fraudolenta) ha infatti posseduto una casa di produzione, in cui ha cercato
di far fruttare la lunga esperienza sul set, da
quando ancora ragazzino faceva la comparsa
(fu Monica Vitti ad affibiargli il soprannome
“Viperetta”) a quando lavorava come direttore e organizzatore per i più importanti cinematografari capitolini.
A dirla tutta, della Blu Cinematografica non
resta un grandissimo ricordo: una manciata
di film, quasi tutti passati nel dimenticatoio,
da Le Giraffe di Claudio Bonivento (e che pure
aveva nel cast la Ferilli e Veronica Pivetti), Il
tempo dell’amore di Giacomo Campiotti (portato a Locarno in concorso), Io no di Simona
Izzo e Ricky Tognazzi, Ti spiace se bacio mamma di Alessandro Benvenuti, Ma l’amore...si di
Tonino Zangardi e Marco Costa, Tutte le donne della mia vita ancora di Simona Izzo, sino a
Shadow di Federico Zampaglione e Sleepless di
Maddalena De Panfilis con Francesco Venditti, Violante Placido e Valentina Cervi.
Nulla di eclatante, dicevamo, e forse l’unica
volta che la società di Ferrero ha fatto parlare
di sé è quando Gas, film del 2005 di Luciano
Melchionna, è finito nell’occhio del ciclone
per il finanziamento ottenuto dal Mibact. Il
lungometraggio rientra infatti tra le pellicole
beneficiate con il contributo pubblico in “virtù” della presenza nel cast di Lorenzo Balducci, figlio di Angelo, alto funzionario del
ministero dei Lavori Pubblici, coinvolto nello
scandalo della “cricca” assieme all’imprenditore Diego Anemone, e tuttora sotto processo per l’inchiesta sul G8 e altri appalti legati
a grandi eventi, nonché oggetto, assieme ai
famigliari, della confisca di beni per 13 milioni di euro. Ricordiamo che nel 2013 vennero
messi i sigilli anche alla Edelweiss, la casa di
produzione legata a Rossana Thau, moglie di
presidente, da Colpi di Fortuna a Un fantastico via vai a
La grande bellezza, si erano fermati nella fascia da 6,5 a 10
milioni, che valeva nel ranking finale le posizioni dalla 11 alla
20. Quest’anno invece dopo i tre film che compaiono nei primi
sette posti (rispettivamente secondo, quinto e settimo) bisogna
scendere sino alle posizioni 12 e 13, dove troviamo Tutta colpa
di Freud e Andiamo a quel paese, entrambi sopra i 7 milioni.
Cinque film nei primi venti (dove si entrava con 6,6 milioni,
come dodici mesi fa), tutte commedie.
Per trovare il cinema di qualità bisogna scorrere la classifica dalla posizione 21 alla 30. In questo senso i 6,2 milioni de
Il giovane favoloso non sono molto differenti da i 6,5 de La
grande bellezza. Possiamo anzi dire che il pubblico ha adottato con maggior entusiasmo il biopic su Leopardi, senza bisogno
della statuetta dell’Academy come leva di marketing. Di contro,
evidentemente manca lo spazio strutturale per fare un incasso
più consistente in Italia per un film che non sia una commedia:
il coraggioso tentativo de Il ragazzo invisibile si è fermato a
3,5 milioni, che valgono al film di Salvatores il 54esimo posto
in classifica. Il capitale umano scelto come nostro candidato
all’Oscar per il film straniero, si è fermato a 5,5 milioni, in 26esima posizione, poco sopra Scusate se esisto (28esimo) e dietro a
La scuola più bella del mondo (5,9 milioni e 25esimo posto).
Balducci, casa che aveva realizzato la più parte dei film con il figlio Lorenzo. Alcuni, non
tutti. E società come la Blu di Ferrero poterono beneficiare delle “entrature” dei Balducci
presso il ministero, nella persona del direttore
generale Cinema Gaetano Blandini, ora direttore generale Siae.
Nel percorso imprenditoriale del Viperetta
il rapporto col Mibact è d’altronde uno snodo fondamentale: ricordiamo infatti che nel
2008 un’altra società di Ferrero, la Farvem
Real Estate srl, si assicurò per 100mila euro
il circuito di sale Mediaport, promettendo di
accollarsi il debito di 26 milioni di euro e di
assorbire la forza lavoro di 218 risorse. Cinque anni dopo, quando Blu era ormai un ricordo, Mediaport portava a termine l’acquisizione delle 15 sale ex Cecchi Gori. Non male
davvero per uno che veniva dalle strade di
Testaccio e che aveva dovuto farsi finanziare le prime produzioni cinematografiche dal
padre della ex moglie, Laura Sini, imprenditore del settore caseario. Come sia finito quel
matrimonio, è un’altra puntate della dinasty
Ferrero, anch’essa con strascichi legali. E tra
un dribbling di Eto’o e una prima nel foyer
dell’Adriano, di quelle in cui si fa fotografare
con Sylvester Stallone, Ferrero dovrà spiegare quella sospetta evasione. Senza nemmeno
poter mandare Crozza al suo posto...
Tommaso Stigliani
Massimo Ferrero
Dov’è finito il nostro
cinema finanziato?
Nel ranking tra la posizione numero 30 e la 40 troviamo solo al
35esimo posto Un Natale stupefacente, che con 5 milioni segna il tramonto del genere dei cinepanettoni, mentre la pellicola
Allacciate le cinture, con 4,6 milioni, dimostra che l’incursione di Ozpetek nel genere melò è riuscita a metà. La gente che
sta bene, Tutto molto bello, Un fidanzato per mia moglie,
Un matrimonio da favola, Colpi di fortuna, Soap opera,
Sapore di te, Ogni maledetto Natale, Fratelli Unici, Amici
come noi, Una donna per amica, Ma tu di che segno sei, E
fuori nevica, Smetto quando voglio sono gli altri film italiani
nella top 100: tutte commedie, con cast intercambiabili, e ricorrenze persino nei titoli che non possono che finire per disorientare il pubblico. L’incasso giustificherebbe di per sé l’esistenza
di quest’offerta poco differenziata. Resta da capire se davvero
non esiste domanda d’altro, e se davvero il cinema italiano sia
spaccato in due lungo il crinale tra commedia e film finanziati,
senz’area di intersezione e zone di sperimentazione.
Tra i film che hanno beneficiato del contributo d’interesse culturale se si eccettuano i casi di Salvatores e Ozpetek - e qui si
potrebbe aprire una parentesi sulla legittimità e le motivazioni
del riconoscimento - tutti gli altri sono desaparecidi. Altri film,
come quello della Archibugi, sono usciti da poco. E anche in questo caso sarebbe bello capire perché vengono concessi 500mila
III
euro a una commedia che per di più è il remake di un film francese. Per stimolare i nostri sceneggiatori all’arte del ricalco? Poi
c’è il capitolo dei film che chiedono solo il riconoscimento senza il contributo: buona parte delle commedie in classifica hanno usufruito di questa possibilità, che consente agli esercenti di
programmarle anche nelle sale cittadine godendo di un piccolo
incentivo. Che naturalmente va a discapito del nostro cinema di
qualità: uno dei tanti casi in cui la direzione generale Cinema del
Mibact lavora di fatto contro il nostro cinema.
