Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. ANNO 17 - N.2 - FEBBRAIO 2015 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO LA SIAE COLPISCE ANCORA Il previsionale “fantasma” Rimosso dal sito dell’ente, dopo essere stato pubblicato, il bilancio 2015. Tra gli elementi maggiormente degni di nota: +75% delle entrate legate alla copia privata e +163% della sezione cinema. A pagina 12 ANNO 17 - N.2 - FEBBRAIO 2015 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO VIDEOGAMES Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. ATTUALITA’ Rispunta la Web Tax Nintendo verso il rilancio? A pagina 6 A pagina 6 Il ministero dell’Economia starebbe lavorando a un provvedimento di legge, che attende di essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri. Alla base della normativa l’assimilazione dei cosiddetti operatori “over-the-top” alle organizzazioni stabili obbligate a pagare le tasse nel nostro Paese. Nei nove mesi dallo scorso dicembre la società ha registrato un balzo degli utili da 10,2 a 59,52 miliardi di yen (da 86 a oltre 500 milioni di euro), mentre le attese degli analisti parlavano di 49,82 miliardi (circa 420 milioni di euro). PRIMO PIANO Il “Gigante” cede il passo A pagina 10 Come già avvenuto in Italia nel 2011, Paramount affida la distribuzione del prodotto home video a Universal in tutti i territori al di fuori degli Stati Uniti. SPECIAL INTEREST A pagina 24 NEL CUORE DEI MUSEI VATICANI ESTERI Alle pagine 8 e 9 Europa: Amazon batte, Carrefour risponde Il colosso dell’e-commerce conquista il 25% del mercato britannico del supporto fisico e lancia un proprio listino cinematografico. Intanto, l’insegna francese della Gd presenta una piattaforma di Est e Vod. La Santa Alleanza Major e broadcaster studiano strategie e convergenze per arginare l’avanzata di Netflix. Disney guarda a Sling Tv. E, in Italia, Rupert Murdoch potrebbe entrare presto in Mediaset Premium. SPECIALE ANIMATION Riflettori puntati sui titoli di genere, disponibili in Dvd, Blu ray, cofanetto e special edition. Redbox alla guerra del prezzo Ancora in attesa di rinnovo il deal con Warner, che vorrebbe strappare una marginalità più alta per copia-noleggio. E nelle prossime settimane dovrebbero essere ridiscusso anche l’accordo con 20th Century Fox. Da pagina 18 a pagina 22 ALL’INTERNO ODEON MAGAZINE EDITORIALE Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 Cose belle dal mondo… dell’elettronica di Angelo Frigerio Com’è andato lo scorso anno nel segmento delle catene di elettronica di consumo? La fotografia scattata da Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) parla di una prima inversione di tendenza. In territorio positivo. E di questi tempi poco non è. Lo dicono i numeri e i dati di mercato dei Technical Consumer Goods relativi al mese di dicembre e all’intero anno 2014. Con un complessivo incremento del 2,4% rispetto al 2013, l’anno appena trascorso si conferma incoraggiante per il settore. Il mese di dicembre, con un +7,3%, fa chiudere il 2014 con un segno positivo, il quinto consecutivo su base mensile. Considerando i singoli comparti merceologici, i settori che nel 2014 sono risultati più in salute sono la telefonia, carro trainante dell’intero comparto (+21,8%), e i grandi elettrodomestici (MDA), con un +3,7%. Buone performance anche per l’entertainment (+1,0%) e per i piccoli elettrodomestici (SDA), che hanno registrato una crescita dell’1,2%. Tra i settori fortemente in calo, fotografia e home comfort, rispettivamente a -22,3% e a -23,9% su base annua. L’It non esce dal periodo di sofferenza, segnando un -4,1%, mentre il consumer electronics (dominato dai Tv) si è fermato a un -1,5% nonostante un rialzo delle vendite nel periodo dei mondiali di calcio. Vi sono alcuni segni negativi in questa classifica annuale, ma per dare una lettura corretta dei dati occorre tenere in conto che la fetta maggiore di fatturato proviene da settori che si sono rivelati in crescita nel 2014: telefonia, grandi elettrodomestici e Ped. Altre voci importanti in termini di vendite sono stati gli ambiti del consumer electronics e dell’lnformation Technology, i cui risultati moderatamente negativi non hanno influito in modo decisivo sul giro di affari globale del settore, che passa dai 9.459 milioni di euro del 2013, ai 9.684 milioni del 2014. Il segmento della telefonia si conferma leader e, nel 2014, ha portato i maggiori introiti: 2.210 milioni di euro che provengono infatti dalle sole vendite di smartphone, telefoni cellulari, telefoni domestici e accessori. Alessandro Butali, presidente di Aires ha dichiarato: “Dopo un novembre e un dicembre positivi per il settore, che rispettivamente hanno segnato +7,5% e +7,3%, adesso auspichiamo un consolidamento di questa tendenza nel 2015, restando sempre consapevoli delle difficoltà del Paese. Gli italiani si confermano un popolo di ‘navigatori mobili’: l’utilizzo di smartphone è ormai una tendenza consolidata, a discapito delle vendite di televisori e del settore It in senso generale”. [email protected] Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Frimedia S.r.l. Stampa: Ingraph - Seregno (MB) pagina 4 Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23, 20821 Meda (MB) +Tel. 0362/600464 - Fax 0362/600616 [email protected] - www.hitechweb.info Periodico mensile Anno 17 - n.2 - Febbraio 2015 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI Registrazione al Tribunale di Milano n. 536 del 12 agosto 1999. Una copia 1,00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge numero 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Frimedia srl. Responsabile dati: Riccardo Colletti, Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) La rivista è stata chiusa in redazione il 19 febbraio 2015 ATTUALITÀ Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 Rispunta la Web Tax CLASSIFICHE Titolo in Dvd Il ministero dell’Economia starebbe lavorando a un provvedimento di legge, che attende di essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri. Alla base della normativa l’assimilazione dei cosiddetti operatori “over-the-top” alle organizzazioni stabili obbligate a pagare le tasse nel nostro Paese. Il Governo Renzi torna a lavorare su di un’ipotesi di tassazione delle web company. Il ministero dell’Economia avrebbe infatti allo studio una misura fiscale per normare i principali player multinazionali dell’economia digitale. Secondo le indiscrezioni, il provvedimento è nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri e andrebbe a integrare l’introduzione della tracciabilità dei pagamenti per i servizi online, sostituendo negli effetti il disegno dell’onorevole Francesco Boccia, che prevedeva l’obbligo di partita Iva italiana per le società che operano nel settore della pubblicità in Rete. Luigi Casero, viceministro dell’Economia, in occasione del dibattito parlamentare sulla riforma fiscale, ha infatti citato tra le imprese che vanno inquadrate in un nuovo ordinamento quelle che “utilizzano strumenti tecnologici” e “tutte quelle del web, come Google”. L’intenzione è di introdurre una tassa sui profitti che vengono realizzati nel nostro Paese, sfruttando i decreti attuativi previsti dalla delega fiscale. Resta però da capire come il Tesoro pensi di aggirare l’ostacolo che ha oggi consentito agli operatori ‘over-the-top’ (Ott, ndr) di pagare tasse esigue nel nostro Paese, ossia la possibilità di iscriversi al fisco Luigi Casero come società di servizi e non come organizzazione stabile. L’escamotage potrebbe, secondo i rumors di Montecitorio, ricalcare l’emendamento a firma dell’onorevole Ernesto Carbone che aveva preceduto la formulazione della Web Tax predisposta da Boccia e poi (parzialmente) bocciata dal premier Matteo Renzi. Anche le imprese che hanno formalmente sede legale all’estero sarebbero infatti riconducibili alla fattispecie fiscale della stabile organizzazione se utilizzano abitualmente una rete italiana. La relazione dell’emendamento Carbone (che risale all’autunno 2013 e si credeva definitivamente accantonato) parla espressamente di come “un flusso di dati con un elevato tasso presuppone un preciso target di riferimen- home video noleggio to sia per il business sia per la costante fruizione di infrastrutture di rete localizzate sul territorio nazionale, da cui si possa evincere una nuova forma di stabile organizzazione”. Conterebbero in tal senso tutte quelle azioni poste in essere attraverso le infrastrutture di Rete, siano esse fisse, mobile o satellitari, finalizzate alla trasmissione di dati da elaboratori elettronici verso indirizzi Ip italiani per fornire servizi online, indipendentemente dal fatto che essi provengano dal nostro Paese o dall’estero. Anche le azioni promozionali atte ad aumentare la visibilità di siti, link e banner ricadrebbero in questa tipologia, allargando notevolmente il perimetro delle imprese suscettibili di essere obbligate a pagare le tasse al nostro erario. Ma c’è di più: il legislatore vorrebbe fissare anche una quota di fatturato oltre cui le aziende ‘over-the-top’ sarebbero comunque dovute giungere a pagare le tasse in Italia. Gli uffici del ministero che stanno lavorando alla normativa sostengono in tal senso che questo meccanismo s’ispira ai nuovi standard dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Dopo la Gran Bretagna, che ha fissato al 25% la tassazione sugli utili fatti dalle varie Google e Amazon su territorio britannico, con un provvedimento che entrerà in vigore ad aprile e che stabilisce un prelievo più alto rispetto al 21% applicato normalmente nel Regno Unito, l’Italia potrebbe essere così il secondo Paese a dotarsi di una normativa propria contro l’elusione fiscale da parte degli ‘Ott’. L’orientamento di Francia e Germania è invece di arrivare a una normativa unica per tutti i territori Ue, da elaborare attraverso una consultazione pubblica che superi l’attuale normativa comunitaria sulla libera concorrenza, rivelatasi uno strumento insufficiente. Sempre che qualcuno non faccia leva sulle tensioni interne al Governo per rinviare ancora una volta il provvedimento. Andrea Dusio Casa di distribuzione Universal Pictures 03/02/15 2 Guardiani della Galassia The Walt Disney C. Italia 04/02/15 3 La preda perfetta Eagle Pictures 15/06/05 4 Lucy Universal Pictures 14/01/15 5 Joe Eagle Pictures 11/02/15 6 Maze Runner Il Labirinto 20th Century Fox HE 29/01/15 7 Annabelle Warner Bros. Ent. Italia 04/02/15 8 Sin City Una donn a per uccidere CG Entertainment 03/02/15 9 La spia - A most wanted man 01 Distribution 12/02/15 10 The Judge Warner Bros. Ent. Italia 12/02/15 11 Tutto molto bello Warner Bros. Ent. Italia 04/02/15 12 The Wolf of Wall Street 01 Distribution 15/05/14 13 Liberaci dal male Universal Pictures 10/12/14 14 I due volti di gennaio Eagle Pictures 11/02/15 15 Sex Tape-Finiti in rete Universal Pictures 22/12/14 16 Il fuoco della vendetta 01 Distribution 18/12/14 17 Boyhood Universal Pictures 04/02/15 18 The Hunter Koch Media 08/11/14 19 Insieme per forza Warner Bros. Ent. Italia 16/10/14 20 The giver-Il mondo di Jonas 01 Distribution 15/01/15 21 Into the storm Warner Bros. Ent. Italia 03/12/14 22 The Remaining-Il giorno è giunto Universal Pictures 28/01/15 23 3 Days to kill Eagle Pictures 08/10/14 24 Tower Block Koch Media 12/02/15 20th Century Fox HE 25/11/14 25 Apes Revolution-Il Pianeta delle scimmie Fonte: Settimana dal 9 al 15 febbraio Titolo home video vendita Casa di distribuzione The Walt Disney C. Italia 04/02/15 2 The Equalizer - Il vendicatore Universal Pictures 04/02/15 3 Maze Runner - Il labirinto 20th Century Fox HE 29/01/15 4 Frozen - Il regno di ghiaccio The Walt Disney C. Italia 09/04/14 5 Lucy Universal Pictures 14/01/15 6 Il Signore degli Anelli - Trilogia cinematografica Warner Bros. Ent. Italia 01/02/14 7 Boyhood Universal Pictures 04/02/15 8 Harry Potter coll. completa (8 dischi) Warner Bros. Ent. Italia 04/11/13 9 Gomorra - stagione 1 (4 supporti) 20th Century Fox HE 06/11/14 10 Maleficent - Il segreto della bella addormentata The Walt Disney C. Italia Classifica dei titoli più venduti a valore dal 2 all’8 febbraio (settimana 6), relativa ai supporti (Dvd e Blu-ray) aggregati, elaborata dall’Ufficio Studi Univideo su dati GfK. NINTENDO VERSO IL RILANCIO? pagina 6 dicembre. Il fatturato pari a 442,920 miliardi di yen (3,3 miliardi di euro) è calato dell’11,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre i profitti sono risultati pari a 31,6 miliardi di yen (236 milioni di euro). Wii U ha raggiunto un installato complessivo di 9,2 milioni di macchine, di cui 1,91 milioni sono quelle vendute a Natale, mentre 3DS è a quota 50,4 milioni (4,99 milioni ne sono state vendute nel terzo quarter). Sul versante software, Wii U è a quota 52,87 milioni, mentre 3DS si attesta a 215,96 milioni di pezzi venduti. Nei nove mesi dallo scorso dicembre Nintendo ha registrato un balzo degli utili da 10,2 a 59,52 miliardi di yen (da 86 a ol- Data di uscita 1 Guardiani della Galassia VIDEOGAMES Stanno andando alla grande le vendite degli Amiibo, le statuette Nintendo utilizzabili attraverso la connessione Nfc con Wii U e 3DS. Il presidente Satoru Iwata ha annunciato che dal lancio a fine novembre 2014 a oggi, nel giro di pochi mesi, sono state circa 5,7 milioni le miniature da collezione vendute in tutto il mondo dalla casa videoludica giapponese. Il futuro degli Amiibo si profila dunque assai positivo, in un momento in cui la società di Kyoto sta cercando di ritrovare una propria stabilità, dopo tre anni consecutivi di perdita. A fine gennaio Nintendo ha reso noti i risultati finanziari del terzo trimestre, terminato lo scorso 31 Data di uscita 1 The Equalizer-Il vendicatore tre 500 milioni di euro), mentre le attese degli analisti parlavano di 49,82 miliardi (circa 420 milioni di euro). La performance è stata trainata dalle vendite di videogiochi, ma anche aiutata dall’indebolimento dello yen, che ha permesso al gruppo giapponese di alzare da 20 a 30 miliardi di yen (da 170 a 250 milioni di euro) le stime sui profitti netti per l’anno fiscale in chiusura in marzo, mentre quelle sugli utili operativi dell’esercizio sono state dimezzate a 20 miliardi di yen. Riviste al ribasso da 590 a 550 miliardi di yen (da 5 a 4,7 miliardi di euro) anche le stime di vendite nette. Un ruolo strategico, su questo versante, è rivestito dai titoli, che, sottolinea l’azienda, si sono dimostrati decisivi per incoraggiare le