Tracciate insomma una riga a quota 1,5 milioni, la barriera
d’ingresso per la top 100 del 2014. E scoprirete che del nostro
cinema, quello che gonfia i discorsi dei ministri, che muove i festival e giustifica i costi di strutture parassitarie, non c’è traccia.
Forse perché quella produzione di qualità semplicemente non
esiste, al di là di un numero ristrettissimo di nomi che sono sinonimo di incasso sicuro. L’anno scorso Pif sembrava aver portato
un’aria di novità, Tornatore aveva giocato coi generi. Nel 2014
nulla di nulla. Ecco perché da quel 26% di quota di prodotto
nazionale sarebbe interessante estrapolare la percentuale relativa
alle commedie e quella del cinema finanziato. Scopriremmo che
la prima tende a 100 e la seconda a zero. Questo è il problema
del nostro cinema, che continuiamo a nascondere dietro Checco
Zalone&C.
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
N.2 - FEBBRAIO 2015
FOCUS ON
Media Salles, presenze in sala
in crescita dell’1,3% in Europa
La digitalizzazione dell’esercizio è ora al 91%. Boom del botteghino in Turchia.
Italia, Germania e Uk i Paesi con il calo più sensibile anno su anno del box office.
Media Salles ha presentato alla Berlinale i numeri
relativi agli spettatori in sala per l’anno 2014 in 33
Paesi, unitamente ai dati sugli schermi digitalizzati.
La penetrazione della nuova tecnologia è ora al 91%,
contro l’84% di inizio 2014. Va a completarsi il processo di digitalizzazione dell’esercizio in Italia e Spagna,
rispettivamente con 600 e 300 nuovi schermi, mentre
il dato sulle presenze registra un incremento totale
dell’1,3%, con 1.167 milioni di biglietti staccati.
Nell’Europa Occidentale il botteghino è in flessione
dello 0,2% (829,8 milioni di biglietti, mentre l’aggregato tra Paesi del Mediterraneo e l’Europa Orientale segna una crescita del 5,2%, con 320,7 milioni di biglietti.
I numeri peggiori tra i Paesi di primo piano sono quelli di Italia (-6,7%), Germania (-5,9%) e Uk (-4,9%). In
positivo Spagna e Francia, con un aumento rispettivamente del 13,6% e del 7,7%. Cifre record per il mercato
lituano (+37,5%), seguito da quello serbo (+24,8%) e
dalla Turchia (+21,8%). In calo Slovenia (circa -20%),
Croazia (-7%), Bulgaria (-5,1%), Cipro (-4,6%), Lettonia (-3,1%) e Russia (-1,1%). Molto compatta la crescita dell’Europa dell’Est, con Polonia (+11,2%), Slovac-
chia (+10,8%), Romania (+10,5%), Ungheria (+8,4%)
e Repubblica Ceca (+4,5%). La Federazione Russa si
conferma secondo mercato con 175 milioni di biglietti
venduti (+1% rispetto al 2013). Boom del box office
in Turchia: +22%, con 61,4 milioni di biglietti venduti.
Presentati in parallelo i numeri dell’Osservatorio
Europeo dell’Audivisivo su televisione, On Demand
e servizi OT. Per il terzo anno consecutivo il volume
d’affari del settore si attesta a 133 miliardi di euro,
con una flessione pari allo 0,1%. Un indicatore dunque di sostanziale stabilità, che però, in un mercato
lungi dall’essere saturo, è anche spia di una stagnazione prematura, legata alla difficoltà incontrata nel
sostenere gli investimenti in infrastruttura e contenuti necessari per fare da volano all’economia digitale
dell’audiovisivo. A livello europeo l’osservatorio registra comunque un calo complessivo del packaged
media (-11,3%), così come dei videogame (-1,8%) e dei
servizi audiovisivi (-0.5%). Cresce la Pay-Tv (+2,7%)
e fa un importante balzo in avanti l’On Demand
(+46,1%).
Alberto Bellagente
A Maurizio Sciarra
la presidenza dell’Apulia
Film Commission
Per anni lo abbiamo incontrato a tutti i convegni promossi a Roma in materia di cinema. Maurizio Sciarra è un
“prezzemolino”, onnipresente, sempre battagliero, pronto
in ogni occasione a difendere la causa dei 100 Autori. Difficile trovare per noi punti di contatto con le sue posizioni,
ma tant’è. Ora Sciarra è stato eletto a presidente dell’Apulia Film Commission. Subentra così ad Antonella Gaeta,
che torna alla sua attività di sceneggiatrice e giornalista
cinematografica. Il presidente della Regione Nichi Vendola esprime “apprezzamento per l’elezione di Sciarra, autorevole esponente del mondo del cinema che ha voluto
accogliere la proposta di presiedere AFC, una delle più
importanti del nostro Paese” e ricorda che negli ultimi 3
anni sono state realizzate in Puglia 200 opere audiovisive.
Classe 1955, Maurizio Sciarra ha diretto La stanza dello
scirocco, premiato al Festival di Annecy; Alla rivoluzione
sulla due cavalli, insignito del Pardo d’oro e del Pardo di
bronzo per il miglior attore al Festival di Locarno; Quale
amore, tratto da La sonata Kreutzer di Lev Tolstoj e i documentari Coppi e la dama bianca e Chi è di scena. Il teatro Petruzzelli torna a vivere. Compito non facile, il suo.
La AFC rappresenta la struttura d’eccellenza in Italia nel
mondo delle Film Commission. Sciarra potrà portare un
contributo importante nella valorizzazione della produzione più qualitativa. E forse dovrà saltare qualche convegno
romano, finalmente.
Maurizio Sciarra
segue dalla prima
Festival di Roma, si riparte da zero
(...) Il che vorrebbe dire - ma chissà
se l’assessore se ne è reso conto - caricare probabilmente la Fondazione del
costo dell’emolumento del direttore
dell’evento sulla Fiction. Ce n’è davvero bisogno? Forse non si può fare altrimenti, visto che l’incarico a Carlo Freccero, pensionato d’oro di Mamma Rai,
è stato confermato. Ma sul tema Roma
Capitale deve adeguarsi a quanto stabilito dalla regione. Era così all’epoca
della Polverini e di Alemanno, e con
Zingaretti e Marino le cose non sono
cambiate.
Su un altro punto la Marinelli è più
perentoria: la formula scelta definitivamente per la kermesse è quella della
Festa. Dunque niente concorso. E una
data tra la seconda e la terza settimana
di ottobre.
L’altro elemento vincolante è l’impulso che va dato a Business Street, la sezione del festival dedicata agli addetti
ai lavori, anche perché l’ingresso tra i
soci di Istituto Luce-Mibact, con le risorse reperite da Roberto Cicutto, è finalizzato proprio al potenziamento del
mercato.
Nebbia assoluta invece sulle tempistiche: “Quando si incontreranno i soci?
Credo a breve ci sarà la convocazione
e entro fine febbraio speriamo di avere
novità sulle nomine”, dice l’assessore.
E qui va detto che sveltire il cronoprogramma della macchina organizzativa
sarà la cosa più difficile. Negli ultimi
anni il cda si è dovuto adeguare al lungo letargo invernale dei soci. Ora che il
nuovo direttore non dovrà nemmeno
reperire i film per il concorso, i tempi
della scelta saranno ancor più compassati. In fondo, all’incaricato si chiederà
di presiedere qualche incontro e workshop, portare un po’ di glamour, dare
vita a una serie di eventi diffusi sul
territorio e soprattutto negoziare con
le major anteprime tali da stuzzicare il
palato del pubblico (cosa che con Paolo
Ferrari in squadra era più facile).
E chi sarà il nuovo direttore? Circolano tre nomi: Mario Sesti, già interno
alla Fondazione, lo scrittore pontino
Antonio Monda (sbucato da chissà
dove) e Umberto Croppi, che politicamente spariglierebbe e però è ben visto
anche a sinistra, per il rigore con cui
ha interpretato il suo ruolo di assessore alla Cultura nella prima fase della
Giunta Alemanno.
Poi c’è il nome dello stesso Freccero.
E ci sarebbe anche chi ha detto no grazie, come il manager di Warner Nicola
Maccanico. In crescita anche le quotazioni di Emiliano Morreale, a capo della
Cineteca Nazionale. L’unico a oggi sicuro della poltrona è Roberto Cicutto,
che nel nuovo cda sarà in quota Cinecittà e subito dopo l’elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è affrettato a scrivere a tempo
record una lettera aperta per il rilancio
della cultura. Uno di quegli appelli che
servono solo a rinsaldare la propria
posizione. Per il resto Cicutto con il
mercato ha combinato poco o nulla per
anni. Ora spiega che Business Street
“ha incontrato il favore crescente degli
operatori internazionali”. Beh, nessuno
se n’è accorto. E aggiunge che a frenare
l’espansione dell’evento sarebbe stata
“l’incertezza del festival, con il solito tormentone: lo fate o non lo fate?”.
Nulla di tutto ciò: il mercato non funzionava semplicemente per questioni di
calendario, e anche perché con Cannes,
Berlino e Toronto nessun buyer sente la
necessità di un altro slot di screening.
Nonostante le premesse e la desistenza
di Venezia, imposta dal ministro Dario
Franceschini, quello di Roma resterà un
mercatino, buono al limite per dare a
Cinecittà uno scopo per evitare la liquidazione.
IV
In attesa di scoprire cosa riserverà il
futuro, chiudiamo con un bilancio sulla
gestione uscente. A delinearlo è Michele Lo Foco, membro dimissionario del
cda in quota Roma Capitale. “Abbiamo
chiuso un bilancio di 7.956.231 euro con
un attivo di 43mila euro. Alla luce della
situazione che abbiamo trovato quando siamo stati nominati, direi che è un
buon risultato. Penso ad esempio al fatto che Buzzi e la cooperativa 29 giugno
nel 2007/2008 finanziavano la manifestazione con migliaia di euro. Nessuno”, continua Lo Foco “ha spiegato perché la struttura al centro dell’inchiesta
Mafia Capitale avesse un rapporto con
il cinema e con l’Auditorium. Di una
cosa invece sono sicuro: che nel periodo
di mandato del cda uscente non ci sono
stati imbrogli né passaggi poco chiari.
E, si badi, abbiamo svincolato il capitale della Fondazione che era stato dato
in pegno a una banca, cosa che di fatto costituisce un illecito. Altra cosa che
nessuno ha mai scritto: abbiamo sempre conseguito il pareggio e realizzato
il Festival. E infine”, conclude “nessuno
di noi ha mai preso un compenso, neppure il presidente. Vedremo se accadrà
lo stesso con la prossima gestione”.
Andrea Dusio
SPECIALE
ANIMATION
Riflettori puntati sui titoli di genere, disponibili
in Dvd, Blu-ray, cofanetti e special edition.
a cura di Andrea Dusio e Margherita Bonalumi
da pagina 18 a pagina 22
SPECIALE ANIMATION
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
KOCH MEDIA
un business
sempre
in crescita
“Asterix e il regno degli dei” e “Shaun,Vita da pecora - Il Film”, sono i titoli che verranno distribuiti in home video
dopo il grande successo nelle sale cinematografiche. Forti anche i prodotti anime, di cui è atteso il lancio di “Go Nagai Super
Robot Movie Collection”. Ne parliamo con Stefano Traversari, Home Entertainment Category Manager della società.
“Il genere animation rappresenta un segmento molto importante della nostra line-up,
al quale dedichiamo sempre più attenzione”,
afferma Stefano Traversari, Home Entertainment Category Manager di Koch Media, che ci
spiega i nuovi titoli d’animazione in uscita e le
strategie di marketing della società.
Quali sono gli eventi e i prodotti di punta
della vostra line up in ambito animation?
I prossimi due titoli d’animazione che lanceremo in home video sono reduci da un
buon successo al box office proprio in questo periodo. Si tratta di Asterix e il regno degli
dei e Shaun, Vita da pecora – Il film. Il primo,
molto apprezzato da pubblico e critica, è stato
portato per la prima volta sullo schermo in
formato 3D. Abbiamo dunque realizzato un interessante mix tra una licenza classica e le più
moderne tecniche d’animazione. Shaun, Vita da
pecora – Il film, nelle sale dal 12 febbraio, si avvale dell’ormai celeberrima tecnica dello stop
motion di Aardman e, dopo l’enorme successo
delle serie Tv sui canali Rai, viene distribuito al
cinema in un lungometraggio inedito. Un discorso a parte, poi, va fatto per i fortissimi prodotti anime di cui la partnership con Yamato
Video ha reso possibile la distribuzione. Dopo
Capitan Harlock - L’Arcadia della mia giovinezza
in edizione limitata Steelbook lo scorso Natale, il prossimo marzo avremo il lancio dell’attesissimo Go Nagai Super Robot Movie Collection,
trasposizione home video delle Notti dei Super
Robot trasmesse al cinema come evento lo
scorso dicembre.
Come intendete promuoverli a livello di
attività di marketing, con particolare riferimento al punto vendita?
Forte dei risultati al box office e delle aspettative del mercato, la nostra strategia punterà
sul presidio di tutti i canali di distribuzione, con
particolare push di prezzo e visibilità in Gd. Sui
prodotti di punta è nostra intenzione prendere spazi espositivi e realizzare materiale Pop a
pagina 18
seconda delle esigenze dei clienti, a partire da
locandine fino a creatività pensate ad hoc.
Quali sono i cardini della strategia di Koch
Media in merito ai cartoon? Come lavorate
sulla valorizzazione delle vostre property?
Il focus di tutta l’azienda su questo genere
è ormai sempre maggiore. Fin dalla fase di acquisizione dei titoli e dalla strategia di lancio
al cinema, l’attenzione a cartoon di qualità e
di un certo appeal sta sempre più trainando i
nostri investimenti, e ci sta ripagando con crescenti soddisfazioni. Per il mercato home video,
a livello di prodotto ci piace molto lavorare ad
edizioni che comunichino “giocabilità” e stimolino l’interazione con il consumatore: le edizioni speciali con pack FR4ME di Free Birds – Tacchini in fuga e Goool! sono solo un esempio di
come si possa giocare con i colori, le forme e
la fattura della confezione. Nel caso di prodotti
legati a licenze e brand particolarmente forti
ed iconografici, ad esempio Mazinga, Goldrake
o gli italianissimi casi di Winx e Mia and Me, abbiamo sempre adottato soluzioni di packaging
ricercate, come edizioni limitate Steelbook o
cofanetti. D’altra parte, cerchiamo di essere
sempre attenti e reattivi alle richieste speciali
che possono arrivarci dai nostri clienti, come
ad esempio rilavorazioni in edizioni economiche che mirano a dare nuova vita a prodotti
di catalogo.