vendite dell’hardware. Rispetto a Wii U Nintendo cita in particolare Mario Kart 8 e Super Smash Bros. per Wii U, che, nei primi nove mesi dell’anno fiscale, hanno totalizzato rispettivamente vendite per 4,77 milioni di unità e 3,39 milioni di unità, a rappresentare una grossa parte delle vendite totali di software, pari a 20,59 milioni di titoli. Sul versante 3DS, invece, Nintendo raccoglie i primi frutti del lancio giapponese delle nuove versioni della console, New Nintendo 3DS e New Nintendo 3DS XL. Le vendite hanno fatto registrare 1,84 milioni di unità, e sono positive le attese rispetto al debutto sul mercato statunitense e europeo. L’obiettivo a cui lavorare, per ora, è la chiusura del bilancio annuale 2014 in positivo. E per il 2015 si vedrà. M.B. 15/10/14 ESTERI Europa: Amazon batte, Carrefour risponde Il colosso dell’e-commerce conquista il 25% del mercato britannico del supporto fisico e lancia un proprio listino cinematografico, con finestra ristretta a due mesi per gli utenti di Prime. Intanto, l’insegna francese della Gd presenta una piattaforma di Est e Vod. Doveva essere l’anno di Netflix e invece a fare notizia nel mondo dell’entertainment in questo gennaio continua a essere Amazon. Il colosso dell’e-commerce si sta imponendo rapidamente come player distributivo leader, con una capacità di giocare a tutto campo che sino a pochi mesi fa nessuno gli riconosceva. Partiamo dai dati di mercato: Kantar Worldpanel ha pubblicato i numeri Uk relativi alle dodici settimane chiuse al 21 dicembre, coincidenti con il periodo di vendite più alte dell’anno. La spesa in packaged media dei consumatori britannici per il 24,8% è passata proprio per Amazon. Dvd e BD dunque, ma anche videogame e Cd. È un dato che rispecchia l’evoluzione delle dinamiche di acquisto dei media entertainment, che oggi nel Regno Unito passano per il 40% dalla Rete, con un incremento del 3% anno su anno. Resta però una criticità: se la percentuale di acquisti d’impulso negli store vale circa un terzo dei volumi di vendita, Kantar stima che su Amazon la quota scenda al 15%. La crescita del 6% degli acquisti on line di packaged media è dunque legata a scelte ponderate, mentre il colosso dell’e-commerce deve ancora identificare modalità efficaci per dare maggior spinta al casual shopping. Ma la quota di mercato dell’e-tailer è già abbondantemente superiore a quella di Tesco (14,7%), Hmv (13,9%) e Game Group (10,8%). Va detto che non in tutte le merceologie dell’entertainment Amazon è altrettanto consistente. Nella musica, ad esempio, Hmv è tornato a essere leader di mercato, grazie alla spinta data dal revival del vinile. La market share della catena è invece cresciuta più modestamente nel video, dove ha registrato un incremento dello 0,5%. Amazon insomma appare difficilmente attaccabile, almeno per quanto riguarda BD e Dvd: a consolidare la sua posizione dovrebbe infatti contribuire già dal 2015 la scelta di costruire un proprio listino cinematografico e una library proprietaria di serie Tv. Dall’head quarter di Seattle arriva infatti l’annuncio della produzione a partire dai prossimi mesi di dodici titoli theatrical destinati a passare prima per le sale e poi su Amazon Prime a due mesi di distanza, dunque con dieci mesi di anticipo rispetto alla window normalmente applicata dai servizi di subscription video alle uscite cinematografiche, e un notevole scarto anche rispetto alla finestra di 16 settimane tra data di uscita theatrical e primo sfruttamento digitale e home video. Il budget per questi titoli si aggira dai 5 ai 25 milioni di dollari: si tratta dunque di produzioni che non avranno certo l’impatto di un blockbuster hollywoodiano, e che sembrano più assimilabili ai film indipendenti (quelli che vanno al Sundance Film Festival) o, per la fascia bassa, alle realizzazioni dell’industria cinematografica nostrana. C’è però da segnalare che Amazon si sta muovendo anche nel segmento delle produzioni Tv: ha siglato infatti un accordo con Woody Allen, per la creazione della prima serie televisiva firmata dal grande regista. E proprio sul fronte delle produzioni televisive la società di Jeff Bezos ha ottenuto due Golden Globe Awards per Transparent, a conferma che la costruzione di un portfolio di qualità è già in atto. A esso contribuiscono anche le property delle terze parti: nelle scorse settimane è stato infatti siglato un deal con Hbo, per portare su Prime due evergreen come Boardwalk Empire e The Sopranos. Una strategia multipiattaforma e multicanale dunque, quella di Amazon. Che deve essere inquadrata anche alla luce di alcuni nuovi elementi di scenario: secondo una nuova ricerca di Npd la penetrazione degli streaming player entro il 2017 arriverà al 40%, in virtù della concorrenza tra Amazon Fire Tv, Roku, Google Chromecast e Apple Tv. A inizio del 2014 la penetrazione era stata stimata nel 16%. Dunque nel giro di un triennio la tecnologia si appresterebbe a fare un balzo in avanti di circa 25 punti, anche grazie alla consistenza delle app usate dagli streaming media device: in questo senso al panorama di dodici mesi fa, dove egemonici erano ancora Netflix, Hulu Plus e You Tube, si è aggiunta la forte crescita di Amazon Prime e l’apparizione di Hbo Go. La strategia di Amazon va letta non solo in chiave di leadership del settore entertainment, ma come “cavallo di Troia” per spingere il largo consumo a migrare verso la distribuzione digitale. L’home video si trova in tal senso a giocare una partita enormemente più grande di lui, all’interno della quale però torna a essere considerato una pedina fondamentale. Intanto Carrefour ha annunciato il lancio di Nolim Films, una piattaforma che offrirà electronic sell-thru e transactional video a una libreria composta inizialmente da 3mila titoli. L’elemento di novità è rafforzato dal fatto che si tratterà della prima soluzione di questo tipo che in Francia renderà disponibile la funzionalità UltraViolet. Un tentativo dunque di replicare da un lato a Netflix e dall’altro proprio ad Amazon, offrendo il noleggio dei titoli a 1,99 euro per 48 ore e l’acquisto a partire da 4,99 euro, con accessibilità da tablet, smartphone, Pc e connected Tv. Ricordiamo in tal senso che Carrefour in Francia rappresenta (il riferimento è ai numeri del 2013, in assenza ancora di stime per retailer relative al 2014) il terzo player dell’home video, con 7 milioni di pezzi venduti: ecco allora che la funzionalità UltraViolet assume ancora più significato, grazie alla possibilità di utilizzare il codice inserito nei titoli venduti dalla catena registrandosi al sito www.nolim.fr. Al di là del business generato da questa possibilità, Carrefour è in grado così di offrire una soluzione “chiusa” tra prodotto fisico e file digitali: un buon deterrente contro i nuovi colossi dell’entertainment. E non solo. Andrea Dusio La Santa Alleanza Major e broadcaster studiano strategie e convergenze per arginare l’avanzata di Netflix. Disney guarda a Sling Tv. E, in Italia, Rupert Murdoch potrebbe entrare presto in Mediaset Premium. C’è vita oltre Netflix: le major stanno mettendo a punto nuove strategie relative alle piattaforme video, con l’obiettivo di valorizzare i propri contenuti senza svenderli nel calderone dei deal con i servizi di Subscription video on demand. I primi annunci in tal senso arrivano da Disney e 20th Century Fox. Il 3 febbraio Bob Iger, ceo di Walt Disney Co., durante una conference call con gli analisti di mercato, ha dichiarato che la società sta studiando una soluzione di broadcasting direct-toconsumer interamente dedicata ai propri brand, a partire da Marvel e Star Wars. Ma ha dichiarato di guardare con interesse anche all’esperimento di Sling Tv, il servizio di Dish Network presentato a inizio gennaio al Consumer Electronics Show di Las Vegas, basato sull’idea di offrire un bouquet dei migliori canali della Tv via cavo in streaming su Smart Tv, digital media player e device di ultima generazione (in questo caso attraverso app), per un prezzo di 20 dollari al mese. La strategia di Sling Tv è di mirare al target dei 12 milioni di possessori di connessioni a Banda Larga che non hanno sottoscritto un abbonamento alle Pay Tv o a Espn (la televisione americana che trasmette esclusivamente eventi sportivi 24 ore su 24), puntando sull’integrazione di eventi live e contenuti di entertainment dedicati al pubblico più giovane. Come ha ricordato lo stesso Iger, Walt Disney Studios ha chiuso al 26 dicembre 2014 il primo quarter del proprio anno fiscale con un netto operativo in crescita anno su anno del 33%, grazie soprattutto al risultato dei titoli home video, da Guardians of The Galaxy a Maleficent e Frozen, che continuano a macinare numeri altissimi, soprattutto se paragonati a Monster University e The Lone Ranger, che a fine 2013 avevano performato al di sotto delle aspettative. Sotto il profilo degli incassi theatrical il pur ottimo risultato di Big Hero 6, che ha generato pagina 8 Chase Carey, chief operating officer di Fox 484 milioni di dollari, è comunque inferiore a quello dell’anno precedente di Frozen, che, lo ricordiamo, tra i tanti record battuti vanta anche quello relativo al maggior box office di sempre di un titolo animation. 20th Century Fox sta invece articolando una strategia sul digitale molto complessa, declinata con diversi strumenti e azioni territorio per territorio. Citiamo due esempi. Da un lato il risultato eccezionale ottenuto in Uk a livello di digital sell-thru, con una crescita anno su anno a fine 2014 del 280%, che ha aiutato non poco il risultato complessivo della major, pari a un incremento del 36%, anche in virtù di iniziative promozionali di grande efficacia, come il “Buy and Keep” implementato su BskyB, lo store digitale di Sky. Dall’altro, in Cina la major ha siglato il 2 febbraio un accordo di licenza con la piattaforma digitale You On Demand, a cui ha ceduto i diritti locali relativi allo streaming di una parte consistente del proprio catalogo, scommettendo - come d’altra parte hanno fatto altri studi, su di un player che però fa ancora fatica a guadagnare quote di mercato nel territorio di riferimento. Bob Iger, ceo di Walt Disney Co. Nell’ambito dei commenti relativi all’andamento dell’ultimo quarter, il 4 febbraio, Chase Carey, chief operating officer di Fox, ha definito la transizione a un business model basato sul digitale “un bicchiere mezzo pieno”, ritornando sulle dichiarazioni recenti di Rupert Murdoch, secondo cui Netflix non è autorizzata a monopolizzare il mercato dello Svod. “La crescita dei servizi di streaming è stata più veloce di quanto molti di noi si attendessero”, ha sottolineato Chase Carey. “Le loro performance hanno finito per determinare una certa pressione sul nostro business, ma Fox non intende mettere a repentaglio i canali di distribuzione tradizionali per ottenere nel breve periodo risultati finanziari dagli accordi di licenza con i player dello Svod, a partire da Netflix. La nostra continua invece a essere una prospettiva di lungo periodo. Copriamo d’altronde uno spettro di contenuti talmente ampio da poterci muovere con assoluta autonomia nel mondo delle piattaforme video. Gli accordi che abbiamo siglato recentemente con Amazon e Hulu Plus vanno nella direzione di una maggior apertura e competizione nel mercato”. In sintonia con le dichiarazioni di Murdoch, anche Carey sembra insomma prefigurare una “guerra fredda” alle aspirazioni monopoliste di Netflix. Vanno letti anche in questa chiave i tanti rumors che alle nostre latitudini riportano la possibilità di una riconciliazione, se non proprio di un’alleanza, tra Sky e Mediaset. Prende infatti sempre più consistenza l’ipotesi di un ingresso di Murdoch nel gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, ingresso che passerebbe per l’acquisizione di una quota di maggioranza relativa di Mediaset Premium. Restano da chiarire in tal senso le intenzioni di Vincent Bollorè. Il boss di Vivendì e Canal Plus non nasconde infatti il progetto di diventare primo socio di Telecom, rilevando la quota ora di Telefonica: una strategia che ha come secondo step l’ingresso in Mediaset. A spingere per una convergenza tra Murdoch e Berlusconi è anche Mediobanca, che attraverso i propri analisti rimarca come si vada verso un consistente rialzo del prezzo dei contenuti premium, a cui sono sempre più interessate anche le compagnie di telecomunicazioni. Non dimentichiamo inoltre un’altra questione: allorché Netflix fa il proprio ingresso in un mercato, si spostano completamente gli equilibri relativi all’occupazione della Banda Larga. E potrebbe diventare più difficile anche per gli operatori di telecomunicazioni monetizzare l’interesse del pubblico per la fruizione dei contenuti in modalità mobile. Ecco perché, esattamente come sta avvenendo negli Usa, major e broadcaster sembrano destinati a disegnare nuove alleanze contro l’avanzata dello streaming entertainment. Le une per salvaguardare il valore delle proprie property, gli altri per puntellare le proprie posizioni. Senza farsi tirare il collo nella corsa all’“oro” dei contenuti premium. Margherita Bonalumi Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 Redbox alla guerra del prezzo Ancora in attesa di rinnovo il deal con Warner, che vorrebbe strappare una marginalità più alta per copia-noleggio. E nelle prossime settimane dovrebbero essere ridiscusso anche l’accordo con 20th Century Fox. L’epoca in cui Redbox si poteva permettere di negoziare deal costosissimI con le major è definitivamente alle spalle. Outerwall, la società che gestisce i sistemi di automazione delle attività di videonoleggio leader del mercato Usa, ha annunciato attraverso il proprio chief finance officer Galen Smith che le trattative per un nuovo accordo di distribuzione con Warner sono a oggi a un nulla di fatto. Nel frattempo Redbox sta acquisendo il prodotto della casa attraverso canali alternativi, a partire dalle insegne retail. Outerwall, che è guidata dall’ex executive di Warner Mark Horak, mirava infatti a prolungare l’accordo con la major, così come aveva fatto l’anno scorso con Sony Pictures HE, Paramount Home Media Distribution e Universal Pictures HE, siglando peraltro un nuovo agreement con lo Studio indipendente Lionsgate. “Continuiamo ad avere con Warner degli incontri che fanno prospettare un esito positivo della trattativa”, ha spiegato Smith in una conference call con gli analisti finanziari. “Ma dobbiamo