Quanto pesa il prodotto animation
nell’economia del vostro business?
L’animazione fino ai primi mesi dello scorso
anno era molto marginale nel nostro business.
Nel corso del 2014 e in questi primi mesi del
2015, tuttavia, questo genere ha attraversato
una profonda crescita in tutte le fasi della distribuzione: i buoni risultati di box office hanno
supportato anche il lancio in home video, con
ottimi riscontri soprattutto nei canali Technical
e Gd. Dedichiamo anche un’attenzione particolare al canale Online, che ci permette, con
la sua flessibilità, di pensare ad offerte ad hoc
per il consumatore finale: la sua crescita espo-
nenziale sta aiutando in maniera significativa
la crescita di questo genere nell’economia del
nostro business.
L’animation è uno dei generi che funziona
ancora nelle superfici di vendita despecializzate. Cosa occorre fare per difendere gli
spazi dedicati?
Nei canali non specializzati i clienti tendono ad essere meno attenti al prodotto e,
soprattutto, generalmente non si recano in
punto vendita col proposito diretto di comprare un prodotto home video. Per questo, è
fondamentale riuscire ad attirare la loro attenzione. E’ nostra convinzione che per il successo distributivo in questo canale sia molto
importante sostenere le novità con eventi e
promozioni in store che, soprattutto nel caso
del genere d’animazione, parlino direttamente
ai bambini oltre che ai genitori. Inoltre, nelle superfici despecializzate la variabile prezzo
assume sempre più spesso una valenza fondamentale nella scelta d’acquisto: se una bella copertina o un titolo conosciuto possono
aiutare, molte volte è un prezzo aggressivo a
determinarsi vincente per l’acquisto d’impulso.
Per questo, la nostra linea d’azione è quella
di andare sul mercato con prezzi aggressivi
già dal momento di lancio delle novità e di
proporre in modo continuativo promozioni di
catalogo accattivanti.
Parliamo di distribuzione digitale: dove
sono reperibili i vostri prodotti animation e
con quale posizionamento?
I nostri film d’animazione sono disponibili
sulle principali piattaforme digitali, sia con la
possibilità di acquisto che di noleggio. Il nostro
posizionamento è perfettamente in linea con
quello dei nostri principali competitor, ovvero
ad un prezzo accessibile e adatto alle esigenze di questo mercato in continua espansione.
Consci del fatto che sarà uno dei più importanti mercati futuri, stiamo lavorando per implementare sempre più la nostra offerta commerciale e la nostra linea di film a disposizione.
SPECIALE ANIMATION
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA
UN GRANDE EROE’
ALLA CONQUISTA
DELL'HOME VIDEO
Candidato agli Oscar 2015 come Miglior Film d’Animazione, “Big Hero 6” arriverà ad aprile in Blu-ray 3D, Blu-ray,
Dvd e nella versione Steelbook. La première del lungometraggio è stata l’occasione per lanciare un’asta benefica
a sostegno di MediCinema, l’organizzazione no profit che porta il cinema negli ospedali a scopo terapeutico.
Big Hero 6, il film Disney di Natale candidato agli Oscar 2015 nella categoria Miglior
Film d’Animazione, uscirà in home video
ad aprile nei formati Dvd, Blu-ray, Blu-ray
3D e nella versione Steelbook (contenente BD2D+BD3D). Diretto da Don Hall
(Winnie the Pooh – Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri) e Chris Williams (Bolt), il
film è ispirato all’omonimo fumetto Marvel,
che vede come protagonista Baymax, un
adorabile supereroe gonfiabile.
Il film
Big Hero 6 narra le vicende del
prodigio della robotica Hiro Hamada mentre impara a controllare il suo
genio grazie al suo brillante fratello
Tadashi e ai loro amici, tutti con idee
simili alle loro: l’amante dell’adrenalina Go Go Tamago, il maniaco dell’ordine Wasabi No-Ginger, il genio della chimica Honey
Lemon e il fanboy Fred.
Quando una devastante serie di eventi li catapulta nel
bel mezzo di un pericoloso complotto che si
riversa nelle strade
di San Fransokyo,
Hiro si rivolge al
suo amico più
stretto, un robot di nome Baymax e trasforma il
gruppo in una squadra di eroi ipertecnologici determinati a risolvere il mistero.
Il cast e la colonna sonora
Big Hero 6 vanta un cast di voci d’eccezione
nella versione italiana: Flavio Insinna, celebre attore di film e fiction e noto conduttore televisivo,
ha prestato la sua voce al protagonista, il tenero
Baymax, mentre Virginia Raffaele, attrice comica
e imitatrice amata dal pubblico italiano, ha doppiato l’amabile Zia Cass. Anche nelle musiche una
sorpresa tutta italiana: Moreno, il rapper vincitore
di ‘Amici 2013’, è entrato nella grande famiglia
Disney come autore e interprete del brano della colonna sonora ‘Supereroi in San Fransokyo’,
prodotto da Don Joe (Club Dogo) e composto
ad hoc per il film.
Il cortometraggio
Nelle versioni home video di Big Hero 6 è presente, tra i contenuti speciali, il cortometraggio
Winston, che ha preceduto la visione del film nelle sale cinematografiche. Diretto dal regista esordiente Patrick Osborne (Head of Animation per
il corto Paperman), Winston racconta la vita sentimentale di un uomo vista attraverso gli occhi
del suo migliore amico, il cane Winston, e svelata
morso dopo morso durante i loro pasti. Come il
film, anche Winston è candidato agli Oscar come
Miglior Cortometraggio d’Animazione.
La collaborazione con MediCinema
L’uscita in sala di Big Hero 6 ha segnato una
nuova e impor tante tappa della collaborazione tra Disney e MediCinema Italia Onlus,
l’organizzazione no profit che por ta il cinema
e la cultura negli ospedali a scopo terapeutico. La première del film Disney di Natale è
stata l’occasione per lanciare un’asta benefica
online su piattaforma CharityStars che, grazie al contributo di numerose personalità del
mondo dello spettacolo, della musica e dello spor t, mette in palio oggetti e situazioni
esclusive il cui ricavato andrà a sostenere il
progetto.
Disney Italia è stata tra i primi in Italia a
suppor tare MediCinema e ha contribuito a
far conoscere l’associazione e le sue attività
nel nostro Paese attraverso numerosi eventi
di comunicazione legati al lancio dei propri
film.
Daniel Frigo, presidente e amministratore
delegato The Walt Disney Company Italia ha
dichiarato: “Disney Italia crede nel valore di
essere par te delle comunità locali attraverso
la sensibilizzazione e il coinvolgimento della
comunità stessa. Ci concentriamo sul por tare
speranza, felicità e un po’ di magia Disney ai
bambini e alle famiglie in difficoltà promuovendo la creatività al fine di ispirare i bambini
a costruire un futuro migliore: la collaborazione con MediCinema punta proprio a questo”.