arrivare a un accordo che funzioni per entrambe le parti e ci consenta di supportare come desideriamo l’industria dell’home entertainment. Abbiamo tutte le intenzioni di continuare a lavorare con Warner, ma vogliamo farlo all’interno di termini commerciali corretti”. Nel contempo, Outerwall si appresta a rinnovare il deal con 20th Century Fox. Ma le trattative si potrebbero rivelare complicate anche in questo caso, se la major insistesse come sta facendo Warner per strappare un prezzo più alto per copia-noleggio. Galen Smith non ha in tal senso aggiunto ragguagli intorno alla causa del mancato rinnovo a oggi I titoli home video e dei videogame più noleggiati presso i distributori automatici Redbox nel 2014 TOP MOVIE RENTAL 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10 Captain Phillips The Wolf of Wall Street 22 Jump Street The Equalizer Divergent The Hunger Games: Catching Fire Ride Along Neighbors Jackass Presents: Bad Grandpa Tammy del contratto, ma le fonti di mercato sostengono che la motivazione sia proprio da ricercare dall’incremento di prezzo imposto dalle case di distribuzione nella definizione della nuova percentuale di revenue sharing: una condizione che Redbox non vuole accettare, anche in ragione del fatto che, con la scomparsa di Blockbuster e di molte catene “brick and mortar” è ormai per taglia dimensionale il secondo o terzo buyer di packaged media TOP VIDEO GAME RENTAL 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10 Call of Duty: Advanced Warfare Destiny Call of Duty: Ghosts Madden NFL 15 Minecraft Grand Theft Auto V The Amazing Spider-Man 2 NBA 2K15 Thief Teenage Mutant Ninja Turtles operante negli Usa. Da notare che Outerwall grazie all’aumento del prezzo del noleggio applicato nella parte finale dell’anno ha compensato il risultato non soddisfacente del terzo quarter, portando il proprio risultato operativo a crescere anno su anno del 9%, con un margine del 24,6% (contro il 22,4% di dodici mesi prima). Il prezzo medio per transazione è passato da 2,58 a 2,72 dollari, anche in funzione della crescita della quota di noleggi relativi al Bluray. Il numero di atti di noleggio sono invece in calo: da 192 a 181,3 milioni, mentre il volume d’affari dei chioschi consolidati è diminuito dell’1,3%. Tra le cause della diminuzione del numero di noleggi, gli analisti citano anzitutto il box office non irresistibile: un fattore che rischia di avere un impatto marcato anche nel 2015, se è vero che il botteghino Usa è calato nella seconda parte del 2014 anno su anno del 16% e che nel primo quarter 2015 la diminuzione è per ora del 31%. I dati dovrebbero migliorare nel Q2, anche perché il secondo quarter del 2014 si era rivelato particolarmente debole. Tra le strategie di Outerwall per consolidare il risultato del 2014 c’è il potenziamento ulteriore della parte BD e il focus sulla campagna di fidelizzazione denominata “Redbox Play Pass”, che consente ai chi noleggia con maggior frequenza di avere a disposizione alcuni titoli in modalità free. La promozione ha totalizzato in due mesi non meno di 1,5 milioni di adesioni. “Mentre tutti gli altri player stanno in qualche modo smobilitando il presidio del prodotto fisico, noi riteniamo di poter trarre ancora notevoli vantaggi da quella che definirei la “coda lunga del noleggio tradizionale”, a fronte del calo del Dvd”, ha concluso Smith, rimarcando come nella settimana finale di dicembre Redbox abbia fatto segnare il risultato più alto di sempre, “A riprova che quando hai prodotti forti, le performance del rental continuano a essere molto buone”. Nel box al centro pubblichiamo le classifiche dei titoli home video e dei videogame più noleggiati presso i distributori automatici Redbox nel 2014. Margherita Bonalumi ESTERI Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 Il “Gigante” cede il passo Come già avvenuto in Italia nel 2011, Paramount affida la distribuzione del prodotto home video a Universal in tutti i territori al di fuori degli Stati Uniti. A cura di Andrea Dusio breaking news Google: quarto trimestre in crescita, ma sotto le attese Mountain View – I ricavi nel quarto trimestre per Google crescono del 15% a 18,1 miliardi di dollari. Il risultato è sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 18,46 miliardi di dollari. L’utile netto è salito a 4,76 miliardi di dollari dai 3,38 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2013. I ricavi del 2014 di Google sono stati 66 miliardi di dollari, il 19% in più rispetto all’anno precedente. Google ha speso molto per mantenere la crescita. Le spese operative nel quarto trimestre sono state 6,78 miliardi di dollari, il 37% dei ricavi, in aumento rispetto a 5,03 miliardi di dollari del 2013. Apple supera il valore di 700 miliardi di dollari in Borsa Cupertino – Apple ha superato il valore di 700 miliardi di dollari in Borsa. È la prima società nella storia di Wall Street a raggiungere questo traguardo. Alla chiusura delle contrattazioni dello scorso 10 febbraio il titolo dell’azienda che produce iPhone e iPad valeva 122,02 dollari, per un valore di mercato pari a 710,70 miliardi di dollari: un balzo in avanti notevole rispetto agli oltre 647 mila dollari con cui Apple aveva chiuso il terzo trimestre del 2014. Il primato storico è arrivato al termine di una giornata in cui il ceo Tim Cook ha annunciato un nuovo ambizioso progetto di Apple, pronta a entrare nel settore delle energie rinnovabili attraverso l’alleanza con First Solar. Dallo sbarco in Borsa, nel dicembre 1980, la capitalizzazione di mercato della società è cresciuta di ben il 50.600%. Facebook debutta al cinema con Oculus Rift Paramount affida a Universal la distribuzione del proprio prodotto home video in tutti i territori, ad esclusione degli Usa. Con un accordo siglato il 12 febbraio il “Gigante” esce così dalla scena della distribuzione diretta in Europa, a partire dal primo giugno, allorché il deal diventerà operativo in Uk (con gli altri Paesi che seguiranno a ruota). La partnership con Universal avrà la durata di cinque anni, mentre i dettagli finanziari dell’accordo non sono noti. “L’industria dell’home entertainment continua a evolvere: abbiamo così puntato a importanti economie di scala per il business della distribuzione del prodotto fisico. Ci aspettiamo dunque da questo deal benefici sensibili per i nostri risultati finanziari”, ha spiegato Peter Levinsohn, chief distribution officer di Universal Pictures. Ricordiamo che le due società lavorano già assieme in diversi mercati: in tal senso il nuovo accordo non fa che espandere il perimetro di azione di deal già operanti da anni. In particolare, una partnership distributiva analoga a quella definita ora a livello internazionale è stata attivata in Italia nel febbraio 2011, allorché Paramount Home Entertainment Italia venne dismessa e la commercializzazione del prodotto fu assegnata a Universal Pictures Italia. In quel caso l’annuncio arrivò dalle parole di Dennis Maguire, a capo della divsione home video di Paramount, e da Eddie Cunningham, alla pagina 10 testa dell’home entertainment in Universal. Oltre alla distribuzione, il deal prevedeva anche l’affidamento delle attività finanziarie, commerciali, di marketing e logistica, con la chiusura della sede milanese di Paramount. Ricordiamo anche che pochi mesi prima, a settembre 2010, in Spagna era stata effettuata la scelta inversa, affidando il prodotto Universal a Paramount. Il mercato iberico si appresta dunque ora a vivere un “rovesciamento” di quanto accaduto cinque anni fa. Allora Spagna e Italia pagarono con il merge l’impatto gravissimo della pirateria sui volumi di vendita. Già in precedenza però era stato stabilito di far distribuire in Italia il prodotto theatrical dei due Studios da una sola società, la Universal guidata da Richard Borg. Infatti, sino al 2006, era la joint venture United International Pictures (Uip) a portare in sala il prodotto delle due major. Un primo accordo prevedeva una turnazione biennale tra due società distinte. Poi intervennero altri fattori, tra cui il lungo stallo della produzione cinematografica Paramount, la scelta di concentrare l’azione su poche franchise collaudate e la crisi del rapporto con DreamWorks. L’Italia risulta in tal senso la country con l’organizzazione più simile al futuro assetto distributivo scelto dalle due major, con il lavoro già concentrato tanto per la parte cinema quanto per la parte home video nella sola struttura Universal. E se nel 2011 era la pirateria a dettare le nuove strategie, oggi la necessità di diverse e più consistenti economie di scala sul piano distributivo è determinata dagli assetti di un mercato che vede il digitale sviluppare tuttora revenue non sufficienti a compensare la contrazione del prodotto fisico, da cui deriva ancora la maggior parte del fatturato, e che ha bisogno di consolidare le proprie marginalità, anche alla luce del rischio concreto che un futuro, a causa dell’affermazione dello streaming e dei servizi di Svod, il digitale dia meno di quanto prospettato alcuni anni fa, quando si pensava che l’Electronic Sell-Thru sarebbe stato in grado di sviluppare valori non lontani da quelli del packaged media. “Siamo convinti che il nuovo accordo strategico creerà un’importante opportunità di potenziare il nostro business anche a livello distributivo durante questa fase di cambiamento dell’ecosistema dell’home entertainment”, spiega commentando il deal Rob Moore, vice chairman di Paramount Pictures. Per quanto riguarda il “Gigante”, rimane operativo nella distribuzione di prodotto home video nel mercato domestico, dove la presenza del rental by mail di Netflix e di Redbox, unitamente alla buona performance del prodotto sell e al business residuale delle videoteche “brick and mortar” determinano la necessità di continuare a presidiare il settore con una presenza diretta. Menlo Park – Dopo Amazon, anche Facebook fa il suo debutto al cinema. L’anno scorso Mark Zuckerberg ha acquistato, per 2 miliardi di dollari, Oculus VR, la società che produce i visori per la realtà aumentata Oculus Rift. La compagnia ha annunciato ora una nuova divisione, chiamata Story Studio, che produrrà film basati sulla realtà virtuale. Per farlo sono stati arruolati veterani della Pixar e del settore dei videogame. Il primo prodotto realizzato è il corto Lost, presentato al Sundance Film Festival, la manifestazione dello Utah, Stati Uniti. Lo spettatore, munito di caschetto, si immerge nell’ambiente virtuale, esplorabile a 360 gradi muovendo la testa, ed è accompagnato nella visione da una lucciola che interagisce con i suoi movimenti e lo aiuta a seguire il racconto. Obiettivo del corto è mostrare le potenzialità della realtà virtuale e la sua applicazione al linguaggio cinematografico e a una forma narrativa studiata ad hoc. a cura di Margherita Bonalumi PRIMO PIANO. LA SIAE COLPISCE ANCORA Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 Il previsionale “fantasma” Rimosso dal sito dell’ente, dopo essere stato pubblicato, il bilancio 2015. Tra gli elementi maggiormente degni di nota: +75% delle entrate legate alla copia privata e +163% della sezione cinema. A cura di Tommaso Stigliani Un colpo degno del mago Silvan. Svanito nel nulla. Evaporato. Il bilancio previsionale 2015 che Siae ha pubblicato sul proprio sito a fine gennaio è stato rimosso, senza che al suo posto sia apparsa una versione definitiva o un’indicazione che dia ragione della cancellazione del link, editato con in calce l’indicazione del carattere riservato del documento. Al suo posto appare, al momento di andare in stampa, una pagina bianca, con la scritta “documento in costruzione”. Probabile che qualcuno lo abbia postato in Rete troppo presto e che, a seguito di un articolo pubblicato dall’avvocato Guido Scorza su Il Fatto Quotidiano i vertici dell’ente abbiano optato per un clamoroso dietrofront. Molti, in effetti, i dati “scomodi” che comparivano nel documento. A partire dal numero fondamentale: il risultato economico atteso è infatti in attivo per 7,4 milioni di euro (avanzo dopo le imposte), al punto che Siae prevede di poter confermare il provvedimento di riduzione delle aliquote provvigionali già adottate per il repertorio musica nel 2014 e soprattutto proporre una riduzione dell’1,3% dell’aliquota relativa alla provvigione per la raccolta dell’equo compenso relativo alla Sezione Cinema. Come mai tanta “liberalità”, da parte di un ente che negli ultimi anni ha fatto delle convenzioni il puntello per la contrazione dei proventi derivati dal diritto d’autore? La ragione è semplice. Siae resta un’organizzazione non particolarmente efficiente (spende 179 milioni di euro per avere ricavi per 156 milioni), ma ha rafforzato notevolmente le proprie entrate grazie al “regalo” ricevuto dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali con l’aumento delle tariffe relative al compenso di copia privata. Forse è questo il dato che andava proposto in maniera più “discreta”, magari ridimensionando nella versione “ufficiale” gli effetti del provvedimento ottenuto dopo un pressing asfissiante da parte di viale della Letteratura sui vertici del Mibact? Basta guardare i numeri: la copia privata generava sino all’anno scorso 67,1 milioni di euro. Nella previsione 2015 si parla invece di ben 117,5 milioni, per un incremento del 75%, legato, come si legge testualmente: “…in esito alla revisione delle tariffe di cui al D.M. 20 giugno 2014 con il quale è stata rideterminata la misura dei compensi. Le nuove tariffe si applicano per le cessioni dal 7 luglio 2014”. Questo numero non ci convince sino in fondo: siamo andati a controllare la cifra relativa alla copia privata messa a bilancio nel consuntivo 2013. Era di 67,1 milioni di euro, esattamente come nel preconsuntivo 2014. Possibile che, a fronte dell’entrata in vigore delle nuove tariffe a luglio 2014, non vi sia stato alcun effetto positivo sui numeri a fronte di cinque mesi a disposizione per incrementare l’incasso della sezione? Più facile concludere che il preconsuntivo è probabilmente sottostimato. Nel previsionale 2014, preparato a novembre 2013 (allorché Siae non era ancora sicura dell’aumento delle tariffe) si parlava di 59 milioni di euro, a fronte di un preconsuntivo 2013 di 61 milioni (dunque addirittura una contrazione anno su anno). Tanta prudenza è forse servita a rafforzare gli argomenti a favore di una revisione delle tariffe? Chissà che il ministro