SPECIALE ANIMATION
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
DA NON PERDERE
Universal Pictures
E’ in vendita dal 18 febbraio il Dvd Spongebob
and Friends Patrick Squarepants. Una serie di nuove
avventure pronte a far diver tire e allo stesso tempo
educative. Con Patrick Stella, il miglior amico di
Spongebob, si va a caccia di meduse, accompagnati da Spongebob e tutti i suoi amici. Il Dvd contiene il
trailer del film Spongebob fuori dall’acqua, nelle sale cinematografiche
dal 19 febbraio. Si tratta del secondo lungometraggio animato tratto dalla
serie Tv firmata Nickelodeon.
Tra le altre novità animation firmate Universal segnaliamo il Dvd Barbie Super Principessa. In questa straordinaria avventura, Barbie veste i panni di una principessa che
acquisice dei poteri che la fanno trasformare in Super Sparkle, un’eroina che combatte
il crimine e protegge gli abitanti del regno. Continuano inoltre le avventure di Dora
L’Esploratrice con il Dvd Lo spettacolo sul ghiaccio di Dora.
Ma non finisce qui. A marzo usciranno infatti i Dvd di Vai Diego Salviamo il cucciolo di
leone, Bubble Guppies Siamo troppo rock, Monster High Haunted, Peppa Pig Fine delle vacanze e altre storie Stagione 5 - Vol.1 e l’ultima novità pre-school, Paw Patrol, che combina
capacità di problem solving, la presenza di mezzi di traspor to cool e umorismo con personaggi accattivanti (animali, veicoli, eroi del mondo reale).
01 distribution
Dal catalogo della società segnaliamo il Dvd e il Blu-ray
del lungometraggio Winx Club 3 - Il mistero degli abissi. Il film,
che ha conquistato il pubblico nelle sale
cinematografiche lo scorso mese di settembre con ottimi risultati di botteghino,
è stato prodotto e diretto da Iginio Straffi, presidente e fondatore dello studio di
animazione Rainbow, noto soprattutto
per essere appunto il creatore e il regista
di questa famose serie di animazione.
Il Dvd e Blu-ray di Winx Club – Il Mistero
degli Abissi sono ricchi di contenuti extra
interattivi e in alta definizione: in famiglia,
ci si potrà divertire a cantare con il karaoke in compagnia delle Winx con le canzoni del film, ma anche scoprire dei video
inediti, tra cui quello esclusivo del backstage in cui le fatine
Winx svelano i segreti e le curiosità del film. Ad Alfea, dove
le Winx stanno facendo da tutor per le matricole, sembra
tutto tranquillo. Ma le perfide Trix, storiche antagoniste delle
Winx, arrivano nell’Oceano Infinito con l’intenzione di sedersi sul trono dell’Imperatore e di reclamarne il potere.
Gli umani stanno infatti inquinando
gli oceani mettendo a repentaglio
l’equilibrio e l’ecosistema dell’Oceano Infinito, la dimensione che collega
tutti i mari di Magix. Quale migliore
occasione per le Trix per tentare un
colpo di mano e diventare imperatrici? Ma le Winx sono coraggiose e
non assisteranno passivamente alla
distruzione dei mondi sommersi. Riusciranno con il loro cuore puro a
ristabilire l’equilibrio dell’Oceano Infinito contrastando l’inquinamento e riportando la pace nella Dimensione Magica?
20th century fox he
Le nuove avventure de I Simpson, la famiglia più strampalata, politicamente scorretta e cinica d’America, sbarcano in questo nuovo cofanetto da collezione distribuito
da 20th Centur y Fox HE. Dalla fantasia di Matt Groening,
è disponibile infatti in Dvd la diciasettesima stagione della serie
di animazione cult. Il cofanetto, in
edizione limitata con maschera di
Bob, è costituito da 4 dischi con
22 episodi, ciascuno della durata
di 21 minuti circa. I 4 Dvd inoltre contengono i seguenti contenuti extra: E musica sia!, Dal vivo!
Eccovi i Simpson, Panoramica
dell’animazione, Gallerie dei bozzetti, Episodio extra della stagione, Le chicche, Episodio in varie
lingue: ‘Homer Simpson, questa è
tua moglie’, Scene tagliate e Commento audio agli episodi. Dal catalogo della società segnaliamo inoltre l’animation Dragon Trainer 2, candidato ai premi Oscar
2015, che ha riscosso enorme successo al box office. Il
titolo è disponibile in Dvd, Blu-ray e Digital HD. Film d’animazione statunitense del 2014, diretto da Dean DeBlois, è
il sequel di Dragon Trainer. Il secondo capitolo ritorna con il
fantastico mondo del vichingo Hiccup e il suo leale drago
Sdentato. L’inseparabile duo dovrà proteggere la pace e
salvare il futuro degli uomini e dei draghi dal potentissimo
Drago.
dna
Fusako Yusaki, protagonista assoluta dell’arte della plastilina, designer e scultrice tra le più estrose, è la creatice
della serie animata di fascia pre-scolare Naccio&Pomm,
due simpatici extraterrestri sbarcati sul pianeta Terra. I
due personaggi si comportano come i bambini più curiosi e vivaci che si tuffano alla scoperta del mondo, della
natura e degli animali.
Non si capiscono le parole dei due extraterrestri, ma
la musica, i gesti, gli sguardi dicono tutto di loro, come
quando il cinema è nato. Ogni viaggio è un piccolo tesoro, un’esperienza da ricordare. Fusako Yusaki è nata nel
1937 in Giappone, dove si è laureata in design creativo
nel 1960. Ha partecipato a vari concorsi ottenendo premi e segnalazioni.
La sua statura d’artista è stata riconosciuta dall’invito
ad essere membro di giuria dei più prestigiosi festival di
cinema d’animazione, quelli di Annecy in Francia (1989),
di Hiroshima in Giappone (1990), di Zagabria in Cro-
azia (2000), di Espinho in Portogallo (2002) e di Wissembourg in Francia (2003). Due sono i Dvd del listino
di Dna dedicati a questa serie: Naccio&Pomm vol. 1 e
Naccio&Pomm vol. 2 Il grande ponte. In ogni episodio, della
durata di cinque minuti, i due marziani finiscono per scovare i luoghi più diversi: da una stazione ferroviaria, a un
parco giochi, fino ad arrivare in fondo al mare.
Dal catalogo della società segnaliamo inoltre la serie
animata I Saurini i e i viaggi del meteorite nero, un cartone animato italiano prodotto da Animundi e Rai Fiction.
I Saurini sono cinque cuccioli di dinosauro (Saro, Ranu,
Bronto, Stego e Nunzy) che, grazie ai magici meteoriti, dalla loro mitica ambientazione giurassica, riescono a
viaggiare nel tempo così da vivere incredibili avventure in
straordinarie epoche storiche e in fantastiche leggende.
La prima stagione è stata trasmessa in prima visione
assoluta su Rai 2, realizzando uno share medio del 10%,
con picchi del 12%.
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SPECIALE ANIMATION
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
DA NON PERDERE
warner bros. entertainment italia
Numerose le release animation del listino Warner Bros.
Entertainment Italia. Dalla franchise Lego saranno in uscita, il
26 marzo, i Dvd di Lego Friends: Di nuovo insieme e Lego Ninjago Masters of Spinjitzu – Stagione uno e Stagione due.