Franceschini non si sia convinto a innalzare l’entità in emolumento anche sulla base della constatazione del ribasso dei ricavi...Ma tant’è, Siae si dice finalmente convinta che la copia privata contribuirà al suo piccolo “boom”. C’è però un’altra voce che nel 2015 è in predicato di lievitare in maniera macroscopica. Si tratta degli incassi cinema, che nel preconsuntivo 2014 sono stimati a 30,6 milioni di euro, e che nel previsionale 2015 passano a 80,9 milioni, con una crescita “spettacolare” del 163%, pari a un + 50,2 milioni di euro. L’incremento sarebbe legato agli “esiti positivi di arbitrati già definiti, delle trattative in corso e della conclusione favorevole di contenziosi con l’emittente Sky”. Recita un vecchio adagio: pagina 12 “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Ma evidentemente, almeno nella formulazione del previsionale riservata ai componenti del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza, Siae si sente libera di sbilanciarsi. L’obiettivo è infatti incassare somme pregresse, saldi 2014 e acconti da parte della Rai per un totale di 11,2 milioni, e ancora ben 40 milioni da Mediaset, a conclusione di una serie di trattative che sono tuttora in corso, mentre non viene quantificata la cifra che potrebbe arrivare dalla Pay-tv di Murdoch. Un gruzzolo che farà contenta in primis Anica, facendo dimenticare a molti quel che oggi è uno dei punti deboli della distribuzione cinematografica, ossia il fatto di non aver assegnato a Siae una convezione che le avrebbe consentito di raccogliere gli incassi negli esercizi cinema. Ai tempi in cui alla guida di viale della Letteratura era Mauro Masi si era pensato a un’ipotesi del genere, che eviterebbe probabilmente oggi ai distributori più piccoli di avere crediti insoluti verso molti esercenti, nell’oggettiva difficoltà ad avere quel che loro spetta senza un decreto ingiuntivo. Nelle gestioni separate è invece contabilizzato il risultato economico relativo al contrassegno obbligatorio antipirateria, che oggi costituisce una voce marginale per Siae: il valore della produzione 2015 viene quantificato in 3,6 milioni di euro, contro i 3,8 del consuntivo 2014. Il costo invece è di 3,15 milioni (contro i 3,380 dell’anno scorso), per una differenza di 450mila euro, comunque in crescita rispetto ai 420mila euro del 2014. Da notare che la riduzione dell’impatto delle imposte finirà per lasciare nelle casse di viale della Letteratura 350mila euro, rispetto ai 220mila relativi all’ultimo esercizio. Qualcosa in più, ma, alla luce della sempre minor incidenza del bollino come efficace strumento anti contraffazione, ha ancora senso questa movimentazione di soldi e di mezzi? Tra gli elementi che consentono a Siae di porre come obiettivo 2015 una crescita del 12,5% degli incassi per diritto d’autore vi è anche, relativamente al settore emittenza, la prospettiva di veder maturare cifre consistenti relativamente alle spettanze di Sky legate a musica, li- rica, opere drammatiche e radiotelevisive (il cosiddetto Dor) e le opere letterarie e artistiche (raggruppate alla voce Olaf). Buona parte dell’incremento è dunque appeso al filo-Murdoch, anche al di fuori della voce “cinema”. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il mercato della musica è tuttora in stagnazione e a forte impatto della pirateria. Attenzione però, perché Siae conta nel 2015 di batter cassa presso retailer e Grande distribuzione anche in merito all’utilizzo del repertorio amministrato per la musica d’ambiente. Nel previsionale si parla esplicitamente di “accordi con importanti marchi della Gd”. Da notare che un maggiore introito è previsto anche in relazione all’impatto dell’Expo 2015. Quanto ai costi, va sottolineato come la tanto vantata gestione commissariale, che doveva razionalizzare drasticamente le spese, contribuendo a ridare efficienza alla struttura, abbia evidentemente fallito: il preventivo 2015 è infatti più alto del preconsuntivo 2014 per quanto riguarda la voce del personale, ma anche per altri oneri, per un totale già citato di 178,9 milioni di euro, contro i 175,4 dell’esercizio precedente. Il costo degli acquisti è calato drasticamente (-36,6%) o forse è stato semplicemente spalmato in altre voci, che crescono sino al 21,5%. In equilibrio è il costo dei servizi (-0,2%), pari a 63,8%. Da notare che viene dato in aumento l’esborso per l’attività sul territorio e per gli straordinari, su cui si erano concentrate in passato le critiche relative alla gestione “allegra” contenute in un articolo sul Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella. Il quale, criticando le spese dell’amministrazione Siae all’epoca della presidenza Assumma, sembrava dar credito all’azione di risanamento operata dai commissari. Invece con tutta evidenza nulla sotto questo profilo è cambiato. E infatti Siae continua a reggersi sulle convezioni con le pubbliche amministrazioni, che nulla hanno a che fare con la sua mission, ma che le consentono di avere in concessione i servizi più disparati, a partire da quello da poco confermato per il biennio 2015/2016 da parte dell’Agenzia delle Entrate, che porterà nelle casse di viale della Letteratura 28,4 milioni di euro, su di un totale di servizi in convezione per 33,337 milioni di euro (in decremento del 3% anno su anno). Senza quella convenzione, che deve essere ancora approvata dal Consiglio di Gestione dell’Agenzia, Siae non sarebbe sostenibile. Attenzione poi ai proventi finanziari. Il saldo della gestione è in tal senso in attivo per 33,8 milioni di euro, con una flessione rispetto al 2014 di 3 milioni, pari all’8,2%, in buona parte legati alla voce interessi attivi sui conti correnti bancari e postali, in calo di 4,7 milioni. Cosa significano questi numeri? Che Siae, soprattutto in virtù dell’intervallo di tempo tra la raccolta degli incassi e la loro ripartizione, mette a frutto un consistente risultato. Più è lenta, più guadagna. Una specie di incentivo all’inefficienza, se ci passate il termine, su cui forse qualcuno dovrebbe mettere la lente d’ingrandimento, anche perché molti degli incassi riguardano servizi in cui teoricamente Siae compete con altri attori di mercato. Vi sono infine i 6 milioni di euro che costituiscono il rendimento atteso dalla gestione del Fondo Norma, in cui, lo ricordiamo, la gestione commissariale ha fatto conferire il patrimonio immobiliare della società. Ma attenzione a dire “qui però sono stati bravi”: Siae continua infatti a spendere non meno di 12 milioni di euro in affitti di immobili. E proprio riguardo al patrimonio immobiliare c’è la chicca finale. Sempre nel pezzo uscito su Il Fatto Quotidiano si parlava, tra l’altro, della cessione dell’immobile di via Valadier 37 a Roma, già sede sociale. Ebbene, persino l’annuncio relativo alla vendita dello stabile è stato rimosso dal portale dell’agenzia che lo ha in carico, pur restando l’immobile sul mercato. Leggetevi insomma quest’articolo, ma non fategli troppa pubblicità. Altrimenti chissà cos’altro fanno sparire. hitechweb.info hitechweb.info IL QUOTIDIANO DEL SETTORE tecnologico Il nuovo sito all news. Che fornisce in tempo reale informazioni sul mercato delle tecnologie, dell’entertainment e dei suoi protagonisti. ANNO 5 - NUMERO 2 - FEBBRAIO 2015 PERIODICO DI ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO FESTIVAL DI ROMA SI RIPARTE DA ZERO Presidente e cda si sono dimessi. Ora i sei soci dovranno nominare il nuovo direttore, gli organi sociali e operare alcune scelte strategiche. Il bilancio della gestione uscente, nelle parole di Michele Lo Foco. E le dimissioni arrivarono. Nella giornata del 2 febbraio, con 90 giorni di anticipo, il presidente Paolo Ferrari e tutto il consiglio di amministrazione del Festival di Roma hanno rimesso i propri mandati. Ora il pallino passa ai sei soci, che sono chiamati a dire se ci sarà un’edizione 2015, come intendono finanziarla e chi sarà chiamato da un lato a dirigere la macchina gestionale e dall’altro a guidare le scelte artistiche. L’azzeramento degli organi sociali impone infatti un ripensamento su diversi ordini di problemi. In primis la formula da seguire: festa o festival? Subito a ruota: due figure distinte, un direttore artistico e uno generale, o esiste la possibilità di accorpare i due incarichi in una sola professionalità? Terzo punto: si intende continuare a far lavorare Cinema per Roma su un palinsesto di attività inscritto nei soli giorni della manifestazione o si vuol dar vita a un programma che abbia maggior respiro, giustificando anche i costi di una struttura che a fronte degli emolumenti ha sempre avuto per molti mesi l’anno un’operatività ridotta all’osso? Quarto: la manifestazione va tenuta nei perimetri dell’Auditorium o la si può allargare alla città? Quinto: quale ruolo, quale dimensione e che tipo di investimento devono connotare il mercato? Sesto e ultimo punto: come si può costruire una collaborazione effettiva tra l’evento e il comparto del cinema e dell’audiovisivo locale? Qualche risposta possiamo già azzardarla, anche alla luce delle di- chiarazioni, invero molto, troppo prudenti, dei soci, che continuano a trattare il tema come se a dipanare la matassa dovesse essere qualcun altro. Prendiamo Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura del Comune di Roma. Ha spiegato alle pagine dei quotidiani locali, dal Messaggero al Tempo, che si proverà a far convergere Festa del Cinema e Festival della Fiction. É una cosa che si dice da anni, ma la componente della Giunta Marino non si sbilancia troppo, spiegando che l’organizzazione gestionale sarà affidata a Cinema per Roma in entrambi i casi. Non si sa però se le date coincideranno, e l’idea è di mantenere divise le direzioni artistiche. (...) PRIMO PIANO IL CASO Maledetto giovedì... Dov’è finito il nostro cinema finanziato? Tre film italiani nei primi sette per incasso nel 2014. E una ‘valanga azzurra’ di commedie nella top 100. Eppure qualcosa non torna... Alle pagine II e III ATTUALITA’ A pagina III Le “innocenti evasioni” del Viperetta Massimo Ferrero è accusato dal pm Mario Palazzi di non aver pagato 1 milione e 176mila euro di Ires nel 2009, in relazione all’attività della Blu Cinematografica. Si tratta della società che tra l’altro ha realizzato ‘Gas’, il film del 2005 finanziato dal Mibact perché vi recitava Lorenzo Balducci. FOCUS ON A pagina IV Media Salles, presenze in sala in crescita dell’1,3% in Europa La digitalizzazione dell’esercizio è ora al 91%. Boom del botteghino in Turchia. Italia, Germania e Uk i Paesi con il calo più sensibile anno su anno del box office. Paolo Ferrari segue a pagina IV A Maurizio Sciarra la presidenza dell’Apulia Film Commission A pagina IV I La giornata di lancio in sala dei film, anticipata nell’ottobre 2012, ha perso il suo effetto novità. E nel 2014 ha fatto registrare un significativo calo nelle presenze e negli incassi. A pochi giorni dalla partenza della sperimentazione di multiprogrammazione introdotta da Anec, e sposata per ora senza troppo entusiasmo dall’esercizio (ne parleremo tra sette giorni), per il box office la settimana conclusiva di gennaio si è aperta con un lunedì “nero”. Nessun titolo infatti ha superato i 100mila euro d’incasso. Exodus - Dei e Re si è fermato a 87mila euro, La teoria del tutto ne ha rastrellati 78mila, American Sniper, la sorpresa più consistente del botteghino degli ultimi due anni, è ancora terzo a 74mila. Numeri piccoli piccoli, che inducono a una riflessione e forse dovrebbero portare a un ripensamento. In seguito all’introduzione nell’ottobre del 2012 dell’uscita in sala al giovedì, che mirava a consolidare il giorno tradizionalmente più debole della settimana, gli incassi, dopo il riequilibrio iniziale, tendono a evidenziare nuove tendenze. La prima, e più evidente, è che le new release del giovedì rischiano al quinto giorno di avere il fiato corto: scavallata la domenica, molti film hanno già fatto “il pieno”, esaurendo le loro potenzialità. La riduzione delle risorse destinate al lancio e il peso dei voti e delle recensioni sul web, che sono in grado di affossare un titolo dopo un paio di giorni, fanno il resto. (...) segue a pagina II ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV N.2 - FEBBRAIO 2015 segue da pagina I PRIMO PIANO Maledetto giovedì... (...) Il risultato è quel che si è visto lunedì scorso: dei film usciti in settimana (John Wick, Sei mai stata sulla luna, Il nome del figlio, Still Alive...) nessuno è entrato nei primi tre. Chiaro che il risultato del secondo weekend si complica e la tenitura si accorcia: anche i titoli di medie potenzialità dopo 8/10 giorni dall’uscita raschiano il barile e la tentazione di smontarli dopo una settimana cresce. Spostare l’uscita al giovedì è stato insomma un errore. La mossa non è servita nemmeno a conseguire l’obiettivo concordato nel mondo associativo. Basterebbe prendere in mano i numeri Anica per rendersene conto. Tra le tabelle puntualmente ignorate da operatori, analisti e colleghi ce n’è una che riguarda l’incidenza dell’incasso per giornata della settimana. La domenica è il giorno dove il numero di biglietti staccati è più consistente (22.426.000), mentre il botteghino più ricco si registra il sabato con 153 milioni di euro, contro i 151 milioni di euro del giorno festivo, dove evidentemente più frequentate sono le sale a prezzo medio più basso. Segue, con numeri già dimezzati per presenze e box office, il venerdì (11,6 milioni di presenze e 73 milioni di euro d’incasso). Un gradino più sotto sta il mercoledì, con 10 milioni di presenze e 56 milioni d’incasso. Il giovedì è il quinto giorno, con 8,7 milioni di spettatori e 52 milioni di euro di box office. Chiudono il lunedì con 8,1 milioni di biglietti e 47 milioni di euro e il martedì, con 8 milioni di spettatori e 41 milioni d’incasso (da leggersi anche in relazione alle molte azioni promozionali ora veicolate in questa giornata). Insomma, rafforzare il giovedì ha significato indebolire il lunedì e ridurre il martedì al lumicino. Ma il dato su cui distributori ed esercenti dovrebbero innescare una riflessione è un altro, quello riguardante il confronto tra 2014 e 2013. Attestato che nell’anno appena concluso la flessione è stata del 7,13% per quanto riguarda le presenze e del 6,09% per l’incasso, la giornata che va in controtendenza è quella del lunedì, con crescite del 4% degli spettatori e dell’8% del box office. E la ragione è una: tolto l’effetto novità iniziale la situazione si sta riequilibrando e la programmazione della sala si sta rimodulando. A dimostrazione che non è solo la programmazione delle sale a determinare le abitudini dello spettatore, ma una pluralità di fattori, tra cui la “controprogrammazione” televisiva, le altre forme di impiego del tempo libero, gli impegni della settimana lavorativa e così via. Volete la conferma di questa tendenza. Qual è la giornata che anno su anno nel 2014 ha perso di più? Il giovedì, naturalmente. Il calo è del 13,4% nelle presenze e del 16,7% negli incassi. Più del doppio della media, insomma. Numeri che sanciscono un sostanziale fallimento dello spostamento dell’uscita. O, se vogliamo essere più morbidi, la presa d’atto che le abitudini degli spettatori sono più radicate di quanto si creda, e le variazioni di palinsesto non bastano a cambiarle. Un’ulteriore certificazione scaturisce anche da altri dati: il giorno che ha perso meno è il venerdì (meno 3,2% nelle presenze e 3,9% negli incassi), quello dove nulla (programmazione e costo del biglietto) è cambiato. Seguono sabato e domenica. I numeri si fanno allarmanti per quanto riguarda il mercoledì, che perde il 7,30% per biglietti staccati e l’8,35% per incasso, in ragione della concorrenza del giovedì e del venir meno di alcune leve promozionali, spostate al martedì. Che a sua volta perde in maniera importante per presenze (-10,25%) e soprattutto va sotto pesantemente per botteghino (-13,96%), zavorrato da troppi sconti nel prezzo. Insomma: il giovedì di uscita ha fatto male a tutti. Forse anche a se stesso. Dove nulla è cambiato, la risposta del pubblico è migliore. Meglio tenerne conto per le prossime sperimentazioni. Andrea Dusio II Un’immagine del film Exodus - Dei e Re IL CASO Tre film italiani nei primi sette per incasso nel 2014. E una ‘valanga azzurra’ di commedie nella top 100. Eppure qualcosa non torna... Una quota di produzione nazionale pari al 27%. Questo il dato relativo al risultato di botteghino 2014, secondo i numeri diffusi da Cinetel. Il calo rispetto al 2013 c’è ed è di 6 punti, abbastanza marcato ma comunque leggibile nelle logiche di un’annata in cui non era in uscita un film di Checco Zalone, che abbiamo imparato a considerare l’unico fattore capace davvero di spostare il box office annuale del nostro cinema (ce ne accorgeremo da qui a 12 mesi, quando saluteremo il boom del prodotto nazionale...). Vale invece la pena di addentrarci nella classifica dei 100 film che hanno incassato di più, per verificare come, in un’annata povera di titoli capaci di totalizzare incassi importanti (il film con il box office più alto è Maleficent, che comunque non supera la soglia dei 15 milioni di euro), la nostra produzione se l’è cavata egregiamente, con ben tre titoli nei primi dieci. Un boss in salotto ha chiuso sopra i 12 milioni di euro, Il ricco, il povero e il maggiordomo ha sfiorato gli 11 milioni e Sotto una buona stella ha superato abbondantemente i 10. Di sette film oltre l’incasso a due digit in milioni di euro, tre sono italiani. Nel 2013 i titoli sopra i 10 milioni erano stati 10, quelli oltre i 15 milioni tre, e l’Italia aveva avuto, oltre ai 51 milioni di Sole a catinelle, anche i 14 milioni de Il principe abusivo. Tutti gli altri, da La migliore offerta a Benvenuto ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV N.2 - FEBBRAIO 2015 ATTUALITA’ Le “innocenti evasioni” del Viperetta Massimo Ferrero è accusato dal pm Mario Palazzi di non aver pagato 1 milione e 176mila euro di Ires nel 2009, in relazione all’attività della Blu Cinematografica. Si tratta della società che tra l’altro ha realizzato Gas, il film del 2005 finanziato dal Mibact perché vi recitava Lorenzo Balducci. Dopo Sanremo e l’apparizione al Festival, Massimo Ferrero è atteso nei prossimi mesi da impegni meno mondani e che tuttavia non mancheranno di fare notizia. Il Viperetta, assurto ormai al rango di star mediatica dopo l’acquisizione della Sampdoria e le imitazioni di Maurizio Crozza, deve infatti fare i conti con qualche magagna giudiziaria. Il pubblico ministero Mario Palazzi lo accusa di aver evaso l’Imposta sul reddito delle società (Ires) con la propria società di produzione, la Blu Cinematografica. Il fatto risalirebbe al 2009 e l’entità dell’imposta evasa sarebbe di 1 milione e 176mila euro. Ferrero dovrà così comparire il prossimo 27 maggio davanti al giudice Annamaria Planitario. Prima della recente ribalta delle cronache, ma anche dell’acquisizione dei 13 cinema del circuito Cecchi Gori, Ferrero, tra le sue tante avventure imprenditoriali (tra cui ricordiamo la compagnia aerea Livingston, per cui ha patteggiato recentemente un anno e otto mesi per bancarotta fraudolenta) ha infatti posseduto una casa di produzione, in cui ha cercato di far fruttare la lunga esperienza sul set, da quando ancora ragazzino faceva la comparsa (fu Monica Vitti ad affibiargli il soprannome “Viperetta”) a quando lavorava come direttore e organizzatore per i più importanti cinematografari capitolini. A dirla tutta, della Blu Cinematografica non resta un grandissimo ricordo: una manciata di film, quasi tutti passati nel dimenticatoio, da Le Giraffe di Claudio Bonivento (e che pure aveva nel cast la Ferilli e Veronica Pivetti), Il tempo dell’amore di Giacomo Campiotti (portato a Locarno in concorso), Io no di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, Ti spiace se bacio mamma di Alessandro Benvenuti, Ma l’amore...si di Tonino Zangardi e Marco Costa, Tutte le donne della mia vita ancora di Simona Izzo, sino a Shadow di Federico Zampaglione e Sleepless di Maddalena De Panfilis con Francesco Venditti, Violante Placido e Valentina Cervi. Nulla di eclatante, dicevamo, e forse l’unica volta che la società di Ferrero ha fatto parlare di sé è quando Gas, film del 2005 di Luciano Melchionna, è finito nell’occhio del ciclone per il finanziamento ottenuto dal Mibact. Il lungometraggio rientra infatti tra le pellicole beneficiate con il contributo pubblico in “virtù” della presenza nel cast di Lorenzo Balducci, figlio di Angelo, alto funzionario del ministero dei Lavori Pubblici, coinvolto nello scandalo della “cricca” assieme all’imprenditore Diego Anemone, e tuttora sotto processo per l’inchiesta sul G8 e altri appalti legati a grandi eventi, nonché oggetto, assieme ai famigliari, della confisca di beni per 13 milioni di euro. Ricordiamo che nel 2013 vennero messi i sigilli anche alla Edelweiss, la casa di produzione legata a Rossana Thau, moglie di presidente, da Colpi di Fortuna a Un fantastico via vai a La grande bellezza, si erano fermati nella fascia da 6,5 a 10 milioni, che valeva nel ranking finale le posizioni dalla 11 alla 20. Quest’anno invece dopo i tre film che compaiono nei primi sette posti (rispettivamente secondo, quinto e settimo) bisogna scendere sino alle posizioni 12 e 13, dove troviamo Tutta colpa di Freud e Andiamo a quel paese, entrambi sopra i 7 milioni. Cinque film nei primi venti (dove si entrava con 6,6 milioni, come dodici mesi fa), tutte commedie. Per trovare il cinema di qualità bisogna scorrere la classifica dalla posizione 21 alla 30. In questo senso i 6,2 milioni de Il giovane favoloso non sono molto differenti da i 6,5 de La grande bellezza. Possiamo anzi dire che il pubblico ha adottato con maggior entusiasmo il biopic su Leopardi, senza bisogno della statuetta dell’Academy come leva di marketing. Di contro, evidentemente manca lo spazio strutturale per fare un incasso più consistente in Italia per un film che non sia una commedia: il coraggioso tentativo de Il ragazzo invisibile si è fermato a 3,5 milioni, che valgono al film di Salvatores il 54esimo posto in classifica. Il capitale umano scelto come nostro candidato all’Oscar per il film straniero, si è fermato a 5,5 milioni, in 26esima posizione, poco sopra Scusate se esisto (28esimo) e dietro a La scuola più bella del mondo (5,9 milioni e 25esimo posto). Balducci, casa che aveva realizzato la più parte dei film con il figlio Lorenzo. Alcuni, non tutti. E società come la Blu di Ferrero poterono beneficiare delle “entrature” dei Balducci presso il ministero, nella persona del direttore generale Cinema Gaetano Blandini, ora direttore generale Siae. Nel percorso imprenditoriale del Viperetta il rapporto col Mibact è d’altronde uno snodo fondamentale: ricordiamo infatti che nel 2008 un’altra società di Ferrero, la Farvem Real Estate srl, si assicurò per 100mila euro il circuito di sale Mediaport, promettendo di accollarsi il debito di 26 milioni di euro e di assorbire la forza lavoro di 218 risorse. Cinque anni dopo, quando Blu era ormai un ricordo, Mediaport portava a termine l’acquisizione delle 15 sale ex Cecchi Gori. Non male davvero per uno che veniva dalle strade di Testaccio e che aveva dovuto farsi finanziare le prime produzioni cinematografiche dal padre della ex moglie, Laura Sini, imprenditore del settore caseario. Come sia finito quel matrimonio, è un’altra puntate della dinasty Ferrero, anch’essa con strascichi legali. E tra un dribbling di Eto’o e una prima nel foyer dell’Adriano, di quelle in cui si fa fotografare con Sylvester Stallone, Ferrero dovrà spiegare quella sospetta evasione. Senza nemmeno poter mandare Crozza al suo posto... Tommaso Stigliani Massimo Ferrero Dov’è finito il nostro cinema finanziato? Nel ranking tra la posizione numero 30 e la 40 troviamo solo al 35esimo posto Un Natale stupefacente, che con 5 milioni segna il tramonto del genere dei cinepanettoni, mentre la pellicola Allacciate le cinture, con 4,6 milioni, dimostra che l’incursione di Ozpetek nel genere melò è riuscita a metà. La gente che sta bene, Tutto molto bello, Un fidanzato per mia moglie, Un matrimonio da favola, Colpi di fortuna, Soap opera, Sapore di te, Ogni maledetto Natale, Fratelli Unici, Amici come noi, Una donna per amica, Ma tu di che segno sei, E fuori nevica, Smetto quando voglio sono gli altri film italiani nella top 100: tutte commedie, con cast intercambiabili, e ricorrenze persino nei titoli che non possono che finire per disorientare il pubblico. L’incasso giustificherebbe di per sé l’esistenza di quest’offerta poco differenziata. Resta da capire se davvero non esiste domanda d’altro, e se davvero il cinema italiano sia spaccato in due lungo il crinale tra commedia e film finanziati, senz’area di intersezione e zone di sperimentazione. Tra i film che hanno beneficiato del contributo d’interesse culturale se si eccettuano i casi di Salvatores e Ozpetek - e qui si potrebbe aprire una parentesi sulla legittimità e le motivazioni del riconoscimento - tutti gli altri sono desaparecidi. Altri film, come quello della Archibugi, sono usciti da poco. E anche in questo caso sarebbe bello capire perché vengono concessi 500mila III euro a una commedia che per di più è il remake di un film francese. Per stimolare i nostri sceneggiatori all’arte del ricalco? Poi c’è il capitolo dei film che chiedono solo il riconoscimento senza il contributo: buona parte delle commedie in classifica hanno usufruito di questa possibilità, che consente agli esercenti di programmarle anche nelle sale cittadine godendo di un piccolo incentivo. Che naturalmente va a discapito del nostro cinema di qualità: uno dei tanti casi in cui la direzione generale Cinema del Mibact lavora di fatto contro il nostro cinema. Tracciate insomma una riga a quota 1,5 milioni, la barriera d’ingresso per la top 100 del 2014. E scoprirete che del nostro cinema, quello che gonfia i discorsi dei ministri, che muove i festival e giustifica i costi di strutture parassitarie, non c’è traccia. Forse perché quella produzione di qualità semplicemente non esiste, al di là di un numero ristrettissimo di nomi che sono sinonimo di incasso sicuro. L’anno scorso Pif sembrava aver portato un’aria di novità, Tornatore aveva giocato coi generi. Nel 2014 nulla di nulla. Ecco perché da quel 26% di quota di prodotto nazionale sarebbe interessante estrapolare la percentuale relativa alle commedie e quella del cinema finanziato. Scopriremmo che la prima tende a 100 e la seconda a zero. Questo è il problema del nostro cinema, che continuiamo a nascondere dietro Checco Zalone&C. ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV N.2 - FEBBRAIO 2015 FOCUS ON Media Salles, presenze in sala in crescita dell’1,3% in Europa La digitalizzazione dell’esercizio è ora al 91%. Boom del botteghino in Turchia. Italia, Germania e Uk i Paesi con il calo più sensibile anno su anno del box office. Media Salles ha presentato alla Berlinale i numeri relativi agli spettatori in sala per l’anno 2014 in 33 Paesi, unitamente ai dati sugli schermi digitalizzati. La penetrazione della nuova tecnologia è ora al 91%, contro l’84% di inizio 2014. Va a completarsi il processo di digitalizzazione dell’esercizio in Italia e Spagna, rispettivamente con 600 e 300 nuovi schermi, mentre il dato sulle presenze registra un incremento totale dell’1,3%, con 1.167 milioni di biglietti staccati. Nell’Europa Occidentale il botteghino è in flessione dello 0,2% (829,8 milioni di biglietti, mentre l’aggregato tra Paesi del Mediterraneo e l’Europa Orientale segna una crescita del 5,2%, con 320,7 milioni di biglietti. I numeri peggiori tra i Paesi di primo piano sono quelli di Italia (-6,7%), Germania (-5,9%) e Uk (-4,9%). In positivo Spagna e Francia, con un aumento rispettivamente del 13,6% e del 7,7%. Cifre record per il mercato lituano (+37,5%), seguito da quello serbo (+24,8%) e dalla Turchia (+21,8%). In calo Slovenia (circa -20%), Croazia (-7%), Bulgaria (-5,1%), Cipro (-4,6%), Lettonia (-3,1%) e Russia (-1,1%). Molto compatta la crescita dell’Europa dell’Est, con Polonia (+11,2%), Slovac- chia (+10,8%), Romania (+10,5%), Ungheria (+8,4%) e Repubblica Ceca (+4,5%). La Federazione Russa si conferma secondo mercato con 175 milioni di biglietti venduti (+1% rispetto al 2013). Boom del box office in Turchia: +22%, con 61,4 milioni di biglietti venduti. Presentati in parallelo i numeri dell’Osservatorio Europeo dell’Audivisivo su televisione, On Demand e servizi OT. Per il terzo anno consecutivo il volume d’affari del settore si attesta a 133 miliardi di euro, con una flessione pari allo 0,1%. Un indicatore dunque di sostanziale stabilità, che però, in un mercato lungi dall’essere saturo, è anche spia di una stagnazione prematura, legata alla difficoltà incontrata nel sostenere gli investimenti in infrastruttura e contenuti