Lego Friends, la serie che ha come protagoniste Olivia, Mia,
Stephanie, Emma e Andrea, cinque inseparabili amiche del
cuore, vi porteranno a Heartlake City e vi faranno scoprire
il loro mondo di avventure e divertimento. In questi nuovi
episodi, le amiche aiuteranno i nonni di Mia a consegnare un
piccolo puledro, costruiranno una bellissima barca per celebrare i 200 anni di Heartlake City e dimostreranno tutto il
loro coraggio in un’emozionante spedizione nella giungla per
salvare il matrimonio di zia Sophie. Negli episodi dedicati a
Lego Ninjago Masters of Spinjitzu, i 4 maestri Ninja Kai, Maestro del Fuoco, Jay, Maestro del Fulmine, Cole, Maestro della
Terra, e Zane, Maestro del Ghiaccio, affrontano Lloyd Gardamon, figlio del loro nemico numero uno, che ha liberato
le minacciose tribù dei serpenti nel tentativo di conquistare
Ninjago. I piani di Llyod vanno in fumo e i serpenti lo fanno
prigioniero. Sembra un improbabile scherzo del destino ma il
govane Gardamon unirà le sue forze con quelle dei maestri
Ninja per riuscire a fermare il nemico che vuole gettare il loro
mondo nell’oscurità. Secondo l’antica leggenda, uno solo dei
quattro è destinato a diventare il Ninja Verde. Ogni stagione
contiene 13 episodi.
Ma non finisce qui. Warner Bros. lancerà in home video
anche il Dvd I Flintstones & WWE – Botte da Orbi. Il disco presenta tra i contenuti speciali Episodio 22 L’anello di fidanzamento, un episodio Bonus dal titolo Fred diventa Arbitro, I lottatori di FFE - Fred Flintsone Entertainment, la squadra creata
da Fred Flinstones! e Come diventare una star del Wrestling.
Ricordiamo che il nuovo film d’animazione de I Flintstones, in
uscita nel 2015, è il frutto di un accordo tra Warner Bros e
WWE (World Wrestling Entertainment) e vedrà la partecipazione di alcune stelle come Vince MacMahon e John Cena,
per l’occasione trasformati in cavernicoli.
lucky red
Dal maestro dell’animazione Isao Takahata, La storia della principessa splendente, è un nuovo imperdibile film firmato Studio Ghibli,
la celebre azienda cinematografica di film d’animazione giapponese
fondata da Hayao Miyazaki. La storia della principessa splendente, un
capolavoro tra favola e poesia, è una trasposizione cinematografica di Taketori Monogatari, la storia del taglia bambù. Narra di un
contadino che, mentre taglia del bambù, all’interno di uno dei fusti
trova una piccola bambina, grande quanto un pollice. L’uomo, senza
figli, la prende e la por ta a casa da sua moglie, ed insieme decidono
di allevarla come bambina propria. Ma crescendo, la piccola Kaguya
si troverà a scoprire la sua vera identità, quella di non essere una
persona qualunque, ma una principessa. Il film è disponibile in Dvd
e Blu-ray.
Grazie alla passione per le opere dello Studio Ghibli da par te di
Lucky Red, troviamo nel suo catalogo numerose opere firmate dal
regista e fumettista Hayao Miyazaki.
Il suo ultimo capolavoro è Si alza il vento prodotto nel 2013. Una
sor ta di film biografico sull’ingegnere aeronautico Jirō Horikoshi
(1903-1982), inventore del Mitsubishi A5M e del suo successore
Mitsubishi A6M Zero, utilizzati dall’Impero giapponese durante la
seconda guerra mondiale, ed è tratto dal manga Kaze tachinu, sceneggiato e disegnato dallo stesso Miyazaki nel 2009, a sua volta
ispirato al romanzo ‘Si alza il vento’ di Tatsuo Hori. Rappresenta
l’ultimo film del regista prima del suo definitivo ritiro dalle scene,
ed è disponibile in Dvd e Blu-ray Disc.
CG entertainment
Tantissime le novità del genere animation
distribuite da CG Entertainment. Si parte
con l’uscita del 24 marzo del Dvd con il primo volume della serie Dinofroz. Il Dvd, edito
da Mustang Entertainment/Giochi Preziosi
Group/Mondo Tv Group, contiene cinque
episodi (la serie completa è composta da sei
volumi, per un totale di 26 episodi). La serie
ha come protagonisti quattro amici che vengono trasportati nel passato, in un mondo
dove uomini, dinosauri e dragoni popolano la
Terra. Presto i ragazzi scopriranno che grazie
al potere del “Rockfroz”, una piccola roccia,
possono trasformarsi in T-Rex, Tricerop, Ptero-
pagina 22
dix e Smilidon, e cioè i Dinofroz, i fantastici
dinosauri volanti che aiuteranno i dinosauri a
sconfiggere il malvagio Neceron, il signore dei
draghi. Il successo di questo cartone animato è
confermato dall’arrivo in sala del nuovo film di
Jurassic Park, ma anche da giocattoli e prodotti
brandizzati Dinofroz, un vero Must per tutti i
bambini.
L’8 aprile sarà la volta dell’uscita del Dvd e
del Blu-ray di Naruto la via dei Ninja (KeyFilms/
Mustang Ent.). Si tratta del primo dei nove lungometraggi della saga (in sala grazie a Lucky
Red/Key Films) che ha conquistato milioni di
fan. Dopo il successo della serie Tv (ancora in
onda), dei manga e dei videogiochi, Naruto arriva per la prima volta in home video in Italia.
Il Dvd sarà disponibile anche nella versione
noleggio.
Icone per i bambini e ragazzi di tutto il
mondo da oltre 20 anni, Pikachu e i suoi amici
Pokémon tornano con una nuova strabiliante
avventura. Il 21 aprile arriverà in home video
Pokemon Il Film - Diancie e il bozzolo della distruzione (Key Films/Mustang Ent.). Saranno disponibili le versioni Dvd e Blu-ray per la vendita,
e anche il Dvd per il noleggio. Dopo l’enorme
successo della serie Tv, l’atteso lungometraggio
conquisterà i fan e le nuove generazioni.
E per finire, la società fiorentina distribuirà,
nella primavera 2015, Lupin III vs Detective Conan (Key Films/Mustang Ent.), che vedrà per la
prima volta insieme due eroi dell’animazione
giapponese. Già uscito in Giappone nel 2013,
dove ha ottenuto un ottimo successo tra appassionati e non, racconta l’avvincente inseguimento di Lupin da parte di Conan.
Motivo della caccia: un prezioso diamante
rubato con maestria da Lupin e la volontà, da
parte di Conan, di sventare un altro grande
furto architettato sempre, ovviamente, da Lupin III. Riuscirà Conan a fermare Lupin, diversamente dall’inetto collega Zenigata?
SPECIAL INTEREST
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
Nel cuore
dei Musei Vaticani
Cinehollywood edita il documentario, prodotto da Sky, nelle edizioni Blu-ray 3D/2D e Dvd.
Un capolavoro imperdibile, massima espressione dell’arte e della bellezza.
A cura di Margherita Bonalumi
Musei Vaticani 3D è il documentario d’arte più visto di sempre nei cinema del mondo. La
produzione Sky 3D e Sky Arte
HD in collaborazione con la
direzione dei Musei Vaticani è
stata sinora distribuita da Nexo
Digital in 2mila sale cinematografiche sparse in 56 paesi, e ha
raggiunto oltre 160mila spettatori e più di 1.5 milioni di euro
al box office. In Italia, distribuito in 150 sale in un solo giorno,
lo scorso 4 novembre, ha conquistato 26mila spettatori per
un incasso di 250mila euro.