necessari per fare da volano all’economia digitale dell’audiovisivo. A livello europeo l’osservatorio registra comunque un calo complessivo del packaged media (-11,3%), così come dei videogame (-1,8%) e dei servizi audiovisivi (-0.5%). Cresce la Pay-Tv (+2,7%) e fa un importante balzo in avanti l’On Demand (+46,1%). Alberto Bellagente A Maurizio Sciarra la presidenza dell’Apulia Film Commission Per anni lo abbiamo incontrato a tutti i convegni promossi a Roma in materia di cinema. Maurizio Sciarra è un “prezzemolino”, onnipresente, sempre battagliero, pronto in ogni occasione a difendere la causa dei 100 Autori. Difficile trovare per noi punti di contatto con le sue posizioni, ma tant’è. Ora Sciarra è stato eletto a presidente dell’Apulia Film Commission. Subentra così ad Antonella Gaeta, che torna alla sua attività di sceneggiatrice e giornalista cinematografica. Il presidente della Regione Nichi Vendola esprime “apprezzamento per l’elezione di Sciarra, autorevole esponente del mondo del cinema che ha voluto accogliere la proposta di presiedere AFC, una delle più importanti del nostro Paese” e ricorda che negli ultimi 3 anni sono state realizzate in Puglia 200 opere audiovisive. Classe 1955, Maurizio Sciarra ha diretto La stanza dello scirocco, premiato al Festival di Annecy; Alla rivoluzione sulla due cavalli, insignito del Pardo d’oro e del Pardo di bronzo per il miglior attore al Festival di Locarno; Quale amore, tratto da La sonata Kreutzer di Lev Tolstoj e i documentari Coppi e la dama bianca e Chi è di scena. Il teatro Petruzzelli torna a vivere. Compito non facile, il suo. La AFC rappresenta la struttura d’eccellenza in Italia nel mondo delle Film Commission. Sciarra potrà portare un contributo importante nella valorizzazione della produzione più qualitativa. E forse dovrà saltare qualche convegno romano, finalmente. Maurizio Sciarra segue dalla prima Festival di Roma, si riparte da zero (...) Il che vorrebbe dire - ma chissà se l’assessore se ne è reso conto - caricare probabilmente la Fondazione del costo dell’emolumento del direttore dell’evento sulla Fiction. Ce n’è davvero bisogno? Forse non si può fare altrimenti, visto che l’incarico a Carlo Freccero, pensionato d’oro di Mamma Rai, è stato confermato. Ma sul tema Roma Capitale deve adeguarsi a quanto stabilito dalla regione. Era così all’epoca della Polverini e di Alemanno, e con Zingaretti e Marino le cose non sono cambiate. Su un altro punto la Marinelli è più perentoria: la formula scelta definitivamente per la kermesse è quella della Festa. Dunque niente concorso. E una data tra la seconda e la terza settimana di ottobre. L’altro elemento vincolante è l’impulso che va dato a Business Street, la sezione del festival dedicata agli addetti ai lavori, anche perché l’ingresso tra i soci di Istituto Luce-Mibact, con le risorse reperite da Roberto Cicutto, è finalizzato proprio al potenziamento del mercato. Nebbia assoluta invece sulle tempistiche: “Quando si incontreranno i soci? Credo a breve ci sarà la convocazione e entro fine febbraio speriamo di avere novità sulle nomine”, dice l’assessore. E qui va detto che sveltire il cronoprogramma della macchina organizzativa sarà la cosa più difficile. Negli ultimi anni il cda si è dovuto adeguare al lungo letargo invernale dei soci. Ora che il nuovo direttore non dovrà nemmeno reperire i film per il concorso, i tempi della scelta saranno ancor più compassati. In fondo, all’incaricato si chiederà di presiedere qualche incontro e workshop, portare un po’ di glamour, dare vita a una serie di eventi diffusi sul territorio e soprattutto negoziare con le major anteprime tali da stuzzicare il palato del pubblico (cosa che con Paolo Ferrari in squadra era più facile). E chi sarà il nuovo direttore? Circolano tre nomi: Mario Sesti, già interno alla Fondazione, lo scrittore pontino Antonio Monda (sbucato da chissà dove) e Umberto Croppi, che politicamente spariglierebbe e però è ben visto anche a sinistra, per il rigore con cui ha interpretato il suo ruolo di assessore alla Cultura nella prima fase della Giunta Alemanno. Poi c’è il nome dello stesso Freccero. E ci sarebbe anche chi ha detto no grazie, come il manager di Warner Nicola Maccanico. In crescita anche le quotazioni di Emiliano Morreale, a capo della Cineteca Nazionale. L’unico a oggi sicuro della poltrona è Roberto Cicutto, che nel nuovo cda sarà in quota Cinecittà e subito dopo l’elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è affrettato a scrivere a tempo record una lettera aperta per il rilancio della cultura. Uno di quegli appelli che servono solo a rinsaldare la propria posizione. Per il resto Cicutto con il mercato ha combinato poco o nulla per anni. Ora spiega che Business Street “ha incontrato il favore crescente degli operatori internazionali”. Beh, nessuno se n’è accorto. E aggiunge che a frenare l’espansione dell’evento sarebbe stata “l’incertezza del festival, con il solito tormentone: lo fate o non lo fate?”. Nulla di tutto ciò: il mercato non funzionava semplicemente per questioni di calendario, e anche perché con Cannes, Berlino e Toronto nessun buyer sente la necessità di un altro slot di screening. Nonostante le premesse e la desistenza di Venezia, imposta dal ministro Dario Franceschini, quello di Roma resterà un mercatino, buono al limite per dare a Cinecittà uno scopo per evitare la liquidazione. IV In attesa di scoprire cosa riserverà il futuro, chiudiamo con un bilancio sulla gestione uscente. A delinearlo è Michele Lo Foco, membro dimissionario del cda in quota Roma Capitale. “Abbiamo chiuso un bilancio di 7.956.231 euro con un attivo di 43mila euro. Alla luce della situazione che abbiamo trovato quando siamo stati nominati, direi che è un buon risultato. Penso ad esempio al fatto che Buzzi e la cooperativa 29 giugno nel 2007/2008 finanziavano la manifestazione con migliaia di euro. Nessuno”, continua Lo Foco “ha spiegato perché la struttura al centro dell’inchiesta Mafia Capitale avesse un rapporto con il cinema e con l’Auditorium. Di una cosa invece sono sicuro: che nel periodo di mandato del cda uscente non ci sono stati imbrogli né passaggi poco chiari. E, si badi, abbiamo svincolato il capitale della Fondazione che era stato dato in pegno a una banca, cosa che di fatto costituisce un illecito. Altra cosa che nessuno ha mai scritto: abbiamo sempre conseguito il pareggio e realizzato il Festival. E infine”, conclude “nessuno di noi ha mai preso un compenso, neppure il presidente. Vedremo se accadrà lo stesso con la prossima gestione”. Andrea Dusio SPECIALE ANIMATION Riflettori puntati sui titoli di genere, disponibili in Dvd, Blu-ray, cofanetti e special edition. a cura di Andrea Dusio e Margherita Bonalumi da pagina 18 a pagina 22 SPECIALE ANIMATION Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 KOCH MEDIA un business sempre in crescita “Asterix e il regno degli dei” e “Shaun,Vita da pecora - Il Film”, sono i titoli che verranno distribuiti in home video dopo il grande successo nelle sale cinematografiche. Forti anche i prodotti anime, di cui è atteso il lancio di “Go Nagai Super Robot Movie Collection”. Ne parliamo con Stefano Traversari, Home Entertainment Category Manager della società. “Il genere animation rappresenta un segmento molto importante della nostra line-up, al quale dedichiamo sempre più attenzione”, afferma Stefano Traversari, Home Entertainment Category Manager di Koch Media, che ci spiega i nuovi titoli d’animazione in uscita e le strategie di marketing della società. Quali sono gli eventi e i prodotti di punta della vostra line up in ambito animation? I prossimi due titoli d’animazione che lanceremo in home video sono reduci da un buon successo al box office proprio in questo periodo. Si tratta di Asterix e il regno degli dei e Shaun, Vita da pecora – Il film. Il primo, molto apprezzato da pubblico e critica, è stato portato per la prima volta sullo schermo in formato 3D. Abbiamo dunque realizzato un interessante mix tra una licenza classica e le più moderne tecniche d’animazione. Shaun, Vita da pecora – Il film, nelle sale dal 12 febbraio, si avvale dell’ormai celeberrima tecnica dello stop motion di Aardman e, dopo l’enorme successo delle serie Tv sui canali Rai, viene distribuito al cinema in un lungometraggio inedito. Un discorso a parte, poi, va fatto per i fortissimi prodotti anime di cui la partnership con Yamato Video ha reso possibile la distribuzione. Dopo Capitan Harlock - L’Arcadia della mia giovinezza in edizione limitata Steelbook lo scorso Natale, il prossimo marzo avremo il lancio dell’attesissimo Go Nagai Super Robot Movie Collection, trasposizione home video delle Notti dei Super Robot trasmesse al cinema come evento lo scorso dicembre. Come intendete promuoverli a livello di attività di marketing, con particolare riferimento al punto vendita? Forte dei risultati al box office e delle aspettative del mercato, la nostra strategia punterà sul presidio di tutti i canali di distribuzione, con particolare push di prezzo e visibilità in Gd. Sui prodotti di punta è nostra intenzione prendere spazi espositivi e realizzare materiale Pop a pagina 18 seconda delle esigenze dei clienti, a partire da locandine fino a creatività pensate ad hoc. Quali sono i cardini della strategia di Koch Media in merito ai cartoon? Come lavorate sulla valorizzazione delle vostre property? Il focus di tutta l’azienda su questo genere è ormai sempre maggiore. Fin dalla fase di acquisizione dei titoli e dalla strategia di lancio al cinema, l’attenzione a cartoon di qualità e di un certo appeal sta sempre più trainando i nostri investimenti, e ci sta ripagando con crescenti soddisfazioni. Per il mercato home video, a livello di prodotto ci piace molto lavorare ad edizioni che comunichino “giocabilità” e stimolino l’interazione con il consumatore: le edizioni speciali con pack FR4ME di Free Birds – Tacchini in fuga e Goool! sono solo un esempio di come si possa giocare con i colori, le forme e la fattura della confezione. Nel caso di prodotti legati a licenze e brand particolarmente forti ed iconografici, ad esempio Mazinga, Goldrake o gli italianissimi casi di Winx e Mia and Me, abbiamo sempre adottato soluzioni di packaging ricercate, come edizioni limitate Steelbook o cofanetti. D’altra parte, cerchiamo di essere sempre attenti e reattivi alle richieste speciali che possono arrivarci dai nostri clienti, come ad esempio rilavorazioni in edizioni economiche che mirano a dare nuova vita a prodotti di catalogo. Quanto pesa il prodotto animation nell’economia del vostro business? L’animazione fino ai primi mesi dello scorso anno era molto marginale nel nostro business. Nel corso del 2014 e in questi primi mesi del 2015, tuttavia, questo genere ha attraversato una profonda crescita in tutte le fasi della distribuzione: i buoni risultati di box office hanno supportato anche il lancio in home video, con ottimi riscontri soprattutto nei canali Technical e Gd. Dedichiamo anche un’attenzione particolare al canale Online, che ci permette, con la sua flessibilità, di pensare ad offerte ad hoc per il consumatore finale: la sua crescita espo- nenziale sta aiutando in maniera significativa la crescita di questo genere nell’economia del nostro business. L’animation è uno dei generi che funziona ancora nelle superfici di vendita despecializzate. Cosa occorre fare per difendere gli spazi dedicati? Nei canali non specializzati i clienti tendono ad essere meno attenti al prodotto e, soprattutto, generalmente non si recano in punto vendita col proposito diretto di comprare un prodotto home video. Per questo, è fondamentale riuscire ad attirare la loro attenzione. E’ nostra convinzione che per il successo distributivo in questo canale sia molto importante sostenere le novità con eventi e promozioni in store che, soprattutto nel caso del genere d’animazione, parlino direttamente ai bambini oltre che ai genitori. Inoltre, nelle superfici despecializzate la variabile prezzo assume sempre più spesso una valenza fondamentale nella scelta d’acquisto: se una bella copertina o un titolo conosciuto possono aiutare, molte volte è un prezzo aggressivo a determinarsi vincente per l’acquisto d’impulso. Per questo, la nostra linea d’azione è quella di andare sul mercato con prezzi aggressivi già dal momento di lancio delle novità e di proporre in modo continuativo promozioni di catalogo accattivanti. Parliamo di distribuzione digitale: dove sono reperibili i vostri prodotti animation e con quale posizionamento? I nostri film d’animazione sono disponibili sulle principali piattaforme digitali, sia con la possibilità di acquisto che di noleggio. Il nostro posizionamento è perfettamente in linea con quello dei nostri principali competitor, ovvero ad un prezzo accessibile e adatto alle esigenze di questo mercato in continua espansione. Consci del fatto che sarà uno dei più importanti mercati futuri, stiamo lavorando per implementare sempre più la nostra offerta commerciale e la nostra linea di film a disposizione. SPECIALE ANIMATION Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA UN GRANDE EROE’ ALLA CONQUISTA DELL'HOME VIDEO Candidato agli Oscar 2015 come Miglior Film d’Animazione, “Big Hero 6” arriverà ad aprile in Blu-ray 3D, Blu-ray, Dvd e nella versione Steelbook. La première del lungometraggio è stata l’occasione per lanciare un’asta benefica a sostegno di MediCinema, l’organizzazione no profit che porta il cinema negli ospedali a scopo terapeutico. Big Hero 6, il film Disney di Natale candidato agli Oscar 2015 nella categoria Miglior Film d’Animazione, uscirà in home video ad aprile nei formati Dvd, Blu-ray, Blu-ray 3D e nella versione Steelbook (contenente BD2D+BD3D). Diretto da Don Hall (Winnie the Pooh – Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri) e Chris Williams (Bolt), il film è ispirato all’omonimo fumetto Marvel, che vede come protagonista Baymax, un adorabile supereroe gonfiabile. Il film Big Hero 6 narra le vicende del prodigio della robotica Hiro Hamada mentre impara a controllare il suo genio grazie al suo brillante fratello Tadashi e ai loro amici, tutti con idee simili alle loro: l’amante dell’adrenalina Go Go Tamago, il maniaco dell’ordine Wasabi No-Ginger, il genio della chimica Honey Lemon e il fanboy Fred. Quando una devastante serie di eventi li catapulta nel bel mezzo di un pericoloso complotto che si riversa nelle strade di San Fransokyo, Hiro si rivolge al suo amico più stretto, un robot di nome Baymax e trasforma il gruppo in una squadra di eroi ipertecnologici determinati a risolvere il mistero. Il cast e la colonna sonora Big Hero 6 vanta un cast di voci d’eccezione nella versione italiana: Flavio Insinna, celebre attore di film e fiction e noto conduttore televisivo, ha prestato la sua voce al protagonista, il tenero Baymax, mentre Virginia Raffaele, attrice comica e imitatrice amata dal pubblico italiano, ha doppiato l’amabile Zia Cass. Anche nelle musiche una sorpresa tutta italiana: Moreno, il rapper vincitore di ‘Amici 2013’, è entrato nella grande famiglia Disney come autore e interprete del brano della colonna sonora ‘Supereroi in San Fransokyo’, prodotto da Don Joe (Club Dogo) e composto ad hoc per il film. Il cortometraggio Nelle versioni home video di Big Hero 6 è presente, tra i contenuti speciali, il cortometraggio Winston, che ha preceduto la visione del film nelle sale cinematografiche. Diretto dal regista esordiente Patrick Osborne (Head of Animation per il corto Paperman), Winston racconta la vita sentimentale di un uomo vista attraverso gli occhi del suo migliore amico, il cane Winston, e svelata morso dopo morso durante i loro pasti. Come il film, anche Winston è candidato agli Oscar come Miglior Cortometraggio d’Animazione. La collaborazione con MediCinema L’uscita in sala di Big Hero 6 ha segnato una nuova e impor tante tappa della collaborazione tra Disney e MediCinema Italia Onlus, l’organizzazione no profit che por ta il cinema e la cultura negli ospedali a scopo terapeutico. La première del film Disney di Natale è stata l’occasione per lanciare un’asta benefica online su piattaforma CharityStars che, grazie al contributo di numerose personalità del mondo dello spettacolo, della musica e dello spor t, mette in palio oggetti e situazioni esclusive il cui ricavato andrà a sostenere il progetto. Disney Italia è stata tra i primi in Italia a suppor tare MediCinema e ha contribuito a far conoscere l’associazione e le sue attività nel nostro Paese attraverso numerosi eventi di comunicazione legati al lancio dei propri film. Daniel Frigo, presidente e amministratore delegato The Walt Disney Company Italia ha dichiarato: “Disney Italia crede nel valore di essere par te delle comunità locali attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento della comunità stessa. Ci concentriamo sul por tare speranza, felicità e un po’ di magia Disney ai bambini e alle famiglie in difficoltà promuovendo la creatività al fine di ispirare i bambini a costruire un futuro migliore: la collaborazione con MediCinema punta proprio a questo”. SPECIALE ANIMATION Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 DA NON PERDERE Universal Pictures E’ in vendita dal 18 febbraio il Dvd Spongebob and Friends Patrick Squarepants. Una serie di nuove avventure pronte a far diver tire e allo stesso tempo educative. Con Patrick Stella, il miglior amico di Spongebob, si va a caccia di meduse, accompagnati da Spongebob e tutti i suoi amici. Il Dvd contiene il trailer del film Spongebob fuori dall’acqua, nelle sale cinematografiche dal 19 febbraio. Si tratta del secondo lungometraggio animato tratto dalla serie Tv firmata Nickelodeon. Tra le altre novità animation firmate Universal segnaliamo il Dvd Barbie Super Principessa. In questa straordinaria avventura, Barbie veste i panni di una principessa che acquisice dei poteri che la fanno trasformare in Super Sparkle, un’eroina che combatte il crimine e protegge gli abitanti del regno. Continuano inoltre le avventure di Dora L’Esploratrice con il Dvd Lo spettacolo sul ghiaccio di Dora. Ma non finisce qui. A marzo usciranno infatti i Dvd di Vai Diego Salviamo il cucciolo di leone, Bubble Guppies Siamo troppo rock, Monster High Haunted, Peppa Pig Fine delle vacanze e altre storie Stagione 5 - Vol.1 e l’ultima novità pre-school, Paw Patrol, che combina capacità di problem solving, la presenza di mezzi di traspor to cool e umorismo con personaggi accattivanti (animali, veicoli, eroi del mondo reale). 01 distribution Dal catalogo della società segnaliamo il Dvd e il Blu-ray del lungometraggio Winx Club 3 - Il mistero degli abissi. Il film, che ha conquistato il pubblico nelle sale cinematografiche lo scorso mese di settembre con ottimi risultati di botteghino, è stato prodotto e diretto da Iginio Straffi, presidente e fondatore dello studio di animazione Rainbow, noto soprattutto per essere appunto il creatore e il regista di questa famose serie di animazione. Il Dvd e Blu-ray di Winx Club – Il Mistero degli Abissi sono ricchi di contenuti extra interattivi e in alta definizione: in famiglia, ci si potrà divertire a cantare con il karaoke in compagnia delle Winx con le canzoni del film, ma anche scoprire dei video inediti, tra cui quello esclusivo del backstage in cui le fatine Winx svelano i segreti e le curiosità del film. Ad Alfea, dove le Winx stanno facendo da tutor per le matricole, sembra tutto tranquillo. Ma le perfide Trix, storiche antagoniste delle Winx, arrivano nell’Oceano Infinito con l’intenzione di sedersi sul trono dell’Imperatore e di reclamarne il potere. Gli umani stanno infatti inquinando gli oceani mettendo a repentaglio l’equilibrio e l’ecosistema dell’Oceano Infinito, la dimensione che collega tutti i mari di Magix. Quale migliore occasione per le Trix per tentare un colpo di mano e diventare imperatrici? Ma le Winx sono coraggiose e non assisteranno passivamente alla distruzione dei mondi sommersi. Riusciranno con il loro cuore puro a ristabilire l’equilibrio dell’Oceano Infinito contrastando l’inquinamento e riportando la pace nella Dimensione Magica? 20th century fox he Le nuove avventure de I Simpson, la famiglia più strampalata, politicamente scorretta e cinica d’America, sbarcano in questo nuovo cofanetto da collezione distribuito da 20th Centur y Fox HE. Dalla fantasia di Matt Groening, è disponibile infatti in Dvd la diciasettesima stagione della serie di animazione cult. Il cofanetto, in edizione limitata con maschera di Bob, è costituito da 4 dischi con 22 episodi, ciascuno della durata di 21 minuti circa. I 4 Dvd inoltre contengono i seguenti contenuti extra: E musica sia!, Dal vivo! Eccovi i Simpson, Panoramica dell’animazione, Gallerie dei bozzetti, Episodio extra della stagione, Le chicche, Episodio in varie lingue: ‘Homer Simpson, questa è tua moglie’, Scene tagliate e Commento audio agli episodi. Dal catalogo della società segnaliamo inoltre l’animation Dragon Trainer 2, candidato ai premi Oscar 2015, che ha riscosso enorme successo al box office. Il titolo è disponibile in Dvd, Blu-ray e Digital HD. Film d’animazione statunitense del 2014, diretto da Dean DeBlois, è il sequel di Dragon Trainer. Il secondo capitolo ritorna con il fantastico mondo del vichingo Hiccup e il suo leale drago Sdentato. L’inseparabile duo dovrà proteggere la pace e salvare il futuro degli uomini e dei draghi dal potentissimo Drago. dna Fusako Yusaki, protagonista assoluta dell’arte della plastilina, designer e scultrice tra le più estrose, è la creatice della serie animata di fascia pre-scolare Naccio&Pomm, due simpatici extraterrestri sbarcati sul pianeta Terra. I due personaggi si comportano come i bambini più curiosi e vivaci che si tuffano alla scoperta del mondo, della natura e degli animali. Non si capiscono le parole dei due extraterrestri, ma la musica, i gesti, gli sguardi dicono tutto di loro, come quando il cinema è nato. Ogni viaggio è un piccolo tesoro, un’esperienza da ricordare. Fusako Yusaki è nata nel 1937 in Giappone, dove si è laureata in design creativo nel 1960. Ha partecipato a vari concorsi ottenendo premi e segnalazioni. La sua statura d’artista è stata riconosciuta dall’invito ad essere membro di giuria dei più prestigiosi festival di cinema d’animazione, quelli di Annecy in Francia (1989), di Hiroshima in Giappone (1990), di Zagabria in Cro- azia (2000), di Espinho in Portogallo (2002) e di Wissembourg in Francia (2003). Due sono i Dvd del listino di Dna dedicati a questa serie: Naccio&Pomm vol. 1 e Naccio&Pomm vol. 2 Il grande ponte. In ogni episodio, della durata di cinque minuti, i due marziani finiscono per scovare i luoghi più diversi: da una stazione ferroviaria, a un parco giochi, fino ad arrivare in fondo al mare. Dal catalogo della società segnaliamo inoltre la serie animata I Saurini i e i viaggi del meteorite nero, un cartone animato italiano prodotto da Animundi e Rai Fiction. I Saurini sono cinque cuccioli di dinosauro (Saro, Ranu, Bronto, Stego e Nunzy) che, grazie ai magici meteoriti, dalla loro mitica ambientazione giurassica, riescono a viaggiare nel tempo così da vivere incredibili avventure in straordinarie epoche storiche e in fantastiche leggende. La prima stagione è stata trasmessa in prima visione assoluta su Rai 2, realizzando uno share medio del 10%, con picchi del 12%. pagina 21 SPECIALE ANIMATION Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 DA NON PERDERE warner bros. entertainment italia Numerose le release animation del listino Warner Bros. Entertainment Italia. Dalla franchise Lego saranno in uscita, il 26 marzo, i Dvd di Lego Friends: Di nuovo insieme e Lego Ninjago Masters of Spinjitzu – Stagione uno e Stagione due. Lego Friends, la serie che ha come protagoniste Olivia, Mia, Stephanie, Emma e Andrea, cinque inseparabili amiche del cuore, vi porteranno a Heartlake City e vi faranno scoprire il loro mondo di avventure e divertimento. In questi nuovi episodi, le amiche aiuteranno i nonni di Mia a consegnare un piccolo puledro, costruiranno una bellissima barca per celebrare i 200 anni di Heartlake City e dimostreranno tutto il loro coraggio in un’emozionante spedizione nella giungla per salvare il matrimonio di zia Sophie. Negli episodi dedicati a Lego Ninjago Masters of Spinjitzu, i 4 maestri Ninja Kai, Maestro del Fuoco, Jay, Maestro del Fulmine, Cole, Maestro della Terra, e Zane, Maestro del Ghiaccio, affrontano Lloyd Gardamon, figlio del loro nemico numero uno, che ha liberato le minacciose tribù dei serpenti nel tentativo di conquistare Ninjago. I piani di Llyod vanno in fumo e i serpenti lo fanno prigioniero. Sembra un improbabile scherzo del destino ma il govane Gardamon unirà le sue forze con quelle dei maestri Ninja per riuscire a fermare il nemico che vuole gettare il loro mondo nell’oscurità. Secondo l’antica leggenda, uno solo dei quattro è destinato a diventare il Ninja Verde. Ogni stagione contiene 13 episodi. Ma non finisce qui. Warner Bros. lancerà in home video anche il Dvd I Flintstones & WWE – Botte da Orbi. Il disco presenta tra i contenuti speciali Episodio 22 L’anello di fidanzamento, un episodio Bonus dal titolo Fred diventa Arbitro, I lottatori di FFE - Fred Flintsone Entertainment, la squadra creata da Fred Flinstones! e Come diventare una star del Wrestling. Ricordiamo che il nuovo film d’animazione de I Flintstones, in uscita nel 2015, è il frutto di un accordo tra Warner Bros e WWE (World Wrestling Entertainment) e vedrà la partecipazione di alcune stelle come Vince MacMahon e John Cena, per l’occasione trasformati in cavernicoli. lucky red Dal maestro dell’animazione Isao Takahata, La storia della principessa splendente, è un nuovo imperdibile film firmato Studio Ghibli, la celebre azienda cinematografica di film d’animazione giapponese fondata da Hayao Miyazaki. La storia della principessa splendente, un capolavoro tra favola e poesia, è una trasposizione cinematografica di Taketori Monogatari, la storia del taglia bambù. Narra di un contadino che, mentre taglia del bambù, all’interno di uno dei fusti trova una piccola bambina, grande quanto un pollice. L’uomo, senza figli, la prende e la por ta a casa da sua moglie, ed insieme decidono di allevarla come bambina propria. Ma crescendo, la piccola Kaguya si troverà a scoprire la sua vera identità, quella di non essere una persona qualunque, ma una principessa. Il film è disponibile in Dvd e Blu-ray. Grazie alla passione per le opere dello Studio Ghibli da par te di Lucky Red, troviamo nel suo catalogo numerose opere firmate dal regista e fumettista Hayao Miyazaki. Il suo ultimo capolavoro è Si alza il vento prodotto nel 2013. Una sor ta di film biografico sull’ingegnere aeronautico Jirō Horikoshi (1903-1982), inventore del Mitsubishi A5M e del suo successore Mitsubishi A6M Zero, utilizzati dall’Impero giapponese durante la seconda guerra mondiale, ed è tratto dal manga Kaze tachinu, sceneggiato e disegnato dallo stesso Miyazaki nel 2009, a sua volta ispirato al romanzo ‘Si alza il vento’ di Tatsuo Hori. Rappresenta l’ultimo film del regista prima del suo definitivo ritiro dalle scene, ed è disponibile in Dvd e Blu-ray Disc. CG entertainment Tantissime le novità del genere animation distribuite da CG Entertainment. Si parte con l’uscita del 24 marzo del Dvd con il primo volume della serie Dinofroz. Il Dvd, edito da Mustang Entertainment/Giochi Preziosi Group/Mondo Tv Group, contiene cinque episodi (la serie completa è composta da sei volumi, per un totale di 26 episodi). La serie ha come protagonisti quattro amici che vengono trasportati nel passato, in un mondo dove uomini, dinosauri e dragoni popolano la Terra. Presto i ragazzi scopriranno che grazie al potere del “Rockfroz”, una piccola roccia, possono trasformarsi in T-Rex, Tricerop, Ptero- pagina 22 dix e Smilidon, e cioè i Dinofroz, i fantastici dinosauri volanti che aiuteranno i dinosauri a sconfiggere il malvagio Neceron, il signore dei draghi. Il successo di questo cartone animato è confermato dall’arrivo in sala del nuovo film di Jurassic Park, ma anche da giocattoli e prodotti brandizzati Dinofroz, un vero Must per tutti i bambini. L’8 aprile sarà la volta dell’uscita del Dvd e del Blu-ray di Naruto la via dei Ninja (KeyFilms/ Mustang Ent.). Si tratta del primo dei nove lungometraggi della saga (in sala grazie a Lucky Red/Key Films) che ha conquistato milioni di fan. Dopo il successo della serie Tv (ancora in onda), dei manga e dei videogiochi, Naruto arriva per la prima volta in home video in Italia. Il Dvd sarà disponibile anche nella versione noleggio. Icone per i bambini e ragazzi di tutto il mondo da oltre 20 anni, Pikachu e i suoi amici Pokémon tornano con una nuova strabiliante avventura. Il 21 aprile arriverà in home video Pokemon Il Film - Diancie e il bozzolo della distruzione (Key Films/Mustang Ent.). Saranno