Cinehollywood porta questo
capolavoro in home video. Il
filmato è disponible in cinque
lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) sia in
Dvd sia in Blu-ray 3D, per una
visione ancor più emozionante
e coinvolgente. Il Blu-ray 3D
può essere visionato anche in
versione 2D.
Roberto Cepparo, amministratore delegato di Cinehollywood, esprime la sua soddisfazione: “Sono particolarmente
lieto e fiero di editare Musei Vaticani per il mercato
home video in Italia e in Francia, sia
per la qualità eccezionale del prodotto, sia perché esso
si inserisce perfettamente nella nostra strategia editoriale che copre da
decenni i grandi
temi di storia, arte e spiritualità. Un prodotto che non può
mancare nelle case di tutti coloro che amano la bellezza”.
Il documentario raccoglie gli
straordinari tesori artistici collezionati dai papi in 500 anni di
storia, arte e cultura. Si possono
ammirare la Cappella Sistina,
i capolavori di Leonardo, Raffello, Giotto, Michelangelo e le sculture
dell’arte classica romana.
Grazie alla tecnologia Ultra Hd 4K/3D,
Musei Vaticani 3D consente allo spettatore
di immergersi letteralmente nelle opere. Per
la prima volta è possibile lasciarsi trasportare in un viaggio tridimensionale nel cuore
dei Musei Vaticani e
della Cappella Sistina, accompagnati dal professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei. Su
tutte le opere sono state infatti
applicate, durante le riprese e
il montaggio del filmato, le tecniche di dimensionalizzazione,
che consentono di dare profondità all’opera.
Dalle statue classiche al Giudizio Universale, questo film
unico, spettacolare e appassionante, racconta una storia che
ha cambiato tutti, appassionati
d’arte o no, credenti o meno: la
storia di uno dei musei più famosi e ammirati nel mondo.
Così, in questo straordinario
ed esclusivo documento, l’arte
si mostra come mezzo sublime per far emergere il legame
tra artista e fede, anzi un insieme di fedi: dal cristiano Giotto
all’ebreo Chagall, il tormentato
Salvador Dalì e il raffinatissimo
Raffaello Sanzio in un percorso
costruito su suggestioni efficaci
e potenti.
Luce Cinecittà
IL TRENO VA A MOSCA
La fine di un mondo attraverso
lo sguardo e i filmati 8mm del barbiere comunista Sauro Ravaglia.
E’ il 1957 ad Alfonsine, uno dei
tanti paesini della Romagna “rossa” distrutti dalla guerra. Sauro e
i suoi amici sognano un mondo
di pace, fratellanza, uguaglianza:
sognano l’Unione Sovietica. Arriva l’occasione di una vita: visitare
Mosca durante il Festival mondiale della gioventù socialista. Sauro
e compagni si armano di cinepresa per filmare il grande viaggio.
Ma cosa succede quando si parte
per filmare l’utopia e ci si trova di
fronte la realtà?
Questo è il documentario Il treno va a Mosca, diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini,
con la partecipazione di Sauro
Ravaglia. Film rivelazione al 31°
pagina 24
Torino Film Festival, è disponibile nel formato Dvd distribuito da
Istituto Luce-Cinecittà. L’edizione home video è accompagnata
da un libretto con le recnesioni
del film e un contributo originale
di Paolo Simoni (Home MoviesArchivio nazionale del film di famiglia).
Tra i contenuti speciali all’interno del disco troviamo l’album
fotografico del viaggio a Mosca
di Sauro Ravaglia, le riprese della prima proiezione dei film 8mm
originali in presenza dei protagonisti ad Alfonsine nel 2010, il videoclip di “Mezzanotte a Mosca”
suonata dai Cromàtica Pistona,
le bobine integrali in 8mm filmate da Sauro ai funerali di Togliatti
nel 1964 e il trailer cinematografico del film.
Federico Ferrone, Sauro Ravaglia e Michele Manzolini
SCHEDE PRODOTTO
Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015
LA SCOMPARSA DI ELEANOR RIGBY
BUTTER
Regia e cast: Ned Benson. Con Jessica Chastain,
James McAvoy, Viola Davis, Isabelle Huppert.
Genere: Drammatico
Etichetta: Koch Media
Distribuzione: Koch Media
Formato: Dvd, Blu-ray
N° dischi (LUI e LEI): 1 disco Dvd, 1 disco BD
N° dischi (LORO): 3 dischi Dvd, 3 dischi BD
Release date vendita: 26/03/2015
Regia e cast: Jim Field Smith. Con Rob Corddry, Jennifer Garner,
Ashley Greene, Hugh Jackman, Olivia Wilde.
Genere: Commedia
Etichetta: Koch Media
Distribuzione: Koch Media
Formato: Dvd, Blu-ray
N° dischi: Dvd 1 disco, Blu-ray 1 disco
Release date vendita: 26/02/2015
Trama: Un tempo felicemente sposati, Eleanor e Conor improvvisamente si ritrovano come
estranei in un rapporto che sta rapidamente mutando in tragedia. La storia esplora la soggettività
dei due protagonisti, per descrivere entrambi i lati di una relazione nella quale un uomo e una
donna cercano di recuperare la vita e l’amore che prima entrambi conoscevano e condividevano. Il progetto La Scomparsa di Eleanor Rigby - Loro, già concepito inizialmente come due film
distinti (La Scomparsa di Eleanor Rigby - Lui che racconta le vicende dal punto di vista di Conor
e La Scomparsa di Eleanor Rigby – Lei che racconta la loro storia dal punto di vista di Eleanor),
comprende tutte e due le visioni.
Punti di forza:
• Un cast stellare per una perfetta storia d’amore.
• Un progetto dalla gestazione lunga 10 anni.
Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR.
DOCTOR WHO – IL TEMPO DEL DOTTORE
Regia e cast: Jamie Payne. Con Matt Smith, Peter Capaldi.
Genere: Drama / Sci-Fi
Etichetta: DNC Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Entertainment
Formato: Dvd
N° dischi: 2
Release date: 26/03/2015
Prezzo consigliato: Dvd 12,99 euro
Trama: L’ultimo epico viaggio di Matt Smith, undicesimo Dottore, e Clara, sua inseparabile compagna, avviene il giorno di Natale. L’avventura si conclude con la rigenerazione del
dodicesimo Dottore interpretato da Peter Capaldi.
Contenuti extra: Dietro la cinepresa, Scena eliminata, Una notte con le stelle, Addio a
Matt Smith.
Marketing e comunicazione: ufficio stampa e PR.
Trama: Destiny è una bambina che vive in un centro sociale e viene affidata ai coniugi
Emmet. Durante una visita ad una fiera, finisce per sbaglio nella teca in cui è esposta
l’opera vincitrice di una competizione di sculture di burro e termina da sola le rifiniture del
Sacro Graal. Da questo fortuito incidente scaturiranno una serie di situazioni che coinvolgeranno diversi personaggi disposti a tutto per soldi, fama, sesso e potere.
Punti di forza:
• Un indie movie con un cast di altissimo livello.
Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR.