disponibili le versioni Dvd e Blu-ray per la vendita, e anche il Dvd per il noleggio. Dopo l’enorme successo della serie Tv, l’atteso lungometraggio conquisterà i fan e le nuove generazioni. E per finire, la società fiorentina distribuirà, nella primavera 2015, Lupin III vs Detective Conan (Key Films/Mustang Ent.), che vedrà per la prima volta insieme due eroi dell’animazione giapponese. Già uscito in Giappone nel 2013, dove ha ottenuto un ottimo successo tra appassionati e non, racconta l’avvincente inseguimento di Lupin da parte di Conan. Motivo della caccia: un prezioso diamante rubato con maestria da Lupin e la volontà, da parte di Conan, di sventare un altro grande furto architettato sempre, ovviamente, da Lupin III. Riuscirà Conan a fermare Lupin, diversamente dall’inetto collega Zenigata? SPECIAL INTEREST Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 Nel cuore dei Musei Vaticani Cinehollywood edita il documentario, prodotto da Sky, nelle edizioni Blu-ray 3D/2D e Dvd. Un capolavoro imperdibile, massima espressione dell’arte e della bellezza. A cura di Margherita Bonalumi Musei Vaticani 3D è il documentario d’arte più visto di sempre nei cinema del mondo. La produzione Sky 3D e Sky Arte HD in collaborazione con la direzione dei Musei Vaticani è stata sinora distribuita da Nexo Digital in 2mila sale cinematografiche sparse in 56 paesi, e ha raggiunto oltre 160mila spettatori e più di 1.5 milioni di euro al box office. In Italia, distribuito in 150 sale in un solo giorno, lo scorso 4 novembre, ha conquistato 26mila spettatori per un incasso di 250mila euro. Cinehollywood porta questo capolavoro in home video. Il filmato è disponible in cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) sia in Dvd sia in Blu-ray 3D, per una visione ancor più emozionante e coinvolgente. Il Blu-ray 3D può essere visionato anche in versione 2D. Roberto Cepparo, amministratore delegato di Cinehollywood, esprime la sua soddisfazione: “Sono particolarmente lieto e fiero di editare Musei Vaticani per il mercato home video in Italia e in Francia, sia per la qualità eccezionale del prodotto, sia perché esso si inserisce perfettamente nella nostra strategia editoriale che copre da decenni i grandi temi di storia, arte e spiritualità. Un prodotto che non può mancare nelle case di tutti coloro che amano la bellezza”. Il documentario raccoglie gli straordinari tesori artistici collezionati dai papi in 500 anni di storia, arte e cultura. Si possono ammirare la Cappella Sistina, i capolavori di Leonardo, Raffello, Giotto, Michelangelo e le sculture dell’arte classica romana. Grazie alla tecnologia Ultra Hd 4K/3D, Musei Vaticani 3D consente allo spettatore di immergersi letteralmente nelle opere. Per la prima volta è possibile lasciarsi trasportare in un viaggio tridimensionale nel cuore dei Musei Vaticani e della Cappella Sistina, accompagnati dal professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei. Su tutte le opere sono state infatti applicate, durante le riprese e il montaggio del filmato, le tecniche di dimensionalizzazione, che consentono di dare profondità all’opera. Dalle statue classiche al Giudizio Universale, questo film unico, spettacolare e appassionante, racconta una storia che ha cambiato tutti, appassionati d’arte o no, credenti o meno: la storia di uno dei musei più famosi e ammirati nel mondo. Così, in questo straordinario ed esclusivo documento, l’arte si mostra come mezzo sublime per far emergere il legame tra artista e fede, anzi un insieme di fedi: dal cristiano Giotto all’ebreo Chagall, il tormentato Salvador Dalì e il raffinatissimo Raffaello Sanzio in un percorso costruito su suggestioni efficaci e potenti. Luce Cinecittà IL TRENO VA A MOSCA La fine di un mondo attraverso lo sguardo e i filmati 8mm del barbiere comunista Sauro Ravaglia. E’ il 1957 ad Alfonsine, uno dei tanti paesini della Romagna “rossa” distrutti dalla guerra. Sauro e i suoi amici sognano un mondo di pace, fratellanza, uguaglianza: sognano l’Unione Sovietica. Arriva l’occasione di una vita: visitare Mosca durante il Festival mondiale della gioventù socialista. Sauro e compagni si armano di cinepresa per filmare il grande viaggio. Ma cosa succede quando si parte per filmare l’utopia e ci si trova di fronte la realtà? Questo è il documentario Il treno va a Mosca, diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini, con la partecipazione di Sauro Ravaglia. Film rivelazione al 31° pagina 24 Torino Film Festival, è disponibile nel formato Dvd distribuito da Istituto Luce-Cinecittà. L’edizione home video è accompagnata da un libretto con le recnesioni del film e un contributo originale di Paolo Simoni (Home MoviesArchivio nazionale del film di famiglia). Tra i contenuti speciali all’interno del disco troviamo l’album fotografico del viaggio a Mosca di Sauro Ravaglia, le riprese della prima proiezione dei film 8mm originali in presenza dei protagonisti ad Alfonsine nel 2010, il videoclip di “Mezzanotte a Mosca” suonata dai Cromàtica Pistona, le bobine integrali in 8mm filmate da Sauro ai funerali di Togliatti nel 1964 e il trailer cinematografico del film. Federico Ferrone, Sauro Ravaglia e Michele Manzolini SCHEDE PRODOTTO Mediastore Italia - n°2 - Febbraio 2015 LA SCOMPARSA DI ELEANOR RIGBY BUTTER Regia e cast: Ned Benson. Con Jessica Chastain, James McAvoy, Viola Davis, Isabelle Huppert. Genere: Drammatico Etichetta: Koch Media Distribuzione: Koch Media Formato: Dvd, Blu-ray N° dischi (LUI e LEI): 1 disco Dvd, 1 disco BD N° dischi (LORO): 3 dischi Dvd, 3 dischi BD Release date vendita: 26/03/2015 Regia e cast: Jim Field Smith. Con Rob Corddry, Jennifer Garner, Ashley Greene, Hugh Jackman, Olivia Wilde. Genere: Commedia Etichetta: Koch Media Distribuzione: Koch Media Formato: Dvd, Blu-ray N° dischi: Dvd 1 disco, Blu-ray 1 disco Release date vendita: 26/02/2015 Trama: Un tempo felicemente sposati, Eleanor e Conor improvvisamente si ritrovano come estranei in un rapporto che sta rapidamente mutando in tragedia. La storia esplora la soggettività dei due protagonisti, per descrivere entrambi i lati di una relazione nella quale un uomo e una donna cercano di recuperare la vita e l’amore che prima entrambi conoscevano e condividevano. Il progetto La Scomparsa di Eleanor Rigby - Loro, già concepito inizialmente come due film distinti (La Scomparsa di Eleanor Rigby - Lui che racconta le vicende dal punto di vista di Conor e La Scomparsa di Eleanor Rigby – Lei che racconta la loro storia dal punto di vista di Eleanor), comprende tutte e due le visioni. Punti di forza: • Un cast stellare per una perfetta storia d’amore. • Un progetto dalla gestazione lunga 10 anni. Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR. DOCTOR WHO – IL TEMPO DEL DOTTORE Regia e cast: Jamie Payne. Con Matt Smith, Peter Capaldi. Genere: Drama / Sci-Fi Etichetta: DNC Entertainment Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Formato: Dvd N° dischi: 2 Release date: 26/03/2015 Prezzo consigliato: Dvd 12,99 euro Trama: L’ultimo epico viaggio di Matt Smith, undicesimo Dottore, e Clara, sua inseparabile compagna, avviene il giorno di Natale. L’avventura si conclude con la rigenerazione del dodicesimo Dottore interpretato da Peter Capaldi. Contenuti extra: Dietro la cinepresa, Scena eliminata, Una notte con le stelle, Addio a Matt Smith. Marketing e comunicazione: ufficio stampa e PR. Trama: Destiny è una bambina che vive in un centro sociale e viene affidata ai coniugi Emmet. Durante una visita ad una fiera, finisce per sbaglio nella teca in cui è esposta l’opera vincitrice di una competizione di sculture di burro e termina da sola le rifiniture del Sacro Graal. Da questo fortuito incidente scaturiranno una serie di situazioni che coinvolgeranno diversi personaggi disposti a tutto per soldi, fama, sesso e potere. Punti di forza: • Un indie movie con un cast di altissimo livello. Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR. ANDIAMO A QUEL PAESE Regia e cast: S. Ficarra, V. Picone. Con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Fatima Trotta, Tiziana Lodato, Nino Frassica. Genere: Commedia Etichetta: Warner Bros. Entertainment Italia Distribuzione: Medusa Film Formato: Dvd N° dischi: 1 Release date: 26/03/2015 Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro Trama: Valentino e Salvo - amici di vecchia data, rimasti disoccupati - decidono di cambiare vita e trasferirsi dalla città al piccolo comune siciliano di Monteforte, paese d’origine di Valentino e della moglie di Salvo, nella speranza di limitare le spese. L’impatto con la realtà del paese è complicato e il piccolo centro pare essere abitato solo da anziani. Salvo e Valentino, sempre in cerca di una soluzione per sbarcare il lunario, trovano modo di sfruttare la cosa a loro favore, trasformando la casa in una sorta di ospizio improvvisato. Il patto è chiaro: “Voi ci date la pensione e noi ci occupiamo di voi!”. Ma nessuna pensione è per sempre... Contenuti extra: Backstage, Videoclip, Trailer Punti di forza: • L’arte di arrangiarsi diventa protagonista nel nuovo film del duo reso celebre da Zelig. • Ficarra e Picone ancora una volta campioni d’incassi al botteghino. LA SCUOLA PIU’ BELLA DEL MONDO Regia e cast: Luca Miniero. Con Christian De Sica, Rocco Papaleo. Genere: Commedia Etichetta: Cattleya Distribuzione: Universal Pictures Formato: Dvd e Blu-ray N° dischi: 1 Release date: 04/03/2015 Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro; BD 16,99 euro Trama: Filippo Brogi, impeccabile preside di una scuola media toscana, prepara scrupolosamente un gemellaggio con una scuola di Accra, in Ghana. Per un errore di ricerca, l’impacciato bidello Soreda spedisce l’invito ad Acerra, facendo sì che quella che arriverà a San Quirico d’Orcia sia una tribù di scugnizzi napoletani, guidata dal professore Gerardo Gergale. Punti di forza: • L’eterno esilarante duello tra Nord e Sud, questa volta a scuola. • Dal regista delle commedie campioni d’incasso Luca Miniero (Benvenuti al Sud, Benvenuti al Nord e Un boss in salotto). • Completano un cast stellare Miriam Leone, Angela Finocchiaro e Lello Arena. Marketing e comunicazione: campagna sui principali siti di cinema ed entertainment e Posting plan sulla pagina dedicata. L’AMORE BUGIARDO Regia e cast: David Fincher. Con Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Kim Dickens. Genere: Drammatico Etichetta: 20th Century Fox Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment Formato: Blu-ray e Dvd Release date: 09/04/2015 Prezzo consigliato: Dvd 16,99 euro; BD 22,99 euro Trama: Il film, basato sul best seller mondiale di Gillian Flynn, porta alla luce i segreti di un matrimonio. In occasione del loro quinto anniversario, Nick Dunne scopre che sua moglie Amy è scomparsa. Sotto la costante pressione della polizia e dei media, il felice ritratto di famiglia di Nick inizia a sgretolarsi. In poco tempo le sue bugie, gli inganni e gli strani comportamenti portano tutti a farsi la stessa domanda: è stato Nick Dunne a uccidere sua moglie? Contenuti extra: Commento audio di David Fincher. Punti di forza: • Tratto dal libro di Gillian Flynn, entrato nella classifica dei best-seller del New York Times. • Accoglie le incredibili performance di Ben Affleck, Rosamund Pike e di un cast stellare. THE FOLLOWING - LA 2° STAGIONE COMPLETA Regia e cast: Kevin Williamson. Con Kevin Bacon, James Purefoy, Shawn Ashmore, Valorie Curry, Sam Underwood, Jessica Stroup. Genere: Drammatico Etichetta: Warner Bros. Entertainment Italia Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia Formato: Dvd e Blu-ray N° dischi: 4 Dvd; 3 Blu-ray Release date: 26/03/2015 Prezzo consigliato: Dvd 29,99 euro; BD 39,99 euro Trama: Nella seconda stagione del thriller psicologico di grande successo creato da Kevin Williamson, un killer torna sulla scena. Dopo la presunta morte di Joe Carroll, serial killer a capo di una setta, l’ex-agente dell’Fbi Ryan Hardy ha trascorso un anno cercando di ricostruire la propria vita. Ma una strage orrenda convince Hardy a indagare sul caso e contattare l’unica sopravvissuta, Lily Gray. Nonostante Hardy cominci a condurre le sue indagini con discrezione, non passa molto tempo prima che l’assassino lo consideri un obiettivo da eliminare. Con nuove trame pericolose, nuovi orribili personaggi animano questo gioco agghiacciante che culminerà in una resa dei conti in cui amore, sangue e terrore si mescolano. Contenuti extra: 14 Approfondimenti e dietro le quinte di The Following, Quattro contenuti speciali inediti: Following Marcos Siega, The Religion of Joe Carroll, Bound by a Common Foe e The Joe Mask, Finale alternativo della Seconda Stagione, Una Sbirciatina: Silence, The Following al Comic-Con 2013, Scene Tagliate, Le Gag. Punti di forza: • Creata da Kevin Williamson (Scream, Dawson’s Creek e The Vampire Diaries). • 15 episodi pieni di colpi di scena, con una suspense al cardiopalma. SIN CITY UNA DONNA PER CUI UCCIDERE Regia e cast: Robert Rodriguez e Frank Miller. Con Mickey Rourke, Jessica Alba, Josh Brolin, Bruce Willis, Eva Green, Lady GaGa. Genere: Azione Etichetta: Key Films /Mustang Entertainment Distribuzione: CG Entertainment Formato: Dvd e Blu-ray (2D+3D)- N° dischi: 1 Release date: 03/03/2015 Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro; BD 19,99 euro Trama: Al Kadie’s Bar di Sin City si incrociano le strade di sei personaggi assetati di vendetta. Un giovane e presuntuoso giocatore d’azzardo, Johnny sfida e sconfigge più volte il perfido Senatore Roark suscitando la sua ira. La bella Nancy al Kadie’s Bar fa la spogliarellista e proprio su quel palco matura il desiderio di vendicare il suo uomo con l’aiuto di Marv. Ma soprattutto per Dwight il bar della “città del peccato” ha un grande significato: dopo anni, rivede lì Ava, la femme fatale per cui aveva perso la testa e il cuore. Pentita per averlo fatto soffrire, Ava gli chiede aiuto per liberarsi dai soprusi del marito milionario. Contenuti extra: Il green screen; Jessica Alba è Nancy, Eva Green è Ava; Joseph Gordon-Levitt è Johnny; Josh Brolin è Dwight; Gli effetti speciali; Gli stunt e le controfigure; Trailer. Punti di forza: • Dopo il successo del primo capitolo un nuovo viaggio nella città del peccato disegnata da Frank Miller, dove prendono vita spettacolari scontri mai visti prima. Marketing e comunicazione: materiale Pop, comunicazione stampa nazionale, campagna Adv nazionale. pagina 25