ANDIAMO A QUEL PAESE
Regia e cast: S. Ficarra, V. Picone. Con Salvatore Ficarra,
Valentino Picone, Fatima Trotta, Tiziana Lodato, Nino Frassica.
Genere: Commedia
Etichetta: Warner Bros. Entertainment Italia
Distribuzione: Medusa Film
Formato: Dvd
N° dischi: 1
Release date: 26/03/2015
Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro
Trama: Valentino e Salvo - amici di vecchia data, rimasti disoccupati - decidono di cambiare
vita e trasferirsi dalla città al piccolo comune siciliano di Monteforte, paese d’origine di Valentino
e della moglie di Salvo, nella speranza di limitare le spese. L’impatto con la realtà del paese è
complicato e il piccolo centro pare essere abitato solo da anziani. Salvo e Valentino, sempre in
cerca di una soluzione per sbarcare il lunario, trovano modo di sfruttare la cosa a loro favore, trasformando la casa in una sorta di ospizio improvvisato. Il patto è chiaro: “Voi ci date la pensione
e noi ci occupiamo di voi!”. Ma nessuna pensione è per sempre...
Contenuti extra: Backstage, Videoclip, Trailer
Punti di forza:
• L’arte di arrangiarsi diventa protagonista nel nuovo film del duo reso celebre da Zelig.
• Ficarra e Picone ancora una volta campioni d’incassi al botteghino.
LA SCUOLA PIU’ BELLA DEL MONDO
Regia e cast: Luca Miniero. Con Christian De Sica, Rocco Papaleo.
Genere: Commedia
Etichetta: Cattleya
Distribuzione: Universal Pictures
Formato: Dvd e Blu-ray
N° dischi: 1
Release date: 04/03/2015
Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro; BD 16,99 euro
Trama: Filippo Brogi, impeccabile preside di una scuola media toscana, prepara scrupolosamente un gemellaggio con una scuola di Accra, in Ghana. Per un errore di ricerca, l’impacciato bidello Soreda spedisce l’invito ad Acerra, facendo sì che quella che arriverà a San Quirico d’Orcia sia una tribù di scugnizzi napoletani, guidata dal professore Gerardo Gergale.
Punti di forza:
• L’eterno esilarante duello tra Nord e Sud, questa volta a scuola.
• Dal regista delle commedie campioni d’incasso Luca Miniero (Benvenuti al Sud, Benvenuti
al Nord e Un boss in salotto).
• Completano un cast stellare Miriam Leone, Angela Finocchiaro e Lello Arena.
Marketing e comunicazione: campagna sui principali siti di cinema ed entertainment e
Posting plan sulla pagina dedicata.
L’AMORE BUGIARDO
Regia e cast: David Fincher. Con Ben Affleck, Rosamund Pike,
Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Kim Dickens.
Genere: Drammatico
Etichetta: 20th Century Fox
Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment
Formato: Blu-ray e Dvd
Release date: 09/04/2015
Prezzo consigliato: Dvd 16,99 euro; BD 22,99 euro
Trama: Il film, basato sul best seller mondiale di Gillian Flynn, porta alla luce i segreti di un
matrimonio. In occasione del loro quinto anniversario, Nick Dunne scopre che sua moglie
Amy è scomparsa. Sotto la costante pressione della polizia e dei media, il felice ritratto
di famiglia di Nick inizia a sgretolarsi. In poco tempo le sue bugie, gli inganni e gli strani
comportamenti portano tutti a farsi la stessa domanda: è stato Nick Dunne a uccidere sua
moglie?
Contenuti extra: Commento audio di David Fincher.
Punti di forza:
• Tratto dal libro di Gillian Flynn, entrato nella classifica dei best-seller del New York Times.
• Accoglie le incredibili performance di Ben Affleck, Rosamund Pike e di un cast stellare.
THE FOLLOWING - LA 2° STAGIONE COMPLETA
Regia e cast: Kevin Williamson. Con Kevin Bacon, James Purefoy,
Shawn Ashmore, Valorie Curry, Sam Underwood, Jessica Stroup.
Genere: Drammatico
Etichetta: Warner Bros. Entertainment Italia
Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia
Formato: Dvd e Blu-ray
N° dischi: 4 Dvd; 3 Blu-ray
Release date: 26/03/2015
Prezzo consigliato: Dvd 29,99 euro; BD 39,99 euro
Trama: Nella seconda stagione del thriller psicologico di grande successo creato da Kevin
Williamson, un killer torna sulla scena. Dopo la presunta morte di Joe Carroll, serial killer a
capo di una setta, l’ex-agente dell’Fbi Ryan Hardy ha trascorso un anno cercando di ricostruire la propria vita. Ma una strage orrenda convince Hardy a indagare sul caso e contattare l’unica sopravvissuta, Lily Gray. Nonostante Hardy cominci a condurre le sue indagini
con discrezione, non passa molto tempo prima che l’assassino lo consideri un obiettivo da
eliminare. Con nuove trame pericolose, nuovi orribili personaggi animano questo gioco agghiacciante che culminerà in una resa dei conti in cui amore, sangue e terrore si mescolano.
Contenuti extra: 14 Approfondimenti e dietro le quinte di The Following, Quattro contenuti
speciali inediti: Following Marcos Siega, The Religion of Joe Carroll, Bound by a Common
Foe e The Joe Mask, Finale alternativo della Seconda Stagione, Una Sbirciatina: Silence,
The Following al Comic-Con 2013, Scene Tagliate, Le Gag.
Punti di forza:
• Creata da Kevin Williamson (Scream, Dawson’s Creek e The Vampire Diaries).
• 15 episodi pieni di colpi di scena, con una suspense al cardiopalma.
SIN CITY UNA DONNA PER CUI UCCIDERE
Regia e cast: Robert Rodriguez e Frank Miller. Con Mickey Rourke,
Jessica Alba, Josh Brolin, Bruce Willis, Eva Green, Lady GaGa.
Genere: Azione
Etichetta: Key Films /Mustang Entertainment
Distribuzione: CG Entertainment
Formato: Dvd e Blu-ray (2D+3D)- N° dischi: 1
Release date: 03/03/2015
Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro; BD 19,99 euro
Trama: Al Kadie’s Bar di Sin City si incrociano le strade di sei personaggi assetati di vendetta.
Un giovane e presuntuoso giocatore d’azzardo, Johnny sfida e sconfigge più volte il perfido
Senatore Roark suscitando la sua ira. La bella Nancy al Kadie’s Bar fa la spogliarellista e proprio
su quel palco matura il desiderio di vendicare il suo uomo con l’aiuto di Marv. Ma soprattutto per
Dwight il bar della “città del peccato” ha un grande significato: dopo anni, rivede lì Ava, la femme
fatale per cui aveva perso la testa e il cuore. Pentita per averlo fatto soffrire, Ava gli chiede aiuto
per liberarsi dai soprusi del marito milionario.
Contenuti extra: Il green screen; Jessica Alba è Nancy, Eva Green è Ava; Joseph Gordon-Levitt
è Johnny; Josh Brolin è Dwight; Gli effetti speciali; Gli stunt e le controfigure; Trailer.
Punti di forza:
• Dopo il successo del primo capitolo un nuovo viaggio nella città del peccato disegnata da
Frank Miller, dove prendono vita spettacolari scontri mai visti prima.
Marketing e comunicazione: materiale Pop, comunicazione stampa nazionale, campagna
Adv nazionale.
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